Generazioni,perfarcrescere

annuncio pubblicitario
Anno III - n. 19 del 15 maggio 2017
"Generazioni, per far crescere
un valore cardine della cooperazione"
Intervista a Matteo Ragnacci e Katia De Luca, nuova coordinatrice dei cooperatorileggi
under 40
Con l’Assemblea di
Generazioni a Bologna, lo scorso 5
maggio, Matteo Ragnacci ha passato il
testimone a Katia
De Luca. In questa
intervista a due voci,
insieme delineano il
ruolo e le prospettive per Generazioni.
Uno strumento che
– come raccontano
– vuole essere soprattutto un ponte,
senza creare in alcun modo compartimenti stagni.
Generazioni rinnova la sua governance. Cosa rappresenta in questa
fase il testimone
che vi siete passati?
MATTEO:
Intanto
quando si elegge un
nuovo
esecutivo
dentro un processo
democratico e con il
Note della redazione
Questo numero è stato
chiuso il 14 maggio
2017
voto di un assemblea, il “passaggio di
testimone” assume
un valore ancora più
importante
perché
diventa un esempio
anche per chi si approccia per la prima
volta ai modelli cooperativi. Lo abbiamo
fatto non cooptando
ma con trasparenza
e premialità, legando la possibilità di
essere eletti in esecutivo a candidature
aperte e che esprimessero con chiarezza obbiettivi e
competenze. Credo
che sia un modello
replicabile in cooperativa come in associazione e che consentirebbe di uscire
dalla logica del possedere, che a volte
ci pervade...
(segue a pag. 2-3)
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
"Welfare Sud"
in Campania
pag. 9
Da Cooperfidi
garanzie
per 43 milioni
Alleanza Cultura
al Salone del Libro
di Torino
Con un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e
una crescita dei
soci che sfiora il
70%
Cooperfidi
ha archiviato il
2016 con un bilancio complessivamente positivo.
Anche il risultato
di esercizio, pur
se ancora con il
segno meno, registra una perdita
inferiore rispetto a
quella
dell’anno
precedente
178
mila euro contro i
193mila del 2015,
in linea con le attese.
(segue a pag.4-5)
L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione
sarà
ancora una volta tra
i protagonisti del Salone Internazionale
del Libro di Torino –
edizione 2017, convinta di dover contribuire insieme agli
editori indipendenti,
alle librerie, al Salone stesso, alle Istituzioni Nazionali, Regionali e Comunali,
come
significativa
realtà sociale ed imprenditoriale
del
Paese, alla promozione del libro e della lettura, alla tutela
della bibliodiversità
..
(segue a pag. 7)
CMC, al timone
nuovo presidente
pag. 10
Organo ufficiale della Lega
Nazionale delle Cooperative e
Mutue
Settimanale di notizie a cura
dell'Ufficio Stampa di LegaCoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Registrazione del Tribunale di Roma
n.109 del 22 giugno 2015
Conad, riparte
il Grande Viaggio
pag. 11
Fiorfood, nuovo
concept Coop
pag. 12
SWG - L'odio
in rete
è pervasivo
pag. 23
Primo piano
2
"Il rischio che i giovani
non vengano messi
al centro degli obiettivi
è alto ma il pericolo
per la cooperazione
è più grande perché
il patto tra generazioni
rappresenta il senso
della cooperazione"
“Generazioni, uno spazio dove i germogli
stanno diventando piante”
Intervista a due voci con Matteo Ragnacci e Katia De Luca,
salita al timone dei cooperatori under 40
Con l’Assemblea di Generazioni a
Bologna, lo scorso 5 maggio,
Matteo Ragnacci ha passato il testimone a Katia De Luca. In questa intervista a due voci, insieme
delineano il ruolo e le prospettive
per Generazioni. Uno strumento
che – come raccontano – vuole
essere soprattutto un ponte, senza creare in alcun modo compartimenti stagni.
Generazioni rinnova la sua governance. Cosa rappresenta in questa fase il testimone che vi siete
passati?
MATTEO: Intanto quando si elegge un nuovo esecutivo dentro un
processo democratico e con il voto di un assemblea, il “passaggio
di testimone” assume un valore
ancora più importante perché diventa un esempio anche per chi
si approccia per la prima volta ai
modelli cooperativi. Lo abbiamo
fatto non cooptando ma con trasparenza e premialità, legando la
possibilità di essere eletti in esecutivo a candidature aperte e che
esprimessero con chiarezza obbiettivi e competenze. Credo che
sia un modello replicabile in cooperativa come in associazione e che consentirebbe di uscire dalla logica del
possedere, che a volte ci pervade,
per approdare a quella più cooperativa dell’essere custodi. Non solo. In
questo modo si consentirebbe una
crescita collettiva dei quadri dirigenti
facendo emergere talenti e percorsi
che sono linfa vitale per l’intergenerazionalità dell’impresa cooperativa.
Una buona pratica insomma che dove
è stata favorita ha portato risultati
convincenti in termini di competenze,
innovazione e nuovi mercati. Il rischio
che i giovani non vengano messi al
centro degli obiettivi è alto ma il pericolo per la cooperazione è più grande
perché il patto tra generazioni rappresenta il senso stesso della cooperazione. Generazioni è lo spazio dove i
germogli stanno diventando piante
ma c’è bisogno di portare acqua, sostanze nutritive e nuovi terreni perché
possano rappresentare il domani. Insomma per dirla in gergo, noi i compiti
a casa li stiamo facendo, ora sta al sistema comprenderne le potenzialità
ed investire su questa risorsa.
KATIA: Rappresenta la possibilità di
far crescere questa “palestra” nel
tempo, la sfida di poter sempre lasciare qualcosa in più di quello che
ci è stato passato.
Tanto è stato costruito grazie al grande lavoro di Matteo e del gruppo con
cui ho avuto la fortuna di impegnarmi finora. Siamo portatori di una
grande eredità, è questo il nostro vero patrimonio da difendere. E come
tutte le belle invenzioni, Generazioni
avrà sempre bisogno di rinnovarsi e
trovare nuove energie.
Come proseguirà il percorso di Generazioni?
MATTEO: Il gruppo dirigente uscente
ha solo tracciato e costruito la strada
ma il cammino da fare è ancora lungo. Abbiamo lavorato tanto perché
abbiamo costruito il coordinamento
di Generazioni Nazionale da zero,
sulla rivendicazione di un diritto e
sull’esperienza di Generazioni Emilia Romagna, dalla quale abbiamo ripreso tanto. Nessuno di noi però sapeva come fare. Il livello nazionale
ha delle implicazioni, soprattutto per
chi opera a costo zero, che non ti
permette di avere riferimenti precisi.
Ci abbiamo provato. Abbiamo creato
Primo piano
il network costruendone anche il livello Europeo (YECN) condiviso le
regole, aumentato i livelli di rappresentanza d’accordo con l’associazione in Presidenza ed in Direzione
Nazionale, costituito i coordinamenti territoriali, contribuito a far
conoscere il mondo cooperativo, a
svilupparne di nuovo ed a mettere
al centro dell’agenda il patrimonio
di innovazione che solo i giovani
possono portare. Oggi Generazioni
è una realtà affermata, riconosciuta
e in grado di produrre valore, che si
sente europea e legata indissolubilmente ai cooperatori giovani di
Confcooperative ed Agci per la realizzazione dell’Alleanza. Sono certo
che Katia ed il suo esecutivo insieme a tutti i gruppi regionali, sapranno ben rappresentare le loro istanze. L’intergenerazionalità è un modo di approcciarsi alle cose: non se
ne dovrebbe parlare basterebbe attuarla.
KATIA: Lo dico in poche parole: Europa, formazione, nuovi modelli di
cooperazione, lavoro e welfare.
Perseveriamo sul tema del ricambio generazionale, puntiamo sulla
valorizzazione del merito e sul rafforzamento dei coordinamenti regionali. E andiamo avanti nel guardare a tutto questo come giovani
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Ecco il nuovo Esecutivo
L’Assemblea Nazionale di Generazioni ha eletto la nuova Coordinatrice, Katia De Luca, e l’esecutivo,
con Andrea Rapisardi (esecutivo
uscente, Coop. Lama – Toscana),
Marcello Cappi (Legacoop Estense, Emilia Romagna), Veronica
Liotti (Coop. Innovazione Meridionale Servizi CMS – Calabria), Lorenzo Novaro (Consorzio Condiviso, Liguria), Alice Podeschi (Coop.
Alleanza 3.0 – Emilia-Romagna),
Marco Prestifilippo (CFT – Toscana), Paolo Scaramuccia (Legacoop
Nazionale – Lazio), Riccardo Verrocchi (Horizons Service – Abruzzo).
3
La nuova governance è quasi del
tutto rinnovata, e alcune persone
che per anni si sono impegnate in
Generazioni non sono più under
40. Come immaginate il ponte con
questa fase successiva?
MATTEO: Generazioni scritto al
plurale è stato volontario e non una
casualità. Non parliamo infatti di
una sola Generazione ma abbiamo
l’ambizione di fare interloquire le
Generazioni. E’ inutile nasconderlo, il tema delle rivendicazioni generazionali è il motore del mondo.
Ogni individuo che viene al mondo
ha il diritto/dovere di non accontentarsi e di provare a cambiare la
realtà nella quale vive. Generazioni però ha un pregio in più: accanto alla sacrosanta rivendicazione è
stato in grado di mettere proposte
e visione strategica e questo le ha
consentito e le consentirà di essere
la vera palestra dove far nascere i
cooperatori. Ora è giusto lasciare il
passo oltre che per limiti di età anche per dare spazio a nuove energie che sappiano leggere questo
spaccato di società in maniera più
profonda e contemporanea. Lasciamo un patrimonio importante
del quale siamo stati custodi e non
proprietari e ci portiamo via in
egual misura una ricchezza di
esperienze che ci consentirà di fare la nostra parte di “generatori”
nella quotidianità del nostro impegno cooperativo e sociale.
KATIA: E’ importante che questo
ponte ci sia. Faremmo un grosso
errore se finissimo col creare dei
compartimenti stagni. I giovani che
sono cresciuti condividendo quello
spazio, a diversi livelli e in modi diversi, hanno sviluppato delle competenze e una rete di relazioni che
non si possono disperdere. Conoscerci e aver lavorato insieme ci
permette di immaginare prospettive
future e connessioni e di velocizzare una serie di processi, e continua
ad essere così quando siamo fuori
da Generazioni. Il ponte va tenuto
ben saldo, nella pratica si devono
immaginare altri spazi di crescita
continua e un lavoro comune tra
generazioni.
"Piattaforme
cooperative
e prospettive europee"
“Piattaforme cooperative e prospettive europee” è stato l’evento che
ha aperto l’Assemblea di Generazioni a Bologna e il tema centrale
di Woodcoop 2017. Le reti ci aiutano a confrontarci con esperienze
internazionali, guardare a nuovi
modelli e nuovi mercati, e rappresentano un patrimonio che dobbiamo rendere sempre più accessibile
alle cooperative e ai loro soci, con
confini che non possono più essere
quelli nazionali. Nelle prospettive
europee, quindi, le piattaforme cooperative e l’economia collaborativa
rappresentano una modalità di innovare il modello cooperativo, valorizzandone la governence (le piattaforme possono essere di proprietà dei soci) e il lavoro buono. Sono
intervenuti Louis Cousin (Cooperatives Europe) a presentare la ricerca “Cooperative platforms in a European landscape: an exploratory
study” realizzata da Coop. Lama, e
Marta Mainieri di Collaboriamo, che
ha fornito un quadro italiano presentando “Sharing e Italia: la mappatura delle piattaforme collaborative”. Due le esperienze italiane e
cooperative a confronto: il progetto
Soci in Rete di banca Etica, portato
dal presidente Ugo Biggeri, e Taxi
Click di Co.ta.bo, illustrato dal direttore Marco Benni. Le conclusioni di
Stefania Marcone hanno sottolineato il valore dei network nel
creare confronto e opportunità ed
aprire le prospettive, come nel caso della rete europea dei giovani
cooperatori (YECN) in cui Generazioni ha giocato un ruolo attivo sin
dai primi passi. Le slides e i materiali della giornata possono essere
richiesti inviando una mail a [email protected]
Sviluppo
4
Cooperfidi, nel 2016 garanzie per 43 milioni
Un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita
dei soci che sfiora il 70%: Cooperfidi ha archiviato un bilancio positivo.
Con un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una
crescita dei soci che sfiora il 70%
Cooperfidi ha archiviato il 2016 con
un bilancio complessivamente positivo. Anche il risultato di esercizio,
pur se ancora con il segno meno,
registra una perdita inferiore rispetto
a quella dell’anno precedente 178
mila euro contro i 193mila del 2015,
in linea con le attese.
“Una perdita – sottolinea il presidente Mauro Frangi – prevista già in sede di formulazione del piano
2016-2018 sottoposto all’esame
della Banca d’Italia con la presentazione della domanda di iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati che prevede il raggiungimento del pareggio di bilancio nell’esercizio 2018”.
Il bilancio fotografa la realtà di Cooperfidi Italia – aggiunge Frangi – un
Confidi “di nicchia”, interamente votato all’accompagnamento delle imprese cooperative e dell’economia
sociale. Che non insegue la crescita
dei volumi, ma punta sulla conoscenza profonda del sistema di imprese a cui rivolge la sua attività: le
imprese cooperative e le loro filiere,
l’economia sociale e il Terzo Settore, le imprese agricole e della pesca. Un Confidi molto patrimonializzato che dispone, quindi, delle risorse necessarie per continuare e
sviluppare ulteriormente la sua attività a beneficio delle imprese, soprattutto se si considera che oltre
alla rilevante dotazione patrimoniale può contare su presidi dei rischi
specifici sui crediti consistenti e superiori a quelli medi del sistema dei
consorzi fidi”.
Lo scorso anno l’aumento delle garanzie ha riguardato sia il numero
di operazioni (+ 31%) che il valore
(+ 50%) dai 28 milioni di euro del
2015 ai 43 milioni del 2016, una
crescita che ha riguardato tutte e
quattro le aree territoriali su cui è
articolata l’organizzazione dell’atti-
vità. Il livello di copertura dei rischi
per il credito deteriorato si è attestato al 61%, mentre il livello di capitalizzazione ha raggiunto un total capital ratio del 25,38%. Da segnalare
infine l’incremento (+ 435%) dei fondi Rischi di terzi disponibili a presidio dei rischi su crediti e delle attività
finanziarie detenute in portafoglio (+
95%)
I risultati raggiunti sono ancora più
positivi se si considera il rilevante
processo di disintermediazione che
ha conosciuto negli ultimi anni il
mercato della garanzia mutualistica,
fortemente penalizzato nei volumi di
attività dalla concorrenza della “garanzia pubblica” diretta del credito
bancario rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia, da un lato, e dalla
perdita di reputazione del sistema
dei Confidi conseguente al default di
molti operatori primari, a cominciare
da Eurofidi.
