A N N O IV - N UOV A S E R IE N UMER O 2 - 3 (DO PPI O ) D IC 2014 e-mail: [email protected] Sito: http://www.sociologiadellasalute.org/ Tr@iettorie SISS 1 dicembre 2014 Direttore: Pietro Paolo Guzzo Vice-Direttore Rocco Di santo Redazione: Direttivo SISS c/o ENFOR - Ente di Formazione Professionale via Federico Fellini, snc – 75025 – Policoro (MT). SOMMARIO E D I T O R I A L E La social innovation riuscirà a salvare il Servizio sanitario nazionale? L’interrogativo è solo apparentemente provocatorio, come in questo numero rivelano esperienze, dibattiti, convegni, ricerche ed interviste. Infine l’annunzio del VI Convegno Nazionale SISS, che si terrà a Pisa l’11 e il 12 giugno 2015 (vedi riquadro sotto e p.7). Buona lettura! Social innovation: forma e processo del cambiamento In questo numero 1 Social Innovation : forma e processo 2 Patto per la salute e nuovi LEA 2 Tecnologia e didattica personalizzate per alunni con BES 3 Intervista con Costantino Cipolla 4 Il sociologo della salute nel SSN 5 Rubriche 6 News Internazionali 7 SISS: progetti in corso 8 Notizie dalla Società La Social Innovation : leggere il nuovo welfare che viene. Di seguito l’introduzione al n.1/2015 di “Salute e Società”, curato da Carmine Clemente e Remo Siza per la Società Italiana di Sociologia della Salute (SISS), dedicato alla social innovation, La social innovation, concetto centrale nel dibattito sui sistemi di welfare in Europa, e non solo, si è diffusa in tutto il mondo come una forma e un processo di cambiamento fondato su nuove idee e soluzioni innovative – che riguardano prodotti, servizi o modelli d‘intervento che si differenziano significativamente da quelli esistenti – che sono sociali negli strumenti che utilizzano e sociali nei fini che perseguono e che creano nuove relazioni e nuovi ambiti collaborativi. Nella letteratura internazionale troviamo definizioni di social innovation molto differenti l‘una dall‘altra, il concetto è molto fragile in termini teorici, non è chiaro cosa s‘intende per innovazione e a quali processi specifici ci si riferisca quando si utilizza il termine sociale. La sua operativizzazione, pertanto, diventa complessa, non è semplice individuare le sue proprietà e le sue caratteristiche specifiche. Nonostante queste fragilità, sono infinite le esperienze che si richiamano alla social innovation, esperienze in cui sulla base dei suoi principi si mobilita la creatività delle persone e si organizzano nuove forme di fruizione e di accesso ai servizi sanitari, si individuano nuovi strumenti organizzativi. Negli anni Novanta il termine è stato introdotto in molti documenti ufficiali ottenendo scarso rilievo nella letteratura internazionale. Ora le esperienze e la produzione scientifica, riportate ampiamente in questo numero, sono molto estese e ritenute rilevanti per il cambiamento del sistema sanitario. La social innovation sembra rispondere ad una esigenza diffusa di innovare, di assicurare dinamismo al sistema, di valorizzare la creatività delle persone, di affrontare con soluzioni inedite la crescente crisi dei sistemi di welfare. Il suo sviluppo è, per certi versi, correlato ai limiti che hanno mostrato altre prospettive di cambiamento. La competizione e i modelli organizzativi dell‘impresa privata non si sono dimostrati equi ed efficienti allocatori di risorse e capaci di produrre maggior benessere, assicurare trasparenza nelle decisioni e rispetto dei meriti individuali. L‘incremento dell‘efficienza del sistema sanitario perseguita incentivando la sanità integrativa pone problemi di equità e di sostenibilità rispetto alla capacità di spesa delle famiglie. Le misure di riduzione della spesa, basate prevalentemente su logiche incrementali e tese ad assicurare la sostenibilità finanziaria del sistema, non inducono mutamenti positivi e lasciano intatto un impianto generale che produce sprechi e inefficienze. Nessuna fra queste prospettive di trasformazione sembra, però, prevalere e ogni nuova prospettiva appare giustapporsi a quelle avviate in precedenza. La social innovation convive in molti ambiti organizzativi, con modelli di cambiamento differentemente connotati, in molti casi è una esperienza minoritaria che coinvolge segmenti periferici di una organizzazione. Il sistema sanitario vive in questo modo una lunga transizione, tra la consapevolezza dei limiti strutturali del sistema costruito negli anni passati, dei profondi mutamenti economici e sociali intervenuti, e, allo stesso tempo, delle difficoltà ad individuare nuove linee di azione e di sviluppo capaci di fronteggiare nuovi rischi, di riprogettare servizi che crescentemente manifestano la loro inefficacia, di razionalizzare costi e prestazioni. Nel loro complesso, i saggi inseriti nel presente volume, condividono una stessa preoccupazione: come innovare il sistema socio-sanitario e produrre cambiamenti significativi e stabili. Le riflessioni e le esperienze riportate ci dicono che possono essere costruite altre relazioni con i cittadini, che esistono forme di risposta sociale ad una crescente frammentazione delle relazioni. Come evidenziano i vari autori, un'innovazione sociale può essere un'idea o un movimento sociale, capace di mobilitare reti sociali di supporto; qualsiasi nuova tecnologia può rappresentare uno stimolo per l'innovazione e per la creazione di nuove relazioni fra le persone che intendono promuovere la risoluzione di problemi sanitari ritenuti per tanto tempo intrattabili. Questo numero di Salute e Società si propone di introdurre e presentare una nuova prospettiva e di spostare l‘attenzione alle modalità di intervento e alle criticità che emergono nelle relazioni di cura e nel tessuto delle relazioni sociali, alle staticità e alle resistenze che emergono nelle strutture organizzative e, allo stesso tempo, alle capacità crescenti dei cittadini di affrontare autonomamente i problemi sanitari e di costruire salute . 25 Dicembre 2014 Il Presidente SISS Carmine Clemente Direttivo SISS Remo Siza VI CONVEGNO SISS – PISA 11-12 GIUGNO 2015 LA COSTRUZIONE DELLA SALUTE NEL WELFARE SOCIO-SANITARIO. NUOVI SCENARI E PRATICHE SOCIOLOGICHE Oltre alle sessioni parallele sono previsti n.2 PREMI PER GIOVANI SOCIOLOGI. Per maggiori dettagli consultate il sito dal 15 gennaio 2015 Promuovere identità solidali rispettose della natura : welfare come spazio condiviso di progettazione sociale nell’era della web society Tr@iettorie SISS-nuova serie n.2-3/2014, p.1 PAGINA 2 La salute in un patto. a cura di P.Paolo Guzzo ([email protected]) TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 Tecnologia e didattica personalizzata per alunni con Bisogni Educativi Speciali a cura di Rocco Di Santo ([email protected]) e Antonio Fittipaldi ( informatico ENFOR, Policoro) Patto per la salute & monitoraggio LEA PATTO PER LA SALUTE - TRIENNIO 2014-2016 E‘ disponibile in Gazzetta l‘accordo tra lo Stato e le Regioni sul nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016, http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_0 44351_82%20CSR%20PUNTO%20%2016%20 ODG.pdf) siglato il 10 luglio 2014,. Un patto destinato a cambiare il sistema sanitario italiano e la vita di 60 milioni di cittadini. Ecco i punti salienti: Certezza del budget e della programmazione triennale, dopo anni di tagli lineari. Lo scopo è la sostenibilità del SSN alle prese con invecchiamento della popolazione, arrivo