Algebra Numeri Interi (Unimib) 8 giugno 2017 This book is the result of a collaborative effort of a community of people like you, who believe that knowledge only grows if shared. We are waiting for you! Get in touch with the rest of the team by visiting http://join.wikitolearn.org You are free to copy, share, remix and reproduce this book, provided that you properly give credit to original authors and you give readers the same freedom you enjoy. Read the full terms at https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/ Capitolo 1. Numeri Interi 2 / 10 Capitolo 1 Numeri Interi 1.1 Divisione Definizione Sia b un numero intero, allora il modulo di b è b se b è positivo e −b se b è negativo. Teorema Siano a, b due interi con b ̸= 0 , allora esistono q, r tali che a = bq + r, 0 ≤ r < |b| q si chiama quoziente della divisione a/b e r si chiama resto della divisione. Dimostrazione CASO 1: A POSITIVO. Supponiamo che a sia positivo, e sia S = {a − xb, x ∈ Z, t.c. a − xb ≥ 0} S ⊂ N , S non è vuoto perché sto assumendo che a sia non negativo e quindi per x = 0 appartiene a S . Per il principio del buon ordinamento, dato un sottoinsieme non vuoto di N , esso ha un minimo. Sia r il minimo di S , allora r ∈ S , cioè r = a − xb per un certo x , e pongo x = q . Da qui segue che a = bq + r . Inoltre, r ≥ 0 perché S ⊂ N . Se per assurdo r ≥ |b| , allora segue che 0 ≤ r − |b| = a − bq − |b| 1. Se b ≥ 0 , si ottiene r − |b| = a − bq − b = a − (q + 1)b 1. se b ≤ 0 , si ottiene invece Capitolo 1. Numeri Interi 3 / 10 r − |b| = a − bq + b = a − (q − 1)b e in entrambi i casi, r − |b| ∈ S , e questo è assurdo perché r è minimo di S , quindi necessariamente 0 < r < |b| . CASO 2: A NEGATIVO. Segue che −a è positivo, allora si ritorna nel caso precedente e si può quindi scrivere −a = bq + r, q ∈ Z, 0 < r < |b| −→ a = b(−q) − r Divido ancora in due casi: 1. se b ≥ 0 , sommo e sottraggo b : a = b ∗ (−q) − r = b(−q − 1) + b − r e quindi il retso b − r è compreso tra 0 e |b| . 1. se b ≤ 0 , a = b(−q) − r a = b(−q + 1) + (−b − r) e 0 < −b − r < |b| . Proposizione Tali q e r sono unici. Dimostrazione Supponiamo che a = bq + r, a = bq ′ + r′ , q, q ′ ∈ Z, 0 < r, r′ < |b| Da bq + r = bq ′ + r′ si ha (r − r′ ) = b(q ′ − q) A destra ho un multiplo di b , quindi anche a sinistra dev’esserci un multiplo di |b| . Siccome il membro di sinistra è ingabbiato fra −|b| + 1 e |b| − 1 , l’unica possibilità è che sia r − r′ = 0 , cioè r = r′ , da cui q = q ′ . Capitolo 1. Numeri Interi 4 / 10 1.2 Algoritmo di euclide 1.2.1 Massimo comun divisore L’algoritmo di Euclide serve per il calcolo del massimo comun divisore tra a e b , dove a, b non sono entrambi nulli. Definizione Un intero d si dice un massimo comun divisore tra a e b , se d | a e d | b (cioè se è un comun divisore) inoltre se c | a e c | b , allora c | d ( d è massimo). Definizione Si dice che a divide b ( a | b ) se b è multiplo di a , cioè b = a ∗ c, c ∈ Z Con questa notazione, è vero che 3 | 0 . Proposizione Se d, d′ sono entrambi massimi comun divisori di a e b , allora o d = d′ , o d = −d′ . Dimostrazione d è un massimo comun divisore quindi per definizione d′ | d , ma anche d′ è un massimo comun divisore quindi d | d′ . Allora d′ = d ∗ x, d = d′ ∗ y ma quindi, inserendo l’espressione di d in quella di d′ , si ha: d′ = dx = d′ xy e semplificando per d′ , xy = 1 . Siccome x, y sono interi, il loro prodotto è 1 se e solo se x = y = 1 oppure x = y = −1 . Per convenzione, prendiamo come massimo comun divisore quello positivo. Ad esempio M.C.D.{−12, 20} = 4. 1.2.2 Osservazioni preliminari per l’algoritmo Considero a, b interi non entrambi nulli. Osservo che la definizione di massimo comun divisore è simmetrica rispetto ad a e b , quindi Capitolo 1. Numeri Interi 5 / 10 M.C.D.