“In un contesto difficile che ha portato qualcuno a teorizzare la necessità di un definitivo superamento del
sistema dei Confidi – conclude Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi
Italia – l’Alleanza delle Cooperative
Italiane e le sue imprese possono,
al contrario, contare su un intermediario solido ed efficiente. La cui piena conformità alle normative di vigilanza è stata certificata sia dall’ispezione ordinaria di Banca d’Italia che
dall’iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati. Un Confidi che offre alle Banche convenzionate non solo una “vera garanzia”
ma, soprattutto, un insieme di conoscenze e di competenze sulle imprese che accompagna capaci di
qualificare effettivamente il rapporto
banca-impresa, fondandolo su basi
solide e stabili”.
“Proprio a partire da queste consapevolezze – prosegue il presidente
– nel 2017 Cooperfidi Italia sarà sicuramente in grado – e i dati del primo quadrimestre lo certificano – di
ampliare ulteriormente i propri volu-
Sviluppo
mi di attività, soprattutto nei comparti
dell’economia sociale e delle imprese del Terzo Settore, delle imprese
agricole, cooperative e non, anche
grazie alla positiva collaborazione
istaurata con la CIA, delle imprese
della pesca. Non casualmente sono
questi gli ambiti in cui abbiamo realizzato le 3 operazioni straordinarie
del 2016 che hanno portato, con forme diverse, all’integrazione in Cooperfidi delle attività di “Solidarfidi”,
“Agriconfidi” e “Fidipesca”, contribuendo a dare ulteriore slancio all’attività in tali settori. Ma la crescita
dipenderà soprattutto dalla capacità
di estendere e qualificare ulteriormente la partnership strategica con
le Banche, a cominciare dalle tre
(Banca Etica, Banca Prossima, Credito Cooperativo) con cui oggi realizziamo il maggior numero di operazioni”
Oltre al sostegno nell’accesso al credito bancario, Cooperfidi Italia ha
sviluppato in modo significativo il rilascio di fidejussioni dirette a garanzia dei contratti stipulati dalle imprese associate con gli Enti Pubblici, altro settore in sicura crescita nel futuro.
L’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2016 ha inoltre eletto
i nuovi organi sociali. Alla presidenza è stato confermato Mauro Frangi,
Fausto Fontanesi alla vicepresidenza e Francesco Abba’, Stefano Baratti, Maria Grazia Gargiulo, Franco
Mognato, Massimo Mota, Giuseppe
Tubertini e Riccardo Vannini, saranno gli amministratori. Il collegio sindacale sarà composto da Livia Salvini, quale presidente, e da Gianpaolo
Galletti e Gianfranco De Angelis.
5
23 cooperative 4.0 parteciperanno
a Napoli a Futuro Remoto
Legacoop e Coopfond portano in piazza del
Plebiscito i progetti innovativi made in coop
23 cooperative con progetti innovativi presenti in Piazza del Plebiscito a
Napoli dal 25 al 28 maggio 2017 (dalle 10 alle 22) alla XXXI Edizione di
“Connessioni - Futuro Remoto”, un viaggio tra scienza e fantascienza –
Una festa di scienza, tecnologia, innovazione, arte e cultura.
La partecipazione è il frutto dell’Accordo Strategico Triennale, sottoscritto
pochi mesi fa, grazie a cui Legacoop e Coopfond sono quest’anno tra i
partner di Futuro Remoto 2017, consolidata manifestazione di diffusione
della cultura scientifica e tecnologica in Italia creata e sviluppata dalla Fondazione IDIS Città della Scienza.
L’importante presenza delle cooperative associate a Legacoop dimostra
come la cooperazione da sempre sviluppi innovazione: molto esperienze
sono best practice nel campo della ricerca, frutto di studi e sperimentazioni
autonome, ma anche di collaborazioni con istituzioni accademiche e scientifiche. Questo sia che si tratti di medie e grandi cooperative consolidate,
sia che si parli di startup cooperative del Progetto Coopstartup (derivanti o
meno da spin off della ricerca).
Lo stand Cooperazione 4.0 di Legacoop e Coopfond sarà nel Padiglione 5,
con i video dei progetti innovativi delle cooperative, l’esposizione di alcuni
prototipi e la presenza di cooperatori che dialogheranno con il pubblico.
Saranno presenti le esperienze delle seguenti cooperative: 3D4Uman (Catanzaro), Archeologia (Firenze), Cefla e C-Led (Imola - BO), Coop Italia
(Bologna), CoopCulture (Roma), Doc Servizi (Verona), Ecoplanner (Roma), Eticae (Frosinone), Experience (Bari), Formula Servizi (Forlì), H2Boat
(Genova), ICIE (Roma), Innovation Factory (Napoli), Integra (Bologna), Ippocratech (Catanzaro), Istituto Ramazzini (Bologna), La Biologica (Fano PU), Le Nuvole (Napoli), L’innesto (Gaverina Terme - BG), Multicoopter
Drone (Terni), Pazlab (Lecce), Tobilì (Napoli), Vascitour (Napoli).
Sviluppo
4
Cooperfidi, nel 2016 garanzie per 43 milioni
Un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una crescita
dei soci che sfiora il 70%: Cooperfidi ha archiviato un bilancio positivo.
Con un incremento del 50% del valore delle garanzie concesse e una
crescita dei soci che sfiora il 70%
Cooperfidi ha archiviato il 2016 con
un bilancio complessivamente positivo. Anche il risultato di esercizio,
pur se ancora con il segno meno,
registra una perdita inferiore rispetto
a quella dell’anno precedente 178
mila euro contro i 193mila del 2015,
in linea con le attese.
“Una perdita – sottolinea il presidente Mauro Frangi – prevista già in sede di formulazione del piano
2016-2018 sottoposto all’esame
della Banca d’Italia con la presentazione della domanda di iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati che prevede il raggiungimento del pareggio di bilancio nell’esercizio 2018”.
Il bilancio fotografa la realtà di Cooperfidi Italia – aggiunge Frangi – un
Confidi “di nicchia”, interamente votato all’accompagnamento delle imprese cooperative e dell’economia
sociale. Che non insegue la crescita
dei volumi, ma punta sulla conoscenza profonda del sistema di imprese a cui rivolge la sua attività: le
imprese cooperative e le loro filiere,
l’economia sociale e il Terzo Settore, le imprese agricole e della pesca. Un Confidi molto patrimonializzato che dispone, quindi, delle risorse necessarie per continuare e
sviluppare ulteriormente la sua attività a beneficio delle imprese, soprattutto se si considera che oltre
alla rilevante dotazione patrimoniale può contare su presidi dei rischi
specifici sui crediti consistenti e superiori a quelli medi del sistema dei
consorzi fidi”.
Lo scorso anno l’aumento delle garanzie ha riguardato sia il numero
di operazioni (+ 31%) che il valore
(+ 50%) dai 28 milioni di euro del
2015 ai 43 milioni del 2016, una
crescita che ha riguardato tutte e
quattro le aree territoriali su cui è
articolata l’organizzazione dell’atti-
vità. Il livello di copertura dei rischi
per il credito deteriorato si è attestato al 61%, mentre il livello di capitalizzazione ha raggiunto un total capital ratio del 25,38%. Da segnalare
infine l’incremento (+ 435%) dei fondi Rischi di terzi disponibili a presidio dei rischi su crediti e delle attività
finanziarie detenute in portafoglio (+
95%)
I risultati raggiunti sono ancora più
positivi se si considera il rilevante
processo di disintermediazione che
ha conosciuto negli ultimi anni il
mercato della garanzia mutualistica,
fortemente penalizzato nei volumi di
attività dalla concorrenza della “garanzia pubblica” diretta del credito
bancario rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia, da un lato, e dalla
perdita di reputazione del sistema
dei Confidi conseguente al default di
molti operatori primari, a cominciare
da Eurofidi.
“In un contesto difficile che ha portato qualcuno a teorizzare la necessità di un definitivo superamento del
sistema dei Confidi – conclude Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi
Italia – l’Alleanza delle Cooperative
Italiane e le sue imprese possono,
al contrario, contare su un intermediario solido ed efficiente. La cui piena conformità alle normative di vigilanza è stata certificata sia dall’ispezione ordinaria di Banca d’Italia che
dall’iscrizione all’Albo unico degli intermediari finanziari vigilati. Un Confidi che offre alle Banche convenzionate non solo una “vera garanzia”
ma, soprattutto, un insieme di conoscenze e di competenze sulle imprese che accompagna capaci di
qualificare effettivamente il rapporto
banca-impresa, fondandolo su basi
solide e stabili”.
“Proprio a partire da queste consapevolezze – prosegue il presidente
– nel 2017 Cooperfidi Italia sarà sicuramente in grado – e i dati del primo quadrimestre lo certificano – di
ampliare ulteriormente i propri volu-
Sviluppo
mi di attività, soprattutto nei comparti
dell’economia sociale e delle imprese del Terzo Settore, delle imprese
agricole, cooperative e non, anche
grazie alla positiva collaborazione
istaurata con la CIA, delle imprese
della pesca. Non casualmente sono
questi gli ambiti in cui abbiamo realizzato le 3 operazioni straordinarie
del 2016 che hanno portato, con forme diverse, all’integrazione in Cooperfidi delle attività di “Solidarfidi”,
“Agriconfidi” e “Fidipesca”, contribuendo a dare ulteriore slancio all’attività in tali settori. Ma la crescita
dipenderà soprattutto dalla capacità
di estendere e qualificare ulteriormente la partnership strategica con
le Banche, a cominciare dalle tre
(Banca Etica, Banca Prossima, Credito Cooperativo) con cui oggi realizziamo il maggior numero di operazioni”
Oltre al sostegno nell’accesso al credito bancario, Cooperfidi Italia ha
sviluppato in modo significativo il rilascio di fidejussioni dirette a garanzia dei contratti stipulati dalle imprese associate con gli Enti Pubblici, altro settore in sicura crescita nel futuro.
L’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2016 ha inoltre eletto
i nuovi organi sociali. Alla presidenza è stato confermato Mauro Frangi,
Fausto Fontanesi alla vicepresidenza e Francesco Abba’, Stefano Baratti, Maria Grazia Gargiulo, Franco
Mognato, Massimo Mota, Giuseppe
Tubertini e Riccardo Vannini, saranno gli amministratori. Il collegio sindacale sarà composto da Livia Salvini, quale presidente, e da Gianpaolo
Galletti e Gianfranco De Angelis.
5
23 cooperative 4.0 parteciperanno
a Napoli a Futuro Remoto
Legacoop e Coopfond portano in piazza del
Plebiscito i progetti innovativi made in coop
23 cooperative con progetti innovativi presenti in Piazza del Plebiscito a
Napoli dal 25 al 28 maggio 2017 (dalle 10 alle 22) alla XXXI Edizione di
“Connessioni - Futuro Remoto”, un viaggio tra scienza e fantascienza –
Una festa di scienza, tecnologia, innovazione, arte e cultura.
La partecipazione è il frutto dell’Accordo Strategico Triennale, sottoscritto
pochi mesi fa, grazie a cui Legacoop e Coopfond sono quest’anno tra i
partner di Futuro Remoto 2017, consolidata manifestazione di diffusione
della cultura scientifica e tecnologica in Italia creata e sviluppata dalla Fondazione IDIS Città della Scienza.
L’importante presenza delle cooperative associate a Legacoop dimostra
come la cooperazione da sempre sviluppi innovazione: molto esperienze
sono best practice nel campo della ricerca, frutto di studi e sperimentazioni
autonome, ma anche di collaborazioni con istituzioni accademiche e scientifiche. Questo sia che si tratti di medie e grandi cooperative consolidate,
sia che si parli di startup cooperative del Progetto Coopstartup (derivanti o
meno da spin off della ricerca).
Lo stand Cooperazione 4.0 di Legacoop e Coopfond sarà nel Padiglione 5,
con i video dei progetti innovativi delle cooperative, l’esposizione di alcuni
prototipi e la presenza di cooperatori che dialogheranno con il pubblico.
Saranno presenti le esperienze delle seguenti cooperative: 3D4Uman (Catanzaro), Archeologia (Firenze), Cefla e C-Led (Imola - BO), Coop Italia
(Bologna), CoopCulture (Roma), Doc Servizi (Verona), Ecoplanner (Roma), Eticae (Frosinone), Experience (Bari), Formula Servizi (Forlì), H2Boat
(Genova), ICIE (Roma), Innovation Factory (Napoli), Integra (Bologna), Ippocratech (Catanzaro), Istituto Ramazzini (Bologna), La Biologica (Fano PU), Le Nuvole (Napoli), L’innesto (Gaverina Terme - BG), Multicoopter
Drone (Terni), Pazlab (Lecce), Tobilì (Napoli), Vascitour (Napoli).
Comunità
6
Alleanza Turismo e Beni Culturali:
“Borghi del Cuore” per il futuro
dei territori dopo il sisma
Il 2017 è l’anno dei Borghi e l’Alleanza delle Cooperative Italiane
Turismo e Beni Culturali è a fianco
di una delle iniziative più significative in questo contesto.
“I Borghi del Cuore” – nell’ambito
del più ampio “Viaggio Italiano”,
promosso dal Mibact, da diciotto
Regioni Italiane – capofila Emilia
Romagna, con le associazioni I
Borghi più Belli d’Italia, I Borghi Autentici d’Italia, Bandiera Arancione
e con i borghi dichiarati Gioielli d’Italia – coinvolge infatti 15 Borghi
colpiti dal sisma nelle Regioni Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche.
Come dare nuovo slancio a territori
così duramente colpiti dal terremoto? E’ partendo da questa domanda che nasce l’azione “Borghi del
Cuore”, che si pone l’obbiettivo di
creare nuove modalità di promozione, animazione e sostegno per
queste zone.
“Abbiamo vissuto direttamente la
tragedia del terremoto –afferma
Andrea Corsini, Assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, capofila
dell’iniziativa Borghi Viaggio Italiano – e crediamo che sia necessario fare squadra e lavorare tutti insieme al rilancio dei territori colpiti,
puntando anche su quelle imprese, soprattutto giovanili, che possono far ripartire anche l’offerta
turistica con idee innovative di valorizzazione delle risorse locali”.
Nei Borghi storici la cooperazione
realizzerà delle attività per promuovere la riattivazione del tessuto imprenditoriale di tipo turistico,
con modalità cooperative.
L’impegno è di lavorare insieme ai
territori: coinvolgimento dei cittadini, elaborazione partecipata delle
idee, protagonismo dei giovani,
solidarietà, auto imprenditorialità.
Sono queste le basi su cui si muoverà l’azione della cooperazione,
partendo dal ricco patrimonio materiale ed immateriale dei borghi
storici, dal paesaggio e dall’ambiente.
Il progetto ha preso avvio a Roma
alle Terme di Diocleziano nella
giornata del 7 maggio che, nell’ambito della mostra “Borghi
Viaggio Italiano”, è stata dedicata
proprio ai Borghi del Cuore.
La giornata si è articolata in una
serie di spettacoli, testimonianze,
mostra di prodotti dell’enogastronomia e dell’artigianato dei borghi
storici colpiti dal sisma.
