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Affari
in carta
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Ritorno alla qualità per il ristorante milenese La Brisa che punta su tradizione e vini pregiati
pag. 30
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Investire nella Qualità della Vita
n n n Salute Piccoli interventi chirurgici possono risolvere il diffusissimo disturbo della roncopatia
Un sonno a pieni polmoni
Un’azione tempestiva elimina i rischi cardiocircolatori legati all’apnea notturna
di Annika Abbateianni
U
na nuova tecnica chirurgica per risolvere il problema della
roncopatia, termine scientifico che si riferisce all’atto del
russare, è stata ideata da un medico indiano ed è oggi disponibile anche in Italia. Si tratta di un intervento non particolarmente invasivo che consiste nel riagganciare la lingua alla mandibola tramite un punto permanente. Questo genere di operazione viene eseguita nei casi più gravi nei quali la continua, scorretta respirazione dalla bocca anziché dal naso provoca negli anni una retrazione
della lingua stessa, situazione che riduce lo spazio indispensabile per
il passaggio dell’aria, provocando russamento e difficoltà respiratorie. Oltre a essere causata da molteplici e svariati fattori, la roncopatia può manifestarsi occasionalmente senza arrecare gravi danni;
basti pensare che a livello mondiale ne soffre in modo discontinuo almeno il 45% della popolazione, soprattutto uomini dopo i 40 anni, mentre in Italia ne
sono afflitti il 40% dei soggetti maschili al di sopra
dei 18 anni e il 35% delle donne dopo la menopausa. «Quando, però, l’atto del russare non è occasionale, ma si ripete ogni notte, è il caso di sottoporsi
a una visita specialistica, anche perché in certi casi il disturbo si verifica in relazione ad alcune anomalie del naso, come deviazioni del setto, adenoidi nel caso dei bambini o polipi, oppure della gola, quali ingrossamento delle tonsille o palato molle rilassato», spiega il dottor Antonio Corti, specialista in otorinolaringoiatria e patologia cervico facciale a Milano, il quale è anche uno dei pochi rinologi in Italia a utilizzare ormai da tre anni il Medpor, un biomateriale lineare di polietilene ad alta densità e con una bassissima incidenza in casi di rigetto,
negli interventi di chirurgia ricostruttiva del naso.
«Oggi, grazie a diverse tecniche chirurgiche non particolarmente in-
n n Cultura Messo a punto un robot-salva affreschi
vasive è possibile risolvere il fastidioso problema del russamento che,
soprattutto se in una forma protratta nel tempo, si associa con molta
facilità all’Osas, ossia la sindrome delle apnee ostruttive notturne», prosegue Corti. Tutti, durante la fase di sonno Rem (quella più profonda),
sono regolarmente soggetti ad apnee notturne di carattere e durata fisiologici, di solito intorno ai 10 secondi, ma il problema si presenta
quando tali apnee si verificano con una frequenza di 30-40 all’ora, o
più, e nei casi in cui durino dai 20 ai 30 secondi: circostanze in cui le
persone hanno grandi difficoltà respiratorie. Inoltre, a prescindere dalla sofferenza provocata dalla cosiddetta «fame d’aria», vi sono anche
importanti rischi cardiocircolatori dovuti all’aumento della pressione
polmonare, che si manifesta quando si cerca di inspirare, ma non si riesce a farlo a causa di un’ostruzione. Inoltre, sempre per il medesimo impedimento, nel sangue vi è un aumento della concentrazione
dell’anidride carbonica che, se supera una determinata soglia, è molto pericolosa poiché capace, nelle
situazioni più drammatiche, di fare andare «in tilt« il
recettore che attiva i muscoli respiratori, arrivando
persino a fare dimenticare di respirare. «È necessario intervenire chirurgicamente quando la situazione si complica, per esempio quando la continua respirazione scorretta dalla bocca esercita una trazione del velo pendulo (quella sorta di baldacchino che ha l’ugola in mezzo), tirando la mucosa a ogni atto respiratorio fino a farla prolassare e causando così un
ulteriore ostacolo alla respirazione. Anche in un contesto simile, un
piccolo intervento chirurgico chiamato Uppp, ossia ugopalatopharingoplastica, risolve il problema», illustra il rinologo. «Le cause della roncopatia sono estremamente variegate e per decidere come intervenire, se farmacologicamente o chirurgicamente, è fondamentale valutare ogni singolo caso e, soprattutto, considerare lo stadio in cui il paziente si presenta dallo specialista». (riproduzione riservata)
n n Viaggi L’azzardo è l’ultima moda negli aeroporti
La risonanza magnetica, Tra duty-free e lettura
ultima arma del restauro trionfa la slot machine
di Cristina Cimato
È
racchiusa in un’apparecchiatura che pesa solo 15
chili la chiave per salvare
in tempo affreschi, pergamene e libri antichi. Il robot si chiama ProFiler ed è stato messo a punto da
una partnership tra i ricercatori
del Cnr, l’università La Sapienza di
Roma e la società Bruker, specializzata nella produzione di spettrometri a risonanza magnetica.
L’apparecchiatura, in commercio
da alcuni giorni (costo circa 50 mila euro), è stata già sperimentata
con successo sulle opere della ca-
sa del Vasari, sulle Mura Aureliane e su libri e carte antiche. La metodologia di indagine si basa sull’utilizzo di un magnete, un sensore e un pc portatile. Il sensore viene posto vicino alla parete dell’affresco o alla carta e ne misura il
grado di umidità spingendosi fino
a sette millimetri di profondità. È
in grado così di evidenziare porosità, infiltrazioni l’acqua e di valutare anche gli effetti dei trattamenti di restauro. L’obiettivo è quello di
eliminare l’invasivo prelievo di un
campione per definire lo stato di
degrado delle opere. (riproduzione
riservata)
di Andrea Torti
I
n aeroporto oltre allo shopping nel duty free, si sta diffondendo un altro modo di trascorrere il tempo: il gioco d'azzardo. In molti paesi del Sudest asiatico stanno aprendo casinò all'interno o nelle immediate vicinanze
dello scalo aereo. Sull'esempio
dell'aeroporto filippino di Macatan dove il Waterfront airport hotel and casino è aperto 24 ore al
giorno. Negli Stati Uniti non poteva certo mancare una casa da gioco all'aeroporto McCarran di Las
Vegas, la mecca del gambling. In
Europa, all'interno dello Schiphol
di Amsterdam si può giocare, oltre
alle slot machine, alla roulette e a
blackjack. lo scalo di Francoforte
è dotato di tre tavoli da gioco e 65
slot machines. (riproduzione riservata)
“
Lampi
nel buio
La malattia cronica
è una vecchia signora
che adora essere trattata
con ogni riguardo
Marcel Proust
”
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