medicina nucleare - Ospedali riuniti di Trieste

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Struttura Complessa
M EDICINA NUCLEARE
L'umanità ha bisogno di persone d'azione, ma ha
anche bisogno di sognatori per i quali perseguire
disinteressatamente un fine è altrettanto imperioso
quanto è per loro impossibile pensare al proprio
profitto.
Cit. Marie Curie
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DIPARTIMENTO AD ATTIVITA’ INTEGRATA
DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Direttore: prof.ssa Maria Assunta Cova
Struttura Complessa di MEDICINA NUCLEARE
Direttore: dott.ssa Franca Dore
Tel: 040 399 6573; Fax: 040 399 6572
e-mail: [email protected]
Coordinatore Tecnico: dott.ssa Barbara Pelos
Tel: 040 399 6071; Fax: 040 399 6572
e-mail: [email protected]
Strada di Fiume 447 – 34129 Trieste
[email protected]; www.asuits.sanita.fvg.it
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NUMERI UTILI TELEFONO :
Reparto
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Stanza
Nuovo Interno
Medicina Nucleare
Direttore
040 – 399 6573
Medicina Nucleare
Stanza Medici refertazione
040 – 399 6130
Medicina Nucleare
Stanza Medici
040 – 399 6132
Medicina Nucleare
Coordinatore
040 – 399 6071
Medicina Nucleare
Segreteria Appuntamenti
040 – 399 6416
Medicina Nucleare
Segreteria
040 – 399 6428
Medicina Nucleare
Accettazione
040 – 399 6129
Medicina Nucleare
Sala Riunioni
040 – 399 6574
Medicina Nucleare
Lab. Controllo e qualità
040 – 399 6548
Medicina Nucleare
Diagnostica 1 SPECT/TC
040 – 399 6117
Medicina Nucleare
Diagnostica 2 SPECT/TC
040 – 399 6127
Medicina Nucleare
Ambulatorio
040 – 399 6853
Medicina Nucleare
Fax
040 – 399 6572
La Medicina Nucleare di Trieste nasce nell'ottobre del 1959 ad opera del Prof. Sergio
Lin come Servizio associato alla Divisione Oncologica. Al prof. Lin nell'aprile del 1962
viene affidato il primariato del Servizio autonomo di Medicina Nucleare.
Attualmente è Struttura Complessa dell'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di
Trieste (ASUITs) e fa parte del Dipartimento di Diagnostica per immagini.
Dove siamo: Strada di fiume, 447 Trieste (Ospedale di Cattinara)
Ubicazione: 2° piano Torre Chirurgica
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La Medicina Nucleare si propone di fornire prestazioni efficaci e tempestive,
integrate in percorsi clinico-assistenziali, coerenti con le Linee Guida emanate
dalle Società Scientifiche e con i criteri della Evidence Based Medicine (EBM),
e nel rispetto della normativa vigente (d.lgs. 241/00; d.lgs. 187/00; d.lgs.
230/95 - ex d.p.r. 185/1964 e d.m. collegati Ministero Sanità 3/12/1996; d.p.r.
14/1/1997; DM 140 del 30/03/2005 “ Buone norme preparazione radiofarmaci”
contenute nel I Supplemento alla XI edizione della Farmacopea Ufficiale della
Repubblica Italiana).
Per raggiungere tali scopi:
eroga le prestazioni in una logica di miglioramento continuo della
qualità, a pazienti degenti ed in regime di day hospital, a pazienti
ambulatoriali assistiti dal SSN e a tutti i “clienti esterni” a cui deve
istituzionalmente fornire assistenza;
garantisce un controllo di qualità sistematico, sui radiofarmaci
impiegati;
garantisce che la strumentazione sia tecnologicamente adeguata,
sottoposta a programmi periodici e controllati di verifica della qualità e
dello stato di efficienza;
impiega personale tecnico, medico e infermieristico adeguatamente
preparato e continuamente aggiornato, nell’ambito di programmi
aziendali, regionali e nazionali di Educazione Continua in Medicina
(ECM), attraverso stage formativi in Italia e, ove necessario e
possibile, all’estero, allo scopo di rispondere in tempi sostenibili alle
sempre nuove esigenze diagnostiche e di programmazione delle
proprie linee di sviluppo
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favorisce l’integrazione di diverse competenze professionali, per
attuare attività qualificate ad elevato contenuto specialistico;
rende trasparente le norme di accesso alle prestazioni;
trasmette rapidamente, al Medico o al paziente, l’esito della
prestazione;
collabora con i clinici per la stesura di percorsi diagnostici terapeutici.
