CATALISI L'uso di un catalizzatore, sostanza capace di accelerare una reazione senza intervenire sulla T, è di enorme importanza in alcuni tipi di reazione. Ad esempio le proteine reagiscono velocemente e selettivamente in presenza di catalizzatori (enzimi), la stessa velocità non si potrebbe realizzare alzando la T poiché subirebbero denaturazione. Il catalizzatore è una specie chimica che fa variare la velocità di reazione senza alterare l'equilibrio e la relativa costante d'equilibrio K. La parola catalisi viene dal greco slegare. I catalizzatori di norma accelerano la reazione. Vi sono alcuni casi in cui essi la inibiscono (catalizzatori negativi, inibitori): molti esempi nella fisiologia umana inibitore lattato deidrogenasi; inibitore dell'anidrasi carbonica. L'azione si esplica nell'abbassamento dell'Ea della reazione e questo può prevedere anche la formazione di intermedi diversi da quelli che si avrebbero in assenza di catalizzatore. Questa diminuzione di Ea porta direttamente un aumento di velocità e quindi della costante di velocità (k). Se ci troviamo in una reazione all'equilibrio la K dell'equilibrio non viene influenzata e quindi, a prescindere dalla natura del complesso attivato, vale sempre al relazione ∆G°= RTlnK ed il calcolo del ∆E di reazione è indipendente dalla reazione. Per la stessa reazione possono essere utilizzati catalizzatori diversi. es. HCOOH H2 + CO2 viene catalizzata da Ni, Cd, Pt , Cu. Tutti i catalizzatori rispecchiano regole basilari e comuni. - Il catalizzatore compare chimicamente inalterato alla fine della reazione. - agisce in piccole quantità. - non altera l'equilibrio nelle reazioni reversibili. - possiede maggiore o minore specificità nell'agire con sistemi diversi . Il catalizzatore può essere • in un unica fase con i reagenti, es.: un gas su una miscela di gas, un liquido in soluzione, catalizzatore omogeneo; • in fase diversa, es.: solido in soluzione, catalizzatore eterogeneo. Consideriamo la catalisi eterogenea l'esempio più comune in quanto di maggior uso è la catalisi solida di specie gassosa. 1a fase adsorbimento del gas sulla superficie del catalizzatore questo presenta dei centri attivi proporzionali allo sviluppo superficiale ed ai difetti nel reticolo del catalizzatore. Tanto più la superficie è difettosa tanto maggiore è lo sviluppo superficiale e quindi la superficie di azione. Gli atomi del gas si concentrano sul catalizzatore, aumentano la concentrazione e formano complessi attivati la cui energia di attivazione è minore di quella dei complessi attivati. Es.: nella decomposizione dell'NH3: Ea = 335 KJ senza catalizzatore e 165 KJ con catalizzatore. 2a fase dal catalizzatore le specie si devono staccare facilmente senza alterarlo. E' quindi importante l’uso di catalizzatori specifici per ciascuna reazione. es: CH3CH2OH si decompone: in presenza di Ni si ottiene H3CCHO + H2 in presenza di Al2O3 si ottiene H2C=CH2 + H2O Su Ni si rompe il legame Su Al2O3 si rompe il legame OH CO I catalizzatori più usati sono Pt , Ni, Pd, Fe, Al2O3, ZnO, V2O5, ad esempio nella marmitta catalitica CO, NO ed idrocarburi vengono trasformati in CO2, H2O, N2 con catalizzatori al Pt, Pd, Ru , Rh, o metalli di transizione. L'avvelenamento del catalizzatore avviene quando qualche sostanza si adsorbe sulla superficie in modo irreversibile (il Pb presente nella benzina super danneggia il catalizzatore avvelenandolo) H2S, HCN, Hg, CO sono sostanze che avvelenano i catalizzatori e con uguali meccanismi avvelenano il corpo umano. Catalisi omogenea Svariati meccanismi, possono richiedere passaggi per reazioni intermedie es: 2SO2+O2 2SO3 lenta 2NO + O2 2NO2 veloce 2SO2 + 2NO2 2SO3+ 2NO veloce 2SO2 + O2 2SO3 veloce con catalizzatore: Il catalizzatore NO si rigenera e la reazione risulta più veloce perché veloci i suoi passaggi intermedi, in questo caso si hanno veri atti reattivi e quindi il catalizzatore si comporta contemporaneamente da reagente e prodotto. Catalisi enzimatica Enzimi catalizzatori molto specifici ed efficienti aumentano la velocità fino ad 1·1012 volte. Importanti nella vita, vengono usati anche in campo industriale pesano 104 ÷ 106 sono molto sensibili alla T come tutte le proteine si dissociano a T comprese tra 50° e 120°C.