E’ stata data voce a dei cooperatori
che, grazie anche alla generosità di
cooperative di altri territori, stanno
lanciando la loro idea imprenditoriale che prevede la valorizzazione dei
territori per il tramite della narrazione delle loro comunità, ai cooperatori che con le loro imprese già attive in tali aree hanno scelto di investire per far ripartire nel più breve
tempo possibile le loro attività, a coloro che stanno facendo un lavoro
di animazione a livello locale per favorire la nascita tra i giovani di nuove imprese cooperative.
Ma il 7 maggio è stata soltanto una
data di partenza per un progetto
che vede cooperazione e istituzioni
insieme per dare vita, nei prossimi
mesi, a nuove imprese cooperative
in queste regioni Italiane.
“La cooperazione può essere una
strada importante per la ripresa delle zone terremotate – spiega Andrea Ferraris, Presidente Alleanza
Cooperative Italiane Turismo e Beni
Culturali – Con uno sguardo attento
ai giovani che potranno trovare soprattutto nello strumento delle cooperative di Comunità una risposta
concreta alla voglia di rilancio che
proviene da questi territori. Le cooperative possono essere un contenitore per tutte quelle attività che
vogliono raccontare, narrare, rendere protagonisti questi Borghi italiani che meritano una nuova opportunità anche nell’ambito del turismo, della promozione delle eccellenze agroalimentari e artigianali,
più in generale della loro cultura.
Sono territori ricchi di storia, di tradizioni che meritano di essere sostenuti. La cooperazione è a fianco
di queste regioni e di questi Borghi,
‘con il cuore’ come cita il titolo della
giornata. Insieme è possibile guardare avanti con fiducia”.
Eventi
7
Alleanza Cooperative Comunicazione
al Salone Internazionale del Libro
L’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà ancora
una volta tra i protagonisti del Salone Internazionale del Libro di Torino – edizione 2017, convinta di dover contribuire insieme agli editori
indipendenti, alle librerie, al Salone
stesso, alle Istituzioni Nazionali,
Regionali e Comunali, come significativa realtà sociale ed imprenditoriale del Paese, alla promozione
del libro e della lettura, alla tutela
della bibliodiversità e alla crescita
culturale dei cittadini.
Dal 18 al 22 maggio p.v. nel Padiglione 1 l’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione sarà infatti presente attivamente con un
proprio Stand e con molte iniziative
per favorire un proficuo confronto
con gli operatori del settore e per
coinvolgere il pubblico alla continua
scoperta di idee e progetti innovativi.
Uno stand di 80 metri quadrati condiviso con le case editrici cooperative. Al centro dell’area, uno spazio
che ogni giorno sarà animato da
presentazioni di libri, incontri con
autori, laboratori, attività di sensibilizzazione alla lettura e all’editoria
di qualità.
Cinque giorni per dare spazio e
voce al mondo della cooperazione, all’insegna della promozione
dell’editoria indipendente e di qualità, della lettura, del pluralismo
nella produzione e nella fruizione
editoriale e culturale.
Alleanza delle Cooperative Italiane
Comunicazione
L’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative e Legacoop) associa 39 mila imprese,
rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (quasi 1,2 milioni),
per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni).
Il Settore Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, rappresenta più di 400 cooperative
che operano nell’ambito dell’editoria, dell’informazione, della comunicazione, dell’educazione ai media.
Saranno oltre 20 le cooperative
che parteciperanno al Salone con
l’Alleanza delle Cooperative Comunicazione con quasi 60 iniziative, 13 le case editrici cooperative
presso lo stand D12-E11: Alpaca,
Bacchilega Editore - Bacchilega
Junior, ECRA-Edizioni del Credito
Cooperativo, Edizioni Emmeti, Edizioni Moderna, Eta Beta s.c.s., Homeless Book, LIBRE Società Cooperativa, Mapplay s.c., Radici Future Produzioni, Scritturapura casa
editrice, Trenta e lode distribuzione-Pagine di, Vicolo del Pavone –
Art&Coop Soc. Coop.
Tanti i temi al centro delle iniziative
che interessano l’editoria e la lettura: il territorio e il turismo responsabile ed eco-sostenibile, la promozione della lettura, l'editore etico, la
libertà di espressione, le donne
nella cultura, il cyberbullismo, il fare impresa in forma cooperativa, i
nuovi strumenti comuni trasversali
all'intera filiera editoriale in grado di
garantire nuove opportunità di tenuta e crescita a editori e librerie
indipendenti, e nuove forme e luoghi di distribuzione e diffusione del
libro.
Di fronte a un mercato colpito in
questi anni in modo significativo
dalla crisi dove da una parte si assiste alle concentrazioni editoriali, e
dall’altra alla mancata crescita del
numero di lettori, l’Alleanza delle
Cooperative vuole testimoniare
l’importanza della bibliodiversità e
del grande lavoro comune che possono (e devono) fare gli editori indipendenti e gli operatori tutti della filiera editoriale, con l’auspicio che le
azioni comuni e di cooperazione
prevalgano sulle divisioni.
A partire da queste motivazioni e,
consapevole che Stato e Istituzioni
pubbliche hanno per primi la responsabilità e il dovere di far crescere i livelli di lettura dei cittadini e
renderli così più consapevoli e più
liberi, l’Alleanza delle Cooperative
Italiane Comunicazione lavorerà a
questo comune obiettivo di crescita
per il Paese.
Programma completo su: www.alleanzacooperative.it
Sud
8
Calabria: incontro su “Valorizzazione
e opportunità di crescita del territorio”
Il settore dell’olio è in forte crescita sul mercato, in particolare per olii DOP
e biologici. Essenziale la riconoscibilità e l’identificazione del territorio
Si è svolto il 4 maggio, presso i locali
dell’Antico Borgo a Crotone, l’interessante incontro tra la Società Finoliva Global e Alce Nero (azienda
leader nel settore dei prodotti biologici) e i produttori biologici della Calabria. Tema dell’incontro “Valorizzazione e opportunità di crescita del
territorio”.
L’iniziativa, promossa dalla Cia Calabria, Legacoop Agroalimentare Calabria, CNO e AOC, è stata presentata dal presidente dell’AOC- Soc.Coop.Agricola Gaetano Potenzone
il quale nell’introduzione del suo intervento ha inteso sottolineare alcuni punti fondamentali : l’olivo per la
Calabria è una risorsa, una vera ricchezza del territorio e deve diventare volano per uno sviluppo economico e di reddito per gli olivicoltori.
Ciò, ha ribadito il Presidente Potenzone, sarà possibile se si valorizzerà l’intera filiera dell’olio extravergine di oliva come elemento di qualificazione e di sviluppo del territorio. Il
settore dell’olio è in forte crescita sul
mercato, in particolare degli olii
DOP e biologici. In Calabria sono
presenti 3 DOP (il Bruzio, il Lametino e l’Alto Crotonese); nonostante
ciò la commercializzazione degli olii
DOP è molto modesta in termini
quantitativi. Indubbiamente ciò è
dovuto a vari motivi tra cui l’importanza, la riconoscibilità e l’identificazione del suo territorio. Il Presidente Potenzone ha poi continuato
augurandosi che sia le istituzioni
che l’intera filiera si confrontino e
mettano in atto un progetto comune, nuove strategie che consentano di aggredire il mercato; non di
meno ha sottolineato che con il riconoscimento dell’IGP Calabria si
possono mettere in atto politiche
che rafforzano ulteriormente l’immagine e le caratteristiche del prodotto insieme alla valorizzazione
del territorio. Per quanto riguarda
l’olio biologico ha voluto evidenziare come questo prodotto incida in
termini economici sul PLV della Regione Calabria, pari al 30% di gran
lunga superiore alla media nazionale che è del 4%. Come pure ha una
notevole importanza le aree coltivate nella Regione Calabria dove l’olivo con i suoi 220.000 Ha ricopre il
24% della superficie agricola utilizzata (SAU). Purtroppo, anche in
questo c’è una forte discrasia tra la
produzione biologica e la trasformazione, dove la materia prima è maggiore rispetto alla capacità di trasformazione con conseguente scarsità
di alimento pronto al consumo. Anche in questo tutti devono svolgere il
proprio ruolo a partire dalle istituzioni per arrivare alle Organizzazioni di
Prodotto: è indispensabile che ci
sia una forte concentrazione del
prodotto, ovvero con le strutture delle OP che abbiano una forte capacità di stoccaggio e confezionamento.
Nel merito ha ricordato come l’AOC
ormai da anni in questo si sia dotata
di propria una struttura per la trasformazione, lo stoccaggio ed il confezionamento del prodotto. Ha stretto rapporti commerciali con Finoliva
Global Service alla quale conferisce
la quasi totalità del prodotto biologico. Di Finoliva Global Service ha
evidenziato la composizione e le finalità di questa società il cui capitale
sociale è tutto dei soci produttori.
Il Presidente di Finoliva Global Service Dr. Benedetto Fracchiolla, rimarcando quanto detto da Potenzone,
sottolinea lo scopo e l’importanza di
questo incontro, ovvero avere un
confronto diretto non solo con i produttori che conferiscono all’AOC,
ma anche ad altre OP calabresi che
aderiscono al CNO, tutto ciò in una
logica di condivisione e partecipazione a quelle che sono le diverse
fasi della filiera.
Finoliva Global Service dalla Calabria ritira dalle OP di CZ-CS-RC-KR
mediamente circa 10.000 q.li di olio
extravergine tra convenzionale e
biologico e sicuramente questi sono
Sud
quantitativi destinati a crescere, in
quanto l’olio, oltre che ad essere ottimo è tracciato, il che rassicura ulteriormente il consumatore. Un ottimo
incentivo per i produttori è sicuramente il prezzo liquidato leggermente superiore di mercato.
L’’intervento del Presidente di Alce
Nero Lucio Cavazzoni mette in luce
le diverse problematiche del mercato
biologico nazionale ed internazionale, trovandosi pienamente concorde
con quanto detto dal presidente di
Finoliva sull’importanza di questi incontri con i produttori. Ricorda, altresì, che oggi il consumatore ha una
maggiore consapevolezza ed è sempre più attento nello spendere i propri soldi per prodotti genuini e di qualità. Per il Presidente Cavazzoni il
biologico e la sostenibilità rappresentano una miniera di opportunità , di
lavoro e di sviluppo ed è per questo
che in tali incontri si cerca di raccogliere proposte, analizzarle e discuterne insieme per generare nuove
idee e progetti che partono dal biologico inteso non solo come agricoltura, ma anche come artigianalità, lavorazione e trasformazione.
Negli interventi dei produttori, si è
colto con sfumature diverse la condivisione di quanto detto e da parte di
tutti un incoraggiamento e un sostegno al progetto dell’AOC
9
Welfare aziendale, in Campania
Legacoop dà vita a “Welfare Sud”
‘Welfare Sud’ è la prima iniziativa di welfare aziendale, promossa da Legacoop Campania e CONFAPI Campania - grazie all’impegno delle aziende
Aleph Service Cooperativa Sociale, Studio Impresa APL, ELDAX e Lada specializzata nella gestione di servizi per il Welfare Aziendale, Pubblico e
Territoriale, con particolare attenzione alla piccola e media impresa e impresa
cooperativa.
Attraverso una piattaforma web, facile ed intuitiva, sono messi a disposizione
dei dipendenti di aziende convenzionate dei flexible benefits per l’acquisto di
servizi (elencati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi) assistenziali sociali
e sanitari, per il tempo libero, l’istruzione, per gli acquisti nei supermercati,
viaggi e molto altro.
La piattaforma consente anche di supportare nella emissione e gestione di
Voucher motivazionali delle aziende (voucher incentive, buoni regalo e voucher di conciliazione) e dei Titoli di Servizio della pubblica amministrazione
(voucher sociali, buoni servizio ecc…).
L’informatizzazione dei processi permette la rilevazione dei dati relativi ai servizi offerti in piattaforma, quale strumento informativo utile alla programmazione delle politiche di welfare territoriali e nella gestione di Accordi-Quadro con
le principali organizzazioni d’Impresa e parti sociali per l’accesso ai servizi di
Welfare.
“Considero questa una iniziativa molto importante – dichiara Mario Catalano,
presidente Legacoop Campania – che la nostra associazione promuoverà
dentro e fuori il movimento cooperativo. Si tratta di uno strumento innovativo
che risponde alle forti politiche di contenimento del welfare pubblico, una opportunità per i soci e i dipendenti delle nostre associate”.
“L’iniziativa si inserisce in un più ampio disegno – afferma Luca Sorrentino,
presidente di Aleph Service e amministratore delegato di Welfare Sud – portando a sistema il welfare pubblico, quello più propriamente privato e quello
aziendale, come tre componenti strategiche del Welfare Mix Territoriale che
la cooperativa sta attuando nell’ambito del progetto Accanto ® “
Sud
8
Calabria: incontro su “Valorizzazione
e opportunità di crescita del territorio”
Il settore dell’olio è in forte crescita sul mercato, in particolare per olii DOP
e biologici. Essenziale la riconoscibilità e l’identificazione del territorio
Si è svolto il 4 maggio, presso i locali
dell’Antico Borgo a Crotone, l’interessante incontro tra la Società Finoliva Global e Alce Nero (azienda
leader nel settore dei prodotti biologici) e i produttori biologici della Calabria. Tema dell’incontro “Valorizzazione e opportunità di crescita del
territorio”.
L’iniziativa, promossa dalla Cia Calabria, Legacoop Agroalimentare Calabria, CNO e AOC, è stata presentata dal presidente dell’AOC- Soc.Coop.Agricola Gaetano Potenzone
il quale nell’introduzione del suo intervento ha inteso sottolineare alcuni punti fondamentali : l’olivo per la
Calabria è una risorsa, una vera ricchezza del territorio e deve diventare volano per uno sviluppo economico e di reddito per gli olivicoltori.
Ciò, ha ribadito il Presidente Potenzone, sarà possibile se si valorizzerà l’intera filiera dell’olio extravergine di oliva come elemento di qualificazione e di sviluppo del territorio. Il
settore dell’olio è in forte crescita sul
mercato, in particolare degli olii
DOP e biologici. In Calabria sono
presenti 3 DOP (il Bruzio, il Lametino e l’Alto Crotonese); nonostante
ciò la commercializzazione degli olii
DOP è molto modesta in termini
quantitativi. Indubbiamente ciò è
dovuto a vari motivi tra cui l’importanza, la riconoscibilità e l’identificazione del suo territorio. Il Presidente Potenzone ha poi continuato
augurandosi che sia le istituzioni
che l’intera filiera si confrontino e
mettano in atto un progetto comune, nuove strategie che consentano di aggredire il mercato; non di
meno ha sottolineato che con il riconoscimento dell’IGP Calabria si
possono mettere in atto politiche
che rafforzano ulteriormente l’immagine e le caratteristiche del prodotto insieme alla valorizzazione
del territorio. Per quanto riguarda
l’olio biologico ha voluto evidenziare come questo prodotto incida in
termini economici sul PLV della Regione Calabria, pari al 30% di gran
lunga superiore alla media nazionale che è del 4%. Come pure ha una
notevole importanza le aree coltivate nella Regione Calabria dove l’olivo con i suoi 220.000 Ha ricopre il
24% della superficie agricola utilizzata (SAU). Purtroppo, anche in
questo c’è una forte discrasia tra la
produzione biologica e la trasformazione, dove la materia prima è maggiore rispetto alla capacità di trasformazione con conseguente scarsità
di alimento pronto al consumo. Anche in questo tutti devono svolgere il
proprio ruolo a partire dalle istituzioni per arrivare alle Organizzazioni di
Prodotto: è indispensabile che ci
sia una forte concentrazione del
prodotto, ovvero con le strutture delle OP che abbiano una forte capacità di stoccaggio e confezionamento.
