Elettromagnetismo: problemi 2016-2017 1. Elettrostatica nel vuoto 1.1 Date due particelle identiche di massa m e carica q uguale a quella elementare, q = e. Calcolare: a) la forza di repulsione tra di loro; e b) la massa delle particelle perche la forza elettrostatica che risentono tra di loro sia uguale a quella gravitazionale. 1 e2 Soluzione a): F~elett = 4πε 2 r̂ 0 r e = 1.85 × 10−9 kg (Nota: G = Soluzione b): m = √4πε 0G 6.67 × 10−11 N m2 kg−2 ; ε0 = 8.85 × 10−12 F m−1 ; e = 1.6 × 10−19 C e me = 9 × 10−31 kg.) 1.2 Tre cariche q ugualli e puntiformi sono situate nei vertici di un triangolo equilatero di lato l. Trovare il campo e potenziale elettrico a) a mettà di uno dei lati del triangolo; centro del triangolo. e b) nel √ √ (4 3+2)q q ~ √ Soluzione a): E = 3î + ĵ e V = 2 6πε0 l ~ = ~0 e V = Soluzione b):E √ 3 3q 4πε0 l 4 3πε0 l 1.3 Due fili indefiniti, paralleli e rettilinei, sono carichi con una densità λ, eguale in modulo per entrambi, ma di segno opposto, pari a 10−8 C/m. La distanza tra i due fili è d = 5 cm. Calcolare il campo elettrostatico E nel punto P distante R1 = 3 cm dal filo positivo e R2 = 4 cm da quello negativo. Calcolare inoltre la forza per unità di lunghezza con cui i due filisi attragono. ~ Soluzione: E = 7.2î + 2.1ĵ × 103 N/C (o V/m) 2 F~l ≡ dFl = − λ î = 3.6 × 10−5 î N/m dl 2πε0 d 1 2 1.4 Una carica è distribuita con densità uniforme σ su una superficie cilindrica di raggio R e altezza 2a. Calcolare in un punto generico dell’asse: a) il campo elettrico; b) il potenziale; e c) il valore del campo per a → ∞). ~ ≥ 0) = Soluzione a: E(z σR 2ε0 √ 1 (z−a)2 +R2 −√ 1 (z+a)2 +R2 k̂ per ~ ≤ 0) = −E(z ~ ≥ 0) simmetria E(z √ z+a+ (z+a)2 +R2 σR √ Soluzione b: V (z ≥ 0) = 2ε0 ln per simmetria 2 2 z−a+ (z−a) +R V (z ≤ 0) = V (z ≥ 0) ~ a → ∞)| → σRz2 → 0 (non solo lungo l’asse Soluzione c: |E(z; 2ε0 a ma anche per r < R) e quindi V = ctt. all’interno del cilindro. 1.5 a) Usando il Teorema di Gauss calcolare il campo elettrico dovuto ad una carica distribuita uniformemente λ su un filo molto lungo (z → ∞) e b) calcolare la differenza di potenziale tra i punti ~r1 ed ~r2 . ~ Soluzione a: E(r) = 2πελ0 r r̂ r2 λ ln Soluzione b: V (r1 ) − V (r2 ) = 2πε r1 0 1.6 Calcolare in tutti i punti dello spazio il a) campo elettrico e b) il potenziale dovuti ad una carica distribuita uniformemente ρ su un cilindro di raggio R. Prendete l’origine di potenziale a r = 0. ~ ≤ R) = ρr r̂ e E(r ~ ≥ R) = ρR2 r̂ Soluzione a: E(r 2ε0 2ε0 r 2 2 r 1 e V (r ≥ R) = − ρR Soluzione b: V (r ≤ R) = − ρr 4ε0 2ε0 2 + ln R 1.7 Una sfera di raggio R = 3 cm possiede una distribuzione di carica con densità volumetrica ρ avente simmetria sferica e un andamento in funzione della distanza r dal centro dato da ρ(r) = h i r 2 ρ0 1 − α R con ρ0 = 8.85 × 10−7 C/m3 : a) assumendo α = 1 si calcoli il valore del potenziale al raggio R (prendere V (∞) = 0); b) determinare il valore di α per il quale la carica totale è nulla. Con questo valore di α calcolare il valore massimo del campo E e la sua posizione radiale; e c) con il valore di α determinato al punto 2 calcolare il valore del potenziale al centro della sfera. 2 ρ0 R 2 Soluzione a: V (R) = 15 ε0 5 2 ρ0 R Soluzione b: α = 3 , Emax = 9√ per r = √R3 3 ε0 3 Soluzione c: V (0) = ρ0 R 2 12ε0 1.8 Calcolare il valore della forza d’interazione tra un dipolo elettrico con momento dipolare p~ = q~l e una carica puntiforme Q considerando che il dipolo è orientato radialmente rispetto alla carica situata ad una distanza a >> l del centro del dipolo. pQ Soluzione: F~ = 2πε 3 r̂ 0a 1.9 Dimostrare che, posto un dipolo elettrico in un campo elettrico ~ 0 parallelo e concorde al momento elettrico del dipolo, uniforme E esiste nel campo risultante una superficie equipotenziale sferica con ~ nei punti di tale supercentro nel centro del dipolo. Calcolare il E ficie. 1/3 Soluzione: Superficie equipotenziale sferica con raggio R = 4πεp0 E0 ~ = 3E0 cos θr̂ dove p è il momento dipolare. E Problemi supplementari S.1.1 Calcolare in tutti i punti dello spazio il a) campo elettrico e b) il potenziale dovuti ad una carica distribuita uniformemente σ su una superficie cilindrica molto lunga (z → ∞) di raggio R. Prendete l’origine di potenziale a r = 0. ~ ≤ R) = ~0 e E(r ~ > R) = σR r̂ Soluzione a: E(r ε0 r r Soluzione b: V (r ≤ R) = 0 e V (r ≥ R) = σR ε0 ln R S.1.2 Calcolare in tutti i punti dello spazio il a) campo elettrico e b) il potenziale dovuti ad una carica distribuita uniformemente σ su una superficie sferica di raggio R. Prendete l’origine di potenziale a r = ∞. ~ ≤ R) = ~0 e E(r ~ > R) = σR22 r̂ Soluzione a: E(r ε0 r Soluzione b: V (r ≤ R) = σR ε0 e V (r ≥ R) = σR2 ε0 r 2. Conduttori e campo elettrostatico 2.1 Una sfera conduttrice, isolata e scarica, di raggio R viene immersa in un campo elettrico uniforme di modulo E0 ; il potenziale vale V0 nel punto coincidente col centro della sfera quando questa non c’è. Calcolare il potenziale della sfera, la desnità di di carica indotta e il 4 campo elettrico sulla superficie. Ripetere il calcolo nel caso in qui la sfera, pur restando isolata, posieda una carica Q. ~ Soluzione QTOT = 0: V (R) = V0 , E(R) = 3E0 cos θr̂ e σ(R) = 3ε0 E0 cos θ. Q + 3ε0 E0 cos θ, V (R) = V0 + Soluzione QTOT 6= 0: σ(R) = 4πR 2 Q Q ~ e E(R) = 2 + 3E0 cos θ r̂. 4πε0 R 4πε0 R 2.2 Una carica puntiforme positiva q si trova a distanza x da un piano conduttore indefinito a potenziale costante V = 0. Calcolare la forza con cui la carica è attirata dal piano. 1 q2 Soluzione: F~ = − 16πε 2 î 0 x 2.3 Una sfera condutrice di raggio R è scarica e mantenuta a V = 0. A una distanza d dal centro della sfera viene posta una carica puntiforme q. Calolare la forza di attrazione subita dalla carica q e la denistà di carica indotta sulla sfera. q2 R 1 Soluzione: |F~ | = 4πε 2 3 0d R2 1− σ(R, θ) = 2 1− d 2 R d2 qR 4π (R2 +d2 −2dR cos θ)3/2 ⇒ Q = − Rd q 2.4 Nei problemi precedenti abbiamo utilizzato il metodo della carica immagine per risolvere problemi di elettrostatica in presenza di conduttori. Il conduttore del problema fisico veniva sostituito per una carica immaginaria, che replicava le condizioni al contorno originarie. Questo metodo si basa nell’unicità dell’equazione di Poisson r) ∇2 V (~r) = ρ(~ ε0 che descrive le proprietà di un sistema elettrostatico. Dimostrare l’unicità dell’equazione di Poisson in una regione dello spazio Ω delimitata dalla superficie S. Indicazione: Dimostrare per assurdo. Assumere due possibili soluzioni V1 (~r) e V2 (~r) che soddisfano la condizione al contorno con potenziale costante V1 (~r = ~rS ) ≡ VS e V2 (~r = ~rS ) ≡ VS . 2.5 Data una sfera conduttrice carica con densità uniforme di carica σ calcolare la forza esercitata su un elemento di superfice dal resto del conduttore. ~| F σ2 Soluzione: dF~ = 2ε dS r̂ ⇒ d|dS = 12 ε0 E 2 ≡ ue 0 2.6 Si hanno due sfere concentriche conduttrici. Sulla sfera esterna di raggio R2 , viene depositata una carica q2 e su quella interna di raggio R1 viene depositata una carica q1 . Subito dope le cariche sono depositate si produce l’induzione elettrostatica: a) calcolare il potenziale nella superficie della sfera esterna considerando V (∞) = 5 0. Succesivamente si aggiunge sulla sfera esterna una carica −q2 : b) calcolare la diferenza tra i potenziali prima e dopo aver aggiunto la carica −q2 sulla sfera esterna; e c) calcolare anche il potenziale sulla superficie della sfera interna. q1 +q2 Soluzione a): Va (R2 ) = 4πε 0 R2 Soluzione b): Vb (R2 ) − Va (R2 ) = − 4πεq02R2 Soluzione c): Vb (R1 ) − Va (R1 ) = − 4πεq02R2 2.7 Due sfere conduttrici cariche, di raggio R1 e R2 , sono poste a distanza x, molto maggiore dei raggi delle sfere. La prima sfera è isolata e ha una carica q1 , la seconda è mantenuta al potenziale V2 rispetto al infinito. a) Calcolre il potenziale V1 , la carica q2 e la forza tra le sfere; b) calcolare inoltre i coefficienti di potenziale, capacità e induzzione. Soluzione a): q2 = 4πε0 R2 V2 − q1 Rx2 R2 V2 2 V1 = 4πεq01R1 1 − Rx1 R + x ≈ 4πεq01R1 + R2xV2 2 q2 R F~12 = − q1 R22 V2 − 1 23 î x 4πε0 x Soluzione b): I