dei nuovi farmaci sempre più efficaci ma costosi, medicina personalizzata. Lotta agli sprechi e alle inefficienze, risparmi da reinvestire in salute. Accesso garantito a tutti i cittadini alle cure, ai farmaci e ad uno standard di qualità dell‘assistenza . Aggiornamento dei Lea equivale a rimpiazzare con nuove e più efficaci prestazioni (es. quelle in tema di riproduzione eterologa a pagamento) quelle obsolete. Si aggiorna, dopo un quindicennio, il nomenclatore delle protesi. Il cardine del nuovo Patto è la centralità del malato e la conseguente promozione dell'umanizzazione delle cure. L‘adeguamento dei Lea, con l‘inclusione di tutte le malattie rare. La riorganizzazione degli ospedali, impone il potenziamento della medicina dei territorio dotandola di una più efficiente e capillare rete d'assistenza e così evitare l‘affollamento dei grandi ospedali. Nella nuova medicina del territorio si punta a dare ruoli da protagonisti ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e alle farmacie di servizio. La salute tra patti e revisione dei LEA La gestione della complessità dei bisogni personali all‘interno delle scuole italiane diviene sempre più impellente. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. Principalmente dettate da diversi ordini di ostacoli. Innanzitutto difficoltà scolastiche sia nei compiti di apprendimento sia nell‘uso delle regole sociali per ragioni educative e culturali. A seguire variegate difficoltà di apprendimento. Quelle legate ad uno specifico disturbo neurologico e/o psichiatrico (autismi, deficit di attenzione e iperattività, deficit cognitivi, paralisi cerebrali infantili, ecc.). O difficoltà di apprendimento consistenti e durature nell‘ambito di una intelligenza generale nella media ed in assenza di disturbi neuropsichiatrici, ovvero Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Esigenze particolari che rientrano nel quadro logico dei Bisogni Educativi Speciali (BES), per come specificato nella Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 e la conseguente Circolare ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 (http://www.sardegna.istruzione.it/allegati/CircolareBES.pdf ). Tra le priorità vi è appunto il miglioramento delle performance relativo all‘apprendimento dell‘alunno con specifici divari (gap.) La letteratura internazionale invita a focalizzarsi sullo sviluppo di metodologie e servizi innovativi attraverso l‘impiego della tecnologia. Ausili, strumenti e prodotti tecnologici sono spesso la via d‘uscita per acquisire la completa autonomia personale e sociale dell‘individuo. Ad esempio, gli occhiali (strumento oramai socialmente accettato) consentono al miope di vivere una vita regolare. Attraverso specifiche lenti è possibile guidare mezzi, leggere e studiare per diverse ore, guardare lontano, ecc. In altre parole, le lenti consentono di recuperare le diottrie perse per la la patologia. Ma l‘esempio degli occhiali (banale e scontato) è simile a tanti altri esempi come una carrozzella, un tutore, dal linguaggio Braille, un sintetizzatore vocale, ecc. Tutti gli esempi (così come tanti altri prodotti) hanno un unico scopo: annullare la discrepanza esistente tra le capacità e le performance individuali legate ad una funzione corporea nel contesto ambientale. Al fine di individuare la necessaria tecnologia utile alla persona è necessario svolgere un‘attenta valutazione dei bisogni ed individuare strumenti, metodi e buone pratiche utili al soggetto in questione. Per un insegnante è così indispensabile che vi sia: 1) l‘adozione dell‘ICF (Classificazione Internazionale delle Funzioni, delle Disabilità e della Salute) come strumento dell‘OMS che consente di raccogliere informazioni sul profilo di salute per poi redigere Piani Educativi Individualizzati e Piani Didattici Personalizzati; 2) l‘utilizzo di protocolli validati e considerati best practices; 3) l‘utilizzo di strumenti di valutazione dei processi adottati, anche al fine di valutare il livello di inclusione sociale dei minori presi in carico. Dunque, cosa significa adoperare la tecnologia per le persone disabili e/o con difficoltà degli apprendimenti? Innanzitutto, la tecnologia è oramai un sostanziale elemento della vita quotidiana (dagli elettrodomestici alle automobili; dagli strumenti di comunicazione ai programmi di videoscrittura, ecc.) che consente un progressivo miglioramento della qualità della vita di ogni soggetto. Se spesa per persone con particolari difficoltà, la tecnologia consente di superare ogni forma di barriera e permette una notevole inclusione sociale. Un esempio è dato dalla domotica; cosiddetta ―realtà aumentata‖; dagli strumenti che migliorano comunicazione e apprendimento; ecc. Nelle scuole di ogni ordine e grado, l‘utilizzo di protocolli operativi (come i software) con l‘ausilio di tecnologie avanzate (LIM, tablet, smartphone e PC) sta comportando un progressivo annullamento delle differenze individuali all‘interno della classe poiché per ogni allievo si sceglie un percorso didattico individualizzato ed un miglioramento collettivo delle performance legate all‘apprendimento e all‘applicazione delle conoscenze. Non è un caso che quest‘anno l‘ONU, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone Disabili dello scorso 3 dicembre, abbia scelto il titolo: ―Lo Sviluppo Sostenibile: le promesse della tecnologia‖. Infatti, dalla ―rivoluzione‖ tecnologica ci si aspetta uno sviluppo delle potenzialità umane a prescindere dalle caratteristiche psicosomatiche dell‘individuo. Se la disabilità è data dalla limitazione delle attività e restrizione della partecipazione sociale, la tecnologia è il mezzo per superare ogni forma di divario tra ciò che si è e ciò che si potrebbe essere: in particolar modo in età evolutiva. Tr@iettorie SISS-nuova serie n.2-3/2014, p.2 TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 PAGINA 3 PAROLE CHIAVE PER IL NUOVO WELFARE: INTERVISTA CON COSTANTINO CIPOLLA di Pietro Paolo Guzzo Tr@iettorie SISS ha intervistato il Prof. Costantino Cipolla a margine del V Convegno SISS “Le sfide della sanità italiana, tra crisi strutturali e social innovation‖, tenutosi a Roma il 29 maggio 2014. sociologi della salute come possono aiutare a comprendere le trasformazioni in atto dei sistemi e delle politiche di welfare?» I: «Professore, i Il Prof. Costantino Cipolla Cipolla: «In molti modi. In particolare invitando i decisori pubblici e cittadini a riflettere sul fatto che le sfide del nuovo welfare poggiano sulla corretta comprensione dei nessi che legano quattro concetti chiave: sostenibilità del SSN, innovazione (nel duplice senso della e-Health e della social innovation), progettazione sociale, web society» I: «Ci spieghi meglio la sua proposta» Cipolla: «La sostenibilità del SSN, un sistema complesso e adattivo ( 1), si concentra su tre dimensioni: a) universalità; b) equità; c) prestazioni. L‘innovazione è una prestazione d‘accesso per rendere meno ―burocratico‖ il sistema. La sfida delle innovazioni si concentra sulle e-Health practices (2) e sulla ―umanistica‖ (maggiore umanizzazione) delle professioni sanitarie. La sperimentazione sociale di diffonde tramite la web society, realizzando il passaggio dalla ―malattia dentro il malato‖ al ―malato dentro la malattia‖. In questo senso si va verso il futuro come open data». I: « La social innovation, di cui oggi si qui discute, che ruolo