Scuola EMAS News – Aggiornamenti sulle attività 2007-2008 della SCUOLA EMAS ed Ecolabel di FORLI’-CESENA e RAVENNA Maggio-Giugno 2008 – Il 25 gennaio 2008, presso la Camera di Commercio di FC, ha preso avvio la 3^ Edizione dei Corsi della Scuola EMAS di FC e RA per Consulenti e Revisori Ambientali. L’attività didattica ha interessato 17 Corsisti per un totale di 176 ore in aula e 100 ore di Project Work. All’interno del percorso formativo sono stati realizzati diversi moduli: sulla legislazione di riferimento dell’Ambiente, sui requisiti per le Imprese per implementare un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), sulla documentazione necessaria (manuale, procedure, moduli) sulle tecniche di valutazione degli aspetti ambientali significativi, sull’analisi ambientale iniziale. Nel mese di aprile sono state affrontate le tematiche specifiche di applicazione dei SGA e del Regolamento EMAS nel settore Gestione Rifiuti e nel settore Metalmeccanico. L’attività didattica si è svolta principalmente nelle giornate di venerdì e di sabato mattina, inoltre i Corsisti sono stati supportati nel loro percorso di studio dal Tutor di Aula, dai Docenti intervenuti e dalla possibilità di fruizione attraverso Internet (spazio web riservato agli iscritti) del materiale didattico e dei file audio delle lezioni. I docenti qualificati dalla Scuola, sono professionisti ed esperti operanti da anni in campo ambientale nell’Università, Enti di gestione e controllo, agenzie di consulenza e Imprese del settore (Provincia di FC, ARPA, CERMET, DASA Academy, Certiquality, CISE, La Cart, ecc.). In aula sono state presentate numerose esperienze sulla valutazione della prestazione ambientale delle imprese e “casi di studio” relativi ad importanti Aziende del territorio. Dr. A. Formenti – Direttore Tecnico di La Cart srl Prima di cominciare il Project Work, la Scuola EMAS ed ECOLABEL di FC e Ra si è recata in visita presso Imprese del territorio romagnolo (e non solo), operanti nel settore Gestione Rifiuti e nel settore Metalmeccanico, le quali, per tipologia e significatività, rappresentano importanti esempi di “eccellenza” nella Gestione Ambientale. - 3 Aprile - Mengozzi Rifiuti Sanitari di Forlì - 11 Aprile - Electrolux Zanussi di Forlì - 18 Aprile - Technogym di Gambettola - 18 Aprile - Sogliano Ambiente, discarica di Sogliano - 5 Giugno – ENEL Impianto Termoelettrico, cantiere e centrale a “carbone pulito” – Civitavecchia. Queste iniziative hanno permesso ai Corsisti di approfondire le tematiche relative alla certificazione, assistere alle esperienze sul miglioramento nel campo della qualità ambientale, comprendere meglio quali aspetti ambientali caratterizzano il settore gestione rifiuti e quello metalmeccanico. Le attività di Project Work si sono svolte grazie alla disponibilità e partecipazione della Ditta Garavini Luigi (recupero di inerti), Itallbonifiche srl (gestione di Rifiuti Speciali); e della COSMI s.p.a. di Ravenna con l’obiettivo di “simulare” una parte del percorso per l’adesione ad EMAS (analisi dei processi, valutazione degli aspetti ambientali, redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale, miglioramento del SGA) Di seguito si riportano alcuni momenti rilevanti sulle attività e le Imprese coinvolte. Per approfondimenti sulla Scuola: www.scuolaemas.it Dr. F. Baldoni – Verificatore Ambientale Singolo nel settore gestione rifiuti 1 3 Aprile 2008 - Visita presso Mengozzi Rifiuti Sanitari – Inceneritore di Forlì La ditta Mengozzi, nasce nel 1978, come azienda di servizi di pulizia e dopo diversi anni in questo campo si specializza nel settore del trattamento dei rifiuti sanitari. Agli inizi degli anni 90’ è stato costruito il primo termodistruttore a cui è seguito il nuovo impianto di termovalorizzazione in funzione dal 2001, certificato ISO 9001 (nel 2002) e ISO 14001 (nel 2003), nonchè registrato EMAS dal 2003 e primo in Italia ad aver ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Il cuore di tutte le attività di trattamento e smaltimento svolte da Mengozzi Rifiuti Sanitari è il Sistema Integrato di Via Zotti, localizzato nella zona industriale di Forlì. Il Sistema Integrato raccoglie in unico impianto industriale, completamente automatizzato, tutti i processi legati alla gestione dei rifiuti sanitari ed è autorizzato a smaltire 28.000 tonnellate di rifiuti l’anno. Mengozzi s.p.a. offre un servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti tramite termovalorizzazione dei Rifiuti Sanitari completo e integrato, gestendo anche i contenitori in plastica che vengono separati dal rifiuto vero e proprio sanificati e riutilizzati. Dopo un numero prefissato di cicli di riutilizzo i contenitori sono riciclti presso lìimpianto. Il servizio di termodistruzione è ampiamente garantito in quanto tutte le componenti tecniche dell’impianto sono doppie ed in grado di assicurare il servizio di incenerimento per 365 giorni l’anno, salvo fermate brevi (massimo 4/6 ore) per il passaggio di funzionamento da un forno all’altro. IlResp. Marketing Paolo Gori - Mengozzi s.p.a. con i Corsisti della Scuola Un’attenta analisi ambientale e un continuo monitoraggio hanno permesso all’azienda