9º modulo Teoria 09 Anatomia e fisiologia del cane Il presente testo è stato fornito agli iscritti ai corsi della LiveDog School organizzati dal Centro Cinofilo Città di Verona a.s.d. e non può essere diffuso a terzi, né in versione digitale né in quella cartacea. © 2017 - Patrizia Coccato Testi: Patrizia Coccato (ove non diversamente specificato) Impaginazione: Giuliano Dall’Oglio - Versione: gennaio 2017 Docente Dr.ssa Patrizia Coccato Anatomia e fisiologia del cane 1/43 Regioni del corpo del cane Il corpo di un cane si divide in “regioni”, ognuna delle quali corrisponde a un’entità anatomica; questa suddivisione è di tipo topografico. La conoscenza delle regioni del corpo permette di acquisire una proprietà tecnica di linguaggio. L’indicazione della regione anatomica permette una figurazione delle strutture anatomiche e funzionali che ne fanno parte. Quando si indica l’altezza di un soggetto, riferendosi ad esempio agli standard di razza, si parla di altezza al garrese; per garrese si intende, secondo una convenzione universalmente accettata, l’espressione dell’altezza degli animali. Il “garrese” è una regione corporea posta tra la base superiore del collo e la parte antero-superiore del dorso. L’altezza al garrese viene misurata, quindi, con una linea perpendicolare all’animale che parte dalla punta delle prime vertebre toraciche (apofisi spinosa) e arriva al terreno, sfiorando il gomito. Esiste uno strumento specifico detto “cinometro”. Anatomia e fisiologia del cane 2/43 Regioni del corpo del cane La regione della testa comprende le ossa del cranio; in particolare per stop viene definito come il salto la fronte e il naso all’altezza degli occhi. La regione della spalla comprende la scapola e la clavicola. La regione del braccio comprende un solo osso: l’omero. La regione dell’avambraccio comprende due ossa che sono il radio e l’ulna che si articolano cranialmente con l’omero, caudalmente con le ossa del carpo. La regione della mano comprende il carpo, il metacarpo e le dita. Il carpo è costituito da 8 ossa corte e piatte disposte su due file. Il metacarpo è costituito da 5 ossa lunghe dette i metacarpali. Le dita sono composte da 3 falangi ciascuna. Cintura e arto pelvico La regione della groppa è costituita dalle ossa del bacino (coxale) ileo, ischio e pube e dall’articolazione con le ossa dell’osso sacro. La regione della coscia è data dal femore. La regione della gamba è data dalla tibia, dalla rotula e dalla fibula (perone). Anatomia e fisiologia del cane 3/43 Regioni del corpo del cane La regione del piede comprende il tarso composto da 7 ossa su due file, il metatarso è costituito da 5 ossa lunghe e le dita hanno tre falangi ciascuna tranne l’alluce che quando esiste ne ha due. Le unghie sono annessi cutanei cornei che rivestono le estremità delle dita proteggendo le parti sottostanti. L’appoggio al suolo avviene attraverso e per mezzo di formazioni fibroelastiche ossia i cuscinetti plantari. Anatomia e fisiologia del cane 4/43 Lo scheletro del cane La colonna vertebrale (rachide) è costituita da una serie di ossa impari e simmetriche le vertebre. Il rachide, oltre a costituire l’asse centrale di sostegno del corpo, da attacco alla scheletro della testa, del torace e delle cinture toracica e pelvica; nel suo interno (canale rachidiano) è accolto il midollo spinale. Le vertebre sono distinte in: Vertebre cervicali sono 7 in tutte le specie Vertebre toraciche sono 13 Vertebre lombari sono 7 Vertebre sacrali sono 3 Vertebre coccigee 19-23 Il torace è costituito dalle vertebre toraciche e dalle coste e dallo sterno. Le coste sono in un numero di paia uguale al numero delle vertebre toraciche; presentano una parte ossea, che si articola con il rachide, e una fibrocartilaginea, che si articola con lo sterno (coste vere). Le coste che invece non arrivano allo sterno sono dette fluttuanti o false e costituiscono l’ipocondrio. Nel cane ci sono 9 coste vere e 4 fluttuanti. Anatomia e fisiologia del cane 5/43 Lo scheletro del cane Le vertebre che costituiscono il rachide sono intervallate da un disco di materiale fibrocartilagineo che ha la funzione di mantenere elastica nei suoi movimenti la colonna e funge da ammortizzatore: il disco intervertebrale. Il midollo spinale è quella parte dell’apparato nervoso che è contenuta all’interno del canale vertebrale. Le meningi sono quelle strutture che lo tengono distanziato dalla struttura ossea del canale osseo vertebrale e la “sospensione” generata dalle meningi e dalle radici dei nervi spinali permette di seguire tutti i movimenti della colonna e può anche subire un leggero allungamento. È in continuità cranialmente con il midollo allungato e caudalmente con il legamento coccigeo. Scheletro della testa Lo scheletro della testa accoglie l’encefalo, gli organi di senso e i tratti iniziali dell’apparato respiratorio e digerente. È formato dalle ossa del cranio, che delimitano la cavità cranica contenente l’encefalo e dalle ossa della faccia. Tutte le ossa della testa sono ossa piatte. Anatomia e fisiologia del cane 6/43 Lo scheletro del cane Ossa del cranio Osso occipitale è il più aborale della testa; si articola con l’atlante (1ª vertebra cervicale) Osso sfenoide Osso temporale Osso parietale Osso frontale Osso etmoide Ossa della faccia Osso nasale Osso lacrimale