SUISA INFO Rivista per i membri 1.10 «Flat rate» culturale: Una soluzione patentata? Pagina 8 L’enigma dei codici sui CD: la soluzione Pagina 14 World Music a Copenhagen: Svizzeri ben piazzati Pagina 22 Suisa info 1.10 InternI 4Il Consiglio regolamenta ex novo le competenze Internazionale 5La fiera della musica Midem alla ricerca di denaro 22La fiera della Worldmusic Womex con il vento in poppa Buono a sapersi 8Sul perché una «flat rate» culturale non è una soluzione 5 M i d em 2 010 Esibizio n i elve ti ch e d i su ccesso 14Cosa significano i codici sul CD? 23Cosa fa la SUISA per la previdenza? Fondazione Suisa 13Concorsi 2010 per la musica da film e folcloristica 8 Nuovi membri 17Nuovi arrivi (eminenti) degli scorsi mesi «Fl at r ate» cu ltu r ale All a ri cerca d i mo d elli d’indenniz z a zione nel web? Notizie 18Nuove pubblicazioni sulla scena musicale svizzera Scadenze 24Anteprima delle prossime fiere ed eventi 17 IMPRESSUM Caporedattore Martin Wüthrich Design www.crafft.ch Stampa Mattenbach AG, Tiratura 20 600 es. SUISA Bellariastrasse 82, Postfach 782, 8038 Zürich, T. +41 44 485 66 66, F. +41 44 482 43 33 SUISA 11bis, av. du Grammont, 1007 Lausanne, T. +41 21 614 32 32, F. +41 21 614 32 42 SUISA Centro San Carlo, Via Soldino 9, 6903 Lugano, T. +41 91 950 08 28, F. +41 91 950 08 29; www.suisa.ch, [email protected] N ov ità all a SU ISA Pippo Po llina e altre n u ove entr ate in breve Foto: POOL 360 Medias - Image & Co / MIDEM 2010, istockphoto, Christian GeislerFoto Foto frontespizio: Jacob Crawfurd EDITORIALE Stimati membri Forse ne siete già venuti a conoscenza per vie traverse: Quest’anno la SUISA avrà una nuova Direzione. Già a dicembre del 2008, il Consiglio aveva nominato Andreas Wegelin come successore del Direttore generale Alfred Meyer che in estate andrà in pensione. In considerazione del fatto che nello stesso periodo Jean Cavalli passerà alla nostra società consorella Société Suisse des Auteurs (SSA) e poiché è necessario sostituire Andreas Wegelin nella sua odierna funzione, ci siamo trovati a dover occupare contemporaneamente due posti nel vertice direttivo. Siamo felici ed orgogliosi di aver potuto promuovere due persone che hanno contribuito a segnare la SUISA con la loro pluriennale attività di responsabili di divisione: la signora Irène Philipp subentrerà a Jean Cavalli, assumendo a partire dal 1° luglio la direzione del Dipartimento Servizi membri e Ripartizione. Il signor Vincent Salvadé è già membro della Direzione dallo scorso 1° gennaio e assumerà progressivamente la direzione delle trattative tariffarie da Andreas Wegelin. Continuerà ad essere a capo del servizio giuridico e della divisione Licenze e Diritti di esecuzione ed emissione di Losanna . A partire dal 1° luglio assumerà la direzione del Dipartimento Servizi clienti e Licenze per tutta la Svizzera. Sono certo che siamo riusciti a mettere insieme la migliore squadra direttiva possibile per la SUISA e i suoi membri. Alfred Meyer, Jean Cavalli e Andreas Wegelin hanno gestito finanziariamente con molto successo la SUISA al servizio della Cooperativa. In questo modo la SUISA ha generato per decenni (e nonostante la crisi discografica anche in tempi più recenti) fatturati e somme da ripartire in crescita. Questo lo deve non da ultimo ad una Direzione che amministra i diritti dei creatori di musica con prudenza ed ostinazione e che l’azienda ha dotato di molto impegno per i suoi compiti. Ringrazio pertanto di tutto cuore per questa prestazione ed auguro ai due membri direttivi dimissionari ogni bene per il futuro. In concomitanza all’imminente cambio del personale, l’organigramma dell’azienda subirà alcuni adeguamenti strutturali. Finora alcune divisioni a Losanna e Zurigo venivano gestite separatamente da due persone. In futuro queste divisioni a Zurigo e Losanna sottostaranno ad un’unica persona. Da questo consolidamento del servizio giuridico, della divisione membri e del servizio clienti ci auguriamo un’unificazione e una semplificazione dei processi. Gli interlocutori regionali di vostro riferimento rimarranno gli stessi: la comprovata squadra di professionisti incaricati della vostra regione continuerà ad occuparsi sia dei nostri titolari di licenza come anche dei nostri membri. Il Ticino continuerà ad essere ben servito dal nostro team di Lugano. Mi rallegro del fatto di potermi impegnare con la vecchia e la nuova Direzione della SUISA per voi e per i nostri obiettivi comuni e vi auguro sin d’ora una lettura interessante. Hans Ulrich Lehmann, Presidente suisa info 1.10 Foto: Pablo Faccinetto 3 Rapporto del Consiglio d’amministr a zione Marco Zanotta Nelle riunioni dello scorso semestre, il Consiglio si è tra l’altro occupato della successione nella Direzione e del riassetto della regolamentazione delle competenze. Le nuove competenze delle tre Commissioni di Consiglio per il 2009 hanno dato buoni risultati. N ella seduta autunnale (16/17 settembre 2009), il Consiglio ha trattato un gran numero di affari. Ha approvato una nuova regolamentazione delle competenze che rappresenta schematicamente chi prepara gli affari principali, chi avanza le proposte, chi prende le decisioni. Questo rinnovamento si è reso necessario sulla base del regolamento organizzativo introdotto il 1. 1. 2009. A determinate condizioni, il Consiglio ha inoltre approvato una strategia comunicativa comune delle cinque società di tutela dei diritti d’autore, che fissa obiettivi comuni nel settore Public Affairs. A medio termine i nostri interessi dovrebbero essere meglio rappresentati a Palazzo federale. Il Consiglio ha inoltre preso atto di un progetto della nostra organizzazione mantello internazionale CISAC: «Attitude towards copyright» analizza a livello mondiale i motivi dell’attitudine negativa che esiste nei confronti del diritto d’autore e propone misure per un miglioramento della situazione. La Commissione Finanze e Controllo ha riferito sulla sua prima verifica del siste- 4_Interni ma di controllo interno. Da tutte le verifiche a campione è emerso che la Direzione e i collaboratori si attengono al sistema di controllo interno. La Commissione Tariffe e Ripartizione ha tra l’altro riferito sulla revisione delle regole di ripartizione per gli introiti provenienti dalle discoteche e dai club e dalle emissioni della SSR. La Commissione Organizzazione e Comunicazione ha in particolare riferito sui lavori preliminari in merito alla revisione del contratto di tutela e all’elaborazione di un contratto d’edizione modello. In occasione dell’ultima seduta del 2009 (9/10 dicembre 2009), il Consiglio ha deliberato sulla successione nella Direzione (si veda editoriale). È stato inoltre approvato l’organigramma per il primo semestre 2010. Per il secondo semestre – dopo le dimissioni di Alfred Meyer e di Jean Cavalli – verrà tempestivamente presentato un organigramma nuovamente aggiornato. Per quanto riguarda le finanze, il Consiglio ha approvato il budget 2010. Rispetto al 2009 prevede un lieve incremento degli introiti; è tuttavia inferiore all’anno record 2008. Le deduzioni delle spese per le ripartizioni 2010 rimangono invariate ri- spetto al 2009 (nel 2009 la deduzione delle spese sui diritti d’esecuzione e d’emissione in Svizzera è stata ridotta dal 19 al 17%). Alcune revisioni del Regolamento di ripartizione hanno dato adito a discussioni. Un gruppo di membri aveva proposto una revisione in relazione alla ripartizione degli introiti dalle emittenti private (classe di ripartizione 2). Il Consiglio aveva approvato tali revisioni senza tuttavia accogliere le proposte dei membri in tutti i punti. Ha inoltre deciso un’ulteriore revisione delle regole di ripartizione per le classi di ripartizione da 5 a 8 (chiese, associazioni musicali). Dopo l’approvazione da parte dell’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI), le modifiche del Regolamento di ripartizione verranno comunicate a parte. ■ suisa info 1.10 Midem, dal 24 al 27 gennaio 2010, Cannes Monetizing Music Claudia Kempf Già l’anno scorso gli organizzatori del Midem dovevano far fronte ad un compito difficile, ovvero quello di adattare la fiera alle nuove condizioni del mercato musicale che non sono ancora consolidate. Hanno affrontato questa sfida e, nonostante la fiera si sia nuovamente ridimensionata del 10 percento, non hanno perso la scommessa. M onetizing Music» oppure «Come riuscire oggi a guadagnare denaro con la musica?» – questo è stato uno dei temi principali al Midem di quest’anno. Le numerose conferenze dedicate agli sviluppi digitali sono la dimostrazione del fatto che in questo contesto «l’autostrada di dati» svolge un ruolo fondamentale. Gli organizzatori del Midem hanno integrato per la prima volta nella fiera il MidemNet e hanno inoltre completato l’offerta con conferenze