di conoscere nel dettaglio tutti gli impatti delle proprie attività sull’ambiente e di definire così le azioni e le pratiche ottimali per migliorare le proprie performance ambientali. Nello sviluppo del proprio impianto la Mengozzi ha sempre applicato le indicazioni europee sulle BAT (Best Available Techniques, ossia le migliori tecniche disponibili sul mercato) divenendo un caso di eccellenza nel settore. All’entrata dell’impianto dei rifiuti infettivi (secondo la Direttiva 96/61/CE), si effettuano i controlli della documentazione d’accompagnamento, del peso e dell’idoneità del carico, nonché la rilevazione della presenza di eventuali elementi radioattivi all’interno del carico. Durante la visita si è potuto verificare come il sistema Mengozzi s.p.a. sia predisposto in modo da limitare al massimo le manovre accidentali degli operatori con i rifiuti che svolgono manualmente solo il trasferimento del contenitore sigillato dall’automezzo al nastro trasportatore il resto è tutto automatizzato ed il rischio di contaminazione ambientale è praticamente nullo. Il contenitore poi viene aperto ed il rifiuto è svuotato in navette che lo convogliano fino alla tramoggia del termovalorizzatore solo in presenza delle condizioni ottimali richieste dalla camera di combustione. Dalla fase di combustione risultano un rifiuto ed un’emissione aeriforme: il controllo complessivo del sistema si svolge mediante monitoraggio computerizzato in continuo delle condizioni di funzionamento e delle emissioni al camino, con analisi e registrazioni dei parametri prescritti, tramite una sala di controllo dove gli operatori possono gestire l’intero processo e consentire agli Enti di controllo di conoscere via internet in tempo reale la situazione delle emissioni. I rifiuti della combustione sono ceneri pesanti, i residui di filtrazione e le polveri di caldaia. Le prime sono raccolte in containers mentre le altre due sono convogliate mediante un sistema di raccolta e trasporto pneumatico ad un silo di accumulo ed in entrambi i casi prelevate da ditte specializzate e conferite ad impianti di smaltimento autorizzati. Il termovalorizzatore è dotato di una sezione di recupero energetico sotto forma di energia elettrica (art. 8 – comma 9 del D.lgs 133/05) che viene ceduta all’ente gestore al netto dei quantitativi assorbiti dagli ausiliari di centrale. Mengozzi s.p.a. ha recentemente ottenuto la precertificazione EPD (Environmental Product Declaration) sul ciclo di gestione dei rifiuti sanitari, al fine di ottimizzare e mitigare gli impatti ambientali, consolidando così il proprio impegno per la tutela dell’ambiente. Il sistema EPD rappresenta infatti uno dei più elevati standard internazionali di certificazione ambientale e tiene conto di tutto il ciclo di vita di un prodotto o di un servizio. Il percorso di visita a permesso di visionare gli aspetti rilevanti della gestione ambientale e le caratteristiche degli impianti. Per approfondimenti www.mengozzirifiutisanitari.it 2 11 Aprile 2008 - Visita presso Electrolux Stabilimento di Forlì Il Gruppo Electrolux è un leader globale nel settore degli elettrodomestici e delle apparecchiature per uso professionale, focalizzato su prodotti innovativi dal design attento ed accurato, sviluppati in base ad una profonda comprensione delle esigenze dei consumatori e degli utenti professionali attraverso i suoi centri di Ricerca, Progettazione e di Industrial Design. Electrolux Italia ha circa 9000 dipendenti e raggruppa tutte le attività commerciali relative agli elettrodomestici del Gruppo Electrolux , indirizzandosi al mercato come composita famiglia di marche: Rex Electrolux, AEGElectrolux, Zoppas. L’approccio Electrolux allo sviluppo sostenibile è totale e prende in considerazione l’impatto ambientale del prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, dal progetto alla produzione, dal trasporto all’uso fino al suo smaltimento e riciclaggio. Il consumo di energia rappresenta il 72% dell’impatto ambientale generato dagli elettrodomestici per cui progettare apparecchiature domestiche capaci di ridurre al minimo consumo di energia, acqua e detersivo è assolutamente prioritario. Dal 2000 ad oggi i consumi medi di lavabiancheria, lavastoviglie, frigoriferi e forni prodotti da Electrolux sono diminuiti dal 25% al 30%. Di seguito si riportano alcuni importanti risultati: - Frigocongelatori: Electrolux si è sempre distinta per la capacità di produrre frigoriferi a minimo consumo di energia (Classe A+ o A++). I continui investimenti in ricerca e sviluppo hanno consentito negli ultimi 20 anni di ridurre i consumi fino al 65%. NB Se tutti i frigoriferi presenti oggi in Italia fossero di Classe A+ si risparmierebbe oltre il 50% di energia elettrica e si potrebbe chiudere almeno una centrale con enorme beneficio per la salvaguardia ambientale evitando così di emettere in atmosfera oltre 3 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. - Lavastoviglie: la lavastoviglie Electrolux in questi anni ha migliorato molto la qualità ecologica delle proprie lavastoviglie, dagli anni 80 ad oggi i consumi di energia sono scesi mediamente del 50%, quelli di acqua del 65%. NB – E’ stato dimostrato