Mille e una rete Molteplicità di reti, dimensioni delle reti e relazioni di utilità tra reti P. Zenhäusern Dr. S. Vaterlaus Dr. K. Becker Dr. H. Worm Olten, 30 settembre 2006 Plaut Economics Baslerstrasse 37 CH-4600 Olten www.plaut-economics.ch Telefon +41 62 205 55 60 Fax +41 62 205 55 70 [email protected] Mille e una rete Indice Sintesi .................................................................................................................................. 3 1 Introduzione ................................................................................................................ 9 2 1001 reti nel tempo ................................................................................................... 10 3 1001 Dimensioni delle reti, Relazioni di utilità e Organizzazioni delle reti........... 15 4 3.1 Dimensioni e valore delle infrastrutture di rete ................................................ 15 3.1.1 Dimensioni e lunghezza delle reti ................................................... 16 3.1.2 Le reti e il loro valore economico .................................................... 20 3.2 In che modo vengono utilizzate le infrastrutture di rete? ................................. 26 3.2.1 Utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione ......... 28 3.2.2 Utilizzo della rete dei trasporti e della rete postale.......................... 30 3.2.3 Utilizzo della rete sanitaria e della rete della formazione ................ 32 3.3 In che modo sono organizzate le infrastrutture di rete?................................... 34 3.3.1 Integrazione/disintegrazione orizzontale delle reti .......................... 35 3.3.2 Integrazione/disintegrazione verticale delle reti .............................. 38 3.3.3 Le reti del futuro .............................................................................. 40 Fonti ........................................................................................................................... 43 Plaut Economics Pagina 2 Mille e una rete SINTESI I Le reti sono dei sistemi complessi, formati da nodi e collegamenti, e a seconda della singola organizzazione sono strutturate in modo diverso e interdipendente fra loro. All’interno di alcune reti (ad es. le strade e le ferrovie) sono più rilevanti i collegamenti, mentre in altre (ad es. gli uffici postali, il traffico aereo, la navigazione) sono i nodi ad avere un ruolo decisivo. Lo studio «Mille e una rete», condotto su incarico della Posta Svizzera, fornisce una panoramica sulle reti che garantiscono l’approvvigionamento di base, nelle sue diverse forme. Da un lato vengono prese in considerazione le classiche reti infrastrutturali svizzere, quali la rete dei trasporti, le reti di approvvigionamento e di smaltimento e la rete delle telecomunicazioni. Dall’altro lo studio analizza anche quelle reti che si distinguono prevalentemente per la presenza di nodi e l’assenza di collegamenti, come nel caso della rete postale, della rete della formazione e della rete sanitaria. Lo studio evidenzia le dimensioni e il valore delle attuali infrastrutture del nostro Paese, infrastrutture che nella maggior parte dei casi sono collegate ad un mandato pubblico di approvvigionamento, nonché il modo con cui tali infrastrutture di rete vengono utilizzate. Dato che tradizionalmente queste reti sono sempre state legate all’approvvigionamento di base (prospettiva di distribuzione) e hanno assunto quindi un peso più politico che economico, attualmente disponiamo di informazioni limitate sul loro valore. Pertanto in molti punti del presente studio sono state effettuate per la prima volta delle stime relative alle singole reti. Inoltre lo studio offre una panoramica sul tema dell’organizzazione delle reti, vale a dire sul modo in cui sono organizzate le infrastrutture di rete, e a quali condizioni possono essere realizzate eventuali sinergie. II Da un confronto fra le loro dimensioni, emerge come le reti che riguardano l’approvvigionamento capillare presentano lunghezze diverse. Queste differenze sono da ricondurre, tra le altre cose, alla rispettiva forma organizzativa. Ad esempio nel caso dei circa 140'000 km di reti di distribuzione di energia elettrica, alcune linee vengono gestite in modo parallelo, trattandosi dei cosiddetti “chilometri cavo”. Inoltre, dovendo necessariamente essere collegate fra loro, le reti di distribuzione di energia elettrica hanno un’estensione maggiore rispetto ad esempio alle reti di approvvigionamento idrico (circa 60'000 km) che costituiscono invece un sistema regionale di tipo chiuso. Una posizione intermedia è occupata dalla rete stradale con circa 80'000 km e dalla rete delle telecomunicazioni con circa 125'000 km. Entrambe queste reti presentano dei collegamenti fra le singole regioni; nel caso della rete delle telecomunicazioni sono le linee dei collegamenti domestici ad incidere maggiormente rispetto alla rete stradale. Plaut Economics Pagina 3 Mille e una rete Sommando la lunghezza, in parte risultante da misurazioni effettive e in parte solo stimata a causa della carenza di dati, delle reti svizzere dei trasporti, di approvvigionamento e di smaltimento, delle reti postali, delle telecomunicazioni e delle reti di cavi, risulta una somma di oltre 650'000 chilometri. Una lunghezza che corrisponde a 16 volte la circonferenza della terra lungo l’equatore o a 100 volte il corso del fiume più lungo al mondo, il Rio delle Amazzoni (6’788 km). Volendo percorrere queste reti, ad una velocità media di 5 km/h si impiegherebbero circa 15 anni (senza pause!). Allineando invece queste reti e gridando ad un capo di questa linea immaginaria «Mille e una rete», la persona dall’altro capo della linea sentirebbe il grido, trasmesso alla velocità sonica, dopo quasi 23 giorni. L’estensione fisica delle reti è uno dei possibili punti di vista; un’ulteriore interessante analisi riguarda il valore delle reti. In generale vi sono diverse possibilità per determinare il valore di una rete: una di queste consiste nella valutazione delle strutture fisiche. Si tratta del cosiddetto approccio «asset based» che fornisce indicazioni sull’importo necessario, in termini di territorio e di immobili, per l’erogazione dei servizi dell’approvvigionamento di base attraverso le reti. Oltre alla valutazione delle strutture fisiche è possibile determinare il valore economico della rete. In questo caso è necessario determinare il grado di utilizzo della rete da parte degli utenti e la disponibilità a pagare per tale utilizzo. Nelle reti senza collegamenti la determinazione del valore economico risulta più difficoltosa, poiché le prestazioni fornite in questi nodi dipendono fortemente dal lavoro del personale; è il caso ad es. della rete sanitaria, della formazione e della rete postale. Data la maggiore comparabilità e la maggiore facilità di determinazione, lo studio si concentra sulla valutazione delle strutture fisiche; dal punto di vista economico dunque tale valutazione delle reti è di tipo parziale. In generale le reti non si caratterizzano solamente per una rilevante estensione fisica, ma sono contraddistinte anche da un elevato valore. Il maggior esborso riguarda il ripristino della rete dei trasporti: il valore della rete stradale, ferroviaria e del traffico aereo supera i 300 mrd. di CHF. Le tradizionali reti di approvvigionamento - energia elettrica, gas e acqua - hanno un valore che oscilla fra i 120 e i 150 mrd. di CHF che corrisponde circa a 3.5 – 4 volte il valore della rete delle telecomunicazioni (35 mrd.). Di circa 4.5 mrd il valore delle infrastrutture della rete postale che includono gli uffici postali, le filiali, le agenzie, i centri di elaborazione della posta-lettere e del traffico dei pagamenti, i centri di spartizione dei pacchi e i centri di distribuzione, nonché l’infrastruttura della rete degli autopostali. Il valore complessivo delle infrastrutture di rete prese in esame ammonta ad oltre 500 mrd. di CHF, un valore che oscilla tra un terzo e un quarto dell’intero stock di capitale svizzero stimato. Effettuando un confronto con i beni e i servizi prodotti in un anno (prodotto interno lordo), la somma relativa a tutte le reti in esame supera ampliamente il relativo valore del 2004. Plaut Economics Pagina 4 Mille e una rete A differenza delle «classiche» reti infrastrutturali, le reti sanitarie e della formazione sono caratterizzate unicamente da nodi. Non essendo di natura fisica i collegamenti fra questi nodi sono difficilmente definibili, e di conseguenza valutabili. A differenza delle altre reti, per questo tipo di reti risulta estremamente problematica anche la valutazione dei nodi. Nella rete sanitaria generalmente i nodi sono costituiti dalle strutture dei fornitori, mentre la rete della formazione è costituita dalle diverse strutture di formazione. Il valore degli immobili che costituiscono i «nodi della formazione» ammonta a circa 72 mrd. di CHF, mentre il valore di riacquisto di tutti i 10'000 studi medici svizzeri è stimato intorno ai 4 mrd. di CHF. III Come già accennato se vogliamo analizzare le reti da un punto di vista economico non è sufficiente la sola valutazione dei nodi e dei collegamenti fisici, ma è necessario prendere in esame anche l’utilizzo della rete da parte degli utenti e la disponibilità a pagare per tale utilizzo. Le reti hanno un valore economico solamente nel momento in cui vengono utilizzate e presentano un’utilità per gli utenti. L’utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione è regolato da contratti di adesione. Nel 2005 in Svizzera la corrente elettrica distribuita dalle reti di approvvigionamento è stata utilizzata per circa un terzo dall’industria e dall’artigianato e per circa il 30% dai nuclei familiari. Anche nel caso delle reti di comunicazione risulta abbastanza semplice illustrare l’approvvigionamento di base, grazie alla loro ampia diffusione. In linea di principio ogni nucleo familiare in Svizzera dispone di un collegamento di rete fissa (3.94 mio.) e/o di rete mobile (6.2 mio.). Complessivamente circa il 70% dei nuclei familiari dispone di un computer collegato a internet. Quasi il 100% dei nuclei familiari usufruisce della DSL («Digital Subscriber Line») e oltre il 90% riceve il segnale televisivo via cavo. Il tempo trascorso ogni giorno davanti alla TV è di circa 165 minuti: un dato di gran lunga superiore rispetto al tempo trascorso al telefono. Nella Svizzera romanda e in Ticino la TV resta accesa più a lungo che nella Svizzera tedesca. L’utilizzo della rete dei trasporti e della rete postale è di natura diversa rispetto alle reti di approvvigionamento e di comunicazione appena descritte: gli utenti infatti non sottoscrivono un contratto di utilizzo né pagano per poter avere accesso alla linea. Ciononostante queste reti vengono ampiamente utilizzate. Escludendo il traffico dall’estero, ogni svizzero riceve mediamente due lettere al giorno. Da diversi anni il numero delle lettere indirizzate è in costante diminuzione; mediamente ogni giorno 220 persone si recano in un ufficio postale. La rete dei trasporti è utilizzata per il traffico passeggeri e merci svolto perlopiù sulla rete stradale. La rete degli autopostali si estende in modo capillare praticamente in tutto il paese Plaut Economics Pagina 5 Mille e una rete toccando sia le città e gli agglomerati che le zone in cui la rete dei trasporti pubblici è meno fitta. Ogni giorno 22 mio. di persone in Svizzera utilizzano un autopostale o un bus; in altre parole ogni svizzero sale più di 3 volte al giorno su un mezzo di trasporto pubblico. Ogni anno gli autopostali percorrono 94 mio. di chilometri: ciò significa circumnavigare ogni giorno la terra per 6 volte. 