CONSENSUS CONFERENCE Modelli Gestionali dello Scompenso Cardiaco 21 settembre 2005 Lo scompenso cardiaco NYHA III-IV anziani con comorbilità Membri del Gruppo di Studio G. Majani, D. Del Sindaco, M. Senni, A. Filippi, F. Mazzuoli,G. Di Eusanio, G.Vescovo, R.Piccari, G. Pulignano 1. Peculiarità dello SC nell’anziano e comorbidità linee guida esistenti per PDT 2. Modelli di gestione: evidenze disponibili 3. Ipotesi di Programma/i di gestione integrata ospedale-territorio 4. Aggiustamento del modello sul diverso contesto socioeconomico Invecchiamento della popolazione: Evoluzione della domanda di salute in relazione alle risorse disponibili : • Aumento di soggetti “fragili”: anziani, cronici, disabili • Insufficienza della tradizionale assistenza “familiare” vs • “Contenimento” della spesa sanitaria • Necessità di ricorrere a nuove tecnologie e modelli gestionali. • Necessità di un contesto legislativo di riefrimento (PSN, Progetto obiettivo salute anziani etc..) Scompenso cardiaco (SC) in età avanzata : 1. caratteristiche peculiari • • • • • • • • • eterogeneità biologica e clinica Polieziologia Funzione sistolica conservata nel 40-50% comorbidità, disabilità problemi socio-ambientali prognosi severa maggiore suscettibilità a reazioni avverse ridotta compliance assenza di dati definitivi su efficacia e sicurezza dei trattamenti Peculiarità del cardiopatico anziano • Eterogeneità: Dinamica interazione di condizioni età dipendenti, comorbidità e cardiopatia • Complessi aspetti di gestione non considerati nei trials clinici • Evidenze dei trial spesso carenti • Sotto-utilizzo di terapie basate sull’evidenza • Popolazione in rapida espansione – – – – Maggior utilizzo di risorse (ospedaliere e territoriali) Elevate necessità assistenziali Importanza della qualità della vita Gestione della fase terminale della vita Necessità di un approccio più ampio che combini progressi della ricerca e della tecnologia e bisogni assistenziali per fornire risposte efficaci alla domanda di salute Caratteristiche dell’anziano con SC: The aging failing heart Cardiac disease Comorbidities and Life- Stile Normal aging CV Changes Dalla comorbidità alla disabilità: modello concettuale Fried et al. J Gerontol 2004 Comorbidità “internistiche” e “geriatriche” The European Journal of Heart Failure 5 (2003) 557–567 “Fragilità” soggetti di età avanzata o molto avanzata, cronicamente affetti da patologie multiple, con stato di salute instabile, frequentemente disabili, in cui gli effetti dell’invecchiamento e delle malattie sono spesso complicati da problematiche di tipo socio-economico. Comorbidità Polifarmaci ANZIANO FRAGILE Deficit funzionali (aree) Incontinenza Problemi nutrizionali Cadute Osteoporosi Cognitiva Fisica Umore Socio-economica VAS -H VAS-H Grado di fragilità in pazienti dimessi a domicilio 60 50 40 grade 1 grade 2 grade 3 grade 4 30 20 10 0 frailty index FSS: ADL’s gait impairment, Incontinence, cognitive impairment (MMSE<24) 13 G.Pulignano, D.Del Sindaco et al Eur Heart J 2004 (abst.suppl) VAS -H VAS-H Grado di fragilità in pazienti dimessi a domicilio e prognosi 14 VAS -H VAS-H Grado di fragilità in pazienti dimessi a domicilio 35 30 Area 0,74 25 grade 0 grade 1 grade 2 grade 3 grade 4 20 15 10 Area 0,64 MFSS FSS 5 0 MFSS MFSS: NYHA, ADL’s gait impairment, Incontinence, cognitive impairment (MMSE<24) 15 Disabilità Dipendenza o difficoltà nello svolgere attività essenziali per una vita indipendente, inclusi atteggiamenti e compiti ritenuti indispensabili per la cura di sé e per l’indipendenza in un ambiente domestico e le attività considerate importanti per la propria qualità della vita La disabilità è un maggiore determinante di qualità della vita (e consumo di risorse , inclusi i ricoveri in ospedale) nei pazienti con cardiopatia. VAS The Minnesota living with heart failure questionnaire correlates with disability and clinical parameters in elderly patients with heart failure. 