CHIMICA GENERALE (Lorenza OPERTI) •Le leggi fondamentali della chimica; nucleo atomico e proprietà correlate; orbitali atomici e configurazione elettronica. •Il sistema periodico degli elementi: generalità e proprietà periodiche. •Il legame chimico: legame ionico, legame covalente, strutture di Lewis, geometria molecolare, orbitali ibridi, orbitali molecolari. •Aspetti quali-quantitativi delle reazioni chimiche: masse atomiche e molecolari, distribuzione isotopica, definizione di mole e numero di Avogadro, formule minime e molecolari, bilanciamento delle reazioni, resa di reazione, nomenclatura. •Gli stati di aggregazione della materia: stato gassoso (teoria cinetica, equazione di stato, gas perfetti e gas reali); stato liquido (soluzioni e proprietà colligative); stato solido (reticoli e celle elementari, tipi di solidi e loro proprietà, il legame metallico); i diagrammi di stato. •La cinetica chimica ed i meccanismi di reazione. •Termodinamica chimica: definizione delle funzioni termodinamiche, spontaneità di reazione. ORARIO Martedì 8.30 - 11 Mercoledì 11 - 13 Giovedì 8.30 – 10 (Venerdì 9 – 11) MODALITA’ DI ESAME Prova scritta (domande + esercizi) + Prova orale TESTI DI RIFERIMENTO Manotti Lanfredi, Tiripicchio: Fondamenti di Chimica; Ed. Ambrosiana Michelin Lausarot, Vaglio: Fondamenti di Stechiometria; Ed. Piccin Tavola Periodica CHIMICA Scienza che studia la STRUTTURA e le PROPRIETA' della MATERIA e il modo in cui le SOSTANZE possono essere TRASFORMATE le une delle altre. MATERIA è tutto ciò che ci circonda e noi stessi siamo costituiti di materia MATERIA Sostanze Miscele elementi materia omogenea costituita da atomi della stessa specie composti miscela omogenea (fisicamente, non chimicamente) materia omogenea costituita da atomi di specie diverse miscela eterogenea (fisicamente e chimicamente) STRUTTURA DELLA MATERIA IV sec. a.C. Democrito postula l'esistenza degli atomi CHIMICA MODERNA 1785 Lavoisier formula la Legge della conservazione della massa: "La massa delle sostanze che si formano in seguito ad una reazione chimica è la stessa della massa delle sostanze che partecipano alla reazione." 1799 Proust formula la Legge della composizione costante: "Tutti i campioni di una sostanza hanno la stessa composizione; le stesse proporzioni in peso degli elementi. 1803 - 1808 Dalton formula la Teoria atomica: 1. la materia è costituita da minuscole particelle indistruttibili chiamate atomi; 2. non è possibile creare o distruggere atomi nel corso di una reazione chimica; 3. tutti gli atomi di un elemento hanno uguali proprietà chimiche, mentre gli atomi di elementi diversi hanno proprietà diverse tra loro; 4. gli atomi di elementi diversi si combinano tra loro secondo un rapporto numerico semplice. 1811 Il Principio di Avogadro: "volumi uguali di gas diversi, nelle stesse condizioni di temperatura e di pressione, contengono lo stesso numero di molecole" Ipotizzò l'esistenza di elementi allo stato gassoso come molecole biatomiche: 1 vol. idrogeno 1 vol. cloro 2 vol. cloruro di idrogeno H + Cl -----> HCl H2 + Cl2 -----> 2HCl 2 vol. idrogeno 1 vol. ossigeno 2 vol. acqua 2H + O -----> H2O 2H2 + O2 -----> 2H2O 1858 La Regola di Cannizzaro: "la massa atomica di un elemento si ottiene dalla quantità più piccola con cui l'elemento si trova nelle masse molecolari dei suoi composti" Misurò masse (pesi) molecolari dalla densità relativa di gas rispetto all'idrogeno; determinò la quantità di ogni elemento nei composti. Sostanza Massa molecolare ossigeno ossigeno ossido di azoto acqua acqua ossigenata ossido di carbonio diossido di carbonio diossido di zolfo triossido di zolfo 32 30 18 34 28 44 64 80 Contributo di 32 16 16 32 16 32 32 48 STRUTTURA DELL'ATOMO 1832 Faraday studia processi elettrolitici: decomposizione di sali fusi con migrazione di ioni positivi al catodo e di ioni negativi all'anodo natura elettrica dell'atomo Crookes dimostra che gli elettroni sono particelle: flusso a) b) c) di particelle verso l'anodo (positivo) raggi catodici con carica negativa, hanno