UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Tesi di Dottorato di Ricerca in INGEGNERIA ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONE XX CICLO SETTORE SCIENTIFICO ING – INF 07 “Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA” Relatori: Ch.mo Prof. Ing. Andrea Bernieri Ch.mo Dott. Ing. Luigi Ferrigno Coordinatore: Ch.mo Prof. Ing. Giovanni Busatto Addottorando: Ing. Cristiano Luongo ANNO ACCADEMICO 2007/2008 1 Indice INTRODUZIONE .....................................................................................5 CAPITOLO 1 LA POWER QUALITY E LA NORMATIVE DI RIFERIMENTO..........11 1.1 SINTESI.............................................................................................11 1.2 LA POWER QUALITY ....................................................................11 1.3 DISTURBI DI POWER QUALITY..................................................14 1.3.1 CLASSIFICAZIONE 15 1.4 LA SITUAZIONE NORMATIVA ....................................................16 1.5 NORMA IEC 61000-4-30 METODI DI MISURA DELLA QUALITÀ DELLA POTENZA....20 1.5.1 1.5.2 1.5.3 1.5.4 1.5.5 1.5.6 1.5.7 1.5.8 1.5.9 ORGANIZZAZIONE DELLE MISURE CLASSI DI PRESTAZIONE ED INCERTEZZA MISURA DEI DISTURBI DELLA TENSIONE MISURA DEI DISTURBI DELLA CORRENTE AGGREGAZIONE DI MISURE SU INTERVALLI TEMPORALI MARCATURA VERIFICA DELL’IMPLEMENTAZIONE TRASDUTTORI LINEE GUIDA PER APPLICAZIONI CONTRATTUALI DELLE MISURE 20 21 25 37 39 41 42 44 DELLA QUALITÀ DELLA POTENZA 47 1.6 CONCLUSIONI.................................................................................48 BIBLIOGRAFIA ......................................................................................49 CAPITOLO 2 NORMA IEC 61000-4-7 ...........................................................................50 2.1 SINTESI.............................................................................................50 2.2 DESCRIZIONE .................................................................................50 2.3 STRUTTURA GENERICA DI UNO STRUMENTO DI MISURA 51 2.3.1 2.3.2 2.3.3 CIRCUITI DI INGRESSO DI TENSIONE CIRCUITI DI INGRESSO DI CORRENTE ELABORAZIONE DEI SEGNALI 54 55 56 2.4 REQUISITI DI PRECISIONE..........................................................60 2 2.5 CONFIGURAZIONE DELLO STRUMENTO DI MISURA PER LA VALUTAZIONE DI EMISSIONI ARMONICHE............61 2.6 RAGGRUPPAMENTO .....................................................................64 2.7 CALCOLO DELLA DISTORSIONE ARMONICA........................68 2.8 SPIANAMENTO ...............................................................................70 2.9 MISURE DELLA GAMMA DI FREQUENZE ARMONICHE DA 2 KHZ A 9 KHZ..........................................................................71 BIBLIOGRAFIA ......................................................................................74 CAPITOLO 3 RETE DI SENSORI WIRELESS PER IL MONITORAGGIO DELLA POWER QUALITY IN ACCORDO ALLA NORMA IEC 61000-4-30 .....75 3.1 SINTESI.............................................................................................75 3.2 SISTEMA DI MISURA DISTRIBUITO ..........................................75 3.3 LA PROPOSTA.................................................................................77 3.3.1. 3.3.2. NODO SENSORE WIRELESS IL DISPOSITIVO DI CONTROLLO 78 84 3.4 CARATTERIZZAZIONE METROLOGICA ED ANALISI DELLE PRESTAZIONI ...........................................86 3.4.1. 3.4.2. CARATTERIZZAZIONE METROLOGICA DELLA SONDA DI TENSIONE PROCEDURA DI MISURA REALIZZATA E SOFTWARE DI 86 3.4.3. CARATTERIZZAZIONE METROLOGICA VALUTAZIONE DELL’AFFIDABILITÀ 88 92 3.5 CONCLUSIONI.................................................................................93 BIBLIOGRAFIA .....................................................................................95 CAPITOLO 4 GROUPING ED APPROCCIO CON FILTRI DIGITALI .......................97 4.1 NORME E STANDARD ...................................................................97 4.1.1. IEC 61000-4-7 98 4.2 APPLICABILITÀ DEI FILTRI DIGITALI PER LA VALUTAZIONE DEGLI INDICI DI PQ .......................103 3 4.2.1. 4.2.2. 4.2.3. ARCHITETTURA DEL FILTRO TIPO ORDINE 104 105 105 4.3 APPROCCIO...................................................................................108 4.4 SIMULAZIONI ...............................................................................108 4.4.1. 4.4.2. 4.4.3. 4.4.4. 4.4.5. BLOCCO DEL SEGNALE BLOCCO DI ELABORAZIONE BLOCCO PER IL CALCOLO DEGLI INDICI CONFRONTO TRA APPROCCI MEDIANTE L’UTILIZZO DEGLI INDICI QUANTIZZAZIONE VERTICALE 109 115 121 122 134 4.5 EMULAZIONI ...............................................................................138 4.6 CONCLUSIONI...............................................................................142 BIBLIOGRAFIA ....................................................................................144 CAPITOLO 5 IMPLEMENTAZIONE SU FPGA E PROVE SPERIMENTALI ..........145 5.1 INTRODUZIONE............................................................................145 5.2 ARCHITETTURA DELLO STRUMENTO DI MISURA PROPOSTO .......................146 5.2.1. 5.2.2. 5.2.3. 5.2.4. 5.2.5. 5.2.6. 5.2.7. 5.2.8. 5.2.9. 5.2.10. 5.2.11. 5.2.12. 5.2.13. 5.2.14. 5.2.15. SCHEMA GENERALE DEL SISTEMA DI MISURA BANCO DI PROVA IL FIRMWARE REALIZZATO FILTRAGGIO CALCOLO DEL VALORE EFFICACE OTTIMIZZAZIONE DEL FIRMWARE MULTIPLEXAGGIO DEI FILTRI FREQUENZA MASSIMA ACQUISIZIONE BLOCCO CONTATORE GENERALE VISUALIZZAZIONE DEI RISULTATI RISORSE UTILIZZATE BANCO DI PROVA PROVE SPERIMENTALI ANALISI DEI RISULTATI 146 150 152 153 156 158 158 169 170 173 174 176 176 177 182 BIBLIOGRAFIA ....................................................................................184 APPENDICE A ......................................................................................185 CONCLUSIONI .....................................................................................192 4 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Introduzione Lo studio della Power Quality (PQ) può essere riferito all’analisi a regime ed in transitorio dei disturbi che evolvono in un sistema elettrico e che scaturiscono dall’interazione fra le sorgenti di alimentazione ed i carichi. L’interesse nello studio della PQ è in continua crescita, in relazione non solamente alla semplice proliferazione dei disturbi nel singolo sistema elettrico, ma soprattutto alle conseguenze di carattere tecnico ed economico che un incremento del livello dei disturbi può comportare in un quadro di sempre maggiore interconnessione dei sistemi elettrici e di deregolamentazione del mercato dell’energia elettrica, ove risulta di fondamentale importanza non solo individuare la presenza, ma anche la fonte dei disturbi, ovvero, le responsabilità [1]. La rilevanza e l’attualità delle tematiche connesse all’individuazione delle fonti dei disturbi nei sistemi elettrici è confermata dall’interesse della comunità scientifica internazionale che ha proposto, e sta proponendo, differenti possibili soluzioni a questi problemi. Sebbene ancora non ci sia un accordo univoco su quale possa essere la tecnica più generale ed efficace, la maggioranza di queste concorda nella necessità di eseguire monitoraggi Introduzione 5 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA distribuiti della PQ, circostanza questa che impone pesanti specifiche riguardo alle caratteristiche metrologiche ed ai costi degli strumenti impiegati. Sul mercato sono oggi disponibili diversi strumenti in grado di valutare la qualità dell’energia, realizzati in accordo con le specifiche imposte dalle norme di settore (IEC 61000-4-30 ed IEC 61000-4-7). Tali strumenti sono, però, caratterizzati da costi elevati che ne limitano l’applicazione in sistemi di misura distribuiti [2]-[6]. La comunità scientifica ha investito in tali problematiche proponendo differenti architetture di misura, che prevedono anche l’utilizzo di sistemi wireless, sensori collegati via web, etc. [5]-[6]. L’approccio comune a tutte le soluzioni, sia commerciali che proposte dalla comunità scientifica, guidato dai suggerimenti delle norme di settore (IEC 61000-4-7), è l’utilizzo di analisi digitali dei dati nel dominio della frequenza mediante l’algoritmo FFT (Fast Fourier Transform). Tale algoritmo, in un sistema trifase con neutro, comporta un notevole onere computazionale dovendo essere digitalizzate ed analizzate quattro tensioni e quattro correnti con fissate specifiche di precisione nella valutazione degli indici di PQ che lasciano ben pochi gradi di libertà nella scelta del numero di campioni da processare e/o del modo di processare i dati; gradi di libertà che avrebbero invece permesso riduzioni nell’onere computazionale. Tutto Introduzione 6 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA ciò comporta la necessità di utilizzo di sistemi ad elevate prestazioni con conseguente incremento dei costi. Approcci alternativi a quello classico basato sull’FFT nell’analisi della PQ, in cui si utilizzano filtri digitali, sono già stati proposti in letteratura, [7]-[8]. In tutte le soluzioni proposte, l’utilizzo di tali filtri viene relegato all’identificazione e classificazione di eventi, senza considerare né la possibilità di implementazione in strumenti a basso costo né le specifiche di calcolo imposte dalle norme. L’analisi nel dominio della frequenza richiesta dalle norme di settore (in particolare la IEC 61000-4-7) è infatti basata sul concetto di grouping, ovvero sul calcolo dei gruppi armonici ed interarmonici della frequenza fondamentale. È in questa ottica invece che in questa tesi si propone un’analisi atta a valutare l’applicabilità di filtri digitali per la valutazione degli indici di PQ nel rispetto degli standard IEC, che implementati su piattaforma FPGA possano fornire una valida alternativa alla classica analisi FFT riducendo gli oneri di calcolo, semplificando l’architettura ed abbassando notevolmente i costi. Differenti sono i parametri che concorrono alla realizzazione di un filtro appropriato ed ottimizzato per la valutazione della PQ. Tra gli altri, i Introduzione 7 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA parametri che sono stati presi in considerazione ed analizzati, sono: l’architettura, il tipo e l’ordine del filtro. Per quanto concerne l’architettura del filtro, sono state analizzate due possibili soluzioni: la realizzazione di un filtro “formato” sul gruppo armonico od interarmonico di interesse (“filtri di gruppo DBF”) che fornisce direttamente l’informazione di interesse (il valore efficace del gruppo armonico od interarmonico di tensione o corrente); la realizzazione di una serie di filtri accordati sulle singole armoniche od interarmoniche (“filtri di tono DPF”) con una larghezza di banda di 5 Hz, nel qual caso l’informazione di interesse deve essere ottenuta mediante una successiva ma semplice elaborazione. Per ognuna delle architetture proposte sono stati analizzati due tipi di filtro: FIR (Finite Impulse Response) ed IIR (Infinite Impulse Response. Fissati il tipo e l’architettura del filtro, il suo ordine è stato scelto in modo da ottenere il miglior compromesso tra le prestazioni metrologiche richieste e la fattibilità di implementazione su uno strumento a basso costo. Al fine di confrontare le prestazioni dei diversi possibili filtri, ottenuti variando i parametri menzionati, sono state analizzate le rispettive risposte a differenti casi studio di tensioni e correnti usualmente presenti in un sistema elettrico. Introduzione 8 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA A valle della caratterizzazione sperimentale dei filtri realizzati, si è proceduto all’implementazione degli stessi su una architettura FPGA. In seguito ad ulteriore prove è stato possibile avere una conferma sperimentale dei risultati ottenuti mediante test con segnali emulati e reali. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI [1].M.H.J. Bollen, “Understanding Power Quality Problems: Voltage Sags and Interruptions”, New York, IEEE Press, 1999. [2].C. Muscas, “Assessment of electric power quality: indices for identifying disturbing loads,” ETEP, vol. 8, no. 4, pp. 287–292, 1998. [3].A. P. J. Rens and P. H. Swart, “On techniques for the localization of multiple distortion sources in three-phase networks: time domain verification,” ETEP, vol. 11, no. 5, pp. 317–322, 2001. [4].A. Ferrero, S.Salicone, G. Todeschini, “A Fuzzy method for the identification of the sources producing harmonic pollution in the electric network”, Atti del IMTC/2007, Varsavia, Polonia, 2007. [5].Bucci, G.; Fiorucci, E.; Landi, C.; “Digital Measurement Station for Power Quality Analysis in Distributed Environments”, IEEE Trans. on Instr. and Meas., vol. 52, pp 75-84, no. 1, February 2003. Introduzione 9 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA [6].A. Bernieri, L. Ferrigno, M. Laracca, P. Verde, “Wireless Sensor Network for Power Quality Monitoring According to IEC 61000-4-30”, Proc. of XIII IMEKO-TC4, Athen, Greece, Vol. 2, pp. 752-758, Sept. 2004. [7].Dash, P.K.; Chilukuri, M.V.; “Hybrid S-Transform and Kalman Filtering Approach for Detection and Measurement of Short Duration Disturbances in Power Networks”, IEEE Trans., Instr., Meas., Vol. 53, No. 2, April 2004. [8].Chen, Z.; Urwin, P.; “Power Quality Detection and Classification Using Digital Filters”; PPT IEEE Power Tech Conference, 2001. Introduzione 10 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Capitolo 1 La Power Quality e la normative di riferimento 1.1 Sintesi In questo capitolo viene introdotto il concetto di Power Quality, PQ, e ci si sofferma sull’importanza della regolamentazione della qualità della fornitura elettrica. Dopo alcune considerazioni sugli effetti dei disturbi di PQ, viene analizzata l’attuale situazione normativa, soffermandosi in particolare sulla norma IEC 61000-4-30, riguardante i metodi di misura della qualità della potenza. 1.2 La Power Quality Negli ultimi anni, con la liberalizzazione dei mercati energetici, la regolamentazione della qualità della fornitura elettrica ha assunto crescente interesse. Le aziende distributrici devono assicurare la continuità dell’alimentazione e la qualità della tensione, al fine di garantire il rispetto delle regole dell’autorità e la soddisfazione del cliente. Gli operatori del sistema sono sempre più incoraggiati a riferire informazioni relative alle prestazioni del sistema elettrico alle parti esterne, e cioè agli utenti ed alle Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 11 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA autorità di regolamentazione [1,1]. È, pertanto, molto importante introdurre tra le prestazioni del sistema la Power Quality o qualità del servizio. Una definizione comunemente accettata di “qualità del servizio” della fornitura di energia elettrica comprende i tre aspetti di: affidabilità dell’alimentazione, qualità della tensione e diffusione dell’informazione [1.2]. I primi due aspetti, di carattere tecnico, sono compresi in ciò che viene comunemente definita con terminologia anglosassone PQ. Gli studi di affidabilità dell’alimentazione sono rivolti prevalentemente alle interruzioni del servizio ed impiegano i modelli probabilistici ed affidabilistici dei sistemi complessi, oltre che le tecniche tradizionali di analisi dei sistemi elettrici. Gli studi sulla PQ, riguardanti la qualità della tensione, sono in genere rivolti all’analisi delle deviazioni dalle forme d’onda ideali delle tensioni e delle correnti. Tali studi impiegano le tecniche tipiche del tipo di disturbo considerato, derivanti dalle tecniche generali di analisi dei sistemi elettrici. Gli indici di qualità della tensione sono stabiliti in accordo ai fenomeni che li hanno originati ed alle loro conseguenze. La diffusione dell’informazione ha un ruolo prettamente commerciale. Mentre in passato la Power Quality è stata spesso considerata come un “dovere” implicito dei gestori del sistema, oggi gli obiettivi di qualità sono diventati sempre più espliciti sia sotto forma di contratti negoziati con i Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 12 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA clienti, sia sotto forma di obiettivi precisi concordati con l'autorità di regolamentazione. In effetti un certo numero di regolamentatori hanno già definito, o intendono stabilire, degli obiettivi di PQ (ad esempio, la continuità dell’alimentazione e la qualità della tensione) che devono essere soddisfatti dai sistemi di fornitura di energia elettrica. In alcuni paesi le autorità di regolamentazione possono anche imporre sanzioni in caso di mancato rispetto dei suddetti obiettivi. Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati è essenziale che le parti interessate concordino sul metodo da utilizzare per la raccolta e la presentazione dei dati di PQ. La deregolamentazione sta, pertanto, avendo effetti tangibili sulla PQ con la conseguente necessità di ampie azioni per raggiungere standard adeguati. I distributori devono non solo monitorare le loro prestazioni in termini di PQ, ma anche prevederle, al fine di evitare costi aggiuntivi per le qualità inadeguata della fornitura ai loro clienti; costi che sono legati alle sanzioni previste per il mancato rispetto di livelli minimi di prestazione che possono essere direttamente inclusi negli specifici contratti negoziati con i clienti, o, come accade in Italia per la continuità della fornitura, fissati come obiettivi di qualità concordati con le autorità nazionali di regolamentazione [1,1]. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 13 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 1.3 Disturbi di Power Quality La PQ ha assunto un’importanza crescente con la diffusione di apparati elettronici per la gestione ed il controllo dei più diffusi processi energetici e produttivi presenti nei diversi settori d’utenza elettrica. La sensibilità di questi apparati a deviazioni, anche minime, dei parametri elettrici dell’alimentazione dagli standard ideali è, infatti, aumentata notevolmente. Tali deviazioni, comunemente definite “disturbi” della PQ, comprendono eventi transitori e stazionari molto diffusi quali: armoniche di corrente e di tensione, micro-interruzioni, fluttuazioni di tensione, interruzioni brevi e lunghe, sovratensioni e sovracorrenti impulsive, ecc.. Gli effetti di tali disturbi possono condizionare anche significativamente, nei casi più gravi, il corretto funzionamento dei componenti d’impianto fino a compromettere temporaneamente il normale iter del processo energetico o produttivo interessato. Nei settori d’utenza industriale e del terziario avanzato, per esempio, tali disturbi possono dare origine a fastidiosi, oltreché costosi, disservizi dell'attività produttiva che hanno reso nel passato, e rendono tuttora, il ricorso da parte dell'utente a strumenti di riduzione o eliminazione dei disturbi una pratica necessaria [1.3]. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 14 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Perché l'utente possa eliminare o ridurre gli effetti negativi dovuti ai disturbi della PQ occorre che istalli strumenti di riduzione o eliminazione dei disturbi stessi. Uno scarso livello di qualità dell’alimentazione può, infatti, portare i seguenti effetti negativi sulle apparecchiature: - malfunzionamento; - arresto; - riduzione della vita utile; - danneggiamento; - perdita di dati informatici; - perdite di energia elettrica. D’altro canto anche il fornitore è interessato a valutare i disturbi di PQ sia per poter fornire un prodotto con un’elevata qualità che per porre dei limiti al cliente in modo che non “inquini”. 1.3.1 Classificazione I disturbi di Power Quality vengono classificati a seconda del tipo di scostamento della forma d’onda da quella ideale, in accordo alla norma IEEE 1159-1995, come indicato nella Tabella 1.1. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 15 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Tabella 1.1 - Classificazione dei disturbi di Power Quality. Categoria Impulsivi Transitori Oscillatori Istantanee Variazioni di breve durata Momentanee Temporanee Variazioni di lunga durata Nanosecondo Microsecondo Millisecondo Bassa frequenza Media frequenza Alta frequenza Sag Swell Interruzioni Sag Swell Interruzioni Sag Swell Interruzioni Sottotensioni Sovratensioni Squilibrio DC Offset Armoniche Distorsioni Interarmoniche Notching Noise Fluttuazione delle tensioni Variazioni della frequenza Durata <50 ns 50 ns -1 ms > 1 ms 0.3 – 50 ms 20 µs 5 µs 0.5 – 30 periodi 0.5 – 30 periodi 0.5 periodi - 3 s 30 periodi - 3 s 30 periodi - 3 s 3 s -1 min 3 s -1 min 3 s -1 min > 1 min > 1 min > 1 min permanente permanente permanente permanente permanente permanente intermittente < 10 s Ampiezza 0 – 4 p.u. 0 – 8 p.u. 0 – 4 p.u. 0.1 – 0.9 p.u. 1.1 – 1.8 p.u. < 0.1 p.u. 0.1 – 0.9 p.u. 1.1 – 1.4 p.u. < 0.1 p.u. 0.1 – 0.9 p.u. 1.1 – 1.2 p.u. 0.0 p.u. 0.8 – 0.9 p.u. 1.1 – 1.2 p.u. 0.5 - 2% 0 – 0.1% 0 - 20% 0 – 2% 0 – 1% 0.1 - 7% - 1.4 La situazione normativa Il crescente interesse verso la PQ ha incentivato negli ultimi anni la formulazione di nuovi standard. Sia la IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers) che la IEC (Commissione Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento Elettrotecnica 16 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Internazionale) hanno, infatti, realizzato alcuni standard riguardanti tale problematica. La normativa IEC 61000-X-Y [1.4] affronta il tema della compatibilità elettromagnetica ed è divisa nelle seguenti parti: - parte 1 - generalità (principi fondamentali, definizioni, terminologia); - parte 2 - ambiente (descrizione e classificazione dell’ambiente); - parte 3 - limiti (di emissione e di immunità); - parte 4 - tecniche di prova e di misura; - parte 5 - linee guida per l’installazione e l’attenuazione; - parte 6 - norme generiche; - parte 9 – miscellanea. Le sezioni di maggior interesse ai fini della PQ sono: - IEC 61000-4-30 “metodi di misura della qualità della potenza”, dove vengono definiti i metodi di misura dei vari parametri che definiscono la qualità della potenza elettrica fornita o scambiata in un determinato punto della rete di trasmissione e distribuzione; Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 17 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - IEC 61000-4-7 “guida generale per le misure di armoniche ed interarmoniche e relativa strumentazione, applicabile alle reti di alimentazione ed agli apparecchi ad esse connessi”, dove viene definita la strumentazione ed i metodi necessari per misurare, per frequenze fino a 9 kHz, le componenti armoniche ed interarmoniche prodotte dagli apparati connessi alle reti di distribuzione dell'energia elettrica a 50 ed a 60 Hz; - IEC 61000-3-2 “limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso ≤ 16 A per fase)”, dove sono definiti i limiti, in condizioni specifiche di prova, delle correnti armoniche immesse nella rete pubblica di distribuzione a bassa tensione dagli apparecchi elettrici ed elettronici; - IEC 61000-4-15 “flickermetro - specifiche funzionali e di progetto”, dove sono fornite informazioni di base per la progettazione e la strumentazione di un apparecchio analogico o digitale per la misura del flicker; - IEC 61000-3-3 “limitazione delle fluttuazioni di tensione e del flicker in sistemi di alimentazione in bassa tensione per Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 18 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA apparecchiature con corrente nominale ≤ 16 A e non soggette ad allacciamento su condizione”, dove è riportata la limitazione delle fluttuazioni di tensione e del flicker presenti nei sistemi pubblici di alimentazione in bassa tensione. Le principali norme della IEEE che si occupano della PQ sono: - IEEE 1159-1995 “Recommended practice for monitoring electric PQ”, dove sono definiti la terminologia usata nella PQ, l’impatto della PQ sul fornitore e sui carichi degli utenti e la misura del fenomeno elettromagnetico; - IEEE 1159.3-2003 “Recommended practice for the transfer of PQ data”; - IEEE 519-1992 “Recommended practices and requirements for harmonic control in electrical power systems”; - IEEE Trial-Use 1459-2000 “Definitions for the measurement of electric power quantities under sinusoidal, non-sinusoidal, balanced, or unbalanced conditions”. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 19 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 1.5 Norma IEC 61000-4-30 - Metodi di misura della qualità della potenza La norma IEC 61000-4-30 definisce i metodi di misura e di interpretazione degli indici di PQ nei sistemi di alimentazione a corrente alternata a 50 Hz ed a 60 Hz, al fine di ottenere, indipendentemente dallo strumento utilizzato, risultati attendibili, ripetibili e comparabili. La norma non fornisce le soglie per effettuare le misure. I parametri di PQ considerati nella norma sono: la frequenza, i buchi di tensione, le sovraelevazioni di tensione, le interruzioni, le armoniche ed interarmoniche di tensione, le armoniche ed interarmoniche di corrente, lo squilibrio tra le fasi, il flicker, le tensioni transitorie, i segnali trasmessi sulla rete, le variazioni rapide di tensione. Può essere prevista, in base allo scopo della misura, solo la misura di un sottoinsieme di tali parametri. I metodi per la misura delle armoniche ed interarmoniche di corrente e di tensione vengono invece definiti in modo dettagliato dalla IEC 61000-4-7. 