Anno III - n. 19 del 15 maggio 2017 "Generazioni, per far crescere un valore cardine della cooperazione" Intervista a Matteo Ragnacci e Katia De Luca, nuova coordinatrice dei cooperatorileggi under 40 Con l’Assemblea di Generazioni a Bologna, lo scorso 5 maggio, Matteo Ragnacci ha passato il testimone a Katia De Luca. In questa intervista a due voci, insieme delineano il ruolo e le prospettive per Generazioni. Uno strumento che – come raccontano – vuole essere soprattutto un ponte, senza creare in alcun modo compartimenti stagni. Generazioni rinnova la sua governance. Cosa rappresenta in questa fase il testimone che vi siete passati? MATTEO: Intanto quando si elegge un nuovo esecutivo dentro un processo democratico e con il Note della redazione Questo numero è stato chiuso il 14 maggio 2017 voto di un assemblea, il “passaggio di testimone” assume un valore ancora più importante perché diventa un esempio anche per chi si approccia per la prima volta ai modelli cooperativi. Lo abbiamo fatto non cooptando ma con trasparenza e premialità, legando la possibilità di essere eletti in esecutivo a candidature aperte e che esprimessero con chiarezza obbiettivi e competenze. Credo che sia un modello replicabile in cooperativa come in associazione e che consentirebbe di uscire dalla logica del possedere, che a volte ci pervade... (segue a pag. 2-3) Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 "Welfare Sud" in Campania pag. 9 Da Cooperfidi garanzie per 43 milioni Alleanza Cultura al Salone del Libro di Torino Con un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita dei soci che sfiora il 70% Cooperfidi ha archiviato il 2016 con un bilancio complessivamente positivo. Anche il risultato di esercizio, pur se ancora con il segno meno, registra una perdita inferiore rispetto a quella dell’anno precedente 178 mila euro contro i 193mila del 2015, in linea con le attese. (segue a pag.4-5) L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà ancora una volta tra i protagonisti del Salone Internazionale del Libro di Torino – edizione 2017, convinta di dover contribuire insieme agli editori indipendenti, alle librerie, al Salone stesso, alle Istituzioni Nazionali, Regionali e Comunali, come significativa realtà sociale ed imprenditoriale del Paese, alla promozione del libro e della lettura, alla tutela della bibliodiversità .. (segue a pag. 7) CMC, al timone nuovo presidente pag. 10 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell'Ufficio Stampa di LegaCoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n.109 del 22 giugno 2015 Conad, riparte il Grande Viaggio pag. 11 Fiorfood, nuovo concept Coop pag. 12 SWG - L'odio in rete è pervasivo pag. 23 Primo piano 2 "Il rischio che i giovani non vengano messi al centro degli obiettivi è alto ma il pericolo per la cooperazione è più grande perché il patto tra generazioni rappresenta il senso della cooperazione" “Generazioni, uno spazio dove i germogli stanno diventando piante” Intervista a due voci con Matteo Ragnacci e Katia De Luca, salita al timone dei cooperatori under 40 Con l’Assemblea di Generazioni a Bologna, lo scorso 5 maggio, Matteo Ragnacci ha passato il testimone a Katia De Luca. In questa intervista a due voci, insieme delineano il ruolo e le prospettive per Generazioni. Uno strumento che – come raccontano – vuole essere soprattutto un ponte, senza creare in alcun modo compartimenti stagni. Generazioni rinnova la sua governance. Cosa rappresenta in questa fase il testimone che vi siete passati? MATTEO: Intanto quando si elegge un nuovo esecutivo dentro un processo democratico e con il voto di un assemblea, il “passaggio di testimone” assume un valore ancora più importante perché diventa un esempio anche per chi si approccia per la prima volta ai modelli cooperativi. Lo abbiamo fatto non cooptando ma con trasparenza e premialità, legando la possibilità di essere eletti in esecutivo a candidature aperte e che esprimessero con chiarezza obbiettivi e competenze. Credo che sia un modello replicabile in cooperativa come in associazione e che consentirebbe di uscire dalla logica del possedere, che a volte ci pervade, per approdare a quella più cooperativa dell’essere custodi. Non solo. In questo modo si consentirebbe una crescita collettiva dei quadri dirigenti facendo emergere talenti e percorsi che sono linfa vitale per l’intergenerazionalità dell’impresa cooperativa. Una buona pratica insomma che dove è stata favorita ha portato risultati convincenti in termini di competenze, innovazione e nuovi mercati. Il rischio che i giovani non vengano messi al centro degli obiettivi è alto ma il pericolo per la cooperazione è più grande perché il patto tra generazioni rappresenta il senso stesso della cooperazione. Generazioni è lo spazio dove i germogli stanno diventando piante ma c’è bisogno di portare acqua, sostanze nutritive e nuovi terreni perché possano rappresentare il domani. Insomma per dirla in gergo, noi i compiti a casa li stiamo facendo, ora sta al sistema comprenderne le potenzialità ed investire su questa risorsa. KATIA: Rappresenta la possibilità di far crescere questa “palestra” nel tempo, la sfida di poter sempre lasciare qualcosa in più di quello che ci è stato passato. Tanto è stato costruito grazie al grande lavoro di Matteo e del gruppo con cui ho avuto la fortuna di impegnarmi finora. Siamo portatori di una grande eredità, è questo il nostro vero patrimonio da difendere. E come tutte le belle invenzioni, Generazioni avrà sempre bisogno di rinnovarsi e trovare nuove energie. Come proseguirà il percorso di Generazioni? MATTEO: Il gruppo dirigente uscente ha solo tracciato e costruito la strada ma il cammino da fare è ancora lungo. Abbiamo lavorato tanto perché abbiamo costruito il coordinamento di Generazioni Nazionale da zero, sulla rivendicazione di un diritto e sull’esperienza di Generazioni Emilia Romagna, dalla quale abbiamo ripreso tanto. Nessuno di noi però sapeva come fare. Il livello nazionale ha delle implicazioni, soprattutto per chi opera a costo zero, che non ti permette di avere riferimenti precisi. Ci abbiamo provato. Abbiamo creato Primo piano il network costruendone anche il livello Europeo (YECN) condiviso le regole, aumentato i livelli di rappresentanza d’accordo con l’associazione in Presidenza ed in Direzione Nazionale, costituito i coordinamenti territoriali, contribuito a far conoscere il mondo cooperativo, a svilupparne di nuovo ed a mettere al centro dell’agenda il patrimonio di innovazione che solo i giovani possono portare. Oggi Generazioni è una realtà affermata, riconosciuta e in grado di produrre valore, che si sente europea e legata indissolubilmente ai cooperatori giovani di Confcooperative ed Agci per la realizzazione dell’Alleanza. Sono certo che Katia ed il suo esecutivo insieme a tutti i gruppi regionali, sapranno ben rappresentare le loro istanze. L’intergenerazionalità è un modo di approcciarsi alle cose: non se ne dovrebbe parlare basterebbe attuarla. KATIA: Lo dico in poche parole: Europa, formazione, nuovi modelli di cooperazione, lavoro e welfare. Perseveriamo sul tema del ricambio generazionale, puntiamo sulla valorizzazione del merito e sul rafforzamento dei coordinamenti regionali. E andiamo avanti nel guardare a tutto questo come giovani dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Ecco il nuovo Esecutivo L’Assemblea Nazionale di Generazioni ha eletto la nuova Coordinatrice, Katia De Luca, e l’esecutivo, con Andrea Rapisardi (esecutivo uscente, Coop. Lama – Toscana), Marcello Cappi (Legacoop Estense, Emilia Romagna), Veronica Liotti (Coop. Innovazione Meridionale Servizi CMS – Calabria), Lorenzo Novaro (Consorzio Condiviso, Liguria), Alice Podeschi (Coop. Alleanza 3.0 – Emilia-Romagna), Marco Prestifilippo (CFT – Toscana), Paolo Scaramuccia (Legacoop Nazionale – Lazio), Riccardo Verrocchi (Horizons Service – Abruzzo). 3 La nuova governance è quasi del tutto rinnovata, e alcune persone che per anni si sono impegnate in Generazioni non sono più under 40. Come immaginate il ponte con questa fase successiva? MATTEO: Generazioni scritto al plurale è stato volontario e non una casualità. Non parliamo infatti di una sola Generazione ma abbiamo l’ambizione di fare interloquire le Generazioni. E’ inutile nasconderlo, il tema delle rivendicazioni generazionali è il motore del mondo. Ogni individuo che viene al mondo ha il diritto/dovere di non accontentarsi e di provare a cambiare la realtà nella quale vive. Generazioni però ha un pregio in più: accanto alla sacrosanta rivendicazione è stato in grado di mettere proposte e visione strategica e questo le ha consentito e le consentirà di essere la vera palestra dove far nascere i cooperatori. Ora è giusto lasciare il passo oltre che per limiti di età anche per dare spazio a nuove energie che sappiano leggere questo spaccato di società in maniera più profonda e contemporanea. Lasciamo un patrimonio importante del quale siamo stati custodi e non proprietari e ci portiamo via in egual misura una ricchezza di esperienze che ci consentirà di fare la nostra parte di “generatori” nella quotidianità del nostro impegno cooperativo e sociale. KATIA: E’ importante che questo ponte ci sia. Faremmo un grosso errore se finissimo col creare dei compartimenti stagni. I giovani che sono cresciuti condividendo quello spazio, a diversi livelli e in modi diversi, hanno sviluppato delle competenze e una rete di relazioni che non si possono disperdere. Conoscerci e aver lavorato insieme ci permette di immaginare prospettive future e connessioni e di velocizzare una serie di processi, e continua ad essere così quando siamo fuori da Generazioni. Il ponte va tenuto ben saldo, nella pratica si devono immaginare altri spazi di crescita continua e un lavoro comune tra generazioni. "Piattaforme cooperative e prospettive europee" “Piattaforme cooperative e prospettive europee” è stato l’evento che ha aperto l’Assemblea di Generazioni a Bologna e il tema centrale di Woodcoop 2017. Le reti ci aiutano a confrontarci con esperienze internazionali, guardare a nuovi modelli e nuovi mercati, e rappresentano un patrimonio che dobbiamo rendere sempre più accessibile alle cooperative e ai loro soci, con confini che non possono più essere quelli nazionali. Nelle prospettive europee, quindi, le piattaforme cooperative e l’economia collaborativa rappresentano una modalità di innovare il modello cooperativo, valorizzandone la governence (le piattaforme possono essere di proprietà dei soci) e il lavoro buono. Sono intervenuti Louis Cousin (Cooperatives Europe) a presentare la ricerca “Cooperative platforms in a European landscape: an exploratory study” realizzata da Coop. Lama, e Marta Mainieri di Collaboriamo, che ha fornito un quadro italiano presentando “Sharing e Italia: la mappatura delle piattaforme collaborative”. Due le esperienze italiane e cooperative a confronto: il progetto Soci in Rete di banca Etica, portato dal presidente Ugo Biggeri, e Taxi Click di Co.ta.bo, illustrato dal direttore Marco Benni. Le conclusioni di Stefania Marcone hanno sottolineato il valore dei network nel creare confronto e opportunità ed aprire le prospettive, come nel caso della rete europea dei giovani cooperatori (YECN) in cui Generazioni ha giocato un ruolo attivo sin dai primi passi. Le slides e i materiali della giornata possono essere richiesti inviando una mail a [email protected] Sviluppo 4 Cooperfidi, nel 2016 garanzie per 43 milioni Un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita dei soci che sfiora il 70%: Cooperfidi ha archiviato un bilancio positivo. Con un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita dei soci che sfiora il 70% Cooperfidi ha archiviato il 2016 con un bilancio complessivamente positivo. Anche il risultato di esercizio, pur se ancora con il segno meno, registra una perdita inferiore rispetto a quella dell’anno precedente 178 mila euro contro i 193mila del 2015, in linea con le attese. “Una perdita – sottolinea il presidente Mauro Frangi – prevista già in sede di formulazione del piano 2016-2018 sottoposto all’esame della Banca d’Italia con la presentazione della domanda di iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati che prevede il raggiungimento del pareggio di bilancio nell’esercizio 2018”. Il bilancio fotografa la realtà di Cooperfidi Italia – aggiunge Frangi – un Confidi “di nicchia”, interamente votato all’accompagnamento delle imprese cooperative e dell’economia sociale. Che non insegue la crescita dei volumi, ma punta sulla conoscenza profonda del sistema di imprese a cui rivolge la sua attività: le imprese cooperative e le loro filiere, l’economia sociale e il Terzo Settore, le imprese agricole e della pesca. Un Confidi molto patrimonializzato che dispone, quindi, delle risorse necessarie per continuare e sviluppare ulteriormente la sua attività a beneficio delle imprese, soprattutto se si considera che oltre alla rilevante dotazione patrimoniale può contare su presidi dei rischi specifici sui crediti consistenti e superiori a quelli medi del sistema dei consorzi fidi”. Lo scorso anno l’aumento delle garanzie ha riguardato sia il numero di operazioni (+ 31%) che il valore (+ 50%) dai 28 milioni di euro del 2015 ai 43 milioni del 2016, una crescita che ha riguardato tutte e quattro le aree territoriali su cui è articolata l’organizzazione dell’atti- vità. Il livello di copertura dei rischi per il credito deteriorato si è attestato al 61%, mentre il livello di capitalizzazione ha raggiunto un total capital ratio del 25,38%. Da segnalare infine l’incremento (+ 435%) dei fondi Rischi di terzi disponibili a presidio dei rischi su crediti e delle attività finanziarie detenute in portafoglio (+ 95%) I risultati raggiunti sono ancora più positivi se si considera il rilevante processo di disintermediazione che ha conosciuto negli ultimi anni il mercato della garanzia mutualistica, fortemente penalizzato nei volumi di attività dalla concorrenza della “garanzia pubblica” diretta del credito bancario rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia, da un lato, e dalla perdita di reputazione del sistema dei Confidi conseguente al default di molti operatori primari, a cominciare da Eurofidi. “In un contesto difficile che ha portato qualcuno a teorizzare la necessità di un definitivo superamento del sistema dei Confidi – conclude Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi Italia – l’Alleanza