orientate alla pratica nella MidemAcademy e presentazioni di 15 Internet Startups nel Midem- Lab. Con le nuove offerte Networking come il «Country Speed Networking», gli organizzatori della fiera hanno puntato su un ulteriore ambito d’interesse. E infine sono riusciti a far conoscere noti rappresentanti di questi settori che finora a Cannes erano poco o per niente rappresentati. Gli svizzeri hanno fatto le cose in maniera più modesta e hanno allestito il nuovo stand comune nel luminoso Espace Riviera al piano superiore dell’edificio fieristico. Non si sa se attri­buire il merito al nuovo stand, alla luce naturale o semplicemente al Midem stesso, ma quest’anno l’evento è stato valutato dai nostri partecipanti dello stand in maniera molta positiva. Leggete voi stessi. Ueli Bracher, Musikvertrieb: «Offrendo una piattaforma per un Networking più intenso, il Midem adotta Sophie Hunger live al MidemTalent Uno degli highlight del Midem è stata l’esibizione di Sophie Hunger nel quadro del MidemTalent. Davanti ad una platea «tutto esaurito» ha dato conferma del fatto che non a caso viene considerata una cantante/ cantautrice di formato mondiale. L’evento è stato finanziato da Swiss Music Export, che assieme alla sua etichetta Two Gentlemen lavora assiduamente alla conquista del mercato nordamericano. Il suo nuovo album, prodotto in collaborazione con Sound Engineer Stephane Briat (Air, Phoenix), esce a marzo del 2010. www.sophiehunger.ch suisa info 1.10 Foto: POOL 360 Medias - Image & Co / MIDEM 2010 Internazionale_5 Rachel Strassberger e Olaf Arbogast (Damp Production) «Producer of the Decade» Pharrell Williams nelle vesti di ambasciatore moderno della Svizzera. La veduta esterna del Midem mostra dove è possibile far soldi con la musica. l’approccio giusto. Utilizziamo il Midem prevalentemente per la cura delle relazioni. Grazie a questa fiera incontriamo i nostri partner in tutto il mondo in pochi giorni, risparmiando così viaggi dispendiosi sia a livello finanziario che di tempo. Il cambio d’ubicazione dello stand svizzero è molto positivo, in quanto in primo luogo offre più luce naturale, in secondo luogo un accesso più semplice e infine un ambiente più luminoso e piacevole.» Martin Schiess, K-tel Switzerland: «I contatti con i nostri ‹vecchi› clienti sono stati molto positivi. Tuttavia, ad eccezione di alcune concessioni di licenze, non ci siamo assicurati nessuna nuova collaborazione. Al Midem ho incontrato cose interessanti che prima della fiera non avrei mai pensato di vedere. Questo a dimostrazione del fatto che conviene sempre presentarsi ad una fiera. Per l’anno prossimo ci prenderemo più tempo sia per le conferenze che per incontrare i nuovi player.» Rachel Strassberger, agente artistico: «Il Networking è stato eccellente. Per la prima volta non mi sono concentrata solo sulle label, ma sono andata alla ricerca di manager di grandi artisti americani con 6_Internazionale cui i miei produttori potrebbero collaborare. E così ho allacciato dei contatti straordinari. Quest’anno per la prima volta mi sono recata alle conferenze ed ho imparato molto. Finora non ne avevo mai avuto il tempo, ma ne vale veramente la pena. Il Midem si è aperto a nuovi settori. Nel 2005/2006 si sono lamentati tutti. Ora l’attenzione è rivolta ai nuovi ambiti e si discute come poterci guadagnare denaro.» Vin Gadher, United Sound: «Il Midem non era più così pieno, ma la gente aveva un atteggiamento più positivo e l’atmosfera era molto più calda. È stato veramente semplice organizzare degli incontri. Vale la pena andare a Cannes anche solo per presenziare alle conferenze che sono molto utili. Ho scoperto nuovi Tools interessanti per il marketing ed il management degli artisti, come ad esempio bandcentral.com.» Daniel Fehlmann, Nation Music: «Grazie al suo ridimensionamento, il Midem è diventato più ‹ordinato› e offre una migliore visione d’insieme. Si ha ora l’opportunità di seguire tutto e ci si perde meno nelle vicissitudini della fiera. Negli ultimi anni il mercato si è dimezzato due volte, ma il Midem si svolge sempre nella stessa località dove i prezzi sono elevati. Mi chiedo come mai la fiera non abbia luogo in un altro posto. Il Midem è super, ma a mio avviso non deve necessariamente svolgersi a Cannes. È l’infrastruttura che conta. Per l’anno a venire mi sono ripromesso di andare alle conferenze e di pianificare del tempo supplementare per questa attività.» Wladek Glowacz, Tudor: «Per noi il Midem si è svolto alla grande in tutti i sensi, è una piattaforma ideale. Ho incontrato i nostri partner di distribuzione di tutto il mondo e le riviste specializzate con le quali collaboriamo strettamente. Naturalmente ci siamo rallegrati molto del Midem Classical Award per la nostra produzione Mahler. Questo riconoscimento ha un’eco mondiale e si riflette anche nelle vendite. Vincere nella categoria opere sinfoniche, dove partecipano tutte le grandi etichette del mondo, è molto prezioso anche per gli artisti.» Christian Fighera, Two Gentlemen: «Il Midem ha rappresentato una tappa nello sviluppo della carriera di Sophie Hunger. Sapevamo che al Midem sarebbero state presenti numerose ditte canadesi con le quali abbiamo contatto da molto tempo e abbiamo quindi colto Fotos: POO L 360 Medias - Image & Co / MIDEM 2010, SUISA suisa info 1.10 Tra musicisti: Step Bindella con Simone De Lorenzi e Simon Schüttel della band Fiji. l’occasione per invitarle al Showcase di Sophie. È ancora troppo presto per dire qualcosa di concreto, ma si muoverà sicuramente parecchio. Il feedback è stato molto positivo.» Andreas Wegelin, SUISA: «La SUISA organizza da 20 anni uno stand collettivo della scena musicale elvetica. Le nostre società consorelle estere sono presenti sul luogo in maniera simile. Questo significa che al Midem gli organi direttivi delle società curano uno scambio sia reciproco che con le organizzazioni mantello CISAC e BIEM, come anche con i grandi editori major. Al Midem del 1997 è stato concordato il primo Cannes-Agreement tra le società di tutela dei diritti d’autore e gli editori major. Quest’anno gli editori hanno sottoscritto la 3° edizione di questo accordo. Anche i clienti, soprattutto dal settore online, utilizzano più frequentemente il Midem per entrare in contatto con la SUISA. Questa fiera ci offre quindi una buona ed importante opportunità per rappresentare i nostri servizi.» Una parte delle Conferences come anche la lettura dei Midemblogs sono consultabili su www.midem.com. ■ suisa info 1.10 Foto: E. Rossori Midem Classical Award ai Tudor La Sinfonia no 9 di Gustav Mahler, prodotta dai Tudor, incisa dai Bamberger Symphoniker sotto la direzione di Jonathan Nott, ha vinto al grande galà Midem della musica classica il «Midem Classical Award» nel prestigioso settore «Opere sinfoniche». Sono state complessivamente premiate 16 produzioni e tre DVD tra una selezione di 111 etichette discografiche. Il gala è stato trasmesso per la prima volta in diretta su France Musique. Midem 2010 in cifre Nel 2010 hanno partecipato ca. 7200 persone provenienti da 78 paesi. Su 3200 ditte, il 28% ha partecipato per la prima volta. La maggior parte delle ditte nuove provenivano dal settore digitale. Assidua partecipazione al nuovo stand svizzero Fortunatamente è stato possibile arrestare il calo di partecipanti dell’anno scorso presso lo stand comune svizzero: Quest’anno erano accreditate allo stand rossocrociato 36 ditte (2009:32). In seguito alle ristrutturazioni della fiera e alla difficile condizione in cui versa l’industria musicale, il concetto fieristico è stato radicalmente rielaborato. Lo stand fieristico delle scorse edizioni è stato sostituito da un moderno stand compatto posizionato presso l’Espace Riviera. Sotto la nuova label «made in switzerland» lo stand risplendeva grazie ad un fresco design. Per la prima volta è stato presentato al Midem un Mx3-Cube tridimensionale contenente attuali brani musicali e molte informazioni in merito ad artisti svizzeri e gestibile con facilità tramite touchscreen. I visitatori della fiera hanno così avuto la possibilità di conoscere nuove canzoni ed ottenere maggiori indicazioni in merito agli artisti. Lo stand comune viene finanziato dalla Fondazione SUISA per la musica, la SUISA e IFPI Svizzera. Internazionale_7 «Fl at r ate» cultur ale Alfred Meyer Un’intera generazione si è abituata ad acquisire gratuitamente da Internet musica, film, libri, testi, foto e software. Nel settore della musica prevalgono come fonti offerte P2P illegali. I sostenitori del traffico Internet libero e gratuito chiedono in parte l’abolizione del diritto d’autore (almeno nel settore online), in parte l’introduzione di una flat rate culturale. Il presente contributo si limita alla flat rate culturale e riporta esclusivamente un’opinione attuale