Nel merito ha ricordato come l’AOC
ormai da anni in questo si sia dotata
di propria una struttura per la trasformazione, lo stoccaggio ed il confezionamento del prodotto. Ha stretto rapporti commerciali con Finoliva
Global Service alla quale conferisce
la quasi totalità del prodotto biologico. Di Finoliva Global Service ha
evidenziato la composizione e le finalità di questa società il cui capitale
sociale è tutto dei soci produttori.
Il Presidente di Finoliva Global Service Dr. Benedetto Fracchiolla, rimarcando quanto detto da Potenzone,
sottolinea lo scopo e l’importanza di
questo incontro, ovvero avere un
confronto diretto non solo con i produttori che conferiscono all’AOC,
ma anche ad altre OP calabresi che
aderiscono al CNO, tutto ciò in una
logica di condivisione e partecipazione a quelle che sono le diverse
fasi della filiera.
Finoliva Global Service dalla Calabria ritira dalle OP di CZ-CS-RC-KR
mediamente circa 10.000 q.li di olio
extravergine tra convenzionale e
biologico e sicuramente questi sono
Sud
quantitativi destinati a crescere, in
quanto l’olio, oltre che ad essere ottimo è tracciato, il che rassicura ulteriormente il consumatore. Un ottimo
incentivo per i produttori è sicuramente il prezzo liquidato leggermente superiore di mercato.
L’’intervento del Presidente di Alce
Nero Lucio Cavazzoni mette in luce
le diverse problematiche del mercato
biologico nazionale ed internazionale, trovandosi pienamente concorde
con quanto detto dal presidente di
Finoliva sull’importanza di questi incontri con i produttori. Ricorda, altresì, che oggi il consumatore ha una
maggiore consapevolezza ed è sempre più attento nello spendere i propri soldi per prodotti genuini e di qualità. Per il Presidente Cavazzoni il
biologico e la sostenibilità rappresentano una miniera di opportunità , di
lavoro e di sviluppo ed è per questo
che in tali incontri si cerca di raccogliere proposte, analizzarle e discuterne insieme per generare nuove
idee e progetti che partono dal biologico inteso non solo come agricoltura, ma anche come artigianalità, lavorazione e trasformazione.
Negli interventi dei produttori, si è
colto con sfumature diverse la condivisione di quanto detto e da parte di
tutti un incoraggiamento e un sostegno al progetto dell’AOC
9
Welfare aziendale, in Campania
Legacoop dà vita a “Welfare Sud”
‘Welfare Sud’ è la prima iniziativa di welfare aziendale, promossa da Legacoop Campania e CONFAPI Campania - grazie all’impegno delle aziende
Aleph Service Cooperativa Sociale, Studio Impresa APL, ELDAX e Lada specializzata nella gestione di servizi per il Welfare Aziendale, Pubblico e
Territoriale, con particolare attenzione alla piccola e media impresa e impresa
cooperativa.
Attraverso una piattaforma web, facile ed intuitiva, sono messi a disposizione
dei dipendenti di aziende convenzionate dei flexible benefits per l’acquisto di
servizi (elencati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi) assistenziali sociali
e sanitari, per il tempo libero, l’istruzione, per gli acquisti nei supermercati,
viaggi e molto altro.
La piattaforma consente anche di supportare nella emissione e gestione di
Voucher motivazionali delle aziende (voucher incentive, buoni regalo e voucher di conciliazione) e dei Titoli di Servizio della pubblica amministrazione
(voucher sociali, buoni servizio ecc…).
L’informatizzazione dei processi permette la rilevazione dei dati relativi ai servizi offerti in piattaforma, quale strumento informativo utile alla programmazione delle politiche di welfare territoriali e nella gestione di Accordi-Quadro con
le principali organizzazioni d’Impresa e parti sociali per l’accesso ai servizi di
Welfare.
“Considero questa una iniziativa molto importante – dichiara Mario Catalano,
presidente Legacoop Campania – che la nostra associazione promuoverà
dentro e fuori il movimento cooperativo. Si tratta di uno strumento innovativo
che risponde alle forti politiche di contenimento del welfare pubblico, una opportunità per i soci e i dipendenti delle nostre associate”.
“L’iniziativa si inserisce in un più ampio disegno – afferma Luca Sorrentino,
presidente di Aleph Service e amministratore delegato di Welfare Sud – portando a sistema il welfare pubblico, quello più propriamente privato e quello
aziendale, come tre componenti strategiche del Welfare Mix Territoriale che
la cooperativa sta attuando nell’ambito del progetto Accanto ® “
Imprese
10
CMC, Alfredo Fioretti
è il nuovo presidente
Dopo 21 anni Matteucci lascia la guida del colosso ravennate, dopo averlo traghettato fuori
da una crisi del settore con pochi precedenti
Con l’assemblea dei soci andata in
scena il 6 maggio Massimo Matteucci ha lasciato il timone di Cmc,
la Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, dopo ventuno anni.
Matteucci entrò in Cmc quando nel
1973 e arrivò al vertice nel 1996.
Il nuovo consiglio di amministrazione eletto nell’assemblea della scorsa settimana si è riunito il 10 maggio per la scelta del successore di
Matteucci: come ampiamente previsto alla vigilia, il nuovo presidente
è Alfredo Fioretti, vice di Matteucci.
Alla vicepresidenza ora va Valerio
Giuliani. Il 42enne laureato in giurisprudenza, sposato con due figlie,
è in Cmc dal 2005, alla vicepresidenza da maggio 2014. Dopo gli
inizi come avvocato venne assunto
come responsabile dell’ufficio legale della cooperativa di cui è diventato anche socio.
Nel 2016 Cmc ha raggiunto circa
1,2 miliardi di euro di ricavi, in linea
con il 2015. Il portafoglio ordini,
grazie a 1,1 miliardi di euro di acquisizioni effettuate nel 2016, si
mantiene pari a circa 3,5 miliardi di
euro. In Italia, nell’ultimo anno,
Cmc ha acquisito nuovi lavori per
circa 205 milioni di euro, tra cui la
metropolitana di Cosenza e l’ospedale di Camerano ad Ancona.
All’estero le acquisizioni realizzate
ammontano a 920 milioni di euro;
le più significative riguardano i
progetti per la realizzazione di impianti idroelettrici in Laos e in Kenya e diversi progetti infrastrutturali negli Stati Uniti.
Fonte
Deco Industrie,
Antonio Campri è il
nuovo presidente
Sabato 6 maggio a Bagnacavallo
si è tenuta l’assemblea annuale di
Deco Industrie alla presenza di
tutti i soci e del nuovo board della
società romagnola, che proprio in
quell’occasione ha rinnovato il
suo organico, dopo il pensionamento del presidente Giordano
Graziani. All’ordine del giorno: il
bilancio e la relazione sulla gestione dell’esercizio 2016, il 66
esimo dalla fondazione dell’azienda, la nomina del nuovo presidente Antonio Campri e le linee di
sviluppo per il 2017, oltre ai vari
interventi dei dirigenti e di illustri
ospiti, come Mattia Altini e Luca
Tontini dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura
dei tumori a cui Deco Industrie ha
devoluto dei fondi per la ricerca
attraverso la fondazione Romagna Solidale, oltre ai vertici della
Lega Coop Romagna, il presidente Guglielmo Russo e il direttore
Mario Mazzotti.
Per Giorgio Dal Prato, ceo della
società, il bilancio del 2016 si è
chiuso con un trend in crescita: "I
risultati economici - ha detto - sono stati positivi ed in miglioramento rispetto agli anni precedenti. I
buoni risultati sono testimonianza
dell’apprezzamento che i nostri
clienti, industrie di distribuzione
ed industrie di marca e soprattutto
i consumatori finali nutrono verso
i prodotti Deco. Ogni giorno circa
un milione di prodotti fatti da Deco
entrano nelle famiglie italiane". Il
ceo ha anche sottolineato come
sia stata completata l’acquisizione
della Packaging Imolese e come
l’integrazione all’interno del gruppo abbia iniziato a dare importanti
risultati: "Il fatturato commerciale
si è consolidato a quota 150 milioni di euro - ha detto Dal Prato con cinque stabilimenti produttivi
attivi (Bagnacavallo, San Michele,
Forlì, Bondeno, Imola) e circa 500
dipendenti, cui corrisponde un investimento in termini di salari e
stipendi superiore ai 22 milioni di
euro. A questo proposito, Dal Prato ha precisato che nel 2016 ci
sono state 16 conversioni di contratti a tempo indeterminato e 3
nuove assunzioni
Imprese
11
Conad, il Grande Viaggio
riparte dalla Sicilia
Otto città, dal Nord al Sud Italia, arrivando sin nelle Isole e in Albania.
Da maggio a settembre saranno le
protagoniste del Grande Viaggio
Insieme Conad, che si rimette in
marcia per il terzo anno consecutivo e arriva nelle piazze delle province italiane per trascorrere tre
giorni tra le persone, all’insegna
della buona musica, del buon cibo
e dello stare insieme.
Un tour lungo lo Stivale, quello di
Conad, che ha come comune denominatore il valore dello stare assieme e la piazza, luogo per eccellenza del confronto e dello scambio, e ha come obiettivo quello di
“stare” con la comunità, indagarne i
sentimenti, ascoltarne i bisogni attraverso una festa di strada fatta di
musica, sport, buon cibo, riflessioni
e incontri.
Quest’anno il tour parte dalla Sicilia,
a Siracusa il 12, 13 e 14 maggio.
Seguiranno Tirana (2-3-4 giugno),
Gubbio (9-10-11 giugno), Sassari
(16-17-18 giugno), Lecce (30 giugno 1-2 luglio), Trieste (1-2-3 settembre), Vigevano (8-9-10 settembre) e Sanremo (15-16-17 settembre).
Quella del Grande Viaggio Insieme
è una macchina imponente che
nelle due precedenti edizioni ha registrato 180mila presenze in piaz-
za. "Essere comunità oggi, riscoprirsi comunità, significa coltivare
un’identità unica e irripetibile: ogni
persona che vi appartiene si identifica con un determinato territorio
ma anche con le tradizioni, la solidarietà, la partecipazione. Oltre
che con il cibo, i consumi. E ogni
comunità di persone esprime valori, emozioni, opinioni e bisogni",
sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese.
"Vogliamo riportare le persone in
piazza, confrontarci, dialogare,
misurarci con loro. Siamo tutti dei
Don Chisciotte; non perché corriamo dietro – e ci scontriamo – con
illusioni, con fantasie e sogni irreali e irraggiungibili, ma perché
abbiamo la capacità di guardare
dentro le persone, di stare assieme e, assieme, crescere".
La novità del Grande Viaggio di
quest'anno è proprio quella di andare a indagare e sviscerare gli
aspetti delle comunità che si incontreranno, grazie all'aiuto del
sociologo Aldo Bonomi. I risultati
saranno poi messi a disposizione
della collettività nel corso della prima serata della manifestazione, il
venerdì sera, dove se ne discuterà insieme a istituzioni locali, stakeholder e ospiti del mondo Conad. Una serata in più, coordinata
dalla giornalista Marianna Aprile e
dedicata ad avviare con serietà e
approfondimento il Grande Viaggio
Insieme, un evento che nel suo
complesso vuole essere momento
di festa e condivisione, ma vuole
anche dare alla comunità un piccolo contributo "costruttivo" che rimanga nel tempo.
Il programma del Grande Viaggio
Insieme si conferma ricco di eventi
come da tradizione. Il sabato e la
domenica – dal mattino al pomeriggio – lo sport è il protagonista della
piazza con le attività sportive realizzate in collaborazione con US
Acli e UISP per i più giovani e famiglie.
Alle nuove generazioni è anche dedicato il primo appuntamento del
sabato sera con Gene Gnocchi,
che conduce il quiz semiserio “Bella zio! – il quizzone che ti svela il
mondo ggiovane”.
A seguire l’amministratore delegato
di Conad Francesco Pugliese si
confronta con un big nazionale diverso per ogni tappa sul tema della
comunità, con la conduzione della
giornalista Federica De Sanctis. La
serata prosegue con i Solisti del
Sesto Armonico, diretti dal maestro
Peppe Vessicchio.
La giornata di domenica si apre al
mattino con l’appuntamento Con
Conad c’è Musica in città!, in cui i
Solisti del Sesto Armonico e il maestro Peppe Vessicchio suonano
per gli ospiti di una comunità di anziani. Dopo lo spazio dedicato alle
attività sportive la piazza torna a fare festa a sera, con Dario Vergassola, che conduce un talk con i rappresentanti dell’associazionismo
del territorio.
Il programma della serata prosegue
con l’esibizione delle band che partecipano al Conad Jazz Contest in
collaborazione con Umbria jazz, altra novità dell’edizione 2017. A
chiudere la manifestazione i Solisti
del Sesto Armonico con uno spettacolo dedicato ai successi di Sanremo.
Imprese
12
Fiorfood il ristorante che fa squadra
Nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. Ogni giorno piatti preparati
da una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore
Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service.
Fiorfood è un nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. La novità
del progetto risiede nei piatti proposti quotidianamente: preparati da
una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service. Tutto ciò lo si può godere all’interno del locale, predisposto con
tavoli muniti di prese per smartphone, tablet e computer. Il progetto Bicocca prende spunto dalla recente
apertura del FiorFood di Coop Lombardia a Roncadelle (BS), nel centro
commerciale Elnos recentemente
inaugurato. La differenza sostanziale tra i due è la previsione di una gestione da parte di terzi specializzati,
Gate, del punto di Milano.
La storia di Gate inizia prima della
sua nascita, quando nel 2015 i suoi
fondatori si incontrano ad Expo
2015 per la gestione della Business
Lounge di Coop Lombardia dedicata agli incontri relativi al Supermer-
cato del Futuro. Tra loro si instaura
subito una certa sintonia e, finita
l’esposizione, decidono insieme di
trovare un modo per applicare quello che avevano imparato.
“Allora – racconta Federica Ferré,
uno dei soci fondatori – ci siamo
guardati attorno e siamo venuti a
sapere che La Triennale stava per
aprire un bando per l’assegnazione
dei due Expo Gate, al centro di Milano. Non c’era interesse ad avere
all’interno dei negozi: non avrebbero dato un valore aggiunto al quartiere. C’era invece apertura nel conoscere start up o cooperative che
avessero un’idea per un utilizzo diverso di quegli spazi. Al che, abbiamo deciso di provarci e abbiamo
fondato Gate”.