272 mio. sono i chilometri-persona percorsi sulle strade, un valore molto più elevato rispetto alla ferrovia. Per persona al giorno risultano quasi 38 km contro i 6 chilometri persona percorsi dai treni. Anche il traffico merci si svolge perlopiù su strada: 41 mio. di tonnellate-chilometri al giorno. Da notare tuttavia come il trasporto su strada riguardi prevalentemente distanze più brevi: i servizi di trasporto merci espressi in tonnellate-chilometri su ferrovia e su strada sono dunque comparabili. I servizi sanitari vengono utilizzati prevalentemente nei nodi di rete, interessando le visite mediche, i ricoveri ospedalieri e la frequenza delle vendite di medicamenti nelle farmacie, nonché la quantità di confezioni vendute. Secondo un sondaggio dell’UFS, in Svizzera il 65% degli abitanti si è recato negli ultimi 12 mesi da un medico generico. Mediamente ogni medico fornisce all’anno tra i 3'000 e i 7'000 consulti; nel caso dei medici di base, incluse le visite a domicilio, la cifra è pari a 5’500. Mediamente un consulto in Svizzera dura 16 minuti; tale durata è inferiore nella Svizzera tedesca rispetto alla Svizzera romanda. Oltre ai circa 10’000 studi medici, in Svizzera vi sono 345 ospedali con circa 47'600 letti, pari a un letto ogni 155 abitanti. Attualmente nel nostro paese circa 1.5 mio. di scolari e di studenti, pari al 20% della popolazione, frequentano le scuole e le università del sistema di formazione. Un numero ancora maggiore di adulti, circa 1.9 mio., un quarto della popolazione svizzera, frequenta corsi di perfezionamento, per un totale annuo complessivo di 123 mio. di ore. Questo valore corrispondente a quasi 65 ore all’anno per ogni persona in formazione, più di un’ora a settimana! IV Le infrastrutture di rete così come oggi le conosciamo in Svizzera costituiscono delle strutture che si sono sviluppate nel tempo. L’accento posto sull’approvvigionamento di base, le riflessioni di carattere regionale e legate alla politica della distribuzione, nonché il principio territoriale ampiamente diffuso nei cantoni, hanno generato all’interno di molte reti doppioni e eccedenze in termini di capacità. Finora non è mai stato dato grande peso all’efficienza delle reti; tuttavia, con la crescente pressione verso la liberalizzazione, almeno parziale, delle reti che erogano i servizi dell’approvvigionamento di base e con il rapido sviluppo tecnologico è cresciuta anche la spinta verso l’ottimizzazione delle reti. È indiscusso il fatto che molte reti nascondano un potenziale sinergico legato ad un’organizzazione di piccole dimensioni. Da alcuni studi emerge ad esempio che le dimensioni medie delle società di erogazione di corrente elettrica risultano troppo piccole, Plaut Economics Pagina 6 Mille e una rete che vi è un’offerta eccessiva di ospedali e che anche l’organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria potrebbe risultare più efficiente in presenza di un numero minore di gestori. Un ulteriore potenziale sinergico potrebbe emergere dal raggruppamento delle reti gestite in modo parallelo. Nel nostro Paese ad esempio, la maggioranza delle destinazioni sono raggiungibili sia in treno che attraverso la rete stradale. Per telefonare si può ricorrere alla rete fissa, via cavo o alla telefonia mobile; anche le condutture dell’energia elettrica e del gas presentano spesso una struttura parallela. In che misura queste reti dalle funzioni simili potrebbero essere fuse in un’unica rete dipende dalle condizioni tecniche, dalla intercambiabilità dei servizi erogati attraverso tali reti e dalle restrizioni in termini di capacità. Per quanto riguarda le condizioni tecniche possiamo citare ad esempio le reti elettriche e del gas che sotto molti aspetti si possono sostituire a vicenda. In entrambi i casi viene erogata energia alla popolazione e a tal fine vengono posate delle condutture, ma a causa dell’incompatibilità tecnica le due reti non possono essere riunite. Tuttavia un recente esempio, la possibilità di diffondere senza fili il segnale internet attraverso le condutture del gas, mostra come gli sviluppi tecnologici futuri potrebbero permettere soluzioni ancora oggi impensabili. Le reti stradali e ferroviarie non presentano invece problemi per quanto riguarda le condizioni tecniche e, almeno a prima vista, sembrano essere sostituibili a vicenda. Questo vale per alcune tratte, anche se solitamente i due mezzi di trasporto sono in realtà complementari; infatti la rete stradale presenta una ramificazione capillare sconosciuta al sistema ferroviario. Inoltre in molti casi la riduzione ad una sola rete non sarebbe possibile a causa delle restrizioni in termini di capacità. In ogni caso in futuro dovrebbe consolidarsi la tendenza a sostituire i percorsi ferroviari meno utilizzati con delle linee di bus, sfruttando quindi la rete stradale. Il problema degli intasamenti ha portato anche nella rete delle comunicazioni ad una gestione parallela di determinate linee. Il quadro appena esposto riguardante le possibilità di raggruppamento dei collegamenti è in continua evoluzione. Ad esempio pochi anni fa si pensava che la tecnologia basata sull’utilizzo del rame non potesse reggere la concorrenza delle fibre ottiche e che questa rete fosse destinata a scomparire. Ma gli sviluppi tecnologici hanno seguito un andamento diverso e attualmente le due tecnologie sono in concorrenza fra loro; ciò ha favorito un aumento generalizzato della competitività e la diffusione di innovative tecnologie della comunicazione. Anche la variazione dei prezzi può influire sulla convenienza o meno del raggruppamento delle reti. Ad esempio su certe tratte il treno risulta meno conveniente di un eventuale servizio di autobus; questa situazione si capovolgerebbe a seguito di un forte aumento dei prezzi della benzina. In proposito si osserva una maggiore coerenza nella valutazione dei possibili raggruppamenti di nodi. In particolare per le reti caratterizzate prevalentemente da nodi, come la rete postale, la rete sanitaria e la rete della formazione, l’auspicato Plaut Economics Pagina 7 Mille e una rete approvvigionamento capillare porta a una minore efficienza delle strutture dei nodi. Inoltre in tutti questi nodi vengono erogati dei servizi, il che facilita le possibilità di raggruppamento. In quale misura all’interno di ogni ospedale o studio medico vada integrato un ufficio postale o un istituto di formazione, non costituisce oggetto del presente studio. Tuttavia le discussioni sul raggruppamento delle reti evidenziano un elevato potenziale di risparmio in questo ambito. Se questo potenziale potrà essere sfruttato solamente attraverso la riduzione dei servizi medici di alto livello, il raggruppamento delle scuole universitarie professionali o la riduzione degli uffici postali, oppure adottando idee più creative che producano sinergie trasversali alle reti, sarà solo il futuro a dimostrarlo. In particolare saranno gli sviluppi della tecnologia delle informazioni a rendere le reti, soprattutto quelle senza collegamenti, maggiormente intercambiabili, grazie alla minore dipendenza dai nodi fisici. La liberalizzazione nei diversi settori rappresenta inoltre un’occasione unica per ripensare la struttura delle reti (determinata finora perlopiù dal potere politico) e, grazie ai progressi tecnologici, analizzare le reti alla ricerca di potenziali sinergici. La possibilità di individuare la forma organizzativa ottimale dipende inoltre dalle condizioni quadro politiche; in questo senso è di particolare rilevanza il grado di competitività. Le reti – ad esempio per la distribuzione dell’energia elettrica – che rappresentano una «importante istituzione» vengono regolamentate. In questo modo le autorità di regolazione esercitano un influsso sulla forma organizzativa. Nel caso delle reti in cui vi è concorrenza a livello di infrastruttura – ad esempio nel settore delle telecomunicazioni – la forma organizzativa viene determinata in misura sempre maggiore dal gioco tra domanda e offerta. Infine nelle reti fortemente caratterizzate dalla pianificazione a livello federale – ad esempio le reti sanitarie e della formazione – la forma organizzativa è spesso il risultato della discussione politica e dell’influsso esercitato da diversi attori. Plaut Economics Pagina 8 Mille e una rete 1 INTRODUZIONE In Svizzera le imprese pubbliche, private e di economia mista gestiscono diverse reti (ad es. le reti energetiche, postali e di comunicazione). Negli ultimi tempi queste reti hanno fornito continui spunti di discussione politica, soprattutto in relazione ai progetti di liberalizzazione e/o privatizzazione. Lo studio «Mille e una rete» presenta una panoramica sulle diverse reti infrastrutturali svizzere, ne rileva l’estensione fisica e il valore, mettendole in relazione a importanti grandezze economiche. Inoltre vengono effettuati dei confronti fra le diverse reti e si affronta il tema dell’integrazione o disintegrazione di rete ed esercizio. Parlando di reti viene spontaneo pensare al significato originario di questo termine: si tratta di un insieme di fili che vanno a formare un insieme, la cui struttura varia fortemente da un tipo di rete all’altro. Probabilmente parlando di rete i bambini penseranno alla ragnatela di un ragno, i giovani alle reti di comunicazione, gli studenti universitari al cosiddetto pensiero integrato o sistemico, ecc. Il pensiero si fa più astratto quando si distingue tra reti materiali (le reti dei pescatori, le reti nello sport, ad es. delle porte di un campo di calcio) e reti immateriali (reti di relazioni, reti sociali, ecc.). In ambito politico ed economico il termine “rete” viene utilizzato perlopiù per indicare i sistemi di infrastrutture: le reti di approvvigionamento (farmacie, rete medica, televisione via cavo, rete del gas e dell’elettricità, strade, rete ferroviaria, telecomunicazioni, acqua, ecc.) e di smaltimento (acque reflue, rifiuti, ecc.). Lo studio «Mille e una rete» offre uno sguardo sull’intera costellazione delle reti, dando particolare attenzione alle reti caratterizzate da un mandato politico di approvvigionamento. Lo studio è suddiviso in tre parti: nel capitolo 2 si analizza il concetto di rete da un punto di vista storico, nel capitolo 3 si analizzano e si valutano da un punto di vista economico i nodi e i collegamenti fisici delle reti svizzere. Nel paragrafo 3.1 vengono presentate le relazioni e le differenze principali fra le diverse infrastrutture di rete e nel paragrafo 3.2 viene illustrato l’utilizzo di queste reti, sia a livello privato che sociale. Il paragrafo 3.3 affronta l’organizzazione delle infrastrutture di rete: in questo caso sono determinanti le economie di scala e i vantaggi derivanti dal raggruppamento, come pure gli effetti economici dell’integrazione e della disintegrazione verticale di rete ed esercizio. Plaut Economics Pagina 9 Mille e una rete 2 1001 RETI NEL TEMPO Le reti sono dei sistemi complessi, formati da nodi e collegamenti, e a seconda della singola organizzazione sono strutturate in modo diverso e interdipendente fra loro. All’interno di alcune reti (ad es. strade, ferrovie) sono più rilevanti i collegamenti, mentre in altre (ad es. gli uffici postali, il traffico aereo, la navigazione) sono i nodi ad avere un ruolo decisivo. Su Internet i nodi sono costituiti dai server, mentre i collegamenti dall’infrastruttura fisica tra questi server, ecc. Non è possibile suddividere le reti in tipologie ben definite: qualsiasi tipologizzazione consentirebbe nella migliore delle ipotesi solamente una rappresentazione di una delle diverse possibilità. Potremmo suddividere le reti in reali e virtuali: nelle reti reali i collegamenti tra i partecipanti sono di natura fisica e quindi sono visibili, come ad esempio nella rete ferroviaria o delle telecomunicazioni. Viceversa nelle reti virtuali i collegamenti fra i partecipanti non sono visibili: è il caso della rete degli utenti Apple o Linux o degli studenti di un’università a distanza. Applicando la teoria dei grafi potremmo suddividere le reti in reti a forma di stella e non a forma di stella. Per dividere le reti in tipologie potrebbe essere utile capire se il concetto di rete ha un valore scientifico oppure se si tratta di un concetto quotidiano. Si potrebbe fare un’ulteriore distinzione tra reti presenti in natura (ad es. le reti dei ragni) e reti realizzate dall’uomo. La piccola costellazione a forma di rete a nord della Grande Nube di Magellano esiste da tempo immemorabile, ancor prima della comparsa dell’uomo sulla terra. Poiché l’essere umano fin dalle sue origini si è confrontato con il concetto di rete, analizzeremo innanzitutto l’evoluzione che tale concetto ha avuto nel tempo. L’essere umano ha creato delle reti dalle forme diverse che gli hanno permesso di soddisfare bisogni sempre nuovi. Di seguito descriveremo la storia delle reti inserendola nella nota (e discussa) gerarchia dei bisogni di Maslow (1987). Nella sua affermazione principale Maslow sostiene che l’uomo soddisfa i propri bisogni in base alla loro urgenza; egli deve prima soddisfare i bisogni fisiologici (mangiare, bere, ecc.) per poter sentire l’esigenza di soddisfare il bisogno di sicurezza, di amore e di autostima. Una volta soddisfatti questi ultimi bisogni, perlomeno parzialmente, si manifesteranno i bisogni legati alla crescita, quali ad es. l’autorealizzazione. Nell’ambito del soddisfacimento dei vari bisogni, anche le reti possono svolgere un determinato ruolo (cfr. Illustrazione 1): dunque in molti casi la presenza delle reti è una condizione necessaria per il soddisfacimento dei bisogni. Plaut Economics Pagina 10 Mille e una rete Autorealizzazione Autostima Bisogni sociali Bisogno di sicurezza Bisogni fisiologici Reti di comunicazione Reti della formazione, reti di comunicazione Reti di comunicazione, reti aziendali Reti di relazione, reti sanitarie, reti di comunicazione, reti dei trasporti Reti da caccia, reti da pesca, reti di comunicazione, reti di approvvigionamento e smaltimento Illustrazione 1 La gerarchia dei bisogni e le reti Fonte: ripresa da Maslow (1987) Su un’isola deserta – prendiamo ad esempio l’isola sui cui visse per anni Robinson Crusoe – l’uomo deve dapprima servirsi di reti da caccia e da pesca per poter soddisfare i propri bisogni fisiologici. Ma l’essere umano deve anche nutrire la propria anima; ha bisogno di