Titolo del Progetto: ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI: IN LIGURIA MANGIARE BENE SI PUO’ ! EAT SAFELYLIGURIA A cura di GAIA Liguria - GRUPPO ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI Liguria Contenuti del progetto PREMESSA, OBIETTIVI E FINALITA’ DEL PROGETTO ANALISI DI CONTESTO BENEFICIARI ATTORI a. REGIONE LIGURIA b. COMUNE DI GENOVA c. CAMERA DI COMMERCIO d. RETE ALLERGOLOGICA Ligure : COORDINATORE IRCCS SAN MARTINO- IST UOC ALLERGOLOGIA e. RETE DEGLI ISTITUTI ALBERGHIERI: COORDINATORE ISTITUTO Marco POLO f. ASSOCIAZIONI PAZIENTI 1. AIC 2. FEDERASMA E ALLERGIE 3. ALA g. IZSPLV h. ASL 3 5. OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGETTO 6. RISORSE FINANZIARIE • SPONSORS • FONDI FINALIZZATI • ………………………… 1. 2. 3. 4. 7. RISORSE TECNOLOGICHE •REGIONE LIGURIA SETTORE INFORMATICO •IRCCS SAN MARTINO-RETE ALLERGOLOGICA •CAMERA DI COMMERCIO •COMUNE DI GENOVA- ASSESSORATO ISTRUZIONE •RETE ALBERGHIERI • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA •ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI: ALA,FEDERASMA E ALLERGIE ONLUS, AIC LIGURIA. • IZSPLV • OTALL • SLOOW FOOD LIGURIA • CONFINDUSTRIA GENOVA • SERENISSIMA RISTORAZIONE S.P.A. • COOP LIGURIA 8. PIANO DI VALUTAZIONE 9. REPORT PERIODICO TRIMESTRALE E REPORT FINALE A FINE ANNO 10. CRONOPROGETTO 1) OBIETTIVI E FINALITA’ DEL PROGETTO GAIA PREMESSA: Allergie alimentari e celiachia rappresentano un grave rischio per la salute degli individui affetti, e sono in continuo aumento. Per i soggetti affetti da allergia alimentare, è vitale stabilire una diagnosi accurata: evitare l’allergene, anche quando nascosto, rappresenta allo stato attuale delle conoscenze l’unica terapia per i Pazienti. Essere affetti da allergia alimentare o celiachia rappresenta un grande peso per il soggetto interessato e per la sua famiglia, riduce la qualità di vita, ed ha dei costi anche per la società. La quantità di un allergene capace di causare una reazione può essere estremamente piccola ( milligrammi o meno) sia nell’ allergia che nella celiachia. Per migliorare la qualità di vita dei soggetti affetti da allergia e/o intolleranza alimentare la Comunità Europea ha imposto normative all’industria ed alla distribuzione alimentare, affinchè vi sia la massima chiarezza nella commercializzazione e distribuzione degli alimenti, evitando anche i rischi connessi alla presenza di allergeni alimentari nascosti. In considerazione dell’entità del rischio è necessaria una continua vigilanza, la diffusione delle conoscenze e la promozione e attuazione di misure adeguate nella somministrazione degli alimenti sia nella ristorazione pubblica che privata. La REGIONE LIGURIA ha raccolto e coordinato le iniziative già in atto sul territorio regionale, costituendo il Gruppo di collaborazione Allergie ed Intolleranze Alimentari, GAIA, che costituisce un cluster multi-disciplinare e multi-professionale, polo di riferimento per le problematiche riguardanti allergie intolleranze alimentari e celiachia. La FINALITÀ del progetto è quella di garantire una ragionevole sicurezza ed una migliore Qualità di vita ai soggetti affetti da allergia o intolleranza alimentare, nel rispetto delle nuove normative europee in materia di etichettatura degli alimenti che contengono allergeni. Gli OBIETTIVI SONO: o o rispondere alle esigenze sia dei consumatori sia dei produttori o distributori di cibo, garantendo informazioni scientifiche validate, esaurienti e aggiornate garantire a tutte le attività produttive territoriali, dalle mense scolastiche a quelle aziendali, dal grande ristorante al piccolo esercente, un’ informazione e formazione o o o precisa sulle nuove normative, fornire gli strumenti per rendere il più semplice possibile l’ applicazione di tali normative; vigilare sulla loro corretta applicazione creare Linee Guida Regionali che prevedano l’ introduzione delle nuove norme nei piani HACCP per garantire ovunque in Liguria l’ applicazione delle best practices per la ristorazione Promuovere e svolgere la ricerca sulle allergie alimentari e celiachia fornendo dati epidemiologici e di mercato Promuovere lo sviluppo commerciale con prodotti o proposte alimentari idonei per i soggetti con allergia e/o intolleranza alimentare Le iniziative di GAIA rispondono in maniera globale e integrata alle esigenze di soggetti affetti da una diversità, come quella delle allergie alimentari, intolleranze e celiachia; le azioni in corso rappresentano un fiore all’occhiello della nostra Regione, caratterizzata da una grande vocazione turistica, e appianano le disuguaglianze, creando nel contempo opportunità di lavoro e profitto. 2) Analisi di contesto. Il cibo e l'alimentazione sono sempre stati tematiche di grande rilievo perché trattano della fondamentale esigenza di nutrirsi. Nelle società evolute, in cui non esiste il problema della carenza di cibo, l'attenzione si è concentrata sulle reazioni avverse al cibo, come possibile causa di squilibri nutrizionali o gravi conseguenze sulla salute, ancor più gravi se riguardano i bambini ed i minori in genere. L'incremento significativo dei casi sul totale della popolazione porta a rilevanti conseguenze, anche economiche, sul sistema sanitario, che potrebbero essere ridotte od evitate attraverso interventi preventivi con una modificazione dei comportamenti alimentari. Il sistema produttivo industriale alimentare e la distribuzione commerciale sono ugualmente implicati nelle tematiche che attengono alla salute dei consumatori cui si riferiscono: oltre ai requisiti afferenti alla qualità in senso lato del prodotto, al prezzo e al marketing con cui si seleziona il target di acquirenti, vanno ancor meglio definite e affrontate le scelte legate alla sicurezza alimentare. Le fasce di popolazione interessate da questa tipologia di problematiche nutrizionali e le situazioni che le contraddistinguono sono varie, ma -tra le altre- l'attenzione si è focalizzata sulla condizione di allergia ed intolleranza alimentare che –correttamente affrontata- porta significativi miglioramenti nelle condizioni di vita delle persona e positive ricadute economiche sul sistema socio-assistenziale, oltre che sanitario, riducendo o rinviando l'esigenza di supporto istituzionale alle persone interessate. Le allergie alimentari rappresentano infatti una preoccupazione crescente per la salute pubblica. Allergie ed Intolleranze Alimentari L'allergia alimentare interessa circa 2-4% della popolazione generale, con maggiore incidenza nella età pediatrica dove è interessato il 6-8% dei lattanti e il 3-5% dei bambini fino agli 8 anni circa. La prevalenza dell'allergia alimentare nel mondo occidentale è in aumento, in particolare per quanto riguarda la manifestazione clinica più grave, la anafilassi da cibo. Si parla di allergia alimentare per indicare una reazione immunologica verso proteine alimentari normalmente tollerate. Sono in causa le IgE, anticorpi specifici della reazione allergica; esistono anche forme di allergia alimentare non IgE-mediata. Allergie e intolleranze alimentari non sono sinonimi; si tratta di due patologie ben distinte, che presentano sintomi comuni. I due termini, allergia ed intolleranza, indicano due modalità differenti dell'organismo di reagire a sostanze estranee. Per allergia si intende una reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la produzione di IgE; può presentarsi con sintomi lievi o gravi, fino ad arrivare allo shock anafilattico. Le allergie alimentari sono più' comuni nei primi 3 anni