coefficienti cii sono detti di capacità, cij d’induzione e i bij di potenziale. Essi dipendono esclusivamente della geometria del sistema e hanno le proprietà: cij = cji ; bij = bji ; cii > 0; cij < 0 e bii ≥ bij > 0 b11 = 4πε10 R1 ; b12 = b21 = 4πε10 x ; b22 = 4πε10 R2 2 0 R1 R2 ; c22 = 4πεR0 R c11 = 4πεR01RR12 ; c12 = c21 = − 4πε R1 R2 1 R2 1− x2 x 1− 1− x2 2.8 Nel sistema di condensatori in figura le armature sono connesse ai potenziali fissi V1 = 100 V, V2 = C1 200 V e V3 = 300 V. Calcolare il potenziale V del conduttore centrale se C1 = 5µF, C2 = 8µF e C3 = 3µF. Soluzione: 2 V2 +C3 V3 V = C1 VC1 +C = 187.5 V 1 +C2 +C3 x2 V1 V2 C2 V C3 V3 6 2.9 Nel circuito in figura la batteria C1 C2 fornisce una d.d.p V0 = 12 V. Le capacità dei condensatori sono C1 = 330pF, C2 = 470pF, C3 = 560pF e C4 = 1000pF. DeterS C3 C4 minare la carica di ciascun condensatore e l’energia elettrostatica del sistema a seconda che l’interruttore S sia aperto o chiuso. Nel caso in V0 cui la capacità di uno dei condesatori sia molto più grande degli alU tri, dimostrare che USS aperto = 34 . chiuso C2 Soluzione interruttore aperto: q1 = q2 = CC11+C V0 = 2.33 nC; 2 C C C4 C3 C4 V02 = q3 = q4 = C3 +C4 V0 = 4.31 nC; U = 21 C11+C22 + CC33+C 4 39.8nJ 1 (C2 +C4 ) Soluzione interruttore chiuso: q1 = C1C+C V0 = 2.466 2 +C3 +C4 C3 (C2 +C4 ) C2 (C1 +C3 ) C1 +C2 +C3 +C4 V0 = 4.185 nC; q2 = C1 +C2 +C3 +C4 V0 = 2.126 1 +C3 )(C2 +C4 ) 4 (C1 +C3 ) 2 V0 = 4.525 nC; U = 21 (C q4 = C1C+C C1 +C2 +C3 +C4 V0 = 2 +C3 +C4 nC; q3 = nC; 39.9nJ 2.10 In un condensatore piano con armature di superficie S e separate una distanza h, viene inserita una lastra conduttrice con la stessa superfice e spessore d. Calcolare di quanto varia la capacità del condensatore C e quanto lavoro viene speso per inserire la lastra, prima assumendo che la carica Q rimane costante e poi assumendo che la differenza di potenziale V tra le armature rimane costante. ε0 S 1 1 Q2 1 d/h ε0 S 2 Soluzione: C = 1−d/h h ; LQ=ctt = 2 ε0 S d; LV =ctt = 2 1−d/h h V 1 e si può comprovare che Lq=ctt = 1−d/h LV =ctt 7 2.11 Le armature superiori di due condensatori piani sono collegate in△ sieme da un conduttore e costituiscono i piati di una bilancia. L’area di ogni armatura è S e la distanza x tra di loro è h. Si porta il sisx h1 = h + x i tema nella posizione h1 = h + xi y h2 = h − x i y e h2 = h − xi e lo si carica con a Vi . Il generatore viene poi staccato e il sistema (isolato) lasciato libero di muoversi fino a xf . In questa posizione calcolare la d.d.p. ai capi del sistema, le cariche Q1f e Q2f dei due condensatori, la risultante delle forze elettrostatiche sulle armature superiori specificando quale è scesa, in fine, il lavoro nel passaggio dalla posizione iniziale a quella finale. Soluzione: Vf = h2 −x2f V; h2 −x2i i dove Q1i = Q2i ≡ Qi = ε0 Vi2 Sh(x2f −x2i ) (h2 −x2i )2 Q1f = 12 Qi (1 − xf /h) e Q2f = 12 Qi (1 + xf /h) 2ε0 Sh V; h2 −x2i i Shx ∆F = 2ε0 Vi2 (h2 −xf2 )2 ; L = i 8 figura 2.12 Due condensatori piani hanno le armature con la stessa superficie S, le loro capacità sono C1 = 30 pF e C2 = 100 pF, e nel secondo condensatore le armature distano d2 = 9 mm. I due condensatori vengono collegati in serie ad un generatore da V = 100 V come figura nella figura (1), poi vengono staccati dal generatore e collegati in parallelo come nella figura (2). a) Si determinino cariche e differenze di potenziale dei condensatori sulle armature quando sono collegati in serie al generatore; b) cariche e figura differenze di potenziale dei condensatori sulle armature quando il d1x, S, C1 generatore è staccato e i conden- satori sono collegati in parallelo, il y valore dell’energia elettrostatica in tale situazione; (1) C1 C2 V (2) C1 C2 (3) ld x d , S, C 2 2 y c) se nel primo condensatore si vuole ora inserire tra le armature una sottile lastra di conduttore di spessore d = 1 mm [figura (3)], di quanto cambia l’energia elettrostatica del sistema? quanto lavoro viene compiuto dall’esterno? 1 2 V = 25 V; V2 = C1C+C V = 75 V; Soluzione a): V1 = C1C+C 2 2 C1 C2 Q1 = Q2 ≡ Q = C1 +C2 V = 750 pC ′ 1 C2 Soluzione b): V1′ = V2′ ≡ V ′ = (C2C 2 V = 37.5 V; Q1 = 1 +C2 ) 2C12 C2 V (C1 +C2 )2 = 1125 pC; Q′2 = 28.12 nJ Soluzione c): U ′′ = −(U ′′ − U ′ ) = 2C1 C22 V (C1 +C2 )2 (C1 +C2 2C12 C22 )2 d2 C +C2 d2 −3d 1 2C13 C22 d 3d 2 −3d V 2 d2 C1 +C2 (C1 +C2 )3 d −3d 2 = 375 pC; U ′ = V 2 2C12 C22 V2 (C1 +C2 )3 = 20.45 nJ; L = = 7.67 nJ = 9 2.13 Un elettrometro è uno strumento per misurare △ la differenza di potenV ziale. È formato da x due cilindri conduttori z y concentrici di altezza l, raggi R1 e R2 con m R2 > R1 . Il cilin dro interiore è spostato y l seguendo la verticale F~g = mg k̂ rispetto a quello esteriR1 ore, essendo h = l − z il pezzo di cilindro inR2 terno che rimane dentro quello esterno. Il cilindro interno viene collegato ad una bilancia, dove dall’altra parte si possono mettere dei pesi (vedere figura). Quando si applica una differenza di potenziale tra i due cilindri conduttori si può equilibrare il sistema aggiungendo una massa m. Determinare l’espressione di V q in funzione di m, R1 e R2 . Soluzione: V = mg ln(R2 /R1 ) πε0 2.14 Una carica puntiforme positiva è posta a distanza x da un piano conduttore indefinito a potenziale V = 0. Calcolare l’energia elettrostatica della carica. Se questa parte con velocità nulla dalla posizione iniziale x con che enrgia cinetica arriva nella posizione x/2? q2 q2 Soluzione: U = − 8πε ; ∆K = x 16πε 0 0x 2.15 Calcolare l’energia elettrostatica di due dipoli coplanari di momenti p~1 e p~2 posti ad una distanza r. Studiare le gemoetrie più noteboli. Soluzione 2.16 Le armature di un condensatore piano hanno superficie S e sono distanti z0 . Il condensatore è mantenuto ad una diffenza di potenziale V0 . Tra le armature, esiste una distribuzione volumica di carica negativa ρ = −ρ0 z/z0 . Determinare il potenziale in qualsiasi punto dello spazio tra le armature del condensatore e la carica superficiale di carica di entrambe armature. i h ρ0 z 0 ρ0 V 0 ε0 2 − z2) ; σ (z Soluzione: V (z) = zz0 V0 + 6ε inf = 0 6 − z0 ; 0 10 σsup = ρ0 z 0 3 + V 0 ε0 z0 2.17 Determinare il potenziale in qualsiasi punto dello spazio tra le armature di un condensatore cilindrico di raggi Ra e Rb (Ra < Rb ) e altezza h. V 0 ε0 Soluzione: V (r) = ln(RVb0/Ra ) ln (r/Ra ); ; σRa = − Ra ln(R ; ; b /Ra ) σ Rb = V 0 ε0 Rb ln(Rb /Ra ) 2.18 Due sfere metalliche e concentriche di raggi Ra e Rb (Ra < Rb ) sono collegate (entrambe a terra) e nello spazio tra di loro esiste Ra2 una distribuzione volumica di carica ρ = ρ0 1 + r2 . Calcolare la carica della sfera interna. Soluzione: QRa = 34 πRa3 ρ0 4 + 1 Rb 2 Ra − 1 2 Rb Ra 2 − ln(Rb /Ra ) 1−Ra /Rb Problemi supplementari S.2.1 Dato un cilindro conduttore carico con densità uniforme σ calcolare la forza esercitata su un elemento di superfice dal resto del conduttore. ~| F σ2 dS r̂ ⇒ d|dS = 12 ε0 E 2 ≡ ue Soluzione: dF~ = 2ε 0 S.2.2 Su una sfera conduttrice carica con densità σ di raggio R si appoggia un piccolo disco conduttore di raggio ρ << R e massa 1g. Si scriva la relazione tra la densità di carica σ e il potenziale V a cui la sfera si trova. Supponendo di aumentare progressivamente il valore di tale potenziale, si calcoli a quale valore il disco inizierà ad sollevarsi. q Soluzione: V ≥ Rρ 2mg πε0 S.2.3 Determinare la capacità di un condensatore piano dove le armature hanno una superficie S e sono distanti una dall’altra una distanza d. Soluzione: C = ε0dS S.2.4 Determinare la capacità di un condensatore sferico di raggi Ra e Rb (Ra < Rb ). 