che la lavastoviglie rappresenta l’unica scelta sostenibile assicurando consumi di acqua ed energia decisamente più bassi rispetto al tradizionale lavaggio a mano: una moderna lavastoviglie Electrolux consente di lavare 12 coperti consumando solo 14 litri di acqua contro gli oltre 100 litri usati normalmente nel lavaggio a mano. - Lavabiancheria: i maggiori risultati sono stati quelli relativi alla riduzione dei consumi di acqua ed energia: per lavare 5kg di bucato negli anni ’80 ci volevano 2.2 KWh e 120 litri d’acqua, oggi sono sufficienti 0.85 KWh e meno di 40 litri di acqua con un risparmio di oltre 60% di energia e 65% di acqua. Presso Electrolux di Forlì, Gianluca Maltoni - Resp. del SGA, Marva Bandini - Resp. SGS e Fabio Camorani Resp. Change Agent EMS (Electrolux Manufacturing System), hanno presentato i diversi sistemi di Gestione attivi sulla Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza, accompagnando i Corsisti nella visita delle diverse linee di produzione di forni e piani cottura da incasso. - Piani cottura a gas e forni: Electrolux ha brevettato un innovativo bruciatore cilindrico con un indice di efficienza del 62% con punte superiori del 65% ovvero il 20% in più rispetto a quanto richiesto dalla normativa EN-2-1. Anche l’emissione di ossido di carbonio è del 50% inferiore rispetto a quanto stabilito dalla normativa vigente che fissa a 0,1% il rapporto massimo fra CO e CO2 emessi durante la combustione. I forni elettrici Electrolux hanno consumi tali da essere classificati tutti in classe A. In Italia il forno viene utilizzato mediamente 2 volte alla settimana per un totale di 200 ore l’anno per un consumo di circa 200 kWh di un forno di classe C contro i 160 kWh di uno di classe A con un risparmio del 20%. Relativamente alla gestione ambientale, l’azienda è certificata ISO 14001 dal 1997, ed attualmente è impegnata nel progetto “Green Spirit”, finalizzato alla riduzione dei consumi di energia elettrica (-12.000 MWh), alla diminuzione della produzione di “gas serra” (- 2.140 tonnellate di CO2) e del prelievo d’acqua (75.000 m.c.). I Resp. Electrolux con i Corsisti della Scuola presso il “Green Spirit Point” Tale impegno richiederà circa 2 milioni di euro di investimenti, interventi tecnici rilevanti e capillari azioni di informazione e formazione tra i 1.150 dipendenti di Forlì. Sono la cultura e la consapevolezza, infatti, accanto ovviamente all’innovazione tecnologica, la principale arma per la lotta contro gli sprechi, la razionalizzazione delle risorse e per la riduzione dell’impatto ambientale. Questa impostazione è del resto sinergica con un progetto di miglioramento continuo lanciato in tutto il Gruppo (a Forlì è operativo da quasi due anni) con la denominazione EMS (Electrolux Manufacturing System) che intende portare il sistema produttivo ai massimi livelli mondiali. Per approfondimenti: www.electrolux.com 3 18 Aprile 2008 - Visita presso Technogym Gambettola (FC) Fondata a Gambettola 25 anni fa da Nerio Alessandri, Technogym ha sempre fatto dell’innovazione il primo fattore di crescita. Un approccio a 360°, conseguito attraverso la valorizzazione delle risorse umane, che ha favorito una crescita esponenziale. Da oltre 16 anni Technogym, unica azienda nel mondo che offre una soluzione globale nelle attrezzature per il Wellness e per la riabilitazione, è The Wellness Company. La produzione di Technogym si articola su 3 principali linee di prodotto (training in palestra, hotel, azienda, in casa e per la riabilitazione), integrate da servizi aggiuntivi, studiate per rispondere e anticipare le esigenze di tutti i segmenti di mercato: dagli hotel alle beauty farm e agli stabilimenti termali, dai centri di riabilitazione ai fitness club, dalle palestre aziendali alle abitazioni private, dalle strutture ricreative militari e universitarie a quelle di squadre sportive. Ogni prodotto sviluppato da Technogym nasce da approfondite ricerche mediche nel campo della salute e del Wellness. Uno staff dedicato, in collaborazione con enti accademici e scientifici, studia le connessioni tra salute ed attività fisica. I Corsisti della Scuola EMAS con Cinzia Folgori Responsabile Technogym nella palestra aziendale In azienda è attivo un sistema di Gestione Integrato Qualità-Ambiente-Responsabilità Sociale e Sicurezza; infatti nel 2003 l’azienda ha ottenuto la certificazione secondo le Norme SA 8000 (Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale) e ISO 14001 (applicando un Sistema di Gestione Ambientale), formalizzando così il proprio impegno sociale e di tutela ambientale. Gli obiettivi del Sistema di Gestione Ambientale riguardano la riduzione dei principali impatti risultati significativi a fronte dell’Analisi Ambientale; infatti nel corso del passato triennio sono stati raggiunti risultati molto soddisfacenti relativamente alla riduzione dei consumi di energia elettrica per macchina prodotta, riduzione di rifiuti avviati a smaltimento e aumento ddel quantitativo di rifiuti avviati a recupero. Per quanto riguarda la gestione della Responsabilità Sociale l’azienda ha stabilito obiettivi di miglioramento dell’indice di soddisfazione interna (ESI), dell’indice