Che cos’è la Medicina Nucleare.
La Medicina Nucleare è la branca specialistica della medicina che si avvale a
scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica, dell'uso di radionuclidi
artificiali.
In un’opportuna forma chimica o coniugati a molecole o cellule che fungono
da vettori, i radionuclidi vengono introdotti nell'organismo sotto forma di
soluzioni, sospensioni, aerosol o altro e possono comportarsi come traccianti
funzionali, permettendo studi diagnostici "in vivo", o concentrarsi in tessuti
patologici, permettendone sia il riconoscimento sia - a volte - l'irradiazione
terapeutica.
La Medicina Nucleare è prima di tutto un servizio diagnostico spesso
insostituibile, a disposizione della medicina generale e specialistica, in grado
di fornire valide risposte a numerosi quesiti diagnostici.
Perchè ciò sia possibile è necessario che il medico nucleare abbia una
approfondita conoscenza delle moderne problematiche medico-chirurgiche e
un costante dialogo con i medici che ne sono fruitori.
Al contrario delle immagini radiologiche, che vengono ottenute sfruttando
l'attenuazione del fascio di radiazioni "x" da parte dei tessuti interposti tra
l'apparecchiatura che le ha prodotte e il sistema
di rilevazione, le immagini medico-nucleari vengono ottenute per mezzo della
rilevazione di radiazioni emesse da radiofarmaci distribuiti nell'organismo.
Le varie metodiche medico nucleari prevedono la somministrazione ai pazienti
di un radiofarmaco, scelto opportunamente in modo che si concentri
nell'organo oggetto di studio o che si comporti come
tracciante di una
particolare funzione biologica.
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Le immagini scintigrafiche esprimono la distribuzione spaziale o spaziotemporale del radiofarmaco. Spesso le informazioni ricavate sono esprimibili
anche in forma di parametri numerici, permettendo di ottenere dati di ordine
semiquantitativo o quantitativo.
Le immagini che ne derivano sono l’espressione morfologica di una funzione
vitale.
Gli esami con i radioisotopi radioattivi sono importanti perché permettono di
vedere come un organo funziona, essi non differiscono dai normali costituenti
corporei: per la nostra tiroide non
c’è differenza tra iodio radioattivo e iodio stabile, l’osso non distingue i
fosfonati radioattivi da quelli stabili.
Seguendo le loro “tracce” nel corpo è possibile spesso identificare i primi
segni di una malattia, quando questa non ha ancora sovvertito la struttura
degli organi ma la loro “funzione” comincia a essere alterata.
In questo modo si rendono visibili le trasformazioni patologiche del nostro
corpo prima che divengano clinicamente evidenti.
E' nostro dovere eseguire questi esami solo ai pazienti che ne hanno
realmente necessità, quando non è possibile ottenere con altre tecniche le
preziose informazioni che la scintigrafia offre.
Pertanto è necessario che il giorno dell’esame Lei porti con sé tutta la
documentazione di cui è in possesso (precedenti esami, cartelle cliniche
ecc.), per permetterci di valutare l’indicazione all’esame.
In rari casi, potremmo decidere di rinviarla al medico curante suggerendo altre
indagini in sostituzione della scintigrafia richiesta (art.3 DL 187/00).
Per alcuni esami sono inoltre necessari particolari accorgimenti (digiuno,
sospensione di farmaci ecc. ) e pertanto la preghiamo di leggere con
attenzione le istruzioni specifiche per il tipo di esame richiesto consegnate
all’atto della prenotazione.
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A cosa serve?
