Titolo rubrica: Parliamone… Cresce la pubblicità su Internet, in Usa si sta addirittura avvicinando agli altri media A quanto pare, è giunto il momento del decollo per la pubblicità online. Il web, infatti, si sta sempre più affermando come strumento fondamentale delle strategie di comunicazione nel settore della finanza e delle assicurazioni. E’ questo il risultato emerso nel corso dello Iab Forum, terza edizione del convegno sul tema della pubblicità interattiva. Siamo di fronte a una svolta. Svolta che negli Stati Uniti sta assumendo i contorni di un vero boom. Secondo il Wall Street Journal, Internet sta mostrando le sue enormi potenzialità nel campo dell’advertisement. Il quotidiano statunitense cita a proposito un rapporto di PriceWateerHouse secondo cui, nei primi mesi sei mesi dell’anno, la spesa pubblicitaria sul web è cresciuta del 26%, toccando quota 5,8 miliardi di dollari, mentre l’intero settore pubblicitario, nello stesso periodo, è cresciuto solo del 4,5%. Le stime, per il 2005, di PriceWateerHouse sono di un fatturato complessivo, per la pubblicità online negli Usa, di 12 miliardi di dollari, pari al doppio rispetto ai 6 miliardi registrati nel 2002. In Italia l’onda lunga americana non è ancora arrivata, ma, verosimilmente, quando arriverà si farà sentire. Complice una sempre maggiore diffusione della banda larga è una maggiore dimestichezza con lo strumento. Tra i pionieri di questo rinascimento pubblicitario gli operatori dell’area finanza-assicurazioni che fanno registrare una continua crescita degli investimenti sul web. Un interesse destato dal numero degli utenti del web e dalle loro potenzialità in termini culturali ed economici. Infatti, secondo i dati di una ricerca effettuata da Nielsen-NetRatings, con 20 milioni di utenti, pari al 35% della popolazione italiana, il nostro Paese ha registrato un incremento dell’8% in un anno nel numero di navigatori attivi e potenziali. Sul totale degli utenti, ben il 74% sono laureati o persone con livello di istruzione superiore e la stragrande maggioranza è concentrata nelle fasce socioculturali medio alte. A fronte di un target così appetitoso il settore finanziario e assicurativo non ha lesinato gli sforzi. Le spese pubblicitarie sono in decisa e continua crescita: dopo un aumento del 30,9% degli investimenti, realizzato nel 2004 rispetto al 2003, nella prima metà del 2005 il settore è già al primo posto per questa voce di spesa, con una cifra complessiva di oltre 9 milioni di euro. Che Internet sia un mercato in fermento lo dimostrano anche i risultati di alcune indagini effettuate sulle intenzioni di spesa per il prossimo Natale. Molte di queste segnalano un aumento sostanziale e piuttosto voluminoso del numero di acquisti durante la stagione natalizia. Si ipotizza una crescita attorno al 20% rispetto all’anno scorso. Come spiegare questa tendenza rispetto alle asfittiche previsioni degli acquisti tradizionali? La risposta la danno gli intervistati: lo shopping online consente di risparmiare tempo e, soprattutto, è più conveniente. Certo c’è da chiedersi se il boom degli acquisti sul web non inneschi il principio della coperta troppo corta, ne senso che l’aumento delle spese online si possa tradurre in una contrazione di quelle effettuate attraverso i canali tradizionali. Per evitare ciò le aziende e la distribuzione dovrebbero attrezzarsi per offrire i propri prodotti su Internet. Maurizio Scuccato