FISICA A.A. 2013-2014 Ingegneria Gestionale 6° prova del 9 Aprile 2014 Gli elaborati verranno ritirati Venerdì 11 Aprile L m2 1. Un blocco di massa m1=2Kg viene lanciato lungo una guida liscia con un impulso I=10 Kg∙m∙s-1. Il blocco raggiunge la sommità della guida raccordata ad I m1 un tavolo liscio di altezza h=1m. Determinate la velocità assunta dal blocco sul tavolo. Successivamente il blocco, in corrispondenza dello spigolo del tavolo, urta un pendolo semplice, costituito da una massa m2=1Kg collegata ad un cardine tramite un filo inestensibile, di lunghezza L=50cm e di massa trascurabile. Assumendo che il pendolo sia inizialmente fermo in verticale, e che l’urto sia normale centrale ed elastico, determinare l’angolo massimo delle oscillazioni dopo l’urto, e la distanza b dalla base del tavolo cui cade il blocco. h h m1 b 2. Un piattello di massa M=3kg è attaccato ad una molla di massa trascurabile. Una massa m=200g inizialmente ferma quota h=50cm discende lungo una guida liscia ed urta elasticamente il piattello. Quindi risale la guida mentre il piattello si mette ad oscillare orizzontalmente. In assenza di attriti e sapendo che il piattello oscilla con periodo T=2ms si determinino: a) la quota cui risale la massa m; b) l’ampiezza delle oscillazioni del piattello; c) l’impulso ceduto dalla pallina al piattello.h M m h vo 3. Un blocco di massa m1=1 Kg viene lanciato lungo un piano orizzontale m3 m2 m1 liscio con energia cinetica di 10 J contro un secondo blocco di massa m2=2Kg, inizialmente fermo, che urta centralmente ed elasticamente. A seguito dell’urto il blocco m2 acquista una energia cinetica ed urta a sua volta un terzo blocco, inizialmente fermo, di massa m3=3Kg centralmente ed elasticamente. Calcolare le velocità dei tre blocchi al termine degli urti e le relative energie cinetiche. Determinare la massa m2 che avrebbe dovuto avere il blocco centrale per acquisire, dopo gli urti, la stessa velocità del primo blocco. 4. Un sacco di massa M=3kg è appeso ad un cardine C tramite un filo di lunghezza L=50cm, inestensibile e di massa trascurabile. Il sacco, inizialmente inclinato di un angolo rispetto alla verticale, viene lasciato oscillare liberamente. Quando il sacco raggiunge la posizione verticale, esso impatta con un proiettile di massa m=20g. A seguito dell’urto perfettamente anelastico il sacco rimane fermo lungo la verticale. Determinare la velocità del proiettile prima dell’urto. Nel caso in cui il proiettile colpisse il sacco nello stesso punto m ma con velocità opposta, determinare l’angolo massimo delle oscillazioni. C L M v v m facoltativo 5. Una pallottola di massa m=15g perfora un blocco di legno di massa M=2 kg vo e ne fuoriesce con velocità rallentata del 30% nella stessa direzione iniziale. Il blocco, inizialmente in quiete sul bordo di un tavolo alto h=50cm, cade ad una distanza L=20cm dallo spigolo del tavolo. Determinare a) la velocità iniziale vo del proiettile, b) la distanza d dall’origine O cui viene ritrovato il proiettile, c) l’energia trasformata in calore immediatamente dopo l’urto. M h O L 6. Un cannone di massa M=300kg, inizialmente in quiete è libero di muoversi senza attrito su un piano orizzontale. Esso ha due canne e spara in rapida successione due proiettili ciascuno di massa m=2kg orizzontalmente con velocità di uscita v=200m/s rispetto alla canna. Quanto vale la velocità acquistata dal cannone dopo aver esploso entrambi i colpi? d FISICA A.A. 2013-2014 Ingegneria Gestionale Soluzioni 6° prova 1 I2 m1v o2 . 