0 Ra Rb Soluzione: C = 4πε Rb −Ra S.2.5 Determinare la capacità di un condensatore cilindrico di raggi Ra e Rb (Ra < Rb ) e altezza h. 2πε0 h Soluzione: C = ln(R b /Ra ) 11 3. Elettrostatica in presenza di materiali dielettrici 3.1 Una sfera di costante dielettrica relativa εr e raggio R ha una distribuzione volumica di carica ρ. La polarizzazione dentro della sfera è P~ = krr̂. a) Determinare le densità di carica di polarizzazione; b) la densità volumica di carica; e c) il potenziale dentro e fuori della sfera prendendo V (r = ∞) = 0. Soluzione a): σP = kR e ρP = −3k r Soluzione b): ρ = ε3kε r −1 3 k 2 2 rR Soluzione c): V (r ≥ R) = ε0kε (εr −1)r e V (r ≤ R) = 2ε0 (εr −1) (2εr + 1)R − r ~ 0 , s’introduce una lastra di costante dielet3.2 In un campo uniforme E trica relativa εr . Determinare il campo elettrico all’interno ed all’esterno della lastra se a) è messa perpendicolare al campo e b) è messa parallela al campo. ~e = E ~0 ~ i = E~ 0 e E Soluzione a): E εr ~e = E ~i = E ~0 Soluzione b): E 3.3 Determinare la capacità di un condensatore cilindrico di raggi Ra e Rb (Ra < Rb ) e altezza h. 2πεh Soluzione: C = ln(R b /Ra ) 3.4 Un condensatore piano di superficie S, distanza tra le armature d e capacità C0 ha come dielettrico il vuoto. Esso viene caricato connettendolo a un generatore V0 e poi isolandolo. Successivamente lo spazio tra le armature viene riempito con un dielettrico di costante dielettrica relativa εr . a) Determinare la variazione dello stato elettrico del sistema e b) ripetere il calcolo se invece il generatore resta sempre connesso. ~ = E~ 0 , P~ = ε0 εr −1 E ~ 0 , σP = ± εr −1 σ0 , Soluzione a): V = Vεr0 , E εr εr εr ~ =D ~ 0 e u = u0 D ε0 ~ = E ~ 0, D ~ = εr D ~ 0, Soluzione b): Q = εr Q0 , σ = εr σ0 , E σP = ±(εr − 1)σ0 e u = εr u0 3.5 Un sistema costituito da due condensatori piani uguali, connessi in serie, ciascuno di capacità C, viene caricato connettendolo ad un generatore V0 e poi isolato (condensatori collegati in parallelo). Successivamente uno dei condensatori viene riempito com- 12 pletamente con una lastra dielettrica εr . Calcolare a) i valori della differenza di potenziale ai capi dei due condensatori alla fine, b) il lavoro fatto dalle froze del campo nel processo di riempimento, c) la carica di polarizzazione che compare sulle superficie della lastra. 3.6 Un condensatore piano ha le armature quadrate di lato l, distanti d, e viene caricato con un generatore V0 . Un blocco di dielettrico εr a forma di parallelepipedo con basi quadrate di lato l e altezza d può scorrere senza attrito tra le armature del condensatore. Calcolare, a carica costante e a potenziale costante, a) la forza che agisce sul blocco quando esso è entrato per una distanza x e b) il lavoro che tale forza compie per fare entrare completamente il blocco nel condensatore. 2 1 ε0 l 2 r −1 Soluzione a): FQ = 12 Qε0 ld [x(εrε−1)+l] 2 e FV = 2 d (εr − 1)V0 Soluzione b): LQ = −∆U = 1 Q2 d εr −1 2 ε0 l 2 ε r e LV = 1 ε0 l 2 d (εr − 1)V02 3.7 Lo spazio tra le armature di un condensatore piano con armature separate una distanza d è parzialmente riempito da un liquido εr di densità di massa ρ. Calcolare di quanto si alza il liquido se si collegano le armature a un generatore V0 ε (εr −1)V02 Soluzione: x = 0 4ρgd 2 3.8 Due condesnatori piani eguali di capacità C0 quando hanno il vuoto come dielettrico, con armature quadrate di lato l e distanti d. Entrambi sono collegati in parallelo ad un generatore V0 . In uno dei condensatori viene inserita parzialmente un tratto x una lastra conduttrice di base l2 e spessore s < d. Nell’altro condensatore viene inserita parzialmente un tratto y una lastra dielettrica di base l2 e spessore d. Le forze con cui i condensatori attirano le lastre è eguale. Calcolare la suscettività del dielettrico, il lavoro fatto dal generatore per attirare entrambe le lastre, le cariche presenti sulle armature dei due condensatori quando le lastre sono completamente inserite e la polarizzazione del dielettrico nella stessa condizione. Soluzione: χ = s V0 P = ε0 d−s d s d−s , Wgen = ε0 l 2 V 0 s d d−s , Q1 = Q2 = ε0 l 2 d−s V0 e 3.9 Un piccolo cilindro di materiale dielettrico è posto ad una distanza l = 2R dal centro di una sfera conduttrice di raggio R. Le dimen- 13 sioni del cilindro sono trascurabili rispetto a R e il suo volume è V. Quando la sfera viene portata a V0 , la forza con cui il cilindro viene attratto è F . Calcolare la polarizzazione del cilindro e la costante relativa dielettrica. Soluzione: P = 4R2 F VV0 e εr = 1 − 4P R V 0 ε0 −1 3.10 Lo spazio tra le armature di superfice S e distanti d di un condensatore piano viene riempito da un dielettrico non omogeneo la cui costante dielettrica relativa varia in modo lineare da εr1 fino a εr2 passando dall’armatura positiva a quella negativa. Calcolare la capacità del condensatore e le densità di carica di polarizzazione se ai capi del condensatore c’è una differenza di potenziale V0 . ε0 S(εr2 −εr1 ) d ln(εr2 /εr1 ) , εr1 −1 r1 = 0) = − εr1 ε0 εr2 −ε V0 ln(εr21/εr1 ) d εr2 −εr1 −1 V0 ln(εr21/εr1 ) = d) = εr2 εr2 ε0 d (εr2 −εr1 )2 1 dove εr (x) = εr1 − ε0dV2 0 ln(ε 2 r2 /εr1 ) εr (x) R Soluzione: C = σP (x σP (x ρP = RNota: dielettrico neutro ⇒ ρP dV = 0 r1 x + εr2 −ε Rd σP (x = 0)dS + σP (x = d)dS + 3.11 Due condensatori di capacità C1 = 10 pF e C2 = 40 pF, il primo vuoto e il secondo riempito completamente con un dielettrico di costante dielettrica relativa εr = 4, sono collegati come nel circuito in figura. Utilizzando un generatore che fornisce una d.d.p. V0 = 250 V, si realizzano dei cicli nei quali l’interruttore T viene spostato dalla posizione A alla posizione B e viceversa, attendendo ogni volta un tempo sufficiente perchè la carica sui condensatori raggiunga il valore di equilibrio. 14 Determinare: 1. le cariche libere Q1 e Q2 , la carica di polarizzazione QP , e le d.d.p. presenti sui due condensatori alla fine del primo ciclo (l’interruttore e’ inizialmente in A con i condensatori entrambi scarichi, viene spostato in B e poi di nuovo in A). 2. l’energia immagazzinata nei condensatori alla fine del primo ciclo e il lavoro fatto dal generatore durante il primo ciclo. 3. i valori della carica e della d.d.p dei condensatori e il lavoro complessivo fatto dal generatore dopo un numero N motto grande di cicli (N → ∞) Soluzione 1: Q1 = 20 × 10−10 C, QP = C1 C1 +C2 V0 = 50V C12 C1 +C2 V0 = 5 × εr −1 C1 C2 εr C1 +C2 V0 = C2 10−10 C, Q2 = CC11+C V0 = 2 −10 15 × 10 C e V1 = V2 = C2 1 V 2 = 6.25 × 10−8 J e Wgen = C1 V02 = Soluzione 2: U = 21 C1 +C 2 0 6.25 × 10−7 J. Soluzione 3: Q1 = C1 V0 , Q2 = C2 V0 , V1 = V2 = V0 e Wgen = (C1 + C2 )V02 = 3.125 × 10−6 J 3.12 Un condensatore C1 , in cui è inserita una lastra di dielettrico con εr = 4 che ne riempie completamente lo spazio tra le armature, viene inizialmente caricato ad una d.d.p V0 = 250 V. Viene poi staccato dal generatore e collegato come in figura ad un altro condensatore identico C2 vuoto e inizialmente scarico. Entrambi i condensatori hanno armature quadrate di lato a = 40 cm a capacità a vuoto C0 = 100 pF. 15 Ad equilibrio raggiunto, calcolare: 1. la carica libera sulle armature dei 2 condensatori, la carica di polarizzazione in C1 e la d.d.p di ciascuno. Se ad un certo istante si estrae la lastra di dielettrico da C1 e la si inserisce in C2 per metà della sua lunghezza, determinare: 2. i nuovi valori delle cariche e delle d.d.p sui condensatori e la variazione di energia elettrostatica del sistema; 3. la forza F (direzione, verso e modulo) che agisce sulla lastra nella posizione finale. [Nota: il processo è a carica totale Q 2 costante, quindi conviene scrivere U (x) = 21 QC . Si uno vuole usare l’espressione U = 21 CV 2 si deve considerare la variazione 2 2 (εr C0 V0 ) di C e V al variare x. Quindi, usando U (x) = 12 QC = 12 C 1 +C2 (x) dove C1 = C0 , C2 (x) = C0 (1 − x/a + εr x/a) e derivare questa ~ ] estpressione di U (x) per trovare la forza F~ = −∇U 2 r r C0 V0 = 8 × 10−8 C, Q2 = εrε+1 C 0 V0 = 2 × Soluzione 1: Q1 = εrε+1 εr εr −1 −8 −8 10 C, QP = εr +1 εr C0 V0 = 6 × 10 C e V1 = V2 = εr +1 V0 = 200 V r Soluzione 2: Q1 = ε2ε C0 V0 = 2.86×10−8 C, Q2 = εεrr +1 +3 εr C0 V0 = r +3 εr −1 2εr 1 −8 7.14×10 C, V1 = V2 = εr +3 V0 = 285.7 V e ∆U = 2 C0 V02 ε2r (εr +3)(ε = r +1) −6 4.29 × 10 J ε2r (εr −1) −5 N. DieletSoluzione 3: F~ (x = a2 ) = 2C0 V02 a(ε 2 = 3.06 × 10 r +3) trico si muove verso destra, tende alla configurazione di minima energia dove il dielettrico occupa tutto lo spazio tra le armature. 