1.5.1 Organizzazione delle misure In Fig 1.1 è mostrata l’intera catena di misura. La grandezza elettrica da misurare può essere direttamente accessibile o accessibile attraverso trasduttori di misura. La norma, comunque, non considera i trasduttori e la loro incertezza, ma dà alcuni suggerimenti. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 20 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 1.1 - Catena di misura. La IEC 61000-4-30 definisce i metodi di misura sia per i sistemi monofase che per quelli polifase, ma non impone la scelta dei valori elettrici da misurare. La misura di tensione può essere fatta tra fase e neutro, tra due fasi, o tra neutro e terra. La corrente può essere misurata su ciascun conduttore, inclusi i conduttori di terra e di neutro. In alcuni casi è preferibile, ad esempio, misurare simultaneamente la tensione tra fase e terra e la corrente circolante in una fase. 1.5.2 Classi di prestazione ed incertezza La norma definisce, inoltre, due classi di prestazione, A e B, per ogni parametro misurato. La prestazione di classe A è consigliata quando sono necessarie misure precise, ad esempio per applicazioni contrattuali, per dirimere controversie, per verificare la conformità con le norme etc. La misura di un parametro deve essere compresa entro l’incertezza specificata, come mostrato in Tabella 1.2, quando tutti gli altri parametri sono compresi nell’intervallo delle grandezze di influenza, come indicato nella Tabella 1.3. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 21 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA La prestazione di Classe B è consigliata se si vuole realizzare uno strumento a basso costo e non sono richiesti bassi livelli di incertezza, ad esempio per indagini statistiche, per interventi volti a risolvere problemi etc. La misura di un parametro deve essere compresa entro l’incertezza specificata, come mostrato in Tabella 1.4, quando tutti gli altri parametri sono nell’intervallo delle grandezze di influenza come indicato nella Tabella 1.5. La definizione di un intervallo delle grandezze di influenza consente di evitare che la misura di un parametro sia influenzata negativamente dalla presenza di un’influenza disturbante (grandezza di influenza). Se uno dei parametri non rientra in tale intervallo, allora lo strumento non garantisce più l’incertezza della Tabella 1.2 o della Tabella 1.4. Lo strumento di misura può avere diverse classi di prestazione per i vari parametri; la frequenza di campionamento e la banda passante dello strumento devono essere tali da rispettare l’incertezza di ciascun parametro. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 22 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Tabella 1.2 - Incertezza (prestazione di Classe A). Grandezza da misurare Frequenza industriale Incertezza della misura (Classe A) Tensione di alimentazione ΔU ≤ ±0,1% di Udin Tensione residua: ΔU ≤ ±0,2% di Udin Incertezza durata: incertezza dell’inizio del buco (mezzo periodo) + incertezza della fine del buco (mezzo periodo) Tensione di sovraelevazione: ΔU ≤ ±0,2% di Udin Incertezza durata: incertezza dell’inizio della sovraelevazione (mezzo periodo) + incertezza della fine della sovraelevazione (mezzo periodo) Incertezza durata: è minore di 2 periodi nel limite d’autonomia specificato per la sorgente ausiliaria di alimentazione dell’orologio L’incertezza deve essere ≤ 7% della lettura Buchi di tensione Sovraelevazioni di tensione Interruzioni di tensione Tensione di segnale sulla Valim Ampiezza di Corrente Δf ≤ ±0,01Hz ΔI ≤ ±0,1% del fondo scala Corrente di spunto ΔI ≤ ± 0,5% della lettura Incertezza durata: mezzo periodo Tempo di orologio ΔT ≤ ± 20 ms Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 23 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Tabella 1.3 - Intervallo delle grandezze di influenza per la prestazione di Classe A. Grandezze di influenza Frequenza Ampiezza della tensione (stazionaria) Flicker (Pst ) Squilibrio Armoniche (TDH) Interarmoniche (ad ogni frequenza) Tensione di segnale sulla rete Tensioni transitorie secondo la IEC 61180 Transitori veloci Intervallo di variazione 42,5 Hz- 57.5 Hz 0%-200% di Udin 0-20 0%-5% Il doppio dei valori riportati nella IEC 61000-2-4, classe3 Il doppio dei valori riportati nella IEC 61000-2-4, classe3 0%-9% di Udin 6 kV picco 4 kV picco Tabella 1.4 - Incertezza (prestazione di Classe B). Grandezza da misurare Frequenza industriale Tensione di alimentazione Buchi Sovraelevazioni Interruzioni Tensione di segnale sulla Valim Ampiezza di Corrente Corrente di spunto Incertezza della misura (Classe B) Il costruttore deve specificare l’incertezza Δf Il costruttore deve specificare l’incertezza ΔU, in ogni caso deve essere ΔU ≤ ±0,5% di Udin Il costruttore deve specificare l’incertezza ΔU, in ogni caso deve essere ΔU ≤ ±1% di Udin Incertezza durata: incertezza dell’inizio del buco (mezzo periodo) + incertezza della fine del buco (mezzo periodo) Il costruttore deve specificare l’incertezza ΔU, in ogni caso deve essere ΔU ≤ ±1% di Udin Incertezza durata: incertezza dell’inizio della sovraelevazione (mezzo periodo) + incertezza della fine della sovraelevazione (mezzo periodo) Incertezza durata: è minore di 2 periodi nel limite d’autonomia specificato per la sorgente ausiliaria di alimentazione dell’orologio nessuna prescrizione Il costruttore deve specificare l’incertezza, in ogni caso deve essere ΔI ≤ ±2,0% del fondo scala Il costruttore deve specificare l’incertezza ΔU e l’intervallo delle correnti, in ogni caso deve essere ΔI ≤ ± 0,5% della lettura Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 24 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Tabella 1.5 - Intervallo delle grandezze di influenza per la prestazione di Classe B. Grandezze di influenza Frequenza Ampiezza della tensione (stazionaria) Squilibrio Armoniche (TDH) Intervallo di variazione 42,5 Hz- 57.5 Hz 0%-150% di Udin 0%-5% Il doppio dei valori riportati nella IEC 61000-2-4, classe3 Il doppio dei valori riportati nella IEC 61000-2-4, classe3 0%-9% di Udin Interarmoniche (ad ogni frequenza) Tensione di segnale sulla rete 1.5.3 Misura dei disturbi della tensione Di seguito vengono descritti i metodi proposti dalla norma per misurare alcuni indici di Power Quality e l’incertezza che deve avere lo strumento al variare del parametro misurato, per un sistema elettrico con un’alimentazione con frequenza pari a 50 Hz. - Ampiezza della tensione di alimentazione Per la prestazione di Classe A il valore efficace della tensione (Urms) deve essere misurato in intervalli temporali, ciascuno di 10 periodi; tali intervalli temporali devono essere contigui e non sovrapposti. La Urms include, per definizione, sia le armoniche che le interarmoniche. L’incertezza di misura deve essere ΔU ≤ ± 0,1% Udin. Per la prestazione di Classe B il costruttore Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 25 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA deve indicare l’intervallo temporale utilizzato e l’incertezza di misura deve essere ΔU ≤ ± 0,5% Udin. - Frequenza industriale Per strumenti con prestazione di Classe A la frequenza si calcola effettuando il rapporto tra il numero di periodi interi contati in 10 s e la durata complessiva dei periodi interi inclusi nei 10 s. Ciascun intervallo di tempo inizia sempre su un tempo assoluto di orologio di 10 s ± 20 ms e tale intervallo non deve mai sovrapporsi a quello precedente. Sono comunque accettati anche altri metodi che forniscono gli stessi risultati come ad esempio la convoluzione. Per evitare passaggi multipli per lo zero le armoniche ed interarmoniche possono essere attenuate. L’incertezza di misura deve essere Δf ≤ ± 0,01 Hz. Per la prestazione di Classe B il costruttore deve indicare sia l’algoritmo utilizzato per la misura della frequenza che l’incertezza Δf. - Misura di buchi, sovraelevazioni ed interruzioni di tensione La misura di base di un buco di tensione, di una sovraelevazione di tensione o di un’interruzione di tensione è il valore efficace della tensione misurato su un periodo ed aggiornato ogni mezzo periodo (Urms(1/2)) Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 26 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA cominciando da un passaggio per lo zero della fondamentale. Il valore di Urms(1/2) deve includere armoniche, interarmoniche, segnali sulla rete ecc... Nella Tabella 1.6 sono riassunte le condizioni per rilevare l’inizio e la fine di un buco, di una sovraelevazione o di un’interruzione di tensione. La norma non definisce i valori delle soglie di tensione (Usoglia) e della tensione di isteresi (Uist) che possono essere scelti dall’utente; nella Tabella 1.7 si riportano alcuni valori tipici. Tabella 1.6 - Individuazione degli eventi. Evento Buco di tensione Inizio evento Urms(1/2) < Usoglia polifase: per uno o piu’ canali Fine evento Urms(1/2) ≥ Usoglia+Uist polifase: su tutti i canali Sovraelevazione di tensione Urms(1/2) > Usoglia polifase: per uno o piu’ canali Urms(1/2) ≤ Usoglia-Uist polifase: su tutti i canali Interruzione di tensione Urms(1/2) < Usoglia polifase: per tutti i canali Urms(1/2) ≥ Usoglia+Uist polifase: su tutti i canali Tabella 1.7 - Valori tipici delle tensioni di soglia e di isteresi. Evento Buco di tensione Sovraelevazione di tensione Interruzione di tensione Tensione di soglia Usoglia (Valori tipici) Per indagini conoscitive o applicazioni statistiche: 85% a 90% di Udin per applicazioni contrattuali: 70% di Udin Superiore al 110% di Udin 5% di Udin Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento Tensione di isteresi Uist (Valori tipici) 2% di Udin 2% di Udin 2% di Udin 27 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - Individuazione e valutazione di un buco di tensione Nei sistemi monofase un buco di tensione inizia quando U rms (1/ 2) < U soglia (1.1) U rms (1/ 2) ≥ U soglia + U ist (1.2) e finisce quando Nei sistemi polifase un buco di tensione inizia quando U rms (1/ 2) < U soglia (1.3) per uno o più canali e finisce quando U rms (1/ 2) ≥ U soglia + U ist (1.4) su tutti i canali di misura. La Usoglia, è la soglia di tensione di buco e può essere una percentuale di Udin. Valori tipici sono, per indagini conoscitive o applicazioni statistiche, compresi tra l’85% ed il 90% di Udin, per applicazioni contrattuali il valore tipico è il 70% di Udin, od una percentuale della tensione di riferimento mobile Usr (non è generalmente usata nei sistemi per basse tensioni). L’utilizzatore deve dichiarare la tensione di riferimento in uso (Udin). Uist è la tensione di isteresi, con un valore tipicamente uguale al 2% di Udin. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 28 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Il buco di tensione è caratterizzato da tensione residua (Ures), che corrisponde al più basso valore di Urms(1/2) misurato su ogni canale durante il buco. L’incertezza di misura è: per la prestazione di Classe A ΔU ≤ ± 0,2 % di Udin, per la prestazione di Classe B deve essere specificata dal costruttore, in ogni caso deve essere ΔU ≤ ± 1 % di Udin. La profondità del buco è calcolata come Udin – Ures (oppure Usr – Ures se si usa una percentuale della tensione di riferimento mobile Usr); la durata è la differenza di tempo tra inizio e fine del buco di tensione, l’incertezza della durata è uguale all’incertezza dell’inizio del buco di tensione (mezzo periodo) più l’incertezza della fine del buco di tensione (mezzo periodo). - Individuazione e valutazione di una sovraelevazione di tensione Nei sistemi monofase una sovraelevazione di tensione inizia quando: U rms (1/ 2) > U soglia (1.5) U rms (1/ 2) ≤ U soglia − U ist (1.6) e finisce quando Nei sistemi polifase una sovraelevazione di tensione inizia quando la formula 1.5 è valida per uno o più canali e finisce quando la formula 1.6 è valida su tutti i canali di misura. Usoglia è la soglia di tensione della Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 29 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA sovraelevazione di tensione e può essere una percentuale di Udin, od i valori possono essere superiori al 110% di Udin, o può essere una percentuale della tensione di riferimento mobile Usr che non è generalmente usata nei sistemi per basse tensioni. L’utilizzatore deve dichiarare la tensione di riferimento in uso (Udin). Uist è la tensione di isteresi, tipicamente è Uist = 2% Udin. La sovraelevazione di tensione è caratterizzata dalla ampiezza massima della tensione di sopraelevazione e dalla durata. L’ampiezza massima della tensione di sopraelevazione è il più alto valore di Urms(1/2) misurato su ogni canale durante la sovraelevazione. L’incertezza di misura è, per la prestazione di Classe A ΔU ≤ ± 0,2 % Udin, per la prestazione di Classe B deve essere specificata dal costruttore, in ogni caso deve essere ΔU ≤ ± 1 % Udin. La durata è la differenza di tempo tra inizio e fine della sovraelevazione di tensione; l’incertezza della durata è uguale all’incertezza dell’inizio della sovraelevazione (mezzo periodo) più l’incertezza della fine della sovraelevazione (mezzo periodo). - Individuazione e valutazione di una interruzione di tensione Nei sistemi monofase un’interruzione di tensione inizia quando U rms (1/ 2) < U soglia (1.7) e finisce quando Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 30 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA U rms (1/ 2) ≥ U soglia + U ist (1.8) Nei sistemi polifase un’interruzione di tensione inizia quando la formula 1.7 è valida per tutti i canali e finisce quando la formula 1.8 è verificata su tutti i canali di misura. Usoglia è la soglia di tensione dell’interruzione di tensione e può essere una percentuale di Udin; il valore può essere, ad esempio, il 5% di Udin. L’utilizzatore deve dichiarare la tensione di riferimento in uso (Udin). Uist è la tensione di isteresi, tipicamente è Uist = 2% Udin. L’interruzione di tensione è caratterizzata dalla durata calcolata come differenza di tempo tra inizio e fine dell’interruzione di tensione, l’incertezza è minore di due periodi. - Tensione di riferimento mobile La tensione di soglia per l’individuazione di un buco o di una sovraelevazione può essere calcolata sia come una percentuale della Udin che come una percentuale della tensione di riferimento mobile (Usr). La tensione di riferimento mobile è calcolata utilizzando un filtro del primo ordine, con una costante di tempo di un minuto, caratterizzato dalla seguente formula: U sr ( n ) = 0.9967 *U sr ( n −1) + 0.0033*U rms Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento (1.9) 31 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA dove - Usr(n) è l’uscita del filtro ed è il valore attuale della tensione di riferimento mobile aggiornato ogni 10 periodi, nel caso in cui un valore di 10 periodi è marcato tale valore non viene aggiornato e viene usato il valore precedente; - Usr(n-1) è il valore precedente della tensione di riferimento mobile; - Urms è il valore più recente del valore efficace, calcolato considerando 10 periodi. - Transitori Si ha un transitorio quando la tensione o la corrente varia tra due situazioni stazionarie durante un brevissimo intervallo di tempo. Si parla di onda impulsiva quando la tensione transitoria si propaga lungo un circuito od una linea con un incremento e decremento rapido di tensione. La norma fornisce una guida per la misura dei transitori e, a seconda dello scopo delle misure, la misura di tale parametro può essere irrilevante o significativa. I transitori si presentano con un’ampia varietà di forma d’onda, di ampiezza e di durata e la loro individuazione, classificazione e Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 32 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA caratterizzazione è molto difficile. La frequenza di campionamento deve essere almeno il doppio della massima frequenza della forma d’onda. Il risultato di una misura di un transitorio dipende sia dal tipo di transitorio che dai parametri scelti dall’utilizzatore e riportati dallo strumento. Generalmente se il problema più importante è l’isolamento, allora le misure del transitorio vengono condotte tra la fase e la terra, se invece il problema più importante è il danneggiamento dello strumento, le misure del transitorio vengono condotte tra le fasi o tra fase e neutro. I metodi per individuare un transitorio possono essere: metodo comparativo, metodo dell’inviluppo, valore efficace, metodo del dv/dt, metodo della finestra scorrevole, di seguito illustrati, ed un metodo che prevede la misura della frequenza in funzione dell’ampiezza. Il metodo comparativo prevede che il transitorio venga individuato quando viene superata una soglia assoluta. Il metodo dell’inviluppo è simile al metodo comparativo, ma richiede l’eliminazione della fondamentale prima dell’analisi. Il valore efficace viene calcolato (con un campionamento molto rapido) per intervalli molto più piccoli del periodo della fondamentale e confrontato con una soglia. Il metodo del dv/dt prevede che un transitorio venga individuato quando viene superata una soglia assoluta fissa di dv/dt. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 33 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Il metodo della finestra scorrevole confronta i valori istantanei con i valori del periodo precedente. Un transitorio può essere classificato in base alla tensione e/o corrente di picco (il valore di picco è anche influenzato dall’intervallo di misura), alla tensione di sovraelongazione, alla pendenza (dv/dt o di/dt) del fronte ascendente, alla durata (difficile da definire, a causa dello smorzamento e dell’irregolarità della forma d’onda), ai parametri di frequenza, allo smorzamento, alla frequenza di occorrenza, all’energia ed alla potenza disponibile o trasmessa, al carattere continuo (ad ogni periodo, come le tacche di commutazione) od a singolo colpo (imprevedibile) dei transitori. - Variazioni di tensione rapide Il parametro che caratterizza la variazione di tensione rapida è la differenza tra il valore stazionario raggiunto dopo la variazione ed il valore stazionario iniziale. La norma fornisce una guida per la misura delle variazioni di tensione rapide e, a seconda dello scopo delle misure, la misura di tale parametro può essere irrilevante o significativa. Per misurare una variazione di tensione rapida devono essere definite soglie per il minimo tasso di variazione, la minima durata delle condizioni stazionarie, la minima differenza di tensione Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 34 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA tra le due condizioni stazionarie e la stabilità delle condizioni stazionarie. Durante una variazione di tensione rapida la tensione non deve superare la soglia della tensione di buco di tensione e/o di sopraelevazione di tensione, altrimenti tale variazione è da considerare un buco o una sopraelevazione di tensione. - Parametri di sottoderivazione e di sovraderivazione Il parametro della sottoderivazione (Uunder) è ottenuto in percentuale dalla differenza tra la tensione dichiarata (Udin) ed il valore efficace calcolato sui 10 periodi, rispetto alla Udin. Tale parametro vale zero se Ums > Udin, altrimenti va calcolato con la formula seguente: U under = U din − U rms × 100% U din (1.10) Il parametro della sovraderivazione (Uover) è ottenuto in percentuale dalla differenza tra il valore efficace calcolato sui 10 periodi e la tensione dichiarata, rispetto alla Udin. Tale parametro vale zero se Ums < Udin, altrimenti va calcolato con la formula seguente: U over = U rms − U din × 100% U din Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento (1.11) 35 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - Squilibrio della tensione di alimentazione Per valutare lo squilibrio della tensione di alimentazione si usa il metodo dei componenti simmetrici. Durante lo squilibrio di tensione sono presenti sia la componente di sequenza diretta che la componente di sequenza inversa u2 e/o la componente di sequenza omopolare u0. La componente fondamentale del segnale di ingresso in tensione efficace è misurata su un intervallo di tempo di 10 periodi. Il componente di sequenza inversa u2 per sistemi monofase è valutato con la seguente formula: u2 = sequenza inversa ⋅100% sequenza diretta (1.12) e per i sistemi trifase con la seguente formula u2 = 1 − 3 − 6β 1 + 3 − 6β ⋅100% (1.13) con β= U124 fund + U 234 fund + U 314 fund (U 2 12 fund + U 232 fund + U 312 fund ) 2 (1.14) dove Uij fund è la tensione fondamentale tra le fasi i e j. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 36 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Il componente di sequenza omopolare u0 è valutato con la seguente formula: U0 = sequenza omopolare ⋅100% sequenza diretta (1.15) 1.5.4 Misura dei disturbi della corrente Nella misura degli indici di PQ la misura della corrente può essere utile a determinare le cause di alcuni eventi come una variazione dell’ampiezza di tensione, un buco di tensione, un’interruzione od uno squilibrio. L’analisi della forma d’onda della corrente può suggerire quale tipo di dispositivo e quale azione di tale dispositivo può aver causato un evento, ad esempio l’avvio di un motore, la messa in tensione di un trasformatore o la commutazione di un condensatore. La misura delle armoniche ed interarmoniche di corrente può essere utile per caratterizzare il carico collegato alla rete. La norma fornisce una guida per la misura di questi parametri, irrilevanti o significativi a seconda dello scopo della misura. - Ampiezza della corrente Il costruttore o l’utilizzatore deve specificare quale sia la corrente efficace di fondo scala. Per la prestazione di Classe A il valore efficace della Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 37 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA corrente viene misurato in intervalli temporali, ciascuno di 10 periodi; tali intervalli temporali devono essere contigui e non sovrapposti. L’incertezza di misura deve essere ΔI ≤ ± 0,1 % del fondo scala. Gli intervalli di aggregazione potrebbero essere quelli descritti precedentemente per le misure dei disturbi di tensione o potrebbero essere utilizzate tecniche di aggregazione aggiuntive per lo spianamento. Nei sistemi monofase vi è un singolo conduttore di corrente da misurare, nei sistemi trifase ci sono tre valori di corrente e la misura del conduttore di terra è facoltativa. Per la prestazione di Classe B il costruttore deve indicare l’intervallo temporale utilizzato e l’incertezza di misura, in ogni caso deve essere ΔI ≤ ± 2,0 % del fondo scala. - Corrente di spunto Per la prestazione di classe A la misura di base della corrente di spunto è il valore della corrente efficace misurato su ciascun mezzo periodo (Ihalf cycle rms). L’utilizzatore deve definire una soglia di spunto Isoglia (tipicamente maggiore del 120% della corrente nominale) ed una tensione di isteresi Iist. La corrente di spunto inizia quando Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 38 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA I half > I soglia (1.16) ≤ I soglia - I ist (1.17) cycle rms e finisce quando I half cycle rms La corrente di spunto è caratterizzata da: - durata dello spunto - tempo misurato tra l’inizio e la fine della corrente di spunto; - valore massimo della corrente di spunto - Ihalf cycle rms misurato durante lo spunto; - radice quadrata della media dei quadrati dei valori della corrente di spunto - Ihalf cycle rms misurati durante lo spunto. L’incertezza della misura deve essere ΔI ≤ ± 0,5 % della lettura e l’incertezza della durata misurata è pari a mezzo periodo. Per la prestazione di classe B il costruttore deve indicare l’intervallo di tempo usato per misurare il valore efficace della corrente. L’incertezza di misura deve essere specificata dal costruttore ed in ogni caso deve essere inferiore a ± 0,5 % della lettura. 1.5.5 Aggregazione di misure su intervalli temporali Le aggregazioni sono molto utili per evitare che lo strumento di misura debba memorizzare una mole enorme di dati. Nella Tabella 1.8 vengono Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 39 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA suggerite le aggregazioni da utilizzare al variare dei parametri considerati e viene fornita un’indicazione sul minimo periodo di valutazione degli indici. Per la prestazione di classe A l’intervallo temporale di base per la misura dei parametri di tensione di alimentazione, armoniche, interarmoniche, squilibrio è pari a 10 periodi per sistemi di potenza a 50 Hz. Le aggregazioni vengono eseguite usando la radice quadrata della media aritmetica dei valori da aggregare al quadrato. Gli intervalli temporali di misura vengono aggregati nel modo seguente: - intervallo di 150 periodi (3 s) - si aggregano 15 intervalli temporali di 10 periodi; - intervallo di 10 minuti (30000 periodi) - si considerano tutti gli intervalli di 10 periodi inclusi nei 10 minuti, compreso l’ultimo intervallo anche se supera l’estremo superiore dell’intervallo di tempo di 10 minuti; la prima misura dei 10 periodi deve essere sincronizzata ad ogni inizio dei 10 minuti; l’inconveniente di tale tecnica è che può accadere che alcuni dati, agli estremi dei 10 minuti, appartengano a due aggregazioni; - intervallo di 2 ore (360000 periodi) - si aggregano i 12 intervalli di 10 minuti. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 40 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Per la prestazione di classe B il costruttore deve indicare il numero e la durata degli intervalli di aggregazione. Il periodo di valutazione degli indici di PQ dovrebbe essere almeno di una settimana in modo da valutare i parametri sia nei giorni lavorativi che festivi. Tabella 1.8 - Aggregazione dei dati. Parametro da misurare Frequenza industriale Ampiezza della tensione di alimentazione Fliker Buchi / sopraelevazioni di tensione Interruzioni di tensione Squilibrio della tensione di alimentazione Tensioni armoniche Periodo minimo di valutazione una settimana una settimana Tecniche di aggregazione 10 s 10 min una settimana un anno un anno una settimana 10 min una settimana Tensioni interarmoniche una settimana Tensione dei segnali nella rete sulla tensione di alimentazione un giorno 10 min o 2 ore 10 min per valutazione settimanale o 3 min per valutazione giornaliera 10 min per valutazione settimanale o 3 min per valutazione giornaliera 1.5.6 Marcatura La marcatura si applica per strumenti con prestazione di classe A. Al sopraggiungere di un buco, di una sovraelevazione o di un’interruzione di tensione, l’algoritmo di misura dello strumento potrebbe erroneamente Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 41 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA rilevare una variazione della frequenza, dell’ampiezza della tensione, delle armoniche ed interarmoniche di tensione e di corrente, del flicker, dello squilibrio, dei segnali sulla rete, dei parametri di sottoderivazione e sovraderivazione. Per questo motivo, in presenza di un buco, una sovraelevazione o un’interruzione di tensione, i valori vengono marcati e considerati non attendibili. Anche il valore aggregato contenente il valore marcato viene marcato e, quindi, viene considerato non attendibile. L’utilizzatore può decidere se e come valutare i valori marcati. 1.5.7 Verifica dell’implementazione Prima che un nuovo strumento con prestazione di classe A venga immesso sul mercato è necessario eseguire delle prove per verificare che l’implementazione usata sia corretta. Per ciascuna grandezza misurata l’incertezza deve essere valutata nel seguente modo: - scegliere una grandezza misurata; - mantenere tutte le altre grandezze nello stato di prova 1, come mostrato nella Tabella 1.9; - verificare l’incertezza della grandezza misurata in 5 punti nell’intervallo della grandezza di influenza (Tabella 1.4); Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 42 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - ripetere la prova mantenendo tutte le altre grandezze nello stato di prova 2, come mostrato nella Tabella 1.9; - ripetere la prova mantenendo tutte le altre grandezze nello stato di prova 3, come mostrato nella Tabella 1.9. Per la prestazione di classe B non è necessario eseguire queste prove. Tabella 1.9 - Stati di prova al variare della grandezza di influenza (prestazione di classe A). Grandezza di influenza Frequenza Ampiezza della tensione Stato di prova 1 Stato di prova 2 Stato di prova 3 fnom ± 0,5 Hz Udin ± 1% Fliker Pst < 0,1 fnom –1 Hz ± 0,5 Hz Determinato da fliker, squilibrio, armoniche, interarmoniche Pst= 1 ± 0,1 modulazione rettangolare a 39 variazioni al minuto fnom +1 Hz ± 0,5 Hz Determinato da fliker, squilibrio, armoniche, interarmoniche Pst= 4 ± 0,1 modulazione rettangolare a 110 variazioni al minuto Squilibrio 0% a 0,5% di Udin Fase A 0,73% ±0,5% di Udin fase B 0,80% ± 0,5% di Udin fase C 0,87% ± 0,5% di Udin Tutti gli angoli di fase 120° Fase A 1,52% ± 0,5 di Udin fase B 1,40% ± 0,5% di Udin fase C 1,28% ± 0,5% di Udin Tutti gli angoli di fase 120° Armoniche 0% a 3% di Udin Interarmoniche 0% a 0,5% di Udin 10% ± 3% di Udin 3° a 0° 5% ± 3% di Udin 5° a 0° 5% ± 3% di Udin 29° a 0° 1% ± 0,5% di Udin a 7,5 fnom 10% ± 3% di Udin 7° a 180° 5% ± 3% di Udin 13° a 180° 5% ± 3% di Udin 25° a 0° 1 % ± 0,5% di Udin a 3,5 fnom Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 43 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 1.5.8 Trasduttori La norma fornisce alcuni suggerimenti sulla scelta dei trasduttori. Solitamente gli strumenti di misura degli indici di PQ hanno ingressi progettati per basse tensioni. L’uso di trasduttori può essere utile o per abbassare la tensione, in modo da isolare i circuiti di ingresso dello strumento dalla tensione di rete, o per trasmettere i segnali ad una certa distanza quando, ad esempio nel caso di installazioni permanenti, lo strumento è montato ad una certa distanza dal punto da monitorare. La grandezza elettrica da misurare può essere, pertanto, direttamente accessibile od accessibile attraverso i trasduttori di misura. Solitamente per la misura di tensioni in sistemi a media ed alta tensione vengono usati dei trasduttori di tensione, mentre per la misura in sistemi a bassa tensione si collega lo strumento direttamente al punto di interesse. Per la misura delle correnti, invece, vengono spesso usati dei trasduttori per tutti i sistemi di alimentazione. Bisogna scegliere i trasduttori in modo che i livelli dei segnali raggiungano il fondo scala dello strumento senza distorcere o tagliare il segnale ed in modo che garantiscano, per le misure dei transitori, una buona risposta in frequenza ed in fase. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 44 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - Trasduttori di tensione Solitamente sono dei trasformatori e possono essere progettati in modo da fornire una risposta corretta anche in caso di sovratensioni dovute ad un cortocircuito squilibrato e proteggere il misuratore da sovratensioni della rete. La risposta in frequenza di taglio di un trasduttore di tensione del tipo trasformatore è solitamente inferiore a 1 kHz. Per avere elevate risposte in frequenza (fino a centinaia di kHz) si possono usare dei divisori di tensione resistivi o dei divisori capacitivi. Nel caso dei divisori di tensione resistivi il carico capacitivo dello strumento può influenzare la risposta in frequenza ed in fase dei divisori di tensione. Nel caso dei divisori capacitivi, l’inserimento intenzionale di un circuito risonante rende il divisore non adatto per misure di frequenze diverse dalla fondamentale. - Trasduttori di corrente Il trasduttore di corrente più comune è il trasformatore di corrente e deve essere progettato in modo da sopportare correnti che variano da zero al valore di corto-circuito della rete. Alcuni trasformatori di corrente hanno due o più nuclei e/o due avvolgimenti secondari, uno per correnti nominali e l’altro per correnti elevate (20-30 volte la nominale). Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 45 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Per le misure dei transitori possono essere utilizzati degli shunt o dei trasformatori con buone risposte ad alte frequenze. Lo svantaggio di utilizzare gli shunt coassiali è che, oltre a dover essere inseriti nel circuito da misurare, presentano un segnale che non è isolato dal circuito di potenza. I trasformatori di corrente presentano, invece, il vantaggio di isolare il segnale dal circuito di potenza, di fornire una larga gamma di rapporti ampere/volt e, per alcuni tipi, di non richiedere l’inserimento nel circuito da misurare. La risposta della frequenza di taglio di un trasduttore di corrente del tipo trasformatore varia solitamente da 1 kHz ad alcuni kHz ed è funzione dell’incertezza, del tipo, del numero di spire, della sezione del nucleo, del materiale utilizzato e del carico del circuito secondario. Si stanno sviluppando alcuni trasduttori ottici ed ad effetto hall con una maggiore linearità ed una frequenza di taglio più elevata. Scegliere il trasduttore di corrente appropriato è più difficile rispetto a scegliere quello di tensione perché solitamente la corrente in un cavo di distribuzione cambia più spesso ed in proporzioni maggiori. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 46 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 1.5.9 Linee guida per applicazioni contrattuali delle misure della qualità della potenza La norma suggerisce i metodi da utilizzare per misurare i parametri di PQ per scopi contrattuali e mette in evidenza i fattori che dovrebbero essere considerati dalle parti coinvolte. Il contratto deve avere delle condizioni realizzabili da una parte ed accettabili dall’altra. Si devono prendere in considerazione i valori indicativi di pianificazione inclusi nelle norme pertinenti. Nel contratto si devono indicare i parametri della PQ da misurare, l’intervallo di tempo della misura, la posizione elettrica degli strumenti di misura, la durata del contratto, la scelta della modalità di connessione del dispositivo di misura (es. fase-neutro, fase-fase), il metodo di misura, l’incertezza della misura. Nella misura della PQ si può non tener conto dei dati ottenuti durante disturbi di particolare gravità come: - interventi di autorità pubbliche; - condizioni meteorologiche eccezionali; - cause di forza maggiore; - interruzioni di fornitura di energia causate da eventi esterni; - interferenze da parti terze. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 47 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Nel contratto si deve specificare se i dati marcati devono essere inclusi oppure esclusi nell’analisi. Un dato marcato indica che un disturbo può aver influenzato la misura di tale dato. Se si escludono i dati marcati, ciascun parametro può essere direttamente confrontato con il valore contrattuale; se invece vengono inclusi, i risultati di misura saranno direttamente legati agli effetti della PQ sui carchi sensibili, ma può essere difficile o impossibile confrontarli con i valori contrattuali. La qualità della potenza è valutata tramite un confronto tra i risultati della misura ed i limiti dati in un contratto di PQ. 1.6 Conclusioni La liberalizzazione dei mercati energetici ha comportato un crescente interesse per la PQ e per le ripercussioni economiche causate dai suoi disturbi. Ciò ha incentivato la realizzazione di nuovi standard, tra i quali ci si è soffermati, in particolare, sulla norma IEC 61000-4-30, relativa ai metodi di misura della qualità della potenza. Nel capitolo II sarà esaminata in dettaglio la norma IEC 61000-4-7, guida generale per le misure di armoniche ed interarmoniche. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 48 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Bibliografia [1.1] Joint Working Group Cigré C4.07/CIRED, “Power quality indices and objectives”, January 2004. [1.2] C. P. Gupta, J. V. Milanović, “Probabilistic Assessment of Financial Losses due to interruptions and Voltage Sags: part I – the methodology”, IEEE Transactions on Power Delivery, vol. 21 no. 2, April 2006. [1.3] M. H. J. Bollen, “Under Power Quality Problems: Voltage Sags and Interruptions”, Piscataway, NJ, 2000, IEEE Power Engineering Series. [1.4] Norma IEC 61000-4-30. Capitolo 1 – La Power Quality e le normative di riferimento 49 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Capitolo 2 Norma IEC 61000-4-7 2.1 Sintesi In questo capitolo viene descritta la norma IEC 61000-4-7 [2.1] per la definizione di strumenti di misura per la rilevazione di armoniche ed interarmoniche. Dopo una breve introduzione viene illustrata la struttura generica di uno strumento di misura rispondente alla norma, vengono richiamati i requisiti di precisione imposti dalla normativa, viene mostrata la configurazione dello strumento di misura per la valutazione delle emissioni armoniche, vengono infine illustrati il concetto di raggruppamento per le armoniche ed interarmoniche, il calcolo della distorsione armonica e lo spianamento. 2.2 Descrizione La norma 61000-4-7 è una guida generale per le misure di armoniche e interarmoniche e relativa strumentazione, applicabile alle reti di alimentazione ed agli apparecchi ad esse connessi. Essa definisce la Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 50 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA strumentazione per valutare le emissioni armoniche ed interarmoniche con componenti spettrali fino a 9 kHz, nei sistemi di alimentazione a corrente alternata a 50 Hz od a 60 Hz. La strumentazione per la misura delle frequenze superiori alla gamma delle frequenze armoniche (2 kHz) fino a 9 kHz è definita dalla norma in maniera provvisoria. La norma definisce, inoltre, la strumentazione di misura destinata alle prove di singole apparecchiature in conformità ai limiti di emissione stabiliti in altre norme. Di seguito verranno considerati sistemi di alimentazione a 50 Hz. 2.3 Struttura generica di uno strumento di misura In Fig. 2.1 è riportata una struttura generica di uno strumento per la misura delle armoniche. Tale struttura è da considerare solo come riferimento; lo strumento realizzato può, infatti, anche non comprendere alcuni blocchi ed alcune uscite indicate. Lo strumento preso in considerazione è basato sull’uso della trasformata discreta di Fourier (DFT), utilizzando un algoritmo rapido denominato trasformata veloce di Fourier (FFT). Ciò ha lo scopo di definire strumenti di riferimento che diano risultati riproducibili indipendentemente dal segnale di ingresso, ma non esclude l’utilizzo di altri metodi ad esempio l’uso di Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 51 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA banchi di filtri, l’analisi attraverso il metodo delle ondulazioni (wavelet), ecc. Fig. 2.1 - Struttura generica dello strumento di misura. Le specifiche per strumenti che si basano su metodi alternativi devono indicare la gamma di incertezze provocata dai fattori di influenza. L’incertezza deve comunque essere tale da soddisfare le prescrizioni indicate nella Tabella 2.1 per strumenti di Classe I e nella Tabella 2.2 per strumenti di Classe II, dove Inom è la corrente nominale dello strumento di Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 52 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA misura; Unom è la tensione nominale dello strumento di misura; Um e Im sono i valori misurati. Tabella 2.1 - Precisione per le misure di tensione, corrente e potenza (Classe I). Misura Tensione Corrente Potenza Condizioni Um ≥ 1% Unom Um < 1% Unom Im ≥ 3% Inom Im < 3% Inom Pm ≥ 150 W Pm < 150 W Errore massimo ± 5% Um ± 0,05 Unom ± 5% Im ± 0,15% Inom ± 1% Pnom ± 1,5 W Tabella 2.2 - Precisione per le misure di tensione, corrente e potenza (Classe II). Misura Tensione Corrente Condizioni Um ≥ 3% Unom Um < 3% Unom Im ≥ 10% Inom Im < 10% Inom Errore massimo ± 5% Um ± 0,15% Unom ± 5% Im ± 0,5% Inom Lo strumento è costituito da: - circuiti di ingresso sia di tensione che di corrente con filtri anti-aliasing; - convertitori analogico-digitali; - unità di campionamento e memorizzazione; - unità di sincronizzazione e di adattamento delle finestre; - un processore DFT per fornire i coefficienti della DFT. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 53 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 2.3.1 Circuiti di ingresso di tensione I circuiti di ingresso di tensione devono essere progettati con le seguenti caratteristiche: - adattamento ai massimi valori di tensione e di frequenza; - stessa precisione per valori fino a 1,2 volte la tensione massima; - fattore di cresta di almeno 1,5 o almeno 2 per misure effettuate nelle reti industriali con tensioni altamente distorte; - capacità di accettare senza deterioramento tensioni alternate di 1 kV o quattro volte il valore della tensione di ingresso (il minore dei due) per 1 s; - funzionamento con le seguenti tensioni nominali Unom= 66V, 115V, 230V, 400V, 690V; - assorbimento di potenza non superiore a 0,5 VA a 230V; - resistenza di ingresso di almeno 10 kΩ/V per ingressi ad alta sensibilità (inferiori a 50 V). Quando si effettua una misura delle componenti di tensione diverse dalla tensione fondamentale (solitamente più elevata), si deve fare in modo che la Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 54 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA tensione fondamentale non produca un sovraccarico con possibile danno o segnali di intermodulazione dannosi agli stadi di ingresso dell’apparecchio. 2.3.2 Circuiti di ingresso di corrente I circuiti di ingresso di corrente devono essere progettati con le seguenti caratteristiche: - capacità di analizzare tutte le correnti in ingresso; - possibilità di una misura diretta delle armoniche di corrente; - circuito di ingresso a bassa tensione ed alta impedenza; - gamma delle sensibilità compresa tra 0,1 V e 10 V con 0,1 V come valore preferenziale; - per la strumentazione di Classe II un assorbimento di potenza non superiore a 3 VA, per la strumentazione di Classe I una caduta di tensione d’ingresso non superiore a 0,15 V; - sovraccaricabilità in modo continuo con una corrente pari a 1,2 Inom ed una corrente di 10 Inom per 1 s senza deterioramento; Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 55 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - capacità di accettare segnali di ingresso con un fattore di cresta fino a 4, per gamme fino a 5 A, 3,5 per gamme fino a 10 A e 2,5 per gamme superiori. Spesso alla corrente distorta da misurare è associata una componente continua che potrebbe causare errori considerevoli nei trasformatori di corrente d’ingresso. Il costruttore dovrebbe indicare la massima componente continua tollerabile per la quale l’errore supplementare introdotto non superi la precisione dichiarata. 2.3.3 Elaborazione dei segnali Il segnale viene campionato tramite uno o più convertitori analogicodigitali. La frequenza di campionamento (fs) deve essere tale da soddisfare il teorema di Shannon, che afferma che la frequenza minima di campionamento di un segnale deve essere almeno il doppio della frequenza massima del segnale (fk) f s > 2 ⋅ fk (2.1) La norma definisce la larghezza della finestra temporale di 10 periodi di fondamentale (circa 200 ms) con ponderazione rettangolare, ma ammette anche l’uso di larghezze temporali inferiori. La perdita di sincronizzazione deve essere segnalata dallo strumento, la ponderazione di Hanning è Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 56 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA consentita solo in caso di perdita di sincronizzazione. L’uscita deve fornire sia per la corrente che per la tensione i coefficienti am e bm della DFT in modo da avere il valore di ciascuna componente in frequenza. Un’altra uscita deve fornire la potenza attiva P. L’algoritmo della trasformata discreta di Fourier fornisce i coefficienti di Fourier am e bm, dove am è il coefficiente di ampiezza di una componente seno nella serie di Fourier, bm è il coefficiente di ampiezza di una componente coseno nella serie di Fourier. L’equazione della serie di Fourier è la seguente: ∞ ⎛ ⎛m ⎞⎞ f ( t ) = c0 + ∑ ⎜ cm ⋅ sin ⎜ ⋅ ω1 ⋅ t + ϕ m ⎟ ⎟ ⎝N ⎠⎠ m =1 ⎝ (2.2) con cm = bm + jam = am2 + bm2 Cm = cm 2 ⎛ am ⎞ ⎟ se bm ≥ 0 ⎝ bm ⎠ ϕm = arctan ⎜ ⎛ am ⎞ ⎟ se bm ≥ 0 ⎝ bm ⎠ ϕm = π + arctan ⎜ e Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 57 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 2 Tw Tw 2 am = Tw Tw bm = ∫ 0 ∫ 0 ⎛m ⎞ f (t ) × sin ⎜ ω1t + ∅ m ⎟dt ⎝N ⎠ ⎛m ⎞ f (t ) × cos ⎜ ω1t + ∅ m ⎟dt ⎝N ⎠ 1 co= Tw Tw ∫ f (t ) dt 0 dove: - co è la componente continua; - cm è l’ampiezza della componente con frequenza fm; - N è il numero di periodi della fondamentale contenuti all’interno della larghezza della finestra temporale (per una finestra di 10 periodi sarà N = 10); - m è l’ordine della linea di spettro (es. se N = 10 per la fondamentale sarà m = 10, per la terza armonica sarà m = 30); - Tw è la larghezza (o la durata) della finestra temporale Tw = N⋅T1; T1=1/f1 (Tw = 200ms); - ω1è la frequenza angolare della fondamentale (ω1 = 2πf1). Tali definizioni si applicano solo per segnali in regime permanente. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 58 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Il segnale analogico di ingresso f(t) viene campionato, convertito tramite un convertitore A/D e memorizzato. I valori campionati vengono raggruppati in gruppi di M campioni (numero di punti nella finestra temporale). Ogni gruppo di M campioni ottenuti costituisce la finestra temporale di larghezza Tw sulla quale viene eseguita la DFT. Il processore DFT fornisce i coefficienti ortogonali di Fourier am e bm per le frequenze armoniche corrispondenti fm, ma solo gli m valori inferiori o uguali alla metà del valore massimo sono utili, la seconda metà non fa che ripeterli. La frequenza di campionamento può essere calcolata secondo la formula seguente: fc = M M = N * T1 Tw (2.3) La risoluzione in frequenza fw (separazione frequenziale delle linee di spettro) è determinata dalla larghezza della finestra temporale secondo la (2.4) fw = 1 Tw (2.4) Considerando una finestra con: Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 59 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - un numero di periodi della fondamentale contenuti all’interno della larghezza della finestra temporale (N) pari a 10; - un numero di punti nella finestra temporale (M) pari a 800; - un periodo della fondamentale (T1) pari a 0,02; si avrà che Tw = 200 ms, fw = 5 Hz (risoluzione in frequenza), fc = 4000 Hz (frequenza di campionamento). 2.4 Requisiti di precisione Per gli strumenti destinati alla misura di componenti armoniche la norma propone due classi di precisione. Gli strumenti di Classe I sono consigliati per le misure di emissione, mentre quelli di Classe II sono raccomandati per indagini generali e quando si vogliono realizzare strumenti a basso costo. Nelle Tabelle 2.1 e 2.2 vengono illustrati gli errori massimi tollerati per segnali stazionari ad una sola frequenza nella gamma di frequenze di funzionamento, applicati allo strumento nelle normali condizioni di funzionamento. Le frequenze fuori dalla gamma di frequenze di funzionamento devono essere attenuate per non influire sui risultati. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 60 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 2.5 Configurazione dello strumento valutazione di emissioni armoniche di misura per la Nelle Figg. 2.2 e 2.3 viene illustrata la configurazione dello strumento per la misura di emissioni armoniche rispettivamente per misure monofase e trifase. Fig. 2.2 - Configurazione di misura di emissioni. In Fig. 2.2 EUT è l’apparecchiatura di prova, US è la tensione fase-neutro della sorgente, U è la tensione ai morsetti dell’EUT, ZL,N è l’impedenza di cablaggio, ∆U è la caduta di tensione su ZL e ZN (∆U = ∆UL + ∆UN), L è la connessione alla fase, N è la connessione al neutro. Lo strumento di prova (EUT) è connesso alla sorgente (source) con una linea monofase di impedenza ZL e ZN. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 61 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 2.3 - Configurazione di misura di emissioni. In Fig. 2.3 EUT è l’apparecchiatura di prova, US è la tensione fase-neutro della sorgente, U è la tensione ai morsetti dell’EUT, ZL,N è l’impedenza di cablaggio, ∆U è la caduta di tensione su ZL e ZN (∆U = ∆UL + ∆UN), per la connessione tra le fasi, ∆U = 2 × ∆UL, L1-3 sono le connessioni alla fase, N è la connessione al neutro. Durante la misura la tensione di prova U ai morsetti dell’EUT deve soddisfare le seguenti prescrizioni: - la tensione di prova deve essere mantenuta entro ± 2 % del valore scelto; - la frequenza deve essere mantenuta entro ± 0,5 % del valore scelto; Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 62 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - la tensione di prova deve corrispondere alla tensione nominale della rete elettrica; - la distorsione armonica della tensione di prova U dell’EUT non deve superare i valori 0,9 % per un’armonica di ordine 3, 0,4 % per un’armonica di ordine 5, 0,3 % per un’armonica di ordine 7, 0,2 % per un’ armonica di ordine 9, 0,2 % per armoniche di ordine compreso tra 11 e 40, 0,2 % per armoniche pari comprese tra 2 e 10; - il valore di picco della tensione di prova deve essere compreso tra 1,40 e 1,42 volte il valore efficace; - il valore di picco della tensione di prova deve essere raggiunto tra 87° e 93° dopo il passaggio per lo zero; - la caduta di tensione sull’impedenza della linea ∆U non deve superare 0,5 V. Per un collegamento trifase a tre conduttori, se non è disponibile il conduttore di neutro dalla sorgente, si può usare un punto di neutro artificiale realizzato con tre resistori uguali (entro l’1 %). Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 63 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Per valutare la conformità ai limiti di emissione si possono elaborare statisticamente i dati e verificare che rientrino nei limiti definiti dalle norme corrispondenti. 