Ambasciata d’Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale Ultimi Sviluppi La Turchia potrebbe raddoppiare gli scambi commerciali con l’UE Il governo turco mira a triplicare gli investimenti in R&D I progetti PPP ad Istanbul supereranno i 90 miliardi di lire turche Türk Telekom diventa marchio unico Diminuiscono le entrate da turismo nel 2015 Costruzioni: scetticismo sul futuro del settore I produttori di dolciumi conquistano posizioni nella classifica mondiale N.4 02/02/2016 – 12/02/2016 Prot. Nr. 432 Focus Energia Il prezzo della benzina resta alto in Turchia Il consumo di energia in Turchia continua ad aumentare La Turchia ha vinto l’arbitrato internazionale contro l’Iran Attesa una significativa espansione del fotovoltaico in Turchia Economia e Politica Economica L’interscambio commerciale della Turchia nel 2015 Gli investimenti diretti esteri nel mese di novembre 2015 Banca centrale: la previsione di inflazione per il 2016 al 7,5% L’inflazione turca ha raggiunto il 9,58% a gennaio L’indice di fiducia nell’economia turca diminuisce a gennaio La produzione industriale turca cresce del 4,5% nel mese di dicembre Il settore bancario turco è cresciuto del 18% nel 2015 Banca mondiale: crescita turca al 4,2% nel 2015 Gare e Annunci Indicatori Macroeconomici Ambasciata d’Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara, www.ambankara.esteri.it ; Twitter: @ambankara ; [email protected] ; tel. 0090-312-4574275; Responsabile: Dott. Francesco Varriale Ultimi sviluppi La Turchia potrebbe raddoppiare gli scambi commerciali con l’UE Il volume di scambi fra l’Unione Europea e la Turchia potrebbe raddoppiare a 300 miliardi di dollari grazie all’estensione dell’Unione Doganale, secondo il Ministro turco degli Affari Europei e capo negoziatore Volkan Bozkir. L’UE e la Turchia scambiano circa 14.300 beni, con un volume annuale pari a 150 miliardi di dollari. Con l’aggiunta dei settori ora esclusi dall’Unione Doganale (agricoltura, servizi e gare pubbliche), il volume raggiungerebbe i 300 miliardi, una cifra considerevole, considerato che gli scambi commerciali fra UE e USA valgono 700 miliardi di dollari. TOP Il governo turco mira a triplicare gli investimenti in R&D Il Primo Ministro turco Ahmet Davutoğlu ha annunciato un pacchetto di riforme volto ad aumentare la quota di investimenti in ricerca e sviluppo (R&D) dall’1 al 3% del PIL. Il Premier ha dichiarato che i provvedimenti includeranno diversi incentivi per favorire le attività in R&D, come sostegno finanziario, sgravi fiscali e bonus previdenziali nel campo del design e della ricerca per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2023. Secondo fonti ufficiali, il numero minimo di impiegati necessari per usufruire degli incentivi sarà ridotto da 30 a 15. Tale requisito era già stato ridotto da 50 a 30. Lo Stato contribuirà inoltre al pagamento di alcuni stipendi del personale impiegato in R&D. Le aziende del settore beneficeranno di esenzioni fiscali in termini di tasse sul reddito, ritenute d’acconto e di imposte di bollo. Le medesime fonti hanno inoltre confermato che il costo dell’acquisto di macchinari e attrezzature sarà coperto fino al 50% da sovvenzioni statali. Il limite del sostegno alle imprese del settore IT sarà aumentato da 100.000 a 500.000 lire turche. TOP I progetti PPP ad Istanbul supereranno i 90 miliardi di lire turche Binali Yıldırım, ministro dei Trasporti, della Marina e delle Comunicazioni, commentando gli investimenti avviati dal suo dicastero ad Istanbul, ha dichiarato che saranno spesi 90 miliardi di lire una volta che tutti i progetti di investimento PPP saranno avviati. Yıldırım ha aggiunto che mancano pochi giorni all’apertura del cantiere dell’Eurasia Transit, il progetto gemello del Marmaray sotto il Bosforo, il quale costerà intorno a 1,2 miliardi di dollari. Secondo Yıldırım “i progetti dell’autostrada Istanbul-İzmir e dell’İzmit Gulf Transit verranno portati avanti in contemporanea, con un costo stimato intorno ai 6,3 miliardi di dollari; il terzo ponte di