Prefazione Introduzione SIPROTEC Funzioni Montaggio e messa in servizio Protezione multifunzione di macchina 7UM61 V4.1 Manuale Dati tecnici Appendice Bibliografia Glossario Indice C53000-G1172-C127-1 1 2 3 4 A Esclusione di responsabilità Copyright Abbiamo controllato il contenuto dello stampato circa la sua conformità con l'hardware e il software descritti. Ciononostante non si possono escludere divergenze, cosicché noi non possiamo assumerci nessuna responsabilità circa la completa conformità. Copyright © Siemens AG 2007. All rights reserved. Le indicazioni contenute in questo manuale vengono controllate costantemente e le necessarie correzioni sono contenute nelle edizioni successive. Siamo grati per eventuali suggerimenti tesi al miglioramento. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche, anche senza preavviso. Versione dei documenti 4.00.02 Siemens Aktiengesellschaft La trasmissione e la riproduzione di questo documento, come pure l'utilizzo e la divulgazione del suo contenuto non sono consentiti senza esplicita autorizzazione. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti sono riservati, in particolare quelli concernenti la concessione del brevetto o la registrazione del marchio di fabbrica. Marchi registrati SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono marchi registrati della SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per i propri scopi potrebbe ledere i diritti dei proprietari. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Prefazione Scopo del manuale Il presente manuale descrive le funzioni, il comando, il montaggio e la messa in servizio dell'apparecchio 7UM61. In particolare vengono riportate: • indicazioni per la parametrizzazione delle funzioni implementate e una descrizione delle funzioni degli apparecchi e delle possibilità di taratura → Capitolo 2; • indicazioni per il montaggio e la messa in servizio → Capitolo 3; • un elenco delle caratteristiche tecniche → Capitolo 4; • e una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto nell'Appendice A. Le indicazioni generali per il comando e la programmazione di apparecchi SIPROTEC 4 sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC /1/. A chi si rivolge ingegneri delle protezioni, persone incaricate della parametrizzazione, controllo e manutenzione di dispositivi di protezione, automazione e comando, nonché personale addetto in impianti e centrali elettriche. Ambito di validità del manuale Questo manuale vale per: SIPROTEC 4 protezione multifunzione di macchina 7UM61; versione firmware V4.1. Indicazioni di conformità Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee in merito all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE) e relativamente ai mezzi di esercizio elettrici, per l'impiego entro determinati limiti di tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/CEE). La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite da Siemens AG in base all'articolo 10 della Direttiva conformemente alle norme generali EN 50081 e EN 61000-6-2 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e alla Norma EN 60255-6 per la Direttiva sulla bassa tensione. Il prodotto è conforme alla norma internazionale della serie IEC 60255 e alla normativa nazionale VDE 0435. Il prodotto è autorizzato nell'ambito delle caratteristiche tecniche UL: SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 3 Prefazione Ulteriore supporto In caso di domande relative al sistema SIPROTEC 4, rivolgersi al proprio rivenditore specializzato Siemens. Corsi L'offerta di corsi individuali è reperibile sul nostro catalogo dei corsi oppure si può richiedere al nostro centro di addestramento di Norimberga. Note e avvertenze Le note e le avvertenze contenute in questo manuale vanno osservate per garantire la propria sicurezza e una durata ottimale dell'apparecchio. A questo scopo vengono utilizzate le seguenti segnalazioni e definizioni standard: PERICOLO significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Attenzione significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Cautela significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare per danni esterni o interni all'apparecchio e danni che ne risultano. Nota è un'importante informazione sul prodotto o su una parte del manuale su cui si richiama l'attenzione. AVVERTENZA Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molti componenti di queste ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza delle norme di sicurezza può provocare incidenti mortali, lesioni del personale o danni all'apparecchiatura. Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di esso. Questo personale deve essere pratico di tutte le avvertenze e le misure di manutenzione descritte in questo manuale nonché di tutte le prescrizioni di sicurezza. La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità alle avvertenze e alle indicazioni contenute nel presente manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali di installazione e di sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). 4 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Prefazione Definizione PERSONALE QUALIFICATO ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è costituito da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio, della messa in servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono dunque di qualifiche adeguate, come ad es. • formazione e istruzione e/o autorizzazione a inserire e disinserire, collegare a terra e contrassegnare apparecchi/sistemi secondo gli standard di sicurezza. • formazione e istruzione secondo lo standard della tecnica di sicurezza nella cura e nell'uso di adeguati equipaggiamenti di sicurezza. • addestramento in pronto soccorso. Convenzioni tipografiche e simboli Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per l'apparecchio nel testo vengono usati i seguenti tipi di carattere: Nomi di parametri Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione, che appaiono quali parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del carattere). Lo stesso vale per i titoli dei menu di selezione. 1234A Gli indirizzi di parametri vengono rappresentati come i nomi di parametri. Nelle tabelle gli indirizzi di parametri ricevono il suffisso A se al parametro si accede con DIGSI solo tramite l'opzione Visualizza altri parametri. Stati dei parametri Le possibili impostazioni di parametri di testo, che appaiono quali parole sul display dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono scritte in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni nei menu di selezione. "Segnalazioni" Indicatori per informazioni emesse dall'apparecchio o che servono ad altri apparecchi o organi di manovra sono scritti nel testo in caratteri con larghezza uniforme e messi tra virgolette. Per disegni e tabelle, in cui il tipo di indicatore risulta evidente dalla rappresentazione, possono essere usati caratteri diversi da quelli sopra esposti. Nei disegni è utilizzata la seguente simbologia: segnale di ingresso logico interno all'apparecchio segnale di uscita logico interno all'apparecchio segnale interno in entrata di una grandezza analogica segnale binario esterno d'ingresso con numero funzione (ingresso binario, segnalazione d'ingresso) segnale binario esterno di uscita con numero funzione (segnalazione dell'apparecchio) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 5 Prefazione segnale binario esterno di uscita con numero funzione (segnalazione dell'apparecchio) utilizzato come segnale di ingresso Esempio di un parametro FUNZIONE con l'indirizzo 1234 e i possibili stati On e Off Per il resto vengono utilizzati i segni grafici conformemente a IEC 60617-12 e IEC 60617-13 o da qui ricavati. I simboli più comuni sono i seguenti: grandezza di ingresso analogica AND - Blocco logico OR - Blocco logico OR esclusivo (antivalenza): uscita attiva, se solo uno degli ingressi è attivo Coincidenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono contemporaneamente attivi o inattivi Segnali di ingresso dinamici (controllo su fronte) alto (sopra) con fronte positivo, basso (sotto) con fronte negativo Formazione di un segnale di uscita analogico composto da più segnali di ingresso analogici Soglia di intervento con indirizzo e nome del parametro Elemento temporizzatore (ritardo di reazione T parametrizzabile) con indirizzo e nome del parametro Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non parametrizzabile) Temporizzatore T per ingresso ad impulsi Memoria statica (flipflop RS) con set (S), reset (R), uscita (Q) e uscita negata (Q) ■ 6 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Indice 1 2 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 1.1 Funzionamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 1.2 Campi di applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 1.3 Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 2.1 2.1.1 2.2 Introduzione, impianti di riferimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 2.2.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 2.2.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 2.2.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 2.3 Dati di impianto 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 2.3.1 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 2.3.2 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 2.3.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 2.4 Gruppi di settaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.4.1 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.4.2 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.4.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.5 Dati di impianto 2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 2.5.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 2.5.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 2.5.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 2.5.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 2.6.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 2.6.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 2.6.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 2.6.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50/51) con rilevamento della direzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 2.7.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 2.7.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 2.7.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 2.7.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 7 Indice 2.8 2.8.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 2.8.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 2.8.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 2.8.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 2.9.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 2.9.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 2.9.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 2.9.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) . . . . . . . . . . . . . . . . 69 2.10.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 2.10.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 2.10.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 2.10.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 2.11.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 2.11.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 2.11.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 2.11.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 2.12.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 2.12.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 2.12.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 2.12.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 2.13.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 2.13.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 2.13.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 2.13.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 2.14.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 2.14.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 2.14.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 2.14.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 2.15 8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 Protezione di minima tensione (ANSI 27) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 2.15.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 2.15.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 2.15.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 2.15.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Indice 2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 2.16.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 2.16.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 2.16.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 2.16.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 2.17.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 2.17.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107 2.17.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 2.17.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 2.18.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 2.18.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .113 2.18.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .115 2.18.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .116 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117 2.19.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117 2.19.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .118 2.19.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 2.19.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121 2.20 Salto del vettore di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 2.20.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 2.20.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 2.20.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 2.20.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 2.21.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 2.21.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 2.21.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 2.21.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) . . . . . . . . 136 2.22.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136 2.22.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 2.22.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 2.22.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) . . . . . . 140 2.23.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 2.23.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 2.23.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 2.23.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 9 Indice 2.24 2.24.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 2.24.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 2.24.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150 2.24.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 2.25.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 2.25.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155 2.25.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159 2.25.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160 2.26.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160 2.26.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162 2.26.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 2.26.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164 2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165 2.27.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165 2.27.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166 2.27.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 2.27.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 2.28 Supervisione delle misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 2.28.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 2.28.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 2.28.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 2.28.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 2.29 Supervisione del circuito di scatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 2.29.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 2.29.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182 2.29.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 2.29.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 2.30 Supervisione dei valori di soglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186 2.30.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186 2.30.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 2.30.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188 2.30.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191 2.31 10 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 Accoppiamento comandi di scatto esterni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 2.31.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 2.31.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 2.31.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193 2.31.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Indice 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195 2.32.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195 2.32.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196 2.32.3 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198 2.32.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203 2.33 Controllo sequenza fasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 2.33.1 Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 2.33.2 Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205 2.34 Controllo delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 2.34.1 2.34.1.1 Logica di avviamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 2.34.2 2.34.2.1 2.34.2.2 Logica di scatto del dispositivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208 2.34.3 2.34.3.1 2.34.3.2 Indicazioni di guasto su LED e LCD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208 2.34.4 2.34.4.1 2.34.4.2 Statistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209 Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210 2.35 Funzioni ausiliarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211 2.35.1 2.35.1.1 Elaborazione degli eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211 2.35.2 2.35.2.1 2.35.2.2 Misure. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217 2.35.3 2.35.3.1 2.35.3.2 Punti di regolazione (valori misurati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218 Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218 2.35.4 2.35.4.1 2.35.4.2 2.35.4.3 2.35.4.4 Registrazioni oscilloperturbografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Parametri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.35.5 2.35.5.1 Gestione della data e dell'ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220 2.35.6 2.35.6.1 Strumenti di messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222 2.36 218 218 219 220 220 Elaborazione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 2.36.1 2.36.1.1 Apparecchiatura di controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 2.36.2 2.36.2.1 Tipi di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225 2.36.3 2.36.3.1 Percorso di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 2.36.4 2.36.4.1 Protezione contro errori di commutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227 2.36.5 2.36.5.1 Memorizzazione/acquisizione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 11 Indice 3 Montaggio e messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237 3.1 3.1.1 Indicazioni per la programmazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 3.1.2 3.1.2.1 3.1.2.2 3.1.2.3 3.1.2.4 3.1.2.5 Modifiche dell'hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . In generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Interruttori su circuiti stampati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Moduli interfaccia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assemblaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 241 242 245 253 256 3.1.3 3.1.3.1 3.1.3.2 3.1.3.3 Montaggio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Montaggio incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Montaggio incassato su telaio o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Montaggio sporgente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 257 257 258 259 3.2 Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce . . . . . . . . . . . . . . . . . 260 3.2.2 Controllo dei collegamenti dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262 3.2.3 Controllo dell'integrazione nell'impianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264 Messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267 3.3.1 Modo test/blocco della trasmissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268 3.3.2 Test interfaccia di sistema 3.3.3 Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . 270 3.3.4 Verifiche per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore . . . . . . . . . . . . 273 3.3.5 Controllo di funzioni definibili dall'utente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 273 3.3.6 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 273 3.3.7 Prova di messa in servizio con la macchina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 274 3.3.8 Controllo dei circuiti di corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276 3.3.9 Controllo dei circuiti di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 279 3.3.10 Controllo della protezione terra statore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280 3.3.11 Controllo della protezione di guasto a terra sensibile come protezione terra rotore . . 289 3.3.12 Controlli con la rete. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289 3.3.13 Creazione di una registrazione di guasto di prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 293 3.4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268 Attivazione dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295 Dati tecnici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297 4.1 Dati generali dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298 4.1.1 Ingressi/uscite analogiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298 4.1.2 Tensione ausiliaria 4.1.3 Ingressi e uscite binarie 4.1.4 Interfacce di comunicazione 4.1.5 Prove elettriche 4.1.6 Prove di resistenza meccanica 4.1.7 Condizioni climatiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306 4.1.8 Condizioni di impiego . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 4.1.9 Certificazioni 4.1.10 Esecuzioni costruttive 4.2 12 Controllo dei collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260 3.2.1 3.3 4 Montaggio e collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Indice A 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .311 4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316 4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) . . . . . . . . . . . . . . . 318 4.6 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320 4.7 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321 4.8 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323 4.10 Protezione di minima tensione (ANSI 27) 4.11 Protezione di massima tensione (ANSI 59). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326 4.12 Protezione di frequenza (ANSI 81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 327 4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328 4.14 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330 4.15 Salto del vettore di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331 4.16 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332 4.17 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) . . . . . . . . 333 4.18 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) . . . . . . 334 4.19 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335 4.20 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336 4.21 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337 4.22 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338 4.23 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 339 4.24 Funzioni supplementari 4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione 4.26 Dimensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345 4.26.1 Montaggio incassato e in armadio — 7UM611 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 4.26.2 Montaggio incassato e in armadio — 7UM612 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348 4.26.3 Montaggio sporgente — 7UM611 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349 4.26.4 Montaggio sporgente — 7UM612 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349 4.26.5 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350 4.26.6 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351 4.26.7 Disegno quotato 3PP13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 352 Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353 A.1 Dati di ordinazione e accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354 A.1.1 A.1.1.1 Dati di ordinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354 7UM61. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354 A.1.2 Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356 A.2 A.2.1 Schemi dei morsetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359 Schema generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359 A.2.2 Schema generale (montaggio sporgente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360 A.2.3 Schema generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361 A.2.4 Schema generale montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 362 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 13 Indice A.3 Esempi di collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363 A.3.1 Esempi di collegamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363 A.3.2 Esempi di collegamento per thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370 A.3.3 Schemi di cablaggio parti accessorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372 A.4 Preimpostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 A.4.1 Diodi luminosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 A.4.2 Ingresso binario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 A.4.3 Uscita binaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374 A.4.4 Tasti di funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375 A.4.5 Display base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375 A.4.6 Piani CFC predefiniti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376 A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377 A.6 Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378 A.7 Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380 A.8 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 391 A.9 Messaggi collettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408 A.10 Vista d'insieme dei valori misurati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 409 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 411 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413 Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 425 14 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Introduzione 1 In questo capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC 4 7UM61. Vengono illustrati i campi di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate. 1.1 Funzionamento del dispositivo 16 1.2 Campi di applicazione 19 1.3 Caratteristiche 21 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 15 Introduzione 1.1 Funzionamento del dispositivo 1.1 Funzionamento del dispositivo La protezione digitale multifunzionale SIPROTEC 4 7UM61 è realizzata sulla base di un potente microprocessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di misura fino all'emissione dei comandi destinati agli interruttori, sono elaborate in modo del tutto digitale. La figura 1-1 illustra la struttura di base del dispositivo. Ingressi analogici Gli ingressi di misura (ME) effettuano una separazione galvanica, trasformano le correnti e le tensioni provenienti dai convertitori primari e le adattano al livello interno per l'elaborazione. L'apparecchio dispone di 4 ingressi di corrente e 4 ingressi di tensione. Tre ingressi di corrente vengono usati per misurare le correnti di fase da uno dei lati dell'oggetto da proteggere. Figura 1-1 Struttura hardware della protezione digitale di macchina 7UM61 (versione massima) 1 ingresso di corrente è dotato di trasduttori d'ingresso ad alta sensibilità (IEE) e può misurare correnti secondarie nell'ordine dei mA. 3 ingressi di tensione rilevano le tensioni fase-terra (è anche possibile il collegamento a tensioni concatenate e riduttori di tensione in collegamento a V) e il 16 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Introduzione 1.1 Funzionamento del dispositivo quarto ingresso di tensione è previsto per la misurazione della tensione di spostamento per la protezione terra statore. Il gruppo amplificatore di ingresso (EV) assicura una terminazione ad alta resisitività delle grandezze d'ingresso analogiche e contiene filtri ottimizzati sull'elaborazione del valore misurato relativamente alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione. Il convertitore analogico/digitale (AD) dispone di convertitori Σ∆ (22 bit) ad alta risoluzione e di moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microcomputer. Sistema a microcomputer Nel sistema a microcomputer (µC) viene elaborato il software implementato. Le funzioni essenziali sono: • filtraggio e preparazione delle grandezze di misura, • supervisione continua delle grandezze di misura, • supervisione delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione, • valutazione dei valori limite e dei temporizzatori, • controllo dei segnali per le funzioni logiche, • decisione sui comandi di scatto, • segnalazione del comportamento della protezione tramite LED, LCD, relè e/o interfacce seriali, • memorizzazione di segnalazioni, allarmi, guasti e dei valori di intervento per l'analisi dei guasti • gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione dei dati, orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc. Adattamento della frequenza di campionamento Affinchè le funzioni di protezione e di misura forniscano risultati corretti in un vasto campo di frequenza, la frequenza effettiva viene misurata continuamente e la frequenza di campionamento viene adattata per l'elaborazione delle grandezze di misura. Ciò garantisce la precisione delle misure nel campo di frequenza da 11 Hz a 69 Hz. L'adattamento della frequenza di campionamento può operare solo se almeno una delle grandezze di misura è presente con almeno un valore pari al 5 % del valore nominale ("stato operativo 1“). Grandezze di misura mancanti o troppo piccole, nonché valori di misura con frequenze inferiori a <11 Hz o superiori a >70 Hz portano l'apparecchio nello "stato operativo 0“. Ingressi e uscite binarie Segnali logici di ingresso/uscita sono portati dal/al microprocessore attraverso i moduli di ingresso/uscita (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni provenienti dall'impianto (per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es. comandi di blocco). Le uscite sono soprattutto i comandi per gli apparecchi di manovra e i messaggi per la remotizzazione di eventi e di condizioni di stato importanti. Elementi frontali Segnalatori ottici (LED) e un pannello di visualizzazione (display LCD) sul fronte dell'apparecchio danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano eventi, stati e valori di misura. Una tastiera alfanumerica e con tasti di navigazione unitamente al display LCD permettono la comunicazione con l'apparecchio in locale. In tal modo è possibile richiamare tutte le informazioni dell'apparecchio, quali parametri di programmazione e di taratura, segnalazioni di esercizio e di guasto, valori di misura (si veda anche la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/) e modificare i parametri di taratura. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 17 Introduzione 1.1 Funzionamento del dispositivo Interfacce seriali Mediante l'interfaccia operatore posta sul fronte dell'apparecchio è possibile comunicare con un PC utillizzando il programma di comando DIGSI. Ciò permette una facile gestione di tutte le funzioni dell'apparecchio. Tramite l'interfaccia di servizio si può comunicare in remoto con l'apparecchio servendosi di un PC e usando DIGSI. Ciò è particolarmente adatto nel caso di un cablaggio fisso degli apparecchi con il PC oppure di comando attraverso un modem. L'interfaccia di servizio può essere impiegata anche per il collegamento ad un thermobox. Tramite l'interfaccia seriale di sistema tutti i dati dell'apparecchio possono essere trasferiti ad un'unità centrale o ad un sistema di supervisione. A seconda dell'applicazione, tale interfaccia può essere dotata di diversi supporti fisici di trasmissione e di diversi protocolli. Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno attraverso fonti di sincronizzazione esterne. Tramite moduli interfaccia supplementari è possibile implementare altri protocolli di comunicazione. Alimentazione ausiliaria Un alimentatore provvede a fornire le unità funzionali descritte della necessaria potenza ai diversi livelli di tensione. Buchi transitori della tensione ausiliaria di alimentazione, che possono verificarsi in seguito a un corto circuito sul sistema di alimentazione, possono essere coperti in generale da una memoria di tensione data da un condensatore (vedi anche "Dati tecnici"). 18 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Introduzione 1.2 Campi di applicazione 1.2 Campi di applicazione L'apparecchio SIPROTEC® 7UM61 è una protezione digitale multifunzione di macchina della serie "Protezione digitale di macchina 7UM6“. Essa comprende tutte le funzioni necessarie alla protezione di generatori e motori. Grazie alla selezione delle funzioni implementate, il 7UM61 è impiegabile per generatori elettrici di tutte le taglie (piccola, media, grande). L'apparecchio soddisfa i requisiti di protezione per i due collegamenti tipici di base: • Collegamento diretto sulle sbarre • Collegamento tramite trasformatore di unità Figura 1-2 Collegamenti tipici La modularità del software permette l'adattabilità ad un ampio campo di utilizzo dell'apparecchio. È così possibile selezionare i pacchetti di funzioni che corrispondono al tipo di applicazione desiderata. Ad esempio è possibile realizzare una protezione completa e sicura con il solo 7UM61 per generatori di potenza da piccola a media (ca. 0,5 MW) . L'apparecchio costituisce inoltre la base per la protezione di generatori medi e grandi (protezione di riserva). In combinazione con l'apparecchio 7UM62 (un altro apparecchio della serie 7UM6) è possibile soddisfare i requisiti di macchine di tutte le dimensioni. In tal modo è possibile realizzare un sistema ridondato con funzioni di rincalzo. L'apparecchio 7UM61 permette altre applicazioni quali • protezione di riserva di trasformatori, poiché accanto alla protezione di massima corrente sono disponibili numerose funzioni di protezione che permettono, ad esempio, un controllo dei valori di tensione e frequenza di esercizio • protezione di grandi motori sincroni e asincroni. • Disaccoppiamento di rete SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 19 Introduzione 1.2 Campi di applicazione Segnalazioni e valori di misura; memorizzazione di guasti Le segnalazioni di servizio danno informazioni su stati dell'impianto e dell'apparecchio stesso. Grandezze di misura e valori da qui calcolati possono essere visualizzati durante il funzionamento e trasmessi attraverso l'eventuale interfaccia seriale. Le segnalazioni dell'apparecchio possono essere fornite da una serie di LED sul pannello frontale (configurabili), rielaborate esternamente attraverso contatti di uscita (configurabili), connesse a funzioni logiche definibili dall'utente e/o essere emesse attraverso le interfacce seriali (vedi sotto Comunicazione). Durante un guasto al generatore o alla rete, importanti eventi e cambiamenti degli stati vengono memorizzati in liste degli eventi di guasto. A scelta è possibile memorizzare le grandezze istantanee o effettive dei valori di guasto nell'apparecchio che sono a disposizione per una successiva analisi dei guasti. Comunicazione Per la comunicazione con sistemi esterni di supervisione, comando e controllo sono a disposizione interfacce seriali. Interfaccia frontale Un connettore DSUB a 9 poli posto sul frontalino serve per la comunicazione locale con un PC. Per mezzo del software DIGSI, tramite questa interfaccia operatore, è possibile eseguire tutte le operazioni di comando e di analisi, quali l'impostazione e la modifica di parametri di programmazione e di taratura, la configurazione di funzioni logiche specificabili dall'utente, la lettura di segnalazioni di servizio e di guasto, nonché di valori di misura, lettura e rappresentazione di registrazioni dei valori di guasto, interrogazione di stati dell'apparecchio e di grandezze di misura. Interfacce posteriori Altre interfacce sono collocate - a seconda del modello ordinato - sulla parte posteriore dell'apparecchio. Esse permettono di stabilire una comunicazione con altri sistemi di controllo e di supervisione digitali: L'interfaccia di servizio può funzionare anche tramite linee dati e consente anche la comunicazione via modem. In tal modo il comando può essere effettuato a distanza con un personal computer e il software DIGSI, ad esempio quando da un PC centrale devono essere controllati più apparecchi. L'interfaccia di sistema serve alla comunicazione centrale tra l'apparecchio e un sistema di supervisione. Essa può avvenire tramite linee in rame o fibre ottiche. Per la trasmissione dei dati sono disponibili diversi protocolli standardizzati: • IEC 60 870–5–103 Questo profilo permette anche l'integrazione degli apparecchi nei sistemi di automazione SINAUT® LSA e SICAM®. • Profibus DP Tramite questo protocollo della tecnica di automazione vengono trasmessi segnalazioni e valori di misura. • Modbus ASCII/RTU Tramite questo protocollo della tecnica di automazione vengono trasmessi segnalazioni e valori di misura. • DNP 3.0 Tramite questo protocollo della tecnica di automazione vengono trasmessi segnalazioni e valori di misura. 20 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Introduzione 1.3 Caratteristiche 1.3 Caratteristiche Caratteristiche generali • Potente sistema a microprocessore a 32 bit. • Elaborazione dei valori di misura e controllo completamente digitale, dall'acquisizione dei dati e dalla digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del comando di scatto o di eventuali altri segnali configurati. • Separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti interni di elaborazione, dai circuiti di misura, di controllo e di alimentazione del sistema attraverso linee schermate per la trasmissione delle misure, moduli di ingresso e uscita binari e convertitori di corrente continua. • Semplicità di utilizzo grazie al pannello di comando e di visualizzazione integrato oppure mediante personal computer collegato con programma di comando DIGSI. • Calcolo e visualizzazione continua dei valori di esercizio. • Memorizzazione delle segnalazioni di guasto come pure dei valori istantanei o effettivi per la registrazione oscillografica dei guasti. • Supervisione permanente delle grandezze di misura, dell'hardware e del software del dispositivo. • Possibile comunicazione con dispositivi centrali di controllo e supervisione tramite interfaccia seriale, a scelta tramite linea in rame, modem o conduttori a fibre ottiche. • Orologio con batteria tampone, sincronizzabile tramite un segnale di sincronizzazione (DCF77, IRIG B tramite ricevitore satellitare), ingresso binario o interfaccia di sistema. • Statistica degli interventi: conteggio dei comandi di scatto generati dal dispositivo e protocollo delle correnti dell'ultima apertura effettuata dall'apparecchio e sommatoria delle correnti di cortocircuito interrotte dall'interruttore. • Conteggio delle ore di esercizio: conteggio delle ore di esercizio sotto carico dell'oggetto protetto. • Aiuti per la messa in servizio, quali controllo del collegamento e della sequenza delle fasi, visualizzazione dello stato di tutti gli ingressi e le uscite binarie e delle registrazioni delle misure di test. Protezione di massima corrente a tempo definito (I>) con memoria di tensione • 2 gradini indipendenti I> e I>> per le 3 correnti di linea (IL1, IL2, IL3) del lato 1 o lato 2. • Mantenimento dell'avviamento per massima corrente I> anche in caso di mancanza di tensione (ad es. per le macchine sincrone la cui tensione di eccitazione viene derivata dai morsetti). • Possibilità opzionale di determinazione della direzione della soglia I>>. • Possibilità di interbloccare gradini di intervento con segnali logici. Protezione di massima corrente a tempo inverso • Possibilità di selezione tra diverse caratteristiche (IEC, ANSI). • Possibilità di utilizzare la soglia di intervento con controllo e/o memoria di tensione. • Possibiltà di blocco dell'influenza della tensione tramite Fuse-Failure-Monitor e/o scatto dell'interruttore automatico di protezione dei TV. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 21 Introduzione 1.3 Caratteristiche Protezione contro il sovraccarico termico • Immagine termica data dalla circolazione di corrente che genera riscaldamento nell'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione completa di memoria). • Gradini di allarme impostabili a livello termico e di corrente. • Possibilità di tenere conto della temperatura del refrigerante e/o della temperatura ambiente. Protezione contro i carichi squilibrati • Valutazione della componente inversa del sistema trifase. • Gradino di allarme in caso di superamento di un carico squilibrato impostabile. • Caratteristica termica di scatto con fattore di squilibrio e tempo di raffreddamento impostabili. • Gradino di scatto istantaneo in caso di carico asimmetrico elevato (utilizzabile come protezione contro i cortocircuiti). Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) • Misura della conduttanza sulla base delle componenti di sequenza diretta. • Caratteristiche di intervento a più soglie per limiti di stabilità dinamici e statici. • Possibilità di rilevare la tensione di eccitazione (solo mediante ingresso binario). Protezione contro il ritorno di energia • Misura della potenza utilizzando le componenti di sequenza diretta. • Misurazione ad alta sensibilità e alta precisione della potenza attiva (rilevamento di piccole potenze di motorizzazione anche con cos ϕ piccolo, compensazione di errori angolari). • Insensibile alle pendolazioni. • Gradino con temporizzazione lunga e breve (attiva con valvole turbina scattate). Supervisione di potenza • Misura della potenza utilizzando le componenti di sequenza diretta. • Controllo del superamento del limite superiore (P>) e inferiore (P<) della potenza attiva con soglie impostabili separatamente. • Scelta opzionale tra valori ad alta velocità e alta accuratezza. Protezione di impedenza • Avviamento selettivo per massima corrente con controllo di tensione (per macchine sincrone che derivano la tensione di eccitazione dai morsetti). • 2 zone di impedenza, 1 gradino allungabile (commutabile tramite ingresso binario), 4 soglie di tempo. • Caratteristiche di scatto poligonali. Protezione di minima tensione • 2 soglie tarabili, misura basata sulle tensioni di componente positiva. 22 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Introduzione 1.3 Caratteristiche Protezione di massima tensione • 2 soglie tarabili, misura basata sulle tensioni di componente positiva. • A scelta con tensioni concatenate o con tensioni fase-terra. Protezione di frequenza • 4 soglie indipendenti, tarabili come massima (f<) o minima frequenza (f>), ognuna temporizzabile indipendentemente. • Insensibile alle armoniche e alle variazioni dell'angolo di fase. • Soglia di blocco per minima tensione impostabile. Protezione contro la sovraeccitazione (massimo flusso) • Calcolo del rapporto V/f. • Gradini di allarme e di scatto impostabili. • Caratteristica standard o altra caratteristica opzionale selezionabile per il calcolo della sollecitazione termica. Protezione derivata di frequenza • 4 soglie indipendenti, tarabili come massima (df/dt>) o minima (-df/dt<) frequenza in derivata, ognuna temporizzabile indipendentemente. • Finestre di misura variabili • Accoppiabile all'avviamento della protezione di frequenza. • Soglia di blocco per minima tensione impostabile. Salto vettoriale • Rilevamento sensibile di un salto vettoriale di fase per il disaccoppiamento di rete. Protezione terra statore 90 % • Per macchine connesse tramite trasformatore elevatore o direttamente sulle sbarre. • Rilevamento della tensione di spostamento di macchina misurata tramite avvolgimento a triangolo aperto dei TV o tramite trasformatore di messa a terra oppure tramite calcolo delle tensioni fase-terra. • Rilevamento sensibile della corrente di terra, a scelta con o senza determinazione direzionale con grandezze del sistema omopolare (I0, U0). • Caratteristica direzionale impostabile. • Determinazione della fase con cortocircuito. Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità • Due gradini di rilevamento della corrente di terra: IEE>> e IEE>. • Alta sensibilità (lato secondario impostabile a partire da 2 mA). • Applicazione come protezione terra statore o terra rotore. • Supervisione del circuito di misura di corrente in caso di applicazione come protezione terra rotore. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 23 Introduzione 1.3 Caratteristiche Protezione terra statore 100 % con terza armonica • Valutazione della terza armonica nella tensione di centro stella o nel triangolo aperto dei TV. • Unitamente alla protezione di terra statore 90 % risulta una protezione dell'avvolgimento completo dello statore (zona di protezione 100%). Supervisione del tempo di avviamento per motori • Caratteristica di scatto amperometrica in funzione della corrente di avviamento. • Funzione di rotore bloccato. Blocco al riavviamento per motori • Calcolo della temperatura del rotore tramite la corrente statorica. • L'inserimento del motore viene consentito solamente se il rotore ha una sufficiente riserva termica per permetterne l'avviamento. • Calcolo del tempo di attesa sino ad un nuovo comando di inserzione. • Differenti tempi di attesa dovuti alle costanti di tempo di raffreddamento per macchina inattiva o in funzionamento. • Possibilità di disinibire il blocco al riavviamento per un avviamento di emergenza. Protezione contro la mancata apertura dell'interruttore • Condizione di mancata apertura interruttore rilevata tramite controllo del flusso della corrente o tramite la posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore. • Avviamento della funzione di mancata apertura interruttore da comando di scatto interno (qualsiasi funzione interna al 7UM62 che emetta uno scatto - start interno). • Avviamento della funzione di mancata apertura interruttore da comando di scatto esterno generato da un altro apparecchio (start esterno). Protezione contro l'energizzazione accidentale • Limitazione del danno in caso di energizzazione accidentale di un generatore fermo in seguito ad una chiusura erronea dell'interruttore di macchina. • Rilevamento della componente di sequenza inversa delle correnti di linea. • Abilitazione della funzione secondo le condizioni di esercizio, il controllo di minima tensione e la verifica di anomalia dei circuiti di misura (Fuse Failure Monitor). Supervisione dei valori di misura • Possibilità di supervisione di 10 misure liberamente configurabili. • Realizzazione veloce di controlli tramite CFC. Rilevamento della temperatura tramite thermobox • Rilevamento di qualsiasi temperatura ambiente, del refrigerante o di avvolgimenti di macchine elettriche tramite thermobox connesso a sensori di temperatura. 24 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Introduzione 1.3 Caratteristiche Controllo sequenza fasi • È possibile modificare la sequenza delle fasi (L1, L2, L3 o L1, L3, L2) tramite parametri (statica) e ingresso binario (dinamica). Funzioni definibili dall'utente • Connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la realizzazione di funzioni definibili dall'utente. • Tutte le comuni funzioni logiche (AND, OR, NOT, OR esclusivo, ecc.). • Temporizzazioni e valori di soglia inseribili. • Elaborazioni dei valori di misura con valutazioni avanzate. Controllo degli apparecchi di manovra • Possibilità di comandare in locale apparecchi di manovra tramite tasti funzione programmabili, tramite l'interfaccia di sistema (ad es. di SICAM o LSA) oppure attraverso l'interfaccia operatore (per mezzo di un personal computer e del programma DIGSI). • Lo stato degli organi di manovra può essere monitorato tramite i contatti ausiliari degli stessi. • Controllo della plausibilità delle posizioni degli interruttori e delle condizioni di interblocco per la chiusura. Monitoraggio delle funzioni • Supervisione dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione di tensione ausiliaria nonché dell'hardware e software e quindi elevata affidabilità. • Supervisione dei circuiti secondari dei trasformatori amperometrici e voltmetrici attraverso controlli della simmetria. • Possibile supervisione del circuito di scatto tramite collegamento esterno. • Controllo della sequenza delle fasi. ■ SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 25 Introduzione 1.3 Caratteristiche 26 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 2 Funzioni Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni del dispositivo SIPROTEC 4 7UM61. Le possibilità di impostazione associate ad ogni funzione vengono descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative alla determinazione dei valori di taratura e - se necessario - delle rispettive formule. Sulla base delle seguenti informazioni è inoltre possibile stabilire quali delle funzioni disponibili dovranno essere utilizzate. 2.1 Introduzione, impianti di riferimento 29 2.2 Configurazione apparecchio 31 2.3 Dati di impianto 1 35 2.4 Gruppi di settaggio 41 2.5 Dati di impianto 2 42 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione 44 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione 48 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) 54 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) 60 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) 69 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) 75 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) 83 2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) 87 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) 90 2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27) 100 2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59) 103 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) 106 2.18 Protezione contro la sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) 111 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) 117 2.20 Salto vettoriale 122 2.21 Protezione terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) 127 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) 136 2.23 Protezione terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) 140 2.7 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 27 Funzioni 2 28 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) 146 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49 rotore) 151 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) 160 2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) 165 2.28 Supervisione dei valori di misura 168 2.29 Supervisione del circuito di scatto 178 2.30 Supervisione soglia 186 2.31 Accoppiamento scatti esterni 192 2.32 RTD-Box 195 2.33 Controllo sequenza fasi 204 2.34 Controllo delle funzioni 206 2.35 Funzioni ausiliarie 211 2.36 Elaborazione dei comandi 224 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.1 Introduzione, impianti di riferimento 2.1 Introduzione, impianti di riferimento Nei seguenti paragrafi vengono illustrate le singole funzioni di protezione e le funzioni ausiliarie e vengono date indicazioni sui valori di taratura. 2.1.1 Descrizione delle funzioni Generatore Gli esempi di calcolo si orientano su due impianti di riferimento, con le due connessioni tipiche: diretta su sbarra e tramite trasformatore (vedi figura sottostante). I parametri preimpostati della protezione si adattano automaticamente in funzione del modo di accoppiamento specificato. Figura 2-1 Impianti di riferimento Dati tecnici degli impianti di riferimento Generatore: SN, G = 5,27 MVA UN, G = 6,3 kV IN, G = 483 A cos ϕ = 0,8 Trasformatore amperometrico: IN,prim = 500 A; IN, sec = 1 A Trasformatore toroidale: IN,prim = 60 A; IN, sec = 1 A SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 29 Funzioni 2.1 Introduzione, impianti di riferimento Trasformatore voltmetrico: UN, prim = (6,3/√3) kV UN, sec = (100/√3) V Uen/3 = (100/3) V Trasformatore Trasformatore: SN, T = 5,3 MVA UOS = 20 kV U = 6,3 kV uK= 7 % Trasformatore di fase: ü= Partitore resistivo: 5:1 Motore: UN, M = 6600 V Motore IN, M = 126 A Trasformatore amperometrico: IAVV = 624 A (corrente di avviamento) Imax = 135 A (corrente statorica permanentemente ammissibile) TAVV = 8,5 s (durata avviamento con IAVV) IN,prim = 200 A; IN, sec = 1 A Ulteriori dati tecnici sono riportati nelle impostazioni dei parametri delle singole funzioni di protezione. I valori di taratura calcolati sono grandezze secondarie riferite all'apparecchio e possono essere modificati direttamente tramite il comando locale. Per eseguire una reimpostazione di tutti i parametri si consiglia l'impiego del programma di comando DIGSI. Questo programma consente, oltre all'impostazione in valori secondari, anche l'impostazione dei parametri in grandezze primarie. Quest'ultima viene eseguita nel 7UM61 come impostazione riferita alle grandezze nominali dell'oggetto di protezione (ad es. IN, G; UN, G; SN, G). Ciò comporta il grande vantaggio di poter preimpostare i valori tipici delle funzioni di protezione indipendentemente dall'impianto. Nei Power System Data 1 (Dati di Impianto 1) e Power System Data 2 (Dati di Impianto 2) vengono aggiornati i dati del rispettivo impianto e la conversione in valori secondari viene eseguita con un clic del mouse. Tutte le formule di conversione, necessarie per le singole funzioni, sono memorizzate nel programma di comando. 30 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.2 Configurazione apparecchio 2.2 Configurazione apparecchio La protezione 7UM61 dispone di numerose funzioni di protezione e funzioni ausiliarie. La configurazione hardware e software viene definita in fase di ordinazione in base alle esigenze. È tuttavia necessario rispettare determinate limitazioni per gli ingressi di corrente a terra e di tensione verso terra UE e IEE. Lo stesso ingresso non può essere utilizzato contemporaneamente per l'acquisizione di grandezze di misura differenti, ad es., per la realizzazione simultanea della protezione terra rotore e della protezione terra statore. Le funzioni di comando possono inoltre essere adattate alle condizioni dell'impianto. Tramite la programmazione è anche possibile attivare o disattivare singole funzioni. Le funzioni non utilizzate non vengono quindi visualizzate. Le funzioni di protezione e ausiliarie disponibili possono essere programmate come esistenti o non esistenti. Per alcune funzioni è possibile selezionare più alternative che vengono illustrate in seguito. Le funzioni programmate come "non esistenti" non vengono elaborate dall'unità 7UM61: non vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura corrispondenti (funzioni, valori di soglia) non vengono visualizzati durante la taratura. 2.2.1 Descrizione delle funzioni Definizione della configurazione delle funzioni I parametri di programmazione possono essere immessi per mezzo di un personal computer e il programma di comando DIGSI tramite l'interfaccia operatore posta sul frontale del dispositivo oppure tramite l'interfaccia di servizio, sul retro. Il modo di operare è descritto dettagliatamente nel manuale SIPROTEC 4 /1/. Ai fini della modifica dei parametri di programmazione si richiede l'immissione del codice N. 7 (per record di parametri). Senza codice è possibile soltanto la lettura, e non la modifica e la trasmissione, delle impostazioni all'unità. La configurazione delle funzioni e, se necessario, le possibili alternative vengono adattate alle condizioni dell'impianto nella finestra di dialogo di configurazione delle funzioni. Nota Le funzioni e le preimpostazioni disponibili dipendono dalla variante ordinata (i dettagli sono riportati nell'appendice A.1). Poiché l'hardware prescrive determinate limitazioni, non tutte le combinazioni di funzioni di protezione sono possibili (cfr. par. 2.2.2). 2.2.2 Indicazioni per l'impostazione Particolarità La maggior parte delle impostazioni è autoesplicativa. Le particolarità vengono illustrate qui di seguito. Per utilizzare la funzione di commutazione dei gruppi di settaggio, impostare l'indirizzo 103 Grp Chge OPTION su Enabled. Questa funzione consente di impostare due gruppi di parametri funzionali (cfr. anche par. 2.4), che possono essere commutati velocemente e comodamente durante SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 31 Funzioni 2.2 Configurazione apparecchio l'esercizio. Con l'impostazione Disabled è possibile impostare è utilizzare solo un gruppo di parametri funzionali. Il parametro 104 FAULT VALUE (Valori guasto) consente di scegliere tra i Instant. values o i RMS values (Valori Effett.) per la registrazione. Nel caso di memorizzazione dei RMS values, il tempo a disposizione per la registrazione si prolunga di un fattore 16. Per il gradino di corrente elevata I>> della protezione di massima corrente, all'indirizzo 113Max. I PROT. I>> è possibile selezionare Non-Directional oppure directional. Questo gradino della protezione di massima corrente può essere deselezionato con Disabled. Nel caso della protezione di massima corrente a tempo dipendente 114 O/C PROT. Ip, a seconda della variante ordinata è possibile scegliere tra diverse caratteristiche dipendenti (secondo IEC oppure ANSI). Selezionando "disabilitato", si può deselezionare la protezione di massima corrente a tempo dipendente. Per la protezione di terra statore, selezionare all'indirizzo 150 S/E/F PROT. tra le opzioni nondir. U0, non-dir. U0&I0 e directional, se non è stata disabilitata (Disabled) la funzione completa. Nel primo caso viene valutata solo la tensione di spostamento (utilizzabile in caso di connessione alle sbarre). Nel secondo caso, oltre alla tensione di spostamento, viene valutato anche il valore della corrente di terra (ovvero la differenza tra corrente di centro stella e corrente di un trasformatore toroidale, come nel caso di un sistema di sbarre connesse a terra tramite resistenza commutabile). Nel terzo caso viene considerata anche la direzione della corrente di terra. Ciò permette di distinguere i guasti nella macchina dai guasti di terra della rete in caso di connessione diretta della macchina sulle sbarre (nel caso in cui l'analisi delle ampiezze della tensione di spostamento e della corrente di terra non sia sufficiente per distinguere il guasto). Per la supervisione del circuito di scatto si può selezionare, all'indirizzo 182 Trip Cir. Sup., se la supervisione dev'essere operativa con due ingressi binari (2 Binary Inputs) o con uno solo (1 Binary Input) oppure la funzione dev'essere programmata come Disabilitata (Disabled). 2.2.3 Ind. Parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 103 Grp Chge OPTION Disabled Enabled Disabled Opzione per cambio gruppo di settaggio 104 FAULT VALUE Disabled Instant. values RMS values Instant. values Valori di guasto 112 O/C PROT. I> Disabled Enabled Enabled Protezione di massima corrente I> 113 O/C PROT. I>> Disabled directional Non-Directional Non-Directional Protezione di massima corrente I>> 114 O/C PROT. Ip Disabled with IEC with ANSI Disabled Protezione di Massima Corrente a T.Inverso 116 Therm.Overload Disabled Enabled Enabled Protezione contro il sovraccarico termico 117 UNBALANCE LOAD Disabled Enabled Enabled Carico squilibrato (sequenza negativa) 130 UNDEREXCIT. Disabled Enabled Enabled Protezione di sottoeccitazione 131 REVERSE POWER Disabled Enabled Enabled Protezione Ritorno Energia 32 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.2 Configurazione apparecchio Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 132 FORWARD POWER Disabled Enabled Enabled Supervisione Potenza Attiva 133 IMPEDANCE PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione d'Impedenza 140 UNDERVOLTAGE Disabled Enabled Enabled Protezione di Minima Tensione 141 OVERVOLTAGE Disabled Enabled Enabled Protezione di Massima Tensione 142 FREQUENCY Prot. Disabled Enabled Enabled Protezione di minima/massima frequenza 143 OVEREXC. PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione di Massimo flusso (U/f) 145 df/dt Protect. Disabled 2 df/dt stages 4 df/dt stages 2 df/dt stages Protezione derivata di frequenza 146 VECTOR JUMP Disabled Enabled Enabled Salto vettoriale 150 S/E/F PROT. Disabled non-dir. U0 non-dir. U0&I0 directional non-dir. U0&I0 Protezione Terra Statore 151 O/C PROT. Iee> Disabled Enabled Enabled Protez. Max Corrente di Terra Sensibile 152 SEF 3rd HARM. Disabled Enabled Enabled Protezione Terra Statore 3 Armonica 165 STARTUP MOTOR Disabled Enabled Enabled Supervisione Tempo avviamento motore 166 RESTART INHIBIT Disabled Enabled Enabled Riavviamento inibito per motore 170 BREAKER FAILURE Disabled Enabled Enabled Mancata apertura interruttore 171 INADVERT. EN. Disabled Enabled Enabled Energizzazione Accidentale 180 FUSE FAIL MON. Disabled Enabled Enabled Fuse Failure Monitor 181 M.V. SUPERV Disabled Enabled Enabled Supervisione Valori Misurati 182 Trip Cir. Sup. Disabled 2 Binary Inputs 1 Binary Input Disabled Supervisione del circuito di scatto 185 THRESHOLD Disabled Enabled Enabled Supervisione soglia 186 EXT. TRIP 1 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 1 187 EXT. TRIP 2 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 2 188 EXT. TRIP 3 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 3 189 EXT. TRIP 4 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 4 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 33 Funzioni 2.2 Configurazione apparecchio Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 190 RTD-BOX INPUT Disabled Port C Port D Port E Disabled Ingr.Temp.Ext. 191 RTD CONNECTION 6 RTD simplex 6 RTD HDX 12 RTD HDX 6 RTD simplex Tipo colleg. Ingr. temperatura esterna 34 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.3 Dati di impianto 1 2.3 Dati di impianto 1 Il dispositivo richiede alcuni dati della rete e dell'impianto per adattare le proprie funzioni a questi dati a seconda dell'impiego specifico. Di questi fanno parte, ad es., i dati nominali dell'impianto e dei trasformatori, polarità e collegamento delle grandezze di misura, caratteristiche dell'interruttore e altri dati. Esiste inoltre una serie di parametri funzionali che vengono assegnati complessivamente alle funzioni e non ad una funzione singola di protezione, di controllo o di supervisione. Questi P.System Data 1 vengono illustrati nel presente paragrafo. 2.3.1 Indicazioni per l'impostazione In generale I dati d'impianto 1 possono essere modificati tramite l'interfaccia operatore o l'interfaccia di servizio utilizzando un personal computer con l'ausilio del programma DIGSI. Per visualizzare le opzioni disponibili cliccare due volte su Parametri nel programma DIGSI. Collegamento dei trasformatori amperometrici All'indirizzo 210 CT Starpoint viene richiesta la polarità dei trasformatori amperometrici ovvero la posizione del centro stella del trasformatore. Questa impostazione stabilice la direzione di misura del dispositivo (avanti = direzione linea). La figura seguente riporta la modalità di definizione anche nel caso in cui non siano presenti trasformatori amperometrici nel lato centro stella. Figura 2-2 Posizione del centro stella dei trasformatori amperometrici - indirizzo 1205 Grandezze nominali dei trasformatori Agli indirizzi 211 CT PRIMARY e 212 CT SECONDARY si informa il dispositivo in merito alla corrente nominale (primaria e secondaria) dei trasformatori amperometrici. Accertarsi che la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrisponda alla corrente nominale del dispositivo, poiché quest'ultimo, in caso contrario, calcolerebbe dati primari errati. Angolo di correzione W0 Considerando in primo luogo la protezione ritorno di energia, è importante correggere gli errori angolari del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico poiché qui si deve calcolare una potenza attiva di valore minimo, partendo da una potenza apparente di valore alto (con cos ϕ piccolo). All'indirizzo 204 CT ANGLE W0 può essere immesso un angolo di correzione costante per il trasformatore amperometrico. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 35 Funzioni 2.3 Dati di impianto 1 A questo scopo è decisiva la differenza di errore angolare ∆ϕ tra trasformatore amperometrico e trasformatore voltmetrico. Il fattore di correzione corrisponde alla somma degli errori angolari medi del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico. I valori di correzione possono essere determinati durante la messa in servizio con la macchina (cfr. cap. Montaggio e messa in servizio). Rapporti di trasformazione Iee Per la trasformazione delle correnti di terra Iee in valori primari, il dispositivo richiede i rapporti di trasformazione primario/secondario del trasformatore di corrente di terra. Il rapporto di trasformazione viene impostato all'indirizzo 213 FACTOR IEE. Grandezze nominali dei trasformatori voltmetrici Agli indirizzi 221 Unom PRIMARY e 222 Unom SECONDARY si comunica al dispositivo la tensione nominale primaria e secondaria (grandezze concatenate) dei trasformatori voltmetrici. Connessione UE All'indirizzo 223 UE CONNECTION si comunica al dispositivo quale tipo di tensione è collegata all'ingresso UE. Da questa informazione il dispositivo stabilisce il tipo di elaborazione. La seguente tabella mostra le interdipendenze tra le funzioni di protezione. Tabella 2-1 Possibilità di impostazione e effetto sulle funzioni di protezione per l'ingresso UE Impostazione per UE CONNESSO (ind. 0223) Prot. terra statore 90% Prot. terra statore con terza armonica Non Connesso Il valore di misura U0 determinato viene elaborato (esattamente: √3 U0) Dalla tensione calcolata U0 viene determinata la terza armonica (utilizzabile solo il gradino > U0 terza armonica). UE collegato a qualsiasi trasformatore L'ingresso UE viene elaborato – (ad es. protezione di guasto a terra lato trasformatore) UE collegato L'ingresso UE viene elaborato L'ingresso UE viene elaborato all'avvolgimento a triangolo UE collegato a un trasformatore di neutro L'ingresso UE viene elaborato L'ingresso UE viene elaborato Rapporto di trasformazione UE Per la trasformazione della tensione di spostamento UE in valori primari, il dispositivo richiede i rapporti di trasformazione primario/secondario del trasformatore di tensione UE. Eccetto che per la protezione terra rotore, il parametro 224 FACTOR UE ha impatto su tutte quelle funzioni che utilizzano direttamente per l'elaborazione il valore Ue, come indicato nella tabella 2-1. Per questo rapporto 224 FACTOR UE vale in generale: 36 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.3 Dati di impianto 1 UT, prim è la tensione primaria (in generale tensione fase-terra) e UE, sec è la tensione di spostamento secondaria addotta all'apparecchio. Utilizzando un partitore di tensione, anche il suo rapporto viene considerato in questo fattore. Per l'esempio riportato nel paragrafo 2.1, figura "Collegamento tramite trasformatore", risulta, con i dati dell'impianto qui selezionati e con un rapporto di divisione di tensione 1:5 Fattore di adattamento Uph/Uen All'indirizzo 225 viene comunicato al dispositivo il fattore di adattamento tra la tensione di fase e la tensione omopolare. Questa informazione è importante per la supervisione delle grandezze di misura. Se i trasformatori voltmetrici hanno l'avvolgimento a triangolo aperto e se questo è connesso al dispositivo (ingresso UE), ciò dovrà essere indicato all'indirizzo 223 (vedi sopra). Poiché normalmente il rapporto di trasformazione dei trasformatori voltmetrici è: con una tensione Uen collegata, il fattore Uph/Uen (tensione secondaria, indirizzo 225 Uph / Udelta) viene utilizzato con il rapporto 3/√3 = √3 = 1,73. Per altri rapporti di trasformazione, ad. esempio la ricostruzione della tensione omopolare utilizzando un set di trasformatori di adattamento, il fattore dovrà essere adattato. Frequenza nominale La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Rated Frequency. Il valore preimpostato in fabbrica in base al tipo di esecuzione deve essere modificato solo se il settore di impiego del dispositivo è diverso rispetto a quello previsto al momento dell'ordinazione. Sequenza fasi All'indirizzo271 PHASE SEQ. si può modificare la preimpostazione (L1 L2 L3 sequenza fasi oraria), nel caso in cui l'impianto mantenga permanentemente una sequenza fasi antioraria (L1 L3 L2). Un cambiamento temporaneo del senso di rotazione durante il funzionamento può essere attivato mediante un ingresso binario (cfr. par. 2.33). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 37 Funzioni 2.3 Dati di impianto 1 Figura 2-3 Sequenza delle fasi Modo di esercizio Con il parametro 272 SCHEME si definisce se il generatore da proteggere è in connessione a Unit transf. oppure in Busbar. Questa informazione è importante per le protezioni terra statore e massima corrente a tempo dipendente con considerazione della sottotensione, poiché qui, a seconda del modo di esercizio, vengono impiegate tensioni diverse (cfr. "Considerazione della sottotensione" al par. 2.8). ATEX100 Il parametro 274 ATEX100 consente di soddisfare i requisiti PTB per i modelli termici. Se il parametro è impostato su YES, in caso di mancanza della tensione ausiliaria tutti i modelli termici del 7UM61 vengono memorizzati. Al ritorno della tensione di alimentazione i modelli termici continuano a lavorare con i valori memorizzati. Se il parametro è impostato su NO, in caso di interruzione della tensione ausiliaria i valori di massima temperatura calcolati secondo questi modelli vengono azzerati. Durata del comando All'indirizzo 280 viene impostata la durata minima del comando di scatto TMin TRIP CMD. Tale durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. Supervisione del flusso di corrente All'indirizzo 281 BkrClosed I MIN viene impostata la soglia di intervento della supervisione del flusso di corrente. Questo parametro viene utilizzato per calcolare la somma delle ore di esercizio e per la protezione contro il sovraccarico. Se il limite di corrente programmato viene superato, l'interruttore viene considerato chiuso e l'impianto in funzione. Con l'ausilio di questo criterio, la protezione contro il sovraccarico fa distinzione tra inattività e funzionamento della macchina da proteggere. 38 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.3 Dati di impianto 1 2.3.2 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 204 CT ANGLE W0 -5.00 .. 5.00 ° 0.00 ° Angolo di correzione TA W0 210 CT Starpoint towards machine towards starpt. towards machine Ce. St. TA 211 CT PRIMARY 10 .. 50000 A 500 A Corrente primaria nominale TA 212 CT SECONDARY 1A 5A 1A Corrente secondaria nominale TA 213 FACTOR IEE 1.0 .. 300.0 60.0 Rapp. TA Prim./Sec. Iee 221 Unom PRIMARY 0.10 .. 400.00 kV 6.30 kV Tensione nominale primaria 222 Unom SECONDARY 100 .. 125 V 100 V Tensione nominale secondaria (fase-fase) 223 UE CONNECTION neutr. transf. broken delta Not connected any VT neutr. transf. Colleg. tensione di terra 224 FACTOR UE 1.0 .. 2500.0 36.4 Rapp. TV Prim./Sec. Vterra 225A Uph / Udelta 1.00 .. 3.00 1.73 Rapp.di adatt.fase TV a triangolo aperto 270 Rated Frequency 50 Hz 60 Hz 50 Hz Valore di Frequenza 271 PHASE SEQ. L1 L2 L3 L1 L3 L2 L1 L2 L3 Sequenza Fasi 272 SCHEME Busbar Unit transf. Busbar Configurazione schema 273 STAR-POINT low-resist. high-resist. high-resist. Tipologia messa a terra di macchina 274A ATEX100 YES NO NO Memor. immagine termica senza V aux 276 TEMP. UNIT Celsius Fahrenheit Celsius Unità di misura temperatura 280 TMin TRIP CMD 0.01 .. 32.00 sec 0.15 sec Durata minima comando di scatto 281 BkrClosed I MIN 1A 0.04 .. 1.00 A 0.04 A 5A 0.20 .. 5.00 A 0.20 A Soglia di minima corrente Interr. Chiuso SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 39 Funzioni 2.3 Dati di impianto 1 2.3.3 N. 361 Informazioni Informazione >FAIL:Feeder VT Tipo di inf. Spiegazione MS >Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato) 5002 Operat. Cond. CM Misure presenti 5145 >Reverse Rot. MS >Senso ciclico invertito 5147 Rotation L1L2L3 AM Sequenza Fasi L1L2L3 5148 Rotation L1L3L2 AM Sequenza Fasi L1L3L2 40 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.4 Gruppi di settaggio 2.4 Gruppi di settaggio Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire due diversi gruppi di parametri. Questi potranno essere attivati durante l'esercizio localmente tramite il pannello operatore, da ingressi binari (se conformemente parametrizzati), tramite l'interfaccia operatore e di servizio con un personal computer oppure dall'interfaccia di sistema. Un gruppo di settaggio contiene i valori dei parametri di tutte le funzioni per le quali è stata selezionata nella configurazione (paragrafo 2.2) l'opzione Abilitato. Nel dispositivo 7UM61 si coordinano 2 gruppi di settaggio indipendenti l'uno dall'altro (gruppo A e B). Questi gruppi rappresentano una capacità funzionale identica, ma possono contenere valori di taratura differenti. Se per cause legate al funzionamento (ad es. in caso di impiego del generatore/motore in una centrale di pompaggio) sono richiesti parametri di taratura diversi, questi vengono memorizzati nei gruppi di settaggio e salvati nel dispositivo. A seconda della condizione di esercizio viene attivato il rispettivo gruppo di settaggio. L'attivazione viene eseguita generalmente mediante un ingresso binario. Se non si utilizza la funzione di commutazione, è sufficiente impostare solo i parametri preimpostati del gruppo A. In questo caso la parte seguente di questo paragrafo non sarà importante. 2.4.1 Indicazioni per l'impostazione In generale Se si vuole utilizzare la funzione di commutazione, questa dovrà essere impostata, durante la configurazione delle funzioni, su Cam. grp. opz. = Abilitato (indirizzo 103). Per l'impostazione dei parametri funzionali si programmeranno, uno dopo l'altro, entrambi i gruppi di settaggio A e B. Per copiare oppure reinizializzare i gruppi, consultare il manuale SIPROTEC Descrizione del sistema /1/. Il paragrafo "Montaggio e collegamenti" del capitolo 3 mostra come commutare i gruppi di parametri dall'esterno mediante ingressi binari. 2.4.2 Ind. 302 2.4.3 Parametri Parametri CHANGE Group A Group B Binary Input Protocol Preimpostazione Group A Spiegazione Cambio ad altro gruppo di settaggio Informazioni N. - Possibilità di impostazione Informazione Group A Tipo di inf. IntS Spiegazione Gruppo A - Group B IntS Gruppo B 7 >Set Group Bit0 MS >Scelta gruppo settaggio Bit 0 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 41 Funzioni 2.5 Dati di impianto 2 2.5 Dati di impianto 2 I dati generali (P.System Data 2) contengono parametri comuni attribuiti a tutte funzioni e non a una particolare funzione di protezione o di controllo. I parametri menzionati nei P.System Data 2 sono commutabili con il gruppo di settaggio. 2.5.1 Descrizione delle funzioni Gruppi di settaggio Nel dispositivo 7UM61 si coordinano 2 gruppi di settaggio indipendenti l'uno dall'altro (gruppo A e B). Questi rappresentano una capacità funzionale identica, possono però contenere valori di taratura differenti. 2.5.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Per accedere ai dati generali di protezione (P.System Data 2), selezionare nel menu PARAMETRI il Group A (Gruppo di settaggio A) e da qui P.System Data 2. L'altro gruppo di settaggio è disponibile all'opzione Group B. Valori nominali dell'impianto Gli indirizzi 1101 U PRIMARY OP. e 1102 I PRIMARY OP. forniscono al dispositivo informazioni sulla tensione e sulla corrente nominali primarie della macchina da proteggere. Questi dati sono importanti per le impostazioni primarie e, grazie a queste informazioni, il dispositivo determina i valori di misura di esercizio percentuali. Se ad esempio il rapporto di trasformazione dei trasformatori amperometrici è 500/1 e la corrente nominale del generatore è pari a 483 A, all'indirizzo 211 viene immesso il valore 500 A e all'indirizzo I PRIMARY OP. il valore 483 A. In tal modo vengono visualizzati 483 A come 100 % nei valori di misura percentuali. Direzione della potenza attiva L'indirizzo 1108 ACTIVE POWER specifica la direzione della potenza attiva in condizioni normali di funzionamento (Generator = fornitura oppure Motor = consumo) e può essere impostato in funzione delle condizioni dell'impianto, senza dover modificare il cablaggio del dispositivo. 2.5.3 Ind. Parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1101 U PRIMARY OP. 0.10 .. 400.00 kV 6.30 kV Tensione d'operaz. prim. 1102 I PRIMARY OP. 10 .. 50000 A 483 A Corrente d'operaz. prim. 1108 ACTIVE POWER Generator Motor Generator Misura di Potenza Attiva per: 42 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.5 Dati di impianto 2 2.5.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 501 Relay PICKUP CM Avviamento relè 511 Relay TRIP CM Relè comando di scatto generale 533 IL1: CM Corrente primaria di guasto IL1 534 IL2: CM Corrente primaria di guasto IL2 535 IL3: CM Corrente primaria di guasto IL3 5012 UL1E: CM Tensione UL1E allo Scatto 5013 UL2E: CM Tensione UL2E allo Scatto 5014 UL3E: CM Tensione UL3E allo Scatto 5015 P: CM Potenza attiva allo Scatto 5016 Q: CM Potenza reattiva allo Scatto 5017 f: CM Frequenza allo Scatto SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 43 Funzioni 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della protezione di cortocircuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali guasti localizzati su queste ultime non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto da proteggere potrebbe essere, in tal caso, in pericolo. Le correnti passano dapprima attraverso un filtro numerico affinché solo i valori fondamentali siano considerati nella misurazione. In questo modo la misurazione è insensibile ai fenomeni transitori in caso di un cortocircuito e alle correnti di cortocircuito asimmetriche (componente di corrente continua). La corrente di cortocircuito dei generatori che ricevono la loro tensione di eccitazione dai morsetti della macchina diminuisce rapidamente in caso di guasti locali (nel generatore oppure nella zona delimitata dal trasformatore elevatore) e ricade, dopo alcuni secondi, sotto la soglia di intervento della protezione di massima corrente. Per evitare una ricaduta dell'avviamento, viene controllata, per il gradino I>, anche la componente diretta delle tensioni, che viene utilizzata come ulteriore criterio di rilevamento di un cortocircuito. L'effetto di bassa tensione può essere disattivato e inibito tramite un ingresso binario. 2.6.1 Descrizione delle funzioni Gradino I> Ogni corrente di fase viene confrontata singolarmente con il valore comune I> impostato. Ogni superamento viene segnalato separatamente per ciascuna fase. Al termine del tempo di ritardo corrispondente T I> la matrice riceve un segnale di scatto. La soglia di ricaduta allo stato di fornitura del dispositivo è approssimativamente al 95% al di sotto della soglia di intervento. Questo valore può essere aumentato per applicazioni speciali. Mantenimento della sottotensione Il gradino I> dispone di una funzione di sottotensione (disattivabile), che mantiene, per un tempo regolabile, il segnale di avviamento. Il mantenimento ha luogo se la componente diretta di tensione va al di sotto di una soglia (regolabile) in seguito all'avviamento della protezione di massima corrente. Questo principio permette alla temporizzazione della protezione di arrivare a termine e di emettere il rispettivo comando di scatto. Se la tensione ritorna prima dello scadere del tempo di ritardo o se il mantenimento di tensione è bloccato da un ingresso binario (ad es. a causa di uno scatto dell'interruttore automatico di protezione dei TV oppure in caso di arresto della macchina), la protezione ricade immediatamente. La logica di mantenimento del blocco opera selettivamente per singola fase. L'avviamento per massima corrente di una fase attiva il timer T-SEAL-IN. La figura seguente rappresenta il diagramma funzionale del gradino di massima corrente I> con mantenimento di tensione. 44 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione Figura 2-4 2.6.2 Diagramma funzionale del gradino di massima corrente I> con mantenimento di tensione Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di massima corrente a tempo definito può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 112 O/C PROT. I> = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. Gradino di massima corrente I> All'indirizzo 1201 O/C I> il gradino di massima corrente a tempo indipendente I> può essere attivato (ON) e disattivato (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Per l'impostazione del gradino di massima corrente I> è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. Un avviamento a causa di sovraccarico dovrà essere escluso poiché la funzione può avere un tempo di risposta molto breve (scatto protezione). Per questo motivo la soglia di avviamento dev'essere regolata a circa 20 % - 30 % (generatori) e a 40% (trasformatori e motori) al di sopra del sovraccarico massimo prevedibile. Il ritardo di scatto (parametro 1203 T I>) dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete affinché la protezione situata più vicino al guasto scatti per prima (selettività). Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 45 Funzioni 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione gradino I> non viene utilizzato, selezionare all'indirizzo 1201 O/C I> = OFF. In questo modo non si genera né una segnalazione di avviamento né uno scatto. Mantenimento della sottotensione L'impostazione del gradino di minima tensione 1205 U< (componente diretta di tensione), viene eseguita con un valore al di sotto del valore minimo ammissibile della tensione concatenata, ad es. 80 V. Il tempo 1206 T-SEAL-IN fissa la durata di mantenimento propria dell'avviamento, prodotta da max. corrente di emergenza/minima tensione. Questo tempo dev'essere maggiore del tempo di ritardo T I>. Il rapporto di ricaduta Iusc./Iing. dell'avviamento per massima corrente I> viene definito all'indirizzo 1207 I> DOUT RATIO. Il valore consigliato è r = 0,95. Questo può essere aumentato a 0,98 per applicazioni speciali (ad es. allarme di sovraccarico). Esempio: Soglia di intervento 1,4 · IN Macch. Ritardo di scatto 3s Mantenimento della minima tensione 0,8 · UN Macch. Tempo di mantenimento 4 s di U< Rapporto di ricaduta 0,95 Corrente nom. IN, Macch 483 A Tensione nom. UN, Macch 6,3 kV Corrente nom. IN. TA prim 500 A Tensione nom. UN. TA prim 6,3 kV Corrente nom. IN, sec 1A Tensione nom. UN, sec 100 V I parametri secondari sono calcolati come segue: 46 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione 2.6.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 1201 O/C I> 1202 I> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Prot.Max.Corrente Temp. I> 1A 0.05 .. 20.00 A 1.35 A I> Avviamento 5A 0.25 .. 100.00 A 6.75 A 1203 T I> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T I> tempo di ritardo 1204 U< SEAL-IN ON OFF OFF Stato del blocco min. tensione 1205 U< 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Avviam. blocco min. tensione 1206 T-SEAL-IN 0.10 .. 60.00 sec 4.00 sec Durata del blocco min. tensione 1207A I> DOUT RATIO 0.90 .. 0.99 0.95 I> Rapporto di ricaduta 2.6.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1722 >BLOCK I> MS >BLOCCO I> 1811 I> Fault L1 CM Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L1 1812 I> Fault L2 CM Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L2 1813 I> Fault L3 CM Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L3 1815 I> TRIP CM Max. I> Scatto 1950 >Useal-in BLK MS >Prot.Max.Corr.: BlOCCO Min. Tensione 1965 I> OFF CM Prot.Max.Corr. Livello I> è su OFF 1966 I> BLOCKED CM Prot.Max.Corr. Livello I> è BLOCCATO 1967 I> ACTIVE CM Prot.Max.Corr. Livello I> è ATTIVO 1970 U< seal in CM Prot.Max.Corr. +Umin SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 47 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della protezione di cortocircuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali guasti localizzati su queste ultime non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto da proteggere potrebbe essere, in tal caso, in pericolo. Per far sì che l'avviamento avvenga in tutti i casi di guasti interni, la protezione è collegata, di regola, al gruppo di trasformatori amperometrici dal lato centro stella della macchina. Se questo non è il caso, per eliminare rapidamente un cortocircuito nel generatore senza perdita di selettività, la funzione I>> può essere combinata con un rilevatore di direzione di cortocircuito. Le correnti passano dapprima attraverso un filtro numerico in modo che solo i valori fondamentali siano considerati nella misurazione. In questo modo la misurazione è insensibile ai fenomeni transitori in caso di cortocircuito e alle correnti di cortocircuito asimmetriche (componente di corrente continua). 2.7.1 Descrizione delle funzioni Gradino I>> Ogni corrente di fase viene confrontata singolarmente con la soglia di intervento I>> comune. Ogni superamento viene segnalato separatamente per ciascuna fase. Al termine del rispettivo tempo di ritardo T I>> la matrice riceve un segnale di scatto. Il valore di ricaduta è approssimativamente al 95 % al di sotto della soglia di intervento. Determinazione della direzione Il gradino >> è dotato di un elemento direzionale (disattivabile) che permette uno scatto solo in presenza di guasti a monte (direzione macchina). Questa funzione è particolarmente utile in assenza di un trasformatore amperometrico dal lato centro stella del generatore ma è tuttavia necessario uno scatto rapido in presenza di guasti interni al generatore. Figura 2-5 Selettività tramite determinazione della direzione di cortocircuito La determinazione della direzione si effettua fase per fase mediante una tensione sana. La tensione concatenata (il cui vettore è normalmente verticale al vettore della corrente di guasto) è utilizzata quale "tensione sana" (Fig. 2-6). Il calcolo del vettore direzionale ne tiene conto mediante una rotazione di +90° (sequenza di fase positiva) e di –90° (sequenza di fase negativa). In caso di guasti fase-fase, la posizione della retta direzionale può essere spostata in funzione della caduta della tensione di cortocircuito. 48 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione Figura 2-6 Tensioni sane per la determinazione direzionale La determinazione della direzione si effettua a partire dalla fase la cui corrente è la più importante. Se più fasi hanno la stessa corrente, viene utilizzata la fase con il valore più basso (IL1 prima di IL2 prima di IL3). La seguente tabella mostra l'associazione dei valori di misura per casi di guasti differenti. Tabella 2-2 Assegnazione dei valori di misura per la determinazione della direzione Avviamento Corrente selezionata Tensione attribuita L1 IL1 UL2 - UL3 L2 IL2 UL3 - UL1 L3 IL3 UL1 - UL2 L1, L2con IL1>IL2 IL1 UL2 - UL3 L1, L2 con IL1=IL2 IL1 UL2 - UL3 L1, L2 con IL1<IL2 IL2 UL3 - UL1 L2, L3 con IL2>IL3 IL2 UL3 - UL1 L2, L3 con IL2=IL3 IL2 UL3 - UL1 L2, L3 con IL2<IL3 IL3 UL1 - UL2 L3, L1 con IL3>IL1 IL3 UL1 - UL2 L3, L1 con IL3=IL1 IL1 UL2 - UL3 L3, L1 con IL3<IL1 IL1 UL2 - UL3 L1, L2, L3 con IL1>(IL2, IL3) IL1 UL2 - UL3 L1, L2, L3 con IL2>(IL1, IL3) IL2 UL3 - UL1 Se la tensione concatenata (utilizzata per la determinazione direzionale) è inferiore a un valore minimo di circa 7V, la protezione ricorre a una memoria di tensione. Quest'ultima consente un'esatta determinazione anche quando la tensione di cortocircuito si riduce notevolmente (cortocircuito locale). Allo scadere del tempo di memorizzazione (2 periodi di rete), la direzione determinata rimane memorizzata fino a quando non è nuovamente disponibile una tensione sufficiente. Nel caso di un cortocircuito già esistente all'avviamento del generatore (oppure al collegamento di motori e trasformatori), nessun valore di tensione viene salvato nella memoria. Di conseguenza non è possibile determinare una direzione e viene quindi effettuato uno scatto. Mediante un ingresso binario si può bloccare e disattivare la determinazione della direzione. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 49 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione Figura 2-7 2.7.2 Diagramma logico del gradino I>> con elemento direzionale Indicazioni per l'impostazione In generale Il gradino I>> della protezione di massima corrente può essere attivato solo dopo aver regolato il parametro 113 O/C PROT. I>> ovvero directional oppure Non-Directional. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. In caso di impiego della funzione di rilevamento della direzione, è importante rispettare la coerenza dei trasformatori di tensione e corrente. Gradino di massima corrente I>> All'indirizzo 1301 O/C I>> il gradino di massima corrente I>> per correnti di fase può essere attivato (ON) e disattivato (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Il gradino di massima corrente I>> (parametro 1302 e rispettivo tempo di ritardo T I>>, 1303) viene utilizzato in generale nell'ambito di una selettività amperometrica, in presenza di forti impedenze (trasformatori, motori e generatori). Il gradino viene dimensionato in modo che durante i cortocircuiti la reazione abbia luogo con questi valori di impedenza. 