Contrariamente alle aspettative dei
suoi soci, Gate vince il bando. A
quel punto, grazie ad una mole di
lavoro sempre maggiore, Gate decide di offrire delle opportunità di
stage. Valentina Angioli, attuale
coordinatrice di Fiorfood Bicocca, risponde con esito positivo all’annuncio di Federica Ferré, conosciuta
sempre durante Expo 2015. La gestione dell’Expo Gate dura 10 mesi,
in cui gli eventi principali sono stati
della Camera di Commercio, di
Coop Lombardia e di diverse aziende private. La partecipazione dei cittadini, ma anche dei turisti, è sempre stata alta.
A ottobre 2016, però, gli Expo Gate
vengono smontati. Proprio nell’ultimo mese di gestione, però, arriva
un’opportunità. Coop aveva iniziato
ad immaginare un seguito per il Supermercato del Futuro e aveva in
progetto la realizzazione di un prototipo che si prestasse a una fruizione
quotidiana presso il Bicocca Village.
Lo spazio di destinazione era molto
grande. E allora da lì l’idea di Gate:
Coop ha un prodotto già buono e riconosciuto, perché non cucinarlo?!”.
Verso settembre 2016, con l’ingresso in Gate dei due soci sovventori
Coop Lombardia e CLO, e con loro
di Gianpaolo Gallorini, tecnologo alimentare, parte la fase di progettazione congiunta del nuovo format di
ristorazione commerciale.
Fiorfood Bicocca è aperto tutti i giorni della settimana dalle 8 del mattino
alle 8 di sera (con una prolungazione degli orari di apertura prevista
per la stagione estiva), ospita diversi
tipi di eventi ogni mese e sta studiando un nuovo format per la cena
per andare incontro al target differente. Per quanto riguarda gli obiettivi a breve termine, Gate intende
perfezionare il progetto pilota in Bicocca. Mentre, guardando al futuro,
l’ambizione è quella di gestire una
catena assicurando in tutti i punti
una continuità qualitativa. Ciò sarà
possibile grazie al fatto che il format
è stato costruito appositamente per
essere replicabile.
A differenziare il punto Bicocca dai
competitor è che a gestirlo c’è una
cooperativa. “Per noi – afferma Fe-
Imprese
derica – il guadagno più grande avviene quando riusciamo a dare una continuità lavorativa ai soci che credono nel
progetto. Il presupposto della cooperativa è che tutti possano prendere parte
alle decisioni. È la prima cosa che abbiamo detto ai ragazzi quando ancora
facevamo i colloqui: questo è un progetto in partenza che va creato insieme
tassellino per tassellino. È un posto di
lavoro dove, mi piace pensare, le persone vengono al mattino con il sorriso”.
Nonostante l’età media dei soci sia molto bassa, la storia di Gate ha qualcosa
da insegnarci: se è vero che le connessioni tra le persone e la loro rete sociale
rimangano dei fattori fondamentali per
fare impresa, anche le competenze,
l’impegno e la costanza sono ingredienti imprescindibili. “Per creare Gate abbiamo lavorato dalle 9 alle 11 e mezzo
la sera. In molti ci hanno chiuso la porta
in faccia, però non ci siamo arresi. Forse una delle cose che ha fatto sì che ci
riuscissimo è il fatto che abbiamo creato una squadra. Come si dice, l’unione
fa la forza”.
13
Coop Alice e Sinergie
diventano una sola realtà
Le cooperative sociali Alice e Sinergie hanno dato vita alla cooperativa Alicenova. Operanti rispettivamente nella provincia di Viterbo e in quella di
Roma, la fusione è il risultato di un percorso iniziato nel settembre 2015, finalizzato alla costruzione di una nuova realtà di cooperazione sociale, in
grado di fronteggiare meglio le sfide proposte dall’attuale contesto storico,
politico e sociale, in costante mutamento.
L’idea di tale percorso è stata sostenuta anche dalla possibilità che le due
cooperative hanno avuto di conoscersi e collaborare nel corso del tempo,
scoprendo di avere un sistema valoriale, strategie operative, visioni future
e missione d’impresa condivise.
Altro punto di forza è la complementarità attuale dei due gruppi. Le competenze, ad oggi presenti nelle due strutture, sono tali da poter costruire
un’organizzazione con una forte professionalità in termini di gestione manageriale dell’azienda, innovazione, qualità e sviluppo. La contiguità geografica dei territori di riferimento delle due realtà ha reso più facile, inoltre,
immaginare la possibilità di costituire una struttura più grande e forte in
grado di muoversi su un territorio più ampio per offrire maggiori garanzie
economiche alla propria base sociale e lavorativa, insieme ad una crescita
in termini di qualità dei servizi e di innovazione. Queste le attività: Servizi
alla persona: disabilità, amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, Piani assistenziali individuali (Pai), centri socio-riabilitativi diurni, attività
di riabilitazione psico-sociale, tirocini formativi, attività velica, soggiorni residenziali, campi solari diurni, interventi educativi, riabilitazione equestre,
servizi di trasporto. Disagio psichico: Piani assistenziali individuali (Pai),
amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, attività socio-riabilitative, tirocini formativi, soggiorni residenziali, attività di integrazione sociale.
Anziani: centro Alzheimer, Piani assistenziali individuali (Pai), progetti di
prevenzione e impegno del tempo libero. Migranti: progetti di prima accoglienza in appartamenti. Minori: campi solari diurni, interventi educativi,
progetti nelle scuole, interventi su Bisogni educativi speciali (Bes), servizi
di pre/post scuola e classe dell’infanzia. Giovani: interventi educativi, progetti nelle scuole, Centri di aggregazione giovanile (Cag), ciclo Informagiovani, Centri di informazione e consulenza (Cic). Dipendenze: Piani assistenza individuali (Pai), attività socio-riabilitative e tirocini formativi, sostegno alla genitorialità. Altri servizi: segretariato sociale, logopedia, fisioterapia, psicoterapia, counseling, neuropsicomotricità, servizio infermieristico,
consulenza psicologica. Produzioni Sociali: agricoltura biologica e sociale,
arti grafiche e artigianato, turismo sociale, impresa di pulizie, manutenzione aree verdi, ristorazione scolastica, organizzazione eventi, organizzazione soggiorni estivi, progettazione e sviluppo.
Imprese
12
Fiorfood il ristorante che fa squadra
Nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. Ogni giorno piatti preparati
da una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore
Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service.
Fiorfood è un nuovo concept di ristorazione ideato da Coop. La novità
del progetto risiede nei piatti proposti quotidianamente: preparati da
una cucina di alto livello, con ingredienti provenienti dalla linea FiorFiore Coop, diversificati e fruibili attraverso un veloce servizio di self-service. Tutto ciò lo si può godere all’interno del locale, predisposto con
tavoli muniti di prese per smartphone, tablet e computer. Il progetto Bicocca prende spunto dalla recente
apertura del FiorFood di Coop Lombardia a Roncadelle (BS), nel centro
commerciale Elnos recentemente
inaugurato. La differenza sostanziale tra i due è la previsione di una gestione da parte di terzi specializzati,
Gate, del punto di Milano.
La storia di Gate inizia prima della
sua nascita, quando nel 2015 i suoi
fondatori si incontrano ad Expo
2015 per la gestione della Business
Lounge di Coop Lombardia dedicata agli incontri relativi al Supermer-
cato del Futuro. Tra loro si instaura
subito una certa sintonia e, finita
l’esposizione, decidono insieme di
trovare un modo per applicare quello che avevano imparato.
“Allora – racconta Federica Ferré,
uno dei soci fondatori – ci siamo
guardati attorno e siamo venuti a
sapere che La Triennale stava per
aprire un bando per l’assegnazione
dei due Expo Gate, al centro di Milano. Non c’era interesse ad avere
all’interno dei negozi: non avrebbero dato un valore aggiunto al quartiere. C’era invece apertura nel conoscere start up o cooperative che
avessero un’idea per un utilizzo diverso di quegli spazi. Al che, abbiamo deciso di provarci e abbiamo
fondato Gate”.
Contrariamente alle aspettative dei
suoi soci, Gate vince il bando. A
quel punto, grazie ad una mole di
lavoro sempre maggiore, Gate decide di offrire delle opportunità di
stage. Valentina Angioli, attuale
coordinatrice di Fiorfood Bicocca, risponde con esito positivo all’annuncio di Federica Ferré, conosciuta
sempre durante Expo 2015. La gestione dell’Expo Gate dura 10 mesi,
in cui gli eventi principali sono stati
della Camera di Commercio, di
Coop Lombardia e di diverse aziende private. La partecipazione dei cittadini, ma anche dei turisti, è sempre stata alta.
A ottobre 2016, però, gli Expo Gate
vengono smontati. Proprio nell’ultimo mese di gestione, però, arriva
un’opportunità. Coop aveva iniziato
ad immaginare un seguito per il Supermercato del Futuro e aveva in
progetto la realizzazione di un prototipo che si prestasse a una fruizione
quotidiana presso il Bicocca Village.
Lo spazio di destinazione era molto
grande. E allora da lì l’idea di Gate:
Coop ha un prodotto già buono e riconosciuto, perché non cucinarlo?!”.
Verso settembre 2016, con l’ingresso in Gate dei due soci sovventori
Coop Lombardia e CLO, e con loro
di Gianpaolo Gallorini, tecnologo alimentare, parte la fase di progettazione congiunta del nuovo format di
ristorazione commerciale.
Fiorfood Bicocca è aperto tutti i giorni della settimana dalle 8 del mattino
alle 8 di sera (con una prolungazione degli orari di apertura prevista
per la stagione estiva), ospita diversi
tipi di eventi ogni mese e sta studiando un nuovo format per la cena
per andare incontro al target differente. Per quanto riguarda gli obiettivi a breve termine, Gate intende
perfezionare il progetto pilota in Bicocca. Mentre, guardando al futuro,
l’ambizione è quella di gestire una
catena assicurando in tutti i punti
una continuità qualitativa. Ciò sarà
possibile grazie al fatto che il format
è stato costruito appositamente per
essere replicabile.
A differenziare il punto Bicocca dai
competitor è che a gestirlo c’è una
cooperativa. “Per noi – afferma Fe-
Imprese
derica – il guadagno più grande avviene quando riusciamo a dare una continuità lavorativa ai soci che credono nel
progetto. Il presupposto della cooperativa è che tutti possano prendere parte
alle decisioni. È la prima cosa che abbiamo detto ai ragazzi quando ancora
facevamo i colloqui: questo è un progetto in partenza che va creato insieme
tassellino per tassellino. È un posto di
lavoro dove, mi piace pensare, le persone vengono al mattino con il sorriso”.
Nonostante l’età media dei soci sia molto bassa, la storia di Gate ha qualcosa
da insegnarci: se è vero che le connessioni tra le persone e la loro rete sociale
rimangano dei fattori fondamentali per
fare impresa, anche le competenze,
l’impegno e la costanza sono ingredienti imprescindibili. “Per creare Gate abbiamo lavorato dalle 9 alle 11 e mezzo
la sera. In molti ci hanno chiuso la porta
in faccia, però non ci siamo arresi. Forse una delle cose che ha fatto sì che ci
riuscissimo è il fatto che abbiamo creato una squadra. Come si dice, l’unione
fa la forza”.
13
Coop Alice e Sinergie
diventano una sola realtà
Le cooperative sociali Alice e Sinergie hanno dato vita alla cooperativa Alicenova. Operanti rispettivamente nella provincia di Viterbo e in quella di
Roma, la fusione è il risultato di un percorso iniziato nel settembre 2015, finalizzato alla costruzione di una nuova realtà di cooperazione sociale, in
grado di fronteggiare meglio le sfide proposte dall’attuale contesto storico,
politico e sociale, in costante mutamento.
L’idea di tale percorso è stata sostenuta anche dalla possibilità che le due
cooperative hanno avuto di conoscersi e collaborare nel corso del tempo,
scoprendo di avere un sistema valoriale, strategie operative, visioni future
e missione d’impresa condivise.
Altro punto di forza è la complementarità attuale dei due gruppi. Le competenze, ad oggi presenti nelle due strutture, sono tali da poter costruire
un’organizzazione con una forte professionalità in termini di gestione manageriale dell’azienda, innovazione, qualità e sviluppo. La contiguità geografica dei territori di riferimento delle due realtà ha reso più facile, inoltre,
immaginare la possibilità di costituire una struttura più grande e forte in
grado di muoversi su un territorio più ampio per offrire maggiori garanzie
economiche alla propria base sociale e lavorativa, insieme ad una crescita
in termini di qualità dei servizi e di innovazione. Queste le attività: Servizi
alla persona: disabilità, amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, Piani assistenziali individuali (Pai), centri socio-riabilitativi diurni, attività
di riabilitazione psico-sociale, tirocini formativi, attività velica, soggiorni residenziali, campi solari diurni, interventi educativi, riabilitazione equestre,
servizi di trasporto. Disagio psichico: Piani assistenziali individuali (Pai),
amministrazione di sostegno, assistenza domiciliare, attività socio-riabilitative, tirocini formativi, soggiorni residenziali, attività di integrazione sociale.
Anziani: centro Alzheimer, Piani assistenziali individuali (Pai), progetti di
prevenzione e impegno del tempo libero. Migranti: progetti di prima accoglienza in appartamenti. Minori: campi solari diurni, interventi educativi,
progetti nelle scuole, interventi su Bisogni educativi speciali (Bes), servizi
di pre/post scuola e classe dell’infanzia. Giovani: interventi educativi, progetti nelle scuole, Centri di aggregazione giovanile (Cag), ciclo Informagiovani, Centri di informazione e consulenza (Cic). Dipendenze: Piani assistenza individuali (Pai), attività socio-riabilitative e tirocini formativi, sostegno alla genitorialità. Altri servizi: segretariato sociale, logopedia, fisioterapia, psicoterapia, counseling, neuropsicomotricità, servizio infermieristico,
consulenza psicologica. Produzioni Sociali: agricoltura biologica e sociale,
arti grafiche e artigianato, turismo sociale, impresa di pulizie, manutenzione aree verdi, ristorazione scolastica, organizzazione eventi, organizzazione soggiorni estivi, progettazione e sviluppo.
Imprese
14
Car Server, auto a noleggio
per tutti i soci Coop
Si estendono a livello nazionale i
vantaggi del noleggio a lungo termine per i soci Coop
Mentre fanno la spesa, i clienti
Coop possono scoprire un modo
diverso di vivere l’automobile: ?essibile, economico e alternativo all’acquisto. Dopo la prima esperienza pilota avviata nel 2016 con
Coop Lombardia, l’accordo si
estende ora a tutta la penisola tramite ANCC, l’Associazione Nazionale Cooperative Consumatori –
Coop, che unisce Coop Alleanza
3.0, Coop Centro Italia, Coop Liguria, Coop Lombardia, Nova Coop,
Unicoop Tirreno, Unicoop Firenze,
Sait e Coop Reno.
La convenzione con l’Associazione
verrà attuata da Car Server attraverso il brand Drive Different, nato
specificatamente per offrire il noleggio a lungo termine ai privati e
allo small business. Con Drive Different, Car Server metterà a disposizione una rete di assistenza capillare che prevede officine e gommisti ubicati a meno di 20 km dai
punti vendita di Coop, per garantire
la massima comodità di servizio.