di frequenza infortuni (IF), lavorando sul maggiore coinvolgimento dei fornitori, sul potenziamento del programma di inserimento neo-assunti, arricchimento dell’attività di formazione dei dipendenti, miglioramento dell’ambiente e delle modalità di lavoro. Presso gli uffici, Roberto Laureti - Resp. Ingegneria di Produzione ha presentato la Mission dell’azienda, il processo produttivo, le attuali strategie ed obiettivi di miglioramento mentre Lara Mantellini – Resp. SGA ha illustrato gli elementi principali del Sistema di Gestione Ambientale. I corsisti sono stati accompagnati nel loro percorso di visita presso lo show room, nel quale sono esposti i prodotti più innovativi (come Kinesis, il primo oggetto di arredo design per la ginnastica), il centro Ricerca e Sviluppo Technogym, in cui operano oltre 150 progettisti e tecnici, meccanici ed elettronici che sono impegnati quotidianamente nella progettazione di nuovi attrezzi; la palestra aziendale (aperta anche al pubblico), nella quale i dipendenti possono recarsi avendo a disposizione anche il “personal trainer”. La palestra Technogym: i Corsisti della Scuola EMAS e Lara Mantellini (Responsabile Ambiente Technogym) tra gli attrezzi Easy Line Nella palestra tutti gli attrezzi (naturalmente Technogym) sono dotati di un sistema che, attraverso una chiavetta, permette ad ogni utente di registrare il proprio piano di allenamento e i progressi conseguiti. Per approfondimenti: www.technogym.it 4 18 Aprile Visita presso Sogliano Ambiente S.p.A. – Discarica di Ginestreto - Sogliano al Rubicone (FC) Su iniziativa del Comune di Sogliano al Rubiconde, che ne detiene il 70% della proprietà, nel 1996 nasce la Sogliano Ambiente s.p.a., società che attualmente gestisce le discariche di Ginestreto a Sogliano al Rubicone e conduce per conto di Hera le altre due discariche per rifiuti non pericolosi della Provincia di Forlì Cesena e Rimini. L’80% dei circa 14 milioni di euro del bilancio comunale di Sogliano (ca. 11 milioni) arriva dai proventi della discarica, in particolare il 40% dal ritiro dei rifiuti e il 60% dalla produzione di energia elettrica prodotta dal biogas. Sogliano Ambiente ha certificato la propria attività secondo le norme UNI ISO 14001:2004 e UNI ISO 9001:2000. Nel 2002 il sito della discarica di Ginestreto e l’impianto connesso per la produzione di energia elettrica hanno ottenuto la registrazione EMAS (Reg. CE 761/2001 n°I-000112) e nel 2007 è stata registrata EMAS anche l’attività dell’impianto di cernita. Nel 1990 viene attivata la discarica denominata “Ginestreto 1” (G1), nella quale dal dicembre 1990 all’aprile 2005, vengono smaltite circa 2,6 milioni di tonnellate di rifiuti (ca. 2,3 milioni di metri cubi). Contestualmente alla chiusura di “G1” viene autorizzata e costruita “Ginestreto 2” (G2) nella vallecola attigua, con una potenzialità di 1,5 milioni di metri cubi di rifiuto abbancabile. La discarica è classificata come “discarica per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifuti inorganici, con recupero di biogas”. A circa 3 km. dalla discarica a maggio 2006, Sogliano Ambiente ha progettato e costruito un impianto per la cernita e la valorizzazione delle frazioni riutilizzabili dei rifiuti provenienti da flussi selezionati e da raccolte specifiche (carta, cartone, vetro, materie plastiche, legno ecc.). I Corsisti della Scuola EMAS con la Resp. SGA Roberta Iddiolosà presso l’impianto di cernita e recupero dei rifiuti Presso la discarica il rifiuto è abbancato per strati successivi tramite opportuni mezzi meccanici che si occupano della stesura e della compattazione. Giornalmente il rifiuto viene coperto con appositi materiali (teli a carboni attivi, biostabilizzato o terreno) atti ad evitare dispersioni eoliche e propagazioni di odori. Al completamento delle volumetrie disponibili viene realizzata la struttura multistrato di copertura così come richiesto dalla normativa vigente (su G1 è stata realizzata tra il 2006 e il 2007). Un gruppo di soffianti conferisce al sistema la depressione necessaria all’aspirazione del biogas dalla discarica. Il biogas aspirato viene trattato in modo da essere depurato da alcuni microinquinanti presenti al suo interno e deumidificato. La configurazione attuale dell’impianto ha consentito, a partire dal 2003, di utilizzare il 100% del biogas aspirato dalla discarica per produrre energia elettrica. La potenza totale installata pari a 4,9 MW è fornita da 6 motori, dei quali 5 lavorano in parallelo ed uno ha la funzione di riserva. Il biogas viene distrutto per combustione in torce ad alta temperatura soltanto in caso di interruzione del funzionamento dell’intero impianto, eventualità che si verifica in media 5-6 volte l’anno, per periodi non superiori alle 8 ore. La produzione annuale di energia elettrica prevista per il 2008 è pari a 30 milioni di KWh, pari al consumo di 25.000 utenze. L’energia prodotta, a meno degli autoconsumi (circa il 5%) è ceduta in rete ad ENEL distribuzione col sistema dei Certificati Verdi, titoli emessi dal Gestore dei Servizi Elettrici Nazionale (GSE) che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili. I Corsisti della Scuola EMAS con la Resp. SGA