una massa, sono uguali per qualsiasi gas. 1881 Stoney chiama elettroni i raggi catodici Misura del campo elettrico necessario per fermare le goccioline d'olio con carica negativa; carica sempre multiplo intero di: 1,59x10-19 C in realtà 1,6021773x10-19 C m= 1,6021773x10-19 C 1,7588x10-8 C/g 9,1096x10 -28 g 1898 Thomson propone un modello atomico come sfera con carica positiva in cui sono dispersi gli elettroni di carica negativa. Praticamente tutta la massa è dovuta alla specie positiva, sparsa su tutto il volume dell'atomo. - - - - - - 1911 Rutherford dimostra che la carica positiva e la sua massa sono concentrate in una parte piccolissima al centro dell'atomo (nucleo). + R = sorgente radioattiva di particelle α (atomi di He senza 2 elettroni, carica positiva) F = lamina di metallo M = rivelatore (solfuro di zinco) Secondo il modello di Thomson si prevedevano piccole deflessioni. Si osservano deflessioni con angoli molto ampi ed anche riflessioni verso la sorgente. Quindi massa e carica positiva sono concentrate in una zona molto piccola Misure quantitative: raggio NUCLEO 10-13 cm raggio ATOMO 10-8 cm Moseley mediante misure di energia di raggi X emessi da elementi diversi scopre e determina il numero atomico (Z = numero di cariche positive nel nucleo, i protoni), che regola l'ordine degli elementi nella Tavola periodica. 1932 Chadwick: per la discrepanza tra numero atomico (cariche positive) e massa (nucleo) postula l'esistenza di particelle neutre nel nucleo, i neutroni. STRUTTURA DELL'ATOMO protoni (p) massa (g) carica (C) 1,6725x10-24 +1,6022x10-19 neutroni (n) 1,6748x10-24 ----- elettroni (e-) 9,1096x10-28 -1,6022x10-19 Gli atomi sono elettricamente neutri per cui: numero protoni = numero elettroni Numero atomico = numero di cariche positive del nucleo = numero di protoni = numero di elettroni caratteristico di ogni elemento correlato alle proprietà chimiche Numero di massa = numero di protoni + numero di neutroni può variare in uno stesso elemento correlato alle proprietà fisiche ISOTOPI Atomi di un medesimo elemento (uguale numero di protoni), ma con massa diversa (diverso numero di neutroni). IDROGENO 1 1H - + 1 protone: numero atomico = 1 0 neutroni: numero di massa = 1+0 = 1 2 1H - + =D 1 protone: numero atomico = 1 1 neutrone: numero di massa = 1+1 = 2 3 1H =T + 1 protone: numero atomico = 1 2 neutroni: numero di massa = 1+2 = 3 CARBONIO 12 6C 6- 6 6+ 6 protoni: numero atomico = 6 6 neutroni: numero di massa = 6+6 = 12 13 6C 6- 7 6+ 6 protoni: numero atomico = 6 7 neutroni: numero di massa = 6+7 = 13 Massa atomica assoluta nell'intervallo 10-21 - 10-24 g Allora, massa atomica relativa: 1° riferimento (1858): H -----> 1 unità masse atomiche determinate in rapporto all'ossigeno e poi da rapporto O/H (impreciso) 2° riferimento (1899): O -----> 16 unità rapporto diretto, ma O ha tre isotopi (scoperti nel 1929); diverso riferimento per fisici (isotopo 16O) e chimici (massa atomica media) 3° riferimento (1961): C -----> 12 unità 12 dalton (u, Da) = 1,66057x10-27 Kg dalton (u, Da) = 1/12 della massa del 12 quindi, per convenzione, la massa del 12 vale 12,00000000........ da C C LA TEORIA QUANTISTICA Planck - 1901 Radiazioni elettromagnetiche: onde caratterizzate da campo elettrico e campo magnetico perpendicolari tra loro. λ = lunghezza d’onda ν = frequenza = c/ λ (c = 2,998x108 m/s) a = ampiezza (intensità = a2) Natura della luce emessa da corpi incandescenti; colori emessi separati da un prisma in base alle lunghezze d'onda; spettro a righe (discreto, non continuo) ex. idrogeno, H2 E = hν = hc/λ h = costante di Planck = 6,626x10-34 J.s 1. Gli atomi e le molecole possono esistere solo in certi stati caratterizzati da quantità di energia ben definite. Quando atomi o molecole cambiano il loro stato assorbono o emettono quantità di energia esattamente uguali a quelle necessarie a raggiungere lo stato successivo (quanti) 2. La lunghezza d’onda della radiazione emessa è correlata a questa differenza di energia 3.Gli stati energetici permessi possono essere