la cui porzione orbitale mostra la fossa del sacco lacrimale nel quale si nota il fora lacrimale (apertura del condotto lacrimale) Osso zigomatico Osso pterigoideo Osso palatino Osso mascellare Osso incisivo osso pari L’osso mandibolare (mandibola) è costituito da una parte orizzontale, il corpo, che si unisce a quello del lato opposto mediante una sinfisi e da una branca che si articola con il temporale Anatomia e fisiologia del cane 7/43 La muscolatura del cane I tessuti muscolari sono costituiti da elementi la cui caratteristica è quella di possedere determinate proteine: le mio proteine,capaci di accorciarsi durante la contrazione. La contrazione si effettua sotto l’azione di impulsi di tipo nervoso, ormonale. I tessuti muscolari sono di tre tipi: muscolatura striata, muscolatura liscia e cardiaco. Il muscolo scheletrico si definisce striato perché le fibre che lo compongono presentano, nel senso della lunghezza, un’alternanza di bande chiare e bande scure. Il tessuto muscolare striato rappresenta circa il 40% del peso corporeo degli animali e comprende sia i muscoli scheletrici sia il miocardio; ma mentre i primi vengono innervati dal sistema nervoso centrale (quindi dalla volontà) il miocardio è del tutto indipendente. Il tessuto muscolare liscio si trova a costituire uno strato della parete del tubo digerente, delle vie respiratorie, dell’apparato genitale maschile e femminile e dei vasi sanguigni. Il tessuto muscolare liscio viene definito involontario perché non è sotto controllo della volontà. Anatomia e fisiologia del cane 8/43 I tendini I tendini sono cordoni fibrosi, di colore bianco lucente, formati da fasci longitudinali e paralleli. Originano dal corpo carnoso o dalla superficie del muscolo e si fissano alle ossa unendosi al periostio (parte esterna) dell’osso Sono quindi quegli insiemi di fibre che permettono ai muscoli di fissare le proprie estremità alle ossa consentendo all’apparato contrattile di mettere in atto la sua attività. I legamenti Il legamento è una formazione di tessuto connettivo fibroso con la funzione di tenere unite fra loro due o più strutture anatomiche (per esempio due segmenti ossei) o di mantenere nella posizione che gli è propria un organo. La dentatura I denti del cane sono 28 i decidui e 42 i permanenti I tempi di crescita indicati a fianco sono indicativi: i tempi di eruzione possono infatti variare in base allo stato nutrizionale, alla razza, alla taglia (escono prima nei cani di grossa taglia), al sesso (le femmine precedono i maschi) e la stagione ( i denti spuntano prima nei cuccioli nati nella stagione calda). Le radici dei denti non ancora spuntati sono visibili radiograficamente a partire da 9-12 settimane di vita. Il processo di eruzione dei denti permanenti termina tra i 10 e i dodici mesi. Anatomia e fisiologia del cane 9/43 L’apparato circolatorio L’apparato circolatorio è formato dal cuore e da un sistema chiuso di canali, arterie, capillari e vene all’interno del quale il sangue circola continuamente secondo una determinata direzione. Anatomia e fisiologia del cane 10/43 L’apparato circolatorio Il movimento del sangue è mantenuto dall’attività ritmica del cuore, organo muscolare cavo. Il cuore si presenta a forma di cono irregolare con la base rivolta verso l’alto e l’apice ventralmente. Si distingue una massa atriale distinta a sua volta in atrio destro e atrio sinistro e una massa ventricolare, rispettivamente ventricolo destro e sinistro. La contrazione del cuore spinge il sangue con direzione centrifuga nelle arterie che via via, ramificandosi, terminano in una rete di piccoli vasi, i capillari, dai quali prendono origine le vene che, confluendo insieme, riportano, quindi con direzione centripeta il sangue al cuore. La grande circolazione inizia dal cuore con l’arteria aorta e termina con le vene cave. La piccola circolazione parte dal cuore con il tronco polmonare, che trasporta sangue venoso ai polmoni dai quali prendono origine le vene polmonari che riportano sangue ossigenato al cuore. Dalla testa e dagli arti anteriori attraverso la vena cava superiore e dal tronco e dagli arti posteriori attraverso la vena cava inferiore il sangue venoso raggiunge l’atrio destro e quindi il ventricolo destro e tramite le arterie polmonari raggiunge i polmoni (piccola circolazione). Anatomia e fisiologia del cane 11/43 L’apparato circolatorio Dal circolo polmonare passa attraverso le vene polmonari e raggiunge l’atrio sinistro da qui al ventricolo sinistro e tramite l’aorta ritorna alla testa agli arti anteriori, al tronco e agli arti posteriori. Il flusso sanguigno viene assicurato da un diverso gradiente pressorio e tale gradiente è generato dall’attività del miocardio. L’attività ciclica del cuore dà luogo ad una oscillazioni pressorie che si ripercuotono sia sulle pareti delle arterie che sulle pareti delle vene che possono essere apprezzate palpatoriamente alla periferia. Tramite la grande circolazione il sangue decorre in tutti i tessuti dell’organismo assicurando un’adeguata ossigenazione. Il cuore alterna una fase di rilassamento detta diastole in cui avviene il rilassamento della muscolatura e il riempimento delle cavità atriali e ventricolari di sangue e una fase sistolica in cui si verifica la contrazione del muscolo. La frequenza cardiaca è la