UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI SCIENZE M.F.N. Corso di Laurea in Fisica Guida dello Studente Anno Accademico 1998-99 http://www.ph.unito.it/ A Cura del CCL di Fisica Torino, 2 Aprile 1998 Revisione del 27 maggio 2008 Indice I Normativa 5 1 NOTIZIE UTILI 6 2 PIANO GENERALE DEGLI STUDI 8 II PROGRAMMI DEI CORSI 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11 2.12 2.13 2.14 2.15 2.16 2.17 2.18 2.19 2.20 2.21 2.22 FISICA GENERALE I . . . . . . . . . . . . . . . . . ANALISI MATEMATICA I . . . . . . . . . . . . . . ESPERIMENTAZIONI DI FISICA I . . . . . . . . . FISICA GENERALE II . . . . . . . . . . . . . . . . ANALISI MATEMATICA II . . . . . . . . . . . . . STORIA DELLA FISICA . . . . . . . . . . . . . . . FISICA TEORICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FISICA SUPERIORE . . . . . . . . . . . . . . . . . ASTROFISICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CIBERNETICA E TEORIA DELL’ INFORMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FISICA DELLO STATO SOLIDO . . . . . . . . . . FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI . . . FISICA NUCLEARE . . . . . . . . . . . . . . . . . FISICA TERRESTRE . . . . . . . . . . . . . . . . . ONDE ELETTROMAGNETICHE . . . . . . . . . . TEORIA DEI CAMPI . . . . . . . . . . . . . . . . . RELATIVITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ELETTRONICA APPLICATA . . . . . . . . . . . . FISICA DEI SEMICONDUTTORI . . . . . . . . . . ESPERIMENTAZIONI DI FISICA II . . . . . . . . ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (A, B) (Introduzione alla fisica moderna) . . . . . . . . . . . . . . FISICA DELL’ATMOSFERA . . . . . . . . . . . . . 1 10 11 14 15 17 19 22 23 25 27 29 30 32 34 36 38 40 42 45 46 48 50 52 2.23 2.24 2.25 2.26 2.27 2.28 2.29 2.30 2.31 2.32 2.33 2.34 2.35 2.36 2.37 2.38 2.39 2.40 2.41 2.42 2.43 2.44 2.45 2.46 2.47 2.48 2.49 2.50 2.51 2.52 2.53 2.54 2.55 2.56 2.57 2.58 2.59 METODI DI OSSERVAZIONE E MISURA . . . . . 54 FISICA DELLO SPAZIO . . . . . . . . . . . . . . . 56 LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE . . . . . 58 CHIMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 GEOMETRIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 MECCANICA RAZIONALE CON ELEMENTI DI MECCANICA STATISTICA . . . . . . . . . . . . . 64 FISICA ATOMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 FISICA DEI DISPOSITIVI ELETTRONICI . . . . 68 FISICA COSMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 OCEANOGRAFIA FISICA . . . . . . . . . . . . . . 71 TEORIE QUANTISTICHE . . . . . . . . . . . . . . 73 ELETTRODINAMICA QUANTISTICA . . . . . . . 74 ESPERIMENTAZIONI DI FISICA III . . . . . . . . 75 FISICA STELLARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 ISTITUZIONI DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 ISTITUZIONI DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 TEORIA DEI SISTEMI A MOLTI CORPI . . . . . 83 FISICA DEL MEZZO INTERSTELLARE . . . . . . 85 FISICA DEI PLASMI . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 METODI MATEMATICI DELLA FISICA (Corso A) 89 METODI MATEMATICI DELLA FISICA (Corso B) 91 STRUTTURA DELLA MATERIA (Corso B) . . . . 94 FISICA DELL’AMBIENTE . . . . . . . . . . . . . . 96 METODI SPERIMENTALI DELLA FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE . . . . . . . . . . . . . 98 STRUTTURA DELLA MATERIA (Corso A) . . . . 100 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (Corso A) . . 102 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (Corso B) . . 105 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (Corso C) . . 107 FISICA DELLA TERRA FLUIDA . . . . . . . . . . 109 FISICA BIOLOGICA . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 FISICA DEI MATERIALI . . . . . . . . . . . . . . . 112 FISICA DEI METALLI . . . . . . . . . . . . . . . . 114 FISICA MEDICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 FISICA NUMERICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 MECCANICA STATISTICA . . . . . . . . . . . . . 119 TEORIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA TRASMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121 TRATTAMENTO DEI SEGNALI GEOFISICI . . . 122 2 2.60 2.61 2.62 2.63 2.64 2.65 2.66 2.67 2.68 2.69 2.70 ASTRONOMIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIOFISICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FISIOLOGIA GENERALE . . . . . . . . . . . . . . FISIOLOGIA GENERALE II (INDIRIZZO FISIOPATOLOGICO) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MECCANICA STATISTICA (Corso di Laurea in Scienze dei Materiali) . . . . . . . . . . . . . . . . . LABORATORIO DI ELETTRONICA . . . . . . . . LABORATORIO DI FISICA DELLA MATERIA . . LABORATORIO DI FISICA DELL’AMBIENTE . . LABORATORIO DI FISICA SANITARIA . . . . . LABORATORIO DI FISICA SPAZIALE . . . . . . LABORATORIO DI TECNOLOGIE FISICHE . . . 3 124 126 128 130 132 134 136 138 140 142 143 Elenco delle tabelle 1.1 1.2 ORARIO SEGRETERIA . . . . . . . . . . . . . . . SCADENZE PRATICHE AMMINISTRATIVE . . . 4 6 7 Parte I Normativa 5 Capitolo 1 NOTIZIE UTILI Per informazioni rivolgersi agli sportelli della segreteria del Corso di Laurea in Fisica, segreteria studenti, in via Santa Croce 6, Tel. 011/888477-8124546 con il seguente orario di ricevimento: Lunedı̀ Martedı̀ Mercoledı̀ Giovedı̀ Venerdı̀ Dalle Dalle Dalle Dalle Dalle 9 9 9 9 9 alle alle alle alle alle 11 11 e dalle 13,30 alle 15 11 e dalle 13,30 alle 15 11 e dalle 13,30 alle 15 11 Tabella 1.1: ORARIO SEGRETERIA I piani di studio degli studenti dal III anno in poi (trasferimenti esclusi) dovranno essere approvati al più tardi entro il 30 Novembre dal Consiglio di Corso di Laurea in Fisica (CCLF). Sarà cura di ciascuno studente verificare di non essere stato convocato per discutere il suo piano di studio, pena la bocciatura del medesimo dopo il 30 Novembre. Gli studenti fuori corso del vecchio ordinamento avranno la facoltà di modificare i loro piani di studio solo fino all’Anno Accademico 1998/99 e solo per quanto riguarda gli esami fondamentali e al più un complementare. 6 Immatricolazioni Seconde Lauree Iscrizioni ad anni successivi Presentazione domande per trasferimenti ad altre Università Domande di passaggi ad altri Corsi di Laurea Passaggi in arrivo da altri Corsi di Laurea Trasferimenti in arrivo da altre Università e passaggi arrivo da altri Corsi di Laurea Pagamento della II rata Piani di studio e schede di variazione Presentazione domande di Laurea dal 1o Agosto al 30 Settembre. (il versamento effettuato oltre tale termine, ma entro il 31 Ottobre, sarà penalizzato dal pagamento dell’indennità di mora). dal 1o Agosto al 30 Settembre. Il versamento della prima rata deve essere presentato unitamente alla domanda d’ammissione. (per coloro che si laureano nella sessione autunnale è possibile l’iscrizione fino al 31 Dicembre senza pagamento dell’indennità di mora). dal 1o Agosto al 30 Settembre. (potranno essere accolte con mora dal 1o al 31 Ottobre) entro il 30 Settembre. (sarà cura dello studente accertarsi della disponibilità all’accoglimento da parte dell’Università di destinazione; l’iscrizione al nuovo anno accademico non costituisce condizione necessaria all’accoglimento della domanda) dal 1o Agosto al 30 Settembre. (potranno essere accolte con mora dal 1o al 31 Ottobre) entro il 30 Settembre. (potranno essere accolte con mora dal 1o al 31 Ottobre) dal 1o Agosto al 30 Settembre. (potranno essere accolte con mora dal 1o al 31 Ottobre) entro il 31 Marzo (lo studente potrá essere ammesso agli esami che si svolgeranno prima del 31 Marzo, se in regola con la prima rata e con il piano di studi approvato) In distribuzione dal 1o Agosto. Dovranno essere consegnati entro il 31 Ottobre. Un mese prima dell’appello. (vedi norme affisse in bacheca della segreteria studenti) Tabella 1.2: SCADENZE PRATICHE AMMINISTRATIVE 7 Capitolo 2 PIANO GENERALE DEGLI STUDI La modifica statutaria per il Corso di Laurea in Fisica (CLF) dell’Università di Torino è stata attuata con Decreto Rettorale del 17/10/1994 sulla base della tabella XXI dell’Ordinamento Nazionale definito dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST) e tutti gli studenti immatricolati a partire dall’Anno Accademico 1994/95 sono vincolati al curriculum previsto dal nuovo ordinamento. Per il conseguimento della Laurea in Fisica è necessario aver sostenuto esami per 18 annualità, 14 obbligatori nel primo triennio e 4 nell’ultimo anno che è strutturato in indirizzi. Gli esami possono essere suddivisi in 18 annuali o in 17 annuali e 2 semestrali o in 16 annuali e 4 semestrali. Rispetto al precedente ordinamento, la novità di maggior rilievo è costituita dalla obbligatorietà di 14 esami previsti per i primi tre anni di corso e, per il IV anno, dall’introduzione di 8 indirizzi, per ciascuno dei quali il Consiglio di Corso di Laurea ha indicato gli insegnamenti caratterizzanti e quelli obbligatori. All’interno di ciascun indirizzo, lo studente può discutere con la Commissione dei responsabili dell’indirizzo (vedi Capitolo 9 CCLF e COMMISSIONI DEL CCLF) la presentazione di un piano di studio che si discosti da quelli suggeriti. Per esame semestrale si intende un modulo di un corso annuale diviso in moduli, o un corso semestrale (vedi Capitolo ?? ELENCO INSEGNAMENTI ATTIVATI). 8 Gli insegnamenti dei primi tre anni sono: 9 Parte II PROGRAMMI DEI CORSI 10 2.1 FISICA GENERALE I Codice del Corso: 32000 Docente del Corso A: Prof. Raffaello GARFAGNINI Docente del Corso B: Prof. Livio FERRERO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 1o Anno PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Dare i fondamenti della meccanica e della termodinamica. ARGOMENTI TRATTATI Misure e leggi fisiche. Analisi dimensionali. Cenni di metrologia. Tempo e spazio. Sistemi di riferimento. Scalari e pseudoscalari, vettori e pseudovettori. Cinematica del punto e dei sistemi. Composizione dei moti. Moti relativi. Trasformazione di Galileo e di Lorentz. Moti rotatori. L’accelerazione di Coriolis. Forze, impulso e quantità di moto. I principi della dinamica. Sistemi inerziali e non. Dinamica relativa. reazioni vincolari. Moti vincolati. Lavoro ed energia. Energia cinetica e potenziale. Teorema delle forze vive. Forze conservative. Potenziale, forze centrali. Conservazione dell’energia. Grafici dell’energia potenziale. Forze dissipative. Generalità sull’attrito. L’interazione gravitazionale. Leggi di Newton e di Keplero. Moti in campi gravitazionali. Dinamica dei sistemi di punti e dei corpi rigidi. Teorema del viriale. Centri di massa e di gravità. Momento d’inerzia e ellissoide d’inerzia. Equazioni cardinali del moto traslatorio e rotatorio. Principi di conservazione. Sistemi del baricentro e teorema di König. Meccanica dei solidi deformabili forze molecolari, sforzi, deformazioni e moduli di elasticità. Propagazione delle perturbazioni, onde, equazione di d’Alembert. Sovrapposizione di onde, interferenze e battimenti. Effetto Doppler, Meccanica dei fluidi, moti laminari e turbolenti, viscosità. Liquidi 11 ideali e reali e loro comportamento: Pascal Stevino, Leonardo, Bernoulli, Venturi, Hagen-Poiseuille, Reynolds. Fenomeni di superficie. Termometria: equilibrio termico, equazioni di stato, scale di temperature. Calorimetria: propagazione per conduzione, convenzione e irraggiamento; calori specifici ed entalpie latenti. Termodinamica. Lavoro e calore nelle trasformazioni, equivalenza di Joule, il primo principio e l’energia interna, i gas perfetti. Macchine termiche e rendimenti. Il secondo principio nei postulati di Clausius e Kelvin. La macchina di Carnot e la scala termodinamica assoluta delle temperature. Teorema di Clausius. Entropia e irreversibilità. Equazioni dell’energia, potenziali termodinamici ed equilibrio dei sistemi. Teoria cinetica dei gas. Cenni di spazio delle fasi, microstati e macrostati, distribuzione di Maxwell. Significato probabilistico del secondo principio. Cenni sul terzo principio. Esercitazioni Prof. M. Masera - Corso A Prof. M. Monteno - Corso B TESTI CONSIGLIATI M. ALONSO, E. J. FINN, Elementi di fisica per l’Università, vol. I Meccanica e Termodinamica, Ed. Masson Italia S.p.A., (Milano), 1982. C. CASTAGNOLI, Fisica generale, Ed. Levrotto & Bella. E. FERMI, Termodinamica, Ed. Boringhieri (Torino), 1984. R. P. FEYNMAN, R. B. LEIGHTON, M. SANDS, La Fisica di Feynman, vol. I parte 1 e 2, Ed. AddisonWesley, 1966. LA FISICA DI BERKELEY, Meccanica I, Onde e oscillazioni 3, Ed. Zanichelli, (Bologna), 1970, 1972 S. MENCUCCINI, V. SILVESTRINI, Fisica I, Ed. Liguori, (Napoli), 1987. P. MAZZOLDI, M. NIGRO, C. VOCI, Fisica, EdiSES. R. RESNIK, D. HALLIDAY, K. S. KRANE, Fisica I, Casa Editrice Ambrosiana, (Milano), 4a ediz., 1993. 12 S. ROSATI, Fisica Generale - Meccanica, Acustica, Termologia, Termodinamica, Teoria cinetica dei gas, Casa Editrice Ambrosiana, (Milano), 1996. M. W. ZEMANSKY, Calore e Termodinamica, Ed. Zanichelli, (Bologna), 1970. L. BRIATORE, Complementi ed esercizi di Fisica Generale I, Ed. Levrotto & Bella (1995). 13 2.2 ANALISI MATEMATICA I Codice del Corso: 32001 Docente del Corso A: Prof.ssa Margherita FOCHI Docente del Corso B: Prof.ssa Anna CAPIETTO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 1o Anno PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso intende fornire le nozioni basilari del calcolo differenziale ed integrale indispensabili per lo studio della fisica. Inoltre è strettamente propedeutico al corso di Analisi II. ARGOMENTI TRATTATI Nozioni introduttive sui numeri reali - Generalità e richiami sulle funzioni - Limiti e continuitá - Formula di Taylor - Ordine di infinitesimo e di infinito - Funzioni monotone - Funzioni convesse - Integrali - Equazioni differenziali del primo ordine - Numeri complessi - Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti - Serie numeriche - Integrali impropri. TESTI CONSIGLIATI M. L. BUZANO, Analisi Matematica I, Levrotto & Bella C.D. PAGANI - S. SALSA, Analisi Matematica, volume 1, Masson. 14 2.3 ESPERIMENTAZIONI DI FISICA I Codice del Corso: 32002 Docente del Corso A: Prof. Renzo RICHIARDONE Docente del Corso B: Prof. Ferruccio BALESTRA PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 2o Anno PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Nel corso verrà illustrata la tecnica per l’esecuzione di alcune esperimentazioni di laboratorio e verranno indicati i metodi per l’analisi dei risultati, affinché lo studente possa apprendere le nozioni base per l’esecuzione di misurazioni fisiche. ARGOMENTI TRATTATI Il corso comprende: a. Un ciclo di lezioni su: teoria dell’errore ed elementi di calcolo delle probabilità e statistica; definizioni e teoremi fondamentali; studio nelle principali funzioni di distribuzione e distribuzioni subordinate, momenti, funzione generatrice, covarianza e correlazioni; applicazioni statistiche, stime puntuali (cenni sul metodo della massima verosimiglianza) e stime intervallari di parametri, test di ipotesi, test del chiquadro (χ2 ), test t di Student, test F della varianza; errori di misura, propagazione degli errori, metodo dei minimi quadrati; b. Un ciclo di 10 esperimentazioni pratiche di laboratorio comprendente esperienze sulla meccanica dei solidi, dei fluidi e sul calore; In particolare verranno eseguite misurazioni con: 1. Bilancia analitica; 2. Bilancia di Cavendish; 3. Pendolo reversibile; 15 4. Piano inclinato; 5. Viscosimetro; 6. Motore di Stirling; 7. Calorimetro delle mescolanze; 8. Determinazione cp/cv; 9. Giroscopio; 10. Determinazione del modulo di elasticità e allungamento; 11. Determinazione del momento d‘inerzia di un solido girevole attorno a un asse; 12. Galleria del vento. Per l’elaborazione dei dati ci si può avvalere di elaboratori elettronici. TESTI CONSIGLIATI 1. BEVINGTON, Data Reduction and Error Analysis for the Physical Sciences. 2. P. GALEOTTI, Elementi di Probabilità e Statistica, Ed. Levrotto & Bella, 1981. 3. G. BUSSETTI, Esercitazioni pratiche di fisica, Libr. Ed. Levrotto & Bella. 4. A. G. FRODESEN et al., Probability and Statics in Particle Pysics, Universitatborlaget-Oslo. 5. J. R. TAYLOR, Introduzione all’analisi degli errori, Zanichelli. 6. H. D. YOUNG, Statistical Treatment of Experimental Data, McGraw-Hill, New York, 1962. 7. M. R. SPIEGEL, Probabilità e statistica, Collana Schaum. 8. S. BRANDT, Statistical and computational Methods in Data Analysis, North-Holland. 9. R. GARFAGNINI, Appunti alle Lezioni del corso di Esperimentazioni di Fisica I, CLU. 10. L. ZANINETTI, Guida alla Fisica del Laboratorio, CLU. 16 2.4 FISICA GENERALE II Codice del Corso: 32004 Docente del Corso: Prof. Guido PIRAGINO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 2o anno Corsi propedeutici consigliati: Analisi matematica I e II, Fisica generale I, Chimica, Geometria. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Dare nozioni fondamentali di elettricità, di magnetismo e di ottica. ARGOMENTI TRATTATI Interazione tra cariche elettriche. Vettore intensità di campo elettrico. Cariche libere e legate. Vettore induzione elettrica. Flusso dell’induzione. Potenziale del campo elettrico. Conduttori in campo elettrico. Dielettrici in campo elettrico. Capacità elettrica dei conduttori. Energia del campo elettrostatico. Corrente di conduzione. Legge di Ohm per rami di circuito. Legge di Ohm per circuiti chiusi. Legge di Kirchhoff. Lavoro, potenza ed effetti termici della corrente. Elettroni liberi nei metalli. Legge di Ohm secondo la teoria elettronica dei metalli. Fondamenti della moderna teoria dei metalli. Effetti di contatto e forze termoelettromotrici. Emissione termoelettronica. Legge di Ohm per gli elettroliti. Conduzione nei gas. Tipi di scariche nel gas. Perforazione dei dielettrici. Semiconduttori. Campo magnetico di una corrente. Interazione di correnti parallele. Sistemi di unità di misura. Circuitazione del vettore intensità del campo magnetico. Campo magnetico di un solenoide. Circuiti magnetici. Lavoro per spostare un conduttore in un campo magnetico. Moto di cariche in un campo magnetico. Carica specifica e massa dell’elettrone. Apparecchi con fasci di elettroni. Campo di una carica in moto. Natura e valore delle forze elettromotrici 17 indotte. Spira rotante in un campo magnetico. Mutua induzione. Correnti alternate. Autoinduzione. Correnti di Foucault. Energia del campo magnetico. Diamagnetismo e paramagnetismo. Vettore di magnetizzazione. Ferromagnetismo. Corrente di spostamento. Propagazione del campo elettromagnetico. Onde piane. Circuiti oscillanti. Generazione di onde elettromagnetiche. Onde elettromagnetiche. Radiocomunicazioni. Velocità della luce. Natura elettromagnetica della luce. Propagazione della radiazione luminosa. Radiometria e fotometria. Elementi di ottica geometrica. Interferenza della luce. Diffrazione della luce. Potere separatore degli strumenti ottici. Polarizzazione della luce. Diffusione ed assorbimento della luce. Radiazione termica. Legge di Planck. Effetto fotoelettrico. Effetto Compton. Materializzazione dell’energia elettromagnetica. interazione della luce con la materia. TESTI CONSIGLIATI Ed. Masson. M. Alonso e E. J. Finn, Fisica II, D. Halliday e R. Resnick, Fisica Generale II, Ed. Ambrosiana. P. Mazzoldi, M. Nigro e C. Voci, Fisica II, Ed. EdiSES. C. Mencuccini e V. Silvestrini, Fisica II, Ed. Zanichelli. G. Piragino, Fisica Generale e Sperimentale II, Ed. Piccin. R. Wolfson e J. M. Pasachoff, Fisica II, Ed. Zanichelli. 