3.13 Due condensatori piani C1 e C2 in parallelo sono collegati ad un generatore di f.e.m. V0 = 1200 V. Le armature di ciascun condensatore hanno area S = 20 cm2 e distano tra loco d = 5 mm. Tra le armature di C1 c’è’ il vuoto, mentre tra quelle di C2 , inizialmente vuoto, viene immesso del liquido dielettrico, di costante dielettrica 16 relativa εr = 3.5, facendone variare l’altezza h a velocità costante dh/dt = 0.1 mm/s. Determinare: 1. la variazione della carica presente su C2 tra quando a vuoto e quando è completamente riempito di dielettrico e la carica di polarizzazione finale; 2. la variazione della carica con il tempo (corrente elettrica) fornita dal generatore durante il riempimento calcolandone il valore per h = d/2; 3. la variazione di energia elettrostatica dei condensatori a riempimento completato e il lavoro totale fatto dal generatore. ε0 S(εr −1) V0 = 1.062 × 10 −8 C d −1 dh dQ ε0 εr SV0 [h+εεrr(d−h)] 2 dt , dt h=d/2 Soluzione 1: ∆Q2 = Soluzione 2: dQ dt = C/s ≡ A (Ampere) Soluzione 3: ∆U = 1.27 × 10−5 J 1 ε0 (εr −1)S 2 V0 2 d e QP = ∆Q2 = 1.47×10−10 = 6.37×10−6 J, W = ε0 S(εr −1) 2 V0 d 3.14 Un condensatore cilindrico isolato di raggi Ra e Rb (Ra < Rb ), carica Q, e altezza h >> Rb ha un materiale dielettrico lineare e omogeneo di permittività relativa εr tra le sue armature. Il campo elettrico massimo al quale può resistere il dielettrico senza iniziare a condurre è Em ∗ . Determinare: a) la capacità del condensatore; b) l’energia immagazzinata in funzione del campo elettrico e il suo valore a campo elettrico massimo; e c) nella situazione in qui il campo elettrico è massimo, determinare il valore di Ra per il quale l’energia immagazinata è massima, determinare anche il valore dell’energia in questo caso. [∗ Il fenomeno della rottura dielettrica si ha quando un materiale che in condizioni ordinarie è dielettrico cessa di essere isolante perchè sottoposto ad un campo elettrico sufficientemente elevato. In genere la rottura dielettrica è seguita da una scarica che per- = 17 corre il materiale. Attraverso i gas si possono avere scariche in seguito a ionizzazione, come accade ad esempio nel caso dei fulmini o dei tubi al neon. Esempio: se consideriamo localmente il sistema nuvola-superficie della Terra come un condensatore piano V = Ed, la differenza di potenziale ai capi del fulmine dipendera dalla lunghezza d dello stesso e del campo di rottura dielettrica dell’aria (3 × 106 V/m). Quindi un fulmine lungo 3 km sarà generato da una differenza di potenziale attorno ai 9 × 109 V.] Soluzione a): C = 2πhε0 εr ln(Rb /Ra ) 2 ln(R /R ) Soluzione b): U = πhε0 εr Ra2 Em a b Soluzione c): Ra = Rb exp(−1/2); Umax ( Ra = Rb exp(−1/2) ) = 1 2 2 2 πhε0 εr Rb Em exp(−1) 3.15 Due condensatori sferici sono costituiti da tre sfere di raggi 2a, 3a e 6a. La prima e l’ultima sfera sono collegate a terra (V = 0). Tra le armature del condensatore c’è un dielettrico di permittivita relativa εr e campo di rottura dielettrica Em . Determinare: a) la capacità del condensatore equivalente; e b) la massima differenza di potenziale che si può applicare senza che inizii la rottura dielettrica. Soluzione a): C = 48πε0 εr a Soluzione b): Vmax = 23 aEm Problemi supplementari S.3.1 Un condensatore sferico con R1 < R2 ha l’intercapedine riempita da un dielettrico non omogeneo la cui costante dielettrica relativa varia secondo la legge εr (r) = a/r con a una costante. Sulla sfera interna c’è la carica Q e l’armatura esterna è a potenziale zero. Calcolare il potenziale a una distanza R1 ≤ R ≤ R2 dal centro e determinare la densità delle cariche di polarizzazione. Q Q ln (R2 /R1 ), σP (R1 ) = − 1 − Ra1 4πR Soluzione: V (R) = 4πε 2, 0a 1 Q Q R2 σP (R2 ) = 1 − a 4πR2 e ρP = 4πr2 a 2 R R R Nota: dielettrico neutro ⇒ σP (R1 )dS+ σP (R2 )dS+ ρP dV = 0 18 S.3.2 Una sfera di raggio R e materiale dielettrico con εr è immersa in un ~ 0 . Calcolare il campo elettrico dentro campo elettrico uniforme E della sfera e la densità delle cariche di polarizzazione. εr −1 ~ ~ ~ = 3 E Soluzione: E εr +2 0 , σP = 3ε0 εr +2 E0 · r̂ e ρP = 0 (dielettrico lineale e omogeneo non essendoci cariche libere) S.3.3 Il momento di dipolo p~ degli atomi o molecole di un dielettrico ~ si può approssimare per campi sottoposti ad un campo elettrico E ~ dove α è la polarizzabilità del esterni non molto intensi p~ = αε0 E, dielettrico. Inoltre, nei casi in qui il dielettrico eè un gas con εr molto vicino a 1, εr − 1 = nα dove n è il numero totale di dipoli per unita di volume, cioè, il numero di atomi o molecole che si sono polarizati per l’azione del campo elettrico esterno divisi per il volume No Avogadro occupato. Per un gas, n = Massa Molare ρ —esssendo ρ la densità del gas. Supponendo che il nucleo di un atomo possa considerarsi come una carica puntiforme positiva Ze posta nel centro di una nube elettronica che occupa un volume sferico di raggio R e che ha carica −Ze, calcolare la polarizzabilità del atomo quando esso viene immerso in un campo elettrico uniforme. Assumendo ora un insieme di questi atomi che si trovanno in forma ti gas, determinare anche il raggio del atomo. r −1 Soluzione: α = 4πR3 e R = ε4πn . Nota: prendendo εr (He) = 1.000074, e considerando l’elio in condizioni normali il raggio del 2 0 h̄ atomo deve venire dell’ordine del raggio di Bohr a0 = 4πε = me c 2 −11 5.3 × 10 m dove h̄ è la costante di Plank ridotta, me è la massa dell’elettrone e c è la velocità della luce. 4. Correnti continue e circuiti 4.1 L’elemento riscaldante di una stufa elettrica, progettata per dissipare P1 =1000 W† a V1 =220 V, è costituito da una lunga spirale di filo con resistività ρ = 10−6 Ωm e diametro d = 4 mm. Calcolare a) la potenza dissipata se la stufa viene alimentata a V2 =110 V, e b) la lunghezza del filo. [† La variazione dell’energia per unità di tempo define la potenza (P ) che ha come unità il Watt [W] = Joule [J]/ secondo [s]. Per una differenza di potenziale fissata, dU = dqV e quindi P = dU dt = dq dt V = iV . Il prodotto iV è detto potenza trasferita. Nel caso 19 specifico di un resistore caratterizzato da una resistenza R, dove si 2 verifica la Legge di Ohm, P = i2 R = VR . Quest’ultima relazione definisce invece la potenza resistiva] V2 Soluzione a): P2 = P1 V22 = 250 W 1 Soluzione b): L = 2 πd2 V1 4ρ P1 = 608.2 m 4.2 Calcolare a) la resistenza interna Ri + di una batteria d’automobile che ha una f.e.m di V =12 V sapendo che quando il motorino di avviamento assorbe I =50 A la d.d.p. ai suoi morsetti diminuisce a Vmorsetti 10.5 V; b) la resistenza del motorino, la potenza erogata dalla batteria e la potenza dissipata all’interno di essa in queste condizioni. [+ Una batteria, senza essere collegata ad un circuito ha un certo valore di f.e.m.. Dopo colegarla ad un circuito, anche usando un filo conduttore di resistenza nulla, c’è una caduta del potenziale. Questa caduta di potenziale è dovuta alla resistenza interna della batteria.] Soluzione a): Ri = V −Vmorsetti = 0.03Ω I = 0.21Ω; Perogata = IVmorsetti = 525 Soluzione b): R = Vmorsetti I W; Pdissipata = I 2 Ri = 75 W 4.3 Il circuito in figura si trova in condizioni stazionarie. Calcolare: a) La corrente che attraversa la resistenza R1 e la potenza P dissipata in R2 ; b) La carica Q depositata sul condensatore C. Dati: V = 20 V, R1 = 18 Ω, R2 = 12 Ω, R3 = 8 Ω, C = 14 pF. Soluzione a): i1 = 7.5 W Soluzione b): Q = V R2 R3 (R1 +R2 )+R1 R2 CV R1 R2 3 (R1 +R2 ) 1+ R = 0.53 A; P2 = = 147 pC V 2 R2 R12 [R3 (R1 +R2 )+R1 R2 ]2 = 20 4.4 Consideriamo un circuito RC, cioè, un condensatore di capacità C collegato in serie ad una resistenza di valore R. I due elementi sono collegati ad una batteria che eroga una differenza di potenziale costante V0 . Il circuito può essere chiuso o aperto tramite un interruttore. Si consideri prima la situazione appena dopo la chiusura dell’interruttore (diciamo al tempo t = 0): il condensatore è inizialmente scarico e l’unico elemento a limitare la corrente nel circuito è la resistenza R: a) determinare intensità, differenza di potenziale tra le armature del condensatore e carica del condensatore in funzione del tempo. Il condensatore, viene poi scaricato staccandolo dal circuito e chiudendolo su di una resistenza R (come in figura ma senza la batteria): b) determinare intensità, differenza di potenziale tra le armature del condensatore e carica del condensatore in funzione del tempo. Soluzione a) per la carica: i(t) = VR0 exp(−t/RC), Vc (t) = V0 [1 − exp(−t/RC)], Q(t) = CV0 [1 − exp(−t/RC)] Soluzione b) per la scarica: i(t) = − VR0 exp(−t/RC) nella scarica l’intensita va nel senso opposto a quello della carica, Vc (t) = V0 exp(−t/RC), Q(t) = CV0 exp(−t/RC) 5. Magnetostatica nel vuoto 5.1 Trovare le equazioni del moto per una particella con carica q e massa m somessa all’azione di un campo magnetico uniforme lungo la di~ = B k̂. Conrezione dell’asse z, B siderare che all’istante t = 0 s la particella è nell’origine di coordinate: x(t = 0) = 0, y(t = 0) = 0, z(t = 0) = 0; e ha una velocità ~v (t = 0) = 0î + v0 ĵ + 0k̂. Soluzione: qB mv0 0 x(t) = − mv qB cos( m t) + qB qB 0 y(t) = mv qB sin( m t) z(t) = 0 21 Questa soluzione corrisponde ad un moto circolare nel piano XY mv0 0 con centro in x = mv qB e raggio R = qB . 