gioca nella nuova progettazione sociale ?» Cipolla: «La social innovation in sanità è una sfida di relazione sempre più dipendente. Il SSN è un sistema più tecnologico, tecnologicamente più complesso in senso lato. Anche la conoscenza è una tecnologia ( 3). Una relazione tra le persone che ci stanno dentro e si muovono nel sistema. La tecnologia di rete, spesso veicolata da forme di progettazione sociale ―molecolare‖(4). ». I: «In che modo la “società digitale” (web society) sta cambiando il modo di progettare il sociale?» Cipolla: «Oggi gli operatori della salute fronteggiano una difficile condizione, carenza di risorse economiche ed umane e plasticità dell'apparato istituzionale, il che rende inapplicabili i precedenti modelli e strumenti della programmazione. La progettazione si discosta da paradigmi tradizionali, a favore di opzioni incrementali, eclettiche e "molecolari". Nel solco dell'evoluzione storica, il pensare e il fare progettazione va collocato all'interno della web society, che richiede una rigenerazione dei ruoli in seno alle politiche e alle strategie operative delle istituzioni e dei servizi che si occupano di fornire risposte ai bisogni posti dalla domanda sanitaria e sociale dei cittadini1». I: « In che direzione le nuove tecnologie digitali trasformano le relazioni sociali di salute?» Cipolla: «Nella web society cambia la natura del rapporto sociale come cambia lo scambio informativo tra paziente e medico. Si afferma una logica euristica dell‘analisi. Il paziente si trova un personal computer che ha tutte le informazioni che può accogliere. Di qui si diramano tanto il lato cognitivo (disturbo, malessere) tanto il lato delle emozioni (relazioni, rapporto con il medico). Si coglie così una fondamentale diversità. Il web è qualcosa di diverso da una banca-dati, è un social network, ovvero un insieme di reti di conoscenza (knowledge network) che riguardano per un verso il medico e, per altro verso, l‘individuo come paziente che nel social network tende a condividere le connessioni» I: «Qual è dunque l’effetto della web-society sulla social innovation?» Cipolla: «Nella costruzione della conoscenza sociale digitale non è l‘affidabilità delle informazioni che conta ma l‘esperienza diretta di chi ci sta vicino (il social network è veicolo di informazioni secondo il codice vero/verosimile). Vero è ciò che trova conferme nelle informazioni che gli altri che hanno avuto di quella esperienza che intanto ci trasmettono. La verifica delle informazioni mediche non riguarda oggetti in rete ma chi sta dentro la rete (deve stare o meno dentro il social network). L‘effetto in termini di miglioramento di salute è che per non molti la tecnologia aumenta le disuguaglianze. Le competenze basate sulla conoscenza e sul sapere piuttosto che sull‘esperienza. Come ciò impatta sull‘aumento delle disuguaglianze sociali di salute? La tecnologia in un sistema di social innovation permette di costruire identità solide e solidali a partire dalla condivisione del pezzo di strada percorso insieme (―come ti senti?‖) che ci porta a credere al nostro progetto comune» I: «Umanizzazione delle cure e interprofessionalità sembrano temi altrettanto importanti» Cipolla: «Senza dubbio. Entrambi gli aspetti (Human care e Co-working) assumono particolare rilevanza nella web society. Occorre prestare attenzione al tema della salute ma soprattutto alle strategie (anche tecnologiche) per facilitare la qualità della vita delle persone e sviluppare prassi in grado di garantire l‘umanizzazione della cura e dell‘assistenza. Parimenti rilevante è la riduzione dell‘umanizzazione indotta dalla web medicine. L‘attenzione si porrebbe su un aspetto importante: la relazione operatore/paziente nell‘era della digitalizzazione tenendo presente il tema della salute dei cittadini, in cui lo stesso cittadino assume un ruolo consapevole e non passivo. Infine il co-working rinvia all‘interprofessionalità attraverso la condivisione di obiettivi e valori tra attori con mission differenti.Il co-working equivale a sviluppare il discorso di rete, tenendo conto della multidimensionalità e della multiprofessionalità di un fenomeno in cui il sociologo svolge il proprio ruolo e a cui spetta un maggiore risalto. Un argomento correlato al tema della crisi economico-finanziaria che condiziona particolarmente le sfere sociali» I: «Quale agenda di ricerca si sente di suggerire ai sociologi della salute (accademici e professionali) che intendano sviluppare il dibattito sugli elementi di criticità dei sistemi di welfare in generale e dei sistemi sanitari in particolare». Cipolla: «In generale occorre mettere a confronto il dibattito teorico su alcune tematiche — il nuovo sistema di assistenza primaria: dall‘ospedale al territorio; il riequilibrio dei sistemi di welfare (di genere, generazionali, territoriali); le disuguaglianze di salute; l‘integrazione delle politiche; il contributo delle politiche ―rilevanti per la salute‖ sulla qualità della vita; i nuovi modelli di governance territoriale; la natura del mutamento dei sistemi sanitari nella web society — con le pratiche sociologiche, evidenziando il contributo della prospettiva sociologica al cambiamento dei sistemi di welfare». I: «Professore, un ultima domanda, cosa sta succedendo in Europa e negli Stati Uniti in tema di e-Health?» Cipolla: «Mi sembra sia in atto una vera e propria rivoluzione che va verso un sé sempre più guidato dalle apps (lication) e sempre più quantificato. Ciò ha forti conseguenze sul lavoro e sulla concezione della propria professione da parte dei medici». NOTE (1) I sistemi complessi sono social network in cui nodi rappresentano le persone (ma possono essere anche altre entità sociali come i dipartimenti o le intere organizzazioni) connesse da differenti tipi di relazioni sociali, ad es. amicizia, co-working, familiari) (Garton et al. 1997; Wasserman et al. 1994). Sebbene il concetto generale di social network sembri troppo semplice, il fatto che la sottostante struttura sia una rete (network) implica un insieme di caratteristiche, tipiche di tutti i sistemi complessi e cioè che la somma delle interazioni tra gli utenti non consente di trarre conclusioni sul comportamento dell’intero sistema sociale. La conseguenza di ciò è che tracciare i cambiamenti nei social network è un’impresa molto stimolante ma che assorbe molte risorse, specialmente se si pensa che il numero dei grafi rappresentanti le reti sociali oggi a nostra disposizione può essere conteggiato in milioni. Sul punto si vedano: Garton L, Haythornthwaite C, Wellman B (1997).”Studying online social networks”. Journal of Comput Mediat Commun 3(1). http://jcmc.indiana.edu/vol3/issue1/garton.html; Wasserman S, Faust K (1994) Social network analysis: methods and applications. Cambridge University Press, New York. (2) In analogia a Barnes (2006) possiamo definire tali pratiche come «styles of standardized operating procedures and informal routines that reflect the understanding of legal <and technological> requirements within an organization» (iv,p.206) Barnes J (2006). “The Diffusion of Rights: From Law on the Books to Organizational Rights Practices”. Law & Society Review, 40, 3, pp.413-528. (3) Per Cipolla (2013) «la tecnologia è ciò che uno riceve durante la vita». (4) Cipolla C. (a cura , 2014). La progettazione sociale nella web society. Franco Angeli: Milano. (5) Cipolla