18 2.5 ANALISI MATEMATICA II Codice del Corso: 32005 Docente del Corso A Prof.ssa Maria Luisa BUZANO Docente del Corso B Prof. Luciano GOBBO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 2o Anno PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI I - Primi elementi di topologia. Generalizzazioni del concetto matematico di spazio. Spazi euclidei; spazi normati; spazi metrici; spazi topologici; aperti, chiusi, compatti, connessi. Funzioni continue; proprietà delle funzioni continue su un compatto. Omeomorfismi. Compattificazioni diRn . Sottoinsiemi limitati e totalmente limitati di uno spazio metrico. Successioni. Limite e punti aderenti di una successione; completezza di uno spazio metrico. Il teorema delle contrazioni. Successioni di funzioni; convergenza semplice e convergenza uniforme; conservazione della limitatezza e della continuità. Serie in uno spazio normato; convergenza; convergenza assoluta ; convergenza incondizionata. Serie di funzioni a valori in uno spazio normato; convergenza semplice; convergenza uniforme; il criterio di Weierstrass. Serie di potenze nel campo reale e nel campo complesso; il teorema di Cauchy-Hadamard; raggio di convergenza; il teorema di Abel; serie di Taylor; sviluppi in serie di Taylor delle funzioni elementari. Limiti: definizione generale di limite; limite doppio; limiti parziali; limiti ripetuti: il teorema di Moore-Osgood. II - L’ integrale in Rn Integrabilità secondo Riemann gauge. Integrabilità assoluta e integrabilità secondo Lebesgue. Proprietà elementari. Il teorema fondamentale. Misura di un 19 insieme; insiemi di misura nulla. Il teorema di Fubini. Integrabilità delle funzioni continue a supporto compatto. Criteri di integrabilità. Il teorema di Lebesgue sulla convergenza dominata. Sostituzioni lineari di variabili; significato del determinanante di una funzione lineare. III - Cammini. Cammini e curve. Rettificabilità; Derivabilità; vettore tangente; velocità. Cono tangente ad un insieme in un punto. Cammini e curve di classe C 1 ; rettificabilità locale ; il parametro naturale. Integrali di prima specie su un cammino e su una curva. Cammini e curve regolari. Formule di Frenet. IV - Equazioni differenziali vettoriali ordinarie del primo ordine. Campi vettoriali; linee di campo. Equazioni differenziali vettoriali del primo ordine e loro soluzioni; problema di Cauchy; teorema locale di esistenza, unicità e dipendenza continua dai dati; determinismo. Soluzioni massimali. Equazioni lineari. Funzioni lineari e loro continuità. Teorema di esistenza ed unicità. Equazioni lineari ed omogenee; lo spazio delle soluzioni; principio di sovrapposizione; operatore di evoluzione; il wroskiano; teorema di Liouville. Equazioni lineari complete; lo spazio delle soluzioni; il metodo di Lagrange. Equazioni differenziali lineari di ordine n . Equazioni lineari autonome; l’esponenziale; il metodo di Cayley-Hamilton. Il piano traccia-determinante. Il metodo di Euler (degli autovalori). V - Calcolo differenziale. Differenziabilità; il differenziale; derivate direzionali; matrice e determinante jacobiano. Cambiamento di variabili in un integrale multiplo. Campi scalari e gradiente. Campi vettoriali: divergenza e rotore. Teorema sull’invertibilità locale: diffeomorfismi, immersioni, sommersioni, varietà. Funzioni definite implicitamente. Il differenziale secondo; funzioni bilineari; simmmetria del differenziale secondo. Curvatura. Il laplaciano. Formula di Taylor. Estremi locali; teorema di Fermat; condizioni necessarie e condizioni sufficienti del secondo ordine; il teorema di Jacobi ed il criterio di Sylvester; il metodo degli autovalori. Estremi condizionati. VI - Forme differenziali e algebra esterna. Forme differenziali di primo grado; il pull back. Il lavoro elementare. Integrali curvilinei di seconda specie su un cammino e su 20 una curva. Forme esatte; primitive e potenziali: condizioni necessarie e sufficienti per l’ esattezza. L’ omotopia; la connessione semplice; esattezza locale; il differenziale esterno; il rotore; forme chiuse; aperti stellati e lemma di Poincaré. - Elementi di algebra esterna. Bivettori. Prodotto scalare; norma. Il problema dell’area di una superficie; elemento di superficie; integrali superficiali di prima specie; Gli spazi Λp E. Rappresentazione in una base. L’ operatore di Hodge; relazioni col prodotto vettoriale. Superfici parametriche; superfici; integrali di prima specie. Forme differenziali di grado p. Definizioni; il flusso elementare; pull back. Integrali di seconda specie su una varietá parametrica. Varietá orientabili; integrali di seconda specie su varietá orientabili. Il differenziale esterno; gradiente, divergenza, rotore. Varietá con bordo; il teorema di Stokes - Poincaré casi particolari: i teoremi di Green, Gauss, Stokes. Esercitazioni Corso A: Prof. M. L. Buzano Corso B: Prof. L. Gobbo TESTI CONSIGLIATI M. L. BUZANO, M. L. MATHIS, Analisi Matematica II, Levrotto & Bella TOM M. APOSTOL, Calcolo, vol 3o Analisi II, Boringhieri E. GIUSTI, Analisi Matematica 2, Boringhieri F. G. TRICOMI, Lezioni di Analisi Matematica, parte II, Cedam G. DE MARCO, Analisi II, Zanichelli 21 2.6 STORIA DELLA FISICA Codice del Corso: 32011 Docente del Corso: Prof. Luigi BRIATORE PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corsi propedeutici: Fisica generale I e II, Meccanica Razionale, Struttura della Materia, Istituzioni di Fisica Teorica PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Parte istituzionale: l’esposizione della storia della fisica, inserita nel più generale contesto della storia delle scienze e delle tecniche, trattata attraverso l’evoluzione dell’antichità ai giorni nostri concetti fondamentali (storia delle nozioni di spazio, forza e massa, causalità e casualità). Parte monografica: cenni sui problemi della storiografia delle scienze e sulle sue attuali tendenze; il problema inverso delle scienze come storiografia. TESTI CONSIGLIATI L’elenco dei testi e delle letture consigliate sarà esposto agli studenti durante lo svolgimento del corso. E’ comunque base minima la monografia Storia della Fisica di M. Gliozzi nel Vol. 2 della Storia delle Scienze ed. Utet. 22 2.7 FISICA TEORICA Codice del Corso: 32018 Docente del Corso: Prof. Alessandro BOTTINO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per gli indirizzi Teorico-Generale e di Fisica Nucleare e Subnucleare. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Meccanica quantistica relativistica. Equazione di Dirac - Equazione di Klein-Gordon - spinori e loro proprietà per trasformazioni di Lorentz proprie e per trasformazioni discrete - particelle di spin 1/2 in interazione con il campo elettromagnetico: invarianza di gauge - momento magnetico dell’elettrone - atomo d’idrogeno relativistico - coniugazione di carica. Elementi di elettrodinamica quantistica. Quantizzazione del campo di Dirac - matrice S e suo sviluppo perturbativoteorema di Wick - diagrammi di Feynman - principali processi fisici in elettrodinamica: scattering Moeller, scattering Bhabha, annichilazione e produzione di coppie, scattering Compton, bremstrahlung - rinormalizzazione della carica - Lamb shift - momento magnetico anomalo dell’elettrone Modulo B Interazione debole. Generalità sui processi deboli - leggi di conservazione e violazioni -lagrangiana di interazione correnti deboli cariche e correnti deboli neutre di leptoni e di adroni - bosone intermedio W e suo propagatore -bosone Z - particelle di spin 1/2 e massa nulla: equazioni di Weyl spinori di Weyl - neutrini di Dirac e di Majorana - principali processi deboli - masse e miscelamenti di neutrini. 23 TESTI CONSIGLIATI A.BOTTINO e C. GIUNTI, Lezioni di Fisica Teorica F. MANDL and G. SHAW, Quantum Field Theory S. WEINBERG, The Quantum Theory of Fields J. J. SAKURAI, Advanced Quantum Mechanics I due moduli semestrali possono anche essere scelti in modo disgiunto. Tuttavia, per la comprensione degli argomenti del modulo B sarà necessaria una conoscenza di molti degli argomenti contenuti nel modulo A (ossia quelli di carattere istituzionale: spinori, sviluppo perturbativo della matrice S, diagrammi di Feynman). 24 2.8 FISICA SUPERIORE Codice del Corso: 32019 Docente del Corso: Prof. Tullio BRESSANI PERIODO I Periodo Didattico PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI 1. Elettrodinamica classica. I vettori del campo elettromagnetico e le equazioni di Maxwell. I potenziali elettromagnetici. Superpotenziale di Hertz. Potenziale di Schwarzschild. Tensore degli sforzi elettromagnetici. Pressione di radiazione e massa elettromagnetica. Misura della massa apparente dei fotoni mediante effetto Mossbauer. Irraggiamento di un dipolo. Irraggiamento di un dipolo smorzato. Irraggiamento di un’antenna lineare. 2. Guide d’onda. Propagazione d’onde e. m. in una guida d’onda. Onde di tipo elettrico e di tipo magnetico. Velocità di propagazione in una guida d’onda. Soluzioni dell’equazione di propagazione per guide a sezione rettangolare e circolare. Cavo coassiale. Klystron. Fibre ottiche. 3. Laser. Espressioni quantistiche della probabilità di transizione per i processi d’assorbimento, emissione spontanea, emissione stimolata. Passaggio della radiazione attraverso un dielettrico; dipendenza della popolazione dei livelli dal tempo e dall’intensità della radiazione. Larghezza delle righe spettrali, allargamento omogeneo e non omogeneo. Inversione di popolazione. Pompaggio ottico ed elettrico. Coefficiente di guadagno e condizione di soglia. Cavità usate nei laser. Laser di potenza: metodo del Q switching. Descrizione dei laser più frequentemente usati. Proprietà di un fascio laser: 25 monocromaticità, coerenza, direzionalità, brillanza. Metodi di misura della coerenza spaziale e temporale di un fascio laser. Applicazioni del laser. Olografia. 4. Luce di sincrotrone. Potenza irradiata da una carica accelerata nel caso relativistico. Cenno alle caratteristiche di funzionamento di un sincrotrone e di un anello d’accumulazione. Spettro di frequenza e collimazione della luce di sincrotrone. Wiggler. Ondulatore. Laser a elettroni liberi. Applicazione della luce di sincrotrone. Esercitazioni TESTI CONSIGLIATI O. SVELTO, Principi dei laser. C. M. GARELLI, Lezioni di Fisica Superiore. JACKSON, Classical Electrodynamics. PANOFSKY, PHILLIPS, Elettricità e magnetismo. LANDAU, LIFSHITZ, Teoria classica dei campi, Editori Riuniti, Roma. J. T. VERDEYEN, Laser electronics. BORN-WOLFF, Principles of Optics. R. LOUDON, The quantum Theory of Light. 26 2.9 ASTROFISICA Codice del Corso: 32023 Docente del Corso Prof. Attilio FERRARI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Astrofisica e Fisica dello Spazio. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Presentazione delle tecniche osservative e teoriche di base dell’astrofisica e formazione di un quadro generale delle conoscenze dell’astrofisica stellare e galattica e della cosmologia. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A: Concetti generali e processi fondamentali in astrofisica 1. Introduzione alla fisica degli oggetti astrofisici. Lo sviluppo storico dell’astronomia, astrofisica e cosmologia. L’immagine globale dell’Universo sulla base delle attuali osservazioni di fotoni e particelle. 2. Strumenti e tecniche di osservazione nelle diverse bande elettromagnetiche. Fotometria, spettroscopia, astrometria. Misure delle grandezze fisiche degli osservabili astrofisici; misura delle distanze. 3. Processi fondamentali in astrofisica. Le leggi della gravitazione di Newton e di Einstein. Plasmi astrofisici, elettrodinamica cosmica, magnetoidrodinamica, teoria cinetica. Radiazione da plasmi, radiazione termica e non-termica, trasporto radiativo. Plasmi ad alta energia, accelerazione di particelle relativistiche. Aspetti quantistici, plasmi degeneri. 4. Introduzione all’astrofisica stellare e galattica. Classificazione delle stelle, il diagramma di Hertzsprung-Russell. Spettri stellari e teoria delle atmosfere stellari. Il quadro dell’evoluzione stellare. Morfologia delle galassie, distribuzione delle galassie nell’Universo, aggregazioni di galassie. 27 Modulo B: Astrofisica delle stelle e delle galassie e cosmologia 1. Astrofisica delle stelle. Struttura interna delle stelle, evoluzione stellare. Ultime fasi dell’evoluzione, collassi gravitazionali, supernove. Risultati finali dell’evoluzione stellare, stelle degeneri: nane bianche, stelle di neutroni, buchi neri. Dischi di accrescimento intorno ai buchi neri. 2. Astrofisica delle galassie. Aspetti osservativi e morfologie, classificazione di Hubble. Strutture, componenti e dinamica delle galassie. Curve di rotazione delle galassie e massa oscura. Galassie attive e nuclei galattici attivi. Getti extragalattici. 3. Cosmologia. Dati osservativi: scala delle distanze astronomiche e recessione delle galassie legge di Hubble. Distribuzione spaziale delle galassie e loro moti nel flusso di Hubble. Radiazione di fondo primordiale. Il problema della materia oscura. Modelli cosmologici di Friedmann. Modello standard del big-bang, singolarità primordiale, modelli inflazionari. TESTI CONSIGLIATI F. Shu - The physical Universe Oxford Univ. Press G. Ribycki, A. Lightman - Radiation processes in astrophsyics M. Zeilik, E. Smith - Introductory astronomy & astrophsyics - Saunders publ. S. Shapiro, S. Teukolski - Black holes, white dwarfs and neutron stars - J. Wiley M. Longair - High-energy astrophysics - Cambridge Univ. Press F. Lucchin - Introduzione alla cosmologia - Zanichelli A. Ferrari - Appunti delle lezioni 28 2.10 CIBERNETICA E TEORIA DELL’ INFORMAZIONE Codice del Corso: 32038 Docente del Corso: Prof. Luigi FAVELLA PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Elettronico - Cibernetico PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Sistemi lineari stazionari; Funzioni aleatorie (processi stocastici); funzione di autocovarianza; parametrizzazione e sviluppi spettrali mediante trasformata di Fourier e sviluppi canonici ortogonali (Sviluppi di Loewe- Karhunen) fattori principali e loro uso; filtraggio ed elaborazione di segnali e immagini; problemi inversi, metodo dei fattori singolari e regolarizzazione analitica e statistica; problemi di compressione della informazione per segnali e immagini. Elementi sulla Teoria dell’Informazione di Shaman. Modulo B Problemi di classificazione e riconoscimento; caratteristiche di stabilit dei sistemi lineari e non lineari; attrattori; reti neuroniche come sistemi dinamici non lineari; reti ad autoapprendimento; reti per ricoscimento automatico; reti associative e pseudoinversa di Moore - Penrose. Processi Markoviani e di diffusione; applicazioni ai problemi di controllo del rischio e di gestione di depositi. 29 2.11 FISICA DELLO STATO SOLIDO Codice del Corso: 32046 Docente del Corso: Prof. Claudio MANFREDOTTI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Fisica della Materia PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso si propone di dare un quadro della fisica dello stato solido nei suoi aspetti più fondamentali. Può essere diviso in due moduli: il primo riguarda le proprietà cristallografiche, meccaniche, termiche ed elettriche dei vari tipi di solidi, il secondo si concentra maggiormente sulle proprietà elettroniche ed optoelettroniche fondamentali dei materiali. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A 1. Strutture cristalline, diffrazione a raggi X, trattazione alla Laue della diffrazione, fattori di struttura e fattore di forma, fattore di Debye-Waller, reticolo reciproco, casi particolari. 2. Ordine e disordine, materia cristallina ed amorfa. Strutture disordinate: i reticoli rcp, crn ed i random coils. 3. Legame nei solidi: legami di Van der Waals, ionico, trattazione con potenziali repulsivi, costante di Madelung, legame metallico, covalente, cenni alla teoria degli orbitali ibridi, legame idrogeno, raggi ionici e raggi atomici covalenti. 4. Cenni di teoria dell’elesticità e di propagazione delle onde elastiche nei solidi. 5. Vibrazioni reticolari e modi normali. Il caso unidimensionale ed il caso tridimensionale. I fononi localizzati (cenni). 6. Capacità termica degli isolanti, lo schema di interpolazione di Debye ed i vari effetti anarmonici (trattazione macroscopica e microscopica della dilatazione termica, equazione di Grneisen, urti fonone-fonone, conducibilità termica fononica alle varie temperature). 30 7. I metalli ed il gas di Fermi. Trattazione quantistica nelle varie dimensioni. Interazione del gas di Fermi con campi elettrici e campi magnetici statici e dinamici: conducibilità elettrica e termica, legge di Wiedemann-Franz, risonanza ciclotronica, effetto Hall, magnetoresistenza, livelli di Landau, schermo elettrostatico ed elettromagnetico dei metalli. Effetto termoionico. Modulo B 1. Teoria delle bande nei solidi. Approccio dell’elettrone quasi-libero, teorema di Bloch, soluzioni al bordo-zona, esempi bidimensionali e tridimensionali. Approssimazione tightbinding: caso del reticolo cubico. Il legame covalente e gli stati elettronici in diamante, silicio e germanio. 2. Dinamica degli elettroni nei solidi: teorema della massa efficace, la superficie di Fermi ed i relativi metodi di studio. Propriet‘a di trasporto elettronico: equazione di Boltzmann e sue soluzioni. Conducibilità termica ed elettrica in metalli e semiconduttori. Effetti Seebeck, Peltier e Thomson. Conducibilità nei materiali amorfi: localizzazione di Anderson, spalla di mobilità e variabile range hopping. 3. Fenomeni ottici nei metalli e negli isolanti: onde elettromagnetiche nei solidi, riflettività e trasmittanza, relazioni di Kramers-Kronig. Interazione con le vibrazioni reticolari, onde longitudinali e trasversali, relazione di Lyddane-Sachs-Teller, misure di assorbimento infrarosso ed effetto Raman. Cenni sui polaritoni e sull’assorbimento da elettroni liberi. 4. Cenni sui materiali semiconduttori: comportamento intrinseco ed estrinseco. Condizioni di equilibrio e di fuoriequilibrio. Equazione di continuità, generazione e ricombinazione di portatori, iniezione di portatori minoritari. Sistemi a bassa dimensionalità, quantum wells e superreticoli. TESTI CONSIGLIATI C. KITTEL, Introduzione alla Fisica dello Stato Solido, Boringhieri (1971) J. R. HOOK e H. E. HALL, Solid State Physics, J. Wiley & Sons (1991) G. BURNS, Solid State Physics, Acad. Press (1990) 31 2.12 FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI Codice del Corso: 32047 Docente del Corso: Prof.ssa Rosanna CESTER PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica Nucleare e Subnucleare Corso propedeutico consigliato : modulo A del corso di Fisica Teorica PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Il programma del corso si articola in due moduli. Modulo A Si vuol dare una trattazione sistematica della fisica delle particelle elementari, privilegiando gli argomenti che non siano stati trattati o di cui si sia data una trattazione incompleta nel corso di Istituzioni di Fisica Nucleare e delle Particelle. L’impostazione è di tipo fenomenologico e alterna alla discussione delle predizioni teoriche, analizzate quantitativamente, la descrizione degli esperimenti più significativi interpretandone i risultati. Una breve introduzione storica sarà seguita da richiami del programma di Fisica Teorica con applicazione della QED che siano particolarmente significative nel contesto del programma da svolgersi. La parte centrale del corso studierà la fenomenologia delle particelle elementari e l’evoluzione delle teorie delle interazioni forti e delle interazioni deboli fino all’introduzione del modello standard. Modulo B Si approfondiranno pochi argomenti non trattati nel modulo A. Esempi: 32 1. Fisica dei quark pesanti 2. Predizioni e verifiche sperimentali del modello standard delle interazioni elettrodeboli 3. Violazione di CP, ipotesi teoriche e esperimenti. Esercitazioni Il corso è corredato da una serie di esercitazioni che consistono nella soluzione di problemi attinenti al programma TESTI CONSIGLIATI Sono disponibili le dispense del docente. 