Macroarea: 2 *Prevenzione generale*

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Titolo del Progetto:
ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI: IN LIGURIA MANGIARE BENE SI PUO’ !
EAT SAFELYLIGURIA
A cura di
GAIA Liguria - GRUPPO ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI Liguria
Contenuti del progetto
PREMESSA, OBIETTIVI E FINALITA’ DEL PROGETTO
ANALISI DI CONTESTO
BENEFICIARI
ATTORI
a. REGIONE LIGURIA
b. COMUNE DI GENOVA
c. CAMERA DI COMMERCIO
d. RETE ALLERGOLOGICA Ligure : COORDINATORE IRCCS SAN
MARTINO- IST UOC ALLERGOLOGIA
e. RETE DEGLI ISTITUTI ALBERGHIERI: COORDINATORE ISTITUTO Marco
POLO
f. ASSOCIAZIONI PAZIENTI
1. AIC
2. FEDERASMA E ALLERGIE
3. ALA
g. IZSPLV
h. ASL 3
5. OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGETTO
6. RISORSE FINANZIARIE
•
SPONSORS
•
FONDI FINALIZZATI
•
…………………………
1.
2.
3.
4.
7. RISORSE TECNOLOGICHE
•REGIONE LIGURIA SETTORE INFORMATICO
•IRCCS SAN MARTINO-RETE ALLERGOLOGICA
•CAMERA DI COMMERCIO
•COMUNE DI GENOVA- ASSESSORATO ISTRUZIONE
•RETE ALBERGHIERI
• UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA
•ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI: ALA,FEDERASMA E ALLERGIE
ONLUS, AIC LIGURIA.
• IZSPLV
• OTALL
• SLOOW FOOD LIGURIA
• CONFINDUSTRIA GENOVA
• SERENISSIMA RISTORAZIONE S.P.A.
• COOP LIGURIA
8. PIANO DI VALUTAZIONE
9. REPORT PERIODICO TRIMESTRALE E REPORT FINALE A FINE ANNO
10. CRONOPROGETTO
1) OBIETTIVI E FINALITA’ DEL PROGETTO GAIA
PREMESSA: Allergie alimentari e celiachia rappresentano un grave rischio per la salute
degli individui affetti, e sono in continuo aumento.
Per i soggetti affetti da allergia alimentare, è vitale stabilire una diagnosi accurata: evitare
l’allergene, anche quando nascosto, rappresenta allo stato attuale delle conoscenze l’unica
terapia per i Pazienti.
Essere affetti da allergia alimentare o celiachia rappresenta un grande peso per il soggetto
interessato e per la sua famiglia, riduce la qualità di vita, ed ha dei costi anche per la
società. La quantità di un allergene capace di causare una reazione può essere
estremamente piccola ( milligrammi o meno) sia nell’ allergia che nella celiachia.
Per migliorare la qualità di vita dei soggetti affetti da allergia e/o intolleranza alimentare la
Comunità Europea ha imposto normative all’industria ed alla distribuzione alimentare,
affinchè vi sia la massima chiarezza nella commercializzazione e distribuzione degli
alimenti, evitando anche i rischi connessi alla presenza di allergeni alimentari nascosti.
In considerazione dell’entità del rischio è necessaria una continua vigilanza, la diffusione
delle conoscenze e la promozione e attuazione di misure adeguate nella somministrazione
degli alimenti sia nella ristorazione pubblica che privata.
La REGIONE LIGURIA ha raccolto e coordinato le iniziative già in atto sul territorio
regionale, costituendo il Gruppo di collaborazione Allergie ed Intolleranze Alimentari, GAIA,
che costituisce un cluster multi-disciplinare e multi-professionale, polo di riferimento per le
problematiche riguardanti allergie intolleranze alimentari e celiachia.
La FINALITÀ del progetto è quella di garantire una ragionevole sicurezza ed una migliore
Qualità di vita ai soggetti affetti da allergia o intolleranza alimentare, nel rispetto delle nuove
normative europee in materia di etichettatura degli alimenti che contengono allergeni.
Gli OBIETTIVI SONO:
o
o
rispondere alle esigenze sia dei consumatori sia dei produttori o distributori di cibo,
garantendo informazioni scientifiche validate, esaurienti e aggiornate
garantire a tutte le attività produttive territoriali, dalle mense scolastiche a quelle
aziendali, dal grande ristorante al piccolo esercente, un’ informazione e formazione
o
o
o
precisa sulle nuove normative, fornire gli strumenti per rendere il più semplice possibile
l’ applicazione di tali normative; vigilare sulla loro corretta applicazione
creare Linee Guida Regionali che prevedano l’ introduzione delle nuove norme nei piani
HACCP per garantire ovunque in Liguria l’ applicazione delle best practices per la
ristorazione
Promuovere e svolgere la ricerca sulle allergie alimentari e celiachia fornendo dati
epidemiologici e di mercato
Promuovere lo sviluppo commerciale con prodotti o proposte alimentari idonei per i
soggetti con allergia e/o intolleranza alimentare
 Le iniziative di GAIA rispondono in maniera globale e integrata alle
esigenze di soggetti affetti da una diversità, come quella delle allergie
alimentari, intolleranze e celiachia; le azioni in corso rappresentano un
fiore all’occhiello della nostra Regione, caratterizzata da una grande
vocazione turistica, e appianano le disuguaglianze, creando nel contempo
opportunità di lavoro e profitto.
2) Analisi di contesto.
Il cibo e l'alimentazione sono sempre stati tematiche di grande rilievo perché trattano della
fondamentale esigenza di nutrirsi.
Nelle società evolute, in cui non esiste il problema della carenza di cibo, l'attenzione si è
concentrata sulle reazioni avverse al cibo, come possibile causa di squilibri nutrizionali o
gravi conseguenze sulla salute, ancor più gravi se riguardano i bambini ed i minori in
genere.
L'incremento significativo dei casi sul totale della popolazione porta a rilevanti
conseguenze, anche economiche, sul sistema sanitario, che potrebbero essere ridotte od
evitate attraverso interventi preventivi con una
modificazione dei comportamenti
alimentari.
Il sistema produttivo industriale alimentare e la distribuzione commerciale sono
ugualmente implicati nelle tematiche che attengono alla salute dei consumatori cui si
riferiscono: oltre ai requisiti afferenti alla qualità in senso lato del prodotto, al prezzo e al
marketing con cui si seleziona il target di acquirenti, vanno ancor meglio definite e
affrontate le scelte legate alla sicurezza alimentare.
Le fasce di popolazione interessate da questa tipologia di problematiche nutrizionali e le
situazioni che le contraddistinguono sono varie, ma -tra le altre- l'attenzione si è
focalizzata sulla condizione di allergia ed intolleranza alimentare che –correttamente
affrontata- porta significativi miglioramenti nelle condizioni di vita delle persona e positive
ricadute economiche sul sistema socio-assistenziale, oltre che sanitario, riducendo o
rinviando l'esigenza di supporto istituzionale alle persone interessate.
Le allergie alimentari rappresentano infatti una preoccupazione crescente per la salute
pubblica.
Allergie ed Intolleranze Alimentari
L'allergia alimentare interessa circa 2-4% della popolazione generale, con maggiore incidenza
nella età pediatrica dove è interessato il 6-8% dei lattanti e il 3-5% dei bambini fino agli 8 anni
circa. La prevalenza dell'allergia alimentare nel mondo occidentale è in aumento, in particolare per
quanto riguarda la manifestazione clinica più grave, la anafilassi da cibo.
Si parla di allergia alimentare per indicare una reazione immunologica verso proteine alimentari
normalmente tollerate. Sono in causa le IgE, anticorpi specifici della reazione allergica; esistono
anche forme di allergia alimentare non IgE-mediata.
