AMENORREE Per amenorrea si intende l’assenza di flusso mestruale. Si distinguono amenorree primarie (flusso mestruale mai comparso) e secondarie (scomparsa del flusso per almeno 3-6 mesi dopo un periodo di normali mestruazioni). Le cause sono diverse: - alterazioni organiche di utero e/o vagina: anomalie dello sviluppo dell’apparato genitale o lesioni della mucosa dell’utero - malattie primitive delle ovaie: sindrome di Turner e altre disgenesie gonadiche, insufficienza ovarica precoce (prima dei 40 anni) da cause autoimmuni, mutazioni geniche, infezioni, cause iatrogene (chemioterapia, radioterapia) - alterazioni a livello ipotalamico o ipofisario: tumori ipofisari o ipotalamici che compromettono la funzione delle cellule secernenti gonadotropine, deficit di gonadotropine per mutazioni geniche, squilibri nutrizionali e/o bilancio energetico negativo, iperprolattinemia - alterazioni della funzione tiroidea (ipotiroidismo o ipertiroidismo) - forme associate a eccesso di ormoni androgeni (testosterone, DHEAS): sindrome dell’ovaio policistico, iperplasia surrenalica congenita a insorgenza tardiva, sindrome di Cushing, tumori ovarici o surrenalici secernenti androgeni Iperprolattinemia La PRL è un ormone che viene prodotto dall’ipofisi, una piccola ghiandola situata alla base del cervello. Durante la gravidanza i livelli di PRL aumentano allo scopo di preparare la ghiandola mammaria per la lattazione e si mantengono elevati durante il puerperio per garantire l’allattamento. Al di fuori di queste due fasi, valori elevati di PRL nella donna in età fertile determinano alterazioni del ciclo mestruale fino all’amenorrea, anovulazione, galattorrea (secrezioni lattescenti dal capezzolo). La causa più frequente è la presenza di adenomi ipofisari, generalmente microadenomi, che producono quantità eccessive di PRL. Altre cause sono: altri tipi di lesioni ipofisarie, malattie del sistema nervoso centrale, ipotiroidismo, insufficienza epatica e renale, vari tipi di farmaci. Nel 30% dei casi si parla di iperprolattinemia idiopatica: si tratta di una diagnosi di esclusione fatta quando non è riconoscibile alcuna causa organica o interferenza farmacologica. La terapia dell’iperprolattinemia dipende dalla causa che l’ha provocata. Attualmente abbiamo a disposizione farmaci che normalizzano i valori della PRL e di conseguenza la funzione mestruale con effetti collaterali poco rilevanti. In rari casi di adenomi ipofisari prolattino-secernenti, specie se resistenti alla terapia farmacologica, è possibile l’intervento chirurgico. Sindrome dell’ovaio policistico È caratterizzata dalla presenza di almeno due delle seguenti condizioni: amenorrea o alterazioni dell’intervallo mestruale (oligomenorrea, polimenorrea) con anovulazione cronica, elevati livelli di androgeni circolanti e/o segni clinici di iperandrogenismo, riscontro di ovaie policistiche all’esame ecografico. Nella maggior parte dei casi si associa a sovrappeso o obesità con insulino-resistenza, condizione che può predisporre all’insorgenza di diabete mellito e a maggiore rischio di malattie cardiovascolari.