5.2 Dimostrare che la frequenza di rotazione della particella del problema precedente non dipende dalla velocità o dal raggio dell’orbita. Trovare la relazione tra raggio dell’orbita e velocità della stessa particella. Nella figura (sopra) c’è disegnato lo schema di un ciclotrone, calcolare la velocita di uscita della stessa particella considerando prima che questa sia un eletrone e, poi, un protone. L’intensità del campo magnetico è di B = 10−4 T e il ciclotrone ha un raggio R = 1 m. Discuttere se l’approccio non relativistico adottato per descrivere il moto della particella nel ciclotrone è realistico. qB ωc Soluzione: fc = 2π = 2πm ; v = qRB m ; ve = 0.6c e vp = 0.0003c dove c è la velocità della luce. 5.3 Considerare due elementi d~l1 e d~l2 di un circuito percorso da una intensità I. Nel caso in cui esista un piano di simetria tra loro, dimostrare che il campo magnetico creato nei punti di questo piano è perpendicolare (o zero) al medessimo piano. Soluzione: Considerando la distanza al punto del piano di simetria generico ~r ≡ ~a +~b, dove 2~a è il vettore che unisce d~l1 e d~l2 e, quindi, µ0 I ~b è contenuto nel piano di simmetria: dB ~ piano = |~b × 2 2 3/2 4π[(a +b )] (d~l1 + ~l2 )|ê⊥ . 5.4 Calcolare il campo magnetico creato da un filo infinito percorso da un conrrente I: a) per calcolo diretto; e b) applicando il Teorema di Ampere. ~ = µ0 I θ̂ Soluzione: B 2πr 5.5 Una spira rettangolare di lati a e b è appesa dal punto medio del lato b. Per la spira circola un corrente I e c’è un campo magnetico ~ che define il piano uniforme che forma un angolo α con il vettore S della spira (nota: prendere alpha contenuto nel piano perpendicolare a quello della spira): a) determinare la forza in ogni lato della ~ e b) la forza risultante e il mospira dovuta al campo esterno B; ~ ~ ~ mento orientatore (M = m ~ × B dove m ~ = I S). Soluzione a): F~a1 = −F~a2 = IaB e F~b1 = −F~b2 = IbB cos α ~ | = IabB sin α Soluzione b): F~tot = 0 e |M 22 5.6 Calcolare il campo magnetico creato da una spira circolare di raggio R e percorasa da un corrente I nei punti del suo asse (che prendiamo sia l’asse Z). ~ = µ0 I 2 R22 3/2 k̂ Soluzione: B 2 (R +z ) 5.7 Dimostrare che il campo magnetico dentro di un solenoide è uniforme (non dipende della posizione) e diretto lungo l’asse del solenoide ~ = 0î + 0ĵ + B k̂). (B Aiuto: i) usare il teorema di Ampere per dimostrare che non c’è componente θ̂, poi ii) usare il fatto che il campo magnetico attraverso una superfice chiusa è zero per dimostrare che non ha componente in r̂; infine iii) usare di nuovo il teorema di Ampere per dimostrare che il campo deve essere uniforme. 5.8 Calcolare il campo magnetico lungo l’asse di un solenoide di raggio R, lunghezza l (l = z2 − z1 ), percorso da una intensità I e densità lineare di spire n = N/l. Trovare la soluzione nel caso in cui il solenoide sia infinito e usare il teorema di Ampere per comprovare quest’ultimo risultato. µ0 In z z 2 1 ~ ~ ∞ = µ0 Ink̂ √ 2 2 − √ 2 2 k̂; B Soluzione: B = 2 R +z2 R +z1 5.9 Un disco di raggio R, ha una densità superficiale di carica σ. Il disco gira, attorno ad un’asse che passa per il suo centro ed è perpendicolare, con una frequenza angolare ω costante. Calcolare a) il campo magnetico in un punto generico del suo asse; e b) il momento ~ magnetico m ~ = I S. 2 2 2z +R ~ = µ0 ωσ √ − 2|z| k̂ Soluzione a): B Soluzione b): m ~ = 2 R2 +z 2 1 4 4 πωσR k̂ 5.10 Considerare un piano infinito a z = 0 percorso da un corrente superficiale ~js = js~i uniforme. Calcolare il campo magnetico lungo l’asse z per z > 0. ~ = − µ0 js ĵ Soluzione: B 2 23 5.11 Una spira rettangolare rigida, di lati a e b = 2a, ha una masa per unità di lunghezza ρ = 0.05 g/cm. Essa può ruotare attorno ad uno dei latti di lunghezza a ed è percorsa di un corrente i = 10 A in senso antiorario (vedere figura). La spira ruota verso il lettore dovuto alla presenza di un campo magnetico B = 10−3 T, uniforme e parallello all’asse y. Calcolare l’angolo di equilibrio, l’energia e il lavoro compiuto dal campo sulla spira per produrre detta rotazione. Soluzione: tan α = iB 1 gρ 1+b/a ; W = iΦ = iBab sin α; L = iBab sin α 5.12 Una sbarra metallica condutrice, prismatica a sezione rettangolare (a, b) è percorsa da un corrente i ed è immersa in un campo magnetico uniforme B (vedere figura). Calcolare modulo e verso del campo elettrico traverso EH , diretto secondo l’asse y, che compare nella sbarra. Il numero di elettroni di conduzione per unità di volume è n. ~ H = − iB ĵ dove e è Soluzione: E enab il modulo della carica del elettrone. Questo effetto corrisponde al cosidetto Effetto Hall trasverso. Misurando la differenza di potenziale (lungo y) ∆V = EH b, l’intensità i e secondo il valore del campo B, si può determinare esperimentalmente la desnità di portaiB tori di corente n = e∆V a. 24 5.13 Due fili rettilinei indefiniti paralleli distanti d sono percorsi in versi opposti dalle correnti i1 e i2 . Tra i due fili e coplanare con essi si trova una spira quadrata, di lato a, percorsa dalla corrente i3 . Determinare le eventuali posizioni di equilibrio della spira per il caso in qui i2 = 2i1 . P~ Soluzione: F = 0 ⇒ yeq. = 1 2 h i √ 2 2 −(a + 2d) ± a + 8d 5.14 Due fili indefiniti paralleli all’asse z, distanti 2l, sono percorsi entrambi da una stessa corrente i concorde all’asse z. Un tratto di filo, lungo a, è posto sull’asse x ad una distanza a del piano che contiene i due fili ed è percorso da un corrente i′ diretta verso î. Calcolare in modulo, direzione e verso la forza F sul tratto di filo su l’asse x. Soluzione: F~ = µ0 ii′ 2π ln 4a2 +l2 a2 +l2 k̂ 5.15 Un cavo coassiale indefinito è costituito da un conduttore cilindrico rettilineo di raggio R1 , contenuto entro una guaina conduttrice cilidrica, coassiale al conduttore interno, di raggi R2 ed R3 con R2 < R3 . Calcolare e fare il grafico del campo magnetico B in tutto lo spazio se il conduttore interno è percorso da una corrente i, nei casi a) la corrente è distribuita uniformemente su tutta la sezione del conduttore e b) la corrente è distribuita uniformemente sulla superficie del conduttore. Si assuma che la stessa corrente percorre in senso uguale e verso opposto la guaina, uniformemente distribuita su la sezione di questa. Calcolare l’energia totale per unità di lunghezza e la pressione risentita dal conduttore esterno 25 (assumendo R3 → R2 per il calcolo della pressione). µ0 ir ; B(R1 < 2πR12 µ0 i 2 Wb Wa L = 16π + L Soluzione a): B(r < R1 ) = B(R2 < r < R3 ) = µ0 i R32 −r 2 2πr R32 −R22 ; r < R2 ) = µ0 i 2πr ; µ0 i Soluzione b): B(r < R1 ) = 0;nB(R r < R2 ) = 2πr 1 < ; B(R 2 <2 4 R R3 µ0 i 2 µ0 i R32 −r 2 Wb R3 R2 3 + (R2 −R r < R3 ) = 2πr R2 −R2 ; L = 4π ln R 2 )2 ln R2 − R2 −R2 + 1 3 P = 2 3 2 3 B 2 (r=R2 ) 2µ0 5.16 Entro un conduttore cilindrico di raggio R è praticato un foro cilindrico parallelo all’asse, di raggio r. L’asse del foro dista dall’asse del conduttore d. Se il conduttore è percorso da una corrente di densità