Lezione Fisiopatologia 18/11/2013 prof. Raimondo virus dell’epatite b Vi parlo di questo virus perché è importante nella fisiopatologia epatica ma anche x la conoscienza generale per questo toccheremo degli argomenti k sono comuni a molte altre patologie. Abbiamo delle cure efficaci nei confronti del virus dell’epatite b queste riescono a bloccare la replicazione del virus e far si k la malattia tenda ad essere bloccata. Quando un paziente è cirrotico e noi riusciamo ad evitare lo scompenso pero non riusciamo ad evitare lo sviluppo del cancro del fegato anzi poiche riusciamo a curare molto bene le malattie epatiche del virus b per far si k il cirrotico viva molto piu a lungo e c ‘è xo un rischio maggiore di sviluppare il cancro. La richiesta che viene fatta al medico per la sopravvivenza del paziente non tiene conto del progresso lui vuole vivere questo significa k abbiamo meno casi di morte per cirrosi ma molti piu casi di morte per cancro del fegato.bLe nuove terapie che bloccano il virus b,impediscono lo sviluppo della varice,dell’ascite,dello scompenso etc.. non riescono a ridurre il rischio di cancro soprattutto se il paziente h gia la cirrosi. Il virus è molto particolare perchè è un agente esogeno ma successivamente puo considerarsi non estraneo all’organismo, dopo il fumo della sigaretta è identificato come il piu potente patogeno noto. Esso è il piu piccolo virus animale k si conosca(3200pb),è compatto cioè k tutte le sue regioni genomiche partecipa alla sintesi delle proteine,siccome ha diverse proteine quello k avviene è una sovrapposizione tra i vari geni slittata (non inframe)cosi che ogni nucleotide presente in un determinato punto partecipa a due diversi geni. Ogni nucleotide è componente di una certa tripletta di un gene e di un’altra tripletta proprio perchè è sfasato ,capite da soli che una singola mutazione ha degli effetti su tutte e due le proteine xk è un nucleotide condiviso da due geni diversi (la proteasi si accavalla alla porzione genomica che sintetizza le proteine della superfice) Ci sono delle zone regolatrici contenute nelle zone genomiche questo indica che ci sono dei frammenti di dna che hanno almeno una triplice funzione. Una di queste zone regolatrici è il glucocorticoide responsive element che come vedete è nella zona in cui la polimerasi si sovrappone al gene dell’esse. Questa regione ha un effetto simil recettoriale xk i glucocorticoidi in concentrazioni elevate si legano a qst recettore e determinano uno stimolo alla replicazione del dna virale. Ciclo vitale del virus Questo virus entra nella cellula perde il mantello ed entra nel nucleo,qui si organizza in una forme detta coma ventricolosa decircular dnr ccc dna,da qst ccc dna è avremo la trascrizione di 4 mrna ,uno determina la sintesi della proteina delmix importante nella regolazione del ciclo vitale e con un effetto oncogeno importante,2 mrna servono alla sintesi della proteina dell’envelop ,l’ultima serve alla sintesi del pre cor core che serve alla formazione dell mrna che determina la sintesi delle proteine del capside. Il pre cor core rna ha anche un’altra funzione funge fda genoma perchè x qst virus la sintesi e la duplicazione del dna avviene attraverso una fase di trascrizione inversa. Questo pre genoma o mrna k serve alla sintesi del pre cor core serve anche da stampo x la sintesi di una delle due eliche del dna virale questa retro trascrizione è mediata da una reverse trascrittasi del virus. Noi abbiamo un comportamento del virus HBV k lo rende molto simile a qll dei retro virus. Cosa fa questo virus? Ad un certo punto abbiamo la formazione di una nuova molecola di dna si unisce al nuovo capside in parte va nel golgi viene ad essere rivestita dall HSBG quindi dalle proteine dell’envelop quella k poi ci consentono di fare la diagnosi quando le troviamo nel sangue e nel virione che viene escreto,ma una parte di questo virione viene a riciclare e ritorna nel nucleo e viene a ricostituire il pool di ccc dna . Insieme al fatto che gli epatociti hanno una lunga emivita questi fattori determinano il fatto k una volta k il virus entra resta per sempre in un organismo ,questo virus a differenza degli altri k possono rimanere nell’organismo per sempre non va in latenza. Non è un virus capace di correggere gli errori di replicazione questo comporta che ogni forma mutante k sia capace di replicare in parte andranno a costituire il pool di ccc dna . Infatti ,ripeto ,una quota del nuovo genoma dopo la replicazione va a formare nuovi virioni e una quota va nel pool di ccc dna ,quindi