Antigeni Sistema immune • Antigene: sostanza riconosciuta estranea dal sistema immune. • Immunogeno: sostanza che induce una risposta immune. Sistema immune • • • • Requisiti per l’immunogenicità: a) estraneità b) alto peso molecolare c) complessità chimica Sistema immune • A) estraneità: • è determinata dal grado di differenza tra l’antigene e l’ospite che incontra. • L’ospite non risponde agli autoantigeni . • Se ciò avviene si ha una condizione patologica detta autoimmunità. • Il lupus eritematoso -l'artrite reumatoide-sclerosi multipla • Sistema immune • • • • B) peso molecolare: Composti che hanno un Pm < a 1000 daltons ( penicillina, aspirina) non sono immunogenici L’immunogenicità è variabile per composti che hanno un peso tra 1000-6000 daltons • Composti che hanno un Pm > a 6000(tossoide tetanico) sono immunogeni Sistema immune • C) Composizione chimica: • Composti semplici anche se ad alto Pm possono non essere immunogeni Es. le capsule batteriche sono spesso composte da lunghe catene di un singolo aa e non sono immunogeniche. • I migliori immunogeni in ordine decrescente sono: • Le proteine, • I carboidrati ( polisaccaridi) • I lipidi • Gli acidi nucleici EPITOPO O DETERMINANTE ANTIGENICO: PARTE DI UN ANTIGENE CHE ENTRA IN CONTATTO CON IL SITO DI LEGAME DI UN ANTICORPO O COL RECETTORE PER L’Ag DELLE CELLULE IMMUNI . (GLI EPITOPI SONO PRATICAMENTE LE PORZIONI PIÙ IMPORTANTI DELL’ANTIGENE, CAPACI DI EVOCARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA). APTENE molecola solitamente di piccole dimensioni in grado di agire come epitopo o determinante antigenico ma che di per sé non è in grado di evocare una risposta immune a meno che non sia legata ad una molecola carrier. . Carrier + aptene= antigene SISTEMA IMMUNE Sistema immune • Si divide in : • Sistema immune aspecifico o immunità innata. • Sistema immune specifico o immunità acquisita Tipo di risposte immuni Le risposte immuni possono essere classificate in UMORALI ( mediata da molecole circolanti es anticorpi) o CELLULARI ( mediata da cellule , es linfociti ) Sistema immune Sistema immune aspecifico: • non permette di distinguere antigeni diversi • non possiede Memoria immunologica Cellule dell’Immunità aspecifica monociti , macrofagi neutrofili cellule NK Cellule dentritiche Sistema immune Sistema immune specifico: • permette di distinguere antigeni diversi • possiede Memoria immunologica Cellule dell’Immunità specifica • Linfociti T e Linfociti B Sistema immune • Immunità innata o aspecifica: • Si riferisce alla resistenza di base verso una malattia • Immunità acquisita o specifica: • Richiede l’attività del sistema immune specifico e richiede cellule come i linfociti e i loro prodotti. Dove si originano le cellule del sistema immune e dove si trovano? ORGANI LINFOIDI ORGANI LINFOIDI Organi linfoidi primari Organi linfoidi secondari Organi linfoidi primari I due organi linfoidi primari sono: il • Timo e • Midollo osseo. • Il timo è l’organo dove le cellule progenitrici provenienti dal midollo osseo si sviluppano a linfociti T. • Il timo è un organo bilobato che ha un massimo di grandezza alla nascita e poi si atrofizza con l’età. Sistema immune Timo: organo linfoide bilobato situato sopra il cuore. Cortex ( molti linfociti T) Medulla ( pochi linfociti T) Nel timo maturano le cellule progenitrici a linfociti T la maturazione avviene grazie a fattori come: Timosina, Timopoietina I linfociti T acquisiscono il recettore per l’antigene (TCR) e acquisicono gli antigeni d’istocompatibilità ( MHC-I e II). Con l’invecchiamento la funzione immunitaria si riduce , perché l’organo va in atrofia. Organi linfoidi primari • l’assenza congenita del timo porta ad una immediata e drastica riduzione di cellule T(sindrome di George o aplasia timica ). Pazienti che sopravvivono nell’immediato periodo neonatale sono più suscettibili a sviluppare infezioni croniche o ricorrenti da agenti virali, batterici, fungine. Organi linfoidi primari Organi linfoidi secondari Hanno 2 funzioni: • intrappolare e le sostanze