50 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione Trasformatore amperometrico lato centro stella (senza determinazione direzionale) Esempio: Connessione su sbarra Potenza nominale apparente generatore SN, Macch = 5,27 MVA Tensione nominale generatore UN, Macch = 6,3 kV Reattanza longitudinale transitoria x’d = 29 % Forza elettromotrice sincrona transitoria (generatore a poli salienti) U’P = 1,2 · UN,Macch Potenza nominale apparente trasformatore SN, T = 5,3 MVA Tensione nominale lato generatore UN, T prim = 6,3 kV Tensione di cortocircuito uk = 7% Trasformatore amperomentrico IN, T, prim IN, sec = 500 A = 1A a) Calcolo corrente di cortocircuito: cortocircuito tripolare b) Valore impostato: Il valore da impostare si ottiene mediante una trasformazione al lato secondario. Per evitare una reazione non necessaria in seguito a una sovratensione o a un fenomeno transitorio, si raccomanda un ulteriore fattore di sicurezza da 1,2 a 1,3 circa. Si raccomanda un ritardo di scatto T I>> = 0,1 s per permettere alla protezione differenziale di scattare per prima. Trasformatore amperometrico al lato rete (con determinazione della direzione) Selezionando il parametro 113 O/C PROT. I>> si accede agli indirizzi 1304 Phase Direction e 1305 LINE ANGLE. L'inclinazione delle rette direzionali (cfr. fig. 2-8), che rappresenta il limite tra zona di scatto e zona di blocco, può essere adattata alle condizioni della rete con il parametro LINE ANGLE. A questo scopo si imposta l'angolo della linea della rete. La retta direzionale è sempre perpendicolare all'angolo direzionale impostato. In questo modo, assieme al parametro 1304 Phase Direction = Forward (Avanti) oppure Reverse (Indietro), si può coprire tutto il livello di impedenza. Se la protezione è stata collegata come indicato nella figura 2-5 e si utilizzano i trasformatori amperometrici del lato 1, questa sarà la direzione Indietro. Esiste una piccola zona morta tra i campi a valle e a monte, nella quale, a causa dell'errore angolare dei trasformatori, non è possibile determinare con sicurezza la direzione. In questa zona non ha luogo nessuno scatto nella direzione preferenziale parametrizzata. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 51 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione Figura 2-8 Definizione dei parametri 1304 Direzione Fase e 1305 Angolo linea Il valore impostato per la retta direzionale è dedotto dall'angolo di cortocircuito della rete di alimentazione. In generale, l'angolo sarà superiore a 60°. La soglia di intervento della corrente risulta dal calcolo della corrente di cortocircuito. Le soglie di intervento abituali sono (normalmente tra 1,5 e 2) · IN, G. Si consiglia di impostare un breve tempo di ritardo (TI>> ≈ 0,05 s fino a 0,1 s) per eliminare i fenomeni transitori. Controllare assolutamente l'impostazione della determinazione direzionale durante la messa in servizio (vedi capitolo "Montaggio e messa in servizio", par. "Controlli con la rete"). Esempio di applicazione: protezione motore Se un motore non possiede un trasformatore amperometrico lato centro stella, si può, come riportato nella seguente figura, utilizzare il gradino I>> come "protezione differenziale". La parametrizzazione della protezione dipende in questo caso dal trasformatore amperometrico. Quando questa applicazione è usata per sostituire una protezione esistente, si consiglia di mantenere la regolazione preesistente. Figura 2-9 52 IGradino >> utilizzato come "protezione differenziale" SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione 2.7.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 1301 O/C I>> 1302 I>> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Prot.Max.Corrente Temp. I>> 1A 0.05 .. 20.00 A 4.30 A I>> Avviamento 5A 0.25 .. 100.00 A 21.50 A 1303 T I>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec T I>> Tempo di ritardo 1304 Phase Direction Forward Reverse Reverse Direzione Fase 1305 LINE ANGLE -90 .. 90 ° 60 ° Angolo linea 2.7.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1720 >BLOCK dir. MS >BLOCCO direzionale I>> 1721 >BLOCK I>> MS >BLOCCO I>> 1801 I>> Fault L1 CM Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L1 1802 I>> Fault L2 CM Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L2 1803 I>> Fault L3 CM Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L3 1806 I>> forward CM Max Corr. I>> direzione Avanti 1807 I>> backward CM Max Corr. I>> direzione Indietro 1808 I>> picked up CM Prot. Max Corr. I>> Avviamento 1809 I>> TRIP CM Max. Corr. I>> SCATTO 1955 I>> OFF CM Prot.Max.Corr. Livello I>> è su OFF 1956 I>> BLOCKED CM Prot.Max.Corr. Livello I>> è BLOCCATO 1957 I>> ACTIVE CM Prot.Max.Corr. Livello I>> è ATTIVO SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 53 Funzioni 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) La protezione di massima a tempo inverso rappresenta la protezione di cortocircuito per macchine a bassa tensione o di piccola taglia. Per generatori di taglia superiore, questa protezione serve come riserva per la protezione di cortocircuito di macchina (protezione differenziale e/o protezione di impedenza). Essa viene utilizzata come protezione di riserva anche contro i guasti nella rete che non siano stati eliminati in tempo e che potrebbero compromettere la macchina. La corrente di cortocircuito dei generatori che ricevono la loro tensione di eccitazione dai morsetti della macchina diminuisce rapidamente in caso di guasti locali (nel generatore oppure nella zona delimitata dal trasformatore elevatore) e ricade, dopo alcuni secondi, sotto la soglia di intervento della protezione di massima corrente. Per evitare una ricaduta dell'avviamento, viene controllata la componente diretta delle tensioni. Quest'ultima influenza, in base a due metodi differenti, la determinazione della sovracorrente. L'effetto di sottotensione può essere disattivato. La funzione di protezione lavora, a seconda del tipo di apparecchio, con una caratteristica a tempo inverso secondo le norme IEC oppure ANSI. Le caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici. In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso, i gradini indipendenti I>> e I> restano disponibili in caso di impiego della funzione a tempo dipendente (cfr. par. 2.6). 2.8.1 Descrizione delle funzioni Avviamento, scatto Ogni corrente di fase viene confrontata individualmente con il valore impostato Ip. Ogni superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene segnalato selettivamente per fase e provoca un avviamento. Il calcolo viene eseguito partendo dalle componenti fondamentali dei valori di misura. In caso di avviamento di un gradino I si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di guasto e in base alla caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e, al trascorrere di questo tempo, si emette un comando di scatto. Ricaduta La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa il 95% della soglia di intervento (vale a dire 0,95 · 1,1 = 1,045 · valore impostato). Un nuovo avviamento riavvia il temporizzatore. Considerazione della minima tensione La protezione di massima corrente a tempo inverso dispone di una funzione di rilevamento di minima tensione (disattivabile), che può interagire in due modi differenti con il rilevamento di massima corrente: • Controllo mediante tensione (voltage controlled): al di sotto di una determinata soglia di tensione (configurabile), si attiva un gradino di massima corrente con una soglia di intervento minore. • In funzione della tensione (voltage restraint): la soglia di intervento del gradino di massima corrente dipende dal valore della tensione. Una tensione più bassa riduce la soglia di corrente (cfr. fig. 2-10). Un rapporto direttamente proporzionale e lineare è effettivo nel campo U/UNom = 1,00 fino a 0,25, vale pertanto: 54 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Figura 2-10 Dipendenza della tensione del valore di avviamento Proporzionalmente alla diminuzione della tensione si riduce il valore di riferimento Ip in modo che con una corrente costante I il rapporto I/Ip aumenti e, di conseguenza, il tempo di scatto si riduca. Pertanto, con la riduzione della tensione, la caratteristica di avviamento si sposta verso sinistra rispetto alle caratteristiche standard illustrate al capitolo "Dati tecnici". La commutazione su una soglia di intervento più bassa così come la riduzione della soglia di avviamento vengono eseguite per fase. La seguente tabella illustra la relazione tra le tensioni e le correnti di fase. Poiché la protezione del generatore è integrata nello schema di selettività globale della rete, è necessario tenere conto della trasformazione delle tensioni per mezzo del trasformatore elevatore. Per questo motivo si deve distinguere fondamentalmente tra una connessione con trasformatore e una connessione su sbarra e introdurre questa informazione nel dispositivo, al parametro 272 SCHEME. Grazie all'impiego di tensioni fase-fase, si evitano misurazioni errate in caso di cortocircuito. Tabella 2-3 Tensioni di controllo associate alle correnti di guasto Corrente Tensione Connessione su sbarra Connessione su trasformatore IL1 UL1 – UL2 ((UL1 – UL2) – (UL3 – UL1)) / √3 IL2 UL2 – UL3 ((UL2 – UL3) – (UL1 – UL2)) / √3 IL3 UL3 – UL1 ((UL3 – UL1) – (UL2 – UL3)) / √3 Per evitare una reazione indesiderata in seguito a un guasto del trasformatore voltmetrico (TV), dovrà essere previsto un blocco della funzione mediante un ingresso binario controllato tramite l'interruttore automatico di protezione dei TV, così come tramite il rilevatore interno al dispositivo di rilevamento di anomalia della tensione di misura ("Fuse–Failure–Monitor", cfr. anche par. 2.28). La figura seguente mostra il diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso senza l'influenza della sottotensione, mentre le figure 2-12 e 2-13 rappresentano i diagrammi con influenza della sottotensione. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 55 Funzioni 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Figura 2-11 Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) senza l'influenza della sottotensione Figura 2-12 Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) con controllo di tensione ("Voltage controlled") La commutazione su una soglia di intervento di corrente più bassa viene eseguita selettivamente per fase (abilitazione circuito di avviamento), conformemente alla tabella 2-3. 56 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Figura 2-13 Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) dipendente dalla tensione ("Voltage restraint") La riduzione della soglia di intervento di corrente in caso di bassa tensione (associazione a una tensione di comando) si realizza per ogni fase, come riportato nella tabella 2-3. 2.8.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di massima corrente a tempo inverso può essere attivata solo se questa funzione, durante la programmazione, è stata impostata all'indirizzo 114 O/C PROT. Ip = with IEC oppure with ANSI. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. Gradino di massima corrente Ip All'indirizzo1401 O/C Ip la protezione di massima corrente a tempo inverso può essere attivata (ON) o disattivata (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). È necessario tenere conto del fatto che esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato (per la protezione di massima corrente a tempo inverso). Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento si riduce a un valore minore del 95%. Il valore di corrente viene impostato all'indirizzo 1402 Ip. Per l'impostazione è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. È necessario evitare un avviamento a SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 57 Funzioni 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) causa di sovraccarico, poiché il dispositivo, in questo modo operativo, possiede tempi di risposta molto brevi e lavora come protezione contro i cortocircuiti e non come protezione contro il sovraccarico. Il fattore di tempo corrispondente è accessibile dalle caratteristiche IEC (indirizzo 114 O/C PROT. Ip = with IEC) all'indirizzo 1403 T Ip. Nella configurazione delle caratteristiche ANSI (indirizzo 114 O/C PROT. Ip= with ANSI) si trova il rispettivo fattore di tempo all'indirizzo 1404 TIME DIAL: TD. I fattori di tempo devono essere coordinati con lo schema di selettività della rete. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino Ip non viene utilizzato, si seleziona nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2) l'indirizzo 114 O/C PROT. Ip = Disabled oppure si disattiva questa funzione sotto v1401 O/C Ip = OFF. All'indirizzo 1408 si può determinare la soglia d'intervento U< per l'abilitazione della minima tensione del valore di avviamento Ip con AMZ controllata tramite tensione (parametro 1407 VOLT. INFLUENCE = Volt. controll.). Il valore dovrà essere scelto immediatamente al di sotto della minima tensione concatenata permessa (ad es. da 75 a 80). Qui valgono le stesse considerazioni relative al mantenimento della minima tensione della protezione di massima corrente a tempo definito (cfr. anche par. 2.6.2). In caso di impostazione del parametro 1407 VOLT. INFLUENCE = without oppure Volt. restraint, il parametro 1408 è senza funzione. 2.8.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni effettuate in fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 1401 O/C Ip 1402 Ip C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Protez. max corrente a tempo inverso 1A 0.10 .. 4.00 A 1.00 A Ip Avviamento 5A 0.50 .. 20.00 A 5.00 A 1403 T Ip 0.05 .. 3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Selezione Tempo 1404 TIME DIAL: TD 0.50 .. 15.00 ; ∞ 5.00 Selezione Tempo: TD 1405 IEC CURVE Normal Inverse Very Inverse Extremely Inv. Normal Inverse Curva IEC 1406 ANSI CURVE Very Inverse Inverse Moderately Inv. Extremely Inv. Definite Inv. Very Inverse Curva ANSI 1407 VOLT. INFLUENCE without Volt. controll. Volt. restraint without Influenza tensione 1408 U< 10.0 .. 125.0 V 75.0 V U< Soglia tensione minima per rilascio Ip 58 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) 2.8.4 N. Informazioni Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1883 >BLOCK O/C Ip MS >BLOCCO Prot.Max.Corr.Tempo Inverso 1891 O/C Ip OFF CM Protezione Max.Corrente Ip è su OFF 1892 O/C Ip BLOCKED CM Protezione Max.Corrente Ip è Bloccata 1893 O/C Ip ACTIVE CM Protezione Max.Corrente Ip è Attiva 1896 O/C Ip Fault L1 CM Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L1 1897 O/C Ip Fault L2 CM Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L2 1898 O/C Ip Fault L3 CM Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L3 1899 O/C Ip pick.up CM Max Corr. Ip Avviamento 1900 O/C Ip TRIP CM Max Corr. Ip SCATTO SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 59 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) La protezione contro il sovraccarico permette di evitare un sovraccarico termico degli avvolgimenti statorici della macchina da proteggere. 2.9.1 Descrizione delle funzioni Modello termico Il dispositivo calcola la sovratemperatura secondo un modello termico omogeneo derivato dalla seguente equazione differenziale: con Θ. sovratemperatura attuale in relazione alla temperatura finale con una corrente di fase massima ammissibile k · IN Θ K. temperatura del refrigerante come differenza rispetto alla temperatura di riferimento di 40° C τ. costante di tempo termica di riscaldamento dell'oggetto da proteggere I. corrente di fase attuale effettiva in relazione alla corrente di fase massima ammissibile Imax = k · IN La funzione di protezione rappresenta in questo modo un modello termico dell'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione di memoria). La funzione è dotata di memoria termica e considera quindi eventuali precedenti riscaldamenti ed anche la dissipazione di calore nell'ambiente. La soluzione di questa equazione è, in regime stazionario, una funzione esponenziale, il cui asintoto rappresenta la temperatura limite Θfin. Il superamento di una prima soglia di temperatura impostabile provoca l'emissione di un allarme per permettere, ad es., all'operatore di effettuare una riduzione di carico. Una volta raggiunta la seconda soglia (temperatura limite = temperatura di scatto), l'oggetto da proteggere viene isolato dalla rete. È anche possibile regolare la protezione contro il sovraccarico su Alarm Only (Solo Allarme). In questo caso, anche al raggiungimento della temperatura limite viene emessa solo una segnalazione. Per il calcolo della sovratemperatura si parte dalla maggiore tra le tre correnti di fase. Il calcolo dei valori effettivi delle correnti permette di prendere in considerazione le armoniche che contribuiscono al riscaldamento dell'avvolgimento dello statore. La corrente massima ammissibile permanente Imax è descritta come multiplo della corrente nominale IN dell'oggetto da proteggere: Imax = k · IN Oltre al fattore k (parametro K-FACTOR) si deve immettere la TIME CONSTANT τ così come la temperatura di allarme Θ ALARM (in percentuale della temperatura di scatto ΘScatto). La protezione contro il sovraccarico possiede, oltre alla soglia di allarme di temperatura, una soglia di corrente d'allarme I ALARM. Quest'ultima permette di segnalare con relativo anticipo una corrente di sovraccarico (al superamento di Imax), anche se la temperatura limite calcolata non ha ancora raggiunto la temperatura di allarme o di scatto. 60 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) Temperatura del refrigerante (temperatura ambiente) Il modello termico del 7UM61 prende in considerazione una temperatura esterna. Questa può essere, a seconda dell'applicazione, la temperatura di un refrigerante, la temperatura ambiente oppure la temperatura di ingresso del gas freddo nelle turbine a gas. Esistono tre modi per prendere in considerazione questa temperatura: • tramite interfaccia Profibus DP/Modbus • tramite una sonda termica (thermobox, RTD 1) È anche possibile misurare la temperatura ambiente e quella del refrigerante con l'ausilio di una sonda di temperatura esterna che la digitalizza e la trasmette al 7UM61 tramite l'interfaccia Profibus-DP/ Modbus. In caso di sonda termica (thermobox) (cfr. par. 2.32), l'ingresso RTD1 può servire all'accoppiamento della temperatura e al suo utilizzo nella protezione contro il sovraccarico. Con l'acquisizione della temperatura del refrigerante secondo uno dei tre procedimenti descritti, il valore di corrente massima ammissibile Imax viene influenzato dalla differenza di temperatura del refrigerante. Una temperatura ambiente/del refrigerante bassa permette infatti alla macchina di sopportare un carico (a livello corrente) superiore (rispetto al caso di temperature più alte). Limitazione di corrente Correnti di cortocircuito alte (e selezione di costanti di tempo basse) potrebbero sollecitare il modello termico e provocare uno scatto rapido della protezione contro il sovraccarico. Ciò potrebbe alterare lo schema di selettività della protezione contro i cortocircuiti. Una limitazione della corrente della protezione di sovraccarico consente di evitare tale comportamento. Le correnti che superano il valore del parametro 1615 I MAX THERM. vengono limitate a questo valore e non possono quindi ridurre ulteriormente i tempi di scatto nella riproduzione termica. Costante di tempo di inattività L'equazione differenziale sopra citata supponeva un raffreddamento costante che si traduce nella costante di tempo τ = Rth · Cth (resistenza termica e capacità termica). In caso di inattività di una macchina autoventilata, questa costante può differire notevolmente dalla costante durante la marcia stazionaria (in questo caso la macchina è raffreddata mediante ventilazione, all'arresto solamente a convenzione). In questi casi si devono quindi tenere in considerazione due costanti di tempo durante l'impostazione. La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia BkrClosed I MIN (cfr. titolo a margine "Supervisione del flusso di corrente" al paragrafo 2.3). Blocchi Tramite un ingresso binario (">RM th.rep. O/L") si può riavviare la memoria termica ovvero riportare a zero il valore della sovratemperatura dipendente dalla corrente. Lo stesso effetto si ottiene con l'informazione (">BLK ThOverload"); in quest'ultimo caso però la protezione contro il sovraccarico viene bloccata completamente, compresa quindi anche la soglia di corrente di allarme. Se, per motivi di esercizio, non è richiesto un funzionamento della macchina oltre la temperatura massima ammissibile (avviamento d'emergenza), è possibile bloccare solo il comando di scatto generando un'informazione (">Emer.Start O/L") mediante un ingresso binario. Poiché in seguito all'avviamento e alla ricaduta dell'ingresso binario il modello termico può avere superato la temperatura di scatto, la funzione di protezione prevede un tempo di registrazione dopo guasto (T EMERGENCY), che viene avviato con la disattivazione dell'ingresso binario e sopprime il comando di SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 61 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) scatto. Solo allo scadere di questo tempo la protezione contro il sovraccarico può effettuare uno scatto. L'ingresso binario agisce solo sul comando di scatto, non ha effetto sul protocollo dei guasti e non riavvia l'immagine termica. Comportamento in caso di mancanza della tensione di alimentazione Per la protezione contro il sovraccarico (assieme a tutte le altre funzioni di protezione termica) del 7UM61 si può selezionare nei dati d'impianto (parametro 274 ATEX100, cfr. par. 2.3) se memorizzare oppure azzerare la sovratemperatura calcolata in caso di mancanza della tensione di alimentazione. La reinizializzazione è preimpostata. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro il sovraccarico. Figura 2-14 62 Diagramma logico della protezione contro il sovraccarico SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) 2.9.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione contro il sovraccarico può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 116 Therm.Overload = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. Trasformatori e generatori in particolare sono i più sensibili a sovraccarichi di lunga durata. Questi non possono nè devono essere rilevati da una protezione contro i cortocircuiti. La protezione di massima corrente dovrà essere impostata a un livello alto (che rileva solo cortocircuiti), poiché in questo caso sono permesse solo temporizzazioni brevi. D'altra parte, le temporizzazioni brevi non permettono di adottare nessuna misura di riduzione del carico dell'oggetto sovraccaricato, né lo sfruttamento della sua capacità di sovraccarico (limitata). La protezione 7UM61 dispone di una funzione di sovraccarico con caratteristica termica di scatto, che può essere adattata alla sovraccaricabilità dell'oggetto da proteggere (protezione contro il sovraccarico con funzione memoria). All'indirizzo 1601 Ther. OVER LOAD la protezione contro il sovraccarico può essere attivata (ON) o disattivata (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay) o impostare la funzione di protezione su Alarm Only. Nell'ultimo caso, un sovraccarico non viene considerato come guasto. Uno scatto è possibile solo con la protezione di sovraccarico attivata (ON). Fattore K La protezione di sovraccarico si imposta in relazione a grandezze di riferimento. Come corrente di base per la determinazione del sovraccarico viene utilizzata generalmente la corrente nominale IN, Macchina dell'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore). Con la corrente massima permanente Imax prim ammissibile dal punto di vista termico, si può determinare un fattore kprim: Il valore della massima corrente permanente, termicamente ammissibile dell'oggetto da proteggere fa parte dei dati tecnici di fabbricazione. Se tali dati non sono disponibili, si seleziona un valore di 1,1 volte il valore della corrente nominale. Il Fattore K (K-FACTOR), impostabile nel dispositivo 7UM61 (indirizzo 1602), si riferisce alla corrente nominale secondaria (corrisponde alla corrente nominale della protezione). La conversione viene eseguita nel modo seguente: con Imax prim . corrente primaria (della macchina) permanente termicamente ammissibile IN Macchina. corrente nominale della macchina INTrasf prim . corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 63 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) Esempio: generatore e trasformatore con i seguenti dati: corrente permanente ammessa . Imax prim= 1,15 · IN, Macchina corrente nominale del generatore . IN Macchina = 483 A trasformatore amperomentrico . 500 A/1 A Costante di tempo La protezione contro il sovraccarico riproduce l'andamento della sovratemperatura in base all'equazione differenziale termica, la cui soluzione è (in funzionamento stazionario) una funzione esponenziale. La TIME CONSTANT τ (indirizzo 1603) viene utilizzata per raggiungere la temperatura limite e, con essa, il tempo di scatto. Se la caratteristica di sovraccarico della macchina da proteggere è nota, la caratteristica di scatto della protezione dev'essere selezionata in modo che coincida con la caratteristica di sovraccarico, almeno per sovraccarichi minori. Lo stesso vale anche se, per un determinato valore di sovraccarico, viene indicato il rispettivo tempo di chiusura ammissibile. Livelli di allarme Con l'impostazione del livello di allarme termico Θ ALARM (indirizzo 1604) è possibile emettere un allarme prima del raggiungimento della temperatura limite di scatto ed evitare così, ad es., uno scatto mediante una riduzione di carico immediata. Il livello di allarme costituisce contemporaneamente la soglia di ricaduta del comando di scatto. La ricaduta del comando ha luogo solamente quando la corrente passa al di sotto della soglia di allarme. Il livello di allarme termico viene espresso in % della temperatura di scatto. Nota: Con un valore comune K-FACTOR = 1,1 risulta, per la corrente nominale della macchina e la corrente primaria del trasformatore adattata, il seguente valore limite di sovratemperatura: in relazione al valore della sovratemperatura di scatto. Il livello di allarme dovrebbe quindi essere impostato su un valore compreso tra sovratemperatura limite con corrente nominale (in questo caso 83%) e sovratemperatura di scatto (100%). Con i dati riportati nell'esempio, la memoria termica ha, con corrente nominale, un valore di Esiste anche un livello di allarme di corrente (parametro 1610 I ALARM). Questo deve essere indicato come corrente secondaria in A e deve essere impostato allo stesso valore o poco al di sotto della corrente permanente ammissibile K-FACTOR · IN sec. Questo livello può anche essere utilizzato al posto del livello di allarme termico che va impostato a 100% per essere disattivato. Prolungamento della costante di tempo in caso di inattività La costante di tempo parametrizzata all'indirizzo 1603 è valida per una macchina in funzione. Durante l'arresto graduale o in caso di inattività, la macchina si raffredda molto più lentamente. Questo comportamento si prende in considerazione per un prolungamento delle costanti di tempo con l'ausilio del Kτ-FACTOR (indirizzo 1612) che si applica in caso di arresto della macchina. La 64 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) protezione riconosce quindi un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia BkrClosed I MIN (cfr. titolo a margine "Supervisione del flusso di corrente" al paragrafo P.System Data 1). Se una distinzione delle costanti di tempo non è necessaria, si lascia il parametro Kτ-FACTOR = 1.0 (preimpostazione). Limitazione di corrente Il parametro 1615 I MAX THERM. definisce il limite di corrente, fino al quale i tempi di scatto sono calcolati sulla base della formula indicata. Questo valore limite determina quindi nelle caratteristiche di scatto (cfr. capitolo "Dati tecnici", par. Protezione contro il sovraccarico") la demarcazione della parte orizzontale della caratteristica, nella quale non si ridurranno più i tempi di scatto della caratteristica con valori di corrente superiori. Il valore limite si deve dimensionare in modo che i tempi di scatto della protezione contro il sovraccarico siano, con sicurezza, superiori ai rispettivi tempi dei dispositivi di protezione contro i cortocircuiti (protezione differenziale, protezione di impedenza e protezione di massima corrente a tempo definito). Generalmente, una limitazione sufficiente su una corrente secondaria corrisponde approssimativamente a tre volte la corrente nominale della macchina. Avviamento di emergenza Il tempo successivo a un guasto da immettere all'indirizzo 1616 T EMERGENCY deve assicurare che, in seguito a un avviamento di emergenza e dopo la ricaduta dell'ingresso binario ">S/C Avv.Emerg., il comando di scatto continui a rimanere bloccato fino a quando l'immagine termica non sia scesa al di sotto della soglia di ricaduta. Temperatura ambiente oppure temperatura del refrigerante I dati trattati finora sono sufficienti per riprodurre la sovratemperatura della macchina. La protezione della macchina può integrare nei propri calcoli anche la temperatura ambiente e la temperatura del refrigerante. Quest'ultima dev'essere trasmessa al dispositivo tramite il bus di campo (ad es. Profibus DP). Il metodo di immissione della temperatura viene selezionato all'indirizzo 1607 TEMP. INPUT. Se la temperatura del refrigerante non deve essere misurata, impostare l'indirizzo 1607 su Disabled. L'abbinamento tra segnale di ingresso e temperatura è configurabile all'indirizzo 1608 (in °C) oppure 1609 (in °F) TEMP. Scala. In questo caso il valore di temperatura impostato corrisponde al valore del 100% del Profibus DP ovvero all'ampiezza totale (20 mA) nel convertitore di misura. Nella preimpostazione, 100 % (bus di campo) corrisponde a 100 °C. La configurazione del parametro 1607 TEMP. INPUT di RTD 1 rende inoperative le impostazioni 1608 e 1609. La preimpostazione di fabbrica può restare invariata. Se viene utilizzata la funzione di acquisizione della temperatura ambiente, va osservato che il KFACTOR si riferisce a una temperatura ambiente di 40 °C, vale a dire che corrisponde alla corrente massima ammissibile permanente a 40 °C. Poiché tutti i calcoli vengono effettuati a partire da grandezze normalizzate, è importante normalizzare anche la temperatura ambiente. Come valore di normalizzazione si utilizza la temperatura con la corrente nominale della macchina. Se la corrente nominale della macchina differisce dalla corrente nominale del trasformatore, la temperatura dovrà essere adattata con la seguente formula. All'indirizzo 1605 oppure 1606 TEMP. RISE I viene impostata la temperatura adattata alla corrente nominale del trasformatore. Il valore impostato si utilizza come grandezza normalizzata per la temperatuta ambiente. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 65 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) con ΘNsec . temperatura della macchina con corrente nominale secondaria = impostazione nel 7UM61 (indirizzo 1605 oppure 1606) ΘNMacch . temperatura della macchina con corrente nominale della macchina INprim . corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico INMacch . corrente nominale della macchina Se non si utilizza l'accoppiamento di temperatura si dovrà impostare l'indirizzo 1607 TEMP. INPUT su Disabled. In questo caso, le impostazioni degli indirizzi 1605 oppure 1606 e 1608 oppure 1609 non saranno considerate. Se si utilizza l'accoppiamento di temperatura, i tempi di scatto variano quando la temperatura del refrigerante si scosta dalla temperatura di riferimento interna di 40 °C. La seguente equazione consente di calcolare il tempo di scatto: con τ. TIME CONSTANT (indirizzo 1603) k. K-FACTOR (indirizzo 1602) IN . corrente nominale dispositivo I. corrente secondaria realmente circolante Ipre . corrente di precarico ΘN . temperatura con corrente nominale IN (indirizzo 1605 TEMP. RISE I) ΘK . ingresso temperatura refrigerante (scala con indirizzo 1608 oppure 1609) Esempio: Macchina: . INMacch. = 483 A ImaxMacch. = 1,15 IN con ΘK = 40 °C ΘNMacch. = 93 °C τth. = 600 s (costante di tempo termica della macchina) Trasformatore amperometrico: 500 A/1 A 66 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) Supponendo una corrente di carico I = 1,5 · IN, dispositivo e un precarico Ipre = 0 risultano per le differenti temparature ambiente ΘK i seguenti tempi di scatto 2.9.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni effettuate in fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1601 Ther. OVER LOAD OFF ON Blocco Relè Solo Allarme OFF Protezione contro il sovraccarico termico 1602 K-FACTOR 0.10 .. 4.00 1.11 Fattore K 1603 TIME CONSTANT 30 .. 32000 sec 600 sec Costante di tempo SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 67 Funzioni 2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1604 Θ ALARM 70 .. 100 % 90 % Livello di allarme termico 1605 TEMP. RISE I 40 .. 200 °C 100 °C Aumento temp. a corr.sec.stabilita 1606 TEMP. RISE I 104 .. 392 °F 212 °F Aumento temp. a corr.sec.stabilita 1607 TEMP. INPUT Disabled Fieldbus RTD 1 Disabled Ingresso temperatura 1608 TEMP. SCAL. 40 .. 300 °C 100 °C Temperatura per scala 1609 TEMP. SCAL. 104 .. 572 °F 212 °F Temperatura per scala 1610A I ALARM 1A 0.10 .. 4.00 A 1.00 A Sovraccarico di Corrente 5A 0.50 .. 20.00 A 5.00 A 1.0 .. 10.0 1.0 Fattore Kt a Motore fermo 1A 0.50 .. 8.00 A 3.30 A 5A 2.50 .. 40.00 A 16.50 A Max.Corrente per Riproduzione Termica 10 .. 15000 sec 100 sec 1612A Kτ-FACTOR 1615A I MAX THERM. 1616A 2.9.4 N. 1503 T EMERGENCY Tempo d'emergenza Informazioni Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLK ThOverload MS >BLOCCO protez.sovrac.termico 1506 >RM th.rep. O/L MS >Reset memoria della Curva Termica S/C 1507 >Emer.Start O/L MS >Sovraccarico Avviam.Emergenza 1508 >Fail.Temp.inp MS >Guasto ingresso Temperatura 1511 Th.Overload OFF CM Protez.sovrac.termico disattivata 1512 Th.Overload BLK CM Protez.sovrac.termico bloccata 1513 Overload ACT CM Protez.sovrac.termico attiva 1514 Fail.Temp.inp CM Guasto ingresso Temperatura 1515 O/L I Alarm CM Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm) 1516 O/L Θ Alarm CM Allarme sovr. term.:vicino scatto term. 1517 O/L Th. pick.up CM Avviam.sovr. term.prima dello scatto 1519 RM th.rep. O/L CM Reset memoria della Curva Termica S/C 1521 ThOverload TRIP CM Sovrac.termico:comando di scatto 68 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) La protezione contro il carico squilibrato permette di rilevare i carichi asimmetrici di macchine trifase a induzione. I carichi asimmetrici provocano un campo di rotazione inverso che agisce sul rotore con doppia frequenza. Sulla superficie del rotore sono indotte correnti parassite che conducono a un sovrariscaldamento locale nelle zone terminali del rotore. Anche un surriscaldamento dell'avvolgimento smorzatore è una conseguenza dei carichi asimmetrici. Questa funzione di protezione consente anche di rilevare eventuali interruzioni, cortocircuiti oppure errori di collegamento dei trasformatori amperometrici nonché cortocircuiti unipolari e bipolari, con corrente di guasto inferiore alla corrente di carico. 2.10.1 Descrizione delle funzioni Determinazione del carico squilibrato La protezione contro il carico squilibrato del 7UM61 utilizza dei filtri per calcolare le componenti simmetriche dalle correnti di fase. Ciò permette il calcolo della corrente inversa I2. Se la corrente inversa supera un valore di soglia parametrizzabile viene avviato il tempo di scatto, allo scadere del quale viene emesso un comando di scatto. Livello di allarme Il superamento della soglia di corrente inversa ammissibile in permanenza I2> provoca, allo scadere di un tempo impostabile T WARN, l'emissione di un allarme "I2> Warn" (cfr. fig. 2-15). Caratteristica termica Il produttore della macchina indica lo squilibrio ammissibile con la seguente formula: Il fattore di squilibrio dipende dal tipo di macchina e costituisce il tempo (in secondi), durante il quale il generatore può sopportare il 100% del carico squilibrato. Tale fattore è compreso generalmente in un ordine di grandezza tra 5 s e 30 s. Al superamento del carico di squilibrio ammissibile I2> ha inizio la riproduzione termica dell'oggetto da proteggere. Qui si calcola progressivamente la superficie corrente/tempo e si tiene conto così delle differenti situazioni di carico. Quando la superficie corrente/tempo ((I2/IN)2 · t) raggiunge il fattore di asimmetria K, viene emesso uno scatto per mezzo della caratteristica termica. Limitazione Per evitare una reazione indesiderata del gradino di scatto termico in presenza di cortocircuiti asimmetrici, la corrente in ingresso I2 viene limitata. Questo limite è 10 · I2amm. oppure il valore impostato del gradino I2>> (ind. 1701), a seconda del più basso fra questi due valori. A partire da questo valore di corrente, il tempo di scatto della funzione termica è costante. Va inoltre notato che la SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 69 Funzioni 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) memoria termica è limitata al 200% della temperatura di scatto. Ciò evita un raffreddamento troppo lungo in seguito a un'apertura su cortocircuito ritardata. Raffreddamento Se il valore del carico squilibrato diminuisce al di sotto del valore permanente ammissibile I2>, ha inizio un tempo di raffreddamento parametrizzabile. Lo scatto ricade con la ricaduta dell'avviamento. La variabile di "conteggio" dello squilibrio ritorna a zero solo con il tempo di raffreddamento parametrizzato all'indirizzo1705 T COOL DOWN. Questo parametro rappresenta il tempo necessario al modello termico per passare da 100% a 0%. Il tempo di raffreddamento dipende dal tipo di costruzione del generatore, in particolare dell'avvolgimento smorzatore. Se durante la fase di raffreddamento si presenta di nuovo un carico asimmetrico, viene preso in considerazione il precarico. La protezione scatta quindi in un tempo più breve. Gradini di scatto Figura 2-15 Zona di scatto della protezione contro i carichi squilibrati Gradino di scatto indipendente Un'elevata corrente inversa indica l'esistenza sulla rete di un cortocircuito bipolare che dev'essere trattato conformemente allo schema di selettività delle protezioni della rete. Per questo, la caratteristica termica è intersecata da un gradino indipendente di corrente inversa impostabile (parametro 1706 I2>> e 1707 T I2>>). Osservare anche le indicazioni relative al cambio di sequenza di fase ai paragrafi 2.3 e 2.33. Logica La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro il carico squilibrato. Mediante un ingresso binario (">BLOCCO I2") si può bloccare la protezione. Ciò provoca la ricaduta degli avviamenti e il riavviamento delle temporizzazioni e della riproduzione termica. Con l'ingresso binario ">>RM th.rep. I2" vengono riazzerati solo i valori numerici utilizzati per la caratteristica termica. 70 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) Figura 2-16 Diagramma logico della protezione contro il carico squilibrato 2.10.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione contro il carico squilibrato può essere attiva e accessibile solo se è stato configurato il parametro 117 UNBALANCE LOAD = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 1701 UNBALANCE LOAD la protezione contro il carico squilibrato può essere attivata (ON) o disattivata (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Per l'immagine termica è determinante la corrente inversa massima permanentemente ammissibile. Sulla base dell'esperienza questa corrisponde almeno al 6 % - 8 % della corrente nominale nelle macchine fino a ca. 100 MVA con rotori a poli non salienti e almeno al 12 % nelle macchine con rotori a poli salienti. Per macchine di dimensioni maggiori e in caso di dubbio fare riferimento ai dati del produttore della macchina. In questo caso va osservato che tali dati si riferiscono alle grandezze primarie della macchina, vale a dire che viene indicata, ad es., la corrente inversa ammissibile permanentemente (riferita alla corrente nominale della macchina). Per i valori impostati nel dispositivo di protezione si convertono questi dati nel valore della corrente inversa secondaria. Laddove: con I2 max prim . corrente inversa (del motore) permanente, termicamente ammissibile IN Macchina. corrente nominale della macchina IN Trasf. prim . corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 71 Funzioni 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) Soglia di avviamento/livello di allarme Il valore I2> viene impostato all'indirizzo 1702. Tale valore corrisponde anche a una soglia di allarme a tempo costante, il cui tempo di ritardo T Allarme viene impostato all'indirizzo 1703. Esempio: Macchina IN Macchina = 483 A I2 permanente prim / IN Macchina = 11 % permanente (macchina a poli salienti, cfr. fig. 2-17) Trasformatore amperomentrico IN Trasf. prim = 500 A Valore impostato I2 amm. = 11 % · (483 A/500 A) = 10,6 % Fattore K sequenza negativa Se la durata della capacità di carico squilibrato è indicata dal produttore della macchina mediante la costante K = (I2/IN)2 · t, questa dovrà essere parametrizzata direttamente all'indirizzo 1704 FACTOR K. La costante K è proporzionale alla perdita di energia ammissibile. Conversione in valori secondari È possibile dedurre il fattore K dalla caratteristica di carico squilibrato secondo la seguente figura, leggendo il tempo al punto I2/IN = 1 che corrisponde al FACTOR K. Esempio: tamm. = 20 s per I2/IN = 1 La costante così ottenuta Kprim = 20 s è valida per il lato primario. La formula seguente permette di convertire il fattore Kprim in grandezza secondaria: Il fattore K sequenza negativa Ksec risultante viene impostato come FACTOR K all'indirizzo 1704. Esempio: IN Macchina . = 483 A IN Trasf. prim . = 500 A Fattore Kprim . = 20 s Valore impostato all'indirizzo 1704: 72 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) Figura 2-17 Esempio di una caratteristica di carico squilibrato prescritta dal produttore della macchina Tempo di raffreddamento Il parametro 1705 T COOL DOWN definisce il tempo che deve trascorrere prima che l'oggetto protetto sottoposto a un carico squilibrato ammissibileI2> si sia raffreddato. Se il produttore della macchina non fornisce le indicazioni necessarie, si può scegliere il valore da impostare supponendo che il tempo di raffreddamento e il tempo di riscaldamento dell'oggetto da proteggere siano uguali. Tra il fattore K sequenza negativa e il tempo di raffreddamento esiste la seguente relazione: Esempio: Un fattore K = 20 s e un carico squilibrato permanente ammissibile di I2/IN = 11 % corrispondono a un tempo di raffreddamento di Il valore T COOL DOWN viene impostato all'indirizzo 1705. Caratteristica di scatto indipendente I guasti asimmetrici possono dare luogo, tra l'altro, a correnti inverse molto alte. Una caratteristica di corrente inversa a tempo dipendente 1706 I2>> può rilevare cortocircuiti asimmetrici nella rete. Un'impostazione a circa 60 - 65 % permette di assicurare, nel caso di una perdita di fase (carico squilibrato sempre al di sotto di 100/√3 %, quindi I2 < 58 %), che lo scatto abbia luogo sempre secondo la caratteristica termica. D'altra parte, con un carico squilibrato con più del 60 - 65 % si può supporre un cortocircuito bipolare. La temporizzazione T I2>> (indirizzo 1707) deve essere coordinata con lo schema di selettività della rete per cortocircuiti di fase. Il gradino I2>>, al contrario della protezione di massima corrente, è in grado di rilevare correnti di guasto inferiori alla corrente nominale secondo le seguenti condizioni: SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 73 Funzioni 2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) Un guasto bipolare di corrente I provoca una corrente inversa: Un guasto monofase di corrente I provoca una corrente inversa Con il centro stella isolato la corrente I è insignificante e, con un collegamento a terra a bassa resistenza ohmica, essa potrà essere determinata mediante la resistenza. 2.10.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1701 UNBALANCE LOAD OFF ON Block relay OFF CARICO SQUILIBRATO 1702 I2> 3.0 .. 30.0 % 10.6 % Corrente permessa continuamente I2 1703 T WARN 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 20.00 sec Tempo ritardo livello d'allarme 1704 FACTOR K 2.0 .. 100.0 sec; ∞ 18.7 sec Fattore K sequenza negativa 1705 T COOL DOWN 0 .. 50000 sec 1650 sec Tempo per raffreddamento 1706 I2>> 10 .. 100 % 60 % I2>> Avviam. 1707 T I2>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T I2>> Tempo di ritardo 2.10.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5143 >BLOCK I2 MS >BLOCCO I2 (Carico Squilibrato) 5146 >RM th.rep. I2 MS >Reset Memoria Termica I2 5151 I2 OFF CM I2 è su OFF 5152 I2 BLOCKED CM I2 è BLOCCATA 5153 I2 ACTIVE CM I2 è ATTIVA 5156 I2> Warn CM Carico squilibr: Livello Corrente d'Allarme 5158 RM th.rep. I2 CM Reset memoria termica I2 5159 I2>> picked up CM I2>> Avviamento 5160 I2>> TRIP CM Carico squilibr: Scatto Livello di Corrente 5161 I2 Θ TRIP CM Carico squilibr: Scatto Livello Termico 5165 I2> picked up CM I2> Avviamento 74 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) La protezione di sottoeccitazione (detta anche perdita di campo) protegge una macchina sincrona da un funzionamento asincrono e da un surrisicaldamento locale nel rotore, in caso di malfunzionamento nel sistema di eccitazione. Essa assicura, inoltre, la stabilità della rete, che potrebbe essere minacciata da una perdita di eccitazione di grandi macchine sincrone. 2.11.1 Descrizione delle funzioni Determinazione della sottoeccitazione Per la determinazione della sottoeccitazione si stabilisce con le tre fasi di corrente e le tre fasi tensione un criterio per la supervisione del circuito statorico. Nel criterio di controllo per il circuito statorico si calcola l'ammettenza partendo dalle componenti dirette di corrente e tensione. Nel piano dell'ammettenza, il limite di stabilità della macchina è indipendente dalla tensione; in questo modo la caratteristica della protezione può essere correttamente adattata alla caratteristica di stabilità della macchina. Con la determinazione della componente diretta, la protezione lavora correttamente anche durante guasti asimmetrici interni o esterni alla macchina. Caratteristiche La figura seguente indica il diagramma di funzione di una macchina sincrona in un piano di ammettenza (P/U2; –Q/U2) con un limite statico di stabilità che taglia l'asse reattivo vicino al valore 1/Xd (valore reciproco della reattanza longitudinale sincrona). Figura 2-18 Diagramma di ammettenza di un turbogeneratore La protezione di sottoeccitazione nel 7UM61 dispone di tre caratteristiche indipendenti che possono essere combinate liberamente. In questo modo, ad esempio, la caratteristica di stabilità della macchina può essere rappresentata mediante due caratteristiche parziali con tempi di ritardo uguali (T C 1 = T C 2), come indicato nella figura seguente. Le curve caratteristiche parziali sono caratterizzate dalle rispettive distanze dal punto zero (1/xd C.1) e (1/xd C.2), così come dagli angoli di inclinazione α1 e α2. Se la caratteristica risultante (1/xd C.1)/α1; (1/xd C.2)/α2 viene superata (nella seguente figura, lato sinistro), viene emesso un comando di allarme o di scatto con un tempo di ritardo (ad es. 10 s), Il SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 75 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) tempo di ritardo è necessario per dare la possibilità al regolatore di tensione di aumentare la tensione di eccitazione. Figura 2-19 Criterio statorico: caratteristica di avviamento nel diagramma di ammettenza Un'ulteriore caratteristica (1/xd C.3) /α3 può essere adattata alla caratteristica dinamica di stabilità della macchina sincrona. Se questa caratteristica viene oltrepassata, la macchina si trova in uno stato di funzionamento instabile e, in questo caso, deve essere disinserita rapidamente (gradino T CHAR 3). Controllo della tensione di eccitazione A causa di guasti nel regolatore di tensione oppure per una perdita della tensione di eccitazione, la macchina può essere disconnessa con un tempo di ritardo breve (gradino T SHRT Uex<, ad es. 1,5 s). A questo scopo si dovrà comunicare al dispositivo, mediante un ingresso binario, la perdita della tensione di eccitazione. Blocco di minima tensione Per la determinazione dell'ammettenza è richiesto un valore minimo della tensione di misura. In caso di guasti rapidi (cortocircuito) o di caduta della tensione statorica, la protezione viene bloccata per mezzo di un'unità integrata di supervisione della tensione alternata, la cui soglia di intervento 3014 U min., allo stato di fornitura del dispositivo, è preimpostata su 25 V. Il valore parametrizzato si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sottoeccitazione. 76 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Figura 2-20 Diagramma logico della protezione di sottoeccitazione 2.11.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di sottoeccitazione può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni protettive (par. 2.2, indirizzo 130, UNDEREXCIT. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3001 UNDEREXCIT. si può attivare (ON) e disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Un ulteriore presupposto per la parametrizzazione della protezione di sottoeccitazione è la corretta immissione dei dati dell'impianto conformemente al par. 2.3. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 77 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Le caratteristiche di scatto della protezione di sottoeccitazione sono definite come linee rette nel diagramma di ammettenza e si distinguono per la loro componente reattiva dell'ammettenza 1/xd (= distanza dalla coordinata) e per il loro angolo di inclinazione α. Le rette (1/xd C.1)/α1 caratteristica 1) e (1/xd C.2)/α2 (caratteristica 2) determinano il limite di sottoeccitazione statico (cfr. fig. seguente). (1/xd C.1) corrisponde al valore reciproco della reattanza diretta sincrona Se il regolatore di tensione della macchina sincrona dispone di un limitatore di sottoccitazione, si impostano le caratteristiche statiche in modo che il limitatore possa funzionare prima che venga raggiunta la caratteristica 1 (cfr. fig. 2-23). Figura 2-21 Caratteristiche del limitatore di sottoeccitazione nel diagramma dell'ammettenza Valori delle curve caratteristiche Se il diagramma di potenza del generatore (cfr. fig. seguente), nella forma di rappresentazione preferenziale (ascissa = potenza reattiva positiva; ordinata = potenza attiva positiva), viene trasformato nel diagramma di ammettenza (divisione per U2), la caratteristica di scatto può essere adattata direttamente alla caratteristica di stabilità della macchina. Se si dividono i valori assiali per la potenza nominale apparente, si ottiene il diagramma del generatore in per unit (corrisponde a una rappresentazione per unit del diagramma di ammettenza). 78 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Figura 2-22 Diagramma di potenza di un generatore a poli salienti in per unit I parametri di impostazione primari possono essere letti direttamente dal diagramma. Per l'impostazione nella protezione si devono convertire i valori relativi. La stessa formula matematica può essere utilizzata se l'impostazione della protezione dovrà essere effettuata con la reattanza diretta sincrona. con xdsec . reattanza relativa diretta sincrona secondaria xdMacch . reattanza relativa diretta sincrona della macchina INMacch . corrente nominale della macchina UNMacch . tensione nominale della macchina UN Trasf. prim . tensione nominale primaria del trasformatore voltmetrico IN Trasf. prim . corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico Invece di 1/xdMacch si può utilizzare, in forma approssimata, anche il valore IK0/IN (con IK0 = corrente di corto circuito con eccitazione a vuoto). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 79 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Esempio di regolazione: Macchina UN Macchina = 6,3 kV IN Macchina = SN/√3 UN = 5270 kVA/√3 · 6,3 kV = 483 A xd Macch = 2,47 (ottenuto dai dati del produttore della macchina a fig. 2-22) Trasformatore amperomentrico IN Trasf. prim = 500 A Trasformatore voltmetrico UN Trasf. prim = 6,3 kV Moltiplicando questo valore con un fattore di sicurezza di 1,05 circa, si ottiene il valore 1/xd CHAR. 1 da impostare all'indirizzo 3002. Per il valore α1 si sceglie sia l'angolo limite di perdita di eccitazione del regolatore di tensione, sia l'angolo di inclinazione letto sulla caratteristica di stabilità della macchina. Il valore impostato ANGLE 1 si deve trovare normalmente tra 60° e 80°. Il produttore della macchina raccomanda normalmente un'eccitazione minima per quello che riguarda i valori più bassi di potenza attiva. A questo proposito la caratteristica 1 è dissociata dalla caratteristica 2 nel campo della potenza attiva più debole. 1/xd CHAR. 2 è quindi regolato a ca. 0,9 · (1/xd CHAR. 1), mentre l'angolo ANGLE 2 a 90°. Da qui risulta una caratteristica di scatto inclinata secondo la figura 2-21 (C1, C2), se i rispettivi tempi di ritardo T CHAR. 1 e T CHAR. 2 delle due caratteristiche sono uguali. La caratteristica 3 permette di adattare la protezione ai limiti di stabilità dinamici della macchina. Se non sono disponibili dati precisi si seleziona un valore 1/xd CHAR. 3, che si trova approssimativamente tra la reattanza sincrona diretta xd e la reattanza transitoria xd' ; questo valore deve essere in ogni caso maggiore di 1. Il valore del parametro ANGLE 3 si seleziona in generale tra 80 ° a 110 °, in modo che lo scatto secondo la caratteristica 3 possa essere provocato soltanto dall'instabilità dinamica. Il rispettivo tempo di ritardo viene tarato all'indirizzo 3010 T CHAR 3 sul valore proposto nella tabella 2-4. Figura 2-23 80 Diagramma di conduttanza di un turbogeneratore SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Tempi di ritardo In caso di superamento della curva limite statica, costituita dalle caratteristiche 1 e 2, è necessario innanzitutto permettere al regolatore di tensione di aumentare l'eccitazione; per questo motivo si ritarda l'allarme come conseguenza di questo criterio di "tempo prolungato" (almeno 10 s per 3004 T CHAR. 1 e 3007 T CHAR. 2). Se tuttavia al dispositivo viene segnalata la perdita della tensione di eccitazione mediante un ingresso binario, lo scatto può avvenire con un ritardo breve. Tabella 2-4 Configurazione della protezione di sottoeccitazione Caratteristica 1 e 2 stabilità statica Scatto istantaneo Segnalazione di avviamento Ecc < Avv Caratteristica 1 e 2 stabilità statica Temporizzazione tempo lungo Scatti T Caratt. 1 = T Caratt. 2 ≈ 10 s Ecc<1 OFF / Ecc<2 OFF Caratteristica 1 e 2 mancanza di tensione Temporizzazione tempo corto d'eccitazione T corto Uecc< ≈ 1,5 s Scatto Ecc< sottoecc < OFF Caratteristica 3 stabilità dinamica Scatto Ecc<3 OFF Temporizzazione tempo corto T Caratt. 3 ≈ 0,5 s Nota tempi di ritardo troppo brevi possono provocare fenomeni dinamici di compensazione ed eventualmente, reazioni non corrette. Si consiglia pertanto di non impostare tempi inferiori a 0,05 s. 2.11.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3001 UNDEREXCIT. OFF ON Block relay OFF Protezione di sottoeccitazione 3002 1/xd CHAR. 1 0.25 .. 3.00 0.41 Intersecazione conduttanza caratt. 1 3003 ANGLE 1 50 .. 120 ° 80 ° Angolo di inclinazione per caratter.1 3004 T CHAR. 1 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardo Caratteristica 1 3005 1/xd CHAR. 2 0.25 .. 3.00 0.36 Intersecazione conduttanza caratt. 2 3006 ANGLE 2 50 .. 120 ° 90 ° Angolo di inclinazione per caratter.2 3007 T CHAR. 2 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardo Caratteristica 2 3008 1/xd CHAR. 3 0.25 .. 3.00 1.10 Intersecazione conduttanza caratt. 3 3009 ANGLE 3 50 .. 120 ° 90 ° Angolo di inclinazione per caratter.3 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 81 Funzioni 2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3010 T CHAR 3 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.30 sec Tempo di ritardo Caratteristica 3 3011 T SHRT Uex< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo Corto (Car. e Uecc<) 3014A Umin 10.0 .. 125.0 V 25.0 V Avviamento blocco min. tensione 2.11.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5323 >Exc. BLOCK MS >BLOCCO Protezione di Sottoeccitazione 5327 >Char. 3 BLK. MS >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.3 5328 >Uexc fail. MS >Rilevaz. mancanza U eccitazione 5329 >Char. 1 BLK. MS >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.1 5330 >Char. 2 BLK. MS >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.2 5331 Excit. OFF CM Protez. di Sottoeccitazione è su OFF 5332 Excit.BLOCKED CM Protez. di Sottoeccitazione è Bloccata 5333 Excit.ACTIVE CM Protez. di Sottoeccitazione è Attiva 5334 Exc. U< blk CM Sottoeccitazione Bloccata per Minima U< 5336 Uexc failure CM Rilevaz. mancanza U eccitazione 5337 Exc< picked up CM Protez. di Sottoeccitazione Avviamento 5343 Exc<3 TRIP CM Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 3 5344 Exc<1 TRIP CM Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 1 5345 Exc<2 TRIP CM Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 2 5346 Exc<U<TRIP CM Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car + Uecc< 82 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) La protezione ritorno d'energia protegge l'unità turbina-generatore, in caso di perdita di energia motrice, quando la macchina sincrona aziona la turbina allo stesso modo di un motore assorbendo l'energia di trascinamento necessaria dalla rete. Questa situazione mette in pericolo le palette di turbina e deve essere eliminata rapidamente mediante apertura dell'interruttore di rete. Il generatore può inoltre trovarsi in uno stato critico se il vapore residuo non è stato evacuato correttamente (valvole di intercettazione difettose) dopo l'apertura dell'interruttore: la velocità di rotazione dell'unità turbina-generatore aumenta notevolmente e supera il limite permesso. Per questo motivo la disconnessione dalla rete dovrà essere effettuata dopo aver determinato l'assorbimento di potenza attiva. 2.12.1 Descrizione delle funzioni Determinazione del ritorno di energia La protezione ritorno di energia del 7UM61 calcola la potenza attiva a partire dalle componenti simmetriche delle componenti fondamentali delle tensioni e delle correnti considerando gli ultimi 16 periodi. Il trattamento delle componenti dirette rende la determianzione del ritorno di energia indipendente dagli squilibri nelle correnti e nelle tensioni e corrisponde alla sollecitazione reale alla quale è sottoposto il lato motore. Il valore calcolato della potenza attiva corrisponde alla potenza attiva totale. La considerazione dell'angolo di sfasamento tra trasformatori di misura voltmetrici e amperometrici permette di calcolare esattamente la potenza attiva, anche con un valore alto della potenza apparente e valori minimi di cos ϕ. Per la correzione si utilizza un angolo di correzione costante W0, determinato alla messa in servizio della protezione. Quest'angolo è configurato nei dati dell'impianto 1 (cfr. par. 2.3). Tempo di mantenimento dell'avviamento Per far sì che frequenti eccitazioni di breve durata possano portare a uno scatto, è possibile prolungare la durata degli impulsi di eccitazione mediante il parametro 3105 T-HOLD. Ogni fianco positivo degli impulsi di eccitazione produce un nuovo trigger nel tempo di tenuta, in modo che, con un numero sufficiente di impulsi, il segnale di eccitazione diventi più lungo dei tempi di ritardo. Comando di scatto Il comando di scatto viene ritardato con un tempo impostabile T-SV-OPEN per evitare uno scatto a causa di un assorbimento di potenza di breve durata, durante la sincronizzazione oppure in presenza di pendolazioni di tensione (provocate da un guasto in rete). Se la valvola di scatto della turbina è chiusa, è sufficiente un tempo breve di ritardo. Accoppiando la posizione di chiusura della valvola mediante un ingresso binario, si attiva il tempo di ritardo breve T-SV-CLOSED. Il tempo T-SV-OPEN continua ad essere attivo come gradino di riserva. È possibile bloccare lo scatto mediante un segnale esterno. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione ritorno di energia. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 83 Funzioni 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) Figura 2-24 Diagramma logico della protezione ritorno di energia 2.12.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione ritorno di energia può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.2, indirizzo 131, REVERSE POWER = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3101 REVERSE POWER si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Se si verifica un ritorno di energia, il turboalternatore dev'essere separato dalla rete poiché l'esercizio della turbina non è ammesso senza una portata minima di vapore (motivi di raffreddamento) oppure nel caso di un turbogas il carico di motorizzazione diventa troppo grande per la rete. Soglie di intervento Il valore della potenza attiva assorbita viene stabilito da perdite di attrito da superare e rientra, in base al tipo di impianto, nel seguente ordine di grandezza: • Turbine a vapore: PRit./SN ≈ 1 % - 3 % • Turbine a gas: PRit./SN ≈ 3 % - 5 % • Motori diesel: PRit./SN > 5 % Si consiglia di misurare con la protezione stessa il ritorno di energia durante le prove primarie. Il valore regolato è scelto alla metà della potenza di motorizzazione, leggibile nei valori di misura di esercizio (in percentuale). Nel caso di macchine molto potenti con inerzia debole, si raccomanda di utilizzare la correzione degli errori d'angolo dei trasformatori amperometrici e voltmetrici (cfr. par. 2.3 e 3.3). La soglia d'intervento 3102 P> REVERSE va regolata in percentuale rispetto alla potenza nominale apparente secondaria SNsec = √3 · UNsec · INsec. Il valore primario della potenza di motorizzazione va convertito in valore secondario secondo la formula seguente: 84 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) con Psec . potenza secondaria conformemente al valore impostato SNsec . potenza nominale secondaria = √3 · UNsec · INsec PMacch . potenza della macchina conformemente al valore impostato SN Macch . potenza nominale apparente della macchina UN Macch . tensione nominale della macchina IN Macch . corrente nominale della macchina UN prim . tensione nominale primaria del trasformatore voltmetrico IN prim . corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico Tempo di mantenimento dell'avviamento Il tempo di mantenimento dell'eccitazione 3105 T-HOLD permette di prolungare gli impulsi di avviamento per il tempo minimo parametrizzato. Tempi di ritardo In caso di un ritorno di energia senza reazione della valvola di stop turbina, si deve effettuare una temporizzazione adeguata per coprire un breve intervallo di ritorno di energia, dopo una sincronizzazione o in caso di pendolazioni di potenza in seguito a guasti in rete (ad es. cortocircuito tripolare). Di regola viene impostato un tempo di ritardo 3103 T-SV-OPEN = ca. 10 s. In presenza di guasti che provocano una reazione della valvola di stop turbina (effettuata con l'ausilio di un dispositivo di controllo della pressione dell'olio oppure di un fine corsa nella valvola), la protezione ritorno di energia effettua uno scatto con tempo di ritardo breve. Per lo scatto si deve verificare che il ritorno di energia provenga esclusivamente dalla mancanza di potenza motrice al lato turbina. Un ritardo di tempo è quindi necessario per superare le oscillazioni di potenza attiva che si manifestano in seguito a una chiusura brusca delle valvole e per attendere la stabilizzazione di un valore stazionario di potenza attiva. A questo scopo è sufficiente un ritardo di tempo 3104 TSV-CLOSED di 1 - 3 s circa. Per le turbine a gas si consigliano 0,5 s circa. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 85 Funzioni 2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) 2.12.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3101 REVERSE POWER OFF ON Block relay OFF Protezione Ritorno Energia 3102 P> REVERSE -30.00 .. -0.50 % -1.93 % P> Avviamento ritorno energia 3103 T-SV-OPEN 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo lungo (senza stop valvola) 3104 T-SV-CLOSED 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo corto (con stop valvola) 3105A T-HOLD 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo tenuta avviamento 2.12.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5083 >Pr BLOCK MS >BLOCCO Protezione Ritorno d'Energia 5086 >SV tripped MS >Valvola di Stop Scattata 5091 Pr OFF CM Protez. Ritorno d'Energia è su OFF 5092 Pr BLOCKED CM Protezione Ritorno d'Energia è BLOCCATA 5093 Pr ACTIVE CM Protezione Ritorno d'Energia è ATTIVA 5096 Pr picked up CM Ritorno d'Energia: avviato 5097 Pr TRIP CM Ritorno d'Energia: SCATTO 5098 Pr+SV TRIP CM Rit.Energ.: SCATTO con Stop Valvole 86 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) 2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) La protezione 7UM61 dispone di una supervisione del livello di potenza attiva che riconosce, da un lato, il passaggio della potenza attiva al di sotto di una soglia (regolabile) e, dall'altro, il passaggio della stessa sopra un'altra soglia regolabile separatamente. Ognuna di queste funzioni può generare comandi differenti. Se, nel caso di generatori in parallelo, la potenza effettiva di una macchina è tanto bassa da poter essere fornita dagli altri generatori, è spesso appropriato mettere fuori servizio la macchina poco caricata. Il criterio corrispondente è la misura di una potenza "avanti" della macchina, generata nella rete al di sotto di un determinato valore. In alcuni casi di applicazione può essere necessario generare un comando quando la potenza attiva misurata supera un valore impostato. In presenza di un guasto nella rete di alimentazione che non può essere eliminato abbastanza rapidamente, è opportuno sezionare la rete oppure separare, ad es. in reti industriali, il settore difettoso. I criteri utili per una separazione della rete sono, oltre alla direzione del flusso di energia, la tensione (sottotensione), la corrente (massima corrente) e la frequenza. Con questi, il dispositivo 7UM61 può essere impiegato come unità di disaccoppiamento di rete. 2.13.1 Descrizione delle funzioni Misura della potenza attiva In funzione del caso specifico di applicazione si può selezionare un procedimento di misura lento ma preciso (facendo la media di 16 periodi) oppure un procedimento rapido (senza calcolo della media). Il procedimento rapido è particolarmente adatto quando la protezione viene impiegata per disaccoppiare la macchina dalla rete. La protezione calcola la potenza attiva dal sistema di sequenza diretta delle correnti e delle tensioni del generatore. I valori determinati vengono comparati con i valori impostati. Tutti i gradini della funzione di supervisione di potenza avanti possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Inoltre, anche l'intera funzione di supervisione di potenza avanti può essere bloccata con un ingresso binario. La figura seguente mostra il diagramma logico della supervisione di potenza. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 87 Funzioni 2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) Figura 2-25 Diagramma logico della supervisione di potenza 2.13.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di potenza può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2, indirizzo 132, FORWARD POWER = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3201 FORWARD POWER si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento, tempi di ritardo La configurazione della protezione di potenza attiva si differenzia notevolmente in base al tipo di impiego. Non sono disponibili indicazioni generali sull'impostazione. Le soglie di intervento vanno regolate in percentuale rispetto alla potenza nominale apparente secondaria SNsec = √3 · UNsec · INsec. La potenza della macchina va pertanto convertita in valori secondari: con 88 Psec . potenza secondaria conformemente al valore impostato SNsec . potenza nominale secondaria = √3 · UNsec · INsec PMacch . potenza della macchina conformemente al valore impostato SN Macch . potenza nominale apparente della macchina UN Macch . tensione nominale della macchina IN Macch . corrente nominale della macchina UN prim . tensione nominale primaria del trasformatore voltmetrico IN prim . corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) All'indirizzo 3202 si può impostare la soglia di potenza come gradino di minima potenza (Pf<) e all'indirizzo 3204 (Pf>) come gradino di massima potenza. Agli indirizzi 3203 T-Pf< e 3205 TPf> vengono parametrizzati i tempi di ritardo corrispondenti. All'indirizzo 3206 MEAS. METHOD si può selezionare, se impiegare un metodo di misura accurato oppure un metodo veloce per la determinazione della potenza attiva. Nelle centrali elettriche si preferisce, in genere, il metodo di misura accurata (caso normale), mentre per il disaccoppiamento di rete è più appropriato il metodo veloce. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. 2.13.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3201 FORWARD POWER OFF ON Block relay OFF Supervisione potenza attiva 3202 Pf< 0.5 .. 120.0 % 9.7 % Avviam.supervis.min.< potenza attiva 3203 T-Pf< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo min.< potenza attiva 3204 Pf> 1.0 .. 120.0 % 96.6 % Avviam.supervis.max.> potenza attiva 3205 T-Pf> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo max.> potenza attiva 3206A MEAS. METHOD accurato veloce accurato Metodo d'operazione 2.13.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5113 >Pf BLOCK MS >BLOCCO Supervisione Potenza Attiva 5116 >Pf< BLOCK MS >BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pf< 5117 >Pf> BLOCK MS >BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pf> 5121 Pf OFF CM Supervisione Potenza Attiva è su OFF 5122 Pf BLOCKED CM Supervisione Potenza Attiva è BLOCCATA 5123 Pf ACTIVE CM Supervisione Potenza Attiva è ATTIVA 5126 Pf< picked up CM Potenza attiva: Avviamento Livello Pf< 5127 Pf> picked up CM Potenza attiva: Avviamento Livello Pf> 5128 Pf< TRIP CM Potenza attiva: Scatto Livello Pf< 5129 Pf> TRIP CM Potenza attiva: Scatto Livello Pf> SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 89 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) La protezione di impedenza viene utilizzata come protezione selettiva con più soglie al fine di ottenere tempi di scatto rapidi in caso di cortocircuiti in macchine sincrone, nel settore di derivazione e nei trasformatori di macchina. La funzione protettiva assume così, allo stesso tempo, funzioni di protezione di riserva per la protezione principale di una centrale elettrica oppure per dispositivi di protezione collegati a monte (protezione differenziale del generatore, protezione differenziale del trasformatore oppure protezione di rete). 2.14.1 Descrizione delle funzioni Avviamento L'avviamento ha la funzione di riconoscere un guasto nell'impianto e di avviare tutti i procedimenti indispensabili per eliminarlo: • Attivazione dei tempi di ritardo per il gradino finale t3, • Determinazione del circuito interessato dal guasto, • Attivazione della funzione di calcolo dell'impedenza, • Attivazione del comando di scatto, • Segnalazione della fase affetta da guasto. L'avviamento si effettua secondo un criterio a massima corrente, a scelta, con o senza memoria di minima tensione. In seguito a un filtraggio numerico, le correnti sono comparate con un valore impostabile. Al superamento della soglia impostata per ogni fase viene emesso un segnale di uscita. I segnali di avviamento vengono utilizzati per la selezione dei valori di misura. In assenza di memoria di minima tensione, l'avviamento ricade quando il suo valore passa al di sotto del 95% della soglia di avviamento. Memoria di minima tensione In caso di sistemi di eccitazione alimentati dalla rete, la tensione di eccitazione può anche andare rapidamente a zero. Questo succede quando la corrente di cortocircuito e il valore scende sotto la soglia di intervento anche al permanere del guasto. La funzione di memoria di minima tensione (componente di sequenza positiva U1 delle tensioni) permette di prolungare l'avviamento per un tempo regolabile. L'avviamento ricade al termine di questo tempo oppure quando la tensione ritorna al 105% della soglia di minima tensione. La memoria di minima tensione viene effettuata selettivamente per fase, laddove l'elemento temporizzatore T-SEAL-IN viene avviato con il primo avviamento. La figura 2-26 illustra il diagramma logico dell'avviamento della protezione di impedenza. Determinazione dell'impedenza di cortocircuito Per il calcolo dell'impedenza sono determinanti solo le correnti e le tensioni del circuito di fase affetto da guasto (con cortocircuito). La protezione valuta queste grandezze di misura (cfr. anche tabella 2-5) a partire dall'attivazione dell'avviamento. 90 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) Selezione del circuito - Per un avviamento unipolare viene utilizzato il circuito fase-terra. - Per un avviamento bipolare si seleziona il circuito fase-fase interessato con la rispettiva tensione concatenata per il calcolo dell'impedenza. - In un avviamento tripolare viene utilizzato il circuito fase-terra con il valore di corrente più alto. Se più fasi hanno lo stesso valore di corrente si procede come indicato nell'ultima riga della seguente tabella. Tabella 2-5 Selezione del circuito Avviamento Circuito di misura unipolare L1 L2 L3 fase-terra L1–E L2–E L3–E bipolare L1, L2 L2, L3 L3, L1 fase-fase, calcolo di ULL e ILL L1-L2 L2-L3 L3-L1 tripolare, con ampiezze differenti L1,2*L2,L3 L2,2*L3,L1 L3,2*L1,L2 fase-terra, scelta del circuito con la corrente maggiore UL (Imax) e IL (Imax) L2–E L3–E L1–E fase-terra (a scelta, valore massimo di corrente) IL1=IL2=IL3 con IL1 IL1=IL2 > IL3 con IL1 IL2=IL3 > IL1 con IL2 IL3=IL1 > IL2 con IL1 tripolare, L1, L2, L3 con ampiezze uguali Con questo tipo di selezione del circuito si assicura che l'impedenza di guasto durante le perturbazioni della rete sia misurata correttamente tramite il trasformatore elevatore. Nel caso di un cortocircuito unipolare nella rete si produce tuttavia un errore di misura poiché la componente omopolare non è trasmessa dal trasformatore del generatore (gruppo di accoppiamento, ad es., Yd5). La seguente tabella descrive la riproduzione dei guasti e gli errori di misura. Tabella 2-6 Riproduzione dei guasti e degli errori di misura lato generatore con guasti di rete Guasto di rete Riproduzione guasti lato generatore Selezione del circuito Errore di misura guasto tripolare guasto tripolare fase-terra misura sempre corretta guasto bipolare circuito fase-terra con massima corrente misura sempre corretta circuito fase-fase Impedenza sopravvalutata di un valore corrispondente all'impedenza omopolare guasto tripolare guasto unipolare guasto bipolare SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 91 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) Figura 2-26 Diagramma logico del gradino di avviamento della protezione di impedenza Caratteristica di scatto La caratteristica di scatto della protezione di impedenza è poligonale (cfr. anche fig. 2-27). Questo poligono è simmetrico nonostante i guasti in direzione indietro (R e/o X negativo) siano fisicamente impossibili quando - come nella maggior parte dei casi - si effettua il collegamento dei trasformatori amperometrici al lato del centro stella della macchina. Il poligono può essere descritto con un parametro (impedenza Z). Il calcolo dell'impedenza viene eseguito a partire dai vettori di corrente e di tensione associati ai circuiti di misura selezionati finché vengono soddisfatte le condizioni di avviamento. Se l'impedenza calcolata si trova all'interno della caratteristica di scatto, la protezione emette un comando di scatto allo scadere del rispettivo tempo di ritardo. Poiché la protezione dispone di più gradini, le zone protette possono essere scelte in modo che il primo gradino (ZONE Z1, T-Z1) comprenda, ad es., il generatore e l'avvolgimento di bassa tensione del trasformatore della macchina e il secondo gradino (ZONE Z2, ZONE2 T2) possa arrivare alla rete. Va tuttavia osservato che il cortocircuito unipolare di terra al lato di alta tensione appare falsato sul lato generatore a causa del circuito stella/triangolo del trasformatore. Uno scatto intempestivo dovuto ad un guasto in rete può essere escluso poiché le impedenze di tali guasti risultano nettamente più alte. I guasti che si verificano al di fuori della caratteristica vengono isolati dal gradino T END. In funzione dello stato di commutazione dell'impianto può essere necessario allungare il gradino veloce ZONE Z1, T-Z1. Se, ad es., l'interruttore di alta tensione è aperto, è possibile che in caso di avviamento il guasto possa trovarsi esclusivamente nel montante di macchina. Il contatto ausilario dell'interruttore (se disponibile) può essere anche utilizzato per attivare la zona a gradino allungato ZONE Z1B (cfr. anche par. 2.14.2, fig. "Schema di protezione di impedenza della macchina"). 92 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) Figura 2-27 Caratteristiche di scatto della protezione di impedenza Logica di scatto In seguito all'avviamento della protezione viene attivato il tempo di ritardo T END e viene determinato il circuito di un guasto. Le componenti dell'impedenza del circuito vengono confrontate con i valori di soglia delle zone configurate. Lo scatto avviene allo scadere del rispettivo tempo se l'impedenza si trova nella rispettiva zona. Il tempo di ritardo della prima zona Z1 e della zona del gradino allungato Z1B è generalmente pari a zero oppure molto breve, vale a dire che lo scatto avrà luogo non appena verrà stabilito che il guasto si trova in questa zona. Il gradino Z1B può essere attivato dall'esterno mediante un ingresso binario. Per la zona Z2 che si può estendere fino alla rete, si seleziona un tempo di ritardo che superi il primo gradino della protezione di rete. Una ricaduta ha luogo soltanto mediante la ricaduta dell'avviamento con massima corrente e non all'uscita dal poligono di scatto. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 93 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) Figura 2-28 Diagramma logico della protezione di impedenza 2.14.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di impedenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.2, indirizzo 133, IMPEDANCE PROT. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3301 IMPEDANCE PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). 94 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) Avviamento Per l'impostazione dell'avviamento per massima corrente è particolarmente importante la corrente di carico massima durante l'esercizio. Un avviamento per sovraccarico dev'essere escluso! Il valore di intervento 3302 IMP I> dev'essere tarato su un livello superiore alla corrente di (sovra)carico massima prevedibile. Regolazione raccomandata: da 1,2 a 1,5 volte la corrente nominale della macchina. La logica di avviamento corrisponde alla logica della protezione di massima corrente a tempo indipendente UMZ I>. Se l'eccitazione è derivata dai morsetti del generatore e se, per questa ragione, con la caduta della tensione, la corrente di cortocircuito può diminuire al di sotto del valore di avviamento (indirizzo 3302) è necessario attivare il mantenimento di avviamento per minima tensione, vale a dire regolare il parametro 3303 U< SEAL-IN su ON. L'impostazione della memoria di tensione U< (indirizzo 3304) viene regolata su un valore situato proprio al di sotto del valore minimo ammissibile di tensione concatenata, ad es. su U< = 75 - 80 % della tensione nominale. Il tempo di mantenimento (indirizzo 3305 T-SEAL-IN) dev'essere superiore al tempo massimo di isolamento del guasto effettuato dalla protezione di rincalzo (si raccomanda: indirizzo 3312 T END + 1 s). Gradini di impedenza La protezione dispone delle seguenti caratteristiche che possono essere impostate singolarmente: 1. zona (zona rapida Z1) con i parametri di taratura ZONE Z1 . reattanza = campo di intervento T-Z1 . = 0 oppure breve ritardo, se necessario. Zona allungata Z1B, controllata dall'esterno attraverso un ingresso binario, con i parametri di taratura ZONE Z1B . reattanza = campo di intervento T-Z1B . T1B = 0 oppure breve ritardo, se necessario. 2. zona (zona Z2) con i parametri di taratura ZONE Z2 . reattanza = campo di intervento ZONE2 T2 . il valore T2 dev'essere maggiore del valore del tempo di intervento della protezione di rete. Gradino finale non direzionale con i parametri di taratura T END . T END va scelto a un valore superiore al secondo o al terzo gradino della protezione distanziometrica di rete. Partendo dal presupposto che la protezione di impedenza copra una parte del trasformatore della macchina, bisogna scegliere la parametrizzazione considerando il campo di regolazione del trasformatore. Per la ZONA Z1 si seleziona quindi generalmente un campo di intervento pari a circa il 70 % della zona da proteggere (vale a dire circa 70 % della reattanza del trasformatore) senza ritardo oppure solo con un breve ritardo (vale a dire T-Z1 = 0,00 s - 0,50 s). La protezione provvederà in questo caso ad escludere i guasti verificatisi entro questa zona con il tempo proprio oppure con un breve ritardo (tempo rapido). È preferibile un ritardo di 0,1 s. Per la ZONA Z2 il campo di intervento potrebbe essere impostato al 100 % circa della reattanza del trasformatore come anche di un'impedenza di rete. Il rispettivo gradino di tempo T ZONA Z2 va selezionato in modo che superi le temporizzazioni dei dispositivi di protezione della rete delle linee adiacenti. Il tempo T END è l'ultimo tempo di riserva. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 95 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) In generale è valido per l'impedenza primaria (con limitazioni nel trasformatore della macchina): con kR . campo di intervento della zona da proteggere [%] uK . tensione relativa di cortocircuito del trasformatore [%] SN . potenza nominale del trasformatore [MVA] UN . tensione nominale del trasformatore lato macchina [kV] Le impedenze primarie determinate devono essere convertite al lato secondario del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico. Laddove: La corrente nominale del dispositivo di protezione (= corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico) viene considerata automaticamente dal dispositivo. I rapporti di trasformazione del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico sono già stati comunicati al dispositivo mediante immissione delle grandezze nominali dei trasformatori (cfr. par. 2.3). Esempio: Dati trasformatore: uK . =7% SN . = 5,3 MVA UN . = 6,3 kV Rapporti di trasformazione: Rapporto trasformatore amperometrico . = 500 A/1 A Da qui risulta con un campo di intervento del 70% per la zona 1: Si determina quindi come valore di taratura per il lato secondario della zona 1 all'indirizzo 3306 ZONE Z1: Nota: in caso di collegamento di un dispositivo di 5 A a un trasformatore di 5 A il valore risulta essere il seguente: Allo stesso modo risulta per un campo di intervento del 100 % per la zona 2 la reattanza primaria: 96 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) Si determina quindi come valore di taratura per il lato secondario della zona 1 all'indirizzo 3310 ZONE Z2: Figura 2-29 Schema di funzionamento dei gradini della protezione di impedenza per macchine - Esempio Zona allungata Z1B La zona allungata Z1B (indirizzo 3308 ZONE Z1B) è un gradino controllato dall'esterno e non influenza il gradino normale Zona Z1. Per questa ragione non occorre nessuna commutazione; la zona allungata viene attivata o disattivata in funzione della posizione dell'interruttore lato alta tensione. La zona Z1B viene attivata generalmente quando l'interruttore del lato alta tensione è aperto. In questo caso ogni avviamento della protezione di impedenza può indicare solo un guasto interno poiché si è isolati dalla rete. In questo modo, la zona di tempo rapido può essere ampliata senza perdita di selettività dal 100% al 120% della zona protetta. La zona Z1B viene attivata per mezzo di un ingresso binario, azionato dal contatto ausiliario dell'interruttore (cfr. fig. 2-29). Alla zona allungata è associato un tempo di ritardo proprio 3309 T-Z1B. Gradino finale In presenza di cortocircuiti al di fuori delle zone Z1 e Z2, il dispositivo è operativo come protezione di massima corrente a tempo ritardato. Il tempo finale non direzionale T END dev'essere impostato a un valore superiore al secondo o al terzo gradino della protezione distanziometrica di rete collegata a monte. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 97 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) 2.14.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 3301 IMPEDANCE PROT. 3302 IMP I> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Protezione d'Impedenza 1A 0.10 .. 20.00 A 1.35 A Avviamento rilev.guasto I> 5A 0.50 .. 100.00 A 6.75 A 3303 U< SEAL-IN ON OFF OFF Stato di blocco min.tensione 3304 U< 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Avviamento blocco min.tensione 3305 T-SEAL-IN 0.10 .. 60.00 sec 4.00 sec Durata blocco min.tensione 3306 ZONE Z1 1A 0.05 .. 130.00 Ω 2.90 Ω Impedenza zona Z1 5A 0.01 .. 26.00 Ω 0.58 Ω 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo Impedenza zona Z1 1A 0.05 .. 65.00 Ω 4.95 Ω Impedenza zona Z1B 5A 0.01 .. 13.00 Ω 0.99 Ω 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo Impedenza zona Z1B 1A 0.05 .. 65.00 Ω 4.15 Ω Impedenza zona Z2 5A 0.01 .. 13.00 Ω 0.83 Ω 3307 T-Z1 3308 ZONE Z1B 3309 T-Z1B 3310 ZONE Z2 3311 ZONE2 T2 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo Impedenza zona Z2B 3312 T END 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec Fine Tempo Tempo Ritardo finale 98 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21) 2.14.4 Informazioni N. 3953 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >Imp. BLOCK MS >BLOCCO Protezione Impedenza 3956 >Extens. Z1B MS >Estensione Zona 1B Per Prot.Imped. 3958 >Useal-in BLK MS >Prot.Imped. : BLOCCO min.Tens.Bloccato 3961 Imp. OFF CM Protezione Impedenza è su OFF 3962 Imp. BLOCKED CM Protezione Impedenza è Bloccata 3963 Imp. ACTIVE CM Protezione Impedenza è Attiva 3966 Imp. picked up CM Protezione Impedenza Avviata 3967 Imp. Fault L1 CM Impedenza: Rilev.Guasto, Fase L1 3968 Imp. Fault L2 CM Impedenza: Rilev.Guasto, Fase L2 3969 Imp. Fault L3 CM Impedenza: Rilev.Guasto, Fase L3 3970 Imp. I> & U< CM Impeden. Max.Corr con Blocco Min.Tens. 3977 Imp.Z1< TRIP CM Impedenza: Z1< SCATTO 3978 Imp.Z1B< TRIP CM Impedenza: Z1B< SCATTO 3979 Imp. Z2< TRIP CM Impedenza: Z2< SCATTO 3980 Imp.T3> TRIP CM Impedenza: T3> SCATTO SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 99 Funzioni 2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27) 2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27) La protezione di minima tensione rileva le perdite di tensione in macchine elettriche e previene modalità di esercizio non ammissibili così come possibili perdite di stabilità. I cortocircuiti bifasi o i guasti a terra provocano una perdita asimmetrica di tensione. Contrariamente a tre sistemi di misura che valutano separatamente ogni tensione di fase, il rilevamento del sistema utilizzando le componenti di sequenza positiva non è influenzato da questi fenomeni e offre vantaggi, in particolare per la soluzione di problemi di stabilità. 2.15.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Per le succitate ragioni, il sistema di sequenza diretta viene calcolato a partire dalle componenti fondamentali delle tre tensioni fase-terra e viene trasferito alla funzione di protezione. La protezione di minima tensione dispone di due gradini regolabili. Il passaggio al di sotto di una soglia impostabile provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento. Il perdurare dell'avviamento per un tempo impostabile provoca l'emissione di un comando di scatto. Affinché la protezione non produca falsi allarmi in presenza di una perdita di tensione secondaria, i gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari, ad es. di un interruttore di protezione dei circuiti secondari dei TV. Un blocco automatico dei due gradini può avere luogo anche mediante il Fuse-Failure-Monitor integrato (cfr. par. 2.28). Un avviamento già esistente viene mantenuto quando il dispositivo passa allo stato operativo 0 (ovvero non esistono valori di misura valutabili oppure è stato abbandonato il campo di frequenza ammissibile). In questo modo viene garantito uno scatto anche a queste condizioni. Questa memoria può essere interrotta aumentando la grandezza di misura oltre il valore di ricaduta oppure attivando l'ingresso di blocco. In assenza di un avviamento prima che il dispositivo si trovi nello stato operativo 0 (ad es. anche all'inserzione del dispositivo senza grandezze di misura) non ha luogo né un avviamento né uno scatto. Al passaggio allo stato operativo 1 (applicando grandezze di misura), si può eventualmente produrre uno scatto immediato. Si consiglia pertanto di attivare l'ingresso di blocco della protezione di minima tensione tramite il contatto ausiliario dell'interruttore e di bloccare così questa funzione dopo uno scatto della protezione. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di minima tensione. 100 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27) Figura 2-30 Diagramma logico della protezione di minima tensione 2.15.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di minima tensione può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2, indirizzo 140) UNDERVOLTAGE = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 4001 UNDERVOLTAGE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Valori di taratura Va osservato che il sistema di sequenza diretta delle tensioni e quindi anche le soglie di intervento sono valutati come grandezze concatenate (tensione ai morsetti · √3). Il primo gradino della protezione di minima tensione è normalmente regolato a circa il 75 % della tensione della macchina (indirizzo 4002 U< = 75 V). L'impostazione del tempo 4003 T U< va selezionata in modo da coprire buchi di tensione che potrebbero provocare un funzionamento instabile. Il ritardo dovrà essere abbastanza lungo per consentire di evitare scatti in caso di brevi buchi di tensione ammissibili. Per il secondo gradino si dovrà associare una soglia di avviamento più bassa 4004 U<< ad es. = 65 V con un tempo di scatto 4005 T U<< ad es. = 0,5 s più breve, per ottenere un adattamento approssimato al comportamento di stabilità delle utenze. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il rapporto di ricaduta 4006 DOUT RATIO può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 101 Funzioni 2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27) 2.15.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4001 UNDERVOLTAGE OFF ON Block relay OFF Minima Tensione 4002 U< 10.0 .. 125.0 V 75.0 V U< Avviamento 4003 T U< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U< Tempo di Ritardo 4004 U<< 10.0 .. 125.0 V 65.0 V U<< Avviamento 4005 T U<< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T U<< Tempo di Ritardo 4006A DOUT RATIO 1.01 .. 1.20 1.05 U<, U<< Rapporto di ricaduta 2.15.