Riflessione, trasmissione o assorbimento L’indice di rifrazione complesso in funzione della frequenza è un parametro estremamente utile perché rappresenta tutte le caratteristiche ottiche del materiale. Quando la radiazione arriva su una sostanza può essere: riflessa, trasmessa o assorbita. La RIFLESSIONE è il processo per cui la luce incidente ritorna nello stesso mezzo da cui è arrivata. L’interazione con i primi strati atomici del materiale fa sì che le onde sferiche riemesse da tutti gli elettroni possono formare un fascio di luce rivolto in direzione opportuna rispetto alla superficie (angolo di incidenza = angolo di riflessione). Il disegno schematizza con 3 frecce colorate una fascio policromatico che arriva sull’oggetto, mentre un solo colore viene riflesso: le proprietà di riflessione sono funzione della frequenza della radiazione. La radiazione riflessa può essere agevolmente misurata con un rivelatore. La radiazione non riflessa si propaga all’interno del materiale, cambiando la velocità e la direzione (Legge di Snell della rifrazione). La parte di essa che viene ASSORBITA non è direttamente misurabile, a meno che non vi siano effetti indotti (luminescenza, fotoconducibilità, riscaldamento,…) misurabili macroscopicamente. Infine la parte di radiazione che viene TRASMESSA, e’ quella che fuoriesce dal materiale dopo averlo attraversato,. Può essere anch’essa misurata da un rivelatore. Anche qui il disegno, schematizzando il fascio trasmesso con una sola freccia colorata, evidenzia la dipendenza dalla frequenza. Come varia l’intensità della radiazione che attraversa il materiale? Focalizziamo l’attenzione solo sull’intensita’ della radiazione e non sulla sua composizione cromatica: ~ n ~() n() ik () n I I 0 e - αz I0 sostanza z dove: 2k α (cm-1) coefficiente di assorbimento (caratteristico della sostanza) I < I0 I I 0 e - αz I (ua) 0 z z (mm) Si definisce Ir R I0 It T I0 COEFFICIENTE DI RIFLESSIONE (o Riflettività, o Riflettanza) COEFFICIENTE DI TRASMISSIONE (o Trasmettività, o Trasmittanza). Sulla superficie non c’è assorbimento per cui la radiazione può essere solo o trasmessa o riflessa: quindi R T 1 I coefficienti dipendono dall’angolo di incidenza e dal tipo di polarizzazione rispetto al piano d’incidenza. Per incidenza normale non solo si semplificano molto, ma sono gli stessi per entrambe le polarizzazioni (Leggi di Fresnel): 2 n1 n2 R n1 n2 2 4n1n2 T 1 R 2 n1 n2 Introducendo l’indice di rifrazione relativo n2 n n1 se il mezzo 1 è l’aria (n1=1), sempre a incidenza normale, le formule di Fresnel si riducono a: 1 n R 2 1 n 2 4n T 1 R 2 1 n Se si considera anche l’assorbimento nel mezzo materiale si definisce IA A I0 COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO e si ha: I R IT I A I 0 ovvero R T A 1 Studiamo la variazione dell’intensità di un fascio luminoso quando attraversa un mezzo materiale e consideriamo dettagliatamente il percorso della luce ricordando che la riflessione e la trasmissione avvengono ad OGNI superficie di separazione tra due mezzi otticamente diversi (cioè con differente indice di rifrazione complesso). Alla superficie una parte e’ riflessa, una e’ trasmessa I t I 0T1 I 0 1 R1 Nel materiale subisce una attenuazione, secondo i meccanismi di interazione descritti dal coefficiente di estinzione k e 2k z ez Inoltre il vettore d’onda K va moltiplicato per n , e rappresenta un’onda che si propaga con un vettore d’onda nK 2 n (cioè con lunghezza d’onda più corta) Ne consegue che l’ampiezza dell’onda che si propaga nel materiale diminuisce esponenzialmente, e si può scrivere come: I z I 0 1 R1 e 2k z I 0 1 R1 ez Più è grande k , più il materiale è assorbente per la lunghezza d’onda in esame; solo se k = 0 il mezzo è perfettamente trasparente. La propagazione e l’assorbimento continuano finché la luce non raggiunge la superficie 2 del materiale in z=L, dove l’intensità vale: I L I 0 1 R1 eL Il prodotto αL definisce la DENSITA’ OTTICA D del materiale. Se α = 0 (materiale trasparente) D=0 per qualsiasi spessore; se α ≠ 0 D ≠ 0 e cresce con lo spessore. La luce che arriva alla superficie 2 (per la quale valgono i due coefficienti R2 e T2) subisce una parziale riflessione interna, nel tornare indietro, incontrerà la superficie 1, subendo ancora riflessioni e trasmissioni multiple, e così via. La parte non riflessa è invece trasmessa attraverso la superficie 2 con l’intensità: I t I L1 R2 I 0 1 R1 1 R2 eL 1 Quando la riflettività è bassa (<1%), si può supporre che la luce possa solo essere assorbita o trasmessa. Con R1 e R2 trascurabili (praticamente nulli) l’intensità trasmessa è I t I 0 e L In questo caso abbiamo per caratterizzare otticamente un mezzo è sufficiente misurare solo It e Io, utilizzando due rivelatori. Il rapporto It T e L I0 è detto trasmettività ed è un numero legato all’assorbimento del materiale in funzione della lunghezza d’onda. Si definisce Assorbanza (di un mezzo di spessore L): I 1 0 A log 10 log 10 I ( L) T t log 10 T log e L L L L log e ln 10 2.30 COSA SUCCEDE ALLA RADIAZIONE ASSORBITA? Atomi o elettroni, messi in oscillazione con una certa velocità hanno energia cinetica. Trattandosi di un moto che avviene all’interno della sostanza, questa non si sposta macroscopicamente, e si dice che è l’Energia Interna della sostanza. Si manifesta sotto forma di aumento di temperatura