Allergie e intolleranze alimentari non sono sinonimi; si tratta di due patologie ben distinte, che
presentano sintomi comuni. I due termini, allergia ed intolleranza, indicano due modalità differenti
dell'organismo di reagire a sostanze estranee.
Per allergia si intende una reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la
produzione di IgE; può presentarsi con sintomi lievi o gravi, fino ad arrivare allo shock anafilattico.
Le allergie alimentari sono più' comuni nei primi 3 anni di vita, ma si possono presentare a
qualsiasi età. La maggior parte delle reazioni allergiche sono da imputarsi a un numero
relativamente piccolo di alimenti: latte vaccino, uovo, soia, grano, arachidi, noci, pesce e molluschi.
Per questi e altri alimenti la Comunità Europea ha imposto l’obbligo di segnalazione nelle lista degli
ingredienti degli alimenti in commercio.
I sintomi della allergia alimentare coinvolgono diversi apparati con manifestazioni cutanee, ad
esempio orticaria e/o angioedema, dermatite atopica, sindrome orale allergica, o con sintomi
gastrointestinali come la le coliche infantili, la nausea, il vomito, la diarrea, il dolore addominale, o
ancora sintomi a carico delle vie aeree superiori e inferiori come la rinite, o l'asma. In alcune
situazioni si può verificare l'interessamento improvviso e contemporaneo di cute, apparato
gastrointestinale, apparato respiratorio e circolatorio con un quadro di anafilassi che rappresenta
la manifestazione più' grave di allergia alimentare, e può portare alla morte in maniera rapida ed
improvvisa.
La allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ ultimo
decennio si è osservato un aumento di circa 7 volte nei bambini tra 0 e 15 anni; rappresenta inoltre
la seconda causa di anafilassi nell’adulto.
Negli ultimi anni è aumentata l'incidenza delle allergie alimentari nei bambini in età' scolare,
aumentando così la probabilità, da parte del personale scolastico, di dover gestire studenti a
rischio di gravi reazioni. E’ dimostrato come un adeguato inquadramento dei bambini con allergia
alimentare, ed un protocollo con istruzioni dettagliate per le scuole, sia in grado di ridurre in modo
molto
significativo
l'incidenza
dell'emergenze
nella
comunità'
scolastica.
La celiachia è una reazione avversa a cibo, dovuta a un meccanismo di autoimmunità Spesso la
malattia celiaca risulta associata ad altre patologie autoimmuni, come ad esempio la tiroide
autoimmune. La diagnosi tempestiva e la corretta terapia consentono di prevenire le complicanze.
La dietoterapia rappresenta il cardine del trattamento e consiste nell’esclusione completa di tutti i
cereali contenenti il glutine e la loro sostituzione con alimenti dietetici privi di tale frazione proteica.
La non osservanza della dieta, anche per esposizione a quantità minime di glutine, porta ad una
riattivazione della malattia, portando nel tempo a gravi danni sulla salute.
Per intolleranza si intende la reazione anomala dell'organismo ad una sostanza estranea, non
mediata dal sistema immunitario. L'intolleranza alimentare è determinata da una carenza di enzimi
digestivi, o da meccanismi farmacologici o tossici (ad esempio: intolleranza allo zucchero del latte,
lattosio, o lo zucchero della frutta, fruttosio). Tra le intolleranze alimentari, l’intolleranza al lattosio,
legata ad un deficit enzimatico, è la più diffusa dal punto di vista epidemiologico. Queste condizioni
di intolleranza, pur essendo frequenti e fastidiose, non determinano un rischio grave per la salute.
L’ Unione Europea ha recepito le necessità dei soggetti affetti da allergia alimentare e celiachia, e
da tempo ha imposto la etichettatura degli alimenti confezionati.
Gli allergeni alimentari per cui è obbligatoria la etichettatura secondo la normativa europea, e che
rappresentano le più frequenti cause di allergia alimentare sono:
 Cereali contenenti glutine, vale a dire: grano (farro e grano khorasan), segale, orzo, avena o i
loro ceppi ibridati e prodotti derivati, tranne:
a) sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio (1);
b) maltodestrine a base di grano (1);
c) sciroppi di glucosio a base di orzo;
d) cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine
agricola.
 Crostacei e prodotti a base di crostacei.
 Uova e prodotti a base di uova.
 Pesce e prodotti a base di pesce, tranne:
a) gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi;
b) gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino.
 Arachidi e prodotti a base di arachidi.
 Soia e prodotti a base di soia, tranne:
a) olio e grasso di soia raffinato (1);
b) tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale,
tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia;
c) oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia;
d) estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia.
 Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio), tranne:
a) siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine
agricola;
b) lattiolo.
 Frutta a guscio, vale a dire: mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana),
noci (Juglans regia), noci di acagiù (Anacardium occidentale), noci di pecan [Carya illinoinensis
(Wangenh.) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci
macadamia o noci del Queensland (Macadamia ternifolia), e i loro prodotti, tranne
per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di
origine agricola.
 Sedano e prodotti a base di sedano.
 Senape e prodotti a base di senape.
 Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo.
 Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO 2
totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti
conformemente alle istruzioni dei fabbricanti.
 Lupini e prodotti a base di lupini.
 Molluschi e prodotti a base di molluschi.
(1) E i prodotti derivati, nella misura in cui la trasformazione che hanno subito non è suscettibile di
elevare il livello di allergenicità valutato dall’Autorità per il prodotto di base da cui sono derivati.
Purtroppo, ad oggi, la norma impone l’indicazione obbligatoria esclusivamente per quegli allergeni
che sono aggiunti volontariamente al prodotto (ingredienti), ma non prevede indicazioni specifiche
per la contaminazione non volontaria, portando alla utilizzazione di diciture quali “può contenere
tracce di ..” o analoghe, che restano alla discrezione del produttore, anche per l’ assenza, per
quanto riguarda gli allergeni di limiti di riferimento.
Gli unici allergeni per cui è previsto un limite di riferimento sono i solfiti (10 mg/kg) e il glutine (20
mg/kg), relativamente al quale il legislatore ha anche individuato specifiche condizioni di utilizzo
del termine “senza glutine”.
In Europa e nel mondo la opinione pubblica chiede al decisore politico azioni forti che
affrontino il tema della prevenzione delle reazioni acute.
Negli Stati Uniti il presidente Obama ha recentemente firmato una legge mirata alla
prevenzione delle allergie alimentari a scuola.
In Europa la Società Allergologica Europea ha lanciato una campagna per la prevenzione
della anafilassi con il coinvolgimento dei parlamentari del parlamento UE
La celiachia gode oggi di una particolare attenzione da parte del legislatore e del mondo
produttivo, data l’elevata incidenza (1% della popolazione) che la pone tra le principali
intolleranze alimentari al mondo. Oltre a norme specifiche sovranazionali (come il
Regolamento europeo 41/2009, che regolamenta le condizioni di utilizzo della dicitura
“senza glutine” in tutta Europa), l’Italia gode di un patrimonio di eccellenza particolare nella
tutela del consumatore celiaco. L’attenzione posta dalla Sanità Pubblica (Ministero della
Salute e Sanità Pubblica Locale), nell’ambito della Legge italiana 123/2005, che impone
alle mense pubbliche l’obbligo di garantire il pasto senza glutine ai celiaci e alle Regioni
l’attivazione di specifici moduli formativi agli OSA, ha permesso di sviluppare un know-how
particolare in tema di food-safety sul senza glutine. Know-how che è condiviso con
l’Associazione Italiana Celiachia, con il Prontuario degli Alimenti, la concessione della
Spiga Barrata e il progetto Alimentazione Fuori Casa. Questa sinergia tra le Istituzioni
pubbliche, nazionali e locali, e l’Associazione pazienti garantisce oggi un panorama di
accessibilità per il celiaco unico al mondo.