media dei battiti cardiaci-minuto (sistole); nel cane è diversa a seconda della taglia: - Cane di grossa taglia 70-100 b/m - Cane di piccola taglia 100-130 b/m Anatomia e fisiologia del cane 12/43 L’apparato respiratorio La respirazione è un fenomeno riflesso mediante il quale il cane assume ossigeno dall’ambiente esterno e elimina anidride carbonica (catabolita gassoso che origina dai processi ossidativi endocellulari. Questi eventi, che si realizzano contemporaneamente nei polmoni, a livello alveolare, vengono indicati con il termine di respirazione esterna L’apparato respiratorio è costituito dalle vie aerifere, comprendenti le cavità nasali, la faringe (apparato digerente) la laringe, la trachea, i bronchi ei polmoni Le cavità nasali Il tartufo è la parte rostrale (più craniale) della cavità nasale Le cavità nasali sono organi pari,completamente separate tra loro da un setto osteo-cartaligineo. Le cavità nasali hanno la funzione di incamerare l’aria ambientale e di riscaldarla prima che raggiunga in profondità l’albero respiratorio. La loro struttura permette di filtrare eventuali impurità (pulviscolo atmosferico) prima che avvengano gli scambi gassosi con il sangue venoso a livello alveolare. Anatomia e fisiologia del cane 13/43 L’apparato respiratorio La laringe La laringe è un organo cavo interposto tra la faringe e la trachea. È la sede della fonazione. È costituita da cartilagini: cricoide, tiroide,epiglottide e aritnoide. La trachea La trachea è un condotto cilindroide, impari la cui impalcatura di anelli cartilaginei immersi in una membrana fibroelastica (nel cane gli anelli tracheali sono in numero di 42). Fa seguito alla cartilagine cricoide e termina in cavità toracica dividendosi in due bronchi (uno per ciascun polmone). La trachea presenta a considerare un tratto cervicale e un tratto toracico. Nel tratto cervicale è ricoperta dalla muscolatura e contrae rapporti con l’arteria carotidea comune, la giugulare e il nervo vago. Nel torace è in rapporto dorsalmente con l’esofago. Anatomia e fisiologia del cane 14/43 L’apparato respiratorio I bronchi La porzione non polmonare dei bronchi ha una struttura pressoché identica a quella della trachea mentre quella intrapolmonare presenta delle progressive modificazioni e la sua struttura si semplifica via via che si procede verso rami più esili. Dapprima gli anelli si interrompono e i trasformano in placche cartilaginee che si fanno sempre più piccole mentre nei bronchi lobulari non vi è più traccia di cartilagine. I polmoni I polmoni sono situati nella cavità toracica e sono distinti in destro e sinistro, sono avvolti da una sierosa, la pleure e separati dal mediastino. Il polmone è costituito a numerose piccole formazioni i lobuli polmonari, delimitati da tessuto connettivo ricco di fibre elastiche. I lobuli polmonari ricevono un bronchiolo che andandosi progressivamente specializzando termina in un bronchiolo alveolare che si risolvono in condotti alveolari le cui pareti sono formate esclusivamente da alveoli. Anatomia e fisiologia del cane 15/43 L’apparato respiratorio Fisiologia della respirazione Gli scambi gassosi si realizzano a livello degli alveoli polmonari e l’aria per raggiungere queste strutture respiratorie fondamentali deve compiere un lungo tragitto attraverso le vie aeree. Attraverso questo percorso l’aria introdotta a ogni atto inspiratorio si riscalda, si satura di vapore acqueo e si filtra di eventuali impurità prima che avvenga lo scambio gassoso con il sangue che scorre nei capillari che circondano gli alveoli stessi. L’aria entra ed esce dai polmoni mediante un ritmico susseguirsi di fasi inspiratorie ed espiratorie. L’inspirazione è un processo attivo determinato dalla contrazione dei muscoli respiratori (diaframma , muscoli intercostali esterni) che, dilatando la gabbia toracica ne aumentano il volume e inducono i polmoni a espandersi. La pressione nello spazio interpolmonare e nelle vie aeree intrapolmonari è leggermente negativa e quindi l’aria entra passivamente. L’espirazione è un processo passivo ed è provocata dalla perdita di tono dei muscoli inspiratori e dalla elasticità dei polmoni. Frequenza respiratoria a riposo: 10-30 atti al minuto in funzione della taglia. Il diaframma È un muscolo piatto che separa la cavità toracica da quella addominale. Anatomia e fisiologia del cane 16/43 L’apparato digerente L’apparato digerente si compone del canale alimentare, dei denti e di numerose ghiandole le quali mediante i dotti riversano il loro secreto nel canale stesso. Inizia dalla bocca e termina nell’ano. È distinto in una parte predriaframmatica e una parte retro diaframmatica. La parte prediaframmatica comprende la bocca la faringe e quasi tutto l’esofago; quella retro diaframmatica comprende lo stomaco l’intestino e le ghiandole annesse a quest’ultimo (il pancreas e il fegato). La prima parte dell’apparato digerente serve all’assunzione degli alimenti; la bocca, la faringe e l’esofago costituiscono il tratto ingestivo perché portano gli alimenti dal mondo esterno allo stomaco preparandolo per la digestione. Lo stomaco e l’intestino e le sue ghiandole costituiscono il tratto digestivo perchè in esso avvengono tutte le trasformazioni indispensabili per l’utilizzazione degli alimenti e la trasformazione dei residui; il tratto