personale dell’autore. Con ciò la SUISA non ha nessun obbligo. Vi preghiamo di tener conto del sondaggio di opinione alla fine. L’utilità dei divieti non è dimostrata È pur vero che con divieti, minacce, denunce, richieste di risarcimento e altre misure repressive alcune piattaforme ­Internet sono state obbligate a svolgere il loro dovere. Non è tuttavia stato possibile impedire la diffusione dei trasferimenti di file illegali. Dopo alcune ondate di denunce, in alcuni paesi lo scambio P2P è diminuito per alcuni mesi, ristabilendo tuttavia poco tempo dopo il livello precedente. Le autorità giudiziarie non possono infatti occuparsi esclusivamente di denunce per pirateria online. Hanno altro da fare. Per questo motivo non è possibile sporgere sistematicamente denuncia contro tutte le violazioni in Internet. Non si sa pertanto se le strade percorse dalla Francia e dalla 8_Buono a sapersi Spagna nella lotta alla pirateria informa­ tica, avranno più successo. In Francia gli internauti devono essere ammoniti se commettono una prima e seconda «infrazione» ed esclusi da Internet (réponse graduée) in occasione della terza. In Spagna si prevede di bloccare con procedimento rapido i siti Internet che propongono illegalmente contenuti protetti dal diritto d’autore. Molti sostenitori di una flat rate sottolineano il fatto che Internet non è solo un’innovazione tecnologica, bensì che ha modificato tipologie di comportamento sociale. Non è infatti accettabile che un comportamento «socialmente approvato» venga criminalizzato. Questo viene tuttavia criticato dagli oppositori come capitolazione del diritto davanti al potere della realtà. Collaborazione con gli ISP Senza il sostegno degli Internet Service Providers (ISP) le misure repressive non sono possibili. Solo loro sono infatti in grado di accertare l’identità che si cela dietro al numero IP di un pirata informa­ tico. Anche l’introduzione di una flat rate culturale o di altre alternative non sarà possibile senza la collaborazione degli ISP. Tuttavia gli ISP non lavorano spontaneamente – e questo è comprensibile dal loro punto di vista – con gli aventi diritto o con le autorità, ma solo se obbligati per legge. La maggior parte delle leggi prevedono solo che in seguito ad una denuncia gli ISP debbano rendere noti i dati del cliente associabile ad un indirizzo IP. Cos’è una flat rate culturale? La flat rate culturale descrive un modello di compenso forfettario. Il termine viene inoltre utilizzato in tutte le accezioni possibili, dal compenso forfettario per P2P o per lo scambio non commerciale di contenuti in Internet, il compenso per tutte le utilizzazioni culturali online, fino al compenso per utilizzazioni online e offline. Pare che nessuno sappia veramente cosa si intenda precisamente. Per gli aventi diritto la flat rate culturale significa, a fronte della legge in vigore, un’espropriazione tanto meno accettabile quanto più estesa è. Molti aventi diritto, presumibilmente la maggioranza, sono Foto: istockphoto suisa info 1.10 contrari ad una flat rate culturale a prescindere. Singole offerte commerciali (e legali) saranno inoltre difficilmente ancora redditizie, se tramite una flat rate vengono compensate anche le offerte commerciali. In considerazione delle numerose ulteriori domande ancora irrisolte e delle divergenze d’opinione di cui alcune verranno discusse qui di seguito, partiamo quindi da un termine stretto, vale a dire da un compenso forfettario per utilizzazioni online P2P non commerciali. Anche questo termine stretto andrebbe precisato. I gestori delle Social Websites come Youtube ad esempio, agiscono in maniera commerciale, anche se molti partecipanti non lo fanno. La stessa cosa vale ad esempio per Sharehoster oppure One Click Hoster come Rapidshare e Netload. Pare non venga più seriamente contestato il fatto che alle Social Websites come Youtube possano essere concesse licenze da parte degli aventi diritto. Rimane attualmente controverso se anche Sharehoster abbiano bisogno di una licenza degli aventi diritto. Per il momento definiamo la flat rate un compenso forfettario per utilizzazioni P2P, senza esaminare se tale termine includa anche ulteriori forme di utilizzazioni non commerciali oggi illegali. Con una flat rate culturale devono essere compensati i diritti per tutte le categorie di opere e aventi diritto? Una flat rate con cui vengono compensati ad esempio solo i diritti d’autore sulla musica, ma non quelli per quanto riguarda film, testi, foto, software, games, ecc. oppure che non includa anche i diritti del produttore, non risulta molto sensata. Chi deve versare la flat rate? È un principio del diritto d’autore che i titolari dei diritti d’autore non debbano invadere la sfera privata. Conformemente a ciò non è l’ascoltatore di una trasmissione radiofonica a pagare i diritti d’autore, bensì l’organismo di diffusione, non l’acquirente di un supporto vergine (ad es. di un lettore MP3), bensì il produttore o l’importatore. È quindi ovvio che sono gli ISP a dover pagare la flat rate culturale. Una flat rate culturale fa realizzare più denaro agli aventi diritto? suisa info 1.10 Buono a sapersi_9 parte tra i propri membri, altresì basandosi sui risultati della ricerca di mercato. Resta aperta la questione se un simile sistema è utilizzabile per altre utilizzazioni (online) e in collaborazione con ulteriori gruppi di aventi diritto non organizzati in società di gestione. A quanto deve ammontare la flat rate, chi la fissa? Qualsiasi cifra che in via sperimentale è stata proposta, è apparsa per gli uni troppo bassa o per gli altri troppo alta. La questione è destinata a rimanere irrisolta. Come deve svolgersi la ripartizione? Una registrazione di tutte le opere trasferite tramite P2P invaderebbe necessariamente la sfera privata e per motivi di protezione di dati o personali incontrerebbe resistenza. Il dispendio per l’elaborazione di simili registrazioni si troverebbe inoltre a lungo termine in un rapporto non sostenibile rispetto agli introiti provenienti dalla flat rate. A queste condizioni e in considerazione dell’infinità degli aventi diritto e delle loro diverse «culture», una ripartizione centrale per il momento non sembra essere possibile. Le società di tutela dei diritti d’autore svizzere per il film, la musica, la letteratura, il dramma e le arti figurative sono tenute a collaborare per quanto riguarda determinati settori. Ripartiscono i compensi forfettari (come l’indennità sui supporti vergini) che non possono essere assegnati in maniera mirata a determinate opere, in due tappe: Nella prima tappa vengono ripartiti nell’ambito di una ripartizione approssimativa le parti sulle diverse categorie di opere o aventi diritto. Le società di tutela dei diritti d’autore sono riuscite in molti casi, sulla base dei risultati della ricerca di mercato, ad accordarsi su una simile ripartizione approssimativa. In una seconda tappa ogni società ripartisce la propria 10_Buono a sapersi Un’introduzione della flat rate a livello nazionale è pensabile? Una flat rate puramente nazionale è pensabile. Solo che coloro che vengono gravati dalla flat rate si sentiranno svantaggiati rispetto ai concorrenti all’estero. È prevedibile che un’azione individuale della Svizzera provocherebbe manovre affaristiche di aggiramento. Di quali obblighi internazionali dovrebbe tener conto la Svizzera? In base alla convenzione internazionale, il diritto di rendere accessibili online opere protette è un diritto assoluto dell’avente diritto. I titolari di diritto possono decidere se e a quali condizioni vogliono permettere­ che le loro opere vengano messe a disposizione su Internet. Le convenzioni inter­ nazionali a cui ha aderito la Svizzera, prevedono che limitazioni di tale diritto siano permesse solo a tre condizioni: devono limitarsi a determinati casi speciali, non devono violare gli interessi giustificati degli aventi diritto e non devono pregiudicare la normale elaborazione delle loro opere. Si evidenziano divergenze di opinione in merito al fatto se una flat rate culturale soddisfi le suddette tre premesse. – Determinati casi speciali: si può ancora parlare di casi speciali quando la maggior parte dei contenuti protetti vengono scambiati tramite P2P (filesharing, eventualmente filehosting)? – Interessi giustificati: è nell’interesse giustificato degli aventi diritto decidere autonomamente se le loro opere devono essere rese accessibili in Internet? – Pregiudizio della normale elaborazione: il P2P pregiudica la vendita di supporti sonori? Se sì (e noi lo pensiamo), una le- galizzazione tramite una flat rate culturale non aggraverebbe ulteriormente il pregiudizio? Come già detto, le opinioni divergono. Considerando la natura della cosa, non vi sono sentenze giudiziarie in merito. Il