compagnia. Agli albori della propria storia l’uomo ha sviluppato delle reti di relazioni, sotto forma di relazioni tra due o più persone organizzate in comunità affini alla famiglia. Nel momento in cui questa rete-comunità supera determinate dimensioni non tutti i suoi membri riescono ad avere rapporti diretti con gli altri membri. A questo punto possiamo introdurre il concetto di rete sociale, nella quale il singolo individuo ha un proprio posto, un’appartenenza, o nel caso peggiore si estranea dalla stessa. Al giorno d’oggi si parla di rete sociale anche in riferimento alla tutela da parte dello Stato. Le reti sociali coprono inoltre un’altra categoria della piramide dei bisogni di Maslow, quella relativa al bisogno di sicurezza. Per poter curare le reti di relazioni e le reti sociali, è necessario che i diversi luoghi siano collegati fra loro. Le vie di transito sono un’antica invenzione dell’uomo: le reti dei trasporti costituiscono una delle tipologie di rete più antiche. Esse esistevano già molto prima dell’avvento del commercio che indubbiamente ha reso più importante il loro ruolo. Proseguendo nella gerarchia dei bisogni di Maslow troviamo il bisogno d’amore e di autostima. Si tratta di bisogni che l’uomo soddisfa concentrandosi perlopiù sulla propria unicità. Se la prima zattera costruita da Robinson era ancora di pessima qualità, la seconda era già più stabile e sicura. Inizialmente Robinson era costretto a fare tutto il possibile per sopravvivere e certe cose gli riuscivano molto bene, mentre per altre trovava delle difficoltà. L’unicità di ogni essere umano gli permette di specializzarsi per creare, mantenere e sviluppare il proprio valore e la propria utilità all’interno della società. Tuttavia Plaut Economics Pagina 11 Mille e una rete la specializzazione implica che io possa scambiare ciò che so fare bene con altre cose che mi servono per vivere. In questo contesto le imprese giocano un ruolo decisivo. Nella moderna economia di mercato le imprese sono in concorrenza fra loro. Chi è in grado di offrire il miglior rapporto qualità/prezzo e sa come soddisfare i bisogni della clientela riesce a sopravvivere ed avere successo. In ultima analisi le imprese sono delle organizzazioni che permettono di ridurre costantemente i costi per la ricerca, per l’informazione, ecc. (cfr. anche Coase, 1990). A tale scopo ricorrono alle reti di acquisto per i beni di produzione o alle reti di distribuzione per l’elaborazione del mercato. Tra le imprese esistono delle reti di servizi che accelerano il processo produttivo in azienda. Le reti postali ad esempio consentono un’efficace distribuzione ai clienti. Se in passato il soddisfacimento di molti bisogni era legato al lavoro fisico, oggi le imprese, in particolare le imprese basate sulle reti fisiche, hanno notevolmente semplificato questo processo. Le reti di condutture permettono di trasportare sostanze e unità standardizzate (elettroni, acqua, ecc.). Il bisogno di igiene o il bisogno di acqua potabile di qualità può essere soddisfatto grazie alla rete idrica che rifornisce tutti i nuclei familiari. Cibo caldo e luce rappresentano bisogni vitali: il loro pieno soddisfacimento è stato possibile solo grazie alla creazione delle reti energetiche (ad es. le reti di distribuzione dell’energia elettrica e del gas) che vanno a raggiungere tutti i nuclei familiari. Lo stesso vale per i processi di smaltimento. Ancora pochi decenni fa esisteva il problema dello smaltimento «selvaggio» dei rifiuti, risolto progressivamente con la creazione delle reti di smaltimento (ad es. il sistema di smaltimento delle acque reflue e la rete di raccolta dei rifiuti). Le caratteristiche delle reti di approvvigionamento e di smaltimento vengono analizzate anche da un punto di vista scientifico. L’economia delle reti fornisce ad esempio degli strumenti per l’analisi delle reti di condutture, nelle quali svolgono un importante ruolo le economie di scala e i vantaggi derivanti dal raggruppamento. Anche la salute rappresenta uno dei bisogni situati ai livelli inferiori della piramide di Maslow. Le rete sanitarie si occupano dell’erogazione di servizi sanitari da parte dei medici, degli ospedali e il loro finanziamento attraverso le casse malati. Il concetto delle reti della formazione è relativamente recente: infatti il collegamento fra le istituzioni scolastiche costituisce un processo sviluppatosi perlopiù negli ultimi anni, attualmente in piena trasformazione. Le reti di comunicazione, così come le conosciamo oggi, sono apparse nella storia dell’uomo abbastanza recentemente. Stefan Zweig (ristampa, 2002) descrive la creazione del primo collegamento telefonico transatlantico nel 1867. Sono stati necessari numerosi contatti per creare un collegamento stabile tra i continenti. Nel secolo scorso le reti di comunicazione hanno favorito la nascita di diverse industrie e società di servizi. Probabilmente le reti di comunicazione rappresentano uno dei fenomeni più entusiasmanti legati al concetto di rete. Inizialmente queste reti hanno contribuito a rendere più efficiente la comunicazione, e di conseguenza anche il lavoro, all’interno di aziende, organizzazioni e Plaut Economics Pagina 12 Mille e una rete Stati; di conseguenza vengono modificate anche le strutture aziendali. Le vie di comunicazione determinano in misura sempre maggiore i processi decisionali nelle organizzazioni. Ancora oggi vale il detto «All business is local»; nonostante la diffusione di internet e delle sue innumerevoli possibilità, la maggior parte delle opportunità di business si concentra a livello locale, anche se non più in modo esclusivo. Al giorno d’oggi ad esempio, sono disponibili servizi di telecomunicazione tramite internet, si veda la telefonia IP. Società quali Ebay (Skype), ecc. hanno sostituito la tradizionale telefonia a livello locale con la telefonia IP: grazie a internet assistiamo a continue e radicali modifiche nella catena di creazione di valore, ad esempio nell’ambito delle attività commerciali. Il commercio legato ai fattori geografici non è più l’unica modalità possibile: se finora i commercianti e gli acquirenti si scambiavano beni e servizi in determinati luoghi fisici, ora si scambiano in rete informazioni, know how, risultati, ecc. L’industria dei software è paragonabile in un certo senso ad un teatro, in cui «registi, attori, musicisti, sceneggiatori, tecnici e finanziatori si riuniscono per una nuova produzione» (Rifkin, 2000, p. 41). Internet costituisce lo strumento di globalizzazione «n. 1» (von Weizsäcker, 2001) che offre alle aziende e ai privati possibilità di business sempre nuove. Tornando alla piramide dei bisogni di Maslow, vediamo come internet, se utilizzato in modo costruttivo, è in grado di soddisfare i nostri bisogni: si va dall’acquisto di alimentari alla pizza ordinata online fino all’autorealizzazione. Ricordiamo che la testata dell’ormai ex campione Zidane il 9 luglio 2006 a Windeseile ha portato alla ribalta uno sconosciuto gruppo musicale francese. Ma vi sono anche altre possibilità, meno spettacolari, che garantiscono maggiore libertà alle persone, soprattutto in relazione al loro tempo. Se fino a poco tempo fa si era legati agli orari di apertura dei negozi e alla presenza fisica del personale, attualmente è possibile effettuare operazioni bancarie online da casa, acquistare biglietti aerei, ferroviari, per concerti, ecc. Probabilmente in futuro le reti andranno a sostituire in alcuni casi le aziende: sempre più spesso i mandati e i progetti non vengono più svolti da singole imprese, ma da reti aziendali organizzate che si occupano di determinati progetti. Se ancora pochi decenni fa per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su un determinato argomento venivano costituite delle associazioni, oggi si può ottenere lo stesso risultato, e in modo ancora più efficiente, sfruttando le possibilità offerte dalle moderne reti di informazione e comunicazione. Web blog, ecc. permettono di creare delle reti che esercitano anche un influsso sul mondo politico. Se in passato bisognava mobilitare un partito per creare interesse verso su una determinata questione, al giorno d’oggi è molto più utile adottare una strategia mirata su internet. La sociologia punta sul concetto della «sociologia politica delle reti», riguardante lo sviluppo di un’uguaglianza politica nell’ambito del processo di trasformazione che interessa la società dell’informazione. Il processo continua: in un periodo in cui i mercati sono meno dinamici le organizzazioni gerarchiche funzionano in modo più efficace. Viceversa le reti sono più flessibili e risultano Plaut Economics Pagina 13 Mille e una rete maggiormente adeguate alla discontinuità dell’economia globale. Questo fatto si ripercuote anche sull’idea che la società ha di proprietà e di “senso del privato”, ancora oggi considerati probabilmente dei beni in grado di sopravvivere anche senza lobby. Tuttavia è probabile che l’attuale ricerca della proprietà si trasformi nella ricerca dell’accesso: accesso a ciò che le diverse reti possono offrire. Non è più solo la proprietà ad essere trasferita: un ruolo sempre maggiore viene assunto dai prezzi di accesso. Nell’attuale mondo del commercio si tende perlopiù a noleggiare ciò che serve per mandare avanti un’azienda, mentre in passato l’economia si concentrava soprattutto sulla vendita dei beni. Nell’attuale economia di rete l’attenzione è posta sulla creazione di relazioni di servizio di lunga durata. Le reti hanno modificato l’umanità fin dagli albori della sua storia e tale processo prosegue ancora oggi. Un mondo caratterizzato sempre più dalle relazioni di accesso alle reti, modifica il concetto stesso di economia. I «gatekeeper», come pure lo Stato svolgono nuove funzioni; di conseguenza in un’ottica politica il concetto di rete assume anche delle accezioni negative. In proposito vi è un parallelismo con il concetto di rete, anch’esso dall’accezione piuttosto negativa, caratteristico della società agricola del passato. Nella lingua troviamo tracce di questa ambivalenza nelle espressioni quali «perdere il filo», «cadere nella rete», o in termini come «reti amorose» e «reti da caccia». Questa ambivalenza persiste anche nel caso delle reti digitali: nonostante gli indiscussi vantaggi, a nessuno di noi piace «la società controllata dal Grande fratello» di Orwell, e in questo caso desideriamo e cerchiamo dei buchi nella rete per sfuggire al controllo della stessa. Plaut Economics Pagina 14 Mille e una rete 3 1001 DIMENSIONI DELLE RETI, RELAZIONI DI UTILITÀ E ORGANIZZAZIONI DELLE RETI Per valutare il significato delle diverse reti in un paese, è opportuno innanzitutto considerare le dimensioni di queste reti. Per poter valutare meglio queste dimensioni, nei prossimi paragrafi illustreremo alcune relazioni tra le reti svizzere. Oltre alle dimensioni, espresse solitamente in chilometri o in unità monetarie, è interessante rilevare anche il grado di utilizzo delle reti infrastrutturali e gli aspetti organizzativi delle strutture di rete. Alcune reti sono caratterizzate da una struttura decentrale, altre invece sono fortemente integrate e gestite in modo centrale. Nei prossimi paragrafi affronteremo pertanto questi diversi aspetti al fine di schematizzare le infrastrutture di rete svizzere. La nostra analisi si concentra sulle reti svizzere legate all’approvvigionamento di base. Queste reti presentano una storia densa di trasformazioni, caratterizzata dalle circostanze economiche e dagli influssi politici. Naturalmente il mandato di erogazione dei servizi dell’approvvigionamento di base non ha la stessa rilevanza per tutte le reti ed è una tematica che si è trasformata con il passare del tempo. Ad esempio l’accesso a internet è attualmente oggetto di discussione: in che misura deve rientrare nell’approvvigionamento di base? Si tratta di una domanda ancora impensabile fino a pochi anni fa. I valori riportati nei paragrafi 3.1 e 3.2 si basano perlopiù su delle stime, poiché in passato i valori delle reti erano fortemente determinati dal significato politico e dal forte accento posto sulla dimensione dell’approvvigionamento di base (prospettiva di distribuzione). 