Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale

Comunità Montana “Vallo di Diano”
“Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale”
CUP: D35I08000070006
POR FESR Campania 2007/2013
Obiettivo Operativo 5.1
E-Government e E-Inclusion
STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA REALIZZAZIONE DI SOFTWARE PER IL
MANAGMENT DEL RISCHIO _ N.3 PROGETTI DI MASSIMA
Informazioni sul documento
Titolo de documento:
STUDIO DI FATTIBILITA’ FASE 4 _SOFTWARE RISK MANAGEMENT
Codice del documento:
AIRT_GL_AZ_FATTIBILITA SOFTWARE RISK MANAGEMENT vers.1.doc
Autori del Documento:
Ing. Alessandra Zambrano
Versione:
Data consegna:
1.0
Status: BOZZA
Soggetto ad approvazione
del RUP
10/01/2013
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Premessa
Nel disciplinare aggiornato del progetto AIRT è stata inserita la rete dei rischi nell’ambito della fase 4, per
la sua attuazione è atteso la realizzazione di un software di Risk Management, già previsto all’interno del
progetto s@ve.
Nell’ambito del presente studio di fattibilità, si presentano tre proposte di progetto di massima per la
realizzazione del software, di seguito riportate.
Proposta 1
La prima proposta consiste nell’ adottare un programma “open source” CAPRA scaricabile all’ indirizzo
seguente: http://www.ecapra.org
CAPRA è una piattaforma di informazione del rischio finalizzato al “decision-making” che si basa su una
metodologia unificata per la valutazione del rischio. CAPRA è rivolto ad esperti di analisi del rischio e delle
metodologie di management di allerta per il rischio.
Valutazione probabilistica del rischio “ Probabilistic Risk Assessment”
CAPRA è un programma “open source”, che applica le tecniche del calcolo di probabilità alla pericolosità e
al rischio e alla valutazione delle perdite. La piattaforma è stata disegnata modulare ed estendibile. Le
informazioni di rischio sono combinate con i dati relativi alla pericolosità e vulnerabilità, permettendo
all’utilizzatore di effettuare analisi di probabilità congiunta e a cascata sulla base di una procedura di
interrelazione e multi –rischio, distinguendo la piattaforma dalle precedenti analisi dei singoli rischi.
Il software CAPRA include una interfaccia grafica per la valutazione del rischio e l’analisi costi-benefici
necessaria al supporto della gestione attiva del management del rischio. CAPRA può anche essere usato nel
calcolo delle strategie di rischio finanziario.
Moduli di Rischio “Hazard”
I moduli di “hazard” (rischio) includono una serie di applicativi per la modellazione della frequenza e
l’intensità del rischio di terremoti, tsunami, cicloni, alluvioni, frane, eruzione vulcaniche.
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Modulo di Esposizione “Exposure Module”
Il modulo di esposizione usa informazioni per rappresentare l’inventario del patrimonio,includendo
applicativi per la sua localizzazione su supporto GIS, la classificazione, la qualificazione e la valutazione delle
infrastrutture potenzialmente esposte al rischio da considerare.
Modulo di vulnerabilità “Physical Vulnerability Module”
Il modulo di vulnerabilità include applicativi software per lo sviluppo delle funzioni di vulnerabilità per ogni
specifica funzioni di esposizione al rischio.
Modulo di perdita “Loss Module”
Il modulo di perdita è usato per calcolare le potenziali perdite per periodi ritorno definiti dall’utente e da
specifici scenari di rischio e/o danno.
Moduli addizionali

Scenari per il cambio del clima: elaborazione degli eventi estremi e degli impatti fisici potenziali
basati su informazioni derivanti da modelli di cambio del clima.

Stima delle perdite in tempo reale: elaborazione delle probabili perdite basate su pre-definiti
scenari (per cicloni e terremoti)

Valutazione olistica del rischio: valutazione integrata interdisciplinare.