j, uniforme su tutta la sezione, dare l’espressione del campo magnetico lungo la congiungente i due centri e in particolare nel centro del foro. ~ = 1 µ0 j y + Soluzione: 0 < y < d − r → B 2 1 ~ d − r < y < d + r → B = 2 µ0 jdk̂ ~ = 1 µ0 j y + r2 k̂ d+r <y <R → B 22 d−y 2 R r 1 ~ = µ0 j y>R→B 2 y + d−y k̂ r2 d−y k̂ 5.17 Una sfera conduttrice di raggio R, massa M, carica q ruota con velocità angolare costante ω attorno ad un asse che passa per il suo centro. Calcolare il valore del campo magnetico nel centro, il momento magnetico e il rapporto tra il momento magnetico e il momento angolare, detto anche rapporto giromagnetico g della sfera. q ~ = µ0 qω k̂; m Soluzione: B ~ = 31 qωR2 k̂; e g = 35 2M 6π R 6. Magnetostatica nella materia 6.1 Un cilindro di materiale omogeneo ed isotropo, di diametro molto piccolo rispetto alla sua altezza è disposto parallelamente alle li~ 0 (nel vuoto). nee di forza di un campo di induzione magnetica B ~ H ~ eM ~. Discuttere la configurazione assunta dai campi vettoriali B, 2 R34 −R24 4(R32 −R22 )2 o 26 ~ e il flusso di Soluzione: considerando che la circuitazione di H ~ B uscente da una superficie chiusa sono nulli, si ottengono le condizioni di raccordo tra due mezzi di queste quantità: B1n = B2n ~ = µH ~ si ottengono B1t = B2t e e H1t = H2t . Poi usando B µ1 µ2 H1n µ1 = H2n µ2 ~ 0, M ~0 = 0 e H ~0 = Esternamente al materiale: B Nel materiale: H0t = Ht = H0 ; Hn = ~ = µr −1 B ~ 0. Bt = µ B0t = µr B0 e M µ0 µ0 µ H0n B~0 µ0 . = 0; B0n = Bn = 0; µ0 6.2 Un cilindro molto lungo di ferro (e quindi un matteriale ferromagnetico), lungo d ≡ z2 − z1 e di raggio R, è magnetizzato uniformemente, con magnetizzazione M e parallela all’asse del cilindro. Determinare come varia il campo B generato da questo cilindro e in particolare nel limite d → ∞. Calcolare la circuitazione di B, H e M lungo una linea chiusa Γ1 che attraversa il cilindro in tutta la sua lunghezza e lungo un’altra linea chiusa Γ2 che passa nel materiale solamente per metà della sua lunghezza. In fine discuttere ~ eH ~ assumanedo la configurazione assunta dai campi vettoriali B ~ H) ~ è nel secondo quadrante del ciclo di isteresi dove B ~ eH ~ che B( hanno versi opposti. z z 1 2 1 ~ ~ ∞ = µ0 M k̂; Soluzione: B = 2 µ0 M √ 2 2 − √ 2 2 k̂; B z2 +R z1 +R H ~ = 0; ~ · dl H HΓ1,2 H ~ ~ ~ ~ Γ1 M · dl = M d; Γ2 M · dl = M d/2; H H ~ ~ ~ ~ Γ1 B · dl = µ0 M d; Γ2 B · dl = µ0 M d/2; 27 6.3 Un cilindro di lunghezza indefinita possiede una magnetizzazione permanente M = 6 × 105 A/m uniforme e diretta ortogonalmente al proprio asse. In figura è rappresentata una sezione del cilindro. Determinare: a) le densità volumetriche e superficiali delle correnti ~ e H ~ di magnetizzazione; b) i vettori B ~ ~ sull’asse del cilindro; e c) i vettori B e H nei punti A e C indicati in figura, posti immediatamente all’esterno del cilindro, ~ e H ~ siano uniformi supponendo che B all’interno del cilindro. Soluzione a): j~v = 0 e j~s = −M cos θk̂ ~ eH ~ = −1M ~ ~ = µ0 M Soluzione b): B 2 2 ~; H ~ A = 1M ~; B ~ C = − µ0 M ~; e H ~C = ~ A = µ0 M Soluzione c): B 2 2 2 ~. −1M 2 6.4 Un avvolgimento di N spire, percorse dalla corrente i, è disposto su di una superficie toroidale circolare a sezione quadrata di area S e lunghezza media l. Lo spazio interno a tale solenoide e completamente riempito di un materiale con permeabilità relativa µr ~ Calcolare i valori costante per un largo intervallo di valori di H. ~ H ~ and M ~ entro il solenoide nonché il flusso di B. ~ dei campi B, 2S µiN µiN ~ = iN θ̂, B ~ = ~ = (µr − 1) iN θ̂ and Φ = Soluzione: H θ̂, M l l l l 6.5 Ripetere il problema 6.4 nel caso in cui il mezzo presenti un taglio ~ di lunghezza d. Si suponga con le facce ortogonali alle linee di B, trascurabile il flusso disperso e si considerino i campi uniformi sulla sezione. iN ~ = µiN θ̂, H ~ es = µr iN θ̂, H ~ in = Soluzione: B l−d+µr d l−d+µr d l−d+µr d θ̂, ~ = (µr − 1) iN θ̂ and Φ = µiN 2 S M l−d+µr d l−d+µr d 6.7 Un cilindro di lunghezza l e raggio R è magnetizzato uniformemente lungo la direzione del suo asse (k̂). Il suo momento magnetico è m. ~ al interno del cilindro. Fare una stima di B ~ = µ0 m 2 k̂ = µ0 m k̂ Soluzione: B V lπR 6.8 Un magnete permanente è costituito da un anello tagliato di materiale ferromagnetico in cui il traferro ha spessore d = 5 mm. Si vuole ottenere nel traferro un campo di induzione B = 0.3 T diretto per- 28 pendicolare alla superficie del taglio. I materiale ha le seguenti proprietà: lunghezza media del matteriale l, magnetizzazione residua Mr = 3 × 105 A/m, campo coercitivo Hc = 7.5 × 104 A/m, ciclo di isteresi lineare nella zona di interesse. Determinare, assumendo ~ a) H ~ nel materiale; b) la lunghezza media l; positivo il verso di B: ~ e la corrente totale di magnetizzazione. e c) M ~ in = −Hc + Hc B θ̂ = −1.53 × 104 θ̂ A/m Soluzione a): H µ0 M r ~ 1 = 83 Soluzione b): l = 1 + |H~ est | = d 1 + µB0 c B| |−Hc + µ HM |Hint | 0 r mm i h ~ = Hc + B 1 − Hc θ̂ = 2.5 × 105 θ̂ A/m e Soluzione c): M µ0 Mr i = M (l − d) = 2.1 × 104 A. 7. Induzione elettromagnetica 7.1 Una sottile sbarra conduttrice, lunga l, si muove di moto traslatorio nel piano xy con velocità v costante; la normale alla sbarra forma un angolo α con l’asse x. La sbarra è immersa in un campo magnetico uniforme e costante di modulo B, che non ha componente lungo l’asse y e forma un angolo β con l’asse x. Calcolare la tensione che compare ai capi della sbarra in seguito al moto. Soluzione: ε = vBl sin β cos α 7.2 Una sottile sbarra rettilinea conduttrice, lunga l, è incernierata ad un estremo attorno al quale ruota con velocità angolare costante ω. Essa è immersa in un campo magnetico uniforme e costante, di modulo B, parallelo e concorde a ω. Calcolare il valore e il segno della tensione che compare ai capi della sbarra. Soluzione: ε = − 12 ωBl2 (carica negativa si concentra nel estremo incernierato e carica positiva nel estremo opposto) 7.3 Un conduttore metallico di resistenza trascurabile è piegato a U e contenuto nel piano xy; i tratti paralleli distano l. Su di esso può spostarsi senza attrito una sbarra conduttrice di resistenza R ortogonale ai tratti paralleli. Se tale conduttore viene mantenuto in moto secondo il verso positivo dell’asse x con velocità costante di modulo v e se il dispositivo è immerso in un campo magnetico uniforme e costante, ortogonale al circuito e diretto verso z positivi, di modulo B, calcolare il valore della corrente indotta nel circuito e la potenza che occorre spendere per mantenere in movimento il conduttore mobile. 29 Soluzione: i = Blv R eP = B 2 l2 v 2 R 7.4 Nella stessa configurazione del problema 7.3, la sbarra viene messa in moto, con velocità parallela all’asse x, tramite l’applicazione in un tempo trascurabile di un impulso J~ = J î. Dare l’equazione del moto della sbarra e la legge di variazione nel tempo della corrente indotta nel circuito. La massa della sbarra vale m. Calcola l’energia dissipata per effetto Joule. 2 2 B 2 l2 J exp − BmRl t ; i = JBL exp − t e W = Soluzione: v = m mR mR 1 J 2 2m m 7.5 Una spira conduttrice quadrata contenuta nel piano xy, di lato l, massa m e resistenza R, si muove con velocità costante v0 (per x < 0) lungo l’asse x. Nel semipiano x ≥ 0 esiste un campo magnetico B, uniforme e costante, lungo l’asse z e con verso positivo. Nel semipiano x < 0 il campo magnetico è zero. Si calcoli la velocita v della spira dopo che essa è entrata completamente nel semipiano x ≥ 0 e il tempo t che occorre perché ciò avvenga, a partire dell’istante t = 0 in cui la spira entra nella zona con campo magnetico. Discuttere l’andametento della velocità nelle diverse zone. Soluzione: v = v0 − B 2 l3 mR et= mR B 2 l2 ln 1 B 2 l3 1− mRv 0 7.6 Due sbarre condutrici di massa m e resistenza R si possono muovere lungo la direzione dell’asse x sopra a due fili conduttori, che non hanno resistenza, e con attrito trascurabile. Il circuito è contenuto nel piano xy e la sbarra a sinistra si muove verso quella di destra, inizialmente ferma, con velocità costante v. Il circuito è anche immerso in un campo magnetico uniforme di modulo B e diretto lungo valori positivi dell’asse z. Calcolare la velocità della seconda sbarra. i h B 2 l2 t Soluzione: v = v0 1 − exp − 2mR 7.7 Un cilindro di materiale conduttore, inizialmente neutro, di raggio R = 5 cm viene posto in rotazione attorno al proprio asse con frequenza f = 50 Hz. È presente un campo magnetico costante B = 0.1 T diretto lungo l’asse del cilindro. Determinare: a) il campo elettrico E nel materiale e la ddp tra un punto sull’asse e il bordo del cilindro; b)la distribuzione di carica di volume e di superficie; e c) la energia elettrostatica per unità di lunghezza. 