estranee • Sviluppare una risposta immunitaria 1. I linfonodi che proteggono il corpo dagli antigeni che entrano da vari distretti 2. la milza, che risponde agli antigeni presenti nel sangue 3. Tessuto linfoide associato alle mucose (MALT) I linfonodi • sono gli organi più piccoli del nostro corpo, essendo in condizioni normali delle dimensioni di una lenticchia, o ancora più piccoli. • Essi sono rivestiti da una capsula connettivale e il loro parenchima è suddivisibile in una porzione più esterna, detta corticale e paracorticale e e una più interna, midollare e cellule Dendritiche MUCOSA-ASSOCIATED LYMPHOID TISSUE (MALT) Lymphoid tissue found at the gastrointestinal tract, respiratory tract and urogenital tract. MALT consists of aggregates of lymphocytes, macrophages, DCs, and other accessory cells. • Le tonsille sono un importante organo del MALT. Controllano i microorganismi che entrano dal naso e dalla bocca . Le tonsille contengono un elevato numero di B cellule • Il rigonfiamento delle tonsille può essere causato da una risposta a una infezione • GALT ( gut -associated lymphoid tissue ) di cui fanno parte le placche del Peyer • BALT ( tessuto linfoide bronco associato) Linfociti T attivati MILZA Filtra gli antigeni portati dal sangue Rimuove dal circolo i globuli rossi e le piastrine invecchiati Polpa Rossa e Polpa Bianca • La polpa bianca è costituita da noduli biancogrigiastri che sono denominati noduli di Malpighi e sono costituiti da tessuto linfoide costituto da linfociti B , T Macrofagi • L a polpa rossa è un deposito di cellule ematiche e un sito di rimozione di globuli rossi e piastrine invecchiati • SISTEMA IMMUNE ASPECIFICO • SISTEMA IMMUNE ASPECIFICO Rappresenta la prima barriera all’ingresso di agenti estranei Sistema immune • Immunità aspecifica: • Barriere anatomiche • Barriere fisiologiche Barriere infiammatorie • Barriere fagocitiche Sistema immune • Barriere anatomiche naturali: • • • • • • • Cute Barriera meccanica che ritarda l’entrata dei microbi Ha pH acido ( 3-5 ) che ritarda la crescita dei microbi Non ha elevata umidità Il sudore blocca la crescita dei microbi ( alta conc di NaCl) Ha sostanze antimicrobiche ( lisozima) La microflora compete con i microbi patogeni Sistema immune • Barriere anatomiche: • Mucosa integra: la flora normale compete con microbi per l’attacco e le sostanze nutritive. • Il muco intrappola i germi estranei • Il movimento delle ciglia porta all’esterno i germi Sistema immune • Immunità aspecifica: • Barriere anatomiche • Barriere fisiologiche Barriere infiammatorie • Barriere fagocitiche • Barriere fisiologiche: • Temperatura : La T° del corpo inibisce la crescita di alcuni patogeni. • La febbre inibisce la crescita di alcuni patogeni. • pH: il pH acido dello stomaco uccide la maggior parte dei germi ingeriti. • Mediatori chimici: • Lisozima: rompe la parete cellulare dei batteri • Interferone: Induce uno stato antivirale nelle cellule non infettate • Complemento: Lisa i microrganismi e favorisce la fagocitosi Sistema immune • Immunità aspecifica: • Barriere anatomiche • Barriere fisiologiche Barriere infiammatorie • Barriere fagocitiche Fasi dell’infiammazione 1) Alterazione del calibro dei vasi con aumento del flusso ematico 2)Aumento della permeabilità capillare 3)Migrazione leucocitaria (neutrofili, monociti, linfociti) Mediatori chimici dell’infiammazione (I) Ammine vasoattive (mast cells, basofili) – Istamina, serotonina • Vasodilatazione, permeabilità • Permeabilità, chemiotassi, opsonizzazione Complemento, fattori della coagulazione Metaboliti dell’acido arachidonico • Prostaglandine e trombossano • Leucotrieni Vasodilatazione, permeabilità, chemiotassi, Citochine (linfociti e macrofagi attivati) • Modulano la funzionalità di altre cellule importanti= TNFalfa, IL -1 INFgamma (attivazione macrofagica) …… Sistema immune • Immunità aspecifica: • Barriere anatomiche • Barriere fisiologiche Barriere infiammatorie • Barriere fagocitiche • Barriere fagocitarie / endocitarie: • Varie cellule internalizzano i microbi: 