di vita, ma si possono presentare a qualsiasi età. La maggior parte delle reazioni allergiche sono da imputarsi a un numero relativamente piccolo di alimenti: latte vaccino, uovo, soia, grano, arachidi, noci, pesce e molluschi. Per questi e altri alimenti la Comunità Europea ha imposto l’obbligo di segnalazione nelle lista degli ingredienti degli alimenti in commercio. I sintomi della allergia alimentare coinvolgono diversi apparati con manifestazioni cutanee, ad esempio orticaria e/o angioedema, dermatite atopica, sindrome orale allergica, o con sintomi gastrointestinali come la le coliche infantili, la nausea, il vomito, la diarrea, il dolore addominale, o ancora sintomi a carico delle vie aeree superiori e inferiori come la rinite, o l'asma. In alcune situazioni si può verificare l'interessamento improvviso e contemporaneo di cute, apparato gastrointestinale, apparato respiratorio e circolatorio con un quadro di anafilassi che rappresenta la manifestazione più' grave di allergia alimentare, e può portare alla morte in maniera rapida ed improvvisa. La allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ ultimo decennio si è osservato un aumento di circa 7 volte nei bambini tra 0 e 15 anni; rappresenta inoltre la seconda causa di anafilassi nell’adulto. Negli ultimi anni è aumentata l'incidenza delle allergie alimentari nei bambini in età' scolare, aumentando così la probabilità, da parte del personale scolastico, di dover gestire studenti a rischio di gravi reazioni. E’ dimostrato come un adeguato inquadramento dei bambini con allergia alimentare, ed un protocollo con istruzioni dettagliate per le scuole, sia in grado di ridurre in modo molto significativo l'incidenza dell'emergenze nella comunità' scolastica. La celiachia è una reazione avversa a cibo, dovuta a un meccanismo di autoimmunità Spesso la malattia celiaca risulta associata ad altre patologie autoimmuni, come ad esempio la tiroide autoimmune. La diagnosi tempestiva e la corretta terapia consentono di prevenire le complicanze. La dietoterapia rappresenta il cardine del trattamento e consiste nell’esclusione completa di tutti i cereali contenenti il glutine e la loro sostituzione con alimenti dietetici privi di tale frazione proteica. La non osservanza della dieta, anche per esposizione a quantità minime di glutine, porta ad una riattivazione della malattia, portando nel tempo a gravi danni sulla salute. Per intolleranza si intende la reazione anomala dell'organismo ad una sostanza estranea, non mediata dal sistema immunitario. L'intolleranza alimentare è determinata da una carenza di enzimi digestivi, o da meccanismi farmacologici o tossici (ad esempio: intolleranza allo zucchero del latte, lattosio, o lo zucchero della frutta, fruttosio). Tra le intolleranze alimentari, l’intolleranza al lattosio, legata ad un deficit enzimatico, è la più diffusa dal punto di vista epidemiologico. Queste condizioni di intolleranza, pur essendo frequenti e fastidiose, non determinano un rischio grave per la salute. L’ Unione Europea ha recepito le necessità dei soggetti affetti da allergia alimentare e celiachia, e da tempo ha imposto la etichettatura degli alimenti confezionati. Gli allergeni alimentari per cui è obbligatoria la etichettatura secondo la normativa europea, e che rappresentano le più frequenti cause di allergia alimentare sono: Cereali contenenti glutine, vale a dire: grano (farro e grano khorasan), segale, orzo, avena o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati, tranne: a) sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio (1); b) maltodestrine a base di grano (1); c) sciroppi di glucosio a base di orzo; d) cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola. Crostacei e prodotti a base di crostacei. Uova e prodotti a base di uova. Pesce e prodotti a base di pesce, tranne: a) gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi; b) gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino. Arachidi e prodotti a base di arachidi. Soia e prodotti a base di soia, tranne: a) olio e grasso di soia raffinato (1); b) tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia; c) oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia; d) estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia. Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio), tranne: a) siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola; b) lattiolo. Frutta a guscio, vale a dire: mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci (Juglans regia), noci di acagiù (Anacardium occidentale), noci di pecan [Carya illinoinensis (Wangenh.) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci macadamia o noci del Queensland (Macadamia ternifolia), e i loro prodotti, tranne per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola. Sedano e prodotti a base di sedano. Senape e prodotti a base di senape. Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo. Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO 2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti. Lupini e prodotti a base di lupini. Molluschi e prodotti a base di molluschi. (1) E i prodotti derivati, nella misura in cui la trasformazione che hanno subito non è suscettibile di elevare il livello di allergenicità valutato dall’Autorità per il prodotto di base da cui sono derivati. Purtroppo, ad oggi, la norma impone l’indicazione obbligatoria esclusivamente per quegli allergeni che sono aggiunti volontariamente al prodotto (ingredienti), ma non prevede indicazioni specifiche per la contaminazione non volontaria, portando alla utilizzazione di diciture quali “può contenere tracce di ..” o analoghe, che restano alla discrezione del produttore, anche per l’ assenza, per quanto riguarda gli allergeni di limiti di riferimento. Gli unici allergeni per cui è previsto un limite di riferimento sono i solfiti (10 mg/kg) e il glutine (20 mg/kg), relativamente al quale il legislatore ha anche individuato specifiche condizioni di utilizzo del termine “senza glutine”. In Europa e nel mondo la opinione pubblica chiede al decisore politico azioni forti che affrontino il tema della prevenzione delle reazioni acute. Negli Stati Uniti il presidente Obama ha recentemente firmato una legge mirata alla prevenzione delle allergie alimentari a scuola. In Europa la Società Allergologica Europea ha lanciato una campagna per la prevenzione della anafilassi con il coinvolgimento dei parlamentari del parlamento UE La celiachia gode oggi di una particolare attenzione da parte del legislatore e del mondo produttivo, data l’elevata incidenza (1% della popolazione) che la pone tra le principali intolleranze alimentari al mondo. Oltre a norme specifiche sovranazionali (come il Regolamento europeo 41/2009, che regolamenta le condizioni di utilizzo della dicitura “senza glutine” in tutta Europa), l’Italia gode di un patrimonio di eccellenza particolare nella tutela del consumatore celiaco. L’attenzione posta dalla Sanità Pubblica (Ministero della Salute e Sanità Pubblica Locale), nell’ambito della Legge italiana 123/2005, che impone alle mense pubbliche l’obbligo di garantire il pasto senza glutine ai celiaci e alle Regioni l’attivazione di specifici moduli formativi agli OSA, ha permesso di sviluppare un know-how particolare in tema di food-safety sul senza glutine. Know-how che è condiviso con l’Associazione Italiana Celiachia, con il Prontuario degli Alimenti, la concessione della Spiga Barrata e il progetto Alimentazione Fuori Casa. Questa sinergia tra le Istituzioni pubbliche, nazionali e locali, e l’Associazione pazienti garantisce oggi un panorama di accessibilità per il celiaco unico al mondo. Strategie d’intervento La analisi della problematica ha seguito lo schema di progettazione europea della matrice del quadro logico, con individuazione degli stakeholder, albero dei problemi ed albero degli obiettivi; le strategie di intervento si concretizzano in proposte di attività, in ambito sociosanitario e nell’ambito della ristorazione pubblica e privata, e nella produzione alimentare. Lo sviluppo delle proposte di attività terrà conto delle iniziative già presenti sul territorio, con l’obiettivo di mettere in rete e valorizzare il know-how e le buone pratiche preesistenti. 