il ccc dna non è uguale a quello precedente ,ma andrà ad accumulare una serie d varianti virali k sono pronte a divenire prioritarie nel momento in cui ci sono condizioni favorevoli x la loro sopravvivenza. Questo ccc dna si lega a degli istoni e ad altre proteine e forma un mini cromosoma k è regolato dagli stessi meccanismi epigenetici k regolano i cromosomi normali. L’acetilazione degli istoni del virus b determina replicazione. Frammenti del genoma del virus sono capaci di integrarsi nel genoma della cellula ospite(non sappiamo perchè avviene ,forse x un residuo di una situazione ancestrale) La via seguita per la replicazione del dna e la via seguita per la sintesi delle proteine di superfice sono diverse ,questo è decisivo perchè ci sono dei farmaci k bloccano la replicazione del virus ma che non hanno effetto sulla sintesi delle proteine dell’envelop. Il danno cellulare dato dal virus b è legato alla risposta immunitaria perchè avviene la processazione degli antigeni virali k vengono ad essere esposti sulla membrana epatocitaria dove vengono attaccati dai linfociti t citotossici specifici k determinano la lisi cellulare e necrosi cellulare(quindi legata ad un danno immunomediato). Ci sono delle situazioni aggiuntive ad esempio l’accumulo delle proteine virali all’interno del reticolo andoplastico, queste proteine determinano lo stress ossidativo k in molte situazioni determina una situazione di pre cancerosi Le mutazioni k determinano alterazioni delle 3 proteine dell’envelop con la riduzione della secrezione delle proteine k vengono prodotte in grande quantita e quindi tendono ad essere accumulate a livello del citoplasma,si selezionano naturalmente ma in alcuni casi sono selezionate da terapie.Gli inibitori della reverse trascrittasi k sono oggi usati x la terapia antivirale,alcuni di questi includono delle mutazioni della polimerasi o uno squilibrio delle proteine dell’esse con accumulo delle stesse nel reticolo andoplasmico k hanno un ruolo cancerogeno diretto. Integrazione del virus dell’epatite b in soggetti con il cancro del fegato Hanno sequenziato il dna ha consentito di individuare k il virus si integra ma k l’integrazione correla con il gruppo ?(51:10) Taiwan isola cinese ora indipendente dove era maggiore l’infezione del virus dell’epatite b dove viene introdotta x la prima volta la vaccinazione x l’epatite b e si vide dopo 10 anni una minore incidenza del cancro.Essi hanno raccolto i dati di tutte la donne che vanno a partorire dal 1984 alla fine cosa significa??k hanno dei numeri tali x cui l’informazione è scientificamente attendibile hanno contato circa un milione di donne tutte hbsag + e hanno visto cosa succedeva al cancro, nel corso di questi 20 anni -le donne positive hanno un rischio di cancro maggiore rispetto alle donne k non hanno mai avuto contatto con il virus -poi ci sono delle donne che nel corso di questi 20 anni diventano hsbag negative e cioè k hanno superato l’infezione da virus b ank se il virus resta sempre nell’organismo e queste ultime hanno un incidenza di cancro inferiore alle donne che sono positive al virus ma hanno un incidenza maggiore rispetto alle donne k non hanno mai contratto l’infezione. L’infezione occulta è la presenza dell’hbv dna nel fegato e in alcuni casi ank nel siero nei soggetti negativi x hbsag. Questa diapositiva di circa 10 anni ci dice k i soggetti affetti da hbsag il 25-40% moriranno da una malattia del virus b questo avveniva in era pre terapia e nei paesi poveri ,una parte importante hanno una malattia non attiva e poi c’è almeno 1/3 della popolazione mondiale k è positiva agli anticorpi ,questi soggetti non muoiono da malattia classica e tradizionale xo hanno il virus dentro il loro fegato ci sono delle situazioni eccezionali in cui questo virus può diventare oncogeno e mortale. In un soggetto hsag negativo la viremia è minima o addirittura assente ,ma prendete il virus lo isolate lo mettete in una coltura cellulare il virus tolto dal fegato riprende la sua capacità di replicare e produce hsbag. Quindi sono i meccanismi di difesa dell’organismo k lo tengono bloccato. Quali sono i meccanismi k determinano la sua soppressione? -meccanismi epigenetici(acetilaz,metilaz) L’acetilazione e la demetilazione degli istoni legati al ccc dna determina un’attivazione della replicazione virale. Gli inibitori della deacetilasi (nicotinnamide,acido artroido(?)sono farmaci utilizzati nella terapia medica)possono determinare una inibizione della deacetilazione in varie condizioni in vivo ,in vitro questi farmaci stimolano