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. MS Spiegazione 6503 >BLOCK U/V >BLOCCO Protezione Min.Tensione 6506 >BLOCK U< MS >BLOCCO Protezione Min.Tensione U< 6508 >BLOCK U<< MS >BLOCCO Protezione Min.Tensione U<< 6530 Undervolt. OFF CM Protez.Min. Tensione è su OFF 6531 Undervolt. BLK CM Protez.Min.Tensione è Bloccata 6532 Undervolt. ACT CM Protez.Min.Tensione è Attiva 6533 U< picked up CM Min.Tensione U< Avviata 6537 U<< picked up CM Min.Tensione U<< Avviata 6539 U< TRIP CM SCATTO Min.tensione U< 6540 U<< TRIP CM SCATTO Min.tensione U<< 102 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59) 2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59) La protezione di massima tensione serve a proteggere la macchina elettrica e le parti dell'impianto ad essa collegate contro eventuali incrementi di tensione non ammissibili e a prevenire guasti del loro isolamento. Tali incrementi di tensione sono provocati, ad es., da un comando errato (in caso di azionamento manuale del sistema di eccitazione), da un'anomalia al regolatore di tensione automatico, da uno scatto a pieno carico di un generatore, da un generatore separato dalla rete oppure in caso di funzionamento in isola. 2.16.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Con la protezione di massima tensione si può scegliere se controllare le tensioni concatenate o le tensioni fase-terra. In presenza di una forte sovratensione, la protezione reagisce con un tempo di ritardo breve, mentre con una sovratensione di minore intensità, il tempo di ritardo è più lungo per consentire al regolatore di tensione di riportare di nuovo la tensione in condizioni normali (campo nominale). I valori limite della tensione e i tempi di ritardo possono essere regolati individualmente per entrambi i gradini. I gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di massima tensione. Figura 2-31 Diagramma logico della protezione di massima tensione 2.16.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di massima tensione può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2, indirizzo 141) OVERVOLTAGE = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 4101 OVERVOLTAGE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 103 Funzioni 2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59) Valori di taratura Le grandezze di misura con le quali deve operare la protezione vengono impostate all'indirizzo 4107 VALUES. Nella preimpostazione (caso normale) si parte dalle tensioni concatenate (= U-phph). Nelle macchine a bassa tensione con neutro a massa andrebbero selezionate le tensioni faseterra (= U-ph-e). In questo caso si deve considerare che i valori di settaggio si riferiscono sempre a grandezze concatenate, anche quando le grandezze di misura selezionate sono le tensioni faseterra. La configurazione dei valori di soglia e dei tempi di ritardo della protezione di massima tensione si effettua in base alla velocità con la quale il regolatore di tensione stabilizza le variazioni di tensione. La protezione non deve intervenire nel processo di regolazione normale del regolatore di tensione. La caratteristica a due gradini si deve quindi trovare sempre al di sopra della caratteristica di tensione/tempo del processo di regolazione. Il gradino di lunga durata 4102 U> e 4103 T U> deve intervenire in presenza di sovratensioni stazionarie. Questo è regolato su un valore compreso tra 110 % e 115 % UN e, a seconda della velocità del regolatore, da 1,5 s a 5 s. In caso di un'apertura a pieno carico del generatore, la tensione aumenta in un primo momento in funzione della tensione transitoria e viene successivamente ridotta al proprio valore nominale dal regolatore di tensione. Il gradino U>> viene impostato come gradino di breve durata per evitare che il funzionamento transitorio (in caso di apertura a pieno carico) abbia come conseguenza uno scatto. Caratteristico è, ad es., per 4104 U>> circa 130 % UN con un ritardo 4105 T.U>> da zero a 0,5 s. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio all'indirizzo 4106 DOUT RATIO e utilizzato per allarmi di alta precisione ( ad es. alimentazione della rete di impianti eolici). 2.16.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4101 OVERVOLTAGE OFF ON Block relay OFF Massima Tensione 4102 U> 30.0 .. 170.0 V 115.0 V U> Avviamento 4103 T U> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U> Tempo di Ritardo 4104 U>> 30.0 .. 170.0 V 130.0 V U>> Avviamento 4105 T U>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T U>> Tempo di Ritardo 4106A DOUT RATIO 0.90 .. 0.99 0.95 U>, U>> Rapporto di ricaduta 4107A VALUES U-ph-ph U-ph-e U-ph-ph Valori di misura 104 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59) 2.16.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6513 >BLOCK O/V MS >BLOCCO Protezione Max.Tensione 6516 >BLOCK U> MS >BLOCCO Protezione Max.Tensione U> 6517 >BLOCK U>> MS >BLOCCO Protezione Max.Tensione U>> 6565 Overvolt. OFF CM Protez.Max.Tensione è su OFF 6566 Overvolt. BLK CM Protez.Max.Tensione è Bloccata 6567 Overvolt. ACT CM Protez.Max.Tensione è Attiva 6568 U> picked up CM Max.Tensione U> Avviata 6570 U> TRIP CM SCATTO Max.tensione U> 6571 U>> picked up CM Max.Tensione U>> Avviata 6573 U>> TRIP CM SCATTO Max.tensione U>> SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 105 Funzioni 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) La protezione di frequenza viene utilizzata per il rilevamento delle variazioni di frequenza del generatore. Se la frequenza misurata è al di fuori del campo ammissibile, avranno inizio le rispettive manovre, quali, ad es., la separazione del generatore dalla rete. Una diminuzione di frequenza si produce quando il sistema subisce un aumento della richiesta di potenza attiva oppure nel caso di un funzionamento anomalo del regolatore di frequenza o di velocità. La protezione di minima di frequenza viene impiegata anche in generatori che funzionano (temporaneamente) in isola, poiché qui la protezione di ritorno di energia non potrà più lavorare correttamente in caso di perdita della potenza motrice. La protezione di minima frequenza permette di isolare il generatore dalla rete. Un aumento di frequenza si produce, ad es., in caso di distacchi bruschi del carico (funzionamento in isola) oppure in caso di funzionamento difettoso del regolatore di frequenza. In questo caso sussiste il pericolo di un'autoeccitazione di macchine che operano con linee lunghe a vuoto. Con le funzioni di filtro utilizzate, le misurazioni sono praticamente indipendenti dall'influenza delle armoniche e raggiungono un'elevata precisione. 2.17.1 Descrizione delle funzioni Protezione di Massima e Minima frequenza La protezione di frequenza dispone di 4 gradini di frequenza (f1 - f4). Per consentire un adattamento variabile della protezione alle condizioni dell'impianto, i gradini sono utilizzabili, a scelta, sia per minima che per massima frequenza e possono essere impostati separatamente l'uno dall'altro per consentire la realizzazione di diverse funzioni di comando. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per il gradino di frequenza f4, è possibile decidere, indipendentemente dal valore di soglia parametrizzato, se tale gradino deve funzionare come gradino di massima o minima frequenza. Per questo motivo esso è utilizzabile per applicazioni speciali, se, ad es., è richiesta una segnalazione quando una frequenza supera la soglia inferiore della frequenza nominale. Campi di lavoro La frequenza può essere determinata fino a quando la sequenza diretta delle tensioni è di un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile Umin la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza. Nel caso della protezione di massima frequenza ha luogo un mantenimento dell'avviamento per massima frequenza durante il passaggio allo stato operativo 0, quando l'ultimo valore di frequenza misurato è stato >66 Hz. Il comando di disattivazione si sospende con un blocco della funzione oppure quando si passa allo stato operativo 1. Se l'ultima frequenza misurata prima del passaggio allo stato operativo 0 era <66 Hz, l'eccitazione ricade. Per quanto concerne la protezione di minima frequenza, con il passaggio allo stato operativo 0 non ha più luogo un calcolo esatto della frequenza (a causa di un valore di frequenza troppo bassa) e si ha una ricaduta dell'avviamento e dello scatto. Tempi/Logiche Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo. Allo scadere di questo tempo viene generato un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata. 106 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) Tutti e quattro i gradini di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Figura 2-32 Diagramma logico della protezione di frequenza 2.17.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 142 FREQUENCY Prot. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 4201 O/U FREQUENCY si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento La configurazione della frequenza nominale dell'impianto e della soglia di frequenza per ogni gradino f1 PICKUP - f4 PICKUP permette di definire la funzione come protezione di massima oppure di minima frequenza a seconda del caso. Se il valore di soglia viene regolato su un valore più piccolo della frequenza nominale si tratta di un gradino di minima frequenza. Se il valore di soglia viene regolato su un valore più grande della frequenza nominale si tratta di un gradino di massima frequenza. Nota Se il valore di soglia viene regolato sullo stesso valore della frequenza nominale, il gradino non è attivo. Lo stesso vale anche per il gradino f4 quando il parametro 4214 THRESHOLD f4 è impostato su automatic (preimpostazione). È possibile regolare questo parametro anche su f> oppure f< e di SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 107 Funzioni 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) stabilire quindi il tipo di funzione (rilevamento dell'aumento oppure della diminuzione) indipendentemente dal valore limite parametrizzato f4 PICKUP. Se la protezione di frequenza viene utilizzata per un disaccoppiamento di rete o come brusco distacco di carico, i valori di taratura dipendono dalle condizioni reali della rete. Nel caso di un distacco brusco del carico lo scaglionamento dipende dall'importanza delle utenze o dei gruppi di utenza. Ulteriori applicazioni sono possibili nel settore delle centrali elettriche. I valori di frequenza impostabili anche in questo caso si orientano in linea di massima sulle caratteristiche tecniche del gestore della rete e della centrale. In questo caso, la protezione di minima frequenza ha il compito di garantire l'approvvigionamento di energia ai servizi ausiliari della centrale disconnettendola tempestivamente dalla rete. Il turboregolatore normalizza la velocità di rotazione del gruppo al suo valore nominale in modo da poter proseguire l'alimentazione richiesta dai servizi ausiliari a frequenza nominale. I turogeneratori possono essere utilizzati, in generale, fino al 95% della frequenza nominale, a condizione che la potenza apparente sia ridotta nella stessa misura. Per le utenze induttive, tuttavia, una diminuzione di frequenza provoca non solo un consumo di corrente più elevato, ma rappresenta anche un rischio per la stabilità di funzionamento. Per questo motivo viene tollerata normalmente solo una breve diminuzione di frequenza fino a circa 48 Hz (con fN = 50 Hz) oppure 58 Hz (con fN = 60 Hz). L'aumento della frequenza può, ad esempio, essere provocato da un distacco brusco del carico oppure da un funzionamento anomalo del regolatore di velocità (ad es. in una rete in isola). In questo caso la protezione di massima frequenza può essere utilizzata, ad esempio, come protezione contro l'aumento del numero di giri. Esempio di regolazione: Gradino Causa Valori di taratura con fN = 50 Hz con fN = 60 Hz Ritardo f1 Separazione rete 48,00 Hz 58,00 Hz 1,00 s f2 Messa fuori servizio 47,00 Hz 57,00 Hz 6,00 s f3 Attenzione 49,50 Hz 59,50 Hz 20,00 s f4 Allarme o scatto 52,00 Hz 62,00 Hz 10,00 s Ritardi I tempi di ritardo T f1 - T f4 (indirizzi 4204, 4207, 4210 e 4213) permettono uno scaglionamento dei gradini di frequenza. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Minima tensione All'indirizzo 4215 Umin viene impostata una tensione minima, al di sotto della quale la protezione di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Il valore parametrizzato si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Con l'impostazione 0 si può disattivare il limite di minima tensione. 108 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) 2.17.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4201 O/U FREQUENCY OFF ON Block relay OFF MINIMA/MASSIMA FREQUENZA 4202 f1 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 48.00 Hz Avviamento f1 4203 f1 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 58.00 Hz Avviamento f1 4204 T f1 0.00 .. 600.00 sec 1.00 sec Tempo di ritardo T f1 4205 f2 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 47.00 Hz Avviamento f2 4206 f2 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 57.00 Hz Avviamento f2 4207 T f2 0.00 .. 100.00 sec 6.00 sec Tempo di Ritardo T f2 4208 f3 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 49.50 Hz Avviamento f3 4209 f3 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 59.50 Hz Avviamento f3 4210 T f3 0.00 .. 100.00 sec 20.00 sec Tempo di Ritardo T f3 4211 f4 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 52.00 Hz Avviamento f4 4212 f4 PICKUP 40.00 .. 65.00 Hz 62.00 Hz Avviamento f4 4213 T f4 0.00 .. 100.00 sec 10.00 sec Tempo di Ritardo T f4 4214 THRESHOLD f4 automatic f> f< automatic Uso del livello soglia f4 4215 Umin 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Minima tensione richiesta per operazione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 109 Funzioni 2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81) 2.17.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5203 >BLOCK Freq. MS >BLOCCO Protezione di Frequenza 5206 >BLOCK f1 MS >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f1 5207 >BLOCK f2 MS >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f2 5208 >BLOCK f3 MS >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f3 5209 >BLOCK f4 MS >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f4 5211 Freq. OFF CM Protezione di Frequenza è su OFF 5212 Freq. BLOCKED CM Protezione di Frequenza è Bloccata 5213 Freq. ACTIVE CM Protezione di Frequenza è Attiva 5214 Freq UnderV Blk CM Protez. di Frequenza Blocco Min.Tensione 5232 f1 picked up CM Protezione di Frequenza: f1 Avviata 5233 f2 picked up CM Protezione di Frequenza: f2 Avviata 5234 f3 picked up CM Protezione di Frequenza: f3 Avviata 5235 f4 picked up CM Protezione di Frequenza: f4 Avviata 5236 f1 TRIP CM Protezione di Frequenza: Scatto f1 5237 f2 TRIP CM Protezione di Frequenza: Scatto f2 5238 f3 TRIP CM Protezione di Frequenza: Scatto f3 5239 f4 TRIP CM Protezione di Frequenza: Scatto f4 110 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) La protezione di sovraeccitazione consente di rilevare forti sovraeccitazioni non ammissibili in generatori, trasformatori e, in particolare, in trasformatori elevatori delle centrali elettriche. La protezione deve intervenire quando il valore limite di induzione permesso dall'oggetto protetto (ad es. dal trasformatore elevatore) viene superato. Il trasformatore è in pericolo (ad esempio) quando ho una disconnessione a pieno carico e il regolatore di tensione non reagisce oppure la reazione non è sufficientemente rapida e non si evita quindi il l'aumento di tensione. Allo stesso modo, una diminuzione della frequenza (n. giri) può portare, nel caso di esercizio in isola, a un aumento dell'induzione a un livello inammissibile. Un aumento di induzione al di sopra del valore nominale provoca rapidamente una saturazione del nucleo di ferro e può provocare grandi perdite per correnti parassite. 2.18.1 Descrizione delle funzioni Metodo di misura La protezione di sovraeccitazione misura il rapporto tensione U/frequenza f, proporzionale all'induzione B, e lo compara con l'induzione nominale BN. Tensione e frequenza si riferiscono in questo caso ai valori nominali dell'oggetto protetto (generatore, trasformatore). Per il calcolo viene scelta la tensione massima delle tre tensioni concatenate. Il campo di frequenza controllabile si estende da 10 Hz a 70 Hz. Adattamento del trasformatore Il fattore interno di correzione (UN Trasf prim/UN Gen prim) permette di compensare un'eventuale differenza tra la tensione nominale primaria e la tensione dell'oggetto protetto. Non è quindi necessario convertire le soglie di intervento e la caratteristica in valori secondari. Il presupposto è un'immissione corretta delle grandezze dell'impianto, quali tensione nominale del trasformatore e tensione nominale dell'oggetto protetto (cfr. paragrafi 2.3 e 2.5). Caratteristiche La protezione di sovraeccitazione dispone di due caratteristiche a gradini e di una caratteristica termica per la rappresentazione approssimativa del riscaldamento che si produce nell'oggetto da proteggere a causa della sovraeccitazione. Al superamento di una prima soglia di intervento (gradino di allarme 4302 U/f >) viene avviato un tempo 4303 T U/f>, allo scadere del quale, si genera un allarme. Contemporaneamente al superamento della soglia si attiva un contatore. L'incremento del contatore è ponderato in funzione del valore esistente U/f in modo che il tempo di scatto dipenda dalla caratteristica parametrizzata. Quando il contatore raggiunge il valore prestatibilito viene emesso un comando di scatto. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 111 Funzioni 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) Se il valore misurato passa al di sotto della soglia di avviamento, il comando di scatto viene sospeso e il contatore sarà decrementato conformemente ai dati del tempo di raffreddamento parametrizzato. La caratteristica termica è definita da 8 coppie di valori di sovraeccitazione U/f (in relazione ai valori nominali) e da un tempo di scatto t. Nella maggior parte dei casi la caratteristica preimpostata, relativa ai trasformatori standard, rappresenta una protezione adeguata. Se tale caratteristica non corrisponde al comportamento termico reale dell'oggetto da proteggere, mediante impostazione di tempi di scatto (specificati dal cliente) per i valori di sovraeccitazione U/f, si può realizzare ogni caratteristica desiderata. I valori intermedi si ottengono mediante interpolazione lineare nel dispositivo. Figura 2-33 112 Zona di scatto della protezione di sovraeccitazione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) La caratteristica di scatto risultante dalla preimpostazione del dispositivo è riportata al paragrafo "Protezione di sovraeccitazione" nei dati tecnici. La figura 2-33 mostra il comportamento della protezione quando, durante la parametrizzazione, è stata selezionata una soglia di avviamento (parametro 4302 U/f >) minore o maggiore del primo valore della caratteristica termica. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sovraeccitazione. Il contatore può essere azzerato mediante un ingresso di blocco e mediante un ingresso di reset. Figura 2-34 Diagramma logico della protezione di sovraeccitazione 2.18.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di sovraeccitazione può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 143 OVEREXC. PROT. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 4301 OVEREXC. PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). La protezione di sovraeccitazione misura il rapporto tensione/frequenza proporzionale all'induzione B. La protezione deve intervenire quando il valore limite di induzione permesso dall'oggetto protetto (ad es. dal trasformatore elevatore) viene superato. Il trasformatore è in pericolo quando il "blocco centrale" viene disattivato a pieno carico e il regolatore di tensione non reagisce oppure la reazione non è sufficientemente rapida e non si evita quindi un aumento di tensione. Allo stesso modo, una diminuzione della frequenza (n. giri) può portare, nel caso di esercizio in isola, a un aumento dell'induzione a un livello inammissibile. La protezione U/f controlla quindi il corretto funzionamento del regolatore di tensione e del regolatore di velocità in tutti gli stati operativi. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 113 Funzioni 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) Gradini indipendenti ll valore limite di induzione (indicato dal produttore dell'oggetto da proteggere) in rapporto all'induzione nominale (B/BN) costituisce la base dell'impostazione del valore limite all'indirizzo 4302 U/f >. Il superamento del valore limite dell'induzione U/f impostato all'indirizzo 4302/f provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento e genera un allarme allo scadere del rispettivo tempo di ritardo 4303 T U/f >. Per la rapida eliminazione di sovraeccitazioni di grande intensità è prevista una caratteristica di scatto a gradini 4304 U/f >>, 4305 T U/f >>. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo proprio (tempo di misura, tempo di ricaduta). Caratteristica termica Alla caratteristca di scatto a gradini è sovrapposta una caratteristica termica. Qui viene riprodotta approssimativamente la sovratemperatura prodotta dalla sovraeccitazione. Al superamento del valore impostato all'indirizzo 4302 per l'induzione U/f, viene generato l'allarme di avviamento sopracitato e viene abilitato un contatore che produce uno scatto allo scadere di un tempo impostato e in base alla caratteristica parametrizzata. Figura 2-35 Caratteristica di scatto termica (con valori preimpostati) La preimpostazione dei parametri 4306 - 4313 corrisponde alla caratteristica di un trasformatore standard Siemens. Se non sono disponibili i dati del costruttore dell'oggetto protetto, si può mantenere la caratteristica standard preimpostata. In caso contrario si può costruire una qualsiasi caratteristica di scatto, con massimo sette segmenti di retta, immettendo i parametri punto per punto. A questo scopo si considerano i tempi di scatto t relativi ai valori di sovraeccitazione U/f = 1,05; 1,10; 1,15; 1,20; 1,25; 1,30; 1,35 e 1,40 nella caratteristica preimpostata e si immettono agli indirizzi 4306 t (U/f=1.05) - 4313 t (U/f=1.40). La protezione effettua un'interpolazione lineare tra questi punti. 114 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) Limitazione La riproduzione del riscaldamento dell'oggetto da proteggere viene limitata al superamento del 150% della temperatura di scatto. Tempo di raffreddamento Lo scatto per modello termico ricade con la ricaduta della soglia di avviamento mentre il valore del contatore viene azzerato secondo il tempo di raffreddamento T COOL DOWN parametrizzato all'indirizzo 4314. Questo parametro rappresenta il tempo necessario al modello termico per raffreddare da 100% a 0%. Adattamento del trasformatore Il fattore interno di correzione (UN prim/UN Masch) permette di compensare un'eventuale differenza tra la tensione nominale primaria dei trasformatori voltmetrici e la tensione dell'oggetto protetto. Il presupposto è un'immissione corretta dei parametri dell'impianto 221 Unom PRIMARY e 1101 U PRIMARY OP. come descritto al paragrafo 2.3. 2.18.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4301 OVEREXC. PROT. OFF ON Block relay OFF Protezione di Sovraeccitazione (U/f) 4302 U/f > 1.00 .. 1.20 1.10 U/f > Avviamento 4303 T U/f > 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec T U/f > Tempo di Ritardo 4304 U/f >> 1.00 .. 1.40 1.40 U/f >> Avviamento 4305 T U/f >> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec T U/f >> Tempo di Ritardo 4306 t(U/f=1.05) 0 .. 20000 sec 20000 sec U/f = 1.05 Tempo di Ritardo 4307 t(U/f=1.10) 0 .. 20000 sec 6000 sec U/f = 1.10 Tempo di Ritardo 4308 t(U/f=1.15) 0 .. 20000 sec 240 sec U/f = 1.15 Tempo di Ritardo 4309 t(U/f=1.20) 0 .. 20000 sec 60 sec U/f = 1.20 Tempo di Ritardo 4310 t(U/f=1.25) 0 .. 20000 sec 30 sec U/f = 1.25 Tempo di Ritardo 4311 t(U/f=1.30) 0 .. 20000 sec 19 sec U/f = 1.30 Tempo di Ritardo 4312 t(U/f=1.35) 0 .. 20000 sec 13 sec U/f = 1.35 Tempo di Ritardo 4313 t(U/f=1.40) 0 .. 20000 sec 10 sec U/f = 1.40 Tempo di Ritardo 4314 T COOL DOWN 0 .. 20000 sec 3600 sec Tempo per raffreddamento SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 115 Funzioni 2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) 2.18.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5353 >U/f BLOCK MS >BLOCCO protezione di Sovraeccitazione 5357 >RM th.rep. U/f MS >Reset memoria termica U/f 5361 U/f> OFF CM Protez. di Sovraeccit. è su OFF 5362 U/f> BLOCKED CM Protez. di Sovraeccit. è Bloccata 5363 U/f> ACTIVE CM Protez. di Sovraeccit. è Attiva 5367 U/f> warn CM Protez. di Sovraecc.: Livello di Allarme U/f 5369 RM th.rep. U/f CM Reset memoria termica U/f 5370 U/f> picked up CM Protez. di Sovraecc.: U/f> Avviamento 5371 U/f>> TRIP CM Protez. di Sovraecc.: SCATTO Livello U/f>> 5372 U/f> th.TRIP CM Protez. di Sovraecc.: SCATTO Livello term. 5373 U/f>> pick.up CM Protez. di Sovraecc.: U/f>> Avviamento 116 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) Questa protezione permette di rilevare rapidamente eventuali variazioni di frequenza e di reagire rapidamente in caso di diminuzione oppure di aumento della frequenza. Il comando di scatto può essere già dato prima che venga raggiunta la soglia di intervento della protezione di frequenza (cfr. par. 2.17). Le variazioni di frequenza sono provocate, tra l'altro, da uno squilibrio tra potenza attiva prodotta e potenza attiva richiesta. È quindi necessario da un lato prendere misure relative alla regolazione e dall'altro eseguire manovre di comando. Ciò può comprendere misure destinate ad abbassare il carico, come disaccoppiamenti di rete, oppure il distacco di utenze (stacco carichi). Tali misure sono più efficaci se vengono effettuate subito all'inizio di un guasto. Le due applicazioni principali della funzione di protezione sono quindi il disaccoppiamento della rete e lo stacco carico. 2.19.1 Descrizione delle funzioni Principio di misura Dalla misura delle componenti di sequenza positiva delle tensioni viene determinata la frequenza di ogni periodo mediante una finestra di misura di tre periodi e viene fatta la media con i valori precedentemente calcolati. La differenza di frequenza è calcolata tramite un intervallo di tempo selezionabile (preimpostazione 5 periodi). Il rapporto frequenza e differenza di tempo corrisponde alla derivata di frequenza la quale può essere positiva o negativa. La misurazione viene effettuata di continuo (per periodo). Mediante processi di supervisione, quali, ad es., la supervisione di minima tensione, il controllo dei cambiamenti bruschi dell'angolo di fase e altri, viene evitato uno scatto intempestivo. Variazione dell'aumento/diminuzione di frequenza La protezione derivata di frequenza dispone di quattro gradini, da f1/dt a df4/dt. Questi permettono di adattare in modo variabile la funzione alle condizioni dell'impianto. I gradini possono essere utilizzati sia per il rilevamento di una derivata negativa (-df/dt<) che per quello di una derivata positiva (+df/dt>). Il gradino -df/dt è effettivo a partire da frequenze con bassa frequenza nominale oppure al di sotto di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di minima frequenza. Analogamente, il gradino df/dt> è effettivo solo al superamento della frequenza nominale o con frequenze al di sopra di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di massima frequenza. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per limitare il campo di regolazione dei parametri a un livello ragionevole, le finestre a misura (regolabili) per il calcolo della differenza di frequenza e della differenza di ricaduta sono valide ognuna per due gradini. Campi di lavoro La frequenza può essere determinata fino a quando la sequenza diretta delle tensioni è a un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile Umin la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza. Tempi/Logiche Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. Questo è consigliabile per la supervisione di gradienti piccoli. Allo scadere di questo tempo viene emesso un comando di scatto. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 117 Funzioni 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) In seguito alla ricaduta dell'avviamento viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata. Tutti e quattro i gradini di derivata di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Il blocco di minima tensione agisce su tutti e quattro i gradini. Figura 2-36 Diagramma logico della protezione di derivata di frequenza 2.19.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di derivata di frequenza può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 145 df/dt Protect.. Si possono selezionare da 2 a 4 gradini. La preimpostazione è 2 df/dt stages. All'indirizzo 4501 df/dt Protect. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). 118 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) Soglie di intervento La procedura di impostazione è uguale per tutti i gradini. Si stabilisce, innanzitutto, se il gradino deve controllare un aumento di frequenza con f>fN oppure una diminuzione con f< fN. Questa impostazione viene eseguita, ad es., per il gradino 1 all'indirizzo 4502 df1/dt >/<. La soglia di intervento viene impostata come valore assoluto all'indirizzo 4503 STAGE df1/dt . Il segno corrispondente è noto alla funzione di protezione dall'impostazione all'indirizzo 4502. La soglia di intervento dipende dal tipo di applicazione e viene scelta in base alle caratteristiche della rete. Di regola è necessaria un'analisi della rete. Se un'utenza viene distaccata bruscamente, si produce un'eccedenza di potenza attiva. La frequenza aumenta e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza positiva. Se al contrario, un generatore ha un'avaria, si ha una carenza di potenza attiva. La frequenza si abbassa e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza negativa. Le seguenti relazioni possono essere utilizzate come esempio di calcolo e sono valide per la velocità iniziale di una variazione di frequenza (ca. 1 secondo). Le abbreviazioni hanno il significato seguente: fN . Frequenza nominale ∆P . Variazione potenza attiva . ∆P = PConsumo – PProduzione SN . Potenza nominale apparente delle macchine H. Costante di inerzia per alternatori per centrali idroelettriche (macchine a poli salienti) H = 1,5 s - 6 s per turbogeneratori (macchine a poli non salienti) H = 2 s - 10 s gruppi di turbogeneratori industriali H=3s-4s Esempio: fN = 50 Hz H=3s Caso 1: ∆P/SN = 0,12 Caso 2: ∆P/SN = 0,48 Caso 1: df/dt = –1 Hz/s Caso 2: df/dt = –4 Hz/s L'esempio sopracitato costituisce la base della preimpostazione. I quattro gradini sono stati configurati in modo simmetrico. Ritardi Se si desidera una reazione immediata della funzione di protezione, impostare il ritardo sullo zero. Questo sarà il caso per i valori di taratura importanti. Se, al contrario, devono essere controllate piccole variazioni (< 1Hz/s), un tempo di ritardo breve permetterà di evitare una reazione intempestiva. L'impostazione del tempo va eseguita, per il gradino 1, all'indirizzo 4504 T df1/dt e i tempi si addizionano al tempo proprio di funzionamento. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 119 Funzioni 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) Abilitazione mediante protezione di frequenza Con il parametro df1/dt & f1 (indirizzo 4505) si può impostare l'abilitazione del gradino a partire da una determinata soglia di frequenza. A questo scopo viene richiesto il rispettivo gradino di frequenza della protezione di frequenza. Nell'esempio di configurazione si tratta del gradino f1. Se non si desidera un'interazione tra le due funzioni, il parametro dev'essere impostato su OFF (preimpostazione). Parametro supplementare Un parametro "avanzato" (Advanced-Parameter) permette di regolare la differenza di ricaduta e la finestra di misura per gruppi di due gradini (ad es. df1/dt e df2/dt). Questa impostazione è possibile solo con il programma di comando DIGSI. Le modifiche della configurazione sono necessarie solo se si desidera, ad es., una grande differenza di ricaduta. Per il rilevamento di variazioni di frequenza minime (<0,5 Hz/s) si consiglia di prolungare la finestra di misura preimpostata. Si migliora, così, la precisione delle misure. Valore impostato ISTERESI df/dt Gradino dfn/dt (Ind. 4519, 4521) FINESTRA DI MISURA dfx/dt (Ind. 4520, 4522) 0,1...0,5 Hz/s ≈ 0,05 25...10 0,5...1 Hz/s ≈ 0,1 10...5 1...5 Hz/s ≈ 0,2 10...5 5...10 Hz/s ≈ 0,5 5...1 Minima tensione All'indirizzo 4518 U MIN viene impostata una minima tensione, al di sotto della quale la protezione di derivata di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Con l'impostazione "0" si può disattivare il limite di minima tensione. 2.19.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4501 df/dt Protect. OFF ON Block relay OFF Protezione derivata frequenza 4502 df1/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df1/dt >/<) 4503 STAGE df1/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df1/dt 4504 T df1/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df1/dt 4505 df1/dt & f1 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f1 4506 df2/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df2/dt >/<) 4507 STAGE df2/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df2/dt 120 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4508 T df2/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df2/dt 4509 df2/dt & f2 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f2 4510 df3/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df3/dt >/<) 4511 STAGE df3/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df3/dt 4512 T df3/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df3/dt 4513 df3/dt & f3 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f3 4514 df4/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df4/dt >/<) 4515 STAGE df4/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df4/dt 4516 T df4/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df4/dt 4517 df4/dt & f4 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f4 4518 U MIN 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Tensione d'operaz. min. V/min 4519A df1/2 ISTERESI 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.10 Hz/s Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt 4520A df1/2 M-WINDOW 1 .. 25 Cycle 5 Cycle Finestra di Misura per df1/dt e df2/dt 4521A df3/4 ISTERESI 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.40 Hz/s Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt 4522A df3/4 M-WINDOW 1 .. 25 Cycle 5 Cycle Finestra di Misura per df3/dt e df4/dt 2.19.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5503 >df/dt block MS >BLOCCO derivata di frequenza 5504 >df1/dt block MS >BLOCCO Livello df1/dt 5505 >df2/dt block MS >BLOCCO Livello df2/dt 5506 >df3/dt block MS >BLOCCO Livello df3/dt 5507 >df4/dt block MS >BLOCCO Livello df4/dt 5511 df/dt OFF CM df/dt è su OFF 5512 df/dt BLOCKED CM df/dt è BLOCCATA 5513 df/dt ACTIVE CM df/dt è ATTIVA 5514 df/dt V< block CM df/dt è Bloccata da minima tensione 5516 df1/dt pickup CM Avviamento Livello df1/dt 5517 df2/dt pickup CM Avviamento Livello df2/dt 5518 df3/dt pickup CM Avviamento Livello df3/dt 5519 df4/dt pickup CM Avviamento Livello df4/dt 5520 df1/dt TRIP CM Scatto Livello df1/dt 5521 df2/dt TRIP CM Scatto Livello df2/dt 5522 df3/dt TRIP CM Scatto Livello df3/dt 5523 df4/dt TRIP CM Scatto Livello df4/dt SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 121 Funzioni 2.20 Salto vettoriale 2.20 Salto vettoriale E' abbastanza comune che gli autoproduttori alimentino direttamente i propri impianti e contemporaneamente alimentino anche la rete. La linea di alimentazione costituisce in generale il limite legale tra il gestore della rete e il produttore autonomo. Se la linea di alimentazione è fuori servizio, ad es. in seguito a una richiusura automatica tripolare, si può produrre, una variazione di tensione o di frequenza sul generatore la quale è funzione della potenza uscente. In seguito alla chiusura della linea di alimentazione, allo scadere del tempo di pausa possono presentarsi delle condizioni asincrone, che possono provocare danni al generatore oppure al meccanismo tra generatore e azionamento. Un criterio per l'identificazione di un'interruzione dell'alimentazione è la supervisione dell'angolo di fase nella tensione. In caso di guasto alla linea di alimentazione, l'interruzione brusca di corrente provoca un salto dell'angolo di sfasamento nella tensione, che viene registrato monitorando eventuali differenze. Il superamento di un valore di soglia impostato provoca l'emissione del comando di apertura dell'interruttore del generatore e del congiuntore. L'impiego principale della funzione di salto vettoriale è quindi il disaccopiamento dalla rete. 2.20.1 Descrizione delle funzioni Evoluzione della frequenza con scatto a pieno carico La figura seguente mostra l'evoluzione della frequenza quando un generatore subisce uno scatto a pieno carico. All'apertura dell'interruttore del generatore ha luogo un salto dell'angolo di sfasamento, riconoscibile dalla misurazione delle frequenze come salto di frequenza. L'accelerazione del generatore dipende dalle condizioni dell'impianto (cfr. anche paragrafo 2.19 "Protezione derivata di frequenza"). Figura 2-37 122 Variazione della frequenza in seguito a uno scatto a pieno carico (registrazione del guasto con il dispositivo SIPROTEC 4 – viene rappresentato lo scostamento in rapporto alla frequenza nominale) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.20 Salto vettoriale Principio di misura Il vettore della tensione del sistema di sequenza diretta viene calcolato a partire dalle misure delle tensioni fase-terra. Questo vettore viene utilizzato per determinare lo sfasamento su un intervallo delta di due periodi. La presenza di un salto dell'angolo di sfasamento è la conseguenza di un brusco cambiamento della circolazione di corrente. La figura 2-38 mostra il principio fondamentale. La rappresentazione a sinistra descrive lo stato stazionario, la figura a destra illustra l'evoluzione del vettore in seguito a uno scatto a pieno carico. Il salto del vettore è chiaramente riconoscibile. Figura 2-38 Vettore di tensione dopo un brusco distacco di carico Per evitare uno scatto intempestivo, vengono prese ulteriori misure quali: • Correzione delle variazioni stazionarie della frequenza nominale • Limitazione del campo di lavoro della frequenza a fN ± 3 Hz • Rilevamento della commutazione (interna al dispositivo) della frequenza di campionamento (adattamento della frequenza di campionamento) • Abilitazione a partire da una minima tensione • Blocco su inserzione o mancanza di tensione Logica La logica è rappresentata nella figura 2-39. La procedura di comparazione degli angoli determina la differenza d'angolo e la confronta con il valore impostato. Se quest'ultimo viene superato, ha luogo una memorizzazione del salto del vettore in un flipflop RS. Il gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. L'avviamento memorizzato può essere resettato mediante un ingresso binario oppure automaticamente, tramite un elemento temporizzatore (indirizzo 4604 T RESET). La funzione di salto vettoriale non è attiva al di fuori della banda di frequenza ammissiblile. Lo stesso vale per la tensione. I parametri di delimitazione sono in questo caso U MIN e U MAX. Se le misure di frequenza e di tensione non vengono mantenute, la logica genera un "1" (logico) e l'ingresso di reset è permanentemente attivo. Il risultato della misurazione del salto vettoriale viene ignorato. Se, ad es., viene collegata la tensione e la banda di frequenze è corretta, la variabile logica sopracitata passa da 1 a 0. Con il timer di ritardo di ricaduta T BLOCK, l'ingresso di reset rimane ancora azionato per un determinato tempo e impedisce così un avviamento tramite il salto vettoriale. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 123 Funzioni 2.20 Salto vettoriale Se un cortocircuito provoca una brusca caduta di tensione, il blocco viene immediatamente attivato mediante l'ingresso di reset. Uno scatto per la funzione di salto vettoriale viene inibito. Figura 2-39 Diagramma logico del rilevamento di salto vettoriale 2.20.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La funzione di salto vettoriale può essere attiva solo se è stata parametrizzata all'indirizzo 146 VECTOR JUMP su Enabled. All'indirizzo 4601 VECTOR JUMP si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento Il valore impostato per il salto vettoriale (indirizzo 4602 DELTA PHI) viene scelto in funzione delle condizioni di potenza fornita e potenza assorbita. Una brusca caduta della potenza attiva assorbita, così come un aumento rapido di quest'ultima, provocano un salto del vettore di tensione. Il valore da impostare dev'essere determinato in base alle proprietà specifiche dell'impianto. A questo scopo si può utilizzare il circuito equivalente semplificato della figura "vettore di tensione dopo uno scatto" nella descrizione della funzione oppure un programma di calcolo della rete. Se si seleziona un'impostazione troppo sensibile, si rischia di avviare la funzione di protezione e di provocare un disaccoppiamento della rete a causa di inserzioni e disinserzioni di carichi nella rete. Per questo motivo la preimpostazione è fissata a 10°. 124 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.20 Salto vettoriale Il campo di lavoro di tensione ammesso può essere impostato agli indirizzi 4605 per u MIN e 4606 per U MAX. La filosofia d'uso ha un ruolo fondamentale nella scelta di questi parametri. Il valore U MIN andrebbe scelto al di sotto della tensione minima ammissibile, per una breve durata per la quale è ancora richiesto un disaccoppiamento della rete. Il valore preimpostato è stato selezionato all'80 % della tensione nominale. Per U MAX va selezionata la tensione massima ammissibile. Normalmente quest'ultima corrisponde al 130 % della tensione nominale. Ritardi Si consiglia di lasciare il ritardo T DELTA PHI (indirizzo 4603) sullo zero, a meno che non si voglia trasmettere la segnalazione di scatto con ritardo a una logica (CFC) oppure se si richiede più tempo per un blocco esterno. Allo scadere del tempo T RESET (indirizzo 4604) la funzione viene reinizializzata automaticamente. Il tempo di reinizializzazione dev'essere selezionato in base alla filosofia di disaccoppiamento. Questo tempo dev'essere scaduto prima di una richiusura dell'interruttore. Se la reinizializzazione non viene utilizzata, regolare il timer su ∞. In questo caso la reinizializzazione deve essere effettuata mediante l'ingresso binario (contatto ausiliario dell'interruttore). L'elemento temporizzatore di ricaduta T BLOCK (indirizzo 4607) permette di evitare un funzionamento intempestivo durante l'inserzione e il distacco della tensione. Di regola non è necessario modificare la preimpostazione. La modifica è possibile solo con il programma di comando DIGSI (parametri avanzati). A questo scopo è necessario accertarsi che T BLOCCO sia sempre impostato a un valore maggiore di quello della finestra di misura del salto di vettore (2 periodi). 2.20.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4601 VECTOR JUMP OFF ON Block relay OFF Salto del vettore di tensione 4602 DELTA PHI 2 .. 30 ° 10 ° Salto di Fase DELTA PHI 4603 T DELTA PHI 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di ritardo T DELTA PHI 4604 T RESET 0.10 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo di reset dopo lo Scatto 4605A U MIN 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Tensione Minima d'operazione U Min. 4606A U MAX 10.0 .. 170.0 V 130.0 V Tensione Massima d'operazione U Max. 4607A T BLOCK 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo del Blocco SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 125 Funzioni 2.20 Salto vettoriale 2.20.4 Informazioni N. 5581 Informazione >VEC JUMP block Tipo di inf. MS Spiegazione >BLOCCO Salto Vettore 5582 VEC JUMP OFF CM Salto Vettore è su OFF 5583 VEC JMP BLOCKED CM Salto Vettore è BLOCCATO 5584 VEC JUMP ACTIVE CM Salto Vettore è ATTIVO 5585 VEC JUMP Range CM Salto Vettore fuori livello di misura 5586 VEC JUMP pickup CM Salto Vettore Avviamento 5587 VEC JUMP TRIP CM Salto Vettore SCATTO 126 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) La protezione di terra statore rileva i guasti a terra nell'avvolgimento statorico di macchine trifasi. Le macchine possono avere una connessione su sbarra (connessione diretta alla rete) oppure a blocco (tramite il trasformatore elevatore di macchina). Caratteristica della presenza di un guasto a terra è la comparsa di una tensione di spostamento e, nelle connessioni su sbarra, anche di una corrente di terra. Questo principio rende possibile una protezione da 90% a 95% dell'avvolgimento statorico. 2.21.1 Descrizione delle funzioni Tensione di spostamento La tensione di spostamento UE può essere misurata al centro stella della macchina con l'ausilio di un trasformatore di tensione, di un trasformatore di fase (fig. 2-40), tramite l'avvolgimento e-n (avvolgimento a triangolo aperto) di trasformatori di tensione oppure sull'avvolgimento di misura di un trasformatore di messa a terra (fig. 2-41). Poiché i trasformatori di fase e i trasformatori di messa a terra forniscono in genere una tensione di spostamento di 500 V (con spostamento completo), è necessario collegare a monte un partitore di tensione 500 V/100 V. Se la tensione di spostamento non può essere misurata direttamente dal dispositivo, quest'ultimo la può calcolare a partire dalle tensioni fase-terra. Il tipo di misurazione oppure il calcolo della tensione di spostamento vengono comunicati al dispositivo mediante il parametro 223 UE CONNECTION. Indipendentemente dal tipo di valutazione della tensione di spostamento, le parti della terza armonica di ogni fase si sommano poiché sono in fase nel sistema a corrente trifase. Per ottenere grandezze di misura affidabili viene valutata nella protezione di terra statore solo la componente fondamentale della tensione di spostamento, le armoniche vengono soppresse mediante algoritmi di filtraggio. Per le macchine connesse direttamente su trasformatore è sufficiente una valutazione della tensione di spostamento. La possibile sensibilità della protezione viene limitata solo da tensioni di disturbo che si generano per dispersioni a terra nella rete e che vengono trasmesse sul lato di macchina tramite la capacità di accoppiamento del trasformatore elevatore. Se necessario, una resistenza di carico permette di diminuire queste tensioni di disturbo. La protezione inizia la disinserzione della macchina quando il guasto a terra è già presente per un tempo impostabile nella zona del blocco macchina. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 127 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) Figura 2-40 RB. RT. Partitore di tensione UE. Tensione di spostamento CG. Capacità di terra generatore CL. Capacità di terra della linea di alimentazione CTr. Capacità di terra del trasformatore elevatore CK. Capacità di accoppiamento del trasformatore elevatore Figura 2-41 RB. 128 Connessione su montante con trasformatore di messa a terra sul centrostella Resistenza di carico Connessione su montante con trasformatore di messa a terra Resistenza di carico RT. Partitore di tensione UE. Tensione di spostamento CG. Capacità di terra generatore CL. Capacità di terra della linea di alimentazione CTr. Capacità di terra del trasformatore elevatore CK. Capacità di accoppiamento del trasformatore elevatore SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) Rilevamento della direzione della corrente di terra Per le macchine connesse direttamente sulle sbarre non si possono differenziare i guasti a terra della rete e i guasti a terra della macchina con il solo criterio della tensione di spostamento. Per questo motivo si utilizza la corrente verso terra quale criterio supplementare e la tensione di spostamento come condizione di abilitazione indispensabile. La corrente verso terra può essere rilevata mediante un trasformatore toroidale oppure per mezzo di un trasformatore in connessione Holmgreen. Nel caso di un guasto a terra della rete, la macchina fornisce solo una corrente di guasto a terra trascurabile tramite un punto di misura che si deve trovare tra la macchina e la rete. In presenza di un guasto a terra della macchina è disponibile la corrente verso terra della rete. Poiché le condizioni della rete possono variare a seconda dei diversi stati di connessione, si utilizza una resistenza di carico che fornisce - indipendentemente dallo stato di connessione della rete - una corrente verso terra più elevata in presenza di una tensione di spostamento. La corrente verso terra prodotta dalla resistenza di carico deve attraversare sempre il punto di misura. Figura 2-42 Rilevamento della direzione del guasto a terra con connessione su sbarra Di conseguenza è necessario posizionare la resistenza di carico (vista dalla macchina) oltre il punto di misura (trasformatore di corrente, trasformatore toroidale). Il trasformatore di messa a terra dev'essere collegato preferibilmente sulle sbarre. Oltre al livello della corrente verso terra è indispensabile, per il rilevamento affidabile di un guasto a terra della macchina con connessione diretta sulle sbarre, conoscere la direzione di questa corrente in relazione alla tensione di spostamento. Il SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 129 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) 7UM61 permette di modificare l'inclinazione della caratteristica separando la "direzione macchina" dalla direzione rete (cfr. fig. seguente). La protezione diagnostica un guasto di terra della macchina in presenza dei tre criteri sottocitati, vale a dire: • Tensione di spostamento maggiore del valore impostato U0>, • Corrente di terra nel punto di misura maggiore del valore impostato 3I0>, • La corrente di terra circola in direzione della macchina da proteggere. Figura 2-43 Caratteristica della protezione di terra dello statore per il funzionamento con sbarra collettrice In presenza di un guasto a terra nella zona della macchina, dopo un tempo di ritardo regolabile, ha luogo il disaccoppiamento della macchina. È possibile disattivare temporaneamente il rilevamento della corrente di terra mediante un ingresso binario quando è evidente che questo criterio non è significativo (in caso di interruttore aperto). In questo modo si può utilizzare la tensione di spostamento quale criterio esclusivo di valutazione, ad es. durante la messa in marcia del generatore. La fig. 2-45 illustra il diagramma logico della protezione terra statore. L'utilizzo della protezione di terra statore quale protezione direzionale oppure adirezionale, richiede l'impiego dell'ingresso di misura di corrente sensibile del dispositivo 7UM61. Va osservato che la funzione di rilevamento di guasti a terra sensibile può utilizzare lo stesso ingresso di misura e quindi la stessa grandezza di misura. In questo modo si dispone, grazie alla funzione di rilevamento dei guasti a terra, di due ulteriori soglie di avviamento indipendenti Iee> e Iee>> (cfr. par. 2.22). Se non si vogliono utilizzare queste funzioni, è necessario disattivare il rilevamento di guasti a terra sensibile all'indirizzo 151. Rilevamento della corrente di terra (protezione differenziale di terra con abilitazione della tensione di spostamento) Nel settore industriale, i sistemi di sbarra sono equipaggiati con sistemi di terra sul centro-stella commutabili ad alta o a bassa resistenza. Per il rilevamento dei guasti a terra si misurano la corrente del centro stella e la somma delle correnti con l'ausilio di un trasformatore toroidale, che vengono quindi trasmesse al dispositivo di protezione come differenza di corrente. In questo modo, la corrente che circola attraverso la resistenza di centro stella così come la componente risultante dalla rete, vengono prese in considerazione per il calcolo della corrente di terra totale. Per evitare un fun- 130 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) zionamento intempesitvo in seguito a imprecisioni dei trasformatori, la tensione di spostamento viene utilizzata come criterio di abilitazione (cfr. fig. seguente). La protezione diagnostica un guasto di terra della macchina in presenza dei due criteri sottocitati: • Tensione di spostamento maggiore del valore impostato U0>, • Differenza della corrente di terra ∆IE maggiore del valore impostato 3I0>, Figura 2-44 Protezione differenziale della corrente di terra con connessione diretta su sbarra Determinazione della fase affetta da guasto Una funzione complementare permette l'identificazione della fase affetta da guasto. La tensione fase-terra è più debole sulla fase coinvolta nel guasto che sulle altre due fasi, la cui tensione aumenta ancora. Il rilevamento della minima tensione fase-terra permette quindi di segnalare la fase guasta, con conseguente generazione di una segnalazione di guasto. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 131 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) Figura 2-45 Diagramma logico della protezione terra statore 90% 2.21.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione terra statore 90 % può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 150 S/E/F PROT. = directional; non-dir. U0 oppure non-dir. U0&I0. Se si seleziona non dir. U0 i parametri relativi alla corrente di terra non vengono visualizzati. Selezionando una delle opzioni directional oppure non dir.U0&I0 sono accessibili i parametri relativi alla corrente di terra. Nelle macchine connesse direttamente alle sbarre dev'essere scelta una di queste due ultime opzioni, poiché solo con la corrente di terra è possibile distinguere un guasto di rete da un guasto interno alla maccchina. Quando la funzione viene utilizzata come "protezione differenziale di terra" dev'essere impostato l'indirizzo 150 S/E/F PROT. = non-dir. U0&I0. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 5001 S/E/F PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Tensione di spostamento La comparsa di una tensione di spostamento è caratteristica di un guasto a terra nel circuito dello statore. Il superamento del valore impostato 5002 U0 > costituisce in questo modo l'avviamento della protezione terra statore. L'impostazione dovrà essere scelta in modo che la protezione non intervenga in caso di asimmetrie che si possono verificare nel funzionamento normale. Questo aspetto è particolarmente importante per le macchine connesse direttamente alle sbarre poiché tutte le asimmetrie di tensione della rete si riproducono nel sistema di tensione della macchina. La soglia di intervento dev'essere regolata a un valore superiore o uguale al doppio di un'asimmetria massima di funzionamento. Generalmente si imposta un valore dal 5% al 10% della tensione omopolare a pieno spostamento. 132 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) Per le macchine connesse tramite trasformatore si deve selezionare la soglia di intervento in modo che gli spostamenti per guasti a terra nella rete, trasmessi ai circuiti dello statore mediante le capacità di accoppiamento, non producano reazioni di scatto. A questo scopo si deve considerare anche l'attenuazione tramite la resistenza di carico. Le indicazioni sul dimensionamento della resistenza di carico sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine", n. ordinazione E86010- K4500-A111-A1. Viene impostato il doppio valore della tensione di spostamento accoppiata a pieno spostamento di rete. Una determinazione definitiva del valore da impostare ha luogo durante la messa in servizio con grandezze primarie. Ritardo In presenza di un guasto a terra dello statore, lo scatto ha luogo allo scadere del tempo di ritardo impostato all'indirizzo 5005 T S/E/F. La scelta del ritardo si deve effettuare considerando anche la sovraccaricabilità della macchina. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Corrente di terra Gli indirizzi 5003 e 5004 sono significativi solo per macchine connesse direttamente sulle sbarre dove è stato impostato 150 S/E/F PROT. = directional oppure non-dir. U0&I0. Per la connessione tramite trasformatore le seguenti indicazioni non sono rilevanti. La soglia di intervento 5003 3I0> dev'essere impostata in modo che questo valore venga superato con sicurezza dalla corrente di terra in caso di un guasto a terra nella zona protetta. Poiché la corrente residua verso terra in una rete compensata è molto bassa, generalmente, anche per essere indipendente dalle condizioni della rete, è stato previsto un trasformatore di messa a terra con resistenza di carico ohmica, il quale aumenta il valore della componente attiva della corrente residua in caso di guasti a terra. Le indicazioni relative all'installazione del trasformatore di messa a terra e della resistenza di carico sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine“, n. ordinazione E86010-K4500-A111-A1. Poiché in questo caso la corrente verso terra viene stabilita prevalentemente dalla resistenza di carico, si regola per 5004 DIR. ANGLE un angolo piccolo, ad es. 15°. Se si vogliono prendere in considerazione anche le capacità della rete (nella rete isolata), si può selezionare un angolo più grande (ca. 45°) che corrisponde alla sovrapposizione della corrente di carico alla corrente capacitiva della rete. L'angolo di direzione 5004 DIR. ANGLE determina lo sfasamento tra la tensione di spostamento e la perpendicolare alla caratteristica direzionale; l'angolo è quindi uguale all'inclinazione della caratteristica in rapporto all'asse reattivo. Se in una rete isolata le capacità dei cavi sono sufficienti per generare la corrente di terra, si può lavorare anche senza trasformatore di messa a terra. In questo caso si sceglierà un angolo di ca. 90° (conformemente alla connessione sin ϕ). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 133 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) Esempio di connessione diretta su sbarra: Resistenza di carico 10 Ω 10 A permanente 50 A per 20 s Partitore di tensione 500 V/100 V Trasformatore toroidale 60 A/1 A Zona di protezione 90 % Con piena tensione di spostamento risulta con la resistenza di carico Convertito al lato 6,3 kV questo valore diventa La corrente secondaria del trasformatore toroidale fornisce all'ingresso del dispositivo Per una zona di protezione di 90%, la protezione deve funzionare a partire da 1/10 della tensione di spostamento massima, nella quale risulta anche solo 1/10 della corrente verso terra: Nell'esempio, il parametro 3I0> è impostato su 11 mA. Per la tensione di spostamento si utilizza 1/10 della tensione a pieno spostamento (a causa della zona di protezione del 90 %). Considerando il partitore di tensione 500 V/100 V risulta: Valore impostato U0> = 10 V Il tempo di ritardo deve essere inferiore alla durata limite del carico ammissibile della resistenza di carico a 50 A, quindi al di sotto di 20 s. Bisogna prendere in considerazione anche il carico ammissibile dal trasformatore di messa a terra nel caso in cui esso sia inferiore a quello della resistenza di carico. 134 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) 2.21.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5001 S/E/F PROT. OFF ON Block relay OFF Protezione Terra Statore 5002 U0> 2.0 .. 125.0 V 10.0 V Avviamento U0> 5003 3I0> 2 .. 1000 mA 5 mA Avviamento 3I0> 5004 DIR. ANGLE 0 .. 360 ° 15 ° Angolo per determinazione direzione 5005 T S/E/F 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.30 sec Tempo ritardo terra statore 2.21.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5173 >S/E/F BLOCK MS >BLOCCO Prot.Terra Statore 5176 >S/E/F Iee off MS >Switch off rilev. I terra (terra stat.) 5181 S/E/F OFF CM Prot.Terra Statore e' su OFF 5182 S/E/F BLOCKED CM Prot.Terra Statore e' BLOCCATA 5183 S/E/F ACTIVE CM Prot.Terra Statore e' ATTIVA 5186 U0> picked up CM Prot.Terra Statore: U0 Avviata 5187 U0> TRIP CM Prot.Terra Statore: Scatto Livello U0 5188 3I0> picked up CM Prot.Terra Statore: I0 Avviata 5189 Uearth L1 CM Guasto a Terra in fase L1 5190 Uearth L2 CM Guasto a Terra in fase L2 5191 Uearth L3 CM Guasto a Terra in fase L3 5193 S/E/F TRIP CM Prot.Terra Statore: SCATTO 5194 SEF Dir Forward CM Prot.Terra Statore: Direzione Avanti SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 135 Funzioni 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) La protezione di terra sensibile viene utilizzata per il rilevamento di guasti a terra in circuiti isolati o in circuiti collegati a terra tramite elevato valore ohmico. Questa funzione opera con i valori assoluti della corrente di terra. Il suo impiego è quindi indicato quando il valore della corrente di terra può essere utilizzato come criterio per il guasto a terra. Questo può essere il caso, ad esempio, di macchine elettriche connesse direttamente sulle sbarre in una rete isolata, quando, in un guasto a terra della macchina nell'avvolgimento dello statore, la capacità totale della rete fornisce corrente di terra, ma nel caso di un guasto a terra della rete quest'ultima è trascurabile a causa della capacità limitata della macchina. La corrente può essere rilevata mediante un trasformatore toroidale oppure per mezzo di un trasformatore in connessione Holmgreen. A causa dell'elevata sensibilità, questa protezione non è adatta per il rilevamento di cortocircuiti a terra in presenza di forti correnti di terra (al max 1 A circa ai morsetti del collegamento della corrente di terra sensibile). Se si vuole tuttavia utilizzare la protezione come protezione di cortocircuito a terra, è necessario utilizzare un ulteriore trasformatore amperometrico esterno come trasformatore intermedio. Nota: La protezione di corrente di terra sensibile può servirsi dello stesso ingresso di misura di corrente utilizzato anche per la protezione di terra statore come funzione direzionale o non direzionale per la connessione diretta su sbarra. La protezione di corrente a terra sensibile ricorre quindi alla stessa grandezza di misura se sono stati selezionati all'indirizzo 150 S/E/F PROT. = directional oppure non-dir. U0&I0. 2.22.1 Descrizione delle funzioni Applicazione come protezione guasti di terra rotore La protezione di corrente a terra può essere utilizzata per il rilevamento dei guasti a terra dell'avvolgimento rotorico se una tensione della stessa frequenza di rete viene applicata sul circuito del rotore (cfr. fig. 2-47). In questo caso la corrente di terra massima è limitata dal valore della tensione applicata UV e dall'accoppiamento capacitivo al circuito rotorico. Per questo tipo di applicazione (come protezione di guasti a terra del rotore) è prevista una supervisione del circuito di misura. Quest'ultimo viene considerato chiuso quando la corrente di terra, a causa della capacità di terra del circuito rotorico, supera un valore minimo parametrizzabile IEE< anche quando l'isolamento è intatto. Al di sotto di questo valore e oltre un breve tempo di attesa (2 s), viene emesso un allarme. Metodo di misura La corrente di terra viene dapprima filtrata numericamente affinché nella misurazione della corrente possa essere considerata soltanto la componente fondamentale. In questo modo, la misurazione è insensibile ai transitori all'inizio di un guasto a terra e alle armoniche. La protezione dispone di due gradini regolabili. Al superamento del primo valore di soglia parametrizzabile IEE> viene emesso uno scatto; il comando di scatto viene emesso allo scadere del tempo di ritardo T IEE>. Al superamento del secondo valore di soglia parametrizzabile IEE>> viene emesso lo scatto; il comando di scatto viene emesso allo scadere del tempo di ritardo T IEE>>. Entrambi i gradini possono essere bloccati mediante un ingresso binario. 136 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) Figura 2-46 Diagramma logico del rilevamento dei guasti a terra sensibile Figura 2-47 Caso di applicazione come protezione di terra rotore (7XR61 - apparecchio per collegamento in serie per la protezione di terra rotore; 3PP13 - a partire da Uecc > 150 V le resistenze nel 7XR61 devono essere cortocircuitate!) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 137 Funzioni 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) 2.22.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Il rilevamento di guasti a terra sensibile può essere attivo solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione all'indirizzo 151 O/C PROT. Iee> = Enabled. Se durante la programmazione della protezione terra statore al 90% (150 S/E/F PROT., cfr. par. 2.2.2) è stata selezionata una delle opzioni con valutazione di corrente, l'ingresso di misura di corrente sensibile del dispositivo 7UM61 è occupato. Va osservato che la funzione di rilevamento della corrente di terra sensibile può utilizzare lo stesso ingresso di misura e quindi la stessa grandezza di misura. Se non si vuole utilizzare la funzione di rilevamento della corrente di terra selezionare Disabled. All'indirizzo 5101 O/C PROT. Iee> si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Utilizzo come protezione terra rotore La protezione di corrente di terra sensibile può essere utilizzata come protezione contro i guasti di terra dell'avvolgimento rotorico o statorico del generatore, laddove il valore della corrente di terra costituisce un criterio sufficiente. Nei circuiti isolati oppure in circuiti ad alta impedenza è quindi necessario assicurare la presenza di correnti di terra sufficientemente elevate. Se si utilizza, ad esempio, la protezione di corrente di terra come protezione di guasto a terra del rotore, dev'essere prevista l'applicazione nel circuito rotorico di una tensione con frequenza di rete (UV ≈ 42 V con l'ausilio dell'apparecchio per collegamento in serie 7XR61, rappresentato nella figura "Applicazione come protezione guasti a terra rotore", par. 2.22). A causa di questa tensione, circola una corrente minima, anche in assenza di guasti all'isolamento di terra. Questa corrente può servire come criterio per un circuito di misura chiuso (indirizzo 5106 IEE<). La soglia di intervento tipica è approssimativamente 2 mA. Se questo valore viene impostato sullo zero, il gradino è inattivo. Ciò può essere necessario se le capacità di terra sono troppo piccole. L'impostazione dell'avviamento di guasti a terra 5102 IEE> viene selezionata in modo che le resistenze di isolamento RE da circa 3 kΩ a 5 kΩ possano essere rilevate: Il valore dev'essere regolato almeno al doppio della corrente di disurbo che circola attraverso le capacità di terra del circuito rotorico. Il gradino di scatto 5104 IEE>> va regolato in modo da riconoscere una resistenza di guasto di circa 1,5 kΩ. con ZK = valore dell'impedenza dell'apparecchio per collegamento in serie con frequenza nominale. I tempi di ritardo di scatto 5103 T IEE> e 5105 T IEE>> non comprendono i tempi propri. Utilizzo come protezione terra statore Consultare anche il capitolo 2.21. In caso di impiego della protezione come protezione di terra statore, può essere necessario aumentare la corrente di terra con l'ausilio di una resistenza di carico ohmica nel trasformatore di messa a terra. sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine” /5/. 138 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) Utilizzo come protezione di cortocircuiti a terra Per le macchine a bassa tensione con conduttore di centro neutro installato oppure nelle macchine con centro stella collegato a terra a bassa resistenza, la protezione di massima corrente di fase rappresenta già una protezione di cortocircuito a terra poiché la corrente di cortocircuito a terra fluisce anche nella fase affetta da guasto. Se si vuole utilizzare ugualmente la protezione sensibile di corrente di terra come protezione di cortocircuito a terra, è necessario installare un trasformatore intermedio esterno che assicuri che i valori di soglia termici (15 A permanente per < 10 s, 300 A per < 1 s) di questo ingresso di misura non vengano superati dalla corrente di cortocircuito. 2.22.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5101 O/C PROT. Iee> OFF ON Block relay OFF Protez. Corrente di Terra Sensibile 5102 IEE> 2 .. 1000 mA 10 mA Iee> Avviamento 5103 T IEE> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec T Iee> Tempo di Ritardo 5104 IEE>> 2 .. 1000 mA 23 mA Iee>> Avviamento 5105 T IEE>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec T Iee>> Tempo di Ritardo 5106 IEE< 1.5 .. 50.0 mA; 0 0.0 mA Corr.terr.sens.< Avviam.(Circ.interrotto) 2.22.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1202 >BLOCK IEE>> MS >BLOCCO IEE>> 1203 >BLOCK IEE> MS >BLOCCO IEE> 1221 IEE>> picked up CM IEE>> AVVIAMENTO 1223 IEE>> TRIP CM IEE>> SCATTO 1224 IEE> picked up CM IEE> AVVIAMENTO 1226 IEE> TRIP CM IEE> SCATTO 1231 >BLOCK Sens. E MS >BLOCCO Prot.Guasto a Terra sens. 1232 IEE OFF CM Protez.Corrente di Terra è su OFF 1233 IEE BLOCKED CM Protez.Corrente di Terra è Bloccata 1234 IEE ACTIVE CM Protez.Corrente di Terra è Attiva 5396 Fail. REF Iee< CM Guasto Prot.Terra Rotore Iee< SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 139 Funzioni 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) I metodi di misura descritti nel paragrafo 2.21, che utilizzano la componente fondamentale della tensione di spostamento, permettono di proteggere l'avvolgimento statorico al 90% - 95% massimo. Per realizzare una protezione al 100% è necessario ricorrere a una tensione di frequenza distinta da quella di rete. Nel dispositivo 7UM61 viene utilizzata a questo scopo la terza armonica. 2.23.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento La terza armonica è prodotta in tutte le macchine in forma più o meno pronunciata. Essa risulta dalla forma dei poli. In presenza di un guasto a terra nell'avvolgimento statorico del generatore, si altera il rapporto di divisione delle capacità parassite poiché una di queste è stata cortocircuitata dal guasto a terra. Di conseguenza, il valore della terza armonica misurabile nel centro stella si riduce, mentre la terza armonica misurabile ai morsetti del generatore aumenta (cfr. fig. seguente). La terza armonica forma un sistema omopolare ed è quindi determinabile anche mediante un trasformatore voltmetrico collegato a stella/triangolo oppure con il calcolo del sistema omopolare a partire delle tensioni fase-terra. Figura 2-48 Andamento della terza armonica lungo l'avvolgimento statorico Il valore della terza armonica dipende anche dal punto di funzionamento del generatore. Essa è quindi una funzione della potenza attiva P e della potenza reattiva Q. Per questo motivo il campo di lavoro della protezione di terra statore viene limitato per raggiungere così una maggiore sicurezza. Le macchine connesse direttamente sulle sbarre contribuiscono tutte alla terza armonica ed è pertanto difficile separare una macchina dall'altra. Principio di misura Il criterio di avviamento è il valore della terza armonica nella grandezza di misura. La terza armonica viene determinata in base a un filtraggio numerico digitale su due periodi di rete della tensione di spostamento misurata. A seconda del metodo di acquisizione della tensione di spostamento (parametro di programmazione 223 UE CONNECTION), vengono utilizzati diversi metodi di misura: 140 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) 1. neutr. transf.: connessione dell'ingresso UE al trasformatore voltmetrico al centro neutro della macchina 2. broken delta: connessione dell'ingresso UE al triangolo aperto 3. Not connected: calcolo della tensione di spostamento dalle tre tensioni fase-terra, quando l'ingresso UE non è connesso 4. any VT: connessione di una qualsiasi tensione; in questo caso la funzione della protezione terra statore (100%) viene bloccata. Trasformatore di neutro Poiché un guasto a terra nel centro stella provoca una diminuzione della terza armonica misurata, rispetto al caso senza guasto, la funzione di protezione viene utilizzata come gradino di minima tensione (5202 U0 3.HARM<). Questa possibilità è il caso di applicazione preferito. Avvolgimento a triangolo aperto In assenza di un trasformatore di neutro, la funzione di protezione viene effettuata in base alla componente omopolare della terza armonica delle tensioni ai morsetti. Questa tensione aumenta in presenza di un guasto. La funzione di protezione in questo caso si effettua come gradino di massima tensione (5203 U0 3.HARMON>). Per ottenere una sensibilità più elevata, la soglia d'intervento può essere abbassata in funzione della potenza attiva. L'impostazione è effettuata all'indirizzo . All'interno del dispositivo la soglia d'intervento attuale viene calcolata secondo la seguente formula: U3H, corretta = U3H – Ucorr · (100 % – Pmis) Le abbreviazioni hanno il significato seguente: U3H, corretta. soglia d'intervento utilizzata all'interno del dispositivo U3H. valore di taratura selezionato all'indirizzo 5203 U0 3.HARM> con una potenza attiva di 100 % Ucorr. fattore di correzione in Volt/percentuale, impostato con l'indirizzo Pmis. potenza attiva misurata La figura 2-49 visualizza il comportamento fondamentale. Figura 2-49 Abbassamento automatico della soglia d'intervento U0 3.HARM> SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 141 Funzioni 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) La caratteristica viene abilitata a partire dalla potenza attiva minima da impostare. Come ulteriore sicurezza si è prevista la seguente limitazione. Se la soglia d'intervento corretta U3H, corretta, mediante la correzione in funzione della potenza, si abbassa al di sotto del valore di taratura minimo possibile (0,2 V), allora tale soglia viene mantenuta su questo valore. Non collegato/protezione contro cortocircuiti tra le spire; calcolo di U0 Allo stesso modo della connessione al triangolo aperto, risulta per la tensione calcolata un aumento della terza armonica in caso di guasto. Anche in questo caso è determinante il parametro 5203 U0 3.HARMON>. Connessione a un qualsiasi trasformatore In questo caso di connessione, la funzione di protezione terra statore (100 % ) è bloccata. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione terra statore (100 % ). Figura 2-50 Diagramma logico della protezione terra statore (100%) 2.23.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione terra statore (100%) può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 152 SEF 3rd HARM.= Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 5201 SEF 3rd HARM. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). 142 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) Tipo di connessione Il parametro 223 UE CONNECTION viene scelto in funzione del modo di acquisizione della tensione di spostamento Uen tramite un trasformatore di neutro (neutr. transf.) oppure sul triangolo aperto di un trasformatore di messa a terra (broken delta). Se non è possibile mettere a disposizione del dispositivo la tensione di spostamento come grandezza misurata, si utilizzano le grandezze calcolate e si dovrà selezionare Not connected. L'opzione any VT viene selezionata se l'ingresso di tensione Uen del 7UM61 non si utilizza come protezione di terra ma per la misura di una qualsiasi tensione. Con questa impostazione, la funzione di protezione terra statore (100%) è bloccata. Soglia di intervento per la terza armonica In funzione della scelta del tipo di connessione utilizzata, è accessibile solo uno dei due parametri di impostazione 5202 oppure 5203. I valori impostati possono essere determinati solo nell'ambito di una prova primaria come descritto qui di seguito: • In caso di connessione a un trasformatore sul centro stella è determinate il gradino di minima tensione 5202 U0 3.HARM<. Selezionare la soglia di intervento più bassa possibile. • In caso di connessione al triangolo aperto di un trasformatore di messa a terra e con tensione di spostamento non collegata ma calcolata internamente, dev'essere utilizzato il gradino di massima tensione 5203 U0 3.HARM>. Come accennato nella descrizione delle funzioni, titolo a margine "avvolgimento a triangolo aperto", la sensibilità del gradino U0 3.HARM> può essere aumentata se la soglia d'intervento viene corretta in funzione della potenza. Ciò si ottiene grazie al parametro all'indirizzo . Impostando questo parametro su 0 (preimpostazione) la correzione è inattiva. L'impostazione della correzione è effettuata secondo il metodo seguente: • Misurazione della terza armonica per diverse potenze attive utilizzando i valori di misura di esercizio. Si consiglia un'impostazione in valori secondari. • Interpolazione dei valori di misura mediante una retta. Rilevamento della tensione della terza armonica con 100 % (P1) e 50 % (P2) della potenza attiva. Calcolo della differenza con la relazione seguente: La figura 2-51 riporta un esempio di misurazioni su un generatore. È stata determinata la dipendenza dalla potenza attiva della tensione della terza armonica, sia per il funzionamento sottoeccitato che per quello sovraeccitato (influenza della potenza reattiva). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 143 Funzioni 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) Figura 2-51 Tensione secondaria della terza armonica come funzione della potenza attiva (potenza reattiva come parametro) Dalla figura 2-51 si vede che gli aumenti sono quasi uguali. La situazione più sfavorevole è il funzionamento sottoeccitato. Se si estrapola la curva sul 100 %, il valore di tensione è di circa 12 V. Con 50 % di potenza attiva, questo valore è di circa 7,5 V. Il valore di taratura si calcola come segue: All'indirizzo si imposta 9. La soglia di intervento all'indirizzo 5203 U0 3.HARM> va estrapolata ugualmente sul 100 %. Se per esso si seleziona 14,5 V, con 50 % di potenza attiva risulta una soglia d'intervento di 14,5 V – 4,5 V = 10 V. Se si ha cos ϕ = 0,8 e il generatore viene azionato con questo punto nominale, risulta una soglia d'intervento 14,5 V – 9 V/100 % (100 % – 80 %) = 14,5 V – 1,8 V = 12,7 V. Come descritto anche in "campo di lavoro" la caratteristica deve essere limitata mediante indicazione della potenza attiva minima possibile. Poiché la misurazione della terza armonica nella figura 251 è stata effettuata fino a P = 20 % e ancora è presente un comportamento lineare, è possibile impostare con una sicurezza selezionata per il parametro 5205 P min > = 30 %. Campo di lavoro Poiché la terza armonica misurabile dipende fortemente dal rispettivo punto di funzionamento del generatore, il campo di lavoro della protezione terra statore (100 % ) è abilitato solo al di sopra della soglia 5205 P min > di potenza attiva e al superamento di una tensione minima di sequenza diretta 5206 U1 min >. Regolazione raccomandata: 144 Pmin> . 40 % P/SN U1 min> . 80 % UN SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) Tempo di ritardo In presenza di un guasto a terra, lo scatto avviene allo scadere del tempo di ritardo impostato all'indirizzo 5204 T SEF 3. HARM.. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo di risposta della funzione di protezione. 2.23.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5201 SEF 3rd HARM. OFF ON Block relay OFF Protezione Terra Statore 3a armonica 5202 U0 3.HARM< 0.2 .. 40.0 V 1.0 V U0 3a Armonica< Avviamento 5203 U0 3.HARM> 0.2 .. 40.0 V 2.0 V U0 3a Armonica> Avviamento 5204 T SEF 3. HARM. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo ritardo terra statore 3a armonica 5205 P min > 10 .. 100 %; 0 40 % Soglia rilascio potenza minima> 5206 V1 min > 50.0 .. 125.0 V; 0 80.0 V Soglia rilascio U1> 2.23.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5553 >SEF 3H BLOCK MS >BLOCCO Terra Statore con 3a Armonica 5561 SEF 3H OFF CM Terra Statore con 3a Armonica è su OFF 5562 SEF 3H BLOCK CM Terra Statore con 3a Arm. è BLOCCATA 5563 SEF 3H ACTIVE CM Terra Statore con 3a Arm. è ATTIVA 5567 SEF 3H pick.up CM Terra Statore con 3a Arm.: Avviamento 5568 SEF 3H TRIP CM Terra Statore con 3a Arm.: SCATTO SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 145 Funzioni 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) Questa funzione è operativa quando il 7UM61 viene utilizzato come protezione motore. La supervisione di avviamento del motore protegge quest'ultimo contro processi di avviamento troppo lunghi e integra così la protezione di sovraccarico (cfr. par. 2.9). I motori ad alta tensione sono particolarmente interessati poiché la ripetizione di numerosi avviamenti consecutivi può caricare termicamente i motori, fino alla loro temperatura limite. Se i processi di avviamento vengono prolungati, ad es., a causa di cadute di tensione troppo elevate al momento dell'inserzione del motore, per momenti di coppia troppo grandi oppure a causa di un rotore bloccato, il dispositivo di protezione genera un comando di scatto. 2.24.1 Descrizione delle funzioni Avviamento del motore Il criterio di rilevamento dell'avviamento del motore è il superamento di una soglia di corrente (impostabile) I MOTOR START e, con questo, l'abilitazione del calcolo del tempo di scatto. La funzione di protezione comprende un gradino di scatto a tempo definito e uno a tempo inverso. Caratteristica di scatto a tempo inverso La caratteristica di scatto a tempo inverso non viene impiegata solamente per i rotori bloccati. Questo tempo valuta correttamente i tempi di avviamento prolungati (con corrente di avviamento ridotta) in seguito a cadute di tensione all'avviamento del motore e permette quindi uno scatto al momento adeguato. Il tempo di scatto viene calcolato secondo la formula seguente: con tSCATTO . tempo di scatto effettivo in funzione della corrente presente I tA max . tempo di scatto rispetto alla corrente di avviamento nominale IA (param. 6503, STARTING TIME) I. corrente realmente presente (grandezza di misura) IA . corrente di avviamento nominale del motore (parametro 6502, START. CURRENT) IRICON. AVVIAM. . soglia di rilevamento per il riconoscimento di un avviamento del motore (parametro 6505, I MOTOR START) 146 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) Figura 2-52 Tempo di scatto in funzione della corrente di avviamento Se la corrente di avviamento realmente misurata I è minore (o maggiore) della corrente di avviamento nominale IA parametrizzata all'indirizzo 6502, (parametro START. CURRENT), il tempo di scatto effettivo tSCATTO viene prolungato (o ridotto) (cfr. anche fig. 2-52). Caratteristica di scatto a tempo dipendente (rotore bloccato) Se il tempo di avviamento del motore è più lungo del tempo di arresto tE massimo ammissibile, il rotore viene bloccato e lo scatto deve avvenire al più tardi con il tempo tE. Mediante un dispositivo di controllo del numero di giri esterno, si può segnalare il blocco del motore al dispositivo mediante un ingresso binario (">Rotor locked"). Se la corrente supera su una delle fasi la soglia I MOTOR START, la protezione rileva la condizione di avviamento del motore e starta il temporizzatore per lo scatto della caratteristica a tempo definito (tempo massimo rotore bloccato). Questo ha luogo a ogni avviamento del motore e costituisce un funzionamento normale che non genera nuove voci nella memoria delle segnalazioni di esercizio né invia messaggi a un sistema di supervisione esterno e non crea un protocollo di guasto. Il tempo di ritardo del rotore bloccato (LOCK ROTOR TIME) è associato all'ingresso binario ">Rotor locked" mediante una porta AND. Se l'ingresso binario è attivo allo scadere del tempo di rotore bloccato, ha luogo uno scatto immediato indipendentemente dall'istante di attivazione dell'ingresso (prima, durante oppure dopo lo scadere del tempo di ritardo). Logica La supervisione del tempo di avviamento del motore può essere attivata e disattivata con l'ausilio di parametri. Un ingresso binario la può bloccare, ciò significa la reinizializzazione dei tempi e delle segnalazioni. La figura seguente mostra la logica di segnalazione e la gestione dei guasti. Un avviamento non ha come conseguenza la creazione di un protocollo di guasto. Il guasto viene protocollato esclusivamente con il comando di scatto. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 147 Funzioni 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) Figura 2-53 Diagramma logico della supervisione del tempo di avviamento motore 2.24.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La supervisione del tempo di Avviamento Motore può essere attiva solo se è stato programmata all'indirizzo165 STARTUP MOTOR = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 6501 STARTUP MOTOR si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento I valori della corrente di avviamento all'indirizzo 6502 START. CURRENT e del tempo di avviamento, all'indirizzo 6503 STARTING TIME vengono immessi nel dispositivo di protezione in condizioni normali di esercizio. Lo scatto ha luogo quando viene superato il valore I2t calcolato dal dispositivo di protezione. Se il tempo di avviamento è più lungo del tempo di rotore bloccato ammissibile, la caratteristica di scatto a tempo dipendente può essere abilitata, mediante un dispositivo di controllo del numero di giri, da un ingresso binario (">Rotor locked"). Quando il rotore è bloccato la ventilazione diminuisce e con essa la capacità termica della macchina. La supervisione del tempo di avviamento deve quindi emettere un comando di scatto prima che venga raggiunta la caratterisitica di scatto termico valida in condizioni di esercizio normali. Il superamento del valore di corrente 6505 (indirizzo I MOTOR START) viene assunto come avviamento del motore. Per questo motivo, questo valore dev'essere scelto al di sotto della corrente di avviamento effettiva indipendentemente dalle condizioni di carico e di tensione, con un motore in funzione, ma in modo da non essere raggiunto nel caso di un sovraccarico ammissibile di breve durata. 148 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) Esempio: motore con i seguenti dati: Tensione nominale UN = 6600 V Corrente nominale IMot.Nom = 126 A Corrente di avviamento IAVV = 624 A Corrente statorica permanentemente ammissibile Imax = 135 A Durata avviamento con IAVV TAVV max = 8,5 s Trasformatore amperometrico IN Trasf prim/IN Trasf sec 200 A/1 A Il valore da impostare START. CURRENT si ottiene nel modo seguente: La diminuzione della tensione provoca la diminuzione della corrente di avviamento in modo approssimativamente lineare. In presenza di una tensione pari a 80 % della tensione nominale, la corrente di avviamento si riduce, nel presente esempio, a 0,8 · IAVVIAMENTO = 2,5 · IN Trasf sec. La soglia determinante per il rilevamento dell'avviamento del motore si deve trovare al di sopra della massima corrente di carico e al di sotto della minima corrente di avviamento. In assenza di altri fattori di influsso (picchi di carico), si può regolare la soglia di scatto (I MOTOR START, indirizzo6505) su un valore medio: Per il tempo di scatto della supervisione di avviamento vale in generale: Alle condizioni nominali, il tempo di scatto è identico al tempo di avviamento massimo TMax.AVV. In condizioni diverse da quelle nominali, il tempo di scatto della supervisione del tempo di avviamento varia. In presenza di una tensione nominale all'80 % (quindi di una corrente nominale di avviamento di ca. 80 %) il tempo di scatto è, ad es.: Allo scadere del tempo di ritardo LOCK ROTOR TIME, l'ingresso binario si attiva e genera un comando di scatto. Se si regola il tempo di rotore bloccato su un valore che assicuri la presenza dell'ingresso binario ">Rotor locked" (N. 6805) con avviamento normale, con LOCK ROTOR TIME, si ottiene, per il comando di scatto, un tempo di ritardo inferiore in caso di rotore bloccato. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 149 Funzioni 2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) 2.24.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 6501 STARTUP MOTOR 6502 START. CURRENT C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Supervisione Tempo avviamento motore 1A 0.10 .. 16.00 A 3.12 A 5A 0.50 .. 80.00 A 15.60 A Corrente d'avviamento del Motore 6503 STARTING TIME 1.0 .. 180.0 sec 8.5 sec Tempo d'avviamento del Motore 6504 LOCK ROTOR TIME 0.5 .. 120.0 sec; ∞ 6.0 sec Tempo ammissibile di Rotore Bloccato 6505 I MOTOR START 1A 0.60 .. 10.00 A 1.60 A 5A 3.00 .. 50.00 A 8.00 A Val.corrente avviam. dello Start motore 2.24.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6801 >BLK START-SUP MS >BLOCCO Supervisione Avv. Motore 6805 >Rotor locked MS >Rotore Bloccato 6811 START-SUP OFF CM Supervisione Tempo Avviam. è su OFF 6812 START-SUP BLK CM Superv. Tempo Avviam. è BLOCCATA 6813 START-SUP ACT CM Superv. Tempo Avviam. è ATTIVA 6821 START-SUP TRIP CM SCATTO Supervisione Tempo Avviam. 6822 Rotor locked CM Rotore è Bloccato dopo Tempo Rot.Blocc. 6823 START-SUP PU CM Supervisione Tempo Avviam. Avviata 150 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) In condizioni di esercizio normali, la temperatura del rotore di un motore è nettamente al di sotto della temperatura limite, anche in presenza di correnti di carico elevate. Gli avviamenti del motore (con alti valori di corrente associati) sono invece molto più pericolosi per il rotore che per lo statore (la costante di tempo termica è molto più debole di quella dello statore). Poiché si deve evitare che più avviamenti consecutivi provochino uno scatto, è preferibile evitare un nuovo avviamento del motore, quando questo può provocare un surriscaldamento del rotore. Per questa ragione, il dispositivo 7UM61 è dotato di un blocco di riavviamento, che emette un comando di inibizione, fino a quando un avviamento del motore non è di nuovo ammissibile (limite di riavviamento). Questo comando dev'essere parametrizzato su un relè di uscita del dispositivo, il cui contatto è inserito nel circuito di avvio del motore. 2.25.1 Descrizione delle funzioni Determinazione della sovratemperatura del rotore Poiché la corrente rotorica non è misurabile direttamente, si fa riferimento alle correnti statoriche. A questo proposito si calcolano i valori effettivi delle correnti. La sovratemperatura del rotore ΘL viene calcolata a partire dalla più grande delle tre correnti di fase. Si parte dal presupposto che le soglie termiche dell'avvolgimento rotorico vengano raggiunte, quando i dati indicati dal produttore del motore relativi alla corrente di avviamento nominale, al tempo di avviamento massimo ammissibile e al numero di avviamenti ammissibili partendo dallo stato freddo (nfreddo) e caldo (ncaldo) siano raggiunti. Il dispositivo di protezione calcola quindi le grandezze determinanti per la riproduzione termica del rotore ed emette un comando di inibizione, fino a quando quest'ultima non ha raggiunto un valore al di sotto della soglia di riavviamento, che autorizza un nuovo avviamento. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 151 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) Figura 2-54 Evoluzione della temperatura nel rotore e riproduzione termica con avviamenti multipli Sebbene la distribuzione del calore nelle barre rotoriche possa variare notevolmente, i differenti picchi di temperatura del rotore non sono importanti per il riavviamento inibito del motore (cfr. fig. 254). Più importante è invece che la riproduzione termica della protezione corrisponda allo stato del motore dopo un avviamento completo. La figura illustra, a titolo di esempio, il processo di riscaldamento nel caso di avviamenti multipli di un motore (tre avviamenti a partire dallo stato freddo), così come la riproduzione termica tramite il dispositivo di protezione. Limite di riavviamento Se la sovratemperatura del rotore ha superato il limite di riavviamento, non è possibile riavviare il motore. Solo quando questa scende di nuovo al di sotto del limite di riavviamento, ovvero quando può essere effettuato un avviamento senza superare la temperatura di scatto, il comando di inibizione viene sospeso. Il limite di riavviamento ΘRIM rispetto alla sovratemperatura massima ammissibile del rotore si esprime come segue: nfreddo 2 3 4 ΘRIM [%] 50 % 66,7 % 75 % Tempo di riavviamento Il produttore del motore autorizza un certo numero di avviamenti a freddo (nfreddo) e a caldo (ncaldo). Oltre questo numero non è più ammesso un nuovo avviamento. Bisogna attendere un determinato tempo (tempo di riavviamento) affinché il rotore si raffreddi. Il comportamento termico è quindi il seguente: all'arresto del motore viene avviato un tempo di compensazione (indirizzo 6604 T EQUAL). Questo tempo considera che le diverse parti del motore hanno uno stato termico differente al 152 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) momento dell'arresto. Durante il tempo di equalizzazione, il modello termico del rotore non viene attualizzato ma viene mantenuto costante per riprodurre i fenomeni di compensazione nel rotore. Successivamente il modello termico raffredda secondo la rispettiva costante di tempo (costante di tempo rotore · fattore di prolungamento). Durante il tempo di equalizzazione non è possibile riavviare il motore. Quest'ultimo può essere riavviato solo quando il riscaldamento ricade al di sotto del limite di riavviamento. Il tempo totale, allo scadere del quale è ammesso un nuovo avviamento del motore, è composto dal tempo di equalizzazione e dal tempo calcolato dal modello termico fino alla ricaduta al di sotto del limite di riavviamento. con TEqualizzazione. - Tempo di equalizzazione temperatura rotore, indirizzo 6604 kτ . - Fattore di estensione per la costante di tempo = Kτ at RUNNING indirizzo 6609 oppure Kτ at STOP indirizzo 6608 τL . - costante di tempo rotore (viene calcolata internamente): . τL = ta · (nfreddo – ncaldo) · Iavv2 . con: . ta = tempo di avviamento in s . Ian = corrente di avviamento in pu Θprima. – riproduzione termica al momento dell'arresto del motore (dipende dallo stato di esercizio) Il valore di misura TTempo RIM= (visibile nei valori di misura di sovraccarico) indica il tempo restante fino all'autorizzazione di un nuovo avviamento. Estensione della costante di tempo di raffreddamento Per tenere conto della più debole emissione di calore all'arresto di motori autoventilati, si aumenta la costante del tempo di raffreddamento rispetto alle costanti di tempo con la macchina in funzione, mediante il fattore Kτ at STOP (indirizzo 6608). Il criterio di riconoscimento dell'arresto del motore è il passaggio al di sotto di una soglia di corrente BkrClosed I MIN. Questo presuppone che la corrente a vuoto del motore sia maggiore di questa soglia. La soglia d'intervento BkrClosed I MIN agisce anch'essa sulla funzione di protezione di sovraccarico termico (cfr. par. 2.9). Quando il motore è in marcia, il riscaldamento della riproduzione termica è determinato a partire dalle costanti di tempo τL (calcolate sulla base dei valori caratteristici del motore), mentre il raffreddamento viene calcolato a partire dalle costanti di tempo τL · Kτ at RUNNING (indirizzo 6609). In questo modo si tiene conto dei requisiti di un raffreddamendo lento (compensazione termica lenta). Durata d'interdizione minima Indipendentemente dai modelli termici, alcuni produttori di motori richiedono un tempo di blocco minimo per il riavviamento, quando il numero di avviamenti ammissibili è stato superato. La durata del segnale di arresto è il valore più grande tra TDURATA INTERDIZIONE MIN oppure TTempo RIM=. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 153 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) Comportamento in caso di mancanza della tensione di alimentazione In funzione della configurazione del parametro 274 ATEX100 il valore del modello termico al momento della caduta di tensione viene azzerato oppure viene salvato ciclicamente in una memoria "non volatile". In quest'ultimo caso, il valore salvato costituisce, al ritorno della tensione, il punto di partenza del calcolo del modello termico che continuerà ad evolversi in funzione delle condizioni di esercizio. Avviamento di emergenza Se per motivi di esercizio è necessario un avviamento del motore anche quando la temperatura del rotore supera il limite massimo ammissibile (avviamento di emergenza), è possibile inibire il blocco di riavviamento con l'ausilio di un ingresso binario (">Emer. Start ΘR") e consentire, quindi, un nuovo avviamento. Il modello termico del rotore continua a essere calcolato e può superare la temperatura rotorica massima ammissibile. Il blocco di riavviamento non provoca uno scatto della macchina ma la sovratemperatura rotorica calcolata può essere osservata per permettere una valutazione del rischio. Blocco Un blocco oppure una messa fuori servizio della funzione di blocco di riavviamento reinizializza il modello termico della sovratemperatura rotorica nonché il tempo di compensazione T EQUAL e il tempo minimo di inibizione T MIN. INHIBIT e sopprime, così, anche un comando di blocco esistente. Logica Il modello termico può essere resettato per mezzo di un ingresso binario. Questo è utile durante la fase di prova/messa in servizio oppure al ritorno della tensione di alimentazione. La figura seguente mostra il diagramma logico del blocco di riavviamento. 154 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) Figura 2-55 Diagramma logico del blocco di riavviamento 2.25.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Il blocco di riavviamento può essere attivo solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 166 RESTART INHIBIT = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 6601RESTART INHIBIT si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 155 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) Grandezze caratteristiche necessarie Le grandezze caratteristiche indicate dal produttore del motore e necessarie per il calcolo della temperatura rotorica, quali corrente di avviamento Iavv, corrente nominale del motore IMot.Nom, tempo di avviamento massimo T START MAX (Adresse 6603), numero di avviamenti ammissibili a freddo (nfreddo) e a caldo (ncaldo), devono essere regolate nel dispositivo. Il rapporto tra corrente di avviamento e corrente nominale del motore (IStart/IMOTnom dev'essere immesso all'indirizzo 6602). Per poter interpretare questo parametro è importante che la corrente nominale del motore sia impostata correttamente nei dati impianto 2 (indirizzo 1102). Il parametro 6606 (MAX.WARM STARTS) serve a regolare il numero di avviamenti a caldo ammissibili, il parametro 6607 specifica la differenza (#COLD-#WARM) tra il numero di avviamenti ammissibili a freddo e a caldo. Per i motori senza ventilazione separata, si può impostare, all'indirizzo 6608 un fattore Kτ at STOP che considera il raffreddamento ridotto del motore all'arresto. Non appena la corrente misurata passa al di sotto di un valore impostato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN l'arresto del motore viene riconosciuto e la costante di tempo viene prolungata del fattore configurato. Se non è richiesta una distinzione delle costanti di tempo (ad es., per i motori a ventilazione separata), il fattore di estensione va impostato su Kτ at STOP = 1. Il raffreddamento calcolato con il motore in marcia viene influenzato dal fattore di estensione Kτ at RUNNING. Questo fattore considera possibili differenze di raffreddamento tra un motore in funzione sotto carico e un motore fermo. Esso è attivo quando la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN. Con Kτ at RUNNING = 1, la costante di riscaldamento e di raffreddamento in condizioni di funzionamento (I > BkrClosed I MIN) sono uguali. Esempio di impostazione Tensione nominale UN = 6600 V Corrente nominale IMot.Nom = 126 A Corrente di avviamento IAVV = 624 A Durata avviamento con IAVV TAVV max = 8,5 s Avviamenti ammissibili con motore freddo nfreddo= 3 Avviamenti ammissibili con motore caldo ncaldo= 2 Trasformatore amperomentrico 200 A/1 A La corrente di avviamento riferita alla corrente nominale del motore è: Viene impostato: IStart/IMOTnom . = 4,9 T START MAX . = 8,5 s MAX.WARM STARTS . =2 #COLD-#WARM . =1 Il valore per la compensazione della temperatura rotorica T EQUAL = 1.0 min ha dato finora buoni risultati. Il valore del tempo di arresto minimo T MIN. INHIBIT dev'essere scelto in funzione delle 156 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) esigenze del produttore del motore e del gestore del'impianto e dev'essere maggiore di T EQUAL. Nell'esempio è stato scelto un valore che corrisponde approssimativamente al modello termico (T MIN. INHIBIT = 6.0 min). La scelta dei fattori di estensione della costante di tempo durante il raffreddamento dev'essere anch'essa effettuata rispettando le esigenze del produttore e del gestore, in particolare in caso di arresto. Se non vi sono prescrizioni particolari, selezionare i seguenti valori: Kτ at STOP = 5.0 e Kτ at RUNNING = 2.0 . Per garantire un funzionamento regolare è importante impostare correttamente i valori del trasformatore amperometrico (indirizzo 211), i dati dell'impianto (indirizzo 1102) e la soglia di corrente, che consentono la distinzione tra arresto/marcia del motore (indirizzo 281 BkrClosed I MIN, consigliato ≈ 0,1 · I/IN Motor). Una visione di insieme dei valori e delle loro preimpostazioni è riportata nelle tabelle dei parametri. Comportamento termico con stati di funzionamento differenti Per maggiore comprensione, qui di seguito vengono descritti dettagliatamente due tra i numerosi stati operativi possibili. Sono validi i valori sopracitati. Con tre avviamenti a caldo e due avviamenti a freddo, il limite di riavviamento viene raggiunto al 66,7 %. La figura seguente mostra il comportamento termico con due avviamenti a caldo. Il motore funziona costantemente a corrente nominale. Dopo il primo scatto si attiva T EQUAL. Dopo 30 s il motore viene inserito e disinserito subito dopo. Dopo una nuova pausa ha luogo il secondo avviamento. Il motore viene di nuovo arrestato. Durante il secondo avviamento viene superata la soglia del limite di riavviamento e con lo scatto si attiva il blocco al riavviamento. Allo scadere del tempo di compensazione (1 min), la riproduzione termica si raffredda con la costante di tempo τL · Kτ at STOP ≈ 5 · 204 s = 1020 s. Il blocco di riavviamento è attivo per 7 min. circa. Figura 2-56 Comportamento della temperatura con due avviamenti a caldo successivi Nel caso rappresentato nella fig. 2-57 il motore viene avviato due volte a partire dallo stato caldo ma il tempo di riposo tra gli avviamenti è più lungo che nell'esempio precedente. Dopo il secondo avviamento il motore funziona con il 90% della corrente nominale. Lo scatto dopo il primo avviamen- SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 157 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) to provoca il "congelamento" della riproduzione termica. Allo scadere del tempo di compensazione (1 min), il rotore si raffredda con la costante di tempo τL · Kτ at STOP ≈ 5 · 204 s = 1020 s. Il secondo avviamento provoca un riscaldamento (dovuto alla corrente di avviamento), la seguente corrente di carico di 0,9 · I/IN Motor Kτ at RUNNING provoca un raffreddamento. Questa volta è attiva la costante di tempo τL · Kτ at STOP = 2 · 204 s = 408 s. Il breve superamento del limite di riavviamento non significa una sovrasolleccitazione termica. Esso segnala che uno scatto seguito immediatamente da un avviamento provocherebbe una sovrasollecitazione termica del rotore. Figura 2-57 158 Due avviamenti a caldo con successivo servizio continuo SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) 2.25.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6601 RESTART INHIBIT OFF ON Block relay OFF Riavviamento inibito per motore 6602 IStart/IMOTnom 1.5 .. 10.0 4.9 I Avviamento/ I Nominale Motore 6603 T START MAX 3.0 .. 320.0 sec 8.5 sec Massimo Tempo Ammissibile d'Avviamento 6604 T EQUAL 0.0 .. 320.0 min 1.0 min Tempo di equalizzazione Temperatura 6606 MAX.WARM STARTS 1 .. 4 2 Numero consentito di avviamenti a caldo 6607 #COLD-#WARM 1 .. 2 1 Numero di avviam.a freddoavviam. a caldo 6608 Kτ at STOP 1.0 .. 100.0 5.0 Estensione Costante di Tempo ferma 6609 Kτ at RUNNING 1.0 .. 100.0 2.0 Estensione Costante di Tempo in funzione 6610 T MIN. INHIBIT 0.2 .. 120.0 min 6.0 min Tempo Min. Inibizione Riavviamento 2.25.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 4822 >BLK Re. Inhib. MS >BLOCCO inibizione riavviamento Motore 4823 >Emer. Start ΘR MS >Avviam. di emergenza Rotore 4824 Re. Inhibit OFF CM Inibizione Riavviamento Motore è su OFF 4825 Re. Inhibit BLK CM Inibizione Riavviam. Motore è BLOCCATO 4826 Re. Inhibit ACT CM Inibizione Riavviamento Motore è su ATTIVO 4827 Re. Inhib. TRIP CM SCATTO Inibizione Riavviamento Motore 4828 >RM th.rep. ΘR MS >Reset Memoria Termica Rotore 4829 RM th.rep. ΘR CM Reset Memoria Termica Rotore 4830 Re. Inhib.ALARM CM Allarme Inibizione Riavviamento Motore SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 159 Funzioni 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore sorveglia la corretta chiusura dell'interruttore associato. Per quanto riguarda la protezione dei montanti generatori questa funzione si riferisce tipicamente all'interruttore di macchina. 2.26.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento La protezione dispone di due criteri: • verifica, in seguito a un comando di scatto, del passaggio delle tre correnti di fase al di sotto di una soglia regolabile, • analisi della posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore quando lo scatto viene effettuato da funzioni di protezione per le quali il criterio di corrente non è sufficiente, quali, ad es., la protezione di frequenza, la protezione di tensione e la protezione terra rotore. In caso di mancata apertura dell'interruttore nell'arco di tempo parametrizzato in seguito all'emissione del comando di apertura (mancata apertura dell'interruttore), lo scatto viene inviato ad un interruttore di contorno (cfr. esempio seguente). Figura 2-58 Principio di funzionamento della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore Avviamento La protezione può essere attivata da due diverse sorgenti: • funzioni interne del 7UM61, ad es. comando di scatto generato da funzioni di protezione oppure tramite CFC (funzioni logiche interne), • comandi di avviamento esterni, ad es. tramite ingresso binario. Criteri I due criteri di avviamento (criterio di corrente, contatti ausiliari dell'interruttore) sono combinati tramite una porta logica OR. Questo principio permette di reagire correttamente in caso di scatto in assenza di corrente di cortocircuito oppure in seguito allo scatto della protezione voltmetrica a carico debole e la posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore consente quindi di verificare l'apertura. 160 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) Il criterio di corrente viene soddifatto quando almeno una delle tre correnti di fase oltrepassa una soglia parametrizzabile (CIRC. BR. I>). La ricaduta ha luogo quando le tre correnti di fase passano di nuovo al di sotto del 95% della soglia di avviamento. Se l'acquisizione mediante ingresso binario del contatto ausiliario dell'interruttore è inattiva, è operativo solo il criterio di corrente. La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore non può quindi funzionare se il valore della corrente è al di sotto della soglia CIRC. BR. I>. Doppio canale Per aumentare la sicurezza e per proteggersi contro potenziali impulsi di disturbo, viene stabilizzato l'ingresso binario per un segnale di avviamento esterno. Questo segnale dev'essere presente per l'intera durata del tempo di ritardo, in caso contrario il tempo viene azzerato e non viene emesso nessun comando di scatto. Per aumentare ulteriormente la sicurezza del funzionamento viene associato anche un ingresso binario ">ext.start2 B/F" ridondante. Un attivazione può quindi avere luogo solo quando entrambi gli ingressi binari sono attivati. Il doppio canale agisce anche per un'attivazione "interna". Logica L'avviamento della protezione contro la mancata aperura dell'interruttore provoca l'emissione della rispettiva segnalazione e l'attivazione del tempo di ritardo associato. La persistenza delle condizioni che hanno dato luogo all'avviamento allo scadere di questo tempo provoca una valutazione ridondante (porta logica AND) prima di effettuare l'apertura dell'interruttore a monte. L'avviamento ricade e non viene generato nessun comando di scatto dalla protezione di mancata apertura dell'interruttore quando • ricade una delle due condizioni di avviamento interne (CFC oppure BA3) ovvero ">ext.start1 B/F" oppure ">ext.start2 B/F", che hanno portato all'avviamento. • un comando di scatto delle funzioni di protezione è sempre attivo ma il criterio di corrente e il criterio dei contatti ausiliari ricadono. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di mancata apertura interruttore. La protezione può essere attivata e disattivata con l'ausilio di parametri e può essere bloccata mediante un ingresso binario ">BLOCK BkrFail" (ad es., durante una prova della protezione della macchina). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 161 Funzioni 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) Figura 2-59 Diagramma logico della protezione di mancata apertura interruttore 2.26.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di mancata apertura interruttore può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 170 BREAKER FAILURE = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 7001 BREAKER FAILURE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Criteri Il parametro 7002 TRIP INTERN permette di scegliere il criterio di funzionamento in presenza di un avviamento interno. Ciò si effettua leggendo lo stato di commutazione del relè di uscita UB3 (7002 TRIP INTERN = BO3) previsto per questo scopo oppure tramite una connessione logica realizzata in CFC (=CFC) (messaggio 1442 „>int. start B/F“). È anche possibile disattivare completamente gli avviamenti interni (7002 TRIP INTERN = OFF). In quest'ultimo caso sono attivi solo gli avviamenti esterni. Nota: solo l'uscita binaria a potenziale libero BO3 (relè UB12) può essere utilizzata per la protezione di mancata apertura interruttore. Ciò significa che i comandi di scatto dell'interruttore di rete (oppure dell'interruttore da sorvegliare) devono essere abbinati a questa uscita binaria. L'impostazione della soglia di intervento 7003 CIRC. BR. I> utilizzata per il criterio di corrente è valida per tutte e tre le fasi. Essa va selezionata in modo che la funzione possa essere attivata con la più piccola corrente di esercizio possibile. A questo scopo il valore dev'essere regolato almeno al 10 % al di sotto della corrente di esercizio minima. 162 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) La soglia di intervento non deve però essere scelta troppo bassa. I fenomeni di compensazione presenti nei circuiti secondari del trasformatore amperometrico in seguito allo scatto potrebbero generare correnti superiori alla soglia e ritardare la ricaduta. Tempo di ritardo Il tempo di ritardo da impostare all'indirizzo 7004 TRIP-Timer deve tenere conto del tempo massimo di chiusura dell'interruttore, del tempo di ricaduta del rilevamento di massima corrente nonché di un margine di sicurezza che considera anche la dispersione del tempo di ritardo. La figura seguente illustra i cicli temporali sulla base di un esempio. Figura 2-60 Ciclo temporale nel caso di trattamento normale del guasto e nel caso di mancata apertura dell'interruttore 2.26.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7001 BREAKER FAILURE OFF ON Block relay OFF Protezione mancata apertura interruttore 7002 TRIP INTERN OFF BO3 CFC OFF Avvio con comando scatto interno 7003 CIRC. BR. I> 1A 0.04 .. 2.00 A 0.20 A 5A 0.20 .. 10.00 A 1.00 A Avviamento supervisione corrente 0.06 .. 60.00 sec; ∞ 0.25 sec 7004 TRIP-Timer SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Temporizzatore-Scatto 163 Funzioni 2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) 2.26.4 Informazioni N. 1403 Informazione >BLOCK BkrFail Tipo di inf. MS Spiegazione >BLOCCO Manc. Apert.Interruttore 1422 >Break. Contact MS >Contatti Interruttore 1423 >ext.start1 B/F MS >Avv.est.1 Prot. Manc.Ap.Interruttore 1441 >ext.start2 B/F MS >Avv.est.2 Prot. Manc.Ap.Interruttore 1442 >int. start B/F MS >Avv.interno Prot. Manc.Ap.Interruttore 1443 int. start B/F CM Manc.Apertura Interruttore Avvia.Intern. 1444 B/F I> CM Manc.Apertura Interruttore I> 1451 BkrFail OFF CM Manc.Apertura Inter. è su OFF 1452 BkrFail BLOCK CM Manc.Apertura Interruttore è BLOCCATO 1453 BkrFail ACTIVE CM Manc.Apertura Interruttore è ATTIVO 1455 B/F picked up CM Manc.Apertura Interruttore: Avviamento 1471 BrkFailure TRIP CM Manc.Apertura Interruttore: Scatto 164 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) 2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) Questa protezione ha il compito di limitare il danno causato da un'energizzazione accidentale del generatore fermo oppure già in servizio ma non sincronizzato, mediante azionamento rapido dell'interruttore di rete. Un collegamento su una macchina ferma corrisponde a un collegamento su una resistenza a bassa impedenza. La tensione nominale forzata dalla rete fa avviare il generatore come una macchina asincrona con un grande slittamento. Questo induce nel rotore correnti troppo forti, le quali possono anche distruggere il rotore. 2.27.1 Descrizione delle funzioni Criteri Questa protezione è attiva solo in assenza di grandezze di misura nel campo di lavoro valido della frequenza (stato operativo 0) (nel caso di una macchina ferma) oppure in presenza di una minima tensione che si verifica al di sotto della frequenza nominale (macchina in funzione ma non ancora sincronizzata). La protezione viene bloccata da un criterio di tensione, vale a dire quando una tensione minima viene superata per non farla intervenire durante il funzionamento normale. Questo blocco viene ritardato per non bloccare la protezione proprio nel momento dell'energizzazione accidentale. Un ulteriore ritardo di risposta è necessario per evitare uno scatto intempestivo in caso di guasti caratterizzati da forti correnti con forte caduta di tensione. Un ritardo della ricaduta consente una misurazione limitata nel tempo. Poiché la protezione deve intervenire molto rapidamente, i valori istantanei delle correnti sono già sorvegliati su un ampio campo di frequenza nello stato operativo 0. In presenza di grandezze di misura valide (stato operativo 1), il dispositivo valuta sia la tensione di sequenza positiva e la frequenza per bloccare la protezione, sia valori istantanei della corrente come criterio di scatto. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro un'energizzazione accidentale. La funzione può essere bloccata mediante un ingresso binario. Come ulteriore criterio può essere utilizzata, ad esempio, la presenza della tensione di eccitazione. Poiché la tensione rappresenta un criterio indispensabile per l'abilitazione di questa protezione, è necessario sorvegliare il trasformatore voltmetrico. Ciò avviene mediante il Fuse-Failure-Monitor (FFM). Al rilevamento di un'anomalia nel trasformatore voltmetrico il criterio di tensione della protezione viene disattivato. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 165 Funzioni 2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) Figura 2-61 Diagramma logico della protezione contro un'energizzazione accidentale (Dead Machine Protection) 2.27.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione contro un'energizzazione accidentale può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 171 INADVERT. EN. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 7101 INADVERT. EN. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Criteri Il parametro 7102 I STAGE definisce la soglia di intervento della corrente. Di regola, si imposta questa soglia a un valore più basso di quello della protezione di massima corrente. La protezione contro un'energizzazione accidentale può essere attiva solo quando l'apparecchio si trova nello stato operativo 0 oppure quando le condizioni nominali non sono state ancora raggiunte. Queste condizioni vengono definite mediante il parametro 7103 RELEASE U1<. Generalmente si imposta un valore dal 50 % al 70 % della tensione nominale. Il valore parametrizzato si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Un'impostazione a 0 V disattiva l'abilitazione della tensione. Quest'ultima andrebbe utilizzata solo quando 7102 I STAGE è impostata su un valore molto alto e dev'essere utilizzata come terzo gradino della protezione di massima corrente. Il parametro 7104 PICK UP T U1< definisce il tempo di ritardo dell'abilitazione del criterio di scatto per minima tensione. Questo tempo dev'essere regolato al di sopra del valore del tempo di ritardo di scatto della protezione di massima corrente. Il tempo di ritardo per bloccare le condizioni di scatto al superamento della soglia di minima tensione viene impostato all'indirizzo 7105 DROP OUT T U1<. La protezione contro un'energizzazione accidentale viene bloccata solo allo scadere di questo tempo per consentire uno scatto dopo un avviamento. La figura seguente illustra i cicli temporali nel caso di un'energizzazione accidentale a macchina ferma e nel caso di una caduta di tensione in seguito a un cortocircuito locale. 166 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) Figura 2-62 Cicli temporali della protezione contro un'energizzazione accidentale 2.27.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 7101 INADVERT. EN. 7102 I STAGE C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Energizzazione Accidentale 1A 0.1 .. 20.0 A; ∞ 0.3 A Avviamento Livello I 5A 0.5 .. 100.0 A; ∞ 1.5 A 7103 RELEASE U1< 10.0 .. 125.0 V; 0 50.0 V Soglia di rilascio U1< 7104 PICK UP T U1< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo ritardo avviam.T U1< 7105 DROP OUT T U1< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo ricaduta T U1< 2.27.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5533 >BLOCK I.En. MS >BLOCCO Prot. Energizzazione Accidentale 5541 I.En. OFF CM Prot. Energizzaz. Accident. è su OFF 5542 I.En. BLOCKED CM Prot. Energizzaz. Accident. è BLOCCATA 5543 I.En. ACTIVE CM Prot. Energizzaz. Accident. è ATTIVA 5546 I.En. release CM Rilascio del Livello di Corrente 5547 I.En. picked up CM Prot. Energizzaz. Accident.: Avviamento 5548 I.En. TRIP CM Prot. Energizzaz. Accident.: SCATTO SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 167 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura 2.28 Supervisione dei valori di misura Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare continuamente sia l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente la plausibilità delle grandezze di misura in modo tale che anche i circuiti amperometrici e voltmetrici vengano inclusi nel sistema di controllo e supervisione. 2.28.1 Descrizione delle funzioni Controllo dell'hardware L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di uscita. I circuiti di supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di identificare eventuali guasti o anomalie (cfr. anche tabella 2-7). Tensioni ausiliarie e di riferimento La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore non può più funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso, l'unità viene messa fuori servizio e il sistema del processore viene riavviato al ritorno della tensione. La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione mettono l'unità fuori servizio; la segnalazione avviene attraverso il "contatto di anomalia" (facoltativamente come contatto NC o contatto NA). Brevi interruzioni della tensione ausilaria <50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (per tensione ausiliaria nominale ≥ 110 V–). Il processore controlla la tensione di offset e di riferimento dell'ADC (convertitore analogico/digitale). L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i guasti permanenti sono segnalati (messaggio: Err. conv. A/D). Batteria tampone In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il funzionamento ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di sotto di una tensione minima ammissibile viene emessa la segnalazione "Fail Battery". Se l'apparecchio viene staccato dalla tensione ausiliaria per un lungo periodo di tempo, la batteria tampone interna lo disattiva automaticamente ovvero l'apparecchio perde il riferimento temporale. La memoria delle segnalazioni e i valori delle grandezze perturbatrici vengono preservati. Moduli di memoria Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviameno del sistema. In presenza di un guasto la sequenza di avviamento viene interrotta e un LED lampeggia. Durante l'esercizio, le memorie vengono confrontate con l'ausilio della loro checksum. Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una chekcsum; essa viene poi confrontata con la checksum di programma memorizzata. Per la memoria dei valori assegnati viene formata ciclicamente la nuova checksum e quindi confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi parametri. In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato. 168 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura Campionamento Il campionamento e il sincronismo tra i moduli buffer interni vengono controllati di continuo. In presenza di eventuali scostamenti che non si possono eliminare mediante una nuova sincronizzazione, il sistema del processore viene riavviato. Acquisizione valori misurati delle correnti Nei circuiti di corrente sono disponibili tre trasduttori di ingresso; le somme delle correnti digitalizzate provenienti dai trasduttori di un lato devono corrispondere approssimativamente a zero nei generatori con centro stella isolato e con funzionamento in assenza di guasti a terra. Viene segnalato un errore nei circuiti amperometrici quando: IF = | IL1 + IL2 + IL3 | > ΣI THRESHOLD · IN + ΣI FACTOR · Imax ΣI THRESHOLD e ΣI FACTOR rappresentano i parametri di taratura. La componente ΣI FACTOR · Imax tiene conto di errori di trasformazione ammissibili e proporzionali alla corrente, imputabili ai trasduttori di ingresso, che possono verificarsi in caso di elevate correnti di cortocircuito (cfr. fig. seguente). Il rapporto di ricaduta è pari al 95 % circa. Questo guasto viene segnalato con "Failure Σ I". Se nei dati dell'impianto 1 (indirizzo 273) il centro stella è parametrizzato come low-resist. la supervisione della sommatoria correnti non è operativa. Figura 2-63 Supervisione della sommatoria correnti Acquisizione dei valori misurati delle tensioni Nel circuito di tensione sono presenti quattro ingressi di misura: se vengono utilizzati tre ingressi per le tensioni fase-terra e un ingresso per la tensione di spostamento (tensione e-n dell'avvolgimento a triangolo aperto oppure trasformatore di neutro) dello stesso sistema, viene segnalato un guasto nel circuito di tensione fase-terra quando | UL1 + UL2 + UL3 + kU · UE | > SUM.thres. U + SUM.Fact. U x Umax SUM.thres. U e SUM.Fact. U rappresentano i parametri di taratura e Umax la maggiore delle tensioni fase-terra. Il fattore kU tiene conto dei differenti rapporti di trasformazione tra ingresso di tensione di spostamento e ingressi di tensione di fase (parametro kU = Uph / Udelta indirizzo 225). La componente SUM.Fact. U x Umax tiene conto di errori di trasformazione ammissibili e SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 169 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura proporzionali alla tensione, imputabili ai trasduttori di ingresso, che possono verificarsi particolarmente in caso di elevate tensioni (cfr. fig. seguente). Questo guasto viene segnalato con "Fail Σ U Ph-E". Nota La supervisione della sommatoria tensioni è operativa solo quando sull'ingresso di misura della tensione di spostamento è presente una tensione di spostamento esterna e ciò viene comunicato al dispositivo mediante il parametro 223 UE CONNECTION. La supervisione della sommatoria tensioni opera correttamente quando il fattore di adattamento Uph / Udelta è stato impostato in modo adeguato all'indirizzo 225 (cfr. par. 2.3.1). Figura 2-64 Supervisione della sommatoria tensioni Controllo del software (Watch-dog) Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un sistema a tempo nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del processore oppure di anomalie nel programma, resetta il sistema del processore. Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di anomalie nell'elaborazione dei programmi. Anche eventi di questo tipo determinano il reset del processore. Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un ulteriore tentativo. Dopo tre tentativi non riusciti, il dispositivo si mette automaticamente fuori servizio entro 30 s e si accende il LED rosso "Anomalia". Il relè "Apparecchio pronto" ("contatto di anomalia") ricade e emette una segnalazione (facoltativamente come contatto NC o contatto NA). Supervisione dei circuiti dei trasformatori esterni Eventuali interruzioni o cortocircuiti nei circuiti secondari dei trasformatori di corrente e di tensione, come pure errori nei collegamenti (importante al momento della messa in servizio!) vengono rilevati e quindi segnalati dal dispositivo. A tale scopo, il sistema esegue una verifica ciclica delle grandezze di misura fino a quando non compare un'anomalia. 170 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura Equilibrio della corrente Quando non sono presenti anomalie le correnti sono approssimativamente simmetriche. Tale simmetricità viene monitorata nel dispositivo attraverso un controllo di grandezza numerica. A questo scopo la corrente di fase più piccola viene messa in relazione con la più grande. Viene segnalata un'asimmetria quando | Imin | / | Imax | < BAL. FACTOR I fino a quando Imax / IN > BALANCE I LIMIT / IN Imax è la maggiore delle tre correnti di fase Imin la minore. Il fattore di simmetria BAL. FACTOR I è il termine di valutazione dell'asimmetria delle correnti di fase mentre il valore di soglia BALANCE I LIMIT rappresenta il limite inferiore del campo di lavoro di questa funzione di controllo (cfr. fig. seguente). Entrambi i parametri sono tarabili. Il rapporto di ricaduta è pari al 95 % circa. Quest'anomalia viene segnalata con "Fail I balance". Figura 2-65 Controllo della simmetria della corrente Simmetria della tensione Dalle tensioni fase-terra vengono creati i valori medi di rettifica e viene controllata la simmetria delle loro grandezze numeriche. A questo scopo, la tensione di fase minore viene messa in relazione con la tensione di fase maggiore. Viene segnalata un'asimmetria quando | Umin | / | Umax | < BAL. FACTOR U fino a quando | Umax | > BALANCE U-LIMIT Umax è la maggiore delle tre tensioni Umin la minore. Il fattore di simmetria BAL. FACTOR I è il termine di valutazione dell'asimmetria delle tensioni mentre il valore di soglia BALANCE U- LIMIT è il valore minimo del campo di funzionamento di questa supervisione (vedere figura seguente). Entrambi i parametri sono impostabili. Il rapporto di ricaduta è pari al 95 % circa. Quest'anomalia viene segnalata con "Fail U balance". Se la funzione di protezione terra statore al 90 % è attiva nel caso di un'asimmetria di tensione si forma una tensione zero. Se la funzione di protezione si avvia, il controllo passa a una priorità „minore“ e non emette una segnalazione. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 171 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura Figura 2-66 Supervisione della simmetria della tensione Sequenza delle fasi di tensione e di corrente Per riconoscere eventuali collegamenti invertiti nei circuiti di tensione e di corrente viene controllato il senso di rotazione delle tensioni di misura concatenate e delle correnti di fase mediante la sequenza di passaggi per lo zero (dello stesso segno). Il corretto funzionamento della verifica delle grandezze di misura, della direzionalità, della selezione del circuito della protezione di impedenza, la valutazione della componente diretta delle tensioni nella protezione di minima tensione e l'acquisizione del carico asimettrico presuppone una sequenza delle fasi in senso orario. Il senso di rotazione delle tensioni di misura viene verificato mediante controllo della sequenza delle fasi della tensione: UL1prima di UL2 prima di UL3 e delle correnti, rispettivamente IL1 prima di IL2 prima di IL3 . Tale controllo avviene quando ciascuna tensione di misura ha un valore minimo di |UL1|, |UL2|, |UL3| > 40 V/√3 I controlli della sequenza delle fasi della corrente richiedono una corrente minima di |IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN. In caso di sequenze fasi antiorarie (L1, L3, L2) vengono emesse le segnalazioni "Fail Ph. Seq. U", (FNr. 176) oppure "Fail Ph. Seq. I", (FNr. 175) e viene emessa anche la segnalazione collettiva di questi messaggi "Fail Ph. Seq.", (FNr. 171). I casi di impiego con sequenza di fase antioraria delle grandezze di misura, devono essere comunicati alla protezione tramite il parametro 271 PHASE SEQ. ovvero mediante attivazione di un ingresso binario corrispondente. Se la sequenza delle fasi viene commutata, le fasi L2 e L3 vengono invertite dal programma interno del dispositivo (per il calcolo delle componenti simmetriche) e, di conseguenza, anche le componenti di sequenza positiva e negativa (cfr. anche par. 2.33); le segnalazioni, i dati di guasto e i valori misurati selettivi di fase non vengono influenzati. Rilevamento di un'anomalia nella misura della tensione (Fuse Failure Monitor) In caso di anomalia nella misura della tensione in seguito a cortocircuito o interruzione nel sistema secondario dei trasformatori voltmetrici, può accadere che appaia, per alcuni circuiti di misura, la 172 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura tensione residua. Di conseguenza, la protezione di minima tensione, la protezione di impedenza e le altre funzioni di protezione dipendenti dalla tensione potrebbero avere risultati errati della misurazione e si potrebbe verificare uno scatto intempestivo. Se invece di un interruttore magnetotermico dotato di contatti ausiliari sono previsti, ad esempio, dei fusibili a protezione del secondario del TV, si può attivare la funzione di supervisione della tensione di misura ("Fuse-Failure-Monitor"). I due sistemi possono essere anche utilizzati contemporaneamente (scatto TV e "Fuse–Failure– Monitor"). Principio di misura per guasti unipolari e bipolari del dispositivo di protezione Il rilevamento di un'anomalia nella misura della tensione si basa sul fatto che, con una perdita della tensione su una o due fasi, si crea un sistema di sequenza inversa nella tensione e che questo non si ritrova però nella corrente. In questo modo, gli squilibri provenienti dalla rete possono essere distinti chiaramente. Se si riferisce il sistema di sequenza inversa all'attuale sistema di sequenza diretta, per il caso senza guasti vale: In caso di un guasto monofase del trasformatore voltmetrico, vale: In caso di un guasto bipolare del trasformatore voltmetrico, vale: La mancanza di una o di due fasi si traduce a livello di corrente nella presenza di un sistema di sequenza inversa di 0,5 oppure di 1, la supervisione delle tensione non genera nessun allarme poiché in questo caso non può essere presente nessun guasto nel trasformatore voltmetrico. Per evitare un funzionamento intempestivo del rilevamento della mancanza della tensione di misura a causa di imprecisioni in un piccolo sistema di sequenza diretta, al di sotto di un valore minimo di soglia dei sistemi di sequenza diretta di tensione (U1 < 10 V) e di corrente (I1 < 0,1 IN) la funzione viene bloccata. Guasto tripolare nel sistema di misura Un guasto tripolare del trasformatore voltmetrico non viene riconosciuto, come precedentemente descritto, dal sistema di sequenza diretta e dal sistema di sequenza inversa. In questo caso è necessaria la supervisione della variazione temporale di corrente e tensione. Nel caso di una caduta di tensione a zero, con corrente invariata, si può presupporre la presenza di un guasto tripolare in un trasformatore voltmetrico. A questo proposito viene valutato lo scostamento dell'attuale valore di corrente dalla corrente nominale. Se la differenza è maggiore di un valore di soglia, la funzione di supervisione viene bloccata. Questa funzione viene bloccata anche quando una funzione di protezione (di massima corrente) è già avviata. Criteri supplementari La funzione può essere bloccata anche mediante un ingresso binario oppure può essere disattivata tramite una protezione di minima tensione in un trasformatore voltmetrico separato. Se anche in un trasformatore separato viene rilevata una minima tensione, quasi sicuramente non si tratta di un'anomalia del trasformatore e il circuito di supervisione può essere bloccato. La protezione di minima tensione separata dev'essere impostata senza tempo di ritardo e dovrebbe valutare anche il sistema di sequenza diretta delle tensioni (ad es. 7RW600). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 173 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura Logica Se viene rilevato un Fuse Failure (figura 2-67 unità logica sinistra) questo stato viene memorizzato. In tal modo si assicura che, anche in caso di corto circuito, la segnalazione di Fuse Failure venga mantenuta. Se il Fuse Failure è stato eliminato e la tensione di sequenza diretta ha superato l'85 % allora la memorizzazione viene annullata e la segnalazione Fuse Failure viene ritirata con un ritardo di 10 s. Figura 2-67 Diagramma logico del rilevamento della caduta della tensione di misura (Fuse-Failure-Monitor) Reazioni ai guasti dei dispositivi di supervisione A seconda del guasto rilevato, viene emessa una segnalazione, viene riavviato il sistema del processore oppure l'apparecchio viene messo fuori servizio. Dopo tre riavviamenti non riusciti la protezione si disattiva. Il relè "Apparecchio pronto" ricade e segnala un guasto all'apparecchio con il suo contatto di riposo. Il LED rosso "ERROR" sul lato frontale si accende (in presenza di tensione ausiliaria interna) e il LED verde "RUN" si spegne. In caso di caduta della tensione ausiliaria tutti i LED sono spenti. La seguente tabella mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti del dispositivo. Tabella 2-7 Supervisione Mancanza della tensione ausiliaria Sintesi delle reazioni ai guasti del dispositivo Possibili cause Reazione ai guasti esterno (tensione ausiliaria) Apparecchio fuori interno (convertitore) servizio N. messaggio tutti i LED spenti AOK2) ricade AOK2) ricade Tensioni di interno (convertitore) alimentanzione interne oppure tensione di riferimento Apparecchio fuori servizio LED "ERROR" "Error A/D-conv." (FNr. 181) Batteria tampone Messaggio "Fail Battery" (FNr. 177) 174 interno (batteria tampone) Emissione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura Supervisione Possibili cause Reazione ai guasti N. messaggio Emissione Watchdog hardware interno (guasto al processore) Apparecchio fuori servizio 1) LED "ERROR" AOK2) ricade Watchdog software interno (guasto al processore) tentativo di riavviamento 1) LED "ERROR" AOK2) ricade Memoria di lavoro ROM interno (hardware) Interruzione avviamento, apparecchio fuori servizio LED lampeggia AOK2) ricade Memoria di programma interno (hardware) RAM durante avviamento LED lampeggia AOK2) ricade durante esercizio: tentativo di riavviamento 1) LED "ERROR" Memoria parametri interno (hardware) tentativo di riavviamento 1) LED "ERROR" AOK2) ricade Frequenza di campionamento interno (hardware) Apparecchio fuori servizio LED "ERROR" AOK2) ricade Commutazione1 A/5 A Ponte a innesto per 1 A/5 inserito scorrettamente Apparecchio fuori servizio segnalazione LED "ERROR" „Error1A/5Awrong“ (FNr. 192) AOK ricade 2) Sommatoria correnti interno (rilevamento valore Messaggio di misura) „Failure Σ I“ (FNr. 162) come parametrizzato Simmetria corrente esterno (impianto o trasformatore amperometrico) Messaggio "Fail I balance" (FNr. 163) come parametrizzato Sommatoria tensioni interno (rilevamento valore Messaggio di misura) "Fail Σ U Ph-E" (FNr. 165) come parametrizzato Simmetria tensione esterno (impianto o trasformatore voltmetrico) Messaggio "Fail U balance" (FNr. 167) come parametrizzato Sequenza fasi tensione esterno (impianto o collegamento) Messaggio "Fail Ph. Seq. U" (FNr. 176) come parametrizzato Sequenza fasi correnti Messaggio "Fail Ph. Seq. I" (FNr. 175) come parametrizzato Messaggio "VT Fuse Failure" (FNr. 6575) come parametrizzato "FAIL: Trip cir." (FNr. 6865) come parametrizzato esterno (impianto o collegamento) "Fuse–Failure–Monitor" esterno (trasformatore voltmetrico) Supervisione circuito di esterno (circuito di scatto o Messaggio scatto tensione di comando) 1) 2) Dopo tre avviamenti non riusciti, la protezione viene messa fuori servizio. AOK = "Apparecchio Okay" = relè "Apparecchio pronto" ricade; le funzioni di protezione e di controllo sono bloccate. Il comando può essere ancora possibile. 2.28.2 Indicazioni per l'impostazione Supervisione dei valori di misura All'indirizzo 8101 MEASURE. SUPERV è possibile attivare (ON) o disattivare (OFF) la supervisione dei valori di misura. Inoltre è possibile modificare la sensibilità della supervisione. Le preimpostazioni di fabbrica si basano su valori empirici che risultano nella maggior parte dei casi sufficientemente adeguate. Se sono prevedibili (nel caso di applicazione specifico) asimmetrie delle correnti e/o delle tensioni di esercizio particolarmente elevate, oppure se si riscontra l'avviamento sporadico di una o di un'altra funzione di supervisione durante l'esercizio, il livello di sensibilità dovrà essere diminuito. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 175 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura L'indirizzo 8102 BALANCE U-LIMIT stabilisce la tensione limite (fase-fase), al di sopra della quale la supervisione della simmetria della tensione è operativa (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della tensione). L'indirizzo 8103 BAL. FACTOR U rappresenta il rispettivo fattore di simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della tensione) L'indirizzo 8104 BALANCE I LIMIT stabilisce la corrente limite al di sopra della quale la supervisione della simmetria della corrente è operativa (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della corrente). L'indirizzo 8105 BAL. FACTOR I rappresenta il rispettivo fattore di simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della corrente) L'indirizzo 8106 ΣI THRESHOLD stabilisce la corrente limite al di sopra della quale la supervisione della sommatoria correnti interviene (cfr. anche fig. Supervisione della sommatoria correnti) (componente assoluta riferita solo a IN). La componente relativa (riferita alla corrente di fase massima) per l'intervento della supervisione della sommatoria correnti viene impostata all'indirizzo 8107 ΣI FACTOR. L'indirizzo 8108 SUM.thres. U stabilisce la tensione limite, al di sopra della quale la supervisione della sommatoria tensioni interviene (cfr. anche fig. Supervisione della sommatoria tensioni) (componente assoluta riferita solo a UN). La componente relativa per l'intervento della supervisione della sommatoria tensioni viene impostata all'indirizzo 8109 SUM.Fact. U. Nota Nella sezione Dati dell'impianto 1 sono state fornite indicazioni relative al collegamento del circuito di terra della tensione e al suo fattore di adattamento Uph / Udelta. La corretta impostazione di tali dati è un presupposto indispensabile per il funzionamento della supervisione delle grandezze di misura. Rilevamento della caduta della tensione di misura (Fuse Failure Monitor) Il rilevamento della caduta della tensione di misura può essere attivo solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 180 FUSE FAIL MON. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. La funzione può essere attivata (ON) oppure disattivata (OFF) all'indirizzo 8001 FUSE FAIL MON.. I valori di soglia U2/U1 ≥ 40 % e I2/I1 ≤ 20 % per il rilevamento di cadute di tensione unipolari e bipolari sono prefissati. Anche le soglie di rilevamento di cadute di tensione tripolare (limite di minima tensione = 10 V, al di sotto delle quali è operativo il rilevamento della caduta di tensione, se la corrente varia notevolmente, e la supervisione della corrente differenz. = 0,5 IN) sono preimpostate e non devono essere programmate. 176 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.28 Supervisione dei valori di misura 2.28.3 Parametri Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8001 FUSE FAIL MON. OFF ON OFF Monitoraggio guasto fusibili 8101 MEASURE. SUPERV OFF ON OFF Supervisione delle misure 8102 BALANCE U-LIMIT 10 .. 100 V 50 V Soglia di tensione per monitorag. bilanc 8103 BAL. FACTOR U 0.58 .. 0.90 0.75 Fattore di bilanciam. per monitor.tens. 8104 BALANCE I LIMIT 1A 0.10 .. 1.00 A 0.50 A 5A 0.50 .. 5.00 A 2.50 A Controllo equilibrio corrente 0.10 .. 0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. 1A 0.05 .. 2.00 A 0.10 A 5A 0.25 .. 10.00 A 0.50 A Soglia Mon. Sommat.Correnti 8105 BAL. FACTOR I 8106 ΣI THRESHOLD 8107 ΣI FACTOR 0.00 .. 0.95 0.10 Fattore Mon. Sommat.Correnti 8108 SUM.thres. U 10 .. 200 V 10 V Soglia sommat. per monitoraggio tens. 8109 SUM.Fact. U 0.60 .. 0.95 ; 0 0.75 Fattore per monitor.sommatoria tens. 2.28.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 161 Fail I Superv. CM Avaria: supervisione corrente generale 162 Failure Σ I CM Avaria: sommatoria correnti 163 Fail I balance CM Avaria: equilibrio corrente 164 Fail U Superv. CM Avaria: supervisione tensione generale 165 Fail Σ U Ph-E CM Avaria: sommatoria tensione fase-terra 167 Fail U balance CM Avaria: equilibrio tensione 171 Fail Ph. Seq. CM Avaria: sequenza fasi 175 Fail Ph. Seq. I CM Avaria: sequenza fasi corrente 176 Fail Ph. Seq. U CM Avaria: sequenza fasi tensione 197 MeasSup OFF CM Supervisione misure su OFF 5010 >FFM BLOCK MS >BLOCCO Monitoragg.Guasto Fusibile 5011 >FFM U< extern MS >Min.Tens.Ext.- Monitor.Guasto Fusibile 6575 VT Fuse Failure CM Guasto Fusibile Trasform. Tensione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 177 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto 2.29 Supervisione del circuito di scatto La protezione multifunzionale7UM61 dispone di una funzione integrata di supervisione del circuito di scatto. In funzione del numero di ingressi binari (con o senza conduttori comuni) disponibile, è possibile optare per una supervisione che utilizza un solo ingresso binario oppure per una che ne utilizza due. Se la configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione ("TripC ProgFail"). In caso di impiego di due ingressi binari, i guasti nel circuito di scatto vengono rilevati indipendentemente dalla posizione dell'interruttore; con un solo ingresso binario, i guasti dell'interruttore non vengono rilevati. 2.29.1 Descrizione delle funzioni Supervisione con due ingressi binari (senza conduttore comune) Se si utilizzano due ingressi binari, questi devono essere collegati conformemente alla figura seguente, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore. Presupposto per l'impiego della funzione di supervisione del circuito di scatto è che la tensione di comando dell'interruttore sia maggiore della somma delle cadute di tensione minima in entrambi gli ingressi binari (UTC > 2 · UIBmin). Poiché per ciascun ingresso binario sono necessari almeno 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto). Figura 2-68 178 Principio della funzione di supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari senza conduttore comune SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto La supervisione con due ingressi binari rileva le interruzioni nel circuito di scatto e la mancanza della tensione di comando e controlla la reazione dell'interruttore in base alla posizione dei suoi contatti ausiliari. In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari sono attivi (stato logico "H" nella tabella 2-8) o non attivi (stato logico "L"). Entrambi gli ingressi binari possono essere diseccitati ("L") con circuiti di scatto intatti, solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma interruttore non ancora aperto). Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un cortocircuito del circuito di scatto così come in caso di caduta della tensione della batteria oppure in presenza di un guasto meccanico dell'interruttore; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione. Tabella 2-8 N. 1 Stato degli ingressi binari in funzione del relè di comando e dell'interruttore Relè di comando aperto Interruttore CHIUSO Cont. aus. 1 chiuso Cont. aus. 2 IB 1 IB 2 aperto H L 2 aperto APERTO aperto chiuso H H 3 chiuso CHIUSO chiuso aperto L L 4 chiuso APERTO aperto chiuso L H Gli stati dei due ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha luogo approssimativamente ogni 600 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano un'anomalia (dopo 1,8 s) viene emessa una segnalazione di guasto (cfr. fig. seguente). Mediante queste ripetizioni di misurazione, viene stabilito il tempo di ritardo della segnalazione di guasto e vengono evitate segnalazioni di guasto in caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. Figura 2-69 Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari Supervisione con due ingressi binari (con conduttore comune) Se si utilizzano due ingressi binari con conduttore comune, questi devono essere collegati conformemente alla figura 2-70 seguente con conduttore comune a L+, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore 1. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 179 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto Figura 2-70 Principio della funzione di supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari con conduttore comune In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari sono attivi (stato logico "H" nella seguente tabella) o non attivi (stato logico "L") Tabella 2-9 N. Stato degli ingressi binari in funzione del relè di comando e dell'interruttore Relè di comando Interruttore Cont. aus. 1 Cont. aus. 2 IB 1 IB 2 Stato din. Stato stat. 1 aperto CHIUSO chiuso aperto H L esercizio normale con interruttore chiuso 2 aperto oppure chiuso APERTO aperto chiuso L H esercizio normale con interruttore aperto oppure relè di contatto attivato 3 chiuso CHIUSO chiuso aperto L L Transiz./Anomalia anomalia 4 aperto CHIUSO oppure APERTO chiuso chiuso H H Stato teorico: Cont. aus. guasto, IB guasto, collegamento errato Con questa soluzione non è possibile distinguere lo stato 2 ("esercizio normale con interruttore aperto" e "Relè di contatto attivato". Questi due stati sono stati normali e non sono critici. Lo stato 4 è solo teorico e indica un difetto dell'hardware. I due ingressi binari possono essere diseccitati ("L"), con circuiti di scatto intatti, solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma interruttore non ancora aperto). Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un cortocircuito del circuito di scatto così come in caso di caduta della tensione della batteria oppure in presenza di un guasto meccanico dell'interruttore; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione. Gli stati dei due ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha luogo approssimativamente ogni 600 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano un'anomalia (dopo 1,8 s) viene emessa una segnalazione di guasto (cfr. fig. 2-69). Mediante queste ripetizioni di misurazione, viene stabilito il tempo di ritardo della segnalazione di guasto e vengono evitate segnalazioni di guasto in 180 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. Supervisione con un ingresso binario L'ingresso binario viene collegato parallelamente al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, come riportato nella seguente figura. Il contatto ausiliario dell'interruttore è collegato in serie con una resistenza equivalente R di alto valore ohmico. La tensione di comando dell'interruttore dev'essere regolata almeno al doppio del valore della caduta di tensione all'ingresso binario (UTC > 2 · UIBmin, poiché la resistenza equivalente R subisce approssimativamente la stessa caduta di tensione). Poiché per l'ingresso binario sono necessari almeno 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto). Figura 2-71 Principio della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario In condizioni di esercizio normale, con contatto aperto del relè di comando e circuito di scatto intatto, l'ingresso binario è eccitato (stato logico "H") poiché il circuito di controllo è chiuso mediante il contatto ausiliario (con interruttore chiuso) oppure tramite la resistenza equivalente R. L'ingresso binario è cortocircuitato e, di conseguenza, diseccitato (stato logico "L") solo fino a quando il relè di comando è chiuso. Se l'ingresso binario è permanentemente diseccitato durante l'esercizio, si può presuppore la presenza di un'interruzione nel circuito di scatto o una caduta della tensione di comando (di scatto). Poiché la supervisione del circuito di scatto non è operativa in presenza di un guasto, il contatto chiuso del comando non genera nessun messaggio di guasto. Qualora anche i contatti di comando di altri dispositivi siano operativi parallelamente al circuito di scatto, la segnalazione di guasto dev'essere ritardata (cfr. anche fig. seguente). Per questo, prima dell'emissione di una segnalazione, gli stati degli ingressi binari vengono interrogati 500 volte. A questo scopo ha luogo un'interro- SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 181 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto gazione dello stato ogni 600 ms per consentire un intervento della supervisione del circuito di scatto solo in presenza di un guasto effettivo del circuito di scatto (dopo 300 s). Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. Nota Se si utilizza la funzione "Lock-Out", la supervisione del circuito di scatto non dev'essere utilizzata con un solo ingresso binario poiché, dopo un comando di scatto, il relè rimane costantemente eccitato (oltre 300 s). Figura 2-72 Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario La figura seguente mostra il diagramma logico dei messaggi che possono essere generati dalla supervisione del circuito di scatto in funzione dei parametri di comando e degli ingressi binari. Figura 2-73 Logica di segnalazione della supervisione del circuito di scatto 2.29.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La funzione è operativa e accessibile solo se è stata programmata come esistente all'indirizzo 182 Trip Cir. Cir Scat (par. 2.2) con una delle due alternative 2 Binary Inputs oppure 1 Binary Input e a questo scopo è stato parametrizzato un determinato numero di ingressi binari e se la funzione è attivata all'indirizzo 8201 TRIP Cir. SUP. = ON. Se la configurazione degli 182 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione ("TripC ProgFail"). Se non si vuole utilizzare la funzione di supervisione del circuito di scatto, selezionare all'indirizzo 182 Disabled. Non sono necessari ulteriori parametri. La segnalazione di un'interruzione del circuito di scatto ha un ritardo fisso di 2 s circa nel caso di supervisione con due ingressi binari e di 300 s con un ingresso binario. In questo modo si assicura che la durata più lunga di un comando di scatto venga superata e che l'emissione di una segnalazione abbia luogo solo in presenza di un vero guasto nel circuito di scatto. Supervisione con un ingresso binario Nota: Se si utilizza solo un ingresso binario (IB) per la supervisione del circuito di scatto, si possono rilevare guasti quali un'interruzione del circuito di scatto e la caduta di tensione della batteria ma non è possibile individuare un guasto con relè di comando chiuso. Per questo la misurazione si deve estendere per un tempo che superi il tempo di chiusura più lungo possibile del relè di comando. Ciò è possibile mediante il numero delle ripetizioni di misurazione preimpostato e delle differenza temporale delle interrogazioni relative allo stato. Se si utilizza solo un ingresso binario, al posto del secondo ingresso binario mancante viene collegata al circuito (lato impianto) una resistenza R. In questo caso - in fuzione delle condizioni dell'impianto - con una resistenza di dimensioni adeguate è spesso sufficiente anche una tensione di comando minore. Questa resistenza R viene collegata nel circuito del secondo contatto ausiliario dell'interruttore (Cont. aus. 2) per poter rilevare un guasto anche con contatto ausiliario 1 aperto (Cont. aus. 1) e con ricaduta del relè di comando (cfr. fig. "Principio della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario"). La resistenza deve avere un valore tale da consentire che la bobina dell'interruttore (BI) non sia più eccitata quando quest'ultimo è aperto (Cont. aus. 1 aperto e Cont. aus. 2 chiuso) e che l'ingresso binario (IB1) sia ancora eccitato quando il relè di comando è aperto. Da qui risultano, per il dimensionamento, un valore di soglia superiore Rmax e un valore di soglia inferiore Rmin, dai quali andrebbe selezionato come valore ottimale, il valore aritmetico medio: Per garantire la tensione minima per attivare l'ingresso binario, risulta per Rmax: Affinché la bobina dell'interruttore (per il caso sopra citato) non resti eccitata, risulta per Rmin: con IIB (HIGH) . corrente costante con IB energizzato (= 1,8 mA) UIB min . tensione minima di energizzazione per IB (= 19 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V; = 88 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V) UTC . tensione di comando per circuito di scatto RBint . resistenza ohmica della bobina dell'interruttore UBint (LOW) . tensione massima nella bobina dell'interruttore che non provoca uno scatto SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 183 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto Se risulta Rmax < Rmin il calcolo dev'essere ripetuto con la successiva soglia più bassa UIBmin che dev'essere realizzata nel dispositivo mediante uno o più ponticelli a innesto. Per l'assorbimento di potenza della resistenza vale: Esempio: IIB (HIGH) . 1,8 mA (del SIPROTEC 4 7UM61) UIB min . 19 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V (del dispositivo 7UM61), 88 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V) (del dispositivo 7UM61) UTC . 110 V (dell'impianto / circuito di scatto) RBint . 500 Ω (dell'impianto / circuito di scatto)) UBint (LOW) . 2 V (dell'impianto / circuito di scatto) Viene selezionato il primo valore normale 39 kΩ; per la potenza vale:: 184 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.29 Supervisione del circuito di scatto 2.29.3 Parametri Ind. 8201 Parametri TRIP Cir. SUP. Possibilità di impostazione OFF ON Preimpostazione OFF Spiegazione Supervisione circuito di scatto 2.29.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6851 >BLOCK TripC MS >BLOCCO Supervisione Circuito di Scatto 6852 >TripC trip rel MS >Supervis. circ.di scatto: Relay Scatto 6853 >TripC brk rel. MS >Supervis. circ.di scatto: Relay Interr. 6861 TripC OFF CM Supervis. circ.di scatto è su OFF 6862 TripC BLOCKED CM Supervis. circ.di scatto è BLOCCATA 6863 TripC ACTIVE CM Supervis. circ.di scatto è ATTIVA 6864 TripC ProgFail CM Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set. 6865 FAIL: Trip cir. CM Supervis. circ.di scatto Guasto SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 185 Funzioni 2.30 Supervisione dei valori di soglia 2.30 Supervisione dei valori di soglia Questa funzione serve per la supervisione dei valori di soglia (superamento in salita o in discesa) con valori di misura selezionati. La rapidità del trattamento la rende una funzione di protezione. La logica CFC consente di realizzare le connessioni logiche necessarie. La supervisione della soglia viene utilizzata principalmente per eseguire controlli rapidi e funzioni automatiche così come per funzioni di protezione personalizzate (quali, ad es., disaccoppiamento di una centrale), che non sono comprese nell'insieme delle funzioni di protezione. 2.30.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Sono previsti 10 moduli di supervisione della soglia, 5 dei quali reagiscono al superamento e 5 al passaggio al di sotto del valore di soglia. Il risultato è l'emissione di un messaggio logico che viene elaborato nel CFC. Sono disponibili complessivamente 19 valori di misura elaborabili, che sono disponibili come percentuali. Tutti i 19 valori di misura possono essere associati a una delle funzioni di comparazione. Nella seguente tabella sono riportati i valori di misura utilizzabili. L'interrogazione del valore di soglia ha luogo per periodo. La figura seguente offre una visione di insieme della logica. Tabella 2-10 Valori di misura Valore di misura 186 Scala Spiegazione P (Potenza attiva) P/SN,sec · 100 % Per periodo, vengono calcolate dai valori di campionamento le grandezze delle componenti di sequenza diretta per U e I. Da queste si deduce P. L'angolo di correzione (indirizzo 204 CT ANGLE W0) nel circuito di corrente influenza il risultato della misura. Q (Potenza reattiva) Q/SN,sec · 100 % Per periodo, vengono calcolate dai valori di campionamento le grandezze delle componenti di sequenza diretta per U e I. Da queste si deduce Q. L'angolo di correzione (indirizzo 204 CT ANGLE W0) nel circuito di corrente influenza il risultato della misura. ∆P ∆P/SN,sec · 100 % (Variazione potenza attiva) Dalla potenza attiva viene calcolata la differenza di potenza mediante una finestra di misura di tre periodi. U1 (Tensione del sistema di sequenza diretta) U1/UN,sec · 100 % Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza diretta, conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. U2 (Tensione del sistema di sequenza inversa) U2/UN,sec · 100 % Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza inversa, conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. I0 (Corrente omopolare) I0/IN,sec · 100 % Dalle correnti fase-terra viene determinata la corrente omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.30 Supervisione dei valori di soglia Valore di misura Scala Spiegazione l1 (Corrente di sequenza diretta) I1/IN,sec · 100 % Dalle correnti fase-terra viene determinata la corrente di sequenza diretta conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. I2 (Corrente di sequenza inversa) I2/IN,sec · 100 % Dalle correnti fase-terra viene determinata la corrente di sequenza inversa conformemente all'equazione delle componenti di sequenza inversa. Il calcolo ha luogo per periodo. ϕ (Angolo di potenza) ϕ/180° · 100 % L'angolo di potenza viene calcolato dalla tensione diretta e dalla corrente diretta. È valida la seguente definizione: ϕ = ϕU - ϕI (Se la corrente segue la tensione, il valore dell'angolo è positivo) Figura 2-74 Logica di supervisione dei valori di soglia Si riconosce la libera associazione dei valori di misura ai moduli di supervisione del valore di soglia. Il rapporto di ricaduta per il gradino MWx> è 0,95 oppure 1 %. Per il gradino MWx<, il rapporto è 1,05 oppure 1 %. 2.30.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Le supervisioni dei valori di soglia sono attive e accessibili solo se la funzione è stata programmata all'indirizzo 185 THRESHOLD su Enabled. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 187 Funzioni 2.30 Supervisione dei valori di soglia Soglie di intervento Le soglie di intervento vengono impostate come valori percentuali. Le scale riportate nella tabella Valori di misura devono essere rispettate. I valori di misura della potenza P, Q, ∆P e cosϕ e dell'angolo di potenza possono diventare sia positivi che negativi. Se dev'essere controllato un valore di soglia negativo, allora è valida la definizione conformemente all'ordine matematico usuale (-10 è minore di - 5). Esempio: La grandezza di misura P (potenza attiva) viene associata al VM1> e impostata su –5 %. Se il valore di misura effettivo è maggiore di –5 % (ad es., –4 % oppure anche +100 %), viene emesso il messaggio "Meas. Value1>" allo stato logico "1" che nella terminologia delle protezioni corrisponde a un avviamento. La ricaduta (messaggio "Meas. Value1>" logico "0") avrà luogo quando il valore di misura passa al di sotto di –5 % · 1,05 = –5,25 %. Se la grandezza di misura P è associata al VM2<, viene controllato il passaggio al di sotto della soglia. Quando il valore di misura è inferiore a –5 % (ad es. –8 %), ha luogo un avviamento. La ricaduta si ha quindi a –5 % · 0,95 = –4,75 %. Nota I valori di misura UL1E, UL2E, UL3E, UE, U0, U1, U2, UE3h, IEE1, IEE2 3I0, I1, I2 e convertitore di misura 1 sono sempre maggiori di 0; è quindi necessario accertarsi che vengano utilizzate solo soglie positive che permettono anche la ricaduta della segnalazione. L'angolo di potenza ϕ è definito solo fino a ±100 % (corrisponde a ±180°). Ciò va rispettato per la selezione del valore di soglia tenendo in considerazione il rapporto di ricaduta. Trattamento ulteriore delle segnalazioni Le segnalazioni dei dieci moduli di supervisione dei valori di misura (cfr. Informazioni) sono disponibili nella matrice di parametrizzazione e possono essere ulteriormente elaborate nella logica CFC. 2.30.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8501 MEAS. VALUE 1> Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM1> 8502 THRESHOLD MV1> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM1> 188 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.30 Supervisione dei valori di soglia Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8503 MEAS. VALUE 2< Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM2< 8504 THRESHOLD MV2< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM2< 8505 MEAS. VALUE 3> Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM3> 8506 THRESHOLD MV3> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM3> 8507 MEAS. VALUE 4< Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM4< 8508 THRESHOLD MV4< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM4< 8509 MEAS. VALUE 5> Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM5> 8510 THRESHOLD MV5> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM5> SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 189 Funzioni 2.30 Supervisione dei valori di soglia Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8503 MEAS. VALUE 2< Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM2< 8504 THRESHOLD MV2< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM2< 8505 MEAS. VALUE 3> Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM3> 8506 THRESHOLD MV3> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM3> 8507 MEAS. VALUE 4< Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM4< 8508 THRESHOLD MV4< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM4< 8509 MEAS. VALUE 5> Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM5> 8510 THRESHOLD MV5> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM5> 190 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.30 Supervisione dei valori di soglia Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8511 MEAS. VALUE 6< Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 l1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM6< 8512 THRESHOLD MV6< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM6< 2.30.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 7960 Meas. Value1> CM Valore Misurato VM1> Avviamento 7961 Meas. Value2< CM Valore Misurato VM2< Avviamento 7962 Meas. Value3> CM Valore Misurato VM3> Avviamento 7963 Meas. Value4< CM Valore Misurato VM4< Avviamento 7964 Meas. Value5> CM Valore Misurato VM5> Avviamento 7965 Meas. Value6< CM Valore Misurato VM6< Avviamento SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 191 Funzioni 2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni 2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni La protezione digitale di macchina 7UM61 permette l'accoppiamento e l'elaborazione di un qualsiasi segnale proveniente da dispositivi di protezione e di supervisione esterni mediante un ingresso binario. Allo stesso modo dei segnali interni, questi segnali possono essere segnalati, ritardati, trasmessi alla matrice di scatto e possono anche essere bloccati singolarmente. In questo modo è possibile, ad es., l'integrazione di dispositivi di protezione meccanici (protezione Bucholz) nell'elaborazione di segnalazione e di scatto della protezione digitale oppure l'interazione di funzioni di protezione in apparecchi diversi della serie 7UM6. 2.31.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Lo stato degli ingressi binari associati a questa funzione viene testato ad intervalli ciclici. Un cambiamento logico viene interpretato come avviamento quando lo stesso stato è presente per almeno due cicli successivi. Il tempo regolabile 8602 T DELAY consente di ritardare lo scatto. La figura seguente mostra il diagramma logico della funzione di accoppaimento dello scatto esterno. Complessivamente, queste funzioni logiche accoppiabili sono 4 e agiscono allo stesso modo; i numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo scatto esterno 1. Figura 2-75 Diagramma logico della funzione di accoppiamento dello scatto esterno 2.31.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La funzione di accoppiamento dello scatto esterno è attiva e accessibile solo se è stata programmata agli indirizzi 186 EXT. TRIP 1 - 189 EXT. TRIP 4 = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. Agli indirizzi 8601 EXTERN TRIP 1 - 8901 EXTERN TRIP 4 si possono attivare (ON) o disattivare (OFF) le singole funzioni oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Allo stesso modo dei segnali interni, le funzioni di accoppiamento dello scatto esterno possono essere segnalate, ritardate e trasmesse alla matrice di scatto. I tempi di ritardo sono impostabili agli indirizzi 8602 T DELAY e 8902 T DELAY. Come per le funzioni di protezione, la ricaduta degli scatti generati da questa funzione viene prolungata della durata minima del comando parametrizzata TMin TRIP CMD. 192 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni 2.31.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8601 EXTERN TRIP 1 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno Funzione 1 8602 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 EXTERN TRIP 2 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno Funzione 2 8702 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 8801 EXTERN TRIP 3 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno Funzione 3 8802 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 3 8901 EXTERN TRIP 4 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno Funzione 4 8902 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 4 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 193 Funzioni 2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni 2.31.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 4523 >BLOCK Ext 1 MS >BLOCCO Scatto Esterno 1 4526 >Ext trip 1 MS >Trigger Scatto Esterno 1 4531 Ext 1 OFF CM Scatto Esterno 1 è su OFF 4532 Ext 1 BLOCKED CM Scatto Esterno 1 è su BLOCCATO 4533 Ext 1 ACTIVE CM Scatto Esterno 1 è su ATTIVO 4536 Ext 1 picked up CM Scatto Esterno 1: Avv. Generale 4537 Ext 1 Gen.TRP CM Scatto Esterno 1: Scatto Generale 4543 >BLOCK Ext 2 MS >BLOCCO Scatto Esterno 2 4546 >Ext trip 2 MS >Trigger Scatto Esterno 2 4551 Ext 2 OFF CM Scatto Esterno 2 è su OFF 4552 Ext 2 BLOCKED CM Scatto Esterno 2 è su BLOCCATO 4553 Ext 2 ACTIVE CM Scatto Esterno 2 è su ATTIVO 4556 Ext 2 picked up CM Scatto Esterno 2: Avv. Generale 4557 Ext 2 Gen.TRP CM Scatto Esterno 2: Scatto Generale 4563 >BLOCK Ext 3 MS >BLOCCO Scatto Esterno 3 4566 >Ext trip 3 MS >Trigger Scatto Esterno 3 4571 Ext 3 OFF CM Scatto Esterno 3 è su OFF 4572 Ext 3 BLOCKED CM Scatto Esterno 3 è su BLOCCATO 4573 Ext 3 ACTIVE CM Scatto Esterno 3 è su ATTIVO 4576 Ext 3 picked up CM Scatto Esterno 3: Avv. Generale 4577 Ext 3 Gen.TRP CM Scatto Esterno 3: Scatto Generale 4583 >BLOCK Ext 4 MS >BLOCCO Scatto Esterno 4 4586 >Ext trip 4 MS >Trigger Scatto Esterno 4 4591 Ext 4 OFF CM Scatto Esterno 4 è su OFF 4592 Ext 4 BLOCKED CM Scatto Esterno 4 è su BLOCCATO 4593 Ext 4 ACTIVE CM Scatto Esterno 4 è su ATTIVO 4596 Ext 4 picked up CM Scatto Esterno 4: Avv. Generale 4597 Ext 4 Gen.TRP CM Scatto Esterno 4: Scatto Generale 194 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox Per il rilevamento della temperatura possono essere utilizzate fino a 2 sonde termiche (thermobox) con un totale di 12 punti di misura. Il controllo delle temperature è particolarmente interessante per motori, generatori e trasformatori. Nel caso di macchine rotanti viene controllata anche la temperatura dei cuscinetti al fine di rilevare un eventuale superamento della soglia. Le temperature vengono misurate in diversi punti dell'oggetto da protegge, per mezzo di sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) e vengono quindi trasmesse al dispositivo mediante uno o due thermobox 7XV566. 2.32.1 Descrizione delle funzioni Interazione con la protezione di sovraccarico La temperatura ambiente e la temperatura del refrigerante possono essere trasmesse alla protezione contro il sovraccarico del dispositivo mediante i thermobox. Per questa funzione, il relativo sensore di temperatura dev'essere collegato all'ingresso del sensore 1 del primo thermobox (corrisponde a RTD 1). Thermobox 7XV56 Il thermobox 7XV566 è un apparecchio esterno montato su una sbarra di fissaggio. Esso dispone di 6 ingressi di temperatura e di un'interfaccia RS485 per la comunicazione con il dispositivo di protezione. Il thermobox rileva la temperatura del refrigerante di ogni punto di misura dei sensori di temperatura (Pt 100, Ni 100 oppure Ni 120), collegati tramite una linea a due oppure a tre fili, e la trasforma in valori digitali. Questi ultimi vengono messi a disposizione di un'interfaccia seriale. Comunicazione con il dispositivo di protezione Il dispositivo di protezione può lavorare con uno oppure con due thermobox tramite la sua interfaccia di servizio (Port C oppure D). Sono disponibili fino a 12 punti di misura della temperatura. In presenza di grandi distanze dal dispositvo di protezione si consiglia l'impiego di conduttori a fibre ottiche. Le architetture di comunicazione possibili sono riportate nell'appendice. Analisi della temperatura I valori grezzi trasmessi vengono convertiti in una temperatura espressa a scelta in °C oppure °F. La conversione è effettuata in funzione del sensore di temperatura utilizzato. Per ogni punto di misura possono essere definiti due limiti che sono utilizzabili per qualsiasi trattamento ulteriore. Le rispettive associazioni sono realizzabili nella matrice di parametrizzazione. Per ogni sensore di temperatura viene emessa una segnalazione di guasto in caso di cortocircuito o di un'interruzione nel circuito della sonda. La figura seguente mostra il diagramma logico della valutazione della temperatura. Le istruzioni per l'uso allegate al thermobox contengono lo schema dei collegamenti e il disegno quotato. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 195 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox Figura 2-76 Diagramma logico della valutazione della temperatura 2.32.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Il rilevamento della temperatura può essere attivo solo se questa funzione è stata associata a un'interfaccia durante la programmazione delle funzioni di protezione (par. 2.2). All'indirizzo 190 RTDBOX INPUT i thermobox vengono associati all'interfaccia corrispondente (ad es. interfaccia C) della protezione. L'indirizzo 191 RTD CONNECTION permette di definire il numero degli ingressi dei sensori e la modalità di comunicazione. L'unità di temperatura (°C oppure °F) dev'essere impostata nei dati impianto 1, all'indirizzo 276 TEMP. UNIT. Per utilizzare i thermobox in modalità semi-duplex, dev'essere selezionato il controllo del flusso (CTS) mediante ponticello a innesto (cfr. par. 3.1.2, capitolo "Montaggio e messa in servizio") "/CTS controllato da /RTS". Impostazioni sul dispositivo Le impostazioni devono essere eseguite allo stesso modo per ogni ingresso e sono riportate qui di seguito, a titolo di esempio, per l'ingresso di misura 1. Per RTD 1 (sensore di temperatura per punto di misura 1) impostare all'indirizzo 9011 RTD 1 TYPE il tipo di sensore di temperatura. Sono disponibili Pt 100 Ω, Ni 120 Ω e Ni 100 Ω. Se per RTD 1 non esiste un punto di misura, impostare RTD 1 TYPE = Not connected. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI in Altri parametri. Il luogo di installazione dell'RTD 1 viene definito all'indirizzo 9012 RTD 1 LOCATION. Le differenti possibilità sono Oil, Ambient, Winding, Bearing e Other. La selezione non viene analizzata nel dispositivo ma serve solo a fornire informazioni sul mezzo nel quale è effettuata la misurazione della temperatura. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI in Altri parametri. 196 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox È inoltre possibile configurare una temperatura di allarme e una temperatura di scatto. In funzione dell'unità di temperatura selezionata nei dati d'impianto (par. 2.2.2 indirizzo 276 TEMP. UNIT), la temperatura di allarme può essere impostata all'indirizzo 9013 RTD 1 STAGE 1 in gradi Celsius (°C) o all'indirizzo 9014 RTD 1 STAGE 1 in gradi Fahrenheit (°F). La temperatura di scatto può essere impostata all'indirizzo 9015 RTD 1 STAGE 2 in gradi Celsius (°C) o all'indirizzo 9016 RTD 1 STAGE 2 in gradi Fahrenheit (°F). Allo stesso modo si possono effettuare le regolazioni di tutti i sensori di temperatura collegati al primo thermobox. Impostazioni sul thermobox Se si utilizzano sonde termiche a due fili, dev'essere misurata e configurata la resistenza di linea con il rilevatore di temperatura cortocircuitato. A questo scopo, selezionare nel thermobox la modalità 6 e immettere la resistività del rispettivo sensore (campo da 0 a 50,6 Ω). In caso di collegamento a tre fili delle sonde termiche, non sono necessarie ulteriori impostazioni. La comunicazione avviene con una velocità di trasmissione di 9600 Bit/s. La parità è pari (Even). Il numero di bus è preimpostato in fabbrica a 0. Eventuali modifiche possono essere effettuate nella modalità 7 del thermobox. È valida la seguente convenzione: Tabella 2-11 Impostazione dell'indirizzo bus nel thermobox In servizio Numero di thermobox Indirizzo simplex 1 0 semi-duplex 1 1 semi-duplex 2 1. Thermobox: 1 2. Thermobox: 2 Ulteriori informazioni sono disponibili nelle istruzioni per l'uso a corredo del thermobox. Trattamento ulteriore dei valori di misura e delle segnalazioni Il thermobox è visibile in DIGSI quale componente dei dispositivi 7UM61, vale a dire che le segnalazioni e i valori di misura compaiono nella matrice di parametrizzazione come per una funzione interna e possono essere quindi parametrizzati ed elaborati allo stesso modo. Segnalazioni e valori di misura possono quindi essere trasmessi anche alla logica integrata programmabile (CFC) e associati liberamente. I messaggi di avviamento "RTD x Anr. St. 1" e "RTD x Anr. St. 2" non vanno né nei messaggi collettivi 501 "Relay PICKUP" e 511 "Relay TRIP" né generano il riconoscimento di un caso di guasto. Per visualizzare un messaggio nella memoria dei messaggi di esercizio, contrassegnare con croce la rispettiva colonna/riga nella matrice. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 197 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox 2.32.3 Parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9011A RTD 1 TYPE Not connected: Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Pt 100 Ω RTD 1: Tipo 9012A RTD 1 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Winding RTD 1: Luogo 9013 RTD 1 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9014 RTD 1 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9015 RTD 1 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9016 RTD 1 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9021A RTD 2 TYPE Not connected: Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected: RTD 2: Tipo 9022A RTD 2 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 2: Luogo 9023 RTD 2 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9024 RTD 2 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9025 RTD 2 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9026 RTD 2 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9031A RTD 3 TYPE Not connected: Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected: RTD 3: Tipo 9032A RTD 3 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 3: Luogo 198 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9033 RTD 3 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9034 RTD 3 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9035 RTD 3 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9036 RTD 3 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9041A RTD 4 TYPE Not connected: Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected: RTD 4: Tipo 9042A RTD 4 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 4: Luogo 9043 RTD 4 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9044 RTD 4 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9045 RTD 4 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9046 RTD 4 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9051A RTD 5 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 5: Tipo 9052A RTD 5 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 5: Luogo 9053 RTD 5 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9054 RTD 5 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9055 RTD 5 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9056 RTD 5 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9061A RTD 6 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 6: Tipo SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 199 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9062A RTD 6 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 6: Luogo 9063 RTD 6 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9064 RTD 6 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9065 RTD 6 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9066 RTD 6 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9071A RTD 7 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 7: Tipo 9072A RTD 7 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 7: Luogo 9073 RTD 7 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9074 RTD 7 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9075 RTD 7 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9076 RTD 7 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9081A RTD 8 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 8: Tipo 9082A RTD 8 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 8: Luogo 9083 RTD 8 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9084 RTD 8 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9085 RTD 8 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9086 RTD 8 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 200 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9091A RTD 9 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 9: Tipo 9092A RTD 9 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 9: Luogo 9093 RTD 9 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9094 RTD 9 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9095 RTD 9 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9096 RTD 9 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9101A RTD10 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD10: Tipo 9102A RTD10 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD10: Luogo 9103 RTD10 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9104 RTD10 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9105 RTD10 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9106 RTD10 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9111A RTD11 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD11: Tipo 9112A RTD11 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD11: Luogo 9113 RTD11 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9114 RTD11 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9115 RTD11 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD11: Avviam. Livello 2 di Temperatura SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 201 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9116 RTD11 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9121A RTD12 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD12: Tipo 9122A RTD12 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD12: Luogo 9123 RTD12 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9124 RTD12 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9125 RTD12 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9126 RTD12 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 202 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox 2.32.4 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. CM Spiegazione 14101 Fail: RTD 14111 Fail: RTD 1 CM Guasto: RTD 1 (Filo Interrotto) 14112 RTD 1 St.1 p.up CM RTD 1 Avviamento livello Temperatura 1 14113 RTD 1 St.2 p.up CM RTD 1 Avviamento livello Temperatura 2 14121 Fail: RTD 2 CM Guasto: RTD 2 (Filo Interrotto) 14122 RTD 2 St.1 p.up CM RTD 2 Avviamento livello Temperatura 1 14123 RTD 2 St.2 p.up CM RTD 2 Avviamento livello Temperatura 2 14131 Fail: RTD 3 CM Guasto: RTD 3 (Filo Interrotto) 14132 RTD 3 St.1 p.up CM RTD 3 Avviamento livello Temperatura 1 14133 RTD 3 St.2 p.up CM RTD 3 Avviamento livello Temperatura 2 14141 Fail: RTD 4 CM Guasto: RTD 4 (Filo Interrotto) 14142 RTD 4 St.1 p.up CM RTD 4 Avviamento livello Temperatura 1 14143 RTD 4 St.2 p.up CM RTD 4 Avviamento livello Temperatura 2 14151 Fail: RTD 5 CM Guasto: RTD 5 (Filo Interrotto) 14152 RTD 5 St.1 p.up CM RTD 5 Avviamento livello Temperatura 1 14153 RTD 5 St.2 p.up CM RTD 5 Avviamento livello Temperatura 2 14161 Fail: RTD 6 CM Guasto: RTD 6 (Filo Interrotto) 14162 RTD 6 St.1 p.up CM RTD 6 Avviamento livello Temperatura 1 14163 RTD 6 St.2 p.up CM RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2 14171 Fail: RTD 7 CM Guasto: RTD 7 (Filo Interrotto) 14172 RTD 7 St.1 p.up CM RTD 7 Avviamento livello Temperatura 1 14173 RTD 7 St.2 p.up CM RTD 7 Avviamento livello Temperatura 2 14181 Fail: RTD 8 CM Guasto: RTD 8 (Filo Interrotto) 14182 RTD 8 St.1 p.up CM RTD 8 Avviamento livello Temperatura 1 14183 RTD 8 St.2 p.up CM RTD 8 Avviamento livello Temperatura 2 14191 Fail: RTD 9 CM Guasto: RTD 9 (Filo Interrotto) 14192 RTD 9 St.1 p.up CM RTD 9 Avviamento livello Temperatura 1 14193 RTD 9 St.2 p.up CM RTD 9 Avviamento livello Temperatura 2 14201 Fail: RTD10 CM Guasto: RTD 10 (Filo Interrotto) 14202 RTD10 St.1 p.up CM RTD10 Avviamento livello Temperatura 1 14203 RTD10 St.2 p.up CM RTD10 Avviamento livello Temperatura 2 14211 Fail: RTD11 CM Guasto: RTD 11 (Filo Interrotto) 14212 RTD11 St.1 p.up CM RTD11 Avviamento livello Temperatura 1 14213 RTD11 St.2 p.up CM RTD11 Avviamento livello Temperatura 2 14221 Fail: RTD12 CM Guasto: RTD12 (Filo Interrotto) 14222 RTD12 St.1 p.up CM RTD12 Avviamento livello Temperatura 1 14223 RTD12 St.2 p.up CM RTD12 Avviamento livello Temperatura 2 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Guasto: RTD (Filo Interrotto) 203 Funzioni 2.33 Controllo sequenza fasi 2.33 Controllo sequenza fasi Il controllo di sequenza delle fasi è possibile nel dispositivo 7UM61 con l'ausilio di ingressi binari e parametri. In questo modo tutte le funzioni di protezione e supervisione lavorano correttamente anche con una sequenza di fase antioraria. La presenza permanente di una sequenza di fase antioraria dev'essere impostata nei dati impianto (cfr. par. 2.3). Se la sequenza di fase è suscettibile di variazioni durante l'esercizio (ad es. nel caso di una centrale di pompaggio che passa dal funzionamento in generazione all'esercizio di pompaggio commutando la sequenza di fase), è sufficiente applicare il segnale di comando a un ingresso binario parametrizzato per questo scopo per comunicare al dispositivo di protezione l'inversione della sequenza delle fasi. 2.33.1 Descrizione delle funzioni Logica Il senso di rotazione viene regolato mediante un parametro nei dati dell'impianto all'indirizzo 271 PHASE SEQ.. L'ingresso binario ">Reverse Rot." consente di invertire il senso di rotazione regolato mediante il parametro. Figura 2-77 Logica di segnalazione e controllo sequenza fasi Per motivi di sicurezza la commutazione della sequenza di fase è accettata dal dispositivo solo in assenza di grandezze di misura utilizzabili. L'interrogazione dell'ingresso binario ha luogo solo quando lo stato operativo 1 non è presente. La presenza di un comando di inversione per almeno 200 ms provoca lo scambio delle grandezze di misura delle fasi L2 e L3. La commutazione della sequenza delle fasi non viene eseguita se lo stato operativo 1 viene raggiunto prima dello scadere del tempo min. di controllo di 200 ms. Poiché nello stato operativo 1 non è possibile effettuare una commutazione della sequenza delle fasi, il segnale di comando può essere sospeso senza provocare una commutazione. Per motivi di sicurezza il segnale dovrebbe essere sempre presente, per evitare una funzione errata durante un reset del dispositivo (ad es. in seguito a una modifica dei parametri). 