Oltre a questi vantaggi, i soci Coop
che decideranno di sottoscrivere
un contratto con Drive Different potranno contare su altri privilegi in
esclusiva, in primis un Buono Spesa del valore di 200 euro. Avranno
inoltre la possibilità di scegliere un
vantaggio aggiuntivo extra del valore di 600 euro tra: sconto sul canone, servizio gomme termiche, azzeramento della penale risarcitoria
RCA e Roomy Car (un servizio in-
novativo che permette in alcuni periodi dell’anno di usufruire di
un’auto di categoria superiore alla
propria, esempio: una monovolume con più spazio per andare in
vacanza). Ai soci Coop verranno
riservati veicoli in promozione
esclusiva, mentre i soci dipendenti
avranno diritto anche all’azzeramento della penale risarcitoria sull’assicurazione furto e incendio.
Tutte le convenzioni sono illustrate
sul sito www.ilgustodiguidare.it, la
piattaforma interattiva che permette ai soci Coop di configurare il
proprio noleggio in modo personalizzato, di scegliere l’extra-vantaggio e richiedere l’offerta economica.
“In Italia non esistevano luoghi in
cui i privati e le famiglie potessero
avvicinarsi a questa forma innovativa di mobilità – afferma Giovanni
Orlandini, Amministratore Delegato di Car Server – Insieme a Coop
siamo riusciti ad aprire una nuova
frontiera”.
“Car Server ha già sviluppato attraverso Drive Different alcune
esperienze pilota, come l’inaugurazione di due store dedicati
esclusivamente all’autonoleggio, a
Milano e Reggio Emilia – prosegue Andrea Compiani, Direttore
Commerciale dell’azienda emiliana – Proprio pensando ai privati e
allo small business abbiamo avviato lo scorso anno il percorso
con Coop Lombardia che oggi
possiamo estendere a tutta Italia”.
Car Server tra i main
sponsor della rassegna
“Fotografia Europea”
E’ stata inaugurata il 5 maggio la
nuova edizione di Fotografia Europea e, ancora una volta, Car
Server è tra i main sponsor di
una rassegna dai numeri sempre più importanti: oltre 40 sedi
espositive, 60 fotografi in mostra, 30 mostre, 5 produzioni originali, 10 sedi espositive in città
e 4 partners in regione, incontri,
spettacoli, laboratori e i 300 appuntamenti del circuito Off.
“Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”: al centro dell’edizione 2017 il tema dell’archivio e
di come gli artisti si sono confrontati nel corso degli anni, soprattutto nella contemporaneità,
con questa realtà concreta e
concettuale.
Il 2017 sarà quindi l’anno delle riflessioni sulla memoria e sul futuro, sul potere dell’immagine di
essere la carta topografica del
passato e insieme la rappresentazione propositiva del divenire,
comprensione della realtà, e su
come l'archivio, da deposito del
già divenuto diventi luogo di ricerca di nuovi possibili percorsi
e spunto per un'indagine su archivi digitali, Internet, deep web
e post-verità.
Mostre, conferenze, spettacoli e
attività formative verranno ospitati nelle principali istituzioni culturali e nelle sedi espositive della città e saranno gli ingredienti
di un programma ricco, animato
da protagonisti della fotografia,
della cultura e del sapere.
La rassegna sarà lo stimolo per
sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività e di
pensiero e un modo efficace per
generare un dibattito che negli
anni si è fatto sempre più interessante e coinvolgente, capace
di conciliare partecipazione locale e legami con il territorio con
tematiche globali e riflessioni
universali.
Sociali
15
Itaca: la Comunità Nove
incontra Harold
Montufar Andrade
La Cooperativa Itaca è capofila nella realizzazione di “Sabor, Eco Y
Justo”, un progetto che vede la
preziosa collaborazione di Oikos
onlus e che si realizza nel sud della Colombia, zone in cui la diffusione della coltivazione di coca ha determinato la riduzione graduale della semina delle coltivazioni lecite e
tradizionali, generando importanti
limiti in tutti gli aspetti del settore
agricolo, economico e sociale.
L’obiettivo del progetto è quello di
contribuire in maniera integrata e
significativa a migliorare le condizioni di vita delle organizzazioni dei
produttori di arance, di caffè e della
pianta del fique nell’area, per contrastare concretamente le forme di
oppressione, violenza e ingiustizia
legate al narcotraffico e alla complessa situazione sociale e politica.
Questo mese Oikos ha invitato in
Italia, per una serie di incontri culturali (nell'ambito di VicinoLontano
e di varie manifestazioni pubbliche)
uno dei principali protagonisti del
progetto, per favorire la conoscenza e la sensibilizzazione sulla situazione colombiana, la lotta per i
diritti e contro le mafie, le culture e
le pratiche di pace.
Harold Montufar Andrade è ex sindaco di Samaniego, sequestrato
per sei volte dai gruppi armati colombiani, sopravvissuto agli omicidi
di amici e parenti, uomo di pace e
fondatore di un’università ad essa
dedicata. Mercoledì 17 maggio,
nella sera, Harold sarà tra gli ospiti
al Centro Balducci per il convegno
"Due vite contro le mafie - Peppino Impastato e Harold Montufar
Andrade".
Nella mattina della stessa giornata, sarà ospite nel Parco di Sant'Osvaldo e nella Comunità Nove;
il desiderio è trascorrere con lui
un po' di tempo seguendo insieme
il tema delle forme di oppressione
e delle possibili pratiche di superamento ed emancipazione, noi
rappresentando il passato e il presente di questo parco, lui testimoniando la realtà che vive e in cui si
impegna da anni.
Si è pensato di accogliere Harold e
i rappresentanti di Oikos proponendo un semplice racconto della
storia del manicomio e del suo superamento, e la descrizione di alcuni servizi/progetti dell'oggi, coadiuvati dai partecipanti del Gruppo
Progetto Parco, Gruppo Orto e
Gruppo Attualità e Confronto. Nella seconda parte della mattinata,
nel salone della Comunità Nove,
si potrà ascoltare il contributo di
Harold.
Arca Coop Sociale:
presentate
le linee guida
per la cura
nell’infanzia
“Educare, Educarsi – Linee guida per l’educazione e la cura
delle bambine e dei bambini nell’infanzia” questo il tema del
convegno promosso da Arca
cooperativa sociale che si è
svolto il 6 maggio a Scandicci
nell’auditorium di Piazza della
Resistenza il Convegno.
Le linee guida presentate in occasione di questo seminario rappresentano il frutto di un percorso di condivisone di valori, pensieri e metodi costruiti ed elaborati dai gruppi di lavoro della
cooperativa Arca negli anni di
gestione dei servizi all’infanzia.
La pubblicazione apre la strada a
due nuovi obiettivi: divulgare ed
approfondire le buone pratiche
adottate nei servizi educativi di
Arca, e alimentare una reale cultura dell’infanzia, per costruire
responsabilità educativa nella
crescita dei futuri cittadini, dando voce e visibilità ai diritti dei
bambini e delle bambine.
Al seminario hanno partecipato il
Comune di Scandicci rappresentato dall’assessore alla Pubblica Istruzione Diye Ndiaye, la
vice Presidente di Legacoopsociali Eleonora Vanni, il Dottor
Domenico Barillà psicoterapeuta, la Prof.ssa Clara Silva dell’Università di Firenze.
All’iniziativa hanno partecipato
oltre 420 persone provenienti
dai servizi all’infanzia e dal mondo cooperativo. Nel pomeriggio
si sono divisi in 4 sotto gruppi tematici di lavoro/approfondimento
dislocati nell’area metropolitana
fiorentina per delle sessioni laboratoriali:
1/ Cura dello spazio – Albero Nido Calenzano ; 2/ Documentare
per i bambini; momenti di cura e
gioco – AlberoMago Scandicci;
37 Educare insieme alle famiglie
– Rosso Canarino Firenze; Coerenza Educativa – progetti di
continuità 0-6 – Koala Blu Firenze.
Legalità
16
Milano, inaugurato
Murale Legalità
e Cantiere dell’Ortica
Sabato 6 maggio è stata una giornata di inaugurazioni nello storico
quartiere dell’Ortica, un quartiere
ricco di cultura, cantato da Jannacci e da Nanni Svampa, raccontato
da pellicole come “Miracolo a Milano” e “Rocco e i suoi fratelli”.
Con un significativo intreccio tra vissuti e generazioni, la Cooperativa
edificatrice Ortica e la cooperativa
sociale Il Melograno Onlus hanno
presentato due progetti che hanno
come filo conduttore la diffusione
della creatività e delle arti, insieme
al rafforzamento dei legami comunitari.
In via San Faustino 5, è stato inaugurato il murale “I volti della legalità”, dedicato a personaggi che si
sono distinti per l’impegno civile nel
contrasto alla criminalità organizzata: Emilio Alessandrini, Giorgio Ambrosoli, Tina Anselmi, Mauro Brutto, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Lea
Garofalo, Walter Tobagi. L’opera è
stata realizzata dal celebre duo di
artisti urbani Orticanoodles in collaborazione con gli studenti delle
scuole superiori della zona (Liceo
linguistico Manzoni, Istituti Pasolini
e Vespucci) e dalla Laba – Libera
accademia di belle arti di Brescia.
Un regalo di bellezza e colore per il
quartiere da parte di un folto gruppo di organizzazioni: Anpi, Anppia,
Aned, Circolo dell’Ortica, Coopera-
tiva Edificatrice Ortica, Coop.
Seao, Fiap, Il Melograno Onlus,
Teatro dei Martinitt, Balera dell’Ortica. Uno strumento per trasmettere ai giovani la memoria e il
senso dell’impegno per la legalità
e i diritti. Erano presenti all’inaugurazione le autorità cittadine e
del Municipio 3. Nel corso dell’evento si sono esibiti la rock band
“Nemesis” e MC (“maestro di cerimonia”, cioè cantante rap) Kairo,
che ha presentato un brano inedito.
Questi momenti musicali hanno
rappresentato il trait d’union con
“Il Cantiere dell’Ortica”, laboratorio
urbano delle arti, progettato da Il
Melograno Onlus e finanziato grazie al crowdfunding civico del Comune di Milano. I giovani musicisti, infatti, sono i primi beneficiari
del supporto fornito dal Cantiere a
chiunque – giovane e non, professionista o amatore – cerchi indicazioni e occasioni per esibirsi o far
conoscere le proprie opere. Alle
12.30 ci si sposterà quindi nella
sede del Cantiere, in via Ortica
10, dove verranno presentati alla
cittadinanza i locali, recentemente
ristrutturati, scoperte le targhe con
i nomi dei finanziatori e consegnate le ricompense del crowdfunding.
Bergamo:
false coop,
un protocollo
d'intenti
per contrastarle
Promuovere azioni capaci di
contrastare la falsa cooperazione, avviare una corretta politica
degli appalti e valorizzare pratiche di welfare aziendale nel
mondo cooperativo.
È l’intento del protocollo d’intenti
“Cooperare, una responsabilità
da condividere”, sottoscritto da
ConfCooperative Bergamo, LegaCoop Bergamo, AGCI Bergamo, insieme a Cgil Cisl Uil provinciali, e presentato nel primo
pomeriggio di lunedì 8 maggio.
“L’obiettivo – sostengono i firmatari – è quello di agevolare lo
sviluppo economico e sociale
del territorio all’insegna della legalità, della tutela dei diritti, dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale e legato all’economia cooperativa. È richiesto
un impegno condiviso da parte
di tutti gli attori sociali affinché
sia tutelata la cooperazione autentica e combattuta quella che
non lo è, ovvero quell’insieme di
soggetti che utilizzano la forma
imprenditoriale cooperativa in
maniera strumentale e spesso ai
limiti o oltre i limiti della legalità”.
Alla conferenza stampa, nella
sede di ConfCooperative Bergamo in via Serassi, erano presenti il presidente di Confcooperative Giuseppe Guerini, il coordinatore di Legacoop Lodovico
Patelli, la responsabile AGCI
Cinzia Sirtoli e i segretari generali provinciali di CGIL CISL UIL,
Gianni Peracchi, Ferdinando
Piccinini e Amerigo Cortinovis.
Cultura
17
Premio di laurea
“Daniele Curina”
per la migliore tesi
sulla cooperazione
Duemila euro a chi candiderà la migliore tesi dedicata ai temi della
cooperazione: questo il valore del
Premio di Laurea “Daniele Curina”,
istituito dall’Università degli Studi di
Ferrara in collaborazione con Legacoop Estense, Comune di Berra
e la sezione berrese dell’A.N.P.I., e
finanziato dalle cooperative Cidas
e Cir Food. Il bando, giunto alla terza edizione, è stato pubblicato sul
sito dell’Università di Ferrara e rimarrà aperto fino al 18 gennaio
2018. Potranno candidarsi laureandi o laureati nei Dipartimenti di
Economia e Management, Giurisprudenza o Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara,
che abbiano svolto la tesi di laurea
su temi sociali, storici, economici o
giuridici legati alla cooperazione.
Il bando è stato presentato agli studenti durante un’iniziativa pubblica
svolta mercoledì 3 maggio, nell’Aula Magna della Facoltà di Economia. L’incontro è stata l’occasione
per dialogare con i partecipanti alle
precedenti edizioni del Premio, che
hanno avuto modo di presentare le
proprie tesi di laurea e raccontare
le esperienze svolte in ambito cooperativo. Dopo il saluto iniziale del
prorettore Enrico Deidda Gagliardo
e della direttrice del dipartimento di
Economia Simonetta Renga, la docente Monia Castellini e il presidente di Legacoop Estense Andrea
Benini hanno illustrato le tematiche
più attuali dell’impresa cooperativa.
E’ seguito il dialogo con gli ex-studenti, che ha visto intervenire anche il vicepresidente di Cidas Cristiano Capisani.
“Con questa iniziativa – afferma
Andrea Benini – vogliamo stimolare l’interesse degli studenti per la
cooperazione che, soprattutto oggi, può dare risposte ai bisogni di
lavoro e autorealizzazione dei giovani». Il prorettore Deidda Gagliardo e la direttrice Renga sottolineano «l’importanza di un’iniziativa che consolida la collaborazione
tra l’università e Legacoop, favorendo il legame con il contesto socio-economico del territorio”.
Il Premio è nato per ricordare Daniele Curina, figura di spicco della
cooperazione ferrarese e della vita politica e sociale del territorio.
Dopo aver ricoperto diverse cariche amministrative, in particolare
quella di vicesindaco del Comune
di Berra, Curina ha dedicato la
propria vita professionale alla valorizzazione di Cidas di Copparo,
che è diventata oggi la principale
cooperativa sociale del territorio.
Ha inoltre contribuito al rilancio
della ristorazione collettiva e
aziendale, guidando importanti
settori della cooperativa CIR-Food
di Reggio Emilia.
Il bando è disponibile sul sito dell’Università.