paese che introdurrà per primo una flat rate culturale rischia, accanto alla condanna come nazione che non lotta contro la pirateria informatica, una denuncia davanti al Tribunale della World Trade Organization. Diteci cosa ne pensate È probabile che una maggioranza degli aventi diritto respinga una flat rate culturale. Ritengono infatti che la possibilità di monitorare le utilizzazioni delle loro opere e prestazioni sia una premessa necessaria per ricevere per il loro lavoro o i loro investimenti un compenso adeguato. I sistemi di indennizzazione forfettaria non sono graditi se gravano (indirettamente) anche su coloro che non fanno ricorso a opere protette. A loro avviso, il sistema di una flat rate culturale solleva ancora troppe questioni irrisolte. D’altro canto molti utenti P2P sembrerebbero essere pronti a pagare qualcosa se lo scambio venisse «legalizzato». In base ad un sondaggio in Svezia sarebbero l’84%. I sostenitori ritengono che un controllo efficiente del traffico Internet non sia possibile o lo sia solo a fronte di un dispendio non sostenibile, e vogliono impedire la «criminalizzazione» della generazione Internet. La SUISA prenderà in considerazione l’opinione dei suoi soci. Vi preghiamo pertanto di comunicarci ciò che pensate sulla flat rate culturale. Spediteci a questo scopo un’e-mail con oggetto «Flat rate» culturale a [email protected]. ■ suisa info 1.10 Nuove competenze nei quadri della SUISA Nell’editoriale del presente Info abbiamo riferito sulla nuova direzione. In concomitanza con l’imminente cambio del personale, l’organigramma della SUISA subirà alcuni adeguamenti strutturali. Finora alcune divisioni a Losanna e Zurigo veni­ vano amministrate separatamente da due persone. A partire dal 1° luglio la divisione Diritti di esecuzione ed emissione verrà posta per tutta la Svizzera sotto la direzio- ne di Chantal Peter, attualmente attiva nel servizio giuridico della SUISA. Questa gestione unitaria è già in vigore dal 1° gennaio 2010 per quanto riguarda il servizio giuridico (Bernhard Wittweiler), la divisione Membri (Poto Wegener) e la divisione Diritti di riproduzione e Richieste d’indennità (Fabian Wigger). È stato altresì nominato il nuovo responsabile della divisione Film: ad aprile Pascal Philipona succederà Sondaggio tra i membri in merito alla comunicazione È nostra premura che voi, in qualità di soci, siate sempre aggiornati sulla nostra attività. Inoltre, l’entità e la qualità dell’informazione devono soddisfare il più possibile le vostre esigenze. Per sapere cosa vi interessa, cosa manca o cosa si potrebbe omettere, conduciamo un sondaggio che non concerne unicamente il SUISAinfo che tenete nelle vostre mani. Il rapporto annuo, la presenza in Internet e il contatto personale sono ulteriori importanti strumenti di comunicazione che intendiamo migliorare. Prendete parte al sondaggio ed aiutateci ad informarvi meglio. La compilazione del sondaggio online richiederà ca. 15 – 20 minuti. Se desiderate partecipare, scriveteci un’e-mail con l’indicazione in oggetto «Sondaggio» a [email protected]. Eccezione: se ricevete il SUISAinfo per e-mail, verrete automaticamente invitati a partecipare. Meno spese d’amministrazione grazie agli standard di dati Le utilizzazioni musicali nel settore online aumentano. Purtroppo lo scambio di dati tra etichette, editori, gestori online e società di tutela dei diritti d’autore non è completamente standardizzato. La valutazione dei dati d’utilizzazione (indicazioni su opere, aventi diritto, numero di utilizzazioni, provente delle utilizzazioni) è pertanto elevata rispetto alla somma ripartibile per ogni utilizzazione. Per ridurre il dispendio, in collaborazione con società di tutela dei diritti d’autore, produttori (label) e gestori di servizio, la SUISA ha elaborato nuovi standard sotto il nome di DDEX (Digital Data Exchange). Questi standard, che vengono continuamente sviluppati ulteriormente, agevolano lo scambio di dati e la loro elaborazione automatica. La SUISA sta attualmente implementando questi standard insieme a partner internazionali importanti. www.ddex.net suisa info 1.10 ad Eric Mermod, che ha lasciato la SUISA a gennaio del 2010. Finora Pascal Philipona ha occupato diverse funzioni nell’economia privata e nell’amministrazione, per lo più nel servizio giuridico. Attenzione: I vostri interlocutori regionali rimangono gli stessi; potete rivolgervi come di consueto ai team di Zurigo, Losanna o Lugano. Trovate l’attuale organigramma sotto www.suisa.ch >suisa >Organigramma In merito ai salari della Direzione della SUISA Marco Zanotta Nel dicembre del 2009, la consigliera nazionale S. Leutenegger Oberholzer ha presentato un’iniziativa parlamentare in merito all’argomento «Salari eccessivi nelle società di gestione» suscitando le critiche di alcuni media soprattutto per quanto riguarda la SUISA. Sottolineiamo che la politica salariale e la determinazione dei compensi dei membri della Direzione compete al Consiglio della relativa società di gestione. I Consigli, indipendentemente dal dibattito pubblico, sono tenuti a fissare tali salari in particolare con riferimento alle loro decisioni di budget. La commissione del Consiglio competente di cui faccio parte anch’io, stabilisce quindi i salari della Direzione ogni anno ex novo. In considerazione del dibattito politico lanciato, il Consiglio tratterà ancora una volta a fondo la tematica salariale. In questo contesto discuteremo anche la questione di quali criteri debbano essere considerati nel fissare i compensi della Direzione. I salari 2009 e 2010 verranno pubblicati nel prossimo rapporto annuo che apparirà a metà maggio. Interni_11 DIVERSITÀ CULTUR ALE – PIÙ DI UN SEM PLICE SLOGAN Una maggiore presa di coscienza della vita culturale nel nostro Paese e un miglior posto della cultura nella politica generale della Svizzera. Sono le raccomandazioni di una sessantina di specialisti formulate nel rapporto «La diversité culturelle – plus qu’un slogan». Questo rapporto sulla diversità culturale in Svizzera esce esattamente un anno dopo l’adesione della Svizzera alla Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. Secondo tale convenzione la cultura non è una merce come le altre. Il nostro Paese si è così unito agli oltre 100 Stati che hanno ratificato questo accordo internazionale adottato dall’UNESCO nel 2005. La Commissione Svizzera per l’UNESCO e la Coalizione svizzera per la diversità culturale, che si adoperano entrambe affinché la diversità culturale nel nostro Paese non rimanga un semplice slogan, hanno invitato una sessantina di attori della società civile a tracciare un bilancio della situazione attuale e a formulare proposte per il futuro. I risultati del loro lavoro e le loro raccomandazioni sono sintetizzati nel rapporto «La diversité culturelle – plus qu’un slogan / Kulturelle Vielfalt – mehr als nur ein Slogan». Collaborazione della SUISA e della Fondazione SUISA Sotto la direzione di Silvia Delorenzi, nel gruppo specialistico «Musica» Jean Cavalli (SUISA) e Urs Schnell (Fondazione SUISA per la musica) hanno riflettuto su come dei diritti d’autore e di protezione affini forti rappresentino il presupposto di base per la diversità culturale, e quali aspetti la promozione musicale degli enti pubblici e privati debba tener presente per soddisfarla. La sintesi del rapporto può essere ordinato direttamente sotto www.diversitaculturale.ch. Allo stesso indirizzo web si può consultare l’intero rapporto online. Il soc io dell a SUISA Niki Reiser onor ato a Solet ta Nell’ambito delle Giornate cinematografiche di Soletta al compositore Niki Reiser è stato dedicato il programma speciale «Rencontres». In occasione dell’inaugurazione il 22 gennaio 2010, il Direttore della Fondazione SUISA Urs Schnell ha tenuto il discorso d’encomio. Siamo grati alle Giornate cinematografiche di Soletta che, con questa 15° edizione di «Rencontres», hanno permesso all’evento della musica da film di passare in primo piano e grazie a ciò di focalizzare l’attenzione su un socio della SUISA. La SUISA e la Fondazione SUISA per la musica hanno sostenuto finanziariamente questa parte del programma. Nato nel 1958 a Reinach (AG), Niki Reiser è cresciuto a Sciaffusa e a Basilea. Dopo una formazione classica di flauto, dal 1980 al 1984 ha studiato jazz e musica classica al Berklee School of Music a Boston, scegliendo già allora come materia principale 12_Fondazione SUISA Niki Reiser (a sinistra) e Dani Levy «composizione di musica da film». A questo periodo risalgono già i suoi primi lavori cinematografici. Tornato in Svizzera, ha ampliato il suo bagaglio con ulteriori studi nell’ambito compositivo. La musica della prima opera «Du mich auch» di Dani Levy del 1986 ha gettato le basi per la sua stretta collaborazione in tutti i