Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 5: Cinematica dei fluidi Anno Accademico 2008-2009 1 Indice Approcci Euleriano e Lagrangiano Regola di derivazione Euleriana della velocità Traiettorie e linee di corrente Moto permanente e vario Portata e velocità media Correnti Equazione di continuità per le correnti Materiale didattico Slides delle lezioni frontali Citrini-Noseda (pagg. 75-80 e 83-87) Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 2 Approcci Euleriano e Lagrangiano Il moto di una particella è caratterizzata dalla velocità V, funzione del punto in cui la particella di fluido si trova e del tempo: V = V (x, y, z, t) Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 3 Approcci Euleriano e Lagrangiano Pertanto: fissato un istante di tempo t0, le componenti definiscono il moto in tutti i punti dello spazio occupato dal fluido fissato un punto dello spazio, di coordinate x0, y0 e z0, esse forniscono la “storia” di quanto accade al fluido nel punto considerato Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 4 Approcci Euleriano e Lagrangiano Il vettore velocità V può essere espresso tramite le componenti u, v e w: u = u (x, y, z, t) v = v (x, y, z, t) w = w (x, y, z, t) Le componenti della velocità sono definite come segue: dx u= dt dy v= dt dz w= dt Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 5 Regola di derivazione Euleriana della velocità In generale: dV ∂V dx ∂V dy ∂V dz ∂V A= = + + + dt ∂x dt ∂y dt ∂z dt ∂t componente di velocità accelerazione locale ∂V ∂V ∂V ∂V a=u +v +w + ∂x ∂y ∂z ∂t accelerazione (sostanziale) componente dell’accelerazione convettiva accelerazione convettiva Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 6 Approccio Lagrangiano Consideriamo un gruppo di palline di ping-pong trasportate dalla corrente di un fiume La posizione del baricentro di ogni pallina sarà individuabile dalle coordinate x, y e z nei diversi istanti temporali t Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 7 Approccio Lagrangiano Fissiamo l’attenzione su una di esse, che indichiamo con A, e scattiamo delle fotografie in successivi istanti 1, 2, 3, 4, rilevando le sue posizioni e velocità Tale approccio, che segue, come detto, le “vicende” di ogni singola pallina, viene scarsamente utilizzato Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 8 Approccio Euleriano Invece di seguire una singola pallina, fermiamoci in un punto di coordinate x0, y0 e z0 e scattiamo delle fotografie ad intervalli di tempo t Il vettore velocità apparirà diverso da istante a istante; naturalmente le particelle che fotografiamo saranno diverse da istante a istante Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 9 Approccio Euleriano Ai fini pratici, perseguiti dall’idraulica, alla quale interessa non tanto la vicenda della singola particella di fluido in moto, ma i valori delle grandezze fisiche che riguardano il fluido (velocità, pressione, ecc.) in determinati punti di esso o lungo determinate linee o superfici Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 10 Traiettorie e linee di corrente Il luogo dei punti occupati dalla particella di fluido in movimento (ossia nel nostro esempio dalla pallina) nei successivi istanti è detto traiettoria La curva tangente in ciascuno dei suoi punti al vettore velocità nel punto considerato è detta linea di corrente a) D C A B v(x ,y ,z ,t ) C v(x ,y ,z ,t ) A A A 1 C C v(x ,y ,z ,t ) D D D 1 1 v(x ,y ,z ,t ) B B B 1 b) Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 11 Moto permanente e moto vario z t B D 1 A C x y z E B t A 2 D C x y Se la velocità è effettivamente funzione del tempo, cioè se V = V (x, y, z, t), il moto si definisce vario Se invece la velocità non è funzione del tempo, cioè se V = V (x, y, z), il moto si definisce permanente Nel moto vario le traiettorie non coincidono con le linee di corrente; nel moto permanente invece le traiettorie coincidono con le linee di