2 2m1 La velocità V1 assunta dal blocco sul tavolo si calcola imponendo la conservazione dell’energia meccanica tra i punti (a) e (b). (b) 1. Il blocco ha inizialmente energia cinetica Ta Ta Tb m1 gh da cui V1 I m1 2 gh 2.32 m/s 2 V1 m1 (a) m1 h I m1 m 2 1 V1 V1 0.77 m s V1 f 3 m1 m2 Assumendo l’urto elastico le velocità dopo l’urto sono V 2m1 V 4 V 3.1 m s 2 m1 m2 1 3 1 O L’oscillazione massima del pendolo si ottiene imponendo la conservazione dell’energia meccanica tra i punti (c) e (d) Tc 1 m2V22 U d m2 gL1 cos da cui 2 L (d) (c) m2 L(1-cos) V V2 88° 49’ l’angolo massimo di oscillazione è dato da arccos1 2 gL Infine la distanza b dalla base del tavolo cui cade il primo blocco si ottiene studiando il moto parabolico del corpo di massa m1 lanciato con velocità orizzontale V1f 2 2 y x V1 f t Lungo asse x v x V1 f , lungo asse y a 0 x y h gt 2 2 v y gt a g y V1f h tempo di volo si ottiene imponendo y(tv)=0 da cui t v 2h g x b mentre la distanza dal tavolo vale b y t v V1 f t v V1 f 2h g 0.35 m 2. La pallina (corpo n.1) scende senza attrito lungo il piano inclinato, trasformando la sua energia potenziale U=m1gh interamente in energia cinetica T= m1v12 2 . La velocità prima dell’impatto con il piattello è quindi v1 2 gh diretta lungo l’asse delle x come in figura (a). Dopo l’urto elastico con il piattello fermo (v2=0), le velocità dei due corpi V1 e V2 si calcolano imponendo la conservazione della quantità di moto e dell’energia cinetica del sistema. Dal sistema si ottengono le espressioni m1 m2 2m2 mM v1 v2 2 gh V1 mM m1 m2 m1 m2 ove m=m1 e M=m2 V 2m1 v m2 m1 v 2m 2 gh 2 m1 m2 1 m1 m2 2 m M La pallina quindi inverte la sua velocità (V1<0) e risale il piano inclinato sino all’altezza h’. Questa altezza si ricava imponendo la conservazione (a) x m2=M k v1 m1=m v2=0 (b) x M k m V1 V2 (c) A k h’ dell’energia meccanica della pallina nell’istante immediatamente dopo l’urto Em=T= mV12 2 mghM m M m 2 (fig b), e nel punto di massima altezza Em=U= mgh' (fig c), da cui h' hM m M m 2 0.383m. Durante l’urto la pallina cede al piattello un impulso, lungo l’asse x, di valore J x Fx dt p xdopo p xprima MV2 2 gh 2mM M m 1.17 Ns che mette in oscillazione il piattello ad =2/Tosc. Dalla conservazione dell’energia meccanica per il piattello, tra l’istante immediatamente dopo l’urto Em=T= MV22 2 e la posizione di massima k M V2Tosc 2 0.125mm elongazione Em=Uel=kA2/2 siottiene l’elongazione massima A V2 3. Entrambi gli urti sono centrali ed elastici. In queste condizioni si conserva la quantità di moto del sistema, come anche l’energia cinetica del sistema. In generale le velocità successive all’urto di due blocchi a,b possono essere espresse in funzione delle velocità precedenti all’urto come segue m a mb Va m a mb V 2ma b ma mb 2 mb v a vb m m a a che dopo il primo urto mb m a v a vb m a mb m1 vo m2 V1 m1 m2 m1 m2 1 vo vo V1 m m 3 2 1 2 m 2 1 V v o v o 2 3 m1 m2 V2 le velocità di uscita dopo il secondo invece m 2 m3 m m3 2m1 2 V2 2 vo vo V2 f 15 m 2 m3 m2 m3 m1 m2 V 2m2 V 2m2 2m1 v 8 v 3 m2 m3 2 m2 m3 m1 m2 o 15 o La velocità iniziale