Roberta Iddiolosà presso l’impianto di cernita e recupero dei rifiuti La gestione e l’utilizzo del biogas prodotto rappresentano altresì un elemento di mitigazione degli impatti: riduzione delle emissioni di biogas dalla superficie della discarica, con la conseguente eliminazione della diffusione di cattivi odori o danni al causati agli apparati radicali della vegetazione sovrastante, riduzione dei fenomeni legati all’emissione di gas serra; disponibilità di una fonte di energia di qualità a ridotto impatto ambientale. Durante l’incontro la Responsabile del Sistema di Gestione ambientale Roberta Iddiolosà ha presentato il Sistema di Gestione Ambientale di Sogliano Ambiente, i risultati raggiunti e gli obiettivi di miglioramento degli impatti ambientali; inoltre sono stati visitati l’impianto di selezione e recupero dei rifiuti, l’impianto di produzione energia elettrica da biogas e la discarica. Per approfondimenti: www.soglianoambiente.it 5 5- Giugno – Visita presso ENEL – Impianto Termoelettrico Torrevaldaliga Nord Civitavechia (Roma) La centrale termoelettrica ENEL di Torrevaldaliga Nord è ubicata in un’area, situata nel territorio del Comune di Civitavecchia, a circa 6 km a N-NW della città, tra la costa tirrenica e la linea ferroviaria Roma-Pisa, che divide il sito in due parti; oltre il rilevato ferroviario è situato il parco serbatoi combustibili e la stazione elettrica, mentre l’impianto di produzione vero e proprio, fino ai trasformatori di macchina, occupa l’area prospiciente la costa tirrenica. Complessivamente l’area occupata dall’impianto è pari a circa 700.000 m2, su un’area di proprietà di circa 975.000 m2. La centrale pre-esistente era costituita da quattro sezioni termoelettriche della potenza elettrica lorda di 660 MW, per un totale complessivo di 2.640 MW. Le quattro sezioni avevano un rendimento netto di collaudo del 40,6% ed erano alimentate ad olio combustibile. I fumi prodotti dalla combustione venivano dispersi nell’atmosfera attraverso quattro canne metalliche indipendenti (una per ogni sezione), situate all’interno di un’unica ciminiera multiflusso alta 250 m. I rilasci verso l’ambiente erano costituiti essenzialmente dai fumi della combustione, dalla restituzione dell’acqua di mare, dai fanghi provenienti dall’impianto di trattamento e dalle ceneri prodotte dalla combustione. La centrale, ai fini della vigilanza delle emissioni e della prevenzione delle ricadute al suolo degli inquinanti, faceva capo ad un sistema di misura in continuo delle emissioni e ad un sistema di monitoraggio in continuo della qualità dell’aria e dei dati meteorologici. Le analisi previsionali sull’andamento del futuro mercato elettrico hanno indotto Enel Produzione a rivedere i progetti di adeguamento ambientale di alcune centrali termoelettriche, con l’obiettivo di avviare interventi atti a migliorare l’efficienza produttiva, la diversificazione delle fonti energetiche e l’eccellenza ambientale. Dall’esame dei contributi percentuali delle singole fonti alla produzione di energia elettrica nei vari Paesi del mondo si evidenzia come l’Italia sia fortemente dipendente dall’olio combustibile, abbia una consistente produzione da gas naturale e registri la totale assenza del nucleare. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica dal carbone, in Italia si registra un dato molto modesto, che sale invece sensibilmente negli altri Paesi europei, fatta eccezione per la Francia, che può contare su una produzione di energia nucleare pari al 76% del totale. Corsisti della Scuola con il Responsabile per la Sicurezza di ENEL - Ing. Ubaldo Savina all’interno dei carbonili circolari in costruzione La centrale pre-esistente a olio combustibile Le quattro sezioni erano raffreddate in ciclo aperto. La sorgente fredda era costituita dall’acqua prelevata dal Mar Tirreno, attraverso il circuito acqua di circolazione, che dopo aver sottratto il calore al ciclo termico nel condensatore, veniva restituita al Mar Tirreno attraverso l’opera di restituzione. L’approvvigionamento dell’olio combustibile denso avveniva tramite oleodotto. Il gasolio necessario per l’accensione delle caldaie (bruciatori di prima accensione e torce pilota di sostegno fiamma) veniva approvvigionato tramite autobotti. Il parco serbatoi combustibili occupava una superficie di circa 300.000 m2 e aveva una capacità di stoccaggio di circa di 700.000 m3. Il sito di Civitavecchia si presenta in una posizione ideale per la realizzazione di una centrale a carbone; infatti, la realizzazione di questo tipo di impianto trova la migliore collocazione proprio in siti costieri, per la possibilità di utilizzare il trasporto via mare come linea di approvvigionamento primaria evitando il ricorso al trasporto su gomma, legato ad un significativo impatto ambientale ed esposto a maggiori problematiche di sicurezza. Per la scelta della soluzione impiantistica Enel Produzione si è orientata su una soluzione di tipo convenzionale, con caratteristiche tecniche d’avanguardia, che prevede l’utilizzo di caldaie a polverino di carbone con parametri di processo ai limiti di quanto attualmente consentito dalla tecnologia commerciale (caldaie ultrasupercritiche) tali