Strategie d’intervento
La analisi della problematica ha seguito lo schema di progettazione europea della matrice
del quadro logico, con individuazione degli stakeholder, albero dei problemi ed albero degli
obiettivi; le strategie di intervento si concretizzano in proposte di attività, in ambito
sociosanitario e nell’ambito della ristorazione pubblica e privata, e nella produzione
alimentare.
Lo sviluppo delle proposte di attività terrà conto delle iniziative già presenti sul territorio,
con l’obiettivo di mettere in rete e valorizzare il know-how e le buone pratiche preesistenti.
3) BENEFICIARI E ATTORI
Il progetto si svolge nella Regione Liguria, la cui vocazione turistica fa affluire turisti, italiani
e stranieri, per fruire, tra l’altro, della nostra cucina; ma tali soggetti, come la popolazione
ligure stessa, spesso presentano le problematiche sopra riportate.
Le azioni da intraprendere consistono in un arricchimento culturale che favorisca
l’empowerment dei soggetti direttamente interessati, i caregivers, ed il mondo della
alimentazione costituito da ristorazione, produzione e distribuzione del cibo che ruota
intorno all’utente-consumatore, in questo caso affetto da allergia o intolleranza alimentare.
L’obiettivo è quello di garantire una ragionevole sicurezza ed una migliore Qualità di vita ai
soggetti affetti da celiachia, allergia o intolleranza alimentare, nel rispetto delle normative
europee in materia di etichettatura degli alimenti che contengono allergeni.
CLUSTER GAIA
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REGIONE LIGURIA
COMUNE DI GENOVA e ASL3
CAMERA DI COMMERCIO
RETE ALLERGOLOGICA LIGURE : COORDINATORE UOC ALLERGOLOGIA
IRCCS SAN MARTINO-IST
Rete degli ISTITUTI ALBERGHIERI: COORDINATORE ISTITUTO Marco Polo
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA LABORATORIO di EPIDEMIOLOGIA
degli ALIMENTI
ASSOCIAZIONI PAZIENTI: FEDERASMA e ALLERGIE, ALA, AIC
IZSTO
SLOOW FOOD LIGURIA
COOP LIGURIA
CONFINDUSTRIA GENOVA
SERENISSIMA RISTORAZIONE S.P.A.
OTALL- ORDINE TECNOLOGI ALIMENTARI LIGURIA E LOMABARDIA
REGIONE LIGURIA
La Regione Liguria ha già da tempo attivato un programma di controllo ufficiale per la
rilevazione degli allergeni negli alimenti e della idoneità degli alimenti destinati a soggetti
allergici e celiaci, che risulta opportuno potenziare anche in considerazione dell’entrata in
vigore del Reg. Comunitario 1169/2011/Ue, che riforma le informazione da fornire ai
consumatori nel settore alimentare, ponendo particolare attenzione sull’obbligo
dell’Operatore Settore Alimentare (OSA) di indicare la presenza di eventuali allergeni su
tutti i prodotti alimentari (compresi quelli venduti o somministrati allo stato sfuso). Tale
obbligo viene applicato a tutte le fasi produttive degli alimenti destinati al consumatore
finale al fine di tutelare la salute dei consumatori, pertanto è necessaria la corretta
formazione degli operatori della ristorazione sulle procedure di selezione degli ingredienti
e dei fornitori, manipolazione del cibo e del servizio di sala, mirate a garantire l’assenza di
contaminazione da allergeni. Le iniziative di interesse nella prevenzione di allergie,
intolleranze alimentari e celiachia che vengono condivise e implementate, consentono
una omogenea diffusione sul territorio. A tale scopo il progetto riunisce in un CLUSTER
REGIONALE tutti i soggetti interessati (Regione, Comune di Genova, AASSLL, Unità
Operativa Complessa di Allergologia IRCCS SAN MARTINO – IST e la Rete Allergologica
Ligure, Istituto Alberghiero Marco Polo, Camera di Commercio, Associazioni di Pazienti
come ALA, Associazione Ligure Allergici, Associazione Italiana Celiachia Liguria,
Federasma e Allergie, Università degli studi di Genova)
IRCCS
SAN
MARTINO-IST
-
UNITA’
OPERATIVA
COMPLESSA
di
ALLERGOLOGIA
Direttore: Costantino Troise
Ambito sociosanitario
L’ Unità Operativa Complessa di Allergologia insieme
alla Associazione Ligure Allergici- ALA, sono stati i
promotori delle azioni in favore dei soggetti con
allergia alimentare, ed hanno creduto nel ruolo
basilare della scuola nel creare cultura su argomenti
nuovi, dando inizio alla collaborazione con l’Istituto
Marco Polo ed alla successiva costituzione di GAIA.
Referente per il progetto: Dott.ssa Paola Minale
Collaboratrice del progetto: Dottoranda in Biologia Dott.ssa Claudia Arcuri
ATTIVITA’: prevenzione, diagnosi e gestione della terapia dei soggetti affetti da allergie
respiratorie, cutanee, da farmaci, da alimenti, da puntura di insetti (Imenotteri)
Vengono trattate le malattie allergiche indotte dai diversi allergeni ( da inalazione, alimenti,
farmaci, additivi, sostanze da contatto), nelle varie modalità di presentazione clinica:
allergie respiratorie, orticaria–angioedema, eczema atopico e da contatto, allergie da
puntura di imenotteri ed anafilassi da qualsiasi causa.
Per la diagnosi differenziale e la gestione di sindromi che richiedono un approccio multi
disciplinare esistono protocolli interdipartimentali
In particolare per le allergie ed intolleranze alimentari, esiste uno specifico percorso
diagnostico che prevede test allergologici, visita dietistica, visita gastroenterologica, studio
delle intolleranze a lattosio e della sindrome da overgrowth batterica intestinale mediante
Breath test mirati, con successiva terapia mirata e supporto psicologico.
Indagini mirate alla diagnosi della Sindrome Sistemica da Nichel (SNAS) comprendono
Patch test, test di provocazione orale, visita dietistica e prescrizione di terapia
iposensibilizzante specifica.
Fanno parte della attività istituzionale la formazione sull’uso dell’adrenalina auto iniettabile
per la gestione dell’anafilassi.
Nodo centrale della RETE REGIONALE DI ALLERGOLOGIA, la UOC ALLERGOLOGIA di
San Martino organizza iniziative di coordinamento delle attività specialistiche di allergologia
degli Specialisti Regionali, e svolge funzioni di riferimento e supporto tecnico, scientifico
ed organizzativo.
La allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ ultimo
decennio si è osservato un aumento di circa 7 volte nei bambini tra 0 e 15 anni;
rappresenta inoltre la seconda causa di anafilassi nell’adulto.
Le manifestazioni di anafilassi sono molteplici, e non facilmente riconoscibili, per cui esiste
una sottostima dei casi.
Negli ultimi anni e' aumentata l'incidenza delle allergie alimentari nei bambini in eta'
scolare, aumentando così la probabilità, da parte del personale scolastico, di dover gestire
studenti a rischio di gravi reazioni. E’ dimostrato come un adeguato inquadramento dei
bambini con allergia alimentare, ed un protocollo con istruzioni dettagliate per le scuole, sia
in grado di ridurre in modo molto significativo l'incidenza dell'emergenze nella comunita'
scolastica.