3.1 Dimensioni e valore delle infrastrutture di rete In Svizzera vi è una serie di reti infrastrutturali caratterizzata da collegamenti di lunghezza simile: questa circostanza è legata al mandato di approvvigionamento capillare. Tuttavia alcune differenze sono da ricondurre alla forma organizzativa. Facciamo un confronto ad esempio tra l’approvvigionamento idrico ed elettrico: il totale dei collegamenti della rete di corrente a bassa tensione ammonta a circa 140'000 chilometri cavo, mentre la rete pubblica di approvvigionamento idrico ha una lunghezza complessiva di circa 60'000 km. Questa differenza è da ricondurre da un lato alla posatura delle condutture. Il parametro «chilometro cavo» ha una lunghezza maggiore rispetto alla semplice distanza fra due punti, poiché diversi cavi vengono posati in un’unica fossa. Dall’altro lato anche l’organizzazione gioca un ruolo determinante. L’approvvigionamento idrico presenta un’organizzazione di tipo locale: tra le diverse zone (Comuni) non sono necessarie condutture di collegamento e quindi la lunghezza totale dei collegamenti è inferiore, nonostante l’approvvigionamento sia capillare. La rete delle telecomunicazioni, basata sulla rete fissa, che unisce fra loro i nuclei Plaut Economics Pagina 15 Mille e una rete familiari ha una lunghezza di circa 105'000 km, calcolando tutte le reti locali. In questo caso sono determinanti i singoli collegamenti dei nuclei familiari che contribuiscono ad allungare il collegamento. Per quanto riguarda le dimensioni, la rete stradale si colloca fra la rete idrica e la rete delle telecomunicazioni. La rete stradale garantisce i collegamenti fra città, località, nonché aree residenziali e case, anche se le strade dei quartieri e gli accessi alle case non sono totalmente inglobati nei dati. La lunghezza complessiva delle strade svizzere (strade comunali, cantonali e nazionali) è pari a circa 80'000 km. Sommando tutti i collegamenti rilevati, come pure quelli solo stimati a causa della mancanza di dati, delle reti svizzere dei trasporti, di approvvigionamento e smaltimento, le reti postali, delle telecomunicazioni e le reti di cavi, risulta un totale di oltre 650'000 chilometri di reti, equivalenti circa a 16 volte la circonferenza della terra lungo l’equatore. 3.1.1 Dimensioni e lunghezza delle reti Le reti con nodi e collegamenti (cfr. Tabella 1) Dei circa 80'000 km di strade ¾ sono costituiti da strade comunali, 18'000 da strade cantonali e il resto da strade nazionali. I circa 5'550 km di ferrovie si suddividono in normali e a scartamento ridotto: queste ultime rappresentano solamente un terzo del totale. Poco più di 3'000 km di rete ferroviaria sono gestiti dalle Ferrovie Federali Svizzere; i restanti 2'500 km sono affidati a circa 40 altri gestori. Nell’ambito della riforma delle ferrovie 2, il Consiglio federale si è espresso a favore di una riduzione del numero delle società che gestiscono ferrovie a scartamento normale, conformemente allo scenario «SBB+X» . La lunghezza totale dei percorsi del trasporto pubblico è pari a circa 25'500 km; l’accesso a questa rete è garantito da oltre 8'000 fermate. Oltre alle linee ferroviarie, con 1’934 fermate, 16’365 km (1’282 fermate) riguardano le società di autobus (incl. la rete degli autopostali). La rete del trasporto locale (tram, filobus e bus) ha una lunghezza di 1’886 km (4’405 fermate). Simile la dimensione della navigazione sui laghi e sui fiumi svizzeri: 1’244 km, mentre il numero dei nodi è inferiore, solo 349 fermate sotto forma di porti e attracchi per battelli. Dunque la lunghezza dei collegamenti tra due nodi su laghi e fiumi è maggiore. Interessante dare uno sguardo agli altri tipi di ferrovie destinate al trasporto. L’insieme dei collegamenti delle ferrovie a cremagliera (97 km), delle funicolari (59 km) e delle funivie (904 km) è di oltre 1’000 km (cfr. Tabella 1 alla voce «Altre ferrovie»). Questo dato evidenzia la particolare topologia della Svizzera e l’utilizzo dei trasporti nelle regioni di montagna. Per quanto riguarda il traffico aereo abbiamo sette nodi (gli aeroporti: tre nazionali e quattro regionali). La lunghezza totale dei collegamenti delle rete elettrica è pari a circa 224'500 km. Con una lunghezza di 7'000 km la rete di corrente ad altissima tensione, formata quasi esclusivamente da linee aeree, è poco più lunga della rete ferroviaria svizzera. Più o meno Plaut Economics Pagina 16 Mille e una rete delle stesse dimensioni la rete della corrente ad alta tensione, la cui lunghezza è all’incirca di 7’500 km. La rete a media tensione, gestita per circa metà attraverso linee aeree, ha una lunghezza di 70'000 km ed è quindi comparabile alla somma di tutti i chilometri di strade. La rete di approvvigionamento o di bassa tensione con 140’000 km risulta essere la più estesa; ciò è dovuto ai numerosi collegamenti domestici. La rete svizzera del gas è molto meno estesa della rete elettrica. Dei circa 16'200 km di rete del gas, 14'000 km, oltre l’85%, appartengono alla rete di distribuzione nei quartieri comunali. Non esistono cifre aggregate riguardanti i nodi del gas, vale a dire il numero delle centraline di rilevamento e di riduzione della pressione. In base a nostre stime il loro numero dovrebbe oscillare fra 5'000 e 10'000. Ulteriori reti di approvvigionamento sono le reti idriche e fognarie, che a differenza della rete del gas presentano una struttura capillare. Il sistema di approvvigionamento di acqua potabile è costituito da una rete di circa 60'000 km, inclusi gli allacciamenti domestici. L’estensione della rete pubblica di smaltimento delle acque di scarico invece è leggermente inferiore ed è pari a circa 50'000 km. La rete pubblica di smaltimento delle acque reflue è integrata dalle tubazioni private, poiché in molti casi gli allacciamenti domestici sono di proprietà privata. Dei circa 125'000 chilometri di rete fissa della rete svizzera delle telecomunicazioni circa 4/5 riguardano le reti locali e circa 1/5 le reti interurbane, attraverso le quali viene effettuato l’inoltro regionale dei segnali. I collegamenti sono uniti fra loro da circa 1'300 centrali di commutazione. Anche la rete mobile si appoggia in molti punti alle attuali linee di rete fissa. Inoltre sono necessari altri 10'000 km di linee per l’alimentazione delle stazioni di base e delle linee della rete interurbana. Plaut Economics Pagina 17 Mille e una rete Tabella 1 Le reti con nodi e collegamenti: un confronto trasversale Infrastruttura di rete Collegamenti in km Nodi Specifiche dei nodi Strade ca. 79‘800 - - Ferrovie 5'147 1'934 Stazioni ferroviarie, fermate Traffico aereo - 7 Aeroporti Altre ferrovie ca. 1’060 - - Energia elettrica 224'500 ca. 40'000 Sottostazioni Gas ca. 16'200 ca. 7'500 Centraline di rilevamento e di riduzione della pressione Acqua ca. 60'000 5'000 bis 10’000 Sorgenti Rete delle acque reflue (pubblica) ca. 50'000 ca. 1'000 Impianto di depurazione delle acque reflue Raccolta dei rifiuti - 28 Impianto di incenerimento dei rifiuti Rete fissa ca. 125'000 ca. 1'300 Centrali di commutazione Banda larga internet ca .125’000 ca. 100 / 2600 Impianti ATM/DSLAM Rete mobile In aggiunta ca. 20'000 ca. 10'000 Ubicazioni antenne UMTS Ulteriori chilometri di rete per l’allacciamento alle stazioni di base ca. 30'000 Ubicazioni antenne Rete via cavo Ca. 80'000 Nodi Totale > 650’000 Reti di trasporti Reti di approvvigionamento Reti di smaltimento Reti di comunicazione ca. 12'000 Le reti con nodi senza collegamenti (cfr. Tabella 2) Le reti illustrate finora sono costituite da nodi e da collegamenti; esistono altre reti caratterizzate unicamente da nodi: in questo caso i collegamenti non sono necessari (rete sanitaria e rete della formazione) oppure le reti sfruttano i collegamenti di altre reti per l’erogazione dei servizi. A quest’ultima categoria appartiene ad esempio la rete degli uffici Plaut Economics Pagina 18 Mille e una rete postali con gli uffici postali tradizionali, le filiali e le agenzie 1 e per garantire i collegamenti si appoggia solitamente alla rete dei trasporti. Questa rete, alla quale è stato affidato il mandato per l’approvvigionamento di base, è composta da circa 2'550 nodi. Altri nodi rilevanti della rete postale sono i centri di elaborazione della posta-lettere e i centri di distribuzione e di spartizione pacchi. Per quanto riguarda la rete degli autopostali i nodi sono costituiti dalle fermate, di cui 11'500 sono in possesso del principale gestore. Tabella 2 Le reti con nodi senza collegamenti: un confronto trasversale Collegamenti in km Nodi Specifica dei nodi Rete degli uffici postali - 2’550 Uffici postali, filiali, agenzie Posta-lettere - 3/6/2 3 centri lettere, 6 sottocentri e 2 centri di videocodifica e trattamento degli invii di ritorno Posta-pacchi - 3/55 Centri pacchi/centri di distribuzione Rete degli autopostali ca. 10'450 (la strada come «rete ausiliaria») ca. 11'500 Fermate, 2029 autopostali 6/1 Centri di elaborazione/centro di calcolo Infrastruttura di rete Reti postali Postfinance Rete sanitaria Cure ambulatoriali - ca. 10'000 Studi medici Cure ospedaliere - ca. 350 Ospedali Vendita di medicinali - ca. 1'650 Farmacie Scuola materna - 4'825 Numero degli asili Scuola primaria - 5'760 Numero degli istituti scolastici Scuola superiore - 1'196 Numero degli istituti di formazione Scuola universitaria professionale - 7 Numero delle scuole universitarie professionali Università - 13 Numero delle università Rete della formazione 1 Dal punto di vista organizzativo una filiale è collegata ad un ufficio postale grande. I servizi offertti dalle filiali comprendono almeno le prestazioni postali di base. Le agenzie sono dei partner esterni della Posta (dettaglianti, grossisti, organizzazioni turistiche o società ferroviarie) che erogano le prestazioni del servizio universale. Plaut Economics Pagina 19 Mille e una rete Come nel caso della rete postale, anche la rete sanitaria e la rete della formazione non presentano dei collegamenti fisici. La loro natura di reti si evince dalla presenza dei nodi e dal legame tra questi nodi. Nella rete sanitaria i nodi sono costituiti dai diversi fornitori di servizi: medici (ca. 15'000) o studi medici (ca. 10'000), ospedali (345), farmacie (ca. 1'650) e drogherie (ca. 800). I collegamenti all’interno della rete sanitaria sono costituiti dai flussi di pazienti, trasferiti da un nodo all’altro. Un altro tipo di collegamento è rappresentato dalle informazioni e dai dati legati ai flussi di pazienti e riguardanti lo stato di salute, le diagnosi e le terapie già effettuate. I nodi della rete della formazione sono costituiti dalle diverse scuole, dai licei, dalle università, dagli istituti di ricerca, ecc. Il collegamento tra questi nodi avviene da un lato in base all’evoluzione degli istituti di formazione e dall’altro attraverso la permeabilità degli istituti di formazione di stesso tipo, come ad esempio delle diverse università. 3.1.2 Le reti e il loro valore economico L’estensione fisica delle reti rappresenta uno dei possibili punti di vista; un’ulteriore interessante analisi riguarda il valore delle reti. In generale vi sono diverse possibilità per determinare il valore di una rete: una di queste consiste nella valutazione delle strutture fisiche. Si tratta del cosiddetto approccio «asset based» che fornisce indicazioni sull’importo necessario, in termini di territorio e di immobili, per l’erogazione dei servizi dell’approvvigionamento di base attraverso le reti. Questo valore può essere determinato in base ai costi di riacquisto o agli attuali valori contabili: nel primo caso si evidenzia quale sarebbe il costo per la creazione delle attuali reti, mentre i valori contabili riflettono il valore delle reti in relazione agli anni di vita. Oltre alla valutazione delle strutture fisiche è possibile determinare il valore economico della rete. In questo caso è necessario stabilire il grado di utilizzo della rete da parte degli utenti e la loro disponibilità a pagare un prezzo per tale utilizzo. Le reti hanno un valore economico solamente nel momento in cui vengono utilizzate e generano un’utilità per gli utenti. Data la maggiore comparabilità e la maggiore facilità di determinazione, il presente studio si concentra sulla valutazione delle strutture fisiche, rinunciando a trattare la valutazione economica. Nel paragrafo 3.2 verrà illustrato l’effettivo utilizzo delle reti da parte dei consumatori. I valori individuati rispecchiano pertanto un’utilità parziale delle reti, che a seconda della struttura e dell’organizzazione della rete contribuisce in misura variabile all’utilità complessiva della rete. Plaut Economics Pagina 20 Mille e una rete Valutazione delle reti con nodi e collegamenti Tabella 3 Valutazione delle reti con nodi e collegamenti Valore economico appross. dei nodi e dei collegamenti in mrd. di CHF Valore appross. per ogni metro di collegamento in CHF Strade 178 Tra 1'200 e 28'000 Ferrovie 70 13’000 Traffico aereo 3.5 - Altre ferrovie 74 - Energia elettrica 50-70 Tra 100 e 570 Gas 13-20 Tra 500 e 4’500 Acqua 30 (sorgenti escluse) 500 60 (di cui circa 48 collegamenti) 1000 Rete fissa 19 (di cui circa 16 collegamenti) 130 Banda larga internet 0.5 - Rete mobile 6 - UMTS 3.5 - Rete via cavo 6 (di cui circa 4 collegamenti) Al massimo 100 Totale > 500 - Infrastruttura di rete Reti dei trasporti Reti di approvvigionamento Reti di smaltimento Rete delle acque reflue Reti di comunicazione Il costo complessivo della rete stradale è di circa 178 mrd. di CHF. Mentre la costruzione di un metro di strada comunale richiede circa 1'200 CHF, per un metro di strada nazionale sono necessari quasi 28'000 CHF. La rete ferroviaria ha un costo complessivo di 70 mrd. di CHF, pari a poco più di 13'000 CHF per ogni metro di binario, incluse le stazioni ferroviarie. Il valore della rete aerea – incl. le operazioni non aviation (in riferimento a