Istituto Comprensivo “A. Manzoni” di Mesola RILEVAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 contenente indicazioni operative concernenti la direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante "Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica". Tale direttiva delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. In seguito ad un’attenta analisi dei testi ministeriali e delle indicazioni fornite da specialisti in ambito psicologico e didattico, il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) dell’Istituto Comprensivo ha redatto il seguente documento al fine di fornire ai docenti di sostegno e di classe uno strumento di rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Si precisa che non si tratta di uno strumento diagnostico, ma di una scheda contenente alcune linee guida cui gli insegnanti possono far riferimento per individuare gli ambiti di difficoltà e le eventuali strategie da adottare. RILEVAZIONE DEGLI AMBITI DI DIFFCIOLTA’ La classificazione delle difficoltà, ispirata al modello ICF, elaborato nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, suddivide le possibili problematiche all’interno di 7 ambiti ben distinti: CONDIZIONI FISICHE Malattie Disturbi fisici - - - STRUTTURE CORPOREE Strutture del Sistema Nervoso. Occhio, orecchio e strutture correlate. Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio. Strutture del sistema cardiovascolare, immunologico e dell’apparato respiratorio. Strutture correlate all’apparato digerente, al metabolismo e al sistema endocrino. Strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo. - FUNZIONI CORPOREE Funzioni mentali. Funzioni sensoriali e del dolore. - Funzioni della voce e dell’eloquio. - Funzioni cardiache, respiratorie ed immunologiche. - Funzioni dell’apparato digerente, endocrino e funzionalità del metabolismo. Funzioni genitourinarie e riproduttive. - - Strutture correlate al sistema motorio - - Cute e strutture correlate. - Funzioni neuromuscoloscheletriche e motorie. Funzioni legate alla cute e strutture correlate. ATTIVITA’ PERSONALI (ESECUZIONE DI UN COMPITO – AZIONE) - Apprendimento a applicazione delle conoscenze Compiti e richieste generali Comunicazione Mobilità Cura della propria persona Vita domestica Interazioni interpersonali PARTECIPAZIONE SOCIALE (COINVOLGIMENTO IN UNA SITUAZIONE DI VITA) - Aree di vita principali: istruzione, lavoro e impiego, vita economica familiare. Vita sociale e comunitaria. FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI - Prodotti tecnologici. Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo. Relazione e sostegno sociale. Atteggiamenti. Servizi, sistemi e politiche. FATTORI CONTESTUALI PERSONALI (ASPETTI PSICOLOGICI, AFFETTIVI E COMPORTAMENTALI) - Stili di attribuzione. Autoefficacia. Autostima. Emotività. Motivazione. Comportamenti problema. Sulla base dei parametri sopradescritti, si possono individuare le seguenti problematiche: 1. CONDIZIONI FISICHE o Malattie varie, acute o croniche, o Fragilità, o Situazioni cromosomiche particolari, o Lesioni fisiche, sensoriali o motorie. 2. STRUTTURE CORPOREE o Lesioni agli arti, o Lesioni della corteccia cerebrale. 3. FUNZIONI CORPOREE o Deficit visivi, o Deficit motori, o Deficit attentivi, o Disturbi della memoria. 4. ATTIVITA’ PERSONALI o Scarse capacità di apprendimento, o Scarse capacità di applicazione delle conoscenze, o Scarse capacità di pianificazione delle azioni, o Problematiche di comunicazione, o Scarse capacità di autoregolazione metacognitiva, o Difficoltà di interazione sociale, o Scarsa autonomia, o Mancanza di cura del proprio luogo di vita. 5. PARTECIPAZIONE SOCIALE o Difficoltà a rivestire i ruoli sociali di alunno, o Difficoltà a partecipare alle situazione sociali più tipiche, nei vari ambienti e contesti. 6. FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI o Famiglia problematica, o Cultura diversa, o Situazione sociale difficile, o Culture e atteggiamenti ostili, o Scarsità di servizi e risorse. 7. FATTORI CONTESTUALI PERSONALI o Scarsa autostima, o Reazioni emozionali eccessive, o Scarsa motivazione, o Comportamenti problema. In uno o più di questi ambiti si può generare un Bisogno Educativo Speciale specifico, che poi interagirà con gli altri ambiti, producendo la situazione globale e complessa di quest’alunno. Ovviamente, il peso dei singoli ambiti varierà da alunno ad alunno, anche all’interno di una stessa condizione biologica. RISORSE PER L’ATTUAZIONE DI INTERVENTI MIRATI Le risorse che il Consiglio di classe o il team docenti può decidere di attivare, in relazione alle disponibilità strutturali ed economiche della scuola, per organizzare una didattica realmente inclusiva, possono essere le seguenti: 1. Organizzazione scolastica generale Tempi e routine delle varie attività scolastiche, orari degli alunni, orari degli insegnanti (compresenze, straordinari), formazione delle classi, continuità, ruolo dei collaboratori scolastici, servizi e altre attività offerte dalla scuola (mensa, doposcuola, gruppo sportivo, sportelli, biblioteca, ecc.). 