delle Cooperative Italiane e le sue imprese possono, al contrario, contare su un intermediario solido ed efficiente. La cui piena conformità alle normative di vigilanza è stata certificata sia dall’ispezione ordinaria di Banca d’Italia che dall’iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati. Un Confidi che offre alle Banche convenzionate non solo una “vera garanzia” ma, soprattutto, un insieme di conoscenze e di competenze sulle imprese che accompagna capaci di qualificare effettivamente il rapporto banca-impresa, fondandolo su basi solide e stabili”. “Proprio a partire da queste consapevolezze – prosegue il presidente – nel 2017 Cooperfidi Italia sarà sicuramente in grado – e i dati del primo quadrimestre lo certificano – di ampliare ulteriormente i propri volu- Sviluppo mi di attività, soprattutto nei comparti dell’economia sociale e delle imprese del Terzo Settore, delle imprese agricole, cooperative e non, anche grazie alla positiva collaborazione istaurata con la CIA, delle imprese della pesca. Non casualmente sono questi gli ambiti in cui abbiamo realizzato le 3 operazioni straordinarie del 2016 che hanno portato, con forme diverse, all’integrazione in Cooperfidi delle attività di “Solidarfidi”, “Agriconfidi” e “Fidipesca”, contribuendo a dare ulteriore slancio all’attività in tali settori. Ma la crescita dipenderà soprattutto dalla capacità di estendere e qualificare ulteriormente la partnership strategica con le Banche, a cominciare dalle tre (Banca Etica, Banca Prossima, Credito Cooperativo) con cui oggi realizziamo il maggior numero di operazioni” Oltre al sostegno nell’accesso al credito bancario, Cooperfidi Italia ha sviluppato in modo significativo il rilascio di fidejussioni dirette a garanzia dei contratti stipulati dalle imprese associate con gli Enti Pubblici, altro settore in sicura crescita nel futuro. L’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2016 ha inoltre eletto i nuovi organi sociali. Alla presidenza è stato confermato Mauro Frangi, Fausto Fontanesi alla vicepresidenza e Francesco Abba’, Stefano Baratti, Maria Grazia Gargiulo, Franco Mognato, Massimo Mota, Giuseppe Tubertini e Riccardo Vannini, saranno gli amministratori. Il collegio sindacale sarà composto da Livia Salvini, quale presidente, e da Gianpaolo Galletti e Gianfranco De Angelis. 5 23 cooperative 4.0 parteciperanno a Napoli a Futuro Remoto Legacoop e Coopfond portano in piazza del Plebiscito i progetti innovativi made in coop 23 cooperative con progetti innovativi presenti in Piazza del Plebiscito a Napoli dal 25 al 28 maggio 2017 (dalle 10 alle 22) alla XXXI Edizione di “Connessioni - Futuro Remoto”, un viaggio tra scienza e fantascienza – Una festa di scienza, tecnologia, innovazione, arte e cultura. La partecipazione è il frutto dell’Accordo Strategico Triennale, sottoscritto pochi mesi fa, grazie a cui Legacoop e Coopfond sono quest’anno tra i partner di Futuro Remoto 2017, consolidata manifestazione di diffusione della cultura scientifica e tecnologica in Italia creata e sviluppata dalla Fondazione IDIS Città della Scienza. L’importante presenza delle cooperative associate a Legacoop dimostra come la cooperazione da sempre sviluppi innovazione: molto esperienze sono best practice nel campo della ricerca, frutto di studi e sperimentazioni autonome, ma anche di collaborazioni con istituzioni accademiche e scientifiche. Questo sia che si tratti di medie e grandi cooperative consolidate, sia che si parli di startup cooperative del Progetto Coopstartup (derivanti o meno da spin off della ricerca). Lo stand Cooperazione 4.0 di Legacoop e Coopfond sarà nel Padiglione 5, con i video dei progetti innovativi delle cooperative, l’esposizione di alcuni prototipi e la presenza di cooperatori che dialogheranno con il pubblico. Saranno presenti le esperienze delle seguenti cooperative: 3D4Uman (Catanzaro), Archeologia (Firenze), Cefla e C-Led (Imola - BO), Coop Italia (Bologna), CoopCulture (Roma), Doc Servizi (Verona), Ecoplanner (Roma), Eticae (Frosinone), Experience (Bari), Formula Servizi (Forlì), H2Boat (Genova), ICIE (Roma), Innovation Factory (Napoli), Integra (Bologna), Ippocratech (Catanzaro), Istituto Ramazzini (Bologna), La Biologica (Fano PU), Le Nuvole (Napoli), L’innesto (Gaverina Terme - BG), Multicoopter Drone (Terni), Pazlab (Lecce), Tobilì (Napoli), Vascitour (Napoli). Sviluppo 4 Cooperfidi, nel 2016 garanzie per 43 milioni Un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita dei soci che sfiora il 70%: Cooperfidi ha archiviato un bilancio positivo. Con un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita dei soci che sfiora il 70% Cooperfidi ha archiviato il 2016 con un bilancio complessivamente positivo. Anche il risultato di esercizio, pur se ancora con il segno meno, registra una perdita inferiore rispetto a quella dell’anno precedente 178 mila euro contro i 193mila del 2015, in linea con le attese. “Una perdita – sottolinea il presidente Mauro Frangi – prevista già in sede di formulazione del piano 2016-2018 sottoposto all’esame della Banca d’Italia con la presentazione della domanda di iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati che prevede il raggiungimento del pareggio di bilancio nell’esercizio 2018”. Il bilancio fotografa la realtà di Cooperfidi Italia – aggiunge Frangi – un Confidi “di nicchia”, interamente votato all’accompagnamento delle imprese cooperative e dell’economia sociale. Che non insegue la crescita dei volumi, ma punta sulla conoscenza profonda del sistema di imprese a cui rivolge la sua attività: le imprese cooperative e le loro filiere, l’economia sociale e il Terzo Settore, le imprese agricole e della pesca. Un Confidi molto patrimonializzato che dispone, quindi, delle risorse necessarie per continuare e sviluppare ulteriormente la sua attività a beneficio delle imprese, soprattutto se si considera che oltre alla rilevante dotazione patrimoniale può contare su presidi dei rischi specifici sui crediti consistenti e superiori a quelli medi del sistema dei consorzi fidi”. Lo scorso anno l’aumento delle garanzie ha riguardato sia il numero di operazioni (+ 31%) che il valore (+ 50%) dai 28 milioni di euro del 2015 ai 43 milioni del 2016, una crescita che ha riguardato tutte e quattro le aree territoriali su cui è articolata l’organizzazione dell’atti- vità. Il livello di copertura dei rischi per il credito deteriorato si è attestato al 61%, mentre il livello di capitalizzazione ha raggiunto un total capital ratio del 25,38%. Da segnalare infine l’incremento (+ 435%) dei fondi Rischi di terzi disponibili a presidio dei rischi su crediti e delle attività finanziarie detenute in portafoglio (+ 95%) I risultati raggiunti sono ancora più positivi se si considera il rilevante processo di disintermediazione che ha conosciuto negli ultimi anni il mercato della garanzia mutualistica, fortemente penalizzato nei volumi di attività dalla concorrenza della “garanzia pubblica” diretta del credito bancario rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia, da un lato, e dalla perdita di reputazione del sistema dei Confidi conseguente al default di molti operatori primari, a cominciare da Eurofidi. “In un contesto difficile che ha portato qualcuno a teorizzare la necessità di un definitivo superamento del sistema dei Confidi – conclude Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi Italia – l’Alleanza delle Cooperative Italiane e le sue imprese possono, al contrario, contare su un intermediario solido ed efficiente. La cui piena conformità alle normative di vigilanza è stata certificata sia dall’ispezione ordinaria di Banca d’Italia che dall’iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati. Un Confidi che offre alle Banche convenzionate non solo una “vera garanzia” ma, soprattutto, un insieme di conoscenze e di competenze sulle imprese che accompagna capaci di qualificare effettivamente il rapporto banca-impresa, fondandolo su basi solide e stabili”. “Proprio a partire da queste consapevolezze – prosegue il presidente – nel 2017 Cooperfidi Italia sarà sicuramente in grado – e i dati del primo quadrimestre lo certificano – di ampliare ulteriormente i propri volu- Sviluppo mi di attività, soprattutto nei comparti dell’economia sociale e delle imprese del Terzo Settore, delle imprese agricole, cooperative e non, anche grazie alla positiva collaborazione istaurata con la CIA, delle imprese della pesca. Non casualmente sono questi gli ambiti in cui abbiamo realizzato le 3 operazioni straordinarie del 2016 che hanno portato, con forme diverse, all’integrazione in Cooperfidi delle attività di “Solidarfidi”, “Agriconfidi” e “Fidipesca”, contribuendo a dare ulteriore slancio all’attività in tali settori. Ma la crescita dipenderà soprattutto dalla capacità di estendere e qualificare ulteriormente la partnership strategica con le Banche, a cominciare dalle tre (Banca Etica, Banca Prossima, Credito Cooperativo) con cui oggi realizziamo il maggior numero di operazioni” Oltre al sostegno nell’accesso al credito bancario, Cooperfidi Italia ha sviluppato in modo significativo il rilascio di fidejussioni dirette a garanzia dei contratti stipulati dalle imprese associate con gli Enti Pubblici, altro settore in sicura crescita nel futuro. L’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2016 ha inoltre eletto i nuovi organi sociali. Alla presidenza è stato confermato Mauro Frangi, Fausto Fontanesi alla vicepresidenza e Francesco Abba’, Stefano Baratti, Maria Grazia Gargiulo, Franco Mognato, Massimo Mota, Giuseppe Tubertini e Riccardo Vannini, saranno gli amministratori. Il collegio sindacale sarà composto da Livia Salvini, quale presidente, e da Gianpaolo Galletti e Gianfranco De Angelis. 5 23 cooperative 4.0 parteciperanno a Napoli a Futuro Remoto Legacoop e Coopfond portano in piazza del Plebiscito i progetti innovativi made in coop 23 cooperative con progetti innovativi presenti in Piazza del Plebiscito a Napoli dal 25 al 28 maggio 2017 (dalle 10 alle 22) alla XXXI Edizione di “Connessioni - Futuro Remoto”, un viaggio tra scienza e fantascienza – Una festa di scienza, tecnologia, innovazione, arte e cultura. La partecipazione è il frutto dell’Accordo Strategico Triennale, sottoscritto pochi mesi fa, grazie a cui Legacoop e Coopfond sono quest’anno tra i partner di Futuro Remoto 2017, consolidata manifestazione di diffusione della cultura scientifica e tecnologica in Italia creata e sviluppata dalla Fondazione IDIS Città della Scienza. L’importante presenza delle cooperative associate a Legacoop dimostra come la cooperazione da sempre sviluppi innovazione: molto esperienze sono best practice nel campo della ricerca, frutto di studi e sperimentazioni autonome, ma anche di collaborazioni con istituzioni accademiche e scientifiche. Questo sia che si tratti di medie e grandi cooperative consolidate, sia che si parli di startup cooperative del Progetto Coopstartup (derivanti o meno da spin off della ricerca). Lo stand Cooperazione 4.0 di Legacoop e Coopfond sarà nel Padiglione 5, con i video dei progetti innovativi delle cooperative, l’esposizione di alcuni prototipi e la presenza di cooperatori che dialogheranno con il pubblico. Saranno presenti le esperienze delle seguenti cooperative: 3D4Uman (Catanzaro), Archeologia (Firenze), Cefla e C-Led (Imola - BO), Coop Italia (Bologna), CoopCulture (Roma), Doc Servizi (Verona), Ecoplanner (Roma), Eticae (Frosinone), Experience (Bari), Formula Servizi (Forlì), H2Boat (Genova), ICIE (Roma), Innovation Factory (Napoli), Integra (Bologna), Ippocratech (Catanzaro), Istituto Ramazzini (Bologna), La Biologica (Fano PU), Le Nuvole (Napoli), L’innesto (Gaverina Terme - BG), Multicoopter Drone (Terni), Pazlab (Lecce), Tobilì (Napoli), Vascitour (Napoli). Comunità 6 Alleanza Turismo e Beni Culturali: “Borghi del Cuore” per il futuro dei territori dopo il sisma Il 2017 è l’anno dei Borghi e l’Alleanza delle Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali è a fianco di una delle iniziative più significative in questo contesto. “I Borghi del Cuore” – nell’ambito del più ampio “Viaggio Italiano”, promosso dal Mibact, da diciotto Regioni Italiane – capofila Emilia Romagna, con le associazioni I Borghi più Belli d’Italia, I Borghi Autentici d’Italia, Bandiera Arancione e con i borghi dichiarati Gioielli d’Italia – coinvolge infatti 15 Borghi colpiti dal sisma nelle Regioni Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche. Come dare nuovo slancio a territori così duramente colpiti dal terremoto? E’ partendo da questa domanda che nasce l’azione “Borghi del Cuore”, che si pone l’obbiettivo di creare nuove modalità di promozione, animazione e sostegno per queste zone. “Abbiamo vissuto direttamente la tragedia del terremoto –afferma Andrea Corsini, Assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, capofila dell’iniziativa Borghi Viaggio Italiano – e crediamo che sia necessario fare squadra e lavorare tutti insieme al rilancio dei territori colpiti, puntando anche su quelle imprese, soprattutto giovanili, che possono far ripartire anche l’offerta turistica con idee innovative di valorizzazione delle risorse locali”. Nei Borghi storici la cooperazione realizzerà delle attività per promuovere la riattivazione del tessuto imprenditoriale di tipo turistico, con modalità cooperative. L’impegno è di lavorare insieme ai territori: coinvolgimento dei cittadini, elaborazione partecipata delle idee, protagonismo dei giovani, solidarietà, auto imprenditorialità. Sono queste le basi su cui si muoverà l’azione della cooperazione, partendo dal ricco patrimonio materiale ed immateriale dei borghi storici, dal paesaggio e dall’ambiente. Il progetto ha preso avvio a Roma alle Terme di Diocleziano nella giornata del 7 maggio che, nell’ambito della mostra “Borghi Viaggio Italiano”, è stata dedicata proprio ai Borghi del Cuore. La giornata si è articolata in una serie di spettacoli, testimonianze, mostra di prodotti dell’enogastronomia e dell’artigianato dei borghi storici colpiti dal sisma. E’ stata data voce a dei cooperatori che, grazie anche alla generosità di cooperative di altri territori, stanno lanciando la loro idea imprenditoriale che prevede la valorizzazione dei territori per il tramite della narrazione delle loro comunità, ai cooperatori che con le loro imprese già attive in tali aree hanno scelto di investire per far ripartire nel più breve tempo possibile le loro