terminale prende il nome di tratto espulsivo perché serve a portare all’esterno i residui alimentari non utilizzati. Anatomia e fisiologia del cane 17/43 L’apparato digerente Il rapporto tra la lunghezza del corpo e quello dell’intestino è strettamente correlato al tipo di alimentazione, nei carnivori è tre quattro volte più lungo del corpo mentre negli erbivori dalle otto alle dodici volte. La bocca La bocca occupa la metà ventrale della faccia e si estende dalle labbra alle fauci ed è compresa tra le due mascelle. Le labbra sono pieghe muscolo membranose distinte in un labbro superiore e inferiore. I tratti in cui le labbra si uniscono sono dette commessure labiali. Le labbra servono oltre che alla prensione degli alimenti anche a trattenere il cibo all’interno della cavità. Le labbra sono caratteristiche della razza e presentano dei peli che hanno una funzione tattile. Le gengive sono la parte di mucosa buccale che riveste le arcate alveolari. Anatomia e fisiologia del cane 18/43 L’apparato digerente La lingua La lingua è un organo muscoloso membranoso che occupa a bocca chiusa tutta la cavità orale. Serve alla prensione e coadiuva nella masticazione concorrendo alla formazione del bolo alimentare e alla deglutizione. È sede degli organi di gusto ed è provvista di sensibilità tattile. Per l’azione di diversi muscoli la lingua, attraverso la sua porzione mobile può essere portata al di fuori della cavità buccale, può essere retratta e compiere diversi movimenti. La respirazione a bocca aperta permette di abbassare la temperatura corporea (non esistono ghiandole sudoripare). Il palato La cavità buccale viene delimitata dorsalmente dal palato che si divide in molle e in duro. Il palato duro ha come base scheletrica le ossa incisive, le ossa mascellari e le ossa palatine. Anatomia e fisiologia del cane 19/43 L’apparato digerente La mucosa che riveste le ossa è spessa e talvolta pigmentata; presenta delle creste trasverse. Il palato molle è un setto muscolo-membranoso che fa seguito al palato duro; delimita insieme la comunicazione tra la cavità buccale e la faringe. Le ghiandole salivari Sono deputate alla produzione della saliva, liquido più o meno fluido che ha lo scopo di imbibire o rammolire gli alimenti solidi. Sono numerosissime e variamente distribuite in tutta la cavità buccale. La faringe La faringe è un condotto muscolo membranoso impari, fatto come un imbuto che serve a connettere la cavità buccale con l’esofago e le cavità nasali con il laringe. L’esofago L’esofago è un lungo condotto muscolo membranoso che dalla faringe si porta allo stomaco, percorrendo longitudinalmente il collo, il torace e passando il diaframma attraverso lo iato esofageo si porta nella cavità addominale (dove sbocca nello stomaco). È in grado di dilatarsi notevolmente grazie alla componente muscolare. Anatomia e fisiologia del cane 20/43 L’apparato digerente Lo stomaco Nel cane lo sbocco dell’esofago avviene nello stomaco, attraverso il cardias. Lo stomaco continua poi nell’intestino attraverso la valvola pilorica. Ha la forma di una C aperta a destra, presenta quindi una grande curvatura rivolta a sinistra e una piccola curvatura rivolta a destra. Viene sostenuto da due legamenti e dalle connessioni con gli organi adiacenti, in particolare l’esofago, il fegato, il diaframma e l’intestino tenue. L’intestino tenue e l’intestino crasso L’intestino tenue fa seguito allo stomaco e termina nella giunzione ileociecale. Viene denominato tenue o piccolo intestino perché il suo diametro è di gran lunga minore rispetto all’intestino crasso (o grosso intestino). L’intestino tenue riceve lo sbocco dei condotti escretori di due importanti ghiandole, il fegato e il pancreas. Anatomia e fisiologia del cane 21/43 L’apparato digerente Viene comunemente diviso in tre parti: duodeno, digiuno e ileo. L’unità funzionale dell’intestino è il villo intestinale , organi specifici per l’assorbimento. La presenza di queste strutture permette di aumentare la superficie assorbente in quanto si calcola la presenza di 40 milioni di villi; all’incirca 18-40 per millimetro quadrato. L’intestino crasso si compone di tre parti, più o meno sviluppate a seconda della specie: il cieco, il colon e il retto, cui segue un breve tratto, il canale anale che si apre all’esterno attraverso l’ano. Il fegato Il fegato è la ghiandola più voluminosa dell’organismo ed è annessa al duodeno. Le vie biliari o di escrezione della bile sono rappresentate dai dotti biliari; questi attraverso una serie di strutture di diametro sempre maggiore confluiscono nella cistifellea, il cui condotto bocca nel duodeno. La cistifellea è un sacco piriforme che funge da serbatoio di raccolta della bile. Anatomia e fisiologia del cane 22/43 L’apparato digerente Il pancreas Il pancreas è una ghiandola esterna all’intestino (duodeno). Nel pancreas si trovano riunite due ghiandole diverse per struttura e funzione: una esocrina che costituisce la massa principale dell’organo che produce il succo pancreatico e l’altra endocrina formata da isolotti di un tessuto particolare sparsi nella massa esocrina dette isole di Langherans (dal nome del loro scopritore). Il pancreas esocrino è una ghiandola acinosa. Fisiologia della digestione Gli alimenti che compongono la dieta sono costituiti da una serie