1. monociti del sangue, 2. neutrofili, 3. macrofagi fissi legano internalizzano (fagocitosi), uccidono e digeriscono i microrganismi Sistema immune Sistema immune • Conta delle cellule del sangue in un soggetto adulto: • Globuli rossi 5 x 10.6 • Piastrine 2.5 x103 • Leucociti 7,3x 103 • Neutrofili 50-70% • Linfociti 20-40% • Monociti 1-6% • Eosinofili 1-3% • Basofili < 1 Sistema immune • Cellule granulocitarie: • I granulociti sono classificati in base alla morfologia cellulare e colorazioni citoplasmatiche. • Neutrofili 50-70% • Eosinofili -3% • Basofili < 1% Sistema immune • Neutrofili: • • Sono prodotti dal midollo osseo e in 7-10 ore sono presenti nel sangue periferico per migrare poi nei tessuti vengono prodotti dal midollo circa 80 milioni al minuto Emivita 2-3 gg di vita Leucocitosi : aumento Leucocitopenia: diminuizione Migrano dai vasi ai siti infiammatori Sono cellule fagocitiche Presenza nel citoplasma di granuli primari (perossidasi, lisosomi, enzimi idrolitici) Presenza di granuli secondari ( collagenasi, lattoferrina, lisozima) Producono fattori solubili ( citochine ) • • • • • • • • Sistema immune • EOSINOFILI • Mobili • Fagocitari Difesa contro i parassiti Il contenuto dei loro granuli porta al danno delle membrane dei parassiti Produzione di IgE che vanno a ricoprire la superficie del parassita. I recettori Fc sono legati agli eosinofili, mentre i Fab delle IgE si legano agli antigeni dei parassiti. Ciò permette agli eosinofili di degranulare e rilasciare proteine basiche, e cationiche che uccidono il parassita Sistema immune • BASOFILI • Sono presenti in circolo in scarsa quantità • Sono provvisti di granuli • Rilasciano sostanze contenenti granuli citoplasmatici (istamina, serotonina, bradichinina, tromboxani, leucotrieni) hanno un ruolo nelle risposte allergiche. Sistema immune • Mastociti: • Midollo osseo--> sangue--> tessuti. • Sono presenti sulla cute, nel tratto respiratorio, genito-urinario, e digestivo. • Hanno un ruolo importante nelle risposte allergiche. Hanno grosse quantità di granuli che contengono istamina ed altre sostanze farmacologicamente attive. • Mast cells are found resident in tissues throughout the body particularly in association with structures such as blood vessels, and in proximity to surfaces that interface the external environment. Mast cells are bone marrow-derived and particularly depend upon stem cell factor for their survival. Sistema immune • Cellule mononucleate : • Monociti ( nel sangue ) • Macrofagi ( nei tessuti). • Macrofagi alveolari ( polmone) • Istiociti ( tessuto connettivo) • Cellule di Kuppfer (fegato) • Cellule mesangiali ( rene) • Cellule della microglia (cervello) Sistema immune • • • • • • • • • Macrofagi: cellule presenti nei tessuti, capaci di fagocitare microbi diversi, detriti cellulari, sostanze estranee Dimensioni 12-25 micron Vita media 75gg Si chiamano monociti nel sangue, macrofagi nei tessuti Si originano dal midollo osseo. Nel sangue rappresentano il 5% dei leucociti circolanti. Funzioni : Capacità d’adesione Capacità di rispondere agli stimoli chemiotattici • Capacità di fagocitosi e di killing • Capacità tumoricida • • • • Hanno recettori come l’Fc ed il C3b In seguito a stimolazione( antigenica o linfocitaria ) si attivano, e si chiamano attivati, Possono presentare l’antigene al linfocita T. Producono fattori solubili ( citochine ) macrophage in tissue, H&E stain Sistema immune • • • • • • • • Fagocitosi e killing : a) Chemiotassi, attrazione b) Riconoscimento, adesione ( Fc, C3b) c) Endocitosi d) Fusione fagosoma- lisosoma e) Killing o uccisione f) Digestione g) Esocitosi Sistema immune • Mediatori dell’attività antimicrobica e citotossica dei Macrofagi e PMN. • a) Killing ossigeno dipendente • b) Killing ossigeno indipendente Sistema immune • • • • • • • • • • • • A) Killing ossigeno dipendente Intermedi ossigeno reattivi: O2- (anione superossido) OH* (radicali idrossilici) O2 ( ossigeno singoletto) H2O2 ( acqua ossigenata) HOCl ( acido ipocloroso) NH2Cl (monocloramina) Intermedi azoto reattivi: NO (ossido nitrico) NO2 ( diossido d’azoto) HNO2( acido nitroso) Sistema immune • • • • Killing ossigeno indipendente: Defensine Lisozima Enzimi idrolitici Meccanismi di killing 1. Ossigeno indipendente(proteine cationiche e in seguito enzimi ad attività idrolitica quali LISOZIMA, LATTOFERRINA, FOSFOLIPASI A2 PROTEASI, RIBONUCLEASI. 