attività, a coloro che stanno facendo un lavoro di animazione a livello locale per favorire la nascita tra i giovani di nuove imprese cooperative. Ma il 7 maggio è stata soltanto una data di partenza per un progetto che vede cooperazione e istituzioni insieme per dare vita, nei prossimi mesi, a nuove imprese cooperative in queste regioni Italiane. “La cooperazione può essere una strada importante per la ripresa delle zone terremotate – spiega Andrea Ferraris, Presidente Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali – Con uno sguardo attento ai giovani che potranno trovare soprattutto nello strumento delle cooperative di Comunità una risposta concreta alla voglia di rilancio che proviene da questi territori. Le cooperative possono essere un contenitore per tutte quelle attività che vogliono raccontare, narrare, rendere protagonisti questi Borghi italiani che meritano una nuova opportunità anche nell’ambito del turismo, della promozione delle eccellenze agroalimentari e artigianali, più in generale della loro cultura. Sono territori ricchi di storia, di tradizioni che meritano di essere sostenuti. La cooperazione è a fianco di queste regioni e di questi Borghi, ‘con il cuore’ come cita il titolo della giornata. Insieme è possibile guardare avanti con fiducia”. Eventi 7 Alleanza Cooperative Comunicazione al Salone Internazionale del Libro L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà ancora una volta tra i protagonisti del Salone Internazionale del Libro di Torino – edizione 2017, convinta di dover contribuire insieme agli editori indipendenti, alle librerie, al Salone stesso, alle Istituzioni Nazionali, Regionali e Comunali, come significativa realtà sociale ed imprenditoriale del Paese, alla promozione del libro e della lettura, alla tutela della bibliodiversità e alla crescita culturale dei cittadini. Dal 18 al 22 maggio p.v. nel Padiglione 1 l’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà infatti presente attivamente con un proprio Stand e con molte iniziative per favorire un proficuo confronto con gli operatori del settore e per coinvolgere il pubblico alla continua scoperta di idee e progetti innovativi. Uno stand di 80 metri quadrati condiviso con le case editrici cooperative. Al centro dell’area, uno spazio che ogni giorno sarà animato da presentazioni di libri, incontri con autori, laboratori, attività di sensibilizzazione alla lettura e all’editoria di qualità. Cinque giorni per dare spazio e voce al mondo della cooperazione, all’insegna della promozione dell’editoria indipendente e di qualità, della lettura, del pluralismo nella produzione e nella fruizione editoriale e culturale. Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione L’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative e Legacoop) associa 39 mila imprese, rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (quasi 1,2 milioni), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni). Il Settore Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, rappresenta più di 400 cooperative che operano nell’ambito dell’editoria, dell’informazione, della comunicazione, dell’educazione ai media. Saranno oltre 20 le cooperative che parteciperanno al Salone con l’Alleanza delle Cooperative Comunicazione con quasi 60 iniziative, 13 le case editrici cooperative presso lo stand D12-E11: Alpaca, Bacchilega Editore - Bacchilega Junior, ECRA-Edizioni del Credito Cooperativo, Edizioni Emmeti, Edizioni Moderna, Eta Beta s.c.s., Homeless Book, LIBRE Società Cooperativa, Mapplay s.c., Radici Future Produzioni, Scritturapura casa editrice, Trenta e lode distribuzione-Pagine di, Vicolo del Pavone – Art&Coop Soc. Coop. Tanti i temi al centro delle iniziative che interessano l’editoria e la lettura: il territorio e il turismo responsabile ed eco-sostenibile, la promozione della lettura, l'editore etico, la libertà di espressione, le donne nella cultura, il cyberbullismo, il fare impresa in forma cooperativa, i nuovi strumenti comuni trasversali all'intera filiera editoriale in grado di garantire nuove opportunità di tenuta e crescita a editori e librerie indipendenti, e nuove forme e luoghi di distribuzione e diffusione del libro. Di fronte a un mercato colpito in questi anni in modo significativo dalla crisi dove da una parte si assiste alle concentrazioni editoriali, e dall’altra alla mancata crescita del numero di lettori, l’Alleanza delle Cooperative vuole testimoniare l’importanza della bibliodiversità e del grande lavoro comune che possono (e devono) fare gli editori indipendenti e gli operatori tutti della filiera editoriale, con l’auspicio che le azioni comuni e di cooperazione prevalgano sulle divisioni. A partire da queste motivazioni e, consapevole che Stato e Istituzioni pubbliche hanno per primi la responsabilità e il dovere di far crescere i livelli di lettura dei cittadini e renderli così più consapevoli e più liberi, l’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione lavorerà a questo comune obiettivo di crescita per il Paese. Programma completo su: www.alleanzacooperative.it Sud 8 Calabria: incontro su “Valorizzazione e opportunità di crescita del territorio” Il settore dell’olio è in forte crescita sul mercato, in particolare per olii DOP e biologici. Essenziale la riconoscibilità e l’identificazione del territorio Si è svolto il 4 maggio, presso i locali dell’Antico Borgo a Crotone, l’interessante incontro tra la Società Finoliva Global e Alce Nero (azienda leader nel settore dei prodotti biologici) e i produttori biologici della Calabria. Tema dell’incontro “Valorizzazione e opportunità di crescita del territorio”. L’iniziativa, promossa dalla Cia Calabria, Legacoop Agroalimentare Calabria, CNO e AOC, è stata presentata dal presidente dell’AOC- Soc.Coop.Agricola Gaetano Potenzone il quale nell’introduzione del suo intervento ha inteso sottolineare alcuni punti fondamentali : l’olivo per la Calabria è una risorsa, una vera ricchezza del territorio e deve diventare volano per uno sviluppo economico e di reddito per gli olivicoltori. Ciò, ha ribadito il Presidente Potenzone, sarà possibile se si valorizzerà l’intera filiera dell’olio extravergine di oliva come elemento di qualificazione e di sviluppo del territorio. Il settore dell’olio è in forte crescita sul mercato, in particolare degli olii DOP e biologici. In Calabria sono presenti 3 DOP (il Bruzio, il Lametino e l’Alto Crotonese); nonostante ciò la commercializzazione degli olii DOP è molto modesta in termini quantitativi. Indubbiamente ciò è dovuto a vari motivi tra cui l’importanza, la riconoscibilità e l’identificazione del suo territorio. Il Presidente Potenzone ha poi continuato augurandosi che sia le istituzioni che l’intera filiera si confrontino e mettano in atto un progetto comune, nuove strategie che consentano di aggredire il mercato; non di meno ha sottolineato che con il riconoscimento dell’IGP Calabria si possono mettere in atto politiche che rafforzano ulteriormente l’immagine e le caratteristiche del prodotto insieme alla valorizzazione del territorio. Per quanto riguarda l’olio biologico ha voluto evidenziare come questo prodotto incida in termini economici sul PLV della Regione Calabria, pari al 30% di gran lunga superiore alla media nazionale che è del 4%. Come pure ha una notevole importanza le aree coltivate nella Regione Calabria dove l’olivo con i suoi 220.000 Ha ricopre il 24% della superficie agricola utilizzata (SAU). Purtroppo, anche in questo c’è una forte discrasia tra la produzione biologica e la trasformazione, dove la materia prima è maggiore rispetto alla capacità di trasformazione con conseguente scarsità di alimento pronto al consumo. Anche in questo tutti devono svolgere il proprio ruolo a partire dalle istituzioni per arrivare alle Organizzazioni di Prodotto: è indispensabile che ci sia una forte concentrazione del prodotto, ovvero con le strutture delle OP che abbiano una forte capacità di stoccaggio e confezionamento. Nel merito ha ricordato come l’AOC ormai da anni in questo si sia dotata di propria una struttura per la trasformazione, lo stoccaggio ed il confezionamento del prodotto. Ha stretto rapporti commerciali con Finoliva Global Service alla quale conferisce la quasi totalità del prodotto biologico. Di Finoliva Global Service ha evidenziato la composizione e le finalità di questa società il cui capitale sociale è tutto dei soci produttori. Il Presidente di Finoliva Global Service Dr. Benedetto Fracchiolla, rimarcando quanto detto da Potenzone, sottolinea lo scopo e l’importanza di questo incontro, ovvero avere un confronto diretto non solo con i produttori che conferiscono all’AOC, ma anche ad altre OP calabresi che aderiscono al CNO, tutto ciò in una logica di condivisione e partecipazione a quelle che sono le diverse fasi della filiera. Finoliva Global Service dalla Calabria ritira dalle OP di CZ-CS-RC-KR mediamente circa 10.000 q.li di olio extravergine tra convenzionale e biologico e sicuramente questi sono Sud quantitativi destinati a crescere, in quanto l’olio, oltre che ad essere ottimo è tracciato, il che rassicura ulteriormente il consumatore. Un ottimo incentivo per i produttori è sicuramente il prezzo liquidato leggermente superiore di mercato. L’’intervento del Presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni mette in luce le diverse problematiche del mercato biologico nazionale ed internazionale, trovandosi pienamente concorde con quanto detto dal presidente di Finoliva sull’importanza di questi incontri con i produttori. Ricorda, altresì, che oggi il consumatore ha una maggiore consapevolezza ed è sempre più attento nello spendere i propri soldi per prodotti genuini e di qualità. Per il Presidente Cavazzoni il biologico e la sostenibilità rappresentano una miniera di opportunità , di lavoro e di sviluppo ed è per questo che in tali incontri si cerca di raccogliere proposte, analizzarle e discuterne insieme per generare nuove idee e progetti che partono dal biologico inteso non solo come agricoltura, ma anche come artigianalità, lavorazione e trasformazione. Negli interventi dei produttori, si è colto con sfumature diverse la condivisione di quanto detto e da parte di tutti un incoraggiamento e un sostegno al progetto dell’AOC 9 Welfare aziendale, in Campania Legacoop dà vita a “Welfare Sud” ‘Welfare Sud’ è la prima iniziativa di welfare aziendale, promossa da Legacoop Campania e CONFAPI Campania - grazie all’impegno delle aziende Aleph Service Cooperativa Sociale, Studio Impresa APL, ELDAX e Lada specializzata nella gestione di servizi per il Welfare Aziendale, Pubblico e Territoriale, con particolare attenzione alla piccola e media impresa e impresa cooperativa. Attraverso una piattaforma web, facile ed intuitiva, sono messi a disposizione dei dipendenti di aziende convenzionate dei flexible benefits per l’acquisto di servizi (elencati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi) assistenziali sociali e sanitari, per il tempo libero, l’istruzione, per gli acquisti nei supermercati, viaggi e molto altro. La piattaforma consente anche di supportare nella emissione e gestione di Voucher motivazionali delle aziende (voucher incentive, buoni regalo e voucher di conciliazione) e dei Titoli di Servizio della pubblica amministrazione (voucher sociali, buoni servizio ecc…). L’informatizzazione dei processi permette la rilevazione dei dati relativi ai servizi offerti in piattaforma, quale strumento informativo utile alla programmazione delle politiche di welfare territoriali e nella gestione di Accordi-Quadro con le principali organizzazioni d’Impresa e parti sociali per l’accesso ai servizi di Welfare. “Considero questa una iniziativa molto importante – dichiara Mario Catalano, presidente Legacoop Campania – che la nostra associazione promuoverà dentro e fuori il movimento cooperativo. Si tratta di uno strumento innovativo che risponde alle forti politiche di contenimento del welfare pubblico, una opportunità per i soci e i dipendenti delle nostre associate”. “L’iniziativa si inserisce in un più ampio disegno – afferma Luca Sorrentino, presidente di Aleph Service e amministratore delegato di Welfare Sud – portando a sistema il welfare pubblico, quello più propriamente privato e quello aziendale, come tre componenti strategiche del Welfare Mix Territoriale che la cooperativa sta attuando nell’ambito del progetto Accanto ® “ Sud 8 Calabria: incontro su “Valorizzazione e opportunità di crescita del territorio” Il settore dell’olio è in forte crescita sul mercato, in particolare per olii DOP e biologici. Essenziale la riconoscibilità e l’identificazione del territorio Si è svolto il 4 maggio, presso i locali dell’Antico Borgo a Crotone, l’interessante incontro tra la Società Finoliva Global e Alce Nero (azienda leader nel settore dei prodotti biologici) e i produttori biologici della Calabria. Tema dell’incontro “Valorizzazione e opportunità di crescita del territorio”. L’iniziativa, promossa dalla Cia Calabria, Legacoop Agroalimentare Calabria, CNO e AOC, è stata presentata dal presidente dell’AOC- Soc.Coop.Agricola Gaetano Potenzone il quale nell’introduzione del suo intervento ha inteso sottolineare alcuni punti fondamentali : l’olivo per la Calabria è una risorsa, una vera ricchezza del territorio e deve diventare volano per uno sviluppo economico e di reddito per gli olivicoltori. Ciò, ha ribadito il Presidente Potenzone, sarà possibile se si valorizzerà l’intera filiera dell’olio extravergine di oliva come elemento di qualificazione e di sviluppo del territorio. Il settore dell’olio è in forte crescita sul mercato, in particolare degli olii DOP e biologici. In Calabria sono presenti 3 DOP (il Bruzio, il Lametino e l’Alto Crotonese); nonostante ciò la commercializzazione degli olii DOP è molto modesta in termini quantitativi. Indubbiamente ciò è dovuto a vari motivi tra cui l’importanza, la riconoscibilità e l’identificazione del suo territorio. Il Presidente Potenzone ha poi continuato augurandosi che sia le istituzioni che l’intera filiera si confrontino e mettano in atto un progetto comune, nuove strategie che consentano di aggredire il mercato; non di meno ha sottolineato che con il riconoscimento dell’IGP Calabria si possono mettere in atto politiche che rafforzano ulteriormente l’immagine e le caratteristiche del prodotto insieme alla valorizzazione del territorio. Per quanto riguarda l’olio biologico ha voluto