30 ~ = 2πf B~r e ∆V = πf BR2 (carica negativa si Soluzione a): E concentra nel centro e la positiva nella superficie laterale del cilindro) Soluzione b): ρ = −4πε0 f B e σ = 2πε0 f BR (e la carica totale Q = 0). Soluzione c): Wl = π 3 ε0 f 2 B 2 R4 7.8 Una spira circolare di raggio R1 = 10 cm giace sul piano xy, ed è percorsa in verso antiorario da una corrente stazionaria I1 = 50 A. Sull’asse z della spira, a distanza z0 = 1 cm, si trova una seconda spira il cui raggio R2 = 0.5 cm può essere preso come molto piccolo rispetto a R1 . La seconda spira ha una resistenza R = 0.01 Ω. a) Si calcoli quanto vale il campo magnetico nel punto in cui si trova la spira; b) La seconda spira viene trascinata da z0 = 1 cm a z1 = 11 cm. Si calcoli quanta carica totale ha attraversato la seconda spira in questo intervallo di tempo. Si calcoli la corrente media che attraversa la spira in questo intervallo assumendo che la spira è stata trascinata a velocità costante v = 0.02 m/s; e c) Si scriva l’espressione della corrente nella seconda spira (assumendo velocità costante v = 0.02 m/s), e se ne calcoli il valore quando la stessa si trova a z2 = 2 cm. R12 ~ = µ0 i 1 Soluzione a): B 3/2 k̂ 2 (z02 +R12 ) R12 R22 R12 R22 π µ0 i 1 2v e ī2 = zQ Soluzione b): Q2 = 2 R 3/2 − 3/2 1 −z0 (z02 +R12 ) (z12 +R12 ) Soluzione c): i2 = 2 2 3π µ0 i1 v R1 R2 z2 5/2 2 R (z22 +R12 ) 7.9 Una spira quadrata di lato l = 5 cm e massa m = 60 g si trova sul piano xy, e nella stessa regione è presente un campo B, ortogonale al piano, con modulo non uniforme ma variabile secondo la legge B(x) = B0 x/x0 con B0 = 2 T e x0 = 10−2 m. La spira quadrata si muove con velocità v = 1 m/s (costante) nella direzione dell’asse x partendo all’istante t = 0 completamente nel semipiano x > 0 ma con un lato perpendicolare a x e nella posizione x = 0. a) Calcolare la corrente indotta nella spira sapendo che la resistenza della stessa è 0.25 Ω; b) Calcolare le forze agenti sui lati della spira a causa della presenza di B, e la forza necessaria dall’esterno per mantenere v costante; e c) Calcolare la carica totale che fluisce nella spira nel tragitto tra 0 e 20 cm, la potenza dissipata per effetto Joule e il lavoro compiuto dall’esterno. 31 Soluzione a): i = B0 vl2 x0 R 2 4 B vl Soluzione b): F~TOT = − x02 R î e F~EST = −F~TOT 0 Soluzione c): Q = B0 l 2 x0 R ∆x; P = B02 v 2 l4 ; x20 R eL= B02 vl4 ∆x x20 R 7.10 Una lamina sottile di conduttore, le cui basi A e B sono parallele al piano yz ed hanno superficie S =100 cm2 , e il cui spessore è d =0.5 cm, si muove con velocità v = 0.3 m/s sull’asse y. Lungo l’asse z è presente un campo di induzione magnetica B = 1 T, uniforme e costante. Si determini, assumendo che non vi siano effetti di bordo nella lamina: a) la distribuzione di carica elettrica presente nella lamina; b) la differenza di potenziale elettrostatico che si crea tra le basi A e B; e c) ad un dato istante t0 il moto della lamina viene interrotto. Sapendo che la resistività del materiale è ρ = 3.010−8 Ωm, si scriva la corrente elettrica che si crea nella lamina in funzione di t > t0 . Soluzione a): σA = ε0 vB; σB = −ε0 vB (non c’è distribuzione volumica di carica) Soluzione b): VA − VB = vBd 0 Soluzione c): i = ε20 vBSρ exp − t−t ε0 ρ 7.11 La sbarretta conduttrice AB di lunghezza L = 5 cm scivola priva di attrito con velocità costante ~v = 2î m/s lungo due guide conduttrici a U, mantenendosi ortogonale ad esse. La guida condutrice ad U ha resistenza R = 2 Ω, mentre la sbarretta ha resistenza trascurabile. A distanza d = 3 cm da una delle guide è posto un filo rettilineo indefinito che giace nel piano del sistema guida-sbarreta, è parallelo alle guide ed è percorso da una corrente I =100 A verso −î. Calcolare: a) il valore e il verso della corrente indotta nella sbarretta; b) la forza da applicare alla sbarretta per mantenere costante la sua velocità; c) l’energia dissipata sulla resistenza R e il lavoro fatto dalla forza applicata, nel tempo impiegato dalla sbarretta a percorrere una distanza pari a 10 m. 0 Iv ln L+d Soluzione a): i = µ2πR d 2 2 v L+d 2 0I Soluzione b): F~app = µ2π ln î = i vR î R d Soluzione c): W = i2 R ∆x v e L = Fapp ∆x (i due risultati coincidono) 7.12 Una sbarra conduttrice di massa m= 100 g e resistenza lineare RL = 0.2 Ω/m scorre nel piano xy su due guide conduttrici, di resistenza 32 trascurabile, connesse nellorigine degli assi e formanti un angolo α= 20o . In tutto lo spazio è presente il campo magnetico lungo l’asse z B0 = 0.1 T. Allistante iniziale t =0 la sbarra si trova nella posizione x0 = 0.5 m con velocità v0 = 1 m/s. Determinare: a) la corrente indotta in funzione della distanza e indicarne il verso (orario o antiorario); b) lespressione della velocita v(x) in funzione della distanza e la posizione di arresto della sbarra; e c) la energia dissipata durante il percorso da x0 a x0 +2m. h i B Bv B 2 tan α 2 − x2 = Soluzione a): i = R v − x (orario) 0 0 RL mRL L q 2 tan α 2 − x2 e x L v0 x20 + BmR Soluzione b): v(x) = v0 − BmR = x arresto 2 tan α 0 L Soluzione c): W = 21 m v02 − v 2 7.13 Nel circuito in figura, all’istante t = 0 s, l’interruttore S viene chiuso nella posizione A. Una volta raggiunta la condizione di regime esso viene spostato A in un tempo trascurabile nella poS sizione B. Dare l’andamento nel tempo V0 B della corrente attraverso l’induttore se si conoscono V0 , R1 , R2 e L. DeterR2 L minare inoltre nella prima connessione R1 l’espressione dell’energia spesa dal generatore e verificare che, avvenuta la chiusura nella posizione B, nel resistore R2 viene dissipata tutta l’energia magnetica immagazzinata nell’induttore. V0 Soluzione: S chiuso nella posizione A: i(t) = R 1 − exp − RL1 t 1 V02 R1 V0 R1 per la condizione di regime i(t → ∞) ≡ i∞ = R L ; W = t + exp − t − 1 gen 2 L L R1 1 S chiuso nella posizione B (prendendo t = 0 s nel momento subito V0 exp − RL2 t , WR2 = dopo la chiusura nella posizione B): i(t) = R 1 V02 L 2R12 = 12 Li∞ 7.14 Su un piano orizzontale si trovano un filo indefinito percorso da una corrente i1 , e una spira quadrata di lato L percorsa da una corrente i2 . La spira ha un lato parallelo al filo che si trova ad una distanza d dal filo stesso; su questo lato, le correnti nel filo e nella spira sono concordi. a) Si calcolino le forze che il filo esercita sui diversi lati della spira, e la risultante di tale forza; b) Si scrivano le espressioni 33 analitiche del coefficiente di mutua induzione e dell’energia magnetica di interazione tra filo e spira; c) Si mostri che dall’energia magnetica scritta al punto b) si ricava la stessa espressione della forza risultante sulla spira già ricavata a a). µ0 i 1 i 2 L 2 î dove la forza per ogni pezzo di Soluzione a): F~tot = − 2πd(d+L) filo della spira è: • Filo spira parallelo al filo indefinito e lontano d: F~ = − µ0 i1 i2 L î 2πd • Filo spira parallelo al filo indefinito e lontano L + d: F~ = µ0 i 1 i 2 L 2π(d+L) î 1 i2 L ln d+L ĵ • Filo spira perpendicolare (sotto) al filo indefinito: F~ = − µ0 i2π d µ0 i 1 i 2 L d+L ~ • Filo spira perpendicolare (sopra) al filo indefinito: F = 2π ln d ĵ 1 i2 0L ln d+L e Wint (d) = µ0 Li ln d+L Soluzione b): M12 = µ2π d 2π d ~ int (x). Soluzione c): F~ = ∇W 7.15 Un cavo coassiale di raggi a e b è percorso da una corrente I. Calcolare l’energia immagazzinata per unità di lunghezza nei casi: a) il conduttore interno è vuoto; e b) il conduttore interno è riempito (materiale con permitività relativa µr ) e la corrente che lo percorre e’ volumica; c) se il coefficiente di auto induzione Lb = 2La determinare il valore di µr . 