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Nella città di Genova esiste un protocollo di azione sull'anafilassi in ambiente
scolastico: Comune di Genova, ASL 3, IRCCS San Martino-IST, APEL, Conferenza
Cittadina e Associazione dei pazienti ALA, hanno condiviso delle linee guida per la
distribuzione delle diete e per la somministrazione di farmaci salvavita, al fine di
tutelare i soggetti a rischio
La UOC Allergologia promuove ed attua, in collaborazione con ASL3
la formazione continua per medici ed assistenti sanitari facenti parte della
medicina scolastica, e dietisti e cuochi della ristorazione scolastica del Comune.
Corsi di formazione per insegnanti ed operatori scolastici sulle problematiche
inerenti l'allergia alimentare e l'anafilassi. Vengono trattati i diversi aspetti
dell’allergia alimentare, dall’epidemiologia alla diagnosi, dagli aspetti clinici al
trattamento, con una sessione dedicata anche agli aspetti medico-legali correlati alla
somministrazione del farmaco salvavita in comunità e soprattutto in ambiente
scolastico. E’ prevista la partecipazione di un team multidisciplinare costituito da:
Allergologo, Pediatra, Psicologo, Dietista e Medico Legale.
Osservatorio Gravi Reazioni Allergiche Allergia Alimentare
La gestione dell'emergenza: anafilassi
E’ stato attivato un Osservatorio Anafilassi sia per alunni che frequentano le mense
scolastiche, sia per adulti, con il compito di
 Ricevere e catalogare le schede di segnalazione dei casi di alunni della
scuola dell’obbligo a rischio anafilassi per allergia alimentare
verificandone la appropriatezza
 trasmettere la informazione alla Unità Operativa 118
 verificare la formazione nella scuola di competenza
 Ricevere e catalogare le schede di segnalazione dei casi di anafilassi da
cibo inviate dalla Rete della Emergenza ( Pronto Soccorso e 118)
 Effettuare un accertamento diagnostico con risk assessment dei soggetti,
identificarli con tessera di riconoscimento, e restituire la informazione al
118 ed ai DEA per un pronto intervento in caso di recidiva
 Redigere report annuali con verifica dell’andamento epidemiologico e gli
allergeni alimentari rilevanti nella nostra Regione
Mission
La UOC Allergologia, nel settore di studio e cura delle allergie e delle intolleranze
alimentari, ha l’ obiettivo di essere polo di riferimento per la Ricerca Clinica,per la
Diagnosi, la Prevenzione, la Cura, la Gestione del Paziente
CAMERA DI COMMERCIO
La Camera di Commercio ha sviluppato una sempre maggiore esperienza nel campo della
certificazione dei prodotti di qualità: all'inizio sui vini DOC (Denominazione di Origine
Controllata), in seguito sulle DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione
Geografica Protetta) e sui MCG (Marchi Collettivi Geografici) riconosciuti.
La certificazione dei prodotti avviene attraverso controlli documentali e ispettivi sui terreni
e sul metodo di coltivazione, controlli sul mantenimento della produzione all'interno delle
rese produttive previste nei relativi disciplinari e controlli sui prodotti, attraverso esami
chimico-fisici ed organolettici.
Presso la Camera di Commercio operano un Comitato di assaggio professionale olio di
oliva e una Commissione di degustazione vini DOC entrambe riconosciute dal Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali.
Prodotti agroalimentari disciplinati:
-Vini
-Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure
-Basilico Genovese DOP
-Crescenza Genovese MCG
-U Cabanin - formaggio di latte crudo di sola Cabannina MCG
-Antichi ortaggi del Tigullio MCG
-Acciughe sotto sale del Mar Ligure IGP
Per la valorizzazione delle produzioni a marchio comunitario, la Camera di Commercio di
Genova mette a disposizione dei potenziali acquirenti le informazioni sulla produzione
certificata, pubblicando i riferimenti aziendali, la tipologia di prodotto e la data di
certificazione.
Infine, per i prodotti di qualità del territorio genovese è stato realizzato dalla Camera di
Commercio, il marchio collettivo geografico Gusta Genova e per l'eccellenza nella
ristorazione il marchio collettivo geografico Genova Gourmet, ormai esteso a diventare
Liguria Gourmet; proprio i ristoranti aderenti a tale marchio di qualità sono stati per primi
coinvolti nella formazione sul tema delle allergie,intolleranze e celiachia, con l’intento di
creare una rete di qualità anche disponibile mediante link informatici per il pubblico italiano
e straniero.
COMUNE DI GENOVA- ASL 3
Il Comune di Genova per fornire all’intero Sistema Educativo Integrato uno strumento
operativo il più possibile completo e insieme agile, ha elaborato la predisposizione di Linee
Guida della Ristorazione che permettono di mettere in atto procedure condivise per
l’erogazione di diete sanitarie, garantendo la sicurezza degli alunni che frequentano le
mense scolastiche.
L’utilità e l’efficacia di tale strumento si misura nella realtà quotidiana delle scuole in una
logica di costante monitoraggio e miglioramento, che solo lo scambio continuo tra i
soggetti coinvolti può garantire.
Per la realizzazione delle suddette Linee Guida l’Ente si è avvalso della collaborazione di
molteplici professionalità, con istituendo un Comitato Tecnico Scientifico della
Ristorazione.
Il Comune di Genova, ben consapevole che il rischio di presenza di allergeni nella dieta
dei soggetti affetti da allergia alimentare è sempre presente, ha adottato delle
ISTRUZIONI OPERATIVE per la preparazione e distribuzione delle diete atte a garantire
la sicurezza igenico-sanitaria della dieta di tali soggetti. (Linee guida Erogazione Diete
Speciali)
Nel 2007 è nato un “Protocollo d’Intesa”, mirato alla salute del bambino/bambina affetti da
allergie gravi a rischio vita (rischio anafilassi), che deve essere tutelato per l’intero arco
della sua giornata scolastica, e non solo nei momenti di fruizione del pasto, garantendo
inoltre la somministrazione di adrenalina autoiniettabile, con la stesura delle Linee Guida
Somministrazione Farmaci Salvavita.
Ambedue le Linee Guida sono state presentate e distribuite agli interessati, in occasione
della Conferenza Cittadina delle Istituzioni Scolastiche del 13/09/2011 e sono valide ed a
regime a tutt’oggi.
Attualmente tali linee guida sono oggetto di revisione con l’obiettivo di estenderne la
validità a tutto l’ambito regionale entro il 2014, con una applicazione capillare entro il
triennio successivo.
Il progetto anafilassi è incluso, insieme ad altri progetti del Comune di Genova, nel circuito
Europeo di “CITTÀ SANE”
Il Servizio di Ristorazione del Comune di Genova nel 1996/97 ha elaborato la prima
dieta priva di glutine , anticipando la legge 123/2005 che sancisce l’obbligo per le mense
delle strutture pubbliche scolastiche e ospedaliere di fornire pasti sicuri senza glutine
previa richiesta degli interessati. Il Comune di Genova, ben consapevole che il rischio di
contaminazione da glutine nella dieta del celiaco è sempre presente, ha adottato delle
ISTRUZIONI OPERATIVE per la preparazione e distribuzione delle diete atte a garantire
la sicurezza igenico- sanitaria della dieta del celiaco.
Rete degli ISTITUTI ALBERGHIERI: COORDINATORE ISTITUTO Marco POLO
Ambito della ristorazione e produzione alimentare
L’Istituto Marco Polo è immerso nel tessuto sociale e nel territorio di Genova e Provincia.
Collabora con Istituzioni, Università, Associazioni Scientifiche e culturali prestando l'opera
degli alunni e insegnanti alla realizzazione di eventi pubblici come inaugurazioni, convegni
scientifici sia esterni che interni all’Istituto, manifestazioni gastronomiche.
L'Istituto ha una sede coordinata a Camogli,e dispone di uno spazio verde - laboratorio per
la coltivazione delle piante mediterranee.
Dal 1956 il “Marco Polo” forma personale qualificato da inserire nei più alti livelli della
ricettività turistico alberghiera.