evidenziare come questo prodotto incida in termini economici sul PLV della Regione Calabria, pari al 30% di gran lunga superiore alla media nazionale che è del 4%. Come pure ha una notevole importanza le aree coltivate nella Regione Calabria dove l’olivo con i suoi 220.000 Ha ricopre il 24% della superficie agricola utilizzata (SAU). Purtroppo, anche in questo c’è una forte discrasia tra la produzione biologica e la trasformazione, dove la materia prima è maggiore rispetto alla capacità di trasformazione con conseguente scarsità di alimento pronto al consumo. Anche in questo tutti devono svolgere il proprio ruolo a partire dalle istituzioni per arrivare alle Organizzazioni di Prodotto: è indispensabile che ci sia una forte concentrazione del prodotto, ovvero con le strutture delle OP che abbiano una forte capacità di stoccaggio e confezionamento. Nel merito ha ricordato come l’AOC ormai da anni in questo si sia dotata di propria una struttura per la trasformazione, lo stoccaggio ed il confezionamento del prodotto. Ha stretto rapporti commerciali con Finoliva Global Service alla quale conferisce la quasi totalità del prodotto biologico. Di Finoliva Global Service ha evidenziato la composizione e le finalità di questa società il cui capitale sociale è tutto dei soci produttori. Il Presidente di Finoliva Global Service Dr. Benedetto Fracchiolla, rimarcando quanto detto da Potenzone, sottolinea lo scopo e l’importanza di questo incontro, ovvero avere un confronto diretto non solo con i produttori che conferiscono all’AOC, ma anche ad altre OP calabresi che aderiscono al CNO, tutto ciò in una logica di condivisione e partecipazione a quelle che sono le diverse fasi della filiera. Finoliva Global Service dalla Calabria ritira dalle OP di CZ-CS-RC-KR mediamente circa 10.000 q.li di olio extravergine tra convenzionale e biologico e sicuramente questi sono Sud quantitativi destinati a crescere, in quanto l’olio, oltre che ad essere ottimo è tracciato, il che rassicura ulteriormente il consumatore. Un ottimo incentivo per i produttori è sicuramente il prezzo liquidato leggermente superiore di mercato. L’’intervento del Presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni mette in luce le diverse problematiche del mercato biologico nazionale ed internazionale, trovandosi pienamente concorde con quanto detto dal presidente di Finoliva sull’importanza di questi incontri con i produttori. Ricorda, altresì, che oggi il consumatore ha una maggiore consapevolezza ed è sempre più attento nello spendere i propri soldi per prodotti genuini e di qualità. Per il Presidente Cavazzoni il biologico e la sostenibilità rappresentano una miniera di opportunità , di lavoro e di sviluppo ed è per questo che in tali incontri si cerca di raccogliere proposte, analizzarle e discuterne insieme per generare nuove idee e progetti che partono dal biologico inteso non solo come agricoltura, ma anche come artigianalità, lavorazione e trasformazione. Negli interventi dei produttori, si è colto con sfumature diverse la condivisione di quanto detto e da parte di tutti un incoraggiamento e un sostegno al progetto dell’AOC 9 Welfare aziendale, in Campania Legacoop dà vita a “Welfare Sud” ‘Welfare Sud’ è la prima iniziativa di welfare aziendale, promossa da Legacoop Campania e CONFAPI Campania - grazie all’impegno delle aziende Aleph Service Cooperativa Sociale, Studio Impresa APL, ELDAX e Lada specializzata nella gestione di servizi per il Welfare Aziendale, Pubblico e Territoriale, con particolare attenzione alla piccola e media impresa e impresa cooperativa. Attraverso una piattaforma web, facile ed intuitiva, sono messi a disposizione dei dipendenti di aziende convenzionate dei flexible benefits per l’acquisto di servizi (elencati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi) assistenziali sociali e sanitari, per il tempo libero, l’istruzione, per gli acquisti nei supermercati, viaggi e molto altro. La piattaforma consente anche di supportare nella emissione e gestione di Voucher motivazionali delle aziende (voucher incentive, buoni regalo e voucher di conciliazione) e dei Titoli di Servizio della pubblica amministrazione (voucher sociali, buoni servizio ecc…). L’informatizzazione dei processi permette la rilevazione dei dati relativi ai servizi offerti in piattaforma, quale strumento informativo utile alla programmazione delle politiche di welfare territoriali e nella gestione di Accordi-Quadro con le principali organizzazioni d’Impresa e parti sociali per l’accesso ai servizi di Welfare. “Considero questa una iniziativa molto importante – dichiara Mario Catalano, presidente Legacoop Campania – che la nostra associazione promuoverà dentro e fuori il movimento cooperativo. Si tratta di uno strumento innovativo che risponde alle forti politiche di contenimento del welfare pubblico, una opportunità per i soci e i dipendenti delle nostre associate”. “L’iniziativa si inserisce in un più ampio disegno – afferma Luca Sorrentino, presidente di Aleph Service e amministratore delegato di Welfare Sud – portando a sistema il welfare pubblico, quello più propriamente privato e quello aziendale, come tre componenti strategiche del Welfare Mix Territoriale che la cooperativa sta attuando nell’ambito del progetto Accanto ® “ Imprese 10 CMC, Alfredo Fioretti è il nuovo presidente Dopo 21 anni Matteucci lascia la guida del colosso ravennate, dopo averlo traghettato fuori da una crisi del settore con pochi precedenti Con l’assemblea dei soci andata in scena il 6 maggio Massimo Matteucci ha lasciato il timone di Cmc, la Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, dopo ventuno anni. Matteucci entrò in Cmc quando nel 1973 e arrivò al vertice nel 1996. Il nuovo consiglio di amministrazione eletto nell’assemblea della scorsa settimana si è riunito il 10 maggio per la scelta del successore di Matteucci: come ampiamente previsto alla vigilia, il nuovo presidente è Alfredo Fioretti, vice di Matteucci. Alla vicepresidenza ora va Valerio Giuliani. Il 42enne laureato in giurisprudenza, sposato con due figlie, è in Cmc dal 2005, alla vicepresidenza da maggio 2014. Dopo gli inizi come avvocato venne assunto come responsabile dell’ufficio legale della cooperativa di cui è diventato anche socio. Nel 2016 Cmc ha raggiunto circa 1,2 miliardi di euro di ricavi, in linea con il 2015. Il portafoglio ordini, grazie a 1,1 miliardi di euro di acquisizioni effettuate nel 2016, si mantiene pari a circa 3,5 miliardi di euro. In Italia, nell’ultimo anno, Cmc ha acquisito nuovi lavori per circa 205 milioni di euro, tra cui la metropolitana di Cosenza e l’ospedale di Camerano ad Ancona. All’estero le acquisizioni realizzate ammontano a 920 milioni di euro; le più significative riguardano i progetti per la realizzazione di impianti idroelettrici in Laos e in Kenya e diversi progetti infrastrutturali negli Stati Uniti. Fonte Deco Industrie, Antonio Campri è il nuovo presidente Sabato 6 maggio a Bagnacavallo si è tenuta l’assemblea annuale di Deco Industrie alla presenza di tutti i soci e del nuovo board della società romagnola, che proprio in quell’occasione ha rinnovato il suo organico, dopo il pensionamento del presidente Giordano Graziani. All’ordine del giorno: il bilancio e la relazione sulla gestione dell’esercizio 2016, il 66 esimo dalla fondazione dell’azienda, la nomina del nuovo presidente Antonio Campri e le linee di sviluppo per il 2017, oltre ai vari interventi dei dirigenti e di illustri ospiti, come Mattia Altini e Luca Tontini dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori a cui Deco Industrie ha devoluto dei fondi per la ricerca attraverso la fondazione Romagna Solidale, oltre ai vertici della Lega Coop Romagna, il presidente Guglielmo Russo e il direttore Mario Mazzotti. Per Giorgio Dal Prato, ceo della società, il bilancio del 2016 si è chiuso con un trend in crescita: "I risultati economici - ha detto - sono stati positivi ed in miglioramento rispetto agli anni precedenti. I buoni risultati sono testimonianza dell’apprezzamento che i nostri clienti, industrie di distribuzione ed industrie di marca e soprattutto i consumatori finali nutrono verso i prodotti Deco. Ogni giorno circa un milione di prodotti fatti da Deco entrano nelle famiglie italiane". Il ceo ha anche sottolineato come sia stata completata l’acquisizione della Packaging Imolese e come l’integrazione all’interno del gruppo abbia iniziato a dare importanti risultati: "Il fatturato commerciale si è consolidato a quota 150 milioni di euro - ha detto Dal Prato con cinque stabilimenti produttivi attivi (Bagnacavallo, San Michele, Forlì, Bondeno, Imola) e circa 500 dipendenti, cui corrisponde un investimento in termini di salari e stipendi superiore ai 22 milioni di euro. A questo proposito, Dal Prato ha precisato che nel 2016 ci sono state 16 conversioni di contratti a tempo indeterminato e 3 nuove assunzioni Imprese 11 Conad, il Grande Viaggio riparte dalla Sicilia Otto città, dal Nord al Sud Italia, arrivando sin nelle Isole e in Albania. Da maggio a settembre saranno le protagoniste del Grande Viaggio Insieme Conad, che si rimette in marcia per il terzo anno consecutivo e arriva nelle piazze delle province italiane per trascorrere tre giorni tra le persone, all’insegna della buona musica, del buon cibo e dello stare insieme. Un tour lungo lo Stivale, quello di Conad, che ha come comune denominatore il valore dello stare assieme e la piazza, luogo per eccellenza del confronto e dello scambio, e ha come obiettivo quello di “stare” con la comunità, indagarne i sentimenti, ascoltarne i bisogni attraverso una festa di strada fatta di musica, sport, buon cibo, riflessioni e incontri. Quest’anno il tour parte dalla Sicilia, a Siracusa il 12, 13 e 14 maggio. Seguiranno Tirana (2-3-4 giugno), Gubbio (9-10-11 giugno), Sassari (16-17-18 giugno), Lecce (30 giugno 1-2 luglio), Trieste (1-2-3 settembre), Vigevano (8-9-10 settembre) e Sanremo (15-16-17 settembre). Quella del Grande Viaggio Insieme è una macchina imponente che nelle due precedenti edizioni ha registrato 180mila presenze in piaz- za. "Essere comunità oggi, riscoprirsi comunità, significa coltivare un’identità unica e irripetibile: ogni persona che vi appartiene si identifica con un determinato territorio ma anche con le tradizioni, la solidarietà, la partecipazione. Oltre che con il cibo, i consumi. E ogni comunità di persone esprime valori, emozioni, opinioni e bisogni", sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. "Vogliamo riportare le persone in piazza, confrontarci, dialogare, misurarci con loro. Siamo tutti dei Don Chisciotte; non perché corriamo dietro – e ci scontriamo – con illusioni, con fantasie e sogni irreali e irraggiungibili, ma perché abbiamo la capacità di guardare dentro le persone, di stare assieme e, assieme, crescere". La novità del Grande Viaggio di quest'anno è proprio quella di andare a indagare e sviscerare gli aspetti delle comunità che si incontreranno, grazie all'aiuto del sociologo Aldo Bonomi. I risultati saranno poi messi a disposizione della collettività nel corso della prima serata della manifestazione, il venerdì sera, dove se ne discuterà insieme a istituzioni locali, stakeholder e ospiti del mondo Conad. Una serata in più, coordinata dalla giornalista Marianna Aprile e dedicata ad avviare con serietà e approfondimento il Grande Viaggio Insieme, un evento che nel suo complesso vuole essere momento di festa e condivisione, ma vuole anche dare alla comunità un piccolo contributo "costruttivo" che rimanga nel tempo. Il programma del Grande Viaggio Insieme si conferma ricco di eventi come da tradizione. Il sabato e la domenica – dal mattino al pomeriggio – lo sport è il protagonista della piazza con le attività sportive realizzate in collaborazione con US Acli e UISP per i più giovani e famiglie. Alle nuove generazioni è anche dedicato il primo appuntamento del sabato sera con Gene Gnocchi, che conduce il quiz semiserio “Bella zio! – il quizzone che ti svela il mondo ggiovane”. A seguire l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese si confronta con un big nazionale diverso per ogni tappa sul tema della comunità, con la conduzione della giornalista Federica De Sanctis. La serata prosegue con i Solisti del Sesto Armonico, diretti dal maestro Peppe Vessicchio. La giornata di domenica si apre al mattino con l’appuntamento Con Conad c’è Musica in città!, in cui i Solisti del Sesto Armonico e il maestro Peppe Vessicchio suonano per gli ospiti di una comunità di anziani. Dopo lo spazio dedicato alle attività sportive la piazza torna a fare festa a sera, con Dario Vergassola, che conduce un talk con i rappresentanti dell’associazionismo del territorio. Il programma della serata prosegue con l’esibizione delle band che partecipano al Conad Jazz Contest in collaborazione con Umbria jazz, altra novità dell’edizione 2017. A chiudere la manifestazione i Solisti del Sesto Armonico con uno spettacolo dedicato ai successi di Sanremo. Imprese 12 Fiorfood il ristorante che fa squadra Nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. Ogni giorno piatti preparati da una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service. Fiorfood è un nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. La novità del progetto risiede nei piatti proposti quotidianamente: preparati da una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service. Tutto ciò lo si può godere all’interno del locale, predisposto con tavoli muniti di prese per smartphone, tablet e computer. Il progetto Bicocca prende spunto dalla recente apertura del FiorFood di Coop Lombardia a Roncadelle (BS), nel centro commerciale Elnos recentemente inaugurato. La differenza sostanziale tra i due è la previsione di una gestione da parte di terzi specializzati, Gate, del punto di Milano. La storia di Gate inizia prima della sua nascita, quando nel 2015 i suoi fondatori si incontrano ad Expo 2015 per la gestione della Business Lounge di Coop Lombardia dedicata agli incontri relativi al Supermer- cato del Futuro. Tra loro si instaura subito una certa sintonia e, finita l’esposizione, decidono insieme di trovare un modo per applicare quello che avevano imparato. “Allora – racconta Federica Ferré, uno dei soci fondatori – ci siamo guardati attorno e siamo venuti a sapere che La Triennale stava per aprire un bando per l’assegnazione dei due Expo Gate, al centro di Milano. Non c’era interesse ad avere all’interno dei negozi: non avrebbero dato un valore aggiunto al quartiere. C’era invece apertura nel conoscere start up o cooperative che avessero un’idea per un utilizzo diverso di quegli spazi. Al che, abbiamo deciso di provarci e abbiamo fondato Gate”. Contrariamente alle aspettative dei suoi soci, Gate vince il bando. A quel punto, grazie ad una mole di lavoro sempre maggiore, Gate decide di offrire delle opportunità di stage. Valentina Angioli, attuale coordinatrice di Fiorfood Bicocca, risponde con esito positivo all’annuncio di Federica Ferré, conosciuta sempre durante Expo 2015. La gestione dell’Expo Gate dura 10 mesi, in cui gli eventi principali sono stati della Camera di Commercio, di Coop Lombardia e di diverse aziende private. La partecipazione dei cittadini, ma anche dei turisti, è sempre stata alta. A ottobre 2016, però, gli Expo Gate vengono smontati. Proprio nell’ultimo mese di gestione, però, arriva un’opportunità. Coop aveva iniziato ad immaginare un seguito per il Supermercato del Futuro e aveva in progetto la realizzazione di un prototipo che si prestasse a una fruizione quotidiana presso il Bicocca Village. Lo spazio di destinazione era molto grande. E allora da lì l’idea di Gate: Coop ha un prodotto già buono e riconosciuto, perché non cucinarlo?!”