Zurigo circa 0.8 mrd. di CHF) e la sicurezza di volo (Skyguide) con circa 180 mio. di CHF – è stimato Plaut Economics Pagina 21 Mille e una rete intorno ai 3.5 mrd. di CHF (valore contabile) 2 . Il Gruppo dell’Industria Svizzera della Costruzione (SBI) ha calcolato che per ripristinare l’intera infrastruttura svizzera dei trasporti – in particolare strade, ferrovie, trasporto locale e aeroporti – servirebbero circa 325 mrd. di CHF. Con una cifra che oscilla fra 123 e 150 mrd. di CHF il valore delle reti svizzere di approvvigionamento (elettricità, gas e acqua) risulta piuttosto modesto rispetto a quello della rete dei trasporti, nonostante la maggior lunghezza complessiva dei collegamenti. Nella valutazione delle reti di approvvigionamento bisogna evidenziare tuttavia le rilevanti differenze fra reti con cavi interrati e linee aeree. Per quanto riguarda il prezzo al metro vi sono sensibili differenze tra i diversi livelli di tensione: un metro di rete ad alta tensione costa almeno 570 CHF, mentre l’importo medio nel caso della rete a bassa tensione ammonta a poco più di 100 CHF, nonostante questa rete venga gestita per circa due terzi attraverso linee molto costose. Un metro di rete di distribuzione del gas costa almeno 500 CHF, mentre un metro di rete per il trasporto del gas – indipendentemente dal diametro del tubo – ha un costo da quattro a nove volte superiore. Il valore di riacquisto del sistema di approvvigionamento dell’acqua potabile, escludendo le sorgenti, è pari a circa 30 mrd. di CHF. Solamente i collegamenti della rete pubblica di smaltimento delle acque reflue hanno un valore di circa 48 mrd. di CHF; un metro di rete dell’acqua potabile costa all’incirca 500 CHF. Di circa 12 mrd. di CHF il valore dei 1'000 impianti di depurazione delle acque reflue e di 48 mrd. il valore delle reti, pari a circa 960 CHF al metro. I nodi e i collegamenti della tradizionale rete fissa delle telecomunicazioni hanno un valore di 19 mrd. di CHF. La rete a banda larga sfrutta queste linee di rete fissa: ciò significa che attraverso investimenti minimi, qualche 100 milioni di CHF, la tradizionale rete fissa potrebbe essere attrezzata per i collegamenti internet ADSL a banda larga. Insieme alle stazioni di base e agli impianti di telefonia mobile, l’ulteriore valore delle tre reti capillari di telefonia mobile GSM presenti in Svizzera non supera i 5 - 6 mrd. di CHF. Stesso discorso per la creazione delle reti UMTS: ipotizzando l’esistenza di tutte le altre reti, gli ulteriori investimenti da parte degli attuali gestori per la creazione di reti UMTS dovrebbero aggirarsi intorno ai 3 - 4 mrd. di CHF. Se per determinare il valore delle reti via cavo svizzere prendiamo come riferimento le reti di una piccola e innovativa azienda del settore 2 Il focus posto sul valore contabile anziché sul valore di riacquisto (a differenza della valutazione delle altre reti) si spiega con il fatto che l’attuale infrastruttura del traffico aereo è in larga misura il risultato di un processo di sviluppo (si pensi ad es. al sistema delle piste e dei terminali). È probabile quindi che con le attuali esigenze e condizioni quadro, un’ipotetica nuova costruzione dell’aeroporto di Zurigo produrrebbe un’infrastruttura aeroportuale totalmente nuova. Plaut Economics Pagina 22 Mille e una rete ed effettuiamo un calcolo in base alle aree in cui è presente la rete via cavo, otterremo un valore economico della rete di circa 6 mrd. di CHF. Complessivamente dunque il valore della rete delle telecomunicazioni è di 35 mrd. di CHF. Sommando il valore delle reti dei trasporti, di approvvigionamento e smaltimento e delle reti di comunicazione otteniamo un importo pari a 500 mrd. di CHF. La valutazione delle reti risultante dalle stime sopra riportate corrisponde a circa 1/3 dello stock di capitale, formato essenzialmente dal valore delle infrastrutture nazionali, dell’edilizia abitativa, degli impianti industriali e per la vendita, nonché delle attrezzature. Il valore complessivo delle reti supera ampiamente l’importo nominale del prodotto interno lordo del 2004, ossia del valore di mercato dei beni e dei servizi creati in Svizzera da aziende svizzere e straniere e destinati al consumatore finale. Valutazione delle reti con nodi senza collegamenti La valutazione delle reti senza collegamenti risulta piuttosto difficoltosa: infatti non presentando dei collegamenti fisici, non è possibile eseguire una valutazione – a differenza di quanto avviene per le classiche reti infrastrutturali. Anche il valore economico dei nodi non può essere determinato con precisione, poiché le prestazioni fornite nei nodi delle reti quali la rete sanitaria, della formazione o anche la rete postale, sono caratterizzate prevalentemente dal lavoro del personale. Analogamente alla valutazione delle reti infrastrutturali, di seguito tenteremo una valutazione parziale e approssimativa della rete postale e della rete della formazione, limitata alla valutazione degli immobili presso i nodi. In questa analisi non va trascurato il fatto che i valori di un metro quadrato si differenziano notevolmente in base alla regione e che a seconda del servizio erogato vengono impiegati apparecchi e strumenti ausiliari dai costi diversi. In alcuni settori del sistema della formazione tali costi risultano inferiori rispetto a quelli del sistema postale, in cui per l’erogazione dei servizi vengono utilizzati autopostali e macchine per la spartizione. All’interno di una facoltà scientifica verranno impiegati apparecchi molto più costosi che non in una scuola elementare. Le “normali” attrezzature EED impiegate nel sistema postale e della formazione vengono assegnate all’esercizio, come nel caso delle reti di approvvigionamento, e quindi non incluse nella valutazione. Per quanto riguarda la rete postale sono possibili valutazioni, oltre che degli immobili, anche degli autopostali impiegati, dei sistemi di gestione tramite computer, dei tool di pianificazione basati sull’IT e delle macchine per la spartizione. Tuttavia la valutazione dei nodi di queste reti non può essere considerata esaustiva. La Tabella 4 presenta la valutazione dei nodi delle infrastrutture postali (di rete). Il valore di mercato degli immobili sede dei 2’550 uffici postali viene stimato dalla Posta intorno a 1.5 mrd. di CHF, pari a circa 0.6 mio. di CHF per ogni ufficio postale. Considerando il fatto che negli uffici postali viene gestito anche il traffico dei pagamenti, il valore di un metro Plaut Economics Pagina 23 Mille e una rete quadrato di ufficio postale è tendenzialmente superiore rispetto a quello di un metro quadrato di un altro ufficio in cui non sono necessarie particolari condizioni di sicurezza. Sulla base del progetto REMA (modernizzazione della lavorazione delle lettere), inclusi i centri di elaborazione delle lettere il valore economico si aggira intorno a 1.6 mrd. di CHF. Il valore economico delle superfici destinate ai centri di distribuzione e di spartizione pacchi è stimato intorno a 0.7 mrd. di CHF; il valore degli impianti è di 0.2 mrd. di CHF. Il valore economico delle oltre 11’500 fermate della rete degli autopostali e dei 2’029 autopostali oscilla fra 0.5 e 0.6 mrd. di CHF, anche se generalmente le fermate appartengono ai Comuni. Per quanto concerne le superfici e gli impianti gestiti da Postfinance per il traffico dei pagamenti su carta (previsto dal mandato di erogazione dell’approvvigionamento di base), il loro valore è pari a circa 50 mio. di CHF. Tabella 4 Valutazione delle infrastrutture postali (della rete) Valore economico appross. in mrd. di CHFa) Nodi Specifica dei nodi Rete degli uffici postali ca. 2’550 Uffici postali, filiali, agenzie Posta-lettere 3/6/2 3 centri lettere, 6 sottocentri e 2 centri di videocodifica e trattamento degli invii di ritorno 1.6 0.9 Posta-pacchi 3/55 3 centri d’esercizio e 55 basi pacchi (centri di distribuzione) incl. impianti di trasporto, tecnica di spartizione, ecc. Rete degli autopostali ca. 11'500 (Strada come «rete ausiliaria») Fermate, ca. 2'029 autopostali Postfinance 1.5 7/1 7 centri di elaborazione e un centro di calcolo Totale a) Nella 0.5 – 0.6 0.05 (solo traffico dei pagamenti su carta) ca. 4.5 valutazione sono inclusi sia gli edifici che i grandi macchinari Anche per la rete della formazione è possibile effettuare un’analoga valutazione degli edifici sede dei diversi istituti di formazione. Il valore economico dei nodi della rete della formazione è calcolabile attraverso una stima di massima: sommando la superficie media (in metri quadrati) per ogni studente dei diversi livelli scolastici, si ottiene un risultato di 3’500 CHF per ogni metro quadro (cfr. Tabella 5). Naturalmente non si tratta di una valutazione complessiva della rete della formazione: infatti è piuttosto difficoltoso effettuare Plaut Economics Pagina 24 Mille e una rete un calcolo che vada al di là dei nodi. Inoltre questa valutazione non tiene conto del fatto che la formazione può essere “offerta” su queste superfici solamente con l’aiuto di strumenti ausiliari che presentano valori estremamente diversi fra loro. Ad esempio tale valutazione non tiene conto delle differenze di stipendio nel corpo docente (circa 160'000 insegnanti, professori, ecc.), nonostante questo elemento determini anche un «maggior valore» per il singolo studente. Tabella 5 Valutazione dei nodi del sistema di formazione Studenti m2 per ogni studente Totale m2 Valore economico appross. in mrd. di CHF Scuola materna 156'157 5 6'244’280 22 Scuola obbligatoria 810'315 10 8'103’150 29 Livello secondario II 312'851 10 3'128’510 11 Scuola universitaria professionale 49'065 20 Università 111'100 20 Totale 1'439'488 981’300 34 2'222’000 8 20'679'240 72 Analogamente alla rete postale o alla rete della formazione, anche la rete sanitaria non dispone di collegamenti fisici; pertanto non è possibile effettuare una valutazione dei collegamenti, come nel caso invece delle reti costituite da linee. Nel caso specifico risulta difficoltosa anche la valutazione dei nodi rispetto alle altre tipologie di reti senza collegamenti. Nonostante i servizi della rete sanitaria vengano erogati presso i nodi, raffigurabili e valutabili in termini ad es. di superficie e di apparecchiature, in realtà non sono disponibili dei dati precisi in merito. Si potrebbe effettuare una mera valutazione dei metri quadrati degli studi medici, degli ospedali e delle farmacie sulla base di stime di massima, ma anche in questo caso non avremmo una rappresentazione del valore della rete sanitaria. Per erogare un servizio all’interno della rete sanitaria non è sufficiente la presenza di un medico (analogamente al corpo docente nel sistema della formazione); spesso sono necessari apparecchi e macchine molto complessi. Gli strumenti e gli apparecchi che fungono da infrastruttura in queste superfici si differenziano fortemente fra loro in base al tipo di prestazione medica erogata; questo impedisce una valutazione omogenea dei metri quadrati utilizzati; inoltre questa eterogeneità e la mancanza di dati rendono difficile la determinazione di un valore medio. Ad esempio un metro quadrato di sala operatoria ha un valore molto maggiore rispetto ad una stanza d’ospedale, un metro quadrato di ambulatorio di un radiologo “vale” molto di più di quello di un medico generico e Plaut Economics Pagina 25 Mille e una rete la superficie di una farmacia cittadina più di quella di una farmacia di paese. Di conseguenza il valore economico dell’infrastruttura dei nodi non può essere calcolato in modo adeguato e non riflette pertanto il valore generale della rete sanitaria. In alternativa è possibile calcolare la spesa o i costi annuali nel settore sanitario. Tuttavia anche considerando la spesa sanitaria complessiva non è possibile ricavare il valore dell’infrastruttura dei nodi. Il valore degli edifici e degli apparecchi confluisce solo indirettamente nelle spese, anche in relazione al fatto che la prestazione può essere fornita da una struttura privata (cliniche, medici con attività ambulatoriale) o pubblica (ospedali cantonali). In una certa misura la quota di prodotto interno lordo (PIL) destinata da una popolazione alla gestione della rete sanitaria corrisponde al valore assegnato al sistema sanitario. Ad esempio la spesa annua sostenuta in Svizzera per il sistema sanitario ne evidenzia la grande rilevanza. Con una percentuale pari all’11.6% del PIL, la Svizzera si colloca al secondo posto nel confronto internazionale. Inoltre, a differenza delle altre reti, la rete sanitaria è estremamente dinamica, in quanto è soggetta ad una forte crescita, come dimostrato dagli aumenti di spesa registrati ogni anno. Nel 2004 la spesa complessiva presso i nodi è stata di ca. 50 mrd. di CHF (cfr. Tabella 6), mentre nel 1995 era stata solamente di 36 mrd. (9.7% del PIL). In questa cifra incidono maggiormente i costi delle cure mediche ospedaliere. Per una valutazione più completa di queste cifre, è utile un confronto con le spese sostenute nel settore della formazione. Nel 2004 la