33 2.13 FISICA NUCLEARE Codice del Corso: 32049 Docente del Corso: Prof. Mauro GALLIO Collaborano al corso: Proff. Emilio CHIAVASSA, Claudio MANFREDOTTI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante indirizzo di Fisica Nucleare e Subnucleare PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Il corso d̀iviso in due Moduli Modulo A Prima parte: RIVELATORI DI PARTICELLE Rivelatori a gas; camere a ionizzazione, contatori proporzionali, contatori Geiger. Rivelatori localizzanti: camere a filo, camere a deriva, camere aproiezione temporale; camere resistive piane. Rivelatori Cerenkov; RICH. Rivelatori a radiazione di transizione. Rivelatori a stato solido. Calorimetria (cenni). Spettrometri (cenni). Rivelazione di radiazione beta,gamma ed alfa. Rivelazione di neutrini e di neutroni. Seconda parte: ACCELERATORI Sorgenti di particelle e ioni. Acceleratori elettrostatici. Moti di particelle in campi elettromagnetici. Acceleratori lineari Sincronia di fase. Ciclotroni. Focalizzazione debole. Ciclotroni isocroni Focalizzazione forte. Sinscrotroni per protoni e ioni. Sinscrotroni per elettroni. Radiazione di Sincrotrone. Modulo B APPLICAZIONI DELLE TECNICHE DI FISICA NUCLEARE Fisica dei reattori nucleari. La fissione (richiami). Materiali fissili e moderatori. Formula dei 4 fattori. Diffusione e rallentamento dei neutroni. Dimensioni critiche. Controllo 34 dei reattori. Produzione di isotopi radioattivi. Scorie nucleari. Misura di radioattività ambientale Datazione. Uso degli acceleratori in scienza dei materiali.Diagnostica di strati sottili di materiali con fasci ionici. Analisi di elementi in traccia. Analisi di proprietà morfologiche ed optoelettroniche di materiali. TESTI CONSIGLIATI 35 2.14 FISICA TERRESTRE Codice del Corso: 32051 Docente del Corso: Prof.ssa Giuliana CINI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante del IV anno per l’indirizzo di Fisica Terrestre e dell’Ambiente PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI La Terra come pianeta del Sistema Solare. Campi e particelle attorno alla Terra: campo magnetico solare, vento solare, campo magnetico interplanetario. Campo magnetico terrestre. Interazione tra vento solare e campo magnetico terrestre: magnetosfera, fasce di Van Allen, ionosfera, aurore boreali. Effetto sulla Terra dei fenomeni transienti solari (flares, emissioni di particelle ecc. ...) e dei fenomeni ciclici. Cenni su origine ed evoluzione della Terra. Elementi di geocronologia ed archeomagnetismo. Isotopi radioattivi, stabili e cosmogenici ed altri markers negli archivi terrestri. TESTI CONSIGLIATI L. Trevisan e E.Tongiorgi, La Terra, ed. UTET (1976) S. F. Dermott editor, The Origin of the Solar System, ed. Wiley (1990) G. Cini Castagnoli editor, Solar Terrestrial Relationships and the Earth Environment, Scuola di Varenna E. Fermi - Vol. XCV (1988) 36 Landau e Lifshitz, Fluid Mechanics, ed. Pergamon Press (1959) Gunter Faure, Isotope Geochronology, ed. Wiley & Sons(1996) Merril et al, The magnetic field of the Earth, ed. Academic Press (1996) 37 2.15 ONDE ELETTROMAGNETICHE Codice del Corso: 32064 Docente del Corso: Prof. Giovanni BADINO PERIODO II periodo Didattico TIPO Corsi propedeutici consigliati Fisica Generale II PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso si propone di dare allo studente un’idea generale sulle applicazioni delle leggi dell’Elettromagnetismo ai vari problemi nel campo della propagazione, emissione, ricezione delle Onde EM. ARGOMENTI TRATTATI Oscillazioni. Moto Armonico Semplice nelle varie notazioni. Oscillatori smorzati e forzati. Transienti. Risonanza. Traiettorie nello spazio delle fasi. Magnetron. Sismometro. Oscillatore di Helmotz. Oscillatori non lineari. Modulazione. Oscillatori accoppiati. Onde. Equazione generale delle onde. Onde su una corda e in un tubo. Onde marine. Energia delle onde. Riflessione. Adattamento di impedenza. Onde in sistemi chiusi. Tubi sonori. Onde in 3-d. Leggi dell’Elettromagnetismo. Equazioni di Maxwell con soluzioni in presenza di correnti e cariche. Teorema di Poynting. Energia di un campo EM. Propagazione delle Onde EM. Penetrazione in un conduttore. Emissione. Emissione e ricezione di Onde EM da antenne elettriche e magnetiche. Antenne corte, mezz’onda. Potenza e impedenza d’antenna. Distribuzione dei Campi EM nelle vicinanze di un’antenna. Emissioni da cariche singole. Bremsstrahlung, caso classico e relativistico. Sciami EM. Diffusione Thomson. Radiazione 38 di ciclotrone e di sincrotrone, spettri e caratteristiche. Radiazione Cerenkov: spettro, intensit, distribuzione angolare, energia di soglia. Propagazione delle Onde EM in un mezzo isotropo. Onde piane in un dielettrico. Polarizzazione delle onde piane. Onde in un conduttore. Linee di trasmissione. Impedenze ed adattamenti con trasformatori di impedenza. Leggi della riflessioine sui conduttori. Angolo di brewster. Guide d’onda. Equazioni per un sistema uniforme. Tipi di onda: TEM, TE, TM. Onde TEM in guida a piani paralleli. Caratteristiche di guide d’onda e di linee di trasmissione. Onde EM nello spazio. Radiotelescopi. Radionde, influenza dell’atmosfera terrestre. Emissione termica dei gas. La riga a 21 cm. Emissioni non termiche. Spettro e distribuzione della radiaziione di fondo. Emissioni dal sole. Propagazione nell’atmosfera solare. Onde EM nell’atmosfera. Influenza dell’atmosfera sulla propagazione delle Onde EM. Fenomenologia delle varie frequenze. Propagazione delle Onde EM vicino al suolo. Proprietà elettriche della superficie terrestre. Penetrazione delle onde nel sottosuolo. EMP da esplosioni nucleari esosferiche. TESTI CONSIGLIATI Vol. 2. Feynman. La Fisica di Feynman. Hack, Esplorazioni radioastronomiche Jackson, Classical Electrodynamics Bekefi, Barnett, Vibrazioni Elettromagnetiche Franceschetti, Campi Elettromagnetici 39 2.16 TEORIA DEI CAMPI Codice del Corso: 32069 Docente del Corso: Prof. Vittorio de ALFARO PERIODO I Periodo Didattico. TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Teorico - Generale. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso è composto da due moduli indipendenti: il primo è propedeutico al secondo. L’esame può essere sostenuto separatamente per ciascun modulo. Il primo modulo tratta le basi formali della teoria classica dei campi e la quantizzazione del campo di Klein-Gordon. Il secondo modulo tratta i campi in interazione: definizione di matrice S e sviluppo perturbativo. La prova di esame consiste nel superamento di una prova scritta e di un esame orale. Modulo A Questa unità costituisce una introduzione generale all’uso della teoria dei campi per la fisica delle particelle. Modulo B Questa seconda unità ha carattere specializzato ed è propedeutica alla trattazione della rinormalizzazione e allo studio dell’elettrodinamica quantistica, delle teorie elettro-deboli e della cromodinamica. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Elementi di Teoria dei Campi per la Fisica delle Particelle. Esempi di campi. Lagrangiana ed equazioni del moto. Azione; principii variazionali. Formalismo Hamiltoniano. Trasformazioni canoniche. Costanti del moto e simmetrie. Gruppo di Poincaré. Campo elettromagnetico e di Klein Gordon. Invarianza di gauge. Teorie di Yang - Mills. Rottura spontanea e teorema di Goldstone. Rottura spontanea in teorie di gauge. Quantizzazione del campo di Klein - Gordon. 40 Modulo B Introduzione alla teoria perturbativa dei campi quantizzati. Campo quantizzato in interazione. Campi asintotici. Matrice S e sue proprietà. Formula di riduzione. Definizione delle funzioni di Green. Valori medi nel vuoto e loro espressione perturbativa. Sviluppo covariante: teorema di Wick, ampiezze perturbative e grafici di Feynman. Cenni sulle divergenze. Cenni sul metodo dell’integrale sui cammini. TESTI CONSIGLIATI V. de Alfaro, Introduzione alla Teoria dei Campi, CLU Torino J. D. Bjorken, S. Drell, Relativistic Quantum Fields, McGraw - Hill S. Weinberg, Quantum Theory of Fields, Cambridge Univ. Press 41 2.17 RELATIVITÀ Codice del Corso: 32073 Docente del Corso: Prof. Pietro FRÉ PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Teorico-Generale PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Introduzione: Ripasso di Relatività Ristretta 1. Le trasformazioni di Lorentz, vettori, tensori 2. Il gruppo di Lorentz e le sue rappresentazioni Prima Parte A: Fondamenti di geometria Differenziale 1. Varietà differenziabili 2. Spazi Fibrati. Fibrati Vettoriali: Fibrato tangente e cotangente 3. Forme differenziali 4. Connessioni e Curvatura 5. I campi di Yang–Mills 6. Metriche Riemaniane e Pseudo Riemaniane 7. Connessione di Levi Civita, tensore di Curvatura di Riemann 8. Le geodetiche Prima Parte B: Introduzione ai campi classici e teoria linearizzata della gravità 1. Campi scalari, campi vettoriali 2. Il principio variazionale per le equazioni di campo di Euler Lagrange 3. La lagrangiana delle particelle cariche in un campo elettromagnetico 4. Correnti conservate e Teorema di Noether 5. Il tensore energia impulso 6. Il tensore energia impulso dei fluidi perfetti 7. L’elettrodinamica rivisitata. Deduzione delle equazioni di Maxwell 8. Deduzione delle equazioni linearizzate della gravità 9. Il gravitone ed il suo spin Seconda Parte: Applicazioni della Teoria Linearizzata 1. Lo spostamento gravitazionale verso il rosso 2. La deflessione gravitazionale della luce 3. Il ritardo della luce 4. Le onde gravitazionali e la loro propagazione 42 Terza Parte : Esempi di metriche e moto delle particelle di prova 1. Moto nella metrica di Schwarzschild 2. Avanzamento del perielio Quarta Parte: Le Equazioni di Campo esatte della Relatività Generale ed Applicazioni Astrofisiche 1. Le equazioni di campo 2. Deduzione della soluzione di Schwarzschild 3. Equazioni dell’equilibrio stellare Quinta Parte: Il principio variazionale, il formalismo di Cartan delle vielbein. 1. Fibrato di Poincaré. 2. Azione della gravità nel formalismo di Cartan ed in quello metrico. 3. Il ruolo delle identità di Bianchi e comparazione con la teoria di Yang Mills Sesta Parte: Evidenza dell’emissione di onde gravitazionali dai sistemi di pulsar binarie. Ripasso: Riassunto di nozioni di Termodinamica statistica 1. La funzione di partizione dei gas ideali di Bose ed Einstein e la legge di Planck per il corpo nero Intermezzo Matematico: Cenni sulle varietà omogenee G/H e sui gruppi di isometria Settima Parte: Introduzione alla Cosmologia Relativistica 1. Metriche cosmologiche e loro isometrie 2. L’evoluzione dell’Universo, il Big Bang e la costante di Hubble 3. La radiazione di fondo a tre gradi Kelvin Ottava Parte: I Buchi neri e lo spazio tempo a grandi scale 1. Struttura conforme dello spazio tempo, piattezza asintotica e diagrammi di Penrose. 2. Cenni sulla struttura causale 3. Prolungamento di Kruskal della soluzione di Schwarzschild 4. La soluzione di Kerr 5. Orizzonti e singolarità 6. Cenni sulla termodinamica dei Buchi neri. Per ulteriori informazioni, sul corso e sull’esame, consultare la pagina web del docente all’indirizzohttp://www.to.infn.it/˜fre/grcourse/index.ht1 TESTI CONSIGLIATI consigliano: Quali libri di testo fondamentali si 1. H. Ohanian, R. Ruffini, Gravitazione e spazio tempo, Zanichelli Editore 2. Bernard Schutz: A first course in General Relativity, Cambridge University Press 1 http://www.to.infn.it/˜fre/grcourse/index.htm 43 Per la prima parte A (Geometria Differenziale) si consigliano i capitoli centrali del 3. M. Nakahara : Geometry, Topology and Physics. Adam Hilger, Editor, Bristol, Philadelphia and New York e soprattutto il primo volume del : L. Castellani, R. D’Auria and P. Frè : Supergravity and Superstrings: a geometric perspective, World Scientific, Pub. Co., Singapore Per l’ultima parte si consigliano anche alcuni capitoli del: S. Hawking and G. Ellis: The large scale structure of space time, Cambridge University Press Inoltre riferimenti saranno fatti ai testi: N. Straumann, General Relativity and Relativistic Astrophysics, Springer Verlag S. Weinberg: Gravitation and Cosmology, John Wiley editor RACCOMANDAZIONE: Studiare sugli appunti presi a lezione è cosa buona, ma non può e non deve essere sufficiente. La lettura integrale di un libro di testo che presenta una visione coerente e talvolta alternativa a quella del docente è cosa indispensabile per la comprensione critica dell’argomento. L’anno scorso il testo consiglia a questo scopo era il lo Schutz. Quest’anno è l’ottimo libro di Ruffini ed Ohanian. 44 2.18 ELETTRONICA APPLICATA Codice del Corso: 32075 Docente del Corso: Prof. Luigi BUSSO PERIODO II Periodo Didattico PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso di Elettronica applicata ha lo scopo di descrivere ed analizzare i circuiti elettronici base, usati come interfaccia tra il trasduttore di informazioni fisiche ( es. rilevatori di radiazioni, ecc.) e l’elemento in cui queste informazioni devono essere immagazzinate ed elaborate. Il corso pertanto comprende una parte di elettronica analogia ed una parte di elettronica logica. ARGOMENTI TRATTATI Le prime lezioni vertono su un’analisi semplificata del funzionamento di elementi a semiconduttore. Elettronica logica: variabile logiche, teorema dell’algebra booleana, metodi d’analisi di circuiti logici. Elettronica analogica: amplificatori differenziali, traslatori, classi degli amplificatori, alimentatori, amplificatori operazionali, convertitore digitale analogo e analogo digitale e loro errori. Trasformata di Laplace applicata ai circuiti elettrici ed elettronici. Al corso sono abbinate dimostrazioni sul funzionamento di circuiti elettronici trattati durante il corso. TESTO CONSIGLIATO J. Millman, A. Grabel, Microelectronics, McGraw-Hill 45 2.19 FISICA DEI SEMICONDUTTORI Codice del Corso: 32081 Docente del Corso: Prof. Claudio MANFREDOTTI PERIODO I Periodo Didattico PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Il corso si divide in due moduli: il primo riguarda le proprietà fondamentali dei semiconduttori, il secondo riguarda le strutture (giunzioni, barriere metallo-semiconduttore, strutture metallo-ossido-semiconduttore ed i dispositivi, in particolare quelli di tipo optoelettronico) Modulo A Materiali semiconduttori e loro proprietà. Semiconduttori elementari e composti, bande di energia, concentrazione di elettroni e di lacune nelle bande di valenza e di conduzione, statistica nei semiconduttori, semiconduttori intrinseci, estrinseci e compensati, dipendenza della concentrazione di portatori dalla temperatura. Trasporto elettrico nei semiconduttori. Il fenomeno della deriva nei semiconduttori, cenni sulle vibrazioni reticolari, meccanismi di scattering dei portatori di carica, variazione della mobilità con il drogaggio e con la temperatura, conducibilità elettrica, effetto Hall, magnetoresistenza. Equazioni di continuità nei semiconduttori. Conservazione della carica, fenomeni di non-equilibrio nei semiconduttori, iniezione dei portatori, assorbimento ottico, fenomeni di generazione e ricombinazione, quasi-livelli di Fermi, modello di Schockley-Read-Hall. Modulo B Omogiunzioni ed eterogiunzioni. Comportamento qualitativo della giunzione p-n, regione di svuotamento campo elettrico, capacità della giunzione, caratteristica tensione-corrente, 46 equazione di Schockley, capacità di diffusione e conduttanza in diretta, fenomeni di breakdown nelle giunzioni (termico, a valanga ed effetto Zener), comportamento in transitorio, strutture p-i-n, eterogiunzioni. Effetti di interfaccia e di superficie. Effetto Schottky, schema a bande metallo-semiconduttore, caso limite di elevata densità di stati di superficie, corrente nelle barriere Schottky, contatti ohmici, diodo Schottky, metodi di misura della barriera Schottky. Strutture metallo-isolante-semiconduttore, regione di carica spaziale, carica in eccesso e conducibilità di campo, capacità di superficie, stati di superficie, metodi di misura degli stati di interfaccia, cenni sui dispositivi MOS e MIS e dispositivi CCD. Dispositivi optoelettronici. Fotocelle, sensori d’immagine fotoconduttivi, fotodiodi, celle fotovoltaiche, sensori d’immagine fotovoltaici, schema vidicon, sensori d’immagine CCD. Diodi emettitori di luce o LED, luminescenza da iniezione e metodo d’eccitazione, semiconduttori luminescenti e loro applicazioni. Laser a semiconduttore, emissione stimolata, cavità laser a giunzione p-n, laser a singola e doppia eterogiunzione, particolarità realizzative, laser per telecomunicazioni in fibra ottica. TESTI CONSIGLIATI Per il modulo A M. SHUR, Physics of Semiconductors Devices, Ed. PrenticeHall, 1990 Per il modulo B A. FROVA e P. PERFETTI, Semiconduttori: proprietà ed applicazioni elettroniche, Ed. V. Veschi - Roma 47 2.20 ESPERIMENTAZIONI DI FISICA II Codice del Corso: 32094 Docente del Corso A: Prof. Luigi BUSSO Docente del Corso B: Prof.ssa Alberta MARZARI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 2o Anno PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Ottica. Riflessione, rifrazione, riflessione totale, indice di rifrazione di un prisma, cenni sulle onde elettromagnetiche, onde luminose, intensità luminosa, superficie d’onda, propagazione delle onde, onde piane, lenti sottili e principio di Huygens per le lenti, popolazione della luce, effetto polaroid, sostanza anisotrope, birifrangenza, prisma di Nicol, Nicol analizzatore, lamine, analisi e applicazioni dei fenomeni di interferenza, diffrazione e reticoli, specchi di Fresnel. Esercizi svolti: esercizi di base sulle onde piane, ottica geometrica, legge di Snell, lenti sottili. Legge di attenuazione della luce. Elettrotecnica. Elementi passivi di un circuito: resistenze, induttanze, condensatori. Applicazioni della legge di Ohm, principi di Kirchhoff. Circuiti in corrente continua: elementi in serie e parallelo, teorema di Thévenin, circuiti equivalenti, principio di sovrapposizione. Introduzione alle correnti alternate, induttanza, filtri passa basso, passa alto, passa banda e selezionatori di banda, descrizione matematica del comportamento di circuiti RC, RL, RCL, fenomeni transitori. Descrizione degli strumenti elettrici di misura: tester, oscilloscopio, generatore di funzioni. Esercizi svolti: circuiti in corrente continua, alternata ed in regime transitorio. Calcolo della capacità di un condensatore. Semiconduttori. Introduzione ai semiconduttori, drogaggio nel silicio, giunzioni p-n, proprietà generali dei diodi, circuiti 48 rettificatori e tosatori (clamping). Introduzione ai transistor: proprietà generali, retta di carico, polarizzazione di un transistor, circuito di polarizzazione, circuito di amplificazione ed emettitore comune, linearità. Modello di Thévenin del transistor. Esercizi svolti: calcoli elementari per valutare la corrente di collettore, la corrente di emettitore e le tensioni in circuiti a transistor nella configurazione di amplificatore a emettitore comune. TESTI CONSIGLIATI Appunti ciclostilati. BUSSETTI, Esercitazioni pratiche di fisica, BENSON-HARRISON, Electric Circuit Theory, MALMASTADT, Electronic for Scientists, FRIEDLAND, Principles of Linear Networks, 49 2.21 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (A, B) (Introduzione alla fisica moderna) Codice del Corso: 32201 Docenti del Corso A: Proff. Enrico PREDAZZI - Sergio COSTA Docente del Corso B: Prof. Mauro ANSELMINO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del II anno in alternativa a Meccanica Razionale. Corsi propedeutici: Analisi Matematica I e II, Fisica Generale I e II. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Fornire un’introduzione alla fisica moderna e, in particolare, alla meccanica ondulatoria. ARGOMENTI TRATTATI A. Cenni di meccanica - Riepilogo di concetti elementari. Principi variazionali e costanti del moto del formalismo lagrangiano. - Forze centrali. - Problema dei due corpi. - Il formalismo canonico, le equazioni di Hamilton. - Trasformazioni canoniche. La teoria di Hamilton-Jacobi. - Cenni sulla teoria delle piccole oscillazioni. - Cenni di relatività ristretta. B. Complementi di elettromagnetismo. - Richiami e nozioni introduttive. - Campi elettromagnetici e leggi di conservazione. - I potenziali elettromagnetici. - Espansione del potenziale elettrostatico in serie di multipoli. - Soluzione dell’equazioni di Maxwell nello spazio vuoto. Soluzione delle equazioni di Maxwell in presenza di cariche e correnti. - Irraggiamento, diffusione e assorbimento della radiazione. - Onde nei materiali. - Elettromagnetismo e relatività. 50 C. Il passaggio dalla fisica classica alla fisica moderna. La crisi della fisica classica. - Il passaggio dalla meccanica classica alla meccanica quantistica. - Effetti puramente quantistici. TESTI CONSIGLIATI S. COSTA e E. PREDAZZI, Origine classica della fisica moderna, Levrotto & Bella. H. GOLDSTEIN, Meccanica classica, Zanichelli. FEYNMAN, Lezioni di Fisica. D. JACKSON, Classical Electrodynamics, J. Wiley & Sons, NY 1975 51 2.22 FISICA DELL’ATMOSFERA Codice del Corso: 32202 Docente del Corso: Prof. Arnaldo LONGHETTO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica Terrestre e dell’Ambiente PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Scopo del corso è fornire allo Studente gli elementi della termodinamica e della fluidodinamica, di maggior rilievo per la comprensione dei moti dell’atmosfera. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A (Statistica Termodinamica) Richiami di nozioni sui campi scalari e vettoriali. Struttura verticale dell’atmosfera e sua composizione. Origine delle atmosfere planetarie. Masse d’aria e fronti. Leggi della statistica dell’atmosfera. Le forze fondamentali e l’analisi di scala in fisica dell’atmosfera. Termodinamica dell’atmosfera: processi adiabatici, trasformazioni di stato, stabilità e instabilità dell’aria, temperatura e densità potenziali, oscillazioni ondose in strati stabili. Modulo B (Dinamica) Equazioni di Navier-Stokes per fluidi rotanti. Numero di Rossby. Circolazione e vorticità. Moti geostrofici. Teorema di Kelvin. Vento termico. Vorticità potenziale e analisi di scala della sua equazione. Oscillazioni atmosferiche. Instabilità baroclina e barotropica. Approssimazione quasi-geostrofica. Teoria della similarità. Modellazione fisica dei processi atmosferici. Metodi sperimentali classici e avanzati per lo studio dell’atmosfera. TESTI CONSIGLIATI L. T. MATVEEV, Phycs of the Atmosphere - Ed. I.P.f.S.T. (1967) 52 J. PEDLOSKY, Geophysical Fluid Dynamics - Ed Springer (1982) J. R. HLTON, An Introduction to Dynamic Meterology - Ed. Academic Press H. B. BLUESTEIN, Synoptic-Dynamic Meteorology in Midlatiyudes - Vol. I e II - Ed. Oxford University Press (1992) 53 2.23 METODI DI OSSERVAZIONE E MISURA Codice del Corso: 32204 Docente del Corso: Prof. Gianfranco ZOSI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corsi propedeutici: quelli del 1o biennio PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso vuole illustrare perché sono importanti gli esperimenti di elevata precisione e quali strumenti sono necessari per osservare il comportamento delle grandezze in esame. Si esaminano dapprima gli esempi collegati con lo studio di alcune costanti fondamentali (c, e, G, ....) e si focalizza in seguito l’attenzione sul progetto, attualmente in corso, che riguarda la rideterminazione della costante di Avogadro NA per mezzo di una tecnica di interferometria doppia. Il carattere interdisciplinare del corso richiederà lo studio: a. Dei modelli matematici che descrivono i fenomeni fisici in esame, b. Del ruolo dello strumento intenso come mezzo e non come fine, c. Delle tecniche numeriche per il trattamento dei dati. ARGOMENTI TRATTATI Metodi di misurazione di varie grandezze fisiche. Esperimenti classici e non classici per la determinazione di c, e G, ... La costante di Avogadro e descrizione degli esperimenti in corso. Applicazione al progetto in corso: Della meccanica del continuo, Della teoria delle piccole oscillazioni, 54 Della teoria della propagazione del calore. Tecniche variazionali per la soluzione delle equazioni differenziali alle derivate parziali incontrate. Cenni sull’impiego della matrice di covarianza nella interpretazione dei dati sperimentali. TESTI CONSIGLIATI Dispense E. ARRI & S. SARTORI (a cura di), La misura di grandezze fisiche, ed. Paravia, 1984 B. W. PETLEY, Fundamental Physical Constants of Measurement, A. Hilger, 1985 D. H. NORRIE & G. DE VRIES, An Introduction to Finite Elementes, Academic Press, 1978 A. FERRO MILONE (a cura di), Metrology and Fundamental Constants, Varenna LXVII, 1976 I testi citati sono in visione presso il docente. 55 2.24 FISICA DELLO SPAZIO Codice del Corso: 32207 Docente del Corso: Prof. Piero GALEOTTI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Astrofisica e Fisica dello Spazio PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso fornisce gli elementi istituzionali per il filone di Fisica dello Spazio. In particolare, nel corso vengono discussi i principali modelli teorici, i metodi osservativi ed i risultati sperimentali ottenuti in astrofisica e cosmologia delle particelle e delle alte energie. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Metodi osservativi di radiazione e particelle di alta energia in astrofisica. Richiami di particelle elementari e interazioni fondamentali. Richiami sui processi di interazione della radiazione e delle particelle con la materia. Tecniche e metodi di rivelazione. Proprietà dei neutrini. Oscillazioni di neutrini. Astrofisica neutrinica. Caratteristiche interne del sole. Reazioni di fusione e produzione di neutrini solari. Esperimenti per la rivelazione dei neutrini solari. Interpretazione e discussione dei risultati sperimentali. Stadi finali dell’evoluzione stellare. Emissione e rivelazione di neutrini da collassi gravitazionali stellari. La supernova 1987A. Struttura e caratteristiche di oggetti compatti. Sorgenti X binarie. Emissione di radiazione di alta energia e neutrini da oggetti stellari compatti. Risultati sperimentali e prospettive. Modulo B Metodi osservativi di radiazione e particelle di alta energia in cosmologia. Determinazione delle abbondanze universali 56 degli elementi. Richiami di spettroscopia e di teoria delle atmosfere stellari. Caratteristiche principali della radiazione cosmica primaria e secondaria. Esperimenti e risultati sul flusso di neutrini atmosferici. Esperimenti per la ricerca di antimateria nell’universo. Cosmologia particellare. Legge di Hubble. Equazioni di Friedmann e modelli standard di Big Bang. Contenuto di energia nell’universo. I valori sperimentali di ω e di H0. Nuclei galattici attivi ed emissione di neutrini di alta energia. Possibilità di rivelazione sperimentale. Era dominata dalla materia, era dominata dalla radiazione. Il fondo di radiazione cosmica. Nucleosintesi cosmologica. Antimateria nell’universo. Sorgenti gamma e black holes primordiali. Modelli inflazionari di Big Bang. Processi caratteristici dell’epoca GUT. Ricerche e risultati su monopoli magnetici e decadimento del protone. Tempo di Planck. Materia oscura e WIMPs. Risultati sperimentali e prospettive. TESTI CONSIGLIATI Per il modulo A: P. GALEOTTI, Lezioni di astrofisica neutrinica, ed. CLU, 1996 A. MASANI, Astrofisica, Ed. Riuniti J. BAHCALL, Neutrino astrophysics, Ed. Cambridge Univ. Press O. CREMONESI, Solar Neutrinos, Rivista del Nuovo Cimento, 12, 1993 Per il modulo B: P. GALEOTTI, Lezioni di Cosmologia particellare, in preparazione F. LUCCHIN, Introduzione alla cosmologia, Ed. Zanichelli, 1990 P. J. E. PEEBLES, Principles of Physical Cosmology, Ed. Princeton Univ. Press, 1993. 57 2.25 LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE Codice del Corso: 32217 Docente del Corso: Prof. Mauro GALLIO PERIODO Corso Annuale TIPO Corso annuale fondamentale del IV anno per l’indirizzo di Fisica Nucleare e Subnucleare Corsi propedeutici consigliati: Fisica nucleare, Fisica delle Particelle Elementari PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Preparare gli studenti alla progettazione, esecuzione ed analisi di esperimenti di fisica nucleare e fisica delle particelle elementari. ARGOMENTI TRATTATI 1. Il corso prevede due tipi di attività: lezioni in aula: richiami sulle tecniche di rivelazione (scintillatori, contatori Cerenkov, camere a bolle) e sulle tecniche di analisi (trattamento e consistenza dei dati, fit, metodo di Monte Carlo), progettazione di esperimenti. 2. Misure in laboratorio: a) Analisi di fotogrammi di camere a bolle; b) esperienze con scintillatori inorganici (rivelazione di raggi gamma); uso del multicanale; c) esperienze di rivelazione di raggi cosmici utilizzando rivelatori a scintillazione; uso di elettronica veloce NIM (discriminatori, circuiti di coincidenza) ed elettronica digitale CAMAC (ADC, TDC); acquisizione on-line dei dati mediante interfacciamento del bus CAMAC con personal computers. TESTI CONSIGLIATI E. Chiavassa, L. Ramello, E. Vercellin, Rivelatori di particelle, La Scientifica Editrice, Torino 58 R. Fernow, Introduction to experimental particle physics, Cambridge University Press G. F. Knoll, Radiation Detection and measurements, John Wiley & Sons 59 2.26 CHIMICA Codice del Corso: 32228 Docente del Corso A: Prof.ssa Olimpia GAMBINO Docente del Corso B: Prof. Paolo VOLPE PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 1o Anno PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Struttura della materia: Richiami alle unità fondamentali e derivate. Atomo quantizzato e proprietà periodiche: volumi atomici e ionici, energia di ionizzazione, affinità elettronica ed elettronegatività. Leggi delle combinazioni - I composti chimici (formule: molecolare, minima, di struttura) - Numero di Avogadro e Mole - Calcoli stechiometrici - Stati di ossidazione - Nomenclatura dei composti inorganici (gruppi anionici e cationici; acidi, basi e sali;) - Reazioni acido-base e reazioni di ossido-riduzione: bilanciamento. Il legame: regola dell’ottetto e strutture di Lewis.- Legame ionico. Il legame covalente: teoria VB e forma delle molecole; Teoria MO; ibridazione. - Legami σ e π - Energie di legame. Termochimica e termodinamica - Calorimetria- Calori specifici - Calori di formazione e calori di combustione - Legge di Hess - Calori di fusione e di evaporazione- Entropia Energia libera di Gibbs - Spontaneità delle reazioni- Costante d’equilibrio (Kc): calcoli sull’equilibrio. Cinetica chimica: velocità di reazione: cinetiche del primo ordine; cenni sul 2o ordine- influenza sulle velocità di temperatura e pressione- Catalizzatori (cenni). Elettrochimica: Elettrolisi. - Elettrolisi di soluzioni acquose. - Potenziali di ossido/riduzione per alcune reazioni. - Relazioni quantitative: leggi di Faraday. - Applicazioni. - Celle 60 galvaniche. - Elettrodo ad idrogeno. - Potenziali di cella. Equazione di Nernst e pile a concentrazione. - Applicazioni. Trasformazioni fra stati della materia - Diagrammi di stato - Regola delle fasi e varianza.- Lo stato gassoso. Equazioni dei gas (Boyle, V.d.Waals) - Equilibri in fase gassosa - Grado di dissociazione - influenza della temperatura sull’equilibrio - relaz. Kc/Kp. Lo stato liquido. - Sospensioni, dispersioni e soluzioni. Tensione di vapore: legge di Raoult (distillazione)- Proprietà colligative - Molarità e normalità - Equilibri in soluzione Elettroliti deboli e forti (grado di ionizzazione) - pH, pKForza degli acidi. - Criteri di solubilità - Prodotto di solubilità: Kps - Soluzioni tampone - Indicatori. - Titolazione acido/base. Lo stato solido.- Classificazione dei solidi: amorfi e cristallini. - Cristalli molecolari, metallici e ionici. - Il ciclo Born-Haber. - Cristalli covalenti. - Cenni di cristallografia: relazione di Bragg e indici di Miller. Chimica degli elementi: I gas nell’atmosfera: Chimica dell’ossigeno: ossidazione e riduzione di alcuni elementi - Formazione di ossidi acidi e ossidi basici - Formazione di acidi e di idrossidi - Chimica dell’azoto: idruri, ossidi e acidi. - Cicli dell’azoto, dell’acqua e del carbonio. Chimica degli elementi dei IV gruppo: composti e reazioni del silicio e carbonio. Cenni di Chimica Organica. Chimica degli alogeni. Cenni di chimica dei metalli dei I e II gruppo e dei metalli di transizione. TESTI CONSIGLIATI PETRUCCI - HARWOOD, Chimica generale, Ed. Piccin. A. SACCO, Fondamenti di Chimica, Casa editrice ambrosiana 61 2.27 GEOMETRIA Codice del Corso: 32229 Docente del Corso A: Prof. Gian Mario GIANELLA Docente del Corso B: Prof.ssa Elsa ABBENA PERIODO I Periodo didattico TIPO Corso Fondamentale del 1o Anno. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Dare agli studenti una formazione di base riguardante l’algebra lineare e la geometria e fornire alcuni strumenti utili per i loro studi successivi. ARGOMENTI TRATTATI Cenni di teoria degli insiemi. Gruppi e campi. Il campo complesso. Polinomi e matrici. Spazi vettoriali e sottospazi. Dipendenza lineare. Basi e dimensione di uno spazio vettoriale. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Rouché-Capelli. Risoluzione dei sistemi con il metodo di riduzione. Calcolo vettoriale nello spazio vettoriale ordinario. Omomorfismi tra spazi vettoriali; nucleo ed immagine. Matrice associata ad un omomorfismo. Isomorfismo tra lo spazio vettoriale degli omomorfismi e lo spazio vettoriale delle matrici. Determinanti. Matrici invertibili e condizioni di invertibilità. Inversa di una matrice. Cambiamento di base. Teorema di Cramer. Autovalori ed autovettori di una matrice. Diagonalizzabilità di una matrice. Forme lineari e spazio duale. Spazi vettoriali euclidei ed hermitiani. Ortogonalità e basi ortonormali. Metodo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt. Complemento ortogonale. Isometrie. Endomorfismi autoaggiunti. Basi ortonormali di autovettori in spazi euclidei. Riduzione a forma canonica di una forma quadratica reale. Geometria analitica nel piano affine: rette, problemi affini e metrici. Coniche. Circonferenza. Riduzione a forma canonica di una conica reale. 62 Geometria analitica nello spazio affine: rette e piani, problemi affini e metrici. Quadriche. Coni e cilindri. Superficie di rotazione. Sfera. Circonferenza nello spazio. Elementi di geometria differenziale delle curve. Triedro principale. Curvatura e torsione. Formule di Frenet. TESTI CONSIGLIATI M. Stoka, Corso di geometria per le Facoltà di Ingegneria, 2a Ed. Cedam. Padova. M. Stoka e V. Pipitone, Esercizi e problemi di geometria, 2a Ed. Cedam, Padova. F. Fava e F. Tricerri, Geometria e Algebra lineare, Ed. Levrotto & Bella, Torino. F. Fava, Calcolo vettoriale e Geometria analitica, Ed. Levrotto & Bella, Torino. 63 2.28 MECCANICA RAZIONALE CON ELEMENTI DI MECCANICA STATISTICA Codice del Corso: 32231 Docente del Corso: Prof. Mauro FRANCAVIGLIA PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del 2o Anno in alternativa a Istituzioni di Fisica Teorica (A,B) (Introduzione alla fisica moderna). PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Richiami di algebra lineare e multilineare (algebra tensoriale, tensori metrici, gruppi ortogonali, algebra esterna) Richiami di teoria delle equazioni differenziali ordinarie (teoria qualitativa, stabilità, biforcazioni) Elementi di geometria differenziale (varietà differenziabili, fibrati tangenti e cotangenti, campi vettoriali e tensoriali, flussi e curve integrali, derivata di Lie, gruppi e algebre di Lie, algebra esterna, forme chiuse e forme esatte, varietà riemanniane, derivazione covariante); Cinematica (rappresentazione del moto in coordinate qualsiasi, moti centrali, moti geodetici su una superficie, cinematica dei sistemi di punti, vincoli e spazio delle configurazioni, cinematica del corpo rigido, cinematica relativa); Meccanica newtoniana (sistemi inerziali e gruppo di Galileo, forze esterne e interne, potenza, lavoro, energia cinetica, forze conservative e potenziali, forze centrali, dinamica dei sistemi di punti, dinamica del corpo rigido); Meccanica relativistica (spazio-tempo di Minkowski, linee di universo, sistemi inerziali e gruppo di Poincarè, struttura causale, tempo proprio, legge di composizione delle velocità, effetti relativistici); 64 Meccanica lagrangiana (lavoro delle reazioni vincolari, vincoli lisci, principio di d’Alembert, equazioni di Lagrange, potenziali generalizzati, teorema di Noether, formulazione variazionale della meccanica); Meccanica hamiltoniana (trasformazione di Legendre, equazioni di Hamilton, struttura simplettica dello spazio delle fasi, parentesi di Poisson, integrali primi, forma di PoincarèCartan, trasformazioni canoniche e funzioni generatrici, equazione di Hamilton-Jacobi, sistemi completamente integrabili); Elementi di teoria del campo elettromagnetico (formulazione covariante delle equazioni di Maxwell e loro deduzione variazionale, dinamica relativistica di una particella carica); Elementi di meccanica statistica (sistemi ergodici, osservabili macroscopiche, microstati e macrostati di un sistema, irreversibilità termodinamica, macrostato di MaxwellBoltzmann e funzione di partizione canonica, teorema d’equipartizione, gas ideali, gas di oscillatori armonici, problema del corpo nero). Relazioni fra meccanica classica e meccanica quantistica. Esercitazioni TESTI CONSIGLIATI H. GOLDSTEIN, Meccanica classica, Zanichelli (Bologna). V. ARNOLD, Metodi matematici della meccanica classica, Editori Riuniti (Roma). F. GANTMACHER, Meccanica Analitica, Editori Riuniti (Roma). 65 2.29 FISICA ATOMICA Codice del Corso: 32233 Docente del Corso: Prof. Vladimir WATAGHIN PERIODO I Periodo Didattico TIPO PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Nel corso si studia la propagazione di onde elettromagnetiche di elevata intensità nella materia. La teoria tratta quantisticamente l’interazione dei gradi di libertà della materia con il campo elettromagnetico dell’onda e utilizza la descrizione mediante la matrice densità quando considera l’effetto delle transizioni elettroniche, vibrazioni, rotazioni molecolari e onde acustiche del mezzo atomico. Le equazioni canoniche che reggono questi fenomeni includono: l’equazione nonlineare di Schröedinger (NLS) (utilizzata per le fibre ottiche e le guide d’onda); le equazioni di Maxwell-Bloch (utilizzate nella teoria del Laser e per la comprensione della bistabilità ottica); l’equazioni di Maxwell-Debye e l’equazione di Ginsburg-Landau (utilizzate per studiare le instabilità dei sistemi ottici non lineari). ARGOMENTI TRATTATI Le equazioni di Maxwell nella materia. Contributi nonlinear alla suscettività elettrica e alla polarizzazione. Dipendenza dell’indice di rifrazione dal’intensità della luce. Autofocalizzazione. Pacchetti d’onda e equazione per l’inviluppo. L’equazione nonlineare di Schröedinger(NLS) Le equazioni di Bloch e quelle di Maxwell-Bloch (MB). Applicazione delle eq. di Maxwell-Bloch alla teoria del laser a due livelli. Teoria del laser a tre livelli. Equazione di Maxwell-Debye. Eq. di tipo Ginsburg-Landau. Il fenomeno della bistabilità ottica. Interazione di tre e quattro onde. Birifrangenza lineare e non lineare. Instabilità e isteresi in struttura con retroazione distribuita. Metodi matematici per problemi nonlineari.Biforcazioni. Problemi di trasmissione di informazioni per via ottica. 66 Solitoni e loro propagazione nelle fibre ottiche. Caos e turbolenza ottica. TESTI CONSIGLIATI A. NEWELL, J. MOLONEY, Non linear Optics; Ed. Addison-Wesley 1995. A. YARIV, Quantrum electronics and moder telecomunications, Oxford Univ. Press, 1997. R. BOYD, Nonlinear Optics, Acad. Press, 1992. 67 2.30 FISICA DEI DISPOSITIVI ELETTRONICI Codice del Corso: 32234 Docente del Corso: Prof. Gian Carlo BONAZZOLA PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per gli indirizzi Elettronico - Cibernetico e di Fisica Applicata PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Giunzioni p-n; contatti metallo-semiconduttore; dispositivi metallo-isolante-semiconduttore. Interazione radiazioni ionizzanti/dispositivi a semiconduttore. Rivelatori a semiconduttore, formazione del segnale. Elementi di tecnologie VLSI. Modulo B Processi casuali. Segnali, rumore, disturbi ambientali. Rappresentazione nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza. Origini e proprietà del rumore nei dispositivi elettronici e nei circuiti elettrici. Tecniche analogiche e tecniche digitali. Strumentazione e tecniche di misura per l’elaborazione del segnale in presenza di rumore. TESTI CONSIGLIATI MOTCHENBACHER, Low-Noise Electronic System Design, Wiley S.M.SZE, Semiconductor Devices, Wiley 68 2.31 FISICA COSMICA Codice del Corso: 32236 Docente del Corso: Prof. Oscar SAAVEDRA PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corsi propedeutici: corsi fondamentali del 1o biennio PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Presentare un’analisi degli aspetti osservativi e interpretativi della radiazione cosmica ARGOMENTI TRATTATI Modulo A 1. Radiazione cosmica galattica: intensità, composizione chimica e spettro primario, elettroni e positroni, radiazione X e gamma, neutrini e antiprotoni primari. 2. Origine dei raggi cosmici: SuperNovae e stelle di neutroni, meccanismi di accelerazione, pulsar e altre sorgenti. 3. Interazioni fondamentali e processi basici dei raggi cosmici con la materia: Bremsstrahlung, diffusione multipla, e creazione di coppie. 4. I raggi cosmici nei campi magnetici: radiazione di ciclotrone e sincrotone. Effetti geomagnetici, modulazione solare e variazioni temporali dei raggi cosmici. Anisotropie. 5. Rilevatori dei raggi cosmici d’alta energia: telescopi gamma e neutrinici. Modulo B 1. Relazioni delle perdite di energia dei raggi cosmici e considerazioni sui parametri fondamentali delle interazioni: sezioni d’urto, inelasticità, moltiplicità e momento traverso. 