di sostanze, a struttura più o meno complessa, quali proteine, glucidi, vitamine, minerali e acqua che per lo più non possono venire assorbiti come tali dall’intestino. Perché ciò avvenga è necessario che, nell’ambito del canale alimentare, le sostanze più complesse subiscano dei processi demolitivi che le scindano nei costituenti elementari e quindi facilmente assorbibili e utilizzabili dall’organismo. Anatomia e fisiologia del cane 23/43 L’apparato digerente Le serie dei processi meccanici, enzimatici e microbiologici che determina la conversione degli alimenti in sostanze diffusibili e assimilabili prende i nome di digestione. Il cane, come tutti i carnivori, presentano una digestione esclusivamente enzimatica e o scarso o nullo è il processo microbiologico. La prensione degli alimenti solidi è caratterizzata esclusivamente da eventi meccanici, consistenti nell’assunzione dell’alimento, nella masticazione e deglutizione del bolo; una mescolanza di alimento e saliva che attraverso l’esofago viene inviato allo stomaco. I carnivori, in natura, utilizzano gli arti anteriori per immobilizzare la preda dalla quale poi strappano con gli incisivi e i canini la carne che deglutiscono dopo una sommaria masticazione. La masticazione è un evento prettamente meccanico che ha lo scopo di sminuzzare e triturare l’alimento per aumentarne la superficie e facilitare l’azione idrolizzante degli enzimi. Alla masticazione si accompagna una profusa secrezione di saliva che contribuisce al rammollimento del cibo, alla formazione del bolo e alla sua lubrificazione indispensabile per un suo agevole scorrimento nell’esofago. Anatomia e fisiologia del cane 24/43 L’apparato digerente La masticazione, intesa come triturazione dell’alimento avviene a opera dei denti molari; i carnivori deglutiscono boli scarsamente masticati in quanto i loro molari presentano una conformazione inadatta. I molari vengono usati come delle cesoie attraverso atti masticatori che avvicinano la mandibola alla mascella esclusivamente su un piano verticale. È un atto volontario ma si espleta come atto riflesso involontario ogni volta che viene introdotto alimento nella bocca. La saliva è il prodotto della secrezione delle ghiandole salivari. È un liquido incolore, leggermente opalescente contenente piccole quantità di elettroliti, proteine e un enzima capace di intaccare gli amidi cotti: la ptialina. La secrezione di saliva che si ottiene con l’introduzione del cibo nella bocca è un riflesso incondizionato. Per produrre saliva non sempre è necessario l’introduzione del cibo ma è possibile attraverso l’evocazione del cibo, ossia la vista, l’olfatto e i preparativi della ciotola possono essere sufficienti a ingenerare l’attività secretiva da parte delle ghiandole salivari. Anatomia e fisiologia del cane 25/43 L’apparato digerente Questo tipo di secrezione definita “psichica” è presente nel Cane e nell’Uomo, nel quale il solo pensiero del cibo induce “l’acquolina in bocca”. Questi riflessi furono definiti da Pavlov come condizionati in quanto acquisibili da un animale quando vengano costantemente ripetute determinate stimolazioni avendo cura che queste siano precedute da uno stimolo neutro. La saliva ha una funzione protettiva del cavo orale impedendo l’essicazione della mucosa orale, facilita la masticazione e la deglutizione degli alimenti e esercita una azione estrattiva sulle sostanze idrosolubili che ne favorisce una percezione gustativa. Anche l’introduzione accidentale di sostanze irritanti può indurre scialorrea (abbondante profusione di saliva) e così nella nausea che precede il vomito la saliva ha una funzione protettiva sulla mucosa dei possibili danni che può produrre l’acido cloridrico contenuto nello stomaco. La saliva, cosi come il secreto delle ghiandole lacrimali, contiene un enzima detto lisozima, che ha un effetto antibatterico. Anatomia e fisiologia del cane 26/43 L’apparato digerente La deglutizione è l’atto mediante il quale il bolo alimentare, più o meno masticato e insalivato, passa, dalla bocca attraverso faringe ed esofago, direttamente nello stomaco. Inizia come atto volontario ma diventa poi un atto riflesso durante la su prosecuzione. La comunicazione naso-faringee vengono escluse mediante la contrazione dei muscoli del velo palatino e lo spostamento dell’epiglottide che impedisce il passaggio nella faringe e trachea. Nel cane il passaggio di un bolo alimentare dalla faringe allo stomaco impiega 4-5 secondi a una velocità di scorrimenti di circa 5 cm/sec. Al contrario degli alimenti solidi i liquidi pervongono nello stomaco per effetto della sola propulsione deglutitoria iniziale senza la peristalsi esofagea. Lo stomaco è un serbatoio semplice nel quale l’alimento ingerito soggiorna più o meno a lungo ed è sottoposto a una serie di processi demolitivi enzimatici che vanno sotto il nome di digestione gastrica. Lo stomaco esplica inoltre il compito di regolare il passaggio graduale Anatomia e fisiologia del cane 27/43 L’apparato digerente del materiale parzialmente digerito verso l’intestino tenue e di rigettare all’esterno quello che risulta irritante per la mucosa gastrica attraverso l’attivazione di un riflesso protettivo: il vomito. Il succo gastrico varia per la sua composizione in rapporto all’attività secretiva dello stomaco. L’acido