del primo blocco vale vo m2 V2 m3 2T 4.47 m/s m1 V1 vo 3 1.49 m s Le velocità finali dei tre blocchi sono quindi V2 f 2vo 15 0.60 m s V 8v 15 2.38 m s o 3 T1 T 9 1.11 J E le energie cinetiche conseguentemente T2 f 8T 225 0.36 J T 192T 225 8.53 J 3 m m3 2m1 m m2 v o 1 Imponendo la condizione V2f=V1 si ottiene 2 m1 m2 m2 m3 m1 m2 da cui si giunge alle equazione di 2° grado m22 m2 m1 m3 2m1 m3 0 con la sola soluzione accettabile m2= 1.16 Kg vo V2f m2 m3 V3 4 Il sacco lasciato cadere dalla posizione (1) ha inizialmente solo energia potenziale C Em1=Mgh=MgL(1-cos) Lcos Quando raggiunge la posizione di minima quota (2) avrà trasformato energia potenziale interamente in energia cinetica 2 x m Em2=MV /2 M M V v 1 h rif 2 Dalla conservazione dell’energia meccanica si ricava la velocità V 2 gL1 cos La quantità di moto (lungo x) del sistema proiettile+sacco prima dell’urto è p x MV mv Il sistema dopo l’urto rimane in quiete. La quantità di moto è quindi p x 0 . C Dalla conservazione della quantità di moto si ottiene la velocità del proiettile M v m 2gL1 cos 171.9 m/s Facoltativo: se il proiettile è diretto in senso opposto la quantità di moto del sistema prima dell’urto è p x MV mv 2 MV (tenuto conto che mv=MV) Questa quantità si conserva dopo l’urto p x ( M m )Vc Imponendo l’uguaglianza dei termini si ottiene la velocità del c.d.m. 2M Vc V che è legata al massimo angolo dalla Vc 2 gL1 cos M m x V Lcos M v m L(1-cos) rif 2 2M Combinando le equazioni si ottiene cos 1 1 cos da cui M m 5. =61°53’ 1a parte: urto anelastico: conservazione della quantità di moto 1 M mvo m0.7 v0 MV A da cui vo V A 0.3 m 2a parte: caduta per gravità del blocco e della pallottola Lungo l’asse verticale il moto di caduta di entrambi i corpi è uniformemente accelerato per gravità; ay=-g, v y g t , y t h gt 2 2 . Da questa ricaviamo il tempo di volo di entrambi i corpi imponendo y(t*)=0 da cui t* 2h g . La distanza del punto di caduta del blocco dal punto O si ottiene da xt * L V A 2h g 1 M 1 M che permette di trovare la velocità iniziale vo L g 2h 278 m/s V A 0.3 m 0.3 m d 0.7 vo 2h g 62.2 m e la distanza del punto di caduta della pallottola dal punto O 1 L’energia cinetica anteriore all’urto: Ti mvo2 581 J 2 1 L’energia cinetica posteriori all’urto: T fin MV A2 285 J 2 L’energia dissipata durante l’urto è quindi Q Ti T fin 296 J va1 m m 6. La quantità di moto del sistema si conserva tra l’istante h e vb1 m l’istante i (prima e dopo la prima esplosione); infatti le forze M M (h) (i) esplosive sono forze interne e non danno contributo alla prima equazione cardinale. Si scrive quindi pi ph 0 perché il va1 va2 m vb2 sistema inizialmente è in quiete. L’espressione diventa quindi M M (k) (j) ( M m)va1 mvb1 0 . Il problema però non fornisce il valore della velocità assoluta del proiettile vb1 ma la sua velocità di uscita vu relativa alla canna che non è ferma! Applicando le relazioni dei moti relativi si ha m vb1 vu va1 che introdotta nell’altra equazione consente di trovare va1 vu . Dopo M 2m poco tempo si verifica una seconda esplosione dove si conserva ancora la quantità di moto tra gli istanti j e k. Possiamo pertanto scrivere Mva 2 mvb 2 ( M m)va1 dove al solito vb 2 vu va 2 . m2 M 3m con valore v a 2 2.64m / s . Combinando le espressioni si ottiene va 2 vu M m M 2m