2. Ossigeno dipendente ( i lisosomi contengono anche enzimi ossigeno dipendenti che possono produrre intermedi reattivi dell’ossigeno ad attività antimicrobica: O2-, H2 O2 OH-) 3. Intermedi dell’AZOTO ( NO) The oxygen-independent mechanisms encompass the contents of the three neutrophil granule subsets: the azurophil, specific and gelatinase granules, which contain characteristic proteases, antimicrobial proteins and peptides, and enzymes. Lysozyme, for instance, disrupts anionic bacterial surfaces, rendering the bacteria more permeable, whereas NE degrades virulence factors. The oxygen-dependent mechanism relies on the NADPH oxidase complex that assembles at the phagosomal membrane and produces O 2 −, which is rapidly converted to hydrogen peroxide. In turn, a constituent of the azurophilic granules, myeloperoxidase, generates hypochlorous acid (HOCl) from hydrogen peroxide. This presentation is taken from (Mayer-Scholl, et al., 2004) The oxygen-dependent mechanism relies on the NADPH oxidase complex that assembles at the phagosomal membrane and produces O2 −, which is rapidly converted to hydrogen peroxide. In turn, a constituent of the azurophilic granules, myeloperoxidase, generates hypochlorous acid (HOCl) from hydrogen peroxide. This presentation is taken from (Mayer-Scholl, et al., 2004) Sistema immune • Resistenza dei microorganismi al killing: • Alcune componenti microbiche prevengono la fusione fagosoma-lisosoma • Componenti della parete cellulare proteggono i microbi dall’azione dei lisosomi. • I macrofagi hanno anche capacità tumoricida, • Hanno recettori come l’Fc , il C3b, e il CD14 • Hanno anche la capacità di fagocitare e presentare l’antigene al linfocita T. Cellule natural killer (NK) • Sono le cellule citotossiche naturali. • Sono la prima risposta cellulare ad una infezione virale, ad una infezione tumorale Presentano all’interno dei granuli che contengono una proteina che forma dei pori (perforina) e “granzimi” che sono delle esterasi che hanno attività citotossica. • Sistema immune specifico Sistema immune specifico • Specificità antigenica: permette di distinguere le varie differenze degli antigeni. • Memoria immunologica ricordandosi di un precedente stimolo ad un secondo incontro con lo stesso antigene. • Riconoscimento del self / non self: Rispondere solo alle molecole non self è essenziale per evitare una risposta inappropriata alle molecole self che può essere fatale nelle malattie autoimmuni. La risposta immune specifica può essere Classificata: Immunità cellulo –mediata (linfociti T) Immunità umorale mediata da molecole circolanti L’immunità cellulare e umorale è mediate da due tipi diversi di linfociti Le cellule responsabili dell’immunità umorale sono i Linfociti B, le cellule responsabili dell’immunità cellulo mediata sono i Linfociti T LINFOCITI I linfociti si compongono di sottopopolazioni distinte che hanno funzioni diverse sono morfologicamente simili 1. Linfociti B uniche cellule capaci di produrre anticorpi. 2. Linfociti T si originano nel midollo osseo , poi migrano nel timo dove maturano e sono coinvolti nelle risposte cellulo-mediate Come distinguiamo le popolazioni linfocitarie? • Le popolazioni linfocitarie si differenziano grazie ai marcatori di superficie. Cluster Differentiation (CD), • Le possiamo distinguere al citofluorimetro grazie ad anticorpi monoclonali specifici per le proteine di superficie I LINFOCITI (IMMUNITA' ACQUISITA O SPECIFICA) Linfocita B Linfocita T citotossico CD8+ Linfocita T helper CD4+ I linfociti naive o vergini, sono quelli che non hanno mai incontrato l’antigene Linfocita Macrofago LINFOCITI T 1. Hanno un diametro di 8-10 micron. 