100 R=-0,455 P<0,0001 80 60 MLHF total score INCHF 40 SEX 20 1 0 Total Population 0 0 2 4 6 SCOREADL/IADL 8 10 12 14 Caratteristiche dell’assistenza al paziente anziano con SC Dovrebbe essere una assistenza di tipo: 1. continuativo (continuità assistenziale) 2. multidisciplinare (basata su diverse professionalità) 3. multilivello (basata su una rete di servizi integrati) 4. multidimensionale (basata sulla globalità della valutazione) ! • Obiettivi dell' assistenza • Potenziamento e Mantenimento dell’autosufficienza • Miglioramento della qualità della vita (e durata se possibile, in base all’aspettativa) • Contenimento della spesa sanitaria • • DIMINUZIONE DELLE DEGENZE OSPEDALIERE RIDUZIONE DELLE OSPEDALIZZAZIONI PER SCOMPENSO G.Pulignano, Del Sindaco, 2002 Valutazione Multidimensionale PROCESSO DIAGNOSTICO MULTIDI-MENSIONALE - E QUINDI MULTIDISCIPLINARE- FINALIZZATO ALLA QUANTIFICAZIONE DEI PROBLEMI MEDICI, PSICOSOCIALI E DELLA CAPACITA’ FUNZIONALE DELL’INDIVIDUO FORMULARE UN PIANO GLOBALE DI TERAPIA FORMULARE UN PIANO FOLLOW-UP PERCORSO D-T USO OTTIMALE DELLE RISORSE MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLE CURE E DELLA VITA, MANTENIMENTO AUTOSUFFICIENZA (Modificata da Rubenstein 1984 Valutazione multidimensionale Valutazione/ Triage J Am Coll Cardiol 2005;46:1179 –207. Criticità nella Qualità delle cure:La rete dei servizi Il punto di vista geriatrico (LG SIGG, POSA) Ambulatorio Cure intermedie Linee Guida SIGG per la VMD dell’anziano fragile nella rete dei servizi VMD: Assessment iniziale come snodo critico Paziente “fragile” Paziente “Robusto” Modello: “successful aging” Paziente “Anziano” Modello: assistenza Modello:Multidisciplinare continuativa e Semplice (MMG, special, IP cure palliative Linee Guida SIGG per la VMD dell’anziano fragile nella rete dei servizi Gestione multidisciplinare dell’anziano (UVG) : efficacia nei cardiopatici vs non cardiopatici Rubenstein LZ, J Clin Epidemiol 1988 RRR 28.9%;ARR 13.2% 95 CI 2.1 to 24.3; P=0.03 CLASS I 2. Multidisciplinary disease-management programs for patients at high risk for hospital admission or clinical deterioration are recommended to facilitate the implementation of practice guidelines, attack different barriers to behavioral change, and reduce the risk of subsequent hospitalization for HF. (Level of Evidence: A) 426 pz 48%>70 anni Cleland JGF et al J Am Coll Cardiol 2005;45:1654–64 Organo di Controllo (Distretto- Comitato di Coordinamento Ospedale Territorio) sp ec ia pia era T e ion i Se ss Esp leta me nto Esiti di p à ilit nib po dis di Paziente o ort pp su er ip ist ial ec sp di ta ies ch Ri Medico di MG (Cardiologo ExO) à ilit di tel evid eo su pp or to Diagnosi e Terapia o ogn Bis si gno Dia ib on sp Di lis tic o Struttura di Ricovero di Riferimento Con Ambulatorio SC integrato res taz ion i do mic iliar i CAD UVG Richiesta di prestazioni diagnostico-terapeutiche –Medico di MG responsabile della Gestione Territoriale (Amb/ADP/ADI) –Medico di MG richiede prestazioni diagnostiche e terapeutiche domiciliari al CAD –CAD espleta a domicilio le prestazioni diagnostiche e terapeutiche prescritte –Medico di MG è supportato dagli specialisti della Struttura di Ricovero di Riferimento del Territorio •- UVG: collabora con MMG nella ADI TIPOLOGIE ASSISTENZIALI RIFERITE AL SISTEMA DELLE CURE CONTINUATIVE DEFINITE DAL PSN 2003-2005 Grado di differenziazione della Rete dei servizi Criticità: Posizionamento corretto dell’ambito di cura Sistema Cure Residenziali C.R. M M G ADI A-B ADP Hospice CH ADIMED UVGT RSA S Int ADIHD UVGO DH H Sistema Cure domiciliari Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • Gli elementi strutturali di un programma di assistenza continuativa dovrebbero essere rappresentati da: • 1) un team multidisciplinare ospedaliero deputato a sviluppare procedure standard per la valutazione e trattamento intraospedaliero, informatizzazione e passaggio delle informazioni al team territoriale ed al Medico di Medicina Generale, con Ambulatorio dedicato; • 2) un team multidisciplinare esterno all’ospedale, in grado di costituire una interfaccia tra l’ospedale e la rete territoriale, con sede nel Distretto e con la partecipazione del Medico di Medicina generale. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • • • • • • • • • • Ruolo delle specifiche figure professionali: Medico di medicina generale Cardiologo ospedaliero ed extraospedaliero Internista Geriatra e UVG Infermiere Professionale Psicologo Riabilitatore Assistente sociale Assistenza informale e Volontariato FIC: organizzazione funzionale della cardiologia Cardiologia Percorso per “specialità” Monopatologia (Ischemia, aritmie, device, PCI, chirurgia) Anziano Comorbilità “internistiche Disabilità moderata Medicina Interna Comorbidità “geriatriche” Fragilità Disabilità Geriatria 1. ACE-i se DVSx 2. ACE-i per SC 8. Monitoraggio biochimico durante ricovero 3. Anamnesi 9.BB per SC 4. Esame obiettivo 10. Evitare CCB 5. Test diagnostici 11.Evitare AA classe 1 6. Educazione 12. Monitoraggio digossina 7. Valuazione FE 13-14 Se FA TAO o ASA in alternativa Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione Misure di Esito • • • • • • Mortalità Utilizzo di risorse (numero e tipo di riospedalizzazioni, visite in DEA, visite ambulatoriali, chiamate telefoniche) Tasso di istituzionalizzazione o necessità di assistenza continuativa a domicilio Stato di salute, Autosufficienza e Qualità della Vita Conoscenza e attuazione dei comportamenti di auto-cura da parte del paziente/caregiver Soddisfazione del Paziente La fase di ricovero (Gruppo Specifico) DEA triage Cardiologia Medicina Geriatria Selezione basata su: •Criterio di età solo per grandi vecchi (>85) •Criterio di gravità/ instabilità (emodinamica /ischemica / aritmica) •Criterio di comorbidità / disabilità (ADL) /stato cognitivo •Criterio di percorso : tp medica /PCI/chirurgia, devices Programma di dimissione: Flow-Chart 4°-5°gg: VMD e comunicazione MMG prima della dimissione coinvolgimento MMG Programma terapeutico/riabilitativo MMG attiva Distretto Definizione programma terapeutico assistenziale riabilitativo Domicilio (Amb) A.D.I R.S.A Riabilitazione VAS -H VAS-H Scelta del modello ottimale di gestione nella pratica clinica 1. Quale paziente per quale modello territoriale Età CF NYHA ADL/IADL Stato Modello 70-75 II stabile Normali Normale MMG/Ambulator io dedicato 70-80 II-III Lievemente compromesse Normale/ lievemente compromesso MMG/ADP+ Ambulatorio+ telemedicina/ 70-80 III instabile- IV Compromesse Lievemente compromesso (caregiver) Assistenza domiciliare /telemedicina 75- >80 III-IV avanzata Gravemente Compromesse Compromesso Lungodegenza/ Hospice cognitivo 42 Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione Pazienti candidati a cure domiciliari • Pazienti in classe IV NYHA • Pazienti con precedente insufficienza cardiaca di classe IV NYHA, dimessi dal reparto in classe III • Pazienti con problemi di deambulazione o che non garantiscono un’adeguata compliance al trattamento, alla dieta e alle indicazioni sulle abitudini di vita: vivono da soli o hanno un supporto familiare insufficiente, bassi livelli di istruzione, deficit cognitivo, abusano di alcool o di fumo, sono obesi o presentano cachessia cardiaca. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione Ruolo dell’Ambulatorio Specialistico • L’Ambulatorio dedicato allo SC (Cardiologico, Internistico , integrato, infermieristico) svolgerebbe ruolo di: • consulenza, educazione, • implementazione e ottimizzazione di cure appropriate, • indicazione a procedure interventistiche e impianto di devices, • gestione delle fasi di instabilizzazione e del ricovero. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione Cardiochirurgia e anziano Età 80+ log Odds ratio sopravvivenza (%) 100 90 80 70 60 50 0 20 40 60 80 1 Mehta RH, Influence of age on outcomes in patients undergoing mitral valve replacement. Ann Thorac Surg. 2002;74(5):1459-67 3 4 5 anni 100 età 2 CABG PCI Ter. Medica Graham MM, (APPROACH) Survival after coronary revascularization in the elderly.Circulation. 2002;105(20):2378-84. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • Telemedicina: non va considerata un “modello assistenziale” in senso stretto, ma solo una modalità di erogazione dell’assistenza finalizzata all’intensificazione del follow-up per particolari tipologie di paziente e di area territoriale. • Strumenti telematici (telefono convenzionale, computers, trasmissione telefonica dell’ECG e di altri parametri fisiologici, videoconferenza): • rende disponibili dati oggettivi per il controllo del paziente direttamente al domicilio • follow-up più intensivo a costi accettabili • migliora il processo educativo paziente/caregiver • rapporto costo/efficacia • modalità di utilizzo e sottogruppi di pazienti che maggiormente si possano giovare Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • Problematiche Psico-cognitive ed emozionali • • • • • • • Contenimento del disagio soggettivo (emozionale e sintomatologico) Mantenimento del massimo livello di autonomia raggiunto o raggiungibile in base al quadro clinico-funzionale Ripartizione del carico assistenziale tra le diverse figure coinvolte. Raccomandazioni: Individuazione di problemi depressivi o cognitivi (VMD) da parte dello specialista o del MMG deve essere tempestiva e seguita dall’attivazione di misure gestionali adeguate, comprendenti eventualmente l’indicazione a visita psichiatrica o neurologica o a consulenza psicologica. Sviluppo, nel personale infermieristico, di competenze di screening e di gestione di problemi di rilevanza clinica, soprattutto connessi al tono dell’umore e alla presenza di compromissioni cognitive. Passaggio di competenze ai familiari o caregiver del paziente, insieme all’offerta di supporto per il loro disagio assistenziale e il loro sistematico coinvolgimento nelle decisioni inerenti il piano di cura. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione Assistenza al paziente terminale e cure palliative • I soggetti assistiti al domicilio o in casa di riposo sono solitamente molto anziani e affetti da patologie multiple. • l’elemento fondamentale è rappresentato dall’assistenza palliativa, che non differisce sostanzialmente da quella usuale in caso di altre patologie, con la possibile eccezione della problematica legata alle manovre rianimatorie in caso di arresto cardiaco. • (Opasich C, DeFeo S, Barbieri M, Majani G Qualità dell’assistenza nello scompenso cardiaco terminale: una riflessione “multidisciplinare” Ital Heart J 2003 Suppl; 4: 112118) . Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • Medico di medicina generale: • E’ il responsabile del percorso diagnostico terapeutico a livello territoriale • Verifica le condizioni generali e cardiocircolatorie e controlla dei parametri emodinamici di base e il peso corporeo; • verifica l'adesione al trattamento farmacologico e non (dieta, stile di vita, assunzione di liquidi, vaccino antinfluenzale); • ottimizza la terapia con progressive titolazioni dei dosaggi, monitorando gli effetti collaterali; • attua la profilassi dei fattori precipitanti (diagnosi e tempestiva terapia delle patologie concomitanti). • Chiede l’intervento degli specialisti (cardiologo, internista, geriatra) Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • • • • • • • • • • • Cardiologo Ospedaliero: compiti, nei confronti dei pazienti ricoverati: Diagnosi etiologica e valutazione clinico-strumentale Impostazione terapeutica Monitoraggio di efficacia, tollerabilità ed effetti indesiderati della terapia Indicazione ad interventi cardiochirurgici e procedure interventistiche Indicazione a impianto di devices (ICD, CRT, LVAD come destination therapy) Stratificazione prognostica Supporto nutrizionale e riabilitativo Educazione sanitaria del paziente e dei suoi familiari Redazione di relazione clinica motivata di dimissione, indirizzata sia al Medico di Medicina Generale, sia al Cardiologo referente dell’Azienda territoriale Controllo periodico ambulatoriale o in regime di day hospital o in regime di assistenza domiciliare integrata dei pazienti dimessi e affetti da scompenso cardiaco severo (classe funzionale NYHA III-IV), in collaborazione con il Medico di Medicina Generale e con il Cardiologo referente dell’Azienda territoriale Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • Internista : valutazione e follow-up elettivo di pazienti che afferiscono alle Divisioni di Medicina, in particolare di quelli con comorbidità internistiche prevalenti. • • Geriatra: valutazione e follow-up di pazienti molto anziani (oltre 80 anni), “fragili”, disabili e con comorbidità geriatriche : demenza, confusione, depressione, rischio di cadute, incontinenza e peridta di peso. • Effettua consulenza nei pazienti ricoverati nei reparti per acuti e inseriti nei programmi di assistenza domiciliare o ospiti in RSA (UVG) • (Rich M . Office management of heart failure in the elderly. Am J medicine 2005; 118: 342-348. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione Infermiere professionale: ruolo nelle visite ambulatoriali, domiciliari o dei contatti telefonici: • effettua la presa in carico del paziente, coordina gli appuntamenti e prenota gli esami strumentali; • si assicura che il paziente segua la terapia e il piano dietetico come prescritto • individua precocemente le instabilizzazioni (dispnea ingravescente, nuovi sintomi di allarme aumento del peso) • esercita una funzione di counseling generale e rassicurazione • avvia il paziente al controllo presso il Cardiologo o il Medico Curante • a domicilio effettua i prelievi per gli esami ematici e somministra le terapie infusionali Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • • • • • Compiti del team ospedaliero durante la fase di ricovero sono: valutazione multidimensionale; stabilizzazione ottimale delle condizioni cardiocircolatorie; Definizione eziologica ottimizzazione della terapia medica con la massima adesione possibile alle Linee Guida; • controllo di patologie concomitanti; • educazione del paziente al fine del potenziamento della conoscenza della malattia e dei comportamenti di auto-cura ed educazione dei conviventi fornitori di assistenza (caregiver); • piano di dimissione concordato con il Medico Curante mediante stretta interazione con lo stesso, impostato sui bisogni assistenziali e secondo i principi della Continuità Assistenziale. Implementare un modello di assistenza continuativa nello scompensato anziano Indicatori di qualità di cura per lo scompenso cardiaco e strumenti di valutazione • • • • • • • Requisiti operativi della fase extraospedaliera sono: accesso facilitato alle figure professionali coinvolte nell’assistenza, agli esami di laboratorio e strumentali visite programmate (entro 7-15 giorni dalla dimissione, quindi a 1, 3, 6 mesi) o urgenti presso l'Ambulatorio di riferimento in pazienti appropriati; contatti telefonici di follow-up a intervalli pre-ordinati o non-programmati (su richiesta dell'utente) effettuate dall'Infermiere Professionale dell'Ambulatorio, che a sua volta, sulla base di algoritmi pre-definiti, decide la tipologia di intervento, (consulto Cardiologo di riferimento, visita ambulatoriale non programmata o intervento del medico Curante, per visita domiciliare); visite Ambulatoriali o accessi domiciliari (per pazienti non-deambulanti o temporaneamente impossibilitati a raggiungere lo studio medico) programmati, da parte del Medico Curante, che provvede ad espletare visite domiciliari non programmate, richieste dall'utente o dall'infermiere coordinatore. identificazione precoce dell’anziano con SC nella comunità Necessità di assistenza sociale; Limite intrinseco del modello gestionale eclusivamente ambulatoriale nel soggetto anziano Difficolta' a gestire in modo ottimale pazienti con particolare profilo clinico •Eta' avanzata •Eterogeneità clinico-biologica •Classe NYHA avanzata •Comorbidita’ •Deficit cognitivi •Non autosufficienti (difficolta' nell'uso dei trasporti e negli spostamenti, assunzione di farmaci, controllo della dieta) Limite intrinseco del modello gestionale eclusivamente domiciliare nel soggetto anziano 1. 2. 3. 4. 5. 6. Problematiche nell'attuazione del modello ADI raggiunge in italia un numero molto limitato di potenziali utenti (Circa 1%; dati ISTAT) Modalita' di attuazione poco flessibile, richiede tempi lunghi e mal si presta a recepire i bisogni di un paziente (spesso anziano) appena dimesso da un reparto ospedaliero. Ruolo del MMG Configurazione del territorio e realtà locali Mancanza di stretta coordinazione di figure professionali culturalmente diverse (continuità) Gestione del malato spesso non affidabile a persone prive di specifica competenza professionale (formazione) Del Sindaco, 2002