. Verso settembre 2016, con l’ingresso in Gate dei due soci sovventori Coop Lombardia e CLO, e con loro di Gianpaolo Gallorini, tecnologo alimentare, parte la fase di progettazione congiunta del nuovo format di ristorazione commerciale. Fiorfood Bicocca è aperto tutti i giorni della settimana dalle 8 del mattino alle 8 di sera (con una prolungazione degli orari di apertura prevista per la stagione estiva), ospita diversi tipi di eventi ogni mese e sta studiando un nuovo format per la cena per andare incontro al target differente. Per quanto riguarda gli obiettivi a breve termine, Gate intende perfezionare il progetto pilota in Bicocca. Mentre, guardando al futuro, l’ambizione è quella di gestire una catena assicurando in tutti i punti una continuità qualitativa. Ciò sarà possibile grazie al fatto che il format è stato costruito appositamente per essere replicabile. A differenziare il punto Bicocca dai competitor è che a gestirlo c’è una cooperativa. “Per noi – afferma Fe- Imprese derica – il guadagno più grande avviene quando riusciamo a dare una continuità lavorativa ai soci che credono nel progetto. Il presupposto della cooperativa è che tutti possano prendere parte alle decisioni. È la prima cosa che abbiamo detto ai ragazzi quando ancora facevamo i colloqui: questo è un progetto in partenza che va creato insieme tassellino per tassellino. È un posto di lavoro dove, mi piace pensare, le persone vengono al mattino con il sorriso”. Nonostante l’età media dei soci sia molto bassa, la storia di Gate ha qualcosa da insegnarci: se è vero che le connessioni tra le persone e la loro rete sociale rimangano dei fattori fondamentali per fare impresa, anche le competenze, l’impegno e la costanza sono ingredienti imprescindibili. “Per creare Gate abbiamo lavorato dalle 9 alle 11 e mezzo la sera. In molti ci hanno chiuso la porta in faccia, però non ci siamo arresi. Forse una delle cose che ha fatto sì che ci riuscissimo è il fatto che abbiamo creato una squadra. Come si dice, l’unione fa la forza”. 13 Coop Alice e Sinergie diventano una sola realtà Le cooperative sociali Alice e Sinergie hanno dato vita alla cooperativa Alicenova. Operanti rispettivamente nella provincia di Viterbo e in quella di Roma, la fusione è il risultato di un percorso iniziato nel settembre 2015, finalizzato alla costruzione di una nuova realtà di cooperazione sociale, in grado di fronteggiare meglio le sfide proposte dall’attuale contesto storico, politico e sociale, in costante mutamento. L’idea di tale percorso è stata sostenuta anche dalla possibilità che le due cooperative hanno avuto di conoscersi e collaborare nel corso del tempo, scoprendo di avere un sistema valoriale, strategie operative, visioni future e missione d’impresa condivise. Altro punto di forza è la complementarità attuale dei due gruppi. Le competenze, ad oggi presenti nelle due strutture, sono tali da poter costruire un’organizzazione con una forte professionalità in termini di gestione manageriale dell’azienda, innovazione, qualità e sviluppo. La contiguità geografica dei territori di riferimento delle due realtà ha reso più facile, inoltre, immaginare la possibilità di costituire una struttura più grande e forte in grado di muoversi su un territorio più ampio per offrire maggiori garanzie economiche alla propria base sociale e lavorativa, insieme ad una crescita in termini di qualità dei servizi e di innovazione. Queste le attività: Servizi alla persona: disabilità, amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, Piani assistenziali individuali (Pai), centri socio-riabilitativi diurni, attività di riabilitazione psico-sociale, tirocini formativi, attività velica, soggiorni residenziali, campi solari diurni, interventi educativi, riabilitazione equestre, servizi di trasporto. Disagio psichico: Piani assistenziali individuali (Pai), amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, attività socio-riabilitative, tirocini formativi, soggiorni residenziali, attività di integrazione sociale. Anziani: centro Alzheimer, Piani assistenziali individuali (Pai), progetti di prevenzione e impegno del tempo libero. Migranti: progetti di prima accoglienza in appartamenti. Minori: campi solari diurni, interventi educativi, progetti nelle scuole, interventi su Bisogni educativi speciali (Bes), servizi di pre/post scuola e classe dell’infanzia. Giovani: interventi educativi, progetti nelle scuole, Centri di aggregazione giovanile (Cag), ciclo Informagiovani, Centri di informazione e consulenza (Cic). Dipendenze: Piani assistenza individuali (Pai), attività socio-riabilitative e tirocini formativi, sostegno alla genitorialità. Altri servizi: segretariato sociale, logopedia, fisioterapia, psicoterapia, counseling, neuropsicomotricità, servizio infermieristico, consulenza psicologica. Produzioni Sociali: agricoltura biologica e sociale, arti grafiche e artigianato, turismo sociale, impresa di pulizie, manutenzione aree verdi, ristorazione scolastica, organizzazione eventi, organizzazione soggiorni estivi, progettazione e sviluppo. Imprese 12 Fiorfood il ristorante che fa squadra Nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. Ogni giorno piatti preparati da una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service. Fiorfood è un nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. La novità del progetto risiede nei piatti proposti quotidianamente: preparati da una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service. Tutto ciò lo si può godere all’interno del locale, predisposto con tavoli muniti di prese per smartphone, tablet e computer. Il progetto Bicocca prende spunto dalla recente apertura del FiorFood di Coop Lombardia a Roncadelle (BS), nel centro commerciale Elnos recentemente inaugurato. La differenza sostanziale tra i due è la previsione di una gestione da parte di terzi specializzati, Gate, del punto di Milano. La storia di Gate inizia prima della sua nascita, quando nel 2015 i suoi fondatori si incontrano ad Expo 2015 per la gestione della Business Lounge di Coop Lombardia dedicata agli incontri relativi al Supermer- cato del Futuro. Tra loro si instaura subito una certa sintonia e, finita l’esposizione, decidono insieme di trovare un modo per applicare quello che avevano imparato. “Allora – racconta Federica Ferré, uno dei soci fondatori – ci siamo guardati attorno e siamo venuti a sapere che La Triennale stava per aprire un bando per l’assegnazione dei due Expo Gate, al centro di Milano. Non c’era interesse ad avere all’interno dei negozi: non avrebbero dato un valore aggiunto al quartiere. C’era invece apertura nel conoscere start up o cooperative che avessero un’idea per un utilizzo diverso di quegli spazi. Al che, abbiamo deciso di provarci e abbiamo fondato Gate”. Contrariamente alle aspettative dei suoi soci, Gate vince il bando. A quel punto, grazie ad una mole di lavoro sempre maggiore, Gate decide di offrire delle opportunità di stage. Valentina Angioli, attuale coordinatrice di Fiorfood Bicocca, risponde con esito positivo all’annuncio di Federica Ferré, conosciuta sempre durante Expo 2015. La gestione dell’Expo Gate dura 10 mesi, in cui gli eventi principali sono stati della Camera di Commercio, di Coop Lombardia e di diverse aziende private. La partecipazione dei cittadini, ma anche dei turisti, è sempre stata alta. A ottobre 2016, però, gli Expo Gate vengono smontati. Proprio nell’ultimo mese di gestione, però, arriva un’opportunità. Coop aveva iniziato ad immaginare un seguito per il Supermercato del Futuro e aveva in progetto la realizzazione di un prototipo che si prestasse a una fruizione quotidiana presso il Bicocca Village. Lo spazio di destinazione era molto grande. E allora da lì l’idea di Gate: Coop ha un prodotto già buono e riconosciuto, perché non cucinarlo?!”. Verso settembre 2016, con l’ingresso in Gate dei due soci sovventori Coop Lombardia e CLO, e con loro di Gianpaolo Gallorini, tecnologo alimentare, parte la fase di progettazione congiunta del nuovo format di ristorazione commerciale. Fiorfood Bicocca è aperto tutti i giorni della settimana dalle 8 del mattino alle 8 di sera (con una prolungazione degli orari di apertura prevista per la stagione estiva), ospita diversi tipi di eventi ogni mese e sta studiando un nuovo format per la cena per andare incontro al target differente. Per quanto riguarda gli obiettivi a breve termine, Gate intende perfezionare il progetto pilota in Bicocca. Mentre, guardando al futuro, l’ambizione è quella di gestire una catena assicurando in tutti i punti una continuità qualitativa. Ciò sarà possibile grazie al fatto che il format è stato costruito appositamente per essere replicabile. A differenziare il punto Bicocca dai competitor è che a gestirlo c’è una cooperativa. “Per noi – afferma Fe- Imprese derica – il guadagno più grande avviene quando riusciamo a dare una continuità lavorativa ai soci che credono nel progetto. Il presupposto della cooperativa è che tutti possano prendere parte alle decisioni. È la prima cosa che abbiamo detto ai ragazzi quando ancora facevamo i colloqui: questo è un progetto in partenza che va creato insieme tassellino per tassellino. È un posto di lavoro dove, mi piace pensare, le persone vengono al mattino con il sorriso”. Nonostante l’età media dei soci sia molto bassa, la storia di Gate ha qualcosa da insegnarci: se è vero che le connessioni tra le persone e la loro rete sociale rimangano dei fattori fondamentali per fare impresa, anche le competenze, l’impegno e la costanza sono ingredienti imprescindibili. “Per creare Gate abbiamo lavorato dalle 9 alle 11 e mezzo la sera. In molti ci hanno chiuso la porta in faccia, però non ci siamo arresi. Forse una delle cose che ha fatto sì che ci riuscissimo è il fatto che abbiamo creato una squadra. Come si dice, l’unione fa la forza”. 13 Coop Alice e Sinergie diventano una sola realtà Le cooperative sociali Alice e Sinergie hanno dato vita alla cooperativa Alicenova. Operanti rispettivamente nella provincia di Viterbo e in quella di Roma, la fusione è il risultato di un percorso iniziato nel settembre 2015, finalizzato alla costruzione di una nuova realtà di cooperazione sociale, in grado di fronteggiare meglio le sfide proposte dall’attuale contesto storico, politico e sociale, in costante mutamento. L’idea di tale percorso è stata sostenuta anche dalla possibilità che le due cooperative hanno avuto di conoscersi e collaborare nel corso del tempo, scoprendo di avere un sistema valoriale, strategie operative, visioni future e missione d’impresa condivise. Altro punto di forza è la complementarità attuale dei due gruppi. Le competenze, ad oggi presenti nelle due strutture, sono tali da poter costruire un’organizzazione con una forte professionalità in termini di gestione manageriale dell’azienda, innovazione, qualità e sviluppo. La contiguità geografica dei territori di riferimento delle due realtà ha reso più facile, inoltre, immaginare la possibilità di costituire una struttura più grande e forte in grado di muoversi su un territorio più ampio per offrire maggiori garanzie economiche alla propria base sociale e lavorativa, insieme ad una crescita in termini di qualità dei servizi e di innovazione. Queste le attività: Servizi alla persona: disabilità, amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, Piani assistenziali individuali (Pai), centri socio-riabilitativi diurni, attività di riabilitazione psico-sociale, tirocini formativi, attività velica, soggiorni residenziali, campi solari diurni, interventi educativi, riabilitazione equestre, servizi di trasporto. Disagio psichico: Piani assistenziali individuali (Pai), amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, attività socio-riabilitative, tirocini formativi, soggiorni residenziali, attività di integrazione sociale. Anziani: centro Alzheimer, Piani assistenziali individuali (Pai), progetti di prevenzione e impegno del tempo libero. Migranti: progetti di prima accoglienza in appartamenti. Minori: campi solari diurni, interventi educativi, progetti nelle scuole, interventi su Bisogni educativi speciali (Bes), servizi di pre/post scuola e classe dell’infanzia. Giovani: interventi educativi, progetti nelle scuole, Centri di aggregazione giovanile (Cag), ciclo Informagiovani, Centri di informazione e consulenza (Cic). Dipendenze: Piani assistenza individuali (Pai), attività socio-riabilitative e tirocini formativi, sostegno alla genitorialità. Altri servizi: segretariato sociale, logopedia, fisioterapia, psicoterapia, counseling, neuropsicomotricità, servizio infermieristico, consulenza psicologica. Produzioni Sociali: agricoltura biologica e sociale, arti grafiche e artigianato, turismo sociale, impresa di pulizie, manutenzione aree verdi, ristorazione scolastica, organizzazione eventi, organizzazione soggiorni estivi, progettazione e sviluppo. Imprese 14 Car Server, auto a noleggio per tutti i soci Coop Si estendono a livello nazionale i vantaggi del noleggio a lungo termine per i soci Coop Mentre fanno la spesa, i clienti Coop possono scoprire un modo diverso di vivere l’automobile: ?essibile, economico e alternativo