2. Hanno un grande nucleo 3. Hanno scarso citoplasma che contiene pochi mitocondri e ribosomi 4. Derivano dal midollo 5. Negli stadi iniziali del loro sviluppo non esprimono recettori per l’antigene. Questi recettori vengono espressi nel corso della maturazione LINFOCITI T Il riconoscimento dell’antigene da parte di linfociti T porta a molte risposte biologiche Tale riconoscimento avviene mediante il T Cell Receptor (TCR) che è formato da due catene alfa e beta che riconoscono un complesso formato da peptidi associati a molecole MHC LINFOCITI T I Linfociti T si originano nel midollo osseo , poi migrano nel timo dove maturano. Essi sono divisi in sottopopolazioni. Linfociti helper Linfociti T citotossici Linfociti soppressori Linfociti DTH Sistema immune • Linfociti T: • ( tutti hanno il marker CD3, TCR) • Linfociti T helper ( possiedono il marker CD4) • Linfociti T soppressori( possiedono il marker CD8) • Linfociti T citototossici ( CD8) • Linfociti T responsabili di reazioni DTH T-HELPER Hanno come marker la molecola CD4 Riconoscono antigeni associati all'MHC classe II Inducono e potenziano le risposte dei linfociti B (mediante il B Cell Growth Factor BCGF) Potenziano alcune funzioni macrofagiche Sistema immune • Linfociti T helper possono differenziarsi in Th1 o Th2 Sistema immune • Cellula T helper : • possiede TCR e CD3. • T helper: produce citochine che promuovono la proliferazione e la differenziazione delle cellule T, B e dei macrofagi e reclutano ed attivano i leucociti • Hanno un marker CD4, Si dividono in Th1 e Th2. • Th1: producono: Il-2, IFN-, citochine che promuovono le risposte immuni cellulari. • Th2: producono Il-4, che promuove la sintesi di anticorpi dalle cellule B. T- SUPPRESSOR • Hanno come marker la molecola CD8 • Sono i responsabili dei fenomeni di tolleranza LINFOCITI T CITOTOSSICI 1. Hanno come marker di superficie la molecola CD8 2. Riconoscono gli antigeni in associazione con le molecole MHC di classe I 3. Possiedono attività citotossica verso le cellule infettate da virus e verso cellule tumorali LINFOCITI T-DTH 1. Possiedono come marker di superficie la molecola CD4 2. Sono i linfociti T responsabili della ipersensibilità di tipo ritardato 3. Producono linfochine che richiamano i macrofagi nel sito di infiammazione Linfociti B • Midollo osseo.. • Cellule B • Cellule della memoria• Plasmacellule • Anticorpi. ANTICORPI Anticorpi • Anticorpi ( Ig): • molecole circolanti (glicoproteine) prodotte in risposta ad un antigene . • Questi sono efficaci contro batteri, tossine batteriche, virus. Anticorpi • Anticorpi o immunoglobuline ( Ig): • Sono glicoproteine prodotte dalle plasmacellule in risposta ad uno specifico antigene e in grado di reagire con tale l’antigene. Anticorpi • Nella loro forma monomerica le Ig sono delle molecole costituite da due coppie di catene identiche: pesanti (H) e leggere (L), legate tra loro in maniera covalente da ponti disolfuro intercatenari Anticorpi • Struttura di un anticorpo: • La struttura base di una molecola di anticorpo consiste in • due identiche catene leggere • e due identiche catene pesanti (sono unite tra loro da ponti disolfuro). • Ogni catena leggera( L) è formata da una regione variabile (VL) e una regione costante (CL). • Ogni catena pesante è formata da una regione variabile(VH) e 3-4 regioni costanti ( CH). • Ognuna di queste regioni è formata da 110 aa. ANTICORPI Anticorpi: • Le 4 catene sono legate tra loro in modo da formare una Y flessibile,con una regione cerniera. • Il trattamento con la papaina divide la struttura delle immunoglobuline in Fab, Fab, Fc • Il trattamento con pepsina divide la molecola Ig in F(ab)2 Anticorpi • Fc: • E’ responsabile di: Attivazione del Complemento • Legame ai fagociti • legame ai mastociti e basofili Anticorpi • • • • • 5 Classi anticorpali: IgG monomero IgD, monomero IgE, Ig A,dimero( secrezioni) ( Componente secretorio (Sc)catena J) o monomero • IgM, pentamero (catena J) o monomero su linfociti B Catena pesantedelle immunoglobuline • Ciascuna classe di Immunoglobuline