Centro Italiano
Documentazione
Cooperazione:
rinnovati
gli organi sociali
Il 5 maggio 2017 si è svolta l'Assemblea dei soci del Centro
che, dopo aver approvato il bilancio dell'esercizio del 2016, e
approvato la relazione di attività
presentata dal Direttore Elena
Romagnoli, ha nominato il Consiglio di Amministrazione ed il
Collegio Sindacale per il prossimo triennio.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da:
Mauro Lusetti - Legacoop
Rita Ghedini - Legacoop Bologna
Giovanni Monti - Legacoop Emilia-Romagna
Gianpiero Calzolari - Granlatte
Società Cooperativa
Lorenzo Cottignoli - Assicoop
Romagna Futura
Gianfranco Franchi - Coop Ansaloni
Franca Guglielmetti – Cadiai
Andrea Mascherini - Coop Reno
Stefano Minin - CoopAlleanza
3.0
Enea Mazzoli – Unipol
Maria Antonietta Pasquariello Camst
Stefano Scavo - Scs Azioninnova
Tiziano Tassoni - Assicoop Bologna
Il Consiglio, successivamente,
ha confermato quale presidente,
Mauro Lusetti e nelle cariche di
vicepresidenti Rita Ghedini e
Giovanni Monti.
Il Collegio Sindacale è stato riconfermato nelle persone di Cosetta Marocchi, presidente, di
Roberto Genco e di Igor Skuk,
quali sindaci effettivi e di Ornella
Montanari e Alberto Fioresi quali
sindaci supplenti.
L'assetto organizzativo del Centro è costituito da due persone:
Elena Romagnoli, direttore; Anna Gurioli, documentalista
Legacoop
18
Toscana: nasce
l’Area Lavoro, presidente
Angelo Migliarini
Si è costituita formalmente il 5 maggio l’Area Lavoro di Legacoop Toscana. Dopo un percorso di 12 mesi che ha visto le associazioni della
Produzione e Lavoro e quella dei
Servizi confrontarsi sui problemi
del presente e le opportunità del futuro, nasce una nuova realtà: quella di una governance comune e di
un soggetto unico della rappresentanza della cooperazione di lavoro
- oltre un miliardo e 300 milioni di
valore della produzione e 316 cooperative associate, per un totale di
più di 19mila soci e oltre 18mila addetti.
“L’Area Lavoro che nasce oggi – ha
dichiarato il presidente Angelo Migliarini (nella foto) – vuole potenziare le sue funzioni istituzionali,
normative, di tutela organizzata di
interessi, di promozione esterna e
di crescita interna. Quella che si va
a comporre è una rappresentanza
che si legittimerà in base al valore
aggiunto in grado di creare, che sarà utile se riuscirà a porgere agli
associati e ai soci lavoratori quegli
utensili che da soli non riuscirebbero ad ottenere”.
Migliarini ha inoltre ricordato come i
cooperatori dell’Area Lavoro da un
lato siano in grado di porsi “comeportatori sani di un mercato moderno con grandi margini di sviluppo e
con una tenuta che si legge nei nu-
meri, nel portafoglio commesse e
nella soddisfazione dei clienti.
Siamo lo snodo tra produzione
materiale-immateriale e le dotazioni infrastrutturali, i sensori in
grado di raccogliere l’innovazione
pertinente, trasferirla al cliente e
accrescere le sue efficienze, le
sue redditività, la sua competitività. Siamo la produzione e i servizi.
Produrre lavoro è la nostra vocazione”.Dall’altro lato il presidente
dell’Area Lavoro ha citato le diverse esperienze italiane di workersbuy out, nel momento in cui in
Toscana proprio Legacoop sta lavorando per una positiva conclusione della vicenda della Cartotecnica Maestrelli di Sovigliana di
Vinci.
All’incontro sono intervenuti anche
Mauro Lusetti, presidente Legacoop nazionale; Cristina Grieco,
assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Toscana; Federico Gianassi, assessore al Lavoro del Comune di Firenze.
Veneto: direzione
allargata per
il confronto
e la crescita interna
È stata per Legacoop Veneto
una direzione regionale allargata
a tutte le cooperative associate,
quella del 12 maggio scorso a
Mestre: un momento di riflessione e di confronto interno, per
crescere insieme facendo patrimonio comune dei diversi percorsi di cambiamento e innovazione avviati dai singoli come
dall’organizzazione. Nella mattina si è proceduto con le approvazioni del rendiconto 2016 e
del budget di previsione 2017, e
l’aggiornamento dei componenti
della direzione generale.
Ha fatto seguito poi il workshop
intitolato “Cambia la società,
nuovi bisogni, nuova imprenditorialità cooperativa: le risposte
della cooperazione ai cambiamenti e ai nuovi bisogni”, che attraverso la “narrazione” di alcune esperienze ha messo al centro la capacità delle imprese
cooperative e della rappresentanza di intercettare i nuovi bisogni della società e di mettere in
campo nuove risposte, trasformandole in imprenditorialità, valorizzando la mutualità e generando valore.
Hanno dialogato il presidente di
Legacoop Veneto Adriano Rizzi,
Emilia Carlucci, vicepresidente
di Legacoop Veneto, Giancarlo
Ferrari, direttore di Legacoop,
assieme ai presidenti delle cooperative, testimoni delle buone
pratiche dei settori cooperativi:
Cristina Bertucco di coop San
Marco, Demetrio Chiappa di Doc
Servizi, Linda Croce di Azalea,
Umberto Farenzena di Cadore,
Anna Fiscale di Progetto Quid, e
ancora, Gabriele Nicolis di Energia Verde Forgreen, Claudio Pasquon di Sportarredo, Paolo Pastore di Fairtrade, Lucio Biondaro vicepresidente di Gruppo
Pleiadi, e Carlo Zagato di Porto
Alegre. Ha coordinato la giornalista, responsabile dell’ufficio
stampa di Legacoop Veneto,
Marta Giacometti.
Bilanci
19
Gruppo Granterre-Parmareggio:
il fatturato cresce a 325 milioni
Sono stati presentati il 12 maggio
all’Assemblea dei Soci il bilancio di
esercizio e il bilancio consolidato
2016 del Gruppo Granterre-Parmareggio, leader e specialista nel
mercato del Parmigiano Reggiano.
Un bilancio che, grazie ai risultati
conseguiti, consente di definire anche il 2016 un anno di ulteriore rafforzamento: crescono i volumi e i
fatturati. sia in Italia che all’estero.
E questa crescita, che prosegue da
diversi anni nonostante un contesto tutt’altro che facile, consente di
riconoscere ai soci quasi 4 milioni
di euro di dividendi e di ristorno sui
conferimenti, aggiuntivi rispetto ai
valori di mercato già liquidati in corso d’anno.
I risultati della gestione 2016 del
Gruppo Granterre-Parmareggio
Questi i dati principali dell’esercizio
2016: il fatturato consolidato del
Gruppo ha superato i 325 milioni di
euro, in crescita di oltre 32 milioni
sul 2015 (+11%), dovuta in gran
parte alla crescita dei volumi.
Straordinari i risultati dei prodotti a
marchio Parmareggio, che rappresentano la grande forza e il successo della strategia del Gruppo: il
fatturato di questi prodotti ha superato i 143 milioni di euro, con un incremento di quasi 18 milioni di euro
(+14%) rispetto ad un già strepitoso 2015. A volume la crescita è
stata superiore al 9%, grazie in
particolare agli incrementi registrati
da grattugiati, Parmareggio snack
e burro.
Ma il prodotto che più ha caratterizzato il 2016 è stato sicuramente
“l’ABC della merenda”. Complessivamente sono state vendute
quasi 20 milioni di confezioni, grazie anche alle riuscite campagne
televisive andate in onda nell’anno.
Un altro successo, ancora una volta legato all’innovazione, ad una
efficace comunicazione ed alla
notorietà del marchio Parmareggio. La capacità di innovare e di
seguire i nuovi trend di consumo
costituisce una fondamentale e
solida base per il futuro.
Parmareggio si è confermata la
marca leader di mercato nei pezzi
e dei bocconcini (grazie all’eccellenza di Parmareggio 30 mesi e
Parmareggio Snack), nei grattugiati e nel burro, ed è al terzo posto nei formaggini, e al secondo
posto nelle fettine, forte della sua
esclusiva offerta a base di Parmigiano Reggiano (i Formaggini, i
Cremosini e le Fettine Parmareggio).
Risultati resi possibili anche dagli
importanti investimenti in marketing: oltre 6 milioni di euro destinati in particolare alla comunicazione televisiva e al concorso e alla
raccolta punti digitale “Tesori del
Gusto”, realizzata insieme a Grandi Salumifici Italiani.
Il fatturato export, realizzato in oltre
50 Paesi, ha superato i 48 milioni
di euro, con un incremento di 5 milioni di euro (+12%) per effetto di
una crescita dei volumi venduti superiore al 10%. Analoghi incrementi con analoghi risultati sono stati
ottenuti dai marchi Parmareggio e
Parmissimo, che rappresentano oltre il 50% delle vendite all’estero.
Da sottolineare, in un anno ancora
una volta caratterizzato da grandi
tensioni sull’occupazione, il lieve
incremento degli organici del Gruppo, che ammontano a 302 unità.
Il significativo aumento dei volumi,
in particolare dei prodotti a marchio
Parmareggio, e un generalizzato
recupero di efficienza a tutti i livelli
hanno quindi consentito al Gruppo
Granterre-Parmareggio di fronteggiare la riduzione delle marginalità
medie dovuta agli aumenti di costo
delle materie prime: tutto ciò si è
tradotto in un utile netto di quasi 7
milioni di euro, che conferma il successo del “progetto Parmareggio”,
il cui obiettivo è garantire ai soci risultati rilevanti e solidi nel tempo,
indipendentemente dalle quotazioni
di mercato del Parmigiano Reggiano.
I risultati ottenuti e la continua capitalizzazione effettuata dai soci hanno ulteriormente rafforzato per quasi 3 milioni di euro il patrimonio netto del Gruppo, salito a circa 89 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto è rimasto sostanzialmente
stabile a 106 milioni di euro.
Questa solidità e questi risultati
hanno favorito la crescita dei soci
del Gruppo: le forme conferite hanno sfiorato le 300 mila, con una
crescita di oltre 70 mila forme
(+32%) negli ultimi due anni, quasi
equamente ripartita tra maggiori
conferimenti dei soci storici e soci
entrati nel 2014.
Grazie a questi risultati l’Assemblea
dei Soci potrà deliberare di destinare ai soci circa 4 milioni di euro di
dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di
mercato già liquidati nell’anno.
Bilanci
20
Cac presenta numeri in positivo,
valore della produzione a +27%
La C.A.C., una delle principali realtà
internazionali della moltiplicazione
sementiera, chiude il suo bilancio
in positivo, nonostante il difficile andamento economico del settore
agricolo degli ultimi anni, dovuto,
fra le altre cose, alla crisi dei consumi internazionali e al clima sempre più instabile. Il valore della produzione del 2016 è di oltre 35 milioni di euro e la liquidazione ai Soci supera i 20 milioni di euro (+27%
rispetto al 2015).
La produzione delle sementi del
2016 è da considerarsi, dunque,
nettamente positiva. L’annata appena trascorsa è in assoluto quella
con il maggiore numero di ettari: il
totale, sia per quanto riguarda la
coltivazione in conferimento che
sotto la forma contrattuale di Organizzazione Produttori, ammonta ad
oltre 6.100 ettari (+20% rispetto al
2015). È stata generata, inoltre,
una liquidità tra accantonamenti e
ammortamenti di circa 4,4 milioni
euro e sono stati più di 77.000 i
quintali di seme conferiti (+40% rispetto al 2015).
Il premio qualità per la Cooperativa
è rimasto un obiettivo imprescindibile: i parametri dei premi hanno
subito un aumento del 40% rispetto
all’anno precedente, impegnando
una cifra di circa 1.570.000.00 euro. In aggiunta, è stato istituito anche il riconoscimento del premio
dipendenti, che tiene conto di diversi parametri tra cui l’incidenza
dei costi e la percentuale di liquidazione ai soci. L’occupazione
complessiva è cresciuta a 283
persone, diviso in 167 uomini e
116 donne.
L’Emilia Romagna è il cuore della
riproduzione di colture sementiere, con una produzione di oltre
60.000 ettari, pari a circa il 26%
della produzione nazionale. La regione è leader di riferimento con
un distretto sementiero in Romagna, con oltre 12.000 ettari di colture orticole da seme ed il 100%
delle produzioni di bietola da zucchero portaseme ancora ben consolidata e professionalizzata. Prima regione in Italia nella moltiplicazione di foraggere (15.000 ettari
di erba medica, che rappresentano il 50% del prodotto in Italia) oltre ad altre eccellenze come grano tenero ed oleaginose.
Il Presidente Giovanni Piersanti
sottolinea i risultati ottenuti negli
ultimi tre mandati: sono stati effettuati oltre 23,5 milioni euro di inve-
stimenti, il patrimonio della Cooperativa è passato da 16 milioni a
21,3 milioni euro, sono stati aggiornati i listini, i premi e le integrazioni
e rispettate sempre le liquidazioni
ai soci. La Cooperativa Agricola
Cesenate è leader in Italia nel settore della moltiplicazione di sementi. Costituita dai primi agricoltori
delle vicine frazioni di Cesena il 6
maggio 1948, associa oggi oltre
2.200 imprenditori agricoli, impegnati nella moltiplicazione di colture
da seme, distribuiti su dieci regioni
italiane ed è riconosciuta come prima Organizzazione di Produttori Interregionale. L’attività economica di
C.A.C. è fortemente orientata all’esportazione in Europa, America ed
Estremo Oriente, su cui realizza
l’80% del fatturato.
Con il Bilancio 2016 sì è concluso
anche il mandato triennale del
Consiglio di Amministrazione, e durante l’Assemblea è stato nominato
il nuovo CDA. Si è deciso di lasciare invariato il numero dei membri
del Consiglio a 25, stante l’equilibrio ottimale di rappresentanza dei
Soci e dei bacini produttivi di riferimento. Anche la ripartizione territoriale dei consiglieri è rimasta invariata: 16 per l’Emilia Romagna, 6
per le Marche, 2 per il Molise/Puglia, 1 per l’Umbria/Toscana. Sono
stati confermati 19 consiglieri e nominate 6 nuove proposte, garantendo un rinnovamento superiore al
20% del Consiglio stesso. Tra i 6
Soci facenti parte il nuovo CDA vi
sono anche 2 imprenditrici. Il numero complessivo di presenze
femminili è aumentato così da 2 a
4, su 25 membri totali.
Il nuovo CDA ha confermato, nel
corso della sua prima riunione,
Giovanni Piersanti quale Presidente della Cooperativa e Claudio Pastocchi quale Vicepresidente. Analogamente, sono stati confermati
Stefano Balestri, nel ruolo di Direttore Commerciale e di Produzione,
e Andrea Maltoni quale Direttore
Finanziario e del Personale.
In breve
Progetto Quid
candidato al premio
“La Buona vernice”
Tra gli 84 candidati al premio “La
Buona vernice” dell’azienda Renner
Italia, anche la cooperativa sociale
veronese Progetto Quid. Il premio,
che gode del patrocinio del Comune
di Bologna e della città di Manerbio,
assegna 35mila euro complessivi ai
primi dieci progetti di rilevanza sociale. Per votare, e sostenere, progetto
Quid è sufficiente esprimere la preferenza online al seguente link (c’è
tempo fino all’8 settembre): http://bit.ly/LaBuonaVernice_ProgettoQUID
La cooperativa promuove valori come la solidarietà e la sostenibilità
ambientale, economica e sociale.