3) BENEFICIARI E ATTORI Il progetto si svolge nella Regione Liguria, la cui vocazione turistica fa affluire turisti, italiani e stranieri, per fruire, tra l’altro, della nostra cucina; ma tali soggetti, come la popolazione ligure stessa, spesso presentano le problematiche sopra riportate. Le azioni da intraprendere consistono in un arricchimento culturale che favorisca l’empowerment dei soggetti direttamente interessati, i caregivers, ed il mondo della alimentazione costituito da ristorazione, produzione e distribuzione del cibo che ruota intorno all’utente-consumatore, in questo caso affetto da allergia o intolleranza alimentare. L’obiettivo è quello di garantire una ragionevole sicurezza ed una migliore Qualità di vita ai soggetti affetti da celiachia, allergia o intolleranza alimentare, nel rispetto delle normative europee in materia di etichettatura degli alimenti che contengono allergeni. CLUSTER GAIA REGIONE LIGURIA COMUNE DI GENOVA e ASL3 CAMERA DI COMMERCIO RETE ALLERGOLOGICA LIGURE : COORDINATORE UOC ALLERGOLOGIA IRCCS SAN MARTINO-IST Rete degli ISTITUTI ALBERGHIERI: COORDINATORE ISTITUTO Marco Polo UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA LABORATORIO di EPIDEMIOLOGIA degli ALIMENTI ASSOCIAZIONI PAZIENTI: FEDERASMA e ALLERGIE, ALA, AIC IZSTO SLOOW FOOD LIGURIA COOP LIGURIA CONFINDUSTRIA GENOVA SERENISSIMA RISTORAZIONE S.P.A. OTALL- ORDINE TECNOLOGI ALIMENTARI LIGURIA E LOMABARDIA REGIONE LIGURIA La Regione Liguria ha già da tempo attivato un programma di controllo ufficiale per la rilevazione degli allergeni negli alimenti e della idoneità degli alimenti destinati a soggetti allergici e celiaci, che risulta opportuno potenziare anche in considerazione dell’entrata in vigore del Reg. Comunitario 1169/2011/Ue, che riforma le informazione da fornire ai consumatori nel settore alimentare, ponendo particolare attenzione sull’obbligo dell’Operatore Settore Alimentare (OSA) di indicare la presenza di eventuali allergeni su tutti i prodotti alimentari (compresi quelli venduti o somministrati allo stato sfuso). Tale obbligo viene applicato a tutte le fasi produttive degli alimenti destinati al consumatore finale al fine di tutelare la salute dei consumatori, pertanto è necessaria la corretta formazione degli operatori della ristorazione sulle procedure di selezione degli ingredienti e dei fornitori, manipolazione del cibo e del servizio di sala, mirate a garantire l’assenza di contaminazione da allergeni. Le iniziative di interesse nella prevenzione di allergie, intolleranze alimentari e celiachia che vengono condivise e implementate, consentono una omogenea diffusione sul territorio. A tale scopo il progetto riunisce in un CLUSTER REGIONALE tutti i soggetti interessati (Regione, Comune di Genova, AASSLL, Unità Operativa Complessa di Allergologia IRCCS SAN MARTINO – IST e la Rete Allergologica Ligure, Istituto Alberghiero Marco Polo, Camera di Commercio, Associazioni di Pazienti come ALA, Associazione Ligure Allergici, Associazione Italiana Celiachia Liguria, Federasma e Allergie, Università degli studi di Genova) IRCCS SAN MARTINO-IST - UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA di ALLERGOLOGIA Direttore: Costantino Troise Ambito sociosanitario L’ Unità Operativa Complessa di Allergologia insieme alla Associazione Ligure Allergici- ALA, sono stati i promotori delle azioni in favore dei soggetti con allergia alimentare, ed hanno creduto nel ruolo basilare della scuola nel creare cultura su argomenti nuovi, dando inizio alla collaborazione con l’Istituto Marco Polo ed alla successiva costituzione di GAIA. Referente per il progetto: Dott.ssa Paola Minale Collaboratrice del progetto: Dottoranda in Biologia Dott.ssa Claudia Arcuri ATTIVITA’: prevenzione, diagnosi e gestione della terapia dei soggetti affetti da allergie respiratorie, cutanee, da farmaci, da alimenti, da puntura di insetti (Imenotteri) Vengono trattate le malattie allergiche indotte dai diversi allergeni ( da inalazione, alimenti, farmaci, additivi, sostanze da contatto), nelle varie modalità di presentazione clinica: allergie respiratorie, orticaria–angioedema, eczema atopico e da contatto, allergie da puntura di imenotteri ed anafilassi da qualsiasi causa. Per la diagnosi differenziale e la gestione di sindromi che richiedono un approccio multi disciplinare esistono protocolli interdipartimentali In particolare per le allergie ed intolleranze alimentari, esiste uno specifico percorso diagnostico che prevede test allergologici, visita dietistica, visita gastroenterologica, studio delle intolleranze a lattosio e della sindrome da overgrowth batterica intestinale mediante Breath test mirati, con successiva terapia mirata e supporto psicologico. Indagini mirate alla diagnosi della Sindrome Sistemica da Nichel (SNAS) comprendono Patch test, test di provocazione orale, visita dietistica e prescrizione di terapia iposensibilizzante specifica. Fanno parte della attività istituzionale la formazione sull’uso dell’adrenalina auto iniettabile per la gestione dell’anafilassi. Nodo centrale della RETE REGIONALE DI ALLERGOLOGIA, la UOC ALLERGOLOGIA di San Martino organizza iniziative di coordinamento delle attività specialistiche di allergologia degli Specialisti Regionali, e svolge funzioni di riferimento e supporto tecnico, scientifico ed organizzativo. La allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ ultimo decennio si è osservato un aumento di circa 7 volte nei bambini tra 0 e 15 anni; rappresenta inoltre la seconda causa di anafilassi nell’adulto. Le manifestazioni di anafilassi sono molteplici, e non facilmente riconoscibili, per cui esiste una sottostima dei casi. Negli ultimi anni e' aumentata l'incidenza delle allergie alimentari nei bambini in eta' scolare, aumentando così la probabilità, da parte del personale scolastico, di dover gestire studenti a rischio di gravi reazioni. E’ dimostrato come un adeguato inquadramento dei bambini con allergia alimentare, ed un protocollo con istruzioni dettagliate per le scuole, sia in grado di ridurre in modo molto significativo l'incidenza dell'emergenze nella comunita' scolastica. Nella città di Genova esiste un protocollo di azione sull'anafilassi in ambiente scolastico: Comune di Genova, ASL 3, IRCCS San Martino-IST, APEL, Conferenza Cittadina e Associazione dei pazienti ALA, hanno condiviso delle linee guida per la distribuzione delle diete e per la somministrazione di farmaci salvavita, al fine di tutelare i soggetti a rischio La UOC Allergologia promuove ed attua, in collaborazione con ASL3 la formazione continua per medici ed assistenti sanitari facenti parte della medicina scolastica, e dietisti e cuochi della ristorazione scolastica del Comune. Corsi di formazione per insegnanti ed operatori scolastici sulle