C. (2013) Perché non possiamo non essere eclettici. Il sapere sociale nella web society , Franco Angeli: Milano; Cipolla C. e Maturo A. (a cura di, 2014) Sociologia della salute e web society , Franco Angeli: Milano. PAGINA 4 TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 Gruppo di Lavoro SISS: Professione Sociologo a cura di Franco TONIOLO ([email protected]) IL SOCIOLOGO DELLA SALUTE NEL SSN: AGGIORNAMENTI 1.Attuazione L. 4/2013 sull’accreditamento Si è avuto modo in precedenti numeri di Tr@iettorie di accennare all‘avvio del percorso di attuazione della L. 4/2013 sull‘accreditamento delle professioni non regolamentate. Come pure della positiva conclusione del lungo cammino (iniziato con il precedente Direttivo) che ha portato all‘iscrizione della SISS nell‘apposito Elenco presso il Ministero di Giustizia (D.lgs. 206/2007). Su quanto sia importante (più per le Associazioni/Società come la SISS, che per i singoli professionisti) e per quali motivi, e come costituisca un passo, un viatico, di fondamentale importanza per l‘accreditamento previsto dalla L. 4/2013. Che è importante sia per le Associazioni/Società rappresentative, ma anche – soprattutto in questo caso - per i singoli professionisti. Nonché per i cittadini e gli utenti in generale, comprese le istituzioni. Infatti l‘accreditamento, certificazione, della professione sociologica può concretamente promuovere e tutelare sia il professionista che fornisce la prestazione lavorativa sia i destinatari della stessa, che possono fruire di una prestazione appunto certificata, qualificata. Finalmente insomma anche queste professioni - quindi anche noi sociologi della Salute - avranno gli strumenti di tutela, promozione, formazione ecc., sostanzialmente come quelle tutelate dagli Ordini o Collegi. Va anche chiarito che nel nostro caso non vi è una adesione alle Associazioni/Società rappresentative obbligatoria (come per gli Ordini/Albi/Collegi), ma su base volontaria. Credo sia comunque del tutto evidente il vantaggio di essere certificato da organismi rappresentativi a loro volta certificati/accreditati ed in grado di fornire tutela e promozione della professione in quanto propria mission. Vediamo adesso a che punto siamo. Gli attori fondamentali per l‘accreditamento sono, oltre ai professionisti, le Associazioni/Società che li rappresentano, l‘Ente Italiano di Unificazione (UNI), l‘Ente Italiano di Accreditamenti (Accredia) e il Ministero dello Sviluppo economico. L‘UNI è l‘organismo preposto ad organizzare le complesse fasi del percorso che porta poi all‘Accreditamento da parte di Accredia, unico Ente formalmente deputato a ciò dalla normativa vigente. Il Ministero dello Sviluppo è il destinatario finale del percorso, che porterà anche alla pubblicazione sul sito internet del Ministero degli accreditati. Che così hanno una certificazione e una visibilità formale, pubblica. Le fasi attraverso le quali arrivare a questo riconoscimento sono 4. Una pre-normativa, nel corso della quale si cerca di definire il profilo professionale da normare (nel nostro caso ovviamente il Sociologo della Salute); una seconda nella quale si identificano i soggetti da individuare (stakeholders) e si valutano insieme a loro le proposte di norma; una terza entra nel cuore della specifica definizione della norma (approccio metodologico, definizione dello scopo, campo di applicazione, termini da utilizzare); infine l‘applicazione della norma e il controllo degli standard fissati. La SISS ha collaborato con l‘Ais (soprattutto), Ans e Sois nella stesura della scheda prenormativa, che è stata presentata all‘UNI nel mese di novembre c.a., e che è stata sostanzialmente approvata! Ora attendiamo l‘avvio della fase 2, con la convocazione formale della SISS. Il Direttivo del 29 novembre u.s. è stato debitamente informato, ed ha espresso soddisfazione per il concreto avvio del percorso accreditativo. E‘ quindi una buona notizia per la SISS e soprattutto per i Sociologi della Salute. Anche se il percorso sarà ancora lungo (si prevede possa concludersi entro la fine del prossimo anno). Il sociologo nel SSN: l’accreditamento ex L. 4/2013 prossimo venturo; conclusa una fase decisiva del processo di accreditamento. 2.PdL sul Sociologo della Salute. Anche sull‘ipotesi di farsi promotori di un PdL sulla «Valorizzazione professionalità e percorsi di carriera dei sociologi nel SSN» si è data notizia in precedenti numeri di Tr@iettorie. Era una delle possibili iniziative indicate da un apposito Gruppo di lavoro istituito dal Direttivo SISS per far fronte alle difficoltà che incontrano i Sociologi della Salute (in particolare in questo caso nel SSN, nelle ASL). Da confronti sviluppati con gli Uffici legislativi della Camera dei Deputati (tramite un Onorevole sensibile alla tematica ed anche autorevole) è risultato esservi molte perplessità sulla competenza statale di adottare una simile normativa. Infatti con la Riforma del Titolo V della Costituzione tale competenza è sostanzialmente in capo alle Regioni. Quindi – al di là del merito proposto – è stata espressa la convinzione che si rischierebbe un conflitto con le Regioni (che potrebbe peraltro dare la stura ad altre, similari, ―rivendicazioni‖). Ad onor del vero, che vi fossero problemi di questa natura, il sottoscritto aveva informato il Gruppo di lavoro, che aveva deciso di andare comunque avanti, per non lasciare nulla di intentato. Quindi un possibile riferimento potrebbe essere la Conferenza delle Regioni, che potrebbe dare indicazioni al riguardo alle singole Regioni, uniche titolate ad assumere decisioni di quel tipo. L‘ultimo Direttivo SISS ha però ritenuto che, almeno in questa fase, non sia opportuno investire la Conferenza delle Regioni, alle prese con importanti, decisivi confronti con il Governo. Che ha proposto, nell‘ambito del concorso di tutti all‘uscita dalla perdurante crisi, ulteriori tagli per 4 mld di euro…In attesa di tempi migliori (che però non si vedono all‘orizzonte), è forse più opportuno ripiegare sulla sensibilizzazione delle singole realtà regionali, magari quelle più mature o dove si hanno interlocutori più sensibili e attenti alle varie problematiche sociali. D‘altronde questo è il livello, la sede, delle decisioni, attraverso le varie normative (Piano socio sanitario regionale, Linee guida, Progetti obiettivo ecc.). Così presumo si cercherà di fare, assieme alle altre iniziative proposte dal Gruppo di lavoro, che potrebbe di nuovo mettersi all‘opera. Si attendono quindi - da tutti - proposte e suggerimenti. La nuova strategia SISS 1) sensibilizzare le Regioni; 2)promozione locale; 3) nuove proposte Franco Toniolo, Vicepresidente SISS, Coordinatore Gruppo di Lavoro ―Professione Sociologo‖ Tr@iettorie SISS-nuova serie n.2-3/2014, p.4 PAGINA 5 TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 RUBRICHE Valutazione V Convegno SISS a cura di R. Di Santo Ritorno al futuro: la social innovation nel nuovo welfare TRA LE RIGHE … a cura di P.Paolo Guzzo Costantino Cipolla (a cura di) LA PROGETTAZIONE SOCIALE NELLA WEB SOCIETY Collana: Laboratorio sociologico - diretta da C. Cipolla ROMA 29 maggio 2014 ore 9.00-13.30 Università degli Studi RomaTre – Aula Volpi – Via Milazzo, 11b Gary B. Gorton Il Convegno si è incentrato sul nesso tra crisi economica e sociale e ricadute PERCHÉ NON VEDIAMO LE CRISI sui sistemi sanitari e cittadini, sia in termini