spesa annua nella rete della formazione è stata di ca. 26 mrd. di CHF (cfr. Tabella 5), pari al 6% del PIL, il che corrisponde a circa la metà delle spese sostenute nella rete sanitaria. Tabella 6 Spesa nei nodi del sistema sanitario Nodi Specifica dei nodi Spesa in mrd. di CHF Cure ambulatoriali ca. 10'000 Studi medici 15.6 Cure ospedaliere a) ca. 350 Ospedali 27.6 Vendita di medicinali ca. 1'650 Farmacie, drogherie, ecc 4.9 Amministrazione (assicuratori, ecc.) 2.2 Totale spesa annuale (escl. Stato, Altri) per la rete sanitaria (2004) 50.3 a) Cure 3.2 negli ospedali e nelle strutture sanitarie sociali, In che modo vengono utilizzate le infrastrutture di rete? Finora la nostra analisi si è concentrata sulle dimensioni delle reti, specificatamente dei nodi e dei collegamenti, e sulla loro valutazione. Tuttavia per una valutazione economica Plaut Economics Pagina 26 Mille e una rete delle reti, non è sufficiente considerare solamente le loro dimensioni: è necessario analizzarne anche l’utilizzo da parte degli utenti e la loro disponibilità a pagare un prezzo per poter usufruire dei servizi erogati. Le reti hanno un valore economico solamente nel momento in cui vengono utilizzate e generano un’utilità per gli utenti. Il punto di vista orientato all’«input» va necessariamente integrato con un approccio basato sull’«output». Vi sono reti che vengono utilizzate direttamente dal cliente mentre per altre è necessaria una «rete ausiliaria» che consente di usufruire dei servizi erogati. Le reti di approvvigionamento di energia, gas o acqua trasportano direttamente il bene al consumatore finale. La rete dei trasporti viene utilizzata per trasferirsi da un luogo all’altro utilizzando la ferrovia o la strada. La rete via cavo invia segnali televisivi agli utenti e addirittura attraverso la rete delle telecomunicazioni vengono trasferiti segnali direttamente da un utente ad un altro. Al contrario le reti che erogano perlopiù dei servizi, come la rete postale o la rete sanitaria, presuppongono l’utilizzo di un’altra rete. Una lettera ad esempio viene trasportata attraverso la rete ferroviaria, stradale o per via aerea; i pazienti utilizzano la rete dei trasporti per passare dal nodo rappresentato dal medico generico al nodo dello specialista o dell’ospedale, dove usufruiscono del servizio sanitario di cui hanno necessità. Così come le reti vengono utilizzate in maniera complementare – la già citata «rete ausiliaria» necessaria per usufruire dei servizi di un’altra rete - all’interno di una rete vi sono anche possibilità di sostituzione. Ciò vale in particolare per le reti di comunicazione. In questo settore è possibile ad esempio utilizzare la stessa rete per ottenere servizi diversi. Pensiamo al collegamento Internet: oltre alla sua funzione originaria, la navigazione nel web, questa tecnologia viene utilizzata ora anche per telefonare («Voice-over-IP») o per guardare la televisione («IPTV»). Sono sempre più diffuse le cosiddette offerte «triple play», abbinate dai vari offerenti all’interno di pacchetti di prodotti. L’utilizzo di una rete può essere evidenziato da diversi punti di vista, a seconda di ciò che viene trasferito da un nodo all’altro. Si può trattare di energia, misurata in kilowattora. Oppure di acqua che viene fornita agli utenti in metri cubi e che viene poi destinata sotto forma di acque di scarico agli impianti di depurazione e di chiarificazione. Lo stesso vale per i segnali delle reti delle telecomunicazioni e via cavo: in questo caso si misura la velocità di trasmissione e le quantità vengono espresse perlopiù in minuti di utilizzo. In altri casi sono le persone ad essere trasferite lungo i collegamenti di una rete, come nel caso della rete dei trasporti, della rete sanitaria e della rete della formazione, nonché in alcune parti della rete postale – segnatamente nella rete degli autopostali. Le reti vengono utilizzate anche per trasferire degli oggetti, ad esempio nel trasporto merci o nella spedizione degli invii postali, misurati in base al peso o alla quantità. Queste dimensioni estremamente diverse fra loro rendono estremamente difficoltoso un confronto tra le diverse reti per quanto concerne il loro utilizzo e il grado di sfruttamento. Di seguito cercheremo di individuare delle relazioni nell’utilizzo delle reti in Svizzera. Tutte le Plaut Economics Pagina 27 Mille e una rete reti hanno un aspetto comune: vengono utilizzate direttamente o indirettamente dalle persone. Questo utilizzo può essere più o meno regolare e inoltre in alcune reti è possibile una chiara distinzione fra utilizzo privato e utilizzo pubblico, anche se non disponiamo di dati affidabili riguardanti tale distinzione. 3.2.1 Utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione Prendiamo in esame innanzitutto l’utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione. Per poter usufruire di tali reti (energia, gas, acqua o telefonia fissa), è necessario disporre di un collegamento. Ogni utente deve essere collegato per avere accesso alla rete: si tratta del collegamento domestico. Nel caso della telefonia mobile, pur non essendoci delle linee fisiche, è comunque necessario sottoscrivere un contratto di utilizzo con un operatore per poter avere accesso alla rete. La tabella 7 presenta una panoramica sull’utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione, per persona al giorno, nonché la ripartizione fra utilizzo privato e utilizzo pubblico. Nel 2005 in Svizzera attraverso le reti di approvvigionamento energetico sono stati trasportati complessivamente 57'330 GWh di energia elettrica e 30'228 GWh di gas, di cui circa un terzo è stato utilizzato dall’industria e dall’artigianato. I nuclei familiari utilizzano circa il 30% dell’energia elettrica e il 40% del gas, impiegato perlopiù per il riscaldamento. Per ricavare il grado di utilizzo di una rete energetica, si fa riferimento allo sfruttamento massimo. Complessivamente la rete di erogazione dell’energia elettrica viene sfruttata per circa 5'700 delle 8’760 ore totali di un anno. Plaut Economics Pagina 28 Mille e una rete tabella 7 Utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione Utilizzo per persona al giorno Struttura degli utenti 6.5 kWh/nucleo familiare Nuclei familiari 30% Commercio/industria 30% Servizi 17% Trasporti 32% Nuclei familiari 40% Industria 30% Servizi/agricoltura 30% Nuclei familiari/commercio 63% Industria 17% Fontane/utilizzo privato/aziende fornitrici d’acqua/perdite 20% Numero di collegamenti 3.94 mio Numero di clienti 6.2 mio Reti di approvvigionamento Energia elettrica Gas Acqua 22 kWh a) 70 l Reti di comunicazione Rete fissa 13.4 min. Rete mobile 2.4 min. Quota di clienti Prepaid 40% Internet Il 45% la utilizza quasi quotidianamente b) Nuclei familiari con collegamento Internet 70% Via cavo 165 min/persona c) Nuclei familiari con collegamento via cavo 90% a) Stima: il 70% dei nuclei familiari dispone di un allacciamento alla rete del gas; un nucleo familiare medio in Svizzera è composto da 2.3 persone. b) Indicatori sull’utilizzo di internet (UFS, 2005e). c) UFS: indici sui media (UFS, 2006). Si possono evidenziare delle interdipendenze tra la rete energetica e le altre reti: è il caso ad es. delle ferrovie. Circa il 32% di tutta l’energia elettrica consumata è da imputare alla rete dei trasporti ed è quindi destinata indirettamente al trasporto di persone o merci da un luogo ad un altro. Inoltre la rete dell’energia elettrica viene utilizzata, sia dai privati che dalle aziende, per il funzionamento di apparecchi che consentono l’utilizzo dei servizi della rete di comunicazione: pensiamo in particolare agli apparecchi telefonici. In linea di principio ogni persona residente in Svizzera dispone di un accesso alla rete telefonica attraverso un collegamento di rete fissa e/o un contratto con un operatore di telefonia mobile. Plaut Economics Pagina 29 Mille e una rete Nel 2004 in Svizzera gli oltre 7.45 mio. di abitanti potevano contare su 3.94 mio. di collegamenti di rete fissa. Diversamente dal settore della telefonia fissa, in cui sono trascorsi decenni prima che ogni nucleo familiare avesse un collegamento telefonico, la rete di telefonia mobile si sta sviluppando molto rapidamente. Attualmente sono già 6.2 mio. i clienti che utilizzano la telefonia mobile, di cui il 40% non ha sottoscritto un contratto con un operatore (clienti prepaid). Ogni anno sulla rete fissa si svolgono 20 mrd. di minuti di conversazione, dalla rete mobile 5.41 mrd. di minuti. La durata media di una telefonata sulla rete fissa è di 3.4 minuti; circa il 55% in più di una chiamata sulla rete mobile. In Svizzera ogni giorno l’utente medio sta al telefono 13.6 minuti sulla rete fissa e 2.4 minuti sulla rete mobile. Anche Internet viene utilizzato ogni giorno da un numero sempre maggiore di persone. Secondo i dati rilevati dall’Ufficio federale di statistica sull’utilizzo di Internet (UFS, 2005e), il 45% degli utenti utilizza Internet frequentemente. Complessivamente circa il 70% dei nuclei familiari è connesso con un computer a Internet. Quasi il 100% dei nuclei familiari dispone del DSL e oltre il 90% dei nuclei familiari svizzeri riceve i segnali televisivi attraverso la rete via cavo. Ogni giorno si guarda la televisione per 165 minuti: molto più tempo di quello passato al telefono. Per quanto riguarda la fruizione televisiva si possono evidenziare delle differenze regionali. Gli abitanti della Svizzera romanda e del Ticino guardano la TV circa 20 minuti di più. Sempre più collegamenti via cavo sono anche compatibili con Internet (80%). In futuro pertanto questa rete verrà utilizzata anche per usufruire di altri servizi, il che evidenzia nuovamente le relazioni di sostituzione tra le varie reti di comunicazione. 3.2.2 Utilizzo della rete dei trasporti e della rete postale L’utilizzo della rete dei trasporti e della rete postale è di tipo diverso rispetto all’utilizzo delle reti di approvvigionamento e di comunicazione appena descritte. Gli utenti infatti non sottoscrivono un contratto di utilizzo o di accesso tramite una linea. Inoltre la rete dei trasporti, la rete sanitaria e la rete della formazione non vengono necessariamente utilizzate quotidianamente. Ciò riguarda più da vicino la rete postale: è vero che non ci rechiamo quotidianamente in posta, ma quasi tutti i giorni riceviamo della corrispondenza. Pertanto l’utilizzo e lo sfruttamento di queste reti si può descrivere attraverso dimensioni diverse rispetto a quelle adottate per le precedenti reti. Nelle seguenti tabelle sono riportati alcuni dati relativi all’utilizzo della rete dei trasporti e della rete postale (tabella 8). Per l’utilizzo di queste reti vengono applicate tasse individuali sotto forma di biglietti. La rete dei trasporti viene utilizzata per il trasferimento di persone e merci: la maggior parte dei trasferimenti avvengono sfruttando la rete stradale. Ogni giorno 22 mio. di persone in Svizzera utilizzano un autopostale o un bus. 272 mio. sono i chilometri-persona percorsi sulle strade, un valore molto più elevato rispetto alla ferrovia. Per persona al giorno Plaut Economics Pagina 30 Mille e una rete risultano quasi 38 km contro i 6 chilometri persona percorsi dai treni. Anche il traffico merci si svolge perlopiù su strada: 41 mio. di tonnellate-chilometri al giorno. Da notare tuttavia come il trasporto su strada riguardi prevalentemente distanze più brevi: i servizi di trasporto merci espressi in tonnellate-chilometri su ferrovia e su strada sono dunque comparabili. Date le dimensioni del nostro Paese, la rete del traffico aereo gioca un ruolo piuttosto limitato per quanto riguarda i trasporti nazionali. tabella 8 Utilizzo della rete dei trasporti e della rete postale Utilizzo al giorno (complessivo) Rete dei trasporti a) Persone / chilometri-persona (mio.) Tonnellate / tonnellate-chilometri (mio.) Strade 22 / 272 0.9 / 41 Ferrovie 1.6 / 43 0.2 / 32 Traffico aereo 0.1 / 51 0.8 / 1.5 0.03 / - - Utenti AutoPostale 300´000 Chilometri-persona 5 mio. Numero di pacchi (incl. concorrenti) Oltre 550´000 Numero delle lettere 15 mio. Numero dei pagamenti e dei versamenti su carta Poco più di 1 mio. Utenti di ogni ufficio postale al giorno 220 Acqua Rete postale a) Dati b) Dati b) 2004, UFS, LITRA, stime proprie 2004, DATEC (2006). Nel trasporto pubblico gli autopostali rappresentano un’importante rete capillare, presente sia negli agglomerati che nelle zone in cui la rete dei trasporti pubblici è meno fitta. Per quanto riguarda l’utilizzo, in linea di principio anche nel caso della rete degli autopostali possiamo ricavare gli stessi indici come per la rete dei trasporti. Ogni anno circa 105 mio. di persone si spostano sui 2'029 autopostali, percorrendo una rete lunga circa 10'000 km: la media giornaliera è di quasi 300'000 persone. Se confrontato con il numero di persone che utilizzano ogni giorno il treno, la percentuale è pari al 20%. Complessivamente risultano 1.82 mrd. di chilometri-persona all’anno, pari a circa 5 mio. al giorno; in altri termini un utente di autopostali percorre mediamente al giorno circa 17 km. Considerando che un autopostale in media è occupato da 20 persone, ogni giorno il veicolo percorre circa 120 km; ipotizzando 15 passeggeri, il percorso medio giornaliero sarebbe di circa 160 km. I Plaut Economics Pagina 31 Mille e una rete 94 mio. di chilometri-persona percorsi ogni anno basterebbero per circumnavigare la terra per oltre sei volte in un giorno. In Svizzera la rete della posta-pacchi e della posta-lettere può essere utilizzata nei circa 2'550 uffici postali. Questi uffici vengono visitati ogni giorno oltre mezzo milione di volte, pari a 220 utenti per ogni ufficio postale. O in altri termini: ogni 10'000 abitanti vi sono 3.4 uffici postali a disposizione. Nella rete della posta-pacchi, totalmente liberalizzata dal 2004, vengono recapitati in media oltre 550'000 pacchi al giorno. Oltre il 97% di questi invii sono consegnati al destinatario entro un giorno dall’impostazione. A differenza della rete della posta-pacchi, interamente liberalizzata, nella rete della posta-lettere, liberalizzata solo parzialmente, vengono elaborate mediamente circa 15 milioni di lettere ogni giorno, pari ad oltre due lettere per ogni abitante. Nel 97.7% dei casi le lettere della Posta A vengono recapitate un giorno dopo l’impostazione, mentre le lettere della Posta B nel 98.2% dei casi entro tre giorni (cfr. DATEC, 2006). Da alcuni anni il numero delle lettere indirizzate è in costante diminuzione. Per quanto riguarda i volumi, sia nel caso della posta-pacchi che della posta-lettere, circa 4/5 degli invii sono indirizzati a clienti commerciali. 