la replicazione del virus. Abbiamo 10 autopsie di pazienti e abbiamo visto come 4 erano gli istoni del ccc dna dei pazienti: dove c’era un’alta acetilazione degli istoni del ccc dna erano i soggetti k avevano una piu alta viremia ,quindi abbiamo dimostrato in vivo quello k era stato visto in vitro ,cioè l acetilazione degli istoni determina l’attivazione della replicazione k si traduce con una piu alta viremia nel sangue. Determinate patologie possono essere legate all’assunzione di farmaci(virus b o epstein barr)k vengono somministrati x altre patologie(es.steroidi)sappiamo k vi è un continuo passaggio da una condizione di bassa replicazione ad una di alta ,questo significa k il virus cerca di replicarsi e k i meccanismi di difesa intervengono x bloccarlo. Un ricercatore nel 1975 studio un caso clinico: un paziente hbsag negativo e positivo x anticorpi ha avuto una leucemia è stato trattato con chemioterapia e dopo è tornato hbsag positivo e ha avuto l’epatite acuta Negli anni ’90 dimostrarono k soggetti k erano guariti da un epatite acuta da virus b anche da parecchi anni mantengono una risposta precisa a quello dopo la guarigione ,questo puo essere giustificato in immunologia solo se c’è uno stimolo al matenimento di questa memoria immunologica. Loro ipotizzarono k rimangono piccole quantità di virus che producono delle piccole quantità di antigene e quindi la risposta immunitaria rimane ad alto livello e mantiene la situazione sotto controllo. Questo è un lavoro giapponese k è stato condotto su 14 pazienti k sono andati incontro a trapianto di cellule staminali emopoietiche ed erano anti hbs anti esse cioè aveva gli anticorpi anti core e gli anticorpi neutralizzanti e sono portatori di un infezione occulta ,quando questi soggetti fanno il trapianto vengono sottoposti a terapia immunosoppressiva e cosa succede che tutti tranne uno hanno una scomparsa dell’anti hbs e 7 di questi 14 ritornano hbsag positivi cioè riprende la replicazione si abbassano gli anticorpi e si replica il virus questa è una condizione in cui la risposta immunitaria riusciva a tenere sotto controllo il virus ma come nel primo caso nel momento in cui viene modificata la risposta immunitaria perchè il paziente subisce un trapianto viene stravolta la risposta immunitaria e il virus riprende la sua attività replicativa. Cosa avviene allora?? Noi abbiamo una potente immuno soppressione il virus k è là cerca di risvegliarsi ma la risposta immunitaria lo tiene sotto controllo quando manca il controllo immunitario il virus riprende a replicare. Cosa succede? il danno epatocitario è legato a questa situazione a patto k le proteine del virus replicante vengono ad essere processate e vengono riconosciute da linfociti vengono attaccati e si ha un danno cellulare. Questo virus sta replicando il sistema immune è soppresso si ha un linfoma e cosa succede si interrompe il ciclo di chemio ,interrompendo l’immunosoppressione cosa succede?(risp da ragazzi ma nn s sente)questo sta diventando un argomento importante perchè le terapie immunosoppressive stanno diventando sempre piu presenti utilizzate in ematologia dermatologia(?)oncologia generale e il problema del rischio di riattivazione è molto alto ,anche perchè quando la riattivazione avviene l’epatite acuta k s sviluppa è molto spesso fulminante ,altre volte si sviluppa una cirrosi molto rapida solo in pochi casi si ha una riscomparsa della patologia. Oggi abbiamo farmaci k possono bloccare la riattivazione del virus ma entriamo in un campo molto spinoso. Questo è l’elenco di tutte le patologie in cui è stata vista la riattivazione dell’infezione acuta e questi sono tutti i farmaci x i quali è stata già descritta la riattivazione il più importante è l’anti cd 20 uno dei piu potenti farmaci biologici oggi a disposizione e piu usati in varie patologie soprattutto se associate ai corticosteroidi k hanno un effetto immunosoppressivo pero ha anche un recettore x i glucocorticoidi in dosi farmacologiche che determinano uno stimolo della replicazione virale. La riattivazione dell’infezione b sotto immunosoppressione avviene nel 90 % dei casi nei soggetti hbsag positivi cioè in cui il virus è abbastanza sveglio il medico riconosce l’alterazione delle transaminasi e va a vedere cosa succede. Nell’infezione occulta questo non avviene per cui viene riconosciuta la riattivazione in fase piu tardiva quando ormai i farmaci non sono piu capaci di bloccare il virus x cui i decessi sono piu frequenti nei soggetti con l’infezione occulta xk non vengono diagnosticate in tempo.