38 • IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO DIAGNOSI HI-TECH MARTEDÌ 28 APRILE 2009 S O N N O Roncopatia e apnee: dormire I monitor cardiaci ‘dialogano’ via web I rimedi: la rinoplastica e il robot chirurgico per i casi più gravi, di ALESSANDRO MALPELO CENTRI, SITI E PRODOTTI AD HOC DISTURBI del sonno, i risvegli nel cuore della notte causati da un partner troppo ‘rumoroso’, possono rovinare un matrimonio collaudato o spezzare sul nascere l’incantesimo di un nuovo flirt. Ricercatori americani del Rush University Medical Center di Chicago hanno misurato l’impatto che le apnee notturne, la pericolosa sospensione del respiro annunciata da rantoli e senso di soffocamento, comporta anche a livello psicologico nella coppia. Un marito particolarmente ‘impegnativo’ è arrivato a svegliare la moglie fino a otto volte in un’ora. La donna aveva provato con i tappi per le orecchie senza successo. I EL CAMPO degli studi cardiaci si annoverano ulteriori passi avanti. I pazienti portatori di pacemaker o altri dispositivi, grazie a un sito web sicuro, possono, infatti, essere ‘seguiti’ a distanza, mediante un immediato trasferimento di dati direttamente al computer del medico, in collegamento telecardiologico. La novità, presentata in occasione del congresso ‘Sincope 2009’ organizzato a Bologna dal Gruppo italiano multidisciplinare per lo Studio della sincope (Gimsi), è diventata realtà in nove ospedali d’Italia — il San Filippo Neri di Roma, il Grassi di Ostia, all’ospedale dell’Angelo di Mestre, alla Casa di Cura Città di Alessandria, all’ospedale di Ciriè in provincia di Torino, al Civile di Lavagna Ge), al Ss. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, al Marianna Giannuzzi di Mandria (Ta) e all’ospedale generale regionale di Bolzano — permettendo diagnosi molto più veloci. L’apparecchiatura è chiamata ‘CareLink network’ ed è già usata in Europa. Con l’utilizzo dei monitor cardiaci impiantabili reveal DX e XT, il controllo a distanza, il trattamento e la diagnosi diventano così disponibili per una vasta gamma di gravi patologie cardiache come l’aritmia, lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale che affliggono oltre 60 milioni di persone in Europa. I risultati del progetto pilota italiano hanno confermato che è possibile rilevare e diagnosticare eventi che richiedono interventi tempestivi nei pazienti connessi al sistema, in molto meno tempo di quello richiesto per i pazienti seguiti con le tradizionali visite di routine. Ciò significa che si potrebbe ridurre anche la frequenza delle ospedalizzazioni, in molti casi non più necessarie. N M E R C O L E D Ì BELLEZZA e BENESSERE I segreti del look dell’estate G I O V E D Ì RUSSARE è un’esperienza molto diffusa e descritta da innumerevoli studi anche di autori italiani. Sintomi analizzati sotto il profilo neurologico, respiratorio, odontoiatrico, in un’ottica di approccio interdisciplinare che coinvolge varie figure. Il disturbo affligge soprattutto i maschi ma non risparmia le femmine e si può manifestare in qualunque epoca della vita. La roncopatia, come si definisce la malattia, è sempre più ricorrente nelle persone di mezza età in sovrappeso. Pasti serali abbondanti, alcol e fumo, allergie e disturbi delle prime vie aeree (dalle adenoidi al setto nasale deviato) possono influire in vario modo nell’aggravare il sintomo determinato dalla vibrazione del palato molle. Le apnee sono invece una forma più grave che comporta un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiorespiratorie, comportano un senso di stanchezza che si trascina durante il giorno e richiede un intervento immediato. «SE ESISTE un’ostruzione nasale va risolta — afferma il professor Giorgio Rubens Mattioli, specialista di chirurgia otorinolaringoiatrica e ‘mago’ della rinoplastica, che ha avuto tra i suoi MODA e TENDENZE Al Metropolitan di NY una mostra sulle modelle-muse V E N E R D Ì VIAGGI e GASTRONOMIA Squisito, San Patrignano in tavola COME ORIENTARSI tra i diversi rimedi per smettere di russare e quali esperti consultare? Il medico di famiglia è generalmente il punto di partenza in grado di accompagnare i pazienti alla ricerca dell’ambulatorio più indicato. Un elenco di centri qualificati in Italia è riportato nel sito internet www.sonnomed.it a cura dell’Associazione italiana medicina del sonno. Altri consigli sono sul sito www.roncologia.it. In tutti i grandi ospedali italiani esistono strutture afferenti alla otorinolaringoiatria, odontoiatria, pneumologia e neurologia in grado di avviare un percorso medico-chirurgico appropriato secondo linee guida. In farmacia e su internet esiste un fiorente marketing con vari rimedi, dai cerottini nasali RespiraBene agli spray Snoreeze, al dispositivo da polso che induce il soggetto che russa a cambiare inconsciamente posizione. Non