3.2.3 Utilizzo della rete sanitaria e della rete della formazione La rete sanitaria e la rete della formazione (Tabella 9) di differenziano dalla rete dei trasporti e dalla rete postale, oltre che per la diversa frequenza di utilizzo, anche per la modalità di finanziamento, il che determina un diverso comportamento nella domanda e nell’utilizzo. La rete sanitaria e la rete della formazione vengono finanziate attraverso contributi assicurativi e/o sovvenzioni statali e per il loro utilizzo non viene direttamente applicata una tassa. Nel settore sanitario l’utilizzo si concentra nei nodi e in misura minore lungo i collegamenti. Tali nodi sono costituiti dalle visite mediche, dalle degenze ospedaliere, nonché dalla frequenza nella vendita di medicamenti da parte delle farmacie e dalla quantità delle confezioni vendute. In base ad un sondaggio dell’UFS (2005a), in Svizzera il 65% della popolazione negli ultimi 12 mesi si è recata da un medico generico, pari a 2.3 volte a persona. Il 29% ha richiesto il consulto di uno specialista (ginecologi esclusi) e l’11% è stato curato in ospedale. Il 62% degli interpellati si sono rivolti ad un dentista. Complessivamente gli svizzeri si recano in un ambulatorio medico per oltre 50 mio. di volte all’anno. Ogni medico fornisce in media all’anno fra i 3'000 e i 7’000 consulti; nel caso dei medici che erogano i servizi di base, i consulti sono circa 5'500, comprese le visite a domicilio. Nell’utilizzo della rete sanitaria la Svizzera presenta forti differenze a livello regionale. Innanzitutto nella durata media di un consulto medico: nella Svizzera tedesca è di 13.5 minuti, mentre nella Svizzera romanda è di 20.9 minuti. La durata media di un consulto medico in Svizzera è pari a 16 minuti (Bahrs, 2003). Plaut Economics Pagina 32 Mille e una rete Tabella 9 Utilizzo della rete sanitaria e della rete della formazione Utilizzo per persona all’anno Quota di persone che non l’hanno utilizzata negli ultimi 12 Medico generico 2.3 35% Specialista 1.0 71% Ospedale 0.2 89% Dentista 1.2 38% Farmacia 0.8 61% Sistema della formazione b) Numero di persone Quota offerte private Scuola materna Scuola dell’obbligo Scuola superiore 156'157 810'315 312'851 7.8% 3.1% 5.6% Studi universitari 200'777 6.3% Perfezionamento 1'900’000 - Sistema sanitario a) a) UFS b) UFS (2005, 2006a, 2006b) (2005d) Oltre a circa 10’000 studi medici, in Svizzera vi sono 345 ospedali con circa 47'600 letti, pari a un letto d’ospedale ogni 155 abitanti. Mediamente all’anno ogni persona viene ricoverata 0.2 volte in ospedale, quindi una volta ogni 5 anni. Nel 2005 sono stati curati 932’000 pazienti negli ospedali dei servizi centrali e di base, con uno sfruttamento dei letti di circa l’85%. 143 casi su 1'000 abitanti sono stati curati negli ospedali del servizio di base e 36 casi su 1'000 abitanti in cliniche specialistiche (psichiatria, riabilitazione). Complessivamente il numero dei giorni di ricovero in tutti gli ospedali è di oltre 14 mio., per una durata media del ricovero di 9.6 giorni per paziente. Nel 2004 la spesa per ogni abitante destinata alle cure ambulatoriali e ai ricoveri ospedalieri, incl. le strutture sanitarie sociali, è stata di quasi 5’800 CHF (UFS, 2006c). Ad eccezione della rete Galenica, presente su tutto il territorio, le farmacie sono attive a livello locale. Il 29.3% degli interpellati ha acquistato medicinali in una farmacia. Anche per quanto riguarda il consumo di medicinali, vale a dire la quantità di farmaci acquistata nella rete delle farmacie, si registrano delle differenze tra le diverse aree linguistiche svizzere. Secondo l’UFS (2005a) il 7.2% degli svizzeri tedeschi, il 12.1% degli svizzeri romandi e il 10.9% degli svizzeri di lingua italiana hanno assunto un antidolorifico almeno una volta a settimana. La spesa per l’acquisto di medicinali è simile alla spesa destinata alla telefonia: tra l’1.6 e l’1.7% del budget familiare (Interpharma 2005a). Complessivamente ogni farmacia o medico che prescrive in modo diretto consegna all’anno circa 25'000 confezioni di medicinali, per una cifra complessiva di circa 135.4 mio. di confezioni. Se includiamo Plaut Economics Pagina 33 Mille e una rete anche gli ospedali e le drogherie la cifra sale a 171 mio. di confezioni, per un valore di 4'194 mio. di CHF. Su 7’461’700 abitanti mediamente ogni persona richiede ogni anno 23 confezioni soggette all’obbligo di ricetta per un valore di 562 CHF (Interpharma, 2005a). Anche l’utilizzo della rete della formazione si differenzia da quello delle reti basate su linee, e ciò si ripercuote anche sul suo utilizzo concreto. Se una persona usufruisce attivamente della rete della formazione, ne ricaverà un’utilità nel lungo periodo sotto forma di maggior livello di formazione. Attualmente in Svizzera ci sono circa 1.5 mio. di scolari e studenti, pari al 20% della popolazione che usufruisce dei servizi di formazione. Un numero ancora maggiore di adulti, circa 1.9 mio., un quarto della popolazione svizzera, frequenta corsi di perfezionamento, per un totale annuo complessivo di 123 mio. di ore. Questo valore corrispondente a quasi 65 ore all’anno per ogni persona in formazione, più di un’ora a settimana. 3.3 In che modo sono organizzate le infrastrutture di rete? Un ulteriore aspetto legato al mandato per l’erogazione del servizio di base delle reti analizzate e al conseguente influsso politico sulla struttura delle reti, attualmente oggetto di numerose discussioni, riguarda i possibili effetti sinergici. Ad esempio ci si chiede se avrebbe senso riunire funzioni simili di reti diverse in un’unica rete. Pensiamo ad esempio a collegamenti gestiti in modo parallelo (strade e ferrovie) o nodi creati in modo parallelo (ospedali, uffici postali). Dal profilo delle dimensioni delle reti definite politicamente, quest’idea potrebbe essere interessante. Ci si deve tuttavia interrogare sugli effetti sinergici, una questione che va posta a diversi livelli. In particolare vanno considerati i seguenti aspetti: 1. innanzitutto le dimensioni ottimali di una rete: in questo ambito si potrebbero ottenere notevoli vantaggi se, ad esempio, anziché 26 reti di approvvigionamento venisse gestita una sola rete organizzata a livello nazionale (cfr. paragrafo 3.3.1). 2. Altrettanto importante per la valutazione della forma organizzativa è l’analisi dei possibili vantaggi derivanti dal raggruppamento. Si tratta in questo caso di valutare le possibili sinergie derivanti dalla gestione di diverse reti da parte di un unico operatore (si veda anche il paragrafo 3.3.1). 3. Infine è importante chiedersi in che misura può essere utile separare la rete dall’esercizio. In questo senso si parla di integrazione o disintegrazione verticale delle reti (paragrafo 3.3.2). Plaut Economics Pagina 34 Mille e una rete 3.3.1 Integrazione/disintegrazione orizzontale delle reti Dimensione geografica – realizzazione di economie di scala Nella valutazione delle dimensioni ottimali di una rete vanno presi in considerazione aspetti legati all’offerta e alla domanda, come pure la presenza di eventuali barriere per l’ingresso sul mercato. A seconda della rete, i fattori rilevanti possono essere diversi. Dal punto di vista del gestore dell’infrastruttura, ai fini della valutazione delle dimensioni ottimali è importante considerare l’andamento dei costi. Se ad esempio i costi medi sono in diminuzione, sarebbe ragionevole che il relativo mercato venisse coperto da un offerente. Stabilire le dimensioni geografiche di una rete a partire dalle quali i costi medi risultano costanti o in aumento, in modo da sfruttare le economie di scala, rappresenta una valutazione da condurre singolarmente in modo empirico. Da alcuni studi sul settore dell’energia elettrica emerge ad esempio che non è possibile realizzare economie di scala oppure che tali economie di scala sono attuabili solamente dai gestori di reti di piccole dimensioni. Nel caso della Svizzera, uno studio del 2001 (Filippini und Wild, 2001) giunge alla conclusione che per realizzare economie di scala un fornitore di energia non dovrebbe superare i 100'000 consumatori. Se prendiamo in esame i circa 900 fornitori di energia presenti in Svizzera, vediamo come buona parte di questi non raggiunge tale massa critica. Anche nel settore sanitario – in particolare per quanto riguarda gli ospedali – numerosi studi individuano un grande potenziale di riduzione dei costi se il sistema ospedaliero non fosse organizzato secondo il principio territoriale cantonale. Ad esempio De Wolff (2002), basandosi su valori esperienziali internazionali, conclude che al posto degli attuali 165 ospedali generali, sarebbero sufficienti da 40 a 50 ospedali con 250 - 600 letti per malati gravi ciascuno. Con una distribuzione ottimale di questi ospedali sul territorio nazionale, avremmo un tempo medio di percorrenza di 35 minuti. Nessun paziente dovrebbe prevedere un tempo di percorrenza superiore a 60 minuti. Grazie a questa concentrazione non solo si aumenterebbe l’efficienza; da ricerche internazionali emerge come in un ospedale un maggior numero di casi accrescerebbe anche la qualità – in rapporto al tasso di mortalità (Luft et al. 1979 e 1980; Hughes et al. 1987). Spesso il principio territoriale cantonale porta a eccedenze di capacità a livello regionale, poiché i Cantoni non raggiungono la massa critica derivante da una gestione economica dell’infrastruttura. A seguito di questa circostanza in molti piccoli ospedali viene allungata la durata del trattamento per poter sfruttare meglio i costi fissi. Da una ricerca sul potenziale di aumento dell’efficienza condotta negli ospedali svizzeri (UFS, 2005f), emerge che riducendo di un giorno la durata media di un ricovero ospedaliero si potrebbero abbassare i costi complessivi di un ospedale del 4%. Anche nella rete dei trasporti si discute della possibilità di un aumento dell’efficienza attraverso il raggruppamento di diverse reti. Nel dicembre 2003 il Consiglio federale si è Plaut Economics Pagina 35 Mille e una rete espresso a favore di un’ulteriore riduzione del numero delle società ferroviarie in base allo scenario «SBB+X». In futuro oltre alle FFS dovrebbero rimanere solo 2-3 ferrovie nella rete a scartamento normale. I diversi lavori empirici mostrano come un’infrastruttura di rete matura celi talvolta un grande potenziale in termini di aumento dell’efficienza. Ad esempio i costi potrebbero indubbiamente essere ridotti se per le cure mediche ambulatoriali le reti dei medici condividessero maggiormente l’infrastruttura, se le linee degli autopostali non venissero appaltate singolarmente, ma come sistema o se infine gli istituti di formazione terziaria si specializzassero come le università. Oltre agli aspetti legati all’offerta nelle economie di scala, nella valutazione delle dimensioni ottimali di una rete vanno presi in considerazione anche fattori riguardanti la domanda e aspetti relativi alla qualità. In particolare di fronte a preferenze dei clienti molto diversificate nelle varie regioni, i gestori locali sono maggiormente in grado di soddisfarle rispetto a quanto non potrebbe fare un gestore attivo a livello nazionale. A loro volta le diversità nelle preferenze dipendono spesso dalla complessità dei prodotti. Ad esempio le richieste verso le reti di approvvigionamento e smaltimento in Svizzera risultano più uniformi di quanto non siano le preferenze riguardanti i servizi di