2.6 Raggruppamento Le armoniche ed interarmoniche oltre ad essere rappresentate singolarmente possono essere raggruppate. Il calcolo della distorsione armonica totale di gruppo THDG e della distorsione armonica totale di sottogruppo THDS viene effettuato attraverso dei valori efficaci delle armoniche che tengono in conto anche il contenuto energetico di alcune linee spettrali adiacenti alle armoniche. Attraverso il processo di raggruppamento vengono riunite, in un gruppo o in un sottogruppo, più componenti spettrali in un unico valore; le componenti spettrali vengono prese all’uscita della DFT (uscita 1 di Fig. 2.1). Il valore efficace di un gruppo di armoniche Gg,n si calcola secondo la formula seguente: Gg , n = Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 4 Ck2−5 C2 + ∑ Ck2+i + k +5 2 2 i =−4 (2.5) 64 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA ed è la radice quadrata della somma dei quadrati del valore efficace di un’armonica Ck e delle componenti spettrali ad essa adiacenti comprese nella finestra temporale. La Gg,n così calcolata tiene in conto la somma dei contenuti energetici dell’armonica n con quelle delle linee spettrali vicine ad essa; i valori agli estremi della finestra temporale vengono dimezzati perché si considera che metà del valore energetico della linea spettrale ricade nella finestra temporale in questione, l’altra metà ricade nella finestra temporale adiacente. Il valore Gg,n deve essere calcolato senza discontinuità su 10 periodi. In Fig. 2.4 sono evidenziate le linee spettrali appartenenti al gruppo armonico n+2. Fig. 2.4 - Gruppo armonico n+2. Il valore efficace di un sottogruppo di armoniche Gsg,n si calcola secondo la formula seguente: Gsg ,n = Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 1 ∑C i =−1 2 k +i (2.6) 65 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA ed è la radice quadrata della somma dei quadrati del valore efficace di un’armonica Ck e delle due componenti spettrali adiacenti Ck-1 e Ck+1. La Gsg,n così calcolata tiene in conto la somma dei contenuti energetici dell’armonica n con quelle delle due linee spettrali immediatamente adiacenti ad essa. Nel caso in cui ci sia una fluttuazione della tensione di rete, l’energia delle componenti armoniche può diffondersi alle componenti interarmoniche ad essa adiacenti. Con la formula 2.6 si ottiene una precisione maggiore nella valutazione della tensione dell’armonica n nel caso in cui si verifichi tale fluttuazione proprio perché nel raggruppamento vengono considerate le due interarmoniche ad esse adiacenti. In Fig. 2.5 sono evidenziate le linee spettrali appartenenti al sottogruppo armonico n+2. Fig. 2.5 - Sottogruppo armonico n+2. Anche le interarmoniche, oltre ad essere rappresentate singolarmente, possono essere raggruppate. Il valore efficace di un gruppo interarmonico Cig,n si calcola secondo la formula seguente: Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 66 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Cig ,n = 9 ∑C i =1 2 k +i (2.7) ed è la radice quadrata della somma dei quadrati del valore efficace delle componenti spettrali comprese tra l’armonica n e l’armonica n+1. Un gruppo interarmonico è formato da un raggruppamento delle componenti spettrali nell’intervallo compreso tra due componenti armoniche consecutive. Questo raggruppamento fornisce un valore complessivo per le componenti interarmoniche comprese tra due armoniche discrete, includendo gli effetti delle fluttuazioni delle componenti armoniche. In Fig. 2.6 sono evidenziate le linee spettrali appartenenti al gruppo interarmonico n+2. Fig. 2.6 - Gruppo interarmonico n+2. Il valore efficace di un sottogruppo interarmonico Cisg,n si calcola secondo la formula seguente: Cisg ,n = Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 8 ∑C i=2 2 k +i (2.8) 67 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA ed è la radice quadrata della somma dei quadrati del valore efficace delle componenti spettrali comprese tra l’armonica n e l’armonica n+1, escludendo le componenti spettrali direttamente adiacenti alle armoniche n ed n+1. In questo modo si riducono, nel calcolo del valore efficace, gli effetti dovuti alle fluttuazioni di ampiezza ed agli angoli di fase delle armoniche Cn e Cn+1. In Fig. 2.7 sono evidenziate le linee spettrali appartenenti al sottogruppo interarmonico n+2. Fig. 2.7 - Sottogruppo interarmonico n+2. 2.7 Calcolo della distorsione armonica Di seguito vengono illustrate le formule per il calcolo della distorsione armonica totale, distorsione armonica totale di un gruppo, distorsione armonica totale di un sottogruppo, distorsione armonica parziale ponderata. La distorsione armonica totale, THD, si calcola con la formula seguente: ⎛G ⎞ THD = ∑ ⎜ n ⎟ n = 2 ⎝ G1 ⎠ H Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 2 (2.9) 68 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA dove Gn indica il valore efficace della componente armonica, G1 il valore efficace della componente fondamentale, H l’ordine di armoniche prese in considerazione. Per le tensioni il simbolo G è sostituito da U, mentre per le correnti è sostituito da I. La distorsione armonica totale di un gruppo, THDG, si calcola con la formula seguente: ⎛G ⎞ THDG = ∑ ⎜ gn ⎟ ⎜ ⎟ n = 2 ⎝ G g1 ⎠ H 2 (2.10) dove Ggn è il valore efficace del gruppo di armoniche, Gg1 il valore efficace del gruppo della fondamentale, H l’ordine di armoniche prese in considerazione. La distorsione armonica totale di un sottogruppo, THDS, si calcola con la formula seguente: ⎛G ⎞ THDS = ∑ ⎜ sgn ⎟ ⎜ ⎟ n = 2 ⎝ Gsg 1 ⎠ H 2 (2.11) dove Gsgn è il valore efficace del sottogruppo delle armoniche, Gsg1 è il valore efficace del sottogruppo della fondamentale, H l’ordine di armoniche prese in considerazione. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 69 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA La distorsione armonica parziale ponderata, PWHD, si calcola invece con la formula seguente: ⎛G ⎞ PWHD = ∑ n ⎜ n ⎟ n = H min ⎝ G1 ⎠ H max 2 (2.12) dove Gn è il valore efficace di un gruppo di armoniche, G1 è il valore efficace del gruppo della fondamentale, n è l’ordine armonico e varia tra l’ordine Hmin e l’ordine Hmax. Tale concetto viene introdotto per consentire la possibilità di specificare un singolo valore limite per l’aggregazione delle componenti armoniche di ordine superiore. 2.8 Spianamento Con lo spianamento si sopprimono alcune componenti armoniche tramite un filtro. Deve essere effettuato uno smorzamento del segnale in base al valore efficace di ciascun gruppo armonico Gg,n (dall’uscita 2a della Fig. 2.1) utilizzando un filtro passa-basso di primo ordine con costante di tempo pari a 1,5 s (Fig. 2.8). I coefficienti del filtro α e β sono rappresentati nella Tabella 2.3. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 70 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 2.8 - Spianamento. Tabella 2.3 - Coefficienti del filtro di spianamento. Frequenza 50 50 Numero di cicli N nella finestra 10 16 Frequenza di Campionamento ≈ 1/200 ms ≈ 1/320 ms α β 8,012 5,206 7,012 4,206 È necessario realizzare uno spianamento sia per la potenza attiva che per la componente fondamentale G1(uscita 1 della Fig. 2.1); non è consigliabile uno spianamento delle singole componenti interarmoniche. 2.9 Misure della gamma di frequenze armoniche da 2 kHz a 9 kHz La norma fornisce una guida per la misura delle componenti armoniche nei segnali (correnti o tensione) con frequenze che vanno dalla gamma di frequenze armoniche (2 kHz) fino a 9 kHz (limite superiore del campo delle Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 71 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA basse frequenze). Queste componenti armoniche sono dovute principalmente a: - segnali sulla rete; - oscillazioni dovute a commutazioni; - alimentazione di componenti dall’uscita (lato carico) all’ingresso (lato alimentazione) dei convertitori di potenza. Non è richiesta, nel dominio della frequenza, una risoluzione elevata; solitamente si raggruppa l’energia del segnale in bande con una ampiezza di 200 Hz. La scelta della frequenza di campionamento deve essere fatta in modo da poter misurare armoniche fino a 9 kHz. Per l’acquisizione dei dati si può usare una finestra rettangolare di 100 ms (circa 5 periodi della fondamentale). Il valore efficace di ciascuna banda Gb si calcola secondo la seguente formula: Gb = b +100 ∑ f =b − 90( Hz ) C 2f (2.13) con frequenze centrali b che possono essere ad esempio 2100 Hz, 2300 Hz, 2500 Hz, ... 8900 Hz. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 72 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA L’incertezza (con un’emissione monofrequenza nella banda di frequenza considerata) non dovrebbe superare ± 5 % del valore misurato. Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 73 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Bibliografia [2.1] IEC 61000-4-7 Capitolo 2 – Norma IEC 61000-4-7 74 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Capitolo 3 Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 3.1 Sintesi In questo capitolo viene proposta una rete di sensori distribuiti con un sistema di comunicazione wireless bluetooth per il monitoraggio della PQ. Vengono descritte e caratterizzate l'architettura del nodo sensore, l’analisi della misurazione e la procedura di comunicazione in grado di eseguire la valutazione degli indici di PQ in accordo alla norma IEC 610004-30. 3.2 Sistema di misura distribuito La necessità di un monitoraggio on-line su una vasta area ha richiesto la realizzazione di sistemi di misurazione intelligenti in grado di analizzare e interpretare grandi quantità di dati. L'elemento principale di questi sistemi è un elevato numero di micro sensori multifunzionali a basso costo ed a bassa potenza in grado di effettuare le misure distribuiti su una vasta area. Il collegamento tra questi dispositivi è di solito chiamato rete di sensori, Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 75 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA mentre ogni elemento è chiamato nodo sensore [3.1]. La rete usufruisce di tecnologie di comunicazione tra nodi sensori che consentono la raccolta, l'elaborazione, l'analisi e la diffusione dei dati di misura, permettendo di accedere alle informazioni ovunque ed in qualsiasi momento senza la necessità di infrastrutture dedicate o la supervisione umana [3.2]. La tecnologia dei micro-sensori connessi in rete è una tecnologia chiave per il presente ed il futuro. Il costante perfezionamento delle tecnologie di comunicazione ha, infatti, reso e renderà sempre più performante la realizzazione di reti di dati, con dispositivi economici, intelligenti, con più sensori, connessi in rete attraverso le connessioni wireless od internet e dispiegati in gran numero [3.3]. Di solito ogni nodo sensore inserito in una rete di rilevamento è in grado di controllare diverse grandezze ed ha incorporate la capacità di elaborazione, la memorizzazione dei dati, i collegamenti wireless a nodi vicini ed il dispositivo di immagazzinamento e post-elaborazione. Le applicazioni di reti di sensori attuali e potenziali includono: il rilevamento militare, la sicurezza fisica, il controllo del traffico aereo, la sorveglianza del traffico, la video sorveglianza, l’automazione industriale e manifatturiera, la robotica distribuita, il monitoraggio ambientale, le Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 76 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA strutture di controllo, ecc. Un’interessante possibile applicazione di queste reti di sensori è la caratterizzazione di sistemi di distribuzione elettrica per la valutazione della PQ. In particolare, il sistema di misura proposto in questo capitolo, basato su una rete di sensori wireless a basso costo, consente l’implementazione delle procedure di misurazione per la valutazione degli indici di PQ in accordo alla IEC 61000-4-30 ed alla IEC 61000-4-7 [3.4-3.5]. Il sistema consente, inoltre, la misura di quantità ancora non incluse negli standard, ma che sono comunque significative per la valutazione della PQ in un sistema elettrico, al fine di fornire indicazioni per l’indagine diagnostica (es. durata, ampiezza e frequenza dei buchi di tensione, ecc.) [3.6-3.8]. 3.3 La proposta Il sistema di misura distribuito realizzato è costituto da una rete composta da un insieme di sensori intelligenti wireless, posizionati sul campo di misura, e da un dispositivo di controllo, realizzato da una unità di elaborazione che gestisce l'intera rete, raccoglie i dati acquisiti, elabora e trasmette i dati analizzati all'utente. L’utilizzo della tecnologia bluetooth ha condotto all’adozione di una topologia di rete a stella (Piconet), con un massimo di 256 nodi sensori Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 77 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA wireless collegati ad un dispositivo di controllo basato su un PC (il master). Il master può collegare fino a 7 nodi sensori attivi contemporaneamente, mentre gli altri sensori devono essere mantenuti in un stato di riposo chiamato “park mode”. Dato che tutte le comunicazioni bluetooth (BT) devono essere gestite dal controllore, ogni nodo sensore comunica solo con il controllore e non è consentito lo scambio di dati tra sensori. Nel caso dell’applicazione considerata ciascun nodo sensore è situato in diverse sezioni del sistema elettrico ed è in grado di pre-trattare i dati acquisiti, come richiesto dalla norma IEC 61000-4-30, per memorizzare le informazioni di misura ed infine, comunicarle al dispositivo di controllo. 3.3.1. Nodo sensore wireless L'hardware del nodo sensore è costituito da cinque componenti, come mostrato in Fig. 3.1: - il processore; - la sonda; - la memoria; - il trasmettitore; - l’alimentazione. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 78 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Ogni componente è stato sviluppato tenendo conto di tre requisiti fondamentali: a) basso costo, b) basso consumo di energia, c), alta immunità ai disturbi elettrici ed ai guasti della comunicazione wireless. 5V DC alimentazione D I / O Sonda Sonda per la mis ura della corrente 512kB EPROM MEM Memoria Microcontrollore TTL USART Processore BlueTooth ± 12V DC alimentazione Battery Package and step dow n converters Alimentazione Modulo A/D and D I/O Ports TTL USART Process ing software 3.3V DC alimentazione Fig. 3.1 – Hardware del nodo sensore. - Processore Il cuore del nodo sensore proposto è il modulo microcontrollore; le sue funzioni principali sono: l’acquisizione dei dati dal sensore, l’elaborazione Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 79 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA dei dati acquisiti, l’immagazzinamento in memoria dei dati elaborati e la trasmissione dei dati salvati sul canale wireless. Il modulo processore è stato realizzato usando un Microchip PIC18F452 a bassa potenza le cui principali caratteristiche sono: una frequenza operativa di 40 MHz, 8 canali multiplexati analoghi ad un convertitore digitale, una memoria di programma a 32 kbytes, una memoria RAM a 1536 kbytes, una porta seriale USART ed un bus I2C. Una caratteristica molto importante del microcontrollore proposto è la possibilità di utilizzare alcune parti della memoria del programma assieme alla memoria RAM, consentendo l’immagazzinamento di un gran numero di codici di programmi ed il corretto numero di variabili a virgola mobile richieste per valutare le grandezze caratteristiche di PQ riportate nella norma IEC 61000-4-30. Inoltre, un’altra caratteristica molto utile del microprocessore utilizzato è la possibilità di operare in modalità a basso consumo di energia (modalità sleep); durante questa fase le normali attività del processore di I/O sono interrotte e la massima intensità di corrente richiesta è meno di 0.1 μA. Il dispositivo può essere “svegliato” dalla modalità sleep in vari modi (un reset esterno, un timer di sveglia, un cambiamento del valore di un particolare pin di I/O alla ricezione dei dati dalla porta seriale USART). Queste Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 80 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA funzionalità sono state molto importanti per realizzare le procedure di risparmio energetico. - Sonda L'elemento di rilevamento è una sonda basata ad hoc sul trasduttore di tensione LV-25P LEM, mostrata in Fig. 3.2. Il LV-25P LEM è un trasduttore di tensione compensato a circuito chiuso che utilizza l’effetto Hall applicabile ad una tensione di misura (Vpn) di 500 V. Questo trasduttore è in grado di fornire un segnale di corrente proporzionale alla tensione applicata in ingresso utilizzando un fattore di guadagno 0.05 mA / V, con una precisione totale dello 0,9 % ed un fattore di linearità inferiore a 0.2 %. Il tempo di risposta di 40 μS sulla tensione Vpn consente di lavorare su di una banda di frequenza di 4 kHz sufficiente per le comuni applicazioni di PQ. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 81 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 3.2 – La sonda realizzata. Dato che l’intervallo di tensione bipolare ottenuto in uscita non ha un punto di incontro con il range di valori di tensione gestite dal microcontrollore 0-5 V, è stata realizzata una conversione del circuito ad hoc, utilizzando un amplificatore a singola precisione di fornitura LT1006, dei resistori con precisione 0.1 % e dei dispositivi stabilizzatori della tensione. A causa della presenza di un circuito di conversione ad hoc, al fine di rispettare le specifiche sul trasduttore di tensione contenute nella norma IEC 61000-4-30, è stato necessario caratterizzare la prestazione della sonda sia in termini di accuratezza dell’ampiezza sia in termini di larghezza di banda. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 82 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - Memoria Il modulo di memoria è costituito da due microchip da 512 kbit EEPROM 24FC512 seriali, al fine di ottenere una memoria totale disponibile pari a 128 kbyte. Questi dispositivi comunicano con il microcontrollore tramite il bus I2C consentendo una frequenza di clock massima di 1 MHz. Anche il modulo di memoria assicura un basso consumo di energia (27,5 mW e 2.2 mW durante le operazioni di scrittura e di lettura rispettivamente e praticamente pari a zero durante la modalità standby). - Trasmettitore Come modulo trasmettitore è stato utilizzato un modulo BT; questo è un modulo master/slave 1.1 di classe 1 con una distanza massima consentita di 300 m. Un canale di comunicazione TTL compatibile RS232 assicura la comunicazione con il TTL USART bus del modulo microcontrollore. Il modulo scelto consente un’alimentazione di 3.3 V ed ha un consumo energetico di circa 400 mW durante la fase di connessione. - Alimentazione Il pacchetto batteria è composto da due set di batterie ad alta capacità che forniscono i necessari +/-12 V. La prima, attraverso due circuiti step-down Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 83 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA ad alta efficienza, alimenta il micro-controllore, la memoria ed i moduli trasmettitori, mentre la seconda alimenta il sensore hardware. Una foto di tutto il sensore realizzato è riportata nella Fig. 3.3 (il pacchetto batteria non è visibile). È possibile osservare che l'effettiva dimensione del sensore realizzato è molto elevata a causa circuiti di debug utilizzati in fase di prototipazione, ma eliminabili in fase di realizzazione. Nella sua versione definitiva le dimensioni del sensore saranno 10 x 10 x 5 cm. Per quanto riguarda il prezzo del sensore, è possibile stimare un costo di circa 50 euro per una produzione industriale. Fig. 3.3 – Il nodo sensore. 3.3.2. Il dispositivo di controllo Come dispositivo di controllo è stato utilizzato un sistema basato su un PC con un master BT. Sono, inoltre, stati sviluppati dei moduli software adeguati per assicurare la gestione di tutta la rete e la gestione dei dati di Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality 84 in accordo alla norma IEC 61000-4-30 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA misura. In particolare, il software implementa tutte le funzioni necessarie al modulo master BT per la realizzazione di una rete wireless "plug-and-play" in cui ogni dispositivo può essere automaticamente riconosciuto e utilizzato ogni volta che va in rete o se chiamato dall'utente. Inoltre, questo software crea ed aggiorna continuamente una base di dati che riporta, per ogni nodo sensore, sia tutte le informazioni di misura acquisite sia l’indirizzo logico assegnato. Il software sviluppato esegue la seguente procedura: - all’avvio, tutti i nodi sensori alimentati vengono rilevati, riconosciuti e classificati; - successivamente, per ciascun nodo sensore viene assegnato un unico indirizzo logico; - quando l'utente vuole avviare una procedura di misura, sono attuate due soluzioni: (a) un’unica chiamata di un nodo sensore selezionato, (b) una chiamata globale che copra l'intera rete (se viene scelta l'opzione (a), viene risvegliato un unico sensore e la sua sessione di misura inizia, nel caso dell’opzione (b), un comando di trasmissione sincronizza tutta la rete e comincia tutte le routine di misura dei nodi sensori); Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 85 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - alla fine della sessione di misura, tutti i sensori sono posti in una condizione di basso consumo (park mode). 3.4 Caratterizzazione metrologica ed analisi delle prestazioni Una prima caratterizzazione metrologica è stata fatta al fine di valutare sia le prestazioni del nodo sensore che l’affidabilità. Per il primo aspetto sono stati esaminati la precisione della sonda di tensione, il software di misurazione del nodo sensore e la trasmissione del canale wireless. Per quanto concerne l' analisi affidabilistica, si nota che il punto debole del sensore realizzato è il sistema di trasmissione BT, paragonato alle altre parti rilevanti del sensore (i trasduttori di tensione, il micro-controllore e la memoria). In particolare, le cause della mancata trasmissione BT sono la presenza di rumore, la dissolvenza, le interferenze e gli ostacoli sul canale wireless. Per questi motivi, l’affidabilità del sensore è stata valutata analizzando il numero di guasti in diverse situazioni di comunicazione wireless. 3.4.1.Caratterizzazione metrologica della sonda di tensione Come descritto nella sezione precedente, sono state caratterizzate le prestazioni della sonda di tensione realizzata ed è stata costruita una stazione di misura adeguata, come mostrato in Fig. 3.4. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 86 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA P rocessor Sensing H ardw are SIM U L BUS PC LE M LV -25P Level T ranslator M U LT SC O P E A /D P rocessing Softw are M ULT IE E E 488 B U S Fig. 3.4 – Stazione di misura per la caratterizzazione della sonda di tensione. Per misurare l'ingresso/uscita dei segnali del sensore sono stati utilizzati due multimetri digitali Agilent 34401 con precisione 6,5 ed un oscilloscopio digitale Tektronics 520D; per il generatore di segnale è stato invece utilizzato un generatore di potenza arbitraria SIMULBUS ad alta precisione. Le principali caratteristiche del SIMULBUS sono: potenza massima di uscita 5 kVA, larghezza di banda 2.5 kHz, massimo output 470 Vrms con accuratezza della tensione 0,4 %, stabilità di frequenza ± 5 ppm, con la possibilità di creare forme d’onda arbitrarie utilizzando tutte le frequenze multiple delle armoniche fondamentali a 16÷66 Hz. È stata fatta una prima prova sperimentale al fine di valutare la precisione ottenuta, utilizzando come segnale di riferimento un’ onda sinusoidale a 50 Hz con valori RMS che andavano tra 200 e 460 V in 27 step. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 87 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA I risultati della misura hanno dimostrato che l’uscita caratteristica del trasduttore di tensione realizzato può essere assunta lineare, con un coefficiente di correlazione di 0,99998, insieme ad un fattore di guadagno 3,6681 [mV / V] e ad un fattore di offset 2,5223 [V] con deviazioni standard pari a 0,0030 [mV / V] e 0,0014 [V] rispettivamente. È stata eseguita poi una seconda prova sperimentale al fine di valutare solo il livello realizzato di larghezza di banda del trasduttore. A tal fine, è stato utilizzato al posto del generatore SIMULBUS un generatore di segnale Agilent 33220A ed il modulo LEM è stato corto circuitato. La prova realizzata ha dimostrato uno larghezza di banda 3 dB di 60 kHz; nell’intervallo DC-4 kHz, un valore massimo di ripple in uscita di 0,00341 dBV e una deviazione standard di 0,00012 dBV a garanzia della bontà della sonda realizzata nelle comuni applicazioni di PQ. 3.4.2.Procedura di misura realizzata caratterizzazione metrologica e software di Il software del nodo sensore è stato sviluppato per rispettare i metodi di misura della classe A definiti nella norma IEC 61000-4-30 per i sistemi di alimentazione. In particolare, il nodo sensore realizzato è in grado di rilevare ed analizzare i seguenti fenomeni di PQ: distorsioni armoniche ed interarmoniche, buchi e sovratensioni, interruzioni. Per quanto riguarda il Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 88 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA primo fenomeno, nel suo stato attuale, il dispositivo realizzato è in grado di implementare solo il tempo di aggregazione dei sottogruppi armonici ed interarmonici di 3 s. Questa misura è effettuata secondo la norma IEC 61000-4-7:2002, come raccomandato nella norma 61000-4-30, in modo che il sottogruppo armonico sia calcolato come: 2 G sg ,n = 1 ∑ C102 n+ k k = −1 (3.1) dove Gsgn è il sottogruppo armonico di ordine n, C10n + k è il valore RMS della linea spettrale di tensione di ordine 10 n + k ottenuto applicando l'algoritmo DFT su dieci cicli continui e senza interruzione da 20 ms. I sottogruppi interarmonici centrati sono calcolati come mostrato nella formula seguente: Gig2 ,n = 8 ∑ C102 n + k (3.2) k =2 dove Gign è il sottogruppo interarmonico centrato di ordine n. Per rispettare i requisiti di classe A, la procedura di flagging IEC 610004-30 è applicata anche per l'individuazione dei buchi, delle sovratensioni e delle interruzioni. Questi eventi sono identificati utilizzando soglie preassegnate definite in percentuale della tensione dichiarata. Se uno qualsiasi di questi eventi ha luogo, il suo numero è memorizzato. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 89 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Potrebbero, inoltre, essere calcolati degli indici di evento adeguati, come per esempio la durata e la profondità del buco; tuttavia questa versione del dispositivo non copre anche tale valutazione. Vale la pena di notare che le misura separate di distorsione armonica ed interarmonica possono essere effettuate mediante gruppi armonici ed interarmonici. Per quanto riguarda l'aspetto del software, la procedura di misura si basa su diverse routine brevemente schematizzate in Fig. 3.5. Timer Interrupt RMS_ELAB DIP, SWELL, INT ACQUIRE Thresholds FFT_ELAB STORE SEND Fig.3.5 – Diagramma a blocchi dell’algoritmo di misura realizzato. La routine principale è quella di acquisizione, acquire. Questa è configurata come una routine basata sull’interruzione del tempo che garantisce il corretto istante di acquisizione. Questa routine consente di acquisire un campione del segnale di tensione in ingresso, aggiorna il valore Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 90 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA RMS calcolato e memorizza i dati acquisiti nella RAM del. Alla fine del tempo di acquisizione di 20 ms (pari ad un operiodo della fondamentale a 50 Hz), la routine RMS_ELAB calcola il valore RMS e lo confronta con le soglie di cui sopra. Se non sono presenti buchi, sovratensioni od interruzioni, la procedura di misurazione continua, altrimenti, l'evento viene contato e viene applicata la procedura di flagging. Dopo 10 cicli di 20 ms senza che siano collezionati eventi, i dati acquisiti sono scambiati in una matrice di trasformazione e viene lanciata la routine FFT_ELAB. Questa routine implementa un algoritmo FFT sul posto su 512 campioni utilizzando una finestra rettangolare. Alla fine della procedura di misura dei sottogruppi armonici ed interarmonici, la routine immagazzinamento, store, salva i dati trattati nella memoria I2C EPROM, mentre la routine invio, send, trasmette i dati all’utente. Vale la pena di notare che la routine FFT_ELAB esegue l'elaborazione richiesta durante la fase di acquisizione di 200 ms (elaborazione in tempo reale,), assicurando l’acquisizione dei dati senza interruzione. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 91 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 3.4.3.Valutazione dell’affidabilità Il flusso del nodo sensore può essere definito come la quantità di informazioni che il sensore è in grado di spedire nell’unità di tempo. Come descritto nella sezione precedente, ogni volta che il nodo sensore esegue una valida analisi di 200 ms (a breve termine), esso invia i risultati RMS armonici ed interarmonici al modulo master di rete. Al fine di analizzare il flusso della rete, le fasi più importanti di comunicazione sono state caratterizzate sperimentalmente mediante una stazione di misura adatta, composta da un oscilloscopio digitale Tektronics TDS520d, una stazione host basata su un PC con un modulo master BT ed un nodo sensore con un modulo slave BT. I tre tempi sono definiti come segue: - Tinquiry, momento in cui il nodo sensore richiede di rispondere a una richiesta di comando; - Tconnection, il tempo di cui necessitano il master ed il modulo slave BT per eseguire una connessione BT; - Tsend, il tempo necessario per trasferire 1552 byte (la dimensione del risultato ottenuto); Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 92 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA sono stati stimati in 20 prove consecutive, eseguite a diversa distanza tra il master ed i moduli slave BT e con una diversa connessione operativa (zone aperte e chiuse). I risultati ottenuti sono riportati nella Tabella 3.1, assieme al numero di guasti in ciascuna operazione di trasmissione. Tabella 3.1- Prestazioni del nodo sensore Media Deviazione n. di guasti standard 2m di distanza chiusa TINQUIRY 18191,4 ms 3,1 ms 0 TCONNECTION 500 ms 64 ms 0 TSEND 191 ms 11 ms 6 10 m distance closed area and wall obstacle TINQUIRY 18176,5 ms 2,7 ms 0 TCONNECTION 325 ms 26 ms 0 TSEND 189,8 ms 6,8 ms 0 50 m distance open area TINQUIRY 18173,4 ms 2,6 ms 2 TCONNECTION 337 ms 13 ms 5 TSEND 286 ms 20 ms 4 3.5 Conclusioni In questo capitolo è stata presentata la proposta di una rete di sensori wireless [3.9] in grado di eseguire l'acquisizione e l'elaborazione di segnali di tensione nei sistemi elettrici al fine di valutare gli indici di PQ in accordo alla norma IEC 61000-4-30. La soluzione wireless adottata, basata sulla tecnologia Bluetooth, insieme con la scelta effettuata dei dispositivi di Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 93 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA misurazione ed elaborazione rende il sistema di misurazione realizzato un buon compromesso tra una buona prestazione ed un costo molto basso. Questo è importante per una adozione su larga scala in tutte le situazioni (specialmente quando lo spostamento del sensore è molto difficile), che richiedono un’analisi puntuale del sistema elettrico dal punto di vista della caratterizzazione di PQ, senza l'adozione di strumenti specializzati costosi. Le prove effettuate sul prototipo di nodo sensore confermano la bontà dell’apparecchio anche in termini di linearità, di larghezza di banda e di affidabilità. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 94 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Bibliografia [3.1] I. Akyildiz, W. Su, Y. Sankarasubramanian, E. Cayirci, “A Survey on Sensor Network”, IEEE Communications Magazines, August 2002. [3.2] 10 emerging technologies that will change the world,” Technol. Rev., vol. 106, no. 1, pp. 33–49, Feb. 2003. [3.3] D. Estrin, L. Girod, G. Pottie, M. Srivastava, “Instrumenting the World with Wireless Networks”, International Conference on Acoustics, Speech and Signal Processing (ICASSP 2001). Salt Lake City, Utah, May 2001. [3.4] IEC 61000-4-30: Electromagnetic Compatibility (EMC) – Part 4-30: Testing and measurement techniques – Power quality measurement methods, 2003 [3.5] IEC 61000-4-7: Electromagnetic Compatibility (EMC) Part 4.7: Testing and measurement techniques – General guide on harmonics and interharmonics measurements and instrumentation, for power supply systems and equipment connected thereto, 2002. [3.6] M.H.J. Bollen, Understanding power quality problems: voltage sags and interruptions, New York, IEEE Press, 1999. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 95 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA [3.7] Autorità per l’energia elettrica e il gas, Quality of Electricity Supply: Initial Benchmarking on Actual Levels, Standards and Regulatory Strategies, April 2001. [3.8] Autorità per l’energia elettrica e il gas, Second Benchmarking Report on Quality of Electricity Supply, September 2003. [3.9] A. Bernieri, L. Ferrigno, M. Laracca, P. Verde, Wireless sensor network for power quality monitoring according to IEC 61000-4-30, Proc. of XIII IMEKO-TC4, vol. 2, pp. 752-758, 2004. Capitolo 3 - Rete di sensori wireless per il monitoraggio della Power Quality in accordo alla norma IEC 61000-4-30 96 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Capitolo 4 Grouping ed approccio con filtri digitali 4.1 Norme e standard L’individuazione di problematiche legate ai disturbi sulla tensione di alimentazione fornita dalla rete elettrica o sulla corrente assorbita da un impianto elettrico, quando non sono verificate le condizioni ideali, ha portato in letteratura alla creazione di indici atti a fornire informazioni sullo stato di funzionamento della rete e sulle responsabilità delle società distributrici e degli utilizzatori per i disturbi introdotti. Partendo dal presupposto che tali indici siano attendibili, accurati e pratici, in ambito nazionale ed internazionale si è proceduto alla redazione di norme e standard da seguire per la realizzazione di strumenti e procedure per l’esecuzione di misure su di essi. Partendo dai suggerimenti delle norme di settore (IEC 61000-4-7), l’approccio comune a tutte le soluzioni, sia commerciali che proposte dalla comunità scientifica, è l’utilizzo di analisi digitali dei dati nel dominio della frequenza mediante l’algoritmo FFT (Fast Fourier Transform). Tale algoritmo, in un sistema trifase con neutro, comporta un notevole onere computazionale, dovendo essere digitalizzate ed analizzate quattro tensioni Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 97 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA e quattro correnti con fissate specifiche di precisione nella valutazione degli indici di PQ che lasciano ben pochi gradi di libertà nella scelta del numero di campioni da processare e/o del modo di processare i dati, gradi di libertà che consentirebbero riduzioni nell’onere computazionale. Tutto ciò comporta la necessità di utilizzo di sistemi ad elevate prestazioni con conseguente incremento dei costi. Approcci alternativi all’utilizzo dell’FFT nell’analisi della PQ sono già stati proposti in letteratura. In tutte le soluzioni proposte, l’utilizzo dei filtri digitali viene relegato all’identificazione e classificazione di eventi, senza considerare né la possibilità di implementazione in strumenti a basso costo né le specifiche di calcolo imposte dalle norme. L’analisi nel dominio della frequenza richiesta dalle norme di settore (in particolare la IEC 61000-4-7) è infatti basata sul concetto di grouping, ovvero sul calcolo dei gruppi armonici ed interarmonici della frequenza fondamentale. 4.1.1. IEC 61000-4-7 I disturbi legati alla distorsione della forma d’onda nei sistemi elettrici sono definiti come la deviazione della forma della grandezza elettrica considerata dalla sinusoide. Lo standard IEC 61000-4-7 definisce i requisiti degli strumenti e delle procedure per la misura di armoniche ed Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 98 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA interarmoniche. Di seguito si riporta una sintesi dei concetti e dei requisiti individuati dallo standard IEC. La struttura generale di uno strumento di misura comprende: dei circuiti di ingresso con filtro anti-aliasing, un convertitore analogico digitale con inclusa un’unità per l’immagazzinamento dei campioni rilevati, un’unità per la sincronizzazione e la creazione di finestre (se necessario), un’unità per processare il segnale. Lo standard IEC prende in considerazione un approccio con l’utilizzo di FFT per effettuare una stima del contenuto spettrale del segnale; questa scelta impone la necessità di un’accurata sincronizzazione. - Accuratezza della strumentazione Per la strumentazione atta a misurare la distorsione armonica sono suggerite due classi di accuratezza. Nella Tabella 4.1 sono mostrati gli errori massimi consentiti per la misura della tensione, della corrente e della potenza in differenti condizioni di lavoro. Nei casi in cui sono richieste precisioni elevate, ad esempio nelle verifiche di conformità a standard, in indagini di carattere tecnico-amministrativo, sono raccomandati strumenti di Classe I, per tutti gli altri casi possono essere utilizzati strumenti di classe II. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 99 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Tabella 4.1 - Errori massimi consentiti per la misura della tensione, della corrente e della potenza in differenti condizioni di lavoro in accordo alla norma IEC 61000-4-7. Classe Misura Tensione Corrente Potenza Condizione Um≥1%Unom Um<1%Unom Im≥3%Inom Im<3%Inom Pm≥150W Pm<150W Errore ±0,05Unom ±5%Im ±0,15%Inom ±1%Pnom ±1,5W ±5%Um Massimo Condizione Um≥3%Unom Um<3%Unom Im≥10%Inom Im<10%Inom --II Errore ±5%Um ±0,15%Unom ±5%Im ±0,5%Inom --Massimo Um, Im, Pm valori misurati; Unom, Inom, Pnom valori nominali dello strumento di misura I - Caratteristiche dei segnali da misurare Lo standard IEC effettua una distinzione tra segnali (armonici ed interarmonici) all’interno di un range di frequenze armoniche (circa 2 kHz) ed altre componenti comprese tra le frequenze armoniche ed il limite delle basse frequenze (circa 9 kHz). Le altre componenti sono, quindi, linee spettrali dei segnali considerati in un range di frequenze comprese tra i 2 e i 9 kHz. - Tipologie di misura Sono definiti i requisiti per la misura dei segnali visti nel punto precedente. Particolare attenzione è rivolta alla misura di armoniche ed interarmoniche, mentre per le altre componenti sono riportate solo alcune considerazioni di carattere generale. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 100 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Nello standard sono definite le frequenze armoniche (interarmoniche) come un multiplo intero (non intero) della frequenza fondamentale. Con riferimento all’FFT si definisce una risoluzione in frequenza pari a 5 Hz per la misura di ogni componente spettrale, utilizzando una finestra temporale di 200 ms, equivalente a 10/12 periodi (50/60 Hz) della fondamentale. Le linee spettrali devono, quindi, essere processate in maniera adeguata in modo da poter ottenere gruppi/sottogruppi armonici ed interarmonici come mostrato in Fig. 4.1. A C Harmonic group n+1 B Interharmonic group n+3 5 Hz FFT output n n+1 n+2 n+3 n+4 Harmonic order Fig. 4.1 – Illustrazione dei gruppi armonici ed interarmonici e profilo dei filtri DBF (A) / DPF(B). In questo modo è possibile ottenere un valore unico che consenta di portare in conto gli effetti delle fluttuazioni di tutte le componenti armoniche. Le ampiezze dell’nmo sottogruppo armonico Gsg,n ed interarmonico Gisg,n possono essere calcolate con le formule seguenti: 1 G 2sg , n = ∑ C102 n + k k = −1 Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali (4.1) 101 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 8 2 2 Cisg , n = ∑ C10 n + k (4.2) k =2 in cui C10n+k sono le componenti spettrali (il valore efficace) dell’uscita dell’FFT utilizzando una finestra pari a 10 periodi della fondamentale, nel caso di un segnale a 50 Hz. Le ampiezze dell’nmo gruppo armonico Gg,n ed interarmonico Gig,n possono essere calcolate con le formule seguenti: G g,2 n = 4 C102 n − 5 C2 + ∑ C102 n + k + 10 n +5 2 2 k =−4 (4.3) 9 Cig2 , n =∑ C102 n + k (4.4) k =1 in cui C10n,+k sono le componenti spettrali (valore efficace) dell’uscita dell’FFT. Utilizzando questo approccio definito di “grouping”, possono essere definiti differenti indici di PQ. Per esempio è possibile calcolare il valore di distorsione armonica totale per gruppo (THDG) o sottogruppo (THDS): ⎛ Ggn THDG = ∑ ⎜ ⎜ n = 2 ⎝ Gg 1 ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ ⎛ Ggsn THDS = ∑ ⎜ ⎜ n = 2 ⎝ Ggs1 2 H H ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ 2 Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali (4.5) (4.6) 102 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA in cui H rappresenta l’ordine delle componenti armoniche del gruppo/sottogruppo, definito nei vari standard IEC della serie 61000-3. Per ciò che concerne le componenti del segnale con frequenze superiori al range definito per le frequenze armoniche, il grouping sarà effettuato utilizzando una larghezza di banda pari a 200 Hz ed il primo gruppo avrà la frequenza centrata a 2,1 kHz. L’incertezza totale non deve, inoltre, superare il ± 5 % del valore misurato. 4.2 Applicabilità dei filtri digitali per la valutazione degli indici di PQ Un obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di studiare l’applicabilità di filtri digitali [4.1, 4.2]per la valutazione degli indici di PQ nel rispetto della norma IEC 61000-4-7, i quali, implementati su piattaforma FPGA, fornirebbero una valida alternativa alla classica analisi FFT riducendo gli oneri di calcolo, semplificando l’architettura ed abbassando notevolmente i costi. I parametri che concorrono alla realizzazione di un filtro appropriato ed ottimizzato per la valutazione della PQ sono diversi. Quelli che sono stati presi in considerazione ed analizzati, sono: l’architettura, il tipo e l’ordine del filtro. L’efficacia della soluzione proposta è stata validata dall’analisi della risposta dei filtri digitali e dal suo confronto con la risposta ottenuta tramite il classico approccio con FFT. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 103 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Sono stati effettuati test per la validazione del nuovo approccio, utilizzando segnali simulati ed emulati, caratterizzati da contenuti armonici ed interarmonici solitamente presenti sulla rete nazionale. 4.2.1. Architettura del filtro Per quanto concerne l’architettura del filtro, sono state analizzate due possibili soluzioni, mostrate in Fig. 4.2: - filtri accordati su di un gruppo armonico (Digital Broad Filter), con una larghezza di banda pari a 50 Hz, che rappresenta l’ampiezza del gruppo armonico; - filtri accordati su di una singola banda spettrale (Digital Pin Filter), con una larghezza di banda di 5 Hz, pari alla risoluzione in frequenza richiesta dalla norma. Si può notare che la stima del valore efficace effettuata con i DBF fornisce, direttamente, i valori Gsg,n, Cisg,n, Gg,n, Cig,n sopra definiti; è possibile ottenere lo stesso risultato lavorando con le uscite ottenute con i DPF. È da sottolineare, inoltre, che per ogni gruppo/sottogruppo armonico ed interarmonico, è necessario combinare più DPF (per esempio undici per il gruppo armonico), mentre un solo DBF deve essere caratterizzato. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 104 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 4.2 – Soluzioni per l’architettura del filtro. 4.2.2. Tipo Per ognuna delle architetture proposte sono stati analizzati due tipi di filtro: filtri con risposta finita agli impulsi (FIR) e filtri con risposta infinita agli impulsi (IIR). I filtri IIR sono risultati essere un buon compromesso tra il livello di accuratezza metrologica ed il carico computazionale; tra i filtri IIR i filtri Butterworth sono caratterizzati da buone prestazioni anche se di ordine non elevato. 4.2.3. Ordine Fissati il tipo e l’architettura del filtro, il suo ordine è stato scelto in modo da ottenere - il miglior compromesso tra le prestazioni metrologiche richieste e la fattibilità di implementazione su uno strumento a basso costo, Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 105 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - la capacità di fornire una risposta veloce ed un transitorio trascurabile dopo la rilevazione di un evento o di una variazione. Al fine di confrontare le prestazioni dei diversi possibili filtri, ottenuti variando i parametri menzionati, sono state analizzate le rispettive risposte ad un insieme di casi studio di tensioni e correnti usualmente presenti in un sistema elettrico. Le conclusioni tratte sono state che i filtri Broad (DBF) di ordine pari a 6 presentano un buon livello di stabilità, buone prestazioni metrologiche e tempi di calcolo ridotti. Per i filtri Pin (DPF) è necessario individuare più valori, per l’ordine dei filtri; da un filtro di ordine 2, per il filtro accordato sulla banda spettrale centrale, si arriva fino ad un filtro di ordine 14, per le bande estreme nel gruppo armonico. In Fig. 4.3 sono riportate la stima della risposta in ampiezza di un DBF centrato a 500 Hz in funzione degli ordini selezionati e le interferenze tra filtri adiacenti causati dalla banda di transizione non ideale nei filtri DBF del sesto ordine. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 106 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 0 -5 a) 4 th 6 th x 8 th 10 th 20 th 50 th Magnitude [dB] -10 -15 -20 -25 -30 -35 -40 400 420 440 460 480 500 520 540 560 580 600 Frequency [Hz] 0 -5 b) 450 Hz 500 Hz 550 Hz Magnitude [dB] -10 -15 -20 -25 -30 -35 -40 -45 350 400 450 500 550 600 650 Frequency [Hz] Fig. 4.3 - (a) Stima della risposta in ampiezza di un DBF centrato a 500 Hz in funzione degli ordine selezionati; (b) interferenze tra filtri adiacenti causati dalla banda di transizione non ideale nei filtri DBF del sesto ordine. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 107 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 4.3 Approccio L’approccio proposto prevede l’implementazione di filtri su di una scheda FPGA. Prima di effettuare tale implementazione si è proceduto con una simulazione del sistema per poter validare la soluzione ideata. A tal scopo sono state effettuate delle prove in ambiente Matlab® 71. Si è lavorato nell’ambiente Simulink2 per simulare l’implementazione dei filtri ed in ambiente Matlab per il confronto con le tecniche classiche basate sull’FFT (Fast Fourier Transform). 4.4 Simulazioni Il sistema è stato suddiviso in quattro blocchi principali, come mostrato in Fig. 4.4 - blocco del segnale; - blocco di elaborazione; - blocco di uscita; 1 Il Matlab è un ambiente di simulazione di sistemi dinamici, utile strumento per la simulazione e l’analisi dei sistemi lineari e non lineari e per l’analisi numerica. 2 L’ambiente Simulink è un ambiente grafico per la simulazione dei sistemi complessi. Un sistema complesso può essere rappresentato come interconnessione di svariati sottosistemi. Ciascuno di essi può a sua volta essere composto da sottosistemi di complessità inferiore, fino ad arrivare a blocchi che descrivono sottosistemi elementari, cioè descritti da una sola relazione matematica. Simulink contiene una libreria di blocchi che descrivono elementi dinamici e statici elementari. L’utente, mediante l’interconnessione dei blocchi elementari, compone lo schema a blocchi del sistema da simulare e Simulink genera automaticamente le equazioni e risolve il problema di simulazione desiderato. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 108 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - blocco di calcolo degli indici. Fig. 4.4- Schema a blocchi del sistema. 4.4.1.Blocco del segnale Sono stati considerati quattro principali casi studio: A – segnali puramente sinusoidali alla frequenza fondamentale (50 Hz); B – segnali alla frequenza fondamentale con la sovrapposizione di segnali armonici applicati uno alla volta; C – segnali alla frequenza fondamentale con la sovrapposizione di segnali armonici applicati in maniera progressiva; D - segnali alla frequenza fondamentale con la sovrapposizione di segnali armonici ed interarmonici applicati in maniera progressiva. Le ampiezze dei segnali sono state unificate per semplificare le simulazioni: fondamentale – 230 V, armoniche – 10 V, interarmoniche – 5 V. In tutti i casi studio proposti sono state applicate deviazioni del valore nominale della frequenza del + / - 5 %. La frequenza di campionamento è Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 109 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA stata fissata pari a 4 kS/s e l'analisi è stata condotta fino alla 40° armonica. Tutti i casi studio considerati, le architetture, gli ordini e i tipi di filtri hanno condotto a più di un migliaio di simulazioni. Nella Tabella 4.2 sono riportati i segnali utilizzati per l’analisi e la validazione del sistema al variare della frequenza della fondamentale. Tabella 4.2- Set di segnali per l’analisi e la validazione del sistema. V V1max V1maxp10 V1maxm10 V1maxp20 V1maxm20 V1maxp25 V1maxm25 V2max V2maxp10 V2maxm10 V2maxp20 V2maxm20 V2maxp25 V2maxm25 V2maxp15 V39max V39maxp10 V39maxm10 V39maxp20 V39maxm20 V39maxp25 V39maxm25 V39maxp15 F fondamentale 50 interarmoniche 50+5 50-5 50+7,5 50-7,5 50+10 50-10 100 100+5 100-5 100+7,5 100-7,5 100+10 100-10 100+15 39 x 50 39 x 50+5 39 x 50-5 39 x 50+7,5 39 x 50-7,5 39 x 50+10 39 x 50-10 39 x 50+15 In Fig. 4.5 sono riportati gli spettri armonici del segnale utilizzato nel caso studio A. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 110 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 250,0 200,0 150,0 Test Set A 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 60,0 142,5 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.5 – Spettro del segnale usato nel caso studio A. In Fig. 4.6 sono riportati gli spettri armonici del segnale utilizzato nel caso studio B. 250,0 200,0 150,0 Test Set B 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 142,5 60,0 50,0 40,0 0,0 Fig.4.6 a) – Spettro del segnale usato nel caso studio B. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 111 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 250,0 200,0 150,0 Test Set B 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 60,0 142,5 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.6 b) – Spettro del segnale usato nel caso studio B. 250,0 200,0 150,0 Test Set B 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 142,5 60,0 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.6 c) – Spettro del segnale usato nel caso studio B. In Fig. 4.7 sono riportati gli spettri armonici del segnale utilizzato nel caso studio C. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 112 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 250,0 200,0 150,0 Test Set C 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 60,0 142,5 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.7 a) – Spettro del segnale usato nel caso studio C. 250,0 200,0 150,0 Test Set C 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 142,5 60,0 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.7 b) – Spettro del segnale usato nel caso studio C. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 113 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 250,0 200,0 150,0 Test Set C 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 60,0 142,5 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.7 c) – Spettro del segnale usato nel caso studio C. In Fig. 4.8 sono riportati gli spettri armonici del segnale utilizzato nel caso studio D. 250,0 200,0 150,0 Test Set D 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 142,5 60,0 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.8 a) – Spettro del segnale usato nel caso studio D. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 114 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 250,0 200,0 150,0 Test Set D 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 60,0 142,5 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.8 b) – Spettro del segnale usato nel caso studio D. 250,0 200,0 150,0 Test Set D 100,0 50,0 765,0 755,0 742,5 660,0 650,0 640,0 557,5 545,0 465,0 455,0 442,5 360,0 350,0 340,0 257,5 245,0 165,0 155,0 142,5 60,0 50,0 40,0 0,0 Fig. 4.8 c) – Spettro del segnale usato nel caso studio D. 4.4.2. Blocco di elaborazione Il sistema processa il segnale di ingresso in due modalità differenti, con due tipologie di filtri e con quattro differenti algoritmi di FFT: Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 115 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Le due tipologie di filtri sono: i filtri di tono (DPF) ed i filtri di gruppo (DBF). I quattro differenti algoritmi di FFT differiscono per il tipo di finestra applicata: Hamming, Hanning, Blackman, Triangolare. Sono stati utilizzati 39 filtri digitali IIR, di tipo Butterworth. Tale tipologia soddisfa i requisiti sul guadagno in banda passante, infatti è caratterizzata da un modulo “massimamente piatto” nell’intorno dell’origine e dell’infinito, e, pertanto, approssima bene un filtro ideale. Per l’implementazione di un filtro Butterworth è necessario conoscere i seguenti parametri: - l’ordine N, scelto in modo da soddisfare la richiesta di attenuazione in banda proibita; - le frequenze Fc1 ed Fc2 che delimitano l’intervallo di frequenza di banda passante; - la frequenza Fc di campionamento. I filtri utilizzati hanno le caratteristiche illustrate nella Tabella 4.3. Tabella 4.3 - Filtri di gruppo (broad filter). Freq. da filtrare [Hz] 50 100 … 39x50 Fc 4000 4000 … 4000 Fc1 50-27,5 100-27,5 … 39x50-27,5 Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali Fc2 50+27,5 100+27,5 … 39x50+27,5 116 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Come filtri di tono (DPF) sono stati utilizzati 39 filtri composti. I filtri di tono agiscono sulle stesse frequenze del filtro di gruppo. La differenza sta nel fatto che il filtro di gruppo presenta un’unica caratteristica in tutto l’intervallo delle frequenze Fc1 e Fc2, mentre il filtro di tono ha una caratteristica ottenuta dall’insieme di più filtri con frequenze di taglio adiacenti e non sovrapposte tra di loro, in cui il primo e l’ultimo filtro hanno rispettivamente la Fc1 e la Fc2 coincidenti con quelle del filtro di gruppo. Ogni filtro è stato ottenuto dalla composizione di undici filtri di diverso ordine. I filtri sono sempre IIR di tipo Butterworth con le caratteristiche illustrate nelle Tabelle 4.4 - 4.6. N. 6 6 6 6 14 2 10 6 6 6 6 Tabella 4.4 - Frequenza 50Hz. Fc Fc1 Fc2 4000 50+22,5 50+27,5 4000 50+17,5 50+22,5 4000 50+12,5 50+17,5 4000 50+7,5 50+12,5 4000 50+2,5 50+7,5 4000 50-2,5 50+2,5 4000 50-2,5 50-7,5 4000 50-7,5 50-12,5 4000 50-12,5 50-17,5 4000 50-17,5 50-22,5 4000 50-22,5 50-27,5 Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 117 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA N. 6 6 6 6 14 2 10 6 6 6 6 N. 6 6 6 6 14 2 10 6 6 6 6 Tabella 4.5 - Frequenza 100Hz. Fc Fc1 Fc2 4000 100+22,5 100+27,5 4000 100+17,5 100+22,5 4000 100+12,5 100+17,5 4000 100+7,5 100+12,5 4000 100+2,5 100+7,5 4000 100-2,5 100+2,5 4000 100-2,5 100-7,5 4000 100-7,5 100-12,5 4000 100-12,5 100-17,5 4000 100-17,5 100-22,5 4000 100-22,5 100-27,5 Tabella 4.6 - Frequenza Nx50Hz. Fc Fc1 Fc2 4000 N x 50+22,5 N x 50+27,5 4000 N x 50+17,5 N x 50+22,5 4000 N x 50+12,5 N x 50+17,5 4000 N x 50+7,5 N x 50+12,5 4000 N x 50+2,5 N x 50+7,5 4000 N x 50-2,5 N x 50+2,5 4000 N x 50-2,5 N x 50-7,5 4000 N x 50-7,5 N x 50-12,5 4000 N x 50-12,5 N x 50-17,5 4000 N x 50-17,5 N x 50-22,5 4000 N x 50-22,5 N x 50-27,5 Il primo e l’ultimo filtro, aventi rispettivamente la Fc1 e la Fc2 coincidente con quelle del filtro di gruppo, in uscita presentano un ulteriore stadio. Tale stadio consente di dimezzare l’uscita in modo da poter seguire le indicazioni imposte dalla norma IEC 61000-4-7 sul grouping. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 118 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Effettuando un numero statisticamente rilevante di prove con filtri di ordine differente è stato possibile scegliere le combinazioni riportate nelle tabelle precedenti in quanto combinazioni ottime. Per effettuare l’FFT è necessario definire il tipo di finestra utilizzato e la dimensione N dell’intervallo di osservazione. Sono state scelte le seguenti finestre: - rettangolare; - hamming3; - hanning4; - blackman5; - triangolare6. 3 La finestra Hamming è un coseno rialzato “modificato”; i coefficienti diversi da ½ consentono di ridurre notevolmente l’altezza dei lobi laterali, a parità di larghezza del lobo principale, e quindi di aumentare la attenuazione, come mostrato nella formula seguente: ⎛ 2π ( n + 1) ⎞ ω ( n ) = 0.54 − 0.46cos ⎜ 0≤n< L ⎟ ⎝ L +1 ⎠ 4 La finestra Hanning è un coseno rialzato ed è la più adatta per segnali periodici, come mostrato nella formula seguente: ⎛ 2π ( n + 1) ⎞ ⎤ 1⎡ ω ( n ) = ⎢1 − cos ⎜ 0≤n< L ⎟⎥ 2 ⎢⎣ ⎝ l + 1 ⎠ ⎥⎦ 5 La finestra Blackman ha la seguente espressione: ⎛ 2π ( n + 1) ⎞ ⎛ 4π ( n + 1) ⎞ ω ( n ) = 0.42 − 0.5cos ⎜ ⎟ + 0.08cos ⎜ ⎟ ⎝ 6 L +1 ⎠ ⎝ L +1 ⎠ 0≤ n< L La finestra Triangolare ha la seguente espressione: Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 119 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA In Tabella 4.7 sono riassunti i parametri di tali finestre. Finestra Rettangolare Triangolare Hanning Hamming Blackman Tabella 4.7 – Parametri delle finestre. Larghezza Altezza lobo ΔF lobo principale principale (dB) 2/L -13 0.9/L 4/L -26 3/L 4/L -31 3.1/L 4/L -41 3.3/L 6/L -57 5.5/L Attenuazione minima (dB) 21 26 44 53 74 In Fig. 4.9 è riportato un esempio di finestre ed in Fig. 4.10 sono riportate le loro trasformate. Fig. 4.9 -Esempio di finestre. ⎧ 2 ( n + 1) ⎪⎪ ω ( n) = ⎨ L +1 ⎪2 − 2 ( n + 1) ⎪⎩ L +1 0≤n< L −1 2 L −1 ≤n<L 2 Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 120 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 4.10 -Esempio di trasformate delle finestre. 4.4.3.Blocco per il calcolo degli indici Terminata l’elaborazione tramite filtri il sistema procede con il calcolo degli indici di valutazione. Per stimare la risposta dei filtri sono stati individuati 6 indici: - ΔTIME definito come il tempo che impiega il filtro per rilevare un evento; - ΣTIME definito come il tempo necessario al filtro per ritornare al 99% della sua risposta a regime dopo aver rilevato un evento; - BURDEN definito come il numero di addizioni e moltiplicazioni richieste dal filtro; - MEM definito come il numero totale di campioni da immagazzinare in memoria per poter calcolare la risposta; Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 121 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - THDGerr% definito come la differenza tra i valori imposti della distorsione totale del gruppo armonico (THDGi) ed i valori stimati (THDGe) del segnale considerato; - RMSerr%, definito come l’errore percentuale tra l’RMS imposto del segnale considerato (RMScs) e quello stimato (RMSf) come mostrato nella formula 4.7 RMScs − RMSf ⎞ ⎛ RMSerr = abs ⎜ 100 ⋅ ⎟ RMScs ⎝ ⎠ (4.7) dove RMScs = 40 ∑ Gcs i =1 RMSf = 40 ∑ Gf i =1 2 i 2 i con Gcsi e Gfi valori imposti e stimati dei gruppi armonici. 4.4.4.Confronto tra approcci mediante l’utilizzo degli indici In Tabella 4.8 sono riportati i valori degli indici trattati al variare del tipo di approccio. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 122 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Tabella 4.8 – Tempi, numero di operazioni o campioni dei vari indici al variare del tipo di filtri. Tipo di approccio ΔTIME ΣTIME BURDEN MEM (ms) (ms) (operazioni) (campioni) DBF 100 360+360 48 ≅0 DPF 100 1300 3720+3720 112 FFT 7715+6915 6400 (con risoluzione di 5 Hz) I primi due indici sono applicabili solo all’approccio con i filtri. Per quanto concerne i DBF l’indice ΔTIME assume un valore trascurabile; l’indice ΣTIME assume un valore pari a 100 ms (pari a 5 periodi della frequenza fondamentale) per fornire una risposta a regime dopo l’individuazione dell’evento. Per quanto concerne i filtri DPF l’indice ΔTIME assume un valore di circa 100 ms e l’indice ΣTIME un valore di 1300 ms. Nella Tabella 4.9, inoltre, sono riportati gli indici Δtime e Σtime per il filtro DBF considerato, calcolati utilizzando come segnali di ingresso un gradino unitario. Analizzando la Fig. 4.3 e la Tabella 4.9 si evidenzia che un filtro DBF del sesto ordine consente di ottenere risultati metrologici conformi alle norme. In particolare consente di ottenere: - risultati metrologici accettabili, presentando trascurabili oscillazioni nella banda passante ed un’attenuazione Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 123 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA superiore ai 23 dB nel centro della frequenza (450 Hz e 550 Hz) da parte di DBF adiacenti; - valori bassissimi di Δtime, pari a 5 ms; - un valore accettabile di Σtime pari a 20 ms. Tabella 4.9 - Δtime e Σtime, centrati a 500Hz. Ordine del DBF 4 6 8 10 20 50 ΔTIME1 [ms] 2 5 10 14 37 107 ΣTIME2 [ms] 21 23 33 38 64 158 1 definito cime il tempo necessario al filtro per cambiare la sua risposta da 0 al 10% 2 definito come il tempo necessario al filtro per raggiungere un valore di regime con una tolleranza del ±5%. Le stesse considerazioni possono essere fatte anche per DBF settati su frequenze differenti da 500 Hz. Come sottolineato nel primo punto, la non idealità della banda di transizione comporta interferenze sui filtri adiacenti, compromettendo le performance metrologiche dell’approccio proposto. Questa situazione è ben rappresentata in Fig. 4.3b in relazione ai gruppi armonici Gg,9, Gg,10 a Gg,11, considerando un DBF del sesto ordine con frequenze rispettivamente di 450 Hz, 500 Hz, 550 Hz. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 124 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA È possibile effettuare una caratterizzazione di questi errori e conseguentemente una compensazione, consentendo una completa rispondenza dell’approccio ai requisiti previsti dallo standard IEC. Anche in questo caso le considerazioni fatte per il filtro a 500 Hz possono essere estese ai filtri in tutto l’arco di frequenze prese in considerazione. L’indice BURDEN richiede per i DBF 9 addizioni e 9 moltiplicazioni al fine di produrre l’uscita del gruppo armonico, mentre i DPF richiedono 93 addizioni e 93 moltiplicazioni. Tenendo presente che per analizzare fino alla 40a armonica sono necessari 40 DBF e 40 gruppi di DPF si ottiene che complessivamente sono necessarie 360 addizioni e 360 moltiplicazioni per i DBF e 3720 addizioni e 3720 moltiplicazioni per i DPF, per l’analisi di ogni fase. L’indice MEM, legato ai DBF assume un valore di 6 campioni per ogni fase mentre per i DPF assume un valore di 14 campioni. Prendendo in considerazione l’approccio con l’FFT , considerando le stesse condizioni riportate sopra, ed una frequenza di risoluzione pari a 5 Hz, come richiesto dalla norma, i risultati di misura devono essere aggiornati ogni 200 ms (corrispondenti a 10 periodi); ciò significa che tutte le 8 FFT (due per ogni fase) devono essere calcolate ogni 200 ms. Poiché di solito i DSP od i sistemi di misura basati sui microcontrollori sono Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 125 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA caratterizzati dalla sequenzialità delle operazioni da loro effettuate, i requisiti sopra menzionati conducono ad un tempo massimo disponibile per l’acquisizione e l’immagazzinamento dei campioni, il calcolo e la trasmissione di ciascun risultato dell’FFT, di 25 ms. Per ciascuno degli 8 segnali devono essere acquisiti, immagazzinati e trattati almeno 800 campioni. Ciascun calcolo dell’FFT eseguito su M(80) campioni reali richiede M*log2(M) (7715) addizioni e M*log2(M/2) (6915) moltiplicazioni. L’onere computazionale è molto pesante, se paragonato a quello richiesto dai DBF. Per quanto concerne l’indice RMSerr% in Fig. 4.11 sono riportati i risultati per alcuni segnali del caso studio A, ottenuti con un segnale puramente sinusoidale alla frequenza di 50 Hz ed in presenza di deviazioni di frequenza. 50 FFT RMSerr [%] 40 DPF 30 DBF 20 10 0 50 50,5 51 51,5 52 52,5 Deviazione di frequenza [Hz] Fig. 4.11 – Caso studio A – Confronto delle risposte dell’FFT, dei DPF e DBF in termini di RMSerr% in funzione della deviazione di frequenza dalla frequenza fondamentale. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 126 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA In Fig. 4.12 è riportato un confronto tra la risposta, in termini di RMSerr%, dei soli DBF e dell’FFT per il caso studio A. 2,00 RMSerr [%] FFT 1,50 DBF 1,00 0,50 0,00 50 50,5 51 51,5 52 52,5 Deviazione di frequenza [Hz] Fig. 4.12 – Caso studio A – Confronto delle risposte dell’FFT e dei DBF in termini di RMSerr% in funzione della deviazione di frequenza dalla frequenza fondamentale. È possibile osservare come: - l’approccio FFT determini un RMSerr% pari a zero per un segnale a 50 Hz, dal momento che opera nelle sue condizioni ideali, raggiunte ogni volta che la procedura di sincronizzazione modifica opportunamente la frequenza di campionamento in funzione della frequenza del segnale; - i DBF diano risultati migliori dei DPF che in alcuni casi danno delle stime inaccettabili; - le risposte dei DBF siano più o meno costanti e sempre accettabili, in funzione delle deviazioni di frequenza del segnale indotto considerato; Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 127 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - la FFT non sincronizzata risulti fortemente dipendente dalla deviazione di frequenza applicata. È importante osservare come la norma 61000-4-7 imponga chiaramente un processo di sincronizzazione prima dell'applicazione della FFT; la perdita di sincronizzazione può causare errori nel calcolo della linea spettrale. Tuttavia, l’onere computazionale connesso a questo processo di sincronizzazione è pesante e spesso incrementa notevolmente i costi delle stazioni di misura per la valutazione della PQ. Il confronto mostrato in Fig. 4.12 vuole solo mostrare la migliore stabilità dei DBF rispetto all’approccio con l’FFT, considerando la perdita di sincronizzazione. Alcune analisi riguardanti i casi studio B e C sono riportate rispettivamente in Figg. 4.13-4.14. È possibile osservare come le risposte dei filtri DBF e DPF siano più o meno costanti rispetto ai segnali applicati, come entrambi i filtri mostrino buone risposte con un RMSerr% del DBF di due ordini di grandezza inferiore all’RMSerr% del DPF. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 128 1 ,20 1 ,00 0 ,80 0 ,60 0 ,40 0 ,20 0 ,00 P IN 50 an d 50 an d2 50 50 an d 35 0 50 an d4 50 50 an d 55 0 50 an d6 50 50 an d7 50 B ROAD 15 0 RMSerr[%] C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fundamental a nd c onsidere d harmonic 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 P IN B ROAD 50 up to 15 50 0 up to 25 50 0 up to 35 0 50 up to 45 50 0 up to 55 50 0 up to 65 50 0 up to 75 0 RMSerr[%] Fig. 4.13 – Caso studio B – Confronto delle risposte dei DPF e dei DBF in termini di RMSerr% in funzione delle armoniche considerate. Funda mental and conside red har monics Fig. 4.14 – Caso studio C – Confronto delle risposte dei DPF e dei DBF in termini di RMSerr% in funzione delle armoniche considerate. I valori ottenuti per l’approccio FFT non sono riportati nelle figure poiché l’RMSerr% è uguale a zero come conseguenza del fatto che, nel caso considerato, sono state applicate le condizioni ideali. In Figg. 4.15-4.16 sono riportati i diversi risultati ottenuti per i casi studio B e C quando viene applicata una deviazione dalla frequenza fondamentale. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 129 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 2 ,00 FFT RMEerr [%] 1 ,50 B RO AD 1 ,00 0 ,50 0 ,00 50 5 0,1 50 ,5 51 5 1,5 5 2,5 Freque ncy De viation [Hz] Fig. 4.15 – Caso studio B – Confronto delle risposte dell’FFT e dei DBF in termini di RMSerr% in funzione della deviazione di frequenza dalla frequenza fondamentale. 2,5 FF T RMEerr [%] 2,0 B ROA D 1,5 1,0 0,5 0,0 50 50,1 50,5 51 51,5 52,5 Frequency Deviatio n [Hz] Fig. 4.16 – Caso studio C – Confronto delle risposte dell’FFT e dei DBF in termini di RMSerr% in funzione della deviazione di frequenza dalla frequenza fondamentale. In particolare in Fig. 4.15 sono considerate la frequenza fondamentale e la terza armonica, mentre in Fig. 4.16 sono considerate la frequenza fondamentale e le armoniche dispari fino alla 15°. I risultati DPF non sono riportati perché i valori dell’RMSerr% sono molto elevati se paragonati a quelli ottenuti con il DBF e con l’approccio FFT. Anche nei casi studio B e C i DBF hanno mostrato un’elevata stabilità anche discostandosi dalla frequenza nominale. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 130 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA In Fig. 4.17 sono riportati i risultati ottenuti in termini di RMSerr% per il caso studio D con un segnale alla frequenza fondamentale ed, a seguire, con la sovrapposizione delle armoniche, considerate una alla volta, con le loro rispettive interarmoniche, presenti nell’intervallo di +/- 25 Hz a cavallo delle armoniche stesse. 0,30 RMSerr [%] 0,25 0,20 0,15 FFT PIN 0,10 BROAD 0,05 50 &7 50 50 &6 50 50 &5 50 50 &4 50 50 &3 50 50 &2 50 50 &1 50 50 0,00 Fu nd amental and co nsidered h arm onics and in teharmon ics Fig. 4.17 – Caso studio D – Confronto delle risposte dell’FFT e dei DPF e DBF in termini di RMSerr% in funzione delle armoniche ed interarmoniche considerate. In Fig. 4.18 è riportato l’RMSerr% per segnali composti dalla frequenza fondamentale con le interarmoniche presenti nell’intervallo di +/- 25 Hz a cavallo della fondamentale, nonché da tutte le armoniche e relative interarmoniche presenti nell’intervallo di +/- 25 Hz a cavallo di ciascuna armonica. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 131 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 0,60 RMSerr [% ] 0,50 FF T PIN BRO AD 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 50 t up 50 50 50 50 50 50 50 50 o1 o2 o5 to7 to6 to4 to3 pt pt up up up up u u 0 0 0 0 0 0 5 5 5 5 5 5 Fundamental and considered harmonic s and interharmonics Fig. 4.18 – Caso studio D – Confronto delle risposte dell’FFT e dei DPF e DBF in termini di RMSerr% in funzione delle armoniche ed interarmoniche considerate. Nella Fig. 4.19 sono riportati i valori di RMSerr% per ogni gruppo armonico tenendo conto anche dell’errore legato alla presenza dei filtri adiacenti, utilizzando segnali del caso studio B. I gruppi Gg,1 e Gg,39 presentano un ottimo RMSerr% , gli altri gruppi sono caratterizzati da errori vicini al 3 % ed i gruppi Gg,2 e Gg,38 forniscono i risultati peggiori con errori di circa il 4,5 %. Il differente comportamento dei gruppi Gg,1, Gg,2, Gg,38 e Gg,39 è diretta conseguenza del comportamento non simmetrico dei gruppi adiacenti. Dallo studio di questi errori è stato possibile definire dei coefficienti di correzione per ogni gruppo armonico ed implementare una procedura per effettuare una correzione in linea degli indici ottenuti. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 132 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 5,0 RMSerr % 4,0 3,0 2,0 1,0 Gg,39 Gg, 39 Gg,37 Gg, 37 Gg,35 Gg, 35 Gg,33 Gg, 33 Gg,31 31 Gg, Gg,29 29 Gg, Gg,27 Gg, 27 Gg,25 Gg, 25 Gg,23 Gg, 23 Gg,21 Gg, 21 Gg,19 19 Gg, Gg,17 Gg, 17 Gg,15 Gg, 15 Gg,13 13 Gg, Gg,11 11 Gg, Gg,99 Gg, Gg,77 Gg, Gg,55 Gg, Gg,33 Gg, Gg,11 Gg, 0,0 Harmonic group Fig.4.19 - RMSerr % prima(c)e dopo ()la correzione. In Fig. 4.19 è stato riportato il valore di RMSerr% corretto per tutti i gruppi armonici; in particolare si può evidenziare un errore medio dello 0,05 %, con un valore di picco pari allo 0,3 %. Ulteriori test sono stati eseguiti dopo la messa a punto della procedura correttiva. Alcuni risultati sono riportati in Fig. 4.20, in cui sono comparate, in termini di RMSerr%, le performance tra i risultati ottenuti con i DBF, compensati e non compensati, e con la FFT sincronizzata. In figura sono riportati i valori di RMSerr% ottenuti per differenti segnali presenti nel casi studio A, B e C, utilizzando un ENOB (Effective Number Of Bit) pari a 8. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 133 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 0,50 Syncrhonized FFT Corrected DBF Non-corrected DBF RMSerr % 0,40 0,30 0,20 0,10 test set A test set B 50 up to 750 50 up to 700 50 up to 650 50 up to 600 50 up to 550 50 up to 500 50 up to 450 50 up to 400 50 up to 350 50 up to 300 50 up to 250 50 up to 200 50 up to 150 50 and 750 50 up to 100 50 and 700 50 and 650 50 and 600 50 and 550 50 and 500 50 and 450 50 and 400 50 and 350 50 and 300 50 and 250 50 and 200 50 and 150 50 50 and 100 0,00 test set C Fig.4.20 – Confronto del RMSerr % tra la soluzione DBF proposta, corretta e non corretta e l’FFT sincronizzata. I risultati ottenuti mostrano che: - i DBF compensati forniscono una risposta quasi coincidente con la risposta ottenuta con la FFT sincronizzata; - anche usando segnali con un elevato contenuto armonico, la procedura utilizzata per la compensazione degli errori sistematici, individuati in precedenza, consente di avere una riduzione dell’RMSerr% dallo 0.24 % allo 0.05 %. 4.4.5.Quantizzazione verticale L’indice RMSerr% risulta non essere dipendente dalla quantizzazione verticale per tutti gli approcci considerati. I DBF risultano, comunque, essere più stabili rispetto alla deviazione di frequenza e garantiscono degli ottimi risultati soprattutto se paragonati ai risultati ottenuti con l’approccio Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 134 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA FFT non sincronizzato. Nei casi in cui l’FFT viene effettuata a valle di un processo di sincronizzazione, i risultati ottenuti sono simili a quelli ottenuti con i DBF. Per individuare i requisiti hardware minimi del DAS (Data Acquisition System) da adottare nella realizzazione dello strumento sono state eseguite ulteriori prove. La sensibilità del nuovo approccio proposto (DBF) in termini di ENOB (Effective Number of Bits) è stata valutata, come illustrato in Tabella 4.10, dove sono riportati i valori di RMSerr% al variare dei valori di ENOB per due segnali dei casi studio C e D e diversi valori della deviazione di frequenza. Nella tabella sono riportati solo i valori ottenuti dalle simulazioni con i filtri DBF, che danno valori sempre migliori rispetto ai filtri DPF, e con l’approccio FFT. È possibile evidenziare che: - in tutti i casi studio sia i DBF che l’FFT forniscono risultati molto buoni in accordo a quanto richiesto dalla IEC 610004-7; - sia le prestazioni dei DBF che quelle dell’FFT migliorano al crescere dei valori ENOB, tuttavia un valore ENOB pari a 6 fornisce comunque buoni risultati; Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 135 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - l’approccio DBF mostra una buona stabilità rispetto alla deviazione di frequenza, mentre ci sono alcuni particolari valori di deviazione (es. 51 Hz e 51.5 Hz) che influenzano profondamente le prestazioni dell’approccio FFT non sincronizzato. Tabella 4.10 – Valori di RMSerr%, per i filtri DBF e l’approccio FFT, al variare dell’ENOB e della deviazione di frequenza per due segnali dei casi studio C e D. ENOB Frequenza Segnale Test Fondamentale 6 BIT 7 BIT 8 BIT 9 BIT [Hz] DBF FFT DBF FFT DBF FFT DBF FFT 50 0.143 0.141 0.024 0.021 0.064 0.061 0.046 0.043 50.1 0.018 0.016 0.037 0.041 0.072 0.053 0.087 0.061 50.5 0.223 0.088 0.156 0.036 0.141 0.020 0.133 0.015 1a e 3a armonica (caso studio C) 51 0.634 0.098 0.625 0.052 0.602 0.035 0.604 0.030 51.5 0.452 0.117 0.483 0.066 0.483 0.049 0.491 0.044 52 0.094 0.105 0.119 0.103 0.133 0.075 0.154 0.060 52.5 0.158 0.136 0.132 0.109 0.099 0.077 0.101 0.080 50 0.093 0.091 0.035 0.032 0.037 0.035 0.002 0.001 50.1 0.073 0.077 0.092 0.096 0.058 0.051 0.051 0.059 1a e armoniche 50.5 0.069 0.002 0.059 0.016 0.118 0.028 0.083 0.019 dispari fino alla 15a e loro 51 0.586 0.051 0.537 0.018 0.589 0.063 0.584 0.054 interarmoniche 51.5 0.507 0.087 0.519 0.071 0.468 0.115 0.492 0.106 (caso studio D) 52 0.091 0.156 0.165 0.105 0.081 0.164 0.132 0.125 52.5 0.079 0.134 0.073 0.128 0.087 0.145 0.100 0.155 Le ultime simulazioni sui casi studio hanno riguardato l’analisi delle prestazioni del DBF per la stima del THDG. In Tabella 4.11 sono riportati i valori di THDGerr per diversi contenuti armonici per alcuni segnali Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 136 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA appartenenti ai casi studio A, B e C prendendo in considerazione anche deviazioni dall’armonica fondamentale. Le stesse considerazioni fatte per la Tabella 4.10 possono essere estese alla Tabella 4.11. Table 4.11 – THDGerr al variare della frequenza per segnali appartenenti ai casi studio A, B e C per i DBF e l’approccio FFT. FUNDAMENTAL FREQUENCY Caso THDG 50 Hz 50.5 Hz 51.5 Hz 52.5 Hz (synchronized) studio imposto DBF FFT DBF FFT DBF FFT DBF FFT A 0 -0.033 -0.003 -0.035 -0.045 -0.039 -0.122 -0.043 -0.096 B -0.010 0.000 -0.011 -0.015 -0.013 -0.079 -0.016 -0.056 0.05 C -0.010 0.000 -0.011 -0.017 -0.015 -0.081 -0.018 -0.054 B -0.006 0.000 -0.006 -0.007 -0.007 -0.054 -0.009 -0.035 0.1 C -0.005 0.000 -0.006 -0.009 -0.011 -0.056 -0.015 -0.031 B -0.005 -0.002 -0.003 -0.003 -0.004 -0.031 -0.005 -0.019 0.2 C -0.002 0.001 -0.004 -0.004 -0.012 -0.032 -0.017 -0.010 B 0.000 0.002 -0.002 -0.001 -0.002 -0.021 -0.003 -0.013 0.3 C -0.002 -0.001 -0.003 -0.002 -0.015 -0.022 -0.021 0.000 È, inoltre, possibile sottolineare che: - i miglioramenti della prestazioni sia del metodo FFT che del metodo DBF non dipendono dal caso studio applicato ma solo dal THDG imposto; - l’approccio DBF fornisce prestazioni peggiori per valori bassi di THDG; Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 137 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - entrambi i metodi presi in considerazione migliorano le loro prestazioni all’aumentare del THDG. 4.5 Emulazioni I filtri DBF analizzati ed ottimizzati sono stati testati in presenza di segnali emulati con un reale DAS, in condizioni operative reali e con disturbi di PQ molto simili a quelli realmente presenti nei sistemi elettrici. I risultati sono stati ottenuti seguendo le specifiche fornite dagli standard presi in considerazione e confrontati con i risultati ottenuti da un algoritmo di misura basato sulla FFT. I test sono stati effettuati utilizzando una stazione di misura realizzata così come riportato in Fig. 4.21 è possibile evidenziare: - un’unità di elaborazione e controllo (PC); - otto generatori di funzione Agilent TechnologiesTM 33120° (GEN1, ……, GEN8); - un ADC multiplexato ad otto canali con una risoluzione verticale ad 8 bit equipaggiato con una porta seriale di interfaccia RS232. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 138 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA GEN 1 A D C GEN 2 RS232 PC GEN 8 IEEE 488 DBF algorithm FFT algorithm Fig.4.21 - La stazione di misura sviluppata. Tutti i generatori di funzione sono sincronizzati adeguatamente al fine di produrre otto forme d’onda di riferimento stabili (emulando le 4 tensioni e le 4 correnti del sistema trifase con neutro). Il PC lavora come un controllore a bus, aggiorna i segnali test nella memoria RAM dei generatori di funzione, acquisisce mediante due porte seriali RS232 i dati dall’ADC ed effettua gli algoritmi di misura basati su FFT e DBF. In accordo alle specifiche dell’ADC sono stati emulati segnali di bassa potenza adeguati, con ampiezza compresa nell’intervallo 0-5 V. L’uso di segnali emulati al posto dei segnali reali non è una limitazione nella stima metrologica del metodo di misura proposto basato su DBF, dato che lo standard IEC 61000-4-7 impone precise requisiti di accuracy per lo Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 139 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA strumento di misura di PQ, ad eccezione dei trasduttori (Tabella 4.1). Sono stati adottati gli stessi segnali di riferimento e le stesse condizioni operative della fase di simulazione. Sono riportati di seguito alcuni risultati dei test relativi all’utilizzo di segnali appartenenti ai casi studio A, B, e C. Allo scopo di stabilire l’affidabilità del metodo basato sul DBF quando sono presenti deviazioni di frequenza, sono stati effettuati molti test utilizzando segnali sinusoidali nell’intervallo 47.5-52.5 Hz. In Fig. 4.22 è riportato il confronto tra i risultato dell’FFT non sincronizzata e del DBF per una deviazione di frequenza compresa nell’intervallo 50-52.5 Hz. 0,50 Non-syncrhonized FFT except 50 Hz case RMSerr % 0,40 Corrected DBF Non-corrected DBF 0,30 0,20 0,10 0,00 50 50,5 51 51,5 52 52,5 Frequency [Hz] Fig.4.22 – Confronto dell’RMSerr% ottenuto utilizzando l’approccio classico con FFT e l’approccio proposto con DBF, compensato e non compensato, per alcuni segnali appartenenti al caso studio A quando sono presenti deviazioni dalla frequenza fondamentale. È possibile evidenziare che: Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 140 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - l’approccio FFT fornisce RMSerr% circa pari a 0 per il segnale a 50 Hz, dato che esso opera in condizioni ideali ed è sensibile solo alla risoluzione verticale dell’ADC digitale; queste condizioni sono ottenute ogni qual volta è presente una procedura di sincronizzazione; - le risposte dei filtri digitali sono abbastanza costanti e sempre accettabili al variare delle deviazioni di frequenza considerate del segnale imposto; - i risultati dell’FFT non sincronizzata dipendono dalla deviazione di frequenza applicata Il confronto, riportato in Fig. 4.22 evidenzia quanto i DBF siano meno sensibili alla perdita di sincronizzazione. Inoltre, è riportato il valore di RMSerr% anche prima della procedura di compensazione, evidenziando la validità di tale procedura anche con i segnali emulati. In Fig. 4.23 sono riportate alcune analisi riguardanti i casi studio A, B, e C. È possibile evidenziare che entrambi i metodi basati su l’FFT ed i DBF mostrano una risposta accettabile in termini di RMSerr%, sempre minore dello 0,4 % (di gran lunga inferiore a quanto richiesto dalla norma IEC); anche in questi casi la procedura di compensazione degli errori migliora significativamente la stima rispetto ai DBF non compensati. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 141 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 0,40 Syncrhonized FFT Corrected DBF Non-corrected DBF RMSerr % 0,30 0,20 0,10 test set A test set B 50 up to 500 50 up to 450 50 up to 400 50 up to 350 50 up to 300 50 up to 250 50 up to 200 50 up to 150 50 up to 100 50 and 500 50 and 450 50 and 400 50 and 350 50 and 300 50 and 250 50 and 200 50 and 150 50 and 100 50 0,00 test set C Fig.4.23 – Confronto degli RMSerr% ottenuti dall’approccio tradizionale con FFT e dall’approccio proposto con DBF compensato e non compensato. 4.6 Conclusioni Dopo aver analizzato le norme ed individuato i metodi da esse proposti per la realizzazione di uno strumento di misura, sono stati evidenziate alcune difficoltà di implementazione. Le norme prevedono l’utilizzo di strumenti che implementano gli algoritmi FFT per l’analisi dei segnali oggetto di misura. I segnali da misurare sono: tensione e corrente per ogni conduttore, quindi otto nelle ipotesi più gravose di tre conduttori con neutro. Sono richiesti campionamenti a 4 kHz con una definizione di 5 Hz ed il tutto deve essere effettuato in dieci periodi di fondamentale (200 ms). Ciò comporta un onere computazionale di non facile gestione, o che comunque richiede un intervento economico considerevole. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 142 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Si è, in alternativa, preso in considerazione un metodo basato sull’utilizzo di filtri digitali per la scomposizione del segnale in frequenza. Il miglior compromesso tra prestazioni metrologiche, tempi di risposta adeguati e facilità di implementazione è stato raggiunto con l’utilizzo di un filtro IIR di tipo Butterworth del sesto ordine. Dalle simulazioni effettuate si è notato che: - i DBF hanno prestazioni sempre migliori dei DPF e comparabili con l’approccio FFT con finestra rettangolare; - i DBF e DPF mostrano una stabilità di risposta superiore all’approccio FFT. Benché nelle prove eseguite siano state portate in conto le incertezze delle sonde di tensione e corrente, l’errore di quantizzazione e la frequenza di campionamento, è solo in seguito alla conferma sperimentale dei risultati ottenuti mediante test con segnali emulati e reali, che è stato possibile confermare la fattibilità di implementazione di un banco di filtri digitali per l’analisi della PQ su uno strumento a basso costo. Nel capitolo successivo saranno riportati i risultati ottenuti dall’implementazione dei filtri su un’architettura FPGA. Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 143 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Bibliografia [4.1] L. Ferrigno, C. Landi, M. Laracca, C. Luongo, “A study on the feasibility and effectiveness of a digital filter approach for harmonic and interharmonic measurements in compliance with IEC 61000-4-7”, Metrology and Measurement Systems, Metrologia i Systemy Pomiarowe, Journal of Polish Academy of Sciences, the Committee on Metrology and Research Equipment Imeko 2007 [4.2] L. Ferrigno, C. Landi, M. Laracca, C. Luongo, “A study on the feasibility and effectiveness of a digital filter approach for harmonic and interharmonic measurements in compliance with IEC 61000-4-7”, Imeko 2007 Capitolo 4 – Grouping ed approccio con i filtri digitali 144 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Capitolo 5 Implementazione su FPGA e prove sperimentali 5.1 Introduzione Nel capitolo precedente si è posta l’attenzione sull’algoritmo di misura da utilizzare. I filtri digitali modulati sul profilo spettrale individuato dal gruppo armonico, DBF, sono stati ottimizzati al fine di rispondere ai requisiti individuati dallo standard IEC 61000-4-7. Sono state effettuate alcune prove con segnali simulati ed emulati che hanno mostrato come l’approccio DBF proposto garantisca un buon compromesso tra i requisiti di accuracy, l’onere computazionale e la stabilità rispetto alle deviazioni di frequenza. I risultati ottenuti sono stati confrontati con i risultati derivanti dall’applicazione dell’algoritmo basato su FFT, ciò ha consentito di validare l’approccio alternativo individuato. Il parallelismo delle operazioni svolte da un banco di filtri può essere riprodotto con una scheda FPGA. Per questa ragione partendo dai risultati ottenuti nei capitoli precedenti, sono stati sviluppati e proposti una procedura ed uno strumento di misura [5.1, 5.2]. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 145 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 5.2 Architettura dello strumento di misura proposto L’idea base è mostrata in Fig. 5.1: un sistema per l’acquisizione dei dati (DAS) di un microcontrollore consente la digitalizzazione degli 8 segnali provenienti dalle sonde di corrente e tensione e la trasmissione dei campioni digitali agli ingressi dell’FPGA. L’FPGA consente la valutazione dei parametri di PQ suggeriti (es. interruzioni, buchi, sovratensioni, etc.) e le misure sui gruppi/sottogruppi armonici ed interarmonici utilizzando la soluzione proposta DBF. Le misure di PQ ottenute sono immagazzinate ed Rete elettrica inviate all’interfaccia di comunicazione I/O. Sonde di corrente Sonde di tensione I A/D V FPGA IEC 61000-4-7 IEC 61000-4-30 I/O Fig. 5.1 – L’architettura di misura proposta. 5.2.1. Schema generale del sistema di misura Lo schema generale del sistema di misura, riportato in Fig. 5.2, può essere diviso in convertitore A/D ed FPGA. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 146 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig. 5.2 – Schema a blocchi del sistema di misura. - Convertitore A/D Il sistema di acquisizione è formato da un convertitore A/D che converte i segnali da analogici a digitali, in modo che possano essere elaborati dall’FPGA. Considerando che i filtri sono stati dimensionati per una frequenza di campionamento pari a 4 kHz e che devono essere acquisiti 4 segnali per le tensioni e 4 segnali per le correnti, il convertitore A/D deve essere un convertitore ad 8 canali con una frequenza minima di campionamento di 32 kHz (8 segnali * 4 kHz). A livello prototipale come sistema di acquisizione è possibile utilizzare una delle soluzioni riportate di seguito: - un convertitore A/D della scheda di sviluppo; - un convertitore A/D esterno; - un microcontrollore con covertitore A/D interno. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 147 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Il convertitore A/D della scheda di sviluppo è stato utilizzato per fare le prove di acquisizione e filtraggio ad alte frequenze, ma non è stato possibile utilizzarlo per segnali a frequenze utili per il progetto (al di sotto di 2 kHz). Il convertitore A/D, infatti, è connesso all’esterno attraverso un circuito di accoppiamento AC con due trasformatori. Tale circuito si comporta come un filtro con una frequenza di taglio inferiore pari a 1 MHz che attenua tutti i segnali con frequenze al di sotto di 1 MHz. La scelta è ricaduta sul PIC 18F452 montato sulla scheda di sviluppo EasyPIC4. Questo dispositivo possiede al suo interno un convertitore A/D a 8 canali di ingresso ed accetta segnali analogici di ingresso da 0 a 5 V. La generazione dei segnali è stata affidata a 8 generatori di segnale Agilent 33120A. Il convertitore A/D, nella rappresentazione con segno, fornisce il valore 0 quando è applicata una tensione pari a 2,565 V; quindi l’offset del generatore è stato impostato pari a 2,565 V. La risoluzione utilizzata è ad 8 bit. - FPGA e soft processor L’elaborazione dei dati è stata affidata ad un FPGA, in grado di eseguire operazioni molto più velocemente di un microprocessore, in quanto può essere implementato su di essa un circuito digitale specifico per ogni Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 148 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA operazione ed i dati possono essere elaborati in parallelo. Per tali motivi la struttura dell’FPGA si presta molto bene ad alcune delle funzioni del progetto come il filtraggio digitale ed il calcolo del valore efficace. Come si è visto nei capitoli precedenti uno strumento di misura degli indici di PQ deve essere in grado di svolgere operazioni che richiedono: - un elevato numero di calcoli e confronti a bassa complessità di elaborazione (es. gestione del menù dello strumento, calcoli statistici ecc...); - interfacciamenti complessi (es. con memorie esterne, interfacce, ecc...), con un numero elevato di elementi logici, obbligando alla scelta di un FPGA costoso; alcune di queste operazioni possono, quindi, essere affidate ad un microcontrollore esterno o ad un soft processor. Si è scelto di implementare nell’FPGA, oltre al circuito digitale, un soft processor NIOS II. I vantaggi rispetto all’utilizzo di un microcontrollore esterno sono: - un costo di realizzazione circuitale inferiore; - in fase progettuale maggiore integrazione dei tool della creazione del circuito digitale Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali e dei tool di 149 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA implementazione del soft processor, spesso forniti dallo stesso produttore; - elaborazione dei dati affidata ad un solo dispositivo; - dissipazione di potenza inferiore; - dimensioni ridotte del circuito stampato; - numero di piste e di punti saldatura inferiore. Il software deve essere realizzato trovando il giusto equilibrio tra le operazioni che devono essere svolte dal circuito digitale dell’FPGA e le operazioni che devono essere svolte dal soft processor. Per realizzare il prototipo è stata utilizzata la scheda di sviluppo DSP Development Kit Stratix II Edition con l’FPGA Stratix II. - Blocco I/O Il blocco I/O indica quella parte di software che permette all’FPGA di comunicare con l’esterno. 5.2.2. Banco di prova Il banco di prova riprodotto in Fig. 5.3 è costituito da: - una scheda di sviluppo DSP Development Kit Stratix II Edition (con FPGA Stratix II EP2S60)5, Fig 5.4; - una scheda di sviluppo EasyPIC4 (con pic 18F452); Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 150 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - un PC con software Quartus II 6.0/DSP Builder; - un oscilloscopio Agilent 54622; - otto generatori di forma d’onda Agilent 33120A. Lo schema a blocchi è riprodotto in Fig. 5.5. Fig.5.3 – Banco di prova. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 151 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.4 – DSP Development Kit Stratix II Edition. Fig.5.5 - Schema a blocchi del banco di prova. 5.2.3. Il firmware realizzato Si è, quindi, proceduto alla realizzazione ed all’implementazione, sull’FPGA Stratix II, di un firmware allo scopo di misurare alcuni degli indici di PQ riportati nello standard IEC 61000-4-7. L’obiettivo è quello di misurare i valori del THD tramite il filtraggio digitale dei segnali. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 152 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Per calcolare il THD il firmware implementato sull’FPGA deve essere in grado di: - acquisire i segnali digitali da un convertitore A/D ad 8 canali; - filtrare gli 8 segnali con un banco di 39 filtri per ogni canale, per un totale di 312 filtri (8*39); - calcolare i valori efficaci dei 312 segnali all’uscita dei 312 filtri per avere le Gg,n. I filtri digitali, precedentemente simulati ed ottimizzati in ambiente matlab/simulink, sono ora implementati utilizzando come ambiente di sviluppo il Quartus II / DSP Builder, versione 6.0; su scheda di sviluppo prototipale DSP Development Kit Stratix II Edition, su cui è montata l’FPGA Stratix II EP2S60. 5.2.4.Filtraggio I filtri scelti sono filtri IIR Butterworth del sesto ordine, costituiti da tre strutture in cascata, come mostrato in Fig, A.1 (in appendice). Per ricavare i gruppi armonici, per ognuno degli 8 segnali sono necessari 39 filtri, quindi deve essere implementato un banco di 312 filtri (39 filtri * 8 segnali) funzionanti in parallelo ognuno con una frequenza di campionamento pari a 4 kHz. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 153 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Per ogni filtro digitale del banco sono stati utilizzati i seguenti blocchi: - 9 blocchi “Parallel Adder Subtractor”, per le operazioni di sottrazione del filtro; - 9 blocchi “multiplier” , per le operazioni di prodotto del filtro; - 9 blocchi “costant value”, per inserire i 9 coefficenti del filtro; - 6 blocchi Delay, necessari per creare i ritardi del filtro. I blocchi “Parallel Adder Subtractor” e “multiplier” vengono implementati sull’FPGA grazie ad una particolare configurazione di elementi logici. La velocità di calcolo di ogni blocco o di un insieme di blocchi dipende dai tempi di risposta degli elementi logici e delle connessioni che lo formano e non dalla frequenza a cui lavora l’FPGA o la scheda di sviluppo. Per fissare la frequenza di campionamento del filtro pari a 4 kHz si deve fissare a tale frequenza la frequenza con la quale i 6 blocchi di “delay” forniscono e memorizzano un nuovo valore. E’ possibile scegliere se far eseguire le operazioni di prodotto dai DSP Blocks o dagli ALM dell’FPGA impostando il parametro del blocco “Dedicated Multiplier Circuitry” (“Yes” per utilizzare i DSP Blocks, “No” per utilizzare gli ALM). Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 154 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Un’alternativa all’utilizzo dei blocchi “multiplier” e “costant value” è l’utilizzo dei blocchi “Gain”(blocchi di guadagno): il parametro “Gain Value” permette di impostare i coefficienti dei filtri, ma non permette di impostare la scelta per l’utilizzo dei DSP Blocks; tale scelta è fatta automaticamente dal compilatore. Non tutti gli FPGA hanno al loro interno i DSP Blocks e, laddove presenti, non sempre sono in numero congruo rispetto alle operazioni da svolgere, quindi è importante, in fase prototipale, poter scegliere se utilizzarli o meno. E’ stato implementato sull’FPGA un firmware che acquisisce 4 segnali ed ognuno dei 4 segnali è filtrato con 3 filtri con frequenze di taglio diverse (in totale 12 filtri). In cascata ad ogni filtro sono stati implementati dei blocchi per il calcolo del valore efficace. Quindi l’FPGA calcola in parallelo 12 filtri e 12 valori efficaci. In Fig. A.2 (in appendice) è illustrato lo schema a blocchi del firmware implementato. Nonostante le elevate prestazioni dello Stratix II ed il suo elevato numero di ALM, esso non è capiente abbastanza per implementare tutti i 312 filtri in parallelo, ripetere la struttura riportata in Fig. A.1 312 volte vuol dire richiedere un numero elevatissimo di ALM. Per implementare tutti i filtri con un numero ridotto di ALM (e quindi con un costo minore) è stato implementato un filtro multiplexato. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 155 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 5.2.5.Calcolo del valore efficace Il blocco per il calcolo del valore efficace, riportato in Fig. A.3, è posto all’uscita di ogni filtro per calcolare le Gg,n. Il valore efficace si calcola secondo l’equazione (5.1) n ∑x U rms = i =1 2 i n (5.1) dove le xi rappresentano i punti rilevati del segnale campionato di cui vogliamo calcolare il valore efficace ed n è il numero dei campioni presi in considerazione. Considerando che il sistema di alimentazione è costituito da una fondamentale a 50 Hz ed il sistema di misura ha una frequenza di campionamento pari a fc = 4 kHz, 10 periodi corrispondono, secondo la (5.2), a n = 800 campioni Numero campioni = fc f fond ⋅ n periodi = 4000 ⋅10 = 800 50 (5.2) Il calcolo del valore efficace viene eseguito dal firmware nel seguente modo, come mostrato in Fig. A.3: - il blocco “Multiplier Quadrato“, calcola il quadrato dei segnali in ingresso; Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 156 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - l’insieme dei blocchi “Parallel Adder Subtractor Sommatoria”, “delay Sommatoria” ed “n-to-1 Multiplexer Sommatoria” calcolano la sommatoria dei punti, il blocco “delay Sommatoria” contiene la sommatoria dei valori fino al punto i-mo e viene azzerato ogni 800 punti; un blocco “If statement”, ogni 800 punti che vengono contati da un blocco “counter”, seleziona l’ingresso con valore nullo del blocco “n-to-1 Multiplexer”; - ogni 800 punti il flip flop memorizza il valore calcolato nell’istante in cui il blocco “delay” viene azzerato, presentando alla sua uscita la sommatoria dei quadrati degli 800 campioni di ingresso; - il blocco “multiplier D” calcola la divisione tra la sommatoria dei valori ed il numero di punti (800); - il blocco “square root operator” calcola la radice quadrata; in questo modo si avrà in uscita il valore efficace, e tale valore verrà aggiornato ogni 200 ms (10 periodi della fondamentale). Il progetto prevede il calcolo di 312 valori efficaci; ripetere la struttura della Fig. A.3 per 312 volte richiede un numero elevato di ALM, per ridurre Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 157 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA tale numero si è implementato un blocco multiplexato per il calcolo dei valori efficaci. 5.2.6.Ottimizzazione del firmware Lo schema generale del firmware ottimizzato è illustrato in Fig. A.4. Esso è formato principalmente da: - blocco di acquisizione; - blocco filtri; - blocco calcolo del valore efficace. 5.2.7.Multiplexaggio dei filtri Il multiplexaggio dei filtri consiste nell’utilizzare una sola struttura di filtro per filtrare ognuno degli 8 segnali per 39 volte con frequenze di taglio diverse. In tal modo non è più indispensabile implementare 312 filtri, diminuendo il numero di elementi logici impegnati e, conseguentemente, il costo dell’FPGA da utilizzare. Considerando che i filtri hanno le seguenti caratteristiche: - bassa frequenza di campionamento fc; - stessa struttura per i 312 filtri digitali (cambiano solo i coefficienti); Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 158 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA è possibile eseguire un’operazione di multiplexaggio. I filtri multiplexati hanno quindi consentito di ottenere un banco di filtri con un numero di ALM ridotto (più del 99% in meno). Di seguito si riportano degli esempi che rendono chiara la procedura eseguita; procedura applicata sia ai filtri IIR Butterworth che al calcolo del valore efficace. - Filtraggio di due segnali attraverso due filtri con caratteristiche uguali Per spiegare il multiplexaggio dei filtri si considerino: - due strutture identiche come quelle di Fig. 5.5; - due segnali indipendenti (In_A e In_B); - frequenza di campionamento pari a fc = 4000 Hz. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 159 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.5 - Due segnali e due strutture. Per utilizzare la stessa struttura per entrambi i segnali, mostrata in Fig. 5.6, si deve: - raddoppiare la frequenza di campionamento del filtro (fcm = 8000 Hz); - multiplexare i due segnali, in questo modo all’ingresso della struttura ci saranno alternativamente il segnale In_A ed il segnale In_B, il segnale multiplexato (In_A_B_Mux), avrà un sample rate pari a Tcm = 125 μs (fcm = 8000 Hz); Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 160 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - inserire un delay del secondo ordine al posto di quello del primo ordine. Fig.5.6 - Struttura multiplexata. Il blocco di "delay” del secondo ordine fornirà alternativamente al blocco “Parallel Adder Subtractor” (ogni Tc = 125 μs): - il valore elaborato del segnale In_A quando all’altro ingresso del sommatore sarà presente un nuovo campione del segnale In_A; - il valore elaborato del segnale In_B quando all’altro ingresso del sommatore sarà presente il nuovo campione del segnale In_B. E’ da notare che pur avendo raddoppiato la frequenza di campionamento, il segnale In_A sarà comunque elaborato ogni Tc = 250 μs (fc = 4000 Hz). Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 161 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA All’uscita del blocco di Fig. 5.6 si avrà un segnale multiplexato (Out_A_B_Mux) con un sample rate pari a Tcm = 125 μs (fcm = 8000 Hz), dal quale è possibile, con l’ausilio di un demultiplexer, rilevare i due segnali Out_A ed Out_B. Facendo un raffronto tra la Fig. 5.5 e la Fig. 5.6 si nota che - la quantità di memoria utilizzata (rappresentata dai blocchi delay) è rimasta invariata; - il numero dei blocchi “Parallel Adder Subtractor” e “Multiplier” è dimezzato; con l’evidente vantaggio di dover utilizzare un numero inferiore di elementi logici. - Filtraggio di un segnale attraverso due filtri con coefficienti diversi Si consideri un segnale (fc = 4000 Hz) e due strutture uguali funzionanti in parallelo, ma con coefficienti diversi, come riportato in Fig. 5.7. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 162 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.7 - Un segnale e due strutture. Per utilizzare un’unica struttura multiplexata Fig. 5.8, è necessario: - raddoppiare la frequenza di campionamento del filtro (fcm = 8000 Hz) ; - inserire una LUT table, che consenta di selezionare i due coefficienti ogni Tcm = 125 μs (fcm = 8000 Hz); - inserire un delay del secondo ordine al posto di quello del primo ordine. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 163 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.8 - Struttura multiplexata. Il blocco di delay fornirà alternativamente al blocco “Parallel Adder Subtractor” (ogni Tc = 125 μs) il valore relativo alla struttura A ed il valore relativo alla struttura B. All’uscita del blocco di Fig. 5.8 sarà presente un segnale multiplexato con un sample rate pari a fcm = 8000 Hz (segnale Out_A_B_Mux), dal quale è possibile, con l’ausilio di un demultiplexer, rilevare i due segnali Out_A ed Out_B. - Filtraggio di due segnali attraverso quattro filtri con coefficienti diversi (due filtri per ogni segnale) Si considerino 4 strutture funzionanti in parallelo: - due segnali indipendenti (In_A e In_B); - ogni segnale è elaborato da due strutture con coefficienti diversi; Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 164 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - frequenza di campionamento pari a fc = 4000 Hz. Per applicare il multiplexaggio alle 4 strutture è necessario applicare i due concetti precedentemente esposti: - quadruplicare la frequenza di campionamento del filtro (fcm = 16000 Hz); - multiplexare i due segnali, in questo modo all’ingresso della struttura ogni Tc = 125 μs (fc = 8000 Hz) ci saranno alternativamente il segnale In_A ed il segnale In_B (In_A_B_Mux); - inserire una LUT table con i due coefficienti che vengono selezionati alternativamente due volte per ogni campione, quindi ogni Tcm = 62,5 μs (fcm = 16000 Hz); - inserire un blocco delay di ordine 4 al posto di quello di primo ordine. All’uscita del blocco di Fig. 5.9 sarà presente un segnale multiplexato con un sample rate pari a fcm = 16000 Hz (segnale Out_A_B_C_D_Mux), dal quale è possibile, con l’ausilio di un demultiplexer, rilevare i quattro segnali Out_A, Out_B, Out_C e Out_D. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 165 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.9 - Struttura multiplexata. - Multiplexaggio di 312 filtri Come ampiamente evidenziato sono necessari 39 filtri per ognuno degli 8 segnali (312) e quindi è necessario, nel multiplexaggio Fig. A.4, porre a zero i coefficienti del quarantesimo filtro per ogni segnale. Le proprietà del sistema multiplexato sono le seguenti: - la frequenza di campionamento del filtro è pari a fcm = 1.280.000 Hz (cfr. eq. 5.3); - la frequenza degli otto segnali multiplexati è pari a fcs = 32.000 Hz; - ai blocchi “Multiplier” sono collegate 9 LUT in ognuna delle quali sono memorizzati 40 coefficienti relativi ai 40 filtri, selezionati ogni Tcm = 781,25 ns (fcm = 1.280.000 Hz); Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 166 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - ogni blocco di delay ha un ordine pari a 320. f filtromux = f c ⋅ n filtri = 4000 ⋅ 320 = 1280000 Hz (5.3) Il filtro multiplexato darà in uscita 320 valori ogni Tc = 250 μs. I primi 40 valori sono relativi ai filtri applicati al primo segnale, i valori da 41 a 80 sono relativi ai filtri applicati al secondo segnale, fino ad arrivare ai valori relativi all’ottavo segnale. Per prelevare l’uscita di un filtro (ad esempio il quarto filtro relativo al primo segnale) è stato utilizzato un flip flop che memorizza, ogni 250 μs, il valore desiderato (es il quarto valore dei 320 valori). Per visualizzare contemporaneamente tutti i risultati dei 320 filtri sono necessari 320 flip flop, ognuno abilitato (con il clock enable) in tempi diversi. - Multiplexaggio del valore efficace Così come visto per il filtri si utilizzerà il multiplexaggio anche per il calcolo dei 320 valori efficaci. Collegando il blocco del calcolo del valore efficace multiplexato Fig. A.5, in cascata al blocco di filtraggio multiplexato, si otterranno in uscita 320 valori efficaci multiplexati. Di seguito sono riportate le impostazioni ed i componenti utilizzati per il multiplexaggio della sommatoria dei valori efficaci: Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 167 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - frequenza di campionamento del blocco “valore efficace” pari a fcm = 1.280.000 Hz; - un “delay sommatoria” di ordine 320, al posto del “delay sommatoria” di ordine 1; - un blocco “Multiplier Quadrato“, strutturato in modo da calcolare il quadrato dei 320 segnali multiplexati; - l’utilizzo dei blocchi “Parallel Adder Subtractor Sommatoria”, “delay Sommatoria ” ed “n-to-1 Multiplexer Sommatoria” per il calcolo della sommatoria dei punti per ognuno dei 320 segnali; - un blocco “multiplier D” in grado di effettuare la divisione tra la sommatoria dei valori ed il numero di punti (800 punti); - un blocco “square root operator” che effettua il calcolo della radice quadrata; - un flip flop che, ogni 800 punti, memorizza il valore calcolato nell’istante in cui il blocco “delay” viene azzerato, presentando alla sua uscita la sommatoria dei quadrati degli 800 campioni di ingresso. Per l’applicazione di Fig. A.6 il valore che viene memorizzato è solo quello Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 168 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA relativo al filtro scelto dal blocco selezione, per visualizzare i 320 valori efficaci, sono necessari 320 blocchi flip flop ognuno abilitato in tempi diversi. 5.2.8.Frequenza massima Ogni ALM dell’FPGA ha un tempo di esecuzione che dipende dalle caratteristiche dell’FPGA. Un blocco formato da un insieme di ALM in cascata avrà un tempo di esecuzione inferiore. La massima frequenza di funzionamento di un circuito digitale implementato sull’FPGA dipende soprattutto dal tempo di esecuzione dell’insieme di ALM (o altri blocchi come ad esempio i blocchi DSP) tra un registro e l’altro. Maggiore è il numero degli elementi in cascata tra un registro e l’altro, minore sarà la frequenza massima di funzionamento di un circuito digitale. Per il progetto presentato, l’FPGA deve eseguire le operazioni in cascata tra un registro e l’altro ogni Tct = 781.25 ns (pari a fcm = 1.280.000 Hz). Per permettere all’FPGA di svolgere tutte le operazioni nei tempi voluti, nel software sono stati inseriti dei registri che, nel DSP builder, corrispondono a dei blocchi di delay, riducendo il notevolmente il numero di blocchi in cascata tra un registro e l’altro. In questo modo i vari blocchi tra un registro e l’altro vengono eseguiti in parallelo. Questa tecnica permette anche di poter Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 169 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA utilizzare un’FPGA con prestazioni, in termini di tempo, inferiori e quindi più economica. 5.2.9.Acquisizione Il blocco di acquisizione, Fig. A.7, è stato realizzato per far acquisire all’FPGA i segnali convertiti dal PIC da analogici a digitali; il circuito utilizzato riceve i segnali attraverso la porta prototipale J24 dell’FPGA. L’acquisizione avviene con l’interazione del software implementato sull’FPGA e del software implementato nel PIC. Ogni segnale deve essere acquisito dal PIC con una frequenza di campionamento pari a f = 4 kHz, i canali utilizzati nelle prove sperimentali sono 4 quindi il PIC invierà all’FPGA 4 segnali multiplexati, il segnale in uscita dal PIC avrà un sample rate di 16 kHz (4 kHz * 4 canali). Per le connessioni tra il Pic e lo Stratix II Fig. 5.10 sono state realizzate come illustrato in Tabella 5.1. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 170 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.10 - Collegamanto PIC ed FPGA Tabella 5.1 - Collegamento tra PIC ed FPGA. Segnale AD0 AD1 AD2 AD3 AD4 AD5 AD6 AD7 Clk_Acquisizione Canale_0 Pin dell’FPGA E29 E30 F29 F30 G29 G30 H29 H30 E31 D31 Pin del PIC RD0 RD1 RD2 RD3 RD4 RD5 RD6 RD7 RB5 RB6 I due dispositivi interagiscono nel seguente modo: Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 171 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - l’FPGA invia, attraverso il pin E31, un bit a livello logico alto ogni 62,5 ms (pari a f = 16.000 Hz); - il PIC rileva tale evento ed acquisisce e converte in digitale il segnale analogico dal canale “channel”, la variabile channel viene incrementata per permettere al PIC di acquisire ogni volta un canale diverso; - l’FPGA comunica al PIC di azzerare tale variabile ogni volta che deve acquisire il canale zero (quindi ogni Tc = 250 μs pari a fc = 4000 Hz) attraverso il pin D31; - il PIC invia, attraverso la porta PORTD, gli 8 bit (da AD0 a AD7) che contengono le informazioni del segnale campionato; - l’FPGA acquisisce (ogni Tc = 62,5 μs pari a fc = 16000 Hz) gli 8 bit attraverso i pin descritti nella Tabella 5.1, i 4 campioni dei 4 segnali in forma multiplexata. - la porta XOR converte il bit più significativo per avere una rappresentazione binaria con segno, convertendo un numero binario che va da 0 a 255, in un numero che andrà da -128 a +127; Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 172 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - il flip flop memorizza il valore ogni Tc = 62,5 μs pari a fc = 16 kHz (il valore è memorizzato in sincronia con il clock), avendo così un segnale multiplexato, dei 4 segnali di ingresso; il segnale verrà visto dai blocchi successivi come un segnale con una fc = 32 kHz, quindi ogni segnale è visto come se fosse appartenente a due canali. I Pin dell’FPGA sono accessibili dalla porta J24 della scheda di sviluppo Development Kit Stratix II Edition, mentre i Pin del PIC sono accessibili dalle porte PORTB e PORTD della scheda di sviluppo EasyPIC4 come illustrato in Tabella 5.1 La frequenza di acquisizione dell’FPGA è maggiore di 16 kHz per poter scegliere il punto esatto in cui prelevare e memorizzare il segnale. Per motivi di sincronizzazione con il resto del progetto il segnale è acquisito ad una frequenza di fcm = 12.800.000 kHz (Tcm = 78,1245 ns). 5.2.10. Blocco Contatore generale Il blocco contatore generale è composto da un blocco contatore (che va da 0 a 319, il valore viene incrementato ogni Tct = 781,25 ns (pari a fcm = 1.280.000 Hz). Esso genera le uscite per il blocco acquisizione, il blocco filtri ed il blocco valore efficace, in modo che in ogni blocco è Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 173 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA possibile conoscere quale dei 320 segnali si sta elaborando in un punto dello schema in un dato istante. 5.2.11. Visualizzazione dei risultati - Selezione In uscita sono presenti 320 segnali filtrati e 320 valori efficaci relativi ai 320 filtri. I pulsanti SW4 ed SW5 all’ingresso del blocco selezione Fig. A.8 permettono di scegliere l’uscita del filtro che si vuole visualizzare sull’oscilloscopio ed il valore efficace, calcolato all’uscita del filtro, che si vuole visualizzare sul display. Premendo il pulsante SW5 si seleziona quale degli 8 canali visualizzare, il numero del canale scelto è visualizzato grazie ai led D6, D7 e D8. Premendo il pulsante SW4 si seleziona quale uscita del filtro (relativo al canale scelto da SW5) visualizzare, il numero del filtro scelto è visualizzato grazie ai led D1, D2, D3, D4 e D5. L’FPGA contemporaneamente filtra tutti i valori relativi ai 320 filtri e calcola tutti i 320 valori efficaci dei segnali filtrati; il blocco selezione è un blocco utile in fase prototipale e permette all’utente di selezionare quale forma d’onda dei 320 filtri e dei 320 valori efficaci visualizzare; la selezione incide solo sulla visualizzazione, essendo a valle del blocco di filtraggio e del blocco di calcolo del valore efficace. Mentre si sta visualizzando una Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 174 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA forma d’onda ed un valore efficace, l’FPGA continua a filtrare gli 8 segnali ed a calcolare i differenti valori efficaci. Il blocco selezione è composto da due contatori che si incrementano ogni qual volta venga premuto il pulsante SW4 o il pulsante SW5. - Modulazione Il convertitore D/A, presente sulla scheda di sviluppo, è collegato all’esterno con un circuito di accoppiamento AC. Tale circuito si comporta come un filtro che attenua tutti i segnali a basse frequenze, non rendendolo adatto per visualizzare la gamma di frequenze all’uscita dei filtri (al di sotto di 2 kHz). E’ stato possibile visualizzare il segnale grazie all’implementazione sull’FPGA di un modulatore. La modulante è il segnale da visualizzare, mentre la portante è un segnale con frequenza fissata a fp = 10 MHz generato internamente all’FPGA. La modulazione è stata realizzata effettuando il prodotto dei due segnali. Il convertitore D/A, montato sulla scheda, richiede ingressi nel formato “senza segno”, all’uscita del blocco prodotto sarà un blocco XOR a trasformare il segnale in una rappresentazione senza segno invertendo l’ultimo bit. Per le prove è stato utilizzato l’oscilloscopio Agilent 54622A. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 175 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - Display I due display permettono di visualizzare il valore efficace misurato ed il blocco prodotto. 5.2.12. Risorse utilizzate Il programma utilizza le seguenti risorse dello Stratix II: - ALUT 1.895 / 48.352 (4 %); - Numero di bit totali 92.128 / 2.544.192 (4 %); - Pin di I/O 57 / 719 (8 %); - Blocchi DSP (9-bit) 107 / 288 (37 %). Il basso numero di elementi utilizzati suggerisce l’uso, per lo strumento di misura da realizzare, di un’FPGA con un numero inferiore di elementi logici rispetto a quello utilizzato nelle prove e quindi di costo inferiore. 5.2.13. Banco di prova Per effettuare le prove sperimentali è stato realizzato un sistema cosi’ composto, Fig. 5.11: - 8 generatori di forma d’onda Agilent 33120A; - scheda di sviluppo DSP Development Kit Stratix II Edition (con FPGA Stratix II EP2S60); - scheda di sviluppo EasyPIC4 (con pic 18F452); - PC con software Quartus II 6.0/DSP Builder, Lab View. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 176 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA 5.2.14. Prove sperimentali Le prove sperimentali sono state realizzate utilizzando segnali emulati. Per creare il test set sono stati utilizzati 8 generatori di forma d’onda Agilent 33120A programmati dal PC con programma scritto in ambiente Lab View per generare i segnali del test set. Tali forme d’onda una alla volta vengono inviate all’FPGA che tramite il firmware realizzato ed implementato filtra il segnale e calcola i valori efficaci Gi. Con la (5.4) viene calcolato il valore RMSf per confrontarlo con il valore efficace del segnale generato (RMScs) RMSf = 39 ∑ Gf i =1 2 i (5.4) Si ricorda che i filtri implementati nell’FPGA sono gli IIR butterworth del sesto ordine (broad). Lo stesso segnale generato viene inviato al PC per poter calcolare le Gfi con il metodo basato sull’FFT (utilizzando un algoritmo software), anche in questo caso il valore RMSf è calcolato secondo la (5.4). Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 177 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.5.11 - Banco di prova. L’errore RMSerr è definito come l’errore percentuale tra RMScs e RMSf ed è calcolato secondo la (5.5). Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 178 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA RMScs − RMSf ⎞ ⎛ RMSerr = abs ⎜ 100 ⋅ ⎟ RMScs ⎝ ⎠ (5.5) I casi studio utilizzati sono gli stessi riportati nel Capitolo 4. Tali prove sperimentali sono state confrontate con le prove in simulazione. - Segnali puramente sinusoidali alla frequenza fondamentale di 50 Hz o ad altre frequenze armoniche (caso studio A) In presenza dei segnali del caso studio A l’errore RMSerr è illustrato in Fig. 5.12 FFT 0,18 BROAD 0,16 RMSerr % 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 50 50,5 51 51,5 52 52,5 Frequenza [Hz] Fig.5.12 - RMSerr% per filtri broad e FFT in presenza di deviazioni della frequenza (caso studio A). Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 179 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - Segnali alla frequenza fondamentale con la sovrapposizione di segnali armonici applicati uno alla volta fino alla quindicesima armonica (caso studio B) In presenza dei segnali del caso studio B l’errore è illustrato in Fig. 5.13. E’ da notare come il sistema basato sui filtri digitali abbia un errore basso (al di sotto dello 0,1 %) e simile all’errore che si ottiene con il metodo RMSerr % basato sulla FFT. 0,09 FFT 0,08 BROAD 0,08 0,07 0,07 0,06 0,06 0 0 50 e 50 50 e 40 50 e e 50 45 0 0 35 30 e 50 e 25 0 0 0 50 50 e 20 15 50 50 e e 10 0 0 0,05 Fondamentale con sovrapposizione di un'armonica Fig.5.13 - RMSerr% per filtri broad e FFT per il caso studio B. In Fig. 5.14 è illustrata la G50, la G100 e la G500 calcolate sia dai filtri digitali che dalla FFT. E’ da notare che: - per la G50 e la G500 i valori sono comparabili; Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 180 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - per la G100 utilizzando il filtri digitali si ha un errore rispetto al caso dell’FFT. 1,8 G_FFT 1,6 G_BROAD 1,4 1,2 [V] 1 0,8 0,6 0,4 0,2 37 G 34 G 31 G 28 G 25 G 22 G 19 G 16 G 13 G 10 G 7 G 4 G G 1 0 Gruppo armonico Fig.5.14 - Gi calcolati dai filtri broad e FFT per il caso studio B. - Segnali alla frequenza fondamentale con la sovrapposizione di segnali armonici applicati in maniera progressiva (caso studio C) In presenza dei segnali individuati nel caso studio C l’errore è illustrato in Fig. 5.15. E’ da notare che il sistema basato sui filtri digitali abbia un errore basso (al di sotto dello 0,1%) e simile all’errore che si ottiene con il metodo basato sulla FFT. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 181 0,09 0,08 0,07 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 0,00 FFT 50 0 a f in o 50 f in o a a 50 f in o 50 45 0 40 0 35 0 f in o 50 f in o a a 30 0 25 0 a 50 50 f in o f in o a a 50 f in o a 50 f in o 50 20 0 15 0 BROAD 10 0 RMSerr % C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fondamentale con sovrapposizione di armoniche Fig.5.15 - RMSerr% per filtri broad e FFT per il caso studio C. 5.2.15. Analisi dei risultati Confrontando le prove in simulazione con le prove sperimentali si riscontra che gli errori RMSerr sono comparabili. Le prove sperimentali hanno dimostrato che: - I filtri digitali Broad IIR butterworth del sesto ordine presentano degli errori RMSerr molto bassi e comunque al di sotto del ± 5% Um (capitolo I IEC 61000-4-7); - per avere errori bassi in presenza di deviazioni con il sistema basato sulla FFT è necessario l’uso di un blocco di sincronizzazione aumentando notevolmente il costo dello strumento; Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 182 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA - I filtri digitali Broad hanno un inusuale errore elevato nello stimare la seconda armonica; - Il numero di risorse richieste all’FPGA per eseguire tali calcoli è molto basso. La prove sperimentali hanno quindi confermato la bontà dell’idea di realizzare uno strumento di misura a basso costo con i filtri digitali IIR butterworth del sesto ordine broad implementati su architettura FPGA. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 183 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Bibliografia [5.1] Ferrigno L., Laracca M., Landi C., Luongo C.: A low cost FPGA-based Measurement Instrument for Power Quality Monitoring according to IEC Standards. To be presented at IMTC/2008, Victoria, Vancouver Island, British Columbia, Canada, May 2008. [5.2] Bernieri A., Ferrigno L., Laracca M., Landi C., Luongo C., “Valutazione dell’applicabilità di filtri digitali per il monitoraggio della power quality in accordo con la norma IEC 61000-4-7 su piattaforma FPGA, GMEE 2007. Capitolo 5 – Implementazione su FPGA e prove sperimentali 184 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Appendice A a) b) Fig.A.1 - a) blocco filtro IIR Butterworth del sesto ordine, b) zoom del blocco. Appendice A 185 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.A.2 - Schema a blocchi, 12 filtri e 12 RMS calcolati in parallelo Appendice A 186 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA a) Fig.A.3 - a) blocco Valore efficace, b) zoom del blocco. Appendice A 187 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA a) Fig.A.4 - a) blocco filtro multiplexato, b) zoom del blocco. Appendice A 188 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA a) Fig.A.5 - a) Blocco valore efficace multiplexato, b) zoom del blocco. Appendice A 189 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.A.6 - Schema a blocchi ottimizzato del sistema di misura. Appendice A 190 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Fig.A.7 - Blocco acquisizione Fig.A.8 - Blocco selezione. Appendice A 191 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA Conclusioni I parametri che concorrono alla realizzazione di un filtro appropriato ed ottimizzato per la valutazione della PQ. Tra gli altri, i parametri che sono stati presi in considerazione ed analizzati, sono: l’architettura, il tipo e l’ordine del filtro. Per quanto concerne l’architettura del filtro, sono state analizzate due possibili soluzioni: la realizzazione di un filtro “formato” sul gruppo armonico od interarmonico di interesse (“filtri di gruppo DBF”) che fornisce direttamente l’informazione di interesse (il valore efficace del gruppo armonico od interarmonico di tensione o corrente); la realizzazione di una serie di filtri accordati sulle singole armoniche od interarmoniche (“filtri di tono DPF”) con una larghezza di banda di 5 Hz, nel qual caso l’informazione di interesse deve essere ottenuta mediante una successiva ma semplice elaborazione. Per ognuna delle architetture proposte sono stati analizzati due tipi di filtro: FIR (Finite Impulse Response) ed IIR (Infinite Impulse Response. Fissati il tipo e l’architettura del filtro, il suo ordine è stato scelto in modo da ottenere il miglior compromesso tra le prestazioni metrologiche richieste e la fattibilità di implementazione su uno strumento a basso costo. Al fine di confrontare le prestazioni dei diversi possibili filtri, ottenuti variando i Conclusioni 192 C. Luongo – Realizzazione di uno strumento innovativo per l’analisi della qualità dell’energia elettrica su piattaforma FPGA parametri menzionati, sono state analizzate le rispettive risposte a differenti casi studio di tensioni e correnti usualmente presenti in un sistema elettrico. Il miglior compromesso tra prestazioni metrologiche, tempi di risposta adeguati e facilità di implementazione è stato mostrato da un filtro IIR di tipo Butterworth del sesto ordine con architettura formata sul grouping. Dalle prime simulazioni, anche con segnali emulati, portando in conto le incertezze delle sonde di tensione e corrente, l’errore di quantizzazione e la frequenza di campionamento, si è notato come: a) i filtri di gruppo DBF hanno prestazioni sempre migliori dei filtri di tono DPF e comparabili con l’approccio FFT con finestra rettangolare; b) i filtri mostrano una stabilità di risposta superiore all’approccio FFT. A valle della caratterizzazione sperimentale dei filtri realizzati, si è proceduto all’implementazione degli stessi su una architettura FPGA. In seguito ad ulteriore prove è stato possibile avere una conferma sperimentale dei risultati ottenuti mediante test con segnali emulati e reali. Conclusioni 193