dimentichiamo alcune regole igieniche: dieta leggera. Sempre più efficaci i dispositivi mobili ortodontici di avanzamento mandibolare notturno. Nei casi gravi come le apnee si utilizza con successo la mascherina CPAP e BiPAP che insuffla aria a pressione positiva nelle vie respiratorie. Foto Ap TOM CRUISE pare essere un aficionado dei concerti notturni, tant’è che la moglie Katie Holmes ha deciso di dormire in un’altra stanza pazienti anche Alberto Tomba — ma l’ostruzione nasale è solo una delle cause di roncopatia. Se si riscontrano difetti nasali (deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati, polipi, ristretteza della valvola nasale) vanno corretti anche se possono S A B A T O MOTORI e NAUTICA Arrivederci alla prossima settimana D O M E N I C A ELIZABETH TAYLOR rientra nel popolo dei 70 milioni di americani russatori. Sembra, infatti, che la divina sia piuttosto rumorosa non essere risolutivi da soli. La rinoplastica tiene conto anche degli aspetti funzionali. La prudenza è giustificata, i risultati delle diverse soluzioni chirurgiche nella roncopatia possono comportare a volte il reflusso nel ARTE e CULTURA Dischi, libri e cinema: le classifiche L U N E D Ì IN CUCINA Tante ricette speciali a base di pesce IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO MEDICINA E SALUTE MARTEDÌ 28 APRILE 2009 IL LEGALE IN CORSIA QUANDO ANDIAMO in farmacia ed acquistiamo un prodotto per curarci sappiamo che questo è un farmaco e come tale lo assumiamo sentendoci garantiti che sia dotato di una qualche valenza terapeutica. Ma ci siamo mai chiesti cosa possiamo correttamente chiamare con questo termine? La Corte di Giustizia delle Comunità Europee con una sentenza ha posto dei ‘paletti’ richiamando quanto disposto dalla Direttiva comunitaria che ha regolato la materia già dal 39 • di Renato Mantovani* IN FARMACIA I criteri per definire se un prodotto è un medicinale 2001, con successivi adeguamenti nel 2004. Con il termine ‘medicinale’, così ricordano i Giudici, si deve intendere ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente specifiche proprietà curative o profilattiche delle malattie umane o che comunque possa essere utilizzata sull’uomo o somministratagli allo scopo di ripristinare, correggere o modificare alcune sue funzioni fisiologiche, esercitando un’azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero che abbia una specificità atta a stabilire una diagnosi medica. Un tal termine non può invece essere utilizzato in presenza di un prodotto la cui qualità di medicinale per funzione non sia scientificamente dimostrata, pur non potendo essere esclusa. La corte ha poi specificato che i criteri delle modalità d’uso di un prodotto, della sua diffusione, della conoscenza che ne hanno i consumatori e dei rischi che possono derivare dal suo utilizzo, sono ancora rilevanti per definirlo medicinale per funzione. *Avvocato esperto in diritto sanitario Per contattare il nostro esperto scrivete a: [email protected] NEWS «Attenti a pacemaker e salvavita low cost» diventa un incubo o apparecchi mobili da mettere di notte 56% dei russatori in Italia è uomo (44%, donna) 6 milioni gli italiani affetti da roncopatia 23% i russatori di sesso maschile in Italia fino a 30 anni d’età Fonte: GFK Eurisko IN TEMPI DI CRISI ecco l’allarme dei cardiologi: «C’è il rischio che arrivino nelle sale operatorie dispositivi salvavita di scarsa qualità». Gli specialisti — riuniti al Mediterranean Cardiology Meeting di Taormina (Me) — hanno rilevato che il risparmio in questi casi non garantirebbe attenzioni sufficienti per la diversità congenita dei pazienti nè per la qualità degli apparecchi, in tal modo poco costosi ma di provenienza non sicura. Secondo dati recenti, in Italia i pazienti a rischio di aritmie mortali sono 350mila, di cui solo 80mila impiantati nel 2008. Di questi almeno il 50 per cento potrebbe trarre benefici da un apparecchio hi-tech: un pacemaker oggi costa dai 1500 ai 4mila euro, un impianto 6mila. Il sugo di pomodoro prezioso alleato del cuore IL SUGO di pomodoro potrebbe essere un salvavita. Il licopene, sostanza dalle proprietà antiossidanti presente all’interno della buccia di pomodoro — secondo i dati presentati al congresso di cardiologia di Taormina (Me) — potrebbe divenire una terapia efficace contro ictus e infarti. Già alleato nei casi di tumore alla prostata, questa sostanza sarebbe capace di bloccare l’ossidazione dei lipidi, riducendo così la probabile formazione delle placche, causa di problemi cardiovascolari. Le cifre però dicono che, per beneficiare di questa caratteristica, bisognerebbe mangiare ogni giorno almeno un chilo di pomodori. In questo modo i rischi di malattie cardiovascolari si ridurrebbero fino al 30 per cento. La causa dell’autismo? Gli anticorpi materni «RUSSARE PORTA AL DIVORZIO» MARILYN