L'impiego per uso DIAGNOSTICO comprende:
applicazioni "in vivo" di imaging morfo-funzionale, comunemente
chiamate scintigrafie che presentano un campo di applicazione
vastissimo in quanto, utilizzando il radiofarmaco adatto, possono
essere studiate numerose funzioni fisiologiche e le loro eventuali
alterazioni.
terapie medico-nucleari in regime ambulatoriale:
ipertiroidismo
terapia palliative antalgica delle metastasi scheletriche
radioimmunoterapia dei LNH CD-20+
Strumentazione per attività Medico Nucleare “in vivo”:
2 gamma-camere ibride (SPECT-TC) collegate con elaboratori di dati.
Con entrambe le apparecchiature vengono acquisite immagini planari,
statiche o dinamiche in rapida sequenza, ed indagini SPECT; con la gamma
camera SPECT /TC possono essere acquisite immagini di fusione anatomofunzionali SPECT /TC per ottenere una precisa localizzazione anatomica di
eventuali captazioni patologiche del radiofarmaco somministrato al paziente.
1 Densitometro DEXA con cui vengono acquisiti esami di mineralometria
ossea computerizzata Whole Body e su specifici segmenti scheletrici (rachide
lombare, femore, polso) per la diagnosi di osteoporosi.
Tre sonde Gamma-Probe intraoperatoria per attività di chirurgia radioguidata:
linfonodo sentinella mammella e melanoma, adenomi
Paratiroidei.
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Elenco Prestazioni:
Apparato Cardiaco
Angiocardioscintigrafia all’equilibrio
SPECT Miocardica da sforzo o con test farmacologico
SPECT Miocardica di perfusione a riposo
Scintigrafia Miocardica per lo studio dell’innervazione cardiaca
(Cardio-MIBG)
Apparato Osteoarticolare
Scintigrafia ossea totale corporea
Scintigrafia ossea segmentaria polifasica
Scintigrafia del Midollo Osseo
Mineralometria ossea: Whole –Body, segmentaria (rachide
lombare,femore,polso),analisi di morfometria vertebrale.
Apparato Gastroenterico
Studio reflusso gastro esofageo e duodeno-gastrico
Transito esofageo
Scintigrafia epatica
SPECT epatica
Scintigrafia epatobiliare sequenziale
Scintigrafia splenica
Scintigrafia delle ghiandole salivari
Scintigrafia per la dimostrazione di lesioni angiomatose epatiche
Scintigrafia per ricerca gastroenterorragie
Ricerca del diverticolo di Meckel
Apparato Urinario
Scintigrafia renale statica
Scintigrafia renale sequenziale
Scintigrafia renale sequenziale con test farmacologico
(Ace-inibitore)
Scintigrafia renale sequenziale con test farmacologico
(diuretico/furosemide)
Cistoscintigrafia Diretta
Cistoscintigrafia Indiretta
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Apparato Respiratorio
1. Scintigrafia polmonare perfusionale
2. SPECT polmonare
Sistema Endocrino
Curva di captazione tiroidea di 131 I-Na
Scintigrafia Tiroidea
Scintigrafia delle paratiroidi
Scintigrafia Total Body con 131 I-Na
Scintigrafia surrenalica Corticale
Scintigrafia surrenalica Midollare
Sistema Nervoso Centrale
SPECT Cerebrale di perfusione
SPECT Cerebrale con 123 I-DATSCAN
Oncologia
Scintigrafia Total Body con 67 Gallio citrato
Scintigrafia Globale corporea con traccianti recettoriali
(Octreoscan)
Scintigrafia Globale Corporea con 123-MIBG e 131-MIBG
Scintimammografia
Studio delle Flogosi acute e croniche
Scintigrafia Total Body con 67 Gallio citrato
Scintigrafia Totale corporea con Leucociti autologhi marcati
Scintigrafia Totale corporea con Granulociti autologhi marcati.
Miscellanea:
Linfoscintigrafia per lo studio dei linfedemi .
Ricerca linfonodo sentinella nel Tumore della Mammella
Ricerca del linfonodo sentinella nel Melanoma
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Attività “in vitro”:
Laboratorio Radiofarmacia
Marcature Cellulari quali:
popolazione leucocitaria in toto
marcatura di granulociti
controlli qualità radiofarmaci
Visite specialistiche nella previsione di Terapie Medico Nucleari o
Radiometaboliche:
Visita specialistica
Terapia RadioMetabolica degli Ipertiroidismi
Terapia RadioMetabolica con Sm 156 - Sr 89 - Radio223 nel
trattamento palliativo da metastasi scheletriche.