successivi film di Levy. Con la sua musica del film d’esordio di Caroline Link «Jenseits der Stille» (1996) ha entusiasmato sia il pubblico che la critica. L’opera di Niki Reiser ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui più volte il Deutscher Filmpreis, il Bayerischer Filmpreis e il Premio per la musica da film della Fondazione SUISA (2001). È oggi uno dei compositori di musica da film più richiesti della zona tedescofona. Foto: eddymotion.ch suisa info 1.10 Sound & Stories Vincono Jonas Meier e M ike Raths Alla 45° edizione delle Giornate cinematografiche di Soletta i registi Jonas Meier e Mike Raths hanno vinto, nell’ambito del programma di clip musicali, sia il premio della giuria che quello del pubblico. Mike Raths (regista) e Beni Wülser (produttore) con Urs Schnell Il premio del pubblico della Fondazione SUISA per la musica per il miglior video musicale (regia) è dotato di CHF 5000 ed è stato conferito quest’anno, in occasione delle Giornate cinematografiche di Soletta, per la terza volta. Anche il premio della giuria di SWISSPERFORM ammonta a CHF 5000. Entrambi i premi vanno alla regia del clip musicale più amato. La premiazione ha avuto luogo domenica 24 gennaio 2010 presso la Landhaus nell’ambito della 45° edizione delle Giornate cinematografiche di Soletta. Mike Raths e Jonas Meier vivono entrambi a Winterthur e negli scorsi anni hanno già prodotto e pubblicato, tramite la loro ditta di produzione «Zweihundfilm», clip musicali techno tra cui «Cevapcici» (2006) e «Music Machines» (2008). Ban do Swiss Tr ack 2010 La Fondazione SUISA per la musica e la Street Parade cercano in collaborazione con la SUISA per la seconda volta lo «Swiss Track – the best Electronic Music Track». La somma del premio ammonta a 10 000 franchi. Con il premio «Swiss Track» conferito per la prima volta nel 2009, ai creatori di musica nell’ambito dell’elettronica viene fornita una piattaforma per presentare i loro nuovi brani in un contesto di concorso nazionale. L’associazione Street Parade svolgerà la preselezione dei track inoltrati suisa info 1.10 Foto: eddymotion.ch e i 15 migliori verranno giudicati da una giuria specialistica. Sono ammessi al concorso esclusivamente i membri della SUISA; il termine ultimo d’invio è il 30 maggio 2010. Per ulteriori informazioni e per le condizioni di partecipazione dettagliate, consultate il sito www.streetparade.ch. Premio 2010 per la musica folcloristica La Fondazione SUISA assegna quest’anno un premio di riconoscimento dell’ammontare di 20 000 franchi per prestazioni straordinarie nel settore della musica folcloristica svizzera (strumentale o vocale). Il premio di riconoscimento è attribuito annualmente a compositori ed editori svizzeri che grazie alla loro creazione culturale contribuiscono in maniera rilevante ad arricchire l’eredità culturale del nostro Paese. Tale premio onora meriti straordinari nel settore della musica. Hanno diritto a partecipare al bando di concorso i membri della SUISA con cittadinanza svizzera o un permesso di soggiorno. Termine ultimo d’iscrizione è il 15 maggio 2010. L’intero regolamento nonché il formulario d’iscrizione possono essere scaricati in tedesco o francese sotto w w w.su isa.ch /it /fonda z ione - su isa / premi/premio-della-fondazione/. I formulari possono anche essere richiesti presso la Fondazione per iscritto: Fondazione SUISA per la musica Premio della Fondazione Av. du Grammont 11bis 1007 Lausanne Premio per la musica da film 2010 Giunta alla sua undicesima edizione, la Fondazione SUISA per la musica rende onore quest’anno a un compositore nel settore della musica da film e conferisce un premio di 10 000 franchi per la migliore colonna sonora originale abbinata ad un film di finzione. Come già negli scorsi anni una giuria specialistica giudicherà i lavori inoltrati. Potete consultare il regolamento ed il formulario di partecipazione sul sito www.suisa.ch/it/fondazione-suisa/premi/ premio-per-la-musica-da-film Fondazione SUISA_13 Codes, what codes? Di Poto Wegener, Fabian Wigger Chi intende produrre un supporto sonoro, deve dapprima superare alcuni ostacoli d’ordine tecnico. Si tratta in particolare di chiarire quali codici e annotazioni vi debbano essere apposti. Brezza d’estate ISRC Marco Rossi Significato International Standard Recording Code (ISO-Code für Tonaufnahme des Werks) Apposizione necessaria per commercializzazione digitale Collocazione nastro Master (durante premasterizzazione)/canale Q). Il codice è presente solo in forma digitale sulla traccia dati del CD (non è raffigurato sul supporto sonoro) Scopo identifica e permette di controllare l’utilizzazione della musica, in particolare digitalizzata Fatto determinante registrazione di un’opera musicale Dove ottenerlo? tramite la label, la SMMV o direttamente presso l’IFPI Chi l’appone? produttore di supporto sonoro Costi CHF 500.– (IFPI), gratis (SMMV in caso di status di membro professionista che costa CHF 135.–) Titolo Titolo Titolo Titolo Titolo Titolo Titolo Titolo Titolo brano brano brano brano brano brano brano brano brano 1 2 3 4 5 6 7 8 9 EAN Significato European Article Number / codice a barre Apposizione raccomandata Collocazione cover (visibile dall’esterno) Scopo semplifica la gestione del magazzino, la distribuzione e la vendita Fatto determinante supporto sonoro Dove ottenerlo? tramite la label, la SMMV3 o direttamente presso GS1 Svizzera Chi l’appone? produttore di supporto sonoro Costi a partire da CHF 30.– (SMMV) 14_Buono a sapersi del del del del del del del del del ISWC Significato International Standard Work Code (codice ISO per le opere musicali) Collocazione è registrato presso la SUISA (non è raffigurato sul supporto sonoro) Scopo identifica l’opera, in particolare per le società di gestione Fatto determinante opera musicale (in occasione della dichiarazione d’opera) Dove ottenerlo? SUISA Costi nessun costo suisa info 1.10 Timbro SUISA Simbolo Copyright © Significato supporto sonoro ha ottenuto la licenza SUISA Apposizione necessaria Collocazione supporto sonoro, inlay card o cover Scopo identifica la società di gestione che ha concesso la licenza Fatto determinante produzione di supporto sonoro Dove ottenerlo? SUISA1 Chi l’appone? produttore di supporto sonoro Costi nessun costo Significato «Copyright»: identifica il titolare del diritto d’autore Apposizione raccomandata Collocazione supporto sonoro, inlay card, cover (o spartito) Scopo la persona menzionata deve essere titolare di diritto sull’opera Fatto determinante opera protetta dal diritto d’autore (indipendentemente dal genere) Chi l’appone? produttore di supporto sonoro (editore per gli spartiti) Costi nessun costo Particolarità anche senza apposizione del contrassegno © i nomi degli autori devono figurare sul supporto sonoro Brezza d’estate Marco Rossi LC © 2010 by Marco Rossi P 2010 by Marco Rossi Sono riservati i diritti d’autore e i diritti di protezione affini, soprattutto per le esecuzioni ed emissioni in pubblico oltre alla copiatura del CD. Simbolo Significato «Phonorecorded»: identifica il produttore di supporto sonoro Apposizione raccomandata Collocazione supporto sonoro, inlay card o cover Scopo la persona menzionata deve essere titolare di diritto sulla registrazione Fatto determinante produzione di supporto sonoro Chi l’appone? produttore di supporto sonoro Costi nessun costo Particolarità il titolare di diritto può essere il produttore di supporto sonoro o l’artista 2 suisa info 1.10 Riserva diritti Significato sono riservati tutti i diritti d’autore e i diritti di protezione affini Apposizione raccomandata Collocazione supporto sonoro (event. anche inlay card o cover) Scopo dichiarazione che con la vendita del supporto sonoro non si intende concedere diritti Fatto determinante produzione di supporto sonoro Chi l’appone? produttore di supporto sonoro Costi nessun costo Significato codice della label / conferma che il diritto d’emissione è stato accordato Apposizione raccomandata per la pubblicazione della registrazione in Germania Collocazione supporto sonoro, inlay card oder cover Scopo identifica la label, in particolare per l’allestimento dei conteggi dei diritti di protezione affini Fatto determinante label Dove ottenerlo? tramite la label, la SMMV o direttamente presso l’IFPI Chi l’appone? produttore di supporto sonoro Costi CHF 500.– (IFPI), gratis (SMMV in caso di status di membro professionista che costa CHF 135.–) www.suisa.ch/it/clienti/tariffe-chi-pagacosa/produttori-discografici/ 2 È determinante sapere chi si assume il rischio del finanziamento della produzione. 