Paola Polacco Dottore in Odontoiatria e Protesi dentaria Specialista in Ortognatodonzia Emergenze ortodontiche In genere le urgenze sono rare ma possibili. Per poterle gestire in modo autonomo è importante che vi sia chiaro come funziona l’apparecchiatura che avete in bocca . Nel caso non riusciste a risolvere il problema, contattate lo studio per fissare un appuntamento nel più breve tempo possibile. L’apparecchio è costituito da: 1. Attacchi ortodontici: sono incollati al dente e collegati tra loro attraverso l’arco ortodontico. 2. Bande ortodontiche; sono degli anellini che vengono cementati sui denti posteriori, i molari. 3. Arco ortodontico: è il filo che collega tra loro tutti i denti ed è quello che trasmette la forza necessaria al loro spostamento. Viene collegato all’attacco attraverso uno sportellino già inserito nell’attacco o attraverso legature specifiche 4. Legature: possono essere elastiche (sono dei piccoli elastici, in genere colorati, che abbracciano tutto l’attacco) o metalliche (costituite da sottili fili che vengono attorcigliati e ripiegati dall’ortodonzista) 5. Elastici: vengono cambiati con elevata frequenza dal paziente e si applicano su particolari dispositivi (pin o legature) inseriti negli attacchi 6. Barra Palatale Le possibili urgenze sono: DENTI INDOLENZITI: E’ possibile che dopo l’applicazione dell’apparecchiatura e dopo gli appuntamenti di controllo i denti siano indolenziti ed avvertiate fastidio soprattutto quando si sfiorano. Nel caso vi siano stati prescritti dei farmaci, assumeteli in modo regolare. Adottate una dieta morbida ed effettuate sciacqui con acqua tiepida. In genere il fastidio raggiunge il picco il giorno successivo l’applicazione dell’apparecchiatura e passa dopo 2-3 giorni. GENGIVE SANGUINANTI: In genere èil sanguinamento gengivale è dovuto ad un ristagno di placca. Spazzolate, passate il filo interdentale e lo spazzolino interprossimale, anche se le gengive dovessero sanguinare maggiormente. Deve essere rimosso ogni ristagno di cibo. Usate un gel a base di clorexidina. Se dopo 2-3 gg il fastidio non dovesse passare contattate lo studio. PICCOLE ULCERE ED AFTE: In pazienti predisposti, l’irritazione indotta dall’apparecchiatura può favorire la formazione di piccole ulcere od afte. Se vi accorgete che un’ulcera si è formata in corrispondenza di una parte pungente mettete della cera ortodontica sull’apparecchio. Prendete dalla confezione una quantità di cera pari ad un pisello ed ammorbiditela tra le dita. Fatela aderire bene all’apparecchio schiacciandola con decisione. Ricordate che l’ingestione accidentale della cera non è dannosa. Qualora il fastidio interferisse con la masticazione o la fonazione potete applicare dell’anestetico locale (Emla) con un cotton fioc. DISTACCO O SPOSTAMENTO DI UNA LEGATURA: se la legatura è elastica cercate di riposizionarla con un pinzetta. Nel caso fosse una legatura metallica che si è spostata potete cercare di ripiegarla con il retro di un cucchiaio o di una matita dotata di gomma. SCEMENTAZIONE DI UNA BANDA: Se una banda dovesse scementarsi cercate di riposizionarla in sede ed evitate cibi appiccicosi. Appena possibile contattate lo studio in modo che possa essere adeguatamente riposizionata. DISTACCO DELLA BARRA PALATALE: qualora dovesse sfilarsi o dissaldarsi la barra palatale occorre reinserirla nel tubo o legarla con un filo interdentale alla banda o all’arco principale. DISTACCO DI UN ATTACCO: Gli attacchi sono posizionati sui denti con un adesivo che è programmato per resistere alle normali forse di masticazione. La masticazione di cibi particolarmente duri (croste di pane particolarmente dure, olive con il nocciolo, ciliegie, carote,finocchi, mele, castagne secche o troppo cotte, torrone, caramelle dure, cosce di pollo costine di maiale… ) possono determinare un loro distacco. Se l’attacco si dovesse muovere sull’arco ma non dovesse creare fastidio, non preoccupatevi ma informate appena possibile lo studio. Se l’attacco dovesse dare fastidio perché si è ruotato cercate di riportarlo in posizione corretta e consolidatelo con della cera o del filo interdentale all’attacco adiacente. Ricordatevi comunque di avvisare sempre lo studio in modo che si possa predisporre il tempo adeguato. ALLUNGAMENTO DELL’ARCO: in genere l’arco è tagliato della dimensione corretta e piegato in modo che non possa muoversi. Tuttavia se l’arco è ancora sottile è possibile che si sposti dalla sua posizione originaria e cominci a pungere. In questo caso potete posizionare della cera o cercare di tagliare l’arco con un tronchesino disinfettato con dell’alcool (quelli per le unghie funzionano abbastanza bene ma possono deformarsi, altrimenti è possibile reperire quelli per elettricista cha hanno la foggia simile a quella che usata in studio). INGESTIONE ACCIDENTALE: E’ molto rara ma può allarmare i genitori. Non preoccupatevi poiché le parti dell’apparecchiatura sono molto piccole e seguono il normale percorso digerente senza creare danni. E’ comunque consigliata una dieta ricca di pane, pasta e patate.