2. Propagazione dei raggi cosmici nell’atmosfera: particelle secondarie nella componente molle e penetrante. Componente adronica e leptonica al livello del mare. Rapporto di carica. 69 3. Caratteristica della componente muonica e neutrinica sottoroccia. Interazioni dei muoni e neutrini sottoroccia: relazione intensità-profondità e dipendenza angolare. I telescopi neutrinici e le loro caratteristiche. 4. Sciami estesi nell’aria, sviluppo longitudinale e laterale delle cascate elettromagnetiche e adroniche. 5. Metodi indiretti di misura dello spettro primario e della composizione. 6. Presentazione delle tecniche osservative sperimentali moderne. TESTI CONSIGLIATI M. LONGAIR, Energy Astrophysics, Cambridge University Press; T. CAISSER, Cosmic Rays and Particle Physics, Cambridge University Press; O. SAAVEDRA: appunti delle lezioni 70 2.32 OCEANOGRAFIA FISICA Codice del Corso: 32237 Docente del Corso: Prof. Alfred Richard OSBORNE PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica Terrestre e dell’Ambiente PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Onde di superficie (parametri caratterizzati). Onde interne e dinamica su varie scale (piccola, mesoscale e grandi scale). Metodologie di misure in mare e in laboratorio. Campagne oceanografiche. Esperimenti in vasca idraulica. Modulo B Solitoni: Equazioni solitoniche e loro leggi di conservazione. Integrabilità in termini della trasformata inversa di scattering. Analisi dei dati sperimentali. Caos: Introduzione a semplici sistemi caotici descritti da equazioni differenziali ordinarie. Sistemi smorzati e forzati. Sistemi hamiltoniani. Diagramma di Poincarè ed altre tecniche di diagnostica per il riconoscimento dei moti caotici. Il caos nelle equazioni differenziali. Analisi temporale di fenomeni caotici. TESTI CONSIGLIATI PEDLOSKY , Geophsical Dynamics - Ed. Springer Verlag WHITHAM, Linear and non Linear Waves - Ed. WileyIntersience 71 TRITTON, Fluid Dynamics - Ed. Oxford Science MATTIOLI, Principi Fisici di Oceanografia e Meteorologia - Ed. Compositori. Dispense redatte da A. R. Osborne e M. Serio. 72 2.33 TEORIE QUANTISTICHE Codice del Corso: 32240 Docente del Corso: Prof. Ferdinando GLIOZZI PERIODO I Periodo didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo teorico-generale. Corsi propedeutici: Istituzioni di Fisica Teorica PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Richiami di termodinamica statistica. Condensazione di Bose-Einstein. Superfluidità: il modello a due fluidi di Landau e la teoria di Feynman. Sistemi critici. Rottura spontanea della simmetria. Modello di Ising. Approssimazione di campo medio. Modello di Landau-Ginzburg. Teorema di Goldstone. Connessione con le teorie quantistiche di campo. Integrali di cammino e somma sulle configurazioni. Il gruppo di rinormalizzazione alla Wilson Kadanoff. Modello di Higgs. Superconduttività. Effetto Meissner. Vortici di Abrikosov. Quantizzazione del flusso magnetico. Effetto Josephson. Effetto Aharonov-Bohm. Condizioni di quantizzazione di Dirac della carica elettrica. Dualità elettromagnetica. TESTI CONSIGLIATI M. Le Bellac, Quantum and Statistical Field Theory, Oxford Sci. Pu. 1991. R. P. Feynman, Statistical Mechanics, Frontiers in Physics 1972. 73 2.34 ELETTRODINAMICA QUANTISTICA Codice del Corso: 32241 Docente del Corso: Prof. Giampiero PASSARINO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Teorico Generale PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso di Elettrodinamica Quantistica è un corso completo (“annuale”), non separabile in due moduli. ARGOMENTI TRATTATI Brevi richiami di Teoria dei campi. Diagrammi di Feynmam, integrali funzionali, trasformazione canoniche. Costruzione della matrice S. Campi vettorali massivi e a massa nulla. Unitarietà in Teoria dei Campi, largest time equation, cutting equation. La Lagrangiana di QED. Identità di Ward, gauge non lineare in QED. Integrali di loop. Teorie non rinormalizzabili. Regolarizzazione dimensionale. Il Lamb shift. Rinormalizzazione della QED ad un loop. Rinormalizzazione ordine per ordine in QED, i due loops. Il running di α QED. Comportamenti asintotici in Teoria dei Campi. L’equazione di Callan Symanzyk e il gruppo di rinormalizzazione. Il modello SU(2). Il mecchanismo di Higgs. Il modello standard SU(2)⊗ SU(1). Rinormalizzazione ad un loop in SU(2)⊗ SU(1). Il parametero ρ. 74 2.35 ESPERIMENTAZIONI DI FISICA III Codice del Corso: 32242 Docente del Corso A (Corso annuale): Prof. Ezio MENICHETTI Docente del Corso B (II semestre): Prof. Raimondo BERTINI TIPO Corso fondamentale del 3o anno PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Parte I - Introduzione all’elettronica applicata alla misura Reti lineari in regime impulsivo, quadripoli passivi, trasformate di Laplace. Linee di trasmissione. Quadripoli attivi, classificazione degli amplificatori. Amplificatori per impulsi, tempo di salita e banda passante. Reazione negativa, amplificatori operazionali, filtri attivi. Introduzione all’elettronica digitale, gates, reti combinatorie. Reti sequenziali, memorie. Dispositivi di conversione analogico-numerica e numerico-analogica. Parte II - Introduzione al trattamento del segnale in misure fisiche Cenni ai rivelatori di radiazione, meccanismo di formazione del segnale in rivelatori capacitivi, caratteristiche del segnale. Catena di misura per segnali impulsivi. Segnale, rumore, disturbo, processi stocastici. Spettro di potenza, self-correlazione e cross-correlazione, teorema di Wiener-Kintchin. Rumore Johnson, Schottky, flicker. Ottimizzazione del tempo di formazione del segnale. Rivelazione coerente, phase detector, uso dell’amplificatore lock-in. 75 TESTI CONSIGLIATI Prentice-Hall, 1997 A. DESA, Electronics for scientists, Appunti delle lezioni 76 2.36 FISICA STELLARE Codice del Corso: 32244 Docente del Corso: Prof. Roberto GALLINO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corsi propedeutici consigliati: i Corsi fondamentali del triennio. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il Corso è articolato in due Moduli A, B, che possono essere seguiti separatamente. Studenti interessati alla didattica e storia della fisica verranno seguiti con appositi complementi ed esercizi. ARGOMENTI TRATTATI MODULO A. Struttura ed evoluzione stellare. Fondamenti di astronomia osservativa. Spettri stellari. Popolazioni stellari. Composizione chimica e isotopica nel sistema solare. Interpretazione teorica del diagramma di HertzsprungRussell. Fenomeni di trasporto della radiazione a dell’energia nelle configurazioni stellari. Materia e radiazione. Effetti di degenerazione elettronica. Effetti relativistici. Energia gravitazionale. Energia termonucleare. Modelli politropici e modelli omologhi. Metodi numerici per il calcolo delle strutture stellari. Fasi di presequenza. La sequenza principale: il bruciamento dell’H. Fasi di postsequenza. La fase gigante rossa: il bruciamento dell’He. MODULO B. Nucleosintesi stellare e galattica. Fasi evolutive avanzate fino all’esplosione Supernova in stelle di grande massa. Nucleosintesi esplosiva. Residui stellari. Evoluzione stellare di sistemi binari stretti. Supernove di tipo Ia. Nucleosintesi in stelle di piccola massa e massa intermedia. Giganti rosse, perdita di massa per venti stellari, nebulose planetarie e nane bianche. 77 Reazioni di produzione neutronica nella fase di gigante rossa. Processi di cattura neutronica lenta e rapida: processi s e processi r. Aspetti osservativi. Rapporti isotopici in inviluppi circumstellari. Radioattività nella nebulosa protosolare: osservazioni in meteoriti primitive. Anomalie isotopiche in granuli di materia interstellare: misure in laboratorio e interpretazione astrofisica. Nucleosintesi galattica. Trasformazione degli elementi chimici ed evoluzione chimica galattica. Modello semplice dell’evoluzione chimica della galassia. TESTI CONSIGLIATI niti, Roma, 1984. A. Masani, Astrofisica, Editori Riu- V. Castellani, Astrofisica stellare, Zanichelli, Bologna, 1985. D. D. Clayton, Principles of Stellar Evolution and Nucleosynthesis, The Univ. of Chicago Press, 1968. R. Kippenhahn, A. Weigert, Stellar Structure and Evolution R. Bowers, T. Deeming, Astrophysics-I. Stars, Jones & Bartlett Publ., Boston, 1984. E. Bohm-Vitense, Stellar Structure and Evolution, Cambridge Univ. Press, Vol. 3, 1989. R. Gallino, Astronomia, Appunti. 78 2.37 ISTITUZIONI DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE A Codice del Corso: 32245 Docente del Corso: Prof.ssa Wanda ALBERICO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Fornire un’informazione di base sulla fisica dei nuclei, delle particelle elementari e delle interazioni fondamentali. ARGOMENTI TRATTATI Introduzione: la nascita della fisica nucleare; sezioni d’urto; scattering Coulombiano; l’esperimento di Rutherford; costituenti nucleari. Proprietà generali dei nuclei: fattori di forma nucleari; masse ed energia di legame dei nuclei; simmetria di isospin: caratteristiche generali delle forze nucleari; ipotesi di Yukawa; proprietà del deutone. Modelli nucleari: modello a gas di Fermi; modello a shell (numeri magici, spin e parità dei nuclei, momenti di dipolo magnetico); modello collettivo (stati vibrazionali, risonanze giganti). Formazione e decadimenti dei nuclei: cenni sull’origine dell’universo; nucleosintesi primordiale e formazione stellare dei nuclei; instabilità nucleare; decadimento beta, fissione spontanea. Scattering elastico ed inelastico di elettroni: fattori di forma elettromagnetici del nucleone; scattering quasielastico; urto profondamente inelastico, modello a partoni del nucleone. 79 Cenni sulla produzione e rivelazione delle particelle:acceleratori, interazione radiazione–materia, rivelatori, identificazione delle particelle. Cenni di mecc. quant. relativistica e di elettrodinamica quantistica: equazione di Dirac libera e sue soluzioni; cenni all’interazione con un campo elettromagnetico Simmetrie e leggi di conservazione: invarianza di Lorentz, parità, coniugazione di carica, inversione temporale; invarianza di gauge; numero barionico e leptonico, stranezza. Interazioni deboli: teoria di Fermi; le famiglie leptoniche, la teoriaV-A; cenno al modello elettrodebole. Il modello a quark: proprietà dei quark; introduzione del colore; stati di barione e di mesone; antiscreening e confinamento (cenni); la simmetria SU(3) di sapore; ottetti di mesoni e di barioni; quark pesanti. Esercitazioni TESTI CONSIGLIATI Povh, Rith, Scholz, Zetsche: Particelle e Nuclei, Ed. Boringhieri. Preston, Bhaduri: Structure of the nucleus, Ed. AddisonWesley. Perkins, Introduction to High Energy Physics, Ed. AddisonWesley. 80 2.38 ISTITUZIONI DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE B Codice del Corso: 32246 Docenti del Corso: Proff. Sergio COSTA - Enrico PREDAZZI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Introduzione - Gli albori della fisica nucleare: radioattività naturale, scoperta del nucleo atomico e dei suoi costituenti. Particelle fondamentali e loro interazioni. Cenni sulla nucleosintesi cosmologica e stellare. Proprietà generali dei nuclei - Carica elettrica, massa ed energia di legame, stabilità nucleare. Dimensioni e geometria dei nuclei; spin, momenti elettromagnetici. Caratteristiche generali delle forze nucleari. Processi di diffusione e reazioni nucleari Modelli di struttura e dinamica nucleari Esperimenti di diffusione di leptoni su nuclei e su nucleoni - Fattori di forma elettromagnetici. Funzioni di struttura e cenni sul modello a partoni. Strumenti e applicazioni della fisica nucleare Cenni di Meccanica Quantistica Relativistica (Dirac) - Materia e antimateria, uso dei colliders negli esperimenti di alta energia, le principali scoperte. Simmetrie e leggi di conservazione - L’operatore di parità, la coniugazione di carica, l’inversione temporale. Il teorema CPT. Richiami sull’invarianza di gauge. Numeri barionici, leptonici. Stranezza, isospin; la formula di Gell-Mann e Nishijima. Il positronio. 81 Interazioni deboli (cenni) - La teoria di Fermi, la costante G. Cenno al modello elettrodebole. Il modello a quark - La simmetria SU(3) di sapore. Multipletti di mesoni e barioni. Il colore. Annichlazione e+ - ein adroni. Cenni di QCD TESTI CONSIGLIATI Povh, Rith, Scholz, Zetsche: Particles and Nuclei (Ed. Springer) Perkins: Introduction to High Energy Physics (Ed. AddisonWesley) Williams: Nuclear and Particle Physics (Oxford Science Publications) 82 2.39 TEORIA DEI SISTEMI A MOLTI CORPI Codice del Corso: 32248 Docente del Corso: Prof. Alfredo MOLINARI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Teorico-Generale PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Il corso è suddiviso in due moduli, il primo dei quali può essere considerato corrispondente ad un corso semestrale. Modulo A Considera quelli che possono essere considerati i fondamenti della fisica dei sistemi a molticorpi. Esso si articola sulle seguenti tematiche: 1. La seconda quantizzazione. Si esplora in dettaglio il passaggio della prima alla seconda quantizzazione. Si introducono e si studiano le proprietà degli operatori di creazione e di distribuzione e loro algebre. Successivamente si introduce il concetto di campo in un contesto non relativistico. 2. Le descrizioni di più comune impiego in meccanica quantistica. Si riassumono brevemente le definizioni e proprietà delle descrizioni di Schrdinger, Interazione e Heisenberg. Si studia in dettaglio l’operatore di evoluzione temporale e il concetto di ordinamento temporale. 3. Il teorema di Gell-Mann e Low. Si illustra il significato di accensione adiabatica dell’interazione e si discutono i presupposti per una trattazione pertubativa. 4. Il propagatore di particelle singola. Se ne deriva la rappresentazione di Lehmann. 83 5. Si esprime il valore medio di un qualunque operatore ad un corpo nello stato fondamentale esatto del sistema in termini del propagatore (o funzione di Green) di particella singola. Come illustrazione si tratta il gas di Fermi non interagente nel contesto non relativistico. Vengono dedotte le espressioni per la distribuzione di densità. Impulso e spin di un sistema a molticorpi. Si introduce il concetto di quasi particella secondo lo schema di Landau. 6. I termini fondamentali della teoria delle pertubazioni. Si illustra il teorema di Wick. Si deducono le espressioni pertubative per i valori medi, nello stato fondamentale esatto del sistema, degli operatori ad un corpo e a due corpi. Modulo B La seconda parte del corso varia di anno in anno. I temi sono anche scelti in base a colloqui con gli studenti per tenere in conto dei loro interessi specifici. Quest’anno i temi trattati saranno: 1. L’equazione di Dyson. Viene introdotta la classificazione dei programmi in base al concetto di riducibilità rispetto alla propagazione. Viene calcolata la self-energia di un fermione al primo ordine perturbativo. Vengono pure discussi i diagrammi del secondo ordine perturbativo. 2. La teoria di Hartree-Fock. 3. Il problema del gas di elettroni. 4. La trasmissione di Bogoliubov e la teoria BCS della superconduttività. TESTI CONSIGLIATI 84 2.40 FISICA DEL MEZZO INTERSTELLARE Codice del Corso: 32249 Docente del Corso: Prof. Giovanni SILVESTRO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corsi propedeutici consigliati: i corsi fondamentali del triennio. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Il corso è articolato in due moduli A e B, che possono essere seguiti separatamente Modulo A: Materia diffusa nella Galassia 1. Proprietà generali: il gas interstellare, estinzione e arrossamento della luce stellare, fasi del mezzo interstellare. 2. Metodi osservativi: studi della materia diffusa nelle bande radio, infrarossa, visuale, ultravioletta, X e γ; gli strumenti della radioastronomia e dell’astronomia infrarossa. 3. Gas e polvere interstellare: nubi interstellari, nebulose a emissione e riflessione, regioni HI e HII, nubi molecolari, gas coronale. Modulo B: Processi fisici nel gas interstellare 1. Stato fisico del gas e processi radiativi: trasporto radiativo, la riga λ=21cm dell’H neutro, eccesso infrarosso di regioni HII, radiazione infrarossa da nubi oscure, distribuzione e moto del mezzo interstellare. 2. Interazioni stelle-mezzo interstellare: formazione di stelle nelle nubi molecolari, perdita di massa delle stelle evolute, inviluppi circumstellari di gas e polvere, sfera di Strmgren, maser circumstellari. Evoluzione chimica del mezzo interstellare. 85 3. Materia interstellare nelle galassie esterne: regioni HII nelle galassie del gruppo locale, nubi molecolari, formazione di stelle e radiazione infrarossa, emissione radio da galassie normali. TESTI CONSIGLIATI L. Spitzer, Jr., Physical Processes in the Interstellar Medium, J. Wiley & Sons (1978) A. Dalgarno & D. Layzer, Spectroscopy of Astrophysical Plasmas, Cambridge U. Press (1987) H. Scheffler & H. Elssser, Physics of the Galaxy and Interstellar Matter, Springer-Verlag (1987) Appunti del docente 86 2.41 FISICA DEI PLASMI Codice del Corso: 32250 Docente del Corso: Prof. Francesco PORCELLI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante d’indirizzo Fisica della Materia. Corsi propedeutici consigliati: Fisica II, Metodi Matematici per la Fisica, Meccanica Analitica (o equivalente) PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Modulo A 1. Definizione di plasma. Quasineutralità. Lunghezza di Debye. Frequenza di plasma. Fenomeni collettivi. 2. Elementi di teoria cinetica. Probabilità. Cammino stocastico. Moto Browniano. Diffusione. Collisioni Coulombiane nei plasmi. 3. Equazione cinetica di Fokker-Planck. Attrito dinamico e diffusione nello spazio delle velocità. Fenomeni di rilassamento collisionale nei plasmi. 4. Teoria elementare delle orbite di particelle cariche in campi magnetici. Deriva del centro di girazione. Il momento magnetico. Trappole magnetiche. Orbite nel campo magnetico terrestre. 5. Il Tokamak ed il problema della fusione termonucleare controllata. 6. Metodi Hamiltoniani, parte I. Sistemi Hamiltoniani. Variabili azione-angolo. Il pendolo non-lineare. Invarianti adiabatici. Hamiltoniana per il centro di girazione. Il metodo della media. Confinamento di cariche con campi elettrici rapidamente oscillanti. Modulo B 1. Modelli fluidi. Momenti dell’equazione di Fokker-Planck. Leggi di conservazione nei plasmi. Limite non-collisionale. Il modello MHD ideale. 87 2. Onde elettrostatiche: descrizione fluida. Equazione di stato. Propagazione di onde e.m. nei plasmi. Onde e.s.: descrizione cinetica. Teoria dello smorzamento di Landau. Instabilità cinetiche. Fenomeni non-lineari. Applicazioni: acceleratori di particelle a plasma. 3. Onde MHD. Legge di congelamento delle linee di campo. Onde di Alfven. Onde acustiche e magnetoacustiche. 4. Riconnessione magnetica. Introduzione alle instabilità resistive. Il numero di Reynolds magnetico. Isole magnetiche. Perturbazioni singolari, strati limite e metodo del matching asintotico. Teoria lineare dei modi resistivi. 5. Metodi Hamiltoniani, parte II. Sistemi non integrabili. Risonanze. Il pendolo forzato. Caos in sistemi conservativi. Turbolenza magnetica nei plasmi. TESTI CONSIGLIATI G. Schmidt, Physics of High Temperature Plasmas, 2nd ed. (Academic Press, 1979). N. Krall and A. Trivelpiece, Principles of Plasma Physics (repr. San Francisco Press, 1986). Dispense. 88 2.42 METODI MATEMATICI DELLA FISICA (Corso A) Codice del Corso: 32251 Docente del Corso: Prof. Stefano SCIUTO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno Corsi propedeutici: Analisi Matematica I e II, Geometria PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO A partire dalle conoscenze di base acquisite nel primo biennio, fornire alcuni strumenti matematici essenziali per molti campi della fisica, in particolare per la Meccanica quantistica. Un obiettivo importante è di dare sicurezza nell’uso di metodi euristici e intuitivi, mettendone in evidenza i fondamenti rigorosi ed i limiti di applicabilità; un altro è di aiutare gli studenti a “tradurre” dal linguaggio usato dai matematici a quello usato dai fisici. ARGOMENTI TRATTATI Cenni di topologia: Spazi topologici, separabili, connessi, compatti; classi di omotopia e gruppo fondamentale. Funzioni analitiche e trasformazioni conformi: rappresentazione integrale di Cauchy; sviluppi in serie di Taylor e di Laurent; classificazione delle singolarità isolate; sfera di Riemann; teorema dei residui e calcolo di integrali; funzioni polidrome; teorema dell’indicatore logaritmico e principio dell’argomento; funzioni Gamma e Beta di Eulero e Zeta di Riemann. Equazioni differenziali lineari omogenee in campo complesso: teorema di Fuchs; simbolo P di Riemann; equazioni e funzioni ipergeometrica e ipergeometrica confluente. Sviluppi asintotici: teoremi di Laplace per lo sviluppo di funzioni definite mediante integrali; metodo del punto a sella. 