Analisi del rischio per generare degli indicatori predefiniti di rischio.
L’iniziativa di valutazione probabilistica del rischio (CAPRA) ha lo scopo di rafforzare la capacità regionale di
valutazione, comprensione e comunicazione del rischio di disastro. L’iniziativa CAPRA ha avuto inizio nel
gennaio del 2008, con la collaborazione fra il Centro per il coordinamento del disastro nazionale in Centro
America (Center for Coordination of National Disaster Prevention in Central America
(CEPREDENAC)), le Nazioni Unite Strategie internazionali per la riduzione dei disastri (International
Strategy for Disaster Reduction (ISDR)), lo sviluppo inter-americano (Inter-American Development
(IADB)) e la Banca Mondiale. Con tale iniziativa è stato ottenuto come obiettivo la crescita della
consapevolezza fra i paesi del Centro America fornendo loro una serie di applicativi che
permettono la migliore comprensione degli eventi avversi della natura.
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FASE ATTUATIVE SUCCESSIVE
Il programma è open source. Si fa presente che il software deve essere utilizzato da esperti del
settore.
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Proposta 2
La seconda proposta prevede la realizzazione di un applicativo per smart phone e PC, che permette:

la verifica di agibilità degli edifici nella fase di post sisma, (grazie alla compilazione su smart phone
di schede di ricognizione della protezione civile (scheda AEDES));

La verifica di vulnerabilità degli edifici nella fase di prevenzione dal rischio sismico con fissato livello
di conoscenza (grazie alla compilazione su smart phone di schede di vulnerabilità);
Questi dati raccolti potrebbero essere elaborati per la realizzazione degli scenari di rischio e di danno.
Inoltre, tali dati potrebbero confluire in un archivio funzionale alla realizzazione del fascicolo del fabbricato
applicato a tutto il patrimonio edilizio esistente nel Vallo di Diano.
Un simile applicativo non è attualmente stato mai realizzato e potrebbe essere di grande interesse per la
Protezione Civile, che con un la pratica del “riuso” potrebbe applicarla ad ogni emergenza sul territorio
nazionale.
Si riportano di seguito i diversi moduli che potrebbero essere sviluppati:
Fase post sisma
L’applicativo per SMART Phone e PC dovrebbe permettere:

l’assegnazione degli incarichi di ricognizione alle squadre mediante comunicazione SMS;

la compilazione delle schede di agibilità (tipo scheda AEDES) con archiviazione di foto e
georeferenziazione dell’edificio oggetto di ricognizione;

l’invio in tempo reale della schede di agibilità al COM presso la sede della comunità Montana
Vallo di Diano per essere archiviate in un data base dedicato;

la visualizzazione in tempo reale del giudizio sintetico (agibile, non agibile, agibile dopo interventi,
ecc) risultato della ricognizione su cartografia con supporto GIS visibile su schermo terminale
localizzato nella sede del COM della comunità Montana.
Fase di prevenzione dai rischi
Sisma
L’applicativo dovrebbe permettere la compilazione delle schede di vulnerabilità sismica che verrebbero
inviate per archiviazione ed elaborazione presso il COM. Le schede con livello di conoscenza 0 potrebbero
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essere poi elaborate da idoneo programma di calcolo adeguato alla individuazione di scenari di danno per
le diverse frequenze, intensità e tipologie di rischio sismico.
Queste schede potrebbero essere utilizzate per creare un data base funzionale al fascicolo del fabbricato.
Difatti, tali dati potrebbero poi essere integrati con altre informazioni; sia incrociandoli con altre banche
dati sia aggiungendo le informazioni relative allo stato degli impianti ecc, si potrebbe completare il quadro
conoscitivo dell’edificio, nell’ottica di ottenere un fascicolo del fabbricato completo.
Altri Rischi: alluvioni, frane ecc.
L’applicativo dovrebbe permettere la compilazione delle schede di ricognizione relative ad altri eventi
calamitosi, quali alluvioni e frane; nel qual caso occorrerebbe
predisporre per ciascun evento tipo
un’idonea scheda di ricognizione.
FASE ATTUATIVE SUCCESSIVE
Per la realizzazione di questo software occorrerebbe predisporre un progetto definitivo e inserire le
specifiche tecniche nel capitolato d’oneri che andrà a gara per la fornitura di software. Il software sarebbe,
quindi, realizzato dalla ditta aggiudicataria della gara di fornitura del software.
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Proposta 3
La proposta 3 prevede un sistema di allerta mediante invio di SMS di informazioni ricavate dalle
misurazioni su sensori disposti sul territorio ed informazioni inviate dagli enti di ricerca come INGV e
Protezione civile ecc. Gli SMS andranno inviati a numeri utili quali vigili del fuoco, COM, prefetture, comuni
ecc.. Ad esempio, nel caso sismico il tipo di messaggio sarà legato alla magnetudo e localizzazione delle
scosse sismiche. Sono in corso progetti di ricerca su questa tematica dell’”early warning” che
permetterebbero di inserire il Vallo di Diano come territorio pilota di queste tecniche di prevenzione basate
sull’allerta basate sulle misurazioni immediatamente precedenti l’evento calamitoso.
Con il termine early warning (allerta precoce) vengono indicati allarmi che vengono diffusi nell’intervallo di
tempo intercorrente tra il momento in cui vengono osservati fenomeni indicanti la generazione di un
evento potenzialmente pericoloso e il momento in cui l’evento colpisce una determinata località. Le scale
temporali caratteristiche dell’early warning sono diverse per le diverse tipologie di evento:

da secondi a decine di secondi per i TERREMOTI;

da minuti a ore per gli TSUNAMI;

da ore a giorni per EVENTI METEOROLOGICI;

da ore a giorni per ALLUVIONI E FRANE;

da ore a settimane per le ERUZIONI VULCANICHE.
L’adozione delle metodologie di early warning (EW) è considerata essenziale per fronteggiare le catastrofi
(non solo naturali) in un mondo in cui la popolazione non solo è in continuo aumento, ma si va concentrano
in megalopoli di diverse milioni o decine di milioni di abitanti. Infatti l’EW appare come parola chiave in
tutti i documenti che affrontano il problema della riduzione dei rischi, sia a livello di Nazioni Unite, sia a
livello di Comunità Europea, che a livello nazionale (vedi, ad esempio, le Raccomandazioni al Governo UK
del Gruppo Governativo di Lavoro sui rischi naturali, e le linee guida per la programmazione 2007-13 della
Regione Campania, la Legge sulla Protezione Sismica della Repubblica Armena approvata nel 2002 ecc.).
Ciò è dovuto alla constatazione che:
l’esplosione urbana porterà il numero di megalopoli (città con più di 5 milioni di abitanti) a 60 nel 2015. Più
della metà di queste sono in aree ad alto rischio da eventi naturali (soprattutto terremoti ed alluvioni). La
popolazione a rischio aumenterà da circa 100 milioni del 1990 a circa 250-300 milioni nel 2015; questo
processo ha già portato, agli inizi del 2000, ad una triplicazione delle perdite in vite umane e beni rispetto al
1950, aumento non dovuto ad una variazione nella pericolosità, ma all’aumento della popolazione ed della
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vulnerabilità dei centri urbani; circa il 50% dell’aumento delle perdite non è dovuto all’evento primario, ma
a eventi innescati dall’evento primario (incendi, incidenti industriali, frane, tsunami, ecc.);
L’implementazione di metodologie di early warning per la mitigazione in tempo reale dei disastri è
tecnicamente fattibile ed è uno strumento efficace anche per la riduzione dei rischi legati ad eventi
innescati.
Le metodologie Early Warning non sono un classico metodo di predizione deterministico, ma possono
fornire la probabilità che un evento già iniziato (nel caso dei terremoti e delle eruzioni) o per la cui genesi si
stanno creando condizioni favorevoli colpisca una determinata località.
Per poter essere efficacemente applicato, un Early Warning dovrebbe essere sempre dato in termini
probabilistici, e deve contenere una stima della probabilità di falso allarme.
Ad esempio, AMRA, centro di competenza della regione Campania (http://www.amracenter.com), ha
acquisito una notevole esperienza nella progettazione di sistemi di Early Warning, contenenti una stima
probabilistica dei parametri forniti, e nell’ allestimento di sistema-prototipo che includono:

reti di sensori digitali a basso costo e alta densità spaziale;

sistemi di trasmissione dati robusti e ridondanti capaci di lavorare in condizioni estreme;

capacità di elaborare dati e fornire informazioni in tempo reale (minuti o meno);

strategie di informazione e diffusione;

soluzione di problemi legali.
FASE ATTUATIVE SUCCESSIVE
In conclusione per la realizzazione di questo tipo di intervento si potrebbe interpellare l’AMRA o altro
centro qualificato alla realizzazione di un simile intervento.
Ing. Alessandra Zambrano
Attuazione Progetti Complessi AIRT
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