da 6 ottenere elevati rendimenti termodinamici (circa 45%) e quindi notevoli risparmi di combustibile. È stato inoltre previsto l’inserimento di apparecchiature, tecnicamente evolute, per l’abbattimento delle sostanze inquinanti (SO2, NOx e polveri), ad elevata efficienza, in grado di garantire valori di emissione ampiamente al di sotto dei limiti fissati dalle vigenti normative ambientali. Per la movimentazione e lo stoccaggio del carbone e degli altri materiali impiegati nella centrale, Enel Produzione si è orientata verso una soluzione che prevede strutture completamente chiuse ed automatizzate che impediscono qualsiasi dispersione in atmosfera di polveri, migliorando contestualmente l’inserimento ambientale della centrale. Cantiere per la costruzione dell’Impianto Termoelettrico Torrevaldaliga Nord Il progetto investe l’area di pertinenza dell’impianto esistente e pertanto non modificherà la configurazione insediativa della centrale, inoltre potrà beneficiare delle infrastrutture portuali previste dal progetto “darsena energetico e grandi masse” del Porto di Civitavecchia. Il progetto di trasformazione a carbone delle quattro unità costituenti la centrale termoelettrica, prevede la dismissione della sezione 1 e la realizzazione di tre nuove caldaie a tecnologia avanzata, in sostituzione delle esistenti (caldaie 2, 3 e 4). Inoltre, ai fini dell’abbattimento degli inquinanti atmosferici prodotti dalla combustone a carbone, sono previsti: • nuovi sistemi di denitrificazione catalitica dei fumi (DeNOx) a valle di ciascuna caldaia, in sostituzione di quelli esistenti; • sistema di bruciatori che adottano la tecnica della combustione a stadi, i quali, unitamente alle dimensioni della camera di combustione, svolgono un efficace contenimento della produzione di NOx e di incombusti; • nuovi sistemi di depolverazione dei fumi mediante filtri a manica, per l’abbattimento delle polveri; • desolforatori ad umido che utilizzano calcare per la rimozione della SO2 generata in fase di combustione e producono gesso come sottoprodotto. Il ciclo termico delle unità, dopo la trasformazione a carbone, rimane simile a quello dell’impianto esistente e si differenzia soltanto per i più alti valori della temperatura del vapore principale (600 °C) e del vapore risurriscaldato (610 °C). L’aumento della temperatura del vapore in uscita dalle caldaie comporta necessariamente la sostituzione delle turbine a vapore. I nuovi componenti del processo produttivo, realizzati secondo le più avanzate tecnologie, e le più elevate caratteristiche del vapore consentono di incrementare il rendimento dell’Unità a circa il 45%. Altre modifiche riguarderanno la logistica dei reagenti e dei prodotti di reazione degli impianti di denitrificazione e desolforazione dei fumi e l’approvvigionamento del nuovo combustibile (carbone) per i quali, nell’ambito del più ampio progetto di realizzazione della “darsena energetico-grandi masse” del porto di Civitavecchia, Enel Produzione ha previsto la realizzazione di due nuove banchine nello specchio di mare antistante la centrale. La prima banchina, di lunghezza complessiva di circa 380 m, sarà destinata all’accosto di navi carboniere; la seconda, parallela al filo di costa, di lunghezza 250 m, sarà adibita allo scarico del calcare ad al carico del gesso e delle ceneri. La sorgente fredda sarà ancora costituita dall’acqua prelevata dal Mar Tirreno, attraverso l’esistente circuito acqua di circolazione. Grazie al miglior rendimento previsto dal nuovo ciclo termico, si determinerà una diminuzione del carico termico scaricato al condensatore e quindi una riduzione della temperatura dell’acqua allo scarico. Delegazione della Scuola EMAS di FC e Ra con i Responsabili ENEL del Cantiere di Torrevaldaliga Nord Per la modifica della centrale sono stati attivati numerosi cantieri all’interno dei quali opera anche una importante impresa metalmeccanica del territorio romagnolo: COSMI s.p.a., grazie alla quale è stato possibile realizzare la visita. Per approfondimenti: www.enel.it 7 Le attività di Project Work della Scuola EMAS di FC e RA sono state svolte nelle seguenti Imprese: Italbonifiche è un’azienda a conduzione familiare, attiva da oltre 50 anni, la cui attività operativa si sviluppa nei settori: • Raccolta e trasporto di rifiuti; • Deposito preliminare e trattamento rifiuti; • Bonifiche e pulizie industriali e civili. L’azienda si colloca nella zona industriale di Forlì denominata Coriano e si estende su un’area di circa 3200 mq, dei quali 1360 mq di superficie coperta. L’area su cui insistono gli impianti risulta inquadrata dal piano regolatore come zona di insediamento di attività produttive o servizi ad esse connessi. Le attività di stoccaggio autorizzate sono le operazioni di smaltimento D15 (deposito preliminare) e D13 (raggruppamento preliminare) di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per una capacità massima istantanea complessiva dell’impianto pari a 560 t di cui al massimo 500 t di rifiuti speciali pericolosi. I rifiuti in entrata provengono da operazioni di raccolta e trasporto da tutto il territorio ed anche dall’adiacente impianto di trattamento. I rifiuti