problematiche inerenti l'allergia alimentare e l'anafilassi. Vengono trattati i diversi aspetti dell’allergia alimentare, dall’epidemiologia alla diagnosi, dagli aspetti clinici al trattamento, con una sessione dedicata anche agli aspetti medico-legali correlati alla somministrazione del farmaco salvavita in comunità e soprattutto in ambiente scolastico. E’ prevista la partecipazione di un team multidisciplinare costituito da: Allergologo, Pediatra, Psicologo, Dietista e Medico Legale. Osservatorio Gravi Reazioni Allergiche Allergia Alimentare La gestione dell'emergenza: anafilassi E’ stato attivato un Osservatorio Anafilassi sia per alunni che frequentano le mense scolastiche, sia per adulti, con il compito di Ricevere e catalogare le schede di segnalazione dei casi di alunni della scuola dell’obbligo a rischio anafilassi per allergia alimentare verificandone la appropriatezza trasmettere la informazione alla Unità Operativa 118 verificare la formazione nella scuola di competenza Ricevere e catalogare le schede di segnalazione dei casi di anafilassi da cibo inviate dalla Rete della Emergenza ( Pronto Soccorso e 118) Effettuare un accertamento diagnostico con risk assessment dei soggetti, identificarli con tessera di riconoscimento, e restituire la informazione al 118 ed ai DEA per un pronto intervento in caso di recidiva Redigere report annuali con verifica dell’andamento epidemiologico e gli allergeni alimentari rilevanti nella nostra Regione Mission La UOC Allergologia, nel settore di studio e cura delle allergie e delle intolleranze alimentari, ha l’ obiettivo di essere polo di riferimento per la Ricerca Clinica,per la Diagnosi, la Prevenzione, la Cura, la Gestione del Paziente CAMERA DI COMMERCIO La Camera di Commercio ha sviluppato una sempre maggiore esperienza nel campo della certificazione dei prodotti di qualità: all'inizio sui vini DOC (Denominazione di Origine Controllata), in seguito sulle DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e sui MCG (Marchi Collettivi Geografici) riconosciuti. La certificazione dei prodotti avviene attraverso controlli documentali e ispettivi sui terreni e sul metodo di coltivazione, controlli sul mantenimento della produzione all'interno delle rese produttive previste nei relativi disciplinari e controlli sui prodotti, attraverso esami chimico-fisici ed organolettici. Presso la Camera di Commercio operano un Comitato di assaggio professionale olio di oliva e una Commissione di degustazione vini DOC entrambe riconosciute dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Prodotti agroalimentari disciplinati: -Vini -Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure -Basilico Genovese DOP -Crescenza Genovese MCG -U Cabanin - formaggio di latte crudo di sola Cabannina MCG -Antichi ortaggi del Tigullio MCG -Acciughe sotto sale del Mar Ligure IGP Per la valorizzazione delle produzioni a marchio comunitario, la Camera di Commercio di Genova mette a disposizione dei potenziali acquirenti le informazioni sulla produzione certificata, pubblicando i riferimenti aziendali, la tipologia di prodotto e la data di certificazione. Infine, per i prodotti di qualità del territorio genovese è stato realizzato dalla Camera di Commercio, il marchio collettivo geografico Gusta Genova e per l'eccellenza nella ristorazione il marchio collettivo geografico Genova Gourmet, ormai esteso a diventare Liguria Gourmet; proprio i ristoranti aderenti a tale marchio di qualità sono stati per primi coinvolti nella formazione sul tema delle allergie,intolleranze e celiachia, con l’intento di creare una rete di qualità anche disponibile mediante link informatici per il pubblico italiano e straniero. COMUNE DI GENOVA- ASL 3 Il Comune di Genova per fornire all’intero Sistema Educativo Integrato uno strumento operativo il più possibile completo e insieme agile, ha elaborato la predisposizione di Linee Guida della Ristorazione che permettono di mettere in atto procedure condivise per l’erogazione di diete sanitarie, garantendo la sicurezza degli alunni che frequentano le mense scolastiche. L’utilità e l’efficacia di tale strumento si misura nella realtà quotidiana delle scuole in una logica di costante monitoraggio e miglioramento, che solo lo scambio continuo tra i soggetti coinvolti può garantire. Per la realizzazione delle suddette Linee Guida l’Ente si è avvalso della collaborazione di molteplici professionalità, con istituendo un Comitato Tecnico Scientifico della Ristorazione. Il Comune di Genova, ben consapevole che il rischio di presenza di allergeni nella dieta dei soggetti affetti da allergia alimentare è sempre presente, ha adottato delle ISTRUZIONI OPERATIVE per la preparazione e distribuzione delle diete atte a garantire la sicurezza igenico-sanitaria della dieta di tali soggetti. (Linee guida Erogazione Diete Speciali) Nel 2007 è nato un “Protocollo d’Intesa”, mirato alla salute del bambino/bambina affetti da allergie gravi a rischio vita (rischio anafilassi), che deve essere tutelato per l’intero arco della sua giornata scolastica, e non solo nei momenti di fruizione del pasto, garantendo inoltre la somministrazione di adrenalina autoiniettabile, con la stesura delle Linee Guida Somministrazione Farmaci Salvavita. Ambedue le Linee Guida sono state presentate e distribuite agli interessati, in occasione della Conferenza Cittadina delle Istituzioni Scolastiche del 13/09/2011 e sono valide ed a regime a tutt’oggi. Attualmente tali linee guida sono oggetto di revisione con l’obiettivo di estenderne la validità a tutto l’ambito regionale entro il 2014, con una applicazione capillare entro il triennio successivo. Il progetto anafilassi è incluso, insieme ad altri progetti del Comune di Genova, nel circuito Europeo di “CITTÀ SANE” Il Servizio di Ristorazione del Comune di Genova nel 1996/97 ha elaborato la prima dieta priva di glutine , anticipando la legge 123/2005 che sancisce l’obbligo per le mense delle strutture pubbliche scolastiche e ospedaliere di fornire pasti sicuri senza glutine previa richiesta degli interessati. Il Comune di Genova, ben consapevole che il rischio di contaminazione da glutine nella dieta del celiaco è sempre presente, ha adottato delle ISTRUZIONI OPERATIVE per la preparazione e distribuzione delle diete atte a garantire la sicurezza igenico- sanitaria della dieta del celiaco. Rete degli ISTITUTI ALBERGHIERI: COORDINATORE ISTITUTO Marco POLO Ambito della ristorazione e produzione alimentare L’Istituto Marco Polo è immerso nel tessuto sociale e nel territorio di Genova e Provincia. Collabora con Istituzioni, Università, Associazioni Scientifiche e culturali prestando l'opera degli alunni e insegnanti alla realizzazione di eventi pubblici come inaugurazioni, convegni scientifici sia esterni che interni all’Istituto, manifestazioni gastronomiche. L'Istituto ha una sede coordinata a Camogli,e dispone di uno spazio verde - laboratorio per la coltivazione delle piante mediterranee. Dal 1956 il “Marco Polo” forma personale qualificato da inserire nei più alti livelli della ricettività turistico alberghiera. Attualmente il Dirigente Scolastico è il Prof. Renzo Talini. Il motto della Scuola, “De hospitalitatis arte”, riassume il significato più ampio di ‘ospitalità’, intesa come: • capacità di comunicare attraverso l’accoglienza: • capacità di offrire una ristorazione di qualità • rispetto verso chi - sia esso un turista o un abituale frequentatore di una mensa - ha diritto a un servizio professionalmente corretto che tiene