Con la produzione di collezioni di
moda etica, Quid, infatti, favorisce
l’inserimento lavorativo di persone a
rischio di disoccupazione e in situazioni di fragilità sociale. Ad oggi la
cooperativa impiega più di 70 lavoratori, il 65% in situazioni di fragilità. I
ritmi di sviluppo e crescita dell’impresa danno modo di sperare in un’ulteriore espansione dell’organico, favorendo l’impiego di un numero sempre crescente di persone.
E ancora, l’impegno etico di Quid per
l’ambiente si orienta verso la scelta
di adoperare tessuti di rimanenza, e
in ottimo stato, che prestigiose
aziende italiane non hanno più modo
di riutilizzare nei processi produttivi.
Con la propria attività di recupero,
Quid contribuisce a contrastare i livelli di inquinamento derivanti dai
processi di macerazione: nel 2016 la
cooperativa ha rigenerato 20mila
tonnellate di materiali tessili, determinando (in base a uno studio del
Distretto di Prato) un risparmio di 60milioni di kilowatt di energia, di 500mila metri cubi d’acqua, di 650 tonnellate di ausiliari chimici e 300 tonnellate di coloranti, evitando l’immissione nell’atmosfera di 18mila tonnellate di CO2 e mille tonnellate di
anidride solforosa.
21
Consorzio Parsifal:
il docufilm “Ivana”
al Festival di Cannes
Era il 2015 quando il Consorzio
Parsifal, in collaborazione con altre
importanti realtà della cooperazione sociale del territorio, realizzò un
progetto sperimentale di contrasto
della povertà. Il progetto, chiamato
“Percorsi inclusivi”, fu finanziato
dalla Regione Lazio, riguardò l'intera provincia di Frosinone e presentò diversi elementi innovativi.
Anche per rendicontarne i risultati, il
Consorzio Parsifal decise di fare
qualcosa di nuovo. Accanto ai classici strumenti (report, relazioni, powerpoint, comunicati, convegno)
commissionò a Save The Cut,
agenzia specializzata in storytelling, due video. Il primo per descrivere i risultati attraverso la tecnica del
motion graphic. Il secondo, un breve documentario, per raccontare la
storia di Ivana: una dei 128 utenti
diretti dei servizi attivati attraverso
il progetto. Il docufilm prese semplicemente il nome “Ivana”.
Radici Future
racconta i valori
della cooperazione
Realizza servizi giornalistici, ma anche attività di formazione per diffondere i risultati di ricerca e sviluppo, e
produce audiovisivi e prodotti multimediali. È la cooperativa Radici Future di Bari che ha presentato due
progetti che Coopfond ha scelto di
sostenere con il Fondo di Promozione attiva, riconoscendone il valore di
promozione della cultura e dei valori
cooperativi.
Radici Future ha 40 soci tra giornalisti, sociologi, creativi, autori e scrittori, musicisti progettisti di formazione,
vignettisti e disegnatori, cameramen
e ricercatori e produce – tra l’altro –
un magazine online (http://www.radicifuturemagazine.it). In questi anni
ha realizzato anche campagne di
comunicazione per denunciare fenomeni di sfruttamento e illegalità.
A Coopfond ha proposto di realizzare
un’inchiesta quali/quantitativa sui bisogni dei braccianti in Puglia: evoluzione di un lavoro già effettuato nella
provincia di Bari e per la sola manodopera femminile in collaborazione
con Action Aid. L’indagine durerà 12
mesi, si propone di raggiungere almeno 120 braccianti e assume particolare valore in questo periodo, in
cui iniziative per dare dignità e legalità al lavoro bracciantile vedono fortemente impegnata la cooperazione.
Il secondo progetto si chiama “Noi –
Storytelling” e consiste in otto libri
scritti da autori e giornalisti professionisti che, vivendo la vita della
cooperativa fianco a fianco con i soci, diano l’opportunità al grande pubblico di conoscere i valori, il rapporto
con il territorio del vivere in cooperativa, apprezzandone le storie vissute
giorno dopo giorno nell’esperienza
di un cammino comune.
In breve
Samarcanda
festeggia
25 anni di attività
Era il maggio del 1992 quando, a
Roma, undici tassisti firmano
l’atto costitutivo della Cooperativa di servizi Samarcanda
065551. La scelta del nome non
fu casuale: Samarcanda era infatti nota nell’antichità con l’appellativo di “Roma d’Oriente”,
mèta di sogni e splendidi viaggi.
Crocevia di intensi scambi commerciali, costituì un esempio
tangibile di pacifica convivenza
di razze, religioni e abitudini
molto diverse tra loro. Per cogliere le opportunità culturali e di
mercato, si aveva bisogno di
convivenza pacifica, di apertura
nei confronti della “diversità”, di
efficienza produttiva.
Sono passati 25 anni da quel
giorno ed oggi Samarcanda
065551 è una realtà consolidata
nel panorama del servizio taxi.
Una flotta di 360 taxi di segmento medio-alto, gestiti da altrettanti soci della cooperativa, che
offrono servizi all’avanguardia
orientati alla soddisfazione del
cliente.
Ogni tassista Samarcanda
065551 aderisce ad un vero e
proprio progetto professionale,
fatto di qualità certificata ISO
9001:2008, di ricerca e sviluppo,
di attenzione all’ambiente, di organizzazione e di trasparenza
del servizio.
22
CADIAI flah mob “Che cosa ci tolgono le mafie?”
Che cosa ci tolgono le mafie? Dopo
il Flash Mob dello scorso anno,
CADIAI è tornata a ballare in piazza per rispondere a questa domanda e per riappropriarsi in maniera
simbolica delle parole positive che
le mafie tentano di cancellare.
Memoria, lavoro, giustizia sociale,
impegno, legalità democratica sono alcuni dei termini che ad uno ad
uno sono sfilati nel Flash Mob organizzato dalla Cooperativa sociale e Libera giovedì 11 maggio nella
Galleria Falcone Borsellino di Bologna. Un luogo non casuale perché
è sede di un bene confiscato da
anni alla mafia e ad oggi non ancora assegnato.
Non era necessario ballare, l’importante era essere in tanti per dare
alla domanda una risposta positiva
e un messaggio di speranza.
Alleanza Pesca:
"Semplificare
le norme di settore"
“Semplificare, ammodernare e snellire la complessa rete di normative
che costringe troppo spesso i pescatori europei nelle vesti di burocrati
prima ancora che di operatori e imprenditori ittici. In questa ottica apprezziamo, nelle premesse, l’obiettivo che intende raggiungere la proposta di regolamento europeo sulle misure tecniche per la pesca, che punta a voltare pagina e a mandare in
soffitta, tra gli altri, anche il vecchio
regolamento del Mediterraneo. Un
progetto ambizioso che però, per essere realmente utile alla gestione del
settore, deve sapere recepire meglio
le specificità territoriali”.
Così l’Alleanza delle Cooperative pesca commenta l’accordo raggiunto
dal Consiglio agricoltura e pesca
dell’Unione europea sulla proposta
di regolamento per la conservazione
delle risorse ittiche e la protezione
degli ecosistemi marini attraverso
misure tecniche che disciplinino modalità, tempi e luoghi della pesca.
“Un testo, prosegue l’Alleanza, che ci
auguriamo venga oltremodo migliorato grazie anche al lavoro del Parlamento europeo, dando più voce alle
istanze dei pescatori che operano
nel nord e nel sud dell'Europa rendendo possibile la richiesta di modifica delle misure tecniche anche dai
singoli Stati membri per cogliere le
specificità di condizioni locali, senza
vincoli ad accordi tra Stati e rispetto
ai piani di gestione multiannuali.
Troppo spesso infatti registriamo ancora scelte legislative non sempre in
linea con le realtà locali, in particolare quella italiana e mediterranea.
Occorre più concertazione, più coraggio da parte comunitaria nel voler
applicare fino in fondo i principi della
regionalizzazione, senza più retaggi
di dirigismo che purtroppo hanno caratterizzato in negativo, almeno sin
qui, la politica della pesca brussellese, fin troppo schiava di approcci improntati al micro-management. Se le
risorse stanno in crisi non è colpa
dei pescatori. Anzi, conclude l’Alleanza, occorre evitare che il prossimo stock da proteggere sia proprio
quello dei nostri pescatori."
In Breve
Sopred: la filiera dell’erba medica punta alla Cina
Ottocentocinquanta soci agricoltori,
una sessantina di lavoratori, ottocento ettari di nuove semine all'anno, due stabilimenti a nord e a sud
di Ravenna e un'attività per il 70 %
dell’intera produzione rivolta all'export: la Sopred di Campiano rappresenta una cooperativa all'avanguardia nella filiera romagnola dell'erba medica.
L'assemblea dei soci celebrata alla
CAB di Campiano lo scorso 5 maggio ha evidenziato il ruolo importante che questa coltura ha per i
produttori, sia in termini di rotazione che di reddito. L'erba medica,
infatti, oltre a essere una "azotofissatrice” è fondamentale per la rotazione e ha garantito liquidazioni ancora interessanti. Fondamentale
per questa coltura è l'integrazione
della produzione di foraggi con
quella di seme, in un 2016 particolarmente complesso per l'operatività della cooperativa.
Il foraggio disidratato di Sopred è
esportato in gran parte negli Emirati Arabi, nei paesi del Mediterraneo
ed anche nei paesi asiatici quali il
Giappone e Taiwan. Prossimamente anche la Cina, infatti l'Italia attraverso l’AIFE (Associazione Italiana
Foraggi Essiccati) ha terminato l’iter di accreditamento per avviare
l’esportazione in Cina. Dopo oltre
24 mesi di lavoro, Sopred è in attesa nei prossimi mesi di ricevere il
benestare ed entrare in quel mercato.
Dal 2013 ad oggi Sopred ha sostenuto investimenti importanti per
l'efficientamento degli impianti, nell'ordine di diversi milioni di euro, investimenti mirati alla riduzione dei
costi di produzione e a ridurre coi
propri impianti l’impatto ambientale.
23
Sopred al fine di migliorare la valorizzazione del prodotto dei propri Soci,
oltre ad avere certificazioni di qualità,
ha avviato alcuni progetti innovativi
che si stanno testando: la produzione
di un prodotto chiamato Agripellet è
uno di questi, cioè la produzione di
Pellet di foraggio che non può essere
destinato all’alimentazione animale,
ma destinato alla combustione; mentre la produzione di Pellet destinato ai
biodigestori, avviata già da tempo è in
fase di commercializzazione.
Sopred ha partecipato attivamente alla
solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto, donando
un carico di balloni di foraggio agli
agricoltori che hanno stalle nelle Marche.
Airces, i workshop di maggio
Nel corrente mese di maggio saranno organizzati da AIRCES, congiuntamente a Legacoop Emilia
Romagna, due incontri di studio
molto particolari e di grande attualità per revisori e cooperative.
Il primo (16 maggio ore
14.30-17.30) su: “Cyber security e
privacy in azienda: il nuovo regolamento europeo, gli impatti organizzativi, le soluzioni operative e tecnologiche” con la collaborazione
della società My Way.
I relatori sono il Dott. Federico Cattabiani – Responsabile Commerciale settore Cooperazione My
Way Security e il Dott. Guido Mondelli – Amministratore Delegato
My Way Security
Il secondo (30 maggio ore
14.30-17.30) su “L’iper ammortamento e la maggiorazione per i beni immateriali dell’agevolazione fiscale e di perizia per industria 4.0”
con la collaborazione della Cooperativa Protendo. I relatori sono:
Dott. Ing. Andrea Cenni Segretario
Ordine Ingeneri di Bologna e associato PROTENDO soc. coop; Dott.ssa Barbara Pangaro – Dott.
Comm. – Uff. Fiscale Legacoop
Bologna; Dott.ssa Lorella Piazzi –
Dott. Comm. – Uff. Fiscale Legacoop Bologna; Dott. Ing. Marco
Guerra – Iscritto all’Ordine Ingegneri di Bologna e associato PROTENDO soc. coop
Entrambi i workshop sono gratuiti,
entrambi avranno luogo a Bologna
presso la Torre Legacoop e entrambi sono accreditati, ai fini della
formazione continua, dall’Ordine
dei Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili.
Identici sono poi i destinatari dei
due incontri: dirigenti, quadri amministrativi e tecnici, revisori legali,
sindaci e commercialisti di società
cooperative e non.
Per conoscere il programma, i relatori e le modalità di partecipazione,
consultare il sito AIRCES
Sondaggio
24
OSSERVATORIO SWG L’odio in rete è pervasivo
Le prese di posizione volgari, offensive, violente, intolleranti e insultanti, sono divenute una pratica diffusa (e impunita), con cui si è trovato a fare i conti regolarmente oltre un terzo degli internauti surfisti
italiani (36%).
Un altro 47% ha incrociato, anche
se in modo saltuario, contenuti e
prodotti mediali che si scatenano
contro qualcuno, che insultano e
denigrano persone o categorie sociali. In numeri assoluti parliamo
del 40% del Paese: su 30,7 milioni
di persone che navigano in rete, 11
milioni si sono imbattute in modo
frequente in forme e contenuti che
incitano all’odio.
I dati emergono dalla ricerca realizzata da SWG per Parole Ostili (progetto di sensibilizzazione contro l’ostilità delle parole in Rete e nei media).
Secondo gli internauti nostrani le
vittime predestinate d’insulti e attacchi sono i migranti (32%), i politici (30%), i gay (30%), le donne
(27%), le minoranze di vario genere (21%) e i musulmani (15%). In
prevalenza, quindi, i più deboli.
Delusione, imbarazzo e, non da ultima, paura sono le principali sensazioni suscitate da queste dinamiche. Il senso di avversione e il
voltastomaco restano fenomeni
perlopiù silenti. Non sempre le voci di protesta si levano contro i dispensatori di odio.
C’è, sicuramente, la paura di
esporsi, di diventare vittime di
questi profanatori della convivenza civile. Pesa la sensazione di
essere isolati, di non avere il sostegno di provider e gestori dei
social network, ma anche dei propri follower.
La disseminazione di forme di hate
speech non è il solo tratto barbarico che incontriamo nel web. Negli
ultimi anni abbiamo assistito al fiorire di nuove forme di persecuzione personale: dal cyberbullismo al
cyberstalking; dal revenge porn
(con la diffusione on line d’immagini intime o di rapporti sessuali
senza il consenso o per punire
una persona), al sexting (l’invio di
email, messaggi e altro, con ma-
teriali a sfondo sessuale), fino all’infido grooming online (l’adescamento di minori).
Una fisionomia criminale generata
dal vuoto delle idee, dai condizionamenti che provengono da frange
della società, dalla mediocrità che
cerca di uscire dall’anonimato e
non trova più confine fra che cosa
è giusto e che cosa è sbagliato.
NOTA INFORMATIVA: Sondaggio
cawi SWG (30 gennaio – 3 febbraio 2017) su 1.000 soggetti rappresentativi della popolazione italiana
maggiorenne per genere, età, scolarità e zona geografica.
Scarica