204 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.33 Controllo sequenza fasi Influenza sulle funzioni di protezione L'inversione delle fasi su commutazione di sequenza di fase agisce esclusivamente sul calcolo dei sistemi di sequenza positiva e di sequenza negativa partendo da una tensione concatenata sottraendo una tensione di fase dall'altra. I messaggi, i dati di guasto e i valori di misura di esercizio, trattati selettivamente per fase, non vengono alterati. Questa funzione influenza in pratica quasi tutti le funzioni di protezione nonché alcune funzioni di supervisione (cfr. par. 2.28) che emettono un messaggio, quando il senso di rotazione previsto e il senso di rotazione calcolato non corrispondono. 2.33.2 Indicazioni per l'impostazione Impostazione del parametro funzionale Il senso di rotazione durante l'esercizio normale è stato programmato al parametro 271 (cfr. par. 2.3). Un'eventuale modifica temporanea delle sequenze di fase, al lato impianto, viene segnalata alla protezione mediante l'ingresso binario ">Reverse Rot." (5145). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 205 Funzioni 2.34 Controllo delle funzioni 2.34 Controllo delle funzioni Il controllo delle funzioni coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari ed elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti dall'impianto. 2.34.1 Logica di avviamento del dispositivo Nel presente paragrafo vengono descritti l'avviamento generale e le segnalazioni spontanee sul display del dispositivo. 2.34.1.1 Descrizione delle funzioni Avviamento generale I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene startato con il primo avviamento, ha termine con l'ultimo avviamento valido e viene segnalato con "Relay PICKUP". L'avviamento generale è la condizione iniziale per una serie di funzioni sequenziali interne ed esterne. Le seguenti funzioni interne sono controllate dall'avviamento generale: • Generazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla ricaduta, tutte le segnalazioni di guasto vengono registrate in un protocollo di guasto. • Inizializzazione della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la messa a disposizione dei dati di guasto può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto. • Creazione di segnalazioni spontanee sul display del dispositivo: alcune segnalazioni di guasto vengono visualizzate sul display del dispositivo come "segnalazioni spontanee" (cfr. di seguito Segnalazioni spontanee sul display). La visualizzazione può essere anche condizionata dalla presenza di un comando di scatto. Segnalazioni spontanee sul display Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate automaticamente sul display del dispositivo in seguito a un avviamento generale. Per il 7UM61 si tratta di: "Avviam. prot.":. l'ultima funzione di protezione che si è avviata; "Scatto prot.": . la funzione di protezione che ha generato uno scatto per ultima; "T-avv.": . l'intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta del dispositivo, con indicazione del tempo in ms; "T-SCATTO":. l'intervallo di tempo tra avviamento generale e primo comando di scatto del dispositivo, con indicazione del tempo in ms; Se si utilizza un display grafico, le segnalazioni spontanee vengono visualizzare solo se il parametro YES è settato. In caso di display a quattro righe questo parametro non viene visualizzato. Va osservato che la protezione di sovraccarico termico non dispone di un avviamento paragonabile a quello delle altre funzioni di protezione. Il tempo T-avv viene avviato solo con il comando di scatto e viene quindi generato un protocollo di guasto. Solo la ricaduta del modello termico della protezione di sovraccarico pone fine al guasto e, di conseguenza, al tempo T-avv. 206 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.34 Controllo delle funzioni 2.34.2 Logica di scatto del dispositivo Nel presente paragrafo vengono descritti lo scatto generale e la ricaduta del comando di scatto. 2.34.2.1 Descrizione delle funzioni Scatto generale I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano il messaggio "Relay TRIP". Questo messaggio può essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto su LED oppure su relè di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo. Controllo del comando di scatto Per il controllo del comando di scatto vale: • L'impostazione di una funzione di protezione su Blocco Relè impedisce l'attivazione del relè di uscita per questa funzione. Le altre funzioni di protezione non vengono influenzate da questo modo operativo. • Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato (cfr. fig. 2-78). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comando di scatto t. Min Com Scatt. Questo tempo deve assicurare che il comando di scatto dell'interruttore sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo quando la funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente. I comandi di scatto possono essere disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna funzione avviata) e il tempo minimo del comando di scatto è scaduto. • È anche possibile mantenere un comando di scatto fino a quando non viene resettato manualmente (funzione Lockout). In questo modo, l'interruttore può essere bloccato contro una richiusura fino a quando non è stata eliminata la causa del guasto e il blocco non è stato resettato manualmente. Il reset viene effettuato azionando il tasto "RESET LED" oppure attivando l'ingresso binario parametrizzato a questo scopo (">Reset LED"). Il presupposto è, naturalmente, che la bobina di chiusura - come nella maggior parte dei casi - sia bloccata in caso di presenza di un comando di scatto permanente e che la corrente di bobina sia interrotta dal contatto ausiliario dell'interruttore. Figura 2-78 Ricaduta del comando di scatto, secondo l'esempio di una funzione di protezione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 207 Funzioni 2.34 Controllo delle funzioni 2.34.2.2 Indicazioni per l'impostazione Durata del comando L'impostazione della durata minima del comando di scatto 280 t.Min Com Scatt è stata descritta al par. 2.3. Tale durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. 2.34.3 Indicazioni di guasto su LED e LCD La memorizzazione dei messaggi parametrizzati su LED e la messa a disposizione di segnalazioni spontanee possono essere condizionate (rese dipendenti) dall'emissione di un comando di scatto del dispositivo. Tali segnalazioni non vengono generate quando una o più funzioni di protezione sono scattate - in seguito alla presenza di un guasto - senza che il dispositivo 7UM61 abbia emesso un comando di scatto (nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un altro dispositivo, installato al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse interessano quindi solo i guasti presenti nella propria zona di protezione. 2.34.3.1 Descrizione delle funzioni Generazione del comando di reset La figura seguente mostra come viene generato il comando di reset delle segnalazioni memorizzate. Alla ricaduta del dispositivo, le condizioni parametrizzate (indicazione di guasto con avviamento/con comando di scatto; scatto/senza scatto) permettono di stabilire la memorizzazione o l'annullamento del guasto. Figura 2-79 Generazione del comando di reset per la memoria dei LED e dei messaggi LCD 2.34.3.2 Indicazioni per l'impostazione Indicazioni di guasto su LED e LCD Un nuovo avviamento di protezione cancella normalmente tutti gli indicatori luminosi per assicurare la sola visualizzazione del guasto più recente. Per quest'ultimo è possibile scegliere se i LED memorizzati e le segnalazioni di guasto spontanee sul display devono essere visualizzate in seguito al riavviamento oppure solo dopo un nuovo comando di scatto. Per indicare il modo di visualizzazione desiderato, selezionare nel menù PARAMETRI il sotto menu Dispositivo. All'indirizzo 7110 FltDisp.LED/LCD vengono offerte le due alternative Target on PU e Target on TRIP. 208 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.34 Controllo delle funzioni 2.34.4 Statistiche I comandi di scatto generati dal dispositivo vengono conteggiati. Le correnti degli ultimi scatti generati dal dispositivo vengono protocollate. Le correnti di cortocircuito interrotte vengono accumulate per ogni contatto dell'interruttore. 2.34.4.1 Descrizione delle funzioni Numero degli scatti Gli scatti generati dalla protezione 7UM61 vengono contati nella misura in cui la posizione dell'interruttore viene comunicata al dispositivo mediante ingresso binario. A questo scopo, il contatore di impulsi interno dev'essere parametrizzato nella matrice su un ingresso binario controllato dalla posizione OFF dell'interruttore. Il valore degli impulsi è riportato nel gruppo "Statistiche" quando nella matrice sono selezionati "Solo valori di misura e di conteggio" Valori di apertura Per ogni comando di scatto vengono inoltre visualizzati nelle segnalazioni di guasto i seguenti valori di apertura: • le correnti primarie in tutte e tre le fasi in kA • le tre tensioni fase-terra in kV • potenza attiva primaria P in kW, MW oppure GW (potenza media esatta) • potenza reattiva primaria Q in kVA, MVA oppure GVA (potenza media esatta) • frequenza in Hz. Ore di esercizio Vengono inoltre sommate le ore di esercizio sotto carico (= valore di corrente maggiore di minimo una fase del valore di soglia parametrizzato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN). Correnti interrotte accumulate Le correnti interrotte segnalate in ogni fase per ogni comando di scatto vengono sommate e memorizzate. Lo stato dei contatori e delle memorie è protetto contro la caduta della tensione ausiliaria. Set/Reset Il settaggio e il resettaggio dei contatori sopracitati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI → STATISTICA per mezzo dei valori visualizzati che possono essere sovrascritti. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 209 Funzioni 2.34 Controllo delle funzioni Comportamento di avviamento Avviamento L'avviamento ha luogo dopo ogni inserzione della tensione di alimentazione Primo avviamento Il primo avviamento dell'apparecchio ha luogo dopo l'inizializzazione mediante DIGSI. Riavviamento Un riavviamento ha luogo dopo il caricarimento del record di parametri e dopo un reset. 2.34.4.2 Informazioni N. - Informazione Tipo di inf. Spiegazione #of TRIPs= VCI Numero degli scatti - #of TRIPs= VCI Numero degli scatti 409 >BLOCK Op Count MS >Blocco conteggi Op 1020 Op.Hours= CM Contatore ore di funzionamento 1021 Σ L1: CM Accumulazione di corr.interrotta L1 1022 Σ L2: CM Accumulazione di corr.interrotta L2 1023 Σ L3: CM Accumulazione di corr.interrotta L3 210 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie 2.35 Funzioni ausiliarie Nel capitolo funzioni ausiliarie vengono descritte le funzioni generali del dispositivo. 2.35.1 Elaborazione degli eventi In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e alla conoscenza delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi dell'evoluzione del guasto. A questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di una funzione di elaborazione degli eventi che opera in tre direzioni: 2.35.1.1 Descrizione delle funzioni Segnalazioni e uscite binarie (relè di uscita) Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici (LED) posti frontalmente. L'apparecchio dispone inoltre di relè di uscita per la trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei messaggi possono essere parametrizzati in maniera personalizzata, ovvero diversamente dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ viene descritta dettagliatamente la procedura di parametrizzazione. Nell'appendice del presente manuale sono riportate le parametrizzazioni allo stato di fornitura. I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no (parametrizzabili singolarmente). Le memorie sono protette contro una caduta della tensione ausiliaria. Esse possono essere resettate nei seguenti modi • in locale azionando il tasto LED sull'unità, • a distanza mediante un ingresso binario parametrizzato, • tramite interfaccia seriale, • automaticamente all'inizio di ogni nuovo avviamento (rispettare il tempo di mantenimento minimo dei LED). I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere resettati fino quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò interessa, ad es., segnalazioni di funzioni di supervisione e simili. Un LED verde indica che il dispositivo è pronto ("RUN") e non è resettabile. Si spegne invece se manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore riconosce un guasto. Se la tensione ausilaria è presente, ma viene individuato un guasto interno si accende un LED rosso ("ERROR") e si blocca l'apparecchio. Informazioni sul pannello operatore oppure su terminale portatile Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello operatore posto sul fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore posta sul fronte oppure mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio, un personal computer al quale inviare tutte le informazioni. In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di visualizzazione riporta informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di insieme dei valori di misura). In caso di guasto in rete, vengono invece visualizzate sul display altre informazioni relative al guasto stesso (le cosiddette segnalazioni spontanee sul display). Dopo aver confermato le segnalazioni di guasto, SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 211 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie il display visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normali. L'operazione di conferma è identica a quella eseguita per resettare segnalazioni LED (vedi sopra). L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio, statistica degli scatti ecc., che sono protetti tramite batteria tampone da eventuali mancanze di tensione ausiliaria. Tali messaggi possono essere richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La lettura di segnalazioni di esercizio è descritta dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Ripartizione delle segnalazioni Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione: • Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il funzionamento del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni dell'apparecchio, dei dati di misura, dati dell'impianto, protocollo di comandi ecc. • Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti in rete elaborati dal dispositivo. • Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generati dal dipositivo, eventualmente comandi di avviamento nonché valori delle correnti interrotte e correnti di cortocircuito accumulate. La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con configurazione massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione (Fno) è riportata in appendice. Per ciascuna segnalazione vengono anche indicate le possibilità di indirizzamento. Se in un tipo di protezione con dotazione minima alcune funzioni non sono disponibili oppure sono state disabilitate, le rispettive segnalazioni non possono essere visualizzate. Segnalazioni di esercizio Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità durante il funzionamento oppure relative al funzionamento. Nel dispositivo vengono memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la capacità massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. Segnalazioni di guasto Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti riguardanti la storia dell'evento, come l'avviamento e lo scatto. L'inizio del guasto è indicato con il tempo assoluto dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene rappresentata con un tempo relativo, riferito al momento in cui ha avuto luogo l'avviamento, in modo che anche il tempo mancante fino allo scatto e alla ricaduta del comando di scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di 1 ms. Indicazioni spontanee sul lato frontale della protezione In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione. Le segnalazioni spontanee possono essere impostate mediante parametri se si utilizza il display grafico. Segnalazioni richiamabili È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti. Se un guasto al generatore provoca la reazione di più funzioni di protezione, tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della prima funzione di protezione e la ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come facenti parte dello stesso guasto. 212 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. Interrogazione generale L'interrogazione generale, che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI, offre la possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC 4. Tutte le segnalazioni soggette all'interrogazione generale vengono visualizzate con il loro valore attuale. Segnalazioni spontanee Le segnalazioni spontanee che possono essere lette con l'ausilio di DIGSI rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate. Ogni nuova segnalazione compare subito, senza dover attendere un aggiornamento. Statistica degli interventi dell'interruttore Le segnalazioni relative alla statistica delle interruzioni sono contatori dei comandi di scatto generati dal 7UM61 nonché valori delle correnti di cortocircuito accumulate, interrotte dalle funzioni di protezione. I valori di misura sono riportati come valori primari. Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul display posto sul lato frontale del dispositivo mediante un'interfaccia operatore/di servizio, per mezzo di un personal computer, con il programma DIGSI. Per la lettura dello stato dei contatori e delle memorie non è richiesta l'immissione di un codice di accesso, mentre lo è per la cancellazione. Trasferimento di informazioni ad un'unità centrale Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni memorizzate possono essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. La trasmissione può essere eseguita mediante diversi protocolli. 2.35.2 Misure Una serie di misure e i valori da queste calcolati (cfr. tabella 2-12 e la lista seguente) sono sempre disponibili per un richiamo locale oppure per essere trasferiti. I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. 2.35.2.1 Descrizione delle funzioni Indicazione dei valori di misura I valori di misura di esercizio della tabella 2-12 possono essere letti come valori secondari, valori primari e valori percentuali. Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la corretta immissione delle grandezze nominali dei trasformatori e dei valori di esercizio nonché dei rapporti di trasformazione dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, conformemente ai paragrafi 2.3 e 2.5. La tabella 2-12 riporta le formule della conversione di valori secondari in valori primari e percentuali. A seconda del codice di ordinazione, del collegamento del dispositivo e delle funzioni di protezione programmate, è disponibile solo una parte dei valori di esercizio elencati nella seguente tabella. La SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 213 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie tensione di spostamento U0 è calcolata dalle tensioni fase-terra: U0 = 1/3 · |UL1 + UL2 + UL3|. A questo scopo devono essere collegati i tre ingressi di tensione fase-terra. Tabella 2-12 Valori di misura Formule di conversione tra valori di esercizio secondari, primari e percentuali secondari IL1, IL2, IL3, I1, I2, 3I0 Isec IEE IEE sec UL1E, UL2E UL3E, U0 U1, U2 UL-E sec. UL1-L2 UL2-L3 UL3-L1 ULL sec. UE UE sec. primari % UE misurata: UE calcolata: P, Q, S Psec Qsec Ssec Angolo PHI ϕ in °el ϕ in °el ϕ in °el Fattore di potenza cosϕ cosϕ cos ϕ · 100 in % Frequenza f in Hz f in Hz U/f R, X Rsec Xsec UE3.H UE3.H,sec in V 214 nessuna visualizzazione dei valori di misura in perc. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Con i seguenti parametri dai dati impianto 1: Parametri Indirizzo Parametri Indirizzo Unom PRIMARY 221 Uph / Udelta 225 Unom SECONDARY 222 FACTOR IEE 213 CT PRIMARY 211 FACTOR UE 224 CT SECONDARY 212 U PRIMARY OP. 1101 I PRIMARY OP. 1102 In aggiunta, vengono messi a disposizione anche i valori di misura calcolati dalla protezione: Valori di misura termici Di seguito vengono elencati i valori di misura termici: • ΘS/ΘSscatto valore di misura della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico in % rispetto alla sovratemperatura di scatto • ΘS/ΘSscatto L1 valore di misura normalizzato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico per fase L1 • ΘS/ΘSscattoL2 valore di misura normalizzato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico per fase L2 • ΘS/ΘSscatto L3 valore di misura normalizzato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico per fase L3 • ΘR/ΘSmax temperatura normalizzata del rotore in % rispetto alla sovratemperatura di scatto • TT-RIMt tempo fino a un nuovo riavviamento ammissibile • Iinv th. sovratemperatura del rotore causata dalla componente inversa delle correnti, in % rispetto alla sovratemperatura di scatto, • U/f th., sovratemperatura provocata da una sovraeccitazione, in % rispetto alla sovratemperatura di scatto, • temperatura refrigerante Sono inoltre disponibili: Valori min/max Valori minimi e massimi delle componenti dirette I1 e U1, della potenza attiva P e della potenza reattiva Q in valori primari, della frequenza f e della componente della terza armonica nella tensione di spostamento in valori secondari U3.H, con indicazione di data e ora dell'ultimo aggiornamento. I valori min/max possono essere resettati mediante ingressi binari e tramite il tasto F4 (preconfigurazione di fabbrica). Valori min/max: solo nel tipo 7UM61**_*****_3*** Conteggio dell'energia Wp, Wq, conteggio dell'energia attiva/reattiva in chilo, mega o giga wattora primario e in kVARh, MVARh oppure GVARh primaria, separata in base al consumo (+) e alla fornitura (–), ovvero capacitiva e induttiva. Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto. L'aggiormanento dei valori ha luogo con una frequenza ≥ 0,3 s e ≤ 1 s. Conteggio dell'energia: solo nel tipo 7UM61**_*****_3*** SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 215 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Trasmissione di valori di misura I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. Definizione della misurazione della potenza Il 7UM61 utilizza il metodo convenzionale di seguito descritto. La potenza fornita è positiva. Figura 2-80 Convenzione per la definizione del senso di conteggio positivo La seguente tabella mostra i campi di lavoro in macchine sincrone e asincrone. Il parametro 1108 ACTIVE POWER è regolato, in questo caso, su Generatore. Alla voce "caso normale" è rappresentata la potenza visualizzata in condizioni normali di esercizio: + significa una potenza visualizzata positivamente nel dispositivo, – indica la potenza negativa. Tabella 2-13 Campo di lavoro delle macchine sincrone e asincrone Generatore sincrono Motore sincrono Generatore asincrono Motore asincrono Dalla tabella è evidente che i campi di lavoro tra esercizio del generatore e del motore sono simmetrici rispetto all'asse della potenza reattiva. I valori di misura della potenza si deducono dallo schema riportato sopra. 216 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Se, ad es., dev'essere utilizzata per un motore sincrono la funzione di protezione ritorno di energia, il parametro 1108 ACTIVE POWER dev'essere impostato su Motore. In questo modo la potenza attiva effettiva (in base alla suddetta definizione) viene moltiplicata per - 1 Ciò significa che il diagramma di potenza è speculare rispetto all'asse della potenza reattiva e che l'interpretazione della potenza attiva cambia. Questo va tenuto in considerazione per la valutazione dei conteggi di energia. Per ottenere valori di potenza positivi, ad es, in un motore asincrono, bisogna invertire il senso della corrente nel trasformatore amperometrico (ad es. parametro 210 CT Starpoint). In questo caso, il parametro di taratura 1108 ACTIVE POWER viene configurato su Generatore. Ciò significa che la messa a terra dei trasformatori amperometrici da immettere nel dispositivo è opposta rispetto alla messa a terra effettiva. In questo modo si ottengono situazioni comparabili allo schema equivalente dell'"utente". 2.35.2.2 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione 601 IL1 = VM I L1 602 IL2 = VM I L2 603 IL3 = VM I L3 605 I1 = VM I1 (Sequenza Positiva) 606 I2 = VM I2 (Sequenza Negativa) 621 UL1E= VM U L1-E 622 UL2E= VM U L2-E 623 UL3E= VM U L3-E 624 UL12= VM U L12 625 UL23= VM U L23 626 UL31= VM U L31 627 UE = VM Tensione di spostamento UE 629 U1 = VM U1 (Sequenza Positiva) 630 U2 = VM U2 (Sequenza Negativa) 641 P = VM P (Potenza attiva) 642 Q = VM Q (Potenza reattiva) 644 Freq= VM Frequenza 645 S = VM S (Potenza apparente) 650 UE3h= VM UE 3a armonica 765 U/f = VM (U/Un) / (f/fn) 830 IEE = VM Corrente di terra sensibile 831 3I0 = VM 3I0 (sequenza zero) 832 U0 = VM U0 (sequenza zero) 901 PF = VM Fattore di potenza 902 PHI = VM Angolo di potenza 903 R = VM Resistenza 904 X = VM Reattanza 2.35.3 Punti di regolazione (valori misurati) L'apparecchio SIPROTEC 4 7UM61 permette di definire valori di soglia applicabili alle grandezze di misura e di conteggio significative. Il passaggio al di sopra o al di sotto di una soglia provoca l'emis- SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 217 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie sione di un allarme che viene visualizzato come segnalazione di esercizio. Come tutte le segnalazioni di esercizio, le soglie possono essere associate a LED e/o a relè di uscita e trasmesse mediante interfacce. Contrariamente alle vere funzioni di protezione (quali protezione di massima corrente e protezione di sovraccarico), questo programma di supervisione ha una minore priorità e può non reagire a cambiamenti rapidi delle grandezze di misura in caso di guasto con attivazione di funzioni di protezione. Inoltre, poiché un messaggio viene emesso solo quando una soglia è stata più volte superata, le supervisioni non possono reagire immediatamente prima di uno scatto della protezione. Nel 7UM61 è prevista, allo stato di fornitura, solo la soglia della supervisione di massima corrente IL<. La definizione di ulteriori valori di soglia è possibile se per le rispettive grandezze di misura e di conteggio è stata eseguita la programmazione tramite CFC (cfr. SIPROTEC 4 Descrizione del sistema /1/). L'impostazione dei valori di soglia viene effettuata nel menu VALORI DI MISURA al sottomenu DEFIN. SOGLIA, sovrascrivendo i valori preimpostati. Se non viene raggiunto il valore di soglia per la corrente di fase "IL<", è emessa la segnalazione "SP. I<“ (N. 284). 2.35.3.1 Indicazioni per l'impostazione Valori di soglia L'impostazione dei valori di soglia viene effettuata nel menu VALORI DI MISURA al sottomenu DEFIN. SOGLIA, sovrascrivendo i valori preimpostati. Se non viene raggiunto il valore di soglia per la corrente di fase "IL<", è emessa la segnalazione "SP. I<“ (N. 284). 2.35.3.2 Informazioni N. Informazione Tipo di inf. Spiegazione - IL< VL IL< Minima Corrente 284 SP. I< CM Set Point allarme I< min 2.35.4 Registrazioni oscilloperturbografiche La protezione multifunzionale 7UM61 dispone di una memoria oscilloperturbografica dei guasti, che registra i valori istantanei e i valori effettivi di diverse grandezze di misura e li archivia in un registro a scorrimento. 2.35.4.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento I valori istantanei delle grandezze di misura iL1, iL2, iL3, iEE e uL1, uL2, uL3, uE vengono campionati su una griglia di 1,25 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a scorrimento (16 valori campionati per periodo). In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma al massimo per una durata di 5 secondi. 218 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie I valori effettivi delle grandezze di misura I1, I2, IEE; U1, UE, P, Q, ϕ, f–fN, R e X possono essere archiaviati in un registro a scorrimento, in una griglia di un valore di misura per periodo. R e X rappresentano in questo caso le impedenze dirette. In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma al massimo per una durata di 80 secondi. In questo campo vengono memorizzati fino a 8 guasti. La memoria dei valori di guasto si aggiorna automaticamente ogni qualvolta si verifica un nuovo guasto e non è pertanto necessaria alcuna convalida. Le registrazioni oscillografiche possono essere startate automaticamente con l'avviamento della protezione oppure anche mediante ingresso binario, tramite l'interfaccia utente integrata oppure dall'interfaccia seriale. Attraverso le interfacce, i dati possono essere richiamati su un personal computer ed elaborati mediante il programma di elaborazione DIGSI e il programma grafico SIGRA 4. Quest'ultimo elabora graficamente i dati registrati durante un guasto e calcola dai valori di misura derivati ulteriori grandezze, quali impedenze e valori effettivi. Le correnti e le tensioni possono essere rappresentate, a scelta, in grandezze primarie o secondarie. Inoltre le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag), per es. "Avviamento", "Scatto". Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale, i dati dei valori di guasto possono essere rilevati da un'unità centrale (ad es. SICAM). L'analisi viene effettuata in quest'ultima con l'ausilio di programmi idonei. Le tensioni e le correnti vengono riferite al loro valore massimo e vengono unificate sul valore nominale e preparate per la rappresentazione grafica. Inoltre le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag), per es. "Avviamento", "Scatto". La trasmissione a un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in particolare dopo ogni avviamento della protezione oppure dopo uno scatto. 2.35.4.2 Indicazioni per l'impostazione Registrazioni oscilloperturbografiche La memorizzazione dei valori di guasto può essere eseguita solo se questa funzione è stata programmata all'indirizzo 104 FAULT VALUE = Instant. values oppure RMS values. Gli altri parametri relativi a questa funzione sono disponibili nel sottomenu REGISTRAZIONI OSCILLOPERTURBOGRAFICHE del menu PARAMETERI. Il dispositivo fa distinzione tra punto di riferimento e criterio di registrazione (indirizzo 401 WAVEFORMTRIGGER). Normalmente, il punto di riferimento è l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Il criterio di memorizzazione può essere sia l'avviamento del dispositivo (Save w. Pickup), sia lo scatto (Save w. TRIP). Lo scatto del dispositivo può anche essere scelto come punto di riferimento (Start w. TRIP) e rappresenta, in questo caso, anche il criterio di memorizzazione. Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo PRE. TRIG. TIME (indirizzo 404) prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo successivo al guasto POST REC. TIME (indirizzo 405), in seguito alla scomparsa del criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni registrazione oscillografica MAX. LENGTH viene impostato all'indirizzo 403. L'impostazione si basa sul criterio di memorizzazione, sul tempo di ritardo delle funzioni di protezione e sul numero di guasti da registrare. Per le registrazioni oscilloperturbografiche sono disponibili, in totale, massimo 5 secondi per la registrazione di valori istantanei e massimo 80 secondi per la registrazione di valori effettivi (cfr. anche indirizzo 104). In questo tempo vengono registrati fino a 8 guasti. Nota: in caso di memorizzazione di valori effettivi i tempi relativi ai parametri 403 - 406 sono prolungati del fattore 16. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 219 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso binario oppure mediante l'interfaccia operatore collegata a un PC. La registrazione è dinamica. L'indirizzo 406 BinIn CAPT.TIME specifica la lunghezza della registrazione oscilloperturbografica (il limite superiore è fissato da MAX. LENGTH, indirizzo 403). A questo tempo si aggiungono i tempi di registrazione di prima e dopo il guasto. Se il tempo è regolato sull'ingresso binario a ∞, la memorizzazione dura fino a quando l'ingresso binario è attivato (staticamente), al più tardi però fino al limite massimo fissato in MAX. LENGTH (indirizzo 403). 2.35.4.3 Parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 401 WAVEFORMTRIGGER Save w. Pickup Save w. TRIP Save w. TRIP Save w. Pickup Registrazione Oscilloperturbografia 403 MAX. LENGTH 0.30 .. 5.00 sec 1.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 PRE. TRIG. TIME 0.05 .. 0.60 sec 0.20 sec Tempo di registrazione di preguasto 405 POST REC. TIME 0.05 .. 0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 406 BinIn CAPT.TIME 0.10 .. 5.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di registrazione da ingr binario 2.35.4.4 Informazioni N. - Informazione Tipo di inf. Spiegazione FltRecSta IntS Avvio registrazione guasto 4 >Trig.Wave.Cap. MS >Avvio registrazione oscilloperturbograf. 203 Wave. deleted MU_F Dati oscilloperturbografici cancellati 2.35.5 Gestione della data e dell'ora Questa funzione consente di associare una data e un'ora agli eventi, ad es. nelle segnalazioni di esercizio e di guasto e nelle liste dei valori minimi e massimi. 2.35.5.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento L'ora può essere regolata da • orologio interno RTC (Real Time Clock), • fonti di sincronizzazione esterne (ad es. DCF 77, IRIG B) • impulso minuto esterno comunicato mediante ingresso binario. 220 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Nota L'orologio interno RTC viene preimpostato in fabbrica come fonte di sincronizzazione, indipendentemente dalla presenza di un'interfaccia di sistema nel dispositivo. Se la sincronizzazione deve essere eseguita da una fonte esterna, quest'ultima dev'essere selezionata. Il procedimento relativo alla conversione della fonte di sincronizzazione è spiegato dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Sono disponibili i seguenti modi operativi: N. Modo di esercizio Spiegazioni 1 Interno sincronizzazione interna mediate RTC (preimpostazione) 2 IEC 60870-5-103 sincronizzazione esterna mediante interfaccia di sistema (IEC 60870-5-103) 3 PROFIBUS DP sincronizzazione esterna mediante interfaccia PROFIBUS 4 Segnale orario IRIG B sincronizzazione esterna mediante IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) 5 Segnale orario DCF77 sincronizzazione esterna mediante segnale orario DCF 77 6 Segnale orario Box di sincr. sincronizzazione esterna mediante segnale orario Box SIMEAS-Synch 7 Impulso mediante ingresso sincronizzazione esterna con impulso mediante binario ingresso binario 8 Bus di campo (DNP, Modbus) sincronizzazione esterna mediante bus di campo Per l'indicazione della data si può preimpostare il formato europeo (GG.MM.AAAA) oppure quello americano (MM/GG/AAAA) La batteria tampone, per essere preservata, si mette automaticamente fuori servizio dopo alcune ore senza tensione ausiliaria. 2.35.6 Strumenti di messa in servizio È possibile influenzare le informazioni generate dal dispositivo e trasmesse a un'unità centrale di controllo e memorizzazione nel corso del funzionamento di prova oppure durante la messa in servizio. Per la prova dell'interfaccia di sistema e degli ingressi e uscite binarie è disponibile una serie di strumenti. Casi di applicazione • Funzionamento di prova • Messa in servizio SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 221 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Presupposti Devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: - Il dispositivo deve disporre di un'interfaccia. - Il dispositivo dev'essere collegato a un'unità di comando. 2.35.6.1 Descrizione delle funzioni Azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un funzionamento di prova Se il dispositivo è collegato a un'unità centrale di controllo o di memorizzazione è possibile agire sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità di controllo. Alcuni dei protocolli supportati permettono di specificare con la nota "Modo test" che l'insieme delle segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito delle prove sul posto della protezione. Questa annotazione indica quindi che non si tratta di segnalazioni di guasti reali. Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni mediante l'interfaccia di sistema ("Blocco di trasmissione"). Tale commutazione può essere eseguita per mezzo di ingressi binari, dal comando sul lato frontale del dispositivo oppure tramite l'interfaccia operatore o di servizio collegata a un PC. Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco di trasmissione sono descritte dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Test interfaccia di sistema Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI. A questo proposito, vengono visualizzati in una finestra di dialogo i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. In un'ulteriore colonna della finestra di dialogo si può stabilire un valore per tutte le segnalazioni che si vogliono controllare (ad es. segnalazione viene generata/segnalazione scompare) e generare così un messaggio in seguito all'immissione della password N. 6 (per menu di test dell'hardware). Il messaggio corrispondente viene generato e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio del SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie Le uscite e gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del SIPROTEC 4 possono essere controllati singolarmente mediante il DIGSI. Questo dispositivo può essere utilizzato, per es., durante la fase di messa in esercizio, per controllare il corretto cablaggio dell'impianto. In una finestra di dialogo sono rappresentati tutti gli ingressi e le uscite binari così come i LED con il loro stato attuale. Viene inoltre indicato quali comandi o segnalazioni sono parametrizzati sulla rispettiva componente hardware. In un'ulteriore colonna, previa immissione della password N. 6 (per menu di test hardware), è possibile forzare l'informazione nello stato opposto. Ogni singolo relè di uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo del cablaggio tra dispositivo di protezione e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè in questione. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". 222 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.35 Funzioni ausiliarie Generazione di una registrazione delle misure di test Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere eseguite prove di inserzione durante la messa in servizio. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test. Oltre alla possibilità di registrazione oscilloperturbografica mediante avviamento della protezione, il dispositivo 7UM61 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso l'informazione ">Trig.Wave.Cap." dev'essere parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto protetto. Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione) vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni oscilloperturbografiche, vale a dire che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto della rete. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 223 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi 2.36 Elaborazione dei comandi Nel SIPROTEC 4 7UM61 è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che permette di comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto. I comandi possono provenire da quattro fonti: • comando sul posto tramite il pannello operatore del dispositivo (eccetto che nella variante senza pannello operatore) • comando tramite DIGSI • comando a distanza tramite unità centrale (ad es. SICAM) • funzione automatica (ad es. mediante ingresso binario) Vengono supportati impianti di distribuzione a sbarra semplice e multipla. Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato solo dal numero di ingressi e uscite binarie disponibili. Il dispositivo offre un alto livello di sicurezza relativamente a manovre errate grazie a controlli di interblocco e può interagire con una vasta gamma di apparecchiature elettriche e con diversi modi operativi. 2.36.1 Apparecchiatura di controllo Il controllo di organi di manovra può essere effettuato dall'apposito pannello operatore, tramite l'interfaccia operativa, per mezzo di un personal computer e tramite l'interfaccia seriale e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato dagli ingressi e dalle uscite binarie esistenti. Casi di applicazione • Impianti di distribuzione a sbarra semplice o multipla Presupposti Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato da: ingressi binari esistenti uscite binarie esistenti 2.36.1.1 Descrizione delle funzioni Comando tramite SIPROTEC® 4 I tasti di navigazione ▲, ▼, W, X permettono di accedere al menu di comando e di selezionare qui l'organo di manovra da controllare. Dopo aver digitato una password, si apre una nuova finestra con possibilità di selezione di diverse opzioni (ad es. ON, OFF, Annulla) mediante i tasti ▼ e ▲. Segue quindi una richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER la manovra avrà luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, l'operazione viene interrotta. L'annullamento è possibile prima della conferma del comando oppure durante la selezione dell'interruttore mediante il tasto ESC. Se il comando di manovra viene rifiutato perché una della condizioni di interblocco non è soddisfatta, viene visualizzato sul display il motivo del rifiuto (cfr. anche Descrizione del sistema SIPROTEC® /1/). Questa segnalazione dev'essere confermata con Enter prima di eseguire un nuovo comando. 224 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Comando tramite DIGSI Il comando di organi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale da un personal computer con l'ausilio del programma di comando DIGSI. La procedura è riportata nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 (controllo impianti). Comando tramite interfaccia di sistema Il comando di organi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale di sistema e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. A questo scopo è necessario che la periferia necessaria esista fisicamente sia nell'apparecchio sia a livello dell'impianto. Inoltre, devono essere effettuate determinate impostazioni per l'interfaccia seriale (cfr. Descrizione del sistema SIPROTEC 4). 2.36.2 Tipi di comando L'apparecchio supporta i seguenti tipi di comando: 2.36.2.1 Descrizione delle funzioni Comandi di controllo Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di manovra dell'impianto e provocano una modifica di stato del processo: • comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e dispersori, • comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire il gradino di regolazione dei trasformatori • comandi di posizionamento con tempo parametrizzabile, ad es. per la regolazione di bobine di Petersen Comandi interni all'apparecchio Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie. Essi servono ad avviare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare all'apparecchio un cambiamento di stato • Comandi di "adattamento" che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al processo, quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es. in caso di mancanza di comunicazione col processo. Un cambio di stato viene indicato nello stato dell'informazione e può essere visualizzato. • Comandi di controllo flag (per l' "impostazione") che permettono di fissare lo stato di oggetti interni, ad es. cancellare / reinizializzare l'attivazione modo (remoto/locale), le commutazioni di parametri, i blocchi di trasmissione e conteggi. • Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di dati. • Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione supplementare "Stato di informazione" di oggetti di processo quali: – Inibizione dell'acquisizione – Blocco di un'uscita SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 225 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi 2.36.3 Percorso di comando Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un comando abbia luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente. Oltre ai controlli generali predefiniti si possono programmare ulteriori funzioni di interblocco per ogni organo di manovra. Infine, viene controllata anche l'esecuzione del comando. La sequenza completa di un comando viene descritta brevemente qui di seguito: 2.36.3.1 Descrizione delle funzioni Controllo della richiesta di un comando Devono essere rispettati i seguenti punti: • Immissione del comando, ad es. mediante il comando integrato – Verifica della password → diritto di accesso – Verifica del modo di commutazione (bloccato/sbloccato) → selezione delle caratteristiche di sbloccaggio • Verifiche dei comandi programmabili – Attivazione modo – Controllo della direzione di commutazione (confronto nominale-reale); – Protezione contro errori di commutazione, interblocco di baia (logica tramite CFC) – Protezione contro errori di commutazione, controllo stazione (centralizzato tramite SICAM) – Blocco di doppio comando (blocco di manovre parallele) – Blocco da protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione) • Verifiche dei comandi predefinite – Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta ed elaborazione del comando) – Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene rifiutato oppure ritardato) – Organo di manovra presente come uscita (quando un organo di manovra è programmato ma non è associato a un'uscita binaria il comando viene rifiutato) – Blocco di uscita (se un blocco di uscita è stato programmato per un oggetto ed è attivo al momento dell'emissione del comando, quest'ultimo viene rifiutato) – Modulo errori hardware – Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio comando) – Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè, il dispositivo verifica se un comando è già stato lanciato per i rispettivi relè di uscita). Supervisione dell'esecuzione dei comandi Vengono controllati: • Interruzione di un comando in seguito ad una richiesta di annullamento • Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di conferma) 226 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi 2.36.4 Protezione contro errori di commutazione Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la logica programmabile CFC. 2.36.4.1 Descrizione delle funzioni Controllo interbloccato/non interbloccato Nelle apparecchiature SIPROTEC 4, i controlli di comando programmabili vengono denominati comunemente "Interblocchi standard". Tali controlli possono essere attivati (controllo bloccato/controllo flag) oppure disattivati (sbloccati) mediante DIGSI. Per controllo non interbloccato o sbloccato si intende ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate non vengono verificate. Per controllo interbloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate vengono verificate nell'ambito del controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il comando viene rifiutato con una segnalazione seguita dal segno meno (ad es. „BF–“) e con una risposta di comando corrispondente. Nella seguente tabella sono riportati i tipi di comando possibili in un organo di manovra e le rispettive segnalazioni. I messaggi contrassegnati con *) vengono visualizzati nella forma illustrata solo sul display dell'unità e nelle segnalazioni di esercizio. In DIGSI invece, essi appaiono al livello delle segnalazioni spontanee. Tipo di comando Comando Causa Messaggio Comando processo Controllo CO CO +/– Comando di adattamento Adattamento MT MT+/– Comando di stato informazione, inibizione dell'acquisizione Inibizione dell'acquisizione ES ST+/– *) Comando di stato informazione, blocco Blocco di un'uscita uscita AS ST+/– *) Comando di annullamento CA CA+/– Annullamento Il segno "più" nel messaggio indica una conferma del comando. il risultato del comando è quello atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Il comando è stato rifiutato. Una lista delle possibili risposte di comando e delle cause è riportata nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. La figura seguente mostra un esempio di messaggi relativi all'esecuzione di un comando e delle relative risposte in seguito a una manovra dell'interruttore con esito positivo. Il controllo degli interblocchi può essere programmato separatamente per tutti gli apparecchi di manovra e i controlli flag. Altri azioni di controllo interne, quali sovrascritture manuali e annullamento, non vengono verificate e vengono realizzate indipendentemente dagli interblocchi. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 227 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Figura 2-81 Esempio di segnalazione di esercizio dopo comandi dell'interruttore Q0 Interblocco standard (preimpostato) Gli interblocchi standard dispongono per ogni organo di manovra dei seguenti controlli preimpostati che possono essere attivati oppure disattivati singolarmente mediante parametri: • Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione): il comando di commutazione viene rifiutato con emissione di un messaggio corrispondente quando l'interruttore si trova già in posizione. Quando è attivato, questo controllo è valido in caso di controllo interbloccato e non interbloccato. • Controllo stazione: per il controllo stazione, viene trasmesso all'unità centrale un comando impartito con attivazione modo = locale. Un organo di manovra soggetto a un controllo stazione non può essere comandato tramite DIGSI. • Interblocco di baia: i criteri logici, definiti con l'ausilio della logica CFC e memorizzati nel dispositivo, vengono interrogati e tenuti in considerazione nel caso di controllo interbloccato. • Blocco di protezione: I comandi di inserzione (ON) vengono rifiutati in caso di controllo interbloccato non appena una funzione di protezione del dispositivo segnala un guasto. I comandi di scatto, invece, possono essere sempre eseguiti. Tenere presente che anche gli avviamenti della protezione di sovraccarico segnalano un guasto e che il suo mantenimento provoca il rifiuto del comando di chiusura. Se si toglie l'interblocco, va però notato che il blocco di riavviamento per motori, in questo caso, non rifiuta automaticamente un comando di avviamento del motore. Il riavviamento dev'essere quindi bloccato con altri mezzi, ad es. può essere realizzato tramite l'interblocco di baia facendo uso della logica CFC. • Blocco di doppio comando: le manovre parallele sono interbloccate; durante una manovra non può averne luogo una seconda. • Attivazione modo LOCALE: un comando di commutazione del controllo locale (comando con controllo sorgente LOCALE) è consentito solo se il dispositivo è configurato in modo tale da permettere un controllo locale. • Controllo DIGSI: un comando di manovra di un dispositivo DIGSI con collegamento locale o remoto (comando con controllo sorgente DIGSI) è consentito solo se nel dispositivo è ammesso un comando a distanza (mediante parametrizzazione). La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con attivazione modo =REMOTO) vengono accettati dalll'apparecchio. I comandi che arrivano dal controllo a distanza vengono rifiutati. • Attivazione modo REMOTO: un comando di manovra del controllo a distanza (comando con controllo sorgente REMOTO) è consentito solo se l'apparecchio è configurato in modo tale da permettere un controllo a distanza. 228 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Figura 2-82 Interblocchi standard La parametrizzazione delle condizioni di interblocco con DIGSI è riportata nella seguente figura. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 229 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Figura 2-83 Finestra di dialogo DIGSI per la parametrizzazione delle condizioni di interblocco Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del dispositivo. Esse sono contrassegnate da lettere il cui significato è riportato nella seguente tabella. Tabella 2-14 Tipi di comando e rispettive segnalazioni Identificazioni di sblocco Identificazione (abbreviazione) Visualizzazione sul display Attivazione modo SV S Controllo stazione Zona /sist. interb. A Interblocco di baia FV F Interruttore già in pos. (contr. pos. interruttore) SI I Blocco da protezione SB B La seguente figura mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni di interblocco di tre organi di manovra. Le abbreviazioni utilizzate sono riportate nella precedente tabella. Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco parametrizzate. Figura 2-84 230 Esempio di condizioni di interblocco programmate SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Logica di abilitazione mediante CFC Per l'interblocco di baia, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della logica programmabile CFC. L'informazione "abilitazione" oppure "interblocco di baia" è messa a disposizione mediante le condizioni di abilitazione corrispondenti (ad es. "Abilitazione SG ON" e "Abilitazione SG OFF" con le informazioni: ON / OFF). Attivazione modo Per la selezione dell'autorizzazione di attivazione è disponibile la condizione di interblocco "attivazione modo", mediante la quale può essere selezionata la sorgente di comando autorizzata all'attivazione. Sono disponibili i campi di attivazione di seguito riportati con il seguente ordine di priorità: • LOCALE (Local) • DIGSI • REMOTO (Remote) L'oggetto "attivazione modo" serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando sul posto rispetto ai comandi remoti e al comando DIGSI. Nel 7UM61 l'attivazione modo può essere commutata tra "locale" e "remoto" tramite il pannello di comando, in seguito ad immissione di una password, oppure tramite CFC, anche mediante un ingresso binario e un tasto funzionale. L'oggetto "Controllo DIGSI" serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando mediante DIGSI. A questo scopo si tiene conto di un DIGSI con collegamento sia locale che remoto. La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC (locale oppure remoto) è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con attivazione modo = OFF oppure REMOTO) vengono accettati dal dispositivo. Se si interrompe la comunicazione del PC con DIGSI, il numero VD viene cancellato. L'ordine di comando viene verificato in funzione del controllo sorgente (com. eseg.) e della configurazione del dispositivo rispetto al valore/stato attuale di informazione degli oggetti "attivazione modo" e "controllo DIGSI" . Configurazione Attivazione modo disponibile si/no (generare oggetto corrispondente) Controllo DIGSI disponibile si/no (generare oggetto corrispondente) Oggetto specifico (ad es. organo di manovra) Attivazione modo LOCALE (controllo con comandi sul posto: si/no Oggetto specifico (ad es. organo di manovra) Attivazione modo REMOTO (controllo con comando LOCALE, REMOTO oppure DIGSI): si/no SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 231 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Tabella 2-15 Logica di interblocco Stato di informazione attuale attivazione modo Controllo DIGSI Comando con VQ3) = LOCALE Comando con VQ=LOCALE oppure REMOTO Comando con VQ=DIGSI LOCALE (ON) non controllato libero interbloccato 2) "interbloccato, poiché controllo LOCALE" interbloccato "DIGSI non controllato" LOCALE (ON) controllato libero interbloccato 2) "interbloccato, poiché controllo LOCALE" interbloccato 2) "interbloccato, poiché controllo LOCALE" REMOTO (OFF) non controllato interbloccato 1) "interbloccato, poiché controllo REMOTO" libero interbloccato "DIGSI non controllato" REMOTO (OFF) controllato interbloccato 1) "interbloccato, poiché controllo DIGSI" interbloccato 2) "interbloccato, poiché controllo DIGSI" libero 1) 2) 3) anche "libero" con: "Attivazione modo LOCALE (verifica con comandi sul posto): n" anche "libero" con: "Attivazione modo REMOTO (controllo con comando LOCALE, REMOTO oppure DIGSI): n" VQ = Controllo sorgente VQ = Auto: I comandi interni derivati (comandi generati via CFC) non sono soggetti all'attivazione modo e sono quindi sempre "liberi". Modo di controllo Il modo di controllo serve per attivare oppure disattivare le condizioni di interblocco programmate al momento della manovra. Sono definiti i seguenti modi (in locale): • Per comandi locali (VQ = LOCALE) – interbloccato (normale) oppure – non interbloccato (sbloccato). Nel 7UM61 il modo di controllo può essere commutato tra "interbloccato" e "non interbloccato" tramite il pannello di comando, in seguito ad immissione di una password, oppure tramite CFC, anche mediante un ingresso binario e un tasto funzionale. Sono definiti i seguenti modi (a distanza): • Per comandi remoti oppure da DIGSI (VQ = LOCALE, REMOTO oppure DIGSI) – interbloccato oppure – non interbloccato (sbloccato). Il rilascio in questo caso è effettuato mediante un comando separato. – Per i comandi CFC (VQ = Auto), consultare le indicazioni nel manuale CFC (modulo: BOOL to Command). 232 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Interblocchi di baia La considerazione degli interblocchi di baia (ad es. mediante CFC) comprende la realizzazione di interblocchi rilevanti ai fini del controllo per impedire manovre intempestive (quali ad es. sezionatore di linea, sezionatore di terra ecc.), nonché l'impiego di interblocchi meccanici nella sottostazione (ad es. porta AT aperta contro l'inserzione dell'interruttore) Per ogni organo di manovra è possibile configurare separatamente un interblocco per le posizioni ON e/o OFF dell'interruttore. L'informazione di abilitazione con "Apparecchio di manovra bloccato (OFF/NAKT/DIST) oppure abilitato (ON)" può essere utilizzata • direttamente tramite segnalazione singola o doppia, interruttore a chiave oppure segnalazione interna (controllo flag), oppure • con una logica di abilitazione mediante CFC Lo stato attuale viene interrogato alla richiesta di comando e viene aggiornato ciclicamente. L'associazione viene effettuata mediante "Oggetto abilitazione comando ON/comando OFF". Controllo stazione Si tiene conto degli interblocchi dell'impianto (configurazione mediante l'unità centrale). Blocco di doppio comando Ha luogo un interblocco di manovre parallele. Quando si genera un comando, tutti gli oggetti di comando subordinati al blocco vengono verificati per accertare se vi è un comando in corso. Durante l'esecuzione di un comando, il blocco è attivo per tutti gli altri comandi. Blocco da protezione Ha luogo un interblocco delle manovre mediante funzioni di protezione. Le funzioni di protezione bloccano, in posizione ON oppure OFF, determinati comandi di commutazione separatamente per ogni organo di manovra. Un blocco da protezione richiesto genera un "blocco posizione ON" per l'interblocco di comando di inserzione, un "blocco posizione OFF" per l'interblocco di un comando di scatto. All'attivazione di un blocco da protezione un comando in corso viene interrotto immediatamente. Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione) Nel caso di un comando di commutazione, la protezione confronta lo stato attuale dell'organo di manovra con lo stato richiesto. Se un interruttore è già in posizione ON e si prova ad effettuare un comando di chiusura (ON), quest'ultimo viene rifiutato con la risposta di servizio "Stato nominale uguale a stato reale". Organi di manovra in posizione di guasto non vengono bloccati a livello software. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 233 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Bypass interblocchi Il bypass di interblocchi programmati al momento della manovra ha luogo all'interno del dispositivo mediante caratteristiche di sblocco dell'ordine di comando oppure in forma generale, tramite i cosiddetti modi di controllo. • VQ=LOCALE – I modi di controllo "interbloccato" e "non interbloccato" possono essere commutati nel 7UM61 dal pannello operatore dopo aver immesso una password. • REMOTO e DIGSI – I comandi di SICAM oppure di DIGSI vengono sbloccati per mezzo di un modo di controllo globale REMOTO. Per realizzare uno sblocco è necessario inviare una richiesta separata. Lo sblocco è valido solo per una manovra e solo per comandi della stessa origine. – Richiesta: comando verso l'oggetto "Modo di controllo REMOTO", ON – Richiesta: comando verso "organo di manovra" • comandi derivati via CFC (comandi automatici, VQ = Auto): – il comportamento viene definito nel modulo CFC ("Bool to Command") mediante configurazione 2.36.5 Memorizzazione/acquisizione dei comandi Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo vengono inviate, indipendentemente dal loro ulteriore impiego e dal loro trattamento successivo, alla funzione di elaborazione messaggi. Ognuno di questi messaggi contiene un'informazione relativa alla sua origine. Se sono state rispettivamente impostate (configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel protocollo delle segnalazioni di esercizio. Presupposti La lista delle possibili risposte e del loro significato nonché la descrizione dei tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione degli organi di manovra oppure al posizionamento superiore/inferiore dei gradini del trasformatore, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. 2.36.5.1 Descrizione Conferma del comando a livello del comando integrato Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una risposta di servizio corrispondente e vengono visualizzate quindi sul display. Conferma dei comandi locale/remoto/Digsi Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI vengono trasmesse indipendentemente dalla configurazione (programmazione su interfaccia seriale). La conferma del comando non ha luogo mediante una risposta di servizio come per il comando locale, ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni. 234 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi Supervisione delle segnalazioni L'elaborazione dei comandi esegue, per tutte le procedure di comando con segnalazione, una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene avviato un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se l'organo di manovra ha raggiunto la posizione desiderata entro tale tempo. All'arrivo della segnalazione il tempo di supervisione viene fermato. Se non viene emessa nessuna segnalazione, viene visualizzata la risposta di servizio "Com. fuori tempo" e la procedura viene interrotta. Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro segnalazioni. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della segnalazione di conferma (Disp. rit. OK) dell'organo di manovra interessato oppure con l'emissione di un messaggio alla conclusione del comando (nel caso di comandi senza segnalazione di processo). Il segno "più" nella segnalazione di risposta indica una conferma del comando. Il comando è stato concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Emissione del comando / eccitazione relè I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di organi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore dei gradini del trasformatore, sono descritti nella programmazione in /1/ . ■ SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 235 Funzioni 2.36 Elaborazione dei comandi 236 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3 Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Tale personale deve avere esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in materia di sicurezza. È possibile che si rendano necessari alcuni adattamenti dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie, l'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore) deve essere inserito e messo in servizio. 3.1 Montaggio e collegamento 238 3.2 Controllo dei collegamenti 260 3.3 Messa in servizio 267 3.4 Attivazione dell'apparecchio 295 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 237 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento 3.1 Montaggio e collegamento In generale AVVERTENZA Fare attenzione che trasporto, stoccaggio, installazione o montaggio vengano effettuati correttamente. La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali all'apparecchiatura. Il funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto adeguato nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità alle avvertenze e alle istruzioni contenute nel presente manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali di installazione e di sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). 3.1.1 Indicazioni per la programmazione Premesse Per il montaggio e il collegamento devono essere soddisfatte le seguenti premesse e limitazioni: Il controllo dei dati nominali dell'apparecchio consigliati nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ è stato effettuato e la loro concordanza con i dati dell'impianto è stata verificata. Varianti di collegamento Gli schemi generali sono riportati nell'appendice A.2. Esempi di collegamento per trasformatori amperometrici e voltmetrici sono riportati nell'appendice A.3. È necessario verificare che la parametrizzazione dei Dati di Impianto 1 (Power System Data 1) (paragrafo 2.3) corrisponda ai collegamenti. Correnti / tensioni Gli schemi di collegamento sono riportati in appendice. Esempi delle possibili connessioni dei trasformatori amperometrici e voltmetrici per collegamento diretto su sbarra (indirizzo 272 SCHEME = Busbar) e per collegamento tramite trasformatore elevatore (indirizzo 272 = Unit transf.) sono riportati nell'appendice A.3. In tutti gli esempi i centri stella dei trasformatori amperometrici sono riportati in direzione dell'oggetto da proteggere, cosicché va impostato l'indirizzo 210 CT Starpoint = towards machine. Negli esempi di collegamento l'ingresso UE dell'apparecchio è collegato all'avvolgimento a triangolo aperto di trasformatori di tensione. Dev'essere quindi impostato l'indirizzo 223 UE CONNECTION = broken delta. Un collegamento standard con più generatori connessi direttamente su una sbarra è riportato nell'appendice A.3. La corrente di terra può essere aumentata tramite un trasformatore di terra collegato alla sbarra (max. ca. 10 A) e permette, in questo modo, una zona di protezione fino al 90%. La corrente di terra può essere rilevata tramite trasformatore toroidale per raggiungere la sensibilità necessaria. La tensione omopolare può essere utilizzata per procedimenti di avviamento fino alla sincronizzazione quale criterio di messa a terra. 238 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Il fattore 213 FACTOR IEE considera la trasformazione tra lato primario e secondario del trasformatore sommatore di corrente per l'uso dell'ingresso di corrente sensibile nell'esempio di collegamento corrispondente. Esempio: Trasformatore sommatore di corrente . 60 A/1 A Adattamento al rilevamento sensibile della corrente di terra: FACTOR IEE = 60 Nell'esempio di collegamento "Collegamento diretto su sbarra con messa a terra a bassa resistenza ohmica“ in appendice, il centro stella del generatore è collegato a terra a bassa resistenza ohmica. Per evitare correnti di circolazione (terza armonica), in caso di più generatori la resistenza dovrebbe essere collegata ad un solo generatore. Per il rilevamento selettivo dei guasti a terra, l'ingresso sensibile di corrente di terra IEE è connesso al conduttore di ritorno comune delle due serie di TA (misura della differenza di corrente). I trasformatori amperometrici vanno collegati a terra in un solo punto Si ha l'impostazione FACTOR IEE = 1. Per questo collegamento è particolarmente adatto un trasformatore di corrente compensato DE (compensazione di spira). Nell'esempio di collegamento "Collegamento tramite trasformatore elevatore con centro stella isolato“ in appendice, il rilevamento di guasti a terra ha luogo tramite la tensione omopolare. Per evitare interventi intempestivi in caso di guasti a terra in rete, è prevista una resistenza di carico sull'avvolgimento a triangolo aperto. L'ingresso UE del dispositivo è collegato mediante un partitore di tensione all'avvolgimento a triangolo aperto di un trasformatore di terra (indirizzo 223 UE CONNECTION = broken delta). Il fattore 225 Uph / Udelta si regola secondo la trasformazione della tensione del lato secondario: Tra gli avvolgimenti secondari il fattore è pertanto pari a 3/√3 = 1,73. Per altri rapporti di trasformazione, ad es. con misura diretta della tensione omopolare tramite trasformatori interconnessi, questo fattore dovrà essere adeguatamente modificato. Il fattore 224 FACTOR UE considera la trasformazione completa tra la tensione primaria e la tensione ai poli addotta all'apparecchio, comprendendo quindi anche il partitore di tensione collegato in serie. Con una tensione del trasformatore nominale primaria di 6,3 kV, una tensione secondaria di 500 V con spostamento completo e un partitore di tensione di 1:5, questo fattore è ad esempio Per maggiori indicazioni vedere paragrafo 2.3, in “Rapporto di trasformazione UE” Nell'esempio di collegamento "Collegamento a blocco con trasformatore nel centro stella“ in appendice, l'abbassamento della tensione di disturbo dei guasti a terra sul lato della rete rileva una resistenza di carico collegata al centro stella del generatore. La corrente di terra massima viene limitata a circa 10 A. L'esecuzione può essere una resistenza primaria o secondaria con trasformatore del punto neutro. Per evitare una resistenza secondaria piccola, il rapporto di trasformazione del trasformatore del centro stella va tenuto basso. L'elevata tensione secondaria da ciò determinata può essere abbassata tramite un partitore di tensione. L'indirizzo 223 UE CONNECTION viene impostato su neutr. transf.. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 239 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento La figura "Collegamenti del trasformatore voltmetrico per due trasformatori voltmetrici in collegamento a U“ nell'appendice A.3 mostra come avviene il collegamento con due soli trasformatori voltmetrici in collegamento a V sul lato dell'impianto. La figura "Motore asincrono“ nell'appendice A.3 mostra un collegamento tipico della protezione ad un grande motore asincrono. Le tensioni per la supervisione della tensione e della tensione omopolare vengono, di regola, prelevate dalla sbarra. Se alla sbarra sono collegati più motori, i guasti a terra unipolari possono essere rilevati con la protezione di guasto a a terra, consentendo in tal modo di effettuare scatti selettivi. Per il rilevamento della corrente di terra viene impiegato un trasformatore toroidale. Il fattore 213 FACTOR IEE considera la trasformazione tra lato primario e secondario del trasformatore sommatore di corrente per l'uso dell'ingresso di corrente IEE. Ingressi e uscite binarie Le possibilità di configurazione degli ingressi e delle uscite binari, ovvero l'adattamento individuale all'impianto, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Le preimpostazioni di fabbrica sono riportate all'appendice A.4. Controllare anche che le strisce con le diciture sulla parte frontale corrispondano alle funzioni di segnalazione attribuite. Commutazione del gruppo di parametri Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari, bisogna osservare le indicazioni seguenti: • Per la parametrizzazione sul pannello operatore tramite DIGSI, all'indirizzo 302 CHANGE l'opzione dev'essere selezionata attraverso Binary Input. • Per il comando di due gruppi di parametri basta un ingresso binario, cioè l'ingresso „>Param. Selezione1“. • Per la configurazione dell'ingresso binario in collegamento normalmente aperto, cioè con tensione attiva (H attiva) questo significa: - non attivato: set parametri A - attivato: set parametri B • Il segnale di comando deve essere costantemente presente e/o costantemente non presente, affinché il gruppo di parametri selezionato sia e rimanga attivo. Supervisione del circuito di scatto Per la supervisione del circuito di scatto si consiglia il collegamento con due ingressi binari (vedi par. 2.29). Gli ingressi binari non devono avere connessione comune e la soglia di intervento deve rimanere chiaramente al di sotto della metà del valore nominale della tensione continua di comando. Per l'impiego di solo un ingresso binario, bisogna inserire un resistore R al posto del secondo ingresso binario (vedi par. 2.29). Tenere conto dei lunghi tempi di reazione di ca. 300 s. Il calcolo è riportato al paragrafo 2.29.2. 240 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.2 Modifiche dell'hardware 3.1.2.1 In generale In generale Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi necessario ad esempio in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o alla terminazione di interfacce seriali. Se si effettuano addattamenti, tenere in ogni caso conto delle indicazioni di questo paragrafo. Tensione ausiliaria Esistono diversi range di entrata per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione in appendice). Le versioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220 V, AC 115 V possono essere adattate modificando dei ponticelli ad innesto. L'attribuzione di questi ponticelli ai range di tensione nominale e la loro disposizione sul circuito stampato sono descritte in questo capitolo, al titolo a margine "Modulo processore B-CPU". Alla consegna dell'apparecchio, tutti i ponticelli sono impostati correttamente secondo le indicazioni di targa e non devono essere più modificati. Contatto di anomalia Il contatto di anomalia dell'apparecchio è realizzato come contatto di commutazione che può essere connesso a scelta come contatto NC o come contatto NA tramite un ponticello a innesto (X40) ai collegamenti F3 e F4 dell'apparecchio. L'attribuzione dei ponticelli a innesto al tipo di contatto e la disposizione dei ponticelli sono descritte in questo paragrafo, al titolo al margine "Modulo processore B–CPU“. Correnti nominali I trasduttori di ingresso dell'apparecchio sono impostati tramite commutazione di carico su una corrente nominale di 1A o 5A. La posizione dei ponticelli a innesto viene effettuata in fabbrica conformemente alle indicazioni di targa. L'assegnazione dei ponticelli a innesto alla corrente nominale e la disposizione dei ponticelli sono descritte in questo paragrafo al titolo a margine "Modulo di ingresso/uscita C–I/O –2" Tutti i ponticelli devono avere impostazione unitaria per una corrente nominale, vale a dire un ponticello (da X61 a X64) per ognuno dei trasduttori di ingresso e in aggiunta il ponticello X60 in comune. Se si dovesse in via del tutto eccezionale effettuare una modifica, non bisogna tralasciare di comunicarla all'apparecchio anche tramite il parametro 212 CT SECONDARY nei dati d'impianto (vedi par. 2.3). Nota La posizione dei ponticelli deve concordare con le correnti nominali secondarie dell'apparecchio programmate all'indirizzo 212. In caso contrario, l'apparecchio va in anomalia ed emette un segnalazione di guasto. Tensione di comando per gli ingressi binari Gli ingressi binari vengono impostati dal produttore in modo tale da utilizzare come grandezza di comando una tensione della stessa ampiezza della tensione di alimentazione. Per valori nominali differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto può rendersi necessaria la modifica della soglia di intervento degli ingressi binari. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 241 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni volta un ponticello. L'assegnazione dei ponticelli agli ingressi binari e la loro disposizione fisica seguono in questo paragrafo. Nota Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e un resistore) sono collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve trovarsi chiaramente al di sotto della metà della tensione di comando nominale. Tipo di contatto per relè di uscita Moduli di ingresso/uscita possono contenere relè il cui contatto può essere impostato, a scelta, come contatto NA o contatto NC. A questo scopo bisogna spostare un ponticello. I relè e i moduli per i quali ciò è valido sono descritti in questo paragrafo al titolo a margine "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O –2“ e "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O–1“. Sostituzione di interfacce Le interfacce seriali sono sostituibili solo negli apparecchi a montaggio incassato o in armadio. In questo capitolo, al titolo a margine "Sostituzione di moduli interfaccia”, viene descritto quali sono questi moduli e come vanno sostituiti. Resistenze di terminazione per RS485 e Profibus DP (elettrico) Per una trasmissione dei dati sicura, il bus RS 485 o il Profibus DP elettrico deve terminare rispettivamente all'ultimo apparecchio del bus con resistenze. A questo scopo, sono previste resistenze di terminazione sul circuito stampato del modulo del processore B–CPU e sul modulo interfaccia RS 485 o Profibus DP elettrico che possono essere inserite tramite ponticelli a innesto. Si può ricorrere ad una delle tre possibilità. La disposizione dei ponticelli sul circuito stampato del modulo del processore B-CPU è descritta in questo paragrafo al titolo a margine "Modulo processore B-CPU" e quella sui moduli interfaccia al titolo a margine "Interfacce seriali con capacità bus" Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento. Alla consegna dell'apparecchio le resistenze di terminazione sono disinserite. Pezzi di ricambio Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso di mancanza della tensione di alimentazione mantiene i dati caricati nella memoria RAM, e il fusibile dell'alimentazione di corrente interna. La loro disposizione fisica si ricava dalle figure 3-3 e 3-4. I dati del fusibile sono impressi sul modulo accanto al fusibile. Per la sostituzione, tenere conto delle indicazioni riportate nella Descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/, sotto "Misure di manutenzione“ e "Riparazioni“. 3.1.2.2 Smontaggio Smontaggio dell'apparecchio Nota La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo. 242 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi di comando oppure sostituzione di moduli, sostituzione della batteria tampone o del fusibile per correnti deboli, procedere nel modo seguente: CAUTELA Fare attenzione quando si modificano elementi del circuito stampato che riguardano i dati nominali dell'apparecchio La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non concordano più con l'apparecchio. Se in casi eccezionali una tale modifica dovesse essere necessaria, è indispensabile contrassegnare in questo senso l'apparecchio in modo chiaro e ben evidente. A questo scopo sono a disposizione etichette autoadesive che possono essere usate quale targa supplementare. Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi di comando oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente: • Preparare la postazione di lavoro: preparare un piano di appoggio adatto per componenti che possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono inoltre necessari i seguenti utensili: – un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm, – un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1, – una chiave a tubo con ampiezza 4,5mm. • Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore del connettore DSUB ai posti "A" e "C". Ciò non va fatto nel modello a montaggio sporgente. • Se l'apparecchio accanto alle interfacce del posto "A" ha ulteriori interfacce ai posti "B" e/o "C", devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale.Ciò non va fatto nel modello a montaggio sporgente. • Rimuovere le coperture del frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano così accessibili. • Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione. Lavori ai connettori a spina CAUTELA Fare attenzione alle scariche elettrostatiche La mancata osservanza può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura. Bisogna assolutamente evitare scariche elettrostatiche attraverso i collegamenti dei componenti, i circuiti stampati e i connettori a spina toccando preventivamente le parti metalliche collegate a terra. Non inserire o estrarre i connettori sotto tensione! Osservare quanto segue: • Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore B-CPU (1) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore in alto e in basso, in modo che il connettore a spina del cavo a nastro piatto venga premuto fuori. • Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore B-CPU (1) e i moduli di ingresso/uscita (a seconda del modello ordinato (2) e (4)). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 243 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento • Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di scariche elettrostatiche. Per il modello a montaggio sporgente bisogna considerare che per tirare il modulo del processore B-CPU è necessario usare un po' di forza per via dei connettori a spina. • Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponticelli come riportato nelle figure da 3-3 a 3-6. La disposizione dei moduli per la grandezza 1/3 della custodia è riportata alla figura 3-1 e quella per la grandezza 1/2 alla figura 3-2. Figura 3-1 244 7UM611: Vista frontale grandezza custodia 1/3 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-2 3.1.2.3 7UM612: Vista frontale grandezza custodia 1/2 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita) Interruttori su circuiti stampati Modulo processore B–CPU per 7UM61.../BB Esistono due versioni del modulo processore B–CPU che si distinguono per disposizione e impostazione dei ponticelli. Per apparecchi fino al modello 7UM61.../BB il layout del circuito stampato per il modulo processore B–CPU è riportato nella figura seguente. La posizione del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1) si ricavano ugualmente dalla figura sottostante. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 245 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-3 Modulo processore CPU con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo delle impostazioni. Per gli apparecchi fino al modello 7UM61.../BB i ponticelli per la tensione nominale impostata dell'alimentazione ausiliaria integrata devono essere concordi con quanto riportato nella tabella 31, la posizione di riposo del contatto di anomalia deve concordare con la tabella 3-2 e le tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 con la tabella 3-3. Tabella 3-1 Posizione dei ponticelli della tensione nominale dell'alimentazione ausiliaria integrata sul modulo processore B-CPU per 7UM61.../BB Ponticello Tensione nominale DC 60/110/125 V DC 110/125/220/250 V DC 24/48 V AC 115 V X51 1–2 2–3 X52 1–2 e 3–4 2–3 X53 1–2 2–3 sono intercambiabili 246 Ponticelli X51 - X53 non applicato non modificabile SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-2 Ponticelli della posizione di riposo del contatto di anomalia sul modulo del processore B–CPU per 7UM61.../BB Ponticello Posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa Impostazione di fabbrica X40 1–2 2–3 2–3 Tabella 3-3 1) 2) Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 sul modulo del processore B–CPU per 7UM61.../BB Ingressi binari Ponticello Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) IB1 X21 L H IB2 X22 L H IB3 X23 L H IB4 X24 L H IB5 X25 L H IB6 X26 L H IB7 X27 L H Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 220 V e AC 115 V Modulo processore B–CPU per 7UM61.../CC Per apparecchi a partire da 7UM61.../CC il layout del circuito stampato è riportato nella figura seguente. La posizione del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1) si ricavano ugualmente dalla figura sottostante. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 247 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-4 Modulo processore B-CPU per apparecchi a partire da .../CC con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo delle impostazioni Per gli apparecchi dal modello 7UM61.../CC i ponticelli per la tensione nominale impostata dell'alimentazione ausiliaria integrata devono essere concordi con quanto riportato nella tabella 3-4, la posizione di riposo del contatto di anomalia deve concordare con la tabella 3-5 e le tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 con la tabella 3-6. Tabella 3-4 Posizione dei ponticelli della tensione nominale dell'alimentazione ausiliaria integrata sul modulo processore B–CPU per 7UM61.../CC Ponticello Tensione nominale DC 60/110/125 V DC 220/250 V DC 24/48 V AC 115/230 V 248 X51 1–2 2–3 1–2 X52 1–2 e 3–4 2–3 non applicato X53 1–2 2–3 non applicato SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-5 Ponticelli della posizione di riposo del contatto di anomalia sul modulo del processore B-CPU per apparecchi 7UM61.../CC Ponticello Posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa Impostazione di fabbrica X40 1–2 2–3 2–3 Tabella 3-6 1) 2) Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 sul modulo del processore B–CPU per 7UM61.../CC Ingressi binari Ponticello Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) IB1 X21 L H IB2 X22 L H IB3 X23 L H IB4 X24 L H IB5 X25 L H IB6 X26 L H IB7 X27 L H Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione DC 220/250 V e AC 115/230 V Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 è riportato nella figura sottostante. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 249 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-5 Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo dell'impostazione Nell'esecuzione 7UM612, per il modulo di ingresso/uscita C–I/O–1 l'uscita binaria UB 4 può essere configurata come contatto NC o contatto NA (vedi anche schemi generali in appendice al par.A.2). Tabella 3-7 250 Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè per UB$ Ponticello Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto NC) Impostazione di fabbrica X40 1–2 2–3 1–2 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-8 1) 2) 3) Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB8 a IB15 sul modulo di ingresso/uscita C– I/O–1 nel 7UM612 Ingressi binari Ponticello Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) IB8 X21/X22 L M H IB9 X23/X24 L M H IB10 X25/X26 L M H IB11 X27/X28 L M H IB12 X29/X30 L M H IB13 X31/X32 L M H IB14 X33/X34 L M H IB15 X35/X36 L M H Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 220 V e AC 115 V Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250 V I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso / uscita C-I/O-1 servono a impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna. I punti nei quali sono montati i moduli si ricavano dalle figure da 3-1 a 3-2. Tabella 3-9 Posizione ponticelli degli indirizzi del modulo di ingresso/uscita C–I/O–1 per il 7UM612 Ponticello Stato di fornitura X71 L X72 H X73 H Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 è riportato nella figura seguente. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 251 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-6 Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 con rappresentazione dei ponticelli necessari al controllo delle impostazioni Il contatto del relè per l'uscita binaria UB17 può essere configurato come contatto NA o contatto NC (vedi anche schemi generali in appendice, al paragrafo A.2): Tabella 3-10 Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè per UB17 Ponticello Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto NC) Impostazione di fabbrica X41 1–2 2–3 1–2 Le correnti nominali impostate dei trasduttori di ingresso di corrente vengono controllate sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-2. Tutti i ponticelli devono avere impostazione unitaria per una corrente nominale, vale a dire un ponticello (da X61 a X63) per ognuno dei trasduttori di ingresso e in aggiunta il ponticello X60 in comune. Il ponticello X64 manca, in quanto ogni esecuzione del 7UM61 dispone di un ingresso sensibile di corrente di terra (trasduttore d'ingresso T8). 252 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso / uscita C-I/O-2 servono a impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna. Tabella 3-11 3.1.2.4 Posizione ponticelli degli indirizzi del modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 Ponticello Stato di fornitura X71 1-2 (H) X72 1-2 (H) X73 2-3 (L) Moduli interfaccia Sostituzione di moduli interfaccia I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processore B–CPU ((1) nelle figure 3-1 e 3-2). La figura sottostante mostra il circuito stampato con la disposizione dei moduli SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 253 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-7 Modulo processore CPU con moduli interfaccia Osservare che: • La sostituzione dei moduli interfaccia è possibile solamente su apparecchi a montaggio incassato o in armadio. Negli apparecchi a montaggio sporgente con morsettiera doppia la sostituzione può essere effettuata solo in fabbrica. • Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è ordinabile in base al codice di ordinazione, vedere anche l'appendice A.1. 