conto delle esigenze dietetiche del cliente; • •conoscenza della realtà locale per poterla valorizzare e offrire a chi non la conosce. Il capitale più prezioso di un’azienda alberghiera o di servizi turistici in generale sono le risorse umane e la qualità della loro formazione, per formare i suoi allievi nella “Cultura dell’Ospitalità’, l’Istituto pone degli obiettivi fondamentali, che coinvolgono la persona non solo nella trasmissione di conoscenze e di tecniche, ma nella acquisizione di una “mentalità alberghiera”. Compito dell’IPSOE “Marco Polo”, infatti, è sì quello di dare una solida preparazione scolastica professionale, ma anche una preparazione culturale di base che dia allo studente più possibilità di spendere nel mondo del lavoro le proprie capacità. Gli studenti saranno pertanto orientati al raggiungimento di questi obiettivi: • conoscenza della realtà turistica locale, nazionale e, possibilmente, internazionale (solo una buona conoscenza del fenomeno fa capire il percorso formativo da seguire per inserirsi in questa realtà); • capacità di proporre e realizzare menù che rispettino le esigenze dei consumatori allergici o intolleranti; • comprensione delle interconnessioni fra i diversi settori dell’azienda albergo; • capacità di comunicare anche attraverso l’immagine di sé e del proprio lavoro: • capacità di proporre nuove soluzioni: l’alunno non deve essere un esecutore addestrato ma portare nell’azienda alberghiero- ristorativa un apporto ragionato e autonomo; • disponibilità alla flessibilità e al cambiamento: non più una preparazione strettamente settoriale, ma una formazione di base alberghiera e turistica su cui innestare le successive specializzazioni • professionalità che sia in grado di rispondere a uno fra i settori più trainanti e vivaci della nostra economia e della nostra cultura. La Scuola promuove se stessa, nelle sue funzioni generali e specificamente professionali, attraverso una serie di attività di integrazione nel territorio tra le quali la convenzione con Unige, facoltà di dietistica, con IZPL . Con tali attività essa non diventa solamente ‘fornitrice di servizi’, ma assume una funzione propositrice nei confronti delle Istituzioni con cui collabora. Durante il percorso scolastico gli allievi possono misurarsi con la realtà lavorativa effettuando : stages presso i migliori ristoranti e alberghi di Genova e Riviere; - servizi di Banqueting per Enti Pubblici, Associazioni, Centri di Ricerca in strutture di rappresentanza; - attività di accoglienza turistica in occasione di eventi significativi per la città (Manifestazioni fieristiche, Mostre, Convegni). Dette attività rappresentano , come già illustrato: • un’apertura al territorio, come auspicato dagli obiettivi educativi e istituzionali dell’Istituto; • un’acquisizione di professionalità per gli alunni, che hanno modo di cimentarsi in strutture extrascolastiche, analoghe a quelle in cui saranno chiamati ad operare nella realtà lavorativa; • una possibilità di crescita umana, oltre che professionale, a contatto con realtà socio culturali altrimenti non facilmente sperimentabili; • una promozione di immagine, con indubbio ritorno sulla popolazione scolastica presente e futura, per i conseguenti esiti occupazionali; • uno scambio proficuo di risorse fra istituzioni, essendo tali attività fornite a Enti Pubblici, a strutture significative sul territorio, a centri di rilevanza scientifica e culturale (Istituti di Ricerca come San Martino –IST Genova, con la Unità Operativa Complessa di Allergologia e la Cattedra di Dietologia, Istituto Zooprofilattico Piemonte Liguria, ecc); • una risposta coerente alle nuove indicazioni del Ministero dell’Istruzione, nell’ottica dell’Autonomia, della flessibilità e dell’imprenditorialità: In ultima analisi, una più significativa attività didattica, che proprio dal territorio riceve significato e proposte. In tal modo, grazie a una più significativa attività didattica, calata nel territorio in un reciproco scambio di proposte, l’allievo ha modo di verificare direttamente “sul campo’ la spendibilità di quanto imparato e riceve stimoli e conferme per le sue scelte professionali. L’Istituto Marco Polo è entrato recentenente a far parte del Polo Tecnico Professionale “LIGURIA – AGRO ALIMENTARE” mediante un accordo di cui qui si elencano termini e finalità - Il presente accordo ha ad oggetto la collaborazione tra le Istituzioni Scolastiche, gli Enti di Formazione ed i soggetti che vi aderiscono per costituire il Polo Tecnico Professionale: “LIGURIA – AGRO ALIMENTARE” Esso ha per oggetto la costituzione di: a) un ambiente di apprendimento in contesti applicativi e di lavoro, dove si raccolgono e si coordinano saperi, tecnologie, intelligenze e professionalità ; b) un contesto didattico strutturato nelle risorse, nei ruoli, nel percorso, nel risultato atteso, aperto, ricco, fluido, composito; c) un luogo dell' apprendimento in situazione che può essere inserito all'interno di attività produttive e/o professionali in modo da promuovere sul territorio una più stretta correlazione fra la filiera formativa e la filiera produttiva Finalità -Migliorare l’efficacia dell’offerta formativa per renderla meglio rispondente alla domanda di competenze professionali del sistema produttivo e alle esigenze di sviluppo dell’area economico professionale “agroalimentare” della Regione Liguria, attraverso una dettagliata mappatura dei bisogni professionali interni alle aziende, alle associazione e cooperative del Polo. -Promuovere la realizzazione di esperienze formative(in particolare mediante il ricorso all’alternanza scuola-lavoro e all’apprendimento in situazione) progettate congiuntamente, specificamente orientate allo sviluppo delle competenze dei destinatari della formazione e dell’istruzione tecnica; -Promuovere e sostenere l'interazione e la cooperazione fra mondo della scuola, della formazione e imprese, su base regionale, interregionale e transnazionale, attraverso progetti di ricerca congiunti. Attività -I sopraddetti, con il presente accordo, convengono di promuovere, nelle forme e nelle modalità che verranno concordate in relazione alle esigenze delle singole parti, attività coerenti con l’oggetto e le finalità di questo accordo ed in particolare quanto segue: • l’integrazione delle risorse professionali, logistiche e strumentali di cui dispongono gli Istituti Tecnici, gli Istituti Professionali, le Strutture Formative accreditate dalla Regione e gli Istituti Tecnici Superiori a legislazione vigente per il raggiungimento delle finalità indicate all’art.4; • l’impegno delle imprese a mettere a disposizione proprie risorse professionali e strumentali; • la divulgazione e la promozione della cultura tecnica e scientifica sul territorio, in sinergia con le azioni di orientamento che ciascun partner attua nell’abito della propria attività o istituzione. Tali premesse permettono di supportare le attività inerenti il progetto, e cioè Svolgere dei programmi di formazione per studenti delle Scuole Alberghiere, con formazione continua peer to peer, creando un collegamento scuola-lavoro. Promuovere l'organizzazione di corsi di aggiornamento e di perfezionamento rivolti agli operatori del settore alimentare Sviluppare proposte alimentari non penalizzanti per i soggetti affetti da allergie e intolleranze. Svolgere programmi di formazione per docenti scuole infanzia primaria e secondaria di 1° grado nonché per gli operatori della ristorazione scolastica. Come riportato dalle Linee di