3 www.smmv.ch 4 www.ifpi.ch 5 www.gs1.ch 1 Buono a sapersi_15 LA BASE DI OGNI HIT È LA CREATIVITÀ DEL COMPOSITORE. LA SUISA SI CONGRATULA CON I SUOI SOCI PER I RICONOSCIMENTI OTTENUTI DURANTE GLI SWISS MUSIC AWARDS. nominati national 2010: baschi, bligg, bucher & Schmid, dJ Antoine, liricas Analas, lovebugs, pegasus, ritschi, Seven, Sir colin, Stefanie heinzmann, Stress e wurzel 5 SU ISA sostiene gli Swiss Music Awards Martin Wüthrich All’origine degli hits c’è un buon songwriting, ragione per la quale la SUISA si impegna come partner degli Swiss Music Awards 2010. Sei riconoscimenti su dieci sono stati assegnati ad artisti e artiste del pop e rock della Svizzera. Il successo dei nostri membri dimostra che la buona musica pop e rock non deve necessariamente provenire da oltreoceano e nemmeno essere stata composta in Inghilterra o in Scandinavia. Il pubblico tuttavia si rende raramente conto di quanto lavoro ci sia dietro ad un brano finito. Con il nostro impegno agli Swiss Music Awards desideriamo far capire che non vi è musica senza compositori e parolieri. E vogliamo dimostrare che nella piccola Svizzera viene composta musica di grande spessore. I musicisti svizzeri brillano come interpreti e cantautori Già negli scorsi anni, gli Swiss Music Awards hanno premiato per lo più soci della SUISA che convincono non solo come interpreti ma anche come cantautori, come Stress, Züri West o Bligg. Questo elenco continua anche con i nominati di quest’anno: sono in corsa Baschi, Bligg, Ritschi, Seven, Stress, Lovebugs, Stefanie Heinzmann, Wurzel 5, Bucher & Schmid, Liricas Analas, Pegasus, DJ Antoine e Sir Colin. Al momento della chiusura redazionale, non è noto quali dei nostri soci abbia avuto la meglio. Potete tuttavia leggerlo sul sito www.swissmusicawards.ch. www.SuiSA.ch suisa info 1.10 Nuovi arrivi all a Suisa poter finalmente affrontare la sfida e vedere se è valsa la pena esercitarsi, allenarsi. Il testo descrive la gioia di affrontare la sfida, ma anche la paura di fallire.» 77 Bombay Street Matt, Joe, Esra e Simri Bucheli formano la Rock’n’Roll-Band 77 Bombay Street. La formazione fondata nel 2007 ha fatto una partenza veloce. Nel quadro di un concorso per band, i fratelli hanno presentato le loro canzoni per la prima volta dal vivo nel febbraio del 2008. Da allora solo nel 2009 si sono esibiti ben 50 volte in Svizzera e hanno vinto il piccolo Prix Walo nonché il Mycokemusic Contest. Sulla loro homepage c’è scritto: Il fatto che tutti e quattro siamo attivi come cantautori nel gruppo, comporta già di per sé molta varietà. Confermiamo: da poco tempo anche l’ultimo dei quattro fratelli è un socio della SUISA. www.77bombaystreet.com Ka Lehmann sa di cosa parla. Come sportiva può vantare una carriera veramente straordinaria. Come giocatrice di hockey, Ka ha vinto tre titoli tedeschi e due svedesi nonché la coppa europea. Dal 2007 è capitano della squadra nazionale svizzera di hockey su ghiaccio e finora ha disputato oltre 175 partite nazionali. È stata inoltre per dieci anni calciatrice professionista ed ha portato a termine gli studi universitari in letteratura tedesca. In «The Time is now» è una delle due voci leader. www.kathrinlehmann.com Pippo Pollina Kathrin «Ka» Lehmann Kathrin Lehmann è approdata alla SUISA nel febbraio del 2010 come paroliera. «The Time is now», per cui ha composto il testo, è stata selezionata da Swiss Olympic come colonna sonora ufficiale per i giochi invernali di Vancouver. Ka: «Il brano narra la storia del famoso giorno X. Come ci si prepara all’evento e come ci si rallegra di suisa info 1.10 A novembre del 2009, Pippo Pollina è passato dalla società consorella italiana SIAE alla SUISA. «Vivo da molto tempo a Zurigo e la Svizzera è diventata la mia patria. Era da parecchio che intendevo passare alla SUISA.» Siciliano di nascita e abitante a Zurigo, Pollina è un protagonista indiscusso della scena musicale elve­ tica, sia per i suoi programmi solisti come anche per la sua collaborazione con artisti come Patent Ochsner o Linard Bardill. Pollina ha alle spalle ben 15 album, 150 canzoni proprie e 3000 concerti in numerosi paesi. Attualmente è in tour con un nuovo programma e la Piccola Orchestra Altamarea. www.pippopollina.com Fotos: 77 Bombay Street, Privat, Christoph Geiser, Universal Music Stefanie Heinzmann Il nuovo membro della SUISA Stefanie Heinzmann è la Shooting Star dell’anno scorso. Dopo la sua vittoria nel Casting­ show di Stefan Raab nel 2008 sull’emittente privata tedesca, il suo primo singolo e CD sono balzati al vertice delle classifiche. Nel 2009, la vallesana ha vinto accanto al ­r iconoscimento tedesco «Echo» addirittura due premi agli Swiss Music Awards. Il suo secondo CD «Roots to grow» è uscito lo scorso novembre. Dopo un’operazione alle corde vocali ben riuscita agli inizi ­dell’anno, a partire dalla metà di maggio Stefanie potrà essere vista ed ascoltata in occasione della sua tournée svizzera. ­Finora la Heinzmann è nota come interprete, ma un obiettivo proclamato della giovane donna è quello di calcare un giorno le scene con proprie canzoni. Alla domanda cosa significa essere una buona cantautrice, Heinzmann risponde: «Per me è importante potermi immedesimare in un testo, deve centrare il cuore. Mi manca ancora un po’ di esperienza e sicurezza. Per questo motivo non ho ancora il coraggio di presentare i miei testi, ma prima o poi lo farò sicuramente.» Siamo curiosi di vedere cosa ci aspetta. www.stefanieheinzmann.de Nuovi membri_17 m4music 2010 m4music, il festival pop del Percento culturale Migros avrà luogo dal 25 al 28 marzo 2010 a Zurigo e Losanna. Contempla circa trenta concerti dal vivo, una Conference con tavole rotonde e workshops nonché la Demotape Clinic per promuovere i nuovi talenti. Per la prima volta il Festival verrà inaugurato nella Svizzera romanda. La SUISA e la Fondazione SUISA per la musica sono ancora una volta coinvolte attivamente. La Fondazione SUISA sponsorizza i premi della Demotape Clinic dell’ammontare complessivo di 17 000 franchi. La SUISA propone, con il titolo «Diventare socio SUISA, a che scopo?», due workshops. La SUISA è inoltre rappresentata in occasione di due panels alla Conference. «A Flat Fee to Cure the Copyright Problems?» si occupa dell’argomento «flat rate», che trattiamo altresì in questa edizione del SUISAinfo. Nel secondo panel si dibatte sotto il titolo «SUISA – Good Cop, Bad Cop?» sul ruolo della SUISA in un contesto del consumo sempre più caratterizzato dalla digitalizzazione e dalle nuove forme d’utilizzazione. Panel: «A Flat Fee to Cure the Copyright Problems?» 26 marzo, ore 14.30 Panel: «SUISA – Good Cop, Bad Cop?» 26 marzo, ore 16.00 Berna fa del rock In occasione del 50° anniversario della scena, il giornalista musicale (ed ex percussionista di Phon-Roll) Samuel Mumenthaler ha scritto per la Berner Zeitung vari contributi settimanali, che sono stati raccolti in un libro. Lasciamo parlare il risvolto di copertina: «Il libro ripercorre a fondo, anno dopo anno, la storia del rock bernese, mette in chiaro i relativi rapporti sociali e narra le relative storie.» Sulla base del formato di pubblicazione originario, i testi sono piuttosto corti, tuttavia Mumenthaler riesce a combinare abilmente intrattenimento e informazione. La selezione delle immagini fa sicuramente sorridere qua e là. Quel che altresì piace: l’autore lascia ai musicisti ritratti sempre l’ultima parola. Samuel Mumenthaler: 50 Jahre Berner Rock, ISBN 978-3-7296-0796-5 CD doppio separato «Berner Rock», EAN: 7611698046107 Pop Basilea – musica e subcultura Il giornalista Marc Krebs, redattore culturale della Basler Zeitung, ritrae la scena musicale regionale di Basilea in 16 capitoli e traccia una «panoramica musicale che va dal rock, passando per il punk, rap, rasta, techno fino all’attuale musica da classifica basilese attuale». Il libro molto accurato vive anche delle numerose foto (storiche) e delle interviste con i relativi due protagonisti di ogni genere. «Pop Basel» contiene inoltre un CD con 19 brani di band basilesi che abbraccia tutti gli stili musicali e le generazioni. Rockförderverein der Region Basel (Hg.), Marc Krebs, autore POP BASEL – Musik und Subkultur, 288 pagine, con CD musicale ISBN 978-3-85616-488-1 18_Notizie suisa info 1.10 La Big Band Ja zz vive Alla metà di dicembre del 2009, il Zurich Jazz Orchestra ZJO ha presentato le migliori opere del concorso bandito appositamente per giovani compositori/compositrici. Nella rosa dei migliori sei figuravano anche due svizzeri. Martin Wüthrich trice americana Erica Seguine, che ha approfittato dell’evento per intraprendere il suo primo viaggio in Europa. Fabian Künzli e Florian Baumann facevano parte dei sei tra trenta compositori/ compositrici, le cui opere sono state eseguite in occasione della finale del concorso ZJO presso il club zurighese Moods. Quasi 50 creatori di musica provenienti da tutto il mondo avevano preso parte al concorso; il vivo interesse ha stupito addirittura gli