di equità che di umanizzazione Collana: La societa' delle cure in epoca di web society. La prospettiva sociologica della social innovation è stato il tema trainante di questa intensa e itinerante giornata di studio, dipanatasi al mattino presso tra la Sala Volpi dell‘Università di Roma Tre in via Milazzo e, al pomeriggio, presso la Sala istituto ―Santa Maria in Acquiro‖ del Senato della Repubblica Italiana, sita in Piazza Capranica. SISS segnala Questa feconda prospettiva consente infatti di affrontare l‘analisi sulla ‗crisi Silvia Cervia del sistema‘ offrendo spunti di riflessione sulle modalità di fronteggiamento LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI IN SANITÀ non solo in una prospettiva meramente economicistica ma, soprattutto, per Italia ed Europa a confronto ridefinire le strutture ormai obsolete negli attuali assetti sociali. Ampia, Collana: Salute e Società variegata e partecipativa la platea dei numerosi intervenuti a questo convegno itinerante: relatori, decisori pubblici, giornalisti, studiosi di scienze sociali, studenti. In particolare, si sono analizzate e discusse le modifiche futuribili Costantino Cipolla (a cura di) per il governo della complessità del ‗sistema sanitario‘ in epoca di SOCIOLOGIA E SALUTE DI GENERE deterritorializzazione delle strutture sanitarie e di web society. Dal dibattito Collana: Salute e Società sono emerse evidenze utili a produrre strategie di policy innovative articolate su due dimensioni: strumenti e pratiche (spendibilità). Triplice l‘obiettivo raggiunto dal V Convegno SISS. In primo luogo l‘elaborazione di strumenti Silvia Carbone di orientamento per i policy makers in termini di equità in Italia e nell‘Europa SUI CONFINI DELLA FOLLIA Nuovi e vecchi attori delle reti in psichiatria delle regioni. In secondo luogo la ridefinizione dell‘identità delle professioni Collana: Salute e Società del welfare socio-sanitario. Infine l‘amplificazione dei processi di umanizzazione delle pratiche sanitarie. Traguardi centrati anche e soprattutto per la ricca messe dei esperienze e buone prassi di social innovation presentate nelle tre sessioni tematiche (Cambiamenti dei sistemi socio- Scaffale SISS sanitari e buone prassi; Integrazione socio-sanitaria e innovazione sociale; Ermeneia Crisi, sfide e rinnovamento dei sistemi di welfare) con moltissimi relatori, UN NEO-WELFARE PER L’ITALIA provenienti da tutto lo Stivale. Un‘esperienza riuscita e poi felicemente Autoprotezione, mutualità e cooperazione. Rapporto 2014 confluita in un volume, curato per la SISS da Alessandra Sannela e Franco Collana: Varie Toniolo, dal titolo Le sfide della sanità italiana, tra crisi strutturali e social innovation', di prossima pubblicazione per i tipi della Cà Foscari Digital publishing, di Costantino Cipolla, Gennaro Rocco (a cura di) Venezia. DIECI ANNI DOPO: UN'ALTRA INFERMIERISTICA Seconda indagine nazionale Collana: Salute e Società - diretta da C. Cipolla Carlo Buzzi, Francesca Sartori (a cura di) KLIMA 2012: IL BENESSERE ORGANIZZATIVO Un'indagine sul personale dell'Amministrazione comunale di B Collana: Sociologia Flavia Cannata L'EGUAGLIANZA NELLA PREVIDENZA DI GENERE Collana: Diritto Ersilia Menesini, Fedele Ruggeri (a cura di) QUARTIERE, FAMIGLIA E SCUOLA INSIEME Un approccio multidimensionale al disagio abitativo e sociale Collana: Politiche e servizi sociali Roberto Jannelli IL GOVERNO DELLE AZIENDE SANITARIE ED OSPEDALIERE Problematiche di programmazione, rendicondazione e controllo Collana: Economia - Ricerche Censis 48° RAPPORTO SULLA SITUAZIONE SOCIALE DEL PAESE 2014 Collana: Censis - Centro Studi Investimenti Sociali - Rapporti L’efficace logo del V Convegno SISS (© E. Magliocco) Fondazione Ismu VENTESIMO RAPPORTO SULLE MIGRAZIONI: 1994-2014 Collana: ISMU Iniziative e Studi sulla Multietnicità A pagina 7 l’annuncio del VI convegno SISS Pisa 11-12 giugno 2015 Tr@iettorie SISS – nuova serie n.2-3/2014. p.5 PAGINA 6 TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 News internazionali - Conferenze, call for papers, call for submission A cura di Davide Galesi ([email protected]) 1. Conference - Ethics and Professionalism in Health Care. Backgrounds, Frameworks, Challenges International conference for young scholars 9th-13th February 2015 Institute for Medical Ethics and History of Medicine Ruhr University Bochum, Germany Call for Abstracts Organisational, societal and ethical aspects in the transformation of health-care professions are currently the subject of intensive discussion. New forms and structures of interprofessional co - operation have been developed in a variety of fields, such as primary care, intensive-care medicine or palliative medicine. The academization of health-care professions and the emergence of new subspecialities generate a need for professional codes, legal regulations and new frameworks for health-care provision. The interdisciplinary and international conference for young scholars aims to bring together researchers from different disciplines and fields to discuss topics regarding professionalism and interprofessionalism in health care. Contributions on the following subjects may be submitted: 1. historical, ethical and societal aspects of the development of health-care professions 2. transformation of health-care professions and the physician-patient relationship 3. regulatory frameworks and models for interprofessional co-operation in health care 4. learning and teaching medical professionalism 5. interprofessional health-care education 6. ethical challenges to health-care professionalism (e.g. corruption, conflicts of interest) Young scholars (PhD students and Post Docs) from all health care-related disciplines (such as medicine, medical ethics, nursing science, public health, law, social sciences, history, and philosophy) are invited to present their research projects, to discuss them with leading experts and to contribute to the interdisciplinary discourse. In addition, all participants are invited to prepare a manuscript and to submit it for peer review and publication in a conference volume. Expenses for travel, accommodation and meals will be covered. In addition, all contributors to the book will receive a remuneration of 300 Euro. Abstracts (approximately 250 words) along with a brief curriculum vitae may be submitted until 7th November 2014 via e mail to [email protected]. 2. Call for papers: 4rd Ibero-American Congress on Qualitative Research The Organizing Committee of the CIAIQ2014 and SIEC invites the community to submit proposals to the 4rd Ibero-American Congress on Qualitative Research to be held in Aracaju (Sergipe, Brazil), in Tiradentes University, on days 5, 6 and 7 August 2015. Authors may submit proposals for presentation of papers that meet the goals and themes of the Congress, including original scientific articles addressing revisions to the state of the art research and new perspectives, solutions and / or applications to real problems, empirical and / or evaluation, among others. Aplication Fields of CIAIQ2015: 1. Qualitative Research in Health (emphasis on the processes of research in the fields of Medicine, Nursing, Geriatrics, Gerontology, Psychology, etc.). 2. Qualitative Research in Education (emphasis on the processes of research in various areas of Higher Education, Basic Education, Assessment, Curriculum, Teaching, Teaching Science, Languages, History, Technology, etc.). 