Terapia Radioimmunoterapia con Zevalin (Y90) nei Linfomi non
Hodgkin follicolare a cellule B,CD20+,ricaduto o refrattario dopo
Rituximab
Per motivi di sicurezza i telefoni cellulari
devono essere spenti perché possono interferire con gli strumenti
elettronici di uso medico.
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PERSONALE DEL REPARTO
Oltre a un Direttore, comprende:
3 Dirigenti medici, divisa bianca
1 Biologo, divisa bianca
1 Coordinatrice tecnica, divisa azzurra colletto bianco
2 Segretarie
8 Tecnici di radiologia, divisa celeste
2 Infermieri professionali, divisa verde
2 Ausiliarie sociosanitarie, divisa azzurra.
ALTRO
Le pulizie dell’area non controllata (studi personale, segreteria e
accettazione, MOC, aree di attesa pazienti non radioattivi) sono
effettuate dal personale dell’impresa privata con divisa a righe sottili
bianche e ciclamino
Le pulizie dell’area controllata e sorvegliata sono effettuate dalle
ausiliarie sociosanitarie.
La Segreteria è aperta per il pubblico e per le prenotazioni esami utenti
esterni dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:00
Qualora si desideri prendere contatto telefonicamente con un Medico
Nucleare, si prega di chiamare dopo le ore 12.00, in modo da non
interromperlo durante l’esecuzione degli esami.
Il Direttore del reparto è a disposizioni per eventuali informazioni e per
ricevere proposte di miglioramento, segnalazioni, lamentele telefonando al
040 – 6573 o per email : [email protected].
Per prenotare MOC, Scintigrafie Ossee e Tiroidee ci si deve normalmente
rivolgere, con la richiesta del Medico Curante, al Centro Unificato di
Prenotazione (CUP) che ha sedi all’Ospedale Maggiore, Ospedale di
Cattinara , Distretti dell’Azienda Sanitaria è Farmacie Autorizzate.
In caso di comprovata urgenza, certificata dal Medico Curante, gli esami
richiesti vengono eseguiti entro le 24 ore: per l’appuntamento
va contattato il reparto telefonando in Segreteria allo 040-6416
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COME, DOVE e PERCHE’
Tutte le scintigrafie e tomoscintigrafiche consistono essenzialmente
nello studio della distribuzione in vivo di radiofarmaci, rappresentati
da composti a differente comportamento biologico marcati con isotopi gammaemittenti o da radionuclidi come tali.
I radiofarmaci sono generalmente somministrati per via endovenosa
e si comportano come traccianti all'interno dell'organismo in esame.
La somministrazione del tracciante avviene di solito con un’iniezione
endovenosa, in altri casi per bocca (capsule).
Per l'esecuzione dell'esame si utilizza una apparecchiatura, denominata
gammacamera, i cui movimenti sono controllati da dispositivi di sicurezza tali
da non rappresentare alcun pericolo per l'incolumità del paziente.
La durata dell'esame varia da 10 a 90 minuti .
L’attesa nel reparto di medicina nucleare può, a seconda del tipo di indagine,
durare anche alcune ore.
Alcuni esami iniziano direttamente con l’iniezione, altri richiedono un intervallo
di pochi minuti o alcune ore o addirittura di alcuni giorni tra l’iniezione e
l’esecuzione della scintigrafia, per questo motivo secondo l’esame richiesto
Lei dovrà attendere per il tempo necessario, o tornare per più giorni a
seconda del tipo di esame prescritto.
Per ridurre l’esposizione alle radiazioni ionizzanti dei pazienti, di chi
lavora in ospedale e evitare l’esposizione di persone che vengono nella nostra
struttura per prenotazione, chiarimenti o ritiro dei referti
è necessario che chi esegue una scintigrafia segua un preciso percorso nei
locali della Medicina Nucleare:
● L’Utente che accede in medicina nucleare per essere sottoposto a indagini
diagnostiche o a terapia ritira all’entrata del servizio presso il totem erogatore
di biglietti il numero progressivo con il quale verrà chiamato in “accettazione “
dagli operatori e si accomoda nella sala attesa “fredda”.