organizzatori. Sembra che a livello mondiale non vi siano molte possibilità di presentazione per opere Big Band. Questo lo ha confermato anche la vinci- La presentazione e la votazione durante la serata finale si sono svolte in maniera molto varia ed interessante. Per compensare il vantaggio di «giocare in casa» dei due svizzeri, la valutazione della giuria contava il doppio. Il grande maestro George Gruntz, il responsabile del ZJO Rainer Tempel e Frank Sikora, professore di composizione, sono stati unanimi: il primo premio è andato alla ventiduenne Erica Seguine dall’Upstate New York, che con «Gray Sky» ha presentato un’opera insolitamente matura. Dietro al viennese ­Matthias Kranebitter con «RagZigZag», al terzo posto si è piazzato Florian Baumann con «Cyclone». Visto il grande successo, il ZJO intende ripetere il concorso a scadenza biennale. Concorso di composizione Oliver Waespi premiato in Finlandia Premio del film tedesco per Fabian Römer Il «SYNTHARP» è un nuovissimo strumento a corda elettronico-acustico dove campi elettromagnetici producono delle oscillazioni delle corde. Syntharp Instruments offre ai creatori di musica la possibilità di scoprire questo strumento e di sviluppare concetti di composizione. Saranno conferiti premi dell’ammontare di 20 000 franchi. Ulteriori informazioni sul concorso nel sito www.syntharp.com Il compositore svizzero Oliver Waespi ha vinto al secondo Concorso di composizione Uuno Klami in Finlandia per il suo doppio concerto per chitarra, flauto e orchestra da camera il secondo premio nonché il premio del pubblico di Kouvola ex aequo, del valore complessivo di circa 12 000 franchi. Il trentaseienne svizzero Fabian Römer è stato insignito il 15 febbraio 2010 a Berlino con il Premio della critica tedesca. Römer ha ricevuto il premio per la composizione della colonna sonora del film «Die Tür» di Anno Saul. Il Premio della critica tedesca è l’unico premio per il film in Germania che viene assegnato esclusivamente da critici. Con Niki Reiser come vincitore, l’anno scorso il premio è stato altresì conferito ad un membro della SUISA. suisa info 1.10 Fotos: Peewee Windmüller, Oliver Waespi Notizie_19 In merito alla scomparsa di Artur Beul (1915–2010) Reto Parolari Un mese dopo il suo 94° compleanno, dopo una lunga malattia, il 9 gennaio 2010 è scomparso Artur Beul, che può probabilmente essere definito il più famoso compositore di successi svizzero. Tra i compositori svizzeri, Artur Beul può considerarsi un’eccezione. Nessun collega ha «partorito» così tante canzoni di successo; canzoni popolari scritte nel migliore dei modi, come solo lui sapeva fare. Modestia e diligenza, soprattutto però una grande ricchezza di idee indussero il compositore, che era al contempo il proprio paroliere, a comporre centinaia di canzoni spesso molto originali. Il suo proprio stile, la semplicità della gestione della melodia che non diventava mai banale, lo hanno fatto diventare una leggenda ancora in vita. Beul iniziò la sua carriera come insegnante. Le canzoni che ideava per i suoi allievi avevano subito molto successo. Per puro caso Beul divenne poi il pianista dei leggendari Fratelli Schmid. Questo trio vocale molto popolare si esibiva negli anni quaranta dello scorso secolo inizialmente con l’altrettanto leggendario Teddy Stauffer. In seguito Beul divenne il pianista ufficiale e compositore del trio e insieme girarono tutta l’Europa per più di dieci anni. Il brano più noto di Beul è sicuramente «Nach em Räge schint d’Sunne». Questa canzone girò effettivamente tutto il mondo. La modestia (e in parte ingenuità) di Beul lo fecero cedere parte dei diritti relativi a questa canzone, cosicché dal suo successo non trasse praticamente alcun beneficio finanziario. Altre sue top hit sono «Übere Gotthard flüüget d’Bräme», «Schneewittli», «Grüezi», «Swing, das isch Musik für d’Bei» oppure il gioiello «Am Himmel stoht es Stärnli z’Nacht». Il giovane Artur Beul, immagine del 1937 Artur Beul al suo strumento, il pianoforte, nell’anno 2004 20_In memoriam Beul scrisse in primo luogo canzoni dialettali. Per la sua prima moglie Lale Andersen e i suoi colleghi come Hans Albers, Vico Torriani oppure Lys Assia scrisse poi tuttavia anche testi in tedesco puro. Beul aveva un rapporto conflittuale con le sue canzoni «Cowboy» con le quali seguì uno stile molto popolare negli anni cinquanta. Anche queste canzoni sono fatte a regola d’arte e vengono suonate ancor oggi. Quando negli anni sessanta le tendenze musicali mutarono drasticamente, Beul non poté e non volle adeguarsi ai nuovi tempi e si dedicò invece con successo alla pittura; in un secondo tempo poi all’attività di scrittore. Alla metà degli anni ottanta passò nuovamente a comporre rimanendo fedele al suo stile sincero. Se esistesse qualcosa come l’«artigianato artistico delle canzonette di successo», Artur Beul ne sarebbe stato il maestro indiscusso. Tuttavia si chiedeva sempre se la sua musica sarebbe sopravissuta. Questo timore non era motivato: la musica di Beul è oramai diventata da lungo tempo patrimonio popolare svizzero! Foto: Edmond Moser, privato suisa info 1.10 Toni Peterer (1927–2009) Stephan Peterer L’editore e produttore Toni Peterer è scomparso il 23 novembre 2009 dopo una vita dedicata completamente alla musica. Toni, nato come Anton Franz Peterer, dopo la Seconda Guerra Mondiale fece un apprendistato commerciale presso la casa editrice musicale Walter Wild a Zurigo. Là conobbe molti musicisti di musica folcloristica svizzeri, tra cui Jost Ribary I, Alois Schilliger, Eddie Bär e René Wicky. Nel luglio del 1956 fondò assieme a Jost Ribary la casa editrice musicale Edition Melodie, che rilevò completamente poco tempo dopo. La passione di Toni Peterer non era solo suonare la fisarmonica e il sassofono, bensì anche comporre. Uno dei suoi primi successi fu la marcia Schwarz-Sechs, che veniva suonata da molti musicisti folcloristici come anche da orchestre di strumenti a fiato. Molti pezzi di musica folcloristica da lui composti furono abbinati a testi, tra l’altro di Gunter Loose, uno dei maggiori cantautori di successo tedeschi. Vennero registrati da diverse cappelle e pubblicati. Nei primi anni della sua casa editrice Edition Melodie Toni Peterer e sua moglie Jane formavano assieme all’insegnante di musica e autore Hans Bodenmann un trio produttivo. Pubblicarono numerose opere scolastiche musicali, distribuite con successo in Germania e in altri paesi. Col tempo Toni pubblicò con la sua edizione suisa info 1.10 Foto: Privato oltre 1200 libri e quaderni nonché una molteplicità di opere musicali singole. Milioni di allievi di musica ed entusiasti musicali in tutto il mondo hanno beneficiato fino ad oggi della sua attività editoriale, e molti se ne aggiungeranno. Già ben presto riconobbe infatti il mutamento verso una società multimediale. Iniziò così come uno dei primi editori in Europa ad allegare ai libri di testo supporti sonori di propria produzione. Nel 1964 Peterer fondò l’etichetta discografica PICK, con cui produsse, molto spesso con sua moglie, centinaia di album musicali. Artisti come Vico Torriani, Andreas Hauff, Jimmy and the Rackets, Herbert Rehbein o Alfred Rasser pubblicarono le loro opere con PICK. In un secondo tempo Jane e Toni Peterer produssero con il professore Kurt Pahlen anche opere classiche, tra cui opere per la Camerata Bariloche o il Zürcher Streichquartett. Assieme al produttore Carlo Brunner registrarono e pubblicarono un consistente repertorio di musica folcloristica. Toni Peterer non lascia solo una ricca eredità musicale, ma anche figli e nipoti che condividono la sua passione. L’azienda viene portata avanti da suo figlio Stephan F. Peterer. In memoriam_21 Una buona foto è essenziale. La prova: Da Cruz di Berna sul cartellone ufficiale della Womex. La sala concerti di Jean Nouvel inaugurata nel 2009 è una delle più grandi d’Europa. Al nuovo stand: il vino, offerto dall’Ambasciata svizzera, è stato molto apprezzato. Womex, dal 28 ottobre al 1° novembre 2009, Copenhagen «Da Cruz» a perdita d’occhio Claudia Kempf Womex 2009: stand coloratissimi, serate da concerto strapiene nella straordinaria Koncerthuset di Copenhagen e non da ultimo suoni elettro-acustici di matrice brasiliana provenienti da Berna. I l Womex è indubbiamente la fiera più colorata e meno convenzionale alla quale la Fondazione SUISA per la musica, con il sostegno di Pro Helvetia, partecipa con uno stand nazionale sviz­zero. 2700 delegati di 90 paesi hanno condotto per tre giorni delle trattative sulle tournées di concerti da svolgere l’anno prossimo. Circa 300 giornalisti e responsabili di programma si sono informati sui più recenti acts. 60 concerti durante quattro serate hanno mostrato le attuali tendenze nella World Music. Nel cuore della fiera lo stand nazionale