Attualmente il Dirigente Scolastico è il Prof. Renzo Talini.
Il motto della Scuola, “De hospitalitatis arte”, riassume il significato più ampio di ‘ospitalità’,
intesa come:
• capacità di comunicare attraverso l’accoglienza:
•
capacità
di
offrire
una
ristorazione
di
qualità
• rispetto verso chi - sia esso un turista o un abituale frequentatore di una mensa - ha
diritto a un
servizio professionalmente corretto che tiene conto delle esigenze
dietetiche del cliente;
•
•conoscenza della realtà locale per poterla valorizzare e offrire a chi non la conosce.
Il capitale più prezioso di un’azienda alberghiera o di servizi turistici in generale sono le
risorse umane e la qualità della loro formazione, per formare i suoi allievi nella “Cultura
dell’Ospitalità’, l’Istituto pone degli obiettivi fondamentali, che coinvolgono la persona non
solo nella trasmissione di conoscenze e di tecniche, ma nella acquisizione di una
“mentalità alberghiera”.
Compito dell’IPSOE “Marco Polo”, infatti, è sì quello di dare una solida preparazione
scolastica professionale, ma anche una preparazione culturale di base che dia allo
studente più possibilità di spendere nel mondo del lavoro le proprie capacità.
Gli studenti saranno pertanto orientati al raggiungimento di questi obiettivi:
• conoscenza della realtà turistica locale, nazionale e, possibilmente, internazionale (solo
una buona conoscenza del fenomeno fa capire il percorso formativo da seguire per
inserirsi in questa realtà);
• capacità di proporre e realizzare menù che rispettino le esigenze dei consumatori
allergici
o
intolleranti;
• comprensione delle interconnessioni fra i diversi settori dell’azienda albergo;
• capacità di comunicare anche attraverso l’immagine di sé e del proprio lavoro:
• capacità di proporre nuove soluzioni: l’alunno non deve essere un esecutore addestrato
ma portare nell’azienda alberghiero- ristorativa un apporto ragionato e autonomo;
• disponibilità alla flessibilità e al cambiamento: non più una preparazione strettamente
settoriale, ma una formazione di base alberghiera e turistica su cui innestare le successive
specializzazioni
• professionalità che sia in grado di rispondere a uno fra i settori più trainanti e vivaci della
nostra economia e della nostra cultura.
La Scuola promuove se stessa, nelle sue funzioni generali e specificamente professionali,
attraverso una serie di attività di integrazione nel territorio tra le quali la convenzione con
Unige,
facoltà
di
dietistica,
con
IZPL
.
Con tali attività essa non diventa solamente ‘fornitrice di servizi’, ma assume una funzione
propositrice
nei
confronti
delle
Istituzioni
con
cui
collabora.
Durante il percorso scolastico gli allievi possono misurarsi con la realtà lavorativa
effettuando :
stages presso i migliori ristoranti e alberghi di Genova e Riviere;
- servizi di Banqueting per Enti Pubblici, Associazioni, Centri di Ricerca in strutture di
rappresentanza;
- attività di accoglienza turistica in occasione di eventi significativi per la città
(Manifestazioni fieristiche, Mostre, Convegni).
Dette attività rappresentano , come già illustrato:
• un’apertura al territorio, come auspicato dagli obiettivi educativi e istituzionali dell’Istituto;
• un’acquisizione di professionalità per gli alunni, che hanno modo di cimentarsi in
strutture extrascolastiche, analoghe a quelle in cui saranno chiamati ad operare nella
realtà lavorativa;
• una possibilità di crescita umana, oltre che professionale, a contatto con realtà socio
culturali altrimenti non facilmente sperimentabili;
• una promozione di immagine, con indubbio ritorno sulla popolazione scolastica presente
e futura, per i conseguenti esiti occupazionali;
• uno scambio proficuo di risorse fra istituzioni, essendo tali attività fornite a Enti Pubblici, a
strutture significative sul territorio, a centri di rilevanza scientifica e culturale (Istituti di
Ricerca come San Martino –IST Genova, con la Unità Operativa Complessa di
Allergologia e la Cattedra di Dietologia, Istituto Zooprofilattico Piemonte Liguria, ecc);
• una risposta coerente alle nuove indicazioni del Ministero dell’Istruzione, nell’ottica
dell’Autonomia, della flessibilità e dell’imprenditorialità:
In ultima analisi, una più significativa attività didattica, che proprio dal territorio riceve
significato e proposte. In tal modo, grazie a una più significativa attività didattica, calata nel
territorio in un reciproco scambio di proposte, l’allievo ha modo di verificare direttamente
“sul campo’ la spendibilità di quanto imparato e riceve stimoli e conferme per le sue scelte
professionali.
L’Istituto Marco Polo è entrato recentenente a far parte del Polo Tecnico Professionale
“LIGURIA – AGRO ALIMENTARE” mediante un accordo di cui qui si elencano termini e
finalità
- Il presente accordo ha ad oggetto la collaborazione tra le Istituzioni Scolastiche, gli
Enti di Formazione ed i soggetti che vi aderiscono per costituire il Polo Tecnico
Professionale: “LIGURIA – AGRO ALIMENTARE”
Esso ha per oggetto la costituzione di:
a) un ambiente di apprendimento in contesti applicativi e di lavoro, dove si raccolgono
e si coordinano saperi, tecnologie, intelligenze e professionalità ;
b) un contesto didattico strutturato nelle risorse, nei ruoli, nel percorso, nel risultato
atteso, aperto, ricco, fluido, composito;
c) un luogo dell' apprendimento in situazione che può essere inserito all'interno di
attività produttive e/o professionali in modo da promuovere sul territorio una più stretta
correlazione fra la filiera formativa e la filiera produttiva
Finalità
-Migliorare l’efficacia dell’offerta formativa per renderla meglio rispondente alla
domanda di competenze professionali del sistema produttivo e alle esigenze di
sviluppo dell’area economico professionale “agroalimentare” della Regione Liguria,
attraverso una dettagliata mappatura dei bisogni professionali interni alle aziende, alle
associazione e cooperative del Polo.
-Promuovere la realizzazione di esperienze formative(in particolare mediante il ricorso
all’alternanza scuola-lavoro e all’apprendimento in situazione) progettate
congiuntamente, specificamente orientate allo sviluppo delle competenze dei
destinatari della formazione e dell’istruzione tecnica;
-Promuovere e sostenere l'interazione e la cooperazione fra mondo della scuola, della
formazione e imprese, su base regionale, interregionale e transnazionale, attraverso
progetti di ricerca congiunti.
Attività
-I sopraddetti, con il presente accordo, convengono di promuovere, nelle forme e nelle
modalità che verranno concordate in relazione alle esigenze delle singole parti, attività
coerenti con l’oggetto e le finalità di questo accordo ed in particolare quanto segue:
• l’integrazione delle risorse professionali, logistiche e strumentali di cui dispongono gli
Istituti Tecnici, gli Istituti Professionali, le Strutture Formative accreditate dalla Regione
e gli Istituti Tecnici Superiori a legislazione vigente per il raggiungimento delle finalità
indicate all’art.4;
• l’impegno delle imprese a mettere a disposizione proprie risorse professionali e
strumentali;
• la divulgazione e la promozione della cultura tecnica e scientifica sul territorio, in
sinergia con le azioni di orientamento che ciascun partner attua nell’abito della propria
attività o istituzione.
Tali premesse permettono di supportare le attività inerenti il progetto, e cioè




Svolgere dei programmi di formazione per studenti delle Scuole Alberghiere, con
formazione continua peer to peer, creando un collegamento scuola-lavoro.