possiede una catena pesante cratteristica • • • • • Le IgG hanno una catena pesante γ Le IgM μ Le IgA α Le IgD δ Le IgE ε Anticorpi • Anticorpi: • Le 5 classi di anticorpi sono IgG, IgM, IgA, IgE, IgD. • Sono distinte tra di loro in base a proprietà fisico chimiche e biologiche. Anticorpi • • • • • • • • IgG: 70-75% del totale delle Ig seriche Antivirale, antibatterico,Antitossine Attivano il Complemeno per via classica Passano la placenta Si legano ai macrofagi,neutrofili,NK Pm.150.000, 7S 4 sottoclassi ( IgG1, IgG2, IgG3, IgG4) Anticorpi • IgM: • • • • • • • • • • 5-10% del totale delle Ig Pentameri Monomeri sulla superficie dei linfociti B Possiedono il Peptide J Sono le prime a comparire Non passano la placenta Sono agglutinanti, Attivano il Complemento per via classica Pm.900.000, 19S Emivita 5gg Anticorpi • • • • • • • • IgA:2 sottoclassi 5-15% totale delle Ig Presenti nelle secrezioni,latte materno. Monomeri e dimeri Tappezzano le mucose, bloccando l’attacco di batteri o virus. Attivano il Complemento per via alternativa Pm 150.000 Emivita di 6gg Anticorpi • IgE: • 0.002% degli anticorpi serici • Reagine • Recettore Fc presente sui mastociti, basofili • La interazione di IgE (+ antigene) con i mastociti permette la liberazione di istamina che puo’ provocare reazioni anafilattiche • Partecipa nella difesa verso le infezioni elmintiche, • Emivita di 2,5gg • Pm.190.000 Anticorpi IgD Presenti in tracce • Non fissano il Complemento • Non attraversano la placenta • Pm 150.000 • Emivita 3gg Linfocita B IgM, in una forma monomerica Anticorpi • gli ISOTIPI sono le varie classi di immunoglobuline(cioè IgM, IgA, IgD, IgG e IgE) e vengono definiti in base alla porzione cristallizabile • (Fc) . Anticorpi • ALLOTIPI • immunoglobuline dello stesso isotipo che però presentano differenze in alcune sequenze che cambiano da persona a persona, dovute quindi alle differenze geniche. Variabilità allelica . • (gli allotipi si definiscono determinanti codificati da un allele di un determinato gene delle Ig) i geni possono esistere in forme diverse, chiamate alleli. In una popolazione possono essere presenti da una a numerose forme alleliche diverse di un dato gene, Anticorpi • L'IDIOTIPO si riferisce alle differenze della regione variabile che generano il gran numero di diverse immunoglobuline che legano antigeni diversi( complesso di determinanti del dominio V delle immunoglobuline ) Cooperazione cellulare nelle risposte immuni Le cellule del sistema immune lavorano insieme per eliminare le sostanze estranee. Le interazioni tra le varie popolazioni cellulari possono avvenire o mediante • glicoproteine che vengono secrete • (citochine) • contatto cellula-cellula o mediante Sistema immune • Citochine ( Interleuchine): • Le citochine sono glicoproteine prodotte dalle cellule dell’immunità naturale e acquisita (celluleT o macrofagi etc) che influenzano l’attività di altre cellule Il-1 Il-2 IL-12 IL4 IFN- • • • • • Interferoni alfa e beta La cellula infetta da virus rilascia Interferoni (IFN) di tipo 1 (α e β) che agiscono sulle cellule vicine, bloccandone la sintesi proteica e, quindi, la replicazione virale. Sulla cellula infettata da virus aumentano l’espressione di MHC classe I, facilitando l’azione dei linfociti T citossocici CITOCHINE CHE MEDIANO L’IMMUNITA’ INNATA Interferon α e β (tipo 1) Tumor Necrosis Factor (TNF) IL-1 IL-6 IL-10 IL-12 Chemochine Tumor necrosis factor -TNF è prodotto principalmente dai monociti/macrofagi attivati , è un mediatore dei processi infiammatori Interleuchina 1 (IL-1) prodotta principalmente da macrofagi attivati, agisce parallelamente al TNF e ne condivide molte funzioni Interleuchina 6 (IL-6) prodotta principalmente da macrofagi attivati ed altre cellule Interleuchina 12( IL-12) è prodotta da macrofagi e da cellule dendritiche, attivati dal contatto con microrganismi, e induce la Th1 Interleuchina 10 (IL-10) prodotta principalmente da macrofagi attivati, inibisce l’attivazione macrofagica. MEDIANO L’IMMUNITA’ ADATTATIVA IL-2 IL-4 IL-5 Interferon