2 2 µ b r 0I 0I Soluzione a): Wl = µ4π ln ab Soluzione b): Wl = µ4π ln 4 a Soluzione c): µr = 4 ln sb 7.16 Per due induttori qualsiasi percorsi da una corrente diversa, determinare a) il valore massimo del coefficiente di mutua induzione; e b) l’energia massima d’interazione. √ Soluzione a): M ≡ M12 = M21 ≤ L1 L2 Soluzione b): Wint ≤ √ L1 L2 i 1 i 2 7.17 Due solenoidi coassiali molto lunghi sono percorsi da intensità diverse ma costanti e nello stesso verso. I due solenoidi hanno sezioni diverse e densità di spire per unità di lunghezza anche diverse. Il solenoide con sezione più piccola è messo un tratto x dentro l’altro solenoide di sezione maggiore. Determinare la forza con cui si attragono/respingono assumendo che il campo magnetico creato dai solenoidi fuori sia trascurabile. Soluzione: F = µ0 n1 n2 S1 I1 I2 8. Fenomeni dipendenti del tempo 34 8.1 Un condensatore piano con armature cicolari di sezione S e distanti h, viene caricato a una d.d.p. V0 , poi viene lasciato scaricare attarverso un resistore di resistenza R0 . Calcolare il flusso totale di energia, atraverso il calcolo del vettore di Poynting, dall’interno all’esterno del conduttore durante la scarica. 2 Soluzione: W = ε0 πhR2 Vh0 8.2 Ad un capo di un cavo coassiale (R1 < R2 ) viene applicata tra i due conduttori una tensione V (t) = V0 cos(ωt). Trovare le equazioni differenziali a cui obediscono la tensione tra i conduttori e la corrente lungo di essi in un punto generico del cavo (prendere l’asse del cilindro lungo z). V0 Soluzione: V (z, t) = V0 cos(ωt + ω zc ) e i(z, t) = cL cos(ωt + ω zc ) 0 dove L0 è il coefficiente di autoinduzione per unità di lunghezza µ0 R2 L0 = 2π ln R1 . 8.3 Un condensatore piano con armature circolari di raggio R distanti d, tra le quali è presente un dielettrico di costante dielettrica εr , è inizialmente carico e la d.d.p. tra le armature vale ∆V0 . A partire dall’istante t = 0 s la d.d.p. viene fatta variare con la legge ∆V = ∆V0 − αt con α costante. Utilizzando un sistema di coordinate cilindriche il cui asse z è perpendicolare alle armature e passa per il suo centro, calcolare all’istante t generico: a) il campo elettrico nel condensatore; b) la corrente di spostamento e il campo d’induzione magnetica per 0 < r < R; e c) il vettore di Poynting e il flusso totale di energia per unità di tempo ai bordi del condensatore. Soluzione a): E(t) = ∆V0d−αt ~ = − 1 = µ0 ε α rθ̂ Soluzione b): ~js = −ε αd k̂ e B 2 d ~= Soluzione c): S 1 ∆V0 −αt α ε d rr̂ 2 d e φ(R) = ∆V0 −αt πR2 εα d 35 8.4 Alle armature circolari di un condensatore piano di raggio R e distanza reciproca d è applicata come in figura una d.d.p. VA − VB = V0 sin(ωt) con V0 costante e T = 2π/ω. Trascurando gli effetti di bordo e utilizzando un sistema di coordinate cilindriche, determinare: a) il vettore induzione magnetica e il vettore di Poynting all’interno del condensatore; b) il valore del flusso totale di energia (specificando se entrante o uscente) attraverso la superficie delimitante il condensatore dall’istante t = 0 all’istante t = T /4; e c) l’espressione della f.e.m. indotta nella spira rettangolare orientata come in figura di altezza h e base R posta tra le armature del condensatore con il lato minore sull’asse di questo calcolandone il valore a t = T /2. 2 ~ = − 1 ωr2 V0 cos(ωt)θ̂ e S ~ = − 1 ε0 ωr V02 cos(ωt) sin(ωt)r̂ Soluzione a): B 2 c d V2 2 d Soluzione b): ∆φ = − 12 πR2 ε0 d0 (flusso entrante) 2 V hR2 0 sin(π) = 0 Soluzione c): f.e.m. = ω 4c 2d 9. Onde elettromagnetiche 9.1 Un’onda elettromagnetica piana si propaga lungo x in un mezzo con εr = 1.5. Il campo magnetico dell’onda è dato dalla relazione: By = B0 cos(8×108 t−4x), con B0 = 1.8 × 10−6 T e x e t espressi, rispettivamente, in m e s. Determinare: a) i valori di frequenza e lunghezza d’onda della radiazione, nonché la sua velocità di propagazione e il valore della permeabilità magnetica del mezzo; b) l’equazione del campo elettrico in funzione di x e t, e 36 il valore della sua ampiezza; e c) la potenza che incide su di una superficie piana di area A = 2.3m2 , perpendicolare al piano xz e che forma un angolo di θ = 30 gradi col piano xy. Si calcoli anche la pressione di radiazione sulla stessa superficie, supponendola perfettamente riflettente. Soluzione a): f = 1.27 × 108 s−1 , λ = 1.57 m, v = 2 × 108 m/s e µr = 1.5 ~ = −vB0 cos(ωt − kx)k̂ Soluzione b): E vB 2 B2 Soluzione c): P = 21 µ 0 sin θA = 198 W e p = µ0 sin θ = 8.6 × 10−7 N/m2 9.2 Il campo di induzione magnetica di un’onda piana, che propaga in un dielettrico caratterizzato da εr e µr , con lunghezza d’onda λ, ha la seguente espressione: h i ~ B(y, t) = B0 cos(ky − ωt)î − sin(ky − ωt)k̂ con B0 costante e uniforme Determinare: a) la frequenza, il tipo di polarizzazione dell’onda e l’espressione del campo elettrico; b) la quantità media di energia elettromagnetica che è contenuta nel volume (parallelepipedo di sezione A perpendicolare all’asse y e altezza h) e quella che l’onda trasporta attraverso la base A in un tempo ∆t; e c) la forza esercitata dall’onda sulla base A nell’ipotesi che essa sia totalmente assorbente. Soluzione a: f = λ√εcr µr , polarizzazione circolare, h i cB0 ~ √ e E = εr µr sin(ky − ωt)î + cos(ky − ωt)k̂ Soluzione b: hWvol i = huiV = Soluzione c: F = 2 1 B0 2 µ A 2 1 B0 2 µ Ah e hWsup (∆t)i = 2 1 B0 √ c 2 µ εr µr A∆t 9.3 Il campo elettrico di un’onda piana, di frequenza f , che propaga in un dielettrico trasparente caratterizzato da εr e µr , ha la seguente espressione: h i ~ E(x, t) = E0 sin(kx − ωt)ĵ − cos(kx − ωt)k̂ Determinare: a) il vettore d’onda k e le espressioni del campo ~ ~ t); b) il valore di E0 sapendo B(x, t) e del vettore di Poynting S(x, che nell’intervalo di tempo ∆t, su una superficie di area A giacente nel piano x = 0 incide una quantità di energia W ; e c) la forz esercitata sulla superficie del punto b) supponendo che la stessa sia totalmente assorbente. 37 √ ε µ r r Soluzione a): h k = 2πf c i ~ B(x, t) = Ev0 cos(kx − ωt)ĵ + sin(kx − ωt)k̂ q ~ t) = ε E 2 î S(x, µ 0 h i1/4 2 Soluzione b): E0 = µε AW 2 ∆t2 √ W Soluzione c): F = εµ ∆t 9.4 Un’onda elettromagnetica propaga nella direzione positiva dell’asse x, e il campo elettrico associato ha l’espressione: ~ E(x, t) = E0 cos(kx − ωt)ĵ + E0 sin(kx − ωt)k̂, e il valore della pulsazione è ν. La propagazione dell’onda avviene in un mezzo assimilabile al vuoto. Determinare: a) i valori di k e λ, nonché l’espressione analitica del campo B in funzione di x e t; b) sapendo che una misura dell’intensità media della radiazione sul piano x = 0 fornisce il valore I, si determinino i valori del modulo dei campi E e di B; e c) una sbarretta di metallo è disposta lungo la bisettrice del piano yz, ovvero ha come estremi (yA , zA ) = (0, 0) e (yB , zB ) = (l, l). Si calcoli l’espressione della differenza di potenziale VA − VB in funzione del tempo e il suo valore massimo. c Soluzione a): k = 2πν c e λ= ν ~ B(x, t) = − Ev0 sin(kx − ωt)ĵ + Ev0 cos(kx − ωt)k̂, Soluzione b): E0 = 2I ε0 c 1/2 e B0 = 2µ0 I c 1/2 Soluzione c): VA −VB = −E0 l sin(ωt−π/4) e il suo valore massimo sarà per valori del sin(ωt − π/4) = ±1 e quindi ωt = −π/4, 3π/4 ... e VA − VB |max = ±E0 l. 9.5 Un’onda piana di frequenza ν propaga in un mezzo dielettrico, caratterizzato da εr µr , nel verso positivo dell’asse y. L’onda è polarizzata linearmente lungo una direzione che forma un angolo α = 30 rispetto all’asse x e ha intensità (media) I. Assumendo che in y = 0 a t = 0 il campo elettrico dell’onda sia nullo determinare: a) le espressioni del campo elettrico E e del campo 38 magnetico B dell’onda e il valore delle ampiezze; b) il valore della lunghezza d’onda λ; c) la f.e.m. indotta in una spira quadrata di lato a = λ/2 disposta come in figura. √ ~ Soluzione a): E(y, t) = E0 sin(ky − ωt) 23 î + 12 k̂ , √ ~ B(y, t) = Ev0 sin(ky − ωt) 12 î − 23 k̂ , 1/4 e B0 = Ev0 E0 = 4I 2 µε Soluzione b): λ = ν1 √εcr µr Soluzione c): f.e.m. = − √ 3 E0 v 2 ν sin(ωt)