Promuovere l'organizzazione di corsi di aggiornamento e di perfezionamento rivolti
agli operatori del settore alimentare
Sviluppare proposte alimentari non penalizzanti per i soggetti affetti da allergie e
intolleranze.
Svolgere programmi di formazione per docenti scuole infanzia primaria e
secondaria di 1° grado nonché per gli operatori della ristorazione scolastica. Come
riportato dalle Linee di indirizzo nazionale per la Ristorazione Scolastica
(edizione aprile 2010), il corpo docente, o chi assiste al pasto, deve essere
maggiormente coinvolto negli interventi per lo sviluppo di corrette abitudini
alimentari del bambino e delle famiglie. È opportuno prevedere interventi di
formazione e aggiornamento per tutti i soggetti coinvolti nella ristorazione
scolastica, mirati sia agli aspetti di educazione alla salute che a quelli più
strettamente legati alla qualità nutrizionale e alla sicurezza degli alimenti.
UNIVERSITA’ degli STUDI di GENOVA
LABORATORIO di EPIDEMIOLOGIA degli ALIMENTI
Il “laboratorio di epidemiologia degli alimenti” del Dipartimento di Scienze della Salute
dell’Università di Genova svolge molteplici attività di tipo formativo, di laboratorio e di
ricerca.
Formazione:
 Nell’ambito dei Corsi di Laurea di Biologia, Medicina e Farmacia
 Nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva
 Nell’ambito di Master e corsi di perfezionamento sulla Sicurezza Alimentare
 Nell’ambito di corsi per altre figure professionali
Organizza da diversi anni un evento all’interno del GMA della FAO su temi di “Qualità
degli Alimenti, Nutrizione e Salute”
Laboratorio:
Valutazione della qualità e delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari.
Valutazione della contaminazione alimentare, identificazione e quantificazione di microinquinanti, di allergeni e di patogeni emergenti.
Monitoraggio e analisi della resistenza agli antimicrobici nella filiera alimentare.
Sviluppo di metodiche biomolecolari per la valutazione dei contaminanti alimentari.
Monitoraggio microbiologico e micologico ambientale delle industrie alimentari
(superfici, aria, impianto di condizionamento).
Ricerca:
Valutazione della nutrizione nell’anziano
Studi epidemiologici sulla prevalenza delle allergie ed intolleranze alimentari
Partecipazione a gruppi di lavoro DCA
Problematiche igieniche nella filiera alimentare ed i loro riflessi sulla salute umana.
ASSOCIAZIONE LIGURE ALLERGICI (A.L.A.)
L’ “ASSOCIAZIONE LIGURE ALLERGICI” (ALA), costituita nel 2003, è un’organizzazione
di volontariato, iscritta nell’apposito Registro della Regione Liguria. Oltre agli iscritti, fanno
riferimento all’Associazione non solo le migliaia di pazienti che frequentano annualmente
le strutture pubbliche presenti in Liguria, ma tutti coloro che sono interessati a risolvere i
problemi della vita quotidiana che devono affrontare gli allergici e/o i loro genitori.
L’associazione si occupa di tutti i tipi di allergie e si avvale della collaborazione di un
Comitato Scientifico, il cui coordinatore è l’allergologa Paola Minale.
ALA è associata a Federasma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti,
mantenendo così un attivo confronto con tutte le altre associazioni di pazienti allergici a
livello nazionale, e - attraverso EFA - internazionale.
ASSOCIAZIONE LIGURE ALLERGICI (ALA)
c/o U.O.C. Allergologia Pad. 13 – IRCCS A.O.U. San Martino – IST
Largo Rosanna Benzi, 10 – 16132 Genova GE – tel. 348 64 35 495
info@associazioneligure allergici.it – www.associazioneligureallergici.it”
FederASMA e ALLERGIE Onlus
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
Conoscenza, informazione e controllo
Prevenzione e sicurezza
Accesso alle migliori terapie
Promozione della ricerca scientifica
Tutela normativa
“FederASMA e ALLERGIE Onlus – Federazione Italiana Pazienti è un’organiz-zazione
senza fini di lucro (Onlus), che dal 1994 riunisce le principali Associazioni italiane di
pazienti che sostengono la lotta all’asma e alle allergie, ed è attiva con numerose
Associazioni territoriali affiliate, in azioni di tutela degli interessi dei malati allergici,
asmatici e con malattie dermatologiche.
L’asma è una malattia cronica e invalidante, che in Italia colpisce più di 3 milioni di
persone; queste vivono il peso di essere asmatiche con sintomi che spesso interferiscono
con la normale vita quotidiana. Nonostante le molte terapie disponibili per il controllo della
malattia, l’asma è ancora oggi responsabile di più di 500 decessi all’anno (dati ISTAT anno
2006). Soprattutto nei bambini e nei giovani, la prevalenza della malattia, anche a livello
mondiale, è in rapida crescita.
Le malattie allergiche sono malattie invalidanti che riguardano circa 15 milioni di italiani. Il
costo per le sole allergie respiratorie, in Europa arriva fino a 385 miliardi di euro. Le
allergie non colpiscono solo il nostro respiro; si registra, purtroppo, un aumento sempre
più allarmante delle allergie alimentari, al lattice, al veleno degli imenotteri e al nichel.
I bambini risultano particolarmente colpiti: le malattie allergiche costituiscono la causa più
comune di ricorso al Pronto Soccorso soprattutto per asma e reazioni allergiche alimentari,
anche molto gravi, a volte con pericolo di vita.
FederASMA e ALLERGIE opera in stretto contatto con le principali Società Scientifiche
dell’area pneumologica e allergologica e si avvale del prezioso sostegno di Comitati
Scientifici altamente qualificati che verificano e aggiornano le informazioni scientifiche su
asma, allergie e malattie dermatologiche.
L’informazione, la gestione e il controllo della malattia sono i tre punti essenziali per la
tutela del paziente asmatico e allergico. Per questo FederASMA e ALLERGIE promuove
iniziative volte a sollecitare le Istituzioni per conseguire decisioni politico-sanitarie a tutela
dei pazienti.
FederASMA e ALLERGIE
opera per elaborare informazioni rivolte al paziente,
divulgandole attraverso pubblicazioni, incontri pubblici di prevenzione, soprattutto nelle
scuole, e manifestazioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.
FederASMA e ALLERGIE Onlus
Via Ser Lapo Mazzei, 33 (Palazzo Datini) – 59100 Prato
tel 0574 1821033 fax 0574 1666319 – Numero verde. 800 123 213
e-mail: [email protected]
www.federasmaeallergie.org”
ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA/SEZIONE LIGURIA
La mission dell’Associazione Italiana Celiachia ha sempre individuato nella diffusione
della conoscenza della celiachia e dell’alimentazione senza glutine lo strumento per
rimuovere le difficoltà che il celiaco incontra nella propria quotidianità. Da tempo, l’AIC ha
messo in atto una propria attività specifica destinata direttamente ai ristoratori (AFC:
Alimentazione Fuori Casa senza glutine, vedere allegato) che ha portato ad avere oggi un
network di più di 3.500 strutture informate e seguite dall’Associazione, in grado di garantire
un’offerta senza glutine. Questo network rappresenta una prima rete di sicurezza per le
persone affette da celiachia.
Oggi, la vision AIC “dieta senza glutine in ogni luogo” ha portato l’Associazione a definire
nel proprio stesso Piano Strategico Triennale 2012 – 2015 l’attivazione di un sistema
formativo di secondo livello che, al di là dell’attività specifica svolta nell’ambito del progetto
AFC, preveda l’attivazione di modelli e schemi di convenzione e collaborazione con altri
portatori di interesse, come le Associazioni di categoria dei ristoratori ed albergatori, con
l’obiettivo ultimo di garantire una conoscenza minima ma sufficiente della patologia e della
cucina senza glutine in tutti i locali della ristorazione e ricettività in Italia.