γ (tipo 2) Interferone gamma 1 2 3 Interleuchina 4 1 2 3 Induce l’attivazione dei linfociti B Interleuchina 5 (IL-5) • prodotta principalmente da TH2, stimola la proliferazione, il differenziamento e l’attività degli eosinofili. Activates phagocytic cells Accanto questo codice di comunicazione ( citochine) , il sistema immunitario ne utilizza un altro basato sul diretto contatto tra cellula e cellula (Cellula presentante l’antigene e linfocita T) ¨ Le strutture di membrana che possiedono una grande importanza nell'innescare o no reazioni immunitarie sono le molecole MHC i linfociti T riconoscono gli antigeni che devono essere loro presentati sotto forma di peptidi associati a molecole del Complesso maggiore di istocompatibilità (MHC). Le cellule che svolgono questo compito sono chiamate cellule presentanti l’antigene (APC professionali). A questa famiglia di cellule appartengono i macrofagi e in genere i fagociti mononucleati, le cellule dendritiche, i linfociti B. 1. Il processo di presentazione dell’antigene prevede una fase di processazione degli antigeni fagocitati durante la quale gli antigeni proteici vengono degradati e trasformati in peptidi. 2. Successivamente i peptidi vengono espressi in superficie e inseriti in particolari tasche delle molecole MHC formando un unico complesso che viene esposto sulla superficie cellulare. 1. A questo punto i linfociti T sono in grado di riconoscere gli antigeni estranei e di dare l’avvio alla risposta immunitaria Cellule presentanti l’antigene Le cellule presentanti l’antigene,( APC) risiedono in sedi strategiche che possono essere potenziali vie di ingresso degli agenti microbici, quali la cute, gli epiteli del sistema respiratorio e digerente Una volta catturati e digeriti gli antigeni, queste cellule, migrano per via linfatica nei linfonodi Cellule presentanti l’antigene ( APC ) LPS-activated DCs Sono: Macrofagi Linfociti B Cellule dendritiche Queste cellule hanno 2 proprietà: a) Esprimono l’MHC-II b) Liberano un segnale costimolatorio che è necessario per l’attivazione delle cellule T Cellule presentanti l’antigene ( Cellule Dendritiche) • Sono cellule APC • Sono classificate in base alle loro localizzazioni: • Cellule Langerhans ( epidermide, mucose) • Cellule dendritiche intestinali, cardiache, renali, epatiche, • Cellule dendritiche interdigitate: presenti degli organi linfoidi. • Cellule dendritiche circolanti ,presenti nel sangue e nella linfa.. CELLULE DENDRITICHE • Captano Ag li processano e li presentano ai linfociti T • Sono presenti nei linfonodi, milza e tessuto linfoide Sistema immune Contatto cellula-cellula • Interazione APC e T cellula (L’Ag incontra un cellula presentante l’antigene(APC) , • b) I linfocitiT ( mediante il TCR) riconoscono gli Ag complessati con l’antigene di istocompatibilita’( MHC) COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITA' • ANTIGENI DI ISTOCOMPATIBILITA‘ • In tutti i mammiferi esiste un gruppo di geni che codificano per proteine che vengono espresse sulle membrane delle cellule determinano l'accettazione o il rifiuto di un trapianto • Questi geni aiutano il sistema immunitario a riconoscere i propri componenti da quelli estranei. • Il gruppo di questi geni viene denominato Complesso di istocompatibiltà “Major Histocopatibility Complex(MHC)”. Gli antigeni MHC classe I e classe II non solo sono coinvolti nei meccanismi di riconoscimento immunologico ma anche nelle predisposizioni di un individuo di ammalarsi di alcune malattie Es: c'è una correlazione tra particolari determinanti antigenici legati a particolari HLA nella febbre tubercoloide , nella poliomielite paralitica , nella sclerosi multipla. Complesso maggiore di istocompatibilità( MHC) Tali molecole vennero scoperte e identificate come responsabili del rigetto dei trapianti Esistono tre tipi di MHC : di casse I, classeII e classe III I geni della classe II si trovano nell’uomo sul cromosoma 6 sono: HLA-DP, HLA-DQ. HLA-DR i geni della classeI Sono: A, B e C, Tali molecole ( MHC classe I e II) servono per