Istanbul e i suoi collegamenti stradali con le altre principali arterie autostradali costeranno intorno ai 2,5 miliardi di dollari; il terzo aeroporto di Istanbul costerà circa 13,1 miliardi di dollari; il progetto Haliç Marina costerà intorno ai 600 milioni. Una volta conclusi, questi progetti faciliteranno i trasporti a Istanbul, riducendo il problema del traffico. TOP Türk Telekom diventa marchio unico Türk Telekom ha riunito tutti i suoi prodotti e servizi offerti da Avea, TTNET e Türk Telekom sotto il singolo marchio Türk Telekom. I rappresentanti della compagnia, durante la conferenza stampa tenutasi ad Antalya il 26 gennaio, hanno sottolineato come l’azienda abbia consolidato la propria posizione nei settori delle comunicazioni, del digitale e dell’intrattenimento, offrendo una gamma di servizi integrati al pari degli standard mondiali. Il CEO di Türk Telekom, Rami Aslan, ha dichiarato che la Turchia in futuro diventerà un importante hub finanziario, energetico e dei trasporti della regione e che tale trasformazione sarà possibile grazie al settore digitale. Aslan ha sostenuto che “la nostra rete a fibra ottica, lunga 206 mila chilometri, copre tutta la Turchia e offre una connessione ultra-veloce, efficiente e ad alta capacità. Prevediamo di investire 20 miliardi di lire turche in infrastrutture nei prossimi dieci anni. Siamo pronti ad offrire servizi di qualità alla Turchia grazie al nostro staff qualificato costituito da più di 34.000 dipendenti. Siamo il più grande marchio di comunicazioni integrate e di intrattenimento della Turchia, con ben 37 milioni di clienti.” TOP Diminuiscono le entrate da turismo nel 2015 La Turchia ha registrato un calo di turisti nel 2015, causando una contrazione nei profitti del settore. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Statistico turco (TurkStat), il numero di stranieri che hanno visitato la Turchia è diminuito dello 0,7% nel 2015 rispetto all’anno precedente, da 35,9 a 35,6 milioni. La diminuzione dei profitti del settore turistico è stata più pronunciata, da 27,8 miliardi di dollari a 25,4, pari al -8,4%, a causa di una spesa media per turista che è passata dai 1.130 dollari del 2014 ai 970 del 2015. I dati del quarto trimestre hanno registrato un trend ancora più negativo rispetto alla media: i turisti sono diminuiti del 3,4%, mentre i profitti hanno registrato una contrazione del 18%, da 6,2 miliardi di dollari a 5,1 miliardi di dollari. TOP Costruzioni: scetticismo sul futuro del settore L’Associazione dei costruttori turchi (TMB) ha dichiarato di prevedere un ulteriore rallentamento nel settore delle costruzioni a causa delle conseguenze delle quotazioni del petrolio ai minimi e dell’instabilità geopolitica della regione, inclusa la crisi russa. Nel report sulle proiezioni per il primo trimestre della TMB pubblicato il primo febbraio, si legge che “il crollo del prezzo del petrolio impatterà negativamente sulle possibilità di realizzazione di numerosi progetti di costruzione all’estero. Queste dinamiche hanno costretto gli impresari turchi a cercare nuovi mercati.” L’anno scorso, i principali mercati per le imprese turche sono stati la Russia (26%), il Kuwait (22,4%), il Turkmenistan (16,3%) e l’Algeria (10,8%), secondo i dati della TMB. Secondo il report, “al fine di recuperare le potenziali perdite in Libia, Iraq e Russia, che nel complesso costituiscono più del 36% dell’edilizia turca all’estero, sono state esplorate altre opportunità in nuovi mercati, specialmente in Africa Subsahariana, in America Latina ed Iran.” TOP I produttori di dolciumi conquistano posizioni nella classifica mondiale Le aziende di dolciumi turche hanno scalato la classifica dei più grandi produttori di dolciumi al mondo secondo la rivista statunitense “Candy Industry”. La Holding Yıldız, Şölen Çikolata ed il Gruppo Elvan sono apparsi fra i 100 più importanti produttori di dolciumi al mondo. La Holding Yıldız ha guadagnato tre posizioni, piazzandosi al 12esimo posto con 2,1 miliardi di ricavi netti nel 2015. Mentre la