Queste due premesse, unite all’attività formativa prevista dalla Legge 123 del 2005 (art. 5,
comma 2), che prevede l'inserimento da parte della Sanità Pubblica locale di appositi
moduli informativi sulla celiachia nell'ambito delle attività di formazione e aggiornamento
professionali rivolte a ristoratori e albergatori, portata avanti in Toscana con grande
attenzione anche a seguito di apposite norme regionali (cfr. Delibera 1036 del 2005),
rappresentano la base di partenza per la sperimentazione di un modello di sistema
formativo di secondo livello, che porti al potenziamento della rete di accoglienza
alle persone affette da intolleranza al glutine
IZSPLV- ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL PIEMONTE
LIGURIA E VALLE D’AOSTA
Ambito del Controllo Alimentare
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta è un Ente
Sanitario di Diritto Pubblico che, in accordo con il Decreto Legislativo n. 270 del 30-061993 svolge i seguenti compiti istituzionali:
 Ricerca sperimentale sull’eziologia, patogenesi e profilassi di malattie infettive
animali, tra cui quelle trasmissibili all’uomo (zoonosi).
 Esecuzione di indagini analitiche nell’ambito di attività di controllo sugli alimenti di
origine animale e/o vegetale destinati agli animali stessi e/o all’uomo, nonché
sperimentazione di nuove tecnologie e metodiche per la verifica della salubrità degli
alimenti stessi.
 Accertamenti analitici, supporto tecnico-scientifico e operativo necessari
all'attuazione dei piani di profilassi, risanamento ed eradicazione di patologie di
animali domestici.
 Supporto tecnico-scientifico e operativo all'azione di farmacovigilanza veterinaria.
 Ricerca in materia di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e
supporto tecnico-scientifico per le azioni di difesa sanitaria e di miglioramento delle
produzioni animali, anche attraverso la consulenza e l'assistenza degli allevatori.
 Sorveglianza epidemiologica in sanità animale, nel settore dell’igiene delle
produzioni zootecniche e degli alimenti di origine animale e/o vegetale.
 Formazione di personale specializzato nel campo della sanità animale e della
sicurezza alimentare in Italia e all'estero anche attraverso l’organizzazione e
attuazione di iniziative e programmi ad HOC per l'aggiornamento di Veterinari e altri
operatori.
 Realizzazione di ricerche per lo sviluppo delle conoscenze nel settore dell'igiene,
della sanità veterinaria e della sicurezza alimentare.
Riguardo quest’ultimo punto, a partire dal 2007 l’Istituto è impegnato sul fronte della
rilevazione di contaminanti allergenici in alimenti, che analogamente al controllo di
contaminati chimici ed agenti infettivi, rappresenta un punto cruciale nel campo della
sicurezza alimentare.
In tale ambito, L’IZSPLV è coinvolto nell’analisi di campioni ufficiali conferiti dalle ASL
afferenti alle Regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.
Nel primo periodo di attività (2007-2013), sono state validate ed accreditate metodiche
ELISA per l’identificazione di glutine, ovo-proteine, soia, nocciola, beta-latto-globulina,
arachidi ed istamina in prodotti destinati al consumo umano; inoltre, relativamente ai
determinanti antigenici di crostacei e molluschi, allergeni per i quali l’ELISA non costituisce
la pratica di identificazione ottimale, sono state validate ed accreditate metodiche di tipo
Real-Time PCR che permettono di evidenziare, se presente, la sequenza di DNA
identificativa della molecola di interesse. In tale contesto, sono attualmente in corso
progetti, svolti in collaborazione con altri Enti di Ricerca, Università, IIZZSS ed ISS, e
finanziati dal Ministero della Salute, dedicati alla messa a punto e standardizzazione di
procedure innovative per la rilevazione di allergeni già noti o per la ricerca di eventuali
nuovi ad oggi sconosciuti.
Risulta infine particolarmente importante, la valutazione dei possibili effetti di processi
tecnologici, lungo tutta la catena produttiva, sull’eventuale alterazione del potenziale
immuno-reattivo di proteine allergizzanti e della performance di kit analitici.
In questo contesto, l’Ente ha recentemente partecipato ad alcuni studi finalizzati alla
valutazione dell’effetto del trattamento termico (“a caldo” o “a freddo”). Sono state prese in
esame nocciole e noci, due tipi di frutta da guscio be note come frequente causa di
allergia nella popolazione ligure. Le prime sono estremamente importanti a causa della
cross-reattività con la betulla, il cui polline può essere responsabile di gravi reazioni
respiratorie allergiche; le seconde, risultano ingrediente centrale di molti piatti liguri;
pertanto una non idonea individuazione dei Punti Critici di Controllo (CCP) ed una
inadeguata gestione del piano di autocontrollo possono indurre problemi di crosscontaminazione provocando un rischio per il consumatore.
Al fine di ovviare a tali problematiche sono stati svolti, a livello nazionale oltre che nelle
Regioni di competenza, corsi di formazione destinati agli operatori del settore alimentare
(produzione primaria e post-primaria) con particolare riferimento ai tecnologi alimentari,
biologi, veterinari, tecnici di laboratorio, responsabili di autocontrollo, responsabili
produzione ed assicuratori qualità che operano a vario livello nel settore alimentare.
L’ordine professionale vigila sulla correttezza ed eticità delle attività degli iscritti nel rispetto
del codice deontologico, ne favorisce e verifica il costante aggiornamento, mette in
relazione le competenze professionali degli iscritti con il pubblico ed il privato per favorirne
occupazione e valorizzazione, si relaziona con le Università italiane, Ministeri e altre
istituzioni pubbliche per la promozione e lo sviluppo della figura professionale, si occupadi
promuovere culturalmente e dare visibilità ai professionisti iscritti.
Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto
valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie
alla sapienza saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food
lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.
Oggi Slow Food conta su una fitta rete di soci, amici e sostenitori in tutto il mondo grazie e
con i quali:
Difendiamo il cibo vero: Un cibo che cessa di essere merce e fonte di profitto, per
rispettare chi produce, l’ambiente e il palato!
Promuoviamo il diritto al piacere per tutti: Con eventi che favoriscono l’incontro, il
dialogo, la gioia di stare insieme. Perché dare il giusto valore al cibo, vuol dire
anche dare la giusta importanza al piacere, imparando a godere della diversità delle
ricette e dei sapori, a riconoscere la varietà dei luoghi di produzione e degli artefici,
a rispettare i ritmi delle stagioni e del convivio
Ci prepariamo al futuro: Che ha bisogno di terreni fertili, specie vegetali e animali,
meno sprechi e più biodiversità, meno cemento e più bellezza. Conoscere il cibo
che si porta in casa, può aiutare il pianeta. Ecco perché Slow Food coinvolge
scuole e famiglie in attività ludico didattiche, tra cui gli orti nelle scuole e i 10 000
orti in Africa
Valorizziamo la cultura gastronomica: Per andare oltre la ricetta, perché mangiare è
molto più che alimentarsi e dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e
piacere
Favoriamo la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile: Dando valore
all’agricoltura di piccola scala e ai trasformatori artigiani attraverso il progetto dei
Presìdi Slow Food, e proteggendo i prodotti a rischio di estinzione con l’Arca del
Gusto
Confindustria nasce come Consorzio Industriale Ligure nel 1901 e aderisce alla
Confederazione Italiana dell’Industria nel 1910. Si ricostituisce poi come Associazione
degli
Industriali
della
Provincia
di
Genova
nel
1945.