indirizzo nazionale per la Ristorazione Scolastica (edizione aprile 2010), il corpo docente, o chi assiste al pasto, deve essere maggiormente coinvolto negli interventi per lo sviluppo di corrette abitudini alimentari del bambino e delle famiglie. È opportuno prevedere interventi di formazione e aggiornamento per tutti i soggetti coinvolti nella ristorazione scolastica, mirati sia agli aspetti di educazione alla salute che a quelli più strettamente legati alla qualità nutrizionale e alla sicurezza degli alimenti. UNIVERSITA’ degli STUDI di GENOVA LABORATORIO di EPIDEMIOLOGIA degli ALIMENTI Il “laboratorio di epidemiologia degli alimenti” del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova svolge molteplici attività di tipo formativo, di laboratorio e di ricerca. Formazione: Nell’ambito dei Corsi di Laurea di Biologia, Medicina e Farmacia Nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Nell’ambito di Master e corsi di perfezionamento sulla Sicurezza Alimentare Nell’ambito di corsi per altre figure professionali Organizza da diversi anni un evento all’interno del GMA della FAO su temi di “Qualità degli Alimenti, Nutrizione e Salute” Laboratorio: Valutazione della qualità e delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari. Valutazione della contaminazione alimentare, identificazione e quantificazione di microinquinanti, di allergeni e di patogeni emergenti. Monitoraggio e analisi della resistenza agli antimicrobici nella filiera alimentare. Sviluppo di metodiche biomolecolari per la valutazione dei contaminanti alimentari. Monitoraggio microbiologico e micologico ambientale delle industrie alimentari (superfici, aria, impianto di condizionamento). Ricerca: Valutazione della nutrizione nell’anziano Studi epidemiologici sulla prevalenza delle allergie ed intolleranze alimentari Partecipazione a gruppi di lavoro DCA Problematiche igieniche nella filiera alimentare ed i loro riflessi sulla salute umana. ASSOCIAZIONE LIGURE ALLERGICI (A.L.A.) L’ “ASSOCIAZIONE LIGURE ALLERGICI” (ALA), costituita nel 2003, è un’organizzazione di volontariato, iscritta nell’apposito Registro della Regione Liguria. Oltre agli iscritti, fanno riferimento all’Associazione non solo le migliaia di pazienti che frequentano annualmente le strutture pubbliche presenti in Liguria, ma tutti coloro che sono interessati a risolvere i problemi della vita quotidiana che devono affrontare gli allergici e/o i loro genitori. L’associazione si occupa di tutti i tipi di allergie e si avvale della collaborazione di un Comitato Scientifico, il cui coordinatore è l’allergologa Paola Minale. ALA è associata a Federasma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti, mantenendo così un attivo confronto con tutte le altre associazioni di pazienti allergici a livello nazionale, e - attraverso EFA - internazionale. ASSOCIAZIONE LIGURE ALLERGICI (ALA) c/o U.O.C. Allergologia Pad. 13 – IRCCS A.O.U. San Martino – IST Largo Rosanna Benzi, 10 – 16132 Genova GE – tel. 348 64 35 495 info@associazioneligure allergici.it – www.associazioneligureallergici.it” FederASMA e ALLERGIE Onlus Conoscenza, informazione e controllo Prevenzione e sicurezza Accesso alle migliori terapie Promozione della ricerca scientifica Tutela normativa “FederASMA e ALLERGIE Onlus – Federazione Italiana Pazienti è un’organiz-zazione senza fini di lucro (Onlus), che dal 1994 riunisce le principali Associazioni italiane di pazienti che sostengono la lotta all’asma e alle allergie, ed è attiva con numerose Associazioni territoriali affiliate, in azioni di tutela degli interessi dei malati allergici, asmatici e con malattie dermatologiche. L’asma è una malattia cronica e invalidante, che in Italia colpisce più di 3 milioni di persone; queste vivono il peso di essere asmatiche con sintomi che spesso interferiscono con la normale vita quotidiana. Nonostante le molte terapie disponibili per il controllo della malattia, l’asma è ancora oggi responsabile di più di 500 decessi all’anno (dati ISTAT anno 2006). Soprattutto nei bambini e nei giovani, la prevalenza della malattia, anche a livello mondiale, è in rapida crescita. Le malattie allergiche sono malattie invalidanti che riguardano circa 15 milioni di italiani. Il costo per le sole allergie respiratorie, in Europa arriva fino a 385 miliardi di euro. Le allergie non colpiscono solo il nostro respiro; si registra, purtroppo, un aumento sempre più allarmante delle allergie alimentari, al lattice, al veleno degli imenotteri e al nichel. I bambini risultano particolarmente colpiti: le malattie allergiche costituiscono la causa più comune di ricorso al Pronto Soccorso soprattutto per asma e reazioni allergiche alimentari, anche molto gravi, a volte con pericolo di vita. FederASMA e ALLERGIE opera in stretto contatto con le principali Società Scientifiche dell’area pneumologica e allergologica e si avvale del prezioso sostegno di Comitati Scientifici altamente qualificati che verificano e aggiornano le informazioni scientifiche su asma, allergie e malattie dermatologiche. L’informazione, la gestione e il controllo della malattia sono i tre punti essenziali per la tutela del paziente asmatico e allergico. Per questo FederASMA e ALLERGIE promuove iniziative volte a sollecitare le Istituzioni per conseguire decisioni politico-sanitarie a tutela dei pazienti. FederASMA e ALLERGIE opera per elaborare informazioni rivolte al paziente, divulgandole attraverso pubblicazioni, incontri pubblici di prevenzione, soprattutto nelle scuole, e manifestazioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. FederASMA e ALLERGIE Onlus Via Ser Lapo Mazzei, 33 (Palazzo Datini) – 59100 Prato tel 0574 1821033 fax 0574 1666319 – Numero verde. 800 123 213 e-mail: [email protected] www.federasmaeallergie.org” ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA/SEZIONE LIGURIA La mission dell’Associazione Italiana Celiachia ha sempre individuato nella diffusione della conoscenza della celiachia e dell’alimentazione senza glutine lo strumento per rimuovere le difficoltà che il celiaco incontra nella propria quotidianità. Da tempo, l’AIC ha messo in atto una propria attività specifica destinata direttamente ai ristoratori (AFC: Alimentazione Fuori Casa senza glutine, vedere allegato) che ha portato ad avere oggi un network di più di 3.500 strutture informate e seguite dall’Associazione, in grado di garantire un’offerta senza glutine. Questo network rappresenta una prima rete di sicurezza per le persone affette da celiachia. Oggi, la vision AIC “dieta senza glutine in ogni luogo” ha portato l’Associazione a definire nel proprio stesso Piano Strategico Triennale 2012 – 2015 l’attivazione di un sistema formativo di secondo livello che, al di là dell’attività specifica svolta nell’ambito del progetto AFC, preveda l’attivazione di modelli e schemi di convenzione e collaborazione con altri portatori di interesse, come le Associazioni di categoria dei ristoratori ed albergatori, con l’obiettivo ultimo di garantire una conoscenza minima ma sufficiente della patologia e della cucina senza glutine in tutti i locali della ristorazione e ricettività in Italia. Queste due premesse, unite all’attività formativa prevista dalla Legge 123 del 2005 (art. 5, comma 2), che prevede l'inserimento da parte della Sanità Pubblica locale di appositi moduli informativi sulla celiachia nell'ambito delle attività di formazione e aggiornamento professionali rivolte a ristoratori e albergatori, portata avanti in Toscana con grande attenzione