Şölen Çikolata di Gaziantep è passata dal 50esimo al 47esimo posto grazie ad un aumento dei profitti da 360 a 370 milioni di dollari, il Gruppo Elvan ha aumentato i propri ricavi da 220 a 250 milioni di dollari, passando dal 71esimo al 65esimo posto. Nel 2015 il primo posto è spettato alla statunitense Mars Inc., seguita dalla Mondelez International e dalla Nestlé al terzo posto, superando così il gruppo Ferrero. TOP Focus Energia Il prezzo della benzina resta alto in Turchia Sebbene il costo medio della benzina sia diminuito del 60% a livello globale fra giugno 2014 e gennaio 2016 a causa del crollo del prezzo del petrolio, le tariffe in Turchia sono diminuite solo del 16%. Secondo alcuni rappresentati di settore, le cause vanno ricercate nella svalutazione 3 della lira turca, nell’aumento della tassazione e nella sostanziale mancanza di idrocarburi propri. Il Segretario Generale dell’Associazione dell’Indutria Petrolifera, Niyazi İlter, ha dichiarato che le variazioni del prezzo del greggio non hanno avuto un effetto diretto sui prezzi alla pompa in Turchia. Ha inoltre sottolineato come i prezzi di petrolio greggio, benzina e diesel non possano essere direttamente associati, dal momento che ciascuno costituisce un mercato a sé. İlter ha anche aggiunto che la Turchia nel 2014 si è piazzata quarta in termini di tassazione sulla benzina, preceduta da Gran Bretagna, Italia e Svezia. İlter ha rilevato come il settore dei carburanti ha raggiunto il valore di 120 miliardi di lire turche nel 2014, di cui ben 63 miliari di tasse. Secondo le stime del Segretario Generale, il settore è cresciuto del 12% nel 2015 rispetto all’anno precedente. TOP Il consumo di energia in Turchia continua ad aumentare Il consumo di energia in Turchia ha subito un significativo aumento sin dal 2003, raggiungendo la cifra di 40 miliardi di dollari l’anno ed una crescita media del PIL pari al 5%. La domanda in forte crescita viene soddisfatta attraverso l’importazione di greggio e gas naturale. Ciò fa sì che la politica energetica del Paese si concentri sull’assicurare le importazioni di risorse energetiche e valuta straniera. Il gas naturale è la principale fonte di produzione energetica, pari al 32,5% sul totale del consumo energetico, con aumento del 6% nel 2014. Sempre nello stesso anno, sono stati utilizzati 48,7 miliardi di metri cubi di gas naturale. Quasi il 48% del gas naturale importato è stato utilizzato per la produzione energetica, il 25% dal settore manifatturiero ed il 27% per riscaldamento. Nel 2014 la Turchia ha speso intorno ai 54 miliardi di dollari per la propria bolletta energetica, dal momento che le importazioni energetiche costituiscono più di un quarto dell’import totale. Grazie al crollo del prezzo del petrolio, tuttavia, la Turchia ha beneficiato di una diminuzione del 32% della bolletta energetica, stimata intorno ai 36,6 miliardi di dollari nel 2015. TOP La Turchia ha vinto l’arbitrato internazionale contro l’Iran Sostenendo che il prezzo applicato dall’Iran fosse troppo alto, BOTAŞ, operatore delle pipeline in Turchia, ha presentato una vertenza alla Corte Internazionale di Arbitrato (ICA). Il Ministro dell'energia turco Berat Albayrak ha dichiarato a Bloomberg che lo sconto dovrebbe essere tra il 13,3% e il 15,8%. Se l’Iran e la Turchia non riescono ad accordarsi sul tasso di sconto nei prossimi mesi, l’ICA deciderà sul tasso di sconto finale e la compensazione che dovrà corrispondere l’Iran. L’Iran è il secondo fornitore di gas della Turchia, con circa 10 miliardi di metri cubi all’anno. TOP Attesa una significativa espansione del fotovoltaico in Turchia Secondo un articolo apparso nella rivista “Sun, Wind and Energy”, i rappresentanti del settore si aspettano una forte crescita del fotovoltaico, con una stima di ben 500 MW installati nel corso di quest’anno. Ci si aspetta che fra il 2016 ed il 2017 vengano approvati numerosi nuovi progetti, ciascuno con una capacità di generazione energetica superiore al MW, mentre le principali aziende del settore sono piuttosto