svizzero era presente con 20 co-espositori 22_Internazionale soprattutto dal settore live: booker, organizzatori di concerto e festival, artisti e i loro manager. Attualmente i concerti sono il motore del business musicale, e questo è quanto è emerso anche al Womex. Le fiere meno orientate al settore live come il Midem hanno subito un calo di partecipanti, mentre il Popkomm 2009 è stato addirittura cancellato. Il Womex invece è rimasto stabile; presso lo stand svizzero abbiamo persino registrato un nuovo record di partecipanti. Quest’anno la formazione Da Cruz di Berna è riuscita ad aggiudicarsi uno degli showcase slot più ambiti. Prima di loro aveva raggiunto tale traguardo solo Erika Stucky. Con i loro suoni elettro-acustici di matrice brasiliana hanno pienamente convinto i sette samurai del Womex (così come viene chiamata anche la severa giuria internazionale che seleziona gli acts). I Da Cruz non hanno sprecato la loro occasione: sono infatti riusciti ad accaparrarsi la più importante vetrina apparendo sul cartello ufficiale del Womex. E quindi alla fiera non sono passati inosservati. Il loro showcase, in occasione del quale, grazie ad una rappresentazione piena di energia, hanno fatto ballare il pubblico specialistico, era ben frequentato. ■ Fotos: Jacob Crawfurd, SUISA suisa info 1.10 Previdenz a a favore degli autori ed editori dell a SUISA Poto Wegener La Fondazione di previdenza a favore degli autori ed editori della SUISA non sostituisce una previdenza vecchiaia. In vecchiaia presta tuttavia, a determinate condizioni, un contributo alla pensione. L a Fondazione di previdenza a favore degli autori ed editori della SUISA ha lo scopo di proteggere i membri e i mandanti della SUISA o i loro super­ stiti dalle conseguenze economiche della vecchiaia e dell’invalidità. Viene detratto il 7,5% di tutti gli introiti provenienti dalle esecuzioni ed emissioni di opere musicali in Svizzera e nel Liechtenstein e versato alla Fondazione. La corresponsione di una rendita annua agli autori aventi diritto è soggetta all’adempimento di determinate condizioni. La base per poter fruire di una rendita è costituita dal reddito determinante. Questo viene calcolato in base alla media delle indennità dalle esecuzioni ed emissioni che un socio ha ottenuto nel corso della sua adesione alla SUISA fino all’inizio della rendita. Se l’adesione è durata meno di 40 anni, la rendita viene ridotta dell’1,67% per ogni anno mancante. Per un’adesione di dieci anni, la riduzione ammonta al 50%. Il risultato viene moltiplicato con un coefficiente stabilito dal Consiglio di Fondazione. L’ammontare effettivo della rendita corrisponde alla differenza tra il reddito determinante ed il conteggio delle indennità della SUISA nell’anno del diritto alla rendita. Gli autori i cui conteggi sono superiori rispetto al loro reddito determinante indivi- suisa info 1.10 Esempio calcolo della rendita di vecchiaia Il reddito determinante di un autore ammonta a CHF 9000.–. Nel giugno del 2010 riceve dalla SUISA CHF 3000.– per le esecuzioni e le emissioni delle sue opere in Svizzera e all’estero. La differenza dell’ammontare di CHF 6000.– gli viene corrisposta con il conteggio della rendita nel mese di luglio 2010. Nella prossima edizione del SUISAinfo tratteremo le prestazioni della Fondazione a favore degli autori ed editori per vedovi/ vedove, orfani, in caso di invalidità e in casi di ingiustizia. Suddetta fondazione versa prestazioni anche per editori. Anche su questo argomento riferiremo in una delle prossime edizioni. Importante: Le nuove prestazioni individuali figureranno nel conteggio della rendita di luglio 2010. Prima di allora non sarà possibile fornire informazioni in merito. ■ duale, non ricevono alcuna rendita. Il limite massimo per il reddito determinante ammonta a CHF 38 500.– (fino al 31.12.2009 CHF 36 000.–). Condizioni necessarie da soddisfare per l’ottenimento di una rendita di vecchiaia – Aver compiuto 63 anni (le persone aventi diritto ad una rendita vengono contattate dalla SUISA); – Durata minima di adesione alla SUISA di un minimo di 10 anni; – Conteggi dell’autore concernenti le esecuzioni e le emissioni delle sue opere devono aver raggiunto almeno CHF 250.–. Per maggiori informazioni sul calcolo delle prestazioni e del reddito determinante consultate il Regolamento sociale sul sito www.suisa.ch/previdenza Adeguamenti al carovita Il Consiglio di Fondazione della previdenza a favore degli autori ed editori ha deciso alcune modifiche a decorrere dall’1.1.2010, mediante le quali viene compensato in parte il carovita. È stato così incrementato da CHF 36 000.– a CHF 38 500.– l’importo massimo annuo in vigore dal 1992 per gli autori aventi diritto ad una rendita. Sono altresì stati in parte adeguati all’aumento dell’indice nazionale dei prezzi al consumatore i redditi determinanti degli autori nell’età pensionabile. Buono a sapersi_23 Scadenze Popkomm 2010 I conteggi 2010 Dopo l’annullamento nel 2009, gli organizzatori del Popkomm hanno stretto nuove alleanze. La fiera del 2010 si terrà dall’8 al 10 settembre nel contesto della Berlin Music Week, che ha luogo dal 6 al 12 settembre 2010. In qualità di festival musicale urbano decentralizzato, la Berlin Music Week copre, al di là dei generi e dei settori musicali, tutte le sfaccettature della musica popolare, dell’economia e cultura musicale. www.berlin-music-week.de Nuova location e per la prima volta con Public Day Il Popkomm si trasferisce in una nuova location: l’ex aereoporto Berlino Tempelhof. Il 10 settembre 2010 apre le sue porte anche ai visitatori del Berlin Festival, che si svolgerà il 10 e l’11 settembre, anch’esso nella cornice dell’aereoporto. Il biglietto d’ingresso del Popkomm sarà valido anche per il Berlin Festival. www.berlinfestival.de Al Popkomm come espositore Se siete interessati a presentarvi come espositore al Popkomm ad un prezzo di favore, potete rivolgervi per informazioni e per l’iscrizione a Claudia Kempf, tel. 044 485 65 25, [email protected] Popkomm-Festival Le possibilità di esibizione al Popkomm-Festival sono limitate. Il Festival si svolge alla Kulturbrauerei l’8 e il 9 settembre 2010. Quest’anno i generi musicali sono circoscritti. Band interessate possono candidarsi tramite il sito web del Popkomm. Popkomm, Berlino: 8. – 10.9.2010, www.popkomm.de Womex 2010 Il Womex, la fiera della musica World, Folk, nonché della musica tradizionale ed etnica, si svolgerà dal 27 al 31 ottobre 2010 a Copenhagen. La Fondazione SUISA per la musica e Pro Helvetia organizzano uno stand collettivo svizzero. Siete interessati a partecipare alla fiera? In questo caso rivolgetevi a Claudia Kempf, tel. 044 485 65 25, [email protected]. Non potete partecipare personalmente alla fiera? Allora mandateci il vostro materiale promozionale che esporremo volentieri presso il nostro stand. Showcases Womex – Iscrizioni in corso Sul sito web del Womex trovate le informazioni sui criteri di selezione. Il formulario d’iscrizione, compresi i demo musicali, deve essere inoltrato alla giuria Womex entro il 16 aprile 2010. Womex, Copenhagen: 27. – 31.10.2010 www.womex.com Scadenze importanti 25. – 27.3.2010 m4music, Zurigo 24. – 27.3.2010Fiera della Musica, Francoforte 22. – 25.4.2010 Jazzahead, Bremen 26.6.2010Assemblea generale della SUISA, Berna 8. – 10.9.2010 Popkomm, Berlino 27. – 31.10.2010Womex, Copenhagen 23. – 26.1.2011Midem, Cannes Inizio aprile Conteggi supplementari 2010, 1° conteggio Dall’estero, Diritti di esecuzione e di emissione 2010, 1° conteggio Fine maggio Diritti di riproduzione 2010, 1° conteggio Movimenti musicali, supporti sonori e audiovisivi Video, utilizzazioni online (Tariffe PA, PI, PN, VI, VM, VN) Dall’estero, Diritti di riproduzione 2010,1° conteggio 15 giugno 2010 Conteggio principale 2010, Diritti di esecuzione, diritti di emissione e diritti R/TV (SSR 1° conteggio) Fine giugno Rilascio centrale di licenze 2010, 1° conteggio 8 luglio 2010 Previdenza a favore degli editori incluso conteggio principale 2010 15 luglio 2010 Previdenza a favore degli autori Metà settembre Dall’estero, Diritti di esecuzione e di emissione 2010, 2° conteggio Fine settembre Diritti di esecuzione supporti audiovisivi 2010 (Tariffe T/Y) Conteggi supplementari 2010, 2° conteggio Metà ottobre Diritti di riproduzione 2010, 2° conteggio Movimenti musicali, supporti sonori e audiovisivi Video, utilizzazioni online (Tariffe PA, PI, PN, VI, VM, VN) Fine ottobre Indennità sui supporti vergini (TC4) 2010. Parti subeditori reti via cavo 2010 Diritti di ri-registrazione 2010 (Diritti affini) Metà novembre Dall’estero, Diritti di riproduzione 2010, 2° conteggio Fine novembre Rilascio centrale di licenze 2010, 2° conteggio Metà dicembre Diritti di emissione e diritti R/TV SSR incluso film, 2° conteggio