descritti da una serie di numeri detti numeri quantici L'ATOMO DI IDROGENO DI BOHR 1913 1. l'elettrone si muove in orbite circolari intorno al nucleo secondo un moto descritto dalla fisica classica 2. l'elettrone possiede una serie fissa di orbite permesse; finche resta in una data orbita la sua energia rimane costante e non si ha emissione di energia 3. un elettrone può passare da un'orbita permessa ad un'altra; in queste transizioni vengono coinvolte quantità fisse di energia (i quanti) in accordo con l'equazione di Planck. Forza di attrazione tra nucleo positivo e elettrone negativo: Forza di un moto lungo un cammino curvo: v2 (Ze)(e) = m 2 r r Condizione quantica: il momento angolare può assumere solo certi valori multipli interi di h/2π h mvr = n 2π n = 1, 2, 3, ..... n = numero quantico principale m2 v2r2 = mrZe2 2 h m2v2r2 = n2 4π 2 2 h Ze2mr = n2 4π 2 n2 h2 = r = n 2 a0 2 4π mZe Z 2 Per H -----> Z = 1 -----> r = n2a0 a0 = raggio di Bohr = 53 pm = 0,53 Å Energia degli elettroni = Ecinetica + Epotenziale 2 2 2 2 1 Ze Ze Ze Ze E = mv2 = =2 r 2r r 2r 1 2 Z Z2e2 E = - Ze 2 =2 n a0 2n2a0 Allo stato fondamentale l'energia è minima e n=1 e per l'idrogeno, Z = 1, sarà: per tutti i successivi livelli l'energia varia al crescere di n: Z2e2 E = - E0 = 2a0 e2 E = - E0 = 2a0 E0 Z2e2 En = =- 2 2 2a0n n TRANSIZIONI ELETTRONICHE Si misura la differenza di energia tra stato finale (minore energia, n = a) e stato iniziale (maggiore energia, n = b) E0 E0 ∆E = Ea − Eb = - 2 + 2 a b 1 1 ∆E = hν = - E0 2 - 2 a b E0 1 1 1 1 ν = 2 - 2 = RH 2 - 2 h a b a b R = costante di Rydberg Per l’idrogeno, RH = 3,290x1015 1. per a = 3, transizioni a bassa ∆E, bassa ν e alta λ 1 1 15 ν = 3,290x10 2 9 b serie di PASCHEN, b = 4, 5, 6, ...; IR 2. per a = 2, transizioni a media ∆E, media ν e media λ 1 1 15 ν = 3,290x10 4 b2 serie di BALMER, b = 3, 4, 5, ...; visibile 3. per a = 1, transizioni ad alta ∆E, alta ν e bassa λ 1 15 ν = 3,290x10 1 b2 serie di LYMAN, b = 2, 3, 4, ...; UV IR (infrarosso): mm > λ > µm visibile: 750 nm > λ > 410 nm (rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, blù, violetto) UV (ultravioletto): 400 nm > λ > nm MECCANICA QUANTISTICA ONDULATORIA Descrive le proprietà ondulatorie particelle molto piccole come l'elettrone 1924 Postulato di De Broglie Particelle molto piccole hanno doppia natura onda-particella. delle h λ= mv Si ha un'onda stabile solo quando un numero intero di lunghezze d'onda è contenuto nella circonferenza. nλ = 2πr h n = 2πr mv mvr = n h 2π 1927 indeterminazione Principio di di Heisenberg Non si possono conoscere con precisione posizione e momento di particelle molto piccole. h h ∆x • ∆( mv ) ≈ ∆x • ∆v ≈ 4π 4πm 1927 Equazione d'onda di Schrödinger Non si può assegnare agli elettroni un'orbita definita, ma si può parlare di probabilità di trovare un elettrone in un certo punto dell'atomo, orbitale. d2ψ 8π2m Ze2 + E+ ψ=0 2 2 r dr h Le soluzioni, ψn,l,m (funzioni d'onda), sono caratteristiche per ogni orbitale, dipendono dai tre numeri quantici n, l, m, e sono funzioni di x, y e z. ψ100 = 3 2 -Zr/a0 1 Z π a0 e ψ2 rappresenta la probabilità per unità di volume di trovare l'elettrone. (ψ2)(4πr2dr) rappresenta la probabilità di trovare l'elettrone nel guscio di volume 4πr2dr. RETICOLI CRISTALLINI E CELLE ELEMENTARI Solidi geometrici a facce piane ed angoli diedri definiti: la disposizione di atomi, ioni o molecole ripetendosi un gran numero di volte dà la regolarità dell'aspetto esterno del cristallo. Quindi: disegno tridimensionale con ripetizione di un determinato schema (reticolo cristallino = insieme di nodi che riproduce la regolarità e periodicità del cristallo). L'unità minima si chiama cella elementare (parallelepipedo definito parametri di cella: a, b, c, α, β e γ). Si 1. 2. 3. considerano appartenenti alla cella: gli atomi interni 1/2 degli atomi sulle facce 1/8 degli atomi sugli angoli Esistono 7 primitive. tipi di celle elementari cella cubica primitiva (1 atomo) cella cubica a corpo centrato (2 atomi) cella cubica a facce centrate (4 atomi)