89 Elementi di analisi funzionale: Spazi di Banach e di Hilbert; teorema del completamento; formalismo di Dirac dei bra e dei ket; isomorfismo dello spazio di Hilbert con l2; spazi di funzioni; integrale di Lebesgue; spazi L1 e L2; polinomi ortogonali; formule di Riemann, serie trigonometrica e teorema di Fejèr; trasformate di Fourier e di Laplace; TF in L2 e teorema di Plancherel. Distribuzioni: limite debole; rappresentazioni della delta di Dirac; infinita derivabilità; TF delle distribuzioni temperate; funzioni di Green del Laplaciano e del D’Alembertiano. operatori lineari: continui, limitati; funzione di Green e nuclei integrali di classe L2; il problema di Sturm Liouville regolare; lo spettro di un operatore. Cenni di teoria dei gruppi: sottogruppi invarianti e gruppo quoziente; prodotto diretto; gruppi di Lie; gruppo universale ricoprente; isomorfismo fra gruppo delle rotazioni e SU(2)/Z2; algebre di Lie; matrici di Pauli. Esercitazioni Dr. M. Frau TESTI CONSIGLIATI L .V. Ahlfors: Complex Analysis S. V. Fomin, A. N. Kolmogorov: Elementi di teoria delle funzioni e di analisi funzionale D. Roux: Lezioni di Analisi matematica II C. Rossetti: Metodi matematici per la fisica M. Stoka: Esercizi e problemi di complementi di analisi superiore Appunti del docente 90 2.43 METODI MATEMATICI DELLA FISICA (Corso B) Codice del Corso: 32252 Docente del Corso: Prof. Cesare ROSSETTI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno Corsi propedeutici: Analisi Matematica I e II, Geometria , Fisica Generale I e II PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO È implicito nel titolo. Il corso si propone di presentare alcuni dei formalismi, delle metodologie e degli enti matematici più comunemente usati per lo studio e la descrizione dei fenomeni fisici. ARGOMENTI TRATTATI 1. Funzioni analitiche. Funzioni di una variabile complessa. Condizioni di Cauchy-Riemann. Funzioni analitiche e funzioni armoniche. Funzioni analitiche e trasformazioni conformi. Integrazione nel piano complesso. Teoremi di Cauchy e di Morera. Rappresentazione integrale di Cauchy. Cenni sulle rappresentazioni integrali. Sviluppi in serie di Taylor e di Laurent. Zeri e singolarità isolate. Teorema dei residui. Calcolo dei residui. Indicatore logaritmico. Lemma di Jordan. Applicazione del teorema dei residui al calcolo di integrali. Valor principale di un integrale. Continuazione analitica. Funzioni polidrome. Superfici di Riemann. Integrali di funzioni polidrome. Principio di riflessione di Schwarz. Relazioni di dispersione (cenni). Sviluppi asintotici. Serie non convergenti in senso ordinario. Il metodo del punto a sella. La funzione gamma di Euler. 2. Spazi vettoriali lineari, spazi L2 e serie di Fourier. Richiami sugli spazi vettoriali lineari. Integrale di Lebesgue. Funzioni a quadrato sommabili. Funzioni ortogonali e sistemi 91 ortonormali. Serie di Fourier. Sistemi di funzioni completi in L2 . Teorema di Fischer-Riesz. Sistemi di funzioni chiusi in L2 . Equivalenza tra completezza e chiusura. Spazi L2 e spazi di Hilbert. Completezza del sistema delle funzioni trigonometriche e di quello delle potenze. 3. Polinomi ortogonali. Generalità. Teorema di unicità. Teorema sugli zeri. Relazioni di ricorrenza. I polinomi ortogonali classici. Formula di Rodriguez. Formula per la derivata. Ortogonalità del sistema delle derivate di un sistema di polinomi ortogonali classici. Funzione generatrice. 4. Serie trigonometriche. Generalità. Integrazione e differenziazione delle serie di Fourier. Serie trigonometriche e serie di Fourier. Teorema di Riemann sul comportamento locale di una serie di Fourier. Condizione di convergenza di Dirichlet. 5. La “funzione” delta di Dirac. Nozioni elementari sulle distribuzioni. La funzione delta di Dirac; sue rappresentazioni e sue proprietà. La funzione teta di Heaviside. 6. Trasformate di Fourier e trasformate di Laplace. Trasformata e antitrasformata di Fourier; rappresentazione integrale di Fourier. Trasformate di Fourier negli spazi L ed L2 . Proprietà generali delle trasformate di Fourier. Trasformate di Fourier e soluzioni di equazioni differenziali. Trasformata di Laplace. Teorema di unicità. Antitrasformata di Laplace. Proprietà generali della trasformata di Laplace. Trasformate di Laplace e comportamenti asintotici. Trasformate di Laplace e soluzioni di equazioni differenziali. 7. Equazioni differenziali lineari ed omogenee del secondo ordine. Generalità. Soluzione nell’intorno di un punto ordinario. Comportamento delle soluzioni nell’intorno di un punto singolare isolato. Singolarità regolari ed irregolari. Costruzione delle soluzioni valide nell’intorno di un punto singolare fuchsiano. Equazione di Papperitz-Riemann ed equazione ipergeometrica. 8. Cenni su alcune funzioni speciali. Equazione e funzioni ipergeometriche. Equazione e funzioni di Legendre. Funzioni sferiche. Equazione e funzioni ipergeometriche confluenti. Equazione di Bessel e sue soluzioni. TESTI CONSIGLIATI la fisica. CRossetti, Metodi matematici per P. Dennery e A. Krzywicki, Mathematics for Physicists. 92 F. G. Tricomi, Istituzioni di analisi superiore. 93 2.44 STRUTTURA DELLA MATERIA (Corso B) Codice del Corso: 32254 Docente del Corso: Prof. Alfredo MOLINARI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno Corsi propedeutici: Istituzioni di Fisica Teorica PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Vengono sviluppati i metodi più elementari per studiare la dinamica di sistemi a molti elettroni (atomi, molecole, solidi) e per trattare l’interazione di particelle cariche e radiazione con sistemi materiali. ARGOMENTI TRATTATI Metodi di studio di sistemi complessi (atomi e molecole): sistemi di particelle identiche e statistiche quantistiche; sistemi atomici e metodo perturbativo; il metodo variazionale e il metodo di Hartree-Fock; l’approssimazione adiabatica e le molecole. Interazione di sistemi materiali con particelle cariche e radiazione: perturbazioni dipendenti dal tempo e fenomeni d’urto; diffusione di elettroni e studio della distribuzione di carica dei sistemi materiali; teoria semiclassica della radiazione; assorbimento ed emissione di fotoni, diffusione (risonante, coerente, incoerente), statistica della radiazione. Introduzione ai sistemi cristallini: forze e condizioni di equilibrio nei solidi, approssimazione adiabatica e simmetrie; invarianza per traslazioni reticolari, spazio reciproco, teorema di Bloch. Il moto degli elettroni nei solidi: dinamica di un elettrone in un potenziale periodico; struttura a bande e classificazione 94 dei solidi; dinamica in campi esterni; moto classico dell’elettrone nello spazio reciproco e sua massa efficace; il teorema della hamiltoniana equivalente e i livelli di impurezza; gas di Fermi e termodinamica della struttura a bande. Moto degli ioni nei solidi (dinamica reticolare): oscillazioni collettive e loro modi normali. Le branche acustiche e ottiche nei solidi; quantizzazione dei modi normali e fononi; gas di Bose e termodinamica reticolare. Esercitazioni D.ssa M. Barbaro. TESTO CONSIGLIATO R. Eisberg, R. Resnick, Quantum Physics of Atoms, Molecules, Solids, Nuclei and Particles, John Wiley and Sons. 95 2.45 FISICA DELL’AMBIENTE Codice del Corso: 32257 Docente del Corso: Prof. Giuseppe BONINO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica Terrestre e dell’Ambiente PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Relazioni Terra-Sole. Variazioni dell’attività solare e della costante solare. Influenze sull’atmosfera e sulla superficie terrestre. Bilancio energetico della Terra. Termodinamica dell’ambiente. Dinamica dell’atmosfera. Interazioni aria-mare. Studio dell’ambiente nel passato. Misure in reservoirs terrestri. Datazione dei ghiacci polari. Datazione dei sedimenti marini. Misura e analisi di proxy data. Climatologia. Ere glaciali e interglaciali. Olocene. Clima dell’ultimo millennio. Misure recenti Modulo B Telerilevamento da terra e da satelliti. Effetti antropogenici. Modelli di variazione climatiche. Scenari di previsione. Fisica dello strato limite planetario. Micrometeorologia. Dispersione di inquinanti in atmosfera. Individuazione delle condizioni critiche. Applicazione di strategie di controllo. TESTI CONSIGLIATI J. L. MONTHEITH e M.H. UNSWORTH, Principles of Environmental Physics, Ed. Edward Arnold. G. J. MAC DONALD e SERTORIO editors, Global Climate and Ecosystem Change, Ed. Plenum Press. 96 G. CINI, CASTAGNOLI editors, Solar-Terrestrial Relationships and the Earth Environmnt in the Last Millennia, Ed. North Holland. T. J. CROWLEY e G. R. NORTH, Paleoclimatology, Ed Oxford Univerity Press. F. T. M. NIEWSTADT, H. VAN DOP editors, Atmospheric Turbulence and Air Pollution Modelling, Ed. Reidel. Articoli vari. 97 2.46 METODI SPERIMENTALI DELLA FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE Codice del Corso: 32304 Docente del Modulo A: Prof.ssa Alessandra ROMERO Docente del Modulo B: Dott. Fabrizio BIANCHI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso consigliato per l’indirizzo di Fisica Nucleare e Subnucleare Corsi propedeutici consigliati: per il Mod A Fisica Nucleare o Laboratorio di Fisica Nucleare PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Illustrare tecniche sperimentali e metodi di valutazione dei dati in Fisica Nucleare e Subnucleare. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Principali tecniche di rivelazione di particelle. Misure di momento, energia, massa, vita media. Metodi statistici di analisi dei dati. Rivelatori di posizione e tracciamento (microstrip di silicio). Progettazione e simulazione di un /it detector: esercitazioni pratiche in laboratorio anche con l’uso di applicativi. Modulo B Tecniche software per la progettazione, simulazione e analisi di esperimenti di fisica nucleare e subnucleare. Fondamenti del C++ (sintassi del linguaggio, pointers e references, funzioni, classi) Principi di programmazione objectoriented; strumenti di progettazione software. Utilizzo di 98 questi concetti per lo studio di un apparato sperimentale con il pacchetto software Geant4. Esercitazioni al computer saranno parte integrante di questo modulo. TESTI CONSIGLIATI R. FERNOW, Introduction to experimental particle physics, Ed. Cambridge University Press W. R. LEO, Techniques for Nuclear and Particles Physics Experiments, Ed. Spring-Verlag J. BARTON, L. Nackman, Scientific and Engineering C++, Ed. Addison-Wesley 99 2.47 STRUTTURA DELLA MATERIA (Corso A) Codice del Corso: 32314 Docente del Corso: Prof. Giuseppina RINAUDO PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno Corsi propedeutici: Istituzioni di fisica teorica PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Dopo un’introduzione contenente richiami di alcuni temi di meccanica statistica, meccanica quantistica ed elettromagnetismo, si esaminano problemi di fisica atomica, fisica molecolare e introduzione alla fisica dello stato solido. Il corso consiste di quattro moduli. ARGOMENTI TRATTATI 1. Statistiche quantistiche e interazione radiazionemateria: nella prima parte del modulo, dopo richiami e integrazioni di concetti di meccanica statistica classica, vengono discusse le statistiche quantistiche di Fermi-Dirac e BoseEinstein con particolare rilievo ad alcuni sistemi di interesse per le parti successive del corso (gas di elettroni, gas di fotoni ed elio superfluido).Nella seconda parte del modulo viene discussa l’interazione radiazione-materia e introdotti elementi base di spettroscopia e ottica non lineare (LASER e MASER). 2. Fisica Atomica: introduzione alle proprietà degli atomi. Sistemi atomici semplici. Gli atomi alcalini. L’atomo d’elio. L’approssimazione di campo centrale. Il sistema periodico degli elementi. Struttura a multipletti. Spettroscopia atomica. 3. Fisica Molecolare: proprietà delle molecole. L’approssimazione di Born-Oppenheimer. La molecola ione-idrogeno. 100 Metodi di calcolo del legame molecolare. Molecole poliatomiche e ibridazione. Stati rotazionali e vibrazionali. Stati elettronici e principio di Franck-Condon. 4. Introduzione alla Fisica dello Stato Solido: proprietà generali dei solidi. Struttura periodica e reticolo reciproco. Diffrazione nei cristalli. Gli elettroni nei cristalli. Conducibilità elettrica. Dinamica reticolare. Proprietà termiche, ottiche e magnetiche. Superconduttività. Esercitazioni D.ssa D. Allasia. TESTO CONSIGLIATO R. FIESCHI e R. DE RENZI, Struttura della materia. Lettura Italiana Scientifica. 101 2.48 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (Corso A) Codice del Corso: 32317 Docente del Corso: Prof. Cesare ROSSETTI PERIODO II periodo didattico TIPO Corso fondamentale del III anno Corsi propedeutici consigliati: Analisi matematica I e II, Fisica generale I e II; si consiglia inoltre vivamente di seguire il corso parallelo di Metodi matematici della fisica. PROGRAMMA Il contenuto del corso è un’introduzione alla Meccanica quantistica e all’uso di alcune metodologie matematiche relative al suo studio. SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Introduzione storica. La formulazione di Schrödinger della meccanica quantistica: funzione d’onda di un sistema; principio di sovrapposizione; equazione di Schrödinger; equazione di continuità; valori medi; spazio delle configurazioni e spazio degli impulsi. Il formalismo operatoriale della meccanica quantistica (nell’approccio alla Schrödinger); misure di osservabili; principio di indeterminazione; equazioni agli autovalori per i principali operatori (in descrizione di Schrödinger). Stati di un sistema quantistico: identificazione dello stato di un sistema; evoluzione temporale dallo stato di un sistema e principio di causalità; stati stazionari. Problemi unidimensionali: barriere e buche di potenziale; potenziale lineare; oscillatore armonico. Problemi tridimensionali totalmente separabili: degenerazione e simmetria. Moto in un campo centrale: particella libera; oscillatore armonico 102 isotropo; buche di potenziale sferiche. Il problema dei due corpi. Gli atomi idrogenoidi. Il limite classico della meccanica quantistica e l’approssimazione semiclassica (metodo W.K.B.). Formulazione matriciale della meccanica quantistica: lo spazio degli stati fisici; basi, operatori e loro elementi di matrice, trasformazioni unitarie. Evoluzione temporale di un sistema: descrizioni di Schrödinger e di Heisenberg; costanti del moto e proprietà di simmetria dell’hamiltoniana. L’approccio di Heisenberg alla meccanica quantistica (quantizzazione di un sistema classico). Problemi trattati con tecniche matriciali: oscillatore armonico lineare; problemi a simmetria sferica; spettri degli operatori di momento angolare. Cenni sui sistemi complessi: lo spin; composizione di due momenti angolari. Sistemi di particelle identiche: bosoni e fermioni; principio di Pauli. Elementi di teoria delle perturbazioni indipendenti e dipendenti dal tempo. Elementi di teoria dell’urto: cinematica dei processi d’urto; sezioni d’urto. Richiami sui processi d’urto in meccanica classica. Urti stazionari in meccanica quantistica; approccio alla Schrödinger; ampiezza di diffusione e sezioni d’urto. Potenziali centrali: sviluppi in onde parziali; fasi dell’urto; sviluppo dell’ampiezza di diffusione in ampiezze parziali; calcolo degli sfasamenti; onde risonanti (cenni); approssimazione di Born per le fasi e per l’ampiezza di diffusione. Cenni sulla teoria della matrice S: definizione; formula di Dyson; approssimazione di Born; elementi di matrice S e sezioni d’urto; problemi centrali: connessione del formalismo della matrice S con gli sviluppi in onde parziali; teorema ottico generalizzato; unitarietà della matrice S e proprietà delle ampiezze di diffusione. TESTI CONSIGLIATI L. D. LANDAU, E. M. LIFSHITZ, Meccanica Quantistica. B. G. LEVICH, Theoretical Physics, vol. 3 Quantum Mechanics. L. I. SCHIFF, Quantum Mechanics. C. ROSSETTI, Istituzioni di Fisica Teorica - Introduzione alla Meccanica Quantistica. 103 C. ROSSETTI, Esercizi di Meccanica Quantistica elementare. 104 2.49 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (Corso B) Codice del Corso: 32318 Docente del Corso: Prof. Ernesto NAPOLITANO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del III anno Corsi propedeutici: Istituzioni di Fisica Teorica (Introduzione alla Fisica Moderna); Metodi Matematici per la Fisica. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso è un introduzione ai concetti e alle metodologie della meccanica quantistica. ARGOMENTI TRATTATI Aspetti ondulatori e corpuscolari della radiazione e delle particelle materiali; ipotesi di De Broglie e moto di pacchetti d’onda; superamento del dualismo attraverso un’interpretazione probabilistica. L’equazione di Schrödinger; equazione di continuità e interpretazione statistica della funzione d’onda; stati stazionari. Problemi unidimensionali: particelle libera, gradino di potenziale. Buca di potenziale e rettangolare (proprietà di simmetria delle autofunzioni e assenza di degenerazione) esistenza di stati legati e di stati del continuo (coefficienti di riflessione e di trasmissione) buca e pareti infinite, barriere di potenziale e effetto tunnel, potenziale tipo delta di Dirac, caratteristiche generali delle soluzioni per un potenziale generico; l’oscillatore armonico. Lo sviluppo formale della meccanica quantistica: spazio delle funzioni d’onda e spazio degli stati; notazione di Dirac; rappresentazioni nello spazio degli stati; le rappresentazioni delle coordinate e degli impulsi e la trasformazione unitaria che le connette; communatori canonici; l’impulso come generatore delle traslazioni. I Postulati della meccanica quantistica: stati di un sistema e 105 elementi di uno spazio di Hilbert, osservabili e operatori autoaggiunti; probabilità dei risultati di misura e valor medio di un’osservabile; misura simultanea di più osservabili; teorema fondamentale sulle osservabili compatibili; insieme completo e osservazione massima; relazione di indeterminazione di Heisenberg. Insiemi di osservabili compatibili; sovrapposizione di stati e miscela statistica. Il formalismo della matrice di densità. L’evoluzione temporale in meccanica quantistica: descrizione di Schrödinger, di Heisenberg e di interazione, evoluzione dei valori medi e teorema di Ehrenfest; costanti del moto e simmetrie del sistema. La meccanica delle matrici: esempio dell’oscillatore armonico. Quantizzazione del momento angolare; momento ang. 1/2 e matrici di Pauli; orbitale; armoniche sferiche, operatori di rotazione; composizione di momenti angolari, cenno sui coefficienti di ClebschGordan. Il problema dei due corpi; potenziale centrale, l’atomo d’idrogeno, livelli energetici, autofunzioni proprie. Livelli instabili, descrizione fenomenologia; indeterminazione tempoenergia. Metodi di approssimazione per la soluzione dell’eq. di Schrödinger: metodo WKB; teoria delle pertubazioni statistiche in assenza di degenerazione e nel caso degenere; teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo, regola d’oro. Teoria semiclassica dell’emissione e dell’assorbimento di radiazione; transizioni di multipolo; regole di selezione per transizioni di dipolo elettrico. Effetto Zeeman; introduzione dello spin, struttura fine dell’atomo d’idrogeno; effetto Zeeman anomalo. Sistemi di particelle identiche; atomi a più elettroni; principio di simmetria della funzione d’onda e principio d’esclusione di Pauli. Cenni di teoria dell’urto. Esercitazioni Dr. Lorenzo MAGNEA, prof. Stefano SCIUTO. TESTI CONSIGLIATI Per la parte iniziale: BORN, Fisica Atomica. CALDIROLA, CIRILLI e PROSPERI, Introduzione alla Fisica Teorica. ROSSETTI, Istituzioni di fisica Teorica. COHEN TANNOUDIJ, DIU, e LALOE, Mécanique Quantique. MESSIAH, Quantum Mechanics. DIRAC, Principi della meccanica quantistica. ONOFRI, DESTRI, Istituzioni di fisica teorica. 