3. Qualitative Research in Social Science (emphasis on the processes of research in the fields of Linguistics, Sociology, Anthropology, Business Administration, Marketing, Management and Economics, etc.) 4. Qualitative Research in Engineering and Technology (emphasis on the research processes in the areas of Computer Science, Information Systems, Electrical Engineering, Software Engineering and Engineering Education). Authors may submit proposals for presentation of papers which address the objectives and themes of the Congress, including original scientific articles addressing the state of the art res earch and new perspectives, solutions and/or applications to real problems, empirical studies and/or evaluation, among others. Important Dates: Paper submission: March 15, 2015 Notification of acceptance: April 25, 2015 Submission of accepted papers: May 9, 2015 Further information: http://ciaiq.org/?lang=en 3. Call for papers - Sociology of Health and Illness - Ageing, Dementia and the Social Mind - 23rd Sociology of Health & Illness Monograph Editors: Paul Higgs and Chris Gilleard The sociology of dementia is a relatively neglected but increasingly important topic in studies of health and illness. The 23rd Sociology of Health & Illness Monograph will bring together theoretical and empirical contributions to progress a distinctive sociological understanding of this rapidly developing and globally significant field. The Monograph will be published in 2017. It will address the following crosscutting themes: Dementia and the construction of personhood. Topics coming under this theme might include the social construction of dementia, the idea of dementia as the social death of the person and the usefulness of Tom Kitwood's location of the 'problem' of dementia within a 'malignant' social psychology. Contributions are welcome that dr aw parallels and contrasts between dementia and other health care conditions where agency and personhood are called into question. The social representation of dementia. As dementia rises up the agenda of 'globalisation', contributions are solicited on the wider range of representations of this condition that go beyond the 'conventional' bifurcation between dementia as normal ageing and the 'medical model' as a neurological disorder. This could include issues concerning professional-patient interaction, the diagnostic process and the treatment of dementia. We particularly seek perspectives from the global south th at situate dementia as a major challenge facing the global community. The social framing of care. Contributions are invited on formal (paid) and informal (unpaid) care and on the role of professional discourses in ordering relationships between different groups engaged with the provision of care. We would also welcome contributions examining the social categorisation both of people with dementia and of those paid to look after them. We welcome contributions investigating the intersectional links between the care of people with dementia and issues of ethnicity, gender and power. The social imaginary of a fourth age. We invite contributions examining dementia as an unsuccessful, failed and 'frailed' old age contrasted with successful, productive and active later life. Issues that we would expect to be addressed include the moral conflict between a 'positive' view of later life and thos e wary that such advocacy risks further marginalising those disadvantaged by dementia and disablement. The monograph will appear both as a regular issue of the journal and in book form in February 2017. Potential contributors should send an abstract of up to 600 words to by 30th January 2015. Abstracts should clearly indicate the propos ed paper's sociological importance. Informal email enquiries prior to submission are welcome. Name and institutional affiliation of author(s) should also be supplied, including full contact details. Proposals will be reviewed and potential authors notified by 31 March 2015. Short-listed authors will be invited to submit their work by 31 July 2015. Submissions will be refereed in the usual way and should follow the journal's s tyle guidelines(http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1111/%28ISSN%291467-9566/homepage/ForAuthors.html). 4. Call for Submissions - Volume 17 of Advances in Medical Sociology 50 Years after Deinstitutionalization: Mental Illness in Contemporary Communities This is a call for proposals for Volume 17 of Advances in Medical Sociology, which will focus on the broad consequences of deinstitutionaliz ation for individuals with mental illness, families, and institutions in contemporary communities. Additional information about the aims and scope of the volume is provided below. Articles may be empirical contributions or critical commentaries, and may be between 5,000 and 10,000 words. Each volume of Advances in Medical Sociology takes a focused approach to one subject or area of research, similar to a journal special issue. All papers are rigorously peer-reviewed, and the series is abstracted and indexed by Scopus and SocINDEX. If interested in contributing, please submit a one-page proposal detailing the purpose, methodology/approach, findings, implications, and originality/value of the paper. Proposal are due no later than February 1, 2015. Please send these to Brea L. Perry, Series and Volume Editor, at [email protected]. Volume 17 Aims and Scope: Throughout the 1960‘s and 1970‘s, a revolution in mental health policy and practice known as deinstitutionalization occurred in Europe and the United States. This movement was catalyzed in large part by criticisms of psychiatric institutions leveled by sociologist Irving Goffman and others, and resulted in the release of hundreds of thousands of people with serious mental illn ess from long-term care facilities into the community. It is widely acknowledged that these reforms held great promise, but have had numerous unintended negative consequences for people with mental illness and their families. Moreover, deinstitutionalization has strained the resources and reach of community-based mental health treatment systems, spilling into other institutions such as criminal justice and education. Volume 17 of Advances in Medical Sociology attempts to take stock of deinstitutionalization‘s legacies approximately 50 years after reintegration began in earnest, turning a critical lens toward contemporary problems and solutions related to mental illness in countries where reform occurred. This volume will highlight pressing issues around ment al health treatment, social and health policy, and the lived experiences of people and families coping with mental illness that were or continue to be significantly influenced by deinstitutionalization reforms. Potential topics may include, but are not limited to: mental health and social policy, community mental health services, emergency department and inpatient mental health services, the mental illness experience, caregivers and families, homelessness, military veterans, violence and victimization, stigma and labeling, mental illness in the criminal justice system (including courts, policing, and prisons), challenges associated with dual diagnosis, reinstitutionalization, and comparative cross-national perspectives. For more information about Advances in Medical Sociology or any of its award-winning volumes, please visit http://www.emeraldgrouppublishing.com/products/books/series.htm?id=1057-6290. 