anche a seguito di apposite norme regionali (cfr. Delibera 1036 del 2005), rappresentano la base di partenza per la sperimentazione di un modello di sistema formativo di secondo livello, che porti al potenziamento della rete di accoglienza alle persone affette da intolleranza al glutine IZSPLV- ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’AOSTA Ambito del Controllo Alimentare L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta è un Ente Sanitario di Diritto Pubblico che, in accordo con il Decreto Legislativo n. 270 del 30-061993 svolge i seguenti compiti istituzionali: Ricerca sperimentale sull’eziologia, patogenesi e profilassi di malattie infettive animali, tra cui quelle trasmissibili all’uomo (zoonosi). Esecuzione di indagini analitiche nell’ambito di attività di controllo sugli alimenti di origine animale e/o vegetale destinati agli animali stessi e/o all’uomo, nonché sperimentazione di nuove tecnologie e metodiche per la verifica della salubrità degli alimenti stessi. Accertamenti analitici, supporto tecnico-scientifico e operativo necessari all'attuazione dei piani di profilassi, risanamento ed eradicazione di patologie di animali domestici. Supporto tecnico-scientifico e operativo all'azione di farmacovigilanza veterinaria. Ricerca in materia di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e supporto tecnico-scientifico per le azioni di difesa sanitaria e di miglioramento delle produzioni animali, anche attraverso la consulenza e l'assistenza degli allevatori. Sorveglianza epidemiologica in sanità animale, nel settore dell’igiene delle produzioni zootecniche e degli alimenti di origine animale e/o vegetale. Formazione di personale specializzato nel campo della sanità animale e della sicurezza alimentare in Italia e all'estero anche attraverso l’organizzazione e attuazione di iniziative e programmi ad HOC per l'aggiornamento di Veterinari e altri operatori. Realizzazione di ricerche per lo sviluppo delle conoscenze nel settore dell'igiene, della sanità veterinaria e della sicurezza alimentare. Riguardo quest’ultimo punto, a partire dal 2007 l’Istituto è impegnato sul fronte della rilevazione di contaminanti allergenici in alimenti, che analogamente al controllo di contaminati chimici ed agenti infettivi, rappresenta un punto cruciale nel campo della sicurezza alimentare. In tale ambito, L’IZSPLV è coinvolto nell’analisi di campioni ufficiali conferiti dalle ASL afferenti alle Regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Nel primo periodo di attività (2007-2013), sono state validate ed accreditate metodiche ELISA per l’identificazione di glutine, ovo-proteine, soia, nocciola, beta-latto-globulina, arachidi ed istamina in prodotti destinati al consumo umano; inoltre, relativamente ai determinanti antigenici di crostacei e molluschi, allergeni per i quali l’ELISA non costituisce la pratica di identificazione ottimale, sono state validate ed accreditate metodiche di tipo Real-Time PCR che permettono di evidenziare, se presente, la sequenza di DNA identificativa della molecola di interesse. In tale contesto, sono attualmente in corso progetti, svolti in collaborazione con altri Enti di Ricerca, Università, IIZZSS ed ISS, e finanziati dal Ministero della Salute, dedicati alla messa a punto e standardizzazione di procedure innovative per la rilevazione di allergeni già noti o per la ricerca di eventuali nuovi ad oggi sconosciuti. Risulta infine particolarmente importante, la valutazione dei possibili effetti di processi tecnologici, lungo tutta la catena produttiva, sull’eventuale alterazione del potenziale immuno-reattivo di proteine allergizzanti e della performance di kit analitici. In questo contesto, l’Ente ha recentemente partecipato ad alcuni studi finalizzati alla valutazione dell’effetto del trattamento termico (“a caldo” o “a freddo”). Sono state prese in esame nocciole e noci, due tipi di frutta da guscio be note come frequente causa di allergia nella popolazione ligure. Le prime sono estremamente importanti a causa della cross-reattività con la betulla, il cui polline può essere responsabile di gravi reazioni respiratorie allergiche; le seconde, risultano ingrediente centrale di molti piatti liguri; pertanto una non idonea individuazione dei Punti Critici di Controllo (CCP) ed una inadeguata gestione del piano di autocontrollo possono indurre problemi di crosscontaminazione provocando un rischio per il consumatore. Al fine di ovviare a tali problematiche sono stati svolti, a livello nazionale oltre che nelle Regioni di competenza, corsi di formazione destinati agli operatori del settore alimentare (produzione primaria e post-primaria) con particolare riferimento ai tecnologi alimentari, biologi, veterinari, tecnici di laboratorio, responsabili di autocontrollo, responsabili produzione ed assicuratori qualità che operano a vario livello nel settore alimentare. L’ordine professionale vigila sulla correttezza ed eticità delle attività degli iscritti nel rispetto del codice deontologico, ne favorisce e verifica il costante aggiornamento, mette in relazione le competenze professionali degli iscritti con il pubblico ed il privato per favorirne occupazione e valorizzazione, si relaziona con le Università italiane, Ministeri e altre istituzioni pubbliche per la promozione e lo sviluppo della figura professionale, si occupadi promuovere culturalmente e dare visibilità ai professionisti iscritti. Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie alla sapienza saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti. Oggi Slow Food conta su una fitta rete di soci, amici e sostenitori in tutto il mondo grazie e con i quali: Difendiamo il cibo vero: Un cibo che cessa di essere merce e fonte di profitto, per rispettare chi produce, l’ambiente e il palato! Promuoviamo il diritto al piacere per tutti: Con eventi che favoriscono l’incontro, il dialogo, la gioia di stare insieme. Perché dare il giusto valore al cibo, vuol dire anche dare la giusta importanza al piacere, imparando a godere della diversità delle ricette e dei sapori, a riconoscere la varietà dei luoghi di produzione e degli artefici, a rispettare i ritmi delle stagioni e del convivio Ci prepariamo al futuro: Che ha bisogno di terreni fertili, specie vegetali e animali, meno sprechi e più biodiversità, meno cemento e più bellezza. Conoscere il cibo che si porta in casa, può aiutare il pianeta. Ecco perché Slow Food coinvolge scuole e famiglie in attività ludico didattiche, tra cui gli orti nelle scuole e i 10 000 orti in Africa Valorizziamo la cultura gastronomica: Per andare oltre la ricetta, perché mangiare è molto più che alimentarsi e dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e piacere Favoriamo la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile: Dando valore all’agricoltura di piccola scala e ai trasformatori artigiani attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food, e proteggendo i prodotti a rischio di estinzione con l’Arca del Gusto Confindustria nasce come Consorzio Industriale Ligure nel 1901 e aderisce alla Confederazione Italiana dell’Industria nel 1910. Si ricostituisce poi come Associazione degli Industriali della Provincia di Genova nel 1945. Oggi, Confindustria, con 1130 Aziende associate per complessivi 60mila addetti, è tra le prime dieci associazioni del sistema Confindustria. Attraverso l’adesione in qualità di soci aggregati di alcune importanti associazioni di categoria, il numero delle imprese sale a 1730 e quello