2. Spazi e strutture Struttura dell’edificio scolastico, accessibilità sia interna che esterna, grandezza delle aule, articolazione degli spazi interni ed esterni, attrezzatura degli spazi, arredamento, ecc. 3. Sensibilizzazione generale Presenza di una cultura dell’integrazione e dell’inclusione scolastica, sensibilizzazione alla cultura della diversità, orientamento progettuale nell’ottica di un «Progetto di vita». 4. Collaborazione con agenzie educative, enti ed associazioni extrascolastici Raccordo con figure coinvolte nella rete educativa, famiglia, amici, vicini di casa e altre risorse informali della comunità (gruppi giovanili, associazioni, gruppi sportivi, ecc.). 5. Formazione e aggiornamento Supervisione tecnica anche da parte di esperti, possibilità di consultare materiali bibliografici e informatici, software, banche dati anche in Internet. 6. Documentazione Scambio di informazioni ed esperienze, possibilità di confronto con altre realtà scolastiche, documentazione delle buone prassi di integrazione. 7. Personalizzazione della didattica di classe Scelte metodologiche, nella didattica della classe, maggiormente inclusive (gruppi cooperativi, tutoring, didattiche plurali sugli stili cognitivi di apprendimento, didattica per problemi reali, per mappe concettuali, ecc.); vari tipi di adattamento (riduzione, semplificazione, arricchimento, ecc.); tempi di apprendimento diversi, ecc. 8. Percorsi educativi e relazionali comuni Laboratori creativi, espressivi, di educazione socioaffettiva, alle life skills, alle autonomie, ecc.; con i vari tipi di adattamento a seconda delle singole e peculiari esigenze. 9. Strutturazione di percorsi individualizzati, sia didattici che educativi In aggiunta alle voci della categoria precedente e non in alternativa, attività in rapporto 1:1 (strategie, materiali, ecc.) nell’ottica dell’individualizzazione e personalizzazione dell’offerta didattica. Si provvederà allo stesso modo all’organizzazione di attività educative personalizzate in rapporto 1:1 (es. training per lo sviluppo di autonomia, interventi psicoeducativi sui comportamenti problema, ecc.). 10. Ausili, tecnologie e materiali speciali Uso di materiali e ausili, anche tecnologici, volti a facilitare le possibilità di autonomia e apprendimento dell’alunno, migliorando la sua vita quotidiana. Ciò potrà avvenire anche tramite il supporto dei CTS locali. 11. Interventi riabilitativi tramite il Servizio SMRIA Interventi specialistici sanitari come ad esempio logopedia, terapia occupazionale, fisioterapia, psicomotricità, ecc. 12. Interventi sanitari e terapeutici Interventi di carattere medico/sanitario, cure e terapie specifiche, interventi riabilitativi, consulenze specialistiche, ecc. ISTITUTO COMPRENSIVO “A.MANZONI” 44026 -MESOLA (FE) via Gramsci,38 – tel. E fax 0533/993718 – presidenza 0533-993343 C.Mpi.:FEIC8001009 – C.F.:91010690385 – E-Mail: [email protected] – p.e.c.: [email protected] SCHEDA DI RILEVAZIONE ALUNNI BES SCUOLA …………………………… DI …………………………….. CLASSE ………………………… Dati della classe: n° totale alunni ……… di cui n° DSA (con certificazione): …… n°con disabilità: …… Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale: Alunno/a Tipi di BES Legenda BES 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Carenze affettive-relazionali Disagio sociale Divario culturale Divario linguistico Difficoltà di apprendimento DSA con diagnosi specialistica Difficoltà attentive Problematiche comportamentali Altro tipo di difficoltà DDDD..(specificare) Modalità di intervento Legenda modalità di intervento: a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) l) A classe intera A piccolo gruppo Individualizzato nei contenuti Individualizzato nelle metodologie Modifica dei tempi standard Attività di potenziamento Attività di recupero Tutoring Strategie educative Misure compensative Misure dispensative altroDDDDDDDDDDDDD..(specificare) NOTA: sarà possibile scegliere più di un’opzione in base alle caratteristiche dell’alunno. Inserire nella tabella numeri e lettere corrispondenti. Es. Alunno con difficoltà attentive e disagio culturale: Alunno/a Nome e cognome DataDDDDD. Tipi di BES 3-7 Modalità di intervento b–d–e Firma docente coordinatore ___________________________