cloridrico ha una funzione batteriostatica sui germi introdotti con l’alimento e impedisce i processi putrefattivi; denatura le proteine e le rende strutturalmente più idonee all’attacco della pepsina. Il chimo acido contenente materiale proteico parzialmente digerito e carboidrati solo in parte attaccati dalla saliva passando nell’intestino tenue si mescola con il succo pancreatico, con la bile e con il succo enterico che con i loro corredi enzimatici completano l’azione digestiva riducendoli a strutture elementari assorbibili dalla mucosa enterica. L’insieme dei processi demolitivi, operata collettivamente dagli enzimi contenuti nei secreti costituisce la fase terminale delle digestione enzimatica che per la sede dove si realizza viene denominata digestione intestinale. Il succo pancreatico è il prodotto della secrezione del pancreas esocrino, presenta spiccate capacità digestive in quanto contiene tre principali Anatomia e fisiologia del cane 28/43 L’apparato digerente gruppi di enzimi: le proteasi, le amilasi e le lipasi che agiscono rispettivamente sui substrati proteici, glucidici e lipidici. La bile è il prodotto di secrezione che il fegato riversa nel lume duodenale. L’azione digestiva della bile è legata alla presenza dei sali biliari che grazie alla loro azione favoriscono l’emulsione dei grassi e quindi il loro suddivisione in minuscole particelle permettendone l’assorbimento a livello intestinale. Duodeno, digiuno e ileo sono le sedi dove si completano i processi digestivi enzimatici. Questi tratti costituiscono l’intestino tenue e si realizzano anche i principali processi di assorbimento. Il succo enterico è il prodotto di secrezione delle cellule che rivestono le ghiandole intestinali. Nell’intestino tenue si realizzano i processi digestivi e i processi di assorbimento grazie alla presenza dei villi intestinali. Nel cane il compito principale svolto dall’intestino crasso è l’assorbimento di elettroliti, vitamine, sali minerali e acidi grassi. L’assorbimento di acqua, che avviene considerevolmente nell’intestino crasso, trasforma il chimo semiliquido in un materiale poltaceo che verrà eliminato come feci. Anatomia e fisiologia del cane 29/43 L’apparato digerente La defecazione è un atto riflesso con il quale viene espulso dal canale alimentare il materiale in digerito e i prodotti di escrezione dell’intestino. La defecazione si ha per contrazione delle parei intestinali, per la modificazione del tono degli sfinteri esistenti nella porzione terminale dell’intestino stesso. La defecazione è pertanto un atto riflesso che può essere inibito mantenendo contratto lo sfintere anale esterno o facilitato rilasciando detto sfintere e contraendo i muscoli addominali a glottide chiusa. Anatomia e fisiologia del cane 30/43 L’apparato urinario L’apparato urinario si compone dei seguenti organi: i reni che producono l’urina, la pelvi renale gli ureteri, la vescica urinaria e l’uretra. I reni sono organi pari situati uno a destra e uno a sinistra nella regione sottolombare ai lati del rachide. Hanno una forma che ricorda quella di un fagiolo. Anatomicamente si distinguono in una zona midollare e una zona corticale. Il rene può essere considerata come una ghiandola formata da un insieme di unità funzionali che sono dette nefroni. La pelvi renale (bacinetto renale) rappresenta l’inizio delle vie urinarie e consiste in uno svasamento dell’uretere. L’uretere è un condotto pari che conduce l’urina dalla pelvi alla vescica urinaria. La vescica urinaria è un sacco muscolo membranoso che rappresenta il serbatoio dell’urina che vi afferisce tramite gli ureteri, è in grado di distendersi notevolmente e comunica con l’esterno tramite l’uretra. Anatomia e fisiologia del cane 31/43 L’apparato urinario La forma della vescica varia molto a seconda del grado di replezione. L’uretra è un canale muscolo-membranoso mediante il quale l’urina viene espulsa all’esterno. Nella femmina presenta il solo significato di organo urinario e sbocca al limite tra la vagina e la vulva. Nel maschio è assai lunga e costituisce anche la via di emissione dello sperma. Fisiologia dell’apparato urinario I reni insieme alla cute e ai polmoni rappresentano i principali organi di escrezione dell’animale. Hanno il compito di depurare il sangue dalle sostanze azotate derivanti dal catabolismo proteico, di regolare il pH del sangue e di eliminare acqua ed elettroliti. Il loro prodotto di escrezione è l’urina che si forma attraverso processi di ultrafiltrazione di riassorbimento e di escrezione. Il costituente caratteristico dell’urina dei Mammiferi è l’urea. Affinchè i reni possano svolgere la loro funzione escretrice è necessario che la pressione del sangue, che li perfonde, si mantenga al sopra di certi livelli minimi. Anatomia e fisiologia del cane 32/43 L’apparato urinario Se la pressione sanguigna si abbassa come succede nel caso di profuse emorragie, di shock, di arresto cardiaco i reni non sono più in grado di svolgere la loro attività e si ha accumulo di sostanze azotate nel sangue. L’urina, che continuamente si forma a opera dei nefroni,fluisce dai tubuli collettori nella pelvi e da qui, mediante gli ureteri viene convogliata nella vescica urinaria. Quest’organo, dotato di notevole elasticità di adattare il tono delle sue pareti al