254 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-12 Moduli di sostituzione per interfacce Interfaccia Posizione di montaggio / Port Modulo di sostituzione RS232 RS485 LWL 820 nm Profibus DP RS485 Interfaccia di sistema B Profibus DP anello doppio Modbus RS485 Modbus 820 nm DNP3.0, RS485 DNP 3-0 820 nm RS232 Interfaccia di servizio C RS485 FO 820 nm I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati in appendice al paragrafo A.1. Terminazione Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza terminale inserita. Per il 7UM621 ciò riguarda le varianti con interfacce RS485 o Profibus. Le resistenze di terminazione sono collocate sul modulo interfaccia RS485 o Profibus, che si trova sul modulo del processore B–CPU ((1) nelle figure 3-1 e 3-2) o direttamente sul circuito stampato del modulo del processore B–CPU (vedi titolo a margine "Modulo processore B–CPU", tabella 3-2). La figura 3-7 mostra il circuito stampato del B–CPU con la disposizione dei moduli. Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato nella figura 3-8, quello per l'interfaccia Profibus nella figura 3-9. Alla consegna i ponticelli sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano disinserite. È necessario che entrambi i ponticelli di un modulo siano sempre inseriti nello stesso modo. Figura 3-8 Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione quale interfaccia RS485 comprese le resistenze di terminazione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 255 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-9 Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione delle resistenze di terminazione dell'interfaccia Profibus (FMS e DP), DNP 3.0 e Mobdus L'inserzione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (ad es. sul modulo di collegamento). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 e/o Profibus o direttamente sul circuito stampato del modulo del processore B–CPU devono essere disinserite. Esiste la possibilità di trasformare l'interfaccia RS485 in un'interfaccia RS232 permutando dei ponticelli e viceversa. Le posizioni dei ponticelli per le alternative RS232 o RS485 (secondo la figura 3-8) si ricavano dalla tabella seguente. Tabella 3-13 Configurazione per RS232 o RS485 sul modulo interfaccia Ponticello X5 X6 X7 X8 X10 X11 X12 X13 RS232 1-2 1-2 1-2 1-2 1-2 2-3 1-2 1-2 RS485 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 1-2 1-2 I ponticelli da X5 a X10 devono essere inseriti nello stesso modo! Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione. 3.1.2.5 Assemblaggio Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti: • Inserire con cautela i moduli nella custodia. I punti nei quali sono montati i moduli si ricavano dalle figure da 3-1 a 3-2. Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei moduli quando si inserisce il modulo del processore B–CPU per facilitare l'inserimento nei connettori. • Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/uscita I/O e poi sul modulo del processore B-CPU. Fare attenzione a non piegare le spine di connessione! Non forzare! • Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore B-CPU e frontalino sul connettore del frontalino. • Premere i bloccaggi dei connettori. • Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla custodia con le viti. • Inserire nuovamente le coperture. • Riavvitare le interfacce sul lato posteriore dell'apparecchio. Ciò non va fatto nei modelli a montaggio sporgente. 256 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.3 Montaggio 3.1.3.1 Montaggio incassato A seconda del modello, la grandezza della custodia può essere 1/3 oppure 1/2. • Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 o 6 fori nell'angolare di fissaggio. • Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 viti. Per le dimensioni vedere paragrafo 4.26. • Rimettere le 4 coperture. • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2. • Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti a filo con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili, devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema SIPROTEC /1/. Figura 3-10 Montaggio incassato di un 7UM611 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 257 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.3.2 Montaggio incassato su telaio o in armadio La grandezza custodia 1/3 e 1/2 ha 4 coperture e 4 fori di fissaggio. Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 barre di fissaggio. I numeri di ordinazione sono riportati in appendice sotto A.1. • Dapprima avvitare senza stringere le due barre di fissaggio nel telaio o nell'armadio con rispettivamente 4 viti. • Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 fori nell'angolare di fissaggio. • Fissare l'apparecchio alle barre di fissaggio con 4 viti. • Rimettere le 4 coperture. • Stringere bene le 8 viti delle barre di fissaggio nel telaio o armadio. • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del conduttore di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2. • Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia seguendo lo schema.Nel caso di collegamenti a filo con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili, devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Figura 3-11 258 Montaggio di un 7UM61 (grandezza custodia 1/3) in un telaio o armadio SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-12 3.1.3.3 Montaggio di un 7UM612 (grandezza custodia 1/2) in un telaio o armadio Montaggio sporgente Eseguire il montaggio effettuando le seguenti operazioni: • Fissare l'apparecchiatura sul quadro elettrico per mezzo di 4 viti. Per le dimensioni vedi Dati tecnici al paragrafo 4.26. • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul morsetto di terra del dispositivo. La sezione del conduttore di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2. • In alternativa, è possibile predisporre la suddetta messa a terra sulla superficie di terra laterale con l'ausilio di almeno una vite M4. • Effettuare i collegamenti seguendo lo schema tramite morsetti a vite, collegamenti a fibra ottica e moduli elettrici di comunicazione attraverso l'alloggiamento del pulpito. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema SIPROTEC 4. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 259 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti 3.2 Controllo dei collegamenti 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce Occupazioni pin Le tabelle seguenti mostrano le occupazioni pin delle diverse interfacce seriali dell'apparecchio, dell'interfaccia di sincronizzazione. La posizione dei collegamenti si desume dalla figura seguente. Figura 3-13 Connettori DSUB a 9 poli Interfaccia operatore Utilizzando il cavo di connessione consigliato (per la sigla di ordinazione vedi appendice) è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra l'apparecchio SIPROTEC 4 e il PC e/o il laptop. Interfaccia di sistema Nei modelli con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale è necessario controllare la linea di trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo visivo della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232 e nell'interfaccia a fibra ottica ogni collegamento è predisposto per una direzione di trasmissione. Per questa ragione l'uscita dei dati di un apparecchio deve essere collegata all'ingresso dei dati dell'altro apparecchio e viceversa. I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN 66020 e ISO 2110. • TxD = uscita dati • RxD = ingresso dati • RTS = richiesta invio • CTS = abilitazione invio • GND = potenziale di terra La schermatura dei cavi viene collegata a terra a entrambe le estremità. In ambiente ad alto carico di CEM si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il GND in una coppia di fili separati, schermati singolarmente. 260 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti Tabella 3-14 N. pin Occupazione del connettore DSUB sulle diverse interfacce Interf. oper. RS232 2 RxD RxD – – 3 TxD TxD A/A’ (RxD/TxD–N) B/B’ (RxD/TxD–P) A 4 – – – CNTR–A (TTL) RTS (livello TTL) 5 GND GND C/C’ (GND) C/C’ (GND) GND1 6 – – – +5 V (carico max. <100 mA) VCC1 7 _ RTS – 1) – – 8 _ CTS B/B’ (RxD/TxD–P) A/A’ (RxD/TxD–N) B 9 – – – – – 1 RS485 Profibus DP slave, RS485 DNP3.0 Modbus, RS485 Schermatura (con estremità collegata elettricamente) 1) – Il pin 7 reca anche con funzionamento come interfaccia RS 485 il segnale RTS con livello RS 232. Il pin 7 non può pertanto essere collegato! Terminazione L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento semi-duplex con i segnali A/A' e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no. I ponticelli per le resistenze di terminazione si trovano sul modulo interfaccia RS485 (vedi figura 38) o Profibus RS485 (vedi figura 3-9). La connessione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento). In questo caso le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo devono essere disinserite. Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no. Interfaccia sincronizzazione orologio Possono essere elaborati a scelta segnali di sincronizzazione dell'orologio per 5 V, 12 V o 24 V, se questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella seguente. Tabella 3-15 1) Occupazione del connettore DSUB dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio N. pin Denominazione Significato del segnale 1 P24_TSIG Ingresso 24 V 2 P5_TSIG Ingresso 5 V 3 M_TSIG Conduttore di ritorno 4 – 1) – 1) 5 SCHERMATURA Potenziale di schermatura 6 – – 7 P12_TSIG Ingresso 12 V 8 P_TSYNC 1) Ingresso 24 V 1) 9 SCHERMATURA Potenziale di schermatura occupato, ma non utilizzabile L'occupazione del collegamento dell'interfaccia sincronizzazione orologio per apparecchi a montaggio sporgente è rappresentata in appendice. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 261 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti Fibre ottiche AVVERTENZA Radiazioni laser! Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche! La trasmissione attraverso collegamento con fibra ottica è particolarmente insensibile alle interferenze elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione galvanica del collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono contrassegnati mediante simboli. Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è stato preimpostato con "Luce spenta". Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò avviene tramite il programma di comando DIGSI, come riportato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. 3.2.2 Controllo dei collegamenti dell'apparecchio In generale Il controllo dei collegamenti dell'apparecchio deve garantire la correttezza dell'integrazione della protezione, ad es. nell'armadio. Ciò comprende tra l'altro il controllo del cablaggio e della funzionalità conformemente agli schemi, il controllo visivo del sistema di protezione e una verifica di funzionamento semplificata della protezione. Alimentazione a tensione ausiliaria Prima di essere messo in tensione per la prima volta, l'apparecchio dovrebbe essere posizionato nel luogo di installazione per almeno due ore, in modo da assicurare una stabilizzazione della temperatura ed evitare la formazione di umidità e di condensa. Nota In caso di alimentazioni ridondanti il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione con guasto a terra doppio. Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare la polarità e il valore della tensione sui morsetti della protezione o sui moduli di collegamento. Controllo visivo Controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi, della qualità dei collegamenti ecc. e della messa a terra degli apparecchi. Prova secondaria Il controllo delle singole funzioni di protezione relativamente all'esattezza dei valori di intervento e delle caratteristiche non dovrebbe essere parte integrante di questa verifica. A differenza della protezione elettronica analogica e/o elettromeccanica, non è necessario effettuare tale controllo delle funzioni di protezione ai fini della verifica dell'apparecchio, dal momento che esso viene garantito dalle prove in fabbrica. L'utilizzo della funzione di protezione dovrebbe servire esclusivamente allo scopo del controllo del collegamento dell'apparecchio. 262 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti La verifica della plausibilità della conversione analogico-digitale con i valori di misura di esercizio è sufficiente, poiché l'ulteriore elaborazione delle grandezze di misura avviene in maniera digitale e quindi non possono esserci errori di funzione di protezione interni all'apparecchio. Per eventuali prove dei circuiti secondari si consiglia di usare se possibile un dispositivo di controllo trifase con correnti e tensioni (es.: Omicron CMC 56 per controllo manuale e automatico). La fase tra correnti e tensioni dovrebbe essere a regolazione continua. Il livello di precisione ottenuto durante le misure dipende dalle caratteristiche elettriche delle sorgenti utilizzate per la prova. I livelli di precisione indicati nella sezione Dati tecnici sono possibili solo a patto che si rispettino le condizioni di riferimento conformi a VDE 0435/parte 303 o IEC 60.255 e si utilizzino strumenti di precisione. Le prove possono essere effettuate con i valori di impostazione attuali o con i valori preimpostati. Durante le prove, in caso di correnti o tensioni asimmetriche, intervengono piuttosto spesso i controlli di asimmetria. Ciò è irrilevante, poiché con questo viene controllato lo stato delle grandezze di misura stazionarie che nel normale funzionamento sono simmetriche; in caso di guasto tali controlli non sono attivi. Nota Quando durante prove dinamiche le grandezze di misura sono collegate da 0 o ridotte a 0, in almeno un altro circuito di misura dovrebbe esserci una grandezza di misura sufficiente (in generale una tensione) per rendere possibile l'adattamento della frequenza. Valori di misura nelle conduzioni a terra di corrente e tensuione (IEE, UE) non possono adattare la frequenza di campionamento. Per la loro verifica, in almeno una derivazione di fase ci deve essere una grandezza di misura sufficiente. Cablaggio E' particolarmente importante il controllo della correttezza del cablaggio e dell'assegnazione di tutte le interfacce dell'apparecchio. La funzione di test descritta al paragrafo 3.3 serve di aiuto per il controllo degli ingressi e delle uscite binarie. Gli ingressi analogici possono essere controllati con prove di plausibilità, come descritto al titolo a margine "Prova secondaria". Prova di funzionamento Come prova di funzionamento del relè di protezione è necessaria solo la prova di plausibilità dei valori di misura di funzionamento tramite un dispositivo di prova secondaria, al fine di escludere eventuali danni di trasporto (vedi anche titolo a margine "Prova secondaria" in questo paragrafo). Protezione di minima tensione Nota Se nell'apparecchio è programmata e attivata la protezione di minima tensione, va osservato quanto segue: Misure particolari garantiscono che l'apparecchio non reagisca immediatamente dopo il collegamento della tensione di alimentazione ausiliaria a causa della mancanza di tensione di misura. Ma non appena viene raggiunto lo stato operativo 1 (grandezze di misura esistenti) ha luogo l'avviamento. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 263 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti Diodi luminosi Dopo prove nelle quali appaiono segnalazioni sui LED, questi andrebbero resettati affinché forniscano informazioni relative solo alla prova appena effettuata. Ciò dovrebbe avere luogo almeno una volta tramite il tasto di reset posto sul fronte dell'apparecchio e tramite ingresso binario per reset a distanza (se parametrizzato). Si tenga conto che esiste anche un reset automatico al verificarsi di un nuovo guasto e che l'attivazione di nuovi messaggi può essere fatta dipendere a scelta dall'avviamento o da un comando di scatto (parametro 7110 FltDisp.LED/LCD). Prese di prova Se vengono utilizzate prese di prova per la prova secondaria dell'apparecchio, vanno controllate anche le loro funzioni, in particolare che in posizione "Prova" le linee secondarie del trasformatore di corrente vergano cortocircuitate automaticamente. 3.2.3 Controllo dei collegamenti di installazione Avvertenze generali Tramite il controllo della protezione bisogna verificare e garantire la corretta integrazione nell'impianto. Il controllo della parametrizzazione di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto rappresenta qui una fase importante della prova. Con il controllo comprendente tutte le interfacce dei collegamenti all'impianto avviene da un lato il controllo del cablaggio dell'armadio e della funzionalità conformemente agli schemi e dall'altro il controllo della correttezza del cablaggio tra trasduttori e/o trasformatore e protezione. AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura: I controlli descritti devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato, avente una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle misure di precauzione da rispettare. Il controllo delle funzioni della protezione relativamente all'esattezza dei valori di intervento e delle caratteristiche non dovrebbe essere parte integrante di questa verifica, dal momento che esso viene garantito dalle prove in fabbrica. Alimentazione a tensione ausiliaria Controllo del valore della tensione e della polarità sui morsetti di ingresso Nota In caso di alimentazioni ridondanti il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione con doppio guasto a terra. 264 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti CAUTELA Evitare il funzionamento dell'apparecchio senza batteria collegato a un dispositivo caricabatterie La non osservanza delle seguenti misure può portare a tensioni elevate non ammesse e quindi alla distruzione dell'apparecchio. Non far funzionare l'apparecchio collegato a un dispositivo caricabatterie senza batteria collegata. (per i valori limite vedere anche i Dati tecnici, paragrafo 4.1). Controllo visivo Per il controllo visivo bisogna osservare i seguenti punti: • controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi; • controllo della messa a terra dell'armadio e dell'apparecchio; • controllo della quallità e della completezza del cablaggio esterno. Considerazione dei dati tecnici dell'impianto Per la verifica della parametrizzazione di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto è necessario il rilevamento dei dati tecnici dei singoli componenti nel lato primario. Questi sono tra l'altro i dati del generatore (o motore), trasformatore e convertitore. In caso di divergenza dai dati di pianificazione, bisogna correggere in tal senso i valori di impostazione della protezione. Ingressi analogici Il controllo dei circuiti dei trasformatori amperometrici e voltmetrici comprendono i seguenti punti: • Considerazione dei dati tecnici • controllo visivo dei trasformatori, tra l'altro eventuali danneggiamenti, posizione di montaggio, collegamenti • controllo della messa a terra dei trasformatori, in particolare la messa a terra del collegamento a triangolo aperto in una sola fase • controllo del cablaggio secondo lo schema di collegamento • controllo dei ponticelli di cortocircuito dei connettori del circuito di corrente Sono eventualmente necessari altri controlli specifici dell'ordine: • misura isolamento dei cavi • misura del rapporto di trasformazione e polarità • misura dell'autoconsumo e delle prestazioni • se è stato previsto un sistema di prova secondaria sarà necessario verificare anche le sue funzioni SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 265 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti Ingressi e uscite binarie Vedi in merito anche il paragrafo 3.3. • Impostazione degli ingressi binari: – Controllare ed eventualmente adattare l'occupazione dei ponticelli per le soglie di intervento (vedi paragrafo 3.1) – Controllare la soglia di intervento - se possibile - con una tensione continua variabile • Controllare i circuiti di scatto a partire dai relè di comando attraverso le linee di scatto fino ai diversi componenti (interruttore, eccitazione, valvola a chiusura rapida, dispositivo di commutazione ecc.). • Controllare l'elaborazione degli eventi dai relè di segnalazione attraverso i cavi di segnalazione fino all'unità centrale, eccitando i contatti di segnalazione della protezione e controllando i testi nell'unità centrale • Controllare i circuiti di comando dai relè di uscita attraverso i collegamenti di comando fino agli interruttori e ai sezionatori ecc. • Controllare i segnali degli ingressi binari attraverso le linee di trasmissione dei segnali azionando i contatti esterni Interruttore automatico del trasformatore voltmetrico Poiché per la protezione di minima tensione, la protezione di impedenza e la protezione di massima corrente a tempo dipendente e indipendente è influenzata dalla tensione il blocco automatico di queste funzioni, in caso di scatto dell'interruttore automatico del trasformatore voltmetrico, è di grande importanza, anche questo dovrebbe essere verificato durante il controllo dei circuiti di tensione. Aprire l'interruttore automatico del trasformatore voltmetrico Nelle segnalazioni di esercizio ci si accerta che sia stato rilevato lo scatto dell'automatico TV (segnalazione „>FAIL:Feeder VT“ „KOM“ (ON)). Ciò presuppone che il contatto ausiliario dell'automatico TV sia collegato e relativamente configurato. Richiudere l'interruttore automatico: Le segnalazioni sopra riportate compaiono tra le segnalazioni di esercizio "in partenza", vale a dire con l'identificazione "GEH" (OFF) (ad es. ">FAIL:Feeder VT" "GEH" (OFF)). Nota Per la protezione di massima corrente a tempo indipendente con mantenimento della minima tensione il blocco avviene tramite ingresso binario „>Useal-in BLK“ (1950). Se una delle segnalazioni non compare bisogna controllare collegamento e parametrizzazione. Se lo stato "KOM" (ON) e lo stato "GEH" (OFF) sono scambiati, bisogna controllare e modificare il tipo di contatto (contatto NC o contatto NA). 266 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio 3.3 Messa in servizio AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchiature elettriche La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura: Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia delle misure precauzionali e delle avvertenze contenute nel presente manuale. Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento. Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausiliaria e alle grandezze di misura o di prova. Tensioni pericolose possono essere ancora presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi). Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali bisogna attedere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria. I valori limite riportati nei dati tecnici di questo manuale non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in servizio. Per verifiche con un dispositivo di prova per le grandezze secondarie, occorre accertarsi che non siano attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto ed event. di chiusura agli interruttori siano interrotti, se non diversamente indicato. PERICOLO Tensioni pericolose in caso di interruzioni nei circuiti secondari dei trasformatori di corrente La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Cortocircuitare i collegamenti secondari dei trasformatori di corrente prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio. Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto adatte per controlli di servizio. AVVERTENZA Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali. Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 267 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio 3.3.1 Funzionamento di prova/blocco della trasmissione Se l'apparecchio è collegato ad un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è possibile, per alcuni dei protocolli supportati, influenzare le informazioni che vengono trasmesse all'unità di comando (vedi tabella "Funzioni dipendenti dal protocollo" nell'appendice A.5). Se è attivato il funzionamento di prova, i messaggi inviati alla centrale da un apparecchio SIPROTEC 4 vengono contrassegnati da un ulteriore bit di prova in modo da poter distinguere che non si tratta di una segnalazione di guasto reale. Inoltre, attivando il blocco della trasmissione è possibile stabilire che durante un funzionamento di prova non vengano trasmesse segnalazioni tramite l'interfaccia di sistema. Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova e il blocco della trasmissione è spiegato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Si tenga conto che per la configurazione dell'apparecchio con DIGSI la modalità operativa online è condizione per l'impiego di queste funzioni di prova. 3.3.2 Test interfaccia di sistema Osservazioni preliminari Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI® 4. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di test durante l'esercizio normale. PERICOLO Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Controllare gli organi di manovra collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo alla messa in servizio e in nessun caso in esercizio normale inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova. Nota A conclusione del modo test l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone. Eventualmente esse devono essere prima richiamate e salvate con DIGSI. Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI in modalità online: • Aprire la directory Online cliccando due volte; compaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. • Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. • Cliccare due volte nella lista su Crea messaggi. Si apre la finestra di dialogo Crea messaggi (vedi la figura seguente). 268 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Struttura della finestra di dialogo Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. Nella colonna Stato NOMINALE viene stabilito un valore per le segnalazioni da testare. A seconda del tipo di segnalazione, vengono qui proposti diversi campi di immissione (per es. "Segnalazione si genera" / "Segnalazione scompare"). Cliccando su uno dei campi è possibile selezionare nella lista il valore desiderato. Figura 3-14 Test interfaccia con la finestra di dialogo: Crea messaggi - esempio Modifica dello stato operativo Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione viene richiesta la password n. 6 (per menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della password, le segnalazioni possono essere generate singolarmente. A questo scopo cliccare sul pulsante Trasmettere all'intermo della riga corrispondente. La segnalazione corrispondente viene generata e può essere richiamata sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4 che nella centrale di comando dell'impianto. L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. Test verso la centrale di comando Per tutte le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando, testare le possibilità proposte nella lista alla voce Stato NOMINALE: • Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra PERICOLO!). • Per la funzione da verificare, cliccare su Trasmettere e controllare che l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che abbia eventualmente l'effetto atteso. Le informazioni che normalmente vengono generate attraverso ingressi binari (primo carattere „>“) con questa procedura vengono ugualmente trasmesse alla centrale. Il funzionamento degli ingressi binari viene testato separatamente. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 269 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Terminare la procedura Per concludere la procedura di controllo dell'interfaccia sistema cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo viene chiusa, l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio. Test in direzione di comando Le informazioni in direzione di comando devono essere emesse dalla centrale. Controllare che l'apparecchio reagisca correttamente. 3.3.3 Controllo degli stati di commutazione ingressi e uscite binarie Osservazioni preliminari Con DIGSI è possibile comandare separatamente ingressi binari, relè di uscita e diodi luminosi dell'apparecchio SIPROTEC 4. Questo dispositivo permette, ad esempio, il controllo della correttezza del cablaggio dell'impianto nella fase della messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di prova durante l'esercizio normale. PERICOLO Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Controllare gli organi di manovra collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo alla messa in servizio e in nessun caso in esercizio normale inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova. Nota A conclusione del test dell'hardware l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone; eventualmente esse devono essere prima richiamate e salvate con DIGSI. Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI in modalità online: • Aprire la directory Online cliccando due volte; compaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. • Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. • Cliccare due volte nella lista su Testare ingressi e uscite dell'apparecchio. Si apre la finestra di dialogo con lo stesso nome (vedi figura seguente). Struttura della finestra di dialogo La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: IB per ingressi binari, UB per uscite binarie e LED per diodi luminosi. A ciascuno di questi gruppi è attribuito a sinistra un pulsante di dialogo corrispondente. Cliccando due volte su tali pulsanti, è possibile visualizzare e/o togliere dallo schermo le singole informazioni relative al gruppo corrispondente. Nella colonna Effettivo viene visualizzato lo stato attuale dei singoli componenti hardware. Lo stato viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli ingressi e delle uscite binarie viene 270 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio rappresentato anche dai simboli dei contatti aperti o chiusi, lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di un LED illuminato o spento. La rispettiva condizione originaria viene rappresentata nella colonna Nominale. La visualizzazione avviene con testo in chiaro. L'ultima colonna a destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sui singoli componenti hardware. Figura 3-15 Test degli ingressi e delle uscite - esempio Modifica dello stato operativo Per modificare lo stato operativo di un componente hardware cliccare sul relativo pulsante nella colonna Nominale. Prima del primo cambiamento di stato, viene richiesta la password n. 6 (se attivata in fase di programmazione). Dopo l'immissione della password corretta, viene eseguita la modifica dello stato. L'abilitazione per altri cambi di stato resta attiva fino alla chiusura della finestra di dialogo. Test dei relè di uscita È possibile attivare ogni singolo relè di uscita e controllare quindi il cablaggio tra relè di uscita del 7UM61 e l'impianto senza dover generare le segnalazioni assegnate al relè di uscita in questione. Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un relè qualsiasi, la funzionalità di tutti i relè viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile azionarli solo tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che un comando che arriva da una funzione di controllo per un relè di uscita non viene eseguito. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 271 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Per effettuare il test del relè di uscita procedere nel modo seguente: • Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai relè di uscita possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra PERICOLO!). • Testare ciascun relè di uscita tramite il corrispondente campo Nominale della finestra di dialogo. • Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine "Terminare la procedura") affinché non vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori prove. Test degli ingressi binari Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari del 7UM61 bisogna generare o simulare i segnali che sono connessi all'apparecchio e verificarne l'effetto nell'apparecchio stesso. A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio per vedere la posizione fisica degli ingressi binari. L'immissione della password non è ancora necessaria. Per testare gli ingressi binari procedere nel modo seguente: • Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono origine per gli ingressi binari. • Controllare la reazione nella colonna Effettivo della finestra di dialogo. A questo scopo bisogna attualizzare la finestra di dialogo. Le opzioni possibili sono riportate più avanti, titolo a margine "Aggiornamento della visualizzazione". • Terminare la procedura di test (vedi il titolo a margine "Terminare la procedura"). Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare manovre reali nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test dell'hardware. Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un qualsiasi ingresso binario ed è stata immessa la password n. 6, tutti gli ingressi binari vengono disconnessi dall'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test dell'hardware. Test dei diodi luminosi È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita. Appena si inizia il primo cambiamento di stato per un diodo luminoso qualsiasi, la funzionalità di tutti i diodi luminosi viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che non è possibile attivare un diodo luminoso tramite una funzione dell'apparecchio o azionando il tasto di reset dei LED. Aggiornamento della visualizzazione Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di funzionamento attuali dei componenti hardware. Un aggiornamento si ha: • per il relativo componente hardware, se un comando di cambio in un altro stato operativo è stato effettuato con successo, • per tutti i componenti hardware cliccando il pulsante Aggiornare, • per tutti i componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20 secondi) marcando l'opzione Aggiornamento ciclico. Terminare la procedura Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si chiude. In questo modo, tutti i componenti hardware vengono riportati nello stato operativo prescritto per le condizioni di utilizzo; l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio. 272 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio 3.3.4 Verifiche per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore In generale Se l'apparecchio è dotato di protezione contro la mancata apertura dell'interruttore e tale protezione viene utilizzata, bisogna controllare praticamente il suo corretto funzionamento nell'impianto. Per il test sull'impianto è particolarmente importante che lo smistamento dei comandi di scatto agli interruttori adiacenti, in caso di mancata apertura dell'interruttore, avvenga correttamente. Vengono definiti interruttori adiacenti tutti gli interruttori che devono essere aperti in caso di mancata apertura dell'interruttore affinché venga interrotta la corrente di cortocircuito. Questi sono quindi gli interruttori tramite i quali viene alimentato il guasto. Non è possibile definire una procedura generale di test dal momento che la definizione degli interruttori adiacenti dipende in grande misura dalla struttura dell'impianto. 3.3.5 Controllo di funzioni definibili dall'utente Logica CFC Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particolare la logica CFC, è necessario controllare anche le funzioni e le connessioni create. Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e verificate. In particolare, bisogna verificare eventuali condizioni di blocco dei mezzi di commutazione (interruttore, sezionatore, ecc.). 3.3.6 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari Collegamento tramite immissione del comando Al termine dei test, i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura configurati nell'apparecchio devono essere stati provati tramite le funzioni di test dell'hardware sopra descritte. Le segnalazioni delle posizioni di ritorno degli interruttori accoppiate via ingresso binario devono essere lette sull'apparecchio e confrontate con la posizione reale degli interruttori. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ viene spiegato come procedere per la commutazione. Il livello di commutazione deve essere in tal caso impostato in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. Come modalità di commutazione è possibile scegliere tra commutazione con o senza blocco. Bisogna considerare che la commutazione senza blocco rappresenta un rischio per la sicurezza. PERICOLO Un ciclo di prova della richiusura automatica avviato con esito positivo provoca la chiusura dell'interruttore! La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Se viene inviato un comando di scatto all'interruttore, bisogna tenere conto del fatto che si avvia un ciclo di prova di APERTURA-CHIUSURA in interazione con un dispositivo esterno di richiusura automatica. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 273 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Collegamento ad una centrale di comando Se l'apparecchio è collegato ad un centro remoto di controllo tramite l'interfaccia di sistema, anche le relative prove di collegamento dovrebbero essere controllate da questo centro. Anche qui bisogna assicurarsi che il livello di comando sia impostato in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. 3.3.7 Prova di messa in servizio con la macchina Avvertenze generali AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchiature elettriche La mancata osservanza di tali norme comporta incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia delle misure precauzionali e delle avvertenze contenute nel presente manuale. Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto idonee per controlli di servizio. AVVERTENZA Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionameto degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.). Regole di sicurezza L'osservanza delle regole di sicurezza corrispondenti (es. VDE 105, VBG4) è premessa necessaria Prima dell'inizio dei lavori vanno osservate tra l'altro le "5 regole di sicurezza": • Disconnettere l'alimentazione • Proteggere contro un'energizzazione accidentale • Accertare l'assenza di tensione • Mettere a terra e cortocircuitare • Coprire o impedire l'accesso ai vicini componenti sotto tensione Si deve inoltre osservare: • Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento. • Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausiliaria e con le grandezze di misura o di prova. • Tensioni pericolose possono essere ancora presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi). 274 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio • Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali, bisogna attendere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria. • I valori limite riportati nei Dati tecnici (paragrafo 3.1) di questo manuale non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in servizio. PERICOLO Tensioni pericolose in caso di interruzioni nei circuiti secondari dei trasformatori di corrente La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o danni all'apparecchiatura. Cortocircuitare i collegamenti secondari dei trasformatori di corrente prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio. Se è presente una presa di prova che cortocircuita automaticamente le linee secondarie del trasformatore di corrente, è sufficiente metterla in posizione di "prova", sempre che si siano verificati prima i ponticelli di cortocircuito. Tutte le apparecchiature di prova secondarie devono essere rimosse, tutte le grandezze di misura attivate. Le preparazioni per l'esercizio devono essere concluse. Le prove primarie vengono effettuate con il generatore. Svolgimento del programma Normalmente avviene nella successione • prove di cortocircuito • prove di tensione • prove di guasto a terra • sincronizzazione • misurazione di carico in rete Le seguenti indicazioni sono ordinate in questa successione. Affinché le funzioni di protezione non si influenzino reciprocamente, dovrebbero essere dapprima disattivate (stato di fornitura). Durante le prove primarie vengono poi rese operative una dopo l'altra. Se una funzione di protezione non viene utilizzata, si dovrebbe impostarla già in fase di parametrizzazione come non esistente (vedi paragrafo 2.2.2). La funzione non verrà allora considerata dal 7UM61. L'attivazione di una funzione programmata come esistente può essere effettuata in due modi. I relativi indirizzi di taratura sono indicati ai rispettivi paragrafi. • Funzione di protezione Block relay: la funzione di protezione è attiva e produce messaggi (anche segnalazioni di scatto) e valori di misura. I comandi di scatto sono però bloccati e non vengono portati alla matrice di scatto. • Funzione di protezione On: la funzione è operativa e produce messaggi. Il comando di scatto va al relè di scatto programmato per la funzione di protezione. Se la funzione non è programmata su nessun relè, non verrà effettuato alcuno scatto. Preparazione Per la preparazione della messa in servizio effettuare le seguenti operazioni: • Installazione di un tasto di arresto di emergenza per uno scatto diretto dell'eccitazione • Bloccare tutte le funzioni di protezione (= Block relay) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 275 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio • Impostare la funzione di protezione di massima corrente all'incirca sulla corrente nominale del generatore configurando lo scatto solo verso l'eccitatrice • Impostare la funzione di protezione di massima tensione a circa il 30 % della tensione nominale del generatore per la prova di cortocircuito e a circa il 110 % della tensione nominale per le prove di tensione configurando lo scatto solo verso l'eccitatrice Adattamento della frequenza (di campionamento) L'apparecchio dispone di un adattamento interno della frequenza (di campionamento) tramite il quale le funzioni di protezione vengono sempre elaborate con algoritmi adattati alla frequenza reale. Ciò spiega l'ampio campo di frequenza di funzionamento e lo scarso influsso che questa può avere. Questo presuppone però anche che, prima di effettuare una prova dinamica, devono essere presenti grandezze di misura affinché l'adattamento della frequenza possa essere operativo. Se viene collegata una grandezza di misura di 0 senza che sia prima presente un'altra grandezza di misura, si ha un ritardo supplementare di ca. 120 ms, poiché l'apparecchio deve prima determinare la frequenza della grandezza di prova. Parimenti non è possibile un segnale di uscita se non è presente nessuna grandezza di prova. Naturalmente un comando di scatto una volta dato rimane per almeno la durata parametrizzata (TMin TRIP CMD) (vedi anche paragrafo 2.3). Stato di fornitura L'apparecchio viene consegnato con tutte le funzioni di protezione disattivate. Ciò presenta il vantaggio che ogni funzione può essere verificata per sé senza influenza di altre funzioni. Per la prova e la messa in servizio devono essere attivate le funzioni necessarie. Campi di lavoro delle funzioni di protezione Per le prove di messa in esercizio con la macchina bisogna tenere conto del campo di lavoro come da paragrafo 4 e la presenza di una grandezza di misura sufficientemente elevata. Se si fanno le prove con valori di intervento ridotti può sembrare che esista una differenza tra valore di impostazione e valore di intervento (es. gradino di allarme di carico asimmetrico o protezione di guasto a terra), se la funzione di protezione è ancora bloccata a causa di misure di grandezza troppo ridotte, poiché lo stato operativo 1 non è ancora stato raggiunto. Poiché tuttavia non ha luogo una verifica dei valori di intervento con la macchina, questo effetto non rappresenta un disturbo alla messa in servizio. 3.3.8 Controllo dei circuiti di corrente In generale Il controllo dei circuiti di corrente con la macchina viene effettuato per garantire la correttezza dei circuiti del trasformatore di corrente relativamente a cablaggio, polarità, sequenza delle fasi, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare singole funzioni di protezione nell'apparecchio. Preparazione Settare la protezione contro il carico squilibrato (indirizzo 1701) e la protezione di sovraccarico (indirizzo 1601) su Block relay. Con lato primario fuori tensione e con messa a terra inserire un ponte di cortocircuito tripolare che possa condurre corrente nominale (es. sezionatore di terra) sul lato dei morsetti della macchina. 276 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio PERICOLO Parti dell'impianto sotto tensione! Su parti fuori tensione possono ancora trovarsi tensioni capacitive! La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Effettuare le operazioni primarie solo su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra! A conclusione dei lavori di preparazione può essere effettuato il controllo di tutti i circuiti dei trasformatori di corrente (protezione, misura, conteggio ecc.) con l'eccitazione rimanente. Note sulle prove In seguito viene effettuato il controllo di tutti i circuiti del trasformatore di corrente con al massimo 20 % di corrente nominale del trasformatore. Prove con correnti del generatore sopra il 20 % non sono normalmente necessarie per la protezione digitale. Solamente per il rilevamento della caratteristica di cortocircuito può essere necessario azionare il generatore durante la messa in servizio con corrente nominale. Grandezze Le correnti possono essere lette sul pannello di visualizzazione posto frontalmente e/o attraverso l'interfaccia operatore tramite personal computer sotto i valori di misura di esercizio e confrontati con le grandezze di misura reali. In caso di divergenze rilevanti, i collegamenti del trasformatore di corrente potrebbero non essere corretti. Sequenza delle fasi La sequenza delle fasi deve corrispondere alla successione delle fasi parametrizzata (indirizzo 271 sotto Power System Data 1), altrimenti compare la segnalazione "Fail Ph. Seq."). In questo caso bisogna controllare ed eventualmente correggere le polarità. La componente inversa I2 delle correnti può essere richiamata sotto i valori di misura di esercizio. Essa deve essere vicina allo 0 %. Se non è così, sono stati invertiti collegamenti del trasformatore amperometrico. Se il carico asimmetrico è di circa 1/3 delle correnti di linea, c'é circolazione di corrente solo in una o solo in due fasi. Se il carico asimmetrico è di circa 2/3 delle correnti di linea, allora un trasformatore di corrente ha la polarità invertita. Se il carico asimmetrico ha circa la stessa grandezza delle correnti di linea, allora sono invertite due fasi. Dopo aver eliminato l'errore di collegamento, bisogna ripetere la prova. Rimuovere il ponte di cortocircuito. Calibratura della protezione di impedenza Settare la protezione di impedenza (indirizzo 3301) su IMPEDANCE PROT. = Block relay. Con lato primario fuori tensione e con messa a terra inserire un ponte di cortocircuito tripolare che possa condurre corrente nominale (es. sezionatore di terra) dietro il trasformatore di blocco. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 277 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio PERICOLO Parti dell'impianto sotto tensione! Su parti fuori tensione possono ancora trovarsi tensioni capacitive! La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Effettuare le operazioni primarie solo su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra! Eccitare lentamente il generatore a ca. il 20 % della corrente nominale della macchina. Note sulle prove Per il controllo dei collegamenti del trasformatore e dei valori di misura di esercizio è sufficiente la prova con ca. 20 % della corrente nominale del generatore. Con una tensione di cortocircuito del trasformatore relativamente piccola si generano qui valori di tensione molto bassi; eventualmente è necessario aumentare un po' la corrente del generatore. Solo per la calibratura quantitativa della protezione di impedenza (se ad es. deve essere calibrato il uK del trasformatore) è necessario effettuare la prova con corrente nominale del generatore. Sulla base delle tensioni e delle correnti, la protezione calcola l'impedenza tra la posizione del trasformatore di tensione e la posizione del cortocircuito, che viene essenzialmente determinata dall'impedenza del trasformatore. Reattanza e resistenza si possono richiamare sotto i valori di misura di esercizio. La protezione tiene conto automaticamente per questo della corrente nominale dell'apparecchio di 1 o 5 A. Nel caso seguente di impedenza del trasformatore risulta: Impedenza primaria del trasformatore: con uK . - tensione relativa di cortocircuito del trasformatore UN . - tensione nominale del trasformatore SN . - potenza nominale del trasformatore Come valori secondari: con ÜStr . - rapporto di trasformazione trasformatore amperometrico ÜSpg . - rapporto di trasformazione trasformatore voltmetrico In caso di differenze rilevanti o di segno matematico errato i collegamenti del trasformatore voltmetrico non sono corretti. 278 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Dopo aver disattivato e diseccitato il generatore e rimosso il ponte di cortocircuito, le prove di cortocircuito sono concluse. Non sono necessarie altre prove per la protezione contro il carico squilibrato, la protezione di massima corrente, la protezione di sovraccarico e la protezione di impendenza. La protezione di massima corrente e la protezione di impendenza vengono attivate (indirizzo 1201: O/C I> = ON e/o indirizzo 1401 O/C Ip = ON, indirizzo 3301: IMPEDANCE PROT. = ON) e sono immediatamente effettive come protezione di cortocircuito per tutte le altre prove. Se vengono utilizzati, possono essere attivati anche l'indirizzo 1301 O/C I>> = ON, la protezione di sovraccarico (indirizzo 1601: Ther. OVER LOAD = ON), la protezione contro il carico squilibrato (indirizzo 1701: UNBALANCE LOAD = ON). Altrimenti vengono regolati su Off. 3.3.9 Controllo dei circuiti di tensione In generale Il controllo dei circuiti di tensione con la macchina viene effettuato per garantire la correttezza dei circuiti del trasformatore voltmetrico relativamente a cablaggio, polarità, sequenza delle fasi, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare le singole funzioni di protezione nell'apparecchio. Messa a terra dei trasformatori Per il controllo dei trasformatori di tensione si deve prestare attenzione in particolare agli avvolgimenti a triangolo aperto, poiché la messa a terra di tale avvolgimento deve essere effettuata in una sola fase. Preparazione Impostare la funzione istantanea di protezione di massima tensione su circa il 110 % della corrente nominale del generatore con scatto diretto solo verso l'eccitazione. Settare la protezione di frequenza (indirizzo 4201) e la protezione di sovraeccitazione (indirizzo 4301) su Block relay. Accertarsi durante lo stato di non eccitazione della macchina, tramite le tensioni residue, che tutti i ponti di cortocircuito siano stati rimossi. Note sulle prove Il controllo di tutti i circuiti del trasformatore di tensione (protezione, misura, conteggio) si effettua con circa 30 % della tensione nominale del trasformatore. Le prove con tensioni del generatore superiori al 30 % della tensione nominale sono necessarie solamente per il rilevamento della caratteristica di marcia a vuoto. Il controllo del circuito di misura della protezione di terra rotore (vedi sotto) può essere effettuato durante la prova dei circuiti di tensione o dopo la sincronizzazione. Ampiezze Richiamare nei valori di misura di esercizio le tensioni di tutte tre le fasi e confrontarle con le tensioni reali. La tensione del sistema di sequenza diretta V1 deve corrispondere circa ai valori di tensione visualizzati per le tensioni fase-terra. In caso di differenze rilevanti, i collegamenti del trasformatore di tensione non sono corretti. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 279 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Sequenza delle fasi La sequenza delle fasi deve corrispondere alla successione delle fasi parametrizzata (indirizzo 271 PHASE SEQ. sotto Power System Data 1), altrimenti compare la segnalazione "Fail Ph. Seq."). In questo caso bisogna controllare ed eventualmente correggere le polarità. In caso di differenze rilevanti, bisogna controllare e correggere i circuiti del trasformatore di tensione nonché ripetere la prova. In alternativa per il controllo si può anche utilizzare il valore di misura della componente di sequenza delle fasi positiva U1 delle tensioni: se U1 ≠ UL-E c'è un errore di cablaggio. Supervisione dei circuiti di misura della protezione terra rotore Se il rilevamento sensibile dei guasti a terra viene utilizzato come protezione terra rotore, è posibile effettuare la supervisione dei circuiti di misura di questa protezione con la messa in servizio: • Portare a regime la macchina ed eccitare a tensíone nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. Tramite l'apparecchio per collegamento in serie 7XR61 nel circuito del rotore si conduce una tensione a terra. La corrente di terra circolante IEE che risulta può essere letta nei valori di guasto a terra della protezione. Il valore ottenuto in questo modo corrisponde alla corrente di disturbo capacitiva che circola con funzionamento normale. • Il valore di impostazione IEE< (indirizzo 5106) deve essere regolato a circa la metà di questa corrente di disturbo. Si deve inoltre controllare che il valore di impostazione IEE> (indirizzo 5102) sia almeno il doppio di questa corrente di disturbo misurata. Se necessario correggere il valore. Frequenza Il controllo della funzionalità della protezione di frequenza si effettua con il test di plausibilità tra il numero di giri momentaneo della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato. Sovraeccitazione Il controllo della funzionalità della protezione di sovraeccitazione si effettua con il test di plausibilità tra l'eccitazione momentanea della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato. Dopo aver fermato il generatore, le prove di tensione sono concluse. Le funzioni di protezione di tensione e di frequenza necessarie sono attivate (indirizzo 4001: UNDERVOLTAGE = ON oppure OFF, indirizzo 4101: OVERVOLTAGE = ON oppure OFF, indirizzo 4201: O/U FREQUENCY = ON oppure OFF, indirizzo 4301: OVEREXC. PROT. = ON oppure OFF). Le funzioni parziali possono essere disattivate mediante impostazione dei limiti corrispondenti (es. frequenza f* impostata su fNom ). 3.3.10 Controllo della protezione di terra statore In generale Il procedimento di controllo della protezione di terra statore dipende essenzialmente da come la macchina è collegata alla rete: con collegamento diretto su sbarra o tramite trasformatore. In entrambi i casi bisogna controllare la correttezza del funzionamento e la zona di protezione. Per controllare la zona di protezione ed eventualmente provare la soppressione di interferenze della resistenza di carico, è opportuno effettuare rispettivamente una prova di guasto a terra sui morsetti 280 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio del generatore (ad esempio con 20 % della tensione nominale del generatore) e una prova di guasto a terra in rete. Collegamento tramite trasformatore elevatore In caso di guasto a terra esterno (al lato alta tensione), tramite la capacità di accoppiamento CK del trasformatore di blocco viene condotta una tensione di disturbo che produce sul lato della macchina una tensione omopolare. Affinché questa non venga interpretata dalla macchina come un guasto a terra, viene abbassata tramite una resistenza di carico adeguatamente dimensionata RB ad un valore che corisponde circa alla metà della tensione di intervento U0 > (indirizzo 5002). D'altro canto la corrente di guasto a terra prodotta dalla resistenza di carico durante un guasto a terra ai morsetti della macchina non deve superare se possibile 10 A. Figura 3-16 Connessione tramite trasformatore elevatore con trasformatore di messa a terra Calcolo della zona di protezione La capacità di accoppiamento CK e la resistenza di carico RB formano un partitore di tensione; qui RB' è la resistenza RB riferita ai morsetti della macchina. Figura 3-17 Schema equivalente e diagramma vettoriale Poiché la reattanza della capacità di accoppiamento è molto più grande della resistenza convertita della resistenza di carico RB', si può definire UC ≈ UNO/√3 (vedi anche diagramma vettoriale, fig. 3- SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 281 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio 17), laddove UNO/√3 è la tensione omopolare con pieno spostamenteo della tensione nel centro stella. È valida la seguente formula: Con il rapporto di trasformazione r del trasformatore di terra risulta Con il partitore di tensione RT (500 V/100 V) ciò corrisponde a una tensione omopolare all'ingresso dell'apparecchio di: Il valore di intervento U0> per la tensione omopolare dovrebbe essere almeno il doppio di questa tensione di disturbo. Esempio: Rete UNO = 110 kV fN = 50 Hz CK = 0,01 µF Trasformatore voltmetrico 10 kV/0,1 kV Trasformatore di messa a terra ü = 36 Resistenza di carico RB = 10 Ω Quale valore di impostazione all'indirizzo 5002 per U0> si è scelto 10 V, il che corrisponde a un campo di protezione di 90 % (vedi anche figura seguente). Nota Se si utilizza un trasformatore di centro stella, per la trasformazione di tensione si deve applicare r invece di r/3. Poiché questo possiede solo un avvolgimento, il risultato non cambia. 282 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Figura 3-18 Tensione omopolare durante guasti a terra Operazioni di controllo con guasto a terra lato macchina Settare la protezione di terra statore S/E/F PROT. (indirizzo 5001) su Block relay. Se viene utilizzato il rilevamento sensibile di guasto a terra, esso va settato anche all'indirizzo5101 con Block relay. Con impianto primario fuori tensione e collegato a terra, collocare un ponte di cortocircuito unipolare nel circuito dei morsetti della macchina. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra! Mettere in marcia le macchina e alzare lentamente l'eccitazione fino a ca. 20 % UN. Richiamare UE nei valori di misura di esercizio e controllare la plausibilità.. Se esistono altri trasformatori di tensione con avvolgimento del triangolo aperto, si deve misurare anche qui la tensione UE. Per la zona di protezione S vale: Esempio: Tensione del generatore alla reazione 0,1 x Usec N Valore di misura UE = 10 V Valore impostato U0> = 10 V Zona di protezione S = 90 % Leggere la segnalazione "V Erd Lx" nella memoria guasti, "Lx“" può identificare la fase con cortocircuito, se esistono tensioni agli ingressi delle tensioni dell'apparecchio. Disinserire la macchina. Rimuovere il ponte di guasto a terra. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 283 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Controllo con cortocircuito a terra lato rete Con impianto primario fuori tensione e collegato a terra, inserire un ponte di cortocircuito unipolare sul lato alta tensione del trasformatore di blocco. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra! CAUTELA Eventuale messa a terra del centro stella sul trasformatore con messa a terra simultanea sul lato dell'alta tensione durante la prova! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lesioni lievi o danneggiamenti della macchina. Un'eventuale messa a terra del centro stella sul trasformatore deve essere interrotta per la prova. Avviare la macchina ed eccitare lentamente fino a 30 % della tensione della macchina. Leggere nei valori di misura di esercizio: UE Questo valore viene estrapolato dalla tensione nominale della macchina (vedi esempio della figura 3-18). Il valore di guasto così calcolato deve corrispondere al massimo alla metà del valore di intervento U0> (indirizzo 5002) per ottenere la differenza di sicurezza richiesta. Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Se il centro stella del lato alta tensione del trasformatore elevatore deve essere messo a terra, ristabilire ora la messa a terra del centro stella. Mettere in funzione la protezione terra statore: indirizzo 5001 S/E/F PROT. = ON. Mettere eventualmente in funzione il rilevamento sensibile di guasti a terra, se questo viene utilizzato come protezione terra statore. indirizzo 5101 O/C PROT. Iee> = ON. Collegamento diretto su sbarra Dapprima bisogna controllare la correttezza del funzionamento e i dati del dispositivo di carico: sequenza, limiti di tempo ecc. e i dati del dispositivo: trasformatore di messa a terra, valore della resistenza di carico. Settare la protezione di terra statore (indirizzo 5001) su Block relay. Se viene utilizzato il rilevamento sensibile di guasto a terra, esso va settato anche all'indirizzo5101 con Block relay. Con impianto primario fuori tensione e collegato a terra inserire un ponte unipolare di cortocircuito a terra tra morsetti della macchina e trasformatore toroidale (vedi figura seguente). PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra! 284 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Figura 3-19 Guasto a terra con collegamento diretto su sbarra Per questa prova bisogna stabilire una condizione di collegamento nella quale il dispositivo di carico sia collegato galvanicamente con il generatore. Se l'impianto non lo permette, si deve tenere conto delle indicazioni riportate al titolo a margine "Prova direzionale senza dispositivo di carico" alla pagina seguente. Avviare la macchina ed eccitare lentamente fino a quando interviene la protezione di terra statore: Segnalazione "U0> Avv" (non parametrizzata alla consegna). Contemporaneamente deve comparire anche la segnalazione "3I0> Avviamento" (non parametrizzata alla consegna). Leggere i valori di misura di esercizio UE e IEE. Se il collegamento è stato effettuato correttamente, questo valore in Volt è uguale alla percentuale della tensione ai morsetti della macchina riferita alla tensione nominale della macchina; eventualmente considerare la divergenza della tensione nominale primaria del trasformatore di messa a terra e/o del trasformatore voltmetrico. Questo valore corrisponde inoltre al valore di impostazione U0 > all'indirizzo 5002. Il valore di misura IEE dovrebbe corrispondere all'incirca al valore di impostazione 3I0> all'indirizzo 5003 o essere di poco superiore ad esso per non ridurre la zona di protezione, determinata dal valore di impostazione U0>, con intervento troppo ritardato. Per la zona di protezione S vale: SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 285 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Esempio: Tensione del generatore alla reazione 0,1 x UN Valore di misura UE = 10 V Valore impostato U0> = 10 V Zona di protezione S = 90 % Con determinazione della direzione Con riguardo alla misura della direzione del guasto a terra, bisogna controllare la correttezza del collegamento e della polarità dei collegamenti di corrente e di tensione. La macchina viene eccitata ad una tensione corrispondente alla tensione omopolare al di sopra del valore di intervento. Se la polarità è corretta compare la segnalazione di scatto "Ter.Stat.SCATTO" (LED 6 in posizione di consegna). Viene effettuata una prova di funzione inversa. Dopo aver diseccitato e messo fuori servizio la macchina, si colloca il ponte di cortocircuito all'altro lato del generatore (guardando dalla macchina). PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra! Dopo aver messo in marcia ed eccitato la macchina sopra il valore di intervento della tensione omopolare, reagisce "U0> Avv" (LED 2 come messaggio collettivo dell'eccitazione dell'apparecchio in posizione di consegna), tuttavia non compare la segnalazione "3I0> Avviamento e non si produce un comando di scatto. Il valore di misura IEE dovrebbe essere irrilevante, con eccitazione nominale in nessun caso superiore alla metà del valore di impostazione parametrizzato 3I0 >. Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Prova direzionale con trasformatori toroidali senza resistore di carico Se non esiste un resistore di carico e non è possibile nemmeno effettuare prove con cortocircuito a terra in rete, la prova seguente può essere realizzata con misure secondarie ma con corrente di carico primaria simmetrica: Per il collegamento di corrente a un trasformatore toroidale, per la formazione di una tensione omopolare viene bypassato un trasformatore di tensione (es. L1 e si simula così una tensione di spostamento) (vedi figura seguente). Nella stessa fase si conduce una corrente di prova attraverso il trasformatore toroidale utilizzando una resistenza Z che limiti la corrente. Qui bisogna tenere conto di collegamento e direzione della fase di corrente attraverso il trasformatore toroidale. Se la corrente è troppo piccola per la reazione del relè, è possibile aumentare il suo effetto facendo passare più volte il cavo attraverso il trasformatore toroidale. Come Z si utilizza una resistenza variabile (da 30 a 500 Ω) o un condensatore (da 10 a 100 µF), al quale di deve collegare ancora una resistenza in serie ( da ca. 50 a 100 Ω) per limitare la corrente di chiusura. Se il collegamento è corretto, la protezione emette i messaggi "U0> picked up", "3I0> picked up" e infine "S/E/F TRIP" (LED 6). 286 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Figura 3-20 Prova direzionale con trasformatore toroidale Prova direzionale con collegamento Holmgreen Se si collega la corrente a un circuito Holmgreen si ottiene la tensione omopolare per la prova allo stesso modo come nel collegamento precedente. Attraverso il circuito di corrente viene condotta solo la corrente dei trasformatori nella cui fase il trasformatore di tensione è stato bypassato nel collegamento a triangolo. Per la potenza attiva in direzione della macchina, esistono per il relè in principio le stesse condizioni che con un guasto a terra in direzione della macchina con una rete compensata e viceversa. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 287 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Figura 3-21 Prova direzionale con collegamento Holmgreen Se in una rete isolata si vogliono conservare i collegamenti di tensione per la misurazione della corrente reattiva per le prove, bisogna considerare che con flusso di potenza con componente induttiva in direzione avanti per il relè di guasto verso terra risulta una direzione all'indietro (al contrario del guasto a terra in questa direzione). A conclusione del controllo di direzione mettere fuori servizio la macchina. Vanno ristabiliti e nuovamente controllati i collegamenti corretti. Corrente di disturbo Per misurare la corrente di disturbo viene collocato sull'interruttore un ponte di cortocircuito con capacità di carico di corrente nominale. Avviare la macchina ed eccitarla lentamente fino alla corrente nominale della macchina. Leggere il valore di misura di esercizio IEE. Questo valore di misura determina il valore di impostazione dell'indirizzo 5003 3I0 >. Il parametro 3I0 > dovrebbe essere circa il doppio di questo valore di misura per ottenere una differenza di sicurezza sufficiente dalla corrente di guasto a terra per la determinazione della direzione verso la corrente di disturbo. Infine bisogna controllare se è necessario ridurre la zona protetta determinata dal valore di impostazione U0 >. Mettere in funzione la protezione terra statore: indirizzo 5001 S/E/F PROT. = ON. 288 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio 3.3.11 Controllo della protezione sensibile contro guasti a terra quando usata come protezione di terra rotore Se viene utilizzata la protezione sensibile di guasto a terra quale protezione di corrente di terra rotore, settare innanzitutto questa funzione di protezione all'indirizzo5101 O/C PROT. Iee> = Block relay. CAUTELA Un circuito del rotore collegato non isolato, in associazione ad una resistenza di terra inserita per il controllo, può produrre un doppio guasto a terra! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare danneggiamenti alla macchina. Bisogna garantire che il circuito del rotore da controllare sia isolato da terra affinché la resistenza di terra introdotta per il controllo non provochi un doppio guasto a terra! Tramite una resistenza che corrisponde circa alla resistenza di scatto richiesta, viene simulato un guasto a terra. Per le macchine con eccitazione tramite raddrizzatori rotanti, la resistenza viene collocata tra i due anelli collettori di misura, per le macchine con eccitazione tramite anelli collettori essa va collocata tra un anello e la terra. Portare a regime la macchina ed eccitare all'incirca a tensione nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. È irrilevante se la protezione sensibile di corrente di terra reagisca o meno. La corrente di terra circolante IEE che risulta può essere letta nei valori di misura di esercizio della protezione. Bisogna controllare che questa corrente di terra misurata corrisponda circa al valore impostato all'indirizzo 5102 IEE> del rilevamento sensibile di guasti a terra. L'impostazione non deve tuttavia essere minore del doppio del valore della corrente di disturbo rilevata con isolamento intatto. Per macchine con eccitazione tramite anelli collettori l'ultima prova viene ripetuta sull'altro anello. Disinserire la macchina. Rimuovere la resistenza di guasto a terra. Il rilevamento sensibile di guasti a terra come protezione di terra rotore viene attivato: O/C PROT. Iee> = ON all'indirizzo 5101. 3.3.12 Controlli con la rete Controllo della corretta polarità di collegamento Le seguenti istruzioni di controllo si intendono per un generatore sincrono. Avviare il generatore e sincronizzarlo con la rete. Aumentare la potenza di azionamento (fino a ca. il 5 %). La potenza attiva viene letta nei valori di misura di esercizio come potenza attiva positiva P in percentuale della potenza apparente nominale SN. Se la potenza attiva indica un valore negativo, l'attribuzione della direzione tra il trasformatore amperometrico e il trasformatore voltmetrico non concorda con la direzione parametrizzata all'indirizzo 210 (CT Starpoint = towards machine e/o towards starpt.) oppure la parametrizzazione dell'indirizzo 1108 (Pot.Attiva = Generatore e/o Motore) non è stata adeguatamente selezionata. Eventualmente riparametrizzare l'indirizzo 210. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 289 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Se la potenza non è ancora corretta, allora c'è un errore di cablaggio dei trasformatori (ad es. inversione di fase ciclica): • eliminare gli errori di collegamento dei trasformatori (trasformatore amperometrico e/o voltmetrico) attenendosi alle regole di sicurezza, • ripetere la prova. Determinazione della potenza di motorizzazione e correzione degli errori d'angolo Lasciare inizialmente la protezione ritorno di energia (indirizzo 3101) e la supervisione della potenza attiva (indirizzo 3201) ancora su Off. Per i motori le seguenti misurazioni non sono necessarie. Indipendentemente dall'eccitazione del generatore, cioè indipendentemente dalla potenza reattiva Q, la potenza di motorizzazione è praticamente costante come pura potenza attiva. A causa di possibili errori d'angolo dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, la protezione riconoscerà e visualizzerà tuttavia valori differenti di potenza di motorizzazione. Le coppie di valori di potenza di motorizzazione e potenza reattiva non indicheranno allora nel diagramma della macchina nessuna linea parallela all'ascissa (potenza attiva = zero). Per questa ragione bisognerebbe determinare le differenze possibilmente con tre punti di misurazione e con questi il valore di correzione W0. Gli errori angolari causati dai trasduttori d'ingresso della protezione sono già stati compensati in fabbrica. Questa prova viene consigliata in caso di regolazione "sensibile" della protezione ritorno di energia. Portare a 0 la potenza di azionamento chiudendo le valvole di regolazione. Il generatore riceve la sua potenza di motorizzazione dalla rete. CAUTELA Surriscaldamento all'assorbimento di ritorno di energia da parte del generatore Il funzionamento della turbina senza una determinata portata minima di vapore (effetto di raffreddamento) può comportare il surriscaldamento delle pale della turbina! L'assorbimento di ritorno di energia per un turboalternatore è ammesso solo per un tempo breve. CAUTELA In caso di sottoeccitazione del generatore può verificarsi una perdita di passo! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura. Il funzionamento in zona di sottoeccitazione è ammesso solo per breve tempo. Procedere nel modo seguente: 1. Modificare l'eccitazione fino a potenza reattiva Q = 0. Come misurazione di controllo richiamare e annotare la potenza attiva P0 e la potenza reattiva Q0 con la polarità (vedi tabella sottostante). 2. Aumentare lentamente l'eccitazione fino a ca. il 30% della potenza nominale apparente del generatore (sovraeccitato). – Leggere e annotare la potenza di motorizzazione P1 con polarità (negativa) nei valori di misura di esercizio (vedi tabella sottostante) – Leggere e annotare la potenza reattiva Q1 con polarità (positiva) (vedi tabella sottostante). 290 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio 3. Aumentare lentamente l'eccitazione fino a ca. il 30% della potenza nominale apparente del generatore (sottoeccitato). – Leggere e annotare la potenza di motorizzazione P2 con polarità (negativa) nei valori di misura di esercizio (vedi tabella sottostante). – Leggere e annotare la potenza reattiva Q2 con polarità (negativa) nei valori di misura di esercizio (vedi tabella sottostante). 4. Riportare il generatore su eccitazione a vuoto e mettere fuori servizio e/o selezionare lo stato operativo desiderato. Figura 3-22 Determinazione dell'angolo di correzione W0 Con i valori di misura letti P1 e P2, si effettua una correzione angolare dell'errore dei trasformatori nel modo seguente: a partire dalle coppie di valori misurati, si calcola innanzitutto un angolo di correzione secondo la formula: I valori di potenza devono avere assolutamente il valore di polarità letto! Altrimenti si ottengono risultati errati! Questo angolo ϕcorr viene immesso con polarità inversa come nuovo angolo di correzione all'indirizzo 204 CT ANGLE W0: Valore di impostazione CT ANGLE W0 = – ϕcorr Per il valore d'intervento della protezione ritorno di energia P> REVERSE all'indirizzo 3102 va inserito un valore con segno negativo pari ad un quarto della somma P1 e P2 misurata. Controllo della protezione ritorno di energia Con un generatore collegato alla rete si ha un ritorno di energia in seguito a • chiusura delle valvole di regolazione, • chiusura della valvola a chiusura rapida. A causa di possibili difetti di tenuta delle valvole, le prove di ritorno di energia devono essere eseguite possibilmente per entrambi i casi. Per la conferma della correttezza delle impostazioni, ripetere di nuovo il test di ritorno di energia. A questo scopo la protezione di ritorno di energia (indirizzo 3101) viene settata su Block relay per verificare la sua efficacia con le segnalazioni prodotte. Avviare il generatore e sincronizzarlo con la rete. Chiudere le valvole di regolazione. Dal valore di misura di esercizio per la potenza attiva va ricavata la potenza di motorizzazione misurata con la protezione. Il 50% di questo valore dovrebbe essere selezionato come valore d'impostazione per la protezione ritorno di energia. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 291 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Aumentare nuovamente la potenza di azionamento. In una prova aggiuntiva verificare il criterio di chiusura rapida con la valvola. La condizione è che l'ingresso binario ">Val:Stop Scat." sia parametrizzato correttamente e venga comandato dal criterio di chiusura rapida (dal pressostato o dal finecorsa della valvola). Chiudere la valvola a chiusura rapida. Dal valore di misura di esercizio per la potenza attiva va ricavata la potenza di motorizzazione misurata con la protezione. Se contrariamente alle aspettative questo valore è minore del ritorno di energia con valvole di regolazione chiuse, utilizzare il 50 % di questo valore come valore di impostazione per la protezione ritorno di energia. Fermare la macchina attivando la protezione ritorno di energia. Attivare la protezione ritorno di energia (indirizzo 3101) e, se utilizzata, anche la supervisione della potenza attiva (indirizzo 3201) ON. Controllo della protezione di sottoeccitazione La correzione dell'errore angolare W0 determinata relativamente alla protezione ritorno di energia all'indirizzo204 è valida anche per la protezione di sottoeccitazione. In questo paragrafo è stata effettuata la lettura dei valori di misura della potenza reattiva e quindi anche la verifica della plausibilità per questi valori con prova direzionale. Non sono necessari ulteriori controlli. Se tuttavia deve essere eseguito un controllo della direzione mediante un'ulteriore misurazione del punto di carico, si può procedere come descritto di seguito. CAUTELA In caso di sottoeccitazione del generatore può esserci il pericolo di perdita di passo, in particolare con elevata potenza attiva! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura. Il funzionamento in zona di sottoeccitazione è ammesso solo per breve tempo. Per il controllo con carico settare la protezione di sottoeccitazione (indirizzo 3001) su Blocco Relè. Il corretto principio di funzionamento viene verificato azionando punti di carico qualsiasi in condizione di sovraeccitazione e quindi di sottoeccitazione. La verifica di plausibilità è effettuata leggendo i valori di misura di esercizio corrispondenti nella protezione e confrontandoli con i valori di misura del sistema di controllo. Settare la protezione di sottoeccitazione (indirizzo 3001) su ON. Nota Se non è possibile un funzionamento con carico capacitivo, è possibile azionare i punti di carico in funzionamento sottoeccitato cambiando la parametrizzazione delle polarità dei trasformatori (indirizzo 210). Le caratteristiche della protezione di sottoeccitazione sono così speculari al punto zero. Tenere conto che la protezione di ritorno di energia dev'essere disattivata (OFF) (indirizzo 3101), poiché anche la sua caratteristica si riflette dalla zona del motore a quella del generatore! 292 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Poiché la protezione indica tramite i valori di misura di esercizio ogni punto di carico, non è necessario avviare la caratteristica di limitazione di sottoeccitazione. Controllo della funzione di direzione nella protezione di massima corrente a tempo Per il controllo della polarità di collegamento, la direzione della funzione di protezione I>> (paragrafo 2.7) è chiaramente determinata nell'apparecchio dalla definizione del senso dell'energia. Se il generatore produce potenza attiva (il valore di misura di esercizio P è positivo) e l'indirizzo 1108 ACTIVE POWER è su Generator, la rete è in direzione avanti. Per escludere inversioni di polarità, si consiglia una prova con scarsa corrente di carico. A questo scopo si dovrebbe procedere nel modo seguente: • impostare il gradino direzionale di corto circuito 1301 O/C I>> su Block relay e il valore di intervento I>> (parametro 1302) sul valore più sensibile (= 0,05 A con una corrente nominale di 1 A, o 0,25 A con una corrente nominale di 5 A). • aumentare la corrente di carico (ohmico e/o ohmico-induttiva) sopra il valore di intervento e alla comparsa delle segnalazioni di avviamento (N. 1801 fino a 1803) richiamare i messaggi 1806 "I>> forward" e 1807 "I>> backward". • Confrontare il senso della direzione con i valori settati (valore di impostazione e indirizzo 1304 Phase Direction). Per applicazioni standard con TA lato morsetti della macchina, l'indirizzo 1304 Phase Direction deve essere su indietro e come segnalazione deve comparire "I>> forward" (N. 1806). • Riportare il valore d'intervento all'indirizzo 1302 sul valore originario e la funzione di protezione all'indirizzo 1301 O/C I>> su ON. 3.3.13 Generazione di un fault record di prova In generale Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere eseguite prove di inserzione. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test. Condizioni preliminari Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, il dispositivo 7UM61 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso, l'informazione ">Trig.Wave.Cap." deve essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto protetto. Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione) vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni dei valori di guasto, vale a dire che per ogni registrazione di misura viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Queste registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto della rete. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 293 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio Avvio della registrazione delle misure di test Per avviare una registrazione delle misure di test tramite DIGSI, selezionare la funzione di comando Test sul lato sinistro della finestra. Cliccare due volte nella lista sulla voce Oscillopert. di prova. Figura 3-23 Finestra di avvio registrazione delle misure di test in DIGSI — Esempio La registrazione viene avviata immediatamente. Durante la registrazione viene emessa una segnalazione nella parte sinistra della riga di stato. Lo svolgimento del processo viene visualizzato da una barra di avanzamento. Per la visualizazzione e l'analisi della registrazione è necessario uno dei programmi SIGRA o ComtradeViewer. 294 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Montaggio e messa in servizio 3.4 Attivazione dell'apparecchio 3.4 Attivazione dell'apparecchio Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate, anche quelle non utilizzate. CAUTELA Coppie di serraggio non ammesse La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura. Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate perché ciò potrebbe danneggiare le filettature e i morsetti! È necessario verificare nuovamente le impostazioni in quanto esse potrebbero essere state modificate nel corso delle prove.. Controllare in particolare che tutti i dati dell'impianto, le funzioni di comando e le funzioni ausiliarie siano correttamente impostate nei parametri di configurazione (paragrafo 2) e che tutte le funzioni desiderate siano inserite (On). Assicurarsi che una copia dei valori di taratura sia memorizzata sul PC. L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Vedi in merito la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Le memorie tampone vengono cancellate sotto MENU PRINCIPALE → Segnalazioni → Cancella/Crea affinché queste contengano in futuro solo informazioni relative ad eventi e condizioni reali (vedi anche /1/). I contatori della statistica degli scatti vengono riportati ai valori iniziali mediante la stessa selezione (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/). I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori di lavoro, se disponibili) vengono resettati in MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset. Si aziona il tasto ESC (event. più volte) per tornare al display base. Sul pannello operatore compare il display base (ad es. la visualizzazione di valori di misura di esercizio). Le visualizzazioni sul frontalino vengono cancellate premendo il tasto LED, affinché queste possano fornire informazioni solo su eventi e stati reali. Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente memorizzati. Durante l'azionamento del tasto LED i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino sono accesi, cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi. Il diodo verde"RUN" dev'essere acceso, il diodo rosso "ERROR" dev'essere spento. Nel caso sia presente una presa di prova, questa deve essere sulla posizione di esercizio. L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento. ■ SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 295 Montaggio e messa in servizio 3.4 Attivazione dell'apparecchio 296 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4 Nel presente capitolo sono riportati i dati tecnici dell'apparecchio SIPROTEC® 7UM61 e delle singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere in nessun caso superati. Ai dati tecnici e funzionali per la configurazione massima seguono i dati meccanici con i disegni quotati. 