(a, b) = M.C.D.(b, a) e cambiando segni ai termini l’M.C.D. non cambia. Quindi basta considerare il caso in cui a e b sono non negativi. Considero il caso in cui b = 0 . Allora M.C.D.(a, 0) = a. Ci si riduce quindi al caso in cui a e b sono entrambi maggiori di 0. 1.2.3 Algoritmo di Euclide Considero una tabella con tre colonne: le prime due righe sono i vettori (1, 0, a) e (0, 1, b) e costruiamo le altre righe. Possiamo scrivere a = bq + r, 0 < r < b La terza riga si costruisce sottraendo alla prima riga la seconda riga per q volte, e ottengo (1, −q, a − bq) = (1, 0, r) infatti r = a − bq Proposizione M.C.D.(a, b) = M.C.D.(b, r) . Dimostrazione Mostro che se pongo d = M.C.D.(a, b) e d′ = M.C.D.(b, r) , segue che d = d′ . Infatti d | a, d | b, −→ d | a − bq = r Segue che d | b e d | r , allora d | d′ . Per la stessa ragione d′ | d , infatti d′ | b, d′ | r, −→ d′ | bq + r = a Segue che d′ | b , d′ | a , e allora d′ | d . Per le due relazioni d | d′ e d′ | d , segue che d = d′ . La tabella costruita finora è Capitolo 1. Numeri Interi 6 / 10 1 0 a 0 1 b 1 −q r Tenendo conto che M.C.D.(a, b) = M.C.D.(b, r) , per costruire le altre righe itero l’algoritmo applicandolo a b ed r , se b = rq ′ + r′ , la quarta riga si ottiene sottraendo alla seconda riga la terza moltiplicata per −q ′ , e quindi come quarta riga avrò (−q ′ , qq ′ , b − q ′ r = r′ ) , e così via, finché non si ottiene un resto uguale a 0. Esempio Sia a = 138 e b = 64 . Allora determino q ed r a ogni passo dell’algoritmo. a = 138, b = 64, M.C.D.(a, b) = M.C.D.(b, r1 ) b = 64, r1 = 10 M.C.D.(b, r1 ) = M.C.D.(r1 , r2 ) r1 = 10, r2 = 4 M.C.D.(r1 , r2 ) = M.C.D.(r2 , r3 ) r1 = 10, r2 = 4 M.C.D.(r2 , r3 ) = M.C.D.(r3 , r4 ) r2 = 4, r3 = 2 −→ q1 = 2, r1 = 10 −→ q2 = 6, r2 = 4 −→ q3 = 2, r3 = 2 −→ q3 = 2, r3 = 2 −→ q4 = 2, r0 = 0 Esempio Sia a = 64 e b = 138 . a = 64, b = 138 −→ q = 0, r = 64 M.C.D.(64, 138) = M.C.D.(138, 64) Se inizialmente non si pone a > b , il primo passo riordina i numeri, e poi si continua come prima. Considero la tabella costruita e osservo che vale la seguente relazione: per ogni riga della forma (r1 , r2 , r3 ) , si ha che r1 ∗ a + r2 ∗ b = r3 . Infatti, ad esempio, per le prime tre righe si ha: 1∗a+0∗b=a 0∗a+1∗b=b 1 ∗ a + (−q) ∗ b = a − bq = r Suppongo di continuare con l’algoritmo di euclide. Su tutte le righe da costruire, si preserva la proprietà che il primo coefficiente della riga moltiplicato per a sommato al secondo moltiplicato per b è uguale al terzo elemento della riga. Esempio Costruisco la tabella relativa all’esempio precedente, a = 138 , b = 64 . Aggiungo una colonna iniziale che serve solo a me, in cui annoto quoziente e resto delle divisioni successive eseguite, in questa colonna, nell’i-esima riga in particolare Capitolo 1. Numeri Interi 7 / 10 metto quoziente e resto della divisione tra il terzo elemento della riga i − 2 e quello della riga i − 1 . Per costruire l’n-esima riga, moltiplico la riga n − 1 per il quoziente che compare su quella riga, e la sottraggo alla n − 2 . Quindi 1 0 138 q = 2, r = 10 0 1 64 q = 6, r = 4 1 −2 10 q = 2, r = 2 −6 13 4 q = 2, r = 0 13 −28 2 Osservo che sull’ultima riga ho tutti i resti. Vale la proprietà per le righe della tabella dimostrata prima, infatti, considerando ad esempio la terza riga −6 ∗ 138 + 13 ∗ 64 = −828 + 832 = 4 13 ∗ 138 + (−28) ∗ 64 = 2 1.2.4 Identità di Bezout Teorema Dati a, b interi non entrambi nulli, e dato d = M.C.D.