MANSON russa così forte da far tremare i vetri. Secondo la nuova compagna Rachel Wood, l’ex moglie della rockstar Dita non avrebbe ‘retto’ QUAL E’ IL MOTIVO numero uno delle richieste di divorzio? Pare il più classico russamento. E’ quanto emerge da una ricerca svolta dall’Osservatorio del professor Paolo Gottarelli, chirurgo plastico bolognese, su un campione di 100 uomini e donne. E la conferma arriva anche dal New York Post: sarebbero ben 70 milioni gli americani che russano e di questi oltre una coppia su tre (35 per cento) sarebbe addirittura costretta a separare i letti per non rovinare il rapporto. In questa tribù di russatori non mancano i vip. Da Liz Taylor a Tom Cruise, artefice di concerti notturni così fastidiosi da costringere la moglie Katie Holmes a dormire in un’altra stanza, fino alla rockstar Marilyn Manson che russa talmente forte da far tremare i vetri e da aver dato il colpo di grazia al suo matrimonio con Dita von Teese. E in Italia? Sono 6 milioni quelli che soffrono di roncopatia e il fenomeno è in crescita. Tra i russatori, il 56 per cento è di sesso maschile (GFK Eurisko) e fino ai trent’anni la percentuale dei russatori uomini si avvicina al 23 per cento della popolazione, mentre le donne contribuiscono solo per un 10 per cento. naso per eccessiva rimozione del velo pendulo, mentre gli interventi su mandibola, osso joide e base della lingua a volte sono molto pesanti. Buoni risultati si possono ottenere a volte con gli apparecchi mobili messi la notte». PER COMBATTERE le forme più gravi di apnea esistono centri qualificati in tutta Italia. L’Otorinolaringoiatria dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, diretta dal professor Claudio Vicini, mette in campo il robot chirurgico. La struttura forlivese è, infatti, la prima al mondo ad aver applicato la precisione dello strumento assistito, il Da Vinci, alla cura del paziente apneico grave, intervenendo sulla base-lingua. «Recentemente nel nostro istituto abbiamo organizzato la visita del dottor Karel Slama, prima tappa di una collaborazione internazionale — afferma il professor Claudio Vicini – entrambi abbiamo avuto lo stesso maestro, il professor Gregory Weinstein della Penn University di Philadelphia». Sin dal 2003, l’Otorinolaringoiatria di Forlì pratica la sleep-endoscopy, ovvero un insieme di procedure diagnostiche, di relativa recente introduzione, eseguite con tecnica endoscopica in un paziente roncopatico che ‘dorme’, spontaneamente o sotto influsso farmacologico: «La chirurgia dei grandi apneici da noi sviluppata è un settore di nicchia — commenta il direttore — abbiamo avuto molto delegazioni estere interessate a studiare questa nostra applicazione». UNA RICERCA effettuata sui topi rivela che gli anticorpi materni che arrivano al feto tramite la placenta potrebbero attaccare il cervello del nascituro: questa infiammazione potrebbe poi sfociare nell’autismo. Questo studio è stato pubblicato dal Journal of Neuroimmunology ed è stato condotto dal gruppo del Dr. Harvey Singer dell’ospedale Johns Hopkins a Baltimora, nel Maryland (Usa). L’équipe ha, inoltre, scoperto che man mano che i topi crescevano, i sintomi autistici peggioravano. Evoluzione che si osserva anche nell’uomo. «Ma paragonare gli uomini ai topi — rileva Singer — non può mai dare una sicurezza scientifica. E le cause dell’autismo sono molteplici». Udito a rischio, al via una campagna IN COLLABORAZIONE con le Cliniche specialistiche universitarie di Milano, Brescia, Verona e con le Terme di Sirmione, parte una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’ipoacusia (problemi a udire). Sono infatti sette milioni gli italiani che soffrono di tali problemi e 4 su 10 non ne sono a conoscenza. A tutti è offerta la possibilità di effettuare screening auditivi gratis su un camper completamente attrezzato. Saranno poi a disposizione dei questionari da compilare per controllare la reale consapevolezza su una corretta prevenzione. Verrà anche distribuito del materiale informativo e sarà possibile partecipare ad incontri di approfondimento totalmente gratuiti. Studio italiano: arrivano le radiazioni anti epilessia NUOVE SPERANZE contro l’epilessia. Uno dei centri di ricerca finanziati dalla Comunità Europea, il Sincrotrone di Grenoble, sta, infatti, studiando una metodologia che, attraverso l’uso di fasci microscopici di radiazioni, potrebbe combattere l’epilessia tagliando le fibre nervose che trasmettono le scariche. Il ricercatore responsabile dell’équipe con operatori provenienti da tutto il territorio europeo è l’italiano Pantaleo Romanelli, responsabile del reparto di Neochirurgia funzionale dell’Istituto neurologico mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Is). Questa scoperta potrebbe essere rivoluzionaria nel metodo di trattamento della malattia.