4.1 Dati generali dell'apparecchio 298 4.2 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>) 309 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) 311 4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) 316 4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) 318 4.6 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) 320 4.7 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) 321 4.8 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) 322 4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21) 323 4.10 Protezione di minima tensione (ANSI 27) 325 4.11 Protezione di massima tensione (ANSI 59) 326 4.12 Protezione di frequenza (ANSI 81) 327 4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) 328 4.14 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) 330 4.15 Salto vettoriale 331 4.16 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) 332 4.17 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) 333 4.18 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) 334 4.19 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) 335 4.20 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) 336 4.21 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) 337 4.22 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) 338 4.23 RTD-Box 339 4.24 Funzioni supplementari 340 4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione 345 4.26 Dimensioni 347 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 297 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.1 Ingressi/uscite analogiche Ingressi di corrente Frequenza nominale fN 50 Hz oppure 60 Hz Corrente nominale IN 1 A oppure 5 A Corrente di terra, sensibile IEE ≤ 1,6 A campo lineare (impostabile) Consumo per fase e circuito di terra - con IN = 1 A ca. 0,05 VA - con IN = 5 A ca. 0,3 VA - per rilevamento sensibile di guasti a terra a 1 A ca. 0,05 VA Carico ammissibile percorso di corrente - termico (effettivo) 100· IN per 1 s 30· IN per 10 s 4· I N permanente - dinamico (valore picco) 250· I N (semiperiodo) Carico ammissibile ingresso per rilevamento sens. guasti a terra IEE - termico (effettivo) 300 A per 1 s 100 A per 10 s 15 A permanente - dinamico (valore picco) 750 A (semiperiodo) Ingressi di tensione Tensione nominale secondaria 100 V - 125 V Campo di misura Consumo 0 V - 200 V a 100 V ca. 0,3 VA Sovraccarico ammissibile nel circuito voltometrico - termico (effettivo) 4.1.2 230 V permanente Tensione ausiliaria Tensione continua Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato Tensione continua ausiliaria nominale UH– 24/48 V– 60/110/125 V– Campi di tensione ammissibili 19 - 58 V– 48 - 150 V– Tensione continua nominale ausiliaria UH– 110/125/220/250 V– Campi di tensione ammissibili 88 - 300 V– Tensione alternata sovrapposta, picco-picco, IEC 60 255–11 ≤ 15 % della tensione ausiliaria Assorbimento di potenza 7UM611 7UM612 298 in condizioni di riposo ca. 4 W ca. 4,5 W SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio 7UM611 in funzione 7UM612 Tempo ammesso per buchi di tensione ca. 9,5 W ca. 12,5 W ≥ 50 ms con U ≥ 110 V– ≥ 20 ms con U ≥ 24 V– Tensione alternata Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato 4.1.3 Tensione alternata ausiliaria nominale UH~ 115 V~ (50/60 Hz) 230 V~ (50/60 Hz) Campi di tensione ammissibili 92 - 132 V~ 184 - 265 V~ Assorbimento di potenza in condizioni di riposo ca. 4 VA Assorbimento di potenza in funzione ca. 12 VA Tempo ammesso per buchi di tensione ≥ 200 ms Ingressi e uscite binarie Ingressi binari Variante Numero 7UM611*– 7 (parametrizzabili) 7UM612*– 15 (parametrizzabili) Campo tensione nominale da 24 V— a 250 V—, bipolare Assorbimento di corrente, in funzione ca. 1,8 mA, indipendente dalla tensione di comando Soglie di intervento intercambiabili tramite ponticelli Ingressi binari BI1 - BI7 per tensioni nominali 24/48/ 60/110/125 V— Uhigh ≥ 19 V— Ulow ≤ 10 V— per tensioni nominali 110/125/ 220/250 V— e 115/230 V∼ Uhigh ≥ 88 V— Ulow ≤ 44 V— per tensioni nominali 24/48/ 60/110/125 V— Uhigh ≥ 19 V— Ulow ≤ 10 V— per tensioni nominali 110/125/ 220/250 V— e 115/230 V∼ Uhigh ≥ 88 V— Ulow ≤ 44 V— per tensioni nominali 220/250 V— Uhigh ≥ 176 V— Ulow ≤ 88 V— Ingressi binari BI8 - BI15 Tensione massima ammissibile 300 V— Soppressione impulso ingresso 220 nF capacità di accoppiamento a 220 V con tempo di recupero > 60 ms SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 299 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Relè di uscita Relè di segnalazione/comando 1) Numero: Potere di chiusura 7UM611*– 11 (con 1 contatto NA ciascuno) 7UM612*– 19 (con 1 contatto NA ciascuno) ON 1000 W/VA OFF 30 VA 40 W ohmico 25 VA con L/R ≤ 50 ms Tensione di commutazione 250 V corrente amm. per contatto 5 A permanente 30 A per 0,5 s corrente totale amm. per contatti con conduttore comune 5 A permanente 30 A≤ 0,5 s 1 ) elencato UL con i seguenti dati nominali: 120 V ac Pilot duty, B300 240 V ac Pilot duty, B300 240 V ac 5 A General Purpose 24 V dc 5 A General Purpose 48 V dc 0.8 A General Purpose 240 V dc 0,1 A General Purpose 120 V ac 1/6 hp (4.4 FLA) 240 V ac 1/2 hp (4.9 FLA) Diodi luminosi Numero 4.1.4 RUN (verde) 1 ERROR (rosso) 1 LED indirizzabili (rosso) 7UM611 7UM612 7 14 Interfacce di comunicazione Interfaccia operatore 300 Collegamento lato frontale, non isolato, RS 232, connettore DSUB a 9 poli per il collegamento di un personal computer Comando con DIGSI® 4 Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud - 115 200 Bd Impostazione di fabbrica: 38 400 Baud; parità: 8E1 Distanza di trasmissione 15 m SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Interfaccia di servizio/modem Collegamento Interfaccia a potenziale zero per trasferimento dati Comando con DIGSI® 4 Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud - 115 200 Bd Impostazione di fabbrica: 38 400 Baud; parità: 8E1 RS 232/RS 485 RS232/RS485 a seconda del modello ordinato Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "C“, connettore DSUB a 9 poli Montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia; cavo dati schermato Tensione di prova 500 V; 50 Hz Distanza di trasmissione 15 m Distanza di trasmissione 1000 m RS 232 RS 485 Interfaccia di sistema IEC 60 870–5–103 RS232/RS485 Interfaccia a potenziale zero per a seconda del modello ordinato trasferimento dati ad un'unità centrale RS232 Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“, connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione min. 4 800 Bd, max.115 200 Bd Impostazione di fabbrica 38 400 Bd Distanza di trasmissione 15 m Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“, connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia I Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione min. 4 800 Bd - 115 200 Bd Impostazione di fabbrica 38 400 Bd Distanza di trasmissione max. 1 km RS 485 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 301 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Conduttore a fibra ottica (FO) Tipo di connettore FO Connettore ST Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“ per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure 60825–1/–2 con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1,5 km Stato di riposo segnale parametrizzabile, impostazione di fabbrica "luce spenta" Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“, connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 12 MBd Distanza di trasmissione 1 000 m a ≤ 93,75 kBd 500 m a ≤ 187,5 kBd 200 m a ≤ 1,5 MBd 100 m a ≤ 12 MBd Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“, connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 19200 Bd Distanza di trasmissione max. 1 000 m Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“, connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia I Profibus RS485 (FMS e DP) DPN3.0 RS485 MODBUS RS485 302 Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 19200 Bd Distanza di trasmissione max. 1 000 m SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Profibus FO (FMS/DP) Tipo di connettore FO Connettore ST anello semplice / anello doppio in base all'ordine per FMS; per DP disponibile solo anello doppio Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“ per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Velocità di trasmissione fino a 1,5 MBd consigliati: > 500 kBd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure 60825–1/–2 con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1,5 km Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“ per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm DNP3.0 FO Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure 60825–1/–2 con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1,5 km Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "B“ per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm MODBUS FO Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure 60825–1/–2 con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1,5 km Interfaccia sincronizzazione orologio Sincronizzazione orologio DCF 77 Segnale IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) Collegamento per montaggio incassato sul retro, posizione di montaggio "A“; Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente sui dispositivi di serraggio sulla parte inferiore della custodia Tensioni nominali segnale facoltativamente 5 V, 12 V oppure 24 V Tensione di prova 500 V; 50 Hz SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 303 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Livello segnale e carichi Tensione di ingresso nominale segnale 5V 24 V 6,0 V UILow 1,0 V con IILow = 0,25 mA 1,4 V con IILow = 0,25 mA 1,9 V con IILow = 0,25 mA IIHigh 4,5 mA - 9,4 mA 4,5 mA - 9,3 mA 4,5 mA - 8,7 mA 890 Ω con UI = 4 V 1930 Ω con UI = 8,7 V 3780 Ω con UI = 17 V 640 Ω con UI = 6 V 1700 Ω con UI = 15,8 V 3560 Ω con UI = 31 V RI 4.1.5 12 V UIHigh 15,8 V 31 V Prove elettriche Direttive Norme: IEC 60 255 (norme prodotto) ANSI/IEEE C37.90.0/.1/.2 UL 508 VDE 0435 per altre norme cfr. singole prove Prova di isolamento Norme: IEC 60 255–5 e IEC 60 870–2–1 Prova di tensione (prova di routine) tutti i circuiti eccetto tensione ausiliaria, ingressi binari e interfacce di comunicazione e di sincronizzazione orologio 2,5 kV (eff), 50 Hz Prova di tensione (prova di routine) tensione 3,5 kV– ausiliaria e ingressi binari Prova a impulso (prova di routine) solo interfacce isolate di comunicazione e di sincronizzazione orologio 500 V (eff), 50 Hz Prova a impulso (prova di tipo) tutti i circuiti, 5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J;3 impulsi positivi e eccetto interfacce di comunicazione e di 3 negativi a intervalli di 5 s sincronizzazione orologio, uscite analogiche classe III Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove di tipo) 304 Norme: IEC 60 255–6 e –22, (norme prodotto) EN 50 082–2 (standard generico) VDE 0435 parte 301 DIN VDE 0435–110 Prova ad alta frequenza IEC 60 255–22–1, classe III e VDE 0435 parte 303, classe III 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω Scarica elettrostatica IEC 60 255–22–2, classe IV e IEC 61 000–4–2, classe IV 8 kV scarica a contatto; 15 kV scarica aerea; entrambe le polarità; 150 pF; Ri = 330 Ω Irradiamento con campo ad alta frequenza, continuità di frequenza IEC 60 255–22–3, classe III IEC 61 000–4–3, classe III 10 V/m; 80 MHz - 1000 MHz; 10 V/m; 800 MHz - 960 MHz; 20 V/m; 1,4 GHz - 2,0 GHz;80 % AM; 1 kHz SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Irradiamento con campo ad alta frequenza, frequenze singole IEC 60 255–22–3 IEC 61 000–4–3, modulato in ampiezza classe III: 10 V/m; 80; 160; 450; 900 MHz; 80 % AM 1 kHz; durata di chiusura > 10 s Fast transient grandezze perturbatrici/Burst IEC 60 255–22–4 e IEC 61 000–4–4, classe IV 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza Burst = 15 ms; ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità; Ri = 50 Ω; durata prova 1 min Tensioni impulsive ad alta energia (SURGE), Impulso: 1,2/50 µs IEC 61 000–4–5 classe di installazione 3 Tensione ausiliaria common mode: 2 kV; 12 Ω; 9 µF diff. mode:1 kV; 2 Ω; 18 µF Ingressi di misura, ingressi binari common mode: 2 kV; 42 Ω; 0,5 µF diff. mode: e uscite relè 1 kV; 42 Ω; 0,5 µF Alta frequenza guidata, modulata in ampiezza IEC 61 000–4–6, classe III 10 V; 150 kHz - 80 MHz; 80 % AM; 1 kHz Campo magnetico a frequenza di energia IEC 61 000–4–8, classe IV IEC 60 255–6 30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s; 50 Hz 0,5 mT; 50 Hz Oscillatory Surge Withstand Capability IEEE C37.90.1 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 ms; 400 impulsi al s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω Fast Transient Surge Withstand Cap. IEEE C37.90.1 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza Burst = 15 ms; ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità; Ri = 50 Ω; durata prova 1 min Radiated Electromagnetic Interference IEEE Std C37.90.2 35 V/m; 25 MHz - 1000 MHz Vibrazioni attenuate IEC 60 694, IEC 61 000–4–12 2,5 kV (valore picco), polarità alternante 100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz, Ri = 200 Ω Prove di compatibilità elettromagnetica - Emissioni (prova di tipo) 4.1.6 Norma: EN 50 081–* (standard generico) Tensione di perturbazione radio su linee, solo tensione ausiliaria IEC–CISPR 22 150 kHz - 30 MHz Classe di valore limite B Intensità di campo con perturbazione radio IEC– CISPR 22 30 MHz - 1000 MHz classe valore limite B Prove di resistenza meccanica Vibrazioni ed urti durante l'esercizio Norme: IEC 60 255–21 e IEC 60 068 Vibrazione IEC 60 255–21–1, classe 2 IEC 60 068–2–6 sinusoidale 10 Hz - 60 Hz: ± 0,075 mm ampiezza; 60 Hz - 150 Hz: 1g accelerazione continuità di frequenza 1 ottava/min, 20 cicli su 3 assi perpendicolari SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 305 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Urto IEC 60 255–21–2, classe 1 IEC 60 068–2–27 semi-sinusoidale accelerazione 5 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Vibrazione sismica IEC 60 255–21–2, classe 1 IEC 60 068–3–3 sinusoidale 1 Hz - 8 Hz: ± 3,5 mm ampiezza (asse orizzontale) 1 Hz - 8 Hz: ± 1,5 mm ampiezza (asse verticale) 8 Hz - 35 Hz: 1 g accelerazione (asse orizzontale) 8 Hz - 35 Hz:0,5 g accelerazione (asse verticale) continuità di frequenza 1 ottava/min 1 ciclo su 3 assi perpendicolari Vibrazioni ed urti durante il trasporto 4.1.7 Norme: IEC 60 255–21 e IEC 60 068–2 Vibrazione IEC 60 255–21–1, classe 2 IEC 60 068–2–6 sinusoidale 5 Hz - 8 Hz:± 7,5 mm ampiezza; 8 Hz - 15 Hz: 2 g accelerazione continuità di frequenza 1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari Urto IEC 60 255–21–2, classe 1 IEC 60 068–2–27 semi-sinusoidale accelerazione 15 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Urto costante IEC 60 255–21–2, classe 1 IEC 60 068–2–29 semi-sinusoidale accelerazione 10 g, durata 16 ms, ogni 1000 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Condizioni climatiche Temperature1) Norme: IEC 60255–6 Prova di tipo (conforme a IEC 60068–2–1 e –2, test –25 °C - +85 °C oppure –13 °F - +185 °F Bd per 16 h) ammessa temporaneamente durante il funzionamento (testato per 96 h) –20 °C - +70 °C oppure –4 °F - +158 °F (leggibilità del display a partire da +55 °C (o 131°F) event. compromessa) consigliata per l'esercizio continuo (secondo IEC 60255-6) –5 °C - +55 °C oppure +23 °F - +131 °F Temperature limite di immagazzinaggio –25 °C - +55 °C oppure –13 °F - +131 °F Temperature limite durante il trasporto –25 °C - +70 °C oppure –13 °F - +158 °F Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica! 1 ) autorizzato UL secondo standard 508 (Industrial Control Equipment): 306 Temperatura limite durante l'esercizio normale (ovvero nessun relè eccitato) –20 °C - +70 °C oppure –4 °F - +158 °F Temperatura limite a pieno carico (grandezze di ingresso e di uscita massime permanenti ammissibili) –5 °C - +55 °C oppure +23 °F - +131 °F SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio Umidità Grado di umidità ammissibile media annuale ≤ 75 % di umidità relativa; 56 giorni all'anno fino al 93 % di umidità relativa; condensa durante l'esercizio non ammessa! Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce diretta del sole e non siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Questi fenomeni possono provocare una rapida formazione di condensa. 4.1.8 Condizioni di impiego La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè e impianti, in modo da garantire un'adeguata compatibilità elettromagnetica (CEM) con montaggio effettuato a regola d'arte. Devono essere adottati inoltre i seguenti accorgimenti: • Contattori e relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle protezioni digitali devono essere dotati di idonei dispositivi spegniarco. • In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore, si raccomanda l'impiego di linee di allacciamento esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra su entrambi i lati. In impianti a media tensione, normalmente, non sono necessari particolari accorgimenti. • Non estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste sono sotto tensione. Se le schede sono fuori dalla custodia, alcuni componenti possono danneggiarsi a causa delle scariche elettromagnetiche; nel maneggiare le schede devono essere osservate le normative EGB (per Componenti Sottoposti a pericolo di Scariche elettromagnetiche). Se le schede sono inserite nella loro custodia, non sussiste alcun pericolo. 4.1.9 Certificazioni elencato UL 7UM61**–*B***–**** 7UM61**–*E***–**** Esecuzioni con morsetti a vite SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 riconosciuto UL 7UM61**–*D***–**** Esecuzioni con morsetti a innesto 307 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.10 Esecuzioni costruttive Custodia 7XP20 Dimensioni vedi disegni quotati, paragrafo 4.26 Peso (massa) ca. in montaggio incassato, grandezza custodia ca. 5,5 kg 1/3 in montaggio incassato, grandezza custodia ca. 7 kg 1/2 in montaggio sporgente, grandezza custodia 1/3 ca. 7,5 k in montaggio sporgente, grandezza custodia 1/2 ca. 12 kg Tipo di protezione conforme a IEC 60 529 per il dispositivo a montaggio sporgente IP 51 in montaggio incassato davanti IP 51 dietro IP 50 per la protezione di persone 308 IP 2x con copertura rialzata SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.2 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>) 4.2 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>) Campi di impostazione/gradini Avviamenti con corrente I> per IN = 1 A 0,05 A - 20,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,25 A - 100,00 A Gradini 0,01 A Avviamenti con corrente I>> per IN = 1 A 0,05 A - 20,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,25 A - 100,00 A Gradini 0,01 A Tempi di ritardo T 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Mantenimento della minima tensione U< (concatenata) 10,0 V - 125,0 V Gradini 0,1 V Tempo di mantenimento della minima tensione 0,10 s - 60,00 s Gradini 0,01 s Angolo delle rette direzionali I>> –90° el. - +90° el. Gradini 1° I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento (senza stabilizzazione all'inrush, con stabilizzazione + 10 ms) I >, I>> - con 2 volte il valore di taratura - con 10 volte il valore di taratura Tempi di ricaduta I>, I>> ca. 35 ms ca. 25 ms ca. 50 ms Rapporto di ricaduta Rapporto di ricaduta massima corrente I> ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,3 Rapporto di ricaduta massima corrente I>> 0,90 - 0,99 Rapporto di ricaduta minima tensione ca. 1,05 Differenza di ricaduta ∆ϕ 2° elettrico (Gradini 0,01) Tolleranze Avviamenti con corrente I>, I>> per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Mantenimento della minima tensione U< 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Angolo delle rette direzionali 1° elettrico SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 309 Dati tecnici 4.2 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>) Grandezze influenti sulle soglie di intervento 310 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Campi di impostazione/gradini Avviamenti con corrente Ip per IN = 1 A (fasi) 0,10 A - 4,00 A Gradini 0,01 A 0,50 A - 20,00 A Gradini 0,01 A Moltiplicatore temporale T per Ip per caratteristiche IEC 0,05 s - 3,20 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Moltiplicatore temporale D per Ip per caratteristiche ANSI 0,50 - 15,00 oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 Abilitazione della minima tensione U< 10,0 V - 125,0 V Gradini 0,1 V per IN = 5 A Caratteristiche a tempo di scatto secondo IEC conforme a IEC 60255-3 (vedi anche figura 4-1) I tempi di scatto per I/Ip ≥ 20 sono identici ai tempi per I/Ip = 20 Soglia di avviamento ca. 1,10 · Ip Soglia di ricaduta ca. 1,05 · Ip per Ip/IN ≥ 0,3 Tolleranze Soglie di avviamento Ip per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Soglia di avviamento U< 1 % del valore tarato o 0,5 V tempo per 2 ≤ I/Ip ≤ 20 5 % del valore nominale +1 % tolleranza corrente, ovvero 40 ms Grandezze influenti sulle soglie di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 311 Dati tecnici 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Figura 4-1 312 Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, conformemente a IEC SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Caratteristiche a tempo di scatto conformemente a ANSI secondo ANSI/IEEE (vedi anche figure 4-2 e 4-3) I tempi di scatto per I/Ip ≥ 20 sono identici ai tempi per I/Ip = 20 Soglia di avviamento ca. 1,10 · Ip Soglia di ricaduta ca. 1,05 · Ip per Ip/IN ≥ 0,3 corrisponde a ca. 0,95 · valore di intervento Soglie di avviamento, di per IN = 1 A ricaduta Ip per IN = 5 A 1 % del valore tarato o 10 mA Soglia di avviamento U< 1 % del valore tarato o 0,5 V tempo per 2 ≤ I/Ip ≤ 20 5 % del valore nominale + 1 % tolleranza corrente, ovvero 40 ms Tolleranze 1 % del valore tarato o 50 mA Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo ≤ 1 % 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 1 % SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 313 Dati tecnici 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Figura 4-2 314 Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, conformemente a ANSI/IEEE SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) Figura 4-3 Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, conformemente a ANSI/IEEE SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 315 Dati tecnici 4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) 4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) Campi di impostazione/gradini Fattore k conformemente a IEC 60255-8 0,10 - 4,00 Gradini 0,01 Costante di tempo τ 30 s - 32000 s Gradini 1 s Fattore di prolungamento in caso di inattività 1,0 - 10,0 Gradini 0,1 Allarme sovratemperatura ΘAllarme/ΘSc in rapporto alla temperatura di scatto 70 % - 100 % Gradini 1 % Gradino di corrente di allarme IAllarme 0,10 A - 4,00 A Gradini 0,01 A per IN = 1 A per IN = 5 A 0,50 A - 20,00 A Gradini 0,01 A Temperatura max. nominale (con IN) 40 °C - 200 °C Gradini 1 °C Scala temperatura del refrigerante 40 °C - 300 °C Gradini 1 °C Corrente limite Ilimite 0,50 A - 8,00 A Gradini 0,01 A 2,00 A - 40,00 A Gradini 0,01 A 10 s - 15000 s Gradini 1 s per IN = 1 A per IN = 5 A Tempo di ricaduta dopo avviamento di emergenza Tavv.emerg. Caratteristica di scatto cfr. anche figura 4-4 Rapporti di ricaduta Θ/ΘSc Ricaduta con ΘAllarme Θ/ΘAllarme ca. 0,99 I/IWarn ca. 0,95 Tolleranze in rapporto a k · IN in rapporto al tempo di scatto 316 per IN = 1 A 2 %, o 10 mA , classe 2 % secondo IEC 60255-8 per IN = 5 A 2 %, o 50 mA , classe 2 % secondo IEC 60255-8 3 %, o 1 mA , classe 3 % secondo IEC 60255-8 per I/(k ·IN) > 1,25 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) Grandezze influenti in rapporto a k IN Figura 4-4 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Caratteristiche di scatto della protezione contro il sovraccarico SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 317 Dati tecnici 4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) 4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) Campi di impostazione/gradini Carico squilibrato ammissibile I2 amm./IN (anche soglia di allarme) 3,0 % - 30,0 % Gradini 0,1 % Gradino di scatto carico squilibrato I2>>/IN 10 % - 200 % Gradini 1 % Tempi di ritardo TAllarme, TI2>> 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Fattore K sequenza negativa 1,0 s - 100,0 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 s Fattore tempo di raffreddamento Traffredd. 0 s - 50 000 s Gradini 1 s Caratteristica a tempo di scatto cfr. anche figura 4-5 Tempi Tempi di intervento (caratteristica a gradini) Tempi di ricaduta (caratteristica a gradini) ca. 50 ms ca. 50 ms Rapporti di ricaduta Soglia di allarme I2 amm., gradino di scatto I2>> ca. 0,95 Gradino di scatto termico Ricaduta in caso di valore inferiore a I2 amm. Valori di intervento I2 amm., I2>> 3 % del valore tarato o 0,3 % del carico squilibrato Tempi gradini 1 % o 10 ms Caratteristica termica tempo per 2 ≤ I2/I2 amm. ≤ 20 5 % del valore nominale +1 % tolleranza di corrente, ovvero 600 ms Tolleranze 318 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) Grandezze influenti sulle soglie di intervento Figura 4-5 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% Tempi di scatto della caratteristica termica della protezione contro il carico squilibrato SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 319 Dati tecnici 4.6 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) 4.6 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) Campi di impostazione/gradini Sezioni di conduttanza 1/xd C. 0,25 - 3,00 Gradini 0,01 Angolo di inclinazione α1, α2, α3 50° - 120° Gradini 1° Tempi di ritardo T 0,00 - 60,00 oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco di minima tensione 10,0 V - 125,0 V Gradini 0,1 V Tempi Tempi di intervento Criterio statorico 1/xd C., α ca. 60 ms Criterio rotorico Vecc ca. 60 ms Blocco di minima tensione ca. 50 ms Rapporti di ricaduta Criterio statorico 1/xd C., α ca. 0,95 Criterio rotorico Vecc ca. 1,05 o valore di intervento + 0,5 V Blocco di minima tensione ca. 1,1 Criterio statorico 1/xd C. 3 % del valore tarato Tolleranze Criterio statorico α 1° elettrico Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % oppure 10 ms Grandezze influenti sulle soglie di intervento 320 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.7 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) 4.7 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) Campi di impostazione/gradini Ritorno di energia PRit>/SNom –0,50 % - –30,00 % Gradini 0,01 % Tempi di ritardo T 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi Tempi di intervento - Ritorno di energia PRit> Tempi di ricaduta - Ritorno di energia PRit> ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz Rapporti di ricaduta Ritorno di energia PRit> ca. 0,6 Ritorno di energia PRit> 0,25 % SN ±3 % del valore tarato con Q < 0,5 SN (SN: potenza apparente nominale, Q: potenza reattiva) Tempi di ritardo T 1 % oppure 10 ms Tolleranze Grandezze influenti sulle soglie di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 321 Dati tecnici 4.8 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) 4.8 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) Campi di impostazione/gradini Potenza avanti PAvanti>/SNom 0,5 % - 120,0 % Gradini 0,1 % Potenza avanti PAvanti>/SNom 1,0 % - 120,0 % Gradini 0,1 % Tempi di ritardo T 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi di intervento - Potenza attiva P<, P> con misura accurata: ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz con misura rapida: ca. 60 ms con f = 50 Hz ca. 50 ms con f = 60 Hz Tempi di ricaduta - Potenza attiva P<, P> con misura accurata: ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz con misura rapida: ca. 60 ms con f = 50 Hz ca. 50 ms con f = 60 Hz Tempi Rapporti di ricaduta Potenza attiva PAtt.< ca. 1,10 o 0,5 % di SN Potenza attiva PAtt.> ca. 0,90 o –0,5 % di SN Potenza attiva P<, P> 0,25 % SN ±3 % del valore tarato con misura accurata 0,5 % SN ±3 % del valore tarato con misura rapida (SN: potenza apparente nominale) Tempi di ritardo T 1 % oppure 10 ms Tolleranze Grandezze influenti sulle soglie di intervento 322 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21) 4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21) Avviamento Corrente di avviamento IMP I> per IN = 1 A 0,10 A - 20,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,50 A - 100,00 A Gradini 0,05 A Rapporto di ricaduta Tolleranze di misura secondo VDE 0435 ca. 0,95 per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Mantenimento della minima tensione U< 10,0 V - 125,0 V Rapporto di ricaduta Gradini 0,1 V ca. 1,05 Misura di impedenza Caratteristica poligonale, 3 gradini indipendenti Impedenza Z1 (secondaria, in riferimento 0,05 Ω - 130,00 Ω a IN = 1 A) Gradini 0,01 Ω Impedenza Z1 (secondaria, in riferimento 0,01 Ω - 26,00 Ω a IN = 5 A) Impedenza Z1B (secondaria, in riferimento a IN = 1 A) 0,05 Ω - 65,00 Ω Impedenza Z1B (secondaria, in riferimento a IN = 5 A) 0,01 Ω - 13,00 Ω Impedenza Z2 (secondaria, in riferimento 0,05 Ω - 65,00 Ω a IN = 1 A) Gradini 0,01 Ω Gradini 0,01 Ω Impedenza Z2 (secondaria, in riferimento 0,01 Ω - 13,00 Ω a IN = 5 A) Tolleranze di misura secondo VDE 0435 |∆Z/Z| ≤ 5 % per 30° ≤ ϕK ≤ 90° o 10 mΩ per grandezze di misura sinusoidali Tempi Tempi di ritardo 0,00 s - 60,00 s Gradini 0,01 s tempo di comando più rapido 35 ms tempo di comando tipico ca. 40 ms Tempo di ricaduta ca. 50 ms Tempo di mantenimento della minima tensione 0,10 s - 60,00 s Tolleranza dei tempi di ritardo 1 % del valore tarato oppure 10 ms SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Gradini 0,01 s 323 Dati tecnici 4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21) Grandezze influenti sulle soglie di intervento 324 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.10 Protezione di minima tensione (ANSI 27) 4.10 Protezione di minima tensione (ANSI 27) Campi di impostazione/gradini Grandezza di misura Componente diretta delle tensioni fase-terra come grandezza concatenata Soglie d'intervento U<, U<<, Up< 10,0 V - 125,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta RV U< (solo gradini U<, U<<) 1,01 - 1,20 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U<, T U<< 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi propri Tempi di intervento ca. 50 ms Tempi di ricaduta ca. 50 ms Avviamenti tensione U<, U<< 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato oppure 10 ms Tolleranze Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche –fino a 10 % terza armonica –fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 325 Dati tecnici 4.11 Protezione di massima tensione (ANSI 59) 4.11 Protezione di massima tensione (ANSI 59) Campi di impostazione/gradini Grandezza di misura le tensioni concatenate massime calcolate dalle tensioni fase-terra Soglie d'intervento U>, U>> 30,0 V - 170,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta RV U> (gradini U>, U>>) 0,90 - 0,99 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U>, T U>> 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi d'intervento U>, U>> ca. 50 ms Tempi di ricaduta U>, U>> ca. 50 ms Tolleranze Valori limite di tensione 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato oppure 10 ms Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 326 ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.12 Protezione di frequenza (ANSI 81) 4.12 Protezione di frequenza (ANSI 81) Campi di impostazione/gradini Numero di gradini di frequenza 4; impostabili su f> oppure f< Soglie d'intervento f> oppure f< 40 Hz - 66,00 Hz Gradini 0,01 Hz Tempi di ritardo T f1 T f2 - T f4 0,00 s - 600,00 s 0,00 s - 100,00 s Gradini 0,01 s Gradini 0,01 s Blocco di minima tensione (componente diretta U1) 10,0 V - 125,0 V e 0 V (nessun blocco) Gradini 0,1 V I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi d'intervento f>, f< Tempi di ricaduta f>, f< ca. 100 ms ca. 100 ms Differenza di ricaduta ∆f = | valore d'intervento – valore di ricaduta | ca. 20 mHz Rapporto di ricaduta Rapporto di ricaduta del blocco di minima tensione ca. 1,05 Tolleranze Frequenze f>, f< Blocco di minima tensione Tempi di ritardo T(f<, f<) 10 mHz (con U = UN, f = fN) 1 % del valore tarato o 0,5 V 1 % del valore tarato oppure 10 ms Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C 0,5 %/10 K Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 1% 1% 327 Dati tecnici 4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) 4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) Campi di impostazione/gradini Soglia di intervento del livello di allarme 1,00 - 1,20 Gradini 0,01 Soglia di intervento della caratteristica a gradini 1,00 - 1,40 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U/f>, T U/f>> (Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini) 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Coppie di valori della caratteristica U/f 1,05/1,10/1,15/1,20/1,25/1,30/1,35/1,40 Tempi di ritardo corrispondenti per t (U/f) caratteristica termica 0 s - 20 000 s Gradini 1 s Tempo di raffreddamento Traffreddam. 0 s - 20 000 s Gradini 1 s Tempi Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini Tempi di intervento per 1,1 · valore tarato ca. 60 ms Tempi di ricaduta ca. 60 ms Rapporti di ricaduta Allarme, scatto ca. 0,98 Caratteristica di scatto Modello termico (Preimpostazione e caratteristica a gradini) vedi fig. 4-6 Avviamento U/f 3 % del valore tarato Tempi di ritardo T (Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini) 1 % del valore tarato oppure 10 ms Modello termico (caratteristica di tempo) 5 %, riferito a U/f ±600 ms Tolleranze 328 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica Figura 4-6 ≤1% ≤1% Caratteristica di scatto risultante dall'immagine termica e caratteristica a gradini della protezione di sovraeccitazione (preimpostazione) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 329 Dati tecnici 4.14 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) 4.14 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) Campi di impostazione/gradini Gradini, selezionabile +df/dt>, –df/dt 4 Valori di intervento df/dt 0,1 Hz/s - 10,0 Hz/s Gradini 0,1 Hz/s Tempi di ritardo T 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco di minima tensione U1> 10,0 V - 125,0 V Gradini 0,1 V Lunghezza della finestra da 1 a 25 periodi Tempi Tempi di intervento df/dt ca. 150 ms - 500 ms (dipende dalla lunghezza della finestra) Tempi di ricaduta df/dt ca. 150 ms - 500 ms (dipende dalla lunghezza della finestra) Rapporti di ricaduta Differenza di ricaduta ∆f/dt 0,02 Hz/s - 0,99 Hz/s (impostabile) Rapporto di ricaduta ca. 1,05 Tolleranze Aumento della frequenza - Finestra di misura < 5 ca. 5 % o 0,15 Hz/s con U > 0,5 UN - Finestra di misura ≥ 5 ca. 3 % o 0,1 Hz/s con U > 0,5 UN Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo 1 % oppure 10 ms Grandezze influenti sulle soglie di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 330 ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.15 Salto vettoriale 4.15 Salto vettoriale Campi di impostazione/gradini Gradino ∆ϕ 2° - 30° Gradini 1° Tempo di ritardo T 0,00 - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempo di reset TReset 0,00 - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,00 s Blocco di minima tensione U1> 10,0 - 125,0 V Gradini 0,1 V Tempi Tempi d'intervento ∆ϕ ca. 75 ms Tempi di ricaduta ∆ϕ ca. 75 ms Rapporti di ricaduta – – Tolleranze Salto d'angolo 0,5° con U > 0,5 UN Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % oppure 10 ms Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 ≤1% ≤1% 331 Dati tecnici 4.16 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) 4.16 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) Campi di impostazione/gradini Tensione di spostamento U0> 2,0 V - 125,0 V Gradini 0,1 V Corrente di terra 3I0> 2 mA - 1000 mA Gradini 1 mA Criterio d'angolo della corrente di terra 0° - 360° Gradini 1° Tempo di ritardo TSES 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento U0 3I0 direzionale ca. 50 ms ca. 50 ms ca. 70 ms Tempi di ricaduta U0 3I0 direzionale ca. 50 ms ca. 50 ms ca. 70 ms Rapporto di ricaduta/differenza di ricaduta Tensione di spostamento U0 ca. 0,70 Corrente di terra 3I0 ca. 0,70 Criterio d'angolo (differenza di ricaduta) 10° direzione rete Tensione di spostamento 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Corrente di terra 1 % del valore finale, oppure 0,5 mA Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato oppure 10 ms Tolleranze Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 332 ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.17 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) 4.17 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) Campi di impostazione/gradini Avviamento con corrente IEE> 2 mA - 1000 mA Gradini 1 mA Tempo di ritardo TIEE> 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Avviamento con corrente IEE>> 2 mA - 1000 mA Gradini 1 mA Tempo di ritardo TIEE>> 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Supervisione del circuito di misura in caso di 1,5 mA - 50,0 mA Gradini 0,1 mA utilizzo come protezione terra rotore IEE< oppure 0,0 mA (non attiva) Tempi Tempi di intervento ca. 50 ms Tempi di ricaduta ca. 50 ms Supervisione del circuito di misura (ritardo) ca. 2 s Rapporti di ricaduta Avviamenti con corrente IEE>, IEE>> ca. 0,95 o 1 mA Supervisione del circuito di misura IEE< ca. 1,10 o 1 mA Avviamento con corrente 1 % del valore tarato oppure 0,5 mA Tempo di ritardo 1 % del valore tarato oppure 10 ms Tolleranze Grandezze influenti Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% Nota: A causa dell'elevata sensibilità, il campo lineare di questo ingresso di misura per rilevamento sensibile di guasti a terra si estende da 2 mA a 1600 mA. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 333 Dati tecnici 4.18 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) 4.18 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) Campi di impostazione/gradini Soglia di intervento per la terza armonica nel 0,2 V - 40,0 V gradino di minima tensione U0 (terza arm.)< Gradini 0,1 V Soglia di intervento per la terza armonica nel 0,2 V - 40,0 V gradino di massima tensione U0 (terza arm.)> Gradini 0,1 V Tempo di ritardo TSES (terza arm.) 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s P/Pmin > 10 % - 100 % oppure 0 (inattivo) Gradini 1 % U/U1 min> 50,0 V - 125,0 V oppure 0 (inattivo) Gradini 0,1 V Fattore di correzione U03h(V/100%) per il gradino U0(terza arm.)> –40,0 - +40,0 Gradini 0,1 Condizioni di abilitazione Tempi Tempi di intervento ca. 80 ms Tempi di ricaduta ca. 80 ms Rapporti di ricaduta Gradino di minima tensione U0 (terza arm.)< ca. 1,10 oppure 0,1 V Gradino di massima tensione U0 (terza arm.)> ca. 0,90 oppure –0,1 V Condizioni di abilitazione P/Pmin > ca. 0,90 U/U1 min> ca. 0,95 Tensione di spostamento 3 % del valore tarato oppure 0,1 V Tempo di ritardo TSES (terza arm.) 1 % del valore tarato oppure 10 ms Tolleranze Grandezze influenti 334 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.19 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) 4.19 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) Campi di impostazione/gradini Corrente di avviamento del motore IAvviamento per IN = 1 A 0,10 A - 16,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,50 A - 80,00 A Gradini 0,01 A Soglia di avviamento per soglia di scatto IRICON. AVVIAM per IN = 1 A 0,60 A - 10,0 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 3,00 A - 50,00 A Gradini 0,01 A 1,0 s - 180,0 s Gradini 0,1 s Tempo di avviamento massimo TMax.AVVIAM Tempo massimo ammissibile rotore bloccato 0,5 s - 120,0 s TROT.BLOCCATO oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 s Caratteristica di scatto Rapporto di ricaduta Ieff/IRICON. AVVIAM ca. 0,95 Tolleranze Soglia di intervento per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Tempo di ritardo 5 % o 30 ms Grandezze influenti sulle soglie di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 ≤1% ≤1% 335 Dati tecnici 4.20 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) 4.20 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) Campi di impostazione/gradini Corrente di avviamento riferita alla corrente nominale 1,5 - 10,0 del motore IAvviam/IMot.Nom Gradini 0,1 Tempo max. ammissibile di avviamento TAVVIAM Max. 3,0 s - 120,0 s Gradini 0,1 s Tempo di equalizzazione TEqualizzazione 0,0 min - 60,0 min Gradini 0,1 min Avviamenti a caldo max. ammissibili ncaldo 1-4 Gradini 1 Differenza tra avviamenti a freddo e a caldo nfreddo - ncaldo 1-2 Gradini 1 Fattore di prolungamento in caso di inattività kτ inattività 1,0 - 100,0 Gradini 0,1 Fattore di prolungamento con motore in funzione kτ funzionamento 1,0 - 100,0 Gradini 0,1 Tempo minimo di inibizione per blocco AR 0,2 min - 120,0 min Gradini 0,1 min Limite di riavviamento Tempi di riavviamento Le abbreviazioni hanno il significato seguente: ΘRIM limite di temperatura al di sotto del quale è possibile un riavviamento ΘL max amm sovratemperatura del rotore max. ammissibile (= 100 % nel valore di misura di esercizio ΘL/ΘL sc) nfreddo numero di avviamenti ammissibili a freddo TChius tempo al termine del quale il motore può essere riattivato TEqualizzazione tempo di equalizzazione, nel quale il modello termico viene fissato TRIM il tempo per il quale il modello termico si trova nuovamente al di sotto del limite di riavviamento, dipende da: Θprima antecedenti della temperatura del rotore τ costante di tempo rotore (viene calcolata internamente) kτ fattore di prolungamento per la costante di tempo kτ funzionamento oppure kτ inattività 336 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.21 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) 4.21 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) Campi di impostazione/gradini Soglia di intervento MAI I> per IN = 1 A 0,04 A - 2,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,20 A - 10,00 A Gradini 0,01 A Tempo di ritardo MAI T 0,06 s - 60,00 s oppure ∞ Gradini 0,01 s Tempi di intervento - con avviamento interno - mediante il comando (CFC) - con avviamento esterno ca. 50 ms ca. 50 ms ca. 50 ms Tempo di ricaduta ca. 50 ms Tempi Tolleranze Soglia di avviamento MAI I> per IN = 1 A 1 % del valore tarato oppure 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato oppure 50 mA Tempo di ritardo MAI T 1 % o 10 ms Grandezze influenti sulle soglie di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 ≤1% ≤1% 337 Dati tecnici 4.22 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) 4.22 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) Campi di impostazione/gradini Avviamento con corrente I >>> per IN = 1 A 0,1 A - 20,0 A oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 A per IN = 5 A 0,5 A - 20,0 A oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 A Abilitazione tensione U1< 10,0 V - 125,0 V oppure 0 V (nessuna abilitazione) Gradini 0,1 V Tempo di ritardo T U1<Interv. 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempo di ricaduta T U1<Ricad. 0,00 s - 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi Tempo di reazione ca. 25 ms Tempo di ricaduta ca. 35 ms Rapporti di ricaduta I>>> per IN = 1 A ca. 0,80 o 50 mA per IN = 5 A ca. 0,80 o 250 mA Abilitazione tensione U1< ca. 1,05 Tolleranze Avviamento con corrente I >>> per IN = 1 A per IN = 5 A 5 % del valore tarato oppure 20 mA 5 % del valore tarato oppure 100 mA Abilitazione tensione U1< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempo di ritardo T 1 % o 10 ms Grandezze influenti sulle soglie di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 338 ≤1% ≤1% SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.23 RTD-Box 4.23 RTD-Box Sonde termiche Thermobox collegabili 1 oppure 2 Numero di sonde termiche per Thermobox max. 6 Tipo di misura Pt 100 Ω oppure Ni 100 Ω oppure Ni 120 Ω Denominazione per montaggio "olio" oppure "ambiente“ oppure "spira“ oppure "cuscinetti“ oppure "altri“ Valori limite di segnalazione per ogni punto di misura: Gradino 1 –50 °C + 250 °C –58 °F + 482 °F oppure ∞ (senza segnalazione) Gradini 1 °C Gradini 1 °F Gradino 2 –50 °C + 250 °C –58 °F + 482 °F oppure ∞ (senza segnalazione) Gradini 1 °C Gradini 1 °F SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 339 Dati tecnici 4.24 Funzioni ausiliarie 4.24 Funzioni ausiliarie Valori di misura di esercizio Valori di misura di esercizio per correnti IL1, IL2, IL3 in A (kA) primari e in A sec. oppure in % IN 3I0 in A (kA) primari e A secondari Campo 10 % - 200 % IN Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit Valori di misura di esercizio per correnti IEE Campo 0 mA - 1600 mA Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit Componente diretta I1 in A (kA) primari e in A secondari oppure in % IN Componente inversa I2 in A (kA) primari e in A secondari oppure in % IN 340 Valori di misura di esercizio per tensioni (faseterra) UL1–E, UL2–E, UL3–E in kV primari, in V secondari oppure in % UN UL1–L2, UL2–L3, UL3-L1 in kV primari, in V secondari oppure in % UN UE oppure 3U0 in kV primari, in V secondari oppure in % UN Componente diretta U1 e componente inversa U2 in kV primari, in V secondari oppure in % UN Campo 10 % - 120 % di UN Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±0,2 V ±1 Digit Valori di misura di esercizio per impedenze R, X in Ω primari e secondari Tolleranza 1% Valori di misura di esercizio per potenze S, potenza apparente in kVAR (MVAR oppure GVAR) primari e in % SN P, potenza attiva (con segno) in kW (MW oppure GW) primari e in % SN Q, potenza reattiva (con segno) in kVAR (MVAR oppure GVAR) primari e in % SN Campo 0 % - 120 % SN Tolleranza 1 % ± 0,25 % SN con SN = √3 · UN · IN Valore di misura di esercizio fattore di potenza cos ϕ Campo –1 - +1 Tolleranza 1 % ± 1 Digit Angolo di fase ϕ Campo –90° - +90° Tolleranza 0,1° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.24 Funzioni ausiliarie Valori di conteggio dell'energia Wp, Wq (energia attiva e reattiva) in kWh (MWh oppure GWh) e/o in kVARh (MVARh oppure GVARh) Campo 8 1/2 posizioni (28 Bit) con protocollo VDEW 9 1/2 posizioni (31 Bit) nell'apparecchio Tolleranza 1 % ± 1 Digit Valori di misura di esercizio per la frequenza f in Hz Campo 40 Hz < f < 65 Hz Tolleranza 10 mHz con U > 0,5 · UN Sovraeccitazione (U/UN)/(f/fN) Campo 0 - 2,4 Tolleranza 2% Valori di misura termici - dello statore (protezione contro il sovraccarico) ΘS/Θsc L1, ΘS/Θsc L2, ΘS/Θsc L3 - del rotore (blocco al riavviamento) ΘL/Θsc – della protezione contro il carico squilibrato Θi2/Θsc – della protezione di sovraeccitazione ΘU/f/Θsc – temperatura del refrigerante dipende dal sensore di temperatura collegato Campo 0 % - 400 % Tolleranza 5% Memoria min/max Memorizzazione di valori di misura con data e ora Reset manuale tramite ingresso binario mediante tastiera mediante comunicazione Valori min/max della componente diretta delle correnti I1 Valori min/max della componente diretta delle tensioni U1 Valori min/max della terza armonica nella tensione di spostamento UE3H Valori min/max delle potenze P, Q Valori min/max della frequenza f f Supervisione stazionaria delle grandezze di misura Asimmetria della corrente Imax/Imin > fattore di simmetria, per I > Ilimite Asimmetria della tensione Umax/Umin > fattore di simmetria, per U > Ulimite Sommatoria correnti | iL1 + iL2 + iL3 | > valore limite Sommatoria tensioni | UL1 + UL2 + UL3 + kU · UE | > valore limite, con kU = Uph/Uen Trasf Sequenza delle fasi corrente CLOCKWISE/COUNTER-CLOCK Sequenza delle fasi tensione CLOCKWISE/COUNTER-CLOCK Supervisioni dei valori limite IL< valore limite IL<, altri sono programmabili tramite CFC SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 341 Dati tecnici 4.24 Funzioni ausiliarie Protocollo guasti Memorizzazione delle segnalazioni degli ultimi otto guasti (max 600 segnalazioni) Sincronizzazione Risoluzione per segnalazioni di esercizio 1 ms Risoluzione per segnalazioni di guasto 1 ms Differenza di tempo max. (orologio interno) 0,01 % Batteria tampone Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA Segnalazione "Guasto batteria" in caso di batteria scarica Registrazioni oscilloperturbografiche max. 8 registrazioni; protette mediante batteria tampone anche in caso di mancanza di tensione ausiliaria Valori istantanei: Tempo di memorizzazione in totale 5 s Tempi di registrazione di prima e dopo il guasto e tempo di memorizzazione impostabili Campionamento a 50 Hz Campionamento a 60 Hz 1 valore istantaneo ogni 1,25 ms 1 valore istantaneo ogni 1,04 ms Tracce uL1, uL2, uL3, uE, iL1, iL2, iL3, iEE Valori efficaci: Tempo di memorizzazione in totale 80 s Tempi di registrazione di prima e dopo il guasto e tempo di memorizzazione impostabili Campionamento a 50 Hz Campionamento a 60 Hz 1 valore di memoria ogni 20 ms 1 valore di memoria ogni 16,67 ms Tracce U1, UE, I1, I2, IEE, P, Q, ϕ, R, X, f–fN Contatore energia Contatore a quattro quadranti WP+, WP–, WQ+, WQ– Tolleranza 1% Statistica degli interventi numero memorizzabile di scatti fino a 9 cifre decimali corrente di apertura accumulata fino a 4 cifre decimali, separatamente per polo interruttore Conteggio delle ore di esercizio Area di visualizzazione fino a 6 cifre decimali Criterio Superamento di una soglia di corrente impostabile (Int. I>) Supervisione del circuito di scatto Numero dei circuiti controllabili 342 1 con uno oppure con due ingressi binari SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.24 Funzioni ausiliarie Strumenti di messa in servizio Controllo sequenza fasi Valori di misura di esercizio Prova dell'interruttore Creazione di una registrazione di prova Orologio Sincronizzazione orologio Segnale DCF 77/ IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) Ingresso binario Comunicazione Funzioni definibili dall'utente (CFC) Moduli funzionali e loro possibile assegnazione ai livelli del ciclo Modulo funzionale Spiegazione Livello del ciclo MW_ BEARB PLC1_ BEARB PLC_ BEARB SFS_ BEARB ABSVALUE Calcolo magnitudine X — — — ADD Addizione X X X X AND AND-Gate — X X X BOOL_TO_CO Bool to Command, conversione — X X — BOOL_TO_DI Bool verso segnalazione doppia, conversione — X X X BOOL_TO_IC Bool verso segnalazione singola interna, conversione — X X X BUILD_DI Segnalazione doppio punto creata — X X X CMD_CHAIN Sequenza interruttori — X X — CMD_INF Informazione di comando — — — X CONNECT Collegamento — X X X D_FF D–Flipflop — X X X D_FF_MEMO Memoria di stato in caso di riavviamento — X X X DI_TO_BOOL Segnalazione doppia verso bool, conversione — X X X DIV Divisione X — — — DM_DECODE Doppio punto decifrato X X X X DYN_OR OR Gate dinamico X X X X LIVE_ZERO Supervisione zero vivo, caratteristica non lineare X — — — LONG_TIMER Timer (max. 1193 h) X X X X LOOP Retroazione del segnale — X — — LOWER_SETPOINT Limite inferiore X — — — MUL Moltiplicazione X — — — NAND NAND–Gate — X X X NEG Negator — X X X NOR NORNOR–Gate — X X X SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 343 Dati tecnici 4.24 Funzioni ausiliarie Moduli funzionali e loro possibile assegnazione ai livelli del ciclo Modulo funzionale Spiegazione Livello del ciclo MW_ BEARB PLC1_ BEARB PLC_ BEARB SFS_ BEARB OR–Gate — X X X RS_FF RS–Flipflop — X X X SQUARE_ROOT Estrattore di radice X — — — SR_FF SR–Flipflop — X X X SUB Sottrazione X — — — TIMER Timer universale — X X — UPPER_SETPOINT Superamento valore limite X — — — X_OR XOR–Gate — X X X ZERO_POINT Eliminazione zero X — — — OR Numero massimo di TICKS nei livelli del ciclo Livello del ciclo Limite in TICKS MW_BEARB (elaborazione valori di misura) 2 500 PLC1_BEARB (elaborazione lenta PLC) 250 PLC1_BEARB (elaborazione rapida PLC) 130 SFS_BEARB (protezione contro errori di commutazione) 2 100 La tabella seguente riporta il numero di TICKS necessari per i singoli elementi di un piano CFC. Per modulo generico s'intende un modulo nel quale è possibile modificare il numero di ingressi. Sono tipiche le funzioni logiche AND, NAND, OR, NOR. Tempi di elaborazione in TICKS per singoli elementi Elemento Numero TICKS Modulo, fabbisogno minimo 5 a partire dal terzo ingresso supplementare per moduli generici per ogni ingresso 1 Connessione con il bordo di ingresso 6 Connessione con il bordo di uscita 7 inoltre per ogni piano 1 Commutazione gruppo dei parametri funzionali 344 Numero di gruppi di settaggio disponibili 2 (gruppi di parametri A e B) Commutazione effettuabile tramite pannello operatore del dispositivo DIGSI tramite interfaccia operatore Protocollo tramite interfaccia di sistema Ingresso binario SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione 4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione Condiz. di esercizio 0 Funzione di protezione f ≤ 0 Hz Condizione di esercizio 1 11 Hz < f/Hz ≤ 40 40 Hz ≤ f/Hz ≤ 69 Condiz. di esercizio 0 f ≥ 70 Hz Protezione di massima corrente a tempo definito attivo attivo attivo attivo Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) inattivo attivo attivo inattivo Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) inattivo 1) attivo attivo inattivo 1) Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) inattivo 1) attivo attivo inattivo 1) Protezione di sottoeccitazione (perdita inattivo di campo) (ANSI 40) attivo attivo inattivo Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) inattivo attivo attivo inattivo Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) inattivo attivo attivo inattivo Protezione di impedenza (ANSI 21) inattivo attivo attivo inattivo Protezione di minima tensione (ANSI 27) inattivo 2) attivo attivo inattivo 2) Protezione di massima tensione (ANSI attivo 59) attivo attivo attivo Protezione di frequenza (ANSI 81) inattivo attivo attivo inattivo 3) Protezione di minima frequenza inattivo attivo attivo inattivo attivo attivo inattivo 1) Protezione derivata di frequenza df/dt inattivo (ANSI 81R) attivo 4) attivo inattivo Salto vettoriale attivo 5) attivo 5) inattivo Protezione di terra statore 90% (ANSI attivo 59N, 64G, 67G) attivo attivo attivo Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) inattivo attivo attivo inattivo Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) inattivo attivo attivo inattivo Supervisione del tempo di avviamento inattivo motore (ANSI 48) attivo attivo inattivo Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) inattivo attivo attivo inattivo Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF) inattivo attivo attivo inattivo Energizzazione accidentale (ANSI 50, attivo 27) attivo attivo attivo Supervisione soglia inattivo attivo attivo inattivo Accoppiamento scatti esterni attivo attivo attivo attivo RTD-Box attivo attivo attivo attivo Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) inattivo 1) inattivo SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 345 Dati tecnici 4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione Condiz. di esercizio 0 Funzione di protezione f ≤ 0 Hz Condizione di esercizio 1 11 Hz < f/Hz ≤ 40 40 Hz ≤ f/Hz ≤ 69 Condiz. di esercizio 0 f ≥ 70 Hz Condizione di esercizio1: Ad almeno uno degli ingressi di misura (IL1, IL2, IL3, UL1, UL2 UL3) dell'apparecchio è presente almeno il 5% del valore nominale; in tal modo la frequenza di campionamento può essere adattata per l'elaborazione delle grandezze di misura. Condizione di esercizio 0: Grandezze di misura mancanti o troppo piccole, nonché valori di misura con frequenze < 11 Hz oppure > 70 Hz portano l'apparecchio nella condizione di esercizio 0. 1) 2) 3) 4) 5) 346 il modello termico si raffredda in presenza dell'avviamento ha luogo un mantenimento dell'avviamento in presenza dell'avviamento ha luogo un mantenimento dell'avviamento se permane una tensione di grandezza suficiente 25 Hz < f/Hz ≤ 40 Hz La funzione opera solo a ± 3 Hz della frequenza nominale SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.26 Dimensioni 4.26 Dimensioni 4.26.1 Montaggio incassato e in armadio — 7UM611 Figura 4-7 Disegno quotato di un 7UM611 per montaggio incassato e in armadio (custodia del tipo 7XP2030-2) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 347 Dati tecnici 4.26 Dimensioni 4.26.2 Montaggio incassato e in armadio — 7UM612 Figura 4-8 348 Disegno quotato di un 7UM612 per montaggio incassato e in armadio (dimensioni custodia 1/2) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.26 Dimensioni 4.26.3 Montaggio sporgente — 7UM611 Figura 4-9 Disegno quotato di un 7UM611 per montaggio sporgente 4.26.4 Montaggio sporgente — 7UM612 Figura 4-10 Disegno quotato di un 7UM612 per montaggio sporgente (dimensioni custodia 1/2) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 349 Dati tecnici 4.26 Dimensioni 4.26.5 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato Figura 4-11 350 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Dati tecnici 4.26 Dimensioni 4.26.6 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente Figura 4-12 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 351 Dati tecnici 4.26 Dimensioni 4.26.7 Disegno quotato 3PP13 Figura 4-13 3PP132 3PP133 Disegni quotati 3PP13: per partitore di tensione 3PP1326-0BZ-K2Y (20 : 10 : 1) per partitore di tensione 3PP1336-1CZ-K2Y (5 : 2 : 1) per resistore addizionale 3PP1336-0DZ-K2Y ■ 352 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A L'appendice serve prevalentemente per essere consultata da utenti esperti. Essa contiene i dati per l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le preimpostazioni, così come le tabelle con tutti i parametri e le informazioni per la configurazione massima dell'apparecchio. A.1 Dati di ordinazione e accessori 354 A.2 Schemi dei morsetti 359 A.3 Esempi di collegamento 363 A.4 Preimpostazioni 373 A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo 377 A.6 Configurazione apparecchio 378 A.7 Parametri 380 A.8 Informazioni 391 A.9 Messaggi collettivi 408 A.10 Insieme dei valori misurati 409 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 353 Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori A.1 Dati di ordinazione e accessori A.1.1 Dati di ordinazione A.1.1.1 7UM61 6 Protezione di macchina 7 U M 6 7 1 8 9 10 11 12 — 13 14 — 17 18 19 A 0 + Numero degli ingressi e delle uscite binarie Pos. 6 Custodia 1/3 19’’, 7 IB, 11 UB, 1 contatto di anomalia 1 Custodia 1/2 19’’, 15 IB, 19 UB, 1 contatto di anomalia 2 Corrente nominale Pos. 7 IN = 1 A 1 IN = 5 A 5 Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari) Pos. 8 DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario 19 V 2 DC 60 - 125 V, soglia ingresso binario 19 V 4 DC 110 - 250 V, AC 115/230 V, soglia ingresso binario 88 V 5 Costruzione Pos. 9 Montaggio sporgente, morsettiera doppia sopra e sotto B Montaggio incassato, morsetti a innesto (connettori a 2/3 poli) D Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella) E Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazioni della lingua Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile) Pos. 10 A Internazionale, 50 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile) B Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile) C Interfacce di sistema lato post. apparecchio (Port B) Pos. 11 Senza interfaccia di sistema 0 Protocollo IEC, elettrico RS232 1 Protocollo IEC, elettrico RS485 2 Protocollo IEC, ottico 820 nm, connettore ST 3 ulteriori interfacce, cfr. dati supplementari L 9 354 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori Dati supplementari L Pos. 17 Pos. 18 Pos. 19 (Port B) Profibus DP slave, RS485 L 0 A Profibus DP slave, ottico 820 mm, anello doppio, connettore ST L 0 B 1) Modbus, elettrico RS485 L 0 D Modbus, ottico 820 nm, connettore ST L 0 E 1) DNP3.0, RS485 L 0 G DNP3.0, 820 nm, ottico, connettore ST L 0 H 1) 1) Non disponibile con la posiz. 9 = "B". Se è richiesta un'interfaccia ottica, ordinare l'interfaccia RS485 con rispettivo convertitore. DIGSI 4/modem interfaccia lato post. apparecchio (Port C) Pos. 12 senza interfaccia DIGSI 4 sul retro 0 DIGSI 4, elettrico RS232 1 DIGSI 4, elettrico RS485 2 DIGSI 4, ottico 820nm, connettore ST 3 Funzioni di misura Pos. 13 senza funzione di misura estesa 0 Valori min/max, conteggio energia 3 Funzionalità Pos. 14 Generatore base, costituito da: Protezione terra statore, adirezionale, direzionale N. ANSI U0>, 3I0>, –U0, 3I0 Rilevamento sensibile corrente di terra (anche come protezione IEE> terra rotore) 59N, 64G, 67G 50/51GN,(64R) Protezione contro il sovraccarico I2t 49 Protezione di massima corrente a tempo con controllo di tensione I> +U< 51 Protezione di massima corrente a tempo inverso / direzionale I>>, Dir. 50/51/67 Protezione di massima corrente a tempo dipendente t=f(I) +U< Protezione di massima tensione U> 59 Protezione di minima tensione U< 27 Protezione di frequenza f<, f> 81 Protezione ritorno di energia –P 32R Protezione contro la sovraeccitazione U/f 24 51V Fuse failure monitor U2/U1; I1/I2 Accoppiamenti (7UM611/7UM612) Accopp. Supervisione circuito di scatto Circ. sc. Superv. 60FL — 74TC Supervisione soglia — — Thermobox — — Generatore standard, costituito da: A N. ANSI B Generatore base, inoltre: Supervisione potenza attiva P>, P< Protezione di sottoeccitazione 1/xd Protezione contro i carichi squilibrati I2>, t=f(I2) Protezione contro la mancata apertura dell'interruttore Imin> SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 32F 40 46 50BF 355 Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori Funzionalità Pos. 14 Generatore completo, costituito da: N. ANSI C Generatore standard, inoltre: Protezione contro energizzazione accidentale I>, U< 50/27 Protezione terra statore 100 % con terza armonica U0 (terza arm.) Protezione di impedenza con avviamento (I>+U<) Z< 59TN 27TN(3.H) 21 Motore asincrono, costituito da: N. ANSI F Generatore standard, inoltre: Supervisione tempo di avviamento motore Ian2t 48 2 It 49 rotore Protezione contro la sovraeccitazione U/f 24 Protezione di sottoeccitazione 1/xd 40 Blocco al riavviamento senza Funzionalità/Funzioni ausiliarie N. ANSI Pos. 15 81R ∆ϕ> E senza A Protezione derivata di frequenza (df/dt) Salto vettoriale (tensione) Esempio di ordinazione: 7UM6121–4EA91–0BA0 + L0A qui: Pos. 11 = 9 indica L0A, ovvero modello con interfaccia di sistema posteriore Profibus DP Slave, RS485 A.1.2 Accessori Moduli di sostituzione per interfacce Denominazione N. d'ordine RS232 C53207-A351-D641-1 RS485 C53207-A351-D642-1 FO 820 nm C53207-A351-D643-1 Profibus DP RS485 C53207-A351-D611-1 Profibus DP anello doppio C53207-A351-D613-1 Modbus RS485 C53207-A351-D621-1 Modbus ottico 820 nm C53207-A351-D623-1 DNP3.0 RS485 C53207-A351-D631-3 DNP3.0 820 nm C53207-A351-D633-3 Coperture per tipo di morsetto N. d'ordine Coperture Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poliC73334-A1-C31-1 Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 poliC73334-A1-C32-1 356 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori Ponticelli di collegamento Ponticello di collegamento per tipo di morsetto N. d'ordine Morsetto per tensione 18 poli, 12 poli C73334-A1-C34-1 Morsetto per corrente 12 poli, 8 poli C73334-A1-C33-1 Connettore ad innesto Connettore ad innesto N. d'ordine bipolare C73334-A1-C35-1 tripolare C73334-A1-C36-1 Guide angolari per montaggio in telaio 19" Denominazione N. d'ordine 2 guide angolari C73165-A63-D200-1 Batteria tampone Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA N. d'ordine VARTA 6127 101 501 Dispositivo di accoppiamento Dispositivo di accoppiamento per protezione terra rotore (R, fN)N. d'ordine Dispositivo di accoppiamento per montaggio incassato 7XR6100-0CA00 Dispositivo di accoppiamento per montaggio sporgente 7XR6100-0BA00 Resistore addizionale Resistore addizionale per protezione terra rotore (R, fN) N. d'ordine Resistore addizionale (2 x 105 Ω ) 3PP1336-0DZ-K2Y Partitore di tensione Partitore di tensione N. d'ordine Partitore di tensione 5:1; 5:2 3PP1336-1CZ-K2Y Partitore di tensione 10:1; 20:1 3PP1326-0BZ-K2Y SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 357 Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori Cavo seriale Cavo seriale tra PC e SIPROTEC N. d'ordine Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli 7XV5100-4 Software di comando DIGSI Software di comando protezione e di programmazione DIGSIN. d'ordine DIGSI, versione base con licenza per 10 installazioni 7XS5400-0AA00 DIGSI, versione completa con tutti i pacchetti opzionali 7XS5402-0AA00 Programma grafico di analisi SIGRA Programma di analisi SIGRA N. d'ordine Versione completa con licenza per 10 installazioni 7XS5410-0AA00 Graphic Tools Grafic Tools 4 N. d'ordine Graphic Tools 4; versione completa con licenza per 10 installazioni7XS5430-0AA00 DIGSI REMOTE 4 Software per telecomando di protezioni mediante modem (e se necessario starcoupler) in DIGSI N. d'ordine DIGSI REMOTE 4; versione completa con licenza per 10 installazioni; 7XS5440-1AA00 SIMATIC CFC 4 Software per la parametrizzazione supportata graficamente di condizioni di blocco e creazione di funzioni ampliate N. d'ordine SIMATIC CFC 4; versione completa con licenza per 10 installazioni7XS5450-0AA00 358 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.2 Schemi dei morsetti A.2 Schemi dei morsetti A.2.1 Schema generale 7UM611*- Figura A-1 Schema generale 7UM611 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 359 Appendice A.2 Schemi dei morsetti A.2.2 Schema generale (montaggio sporgente) 7UM611*–*B Figura A-2 360 Schema generale 7UM611*–*B (montaggio sporgente) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.2 Schemi dei morsetti A.2.3 Schema generale 7UM612*- Figura A-3 Schema generale 7UM612 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 361 Appendice A.2 Schemi dei morsetti A.2.4 Schema generale montaggio sporgente 7UM612–*B Figura A-4 362 Schema generale 7UM612–*B (montaggio sporgente) SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.3 Esempi di collegamento A.3 Esempi di collegamento A.3.1 Esempi di collegamento Figura A-5 Connessione diretta su sbarra: collegamenti dei trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra) e rispettivamente a tre TA, – corrente di terra di ulteriore trasformatore sommatore di corrente o toroidale per rilevamento sensibile di guasti a terra; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto (e–n). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 363 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-6 364 Sistema di sbarre con collegamento a terra a bassa resistenza ohmica: collegamenti dei trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra) e rispettivamente a tre TA, – rilevamento della corrente di terra come misura della differenza di corrente di due gruppi di TA; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto (e–n) come ulteriore criterio SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-7 Sistema di sbarre connesse a terra tramite resistenza commutabile, ad alta resistenza ohmica: collegamenti dei trasduttori a tre TA e tre TV (tensioni fase-terra) – rilevamento della corrente di terra come misura della differenza tra corrente di centro stella e sommatoria correnti rilevata tramite trasformatore toroidale; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto (e–n). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 365 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-8 366 Connessione tramite trasformatore elevatore con centro stella isolato: collegamenti dei trasduttori a tre TA e tre TV (tensioni fase-terra) – con dispositivo 7XR61 per tensione addizionale del circuito rotorico e con supervisione dell'isolamento di terra del rotore attraverso il rilevamento sensibile di guasti a terra; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto (e–n). SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-9 Collegamento tramite trasformatore elevatore con trasformatore di messa a terra: collegamenti dei trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra) e rispettivamente a tre TA; resistenza di carico, a scelta, direttamente nel circuito del centro stella oppure attraverso riduttori di adattamento. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 367 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-10 Protezione terra rotore – con dispositivo 7XR61 per tensione addizionale del circuito rotorico con tensione a frequenza nominale in caso di realizzazione con ingresso di corrente di terra sensibile. Figura A-11 Generatore con punto neutro 368 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-12 Motore asincrono collegamenti dei trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra, di regola prelevate dalla sbarra); rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto e rispettivamente tre TA, - rilevamento direzione guasto a terra tramite trasformatore toroidale SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 369 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-13 Collegamenti per due riduttori di tensione in collegamento a V Figura A-14 Collegamenti per due soli trasformatori amperometrici lato impianto Figura A-15 Collegamento riduttori di tensione in caso di messa a terra lato secondario L2 A.3.2 Esempi di collegamento per thermobox Figura A-16 370 Funzionamento simplex con un thermobox SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.3 Esempi di collegamento Figura A-17 Funzionamento semi-duplex con un thermobox Figura A-18 Funzionamento semi-duplex con due thermobox SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 371 Appendice A.3 Esempi di collegamento A.3.3 372 Schemi di cablaggio parti accessorie Figura A-19 Schema elettrico dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0*A00 per protezione terra rotore Figura A-20 Schema elettrico resistore addizionale 3PP1336-0DZ-K2Y Figura A-21 Schema elettrico partitore di tensione 5:1; 5:2; 3PP1336-1CZ-K2Y Figura A-22 Schema elettrico partitore di tensione 10:1; 20:1; 3PP1326-0BZ-K2Y SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.4 Preimpostazioni A.4 Preimpostazioni A.4.1 Diodi luminosi Tabella A-1 Indicatori LED preimpostati in fabbrica Diodi luminosi LED1 LED2 LED3 Funzione preimpostata Relè Scatto Avviam. relè I> Guasto L1 511 501 1811 LED4 I> Guasto L2 1812 LED5 I> Guasto L3 1813 LED6 IEE> Scatto V0> Scatto 1226 5187 Ter.Stat. SCATTO Err.Aliment. Avar.bat.scar. La lista è vuota 5193 147 177 - LED7 LED8 1) A.4.2 N. segnalaz. Osservazioni Relè comando di scatto generale Avviamento relè Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L1 Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L2 Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L3 IEE> Scatto Protezione Terra Statore: Scatto Livello V0 Protezione Terra Statore: SCATTO Errore Alimentazione Avaria: batteria scarica -1) solo per 7UM612 Ingresso binario Tabella A-2 Ingresso binario IB1 IB2 IB3 Ingressi binari preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti Funzione preimpostata >Val:Stop Scat. >Vecc manc. >Blocco f1 >BLOCCO V< >T. Stat. Iee off >AVARIA alim. TV 5086 5328 5206 6506 5176 361 >Useal-in BLK 1950 IB5 IB6 IB7 >BLOCCO Min.Ten >Scat.Ext. 1 >Scat.Ext. 2 >Registr.oscil. 6503 4526 4546 4 IB8 ... 14 La lista è vuota - IB4 1) 2) N. segnalaz. Osservazioni >Valvola di Stop Scattata >Rilevaz. mancanza V eccitazione >Blocco soglia f1 >Blocco Protezione Min. Tensione V< >Switch off rilev. I terra (terra stat.)1) >Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato) >Prot.Max.Corr.: BlOCCO Min. Tensione >BLOCCO Protezione Min. Tensione >Trigger scatto esterno 1 >Trigger scatto esterno 2 >Avvio registrazione oscilloperturbograf. -2) solo collegamento diretto su sbarra solo per 7UM612 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 373 Appendice A.4 Preimpostazioni A.4.3 Uscita binaria Tabella A-3 Relè uscita UB1 UB2 UB3 UB4 ... 11 UB12 UB13 UB14 UB15 UB16 UB17 UB18 UB19 1) 374 Relè di uscita preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti Funzione preimpostata Err.Aliment. Avar.bat.scar. Relè Scatto La lista è vuota La lista è vuota I> Scatto IEE> Scatto U0> Scatto N. segnalaz. 147 177 511 1815 1226 5187 Ter.Stat. SCATTO U< SCATTO SCATTO U> U>> SCATTO Scatto f1 SCATTO f2 Ecc<3 SCATTO Ecc<U<SCATTO 5193 6539 6570 6573 5236 5237 5343 5346 Scatto f1 SCATTO f2 I> Scatto U>> SCATTO Scatto Pr Pr+SV SCATTO 5236 5237 1815 6573 5097 5098 Ter.Stat. SCATTO I2 Θ SCATTO 5193 5161 Ecc<3 SCATTO 5343 Ecc<U<SCATTO 5346 SCATTO f2 I> Scatto U>> SCATTO Pr+SV SCATTO 5237 1815 6573 5098 Ter.Stat. SCATTO I2 Θ SCATTO 5193 5161 Ecc<3 SCATTO 5343 Ecc<U<SCATTO 5346 SCATTO f2 I> Scatto Ter.Stat. SCATTO I2 Θ SCATTO 5237 1815 5193 5161 Osservazioni Errore Alimentazione Avaria: batteria scarica Relè comando di scatto generale -1) Max. I> Scatto IEE> Scatto Protezione Terra Statore: Scatto Livello V0 Protezione Terra Statore: SCATTO SCATTO Min.Tensione U< SCATTO Max.Tensione U> SCATTO Max.Tensione U>> Scatto f1 SCATTO f2 Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 3 Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car + Vecc< Scatto f12) SCATTO f22) Max. I> Scatto2) SCATTO Max.Tensione U>>2) Rit.Energ: SCATTO2) Rit.Energ: SCATTO con Stop Valvole2) Protezione Terra Statore: SCATTO2) Carico squilibr: Scatto Livello Termico2) Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 32) Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car + Uecc<2) SCATTO f23) Max. I> Scatto3) SCATTO Max.Tensione U>>3) Rit.Energ: SCATTO con Stop Valvole3) Protezione Terra Statore: SCATTO3) Carico squilibr: Scatto Livello Termico3) Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 33) Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car + Uecc<3) SCATTO f24) Max. I> Scatto4) Protezione Terra Statore: SCATTO4) Carico squilibr: Scatto Livello Termico4) solo per 7UM612 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.4 Preimpostazioni 2) 3) 4) A.4.4 interruttore generatore diseccitazione valvola a chiusura rapida Tasti funzionali Tabella A-4 Valido per tutti gli apparecchi e le varianti Tasti funzionali F1 Funzione preimpostata Visualizzazione segnalazioni di esercizio Visualizzazione valori di esercizio primari Passaggio all'interstazione delle ultime 8 segnalazioni di guasto Passaggio al sottomenù per reset valori di misura min/max F2 F3 F4 A.4.5 N. segnalaz. Osservazioni - - - - - - - - Display base Figura A-23 Display base del 7UM61 Visualizzazione spontanea di guasti sul display In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display del 7UM61 come illustrato nella figura sottostante. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 375 Appendice A.4 Preimpostazioni Figura A-24 A.4.6 Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display dell'apparecchio Schemi CFC preinstallati Alcuni schemi CFC sono già installati alla fornitura del SIPROTEC 4: Apparecchio e logica del sistema Il modulo negatore consente di trasformare l'indicazione singola ">Stop Tr. dati", accoppiabile mediante ingressi binari, in un'indicazione interna riutilizzabile "Sblocc.TD" (indicazioni interne singole, II) e di portarla su un'uscita. Ciò non sarebbe possibile senza l'utilizzo di questo modulo. Figura A-25 Collegamenti di ingresso e uscita per blocco trasmissione dati Trattamento valore limite MW Con i moduli del livello del ciclo "Elaborazione valori di misura", è realizzata una supervisione di minima corrente delle tre correnti di fase. La segnalazione di uscita viene emessa non appena almeno una delle tre correnti di fase passa al di sotto del valore limite parametrizzato: Figura A-26 376 Supervisione di minima corrente SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo Protocollo → Funzione ↓ IEC 60870– 5–103 Profibus FMS (a richiesta) Profibus DP DNP3.0 Modbus ASCII/RTU Interfaccia di servizio supplementare (opzionale) Valori di misura Sì di esercizio Sì Sì Sì Sì Sì Valori numerici Sì Sì Sì Sì Sì Sì Registrazione Sì perturbografica Sì No. Solo tramite interfaccia di servizio supplementar e No. Solo tramite interfaccia di servizio supplementa re No. Solo Sì tramite interfaccia di servizio supplementar e No. Solo Sì tramite interfaccia di servizio supplementar e No. Solo tramite interfaccia di servizio supplementar e No. Solo tramite interfaccia di servizio supplementa re No. Solo Sì tramite interfaccia di servizio supplementar e Impostazione protezione da remoto Segnalazioni e Sì apparecchiatur e di controllo definite dall'utente Sì "Segnalazioni Sì predefinite "Segnalazion "Segnalazioni dall'utente" i predefinite predefinite nel CFC dall'utente" dall'utente" nel nel CFC CFC Sincronizzazion Tramite e dell'orologio protocollo; DCF77/IRIG B; interfaccia; ingresso binario Tramite protocollo; DCF77/IRIG B; interfaccia; ingresso binario Tramite DCF77/IRIG B; interfaccia; ingresso binario Tramite protocollo; DCF77/IRIG B; interfaccia; ingresso binario — Tramite DCF77/IRIG B; interfaccia; ingresso binario protocollo Marcatura orodataria Sì No Sì No Sì Blocco Sì segnalazione valore di misura Sì No No No Sì Funzionamento Sì di prova Sì No No No Sì Modalità fisica Asincrona Asincrona Asincrona Asincrona Asincrona — Modalità di trasmissione ciclica/evento ciclica/evento ciclica ciclica/event ciclica o — Baudrate 4800 - 38400 Fino a 1,5 MBaud 4800 - 19200 2400 - 19200 2400 - 38400 Tipo RS232 RS485 Fibre RS485 Fibre RS485 Fibre RS485 Fibre RS485 Fibre ottiche: anello ottiche: anello ottiche ottiche ottiche semplice, doppio anello doppio Sì Aiuti per la messa in servizio SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Fino a 1,5 MBaud RS232 RS485 Fibre ottiche 377 Appendice A.6 Configurazione apparecchio A.6 Ind. Configurazione apparecchio Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 103 Grp Chge OPTION Disabled Enabled Disabled Opzione per cambio gruppo di settaggio 104 FAULT VALUE Disabled Instant. values RMS values Instant. values Valori di guasto 112 O/C PROT. I> Disabled Enabled Enabled Protezione di Massima Corrente I> 113 O/C PROT. I>> Disabled directional Non-Directional Non-Directional Protezione di Massima Corrente I>> 114 O/C PROT. Ip Disabled with IEC with ANSI Disabled Protez.di Massima Corrente a T.Inverso 116 Therm.Overload Disabled Enabled Enabled Protezione di sovraccarico termico 117 UNBALANCE LOAD Disabled Enabled Enabled Carico squilibrato (sequenza negativa) 130 UNDEREXCIT. Disabled Enabled Enabled Protezione di Sottoeccitazione 131 REVERSE POWER Disabled Enabled Enabled Protezione di Ritorno Energia 132 FORWARD POWER Disabled Enabled Enabled Supervisione Potenza Attiva 133 IMPEDANCE PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione d'Impedenza 140 UNDERVOLTAGE Disabled Enabled Enabled Protezione di Minima Tensione 141 OVERVOLTAGE Disabled Enabled Enabled Protezione di Massima Tensione 142 FREQUENCY Prot. Disabled Enabled Enabled Protezione di minima/massima frequenza 143 OVEREXC. PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione di Sovraeccitazione (U/f) 145 df/dt Protect. Disabled 2 df/dt stages 4 df/dt stages 2 df/dt stages Protezione derivata di frequenza 146 VECTOR JUMP Disabled Enabled Enabled Salto del vettore di tensione 150 S/E/F PROT. Disabled non-dir. U0 non-dir. U0&I0 directional non-dir. U0&I0 Protezione Terra Statore 151 O/C PROT. Iee> Disabled Enabled Enabled Protez. Max Corrente a Terra Sensibile 152 SEF 3rd HARM. Disabled Enabled Enabled Protezione Terra Statore 3 Armonica 165 STARTUP MOTOR Disabled Enabled Enabled Supervisione Tempo avviamento motore 378 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.6 Configurazione apparecchio Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 166 RESTART INHIBIT Disabled Enabled Enabled Riavviamento inibito per motore 170 BREAKER FAILURE Disabled Enabled Enabled Protezione contro la mancata apertura interruttore 171 INADVERT. EN. Disabled Enabled Enabled Energizzazione Accidentale 180 FUSE FAIL MON. Disabled Enabled Enabled Monitoraggio Guasto Fusibili 181 M.V. SUPERV Disabled Enabled Enabled Supervisione Valori Misurati 182 Trip Cir. Sup. Disabled 2 Binary Inputs 1 Binary Input Disabled Supervisione circuito di scatto 185 THRESHOLD Disabled Enabled Enabled Supervisione Soglia 186 EXT. TRIP 1 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 1 187 EXT. TRIP 2 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 2 188 EXT. TRIP 3 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 3 189 EXT. TRIP 4 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 4 190 RTD-BOX INPUT Disabled Port C Port D Port E Disabled Ingresso temperatura esterna 191 RTD CONNECTION 6 RTD simplex 6 RTD HDX 12 RTD HDX 6 RTD simplex Tipo colleg. Ingr. temper. esterrna SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 379 Appendice A.7 Tabella parametri A.7 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 204 CT ANGLE W0 P.System Data 1 -5.00 .. 5.00 ° 0.00 ° Angolo di correzione TA W0 210 CT Starpoint P.System Data 1 towards machine towards starpt. towards machine CentroStella TA Lato2 in dir.dell'ogget. 211 CT PRIMARY P.System Data 1 10 .. 50000 A 500 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 2 212 CT SECONDARY P.System Data 1 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 2 213 FACTOR IEE P.System Data 1 1.0 .. 300.0 60.0 Rapp. TA Prim/Sec. IEE2 221 Unom PRIMARY P.System Data 1 0.10 .. 400.00 kV 6.30 kV Tensione nominale primaria 222 Unom SECONDARY P.System Data 1 100 .. 125 V 100 V Tensione nominale secondaria (fase-fase) 223 UE CONNECTION P.System Data 1 neutr. transf. broken delta Not connected any VT neutr. transf. Collegamento Tensione di Terra 224 FACTOR UE P.System Data 1 1.0 .. 2500.0 36.4 Rapporto TV Primario/Second. V-terra 225A Uph / Udelta P.System Data 1 1.00 .. 3.00 1.73 Rapp.di adatt.fase/TVcon Delta aperto-TV 270 Rated Frequency P.System Data 1 50 Hz 60 Hz 50 Hz Valore di frequenza 271 PHASE SEQ. P.System Data 1 L1 L2 L3 L1 L3 L2 L1 L2 L3 Sequenza fase 272 SCHEME P.System Data 1 Busbar Unit transf. Busbar Configurazione schema 273 STAR-POINT P.System Data 1 low-resist. high-resist. high-resist. Messa a terra Centrostella generatore 274A ATEX100 P.System Data 1 YES NO NO Memoriz.di Riprod.Term.senza Alimentaz. 276 TEMP. UNIT P.System Data 1 Celsius Fahrenheit Celsius Unità di misura temperatura 280 TMin TRIP CMD P.System Data 1 0.01 .. 32.00 sec 0.15 sec Durata minima comando di scatto 281 BkrClosed I MIN P.System Data 1 Soglia di minima corrente Interr. Chiuso 1A 0.04 .. 1.00 A 0.04 A 5A 0.20 .. 5.00 A 0.20 A 302 CHANGE Change Group Group A Group B Binary Input Protocol Group A Cambio ad altro gruppo di settaggio 401 WAVEFORMTRIGGER Osc. Fault Rec. Save w. Pickup Save w. TRIP Start w. TRIP Save w. Pickup Registrazione Oscilloperturbografia 403 MAX. LENGTH Osc. Fault Rec. 0.30 .. 5.00 sec 1.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 PRE. TRIG. TIME Osc. Fault Rec. 0.05 .. 0.60 sec 0.20 sec Tempo di registrazione prima del guasto 405 POST REC. TIME Osc. Fault Rec. 0.05 .. 0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 406 BinIn CAPT.TIME Osc. Fault Rec. 0.10 .. 5.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di registrazione da ingr binario 1101 U PRIMARY OP. P.System Data 2 0.10 .. 400.00 kV 6.30 kV Tensione d'operaz. prim. 1102 I PRIMARY OP. P.System Data 2 10 .. 50000 A 483 A Corrente d'operaz. prim. 380 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1108 ACTIVE POWER P.System Data 2 Generator Motor Generator Misura di Potenza Attiva per: 1201 O/C I> O/C Prot. I> OFF ON Block relay OFF Prot.Max. Corrente Temp. I> 1202 I> O/C Prot. I> 1A 0.05 .. 20.00 A 1.35 A I> avviamento 5A 0.25 .. 100.00 A 6.75 A 1203 T I> O/C Prot. I> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec TI> tempo di ritardo 1204 U< SEAL-IN O/C Prot. I> ON OFF OFF Stato del blocco min.tensione 1205 U< O/C Prot. I> 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Avviam. blocco min.tensione 1206 T-SEAL-IN O/C Prot. I> 0.10 .. 60.00 sec 4.00 sec Durata del blocco min. tensione 1207A I> DOUT RATIO O/C Prot. I> 0.90 .. 0.99 0.95 I>Rapporto di Ricaduta 1301 O/C I>> O/C Prot. I>> OFF ON Block relay OFF Protezione max. corrente I>> 1302 I>> O/C Prot. I>> 1A 0.05 .. 20.00 A 4.30 A I>> Avviamento 5A 0.25 .. 100.00 A 21.50 A 1303 T I>> O/C Prot. I>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec T I>> Tempo di Ritardo 1304 Phase Direction O/C Prot. I>> Forward Reverse Reverse Direzione Fase 1305 LINE ANGLE O/C Prot. I>> -90 .. 90 ° 60 ° Angolo linea 1401 O/C Ip O/C Prot. Ip OFF ON Block relay OFF Protez.max. corrente a tempo inverso Ip 1402 Ip O/C Prot. Ip Ip Avviamento 1A 0.10 .. 4.00 A 1.00 A 5A 0.50 .. 20.00 A 5.00 A 1403 T Ip O/C Prot. Ip 0.05 .. 3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Selezione Tempo 1404 TIME DIAL: TD O/C Prot. Ip 0.50 .. 15.00 ; ∞ 5.00 Selezione Tempo: TD 1405 IEC CURVE O/C Prot. Ip Normal Inverse Very Inverse Extremely Inv. Normal Inverse Curva IEC 1406 ANSI CURVE O/C Prot. Ip Very Inverse Inverse Moderately Inv. Extremely Inv. Definite Inv. Very Inverse Curva ANSI 1407 VOLT. INFLUENCE O/C Prot. Ip without Volt. controll. Volt. restraint without Influenza tensione 1408 U< O/C Prot. Ip 10.0 .. 125.0 V 75.0 V Soglia tensione min. per rilascio Ip 1601 Ther. OVER LOAD Therm. Overload OFF ON Block relay Alarm Only OFF Protezione di sovraccarico termico 1602 K-FACTOR Therm. Overload 0.10 .. 4.00 1.11 Fattore K 1603 TIME CONSTANT Therm. Overload 30 .. 32000 sec 600 sec Costante di tempo 1604 Θ ALARM Therm. Overload 70 .. 100 % 90 % Livello di allarme termico 1605 TEMP. RISE I Therm. Overload 40 .. 200 °C 100 °C Aumento temp. a corr.sec.stabilita 1606 TEMP. RISE I Therm. Overload 104 .. 392 °F 212 °F Aumento temp. a corr.sec.stabilita 1607 TEMP. INPUT Therm. Overload Disabled Fieldbus RTD 1 Disabled Ingresso temperatura 1608 TEMP. SCAL. Therm. Overload 40 .. 300 °C 100 °C Temperatura per scala 1609 TEMP. SCAL. Therm. Overload 104 .. 572 °F 212 °F Temperatura per scala 1610A I ALARM Therm. Overload 1A 0.10 .. 4.00 A 1.00 A Sovraccarico di Corrente 5A 0.50 .. 20.00 A 5.00 A 1.0 .. 10.0 1.0 1612A Kτ-FACTOR Therm. Overload SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Fattore Kt a Motore fermo 381 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. 1615A Parametri I MAX THERM. Funzione Therm. Overload C Possibilità di impostazione Preimpostazione 1A 0.50 .. 8.00 A 3.30 A 5A 2.50 .. 40.00 A 16.50 A Spiegazione Max.Corrente per Riproduzione Termica 1616A T EMERGENCY Therm. Overload 10 .. 15000 sec 100 sec Tempo d'emergenza 1701 UNBALANCE LOAD Unbalance Load OFF ON Block relay OFF CARICO SQUILIBRATO 1702 I2> Unbalance Load 3.0 .. 30.0 % 10.6 % Corrente permessa continuamente I2 Tempo ritardo livello d'allarme 1703 T WARN Unbalance Load 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 20.00 sec 1704 FACTOR K Unbalance Load 2.0 .. 100.0 sec; ∞ 18.7 sec Fattore K sequenza negativa 1705 T COOL DOWN Unbalance Load 0 .. 50000 sec 1650 sec Tempo per raffreddamento 1706 I2>> Unbalance Load 10 .. 100 % 60 % I2>> Avviamento 1707 T I2>> Unbalance Load 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T I2>> Tempo di Ritardo 3001 UNDEREXCIT. Underexcitation OFF ON Block relay OFF Protezione di sottoeccitazione 3002 1/xd CHAR. 1 Underexcitation 0.25 .. 3.00 0.41 Intersecazione conduttanza caratt.1 3003 ANGLE 1 Underexcitation 50 .. 120 ° 80 ° Angolo di inclinazione per caratter.1 3004 T CHAR. 1 Underexcitation 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardo Caratteristica 1 3005 1/xd CHAR. 2 Underexcitation 0.25 .. 3.00 0.36 Intersecazione conduttanza caratt.2 3006 ANGLE 2 Underexcitation 50 .. 120 ° 90 ° Angolo di inclinazione per caratter.2 3007 T CHAR. 2 Underexcitation 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardo Caratteristica 2 3008 1/xd CHAR. 3 Underexcitation 0.25 .. 3.00 1.10 Intersecazione conduttanza caratt.3 3009 ANGLE 3 Underexcitation 50 .. 120 ° 90 ° Angolo di inclinazione per caratter.3 3010 T CHAR 3 Underexcitation 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.30 sec Tempo di ritardo Caratteristica 3 3011 T SHRT Uex< Underexcitation 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo Corto (Car. e V ecc<) 3014A Umin Underexcitation 10.0 .. 125.0 V 25.0 V Avviamento blocco min. tensione 3101 REVERSE POWER Reverse Power OFF ON Block relay OFF Protezione ritorno energia 3102 P> REVERSE Reverse Power -30.00 .. -0.50 % -1.93 % Avviamento ritorno energia 3103 T-SV-OPEN Reverse Power 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo lungo(senza stop valvola) 3104 T-SV-CLOSED Reverse Power 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo corto(con stop valvola) 3105A T-HOLD Reverse Power 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo tenuta avviamento 3201 FORWARD POWER Forward Power OFF ON Block relay OFF Supervisione potenza attiva 3202 Pf< Forward Power 0.5 .. 120.0 % 9.7 % Avviam.supervis. min. potenza attiva 3203 T-Pf< Forward Power 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Avviam.supervis. max. potenza attiva 3204 Pf> Forward Power 1.0 .. 120.0 % 96.6 % Tempo ritardo min. potenza attiva 3205 T-Pf> Forward Power 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo max. potenza attiva 3206A MEAS. METHOD Forward Power accurate fast accurate Metodo d'operazione 3301 IMPEDANCE PROT. Impedance OFF ON Block relay OFF Protezione di Impedenza 3302 IMP I> Impedance 1A 0.10 .. 20.00 A 1.35 A Avviamento rilev.guasto I> 5A 0.50 .. 100.00 A 6.75 A ON OFF OFF 3303 382 U< SEAL-IN Impedance Stato di blocco min.tensione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3304 U< Impedance 10.0 .. 125.0 V 80.0 V 3305 T-SEAL-IN Impedance 0.10 .. 60.00 sec 4.00 sec Durata blocco min. tensione 3306 ZONE Z1 Impedance 1A 0.05 .. 130.00 Ω 2.90 Ω <Impedenza zona Z1 5A 0.01 .. 26.00 Ω 0.58 Ω 3307 T-Z1 Impedance 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo <Impedenza zona Z1 3308 ZONE Z1B Impedance 1A 0.05 .. 65.00 Ω 4.95 Ω <Impedenza zona Z1B 5A 0.01 .. 13.00 Ω 0.99 Ω 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo<Impedenza zona Z1B 1A 0.05 .. 65.00 Ω 4.15 Ω <Impedenza zona Z2 5A 0.01 .. 13.00 Ω 0.83 Ω 3309 T-Z1B Impedance 3310 ZONE Z2 Impedance Avviamento blocco min.tensione 3311 ZONE2 T2 Impedance 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo <impedenza zona Z2B 3312 T END Impedance 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec Fine Tempo: Tempo Ritardo finale 4001 UNDERVOLTAGE Undervoltage OFF ON Block relay OFF MINIMA TENSIONE 4002 U< Undervoltage 10.0 .. 125.0 V 75.0 V U< Avviamento 4003 T U< Undervoltage 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U< Tempo di Ritardo 4004 U<< Undervoltage 10.0 .. 125.0 V 65.0 V U<< Avviamento 4005 T U<< Undervoltage 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T U<< Tempo di Ritardo 4006A DOUT RATIO Undervoltage 1.01 .. 1.20 1.05 U<,U<<Rapporto di Ricaduta 4101 OVERVOLTAGE Overvoltage OFF ON Block relay OFF MASSIMA TENSIONE 4102 U> Overvoltage 30.0 .. 170.0 V 115.0 V U> Avviamento 4103 T U> Overvoltage 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U> Tempo di Ritardo 4104 U>> Overvoltage 30.0 .. 170.0 V 130.0 V U>> Avviamento T.U>> Tempo di Ritardo 4105 T U>> Overvoltage 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec 4106A DOUT RATIO Overvoltage 0.90 .. 0.99 0.95 U>,U>>Rapporto di Ricaduta 4107A VALUES Overvoltage U-ph-ph U-ph-e U-ph-ph Valori di misura 4201 O/U FREQUENCY Frequency Prot. OFF ON Block relay OFF MINIMA MASSIMMA FREQUENZA 4202 f1 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 48.00 Hz Avviamento f1 4203 f1 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 58.00 Hz Avviamento f1 4204 T f1 Frequency Prot. 0.00 .. 600.00 sec 1.00 sec Tempo di ritardo T f1 4205 f2 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 47.00 Hz Avviamento f2 4206 f2 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 57.00 Hz Avviamento f2 4207 T f2 Frequency Prot. 0.00 .. 100.00 sec 6.00 sec Tempo di ritardo T f2 4208 f3 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 49.50 Hz Avviamento f3 4209 f3 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 59.50 Hz Avviamento f3 4210 T f3 Frequency Prot. 0.00 .. 100.00 sec 20.00 sec Tempo di ritardo T f3 4211 f4 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 52.00 Hz Avviamento f4 4212 f4 PICKUP Frequency Prot. 40.00 .. 65.00 Hz 62.00 Hz Avviamento f4 4213 T f4 Frequency Prot. 0.00 .. 100.00 sec 10.00 sec Tempo di ritardoT f4 4214 THRESHOLD f4 Frequency Prot. automatic f> f< automatic Uso del livello soglia f4 4215 Umin Frequency Prot. 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Minima tensione richiesta per operazione 4301 OVEREXC. PROT. Overexcitation OFF ON Block relay OFF Protezione di sovraeccitazione (U/f) 4302 U/f > Overexcitation 1.00 .. 1.20 1.10 U/f> Avviamento 4303 T U/f > Overexcitation 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec T U/f> Tempo di Ritardo SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 383 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4304 U/f >> Overexcitation 1.00 .. 1.40 1.40 U/f>> Avviamento 4305 T U/f >> Overexcitation 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec T U/f>> Tempo di Ritardo 4306 t(U/f=1.05) Overexcitation 0 .. 20000 sec 20000 sec U/f = 1.05 Tempo di ritardo 4307 t(U/f=1.10) Overexcitation 0 .. 20000 sec 6000 sec U/f=1.10 Tempo di Ritardo 4308 t(U/f=1.15) Overexcitation 0 .. 20000 sec 240 sec U/f=1.15 Tempo di Ritardo 4309 t(U/f=1.20) Overexcitation 0 .. 20000 sec 60 sec U/f=1.20 Tempo di Ritardo 4310 t(U/f=1.25) Overexcitation 0 .. 20000 sec 30 sec U/f=1.25 Tempo di Ritardo 4311 t(U/f=1.30) Overexcitation 0 .. 20000 sec 19 sec U/f=1.30 Tempo di Ritardo 4312 t(U/f=1.35) Overexcitation 0 .. 20000 sec 13 sec U/f=1.35 Tempo di Ritardo 4313 t(U/f=1.40) Overexcitation 0 .. 20000 sec 10 sec U/f=1.40 Tempo di Ritardo 4314 T COOL DOWN Overexcitation 0 .. 20000 sec 3600 sec Tempo per raffreddamento 4501 df/dt Protect. df/dt Protect. OFF ON Block relay OFF Protezione derivata di frequenza 4502 df1/dt >/< df/dt Protect. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df1/dt >/<) 4503 STAGE df1/dt df/dt Protect. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df1/dt 4504 T df1/dt df/dt Protect. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df1/dt 4505 df1/dt & f1 df/dt Protect. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f1 4506 df2/dt >/< df/dt Protect. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df2/dt >/<) 4507 STAGE df2/dt df/dt Protect. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df2/dt 4508 T df2/dt df/dt Protect. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df2/dt 4509 df2/dt & f2 df/dt Protect. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f2 4510 df3/dt >/< df/dt Protect. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df3/dt >/<) 4511 STAGE df3/dt df/dt Protect. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df3/dt 4512 T df3/dt df/dt Protect. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df3/dt 4513 df3/dt & f3 df/dt Protect. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f3 4514 df4/dt >/< df/dt Protect. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df4/dt >/<) 4515 STAGE df4/dt df/dt Protect. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df4/dt 4516 T df4/dt df/dt Protect. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df4/dt 4517 df4/dt & f4 df/dt Protect. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f4 4518 U MIN df/dt Protect. 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Tensione d'operaz. min. V/min 4519A df1/2 HYSTERES. df/dt Protect. 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.10 Hz/s Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt 4520A df1/2 M-WINDOW df/dt Protect. 1 .. 25 Cycle 5 Cycle Finestra di Misura per df1/dt e df2/dt 4521A df3/4 HYSTERES. df/dt Protect. 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.40 Hz/s Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt 4522A df3/4 M-WINDOW df/dt Protect. 1 .. 25 Cycle 5 Cycle Finestra di Misura per df3/dt e df4/dt 4601 VECTOR JUMP Vector Jump OFF ON Block relay OFF Salto del vettore di tensione 4602 DELTA PHI Vector Jump 2 .. 30 ° 10 ° Salto di Fase DELTA PHI 4603 T DELTA PHI Vector Jump 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di ritardo T DELTA PHI 4604 T RESET Vector Jump 0.10 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo di reset dopo lo Scatto 4605A U MIN Vector Jump 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Tensione Minima d'operazione U Min. 4606A U MAX Vector Jump 10.0 .. 170.0 V 130.0 V Tensione Massima d'operazione U Max. 4607A T BLOCK Vector Jump 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo del Blocco 5001 S/E/F PROT. Stator E Fault OFF ON Block relay OFF Protezione terra statore 5002 U0> Stator E Fault 2.0 .. 125.0 V 10.0 V Avviamento U0> 384 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5003 3I0> Stator E Fault 2 .. 1000 mA 5 mA Avviamento 3I0> 5004 DIR. ANGLE Stator E Fault 0 .. 360 ° 15 ° Angolo per determinazione direzione 5005 T S/E/F Stator E Fault 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.30 sec Tempo ritardo terra statore 5101 O/C PROT. Iee> Sens. E Fault OFF ON Block relay OFF Protezione corrente a terra sensibile 5102 IEE> Sens. E Fault 2 .. 1000 mA 10 mA Iee> Avviamento 5103 T IEE> Sens. E Fault 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec T Iee> Tempo di Ritardo 5104 IEE>> Sens. E Fault 2 .. 1000 mA 23 mA Iee>> Avviamento 5105 T IEE>> Sens. E Fault 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec T Iee>> Tempo di Ritardo 5106 IEE< Sens. E Fault 1.5 .. 50.0 mA; 0 0.0 mA Corr.terr.sens.<Avviam.