ottimiste in merito all’espansione del fotovoltaico e prevedono che la produzione energetica si stabilizzi intorno ad 1 GW l’anno. Se così fosse, il mercato turco raggiungerà la stessa importanza di quello del Sudafrica, del Brasile o della Russia nel futuro. Can Sözen, Presidente di Zenit Enerji di Izmir, ha dichiarato che il fattore cruciale è quello di assicurare il finanziamento dei progetti, soprattutto attraverso il coinvolgimento degli investitori stranieri. Secondo Murat Özer, vice Direttore Generale di Hannover Messe Türkei, un forum specializzato in energia solare che si terrà durante la 22esima Fiera e Conferenza Internazionale 4 sull’Energia e l’Ambiente (ICCI) aiuterà a creare una piattaforma utile agli investitori e al settore per promuovere il potenziale di sviluppo del settore del fotovoltaico in Turchia. La ICCI avrà luogo fra il 27 ed il 29 aprile ad Istanbul con più di 340 espositori e 16.000 visitatori attesi. TOP Economia e Politica Economica L’interscambio commerciale della Turchia nel 2015 Nel 2015, rispetto l’anno precedente, l’interscambio della Turchia con il mondo è diminuito del 12,2% (da 399,8 a 351,1 miliardi di dollari). In particolare, le esportazioni turche sono calate dell’8,7% (da 157,6 a 143,9 miliardi) e le importazioni del 14,4% (da 242,2 a 207,2 miliardi), con un saldo della bilancia commerciale in diminuzione del 25,2% (da 84,6 a 63,3 miliardi). Nello stesso periodo, l’interscambio della Turchia con l’UE, primo partner commerciale del Paese con il 40,6% dell’interscambio totale, si è ridotto del 9,28% e vale oggi 142,7 miliardi (contro i 157,3 miliardi di dollari del 2014). Le esportazioni turche verso l’UE sono calate del 6,54% (da 68,5 a 64 miliardi di dollari) e le importazioni dell’11,39% (da 88,8 a 78,7 miliardi). Il deficit turco verso l’UE è pertanto diminuito del 27,8% (da 20,3 a 14,6 miliardi). La graduatoria dei principali partner commerciali mostra ai primi posti la Germania con 34,7 miliardi di interscambio (-7,3% rispetto al 2014), la Cina con 27,2 miliardi di interscambio (-1,8%), la Russia con un interscambio complessivo pari a 23,9 miliardi di dollari (-23,2%). L’Italia si conferma 4° paese partner con 17,5 miliardi di interscambio totale, -8,7% rispetto al 2014, di cui 10,6 miliardi di import (-11,7%) e 6,9 miliardi di export (-3,5%) ed un saldo negativo per la Turchia di 3,7 miliardi di dollari. L’Italia si conferma quinto fornitore, dietro Cina, Russia, Germania e Stati Uniti, e quarto cliente dopo Germania, Regno Unito e Iraq. TOP Gli investimenti diretti esteri nel mese di novembre 2015 Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Economia, gli investimenti diretti esteri nel periodo gennaio-novembre 2015 hanno raggiunto i 14.116 milioni di dollari in aumento del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, allorquando avevano toccato 11.462 milioni di dollari. Nei primi 11 mesi del 2015, gli investimenti di provenienza UE si sono attestati su 5.571 milioni di dollari (pari al 56% degli IDE). In particolare l’Italia ha investito 150 milioni di dollari, in flessione (-68%) rispetto allo stesso periodo del 2014, quando aveva investito 473 milioni di dollari. Fra i principali paesi investitori nel periodo gennaio-novembre figurano USA (1.479 milioni di dollari), Olanda (1.024 milioni), Paesi del Golfo (483 milioni), Regno Unito (454 milioni) e Germania (324 milioni). In totale operano in Turchia 46.720 imprese estere di cui 6.445 della Germania, 2.900 del Regno Unito, 2.570 dell’Olanda, 1.607 degli USA e 1.297 dell’Italia. Tra le 1.297 imprese italiane, 77 sono state costituite nel periodo gennaio-novembre 2015. TOP Banca centrale: la previsione di inflazione per il 2016 al 7,5% La Banca centrale turca ha aumentato la sua previsione di inflazione per il 2016 dal 6,5% al 7,5%. L’obiettivo in materia di inflazione della Banca è così pari a quello del programma economico a medio termine del governo. Parlando ad una conferenza stampa per presentare il primo rapporto di inflazione