corrente Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 12 Moto permanente (esempio) Il vettore velocità varia da punto a punto, ma, in istanti diversi, è uguale nello stesso punto Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 13 Portata e velocità media Σ Consideriamo una linea chiusa Σ che non sia una linea di corrente ed osserviamo le linee di corrente che passano per tale linea chiusa in un certo istante t1 L’insieme delle linee di corrente forma un “tubo di flusso” Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 14 Portata e velocità media dσ Sulla superficie elementare dσ il vettore V ha una componente normale Vn e una componente tangenziale Vt Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 15 Portata e velocità media Il prodotto Vn dσ = dQ è detto portata elementare e rappresenta il volume di fluido che attraversa la superficie dσ nell’unità di tempo Infatti, se ds è lo spazio percorso da una particella che attraversa dσ nel tempo infinitesimo dt, risulta dτ dσ Vn = ds/dt e Σ ds dτ = dQ = dσ Vn = dσ dt dt dσ ds = dτ è il volume che attraversa dσ nell’intervallo di tempo dt Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 16 Portata e velocità media Integrando la portata elementare dQ sulla superficie finita Σ, di cui dσ è parte, si ottiene: Q = ∫ Vn dσ Σ detta “portata del tubo di flusso” o semplicemente portata La portata è pertanto il volume di fluido che attraversa Σ nell’unità di tempo Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 17 Portata e velocità media Si definisce velocità media Vm il rapporto Q Vm = Σ [L3 T-1][L-2]=[LT-1] La portata in massa è l’integrale QM = ∫ ρ Vn dσ Σ Esso fornisce la massa di fluido che attraversa Σ nell’unità di tempo La massa che attraversa Σ in un tempo elementare dt è: dM = [∫ ρ V dσ ]dt Σ n Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 18 Portata e velocità media Vn n n V>0 n Vn n τ V<0 n n Per convenzione, assunto un tubo di flusso e tagliato lo stesso con due sezioni, in modo da definire un volume τ, assumiamo positiva la normale entrante n La Vn sarà positiva, se attraverso la superficie che si considera entra una massa fluida nel volume definito; sarà negativa se esce una massa fluida Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 19 Correnti Definiamo “corrente” una massa fluida in moto con una direzione privilegiata (una corrente d’aria, una corrente marina, ecc.); quindi il moto di tutte le particelle passanti per una sezione segue una direzione preferenziale A A x ,y ,z ,t 1 1 1 1 A x ,y ,z ,t 2 2 2 2 A x ,y ,z ,t 3 3 3 3 x ,y ,z ,t 4 4 4 4 Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 20 Equazione di continuità per le correnti Consideriamo una corrente che, in un istante t, attraversa una superficie Σ; spostandoci di una distanza ds nella direzione della corrente, definiremo un volume dτ dato da Σ ds All’interno di questo volume, dalla superficie nell’intervallo dt, entra la massa dM e = ρ Q dt Σ dM =(ρ Q+ δρQ/δs ds)dt u ds dτ Σ dM = ρ Q dt e Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 21 Equazione di continuità per le correnti Nello stesso intervallo, dalla superficie a distanza ds da Σ, esce la massa ∂ρQ dM u = ρ Q + ds dt ∂s ∂ρQ La differenza dMe− dMu è data da dM = − ds dt ∂s dM =(ρ Q+ δρQ/δs ds)dt u ds dτ Σ dM = ρ Q dt e Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 22 Equazione di continuità per le correnti D’altra parte, all’interno del volume dτ la variazione dM di massa in dt è: ∂ dM = ( ρ Σ ds ) dt ∂t poiché è dM = dMe− dMu, risulta ossia: ∂ρQ ∂ − ds = ( ρ Σ ds ) ∂s ∂t ∂ρQ ∂ρ Σ + =0 ∂s ∂t Equazione di continuità in forma globale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 23 Equazione di continuità per le correnti Per i fluidi incomprimibili (ρ = costante), essa diventa: ∂Q ∂ Σ + =0 ∂t ∂s e per il moto permanente: ∂Q =0 ∂s cioè Q è costante lungo una traiettoria s Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale - Lezione 5 24