5. 110th ASA Annual Meeting - Sexualities in the Social World Sex usually occurs in private and is seen as deeply personal, yet it is also profoundly social. Cultural norms and social institutions such as religion, education, mass med ia, law, and the military all affect what we do sexually with whom. These social forces also affect what is seen as beyond the bounds of legitimacy. Indeed, contemporary politics are full of contentious debates about abortion, sex education, same-sex marriage, pornography, sex work, sexual harassment, systematic rape as a weapon in wars, and female genital cutting. Given th e importance of sexuality in people's lives, and its relevance to many areas of sociology, ASA President Paula England has selected it as the theme for the 2015 Annual Meeting of the ASA. The online submission system is now open. The deadline for submissions to the 2015 Call for Papers is January 7, 2015, 3:00pm EST. 6. 12th Conference of the European Sociological Association, Prague, Czech Republic, 25-28 August 2015 - Call for Papers General Call - Differences and social inequalities in health and healthcare in contemporary societies Specific themes: 1. The impact of gender, class and ethnicity on end of life experiences; 2. Sociological perspectives on Obesities: understandings, interventions and practices ; 3. Ethnic minorities in Europe: health inequalities and policy challenges. 2. Joint sessions: 1. The experience of ageing and ill bodies in Mediterranean countries; 2. Physical Activity, Health & Inequalities; 3 Food consumption, consuming health; 4 Sexual health and the medicalisation of sexuality; 5 Citizens and professionals: unequal and diversified healthcare societies. Authors are invited to submit their abstract either to the general session or any specific session. Please submit only to one session. After abstract evaluation, coordinators will have the chance to transfer papers between sessions where applicable. Abstracts should not exceed 250 words. Each paper session will have the duration of 1.5 hours. Normally sessions will include 4 papers. Abstracts must be submitted online to the submission platform, see below. Abstracts sent by email cannot be accepted. Abstracts will be peer-reviewed and selected for presentation by the Research Network; the letter of notification will be sent by the conference software system in early April 2015. Abstract submission deadline: 1stFebruary 2015 Abstract submission platform: http://www.esa12thconference.eu/abstract-submission Conference Website: www.esa12thconference.eu Tr@iettorie SISS – nuova serie n.2-3/2014. p.6 PAGINA 7 TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 SISS : progetti in corso a cura di Milena Casalini e Walther Orsi Dipendenze come fenomeno di genere. Un convegno-evento al Sud … a cura di Rocco Di Santo La promozione della sociologia della salute nei contesti sanitari socio-regionali Breve aggiornamento su un percorso progettuale Dopo l'approvazione da parte del Direttivo SISS, si è provveduto ad avviare il percorso progettuale nel mese di ottobre 2014. A questo proposito vale la pena ricordare brevemente le principali finalità dello stesso percorso: - migliorare il rapporto domanda-offerta di competenze/strumenti sociologici nel sistema sanitario nazionale; - promuovere il ruolo della sociologia della salute nel contesto dei servizi socio-sanitari regionali; - valorizzare e qualificare il contributo della sociologia della salute messo in campo non solo dai sociologi formalmente riconosciuti, ma anche da altri operatori laureati in sociologia che nei sistemi sanitari regionali ricoprono ruoli professionali diversi (infermieri, amministrativi, dirigenti, ecc...); - valorizzare e qualificare il contributo della sociologia della salute utilizzato da diversi professionisti (medici, infermieri, amministrativi, dirigenti, ecc...); - ampliare il target degli operatori interessati alle attività svolte dalla Società Italiana di Sociologia della salute ed, in prospettiva, dei potenziali iscritti. In coerenza con le finalità previste, si è provveduto a dare attuazione alle prime fasi del percorso, Dopo avere recuperato gli indirizzari dei laureati in sociologia che operano in alcune AUSL rappresentative della Regione Emilia Romagna (Modena, Bologna e Area vasta della Romagna), si è provveduto all'invio di una scheda di rilevazione tesa a verificare le competenze/gli strumenti di sociologia della salute messi in campo da tali laureati nell'esercizio dei diversi loro ruoli. In questa fase stiamo contattando di nuovo i laureati in sociologia per sollecitare la compilazione delle schede entro il termine ultimo di fine mese di dicembre. Entro i primi quindici giorni di gennaio 2015 si provvederà alla elaborazione ed analisi dei dati. Verso la fine del mese di gennaio verrà organizzata una iniziativa di confronto ed approfondimento con i laureati in sociologia coinvolti per valutare insieme i risultati emergenti dalle schede. Come previsto nel percorso progettuale in questi ultimi due mesi dell'anno si è provveduto inoltre al coinvolgimento del Direttore Generale dei Servizi socio-sanitari della Regione Emilia Romagna per verificare la disponibilità all'istituzione di un Gruppo di lavoro, con rappresentanti della Regione stessa, di sociologi professionali ed accademici con il compito principale di migliorare il rapporto domanda/offerta di competenze e strumenti sociologici, tenendo conto delle nuove sfide del Servizio sanitario, nella prospettiva di una maggiore rappresentazione e qualificazione delle stesse anche attraverso la programmazione di specifici eventi formativi. Dai due incontri effettuati con il Direttore Generale della Regione Emilia Romagna è emersa una buona disponibilità a procedere secondo quanto previsto nel percorso progettuale. Walther Orsi RENDE (CS) – Il 7 e 8 novembre si è svolto presso l‘Aula Magna dell‘ Università della Calabria in Arcavacata di Rende (Cosenza.) il Convegno-Evento ―Salute e dipendenze di genere al Sud. Teorie e buone prassi nella web-society ―, organizzato dall‘Osservatorio delle Dipendenze dell‘Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, diretto dalla sociologa dirigente dott.ssa Antonietta Fiorita. L‘evento, progettato e realizzato in stretta collaborazione con il Consigliere nazionale SISS Pietro Paolo Guzzo, si è svolto con il patrocinio della Società Italiana di Sociologia della Salute, del Dipartimento di Sociologia e Scienze Politiche dell‘Università della Calabria, del Centro Women’s Studies ―Milly Villa‖ dell‘ Unical, delle Sezioni Sociologia della Salute e della Medicina e Studi di Genere dell‘AIS (Associazione Italiana Sociologia). Si sono approfondite le dimensioni di genere nella diversa e variegata fenomenologia delle dipendenze, insieme a ricercatori, studiosi ed agli operatori che fanno parte della rete nata dal Progetto ―Dialogos‖. Un progetto realizzato dallo stesso Osservatorio e concretizzatosi nella costruzione di una rete integrata di monitoraggio interistituzionale (Asp Cs, Prefettura, FF.OO., Associazioni del terzo Settore, Comunità Terapeutiche ecc.) delle dipendenze nella Provincia di Cosenza.Tra gli intervenuti molti professionisti delle dipendenze (provenienti anche da altre regioni meridionali) e docenti universitari (dell‘Università della Calabria, dell‘Università di Bologna, dell‘Università di Catanzaro, dell‘Università di Bari) e della SISS. I numerosi e qualificati interventi hanno discusso il problema delle dipendenze di genere: da sostanze (alcol e droghe), da comportamenti (gioco, tecnologie e cibo), da relazioni (violenza, stalking). La vasta platea di studiosi, ricercatori e professionisti intervenuti si è così soffermata sull‘impatto delle differenze di genere non solo sul vissuto (maschile/femminile) di dipendenza ma anche e, soprattutto, sull‘accesso ai servizi per le dipendenze. Nell‘odierna web-society, in cui le droghe (merci) coinvolgono consumatori sempre più socialmente integrati, è importante riprogettare, in un‘ottica di genere, non solo i trattamenti ma l‘intera architettura istituzionale dei servizi per le dipendenze. Una riprogettazione guidata dal dialogo continuo tra utenti e operatori e gli altri portatori di interessi (stakeholder) del sistema dei servizi gender-oriented per le dipendenze. AVVISO VI Convegno Nazionale SISS LA COSTRUZIONE DELLA SALUTE NEL WELFARE SOCIO-SANITARIO. NUOVI SCENARI E PRATICHE SOCIOLOGICHE Pisa, 11-12 giugno 2015 Oltre alle sessioni parallele sono previsti n. 2 premi per giovani sociologi i cui dettagli (titoli delle sessioni, call for abstract, bando premio, deadline ecc.) saranno comunicati e pubblicati sul sito web della nostra Società entro la prima metà di gennaio 2015. Restate in contatto!!! Tr@iettorie SISS – nuova serie n.2-3/2014. p.7 PAGINA 8 TR@IETTORIE SISS N.2-3/2014 Notizie dalla Società COME ADERIRE ALLA SISS Modalità - Possono aderire alla SISS sia sociologi professionali e accademici (soci ordinari) che operatori e studiosi provenienti da altre discipline (soci aggregati) i quali risultino direttamente impegnati o interessati alle tematiche oggetto della SISS stessa. Interesse comprovato dal curriculum da allegare al modulo di adesione, scaricabile dal sito "sociologiadellasalute.org". Possono infine aderire alla SISS, con la qualifica di soci sostenitori, previa accettazione del Consiglio Direttivo, persone fisiche e giuridiche, Enti pubblici e associazioni private che, avendone fatto domanda, risultino interessati alle attività della Società e che si impegnino a versare annualmente l’ammontare minimo della quota stabilita per tale ruolo. In base alla documentazione allegata il Consiglio Direttivo SISS ne delibererà l'ammissione in qualità di : • Socio ordinario • Socio aggregato • Socio sostenitore Sarà quindi comunicato all'interessato come completare col versamento appropriato la propria iscrizione. Per rinnovare l'iscrizione negli anni successivi è sufficiente versare sul c/c postale n.29604345 intestato alla Società Italiana Sociologia della Salute la quota stabilita per l'anno in corso, pubblicata nel sito "sociologia della salute.org" in Rinnovi. Si consiglia di versare la quota, possibilmente entro marzo, per poter ricevere tempestivamente il primo numero della rivista “Salute e Societa'”. Quote - Anche per l'anno 2014 sono state mantenute le quote: Soci ordinari e Soci aggregati Euro 80 Soci sostenitori (quota minima) Euro 500 Il versamento della quota associativa darà diritto: 1. Abbonamento alla rivista quadrimestrale "Salute e Società" 2. Ricevimento della Newsletter della SISS 3. Sconto del 15 % sulle pubblicazioni della Franco Angeli in vendita durante il Congresso ed altre iniziative della SISS 4. Sconti sulla quota d'iscrizione a corsi, seminari, summer school e altre iniziative della SISS (da definirsi a seconda dei casi) Il Comitato Direttivo SISS (2013-2015) Presidente: Carmine Clemente; Vicepresidente: Franco Toniolo; Segretario-Tesoriere: Rocco Di Santo; Consiglieri/re:Rita Bianchieri, Giovanni Bertin, Giuseppina Cersosimo, Davide Galesi, Pietro Paolo Guzzo, Walther Orsi, Alessandra Sannella, Remo Siza, Paolo Ugolini (effettivi); Cifaldi Gianmarco, Enrico Vaccaro (supplenti). ATTIVITA’ EDITORIALE DELLA SISS Rivista SALUTE E SOCIETA’ (Franco Angeli) A cura di Paolo Ugolini (delegato SISS nel Comitato Direttivo) Email: [email protected] Cell. 334 6205675 La programmazione di SALUTE E SOCIETA‘ è prevista fino al 2015 (vedi sotto). Ogni socio o simpatizzante SISS può inviare saggi teorici o di buone prassi da pubblicare nei numeri monografici programmati ( i singoli articoli saranno sottoposti a referaggio con garanzia di reciproco anonimato per gli autori e i valutatori). COMITATO DIRETTIVO Costantino Cipolla (Direttore scientifico), Leonardo Altieri, Giovanni Bertin, Cleto Corposanto, Guido Giarelli, Sebastiano Porcu, Alessandra Sannella , Paolo Ugolini (delegato SISS), Roberto Vignera (delegato Sez. Sociologia della salute/AIS) SEGRETERIA TECNICO SCIENTIFICA Antonio Maturo (Responsabile scientifico), Linda Lombi (Coordinatore scientifico), Veronica Agnoletti, Alessia Bertolazzi, Francesca Guarino, Maurizio Esposito, Ilaria Iseppato, Lorella Molteni, Luca Mori, Fabio Piccoli, Elisa Porcu‘, Alice Ricchini. RIFERIMENTI SEGRETERIA TECNICO-SCIENTIFICA Antonio Maturo, Responsabile Scientifico 051.2092905 - 347.9329189 [email protected] [email protected] www.saluteesocieta.com PROGRAMMAZIONE 2014 Rita Biancheri, Genere e salute - Gender and health (a. XIII, n. 1) Aldo Morrone, Paola Scardella, Il San Camillo-Forlanini. Prospettive, criticità, opportunità XIII, n. 2) Cleto Corposanto, Linda Lombi, e-Method e web society (a. XIII, n. 3) 2015 Carmine Clemente, Remo Siza (Società Italiana di Sociologia della Salute) (a cura di) La social Innovation nel cambiamento dei sistemi sociosanitari/ The social innovation within the change of health and social systems. (a. XIV, n.1, – numero bilingue italiano-inglese) -Cavanna Donatella (a cura di), La prospettiva sociale in psico-oncologia (a. XIV, n.2) - Mara Tognetti (a cura di), Anziani tra invecchiamento attivo e salute (a. XIV, n.3) AREE TEMATICHE E TRASVERSALI DELLA SISS (2013-2015): I REFERENTI Aree tematiche (1) Criticità e cambiamenti dei sistemi socio-sanitari Coordinatore scientifico Giovanni Bertin [email protected] Vice-coordinatori P. Paolo Guzzo, Remo Siza (2)Famiglia, fragilità, non autosufficienza e invecchiamento attivo Coordinatori scientifici Rita Biancheri [email protected] e Sebastiano Porcu [email protected] Vice-cordinatori Giuseppina Cersosimo, Walther Orsi, Alessandra Sannella (3) Benessere e disagio sociale nella salute mentale e nelle dipendenze patologiche Coordinatore scientifico Paolo Ugolini [email protected] 334/6205675 Vice-coordinatori Annamaria Perino, Davide Galesi Aree trasversali (gruppi di lavoro) (1) Competenze e ruolo del sociologo della salute Coordinatore scientifico Walther Orsi [email protected] Vice-coordinatori Remo Siza, Everardo Minardi (3) Comunicazione -Relazioni Internazionali Coordinatore scientifico: Davide Galesi [email protected] Vice-coordinatrice Alessandra Sannella (2) Comunicazione - Marketing Coordinatore scientifico Franco Toniolo [email protected] Vice-coordinatore Paolo Ugolini (4) Comunicazione-Newsletter Coordinatore scientifico P. Paolo Guzzo [email protected] Vice-corrdinatore Rocco Di Santo (5) Comunicazione- Sito Coordinatore scientifico Remo Siza [email protected] Vice-ccoordinatore Rocco Di Santo Tr@iettorie SISS-nuova SISS-nuova serie serie n.2-3/2014, n.1/2014, p.6p.4 Tr@iettorie p. 8