in uscita, poi, sono destinati ad impianti di smaltimento finale. I rifiuti all’interno dell’impianto possono essere stoccati in serbatoi fuori terra di tipo fisso o in contenitori fuori terra di tipo mobile. Italbonifiche, iscritta all’Albo Autotrasportatori e all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, effettua sia il trasporto di merci sia di rifiuti, pericolosi e non pericolosi, inclusi i trasporti di rifiuti in regime di recupero o riutilizzo; tale attività viene svolta prevalentemente con mezzi proprii e proprio personale. L’azienda dispone di un’autorimessa di veicoli industriali, di un’officina meccanica adibita alla manutenzione dei mezzi e di un deposito di carburante. Il parco mezzi comprende autoarticolati cisternati, autotreni cisternati, motrici a tre e quattro assi, mezzi d’opera, autocarri muniti di gru, pulmini e scarrabili. Tutti i mezzi sono collaudati ADR e quindi idonei al trasporto di merci pericolose. L’attività di trattamento autorizzata consiste nelle operazioni di smaltimento D9 (trattamento chimicofisico) di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per una quantità massima di rifiuti ammessi al trattamento pari a 2500 t/anno. A servizio dell’attività di trattamento è presente un piccolo laboratorio chimico interno in cui vengono eseguiti controlli necessari per effettuare le prove di miscelazione dei rifiuti, per ottenere misure di carattere chimico-fisico e per determinare la presenza di metalli e COD. Impianto di Trattamento L’azienda è impegnata sia nel settore industriale, con bonifiche di serbatoi, cisterne, oleodotti, impianti di depurazione, scambiatori di calore, pulizia di piazzali, sia nel settore civile, con pulizia di reti fognarie, di fosse biologiche e di qualsiasi genere di conduttura idrica, anche canali sotterranei di grandi dimensioni; effettua la bonifica di serbatoi di impianti chimici, di distribuzione carburanti, di raffinerie con il rilascio, a seguito di misurazioni eseguite da tecnici abilitati, di certificati di non pericolosità (gas free). Inoltre, servendosi di pompe ad alta pressione, disostruisce linee ed esegue la scrostatura di superfici nel caso di residui e sedimenti particolarmente induriti (serbatoi, scambiatori di calore, ecc.). Nell’ottica del rispetto dell’ambiente e della sicurezza, l’azienda ha aderito volontariamente ad un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Sicurezza e Ambiente secondo le norme UNI EN ISO 9001, OHSAS 18001 e UNI EN ISO 14001. Tali certificazioni si sono rivelate utili per la collaborazione con importanti clienti a livello nazionale e internazionale. Di conseguenza si è prestata una maggiore attenzione nella scelta dei fornitori, preferendo quelli che operano secondo elevati standard qualitativi e tecnologici. Durante i mesi di maggio-giugno il Gruppo di Corsisti formato da: Brignoli Barbara, Lombini Ilenia, Mengozzi Vincenzo, Muratori Daniela, Pironi Enrica, coordinati dal Responsabile del Project Work Francesco Baldoni, dalla Tutor Veronica Trovanelli della Scuola EMAS e dalla Resp. Ambiente e Sicurezza di Italbonifiche Elena Arcozzi, hanno approfondito e sviluppato i diversi aspetti del Sistema di Gestione Ambientale ai fini di una eventuale registrazione EMAS. Per approfondimenti: www.italbonifiche.it 8 Nel 1974 nasce per volontà di due soci una piccola società di montaggi che grazie all’esperienza professionale delle proprie risorse nel settore metalmeccanico diventa una solida e concreta realtà imprenditoriale e nel 1981 assume l’attuale denominazione. Nel corso degli anni Cosmi s.p.a. è cresciuta seguendo ed adattandosi alle esigenze di un mercato in continua evoluzione nell’ambito delle costruzioni meccaniche nell’impiantistica e nelle strutture off-shore. Il costante sviluppo delle tecnologie e l’elevata esperienza del proprio staff maturata negli anni hanno contribuito a raggiungere prestigiosi risultati sia sul mercato nazionale che internazionale e permettono oggi di offrire ai propri Clienti progetti multidisciplinari con formula “chiavi in mano”. Cosmi ha implementato e certificato un efficace Sistema di Gestione della Qualità secondo gli standards internazionali ISO 9001:2000 Il Sistema di Gestione della qualità persegue la Soddisfazione del Cliente attraverso un continuo miglioramento dei processi aziendali, dei prodotti e dei servizi. montaggi allo sviluppo di ingegneria di dettaglio fino alla realizzazione di impianti EPC. Cosmi ha iniziato la propria attività nel campo del Oil & Gas in particolare nell’esecuzione di montaggi meccanici su impianti on-shore e successivamente offshore, maturando significative esperienze nella costruzione e montaggio di impianti di trattamento gas, di piattaforme off-shore, di modifica e revamping di centrali. Il settore energetico italiano ha assistito negli ultimi anni alla progressiva conversione a gas degli impianti per la produzione di energia elettrica sia per gli impianti nuovi che per quelli esistenti. Cosmi ha investito le proprie risorse ed il proprio know-how anche in questo settore e, in particolare, ha partecipato a lavori di repowering di centrali esistenti e costruzione di nuove unità di