presentare gli antigeni ai linfociti T Conmplesso maggiore di istocompatibilità I geni che codificano per l’MHC si trovano sul Cromosoma 6 ( uomo) Cromosoma 17 (topo) • MHC Classe I e ClasseII • Le molecole di classe I sono presenti su tutte le cellule nucleate, • mentre MHC-II non è posseduto da tutte le cellule L’associazione dell’antigene con il tipo di MHC (classe I o II) determina il tipo di linfocita T coinvolto nella risposta immunitaria (CD8 o CD4, rispettivamente). I peptidi associati all MHC classe I vengono riconosciuti dai linfociti CD8+ I peptidi associati alle molecole MHC classeII vengono riconosciuti dai linfociti CD4+ Complesso maggiore di istocompatibiltà • Le molecole di classe I sono composte da una catena alfa e da un piccolo peptide detto B2microglobulina. • Le molecole di classe II sono composte da una catena alfa ed una catena beta • Il TCR è composto da due catene polipeptidiche transmembrana denominate alpha e beta che sono dotate di ponti disolfuro • Hanno due domini variabili e due costanti Risposta Immune 5 stadi: a) L’Ag incontra un APC, b) I linfocitiT ( mediante il TCR) riconoscono gli Ag complessati con l’antigene di istocompatibilita’( MHC) c) Dopo il legame i linfociti proliferano d) I cloni linfocitari T si differenziano in cellule capaci di organizzare le difese dell’ospite( Th1 e Th2) e) Alcuni di questi linfociti si differenziano in cellule della memoria Sistema immune • Th1 e Th2: • quando un a cellula APC presenta l’antigene c’è il riconoscimento da parte dele cellule T che possono differenziarsi in 2 popolazioni : Th1 e Th2 • A) Th1: producono Il-2,IFNgamma che attivano il killing dei macrofagi . Sistema immune • B) Th2: • Le cellule Th2 producono citochine come l’interleuchina 4 ( Il-4), che stimola le cellule B a proliferare. Quindi aumenta la produzione di anticorpi • La Il-4 prodotta dalle cellule Th2 sopprime la secrezione di Il-2 e di IFN-gamma dalle Th1 Microorganismo • Linfociti T citotossici ( CTL) • Il TCR dei Lnfociti T citotossici (CTL )(CD8+) si lega all’antigene complessato all’MHC di classe I sulla superficie della cellula presentante l’antigene ( APC) • Le CTL agiscono uccidendo direttamente la cellula bersaglio mediante sostanze secrete come la perforina che forma dei pori nella membrana delle cellule bersaglio (CTL sono soprattutto attive contro le cellule infettate dai virus) RISPOSTA UMORALE PRIMARIA e SECONDARIA • La risposta umorale mediata dagli anticorpi può essere di due tipi: PRIMARIA: quando l’antigene penetra nell’organismo per la prima volta SECONDARIA:quando l’antigene viene reintrodotto nuovamente nello stesso individuo Risposta primaria • Dopo la prima inoculazione di un antigene si formano anticorpi il cui titolo sale fino ad un platau ,poi declina perché gli anticorpi vengono catabolizzati e si legano agli antigeni formando complessi che sono rimossi dal circolo Risposta primaria • La risposta primaria è costituita da IgM • Il titolo anticorpale è più basso nella risposta primaria rispetto alla secondaria Risposta secondaria • Compare più precocemente e dura più a lungo • Raggiunge titoli anticorpali più elevati che nella risposta primaria • È costituita da IgG RISPOSTA PRIMARIA Inizio produzione IgM a partire dal 4° giorno - Da 8° a 20°giorno commutazione delle IgM in IgG RISPOSTA SECONDARIA Necessita di una concentrazione minore di antigene per la produzione di anticorpi , ha una fase di latenza molto breve e produzione di una vasta quantità di anticorpi e il picco di anticorpi è più lungo RISPOSTA SECONDARIA La risposta secondaria è resa possibile dalle cellule di memoria: è generata da parte dei linfociti B riattivate nella risposta secondaria dallo stesso antigene INTERFERONE IFN-a PRODOTTO DA: B cells, monociti, macrofagi, DC immature IFN leucocitario IFN-b fibroblasti IFN fibroblastico IFN- T cells, NK IFN immune STATO ANTIVIRALE gli IFN inducono la sintesi di due enzimi: 2’-5’ oligo-adenilato-sintetasi (2-5A) Proteina chinasi R (PKR) RISULTATO: blocco della sintesi proteica = no virus