Tema d'esame (come esercizio) n. 16
1.
Che cosa si intende per curva di domanda a gomito (per un oligopolista)?
2.
Scelta di quantità dell’oligopolista che fa la prima mossa e effetti complessivi sul mercato.
3.
In che modo il “dilemma del prigioniero” può servire ad illustrare i comportamenti oligopolistici?
Risposte
1.
Le imprese oligopoliste ricercano la stabilità nei prezzi, anche in presenza di variazioni dei costi e della domanda, le imprese
esitano a cambiare i prezzi:
 se i costi diminuiscono o la domanda si contrae gli oligopolisti temono che una diminuzione del prezzo scateni una
guerra di prezzi
 se i costi o la domanda aumentano, temono di non essere seguiti dai concorrenti in un eventuale aumento del prezzo.
La rigidità dei prezzi spiega il modello della curva di domanda ad angolo: ciascuna impresa si confronta con una curva di
domanda che presenta un angolo nel punto del prezzo corrente P*:
 per i prezzi superiori a P* la curva è molto elastica per cui c’è scarso potere monopolistico
 per i prezzi inferiori a P* la curva è anelastica per cui il potere monopolistico è elevato.
La curva del R’ è discontinua e il risultato è che i costi possono cambiare senza portare a una variazione del P.
2.
Il modello di Stackelberg del duopolio differisce da quello di Cournot per il fatto che una delle 2 imprese ha l’opportunità di
fare la prima mossa e cioè di decidere il livello di produzione prima delle altre. Questo è un vantaggio per l’impresa che
compie la prima mossa, perché metta l’altra impresa di fronte al fatto compiuto: è ovvio che chi ha l’opportunità di scegliere,
deciderà un livello di produzione alto, per cui, per non andare in contro a una perdita per entrambe, la 2° impresa sceglierà
un livello di produzione basso, perché se scegliesse di produrre una quantità maggiore spingerebbe il prezzo verso il basso
con relativa perdita per entrambe le aziende.
Il modello di Stackelberg è scelto per le industrie dominate da un’impresa di grandi dimensioni che ha il ruolo di guida, invece
quello di Cournot è più valido per un’industria con imprese simili che non hanno vantaggi operativi o posizioni da leader.
Le caratteristiche in comune tra il modello di Stackelberg e quello di Cournot sono:
 Ipotesi che le imprese producano un bene omogeneo
 Ipotesi che le imprese conoscano la curva di domanda di mercato
 Ogni impresa considera fisso il livello di produzione dell’impresa concorrente nel fare la scelta di produzione
 La scelta dei rispettivi livelli di produzione è simultanea.
3.
Il dilemma del prigioniero è un esempio classico della teoria dei giochi che illustra il problema per 2 imprese di un oligopolio:
due prigionieri accusati di aver commesso un crimine in complicità, sono rinchiusi in celle separate senza possibilità di
comunicare tra loro. A entrambi viene chiesto di confessare:
 Se entrambi confessano avranno la stessa condanna
 Se nessuno dei 2 confessa avranno una condanna più breve
 Se uno confessa e l’altro no, al primo verrà data una condanna lieve, mentre al secondo una più grave.
Come questi prigionieri, anche le imprese sono incentivate a barare e a battere i concorrenti riducendo i prezzi. Aspirano alla
cooperazione, ma ogni impresa ha timore che il concorrente possa a muoversi in modo aggressivo per acquisire nuove quote
di mercato.