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● in sala attesa “fredda” è posto un display LCD: sul monitor viene mostrato il
numero preso in carico dal Personale Sanitario accompagnato da un
messaggio vocale che indicherà al paziente che dovrà recarsi in sala
“accettazione “.
Terminata la fase di accettazione l’Utente si accomoderà nuovamente in sala
attesa “fredda”.
- Per l’esecuzione della prestazione medico nucleare l’Utente verrà chiamato
con un messaggio vocale o tramite il personale ausiliario della struttura; dovrà
quindi recarsi nell’area sorvegliata attraverso la porta comandata da pulsanti
dal personale sanitario.
- Dopo la somministrazione del radiofarmaco lei aspetterà in sala attesa calda
, verrà quindi chiamato/a dal personale tecnico per eseguire l’esame
scintigrafico. La durata dell’attesa si differenzia a seconda del tipo di indagine
e può variare da circa 30 min ad alcune ore.
Al termine dell’esame o terapia medico nucleare l’Utente abbandonerà il
servizio tramite la porta comandata da pulsanti dal personale sanitario e
percorrerà il corridoio dedicato all’uscita dei pazienti radioattivi indicato da
segnale apposito.
Informazioni di radioprotezione
Pur essendo i rischi connessi con la piccola dose di radiazione somministrata
estremamente ridotti, riteniamo opportuno fornire informazioni dettagliate, per
prima cosa va chiarito che l’apparecchio che esegue la scintigrafia non
emette radiazioni, ma si limita a riceverle dagli organi del paziente , che è la
vera sorgente di radiazioni, e a misurarle, per fornire poi una “mappa” della
loro funzione: pertanto un esame che dura più a lungo di un altro non vuol dire
che causi una maggiore esposizione alle radiazioni.
In secondo luogo ricordiamo che la radioattività introdotta si riduce
progressivamente sia per il decadimento fisico
radioattivo che per l’
eliminazione attraverso urine, feci ecc…
E' nostra cura prendere ogni precauzione affinché l'esposizione alle radiazioni
sia ai livelli più bassi possibili compatibili con l'esecuzione dell'indagine ,
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giustificata dal beneficio di una diagnosi precoce e accurata, non ottenibile
con altre metodiche.
Le radiazioni ionizzanti sono da sempre presenti nell'ambiente a causa della
naturale radioattività di alcune sostanze.
Il fondo totale di radiazioni cui l’uomo è esposto varia a secondo della zona
(caratteristiche geologiche, altitudine ecc.).
Tale esposizione viene misurata in Sievert (Sv) e mediamente corrisponde a
un equivalente di dose di circa 2 mSv per anno.
Le sorgenti di radiazioni di origine medica contribuiscono per il 12 % al fondo
totale di radiazioni, mentre il fondo naturale ne è responsabile per l’87%. Della
quota di radioattività artificiale prodotta dall’uomo il 90% è attribuibile a tutte le
procedure radiologiche , il 4% alle procedure medico - nucleari e il rimanente
6% alle altre attività (industrie estrattive, “fall out”, scarichi degli impianti
nucleari e altre attività diverse).
Come osservazione generale si può affermare che l'esposizione alle
radiazioni che deriva dagli esami medico - nucleari è oggi giorno in ambiti del
tutto accettabili se si pensa per esempio che un esame scintigrafico renale
equivale a 8 settimane di esposizione al fondo naturale, o che la
scintigrafia tiroidea con 99mTc equivale a 6 mesi di esposizione.
Nelle donne in età fertile bisogna adottare particolari cautele perché al
momento della somministrazione di un radiofarmaco, esiste la possibilità che
ci sia una gravidanza in atto anche se non nota alla paziente con conseguente
inutile irradiazione del concepito.
Le dosi somministrate in medicina nucleare a scopo diagnostico, sono
largamente sotto i limiti considerati tali da determinare un effetto sull’embrione
ma è dovere del medico nucleare evitare irradiazioni superflue, anche nella
tutela dello stato psicologico della donna nell'affrontare una gravidanza nel
dubbio di aver potuto causare un danno al bambino.