produzione. - Costruzione ed installazione di modulo alloggi per p.ma CALPURNIA - Impianto di produzione energia elettrica Enel di Sermide costruzione di 3x800 MW HRSG COSMI s.p.a. Via Teodorico, 7 - Ravenna Cosmi stabilisce come priorità assoluta la protezione e la salute dei lavoratori, la sicurezza degli impianti industriali e la salvaguardia dell'ambiente, per questo motivo Cosmi ha implementato un Sistema di Gestione della Sicurezza ed un Sistema di Gestione Ambientale conforme agli standard ISO 14001:2004 basato sulla identificazione e valutazione degli attuali e potenziali rischi HSE per poter quantificare e migliorare le prestazioni e ridurre o eliminare situazioni di rischio in officina, negli impianti e nei cantieri. I servizi ed attività che Cosmi può offrire vanno dalla realizzazione al revamping di impianti, dalla manutenzione semplice al servizio di manutenzione globale con responsabilizzazione di produttività / prestazioni degli impianti. Cosmi può operare in campo on-shore e off-shore su tutto il territorio nazionale e all’estero. Grazie alla esperienza pluriennale acquisita e alla continua implementazione del proprio know-how la Società è in grado di rispondere a qualsiasi richiesta e necessità del Cliente: dalla semplice esecuzione di Cosmi ha esteso la propria attività anche ai settori chimico e petrolchimico svolgendo sia attività di montaggio e costruzione che attività di manutenzione degli impianti. Le competenze interne consentono all'Azienda di coprire tutte le fasi, dallo sviluppo alla progettazione, necessarie per la realizzazione dei progetti rispettando i tempi e i costi definiti, rispondendo in maniera puntuale ed efficace a tutti i differenti problemi tecnici che si possono presentare nel corso dello svolgimento dei lavori. Durante i mesi di maggio-giugno il Gruppo di Corsisti formato da: Dalla Benetta Donatella, Gallamini Daniel, Gatto Veronica, Pasini Gianni, Soverini Marco, Zuanon Erica, coordinati dal Responsabile del Project Work Gian Piero Zattoni, dalla Tutor Veronica Trovanelli della Scuola EMAS e dal Resp. Qualità di COSMI Stefano Petruio hanno approfondito e sviluppato i diversi aspetti legati alla valutazione della prestazione del Sistema di Gestione Ambientale specialmente per quanto riguarda le attività svolte nei cantieri. Per approfondimenti: www.gruppocosmi.it 9 La ditta Garavini inizia l’attività nel 1991 in località Ronco occupandosi di lavorazioni di inerti. Nel 1994, ottenuta l’autorizzazione a coltivazione della cava nell’attuale sito alla periferia di Forlì, comincia l’estrazione di ghiaia e sabbia. Nel 2000 ottiene l’approvazione per la “Variante al piano di sistemazione finale dell’area di cava”, iniziando la lavorazione di materiali estrattivi e la frantumazione dei materiali edili e di recupero. Nel 2001 ottiene l’autorizzazione alla costruzione di un impianto di betonaggio. Nel 2003 viene approvata la variante all’impianto di betonaggio e nel dicembre 2007 lo stesso impianto viene autorizzato all’utilizzo di inerti prodotti dal recupero di rifiuti speciali non pericolosi. Attualmente svolge attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata e attività di conto lavorazione di ghiaia in natura per la produzione e la vendita di ghiaia, sabbia, sabbie fini e limi ottenuti dall’impianto di lavorazione degli inerti mediante frantumazione e vagliatura delle frazioni granulometriche presenti nella materia prima. Impianto di betonaggio Durante i mesi di maggio-giugno il Gruppo di Corsisti formato da: Giulia Amadori, Alberto Coretti, Bruna Gravina, Fabio Fabbri, Francesca Quirici (Resp. QSA ditta Garavini) , coordinati dal Responsabile del Project Work Gian Piero Zattoni e dalla Tutor Veronica Trovanelli della Scuola EMAS, hanno approfondito e sviluppato alcuni aspetti del Sistema di Gestione Ambientale ai fini di una eventuale registrazione EMAS. Impianto fisso frantumazione Nel febbraio 2007 viene inoltrata la richiesta di autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un nuovo impianto di recupero di rifiuti. Impianto mobile recupero macerie Ad oggi la ditta Garavini occupa 10 persone di cui 5 addetti alla conduzione e manutenzione degli impianti e 5 impiegati che si occupano degli aspetti amministrativi, autorizzativi e contabili. 10 La Scuola EMAS ed Ecolabel di FC e Ra RINGRAZIA per la professionalità, collaborazione, e disponibilità dimostrata i Docenti intervenuti in aula e le Imprese coinvolte. Corpo Docenti della Scuola EMAS di FC e RA - Luigi Bruzzi Massimo Balzani Marina Mengoli Helga Tenaglia Gian Piero Zattoni Marco Minossi Riccardo Berti Claudio Dall’Agata Giampaolo Peccolo Mario Bellomo Gianluca Rusconi Benedetta Polgrossi Tamara Mordenti Gianni Garavini Adriana Baffetti Andrea Zanchini Giancarlo Lombardi Patrizia Spazzoli Stefano Moretti Anna Rosa Grossi Daniele Pace Augusto Peruzzi Francesco Baldoni Alberto Formenti Vincenzo Parrini Irma Cavallotti Fabrizio Passarini Ivano Vassura Alfredo Donati Imprese coinvolte nelle attività didattiche • Mengozzi • Electrolux Zanussi, • Technogym • Sogliano Ambiente • La Cart • ENEL • Italbonifiche • COSMI • Garavini Luigi Per approfondimenti sulla Scuola: www.scuolaemas.it 11