contenuto, ha a funzione di raccogliere l’urina e ad intervalli di tempo appropriati di svuotarla all’esterno. Il processo di svuotamento della vescica, detto minzione, è un atto nervoso riflesso soggetto a facilitazione o a inibizione. L’urina è una soluzione acquosa contenente i componenti del metabolismo proteico, sali organici e pigmenti. Il suo colore è generalmente giallo e il suo odore è caratteristico per ogni specie animale. Nel cane la quantità di urina prodotta nell’arco delle 24 ore è tra i 20 e i 100 ml in relazione al peso. Anatomia e fisiologia del cane 33/43 L’apparato genitale maschile Si compone degli organi che servono alla produzione dello sperma, alla sua espulsione e alla sua immissione nelle vie genitali femminili. Questi organi sono: i testicolo che producono gli spermatozoi, l’epididimo che ha la funzione di serbatoio degli spermatozoi, il dotto deferente che fa seguito all’epididimo e porta gli spermatozoi nell’uretra che associata all’uretra al pene partecipa con questo all’erezione. Infine ci sono le ghiandole annesse che sono la prostata e le ghiandole bulbo uretrali. I testicoli Sono le gonadi maschili, organi pari accolti all’interno dello scroto Presentano i tubuli seminiferi dove si realizza il processo della spermatogenesi con produzione di spermatozoi o gameti maschili. Anatomia e fisiologia del cane 34/43 L’apparato genitale maschile La prostata Intimamente associata o compresa al primo tratto dell’uretra pelvica. Unica ghiandola sessuale presente nel cane maschio. La prostata è una struttura ghiandolare e muscolare bilobata secernente un liquido deputato a garantire un ambiente ottimale per la motilità e la sopravvivenza degli spermatozoi. Il liquido prostatico costituisce la terza porzione dell’eiaculato. La ghiandola produce continuamente piccole quantità di liquido che viene riversato nella parte prossimale dell’uretra. Se non si verifica né la minzione né l’eiaculazione, la pressione uretrale elevata spinge il liquido verso la vescica. Lo scroto È evaginazione cutanea che serve ad accogliere i testicoli e i loro annessi ma si sviluppa indipendentemente dalle gonadi. È una tasca membranosa accolta nella regione perineale, povera di peli e ricca di ghiandole sebacee e sudoripare. Anatomia e fisiologia del cane 35/43 L’apparato genitale maschile Internamente lo scroto si divide in due cavità grazie ad un setto mediano, ogni cavità accoglie un testicolo. La funzione dello scroto è quella di regolare la temperatura testicolare per assicurare il corretto svolgimento della spermatogenesi, molto sensibile ai cambiamenti termici. Il pene Organo copulatore del maschio, è costituito da formazioni erettili che permettono di acquisire una notevole consistenza per poter essere introdotto nelle vie genitali femminili e depositarvi lo sperma. È costituito da due radici che unendosi formano il corpo cavernoso del pene,il quale presenta una profonda doccia nella quale è accolta l’uretra peniena. All’estremità libera si trova un corpo spongioso detto glande. Nel cane è presente una formazione ossea chiamato osso del pene che facilita la penetrazione vaginale anche senza un’erezione completa. È accolto nel prepuzio, guaina tubulare; grazie ai muscoli prepuziali il pene viene sempre mantenuto a contatto con il prepuzio . Anatomia e fisiologia del cane 36/43 L’apparato genitale femminile L’apparato genitale femminile si compone di varie parti sia dal punto di vista anatomico che fisiologico. Offre pertanto a considerare le ovaie, le tube uterine, l’utero, la vagina e da ultimo la vulva. Le ovaie Le ovaie sono organi pari, situate generalmente nella regione sottolombare caudalmente ai reni, una destra e una sinistra. Le ovaie sono accolte in una derivazione sacciforme detta borsa ovarica Le tube uterine Sono sottili condotti (uno per lato) che hanno il compito di trasferire l’oocita dall’ovaio all’utero e sono sede delle fecondazione Anatomia e fisiologia del cane 37/43 L’apparato genitale femminile L’utero L’utero è la parte dell’apparato genitale femminile compreso tra le tube uterine e la vagina. Nell’utero si possono distinguere due corna un corpo e un collo. Il corpo è generalmente corto mentre le corna sono alloggiate nella cavità addominale La vagina Fa seguito all’utero e si estende fino al vestibolo vaginale. Il vestibolo vaginale realizza l’unione tra la vagina e la vulva e appartiene contemporaneamente all’apparato genitale e urinario. La vulva Terminazione esterna dell’apparato genitale femminile. È di forma elittica e si compone di due pieghe muco-cutanee dette labbra. Dorsalmente e ventralmente le due labbra si connettono mediante due commessure rispettivamente dorsale e ventrale. Anatomia e fisiologia del cane 38/43 Accoppiamento e gravidanza Il ciclo estrale Una volta raggiunta la maturità sessuale, che coincide con la pubertà, le femmine della specie canina presenta un’attività riproduttiva di natura ciclica con estri che si ripetono regolarmente, in condizioni ambientali e alimentari ottimali. La cagna è un animale poliestrale stagionale con intervalli di presentazione dell’estro di 4-8 mesi a seconda della razza di appartenenza. Ogni ciclo è caratterizzato da 4 fasi: proestro, estro, diestro e anestro. Il proestro Il proestro è la prima fase del ciclo, ha una durata media di 9 