dell’anno, il governatore Erdem Basci ha dichiarato che il tasso di inflazione registrerà una tendenza al ribasso graduale, toccando il 7,5% nel 2016, il 6% nel 2017 e il 5% nel 2018. Nel penultimo rapporto di inflazione presentato il 28 ottobre 2015, la Banca aveva previsto che un tasso per il 2016 tra il 5 e l’8%. TOP 5 L’inflazione turca ha raggiunto il 9,58% a gennaio L’indice dei prezzi al consumo è aumentato dell’1,82%, dall’8,81% a dicembre 2015 al 9,58% a gennaio 2016, superando leggermente la stima mensile del mercato dell’1,7%. I maggiori incrementi mensili dei prezzi sono stati registrati per prodotti del tabacco e bevande alcoliche (9,6%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (4,28%), beni e servizi vari (2,71%), spesa sanitaria (2,42%) e attività culturali e ricreative (2,09%). L’inflazione annuale dei prezzi alimentari ha infatti toccato l’11,69%, superando l’inflazione del 9,58% a gennaio. Nonostante i livelli più bassi registrati dai prezzi alimentari mondiali negli ultimi sette anni, la Turchia continua a lottare contro i prezzi alimentari. I produttori alimentari e i rivenditori si accusano l’un l’altro mentre i funzionari del settore e gli economisti puntano il dito contro problemi strutturali, tra cui la mancanza di una politica agricola a lungo termine e una catena di fornitura ostacolata dagli intermediari e dalla burocrazia. Nel frattempo, la Banca centrale ha rivisto la stima per l’inflazione alimentare per il 2016 dall’8% al 9%. Erdem Basci ha menzionato il costo di pane e carne come i principali responsabili e ha suggerito l’adozione di misure per limitare l’impatto dei prezzi alimentari sull’inflazione. I prodotti alimentari e le bevande rappresentano la principale quota del paniere dei prezzi al consumo turco con il 24%. TOP L’indice di fiducia nell’economia turca diminuisce a gennaio Secondo Turkstat, l’indice di fiducia nell’economia turca era pari a 83,88 a gennaio, con una contrazione mensile del 16,8%. Secondo l’istituto di statistica, “questa diminuzione nell’indice di fiducia è imputabile alla crescita negativa negli indici del settore dei servizi, del manifatturiero, dei consumi e delle costruzioni.” L’indice indica un clima di fiducia positiva quando il suo valore è superiore a 100. Nel settembre scorso aveva raggiunto il minimo storico da quando l’indice viene calcolato, calando a 72,6. TOP La produzione industriale turca cresce del 4,5% nel mese di dicembre L’Istituto di statistica turco ha dichiarato che la produzione industriale turca ha registrato una crescita del 4,5% a dicembre 2015 rispetto allo stesso mese del 2014. Il manifatturiero è aumentato del 4,4% mentre il settore estrattivo ha registrato una diminuzione del 2,1% nel periodo considerato. L’indice della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata ha registrato un aumento del 7,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. TOP Il settore bancario turco è cresciuto del 18% nel 2015 Il settore bancario turco è cresciuto dell’18% l’anno scorso, con un bilancio complessivo degli istituti di credito di 2,3 miliardi di lire turche, secondo l’Associazione bancaria turca (TBB). Aggiustata per le variazioni dei tassi di cambio, la crescita si è attestata all’11%. Il totale delle attività del settore è diminuito del 6% in termini di dollari, scendendo a 808 milioni. TOP Banca mondiale: crescita turca al 4,2% nel 2015 La crescita turca nel 2015 è al 4,2%, secondo il rapporto economico della Banca mondiale: “I consumi privati hanno sorprendentemente subito un’accelerazione. La spesa pubblica ha continuato a sostenere la crescita economica. Ci si attende che i consumi privati continueranno ad essere il principale motore della crescita, grazie all’aumento del 30% del salario minimo. Gli investimenti privati dovrebbero recuperare in una certa misura e contribuire moderatamente alla crescita nel 2016. I prezzi bassi del petrolio contribuiscono a stabilizzare il deficit delle partite correnti a circa il 4,6% del PIL.” Il rapporto ha sottolineato