degli addetti ad oltre 83mila. Il valore base che ispira l'azione dell'organizzazione degli imprenditori è la convinzione che la libera impresa e il libero esercizio dell'attività economica, in un contesto di economia di mercato, siano fattori di sviluppo e di progresso per l'intera società. Confindustria, in base al suo Statuto, si propone di contribuire, insieme alle istituzioni politiche e alle organizzazioni economiche, sociali e culturali, nazionali e internazionali, alla crescita economica e al progresso sociale del paese. Entrare a far parte del sistema Confindustria consente alle aziende associate di usufruire della rappresentanza degli interessi imprenditoriali su tutto il territorio nazionale, nei confronti delle principali istituzioni politiche e amministrative, incluso il Parlamento, il Governo, le organizzazioni sindacali e le altre forze sociali, nonché di accedere a servizi specialistici di supporto all’attività di impresa. Nato a Vicenza a metà degli anni '80, il Gruppo Serenissima Ristorazione è oggi una delle realtà italiane più importanti nel campo della ristorazione commerciale e collettiva, con una produzione di 200.000 pasti al giorno, 13 società collegate, più 5.000 dipendenti e un fatturato consolidato di oltre 260 milioni di Euro. La nostra offerta si applica a tutti i segmenti della ristorazione: ristorazione sociosanitaria e scolastica, ristorazione aziendale; per istituti religiosi e per la terza età; bar, self service, ristoranti alla carta; fornitura e distribuzione di prodotti alimentari e ortofrutticoli freschi; vending, catering e banqueting. Il nostro staff è in grado di elaborare forniture di servizi su misura e di offrire soluzioni progettuali personalizzate studiate secondo esigenze specifiche. Questa capacità di adattarsi alla realtà del cliente si attua grazie alla diversificazione in attività complementari che, facendo capo ad un unico interlocutore, consentono una maggiore snellezza amministrativa. Ogni anno il gruppo investe molto in formazione ed aggiornamento sul personale. La flessibilità dell'offerta e la lungimiranza con la quale Serenissima si è sempre orientata nel mercato ha fatto sì che mantenesse un trend in costante crescita, che rispecchia la fiducia che i nostri clienti ripongono in noi e nel nostro servizio. Nata a Savona nel 1945 e poi cresciuta attraverso l'assorbimento di molte piccole cooperative liguri, oggi Coop Liguria è l'impresa distributiva leader in Liguria e Basso Piemonte, con 41 punti vendita (34 supermercati e 7 ipermercati), quasi 760 milioni di euro di fatturato annuo e oltre 2.600 dipendenti. Coop non è un'impresa come tutte le altre: è un'organizzazione di consumatori nata per soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle famiglie. Con oltre 545 mila Soci, oggi è la più grande realtà associativa presente nella regione e continua a impegnarsi per garantire ai Soci e ai consumatori beni e servizi di qualità al giusto prezzo, per salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie, ma anche per soddisfare bisogni che non hanno nulla a che fare con la spesa di tutti i giorni, con l'obiettivo di migliorare a tutto tondo la vita delle persone. Coerentemente con la propria missione sociale, Coop Liguria non si limita a vendere scatolette: tutela l'ambiente; promuove la cultura, la socialità e l'aggregazione; diffonde stili di vita più sani, attraverso un articolato programma di attività di educazione al consumo consapevole; attua campagne di solidarietà. Questo impegno è racchiuso in una parola: distintività. In quanto cooperativa di consumatori, infatti, Coop Liguria non persegue il profitto, come avviene per le società di capitale. Gli utili vengono accantonati a "riserva indivisibile", ovvero vanno a costituire il patrimonio dal quale la Cooperativa attinge per crescere, ammodernare la rete di vendita, migliorare la qualità del servizio, investire in attività educative, sociali, solidali, aggregative, assicurare ai lavoratori Coop la stabilità del posto di lavoro, tramandare quanto costruito oggi alle generazioni future di cooperatori. Gli attori del setting sono stati coinvolti nella pianificazione e nella realizzazione del progetto. Indicatori: -È stato presentato quali attori del setting in quale momento e in che modo vengono coinvolti nella pianificazione e nella realizzazione del progetto. Il progetto è teso a generare cambiamenti durevoli. Indicatori: -Gli interventi previsti avviano e promuovono processi di sviluppo.(evidenza corsi formazione istituzionalizzati, link con mondo scolastico, attestati formativi necessari per espletare attività lavorativa) Il progetto è suddiviso in diverse tappe, caratterizzate da traguardi intermedi. Indicatori: - La suddivisione in tappe del progetto contempla le condizioni quadro e la regolarità nell’ambito del setting prescelto. - I traguardi intermedi sono ripartiti temporalmente in modo da consentire una riflessione periodica sui progressi ottenuti con il progetto.(strumento: evidenza incontri briefing durante il progetto sede regionale) Il progetto viene gestito sulla base di raffronti periodici tra situazione reale e situazione ideale. Indicatori: - Per ogni traguardo intermedio vengono formulati obiettivi parziali. - Gli obiettivi parziali sono concreti (orientati verso gli esiti) e valutabili. -Il raggiungimento degli obiettivi parziali viene valutato e documentato sistematicamente.Strumento:questionari Le risorse tecniche, finanziarie e di personale necessarie ai fini del progetto sono garantite. Indicatori: -Tutte le risorse necessarie per la pianificazione, la realizzazione e la valutazione del progetto sono iscritte a budget. - L’utilizzo delle infrastrutture e di altre risorse delle istituzioni preposte è disciplinato per tutti i partecipanti. In termini di obiettivo il progetto vanta interconnessioni (rete) ottimali. Indicatori: - Possibilità e limiti di collaborazione e di sfruttamento delle sinergie sono definiti a tutti i livelli (da locale a internazionale). - I principali attori (persone chiave) sono stati identificati e contattati. - Forma e contenuto della collaborazione sono disciplinati in maniera vincolante. - Le interconnessioni sono solide e vantaggiose. Risultati ed esperienze all’interno del progetto vengono elaborati in maniera finalizzata e resi accessibili. Indicatore: - Appare chiaro chi, quando e in che modo è necessario informare sui diversi aspetti del progetto. (strumento: evidenza di corsi di formazione, materiale scaricabile da siti pubblici, eventi pubblici) La valutazione consente una gestione ottimale del progetto Indicatori: - Sono state presentate le misure valutative necessarie per poter giudicare gli esiti del progetto. - È stato illustrato quali misure di valutazione sono necessarie, per poter giudicare gli esiti del progetto a conclusione dello stesso (valutazione sommativa). - Metodi, momenti d’intervento e responsabilità per la valutazione formativa e sommativa sono stati definiti. Il progetto vanta una struttura progettuale adeguata e chiara per tutti gli attori. Indicatori: - Appare chiaro quali persone, gruppi e istituzioni partecipano al progetto e in che modo. - Ruoli, competenze e responsabilità di tutti gli attori sono disciplinati in modo chiaro e vincolante. L’economicità del progetto è assicurata.1 Indicatore: Le prestazioni (output) e le conseguenze (outcomes e impacts) previste giustificano l’ammontare delle risorse impiegate. REPORT PERIODICO TRIMESTRALE E REPORT FINALE A FINE ANNO