(Circ.interrotto) 5201 SEF 3rd HARM. SEF 3.Harm. OFF ON Block relay OFF Protezione terra statore 3a armonica 5202 U0 3.HARM< SEF 3.Harm. 0.2 .. 40.0 V 1.0 V U0 3° Armonica < Avviamento 5203 U0 3.HARM> SEF 3.Harm. 0.2 .. 40.0 V 2.0 V U0 3° Armonica > Avviamento 5204 T SEF 3. HARM. SEF 3.Harm. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo ritardo terra statore 3a armonica 5205 P min > SEF 3.Harm. 10 .. 100 %; 0 40 % Soglia rilascio potenza minima 5206 U1 min > SEF 3.Harm. 50.0 .. 125.0 V; 0 80.0 V Soglia rilascio U1 min. 6501 STARTUP MOTOR Start Motor OFF ON Block relay OFF Supervisione Tempo avviamento motore 6502 START. CURRENT Start Motor Corrente d'avviamento del Motore 1A 0.10 .. 16.00 A 3.12 A 5A 0.50 .. 80.00 A 15.60 A 6503 STARTING TIME Start Motor 1.0 .. 180.0 sec 8.5 sec Tempo d'avviamento del Motore 6504 LOCK ROTOR TIME Start Motor 0.5 .. 120.0 sec; ∞ 6.0 sec Tempo ammissibile di Rotore Bloccato 6505 I MOTOR START Start Motor 1A 0.60 .. 10.00 A 1.60 A 5A 3.00 .. 50.00 A 8.00 A Val.corrente avviam. dello Start motore Restart Motor OFF ON Block relay OFF 6601 RESTART INHIBIT Riavviamento inibito per motore 6602 IStart/IMOTnom Restart Motor 1.5 .. 10.0 4.9 I Avviamento/ I Nominale Motore 6603 T START MAX Restart Motor 3.0 .. 320.0 sec 8.5 sec Massimo Tempo Ammissibile d'Avviamento 6604 T EQUAL Restart Motor 0.0 .. 320.0 min 1.0 min Tempo di equalizzazione Temperatura 6606 MAX.WARM STARTS Restart Motor 1 .. 4 2 Numero consentito di avviamenti a caldo 6607 #COLD-#WARM Restart Motor 1 .. 2 1 Numero di avviam.a freddo-avviam.a caldo 6608 Kτ at STOP Restart Motor 1.0 .. 100.0 5.0 Estensione Costante di Tempo ferma 6609 Kτ at RUNNING Restart Motor 1.0 .. 100.0 2.0 Estensione Costante di Tempo in funzione 6610 T MIN. INHIBIT Restart Motor 0.2 .. 120.0 min 6.0 min Tempo Min. Inibizione Riavviamento 7001 BREAKER FAILURE Breaker Failure OFF ON Block relay OFF Protezione mancata apertura interruttore 7002 TRIP INTERN Breaker Failure OFF BO3 CFC OFF Avvio con comando scatto interno 7003 CIRC. BR. I> Breaker Failure Avviamento supervisione corrente 1A 0.04 .. 2.00 A 0.20 A 5A 0.20 .. 10.00 A 1.00 A 7004 TRIP-Timer Breaker Failure 0.06 .. 60.00 sec; ∞ 0.25 sec Temporizzatore-Scatto 7101 INADVERT. EN. Inadvert. En. OFF ON Block relay OFF Energizzazione accidentale SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 385 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. 7102 Parametri I STAGE Funzione Inadvert. En. C Possibilità di impostazione Preimpostazione 1A 0.1 .. 20.0 A; ∞ 0.3 A 5A 0.5 .. 100.0 A; ∞ 1.5 A Spiegazione Avviamento Livello I 7103 RELEASE U1< Inadvert. En. 10.0 .. 125.0 V; 0 50.0 V 7104 PICK UP T U1< Inadvert. En. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Soglia di rilascio U1< Tempo ritardo avviam.T U1< 7105 DROP OUT T U1< Inadvert. En. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo ricaduta T U1< 7110 FltDisp.LED/LCD Device Target on PU Target on TRIP Target on PU Guasto Display su LED/LCD 8001 FUSE FAIL MON. Measurem.Superv OFF ON OFF Monitoraggio guasto fusibili 8101 MEASURE. SUPERV Measurem.Superv OFF ON OFF Supervisione delle misure 8102 BALANCE U-LIMIT Measurem.Superv 10 .. 100 V 50 V Soglia di tensione per monitorag. bilanc 8103 BAL. FACTOR U Measurem.Superv 0.58 .. 0.90 0.75 Fattore di bilanciam. per monitor.tens. 8104 BALANCE I LIMIT Measurem.Superv 1A 0.10 .. 1.00 A 0.50 A 5A 0.50 .. 5.00 A 2.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 1 0.10 .. 0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 1 0.05 .. 2.00 A 0.10 A Controllo equilibrio corrente Lato 2 8105 BAL. FACTOR I Measurem.Superv 8106 ΣI THRESHOLD Measurem.Superv 0.25 .. 10.00 A 0.50 A 8107 ΣI FACTOR Measurem.Superv 0.00 .. 0.95 0.10 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 2 8108 SUM.thres. U Measurem.Superv 10 .. 200 V 10 V Soglia sommat. per monitoraggio tens. 8109 SUM.Fact. U Measurem.Superv 0.60 .. 0.95 ; 0 0.75 Fattore per monitor.sommatoria tens. 8201 TRIP Cir. SUP. TripCirc.Superv OFF ON OFF Supervisione circuito di scatto 8501 MEAS. VALUE 1> Threshold Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 I1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM1> 8502 THRESHOLD MV1> Threshold -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM1> 8503 MEAS. VALUE 2< Threshold Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 I1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM2< 8504 THRESHOLD MV2< Threshold -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM2< 8505 MEAS. VALUE 3> Threshold Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 I1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM3> 8506 THRESHOLD MV3> Threshold -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM3> 1A 5A 386 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8507 MEAS. VALUE 4< Threshold Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 I1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia VM4> 8508 THRESHOLD MV4< Threshold -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato MV4< 8509 MEAS. VALUE 5> Threshold Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 I1 I2 PHI Disabled Valore Misurato per Soglia MV5> 8510 THRESHOLD MV5> Threshold -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato MV5> 8511 MEAS. VALUE 6< Threshold Disabled P Q Delta P U1 U2 I0 I1 I2 PHI Disabled Valore Avv.del Valore Misurato MV5> 8512 THRESHOLD MV6< Threshold -200 .. 200 % 100 % Valore Misurato per Soglia MV6< 8601 EXTERN TRIP 1 External Trips OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 1 8602 T DELAY External Trips 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 EXTERN TRIP 2 External Trips OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 2 8702 T DELAY External Trips 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 8801 EXTERN TRIP 3 External Trips OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 3 8802 T DELAY External Trips 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 3 8901 EXTERN TRIP 4 External Trips OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 4 8902 T DELAY External Trips 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 4 9011A RTD 1 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Pt 100 Ω RTD 1: Tipo 9012A RTD 1 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Winding RTD 1: Punto di misura 9013 RTD 1 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9014 RTD 1 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9015 RTD 1 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9016 RTD 1 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 387 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9021A RTD 2 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 2: Tipo 9022A RTD 2 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 2: Punto di misura 9023 RTD 2 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9024 RTD 2 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9025 RTD 2 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9026 RTD 2 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9031A RTD 3 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 3: Tipo 9032A RTD 3 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 3: Punto di misura 9033 RTD 3 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9034 RTD 3 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9035 RTD 3 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9036 RTD 3 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9041A RTD 4 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 4: Tipo 9042A RTD 4 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 4: Punto di misura 9043 RTD 4 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9044 RTD 4 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9045 RTD 4 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9046 RTD 4 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9051A RTD 5 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 5: Tipo 9052A RTD 5 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 5: Punto di misura 9053 RTD 5 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9054 RTD 5 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9055 RTD 5 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9056 RTD 5 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 388 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9061A RTD 6 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 6: Tipo 9062A RTD 6 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 6: Punto di misura 9063 RTD 6 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9064 RTD 6 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9065 RTD 6 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9066 RTD 6 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9071A RTD 7 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 7: Tipo 9072A RTD 7 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 7: Punto di misura 9073 RTD 7 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9074 RTD 7 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9075 RTD 7 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9076 RTD 7 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9081A RTD 8 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 8: Tipo 9082A RTD 8 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 8: Punto di misura 9083 RTD 8 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9084 RTD 8 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9085 RTD 8 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9086 RTD 8 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9091A RTD 9 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 9: Tipo 9092A RTD 9 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 9: Punto di misura 9093 RTD 9 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9094 RTD 9 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9095 RTD 9 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9096 RTD 9 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 389 Appendice A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9101A RTD10 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 10: Tipo 9102A RTD10 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 10: Punto di misura 9103 RTD10 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9104 RTD10 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9105 RTD10 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9106 RTD10 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9111A RTD11 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 11: Tipo 9112A RTD11 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 11: Punto di misura 9113 RTD11 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9114 RTD11 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9115 RTD11 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9116 RTD11 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9121A RTD12 TYPE RTD-Box Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 12: Tipo 9122A RTD12 LOCATION RTD-Box Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 12: Punto di misura 9123 RTD12 STAGE 1 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9124 RTD12 STAGE 1 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9125 RTD12 STAGE 2 RTD-Box -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9126 RTD12 STAGE 2 RTD-Box -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 390 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni A.8 Informazioni Le segnalazioni per IEC 60870-5-103 vengono emesse sia alla loro comparsa che alla loro scomparsa quando sono soggette a GI (General Interrogation - Interrogazione generale) per IEC 608705-103, negli altri casi vengono emesse solo nel momento in cui si verificano. Le segnalazioni create dall'utente o configurate nuovamente su IEC 60 870-5-103 vengono impostate su ON/OFF e sottoposte ad un'interrogazione generale se il tipo di informazione è differente dall'evento („.._W“). Ulteriori informazioni relative alle segnalazioni sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4, N. d'ordine E50417-H1100-C151. Nelle colonne „Segnalazione di esercizio“, „Segnalazione di guasto“ e „Segnalazione di guasto a terra“ è valido quanto segue: GRAFIA MAIUSCOLA C/G: preimpostata, non configurabile grafia minuscolo c/m: preimpostata, configurabile *: non preimpostata, configurabile <vuoto>: non preimpostato ancora configurabile Nella colonna „Fault record“ è valido quanto segue: preimpostata, non configurabile grafia minuscola M: preimpostata, configurabile *: non preimpostata, configurabile <vuoto>: non preimpostato ancora configurabile Tipo di inf. Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI * LED REL 70 20 1 si * LED REL 70 21 1 si * * LED REL * * * LED REL IE KG * * LED REL 70 23 1 si IE KG * * LED REL 70 24 1 si IE KG * * LED REL Modo di controllo REMOTO (Mo- Cntrl Authority deREMOTE) IE KG * LED Controllo AUTORIZZAZIONE (Cntrl Auth) IE KG * LED 101 85 1 si - Sblocco Trasmissione Dati via IN- Device GR.BIN. (UnlockDT) IE - Stop trasmissione dati (DataStop) Device IE KG * - Modo di test (Test mode) Device IE KG * - Modo test Hardware (HWTestMod) Device IE KG - Sincronizzazione oraria (SynchClock) Device IE_W - Gruppo A (Group A) Change Group - Gruppo B (Group B) Change Group - Avvio registrazione guasto (FltRecSta) Osc. Fault Rec. - Cntrl Authority SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 EM Oscillatorio REL Device Relè LED BE >Retroilluminazione accesa (>Light on) Tasto funzione * - Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED * Possibilità di configurazione Fault record KG Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° GRAFIA MAIUSCOLA M: * 391 Appendice A.8 Informazioni Tipo di inf. Memoria di segnalazione Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Possibilità di configurazione IEC 60870-5-103 IE_W K * - Reset contatore energ. (Meter res) Energy IE_W K * - Errore sistema d'interfaccia (SysIntErr.) Protocol IE KG * 1 Nessuna funzione configurata (Not configured) Device EM 2 Funzione non disponibile (Non Existent) Device EM 3 >Sincronizzazione oraria interna (>Time Synch) Device EM_ W * * 4 >Avvio registrazione oscilloperturbograf. (>Trig.Wave.Cap.) Osc. Fault Rec. EM * * 5 >Reset LED (>Reset LED) Device EM * * 7 >Scelta gruppo settaggio Bit 0 (>Set Group Bit0) Change Group EM * * 15 >Modo di test (>Test mode) Device EM * * * LED BE REL 135 53 1 si 16 >Stop trasmissione dati (>DataStop) Device EM * * * LED BE REL 135 54 1 si 51 Apparecchiatura Operativa e pro- Device tettiva (Device OK) AM KG * * LED REL 135 81 1 si 52 Almeno una funzione protett. é attiva (ProtActive) Device IE KG * * LED REL 70 18 1 si 55 Reset Apparecchiatura (Reset Device) Device AM K * * LED REL 56 Avviamento iniziale dell'apparec- Device chiatura (Initial Start) AM K * * LED REL 70 5 1 no 60 LEDs reset (Reset LED) Device AM_ W K * * LED REL 70 19 1 no 67 Restart (Resume) Device AM K * * LED REL 68 Errore sincronizzazione orologio (Clock SyncError) Device AM KG * * LED REL 69 Tempo risparmio luce (DayLightSavTime) Device AM KG * * LED REL 70 Caricamento nuovo settaggio in corso (Settings Calc.) Device AM KG * * LED REL 70 22 1 si 71 Verifica nuovo Settaggio (Settings Check) Device AM * * * LED REL 72 Cambio livello-2 (Level-2 change) Device AM KG * * LED REL 73 Cambio settaggio locale (Local change) Device AM * * * 110 Evento perso (Event Lost) Device AM_ W K * * LED REL 135 130 1 no obbligatorio GI Min/Max meter Data Unit Reset contatore min.max. (ResMinMax) Numero di informazione - LED Tipo * Oscillatorio KG Relè IE Tasto funzione Cntrl Authority Ingresso binario Modo di controllo LOCALE (ModeLOCAL) LED - Fault record Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 101 86 1 si BE LED REL * LED BE REL 135 48 1 no m LED BE REL 135 49 1 si * LED BE REL 135 50 1 si * LED BE REL 135 51 1 si 113 Flag Persa (Flag Lost) Device AM K * m LED REL 135 136 1 si 125 Dialogo ON (Chatter ON) Device AM KG * * LED REL 135 145 1 si 140 Errore con un allarme generale (Error Sum Alarm) Device AM * * * LED REL 392 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI KG * * LED REL 160 Evento sommatoria allarme (Alarm Sum Event) AM * * * LED REL 70 46 1 si 161 Avaria: supervisione corrente ge- Measurem.Superv nerale (Fail I Superv.) AM KG * * LED REL 70 32 1 si 162 Avaria: sommatoria corrente (Fai- Measurem.Superv lure Σ I) AM KG * * LED REL 135 182 1 si 163 Avaria: simmetria corrente (Fail I Measurem.Superv balance) AM KG * * LED REL 135 183 1 si 164 Avaria: supervisiome tensione generale (Fail U Superv.) Measurem.Superv AM KG * * LED REL 70 33 1 si 165 Avaria:sommatoria tensione fase Measurem.Superv terra (Fail Σ U Ph-E) AM KG * * LED REL 135 184 1 si 167 Avaria: sommatoria tensioni (Fail Measurem.Superv U balance) AM KG * * LED REL 135 186 1 si 171 Avaria: sequenza fasi (Fail Ph. Seq.) Measurem.Superv AM KG * * LED REL 70 35 1 si 175 Avaria: correnti sequenza fasi (Fail Ph. Seq. I) Measurem.Superv AM KG * * LED REL 135 191 1 si 176 Avaria: tensione sequenza fasi (Fail Ph. Seq. U) Measurem.Superv AM KG * * LED REL 135 192 1 si 177 Avaria:batteria scarica (Fail Battery) Device AM KG * * LED REL 181 Errore.: convertitore A/D (Error A/D-conv.) Device AM KG * * LED REL 183 Errore pannello 1 (Error Board 1) Device AM KG * * LED REL 184 Errore pannello 2 (Error Board 2) Device AM KG * * LED REL 185 Errore pannello 3 (Error Board 3) Device AM KG * * LED REL 186 Errore pannello 4 (Error Board 4) Device AM KG * * LED REL 187 Errore pannello 5 (Error Board 5) Device AM KG * * LED REL 188 Errore pannello 6 (Error Board 6) Device AM KG * * LED REL 189 Errore pannello 7 (Error Board 7) Device AM KG * * LED REL 190 Errore pannello 0 (Error Board 0) Device AM KG * * LED REL 191 Errore:offset (Error Offset) Device AM KG * * LED REL 192 Errore:1A/5 pontic. diff. da settag- Device gio (Error1A/5Awrong) AM KG * * LED REL 193 Allarme:adattam. ingr.analog.non Device valido (Alarm NO calibr) AM KG * * LED REL 194 Errore:TA di neutro diverso da MLFB (Error neutralCT) Device AM KG * * LED REL 197 Supervisione misure su OFF (MeasSup OFF) Measurem.Superv AM KG * * LED REL 135 197 1 si 203 Dati oscilloperturbografici cancel- Osc. Fault Rec. lati (Wave. deleted) AM_ W K * * LED REL 135 203 1 no 264 Guasto: RTD-Box 1 (Fail: RTDBox 1) Device AM KG * * LED REL 135 208 1 si 267 Guasto: RTD-Box 2 (Fail: RTDBox 2) Device AM KG * * LED REL 135 209 1 si Device SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Oscillatorio AM Relè Errore Alimentazione (Error Pwr- Device Supply) Tasto funzione 147 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 393 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI KG * * LED REL 135 229 1 si 284 Set Point allarme I min (SP. I<) Set Points(MV) AM * * * LED REL 135 244 1 si 301 Guasto sistema di potenza (Pow.Sys.Flt.) Device AM KG KG * 135 231 2 si 302 Evento di guasto (Fault Event) Device AM * K * 361 >Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato) (>FAIL:Feeder VT) P.System Data 1 EM KG * * LED BE REL 394 >UE 3a Arm.MIN/MAX Reset Buffer (>UE3h MiMa Res.) Min/Max meter EM K * * BE REL 396 >I1 MIN/MAX Buffer Reset (>I1 MiMaReset) Min/Max meter EM K * * BE REL 399 >U1 MIN/MAX Buffer Reset (>U1 Min/Max meter MiMa Reset) EM K * * BE REL 400 >P MIN/MAX Buffer Reset (>P MiMa Reset) Min/Max meter EM K * * BE REL 402 >Q MIN/MAX Buffer Reset (>Q MiMa Reset) Min/Max meter EM K * * BE REL 407 >Frequenza MIN/MAX Reset Buffer (>Frq MiMa Reset) Min/Max meter EM K * * BE REL 409 >Blocco conteggi Op (>BLOCK Op Count) Statistics EM KG * * LED BE REL 501 Avviamento Relè (Relay PICKUP) P.System Data 2 AM * K m LED 511 Relay comando di scatto genera- P.System Data 2 le (Relay TRIP) AM * K m LED 533 Corrente di guasto primaria IL1 (IL1:) P.System Data 2 AM * 534 Corrente di guasto primaria IL2 (IL2:) P.System Data 2 AM 535 Corrente di guasto primaria IL3 (IL3:) P.System Data 2 AM 545 Tempo da avviamento a ricaduta Device (PU Time) AM 546 Tempo da avviamento a scatto (TRIP Time) Device AM 916 Incremento di energia attiva (Wp∆=) Energy - 917 Incremento di energia reattiva (Wq∆=) Energy - 1020 Contatore ore di funzionamento (Op.Hours=) Statistics AM 1021 Accumulazione di corr.interrotta L1 (Σ L1:) Statistics AM 1022 Accumulazione di corr.interrotta L2 (Σ L2:) Statistics AM 1023 Accumulazione di corr.interrotta L3 (Σ L3:) Statistics AM 1202 >BLOCCO IEE>> (>BLOCK IEE>>) Sens. E Fault 1203 >BLOCCO IEE> (>BLOCK IEE>) Sens. E Fault 394 Oscillatorio AM Relè SetPoint(Stat) Tasto funzione Set point Ore di operazione (SP. Op Hours>) 272 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 135 232 2 si 150 38 1 si REL 150 151 2 si REL 150 161 2 si KG 150 177 4 no * KG 150 178 4 no * KG 150 179 4 no EM KG * * LED BE REL 151 102 1 si EM KG * * LED BE REL 151 103 1 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM * KG * LED REL 151 121 2 si 1223 IEE>> SCATTO (IEE>> TRIP) Sens. E Fault AM * K m LED REL 151 123 2 si 1224 IEE> AVVIAMENTO (IEE> picked up) Sens. E Fault AM * KG * LED REL 151 124 2 si 1226 IEE> SCATTO (IEE> TRIP) Sens. E Fault AM * K m LED REL 151 126 2 si 1231 >BLOCCO Prot.Guasto a Terra sens. (>BLOCK Sens. E) Sens. E Fault EM * * * LED BE REL 1232 Protez.Corrente di Terra è su OFF (IEE OFF) Sens. E Fault AM KG * * LED REL 151 132 1 si 1233 Protez.Corrente di Terra è Bloccata (IEE BLOCKED) Sens. E Fault AM KG KG * LED REL 151 133 1 si 1234 Protez.Corrente di Terra è Attiva (IEE ACTIVE) Sens. E Fault AM KG * * LED REL 151 134 1 si 1403 >BLOCCO Manc. Apert.Interruttore (>BLOCK BkrFail) Breaker Failure EM * * * LED BE REL 1422 >Contatti Interruttore (>Break. Contact) Breaker Failure EM KG * * LED BE REL 166 120 1 si 1423 >Avv.est.1 Prot. Manc.Ap.Interruttore (>ext.start1 B/F) Breaker Failure EM KG * * LED BE REL 166 121 1 si 1441 >Avv.est.2 Prot. Manc.Ap.Interruttore (>ext.start2 B/F) Breaker Failure EM KG * * LED BE REL 166 122 1 si 1442 >Avv.interno Prot. Manc.Ap.Inter- Breaker Failure ruttore (>int. start B/F) EM KG * * LED BE REL 166 123 1 si 1443 Manc.Apertura Interruttore Avvia.Intern. (int. start B/F) Breaker Failure AM KG * * LED REL 166 190 1 si 1444 Manc.Apertura Interruttore I> (B/F I>) Breaker Failure AM KG * * LED REL 166 191 1 si 1451 Manc.Apertura Inter. è su OFF (BkrFail OFF) Breaker Failure AM KG * * LED REL 166 151 1 si 1452 Manc.Apertura Interruttore è BLOCCATO (BkrFail BLOCK) Breaker Failure AM KG KG * LED REL 166 152 1 si 1453 Manc.Apertura Interruttore è ATTIVO (BkrFail ACTIVE) Breaker Failure AM KG * * LED REL 166 153 1 si 1455 Manc.Apertura Interruttore: Avviamento (B/F picked up) Breaker Failure AM * KG * LED REL 166 155 2 si 1471 Manc.Apertura Interruttore: Scatto (BrkFailure TRIP) Breaker Failure AM * K m LED REL 166 171 2 si 1503 >BLOCCO protez.sovrac.termico Therm. Overload (>BLK ThOverload) EM * * * LED BE REL 1506 Reset memoria della Curva Termica S/C (>RM th.rep. O/L) Therm. Overload EM KG * * LED BE REL 1507 >Sovracarico Avviam.Emergenza (>Emer.Start O/L) Therm. Overload EM KG * * LED BE REL 167 7 1 si 1508 >Guasto ingresso Temperatura (>Fail.Temp.inp) Therm. Overload EM KG * * LED BE REL 167 8 1 si 1511 Protez.sovrac.termico disattiva (Th.Overload OFF) Therm. Overload AM KG * * LED REL 167 11 1 si 1512 Protez.sovrac.termico bloccata BLOCKED (Th.Overload BLK) Therm. Overload AM KG KG * LED REL 167 12 1 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Oscillatorio Sens. E Fault Relè IEE>> AVVIAMENTO (IEE>> picked up) Tasto funzione 1221 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 395 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM KG * * LED REL 167 13 1 si 1514 Guasto Ingresso temperatura (Fail.Temp.inp) Therm. Overload AM KG * * LED REL 167 14 1 si 1515 Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm) (O/L I Alarm) Therm. Overload AM KG * * LED REL 167 15 1 si 1516 Allarme sovr.term.:vicino scatto term. (O/L Θ Alarm) Therm. Overload AM KG * * LED REL 167 16 1 si 1517 Avviam.sovrac.term.prima dello scatto (O/L Th. pick.up) Therm. Overload AM KG * * LED REL 167 17 1 si 1519 Reset memoria della Curva Termica (RM th.rep. O/L) Therm. Overload AM KG * * LED REL 167 19 1 si 1521 Sovrac.termico:comando di scatto (ThOverload TRIP) Therm. Overload AM * K m LED REL 167 21 2 si 1720 >BLOCCO Livello Drezion. I>> (>BLOCK dir.) O/C Prot. I>> EM KG * * LED BE REL 60 18 1 si 1721 >BLOCCO I>> (>BLOCK I>>) O/C Prot. I>> EM * * * LED BE REL 1722 >BLOCCO I> (>BLOCK I>) O/C Prot. I> EM * * * LED BE REL 1801 Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L1 (I>> Fault L1) O/C Prot. I>> AM * KG * LED REL 60 46 2 si 1802 Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L2 (I>> Fault L2) O/C Prot. I>> AM * KG * LED REL 60 47 2 si 1803 Max Corr.Ril.Guasto Livello I>> Fase L3 (I>> Fault L3) O/C Prot. I>> AM * KG * LED REL 60 48 2 si 1806 Max Corr. I>> direzione Avanti (I>> forward) O/C Prot. I>> AM * KG * LED REL 60 208 2 si 1807 Max Corr.I>> direzione Indietro (I>> backward) O/C Prot. I>> AM * KG * LED REL 60 209 2 si 1808 Prot. Max Corr. I>> Avviamento (I>> picked up) O/C Prot. I>> AM * KG * LED REL 60 210 2 si 1809 Max Corr. I>> SCATTO (I>> TRIP) O/C Prot. I>> AM * K m LED REL 60 211 2 si 1811 Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L1 (I> Fault L1) O/C Prot. I> AM * KG * LED REL 60 50 2 si 1812 Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L2 (I> Fault L2) O/C Prot. I> AM * KG * LED REL 60 51 2 si 1813 Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L3 (I> Fault L3) O/C Prot. I> AM * KG * LED REL 60 52 2 si 1815 Max Corr. I> SCATTO (I> TRIP) O/C Prot. I> AM * K m LED REL 60 71 2 si 1883 >BLOCCO Prot. Max.Corr.Tempo O/C Prot. Ip Inverso (>BLOCK O/C Ip) EM * * * LED BE REL 1891 Protezione Max.Corrente Ip è su OFF (O/C Ip OFF) O/C Prot. Ip AM KG * * LED REL 60 180 1 si 1892 Protezione Max.Corrente Ip è Bloccata (O/C Ip BLOCKED) O/C Prot. Ip AM KG KG * LED REL 60 181 1 si 1893 Protezione Max.Corrente Ip è Attiva (O/C Ip ACTIVE) O/C Prot. Ip AM KG * * LED REL 60 182 1 si 1896 Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L1 O/C Prot. Ip (O/C Ip Fault L1) AM * KG * LED REL 60 184 2 si 1897 Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L2 O/C Prot. Ip (O/C Ip Fault L2) AM * KG * LED REL 60 185 2 si 396 Oscillatorio Therm. Overload Relè Protez.sovrac.termico attiva (Overload ACT) Tasto funzione 1513 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI * KG * LED REL 60 186 2 si 1899 Max Corr. Ip Avviamento (O/C Ip O/C Prot. Ip pick.up) AM * KG * LED REL 60 183 2 si 1900 Max Corr. Ip SCATTO (O/C Ip TRIP) O/C Prot. Ip AM * K m LED REL 60 187 2 si 1950 >Prot.Max.Corr: BLOCCO (>Useal-inBLK) O/C Prot. I> EM KG * * LED BE REL 60 200 1 si 1955 Prot.Max.Corr. Livello I>> è su OFF (I>> OFF) O/C Prot. I>> AM KG * * LED REL 60 205 1 si 1956 Prot.Max.Corr. Livello I>> è BLOCCATO (I>> BLOCKED) O/C Prot. I>> AM KG KG * LED REL 60 206 1 si 1957 Prot.Max.Corr. Livello I>> è ATTIVO (I>> ACTIVE) O/C Prot. I>> AM KG * * LED REL 60 207 1 si 1965 Prot.Max.Corr. Livello I> è su OFF (I> OFF) O/C Prot. I> AM KG * * LED REL 60 215 1 si 1966 Prot.Max.Corr. Livello I> è BLOC- O/C Prot. I> CATO (I> BLOCKED) AM KG KG * LED REL 60 216 1 si 1967 Prot.Max.Corr. Livello I> è ATTIVO (I> ACTIVE) O/C Prot. I> AM KG * * LED REL 60 217 1 si 1970 Prot.Max.Corr. +Umin (U< seal in) O/C Prot. I> AM * KG * LED REL 60 220 2 si 3953 >BLOCCO Protezione Impedenza (>Imp. BLOCK) Impedance EM * * * LED BE REL 3956 >Estensione Zona 1B Per Prot.'Imped. (>Extens. Z1B) Impedance EM KG * * LED BE REL 28 222 1 si 3958 >Prot.Imped.BLOCCO min.Tens.Bloccato. (>ImpUsealinBLK) Impedance EM KG * * LED BE REL 28 30 1 si 3961 Protezione Impedenza è su OFF Impedance (Imp. OFF) AM KG * * LED REL 28 226 1 si 3962 Protezione Impedenza è Blocca- Impedance ta (Imp. BLOCKED) AM KG KG * LED REL 28 227 1 si 3963 Protezione Impedenza è Attiva (Imp. ACTIVE) Impedance AM KG * * LED REL 28 228 1 si 3966 Protezione Impedenza Avviata (Imp. picked up) Impedance AM * KG * LED REL 28 229 2 si 3967 Impedenza:Rilev.Guasto, Fase L1 (Imp. Fault L1) Impedance AM * KG * LED REL 28 230 2 si 3968 Impedenza:Rilev.Guasto, Fase L2 (Imp. Fault L2) Impedance AM * KG * LED REL 28 231 2 si 3969 Impedenza:Rilev.Guasto, Fase L3 (Imp. Fault L3) Impedance AM * KG * LED REL 28 232 2 si 3970 Impeden.Max.Corr con Blocco Min.Tens. (Imp. I> & U<) Impedance AM * KG * LED REL 28 233 2 si 3977 Impedenza.: Z1< SCATTO (Imp.Z1< TRIP) Impedance AM * K m LED REL 28 240 2 si 3978 Impedenza.: Z1B< SCATTO (Imp.Z1B< TRIP) Impedance AM * K m LED REL 28 241 2 si 3979 Impedenza.: Z2< SCATTO (Imp.Z2< TRIP) Impedance AM * K m LED REL 28 242 2 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Oscillatorio AM Relè Max Corr. Ril Guasto Ip Fase L3 O/C Prot. Ip (O/C Ip Fault L3) Tasto funzione 1898 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 397 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione AM * K m LED REL 4523 >BLOCCO Scatto Esterno 1 (>BLOCK Ext 1) External Trips EM * * * LED BE REL 4526 >Trigger Scatto Esterno 1 (>Ext trip 1) External Trips EM KG * * LED BE 4531 Scatto Esterno 1 è su OFF (Ext 1 External Trips OFF) AM KG * * 4532 Scatto Esterno 1 è BLOCCATO (Ext 1 BLOCKED) External Trips AM KG KG 4533 Scatto Esterno 1 é ATTIVO (Ext 1 External Trips ACTIVE) AM KG 4536 Scatto Esterno 1:Avv. Generale (Ext 1 picked up) External Trips AM 4537 Scatto Esterno 1: Scatto Genera- External Trips le (Ext 1 Gen.TRP) 4543 >BLOCCO Scatto Esterno 2 (>BLOCK Ext 2) 4546 >Trigger Scatto Esterno 2 (>Ext trip 2) si REL 51 126 1 si LED REL 51 131 1 si * LED REL 51 132 1 si * * LED REL 51 133 1 si * KG * LED REL 51 136 2 si AM * K * LED REL 51 137 2 sisi External Trips EM * * * LED BE REL External Trips EM KG * * LED BE REL 51 146 1 si 4551 Scatto Esterno 2 è su OFF (Ext 2 External Trips OFF) AM KG * * LED REL 51 151 1 si 4552 Scatto Esterno 2 è BLOCCATO (Ext 2 BLOCKED) External Trips AM KG KG * LED REL 51 152 1 si 4553 Scatto Esterno 2 è ATTIVO (Ext 2 External Trips ACTIVE) AM KG * * LED REL 51 153 1 si 4556 Scatto Esterno 2:Avv. Generale (Ext 2 picked up) External Trips AM * KG * LED REL 51 156 2 si 4557 Scatto Esterno 2: Scatto Genera- External Trips le (Ext 2 Gen.TRP) AM * K * LED REL 51 157 2 si 4563 >BLOCCO Scatto Esterno 3 (>BLOCK Ext 3) External Trips EM * * * LED BE REL 4566 >Trigger Scatto Esterno 3 (>Ext trip 3) External Trips EM KG * * LED BE REL 51 166 1 si 4571 Scatto Esterno 3 è su OFF (Ext 3 External Trips OFF) AM KG * * LED REL 51 171 1 si 4572 Scatto Esterno 3 è BLOCCATO (Ext 3 BLOCKED) External Trips AM KG KG * LED REL 51 172 1 si 4573 Scatto Esterno 3 è ATTIVO (Ext 3 External Trips ACTIVE) AM KG * * LED REL 51 173 1 si 4576 Scatto Esterno 3:Avv. Generale (Ext 3 picked up) External Trips AM * KG * LED REL 51 176 2 si 4577 Scatto Esterno 3: Scatto Genera- External Trips le (Ext 3 Gen.TRP) AM * K * LED REL 51 177 2 si 4583 >BLOCCO Scatto Esterno 4 (>BLOCK Ext 4) External Trips EM * * * LED BE REL 4586 >Trigger Scatto Esterno 4 (>Ext trip 4) External Trips EM KG * * LED BE REL 51 186 1 si 4591 Scatto Esterno 4 è su OFF (Ext 4 External Trips OFF) AM KG * * LED REL 51 191 1 si 398 Oscillatorio 2 Relè 243 Tasto funzione 28 Ingresso binario obbligatorio GI Impedance Data Unit Impedenza.: Z3> SCATTO (Imp.T3> TRIP) Numero di informazione 3980 IEC 60870-5-103 Tipo LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM KG KG * LED REL 51 192 1 si 4593 Scatto Esterno 4 è ATTIVO (Ext 4 External Trips ACTIVE) AM KG * * LED REL 51 193 1 si 4596 Scatto Esterno 4:Avv. Generale (Ext 4 picked up) External Trips AM * KG * LED REL 51 196 2 si 4597 Scatto Esterno 4: Scatto Genera- External Trips le (Ext 4 Gen.TRP) AM * K * LED REL 51 197 2 si 4822 >BLOCCO inibizione riavviamen- Restart Motor to Motore (>BLK Re. Inhib.) EM * * * LED BE REL 4823 >Avviam:d'Emergenza Rotore (>Emer. Start ΘR) Restart Motor EM KG * * LED BE REL 168 51 1 si 4824 Inibizione Riavviamento Motore è Restart Motor su OFF (Re. Inhibit OFF) AM KG * * LED REL 168 52 1 si 4825 Inibizione Riavviam. Motore è BLOCCATO (Re. Inhibit BLK) Restart Motor AM KG * * LED REL 168 53 1 si 4826 Inibizione Riavviamento Motore è Restart Motor ATTIVO (Re. Inhibit ACT) AM KG * * LED REL 168 54 1 si 4827 SCATTO Inibizione Riavviamento Restart Motor Motore (Re. Inhib. TRIP) AM K * * LED REL 168 55 1 si 4828 >Reset Memoria Termica Rotore Restart Motor (>RM th.rep. ΘR) EM KG * * LED BE REL 4829 Reset Memoria Termica Rotore (RM th.rep. ΘR) Restart Motor AM KG * * LED REL 168 50 1 si 4830 Reset Memoria Termica Rotore (Re. Inhib.ALARM) Restart Motor AM KG * * LED REL Oscillatorio External Trips Relè Scatto Esterno 4 è BLOCCATO (Ext 4 BLOCKED) Tasto funzione 4592 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 5002 Misure presenti (Operat. Cond.) P.System Data 1 AM KG * * LED REL 71 2 1 si 5010 >BLOCCO Monitoragg.Guasto Fusibile (>FFM BLOCK) Measurem.Superv EM KG KG * LED BE REL 71 7 1 si 5011 >Min.Tens.Ext.- Monitor.Guasto Fusibile (>FFM U< extern) Measurem.Superv EM KG * * LED BE REL 71 8 1 si 5012 Tensione UL1E allo Scatto (UL1E:) P.System Data 2 AM * KG 71 38 4 no 5013 Tensione UL2E allo Scatto (UL2E:) P.System Data 2 AM * KG 71 39 4 no 5014 Tensione VL3E allo Scatto (UL3E:) P.System Data 2 AM * KG 71 40 4 no 5015 Potenza Attiva allo scatto (P:) P.System Data 2 AM * KG 71 41 4 no 5016 Potenza Reattiva allo Scatto (Q:) P.System Data 2 AM * KG 71 42 4 no 5017 Frequenza allo Scatto (f:) P.System Data 2 AM * KG 71 43 4 no 5083 >BLOCCO Protezione Ritorno d'Energia (>Pr BLOCK) Reverse Power EM * * * LED BE REL 5086 >Valvola di Stop Scattata (>SV tripped) Reverse Power EM KG * * LED BE REL 70 77 1 si 5091 Protezione Ritorno d'Energia è su Reverse Power OFF (Pr OFF) AM KG * * LED REL 70 81 1 si 5092 Protezione Ritorno d'Energia è BLOCCATA (Pr BLOCKED) Reverse Power AM KG KG * LED REL 70 82 1 si 5093 Protezione Ritorno d'Energia e' ATTIVA (Pr ACTIVE) Reverse Power AM KG * * LED REL 70 83 1 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 399 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM * KG * LED REL 70 84 2 si 5097 Ritorno d'Energia:SCATTO (Pr TRIP) Reverse Power AM * K m LED REL 70 85 2 si 5098 Rit.Energ.:SCATTO con Stop Valvole (Pr+SV TRIP) Reverse Power AM * K m LED REL 70 86 2 si 5113 >BLOCCO Supervisione Potenza Forward Power Attiva (>Pf BLOCK) EM * * * LED BE REL 5116 >BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pa< (>Pf< BLOCK) Forward Power EM KG * * LED BE REL 70 102 1 si 5117 >BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pa> (>Pf> BLOCK) Forward Power EM KG * * LED BE REL 70 103 1 si 5121 Supervisione Potenza Attiva e' su Forward Power OFF (Pf OFF) AM KG * * LED REL 70 106 1 si 5122 Supervisione Potenza Attiva e' BLOCCATA (Pf BLOCKED) Forward Power AM KG KG * LED REL 70 107 1 si 5123 Supervisione Potenza Attiva e' ATTIVA (Pf ACTIVE) Forward Power AM KG * * LED REL 70 108 1 si 5126 Potenza Attiva:Avviamento Livello Pa< (Pf< picked up) Forward Power AM * KG * LED REL 70 109 2 si 5127 Potenza Attiva:Avviamento Livello Pa> (Pf> picked up) Forward Power AM * KG * LED REL 70 110 2 si 5128 Potenza Attiva:Scatto Livello Pa< Forward Power (Pf< TRIP) AM * K m LED REL 70 111 2 si 5129 Potenza Attiva:Scatto Livello Pa> Forward Power (Pf> TRIP) AM * K m LED REL 70 112 2 si 5143 >BLOCCO I2 (Carico Squilibrato) (>BLOCK I2) Unbalance Load EM * * * LED BE REL 5145 >Senso ciclico Invertito (>Rever- P.System Data 1 se Rot.) EM KG * * LED BE REL 71 34 1 si 5146 >Reset Memoria Termica I2 (>RM th.rep. I2) Unbalance Load EM KG * * LED BE REL 5147 Rotazione Fasi L1L2L3 (Rotation P.System Data 1 L1L2L3) AM KG * * LED REL 70 128 1 si 5148 Rotazione Fasi L1L3L2 (Rotation P.System Data 1 L1L3L2) AM KG * * LED REL 70 129 1 si 5151 I2 è su OFF (I2 OFF) Unbalance Load AM KG * * LED REL 70 131 1 si 5152 I2 è BLOCCATA (I2 BLOCKED) Unbalance Load AM KG KG * LED REL 70 132 1 si 5153 I2 è ATTIVA (I2 ACTIVE) Unbalance Load AM KG * * LED REL 70 133 1 si 5156 Car. Squilib.:Livello Corrente d'Allarme (I2> Warn) Unbalance Load AM KG * * LED REL 70 134 1 si 5158 Reset memoria termica I2 (RM th.rep. I2) Unbalance Load AM KG * * LED REL 70 137 1 si 5159 I2>> Avviamento (I2>> picked up) Unbalance Load AM * KG * LED REL 70 138 2 si 5160 Carico Sqilibr.: Scatto Livello di Corr. (I2>> TRIP) Unbalance Load AM * K m LED REL 70 139 2 si 5161 Carico Sqilibr.: Scatto Livello Termico (I2 Θ TRIP) Unbalance Load AM * K m LED REL 70 140 2 si 5165 I2> Avviamento (I2> picked up) Unbalance Load AM * KG * LED REL 70 150 2 si 400 Oscillatorio Reverse Power Relè Ritorno d'Energia: avviato (Pr picked up) Tasto funzione 5096 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI EM * * * LED BE REL 5176 >Switch off rilev. I terra (terra stat.) (>S/E/F IEE off) Stator E Fault EM KG * * LED BE REL 70 152 1 si 5181 Prot.Terra Statore è su OFF (S/E/F OFF) Stator E Fault AM KG * * LED REL 70 156 1 si 5182 Prot.Terra Statore è BLOCCATA (S/E/F BLOCKED) Stator E Fault AM KG KG * LED REL 70 157 1 si 5183 Prot.Terra Statore e' ATTIVA (S/E/F ACTIVE) Stator E Fault AM KG * * LED REL 70 158 1 si 5186 Prot.Terra Statore: U0 Avviata (U0> picked up) Stator E Fault AM * KG * LED REL 70 159 2 si 5187 Prot.Terra Statore:Scatto Livello U0 (U0> TRIP) Stator E Fault AM * K m LED REL 70 160 2 si 5188 Prot.Terra Statore: I0 Avviata (3I0> picked up) Stator E Fault AM * KG * LED REL 70 168 2 si 5189 Guasto a Terra in fase L1 (Uearth Stator E Fault L1) AM * KG * LED REL 70 169 2 si 5190 Guasto a Terra in fase L2 (Uearth Stator E Fault L2) AM * KG * LED REL 70 170 2 si 5191 Guasto a Terra in fase L3 (Uearth Stator E Fault L3) AM * KG * LED REL 70 171 2 si 5193 Prot.Terra Statore: SCATTO (S/E/F TRIP) Stator E Fault AM * K m LED REL 70 173 2 si 5194 Prot.Terra Statore: Direzione Avanti (SEF Dir Forward) Stator E Fault AM KG * * LED REL 70 174 1 si 5203 >BLOCCO Protezione di Frequenza (>BLOCK Freq.) Frequency Prot. EM * * * LED BE REL 5206 >BLOCCO Protezione di Freq.soglia f1 (>BLOCK f1) Frequency Prot. EM KG * * LED BE REL 70 177 1 si 5207 >BLOCCO Protezione di Freq.soglia f2 (>BLOCK f2) Frequency Prot. EM KG * * LED BE REL 70 178 1 si 5208 >BLOCCO Protezione di Freq.soglia f3 (>BLOCK f3) Frequency Prot. EM KG * * LED BE REL 70 179 1 si 5209 >BLOCCO Protezione di Freq.soglia f4 (>BLOCK f4) Frequency Prot. EM KG * * LED BE REL 70 180 1 si 5211 Frequency protection is OFF (Freq. OFF) Frequency Prot. AM KG * * LED REL 70 181 1 si 5212 Protezione di Frequenza è Bloccata (Freq. BLOCKED) Frequency Prot. AM KG KG * LED REL 70 182 1 si 5213 Protezione di Frequenza è Attiva Frequency Prot. (Freq. ACTIVE) AM KG * * LED REL 70 183 1 si 5214 Protez. di Frequenza Blocco Min.Tensione (Freq UnderV Blk) Frequency Prot. AM KG KG * LED REL 70 184 1 si 5232 Protezione di Frequenza f1 Avviata (f1 picked up) Frequency Prot. AM * KG * LED REL 70 230 2 si 5233 Protezione di Frequenza:f2 Avviata (f2 picked up) Frequency Prot. AM * KG * LED REL 70 231 2 si 5234 Protezione di Frequenza: f3 Avviata (f3 picked up) Frequency Prot. AM * KG * LED REL 70 232 2 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Oscillatorio Stator E Fault Relè >BLOCCO Prot.Terra Statore (>S/E/F BLOCK) Tasto funzione 5173 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 401 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM * KG * LED REL 70 233 2 si 5236 Protezione di Frequenza:Scatto f1 (f1 TRIP) Frequency Prot. AM * K m LED REL 70 234 2 si 5237 Protezione di Frequenza:Scatto f2 (f2 TRIP) Frequency Prot. AM * K m LED REL 70 235 2 si 5238 Protezione di Frequenza:Scatto f3 (f3 TRIP) Frequency Prot. AM * K m LED REL 70 236 2 si 5239 Protezione di Frequenza:Scatto f4 (f4 TRIP) Frequency Prot. AM * K m LED REL 70 237 2 si 5323 >BLOCCO protezione di Sottoeccitazione (>Exc. BLOCK) Underexcitation EM * * * LED BE REL 5327 >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.3 (>Char. 3 BLK.) Underexcitation EM KG * * LED BE REL 71 53 1 si 5328 >Rilevaz. mancanza U eccitazio- Underexcitation ne (>Uexc fail.) EM KG * * LED BE REL 71 54 1 si 5329 >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.1 (>Char. 1 BLK.) Underexcitation EM KG * * LED BE REL 71 64 1 si 5330 >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.2 (>Char. 2 BLK.) Underexcitation EM KG * * LED BE REL 71 65 1 si 5331 Protez. di Sottoeccitazione è su OFF (Excit. OFF) Underexcitation AM KG * * LED REL 71 55 1 si 5332 Protez. di Sottoeccitazione è Bloccata (Excit.BLOCKED) Underexcitation AM KG KG * LED REL 71 56 1 si 5333 Protez. di Sottoeccitazione è Attiva (Excit.ACTIVE) Underexcitation AM KG * * LED REL 71 57 1 si 5334 Sottoeccitazione Bloccata per Minima U (Exc. U< blk) Underexcitation AM KG KG * LED REL 71 58 1 si 5336 Rilevaz. mancanza U eccitazione Underexcitation (Uexc failure) AM * KG * LED REL 5337 Protez. di Sottoeccitaz. Avviamento (Exc< picked up) Underexcitation AM * KG * LED REL 71 60 2 si 5343 Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.3 (Exc<3 TRIP) Underexcitation AM * K m LED REL 71 63 2 si 5344 Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.1 (Exc<1 TRIP) Underexcitation AM * K m LED REL 71 66 2 si 5345 Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.2 (Exc<2 TRIP) Underexcitation AM * K m LED REL 71 67 2 si 5346 Protez. di Sottoecc. Scatto Car.+Uecc< (Exc<U<TRIP) Underexcitation AM * K m LED REL 71 68 2 si 5353 >BLOCCO protezione di Sovraeccitazione (>U/f BLOCK) Overexcitation EM * * * LED BE REL 5357 >Reset Memoria Termica U/f (>RM th.rep. U/f) Overexcitation EM KG * * LED BE REL 5361 Protez. di Sovraeccit. è su OFF (U/f> OFF) Overexcitation AM KG * * LED REL 71 83 1 si 5362 Protez. di Sovraeccit. è Bloccata (U/f> BLOCKED) Overexcitation AM KG KG * LED REL 71 84 1 si 5363 Protez. di Sovraeccit. è Attiva (U/f> ACTIVE) Overexcitation AM KG * * LED REL 71 85 1 si 402 Oscillatorio Frequency Prot. Relè Protezione di Frequenza: f4 Avviata (f4 picked up) Tasto funzione 5235 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM KG * * LED REL 71 86 1 si 5369 Reset Memoria Termica U/f (RM th.rep. U/f) Overexcitation AM KG * * LED REL 71 88 1 si 5370 Protez. di Sovraecc.: U/f> Avviamento (U/f> picked up) Overexcitation AM * KG * LED REL 71 89 2 si 5371 Prot. di Sovraecc.:SCATTO Livello U/f>> (U/f>> TRIP) Overexcitation AM * K m LED REL 71 90 2 si 5372 Prot. di Sovraecc.:SCATTO Livello Term. (U/f> th.TRIP) Overexcitation AM * K m LED REL 71 91 2 si 5373 Protez. di Sovraecc.: U/f>> Avviamento (U/f>> pick.up) Overexcitation AM * KG * LED REL 71 92 2 si 5396 Guasto Prot.Terra Rotore Iee< (Fail. REF IEE<) Sens. E Fault AM KG * * LED REL 71 126 1 si 5503 >BLOCCO derivata di frequenza (>df/dt block) df/dt Protect. EM * * * LED BE REL 5504 >BLOCCO Livello df1/dt (>df1/dt block) df/dt Protect. EM KG * * LED BE REL 72 1 1 si 5505 >BLOCCO Livello df2/dt (>df2/dt block) df/dt Protect. EM KG * * LED BE REL 72 2 1 si 5506 >BLOCCO Livello df3/dt (>df3/dt block) df/dt Protect. EM KG * * LED BE REL 72 3 1 si 5507 >BLOCCO Livello df4/dt (>df4/dt block) df/dt Protect. EM KG * * LED BE REL 72 4 1 si 5511 df/dt è su OFF (df/dt OFF) df/dt Protect. AM KG * * LED REL 72 5 1 si 5512 df/dt è BLOCCATA (df/dt BLOCKED) df/dt Protect. AM KG KG * LED REL 72 6 1 si 5513 df/dt è ATTIVA (df/dt ACTIVE) df/dt Protect. AM KG * * LED REL 72 7 1 si 5514 df/dt è Bloccata da minima tensio- df/dt Protect. ne (df/dt U< block) AM KG KG * LED REL 72 8 1 si 5516 Avviamento Livello df1/dt (df1/dt df/dt Protect. pickup) AM * KG * LED REL 72 9 2 si 5517 Avviamento Livello df2/dt (df2/dt df/dt Protect. pickup) AM * KG * LED REL 72 10 2 si 5518 Avviamento Livello df3/dt (df3/dt df/dt Protect. pickup) AM * KG * LED REL 72 11 2 si 5519 Avviamento Livello df4/dt (df4/dt df/dt Protect. pickup) AM * KG * LED REL 72 12 2 si 5520 Scatto Livello df1/dt (df1/dt TRIP) df/dt Protect. AM * K * LED REL 72 13 2 si 5521 Scatto Livello df2/dt (df2/dt TRIP) df/dt Protect. AM * K * LED REL 72 14 2 si 5522 Scatto Livello df3/dt (df3/dt TRIP) df/dt Protect. AM * K * LED REL 72 15 2 si 5523 Scatto Livello df4/dt (df4/dt TRIP) df/dt Protect. AM * K * LED REL 72 16 2 si 5533 >BLOCCO Prot. Energizzazione Accidentale (>BLOCK I.En.) Inadvert. En. EM * * * LED BE REL 5541 Prot. Energizzaz. Accident. è su OFF (I.En. OFF) Inadvert. En. AM KG * * LED REL 72 31 1 si 5542 Prot. Energizzaz. Accident. è BLOCCATA (I.En. BLOCKED) Inadvert. En. AM KG KG * LED REL 72 32 1 si 5543 Prot. Energizzaz. Accident. è ATTIVA (I.En. ACTIVE) Inadvert. En. AM KG * * LED REL 72 33 1 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Oscillatorio Overexcitation Relè Protez. di Sovraecc.:Livello di Allarme (U/f> warn) Tasto funzione 5367 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 403 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM KG * * LED REL 72 34 1 si 5547 Prot. Energizzaz. Accident.: Avviamento (I.En. picked up) Inadvert. En. AM * KG * LED REL 72 35 2 si 5548 Prot. Energizzaz. Accident.: Scatto (I.En. TRIP) Inadvert. En. AM * K m LED REL 72 36 2 si 5553 >BLOCCO Terra Statore con 3a Armonica (>SEF 3H BLOCK) SEF 3.Harm. EM * * * LED BE REL 5561 Terra Statore con 3a Armonica è su OFF (SEF 3H OFF) SEF 3.Harm. AM KG * * LED REL 72 51 1 si 5562 Terra Statore con 3a Arm. è BLOCCATA (SEF 3H BLOCK) SEF 3.Harm. AM KG KG * LED REL 72 52 1 si 5563 Terra Statore con 3a Arm. è ATTIVA (SEF 3H ACTIVE) SEF 3.Harm. AM KG * * LED REL 72 53 1 si 5567 Terra Statore con 3a Arm.:Avvia- SEF 3.Harm. mento (SEF 3H pick.up) AM * KG * LED REL 72 54 2 si 5568 Terra Statore con 3a Arm.:SCAT- SEF 3.Harm. TO (SEF 3H TRIP) AM * K m LED REL 72 55 2 si 5581 >BLOCCO Salto Vettore (>VEC JUMP block) Vector Jump EM * * * LED BE REL 5582 Salto Vettore è su OFF (VEC JUMP OFF) Vector Jump AM KG * * LED REL 72 72 1 si 5583 Salto Vettore è BLOCCATO (VEC Vector Jump JMP BLOCKED) AM KG KG * LED REL 72 73 1 si 5584 Salto Vettore è ATTIVO (VEC JUMP ACTIVE) Vector Jump AM KG * * LED REL 72 74 1 si 5585 Salto Vettore fuori livello di misura (VEC JUMP Range) Vector Jump AM KG * * LED REL 72 75 1 si 5586 Salto Vettore Avviamento (VEC JUMP pickup) Vector Jump AM * KG * LED REL 72 76 2 si 5587 Salto Vettore SCATTO (VEC JUMP TRIP) Vector Jump AM * K * LED REL 72 77 2 si 6503 >BLOCCO Protezione Min. Tensione (>BLOCK U/V) Undervoltage EM * * * LED BE REL 6506 >BLOCCO Protezione Min. Tensione U< (>BLOCK U<) Undervoltage EM KG * * LED BE REL 74 6 1 si 6508 >BLOCCO Protezione Min. Tensione U<< (>BLOCK U<<) Undervoltage EM KG * * LED BE REL 74 8 1 si 6513 >BLOCCO Protezione Max. Ten- Overvoltage sione (>BLOCK O/V) EM * * * LED BE REL 6516 >BLOCCO Protezione Max. Ten- Overvoltage sione U< (>BLOCK U>) EM KG * * LED BE REL 74 20 1 si 6517 >BLOCCO Protezione Max. Ten- Overvoltage sione U>> (>BLOCK U>>) EM KG * * LED BE REL 74 21 1 si 6530 Protez.Min.Tensione è su OFF (Undervolt. OFF) Undervoltage AM KG * * LED REL 74 30 1 si 6531 Protez.Min.Tensione è BLOCCA- Undervoltage TA (Undervolt. BLK) AM KG KG * LED REL 74 31 1 si 6532 Protez.Min.Tensione è ATTIVA (Undervolt. ACT) AM KG * * LED REL 74 32 1 si 404 Undervoltage Oscillatorio Inadvert. En. Relè Rilascio del Livello di Corrente (I.En. release) Tasto funzione 5546 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM * KG * LED REL 74 33 2 si 6537 Min.Tensione U<< Avviata (U<< picked up) Undervoltage AM * KG * LED REL 74 37 2 si 6539 SCATTO Min.Tensione U< (U< TRIP) Undervoltage AM * K m LED REL 74 39 2 si 6540 SCATTO Min.Tensione U<< (U<< Undervoltage TRIP) AM * K m LED REL 74 40 2 si 6565 Protez.Max.Tensione è su OFF (Overvolt. OFF) Overvoltage AM KG * * LED REL 74 65 1 si 6566 Protez.Max.Tensione è BLOCCATA (Overvolt. BLK) Overvoltage AM KG KG * LED REL 74 66 1 si 6567 Protez.Max.Tensione e' ATTIVA (Overvolt. ACT) Overvoltage AM KG * * LED REL 74 67 1 si 6568 Max.Tensione V> Avviata (U> picked up) Overvoltage AM * KG * LED REL 74 68 2 si 6570 SCATTO Max.Tensione U> (U> TRIP) Overvoltage AM * K m LED REL 74 70 2 si 6571 Max.Tensione U>> Avviata (U>> Overvoltage picked up) AM * KG * LED REL 74 71 2 si 6573 SCATTO Max.Tensione U>> (U>> TRIP) Overvoltage AM * K m LED REL 74 73 2 si 6575 Guasto Fusibile Trasform. Tensione (VT Fuse Failure) Measurem.Superv AM KG * * LED REL 74 74 1 si 6801 >BLOCCO Supervisione Avv. Motore (>BLK START-SUP) Start Motor EM * * * LED BE REL 6805 >Rotore Bloccato (>Rotor locked) Start Motor EM KG * * LED BE REL 6811 Supervisione Tempo Avviam. è su OFF (START-SUP OFF) Start Motor AM KG * * LED REL 169 51 1 si 6812 Superv. Tempo Avviam. è BLOC- Start Motor CATA (START-SUP BLK) AM KG KG * LED REL 169 52 1 si 6813 Supervisione Tempo Avviam. è ATTIVA (START-SUP ACT) Start Motor AM KG * * LED REL 169 53 1 si 6821 SCATTO Supervisione Tempo Avviam. (START-SUP TRIP) Start Motor AM * K * LED REL 169 54 2 si 6822 Rotore è Bloccato dopo Tempo Rot.Blocc. (Rotor locked) Start Motor AM * K * LED REL 169 55 2 si 6823 Supervisione Tempo Avviam. Avviata (START-SUP PU) Start Motor AM KG * * LED REL 169 56 1 si 6851 >BLOCCO Supervisione Circuito TripCirc.Superv di Scatto (>BLOCK TripC) EM * * * LED BE REL 6852 >Supervis. circ.di scatto:Relay Scatto (>TripC trip rel) TripCirc.Superv EM KG * * LED BE REL 170 51 1 si 6853 >Supervis. circ.di scatto: Relay Interr. (>TripC brk rel.) TripCirc.Superv EM KG * * LED BE REL 170 52 1 si 6861 Supervis. circ.di scatto è su OFF TripCirc.Superv (TripC OFF) AM KG * * LED REL 170 53 1 si 6862 Supervis. circ.di scatto è BLOCCATA (TripC BLOCKED) TripCirc.Superv AM KG KG * LED REL 153 16 1 si 6863 Supervis. circ.di scatto è ATTIVA TripCirc.Superv (TripC ACTIVE) AM KG * * LED REL 153 17 1 si SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Oscillatorio Undervoltage Relè Min.Tensione U< Avviata (U< picked up) Tasto funzione 6533 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 405 Appendice A.8 Informazioni Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI AM KG * * LED REL 170 54 1 si 6865 Supervis. circ.di scatto Guasto (FAIL: Trip cir.) TripCirc.Superv AM KG * * LED REL 170 55 1 si 7960 Valore Misurato VM1> Avviamen- Threshold to (Meas. Value1>) AM * * * LED REL 7961 Valore Misurato VM2< Avviamen- Threshold to (Meas. Value2<) AM * * * LED REL 7962 Valore Misurato VM3> Avviamen- Threshold to (Meas. Value3>) AM * * * LED REL 7963 Valore Misurato VM4< Avviamen- Threshold to (Meas. Value4<) AM * * * LED REL 7964 Valore Misurato VM5> Avviamen- Threshold to (Meas. Value5>) AM * * * LED REL 7965 Valore Misurato VM6< Avviamen- Threshold to (Meas. Value6<) AM * * * LED REL 14101 Guasto:RTD (Filo Interrotto) (Fail: RTD) RTD-Box AM KG * * LED REL 14111 Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 1) RTD-Box AM KG * * LED REL 14112 RTD 1 Temperature stage 1 picked up (RTD 1 St.1 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14113 RTD 1 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 1 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14121 Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 2) RTD-Box AM KG * * LED REL 14122 RTD 2 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 2 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14123 RTD 2 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 2 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14131 Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 3) RTD-Box AM KG * * LED REL 14132 RTD 3 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 3 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14133 RTD 3 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 3 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14141 Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 4) RTD-Box AM KG * * LED REL 14142 RTD 4 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 4 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14143 RTD 4 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 4 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14151 Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 5) RTD-Box AM KG * * LED REL 14152 RTD 5 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 5 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14153 RTD 5 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 5 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14161 Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 6) AM KG * * LED REL 406 RTD-Box Oscillatorio TripCirc.Superv Relè Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set. (TripC ProgFail) Tasto funzione 6864 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.8 Informazioni LED REL 14163 RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 6 St.2 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14171 Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 7) RTD-Box AM KG * * LED REL 14172 RTD 7 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 7 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14173 RTD 7 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 7 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14181 Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 8) RTD-Box AM KG * * LED REL 14182 RTD 8 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 8 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14183 RTD 8 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 8 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14191 Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 9) RTD-Box AM KG * * LED REL 14192 RTD 9 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 9 St.1 p.up) AM KG * * LED REL 14193 RTD 9 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 2 (RTD 9 St.2 p.up) AM KG * * LED REL 14201 Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto) (Fail: RTD10) RTD-Box AM KG * * LED REL 14202 RTD 10 Avviamento livello Temperatura 1(RTD10 St.1 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14203 RTD 10 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD10 St.2 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14211 Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto) (Fail: RTD11) RTD-Box AM KG * * LED REL 14212 RTD 11 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD11 St.1 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14213 RTD 11 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD11 St.2 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14221 Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto) (Fail: RTD12) RTD-Box AM KG * * LED REL 14222 RTD 12 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD12 St.1 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL 14223 RTD 12 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD12 St.2 p.up) RTD-Box AM KG * * LED REL SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 obbligatorio GI * Data Unit * Numero di informazione KG IEC 60870-5-103 Tipo AM Relè RTD 6 Avviamento livello Tempe- RTD-Box ratura 1 (RTD 6 St.1 p.up) Tasto funzione 14162 Ingresso binario LED Possibilità di configurazione Oscillatorio Memoria di segnalazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 407 Appendice A.9 Messaggi collettivi A.9 Messaggi collettivi N° Significato N° Significato 140 Error Sum Alarm 181 191 264 267 Error A/D-conv. Error Offset Fail: RTD-Box 1 Fail: RTD-Box 2 160 Alarm Sum Event 161 164 171 147 6575 193 177 Fail I Superv. Fail U Superv. Fail Ph. Seq. Error PwrSupply VT Fuse Failure Alarm NO calibr Fail Battery 161 Fail I Superv. 162 163 Failure Σ I Fail I balance 164 Fail U Superv. 165 167 Fail Σ U Ph-E Fail U balance 171 Fail Ph. Seq. 175 176 Fail Ph. Seq. I Fail Ph. Seq. U 181 Error A/D-conv. 192 194 190 185 188 Error1A/5Awrong Error neutralCT Error Board 0 Error Board 3 Error Board 6 408 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Appendice A.10 Vista d'insieme dei valori misurati A.10 Vista d'insieme dei valori misurati IL< Minima Corrente (IL<) Set Points(MV) - - - - - CFC ASB GB - Numero degli Scatti (#of TRIPs=) Statistics - - - - - ASB GB - Numero degli Scatti (#of TRIPs=) Statistics - - - - - ASB GB - Ore di funzionamento superiori a: (OpHour>) SetPoint(Stat) - - - - - ASB GB 601 I L1 (IL1 =) Measurement 134 147 no 9 1 CFC ASB GB 602 I L2 (IL2 =) Measurement 134 147 no 9 2 CFC ASB GB 603 I L3 (IL3 =) Measurement 134 147 no 9 3 CFC ASB GB 605 I1 (Sequenza Positiva) (I1 =) Measurement 134 147 no 9 5 CFC ASB GB 606 I2 (Sequenza Negativa) (I2 =) Measurement 134 147 no 9 6 CFC ASB GB 621 U L1-E (UL1E=) Measurement 134 147 no 9 7 CFC ASB GB 622 U L2-E (UL2E=) Measurement 134 147 no 9 8 CFC ASB GB 623 U L3-E (UL3E=) Measurement 134 147 no 9 9 CFC ASB GB 624 U L12 (UL12=) Measurement - - - - - CFC ASB GB 625 U L23 (UL23=) Measurement - - - - - CFC ASB GB 626 U L31 (UL31=) Measurement - - - - - CFC ASB GB 627 Tensione residua UE (UE =) Measurement 134 147 no 9 10 CFC ASB GB 629 U1 (Sequenza Positiva) (U1 =) Measurement 134 147 no 9 11 CFC ASB GB 630 U2 (Sequenza Negativa) (U2 =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 639 UE Min. Tensione 3a Armonica (UE3h min=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 640 UE Max. Tensione 3a Armonica (UE3h max=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 641 P (potenza attiva) (P =) Measurement 134 147 no 9 12 CFC ASB GB 642 Q (potenza reattiva) (Q =) Measurement 134 147 no 9 13 CFC ASB GB 644 Frequenza (Freq=) Measurement 134 147 no 9 15 CFC ASB GB 645 S (Potenza Apparente) (S =) Measurement - - - - - CFC ASB GB Display base CFC - Display di controllo Posizione Possibilità di configurazione Data Unit IEC 60870-5-103 Compatibilità Funzione Numero di informazione Significato Tipo N° 650 UE 3a Armonica (UE3h =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 660 Tempo Restante per posiz. ON (T Rem.=) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 661 Soglia di inibizione Riavvio (Θ REST. =) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 765 (U/Un) / (f/fn) (U/f =) Measurement 134 147 no 9 16 CFC ASB GB 766 Temperatura calcolata (U/f) (U/f th. =) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 801 Aumento temperatura per Allarme e Scatto (Θ/Θtrip =) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 802 Aumento temperatura per fase L1 (Θ/ΘtripL1=) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 803 Aumento temperatura per fase L2 (Θ/ΘtripL2=) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 804 Aumento temperatura per fase L3 (Θ/ΘtripL3=) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 805 Temperatura del Rotore (ΘR/ΘRmax =) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 830 Corrente di terra sensibile (IEE =) Measurement 134 147 no 9 4 CFC ASB GB 831 3I0 (sequenza zero) (3I0 =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 832 U0 (sequenza zero) (U0 =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 857 Sequenza positiva minima (I1 Min=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 858 Sequenza positiva massima (I1 Max=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 409 Appendice A.10 Vista d'insieme dei valori misurati Posizione CFC Display di controllo Display base Possibilità di configurazione Data Unit IEC 60870-5-103 Compatibilità Funzione Numero di informazione Significato Tipo N° 874 U1 Minima tensione (sequenza positiva) (U1 Min =) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 875 U1 Massima tensione (sequenza positiva) (U1 Max =) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 876 Minima Potenza Attiva (Pmin=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 877 Massima Potenza Attiva (Pmax=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 878 Minima Potenza Reattiva (Qmin=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 879 Massima Potenza reattiva (Qmax=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 882 Minima frequenza (fMin=) Min/Max meter - - - - - CFC ASB GB 883 Massima frequenza (fMax=) Min/Max meter - - - - - CFC 888 Impulso Energia Wp (attiva) (Wp(puls)) Energy 133 55 no 205 - 888 Impulso Energia Wp (attiva) (Wp(puls)) Energy - - - - - ASB GB 889 Impulso Energia Wq (reattiva) (Wq(puls)) Energy 133 56 no 205 - ASB GB 889 Impulso Energia Wq (reattiva) (Wq(puls)) Energy - - - - - ASB GB 901 Fattore di potenza (PF =) Measurement 134 147 no 9 14 CFC ASB GB 902 Angolo di Potenza (PHI =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 903 Resistenza (R =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 904 Reattanza (X =) Measurement - - - - - CFC ASB GB 910 Temp. Rotore calcolata (carico squil.) (ThermRep.=) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB 911 Temperatura media di raffreddamento (AMB.TEMP =) Meas. Thermal - - - - - CFC ASB GB ASB GB ASB GB 924 Wp avanti (WpForward) Energy 133 51 no 205 - ASB GB 924 Wp avanti (WpForward) Energy - - - - - ASB GB 925 Wq avanti (WqForward) Energy 133 52 no 205 - ASB GB 925 Wq avanti (WqForward) Energy - - - - - ASB GB 928 Wp indietro (WpReverse) Energy 133 53 no 205 - ASB GB 928 Wp indietro (WpReverse) Energy - - - - - ASB GB 929 Wq indietro (WqReverse) Energy 133 54 no 205 - ASB GB 929 Wq indietro (WqReverse) Energy - - - - - ASB GB 1068 Temperatura del RTD1 (Θ RTD 1 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 1 CFC ASB GB 1069 Temperatura del RTD2 (Θ RTD 2 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 2 CFC ASB GB 1070 Temperatura del RTD3 (Θ RTD 3 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 3 CFC ASB GB 1071 Temperatura del RTD4 (Θ RTD 4 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 4 CFC ASB GB 1072 Temperatura del RTD5 (Θ RTD 5 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 5 CFC ASB GB 1073 Temperatura del RTD6 (Θ RTD 6 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 6 CFC ASB GB 1074 Temperatura del RTD7 (Θ RTD 7 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 7 CFC ASB GB 1075 Temperatura del RTD8 (Θ RTD 8 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 8 CFC ASB GB 1076 Temperatura del RTD9 (Θ RTD 9 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 9 CFC ASB GB 1077 Temperatura del RTD10 (Θ RTD10 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 10 CFC ASB GB 1078 Temperatura del RTD11 (Θ RTD11 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 11 CFC ASB GB 1079 Temperatura del RTD12 (Θ RTD12 =) Meas. Thermal 134 146 no 9 12 CFC ASB GB ■ 410 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Bibliografia /1/ Descrizione del sistema SIPROTEC 4; E50417-H1100-C151 /2/ SIPROTEC DIGSI, Start UP; E50417-G1100-C152 /3/ Manuale DIGSI CFC; E50417-H1100-C098 /4/ Manuale SIPROTEC SIGRA 4; E50417-H1100-C070 /5/ Configurazione di dispositivi di protezione per macchine, E86010–K4500–A111 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 411 Bibliografia 412 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Glossario AM Segnalazione d'uscita Apparecchi combinati Sono apparecchi di campo con funzioni di protezione e sinottico di comando. Apparecchi di controllo di campo Sono tutti quegli apparecchi dotati di funzioni di comando e supervisione senza funzioni di protezione. Apparecchi di protezione Tutti gli apparecchi con funzione di protezione senza sinottico di comando. Apparecchio SIPROTEC 4 Questo tipo di oggetto rappresenta un apparecchio SIPROTEC 4 reale con tutti i valori impostati e i dati di processo. Batteria tampone La batteria tampone garantisce il mantenimento di campi dati stabiliti, di indicazioni, di tempi e di contatori. Blocco per intermittenze Un ingresso continuamente intermittente (ad esempio in seguito a un guasto di contatto del relè) viene disinserito dopo un tempo di controllo parametrizzabile e non può quindi generare altre modifiche di segnale. La funzione ha lo scopo di impedire il sovraccarico del sistema in caso di guasto. Bus di processo Negli apparecchi dotati di interfaccia di bus di processo è possibile una comunicazione diretta con i moduli SICAM. Cartelle Questo tipo di oggetto serve alla realizzazione della struttura gerarchica di un progetto. CEI International Electrotechnical Commission, comitato internazionale di standardizzazione SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 413 Glossario CEM → Compatibilità elettromagnetica Collegamento a terra Mettere a terra significa collegare un elemento conduttore di corrente a → terra tramite un dispositivo di messa a terra. Collegamento modem Questo tipo di oggetto contiene informazioni su entrambi i partner di un collegamento modem, modem locale e modem remoto. Comando doppio I comandi doppi sono uscite di processo che indicano 4 stati di processo su due uscite: 2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di default) Comando singolo I comandi singoli sono uscite di processo che indicano 2 stati di processo (es. ON/OFF). Compatibilità elettromagnetica Con il termine di compatibilità elettromagnetica (CEM) si intende la capacità di un apparecchio di funzionare in modo corretto entro un ambito predeterminato senza influenzare l'ambiente circostante in maniera non ammissibile. Comunicazione reciproca tra gli apparecchi →Interconnessione ICA Contenitore Un oggetto che può contenere altri oggetti viene chiamato contenitore. L'oggetto "Cartella" è, ad es., un contenitore. Contenitore apparecchiature Nella vista dei componenti tutti gli apparecchi SIPROTEC sono subordinati a un oggetto del tipo Contenitore apparecchiature. Questo oggetto è un oggetto specifico del manager DIGSI. Poiché tuttavia nel manager DIGSI non esiste la possibilità di prendere in visione i componenti, l'oggetto è visibile solo utilizzando il programma STEP 7. C_xx Comando senza messaggio di ritorno CFC Continuous Function Chart. CFC è un editor grafico che consente di creare un programma di logica con moduli preesistenti. 414 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Glossario COMTRADE Common Format for Transient Data Exchange, formato per registrazioni di guasto. CR_xx Comando con messaggio di ritorno DCF77 L'ora ufficiale di alta precisione viene gestita nella Repubblica Federale Tedesca dal PTB di Braunschweig. L'orologio atomico del PTB trasmette tale ora attraverso il trasmettitore di segnale temporale a onde lunghe a Mainflingen presso Francoforte sul Meno. Il segnale trasmesso può essere ricevuto in un raggio di ca. 1500 km attorno a Francoforte. Descrizione del campo HV Il file di descrizione del progetto HV contiene dati sui campi esistenti all'interno di un progetto ModPara. Le informazioni sul campo sono memorizzate per ogni campo in un file di descrizione del progetto HV. Nel file di descrizione del progetto HV viene associato a ogni campo un file di descrizione del campo mediante un rimando ai nomi dei files. Descrizione del progetto HV Una volta terminate la programmazione e la parametrizzazione di PCU e sub-moduli con ModPara, tutti i dati vengono esportati. Questi ultimi vengono distribuiti in più file. Un file contiene dati relativi alla struttura del progetto fondamentale. Di questi fa parte, ad esempio, anche l'informazione relativa ai campi presenti all'interno di questo progetto. Questo file viene denominato File di descrizione di progetto HV. Dispositivi di campo Termine che include tutti gli apparecchi associati al livello di campo: apparecchi di protezione, apparecchi combinati, apparecchi di controllo di campo. DP → Segnalazione doppia DPI Segnalazione doppia interna posizione di default 00, → segnalazione doppia DPI → Segnalazione doppia interna, posizione di default 00 Drag & Drop Funzione per copiare, spostare e di connessione, utilizzata per le interfacce grafiche. Con il mouse è possibile selezionare, mantenere selezionati e spostare oggetti da un settore dati a un altro. Elenco telefonico In questo tipo di oggetto vengono memorizzati gli indirizzi degli utenti per il collegamento via modem. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 415 Glossario Finestra dati Il settore a destra della finestra di progetto mostra il contenuto del settore selezionato nella → finestra di navigazione, quali ad esempio segnalazioni, valori di misura etc. delle liste di informazioni o la selezione delle funzioni per la parametrizzazione dell'apparecchio. Finestra di navigazione Il settore a sinistra della finestra di progetto che rappresenta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di un progetto in forma di struttura gerarchica. File RIO Relay data Interchange format by Omicron. GPS Global Positioning System. Dei satelliti con orologi atomici a bordo girano due volte al giorno attorno alla terra con traiettorie differenti a circa 20 km di altezza. Essi emettono segnali che contengono tra l'altro il tempo universale GPS. Il ricevitore GPS determina la propria posizione servendosi dei segnali captati. Dalla posizione può dedurre il tempo di transito del segnale e correggere quindi il tempo universale GPS trasmesso. ID Segnalazione doppia interna → segnalazione doppia ID utenti Un ID utenti è costituito dal nome dell'utente, dal prefisso internazionale, dal prefisso e dal numero di telefono dell'utente. IE Segnalazione singola interna → segnalazione singola IE_EV Messaggio transitorio di uscita → messaggio transitorio, → segnalazione singola IEC61850 Standard di comunicazione mondiale per la comunicazione in impianti di distribuzione. Scopo di questo standard è l'interoperabilità tra apparecchi di produttori diversi nel bus della stazione. Per la trasmissione dei dati viene utilizzata una rete di comunicazione Ethernet. Indirizzo IEC All'interno di un bus IEC ad ogni apparecchio SIPROTEC 4 deve essere assegnato un indirizzo IEC inequivocabile. Complessivamente sono a disposizione 254 indirizzi IEC per ogni bus IEC. Indirizzo link L'indirizzo link indica l'indirizzo di un apparecchio V3/V2. 416 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Glossario Indirizzo VD L'indirizzo VD viene assegnato automaticamente dal manager DIGSI. L'indirizzo è unico per tutto il progetto e serve all'identificazione di un apparecchio SIPROTEC 4 realmente esistente. L'indirizzo VD assegnato dal DIGSI manager dev'essere trasferito nell'apparecchio SIPROTEC 4 per consentire una comunicazione con l'elaborazione DIGSI dell'apparecchio. Indirizzo PROFIBUS All'interno di una rete PROFIBUS dev'essere assegnato a ogni apparecchio SIPROTEC 4 un indirizzo PROFIBUS univoco. Complessivamente sono disponibili 254 indirizzi per ogni rete PROFIBUS. Interconnessione ICA L' intercomunicazione tra gli apparecchi (ICA) serve allo scambio diretto di informazioni di processo tra apparecchi SIPROTEC 4. Per la programmazione di una comunicazione tra apparecchi, è necessario un oggetto del tipo Interconnessione ICA. In quest'oggetto vengono stabiliti i singoli utenti nonché i parametri di comunicazione necessari. Il tipo e l'entità dello scambio di informazioni tra gli utenti sono memorizzati anch'essi in quest'oggetto. Interfaccia di sistema Interfaccia seriale posta sul retro negli apparecchi per accoppiamento di una tecnica di controllo tramite IEC oppure PROFIBUS. Interfaccia di servizio Interfaccia seriale posta sul retro negli apparecchi per accoppiamento di DIGSI (ad es. tramite modem). Interfaccia RSxxx Interfacce seriali RS232, RS422/485 Interrogazione generale (IG) All'avviamento del sistema viene richiesta la condizione di tutti gli ingressi di processo, dello stato e della riproduzione di errore. Con queste informazioni viene aggiornata la riproduzione del processo sul lato del sistema. È anche possibile richiedere con una IG la condizione aggiornata del processo dopo una perdita di dati. IPMV Impulso IRIG-B Codice temporale dell'Inter-Range Instrumentation Group ISO 9001 Le norme ISO 9000 definiscono le misure per la garanzia della qualità di un prodotto, dalla progettazione alla fabbricazione. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 417 Glossario Livello gerarchico All'interno di una struttura con oggetti sovra- e sottordinati un livello gerarchico è un livello con oggetti di ordine uguale. Master I master possono inviare e richiedere dati da altri utenti. DIGSI lavora come master. Matrice composita Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi (ICA) a partire dalla versione DIGSI V4.6, possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo scopo. Con l'ausilio della matrice composita vengono stabiliti gli apparecchi e le informazioni che devono essere scambiate. MC_xx → Segnalazione di configurazione binaria (Bitstring Of x Bit), x indica la lunghezza in bit (8, 16, 24 o 32 bit). Messa a terra La messa a terra comprende tutti i mezzi e gli accorgimenti per mettere a terra un elemento. Messaggio GOOSE I messaggi GOOSE (Generic Object Oriented Substation Event), conformemente a IEC 61850, sono pacchetti di dati che vengono trasmessi, mediante controllo degli eventi, dal sistema di comunicazione Ethernet. Essi servono allo scambio diretto di informazioni tra apparecchi. Grazie a questo meccanismo viene realizzata una comunicazione trasversale tra le unità di campo. Messaggio transitorio I messaggi transitori sono → segnalazioni singole di breve durata nelle quali viene rilevato nel momento esatto ed elaborato l'arrivo del segnale di processo. MLFB MLFB è l'abbreviazione della targhetta dati. Ha lo stesso significato del numero d'ordinazione. Nel numero di ordinazione è codificato il tipo e la configurazione di un apparecchio SIPROTEC 4. Modem In questo tipo di oggetto vengono memorizzati profili di modem per un collegamento modem. Moduli CFC I moduli sono parti del programma di applicazione delimitate dalla loro funzione, dalla loro struttura o dall'impiego previsto. MS → Segnalazione singola 418 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Glossario MU_F Messaggio transitorio di uscita → messaggio transitorio MVMV Valore numerico creato da un valore di misura MVU Valore di misura, definito dall'utente MWT Valore di misura in tempo Offline Nel modo operativo offline non è necessario un collegamento a un apparecchio SIPROTEC 4. Si utilizzano i dati memorizzati nei file. Oggetto Ogni elemento di una struttura di progetto viene definito "oggetto" in DIGSi. Online Nel modo operativo online esiste un collegamento fisico a un apparecchio SIPROTEC 4. Questo può essere realizzato come collegamento diretto, come collegamento via modem oppure come collegamento PROFIBUS FMS. Parametrizzazione Termine che indica tutte le operazioni di impostazione nell'apparecchio. La parametrizzazione viene eseguita con DIGSI oppure parzialmente anche direttamente sull'apparecchio. PROFIBUS PROcess FIeld BUS, norma tedesca di processo e di bus di campo, stabilita nella norma EN 50170, Volume 2, PROFIBUS. Prescrive le caratteristiche funzionali, elettriche e meccaniche di un bus di campo bit-seriale. Profilo modem Un profilo modem è costituito dal nome del profilo, da un driver e da diversi comandi di inizializzazione opzionali nonché da un indirizzo utente. Per un modem fisico possono essere creati più profili modem. A questo scopo collegare diversi comandi di inizializzazione oppure indirizzi di utenti a un driver e alle sue proprietà e salvarli sotto nomi diversi. Progetto Il progetto è la rappresentazione grafica di un sistema di alimentazione di energia reale. Dal punto di vista grafico, esso si presenta come una serie di oggetti inseriti in una struttura gerarchica. Dal punto di vista fisico un progetto è costituito da una serie di cartelle e files che contengono i dati del progetto. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 419 Glossario Proprietà dell'oggetto Ogni oggetto ha delle proprietà. Queste possono essere proprietà generali, comuni per diversi oggetti oppure proprietà specifiche. Protezione EGB La protezione EGB comprende tutti i mezzi e le misure per la protezione dei componenti soggetti a rischio di scariche elettrostatiche. Ramo di comunicazione Un ramo di comunicazione corrisponde alla configurazione da 1 a n utenti che comunicano attraverso un bus comune. Ramo di comunicazione IEC All'interno di un ramo di comunicazione IEC gli utenti comunicano sulla base del protocollo IEC60870-5-103 tramite un bus IEC. Ramo di comunicazione FMS All'interno di un ramo di comunicazione FMS gli utenti comunicano sulla base del protocollo PROFIBUS FMS tramite una rete PROFIBUS FMS. Record di parametri Il record di parametri rappresenta l'insieme di tutti i parametri impostabili per un apparecchio SIPROTEC 4. Riferimento di comunicazione RC Il riferimento di comunicazione descrive il tipo di utente alla comunicazione per PROFIBUS. Riorganizzazione A causa dell'inserimento e della rimozione di oggetti si creano campi di memoria che non vengono più utilizzati. Mediante la riorganizzazione di progetti questi campi di memoria vengono di nuovo abilitati. Con la riorganizzazione vengono però assegnati anche nuovi indirizzi VD. Ciò ha come conseguenza la reinizializzazione di tutti gli apparecchi SIPROTEC 4. Segnalazione di configurazione binaria La segnalazione di configurazione binaria è una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale è possibile rilevare ed elaborare ulteriormente informazioni digitali di processo applicate in parallelo attraverso più ingressi. La lunghezza della configurazione binaria può essere selezionata tra 1, 2, 3 o 4 byte. Segnalazione doppia Le segnalazioni doppie sono informazioni di processo che indicano 4 stati di processo su due ingressi: 2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di default). 420 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Glossario Segnalazione singola Le segnalazioni singole sono informazioni di processo che indicano 2 stati di processo (es. ON/OFF). senza contatto a terra Senza collegamento galvanico verso → terra. SICAM SAS Sistema modulare di controllo stazione basato sul Substation Controller → SICAM SC e sul sistema di comando e controllo SICAM WinCC. SICAM SC Substation Controller. Sistema modulare di controllo sottostazione basato sul sistema di automazione SIMATIC M7. SICAM WinCC Il sistema di comando e controllo SICAM WinCC rappresenta graficamente lo stato della rete, visualizza allarmi e segnalazioni, archivia dati di rete, offre la possibilità di intervenire in modo manuale nel processo e gestisce i diritti del sistema dei singoli collaboratori. Sinottico di controllo L'immagine visibile dopo l'azionamento del tasto Control sugli apparecchi con display grafico viene chiamata sinottico di controllo. Contiene tutti gli organi di manovra da controllare nella derivazione con rappresentazione della loro condizione. Serve ad effettuare operazioni di commutazione. La definizione di questa immagine è parte della programmazione. SIPROTEC Il marchio registrato SIPROTEC viene utilizzato per tutti gli apparecchi realizzati sulla base del sistema V4. Slave Uno slave può scambiare dati con un master solo dietro richiesta di quest'ultimo. Gli apparecchi SIPROTEC 4 lavorano come slave. SP_EV → Segnalazione singola messaggio transitorio → messaggio transitorio, → segnalazione singola Stringa di inizializzazione Una stringa di inizializzazione è costituita da una serie di comandi specifici del modem. Questi vengono trasmessi al modem alla sua inizializzazione. I comandi possono richiedere. ad es., determinate impostazioni per il modem. Struttura gerarchica Il settore a sinistra della finestra di progetto riporta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di un progetto in di struttura gerarchica. Quest'area viene perciò denominata struttura gerarchica. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 421 Glossario SV Segnalazione valore Terra Terreno conduttore il cui potenziale elettrico può essere portato a zero in ogni punto. In una zona dove sono presenti conduttori di terra, il terreno può avere un potenziale diverso da zero. In questo caso viene spesso utilizzato il termine "terra di riferimento". Timbratura temporale La timbratura temporale è l'associazione del tempo reale a un evento del processo. Utenti Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi, a partire dalla versione DIGSI V4.6, possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo scopo. I singoli apparecchi vengono denominati utenti. VaL Valore limite VaILU Valore limite, definito dall'utente Valore numerico I valori numerici sono una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale viene determinato il numero complessivo di eventi dello stesso tipo (impulsi), nella maggior parte dei casi come integrale in un arco di tempo. Normalmente viene rilevato nel campo EVU rilevato il lavoro elettrico come valore numerico (consumo/fornitura di energia, trasporto di energia). Variante SIPROTEC 4 Questo tipo di oggetto rappresenta una variante di un oggetto del tipo SIPROTEC 4. I dati dell'apparecchio di questa variante si possono distinguere dai dati dell'oggetto originale. Tutte le varianti dell'oggetto originale possiedono però l'indirizzo VD di quest'ultimo. Esse corrispondono quindi allo stesso apparecchio SIPROTEC 4 reale come l'oggetto originale. Si utilizzano gli oggetti del tipo Variante SIPROTEC 4, per documentare, ad esempio, diversi stati di lavoro durante la parametrizzazione di un apparecchio SIPROTEC 4. Variatore sotto carico Un variatore sotto carico è una funzione di elaborazione sulla ID con l'aiuto della quale è possibile rilevare ed elaborare ulteriormente i gradini della regolazione del trasformatore correlati. VD Un VD (Virtual Device - apparecchio virtuale) comprende tutti gli oggetti di comunicazione nonché le loro caratteristiche e i loro stati che vengono utilizzati da un utente della comunicazione mediante servizi. Un VD può essere un apparecchio fisico, un modulo di un apparecchio oppure un modulo software. 422 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Glossario VFD Un VFD (Virtual Field Device - apparecchio di campo virtuale) comprende tutti gli oggetti di comunicazione nonché le loro caratteristiche e i loro stati che vengono utilizzati da un utente della comunicazione mediante servizi. VM Valore di misura VSC → Variatore sotto carico Vista componenti Nel SIMATIC Manager è disponibile, oltre alla vista topologica, la vista dei componenti. Quest'ultima offre una vista di insieme sulla gerarchia di un progetto e su tutti gli apparecchi SIPROTEC 4 presenti all'interno di un progetto. Vista liste Nella parte destra della finestra vengono mostrati nomi e simboli degli oggetti che si trovano all'interno della struttura gerarchica del contenitore selezionato. Poiché la rappresentazione è effettuata sotto forma di lista, questo settore viene anche chiamato vista liste. Vista topologica Il manager DIGSI mostra sempre la vista topologica di un progetto. Questa rappresenta la struttura gerarchica di un progetto con tutti gli oggetti esistenti. SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 423 Glossario 424 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Indice Indice A Accoppiamenti diretti 192 Acquisizione dei valori misurati 169 Adattamento della frequenza 276 Adattamento della frequenza di campionamento 17 Alimentazione ausiliaria 18, 298 Alimentazione di tensione ausiliaria 262, 264 Assemblaggio dell'apparecchio 256 Attivazione dell'apparecchio 295 Attivazione modo 231 Avviamento del dispositivo 210 Avviamento di emergenza 65 Avviamento generale 206 B Batteria 168 Batteria tampone 168 Blocco al riavviamento per motori 151, 336 Blocco della trasmissione 268 Blocco di minima tensione 76 C Campi di lavoro delle funzioni di protezione 276 Campionamento 169 Caratteristiche a tempo di scatto: ANSI 313 Caratteristiche a tempo di scatto: IEC 311 Certificazioni 307 Collegamenti apparecchio 262 Comunicazione 20 Commutazione 240 Commutazione di gruppi di settaggio 240 Commutazione gruppi di settaggio 240 Condizioni climatiche 306 Condizioni di impiego 307 Configurazione apparecchio 31 Considerazione della minima tensione 54 Contatore delle ore di esercizio 209 Contatore di scatti 209 Contatore energia 342 Contatto di anomalia 241 Conteggio delle ore di esercizio 342 Controllo: polarità di collegamento 289 Protezione terra rotore (misura della corrente) 289 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Funzione direzionale nella protezione di massima corrente 293 Protezione terra statore 280 Sovraeccitazione 280 Protezione di sottoeccitazione 292 Controllo: circuito di tensione 279 Controlli con la rete 289 Controllo degli organi di manovra 25, 224 Controllo del comando di scatto 207 Controllo dell'hardware 168 Controllo del software 170 Controllo errori nella misura della tensione 172 Controllo: funzioni definibili dall'utente 273 Controllo interbloccato 227 Controllo: interfaccia di sistema 260 Controllo: interfaccia operatore 260 Controllo: interfaccia sincronizzazione orologio 261 Controllo non interbloccato 227 Controllo: protezione contro la mancata apertura dell'interruttore 273 Controllo: scatti/chiusure organi di manovra primari 273 Controllo: sequenza fasi 277 Controllo sequenza fasi 25, 204 Controllo: stati di commutazione di ingressi e uscite binarie 270 Controllo: terminazione 261 Corrente di disturbo 288 Correnti nominali 241 Correzione degli errori d'angolo 290 Costante di tempo 64 D Dati di impianto 1 35 Dati di impianto 2 42 DCF77 221 Determinazione della direzione 48 Determinazione della potenza di motorizzazione 290 Diodi luminosi 264 Direttive 304 Disegno quotato 3PP13 352 Dispositivo di accoppiamento 350 Durata del comando 38 425 Indice E L Elaborazione delle segnalazioni 211 Elementi frontali 17 Esecuzioni costruttive 308 Estensione delle costanti di tempo 153 Limitazione di corrente 61, 65 Limite di riavviamento 152 Logica di scatto 207 M F Fattore di adattamento Uph/Uen 37 Fattore K sequenza negativa 72 Fibre ottiche 262 Funzionamento di prova 268 Funzioni definibili dall'utente 343 Funzioni di controllo e supervisione 25, 168 Funzioni logiche 25 Funzioni supplementari 340 Frequenza nominale 38 Fuse-Failure-Monitor 172 G Gestione della data e dell'ora 220 Gradini di impedenza 95 Gradino di corrente elevata I>> 50 Gruppi di settaggio 41 I IEC 60 870–5–103 20 Ingressi analogici 16, 298 Ingressi binari 299 Ingressi di corrente 298 Ingressi di tensione 298 Ingressi e uscite binarie 17 Interblocco standard 228 Interfacce di comunicazione 300 Interfacce posteriori 20 Interfacce seriali 18 Interfaccia di servizio 20 Interfaccia di servizio/modem 301 Interfaccia di sistema 20 Interfaccia frontale 20 Interfaccia operatore 20 Interfaccia sincronizzazione orologio 261, 303 Introduzione 15 Introduzione, impianti di riferimento 29 Interruttore automatico di protezione dei TV 266 Interruttore di prova 264 Interruttori su circuiti stampati 245 IRIG B 221 426 Memoria di minima tensione 44, 90 Memoria min/max 341 Misure di esercizio 213 Modbus ASCII/RTU 20 MODBUS FO 303 MODBUS RS485 302 Modifiche dell'hardware 241 Modo di controllo 232 Modo di esercizio 38 Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 249 Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 251 Modulo processore B–CPU per 7UM61.../CC 247 Modulo processore B–CPU per 7UM61.../BB 245 Moduli di memoria 168 Moduli interfaccia 253 Montaggio incassato e in armadio — 7UM611 347 Montaggio incassato e in armadio — 7UM612 348 Montaggio: montaggio sporgente 259 Montaggio sporgente — 7UM611 349 Montaggio sporgente — 7UM612 349 Motori Supervisione tempo di avviamento motore 24 Blocco di riavviamento 24 O Orologio 343 P Primo avviamento 210 Profibus DP 20 Profibus FO 303 Profibus RS485 302 Protezione contro i carichi squilibrati 22, 69, 318 Protezione contro i cortocircuiti 139 Protezione contro il ritorno di energia 22, 83, 321 Protezione contro il sovraccarico 60, 316 Protezione contro il sovraccarico termico 22, 60 Protezione contro la mancata apertura dell'interruttore 24, 337 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Indice Protezione contro la sovraeccitazione (massimo flusso) 23, 111, 328 Protezione contro l'energizzazione accidentale 24, 165, 338 Protezione derivata di frequenza 23, 117, 330 Protezione di frequenza 23, 106, 327 Protezione di guasto a terra 332 Protezione di impedenza 22 Protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) 54 Protezione di massima corrente a tempo definito 309 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>) 44 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>) 48 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità 23, 136 Protezione di massima tensione 23, 103, 326 Protezione di minima tensione 22, 100, 263 Protezione di sottoeccitazione 22 Protezione di sovraccarico dello statore 60, 316 Protezione di terra ristretta 130 Protezione di terra rotore: supervisione dei circuiti di misura 280 Protezione di terra statore con terza armonica 140 Protezione di terra statore (90 %) 23, 127, 332 Protezione di terra statore (100 %) con terza armonica 24 Protezione motore 52 Protezione terra rotore 138 Protezione terra statore 138 Protocollo guasti 342 Prova di isolamento 304 Prova di messa in servizio con la macchina 274 Prova direzionale con collegamento Holmgreen 287 Prova direzionale: senza dispositivo di carico 286 Prova secondaria 262 Prove di compatibilità elettromagnetica - Emissioni (Prova di tipo) 305 Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove di tipo) 304 Prove di vibrazione e di urto con applicazione stazionaria 305 Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto 306 Prove di resistenza meccanica 305 Prove elettriche 304 Riavviamento 210 Rilevamento della direzione della corrente di terra 129 Rilevamento della temperatura tramite thermobox 24, 195 Relè di uscita uscite binarie 300 Resistenze di terminazione 242 RS232 301 RS 232 301 RS 485 301 RTD 195 S Salto vettoriale 23, 122, 331 Scatto generale 207 Segnalazioni 212, 213 Segnalazioni spontanee 213 Segnalazioni spontanee sul display 206 Selezione del circuito 91 Sequenza fasi 172, 280 Sequenza delle fasi 37 Simmetria corrente 171 Simmetria tensione 171 Sincronizzazione 342 Sincronizzazione orologio 343 Sistema a microcomputer 17 Sistema di alimentazione a tensione ausiliaria 18 Smontaggio dell'apparecchio 242 Sostituzione di interfacce 242 Sovratemperatura rotore 151 Statistica degli interventi dell'interruttore 209, 213, 342 Strumenti di messa in servizio 343 Supervisione circuito di scatto 178, 240, 342 Supervisione dei circuiti dei trasformatori esterni 170 Supervisione dei valori di misura 24 Supervisione del flusso di corrente 38 Supervisione del tempo di avviamento per motori 146, 335 Supervisione di potenza 22, 87, 322 Supervisione stazionaria delle grandezze di misura 341 Supervisione valori di soglia 186 T R Rapporto di trasformazione UE 36 Reazioni ai guasti 174 Registrazione di guasto di prova 293 Registrazioni oscilloperturbografiche 218, 342 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007 Taratura della protezione ritorno di energia 291 Taratura protezione di impedenza 277 Temperature 306 Temperatura refrigerante 65 Tempo di raffreddamento 73, 115 427 Indice Tensione alternata 299 Tensione ausiliaria 241, 298 Tensione continua 298 Tensione di comando per gli ingressi binari 241 Tensione di spostamento 127 Tensioni ausiliarie 168 Tensioni di riferimento 168 Terminazione 255, 261 Test: interfaccia di sistema 268 Thermobox per rilevamento temperatura 339 Tipo di contatto per relè di uscita 242 U Umidità 307 Uscite binarie 299 V Valori di misura di esercizio 340 Valori di soglia 218 Valori effettivi 219 Valori istantanei 218 Valori min/max 215 Varianti di collegamento 238 Visualizzazione del guasto 208 voltage controlled 54 voltage restraint 54 W Watchdog 170 Z Zona allungata Z1B 97 428 SIPROTEC, 7UM61, Manuale C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007