106 2.50 ISTITUZIONI DI FISICA TEORICA (Corso C) Codice del Corso: 32319 Docente del Corso: Prof. Alberto GIOVANNINI PERIODO I periodo didattico TIPO Fondamentale del III anno PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI La Meccanica Quantistica sua origine e primi sviluppi. Equazione di Schrdinger. La funzione d’onda. Il concetto di operatore. Equazione di Schrdinger come equazione agli autovalori. Formulazione della meccanica quantistica alla Heisenberg. Lo spazio di Hilbert. Relazioni di indeterminazione di Heisenberg. Problemi unidimensionali (gradino di potenziale, buca di potenziale, ...) Oscillatore armonico quantistico unidimensionale Operatori di creazione e distruzione ed operatore numero. Oscillatore armonico tridimensionale. Stati coerenti Approssimazione semiclassica e metodo WKB. Dinamica quantistica. Operatore di evoluzione temporale. Le rappresentazioni di Heisenberg e di Schrdinger per stati ed operatori quantistici. Equazioni del moto di operatori in rappresentazione di Heisenberg. Formulazione generale del principio di corrispondenza della meccanica quantistica. Operazioni di simmetria e sistemi quantistici. Miscela statistica e operatore densità degli stati. Teoria del momento angolare quantistico. Lo spin. Rappresentazioni del gruppo SU(2) e momento angolare. Composizione di momenti angolari. I coefficienti di Clebsch-Gordan. L’atomo di idrogeno secondo la meccanica quantistica. Effetto Zeeman normale. Teoria delle perturbazioni non dipendenti dal tempo: correzioni al primo e al secondo ordine. Il caso degenere. Effetto Stark. La rappresentazione di interazione per operatori e stati quantistici. Teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo. La 107 serie di Dyson. Ampiezza di transizione quantistica per una particella libera e azione classica. Ampiezza di transizione per una particella in un potenziale. Integrali di cammino di Feynman. Esercitazioni dr. Maurizio Gasperini TESTI CONSIGLIATI Jun John Sakurai, Meccanica Quantistica Moderna, Zanichelli Editore. Landau et Lifchitz, Mecanique Quantique, Ed. MIR A. Messiah, Quantum Mechanics, Volumi 1 e 2, North Holland Publishing Ed. C. Rossetti, Istituzioni di Fisica Teorica , Ed. Levrotto & Bella I libri di testo consigliati sono a complemento degli appunti del corso e delle esercitazioni. 108 2.51 FISICA DELLA TERRA FLUIDA Codice del Corso: 32321 Docente del Corso: Prof.ssa Marina SERIO PERIODO Annuale PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Modulo A: Proprietà fondamentali dei fluidi e moto dei fluidi Leggi di conservazione e problemi integrabili Cinematica dei flussi Fluidi compressibili lineari e nonlineari Dinamica dei vortici Flusso variabile e turbolenza Dinamica delle particelle nei fluidi Moto ondoso e risonanze Modulo B: Analisi di dati sperimentali: teoria ed algoritmi Analisi, con trasformata di Fourier e di wavelet, di serie relative a vari aspetti di propagazione dei fluidi, con esercitazioni al computer Analisi statistica e frattale Introduzione all’analisi del caos. TESTI CONSIGLIATI PEDLOSKY, Geophysical Fluid Dynamics, ed. Springer-Verlag. WHITHAM, Linear and Nonlinear Waves, ed. WileyInterscience TRITTON, Fluid Dynamics, ed. Oxford Science MATTIOLI, Principi Fisici d Oceanografia e Meteorologia, ed. Compositori Dispense redatte da A. R. Osborne e M. Serio 109 2.52 FISICA BIOLOGICA Codice del Corso: 32322 Docente del Corso: Prof. Mario FERRARO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica dei Biosistemi PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso si propone di presentare una introduzione alla teoria dei sistemi dinamici e di mostrare come questa teoria possa essere applicata all’elaborazione di modelli di sistemi complessi. Durata del corso annuale: 80 ore. Il modulo A comprende i punti 1-4, il modulo B i punti 5-7. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A 1. Sistemi dinamici continui. Flussi e campi vettoriali. Condizioni di stabilità: teorema di Liapunov, stable manifold theorem. Modello di Lotka-Volterra e modelli derivati. 2. Stabilità strutturale e biforcazioni. Transizione al caos, attrattori strani. Oscillatori biologici, equazioni di HodgkinHuxley e modello di Fitz-Naguno. 3. Sistemi dinamici discreti. Mappa di Poincaré. Mappe iterate come sistemi dinamici. Modelli discreti di evoluzione di popolazioni. 4. Sistemi che si autoorganizzano. Autoorganizzazione in reti neurali. Modulo B 5. Equazioni differenziali alle derivate parziali: equazione di reazione-diffusione, equazione di Fokker-Planck. 6. Soluzioni stazionarie delle equazioni di reazione-diffusione. Formazione di patterns in sistemi fisici e biologici. 110 7. Soluzioni dipendenti dal tempo delle equazioni di reazionediffusione; onde biologiche, modello di Lotka-Volterra con diffusione. TESTI CONSIGLIATI J. Guckenheimer, P. Holmes Nonlinear oscillations, Dynamical Systems and Bifurcations of Vector Fields, Springer Verlag. J. D. Murray, Mathematical Biology, Springer-Verlag. Okubo, Diffusion and Ecological Problems, Mathematical Models, Springer-Verlag. 111 2.53 FISICA DEI MATERIALI Codice del Corso: 32323 Docenti del Corso: Prof. Raffaello GARFAGNINI Docenti del Corso: Prof. Ferruccio BALESTRA PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica Applicata PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Il corso di fisica dei materiali è suddiviso in due parti. Una prima parte tratta la teoria fisica della generazione, rivelazione, e utilizzo con tecniche diffrattive della radiazione elettromagnetica con particolare riguardo ai raggi X, e al campo ottico. Verranno inoltre forniti gli elementi fondamentali di Radiometria. La seconda parte comprende: 1) la presentazione delle tecniche per la produzione e la misurazione dell’alto vuoto, e la descrizione delle proprietá fisiche dei materiali impiegati nella costruzione delle relative apparecchiature, con cenni sull’uso delle basse temperature. Nel corso verrá analizzato il comportamento dei materiali allorché si trovano sottoposti a condizioni estreme. 2) lo studio delle proprietá fisiche di alcuni materiali usati nell’ambito di particolari applicazioni biomediche. Verranno indicati il funzionamento e la regolazione di alcuni meccanismi fisici applicati in biomedicina. Verranno forniti elementi sulle caratteristiche fisiche di risposta dei materiali biologici a determinate sollecitazioni fisiche, con particolare riguardo all’uso di RF. Il contenuto analitico degli argomenti trattati è il seguente: Modulo A 112 Teoria della generazione e rivelazione dei raggi X. Tecniche diffrattive con i raggi X. Ottica interferometrica. Ottica diffrattiva. Costruzioni di maschere. Tecniche Moiré. Radiometria. Modulo B Tecniche per la produzione del vuoto. Proprietá fisiche dei materiali usati in strumentazione per basse pressioni. Uso di elementi criogenici. Proprietá fisiche dei materiali usati in ambito biomedico. Tecnologia delle fibre ottiche. Caratteristiche dei materiali bioequivalenti. Risposte di tali materiali alle sollecitazioni esterne. 113 2.54 FISICA DEI METALLI Codice del Corso: 32324 Docente del Corso: Prof. Giuseppe RIONTINO PERIODO II Periodo Didattico TIPO PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Struttura dei metalli puri: forze di legame, reticoli cristallini. Teoria elettronica dei metalli: elettrone libero, formazione di bande, livello di Fermi, zone di Brilluoin. Difetti dei metalli: vacanze interstiziali, sostituzionali, dislocazioni. Teoria dell’elasticitá: costanti elastiche, proprieá meccaniche. Deformazione plastica, recovery, ricristallizzazione primaria e secondaria dei grani cristallini. Soluzioni solide: concentrazione elettronica, dimensione atomica, tipi di ordine, superreticoli. Modulo B Termodinamica delle leghe metalliche: diagrammi di stato. Composti intermetallici: fasi di HumeRothery, di Laves, di Kasper. Soluzioni solide soprassature: rapida solidificazione, leghe metalliche amorfe. Alligazione metallica, amorfizzazione allo stato solido. Composti a matrice metallica. Trasformazioni di fase: precipitazione, nucleazione e crescita, processi diffusi. Proprietá magnetiche: campo molecolare, temperature di curie, ciclo di isteresi, magnetostrizione. Proprietá elettriche: conducibilitá, coefficiente di temperatura. TESTI CONSIGLIATI P. HAASEN, Physical Metallurgy, Ed. Cambridge University Press CHALMERS, Physical Metollurgy, Solm Wily Sons Publ. 114 2.55 FISICA MEDICA Codice del Corso: 32327 Docente del Corso: Prof.ssa Maria Itala FERRERO PERIODO Annuale TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica dei Biosistemi PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Gli acceleratori di particelle in medicina. I fasci secondari e le particelle per la radioterapia. Le interazioni delle particelle ionizzanti con la materia: i fotoni, gli elettroni e le particelle cariche pesanti. Produzione e applicazione dei raggi X. Dosimetria: strumenti e tecniche di misure di radiazione Dose assorbita, curve di isodose. Uso del fantoccio. Piani di trattamento radioterapico. Cenni di radiobiologia e protezione delle radiazioni. Modulo B Strumentazione biomedica. Rilevatori per la medicina nucleare. I radioisotopi e il loro uso in diagnostica. Imaging: tomografia assiale computerizzata (TAC), tomografia ad emissioni di positroni (PET) e di fotone singolo (SPECT), risonanza magnetica nucleare (NMR). Fisica degli ultrasuoni TESTI CONSIGLIATI H. E. JOHNS e J. R. CUNNINGHAM, Physics of radiology, C. C. Thomas, Springfield, (Illinois). 115 RUSSEL K. HOBBIE, (Univ. of Minnesota), Intermediate physics for medicine and biology, J. Wiley & Sons. STEVE WEBB, The physics of medical imaging, Institute of Physics Publishing, Bristol and Philadelphia. P. A. ATKINSON, J. P. WOODCOCK, Doppler ultrasound and its use in clinical measurements, Academic Press. D. H. EVANS, W. N. Mc DICKEN, R. SKIDMORE, J. P. WOODCOCK, Doppler ultrasound Physics, instrumentation and clinical applications, John Wiley & Sons. 116 2.56 FISICA NUMERICA Codice del Corso: 32328 Docente del Corso: Prof. Giovanni POLLAROLO PERIODO II Periodo Didattico PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il corso si prefigge di avvicinare gli studenti di Fisica all’uso del calcolatore affinchè siano in grado di affrontare i vari problemi numerici che incontrano nel corso dei loro studi. E’ organizzato in due moduli A e B che possono essere seguiti separatamente. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Introduzione di FORTRAN. In questa parte del corso verranno illustrate le caratteristiche fondamentali del linguaggio portando gli studenti in condizione di scrivere da subito programmi. Ovviamente in questa parte del corso verranno anche introdotti i comandi fondamentali del sistema operativo (UNIX e OVMS) in modo che gli studenti possano interagire agevolmente con le strutture di calcolo. Rappresentazione prospettica di oggetti 3 D. Si introdurranno le trasformazioni prospettiche e si farà uso delle istruzioni grafiche del FORTAN della Microsoft o della libreria X11R6. Errore, accuratezza e stabilità degli algoritmi. In questa parte si tratterà della rappresentazione binaria dei numeri interi e reali discutendo le sue implicazioni nei vari algoritmi. Si discuterà anche del problema della stabilità degli algoritmi. Algoritmi fondamentali: Derivata. Zeri di una funzione, integrati definiti. Loro applicazione a problemi fisici quali quantizzazione semiclassica del moto vibrazione delle molecole biatomiche: scattering in campo centrale. Funzione di riflessione, sezione d’urto e teoria classica dell’arcobaleno. Modulo B Equazioni differenziali ordinarie. Problemi alle condizioni iniziali. Algoritmi espliciti e impliciti. Metodo di 117 Runge-Kutta. Applicazione ai modi vibrazionali di una goccia di liquido studiati attraverso la collisione di due gocce. Applicazione anche al caso nucleare. Caos deterministico, biliardo di Sinay, e problemi bidimensionali. Problemi alle condizioni al contorno. Equazione di Schrdinger indipendente dal tempo, problema agli autovalori. Sviluppo in onde parziali. Calcolo degli sfasamenti. Equazioni algebriche lineari. Calcolo matriciale. Metodo di Gauss-Jordan per la matrice inversa, LU-decomposition per la soluzione di un sistema di equazioni algebriche. Equazione secolare, trasformazione di una matrice in forma tri-diagonale e sua soluzione. Applicazione al calcolo della densità nucleare. Equazioni differenziali a derivate parziali. Equazione della diffusione. Equazione di Schrdinger dipendente dal tempo (pacchetti d’ondata). Equazione della fluidodinamica (cenni). Numeri casuali. Integrali a più dimensioni. Metodo di Metropolis. L’esame consisterà di norma nello studio di un problema fisico concreto con il docente e nelle sua soluzione numerica. TESTI CONSIGLIATI 118 2.57 MECCANICA STATISTICA Codice del Corso: 32331 Docente del Corso: Prof. Luigi SERTORIO PERIODO I periodo didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Teorico-Generale PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Termodinamica. La prima legge. Trasformazioni reversibili e irreversibili. La funzione di stato entropia. I vari potenziali termodinamici. Lo scostamento dall’equilibrio valutato con l’availability di Gibbs. Le proprietà delle funzioni di risposta. Studio dettagliato del gas ideale. Sistemi etereogenei. Classificazione delle transizioni di fase. Le transizioni del primo tipo e il calore latente. Termodinamica di non equilibrio. Il sistema rigido. Stabilità, il lemma di Poincaré, gli esponenti di Liapunov. Condizioni al contorno di flusso e classificazione degli stati stazionari globali. Definizione di ecosistema in termini di entropia di Shannon. Relazione fra l’informazione caratterizzante l’ecosistema e il termine di produzione d’entropia. Meccanica statistica classica. Tendenza all’equilibrio secondo Boltzmann. Medie temporali. Descrizione dell’equilibrio mediante i vari ensembles. Equipartizione dell’energia. Trattazione del gas ideale usando gli ensembles microcanonico, canonico e grancanonico Modulo B Il passaggio alla Meccanica Statistica Quantistica. Gli ensembles nel formalismo quantistico non relativistico. Studio dei gas ideali di Bose e Fermi. Il comportamento dei solidi alle basse temperature Sviluppi pertubativi in T per i gas ideali 119 di Bose e Fermi. I gas ideali di neutrini e di fotoni. Le alte temperature. I gas massivi relativistici. TESTI CONSIGLIATI Esistono le dispense che sono molto ampie e che quindi vengono seguite in maniera selettiva. 120 2.58 TEORIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA TRASMISSIONE Codice del Corso: 32334 Docente del Corso: Prof. Luigi FAVELLA PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso caratterizzante per l’indirizzo Elettronico - Cibernetico PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Canali di comunicazione; entropia e informazione, caratteristiche delle sorgenti stazionarie; sorgenti markoviane; codici, compressione dell’informazione, primo teorema di Shannon. Canali disturbativi e loro capacità, codifica di canale e correzione degli errori, codici autocorrettori a blocchi, a raggruppamenti sferici, algebrici, introduzione ai codici ciclici, il secondo teorema di Shannon. Modulo B Anelli di polinomi e campi di Galis, proprietà di rivelazione e correzione degli errori nei codici ciclici, rivelazione e correzione degli errori sequenziali, alcuni codici in particolare codici convolutivi. Entropia per variabili continue; canali continui Gaussiani, elementi sulla Teoria della modulazione; filtraggio di segnali continui. TESTI CONSIGLIATI 121 2.59 TRATTAMENTO DEI SEGNALI GEOFISICI Codice del Corso: 32335 Docente del Modulo A: Prof. Renzo RICHIARDONE Docente del Modulo B: Prof.ssa Silvia ALESSIO PERIODO I Periodo Didattico - Modulo A II Periodo Didattico - Modulo B TIPO Corso propedeutico consigliato: Fisica dell’Atmosfera. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Preparare lo Studente ad usare il calcolatore per la soluzione di problemi nel campo della geofisica e della fisica dell’ambiente. Le lezioni teoriche sono affiancate da esercitazioni pratiche al computer in ambiente Unix, facendo uso dei linguaggi Fortran e MATLAB. ARGOMENTI TRATTATI Modulo A (Introduzione alle applicazioni numeriche) Il linguaggio Fortran : Lo standard 90/95 con particolare riferimento alla portabilità del codice - Introduzione agli schemi numerici dei modelli di circolazione dell’atmosfera Modulo B (Analisi del segnale) Segnali e sistemi a tempo discreto - Trasformata z - Rappresentazione di segnali e sistemi nel dominio della frequenza Trasformata di Fourier discreta (DFT) - Algoritmo veloce per il calcolo della DFT - I segnali discreti quali risultato di campionamento di segnali a tempo continuo - Filtraggio numerico - Progetto di filtri FIR - Trasformata di Hilbert discreta 122 - Approccio statistico all’analisi dei segnali - Autocorrelazione e spettro di potenza - Stima dello spettro di potenza con metodi non parametrici - Cenno ai metodi parametrici di stima spettrale - Analisi multivariata: l’esempio dell’analisi in componenti principali in campo reale e complesso applicato a campi meteoclimatici Esercitazioni Verranno svolte prevalentemente in linguaggio MATLAB TESTI CONSIGLIATI McCRACKEN D., SALMON W.I. - Computing for Engineers and Scientists with Fortran 77, Ed. Wiley, 1988. METCALF M., REID J., Fortran 90/95 explained, Ed. Oxford University Press, 1996. WMO-Garp N.17, Numerical Methods used in Atmospheric Models, Vol. I e II, 1989. OPPENHEIM A.V., SDHAFER W.I., Elaborazione Numerica dei Segnali, Ed. Angeli, 1989. MITRA S.K., KAISER J.F., Handbook for digital signal processing, Ed. Wiley, 1993. PREISENDORFER R.W., Principal Component Analysis in Meteorology and Oceanography, Ed. Elsevier, 1988. 123 2.60 ASTRONOMIA Codice del Corso: 33018 Docente del Corso: Prof. Attilio FERRARI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso attivato presso il corso di laurea in Matematica Il modulo A può essere scelto dagli studenti di fisica di qualunque indirizzo, ma senza Astrofisica nel piano di studio. Il modulo B può essere scelto dagli studenti di fisica di qualunque indirizzo. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Presentazione delle principali tecniche osservative e teoriche della moderna astronomia con approfondimento sullo studio della fisica delle galassie e della dinamica delle aggregazioni di galassie ARGOMENTI TRATTATI Modulo A: Concetti generali in astronomia 1. Lo sviluppo storico dell’astronomia. L’immagine globale dell’Universo sulla base delle attuali osservazioni. 2. Strumenti e tecniche di osservazione nelle diverse bande elettromagnetiche. Astrometria, fotometria, spettroscopia. Coordinate celesti e misure di tempo. 3. La teoria gravitazionale, leggi di Keplero e le leggi di Newton. Il problema dei due corpi, teoria delle orbite planetarie, le stelle binarie. Misure delle grandezze osservabili astronomiche; le misure di distanza. 4. Introduzione all’astrofisica stellare e galattica. Classificazione delle stelle, il diagramma di Hertzsprung-Russel. Struttura interna delle stelle, evoluzione stellare. Morfologia delle galassie, distribuzione delle galassie nell’Universo, aggregazioni di galassie. Modulo B: Dinamica galattica e dinamica delle galassie 124 1. La struttura cinematica della Galassia. Statistica stellare, orbite stellari, distribuzione del gas interstellare. Modello di Oort. Curva di rotazione della Galassia e il problema della massa oscura. Modello dinamico della Galassia. 2. La dinamica delle galassie ellittiche e spirali. Osservazioni e modelli. Classificazioni multiparametriche. La dinamica delle aggregazioni di galassie, gruppi, ammassi e superammassi. 