giorni, ma può variare tra i 3 ed i 17. In questa fase, caratterizzata da un aumento nella secrezione di estrogeni, la femmina diventa dal punto di vista comportamentale più eccitabile, irrequieta ma non accetta ancora il maschio per l’accoppiamento, anzi, generalmente, si manifesta aggressiva nei suoi confronti. In questa fase, si può notare un rigonfiamento della vulva, scolo-siero -emorragico. Anatomia e fisiologia del cane 39/43 Accoppiamento e gravidanza L’estro È la seconda fase quella in cui le femmine sono disponibili all’accoppiamento con il maschio. Disposizione che manifestano spostando lateralmente la coda, la vulva tende a diventare meno edematosa e le labbra si presentano dilatate; lo scolo in questa fase è meno abbondante e meno emorragico. Dal punto di vista ormonale si ha una diminuzione nella secrezione di estrogeni mentre aumenta quella del progesterone. Questa fase ha un durata media di 9 giorni come la precedente. La cagna rimane recettiva sessualmente per alcuni giorni perché ha un’ovulazione protratta che può avvenire da 2 giorni prima a 7 giorni dopo l’inizio dell’estro, generalmente però avviene dopo 1-4 giorni dopo l’inizio di questa fase (84% dei casi). Il diestro In questa terza fase del ciclo ormonale la femmina rifiuta il maschi ed è caratterizzata dalla scomparsa del rigonfiamento della vulva e dello scolo vaginale. Anatomia e fisiologia del cane 40/43 Accoppiamento e gravidanza Dal punto di vista ormonale gli estrogeni raggiungono un livello basale, mentre il progesterone, prodotto dai corpi lutei nell’ovaio raggiunge i valori massimi, questo perché, nelle femmine gravide, è l’ormone deputato alla preparazione della mucosa uterina all’eventuale impianto dell’ovulo fecondato e il mantenimento della gravidanza. Anche nelle femmine non gravide il valore di tale ormone è elevato, per questo motivo si può andare in contro ad pseudogravidanza. Il diestro nelle femmine gravide dura circa 60 giorni (il tempo della gravidanza), mentre nelle femmine non gravide dura circa 90 giorni. L’anestro È l’ultima fase del ciclo estrale ed è quella in cui la femmina non manifesta alcun istinto riproduttivo, viene definita anche fase di riposo sessuale in quanto la produzione di ormoni è quasi azzerata. L’accoppiamento Le principali fasi del comportamento sessuale sono l’avvicinamento della femmina, corteggiamento e copula. Solitamente il maschio, dopo aver annusato la femmina per un tempo che varia da alcuni secondi ad alcuni Anatomia e fisiologia del cane 41/43 Accoppiamento e gravidanza minuti, sale sulla femmina effettuando diverse spinte pelviche per realizzare l’intromissione. Questa fase ha una durata di qualche minuto; non appena si realizza l’intromissione avviene l’eiaculazione della prima e della seconda frazione spermatica. A questa fase segue quella del blocco coitale (coital lock), dato dall’aumento della pressione a livello del glande, in cui il pene completa l’erezione; in seguito il maschio smonta e il pene compie una flessione di 180°. Questa torsione viene garantita dall’occlusione venosa, che mantiene l’erezione a dispetto dell’elevata pressione intravaginale durante il blocco coitale, fenomeno unico nei canidi tra gli animali domestici. Durante questa fase, di durata tra i 5 e i 45 minuti, viene eiaculata la terza frazione costituita da fluido prostatico. La detumescenza del pene avviene con la contrazione della muscolatura liscia nella parete sinusoidale del tessuto cavernoso, permettendo il ripristino del normale lume venoso e dell’outflow sanguigno e i due animali si separano. Anatomia e fisiologia del cane 42/43 Accoppiamento e gravidanza La gravidanza La gravidanza dura in media 63 giorni e la diagnosi è possibile solo dopo il 20° giorno. La particolare situazione ormonale della cagna non permette una diagnosi precoce tramite l’esame del sangue, come avviene per la donna. Il test della relaxina e l’ecografia addominale sono le metodiche più usate. L’ecografia in particolare ci permette non solo di verificare se la cagna è in dolce attesa, ma anche di valutare se i cuccioli sono vivi e vitali e di dimensioni adeguate. Non definisce invece con sicurezza il numero dei cuccioli, dato rilevabile solo tramite una radiografia eseguita alla fine del primo mese di gestazione. È un sistema che però viene utilizzato ormai sempre più raramente. Le modificazioni corporee si rendono evidenti solo nell’ultimo terzo della gestazione, quando si sviluppano le mammelle e l’addome inizia ad aumentare di volume. Anatomia e fisiologia del cane 43/43 Accoppiamento e gravidanza La mammella La mammella presenta il carattere più significativo dei mammiferi. È presenta sia nel maschi che nella femmina, ma solo in questa alla fine della pubertà assume uno sviluppo in relazione alla produzione lattea. Le mammelle si sviluppano lungo le linee mammarie che iniziano dal cavo ascellare e terminano nella regione inguinale; sono separate dal solco intermammario. Ogni mammella è sormontata da una papilla denominata capezzolo il cui apice è provvisto di tanti orifici ossia i pori lattiferi (in numero di 8-12 nella cagna). La lattazione La ghiandola mammaria è strettamente connessa dal punto di vista fisiologico con l’apparato riproduttore e la lattazione costituisce la fase finale della riproduzione stessa.