INTERVENTO PRESIDENTE PER TAVOLA ROTONDA “LE OPPORTUNITA’ ECONOMICHE IN LIBIA E LA STABILITA’ POLITICA” SALUTO AI CONVENUTI “Dopo il meeting organizzato il giugno scorso eccoci di nuovo qua per concretizzare la nostra intesa e dare voce ai nostri obiettivi. Dopo il conflitto del 2011, la Libia si trova tuttora in una complessa fase di transizione. La stabilizzazione del paese e la situazione politica rimangono caratterizzate da un elevato grado di incertezza. L’attuale esecutivo guidato da Fayez Serraj, fatica a trovare il bandolo della matassa della ricostruzione nazionale del paese. Malgrado le difficoltà e le incertezze sul piano politico, l’economia dà segni di forte ripresa, trascinata dalle esportazioni di gas e petrolio. Da ZINTAN A VERONA, per lanciare un segnale di stabilià e per instaurare un dialogo fra amministratori, polici e portatori d’interesse (stakeholder). La Libia, grazie alle sue risorse energetiche e alla favorevole posizione geografica, presenta grandi potenzialità in termini di opportunità di mercato e di investimento. L’Italia e le sue aziende, da tempo legate alla Libia da vincoli storici e commerciali, sono in ottima posizione per poter approfittare delle opportunità che la ricostruzione libica sarà in grado di offrire. La Libia è a un bivio. Le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi dal governo libico avranno profonde implicazioni per il futuro. C’è anche da dire che lo Zintan è una regione stabile della Libia, forte di una milizia autonoma e schierata con il nuovo governo di Serraj. Tutti i paesi dopo un conflitto devono concentrarsi in primo luogo sulla stabilizzazione dell’economia prima di intraprendere le necessarie riforme strutturali per conseguire un livello di crescita sostenibile. Fortunatamente, l’economia libica ha già raggiunto un notevole grado di stabilità macroeconomica, come dimostra la ripresa della crescita economica, la bassa inflazione e una posizione agli occhi degli investitori esteri sana. Questi obiettivi sono stati ottenuti più rapidamente del previsto, grazie al fatto che gli impianti petroliferi libici non sono stati gravemente danneggiati durante la guerra. Diversamente era successo con l’Iraq, un produttore di petrolio collocato in modo simile, in cui però ci sono voluti diversi anni perché la produzione petrolifera ritornasse ai suoi livelli pre-guerra. La Libia ha il vantaggio di avere una base consolidata da dove può andare avanti per attuare le riforme strutturali. Secondo il mio punto di vista i settori fondamentali per lo sviluppo di una nuova economia libica sono tre. Il primo è diversificare l’economia attraverso l’espansione del settore privato non legato al petrolio. Il governo libico dovrebbe sviluppare i servizi e il turismo. Il secondo è l’ampliamento di istruzione e formazione professionale perché i giovani libici possano soddisfare le esigenze del settore privato. Questo significa soprattutto cambiare la cultura del lavoro: i libici considerano un diritto ottenere un posto di lavoro nel pubblico. Terzo e ultimo, sviluppare un sistema finanziario moderno. Ciò è necessario per sostenere il settore privato e, in particolare, fornire credito alle piccole e medie imprese e start-up in modo che possano espandersi e creare posti di lavoro. E torniamo a bomba sullo Zintan che economicamente può investire in infrastrutture sia perché incassa le royalty dei pozzi Eni, sia perché può godere di una parte del tesoro di Gheddafi in Occidente, che è stato recentemente sbloccato dall’Onu. Per noi, aziende italiane, significa molto. Difatti quelle che si aggiudicheranno i lavori sanno pagate Italia su Italia, con la ricchezza accumulata in Italia dalle varie autorità libiche, fondi sovrani e banca centrale. Per quanto riguarda Amia, la nostra eccellenza viene fatta conoscere attraverso una rete di pubbliche relazioni in ambito locale, regionale, nazionale ed internazionale che permettono l’apertura di varchi sui diversi mercati. Vogliamo fortemente portare il nostro know-how in Libia come abbiamo fatto per l’Albania. Il legame indissolubile fra i nostri paesi ci permetterà di organizzare in loco i servizi di raccolta e gestione rifiuti perché abbiamo dimostrato di essere un punto di riferimento per tutte le esigenze in materia di smaltimento rifiuti. “ Verona, 6 ottobre 2016 AmiaNews - Reg. Tribunale di Verona n.1882 del 22.10.2010 tel. 045 8063311 fax 045 8063469 e-mail [email protected]