all’acquisto. Dopo la prima esperienza pilota avviata nel 2016 con Coop Lombardia, l’accordo si estende ora a tutta la penisola tramite ANCC, l’Associazione Nazionale Cooperative Consumatori – Coop, che unisce Coop Alleanza 3.0, Coop Centro Italia, Coop Liguria, Coop Lombardia, Nova Coop, Unicoop Tirreno, Unicoop Firenze, Sait e Coop Reno. La convenzione con l’Associazione verrà attuata da Car Server attraverso il brand Drive Different, nato specificatamente per offrire il noleggio a lungo termine ai privati e allo small business. Con Drive Different, Car Server metterà a disposizione una rete di assistenza capillare che prevede officine e gommisti ubicati a meno di 20 km dai punti vendita di Coop, per garantire la massima comodità di servizio. Oltre a questi vantaggi, i soci Coop che decideranno di sottoscrivere un contratto con Drive Different potranno contare su altri privilegi in esclusiva, in primis un Buono Spesa del valore di 200 euro. Avranno inoltre la possibilità di scegliere un vantaggio aggiuntivo extra del valore di 600 euro tra: sconto sul canone, servizio gomme termiche, azzeramento della penale risarcitoria RCA e Roomy Car (un servizio in- novativo che permette in alcuni periodi dell’anno di usufruire di un’auto di categoria superiore alla propria, esempio: una monovolume con più spazio per andare in vacanza). Ai soci Coop verranno riservati veicoli in promozione esclusiva, mentre i soci dipendenti avranno diritto anche all’azzeramento della penale risarcitoria sull’assicurazione furto e incendio. Tutte le convenzioni sono illustrate sul sito www.ilgustodiguidare.it, la piattaforma interattiva che permette ai soci Coop di configurare il proprio noleggio in modo personalizzato, di scegliere l’extra-vantaggio e richiedere l’offerta economica. “In Italia non esistevano luoghi in cui i privati e le famiglie potessero avvicinarsi a questa forma innovativa di mobilità – afferma Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato di Car Server – Insieme a Coop siamo riusciti ad aprire una nuova frontiera”. “Car Server ha già sviluppato attraverso Drive Different alcune esperienze pilota, come l’inaugurazione di due store dedicati esclusivamente all’autonoleggio, a Milano e Reggio Emilia – prosegue Andrea Compiani, Direttore Commerciale dell’azienda emiliana – Proprio pensando ai privati e allo small business abbiamo avviato lo scorso anno il percorso con Coop Lombardia che oggi possiamo estendere a tutta Italia”. Car Server tra i main sponsor della rassegna “Fotografia Europea” E’ stata inaugurata il 5 maggio la nuova edizione di Fotografia Europea e, ancora una volta, Car Server è tra i main sponsor di una rassegna dai numeri sempre più importanti: oltre 40 sedi espositive, 60 fotografi in mostra, 30 mostre, 5 produzioni originali, 10 sedi espositive in città e 4 partners in regione, incontri, spettacoli, laboratori e i 300 appuntamenti del circuito Off. “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”: al centro dell’edizione 2017 il tema dell’archivio e di come gli artisti si sono confrontati nel corso degli anni, soprattutto nella contemporaneità, con questa realtà concreta e concettuale. Il 2017 sarà quindi l’anno delle riflessioni sulla memoria e sul futuro, sul potere dell’immagine di essere la carta topografica del passato e insieme la rappresentazione propositiva del divenire, comprensione della realtà, e su come l'archivio, da deposito del già divenuto diventi luogo di ricerca di nuovi possibili percorsi e spunto per un'indagine su archivi digitali, Internet, deep web e post-verità. Mostre, conferenze, spettacoli e attività formative verranno ospitati nelle principali istituzioni culturali e nelle sedi espositive della città e saranno gli ingredienti di un programma ricco, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere. La rassegna sarà lo stimolo per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività e di pensiero e un modo efficace per generare un dibattito che negli anni si è fatto sempre più interessante e coinvolgente, capace di conciliare partecipazione locale e legami con il territorio con tematiche globali e riflessioni universali. Sociali 15 Itaca: la Comunità Nove incontra Harold Montufar Andrade La Cooperativa Itaca è capofila nella realizzazione di “Sabor, Eco Y Justo”, un progetto che vede la preziosa collaborazione di Oikos onlus e che si realizza nel sud della Colombia, zone in cui la diffusione della coltivazione di coca ha determinato la riduzione graduale della semina delle coltivazioni lecite e tradizionali, generando importanti limiti in tutti gli aspetti del settore agricolo, economico e sociale. L’obiettivo del progetto è quello di contribuire in maniera integrata e significativa a migliorare le condizioni di vita delle organizzazioni dei produttori di arance, di caffè e della pianta del fique nell’area, per contrastare concretamente le forme di oppressione, violenza e ingiustizia legate al narcotraffico e alla complessa situazione sociale e politica. Questo mese Oikos ha invitato in Italia, per una serie di incontri culturali (nell'ambito di VicinoLontano e di varie manifestazioni pubbliche) uno dei principali protagonisti del progetto, per favorire la conoscenza e la sensibilizzazione sulla situazione colombiana, la lotta per i diritti e contro le mafie, le culture e le pratiche di pace. Harold Montufar Andrade è ex sindaco di Samaniego, sequestrato per sei volte dai gruppi armati colombiani, sopravvissuto agli omicidi di amici e parenti, uomo di pace e fondatore di un’università ad essa dedicata. Mercoledì 17 maggio, nella sera, Harold sarà tra gli ospiti al Centro Balducci per il convegno "Due vite contro le mafie - Peppino Impastato e Harold Montufar Andrade". Nella mattina della stessa giornata, sarà ospite nel Parco di Sant'Osvaldo e nella Comunità Nove; il desiderio è trascorrere con lui un po' di tempo seguendo insieme il tema delle forme di oppressione e delle possibili pratiche di superamento ed emancipazione, noi rappresentando il passato e il presente di questo parco, lui testimoniando la realtà che vive e in cui si impegna da anni. Si è pensato di accogliere Harold e i rappresentanti di Oikos proponendo un semplice racconto della storia del manicomio e del suo superamento, e la descrizione di alcuni servizi/progetti dell'oggi, coadiuvati dai partecipanti del Gruppo Progetto Parco, Gruppo Orto e Gruppo Attualità e Confronto. Nella seconda parte della mattinata, nel salone della Comunità Nove, si potrà ascoltare il contributo di Harold. Arca Coop Sociale: presentate le linee guida per la cura nell’infanzia “Educare, Educarsi – Linee guida per l’educazione e la cura delle bambine e dei bambini nell’infanzia” questo il tema del convegno promosso da Arca cooperativa sociale che si è svolto il 6 maggio a Scandicci nell’auditorium di Piazza della Resistenza il Convegno. Le linee guida presentate in occasione di questo seminario rappresentano il frutto di un percorso di condivisone di valori, pensieri e metodi costruiti ed elaborati dai gruppi di lavoro della cooperativa Arca negli anni di gestione dei servizi all’infanzia. La pubblicazione apre la strada a due nuovi obiettivi: divulgare ed approfondire le buone pratiche adottate nei servizi educativi di Arca, e alimentare una reale cultura dell’infanzia, per costruire responsabilità educativa nella crescita dei futuri cittadini, dando voce e visibilità ai diritti dei bambini e delle bambine. Al seminario hanno partecipato il Comune di Scandicci rappresentato dall’assessore alla Pubblica Istruzione Diye Ndiaye, la vice Presidente di Legacoopsociali Eleonora Vanni, il Dottor Domenico Barillà psicoterapeuta, la Prof.ssa Clara Silva dell’Università di Firenze. All’iniziativa hanno partecipato oltre 420 persone provenienti dai servizi all’infanzia e dal mondo cooperativo. Nel pomeriggio si sono divisi in 4 sotto gruppi tematici di lavoro/approfondimento dislocati nell’area metropolitana fiorentina per delle sessioni laboratoriali: 1/ Cura dello spazio – Albero Nido Calenzano ; 2/ Documentare per i bambini; momenti di cura e gioco – AlberoMago Scandicci; 37 Educare insieme alle famiglie – Rosso Canarino Firenze; Coerenza Educativa – progetti di continuità 0-6 – Koala Blu Firenze. Legalità 16 Milano, inaugurato Murale Legalità e Cantiere dell’Ortica Sabato 6 maggio è stata una giornata di inaugurazioni nello storico quartiere dell’Ortica, un quartiere ricco di cultura, cantato da Jannacci e da Nanni Svampa, raccontato da pellicole come “Miracolo a Milano” e “Rocco e i suoi fratelli”. Con un significativo intreccio tra vissuti e generazioni, la Cooperativa edificatrice Ortica e la cooperativa sociale Il Melograno Onlus hanno presentato due progetti che hanno come filo conduttore la diffusione della creatività e delle arti, insieme al rafforzamento dei legami comunitari. In via San Faustino 5, è stato inaugurato il murale “I volti della legalità”, dedicato a personaggi che si sono distinti per l’impegno civile nel contrasto alla criminalità organizzata: Emilio Alessandrini, Giorgio Ambrosoli, Tina Anselmi, Mauro Brutto, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Lea Garofalo, Walter Tobagi. L’opera è stata realizzata dal celebre duo di artisti urbani Orticanoodles in collaborazione con gli studenti delle scuole superiori della zona (Liceo linguistico Manzoni, Istituti Pasolini e Vespucci) e dalla Laba – Libera accademia di belle arti di Brescia. Un regalo di bellezza e colore per il quartiere da parte di un folto gruppo di organizzazioni: Anpi, Anppia, Aned, Circolo dell’Ortica, Coopera- tiva Edificatrice Ortica, Coop. Seao, Fiap, Il Melograno Onlus, Teatro dei Martinitt, Balera dell’Ortica. Uno strumento per trasmettere ai giovani la memoria e il senso dell’impegno per la legalità e i diritti. Erano presenti all’inaugurazione le autorità cittadine e del Municipio 3. Nel corso dell’evento si sono esibiti la rock band “Nemesis” e MC (“maestro di cerimonia”, cioè cantante rap) Kairo, che ha presentato un brano inedito. Questi momenti musicali hanno rappresentato il trait d’union con “Il Cantiere dell’Ortica”, laboratorio urbano delle arti, progettato da Il Melograno Onlus e finanziato grazie al crowdfunding civico del Comune di Milano. I giovani musicisti, infatti, sono i primi beneficiari del supporto fornito dal Cantiere a chiunque – giovane e non, professionista o amatore – cerchi indicazioni e occasioni per esibirsi o far conoscere le proprie opere. Alle 12.30 ci si sposterà quindi nella sede del Cantiere, in via Ortica 10, dove verranno presentati alla cittadinanza i locali, recentemente ristrutturati, scoperte le targhe con i nomi dei finanziatori e consegnate le ricompense del crowdfunding. Bergamo: false coop, un protocollo d'intenti per contrastarle Promuovere azioni capaci di contrastare la falsa cooperazione, avviare una corretta politica degli appalti e valorizzare pratiche di welfare aziendale nel mondo cooperativo. È l’intento del protocollo d’intenti “Cooperare, una responsabilità da condividere”, sottoscritto da ConfCooperative Bergamo, LegaCoop Bergamo, AGCI Bergamo, insieme a Cgil Cisl Uil provinciali, e presentato nel primo pomeriggio di lunedì 8 maggio. “L’obiettivo – sostengono i firmatari – è quello di agevolare lo sviluppo economico e sociale del territorio all’insegna della legalità, della tutela dei diritti, dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale e legato all’economia cooperativa. È richiesto un impegno condiviso da parte di tutti gli attori sociali affinché sia tutelata la cooperazione autentica e combattuta quella che non lo è, ovvero quell’insieme di soggetti che utilizzano la forma imprenditoriale cooperativa in maniera strumentale e spesso ai limiti o oltre i limiti della legalità”. Alla conferenza stampa, nella sede di ConfCooperative Bergamo in via Serassi, erano presenti il presidente di Confcooperative Giuseppe Guerini, il coordinatore di Legacoop Lodovico Patelli, la responsabile AGCI Cinzia Sirtoli e i segretari generali provinciali di CGIL CISL UIL, Gianni Peracchi, Ferdinando Piccinini e Amerigo Cortinovis. Cultura 17 Premio di laurea “Daniele Curina” per la migliore tesi sulla cooperazione Duemila euro a chi candiderà la migliore tesi dedicata ai temi della cooperazione: questo il valore del Premio di Laurea “Daniele Curina”, istituito dall’Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con Legacoop Estense, Comune di Berra e la sezione berrese dell’A.N.P.I., e finanziato dalle cooperative Cidas e Cir Food. Il bando, giunto alla terza edizione, è stato pubblicato sul sito dell’Università di Ferrara e rimarrà aperto fino al 18 gennaio 2018. Potranno candidarsi laureandi o laureati nei Dipartimenti di Economia e Management, Giurisprudenza o Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara, che abbiano svolto la tesi di laurea su temi sociali, storici, economici o giuridici legati alla cooperazione. Il bando è stato presentato agli studenti durante un’iniziativa pubblica svolta mercoledì 3 maggio, nell’Aula Magna della Facoltà di Economia. L’incontro è stata l’occasione per dialogare con i partecipanti alle precedenti edizioni del Premio, che hanno avuto modo di presentare le proprie tesi di laurea e raccontare le esperienze svolte in ambito cooperativo. Dopo il saluto iniziale del prorettore Enrico Deidda Gagliardo e della direttrice del dipartimento di Economia Simonetta Renga, la docente Monia Castellini e il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini hanno illustrato le tematiche più attuali dell’impresa cooperativa. E’ seguito il dialogo con gli ex-studenti, che ha visto intervenire anche il vicepresidente di Cidas Cristiano Capisani. “Con questa iniziativa – afferma Andrea Benini – vogliamo stimolare l’interesse degli studenti per la cooperazione che, soprattutto oggi, può dare risposte ai bisogni di lavoro e autorealizzazione dei giovani». Il prorettore Deidda Gagliardo e la direttrice Renga sottolineano «l’importanza di un’iniziativa che consolida la collaborazione tra l’università e Legacoop, favorendo il legame con il contesto socio-economico del territorio”. Il Premio è nato per ricordare Daniele Curina, figura di spicco della cooperazione ferrarese e della vita politica e sociale del territorio. Dopo aver ricoperto diverse cariche amministrative, in particolare quella di vicesindaco del Comune di Berra, Curina ha dedicato la propria vita professionale alla valorizzazione di Cidas di Copparo, che è diventata oggi la principale cooperativa sociale del territorio. Ha inoltre contribuito al rilancio della ristorazione collettiva e aziendale, guidando importanti settori della cooperativa CIR-Food di Reggio Emilia. Il bando è disponibile sul sito dell’Università. Centro Italiano Documentazione Cooperazione: rinnovati gli organi sociali Il 5 maggio 2017 si è svolta l'Assemblea dei soci del Centro che, dopo aver approvato il bilancio dell'esercizio del 2016, e approvato la relazione di attività presentata dal Direttore Elena Romagnoli, ha nominato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale per il prossimo triennio. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da: Mauro Lusetti - Legacoop Rita Ghedini - Legacoop Bologna Giovanni Monti - Legacoop Emilia-Romagna Gianpiero Calzolari - Granlatte Società Cooperativa Lorenzo Cottignoli - Assicoop Romagna Futura Gianfranco Franchi - Coop Ansaloni Franca Guglielmetti – Cadiai Andrea Mascherini - Coop Reno Stefano Minin - CoopAlleanza 3.0 Enea Mazzoli – Unipol Maria Antonietta Pasquariello Camst Stefano Scavo - Scs Azioninnova Tiziano Tassoni - Assicoop Bologna Il Consiglio, successivamente, ha confermato quale presidente, Mauro Lusetti e nelle cariche di vicepresidenti Rita Ghedini e Giovanni Monti. Il Collegio Sindacale è stato riconfermato nelle persone di Cosetta Marocchi, presidente, di Roberto Genco e di Igor Skuk, quali sindaci effettivi e di Ornella Montanari e Alberto Fioresi quali sindaci supplenti. L'assetto organizzativo del Centro è costituito da due persone: Elena Romagnoli, direttore; Anna Gurioli, documentalista Legacoop 18 Toscana: nasce l’Area Lavoro, presidente Angelo Migliarini Si è costituita formalmente il 5 maggio l’Area Lavoro di Legacoop Toscana. Dopo un percorso di 12 mesi che ha visto le associazioni della Produzione e Lavoro e quella dei Servizi confrontarsi sui problemi del presente e le opportunità del futuro, nasce una nuova realtà: quella di una governance comune e di un soggetto unico della rappresentanza della cooperazione di lavoro - oltre un miliardo e 300 milioni di valore della produzione e 316 cooperative associate, per un totale di più di 19mila soci e oltre 18mila addetti. “L’Area Lavoro che nasce oggi – ha dichiarato il presidente Angelo Migliarini (nella foto) – vuole potenziare le sue funzioni istituzionali, normative, di tutela organizzata di interessi, di promozione esterna e di crescita interna. Quella che si va a comporre è una rappresentanza che si legittimerà in base al valore aggiunto in grado di creare, che sarà utile se riuscirà a porgere agli associati e ai soci lavoratori quegli utensili che da soli non riuscirebbero ad ottenere”. Migliarini ha inoltre ricordato come i cooperatori dell’Area Lavoro da un lato siano in grado di porsi “comeportatori sani di un mercato moderno con grandi margini di sviluppo e con una tenuta che si legge nei nu- meri, nel portafoglio commesse e nella soddisfazione dei clienti. Siamo lo snodo tra produzione materiale-immateriale e le dotazioni infrastrutturali, i sensori in grado di raccogliere l’innovazione pertinente, trasferirla al cliente e accrescere le sue efficienze, le sue redditività, la sua competitività. Siamo la produzione e i servizi. Produrre lavoro è la nostra vocazione”.Dall’altro lato il presidente dell’Area Lavoro ha citato le diverse esperienze italiane di workersbuy out, nel momento in cui in Toscana proprio Legacoop sta lavorando per una positiva conclusione della vicenda della Cartotecnica Maestrelli di Sovigliana di Vinci. All’incontro sono intervenuti anche Mauro Lusetti, presidente Legacoop nazionale; Cristina Grieco, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Toscana; Federico Gianassi, assessore al Lavoro del Comune di Firenze. Veneto: direzione allargata per il confronto e la crescita interna È stata per Legacoop Veneto una direzione regionale allargata a tutte le cooperative associate, quella del 12 maggio scorso a Mestre: un momento di riflessione e di confronto interno, per crescere insieme facendo patrimonio comune dei diversi percorsi di cambiamento e innovazione avviati dai singoli come dall’organizzazione. Nella mattina si è proceduto con le approvazioni del rendiconto 2016 e del budget di previsione 2017, e l’aggiornamento dei componenti della direzione generale. Ha fatto seguito poi il workshop intitolato “Cambia la società, nuovi bisogni, nuova imprenditorialità cooperativa: le risposte della cooperazione ai cambiamenti e ai nuovi bisogni”, che attraverso la “narrazione” di alcune esperienze ha messo al centro la capacità delle imprese cooperative e della rappresentanza di intercettare i nuovi bisogni della società e di mettere in campo nuove risposte, trasformandole in imprenditorialità, valorizzando la mutualità e generando valore. Hanno dialogato il presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi, Emilia Carlucci, vicepresidente di Legacoop Veneto, Giancarlo Ferrari, direttore di Legacoop, assieme ai presidenti delle cooperative, testimoni delle buone pratiche dei settori cooperativi: Cristina Bertucco di coop San Marco, Demetrio Chiappa di Doc Servizi, Linda Croce di Azalea, Umberto Farenzena di Cadore, Anna Fiscale di Progetto Quid, e ancora, Gabriele Nicolis di Energia Verde Forgreen, Claudio Pasquon di Sportarredo, Paolo Pastore di Fairtrade, Lucio Biondaro vicepresidente di Gruppo Pleiadi, e Carlo Zagato di Porto Alegre. Ha coordinato la giornalista, responsabile dell’ufficio stampa di Legacoop Veneto, Marta Giacometti. Bilanci 19 Gruppo Granterre-Parmareggio: il fatturato cresce a 325 milioni Sono stati presentati il 12 maggio all’Assemblea dei Soci il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato 2016 del Gruppo Granterre-Parmareggio, leader e specialista nel mercato del Parmigiano Reggiano. Un bilancio che, grazie ai risultati conseguiti, consente di definire anche il 2016 un anno di ulteriore rafforzamento: crescono i volumi e i fatturati. sia in Italia che all’estero. E questa crescita, che prosegue da diversi anni nonostante un contesto tutt’altro che facile, consente di riconoscere ai soci quasi 4 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in corso d’anno. I risultati della gestione 2016 del Gruppo Granterre-Parmareggio Questi i dati principali dell’esercizio 2016: il fatturato consolidato del Gruppo ha superato i 325 milioni di euro, in crescita di oltre 32 milioni sul 2015 (+11%), dovuta in gran parte alla crescita dei volumi. Straordinari i risultati dei prodotti a marchio Parmareggio, che rappresentano la grande forza e il successo della strategia del Gruppo: il fatturato di questi prodotti ha superato i 143 milioni di euro, con un incremento di quasi 18 milioni di euro (+14%) rispetto ad un già strepitoso 2015. A volume la crescita è stata superiore al 9%, grazie in particolare agli incrementi registrati da grattugiati, Parmareggio snack e burro. Ma il prodotto che più ha caratterizzato il 2016 è stato sicuramente “l’ABC della merenda”. Complessivamente sono state vendute quasi 20 milioni di confezioni, grazie anche alle riuscite campagne televisive andate in onda nell’anno. Un altro successo, ancora una volta legato all’innovazione, ad una efficace comunicazione ed alla notorietà del marchio Parmareggio. La capacità di innovare e di seguire i nuovi trend di consumo costituisce una fondamentale e solida base per il futuro. Parmareggio si è confermata la marca leader di mercato nei pezzi e dei bocconcini (grazie all’eccellenza di Parmareggio 30 mesi e Parmareggio Snack), nei grattugiati e nel burro, ed è al terzo posto nei formaggini, e al secondo posto nelle fettine, forte della sua esclusiva offerta a base di Parmigiano Reggiano (i Formaggini, i Cremosini e le Fettine Parmareggio). Risultati resi possibili anche dagli importanti investimenti in marketing: oltre 6 milioni di euro destinati in particolare alla comunicazione televisiva e al concorso e alla raccolta punti digitale “Tesori del Gusto”, realizzata insieme a Grandi Salumifici Italiani. Il fatturato export, realizzato in oltre 50 Paesi, ha superato i 48 milioni di euro, con un incremento di 5 milioni di euro (+12%) per effetto di una crescita dei volumi venduti superiore al 10%. Analoghi incrementi con analoghi risultati sono stati ottenuti dai marchi Parmareggio e Parmissimo, che rappresentano oltre il 50% delle vendite all’estero. Da sottolineare, in un anno ancora una volta caratterizzato da grandi tensioni sull’occupazione, il lieve incremento degli organici del Gruppo, che ammontano a 302 unità. Il significativo aumento dei volumi, in particolare dei prodotti a marchio Parmareggio, e un generalizzato recupero di efficienza a tutti i livelli hanno quindi consentito al Gruppo Granterre-Parmareggio di fronteggiare la riduzione delle marginalità medie dovuta agli aumenti di costo delle materie prime: tutto ciò si è tradotto in un utile netto di quasi 7 milioni di euro, che conferma il successo del “progetto Parmareggio”, il cui obiettivo è garantire ai soci risultati rilevanti e solidi nel tempo, indipendentemente dalle quotazioni di mercato del Parmigiano Reggiano. I risultati ottenuti e la continua capitalizzazione effettuata dai soci hanno ulteriormente rafforzato per quasi 3 milioni di euro il patrimonio netto del Gruppo, salito a circa 89 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto è rimasto sostanzialmente stabile a 106 milioni di euro. Questa solidità e questi risultati hanno favorito la crescita dei soci del Gruppo: le forme conferite hanno sfiorato le 300 mila, con una crescita di oltre 70 mila forme (+32%) negli ultimi due anni, quasi equamente ripartita tra maggiori conferimenti dei soci storici e soci entrati nel 2014. Grazie a questi risultati l’Assemblea dei Soci potrà deliberare di destinare ai soci circa 4 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati nell’anno. Bilanci 20 Cac presenta numeri in positivo, valore della produzione a +27% La C.A.C., una delle principali realtà internazionali della moltiplicazione sementiera, chiude il suo bilancio in positivo, nonostante il difficile andamento economico del settore agricolo degli ultimi anni, dovuto, fra le altre cose, alla crisi dei consumi internazionali e al clima sempre più instabile. Il valore della produzione del 2016 è di oltre 35 milioni di euro e la liquidazione ai Soci supera i 20 milioni di euro (+27% rispetto al 2015). La produzione delle sementi del 2016 è da considerarsi, dunque, nettamente positiva. L’annata appena trascorsa è in assoluto quella con il maggiore numero di ettari: il totale, sia per quanto riguarda la coltivazione in conferimento che sotto la forma contrattuale di Organizzazione Produttori, ammonta ad oltre 6.100 ettari (+20% rispetto al 2015). È stata generata, inoltre, una liquidità tra accantonamenti e ammortamenti di circa 4,4 milioni euro e sono stati più di 77.000 i quintali di seme conferiti (+40% rispetto al 2015). Il premio qualità per la Cooperativa è rimasto un obiettivo imprescindibile: i parametri dei premi hanno subito un aumento del 40% rispetto all’anno precedente, impegnando una cifra di circa 1.570.000.00 euro. In aggiunta, è stato istituito anche il riconoscimento del premio dipendenti, che tiene conto di diversi parametri tra cui l’incidenza dei costi e la percentuale di liquidazione ai soci. L’occupazione complessiva è cresciuta a 283 persone, diviso in 167 uomini e 116 donne. L’Emilia Romagna è il cuore della riproduzione di colture sementiere, con una produzione di oltre 60.000 ettari, pari a circa il 26% della produzione nazionale. La regione è leader di riferimento con un distretto sementiero in Romagna, con oltre 12.000 ettari di colture orticole da seme ed il 100% delle produzioni di bietola da zucchero portaseme ancora ben consolidata e professionalizzata. Prima regione in Italia nella moltiplicazione di foraggere (15.000 ettari di erba medica, che rappresentano il 50% del prodotto in Italia) oltre ad altre eccellenze come grano tenero ed oleaginose. Il Presidente Giovanni Piersanti sottolinea i risultati ottenuti negli ultimi tre mandati: sono stati effettuati oltre 23,5 milioni euro di inve- stimenti, il patrimonio della Cooperativa è passato da 16 milioni a 21,3 milioni euro, sono stati aggiornati i listini, i premi e le integrazioni e rispettate sempre le liquidazioni ai soci. La Cooperativa Agricola Cesenate è leader in Italia nel settore della moltiplicazione di sementi. Costituita dai primi agricoltori delle vicine frazioni di Cesena il 6 maggio 1948, associa oggi oltre 2.200 imprenditori agricoli, impegnati nella moltiplicazione di colture da seme, distribuiti su dieci regioni italiane ed è riconosciuta come prima Organizzazione di Produttori Interregionale. L’attività economica di C.A.C. è fortemente orientata all’esportazione in Europa, America ed Estremo Oriente, su cui realizza l’80% del fatturato. Con il Bilancio 2016 sì è concluso anche il mandato triennale del Consiglio di Amministrazione, e durante l’Assemblea è stato nominato il nuovo CDA. Si è deciso di lasciare invariato il numero dei membri del Consiglio a 25, stante l’equilibrio ottimale di rappresentanza dei Soci e dei bacini produttivi di riferimento. Anche la ripartizione territoriale dei consiglieri è rimasta invariata: 16 per l’Emilia Romagna, 6 per le Marche, 2 per il Molise/Puglia, 1 per l’Umbria/Toscana. Sono stati confermati 19 consiglieri e nominate 6 nuove proposte, garantendo un rinnovamento superiore al 20% del Consiglio stesso. Tra i 6 Soci facenti parte il nuovo CDA vi sono anche 2 imprenditrici. Il numero complessivo di presenze femminili è aumentato così da 2 a 4, su 25 membri totali. Il nuovo CDA ha confermato, nel corso della sua prima riunione, Giovanni Piersanti quale Presidente della Cooperativa e Claudio Pastocchi quale Vicepresidente. Analogamente, sono stati confermati Stefano Balestri, nel ruolo di Direttore Commerciale e di Produzione, e Andrea Maltoni quale Direttore Finanziario e del Personale. In breve Progetto Quid candidato al premio “La Buona vernice” Tra gli 84 candidati al premio “La Buona vernice” dell’azienda Renner Italia, anche la cooperativa sociale veronese Progetto Quid. Il premio, che gode del patrocinio del Comune di Bologna e della città di Manerbio, assegna 35mila euro complessivi ai primi dieci progetti di rilevanza sociale. Per votare, e sostenere, progetto Quid è sufficiente esprimere la preferenza online al seguente link (c’è tempo fino all’8 settembre): http://bit.ly/LaBuonaVernice_ProgettoQUID La cooperativa promuove valori come la solidarietà e la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Con la produzione di collezioni di moda etica, Quid, infatti, favorisce l’inserimento lavorativo di persone a rischio di disoccupazione e in situazioni di fragilità sociale. Ad oggi la cooperativa impiega più di 70 lavoratori, il 65% in situazioni di fragilità. I ritmi di sviluppo e crescita dell’impresa danno modo di sperare in un’ulteriore espansione dell’organico, favorendo l’impiego di un numero sempre crescente di persone. E ancora, l’impegno etico di Quid per l’ambiente si orienta verso la scelta di adoperare tessuti di rimanenza, e in ottimo stato, che prestigiose aziende italiane non hanno più modo di riutilizzare nei processi produttivi. Con la propria attività di recupero, Quid contribuisce a contrastare i livelli di inquinamento derivanti dai processi di macerazione: nel 2016 la cooperativa ha rigenerato 20mila tonnellate di materiali tessili, determinando (in base a uno studio del Distretto di Prato) un risparmio di 60milioni di kilowatt di energia, di 500mila metri cubi d’acqua, di 650 tonnellate di ausiliari chimici e 300 tonnellate di coloranti, evitando l’immissione nell’atmosfera di 18mila tonnellate di CO2 e mille tonnellate di anidride solforosa. 