L'indagine va pertanto eseguita preferibilmente nei primi 10 giorni del
ciclo mestruale.
Prudenzialmente in caso di ritardo mestruale, ci si deve comportare come se
la gravidanza fosse in atto, salvo che vi siano elementi per escluderla con
certezza.
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In caso di “ritardo” in una donna con ciclo mestruale irregolare, può essere
indicato un test preliminare di gravidanza.
In caso di gravidanza in atto, l’indagine può essere eseguita solo in caso
di urgenza, o quando dichiarata necessaria dal medico curante (DL
187/00, Art.3).
E’ opportuna una consultazione tra medico nucleare e medico referente che
stabilisca se il rischio di non ottenere, senza l’indagine, la diagnosi necessaria
è maggiore di quello derivante da sia pur minima irradiazione fetale.
Nelle donne che allattano, qualora non fosse opportuno posporre l’indagine, è
necessario interrompere l’allattamento al seno materno per un tempo
sufficiente perché la radioattività nel latte si riduca a valori trascurabili. Questo
tempo dipende dal tipo di tracciante somministrato e verrà indicato al
momento dell'indagine.
L’allattamento deve essere sospeso definitivamente dopo scintigrafie
con Iodio 131 e Gallio 67.
INOLTRE…
Durante la permanenza nel nostro Servizio le verrà indicato dove attendere
l’esecuzione dell’esame e dove utilizzare i servizi igienici:
dal momento che i traccianti radioattivi vengono rapidamente eliminati dal
corpo questa semplice precauzione limiterà l’esposizione di radiazioni alle
altre persone.
Una volta terminato l’esame il rischio da radiazioni per i familiari del
paziente può essere considerato trascurabile perché la quasi totalità dei
radiofarmaci utilizzati esaurisce rapidamente la radioattività (alcune ore) e il
loro impiego è sporadico.
Le dosi assorbite a diversa distanza dal paziente, immediatamente dopo la
somministrazione e dopo 2 ore sono rassicuranti anche per
le indagini che comportano attività piuttosto elevate come la scintigrafia
ossea e l’angiocardioscintigrafia (a 30 cm: 0.01 mSv/ora
immediatamente; da 0.005 a 0.007 mSv/ora dopo 2 ore).
Ciò nondimeno è consigliabile evitare lo stretto e prolungato contatto nelle
prime ore soprattutto nei confronti dei bambini e delle donne gravide.
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Il più importante fattore di riduzione della dose è la distanza, in quanto le
radiazioni ionizzanti cedono e perdono energia nella materia e l'intensità di
dose si riduce di un fattore proporzionale al quadrato della distanza dalla
sorgente, che in questo caso è il paziente.
Rischi per il personale professionalmente esposto
Il Personale della “Medicina Nucleare” è tenuto a limitare il proprio
rischio di esposizione alle attività strettamente connesse con la manipolazione
dei radiofarmaci, l'esecuzione tecnica dell'esame e l'assistenza medica e
infermieristica al bisogno. Deve limitare al massimo l'esposizione superflua
derivante da un prolungato e ravvicinato contatto con i pazienti a cui è già
stata somministrata la dose di radioattività.
I pazienti sono quindi invitati cortesemente a chiedere tutti i chiarimenti
possibili , prima della somministrazione del radiofarmaco o in occasione
della prenotazione.
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Io posso fare cose che tu non puoi, tu puoi fare cose
che io non posso.
Insieme possiamo fare grandi cose
Cit. Madre Teresa di Calcutta
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NOTA
Questo opuscolo riporta le informazioni valide al momento della stampa e
viene periodicamente aggiornato.
Tra un’edizione e l’altra potrebbero però intervenire modifiche nell’operatività.
Redatto, dall’Ufficio Comunicazione su testi forniti dal Direttore
della Struttura Complessa Medicina Nucleare Dottoressa Franca Dore
e in collaborazione con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
tel. 040 – 399 6300; 6301
e-mail: [email protected]
Strada di Fiume 447 – 34 149 Trieste
Revisione11 - gennaio - 2017
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