(a, b) , esistono x, y interi tali che ax + by = d. Basta osservare che per ogni riga della tabella si ha r1 ∗ a + r2 ∗ b = r3 L’ultimo elemento dell’ultima riga è uguale al massimo comun divisore, quindi i coefficienti r1 , r2 su quella riga sono i coefficienti x e y che compaiono nell’identità di Bezout. Nel caso di a = 138, b = 64 , si ha d = 2 , x = 13 e y = −28 . Esempio a = 4122 e b = 1012 . Trova x, y interi con ax + by = M.C.D.(a, b) 1 0 4122 q = 4, r = 74 0 1 1012 q = 13, r = 50 1 −4 74 q = 1, r = 24 −13 53 50 q = 2, r = 2 14 −57 24 q = 12, r = 0 −41 167 2 Capitolo 1. Numeri Interi 8 / 10 Non calcolo la riga successiva, perché il resto è 0. Allora x = −41, y = 167 e m.c.d.(A, B) = 2 . Esempio Determinare x, y tali che ax + by = M.C.D.(a, b) con a = 589 e b = 437 . 1 0 589 q = 1, r = 152 0 1 437 q = 2, r = 133 1 −1 152 q = 1, r = 19 −2 3 133 q = 7, r = 0 3 −4 19 quindi M.C.D.(a, b) = 19 , x = 3, y = −4 . Esempio Determinare x, y tali che ax + by = M.C.D.(a, b) con a = 5070 e b = 521 . 1 0 5070 q = 9, r = 381, 0 1 521 q = 1, r = 140 1 −9 381 −1 10 140 q = 2, r = 101 q = 1, r = 39 3 −29 101 q = 2, r = 23 −4 39 39 q = 1, r = 16 11 −107 23 q = 1, r = 7 −15 146 16 q = 2, r = 2 26 −253 7 −67 652 2 q = 3, r = 1 q = 2, r = 0 −227 2209 1 I due numeri sono coprimi, x = −227 e y = 2209 . 1.3 Equazioni diofantee 1.3.1 Interi coprimi Definizione a e b si dicono coprimi o relativamente primi se M.C.D.(a, b) = 1 . Osservazione a e b sono coprimi se e solo se esistono x, y interi con ax + by = 1 . Dimostrazione 1 −→ 2 : Se d = M.C.D.(a, b) , se a e b sono coprimi, allora per definizione d = 1 , e per l’identità di Bezout, esistono x, y tali che Capitolo 1. Numeri Interi 9 / 10 ax + by = 1 2 −→ 1 : viceversa, se esistono x, y tali che ax + by = 1 , allora d | a, d | b , e quindi d divide la combinazione lineare ax + by quindi d | 1 , cioè d = 1 . 1.3.2 Equazioni diofantee Definizione Siano a, b, c interi, l’equazione ax + by = c con x, y interi si chiama equazione diofantea. Quando c = M.C.D.(a, b) l’equazione diofantea ha soluzioni, e con l’algoritmo di euclide si trovano x, y che la risolvono. Regola 1: Se M.C.D.(a, b) | c , ed è uguale a c ∗ λ , allora le soluzioni di ax + by = M.C.D.(a, b) moltiplicate per λ risolvono ax + by = c . Regola 2: se il membro di destra è dispari e quello di sinistra è pari, l’equazione non può avere soluzioni. Teorema Siano a, b interi non entrambi nulli. L’equazione ∗ , ax + by = c ha soluzioni se e solo se d = M.C.D.(a, b) divide c . Se ∗ ha soluzioni (x0 , y0 ) , allora tutte e sole le soluzioni sono della forma x = x0 + hb/d, y = y0 − ha/d, h ∈ Z. Dimostrazione Sia d = M.C.D.(a, b) e suppongo che l’equazione ∗ ammette una soluzione (x0 , y0 ) . Poiché d | ax0 + by0 si ha d | c . Viceversa, suppongo che d = M.C.D.(a, b) divida c , allora: a = âd, b = b̂d c = ĉd. Dall’Identità di Bezout, segue che esistono due interi α e β tali che valga: aα + bβ = d. Quindi la coppia (ĉα, ĉβ) è soluzione di ∗ . Capitolo 2. Fonti per testo e immagini; autori; licenze 10 / 10 Capitolo 2 Fonti per testo e immagini; autori; licenze 2.1 Testo • Corso:Algebra Numeri Interi (Unimib)/Numeri Interi/Divisione Fonte: https://it. wikitolearn.org/Corso%3AAlgebra_Numeri_Interi_(Unimib)/Numeri_Interi/Divisione?oldid= 38022 Contributori: Mmontrasio • Corso:Algebra Numeri Interi (Unimib)/Numeri Interi/Algoritmo di euclide Fonte: https://it.wikitolearn.org/Corso%3AAlgebra_Numeri_Interi_(Unimib)/Numeri_Interi/ Algoritmo_di_euclide?oldid=38004 Contributori: Mmontrasio • Corso:Algebra Numeri Interi (Unimib)/Numeri Interi/Equazioni diofantee Fonte: https://it.wikitolearn.org/Corso%3AAlgebra_Numeri_Interi_(Unimib)/Numeri_Interi/ Equazioni_diofantee?oldid=38038 Contributori: Mmontrasio 2.2 Immagini 2.3 Licenza dell’opera • [Project:Copyright Creative Commons Attribution Share Alike 3.0 & GNU FDL] • Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0