3. La teoria gravitazionale di Einstein e la dinamica dell’Universo. La recessione delle galassie, legge di Hubble. Il flusso di Hubble. Modelli cosmologici di Friedmann. Lenti gravitazionali e onde gravitazionali. TESTI CONSIGLIATI A. Smith - Observational astronomy - Cambridge Univ. Press L. Gratton - Introduzione all’astrofisica - Zanichelli M. Zeilik, E. Smith - Introductory astronomy & astrophsyics - Saunders Publ. B. Carrol & D.A. Ostlie - An introduction to modern astrophsyics A. Ferrari - Appunti delle lezioni 125 2.61 BIOFISICA Codice del Corso: 35028 Docente del Corso: Prof. Renzo LEVI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso attivato presso il Corso di Laurea in Biologia Corso caratterizzante per l’indirizzo di Fisica dei Biosistemi. PROGRAMMA ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Cenni di biologia cellulare per studenti di fisica. Cenni sulle reazioni chimiche oscillanti e autocatalisi. Le teorie classiche dei trasporti di membrana: equazioni generali del trasporto, le leggi della diffusione, la teoria fenomenologica, le interferenze tra trasporti. Le equazioni dei flussi elettroosmotici (Nernst-Planck). Il potenziale di diffusione. L’equazione di Goldman-Hodgkin e Katz. I fenomeni bioelettrici: potenziale di membrana e correnti ioniche. La misura delle correnti di singolo canale, le fluttuazioni stocastiche, gli istogrammi e le distribuzioni dei tempi di apertura, i modelli a molti stati. La relazione tra correnti in voltage clamp totali e correnti di singolo canale. La ricostruzione del potenziale d’azione a partire dalle correnti elementari.La teoria di Hodgkin e Huxley, le equazioni e la ricostruzione del potenziale d’azione a partire dalla misura delle correnti ioniche misurate in voltage clamp. Modulo B Le tecniche sperimentali: le misure elettrofisiologiche con il patch-clamp, l’uso di tecniche di fluorescenza per misurare le concentrazioni ioniche e il potenziale di membrana. La struttura delle proteine canale. Permeazione, selettività, dipendenza dal voltaggio e dai ligandi. Le correnti di gating. Le famiglie di canali voltaggio dipendenti e operati da ligando e le famiglie di canali del cloro. Le mutazioni dei canali ionici 126 e la scoperta dei loro domini funzionali, la voltaggio dipendenza; l’inattivazione, il poro e i siti di blocco. Il ruolo delle differenti subunità. I possibili ruoli dei vari tipi di canale e alcune loro mutazioni patologiche. Esempi delle basi biofisiche della percezione sensoriale. Esercitazioni di simulazione di proprietà di canali ionici e sinapsi. TESTI CONSIGLIATI Hille B., Ionic channels of excitable membranes, SINAUER Aut. Vari, Forty years of membrane current in nerves, Physiol. Rev., 72 (4), 1992 Alberts et al., Biologia molecolare della cellula, Zanichelli (cenni generali di biologia cellulare per fisici) Current Opinion in Neurobiology (alcuni articoli di rassegna) Johnston and Wu, Foundations of Cellular Neurophysiology, MIT press 127 2.62 FISIOLOGIA GENERALE Codice del Corso: 35215 Docente del Corso: Prof. Davide LOVISOLO PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso attivato presso il Corso di Laurea in Scienze Biologiche PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Gli scambi fra la cellula e l’ambiente esterno. La membrana plasmatica e i suoi componenti. Trasporti attivi e passivi. Canali, pompe e cotrasporti. Gradienti di concentrazione ai capi della membrana plasmatica e loro ruolo. Fenomeni osmotici. I trasporti transcellulari. Le leggi della diffusione e dell’elettrochimica. I fenomeni bioelettrici; il potenziale di membrana a riposo. Le variazioni di permeabilità della membrana e i flussi ionici: ruolo dei transienti elettrici nella comunicazione fra le cellule e nella regolazione delle funzioni cellulari. L’eccitabilità elettrica nel nervo e nel muscolo: le teorie classiche. La teoria di Hodgkin e Huxley. I canali regolati dal voltaggio. Le cellule pacemaker. Propagazione dei segnali elettrici. Comunicazione cellulare elettrica e chimica: le giunzioni elettriche e le sinapsi chimiche. I meccanismi presinaptici e postsinaptici: regolazione della liberazione del trasmettitore, canali regolati da ligandi e da messaggeri intracellulari. Potenziali postsinaptici eccitatori ed inibitori. L’integrazione neuronale e la generazione di potenziali d’azione. Codificazione ampiezza/frequenza. Modulo B Plasticità sinaptica: basi cellulari dei meccanismi di apprendimento. Esempi di semplici circuiti neuronali. Gli agonisti 128 chimici e i recettori che mediano la loro azione: recettori accoppiati a proteine G e recettori ad attività enzimatica intrinseca. struttura e funzione delle proteine G. Vie di trasduzione del segnale e amplificazione. L’interazione con l’ambiente esterno: le cellule recettrici e i meccanismi di trasduzione del segnale. Il potenziale di recettore. Le leggi della trasduzione sensoriale e le basi cellulari della percezione. L’adattamento a livello recettoriale. Chemiocettori. Meccanocettori. La trasduzione nelle cellule cigliate. La trasduzione nei fotorecettori. Il citoscheletro e la motilità cellulare. La contrazione muscolare. Il muscolo scheletrico dei vertebrati: proteine contrattili e proteine regolatrici. La generazione della forza. Il ruolo del calcio. Accoppiamento eccitamento-contrazione. Meccanica della contrazione muscolare. Cenni di energetica del muscolo. Muscolo cardiaco e muscolo liscio: differenze con il muscolo scheletrico. TESTI CONSIGLIATI male, Zanichelli Eckert e Randall, Fisiologia Ani- Alberts e altri, Biologia Molecolare della Cellula, Zanichelli (III Ed.) Levitan and Kazmarek, The Neuron. Cellular and Molecular Biology, Oxford Univ. Press, 1991 129 2.63 FISIOLOGIA GENERALE II (INDIRIZZO FISIOPATOLOGICO) Codice del Corso: 35237 Docente del Corso: Prof. Giuseppe ALLOATTI PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso attivato presso il Corso di Laurea in Scienze Biologiche PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Il sangue e la linfa. Parte corpuscolata del sangue. Difese contro le malattie: immunità cellulare ed umorale. Coagulazione del sangue. Sistema circolatorio. Il cuore. Attività meccanica ed elettrica del cuore e della cellula cardiaca. Biofisica della circolazione del sangue. Circolazione nelle arterie; capillari e scambio con il liquido interstiziale. Ritorno venoso. Regolazione locale e nervosa dell’attività cardiocircolatoria. Adattamenti al lavoro muscolare. Sistema respiratorio. Meccanica della respirazione. Circolazione polmonare e scambio alveolo-capillare. Trasporto dei gas nel sangue: funzioni dell’emoglobina e trasporto dell’ossigeno; trasporto dell’anidride carbonica e funzione tampone del sangue. Regolazione nervosa e chimica dell’attività respiratoria. Sistema digerente. Processi digestivi nei diversi distretti del sistema digerente ed assorbimento intestinale. Motilità del sistema digerente e sua regolazione. Ormoni gastrointestinali. Funzioni del fegato e del pancreas esocrino. Bilancio energetico, metabolismo e nutrizione. Modulo B Organizzazione e sviluppo del sistema nervoso. La cellula nervosa. Funzioni del midollo spinale; riflessi spinali. Encefalo: organizzazione e funzioni. Controllo della postura e del 130 movimento volontario: sistema piramidale, nuclei della base e cervelletto. Funzioni sensitive: recettori periferici ed integrazione centrale. Attività elettrica cerebrale. Apprendimento e memoria. Sistema nervoso periferico. Ipotalamo e regolazione delle funzioni viscerali. Ambiente interno: liquidi intra- ed extracellulari. Equilibrio acido-base dell’organismo. Sistema escretore: il rene, filtrazione glomerulare, funzione del tubulo. Clearance renale. Riassorbimento dell’acqua, escrezione dei sali, del bicarbonato e degli idrogenioni. Sistema endocrino: ghiandole endocrine e funzione ormonale. Sistema ipotalamoipofisi. Tiroide, pancreas endocrino, midollare e corticale del surrene e regolazione del metabolismo cellulare. Paratiroidi e metabolismo del calcio. Le gonadi e funzioni endocrine del sistema riproduttivo. TESTI CONSIGLIATI dica, EDISES Rhoades and Tanner, Fisiologia Me- Berne and Levy, Principi di Fisiologia, AMBROSIANA Ganong, Fisiologia Medica, PICCIN 131 2.64 MECCANICA STATISTICA (Corso di Laurea in Scienze dei Materiali) Codice del Corso: 38045 Docente del Corso: Prof. Ferdinando GLIOZZI PERIODO I Periodo didattico TIPO Corso attivato presso il Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Corsi propedeutici: Istituzioni di Fisica Teorica PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Basi statistiche della termodinamica. Approccio all’equilibrio, medie e fluttuazioni; teorema del viriale; teorema di Liouville; matrice densità. Gli insiemi microcanonico, canonico e gran canonico; il limite termodinamico. Sistemi di Bose. Radiazione di corpo nero, gas di Bose ideale, condensazione di Bose-Einstein. Superfluidita’: eccitazioni elementari dell’ elio liquido II, vortici quantizzati. Teoria di Ginzburg-Landau dei superconduttori. Sistemi di Fermi. Comportamento magnetico di un gas di Fermi ideale; gas di elettroni nei metalli; emissione termoionica e fotoelettrica. Equilibrio statistico di una stella nana bianca. Transizioni di fase. Sistemi magnetici; Modello di Ising; approssimazione di campo medio; sviluppi ad alta e bassa temperatura. Simulazioni numeriche: Metodo Montecarlo, Dinamica molecolare. Fenomeni critici, esponenti critici, leggi di scala, il gruppo di rinormalizzazione alla Wilson Kadanoff. TESTI CONSIGLIATI L.Landau, E. Lifshitz, Fisica Statistica, Editori Riuniti, 1978 132 M.Toda, R. Kubo, N. Saito, Statistical Physics I ( Equilibrium Statistical Mechanics) Springer-Verlag, 1992. R.K. Pathria, Statistical Mechanics, Pergamon Press, 1985. 133 2.65 LABORATORIO DI ELETTRONICA Codice del Corso: 43082 Docente del Corso: Prof. Diego GAMBA PERIODO Corso Annuale TIPO Corso fondamentale del IV anno per l’indirizzo Elettronico Cibernetico PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO Il Laboratorio vuole ampliare la formazione di elettronica degli studenti di Fisica proiettandola verso applicazioni specifiche dei campi della ricerca ed industriale. ARGOMENTI TRATTATI Il Laboratorio si occupa delle problematiche elettroniche e funzionali dei circuiti e sistemi digitali. Vengono esaminate in dettaglio i sistemi con logiche bipolari e MOS, i circuiti di interconnessione e i sistemi di interfaccia e l’interazione tra sistemi elettronci ed il mondo esterno. Viene introdotto il linguaggio C++ come supporto di programmazione di sistemi di acquisizione. Nel Laboratorio lo studente apprenderá l’uso di CAD elettronico per la progettazione di circuiti, lo sviluppo di circuiti wired e con logiche programmabili,l’uso di microcontrollori, microprcessori e DSP. Argomenti trattati: Logiche bipolar: ECL, CMOS e I2L Sistemi logici combinatoriali Sistemi logici sequenziali Logiche programmabili Microcontrollori,microprocessori e DSP Sistemi di interconnessione: tra sistemi, tra sottosistemi e tra circuiti VLSI) 134 Canali di comunicazione, protocolli di comunicazione, componenti elettronici Interazione tra sistemi: Amplificatori Circuiti di interfaccia, Sistemi di acquisizione dati,campionamento, condizionamento del segnale,amplificatori, amplificatori per strumentazione, sample and hold, convertitori A/D e D/A Trasduttori ed trasduttori ( cenni ) Esercitazioni In laboratorio: Sviluppo di un sistema a microcontrollore a 1 bit Disegno schematico circuito con CAD Interfacciamento di bus con microcontrollore ( es. 68HC11 ) Realizzazione circuito con Logica programmata e verifica funzionalitá Sviluppo sistema acquisizione basato su microprocessore 68K Sviluppo di algoritmi di controllo in C++ Interfaccaimento sensore e trasduttore TESTI CONSIGLIATI Millman e Grabel, Microelectronics (II edizione), McGraw-Hill Intern. Appunti delle lezioni. Ulteriori testi saranno consigliati durante il Corso. 135 2.66 LABORATORIO DI FISICA DELLA MATERIA Codice del Corso: 43083 Docente del Corso: Prof. Ettore VITTONE PERIODO II Periodo Didattico TIPO Corso annuale fondamentale del IV anno per l’indirizzo di Fisica della Materia Corsi propedeutici: i corsi fondamentali e Fisica dello Stato Solido. PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Modulo A Caratterizzazione strutturale. Strutture Cristalline. Diffrazione e reticolo reciproco. Metodi sperimentali di diffrazione di raggi x. Tecniche di caratterizzazione elettrica, magnetica e termica di materiali conduttori, semiconduttori, isolanti e superconduttori. Misure eletriche in funzione della temperatura (resistività, metodo della corrente limitata da carica spaziale). Misure in presenza di un campo magnetico (misure di magnetoresistenza, effetto Hall, suscettività magnetica ed isteresi). Misura della temperatura di transizione e di corrente critica di materiali superconduttori sia in presenza che in assenza di campo magnetico. Modulo B Caratterizzazione morfologica. Introduzione alla microscopia elettronica a scansione. Produzione del vuoto. 136 Introduzione alle tecniche di produzione del vuoto. Rassegna dei vari tipi di pompe e dei più comuni trasduttori di pressione. Tecniche d’analisi superficiale. Introduzione alla spettroscopia indotta da raggi x (XPS) e da elettroni (spettroscopia Auger). Tecniche di caratterizzazione ottica di materiali semiconduttori ed isolanti. Introduzione alle principali tecniche di caratterizzazione ottica dei materiali. Spettroscopia d’assorbimento IR e UV-VIS. Fotoconducibilità. Spettroscopia fotoacustica. TESTI CONSIGLIATI C. KITTEL, Indroduzione alla fisica dello stato solido. S. M. SZE, Physics of Semiconductor Devices. Note delle lezioni. 137 2.67 LABORATORIO DI FISICA DELL’AMBIENTE Codice del Corso: 43084 Docente del Corso: Prof. Angelo PIANO PERIODO Corso Annuale TIPO Corso annuale fondamentale del IV anno per l’indirizzo Fisica Terrestre e dell’Ambiente Corsi propedeutici consigliati: Fisica dell’Atmosfera, Fisica dell’Ambiente PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Le lezioni teoriche prevedono l’approfondimento dei temi legati alla fisica evolutiva dello Strato Limite Planetario (Planetary Boundary Layer o P.B.L.) ed alle misure di variabili di interesse ambientale. Particolare attenzione sarà dedicata alle tematiche di misura, diretta o di telerilevamento, di: a. velocità del vento, b. temperatura (e suo profilo verticale), c. turbolenza, d. bilancio di radiazione e di energia nei bassi strati. Gli esperimenti, da effettuarsi in laboratorio o in campo (stazione sperimentale presso CNR - Area Ricerca), prevedono, in questa prima fase: a. L’uso diretto di strumentazione da campagna, non sensibilissima, ma d’uso semplice e immediato, e dei metodi di elaborazione rapida; b. L’uso della strumentazione veloce già operante e di apparecchature avanzatissime di telerilevamento (quali SODAR, RASS etc.) presso la stessa Area di Ricerca CNR; 138 c. Un esperimento, della durata di circa 25 ore, dedicato alla taratura, misura delle costanti di sensibilità, impiego diretto ed elaborazione delle risultanze sperimentali di un sensibile anemometro sonico (del quale si è già provveduto all’acquisto con il primo finanziamento) e di un microbarografo, installati sul terrazzo dell’Istituto. TESTI CONSIGLIATI A. Longhetto editor, Atmospheric Planetary Boundary Layer Physics, Ed. Elsevier (1980) R. B. Stull, An Introduction to Boundary Layer Meteorology, Ed. Kluver (1994) F. Pasquill, Atmospheric Diffusion, Ed. J.Wiley and Sons (1974) D. H. Lenschow, Probing the Atmospheric Boundary Layer, Am. Met. Soc. (1986) 139 2.68 LABORATORIO DI FISICA SANITARIA Codice del Corso: 43085 Docente del Corso: Prof.ssa Cristiana PERONI PERIODO Corso annuale TIPO Corso fondamentale del IV anno per l’indirizzo Fisica dei Biosistemi PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Il corso sarà costituito da lezioni introduttive in aula e da esercitazioni in laboratorio. Lo scopo è quello di introdurre lo studente ad alcune tecniche in uso nella fisica sanitaria nel campo della radioprotezione ed in quello della diagnostica medica con l’impiego di metodi fisici. Esperienza 1: Misure di bassi livelli di attività di radionuclidi gamma con un rivelatore al Ge iperpuro. Esperienza 2: Misure di attenuazione per illustrare i principi fisici della TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) con l’uso di una sorgente Na22 e ricostruzione della densità elettronica di un fantoccio costituito da plexiglass, aria e metallo. Esperienza 3: Misure di velocità di flusso con interferometria Doppler di ultrasuoni. Esperienza 4: Ricostruzione di immagini di fantocci di acqua/vetro con la tecnica della NMR (Nuclear Magnetic Resonance). TESTI CONSIGLIATI J. R. GREENING, Fundamentals of Radiation Dosimetry, Medical Physics Handbooks 6, Adam Hilger Ltd, Bristol. M. PELLICCIONI, Fondamenti Fisici della Radioprotezione, Pitagora Ed., Bologna. 140 H. E. JOHNS and J. R. CUNNINGHAM, The Physics of Radiology, Charles C. Thomas Publisher, Springfield, Illinois C. RUFFATTO et altri, RMN Risonanza magnetica nucleare in medicina, Piccin, Padova S. WEBB, The Physics of Medical Imaging, Institute of Physics Publishing, Bristol and Philadelphia R. K-HOBBIE, Intermediate Physics For Medicine and Biology - John Wiley & Sons K. DEBERTIN and R. HELMER, Gamma and X-Ray Spectroscopy with Semiconductor Detectors, North Holland 141 2.69 LABORATORIO DI FISICA SPAZIALE Codice del Corso: 43086 Docente del Corso: Prof. Gianni NAVARRA PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del IV anno per l’indirizzo di Astrofisica e Fisica Spaziale PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI Le tecniche di rivelazione in astrofisica sia per lo spettro elettromagnetico che per la componente corpuscolare: rassegna, esigenze specifiche, informazioni relative. Telescopi e rivelatori; tecniche di acquisizione dati e di analisi. Esperienze di laboratorio: ottica, montaggio, gestione, taratura di rivelatori. Spettri di scintillatori e misure di tempi di volo. Esperienze di rivelazione: osservazioni ottiche con CCD a un telescopio, analisi di immagini, osservazioni con fotometri, misure di radiazione Cerenkov, misure di mu-stopping, misure di sciami di raggi cosmici. Calcolo: simulazione di alcune osservazioni. TESTI CONSIGLIATI Dispense W.R. Leo Techniques for Nuclear and Particle Physics Experiments, Springer Verlag 142 2.70 LABORATORIO DI TECNOLOGIE FISICHE Codice del Corso: 43087 Docente del Corso: Prof. Gianfranco ZOSI PERIODO I Periodo Didattico TIPO Corso fondamentale del IV anno per l’indirizzo di Fisica Applicata PROGRAMMA SCOPO DEL CORSO ARGOMENTI TRATTATI La determinazione delle costanti fisiche fondamentali avviene attraverso esperimenti basati su misurazioni di elevata precisione ed accuratezza le quali, a loro volta, richiedono l’utilizzazione di adeguati strumenti di analisi progettuale e di apparecchiature complesse. Il corso, operando una selezione fra i vari segmenti di ricerca attualmente in corso nel progetto che riguarda la ri-determinazione della costante di Avogadro NA, si propone di illustrare quelli che hanno un carattere di generale applicabilità. Gli argomenti previsti riguardano: 1. Elementi di meccanica del continuo (mezzi elastici isotropi ed anisotropi) e metodi variazionali per la soluzione delle equazioni differenziali (PDE) che descrivono il comportamento termo-elasto-dinamico di dispositivi interferometrici (X ed ottici). Utilizzazione di programmi di simulazione per la relativa soluzione numerica. 2. Elementi di analisi di segnali periodici, impulsivi e aperiodici (analisi di Fourier e proprietà statistiche di fenomeni aleatori). I segnali verranno acquisiti da sensori di varia natura (fotodiodi, autocollimatori, sismometri, ...) collegati ad un banco interferometrico (ottico), ed elaborati con programmi on- off line. Il laboratorio prevede: 143 1. Allineamento di un interferometro di Michelson; rilevamento delle frange mediante PC in linea; analisi dei segnali (per mezzo di programmi in Mathematica e Fortran). 2. Simulazione di sistemi elasto-dinamici mediante il software di simulazione ANSYS. TESTI CONSIGLIATI G. E. MASE, Continuum Mechanics, Schaum Outline Series, 1986 J. N. REDDY, Finite Element Method, 2nd ed, McGrawHill, 1986 J. G. PROAKIS, Digital Signal Processing, PrenticeHall, 1995 I testi citati sono in visione presso il docente o reperibili presso la biblioteca Peano. 144