Oggi, Confindustria, con 1130 Aziende associate per complessivi 60mila addetti, è tra le
prime dieci associazioni del sistema Confindustria. Attraverso l’adesione in qualità di soci
aggregati di alcune importanti associazioni di categoria, il numero delle imprese sale a
1730
e
quello
degli
addetti
ad
oltre
83mila.
Il valore base che ispira l'azione dell'organizzazione degli imprenditori è la convinzione che
la libera impresa e il libero esercizio dell'attività economica, in un contesto di economia di
mercato, siano fattori di sviluppo e di progresso per l'intera società.
Confindustria, in base al suo Statuto, si propone di contribuire, insieme alle istituzioni
politiche e alle organizzazioni economiche, sociali e culturali, nazionali e internazionali,
alla
crescita
economica
e
al
progresso
sociale
del
paese.
Entrare a far parte del sistema Confindustria consente alle aziende associate di usufruire
della rappresentanza degli interessi imprenditoriali su tutto il territorio nazionale, nei
confronti delle principali istituzioni politiche e amministrative, incluso il Parlamento, il
Governo, le organizzazioni sindacali e le altre forze sociali, nonché di accedere a servizi
specialistici di supporto all’attività di impresa.
Nato a Vicenza a metà degli anni '80, il Gruppo Serenissima Ristorazione è oggi una
delle realtà italiane più importanti nel campo della ristorazione commerciale e collettiva,
con una produzione di 200.000 pasti al giorno, 13 società collegate, più 5.000 dipendenti e
un
fatturato
consolidato
di
oltre
260
milioni
di
Euro.
La nostra offerta si applica a tutti i segmenti della ristorazione: ristorazione sociosanitaria e
scolastica, ristorazione aziendale; per istituti religiosi e per la terza età; bar, self service,
ristoranti alla carta; fornitura e distribuzione di prodotti alimentari e ortofrutticoli freschi;
vending,
catering
e
banqueting.
Il nostro staff è in grado di elaborare forniture di servizi su misura e di offrire soluzioni
progettuali personalizzate studiate secondo esigenze specifiche. Questa capacità di
adattarsi alla realtà del cliente si attua grazie alla diversificazione in attività complementari
che, facendo capo ad un unico interlocutore, consentono una maggiore snellezza
amministrativa. Ogni anno il gruppo investe molto in formazione ed aggiornamento sul
personale.
La flessibilità dell'offerta e la lungimiranza con la quale Serenissima si è sempre orientata
nel mercato ha fatto sì che mantenesse un trend in costante crescita, che rispecchia la
fiducia che i nostri clienti ripongono in noi e nel nostro servizio.
Nata a Savona nel 1945 e poi cresciuta attraverso l'assorbimento di molte piccole
cooperative liguri, oggi Coop Liguria è l'impresa distributiva leader in Liguria e Basso
Piemonte, con 41 punti vendita (34 supermercati e 7 ipermercati), quasi 760 milioni di
euro di fatturato annuo e oltre 2.600 dipendenti.
Coop non è un'impresa come tutte le altre: è un'organizzazione di consumatori nata per
soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle famiglie. Con oltre 545 mila Soci, oggi
è la più grande realtà associativa presente nella regione e continua a impegnarsi per
garantire ai Soci e ai consumatori beni e servizi di qualità al giusto prezzo, per
salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie, ma anche per soddisfare bisogni che
non hanno nulla a che fare con la spesa di tutti i giorni, con l'obiettivo di migliorare a tutto
tondo la vita delle persone.
Coerentemente con la propria missione sociale, Coop Liguria non si limita a vendere
scatolette: tutela l'ambiente; promuove la cultura, la socialità e l'aggregazione;
diffonde stili di vita più sani, attraverso un articolato programma di attività di
educazione al consumo consapevole; attua campagne di solidarietà.
Questo impegno è racchiuso in una parola: distintività. In quanto cooperativa di
consumatori, infatti, Coop Liguria non persegue il profitto, come avviene per le società di
capitale. Gli utili vengono accantonati a "riserva indivisibile", ovvero vanno a costituire il
patrimonio dal quale la Cooperativa attinge per crescere, ammodernare la rete di vendita,
migliorare la qualità del servizio, investire in attività educative, sociali, solidali,
aggregative, assicurare ai lavoratori Coop la stabilità del posto di lavoro, tramandare
quanto costruito oggi alle generazioni future di cooperatori.
Gli attori del setting sono stati coinvolti nella pianificazione e nella realizzazione del
progetto.
Indicatori:
-È stato presentato quali attori del setting in quale momento e in che modo vengono
coinvolti nella pianificazione e nella realizzazione del progetto.
Il progetto è teso a generare cambiamenti durevoli.
Indicatori:
-Gli interventi previsti avviano e promuovono processi di sviluppo.(evidenza corsi
formazione istituzionalizzati, link con mondo scolastico, attestati formativi necessari per
espletare attività lavorativa)
Il progetto è suddiviso in diverse tappe, caratterizzate da traguardi intermedi.
Indicatori:
- La suddivisione in tappe del progetto contempla le condizioni quadro e la regolarità
nell’ambito del setting prescelto.
- I traguardi intermedi sono ripartiti temporalmente in modo da consentire una
riflessione periodica sui progressi ottenuti con il progetto.(strumento: evidenza incontri
briefing durante il progetto sede regionale)
Il progetto viene gestito sulla base di raffronti periodici tra situazione reale e
situazione ideale.
Indicatori:
- Per ogni traguardo intermedio vengono formulati obiettivi parziali.
- Gli obiettivi parziali sono concreti (orientati verso gli esiti) e valutabili.
-Il raggiungimento degli obiettivi parziali viene valutato e documentato
sistematicamente.Strumento:questionari
Le risorse tecniche, finanziarie e di personale necessarie ai fini del progetto sono
garantite.
Indicatori:
-Tutte le risorse necessarie per la pianificazione, la realizzazione e la valutazione del
progetto sono iscritte a budget.
- L’utilizzo delle infrastrutture e di altre risorse delle istituzioni preposte è disciplinato per
tutti i partecipanti.
In termini di obiettivo il progetto vanta interconnessioni (rete) ottimali.
Indicatori:
- Possibilità e limiti di collaborazione e di sfruttamento delle sinergie sono definiti a tutti i
livelli (da locale a internazionale).
- I principali attori (persone chiave) sono stati identificati e contattati.
- Forma e contenuto della collaborazione sono disciplinati in maniera vincolante.
- Le interconnessioni sono solide e vantaggiose.
Risultati ed esperienze all’interno del progetto vengono elaborati in maniera
finalizzata e resi accessibili.
Indicatore:
- Appare chiaro chi, quando e in che modo è necessario informare sui diversi aspetti del
progetto.
(strumento: evidenza di corsi di formazione, materiale scaricabile da siti pubblici, eventi
pubblici)
La valutazione consente una gestione ottimale del progetto
Indicatori:
- Sono state presentate le misure valutative necessarie per poter giudicare gli esiti del
progetto.
- È stato illustrato quali misure di valutazione sono necessarie, per poter giudicare gli esiti
del progetto a conclusione dello stesso (valutazione sommativa).
- Metodi, momenti d’intervento e responsabilità per la valutazione formativa e sommativa
sono stati definiti.
Il progetto vanta una struttura progettuale adeguata e chiara per tutti gli attori.
Indicatori:
- Appare chiaro quali persone, gruppi e istituzioni partecipano al progetto e in che modo.
- Ruoli, competenze e responsabilità di tutti gli attori sono disciplinati in modo chiaro e
vincolante.
L’economicità del progetto è assicurata.1
Indicatore: Le prestazioni (output) e le conseguenze (outcomes e impacts) previste
giustificano l’ammontare delle risorse impiegate.
REPORT PERIODICO TRIMESTRALE E REPORT FINALE A FINE ANNO
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