l’importanza dell’attuazione tempestiva delle riforme, in particolare quelle indicate del Piano d’azione del governo. Secondo 6 Johannes Zutt, direttore paese della Banca Mondiale, il programma di riforme elaborato dal governo potrebbe far superare alla Turchia la cosiddetta trappola del reddito medio. Zutt, in un'intervista all'agenzia Anadolu, ha descritto i progressi dell'economia turca passando in rassegna la ripresa degli investimenti, il trend di crescita annuo migliore di quello molti stati europei. La vera sfida economica per la Turchia però è quella di superare l'attuale soglia reddituale media, cioè 10.000 $ pro capite, attraverso l'aumento della produttività e della quota di export/PIL, obiettivi delle riforme in programma. TOP Gare e Annunci British Embassy EuD Bilateral Programme Fund FY 2016-17: Call for Proposals The British Embassy in Ankara is pleased to announce that the bidding window for project funding from our EuD Bilateral Programme Fund has now opened. The aim of this fund is to help support reform in the Western Balkans and Turkey. We are inviting bids for projects which will run between 1 April 2016-28 February 2017. Please read the guidance and, if you would like to submit a bid for funding support, let us have a completed application form by Tuesday, 16 February 2016. For information please visit https://www.gov.uk/government/world-locationnews/open-call-for-bids-turkey. TEİAŞ, Power Cable Procurement Tender General Directorate of Turkish Electricity Transmission Co. (TEİAŞ) announced a tender for the procurement of Insulated underground power cables with Reference TKABY.34. The tender has been published in the public procurement bulletin on 27 January 2016 with reference number 2016/10845. Tender documents can be obtained from TEİAŞ General Directorate, Nasuh Akar Mahallesi, Türk Ocağı Cad. No:2, ABCD Blok Floor:15 Room: 15035/A Çankaya – Ankara in return for 100 TL. Deadline for bids is set as 23 February 2016. TEİAŞ, Kahramanmaraş Transformer Substation Construction General Directorate of Turkish Electricity Transmission Co. (TEİAŞ) announced the construction tender for Kahramanmaraş ITM 179, 380 kV Transformer Substation. The tender has been published in the public procurement bulletin on 27 January 2016 with reference number 2016/11782. Tender documents can be obtained from TEİAŞ General Directorate, Nasuh Akar Mahallesi, Türk Ocağı Cad. No:2, ABCD Blok Floor:15 Room: 15035/A Çankaya – Ankara in return for 300 TL. Deadline for bids is set as 2 March 2015. TCDD, New Nurdağ – Başpinar Railway Project General Directorate of Turkish Railways (TCDD) announced a tender for the construction works of the new Nurdağ – Başpınar railway. The tender has been published in the public procurement bulletin on 26 January 2016 under registration number 2015/179518. Interested companies can obtain prequalification documents from TCDD General Directorate, Talatpaşa Bulvarı No.3 06330 Gar – Ankara, in return for 500 TL. Deadline for the pre-qualification applications is set as 8 March 2016. Indicatori Macroeconomici PIL Nel terzo trimestre del 2015 il tasso di crescita del PIL è stato pari al 4%. Nel 2014, il tasso di crescita del PIL è stato pari al 2,9%. 7 Inflazione Nel mese di gennaio 2016, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata del 9,58% su base annua. Nel 2015, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari all’8,81%. Interscambio con l’Italia Nel 2015, l’Italia si colloca al quarto posto fra i partner turchi con 17,5 miliardi di interscambio totale (-8,7%). Nel periodo considerato, l’Italia si conferma quinto fornitore (dietro Cina, Germania, Russia e Stati Uniti) e quarto cliente dopo Germania, Regno Unito e Iraq. Borsa di Istanbul Borsa di Istanbul (BIST-100) 70.942 al 12 febbraio 2015 Cambio al 12 febbraio 2015 1 Euro = 3,3192 TL 1 Dollaro = 2,9302 TL Cronache Economiche A cura di: Filippo Manara Redazione: Duygu Toprak Matteo Garnero In collaborazione con: ICE Agenzia Ufficio Istanbul Per info: [email protected] 8