21 Consorzio Parsifal: il docufilm “Ivana” al Festival di Cannes Era il 2015 quando il Consorzio Parsifal, in collaborazione con altre importanti realtà della cooperazione sociale del territorio, realizzò un progetto sperimentale di contrasto della povertà. Il progetto, chiamato “Percorsi inclusivi”, fu finanziato dalla Regione Lazio, riguardò l'intera provincia di Frosinone e presentò diversi elementi innovativi. Anche per rendicontarne i risultati, il Consorzio Parsifal decise di fare qualcosa di nuovo. Accanto ai classici strumenti (report, relazioni, powerpoint, comunicati, convegno) commissionò a Save The Cut, agenzia specializzata in storytelling, due video. Il primo per descrivere i risultati attraverso la tecnica del motion graphic. Il secondo, un breve documentario, per raccontare la storia di Ivana: una dei 128 utenti diretti dei servizi attivati attraverso il progetto. Il docufilm prese semplicemente il nome “Ivana”. Radici Future racconta i valori della cooperazione Realizza servizi giornalistici, ma anche attività di formazione per diffondere i risultati di ricerca e sviluppo, e produce audiovisivi e prodotti multimediali. È la cooperativa Radici Future di Bari che ha presentato due progetti che Coopfond ha scelto di sostenere con il Fondo di Promozione attiva, riconoscendone il valore di promozione della cultura e dei valori cooperativi. Radici Future ha 40 soci tra giornalisti, sociologi, creativi, autori e scrittori, musicisti progettisti di formazione, vignettisti e disegnatori, cameramen e ricercatori e produce – tra l’altro – un magazine online (http://www.radicifuturemagazine.it). In questi anni ha realizzato anche campagne di comunicazione per denunciare fenomeni di sfruttamento e illegalità. A Coopfond ha proposto di realizzare un’inchiesta quali/quantitativa sui bisogni dei braccianti in Puglia: evoluzione di un lavoro già effettuato nella provincia di Bari e per la sola manodopera femminile in collaborazione con Action Aid. L’indagine durerà 12 mesi, si propone di raggiungere almeno 120 braccianti e assume particolare valore in questo periodo, in cui iniziative per dare dignità e legalità al lavoro bracciantile vedono fortemente impegnata la cooperazione. Il secondo progetto si chiama “Noi – Storytelling” e consiste in otto libri scritti da autori e giornalisti professionisti che, vivendo la vita della cooperativa fianco a fianco con i soci, diano l’opportunità al grande pubblico di conoscere i valori, il rapporto con il territorio del vivere in cooperativa, apprezzandone le storie vissute giorno dopo giorno nell’esperienza di un cammino comune. In breve Samarcanda festeggia 25 anni di attività Era il maggio del 1992 quando, a Roma, undici tassisti firmano l’atto costitutivo della Cooperativa di servizi Samarcanda 065551. La scelta del nome non fu casuale: Samarcanda era infatti nota nell’antichità con l’appellativo di “Roma d’Oriente”, mèta di sogni e splendidi viaggi. Crocevia di intensi scambi commerciali, costituì un esempio tangibile di pacifica convivenza di razze, religioni e abitudini molto diverse tra loro. Per cogliere le opportunità culturali e di mercato, si aveva bisogno di convivenza pacifica, di apertura nei confronti della “diversità”, di efficienza produttiva. Sono passati 25 anni da quel giorno ed oggi Samarcanda 065551 è una realtà consolidata nel panorama del servizio taxi. Una flotta di 360 taxi di segmento medio-alto, gestiti da altrettanti soci della cooperativa, che offrono servizi all’avanguardia orientati alla soddisfazione del cliente. Ogni tassista Samarcanda 065551 aderisce ad un vero e proprio progetto professionale, fatto di qualità certificata ISO 9001:2008, di ricerca e sviluppo, di attenzione all’ambiente, di organizzazione e di trasparenza del servizio. 22 CADIAI flah mob “Che cosa ci tolgono le mafie?” Che cosa ci tolgono le mafie? Dopo il Flash Mob dello scorso anno, CADIAI è tornata a ballare in piazza per rispondere a questa domanda e per riappropriarsi in maniera simbolica delle parole positive che le mafie tentano di cancellare. Memoria, lavoro, giustizia sociale, impegno, legalità democratica sono alcuni dei termini che ad uno ad uno sono sfilati nel Flash Mob organizzato dalla Cooperativa sociale e Libera giovedì 11 maggio nella Galleria Falcone Borsellino di Bologna. Un luogo non casuale perché è sede di un bene confiscato da anni alla mafia e ad oggi non ancora assegnato. Non era necessario ballare, l’importante era essere in tanti per dare alla domanda una risposta positiva e un messaggio di speranza. Alleanza Pesca: "Semplificare le norme di settore" “Semplificare, ammodernare e snellire la complessa rete di normative che costringe troppo spesso i pescatori europei nelle vesti di burocrati prima ancora che di operatori e imprenditori ittici. In questa ottica apprezziamo, nelle premesse, l’obiettivo che intende raggiungere la proposta di regolamento europeo sulle misure tecniche per la pesca, che punta a voltare pagina e a mandare in soffitta, tra gli altri, anche il vecchio regolamento del Mediterraneo. Un progetto ambizioso che però, per essere realmente utile alla gestione del settore, deve sapere recepire meglio le specificità territoriali”. Così l’Alleanza delle Cooperative pesca commenta l’accordo raggiunto dal Consiglio agricoltura e pesca dell’Unione europea sulla proposta di regolamento per la conservazione delle risorse ittiche e la protezione degli ecosistemi marini attraverso misure tecniche che disciplinino modalità, tempi e luoghi della pesca. “Un testo, prosegue l’Alleanza, che ci auguriamo venga oltremodo migliorato grazie anche al lavoro del Parlamento europeo, dando più voce alle istanze dei pescatori che operano nel nord e nel sud dell'Europa rendendo possibile la richiesta di modifica delle misure tecniche anche dai singoli Stati membri per cogliere le specificità di condizioni locali, senza vincoli ad accordi tra Stati e rispetto ai piani di gestione multiannuali. Troppo spesso infatti registriamo ancora scelte legislative non sempre in linea con le realtà locali, in particolare quella italiana e mediterranea. Occorre più concertazione, più coraggio da parte comunitaria nel voler applicare fino in fondo i principi della regionalizzazione, senza più retaggi di dirigismo che purtroppo hanno caratterizzato in negativo, almeno sin qui, la politica della pesca brussellese, fin troppo schiava di approcci improntati al micro-management. Se le risorse stanno in crisi non è colpa dei pescatori. Anzi, conclude l’Alleanza, occorre evitare che il prossimo stock da proteggere sia proprio quello dei nostri pescatori." In Breve Sopred: la filiera dell’erba medica punta alla Cina Ottocentocinquanta soci agricoltori, una sessantina di lavoratori, ottocento ettari di nuove semine all'anno, due stabilimenti a nord e a sud di Ravenna e un'attività per il 70 % dell’intera produzione rivolta all'export: la Sopred di Campiano rappresenta una cooperativa all'avanguardia nella filiera romagnola dell'erba medica. L'assemblea dei soci celebrata alla CAB di Campiano lo scorso 5 maggio ha evidenziato il ruolo importante che questa coltura ha per i produttori, sia in termini di rotazione che di reddito. L'erba medica, infatti, oltre a essere una "azotofissatrice” è fondamentale per la rotazione e ha garantito liquidazioni ancora interessanti. Fondamentale per questa coltura è l'integrazione della produzione di foraggi con quella di seme, in un 2016 particolarmente complesso per l'operatività della cooperativa. Il foraggio disidratato di Sopred è esportato in gran parte negli Emirati Arabi, nei paesi del Mediterraneo ed anche nei paesi asiatici quali il Giappone e Taiwan. Prossimamente anche la Cina, infatti l'Italia attraverso l’AIFE (Associazione Italiana Foraggi Essiccati) ha terminato l’iter di accreditamento per avviare l’esportazione in Cina. Dopo oltre 24 mesi di lavoro, Sopred è in attesa nei prossimi mesi di ricevere il benestare ed entrare in quel mercato. Dal 2013 ad oggi Sopred ha sostenuto investimenti importanti per l'efficientamento degli impianti, nell'ordine di diversi milioni di euro, investimenti mirati alla riduzione dei costi di produzione e a ridurre coi propri impianti l’impatto ambientale. 23 Sopred al fine di migliorare la valorizzazione del prodotto dei propri Soci, oltre ad avere certificazioni di qualità, ha avviato alcuni progetti innovativi che si stanno testando: la produzione di un prodotto chiamato Agripellet è uno di questi, cioè la produzione di Pellet di foraggio che non può essere destinato all’alimentazione animale, ma destinato alla combustione; mentre la produzione di Pellet destinato ai biodigestori, avviata già da tempo è in fase di commercializzazione. Sopred ha partecipato attivamente alla solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto, donando un carico di balloni di foraggio agli agricoltori che hanno stalle nelle Marche. Airces, i workshop di maggio Nel corrente mese di maggio saranno organizzati da AIRCES, congiuntamente a Legacoop Emilia Romagna, due incontri di studio molto particolari e di grande attualità per revisori e cooperative. Il primo (16 maggio ore 14.30-17.30) su: “Cyber security e privacy in azienda: il nuovo regolamento europeo, gli impatti organizzativi, le soluzioni operative e tecnologiche” con la collaborazione della società My Way. I relatori sono il Dott. Federico Cattabiani – Responsabile Commerciale settore Cooperazione My Way Security e il Dott. Guido Mondelli – Amministratore Delegato My Way Security Il secondo (30 maggio ore 14.30-17.30) su “L’iper ammortamento e la maggiorazione per i beni immateriali dell’agevolazione fiscale e di perizia per industria 4.0” con la collaborazione della Cooperativa Protendo. I relatori sono: Dott. Ing. Andrea Cenni Segretario Ordine Ingeneri di Bologna e associato PROTENDO soc. coop; Dott.ssa Barbara Pangaro – Dott. Comm. – Uff. Fiscale Legacoop Bologna; Dott.ssa Lorella Piazzi – Dott. Comm. – Uff. Fiscale Legacoop Bologna; Dott. Ing. Marco Guerra – Iscritto all’Ordine Ingegneri di Bologna e associato PROTENDO soc. coop Entrambi i workshop sono gratuiti, entrambi avranno luogo a Bologna presso la Torre Legacoop e entrambi sono accreditati, ai fini della formazione continua, dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Identici sono poi i destinatari dei due incontri: dirigenti, quadri amministrativi e tecnici, revisori legali, sindaci e commercialisti di società cooperative e non. Per conoscere il programma, i relatori e le modalità di partecipazione, consultare il sito AIRCES Sondaggio 24 OSSERVATORIO SWG L’odio in rete è pervasivo Le prese di posizione volgari, offensive, violente, intolleranti e insultanti, sono divenute una pratica diffusa (e impunita), con cui si è trovato a fare i conti regolarmente oltre un terzo degli internauti surfisti italiani (36%). Un altro 47% ha incrociato, anche se in modo saltuario, contenuti e prodotti mediali che si scatenano contro qualcuno, che insultano e denigrano persone o categorie sociali. In numeri assoluti parliamo del 40% del Paese: su 30,7 milioni di persone che navigano in rete, 11 milioni si sono imbattute in modo frequente in forme e contenuti che incitano all’odio. I dati emergono dalla ricerca realizzata da SWG per Parole Ostili (progetto di sensibilizzazione contro l’ostilità delle parole in Rete e nei media). Secondo gli internauti nostrani le vittime predestinate d’insulti e attacchi sono i migranti (32%), i politici (30%), i gay (30%), le donne (27%), le minoranze di vario genere (21%) e i musulmani (15%). In prevalenza, quindi, i più deboli. Delusione, imbarazzo e, non da ultima, paura sono le principali sensazioni suscitate da queste dinamiche. Il senso di avversione e il voltastomaco restano fenomeni perlopiù silenti. Non sempre le voci di protesta si levano contro i dispensatori di odio. C’è, sicuramente, la paura di esporsi, di diventare vittime di questi profanatori della convivenza civile. Pesa la sensazione di essere isolati, di non avere il sostegno di provider e gestori dei social network, ma anche dei propri follower. La disseminazione di forme di hate speech non è il solo tratto barbarico che incontriamo nel web. Negli ultimi anni abbiamo assistito al fiorire di nuove forme di persecuzione personale: dal cyberbullismo al cyberstalking; dal revenge porn (con la diffusione on line d’immagini intime o di rapporti sessuali senza il consenso o per punire una persona), al sexting (l’invio di email, messaggi e altro, con ma- teriali a sfondo sessuale), fino all’infido grooming online (l’adescamento di minori). Una fisionomia criminale generata dal vuoto delle idee, dai condizionamenti che provengono da frange della società, dalla mediocrità che cerca di uscire dall’anonimato e non trova più confine fra che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi SWG (30 gennaio – 3 febbraio 2017) su 1.000 soggetti rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne per genere, età, scolarità e zona geografica.