telecomunicazione o le offerte del settore sanitario e della formazione. Un ultimo fattore che può influenzare la determinazione delle dimensioni ottimali di una rete è costituito dalle barriere per l’ingresso sul mercato e dalle condizioni quadro stabilite dalla politica. Nelle reti che a causa dei costi medi in diminuzione legati a minori investimenti, come ad esempio i gestori delle reti energetiche, necessitano di una regolamentazione, le dimensioni ottimali possono essere influenzate appunto dalle disposizioni emanate dalle autorità di regolazione. Ma anche nel caso delle reti caratterizzate da una pianificazione statale, come la rete sanitaria, le dimensioni ottimali non si ricavano da analisi condotte sull’offerta e sulla domanda, ma in base a decisioni politiche. Lo dimostra la discussione attualmente in corso nel nostro Paese sulla medicina di alto livello. Dimensione organizzativa – sfruttamento dei vantaggi legati al raggruppamento Oltre alle dimensioni ottimali di una rete, un’altra questione ricorrente concerne la possibilità di creare effetti sinergici affidando in gestione diverse reti ad un solo fornitore. Anche in questo caso è opportuno includere nella nostra riflessione aspetti riguardanti l’offerta e la domanda, nonché altre condizioni quadro politiche e strutturali. Per quanto riguarda l’offerta, i vantaggi derivanti dal raggruppamento riguardano principalmente la costruzione e la manutenzione delle reti. Quanto più simili sono i requisiti tecnici relativi alla manutenzione, e quindi maggiore la possibilità di utilizzare infrastrutture comuni, tanto più probabili saranno gli effetti sinergici. Non sorprende il fatto che proprio nel caso delle infrastrutture basate su linee, come quelle riguardanti l’erogazione di energia Plaut Economics Pagina 36 Mille e una rete elettrica, acqua e telecomunicazioni, il mercato sia caratterizzato da operatori che gestiscono tutte le reti. Le aziende cittadine di Zug, Sierre, ecc. forniscono agli utenti energia elettrica, gas, acqua, segnale RTV, collegamento Internet e telefonia da un unico operatore. Tutti questi prodotti si basano su reti gestite in gran parte sulle stesse linee cittadine. In questo senso, in riferimento ai requisiti infrastrutturali, si può parlare di vantaggi derivanti dal raggruppamento. A ciò si aggiunge che nella manutenzione, in particolare delle reti di approvvigionamento, i requisiti tecnologici da gestire sono simili e che anche per quanto riguarda la regolamentazione delle reti soggette in passato al regime monopolistico entrano in gioco questioni simili. È in questo contesto che va vista anche la creazione della Bundesnetzagentur (BNetzA) in Germania: si tratta di un’autorità di regolazione responsabile per l’elettricità, il gas, le telecomunicazioni, la Posta e le ferrovie. Grazie ad una regolamentazione coerente di tutte queste reti a livello nazionale da parte di un’unica autorità, è possibile sfruttare i vantaggi derivanti dal raggruppamento anche a livello di regolamentazione. Oltre che i vantaggi legati al raggruppamento a livello di costruzioni e di manutenzione delle reti, sono sempre più rilevanti i vantaggi derivanti dall’utilizzo comune delle infrastrutture. Ad esempio nella California del sud la Nethercomm intende utilizzare le condutture del gas per portare l’accesso Internet ai nuclei familiari; grazie a questa tecnologia si possono raggiungere velocità di trasmissione fino a 100 Megabit. Nel settore dei trasporti, le FFS stanno sostituendo le tratte ferroviarie meno redditizie con dei servizi di autobus. Le reti di comunicazione vengono utilizzate per il traffico dei pagamenti o per garantire il servizio di emergenza. Numerose sono le possibilità di combinazione nel caso delle reti composte essenzialmente da nodi. La rete degli uffici postali, la rete sanitaria e della formazione, come pure la rete del commercio al dettaglio o la rete di filiali delle banche si caratterizzano per un tipo di erogazione capillare e parallela. Se le diverse reti potessero essere combinate, a seconda della situazione, si ridurrebbero i doppioni risultanti da queste presenze parallele e nel contempo si creerebbero dei vantaggi derivanti dal raggruppamento. Anche per quanto riguarda i vantaggi derivanti dal raggruppamento, al potenziale di aumento dell’efficienza legato all’offerta si contrappongono vantaggi e svantaggi legati alla domanda. Ad esempio, a seconda della preferenza del cliente, l’offerta «da un unico operatore» viene valutata positivamente. Dall’altra parte esiste il rischio che, con lo sfruttamento da parte del gestore dei vantaggi derivanti dal raggruppamento, non vengano presi in sufficiente considerazione elementi quali le differenze tra le infrastrutture riguardanti l’immagine, il marketing o le dinamiche di mercato. In questo caso le offerte sarebbero caratterizzate da una minore vicinanza al cliente rispetto alle soluzioni separate. In questo contesto, nelle reti della formazione, sanitaria e postale, risulta particolarmente importante la garanzia di un approvvigionamento di base capillare. Plaut Economics Pagina 37 Mille e una rete In che misura sia possibile sfruttare dei vantaggi derivanti dal raggruppamento dipende anche dalla situazione della concorrenza e dal mandato di erogazione del servizio di base nelle rispettive reti. Nell’ambito delle «aziende riunite trasversalmente», la crescente concorrenza gioca un importante ruolo. Ad esempio i gestori indipendenti del settore dell’energia elettrica sfrutteranno sempre di più le possibilità di ingresso sul mercato a livello locale. I contratti di concessione fra i Comuni e le locali aziende di erogazione e i conseguenti diritti di approvvigionamento e di passaggio sinora tollerati violano la legge sui cartelli. In futuro le «aziende cittadine» potranno vendere i propri prodotti solo se saranno competitive. Le reti diventeranno delle piazze mercato e i loro proprietari comunali saranno costretti a familiarizzare con le regole e i rischi della concorrenza. Ad esempio nel settore della raccolta dei rifiuti l’assegnazione degli appalti su concorso potrebbe diventare norma e anche nell’approvvigionamento idrico si discute la possibilità di un’apertura del mercato. Anche nei vantaggi derivanti dal raggruppamento tra le reti sanitaria, della formazione, del commercio al dettaglio, postale e altre, vanno presi in considerazione aspetti legati alla domanda. Le preferenze dei clienti si differenziano in relazione alla distribuzione geografica delle reti, la questione dell’approvvigionamento di base gioca un ruolo diverso o si possono rilevare diversi livelli di concorrenza. Per garantire un’erogazione dei servizi il più efficiente possibile, sono necessarie combinazioni flessibili tra queste reti. 3.3.2 Integrazione/disintegrazione verticale delle reti 3 Oltre alla valutazione dell’estensione ottimale di una rete e all’analisi di possibili sinergie derivanti dal raggruppamento delle reti, per individuare la forma organizzativa ideale bisogna considerare anche l’integrazione o la disintegrazione verticale delle reti e del relativo esercizio. Spesso le industrie basate sulle reti si suddividono in rete ed esercizio. A loro volta anche i servizi basati sulle reti sono costituiti in gran parte da configurazione ed esercizio. Ad esempio la rete infrastrutturale delle telecomunicazioni è composta da installazioni per la trasmissione di Bits. L’infrastruttura (doppini, cavi coassiali, fibre ottiche, media di trasmissione senza fili) necessita di elementi di sicurezza e di gestione (sovrastrutture) affinché non rimanga «materia morta». Gli elementi della rete, terrestri e non, di diversi gestori e di diverse tecnologie attraverso l’interconnessione tra reti formano una rete globale di base. Su quest’ultima avviene il trasporto di parole e immagini che vengono trasmesse nelle reti applicative in forma adeguata e tra i relativi partner. Anche le reti applicative di diversi gestori e diverse tecnologie sono collegate orizzontalmente e verticalmente attraverso un’interconnessione fra reti e talvolta sono legate da rapporti di 3 Cfr. anche Saurer et al. (2002). Plaut Economics Pagina 38 Mille e una rete complementarietà e sostituzione: ogni gestore cerca di portare delle applicazioni nella propria rete (acquisire cioè clienti che attraverso la propria rete telefonano, trasferiscono dati, gestiscono «piattaforme B2B» («Business-to-Business»), hanno accesso a Internet, ecc.). In questo caso le diverse applicazioni vengono richieste dai clienti solamente se permettono di raggiungere anche gli utenti di altri gestori e altre tecnologie. Anche nel traffico su strada e su ferrovia, nel traffico aereo e nel settore postale si possono distinguere reti infrastrutturali, reti applicative (tipi di trasporto, densità, portata, orari e piani di volo, catene logistiche) e applicazioni. E come nel caso delle telecomunicazioni, la rete e le reti applicative di diversi gestori e di diverse tecnologie in questi settori possono essere legate contemporaneamente da rapporti di complementarietà e sostituzione. In riferimento all’integrazione o disintegrazione verticale è rilevante il rischio di un fallimento del mercato a causa di sovvenzioni trasversali e quindi di una distorsione della concorrenza nei settori affini. La necessità di una separazione dipende quindi dall’intensità della concorrenza e dal settore a cui appartiene una rete. Nel settore delle telecomunicazioni, in cui si è già verificata una totale apertura del mercato, la questione viene affrontata in modo differenziato in riferimento alle reti di base e le reti applicative. Negli altri settori semplicemente ci si esprime contro o a favore della «separazione fra rete ed esercizio»; una posizione non adeguata, in quanto troppo semplicistica. Nel settore delle telecomunicazioni la discussione relativa al potere del mercato si concentra sulla rete di collegamento utenti. Per contro le FFS hanno finora impedito la scissione della rete ferroviaria o di sue parti, sostenendo che una tale separazione diminuirebbe il coordinamento fra rete ed esercizio, causando delle inefficienze. Tuttavia la discussione nella UE e in Germania dimostra che per ora all’interno del processo politico di formazione dell’opinione pubblica non è stata data una risposta definitiva a questa controversa questione. Nel settore dell’energia elettrica si sta imponendo l’opinione secondo cui tutte le reti devono essere separate dalla produzione e dalla distribuzione, affinché in questi due settori di mercato si possa sviluppare la concorrenza. Una separazione di parti di un’azienda integrata attraverso reti ed esercizio oppure una regolamentazione che produca l’effetto di una separazione, è necessaria e ragionevole per motivi di efficienza se le parti dell’azienda in questione rappresentano «importanti infrastrutture», alle quali un concorrente deve poter accedere per essere in grado di fornire un servizio ai clienti. Come già accennato, si tratta in questo caso di settori caratterizzati da costi medi in diminuzione combinati con un crollo dei costi. Nel settore del trasporto su strada nella rete di base o perlomeno nelle parti non totalmente sfruttate potrebbero esserci delle «infrastrutture sostanziali»; per contro nell’offerta di reti applicative e applicazioni su strada con molta probabilità non vi sono settori di questo tipo. Anche nel traffico ferroviario l’intera rete di base non dovrebbe essere caratterizzata dalla cosiddetta «strozzatura Plaut Economics Pagina 39 Mille e una rete monopolistica», dato che le parti sovraccariche devono essere duplicate; nell’offerta delle reti applicative del traffico regolare (come ad es. i trasporti negli agglomerati) possono esserci eventualmente delle «importanti infrastrutture»; nel traffico ferroviario svizzero vi sono praticamente in tutti i settori delle «strozzature istituzionali». Nel traffico aereo, ad eccezione della sicurezza di volo, pur non essendoci «importanti infrastrutture» tecnicoeconomiche nella rete di base, vi sono restrizioni istituzionali che producono lo stesso effetto (ad esempio attualmente è quasi impossibile ampliare le capacità aeroportuali in base alle esigenze); nell’offerta delle reti applicative (traffico aereo regolare) si possono rilevare delle «strozzature monopolistiche» solamente sulle rotte poco frequentate. Nel settore postale le reti di base vengono gestite anche da privati: ciò dimostra che non si tratta di «importanti infrastrutture»; è probabile invece che ve ne siano nell’offerta di reti applicative o applicazioni nelle zone scarsamente popolate. Le strutture di trasmissione e distribuzione dell’elettricità sono indubbiamente «importanti infrastrutture», altrettanto evidente il fatto che nella produzione e nella distribuzione di energia elettrica non ve ne siano. Attualmente nel settore delle telecomunicazioni, a seguito della grande evoluzione tecnologica e del forte dinamismo economico, non esistono più delle «importanti infrastrutture» stabili o durature, se non in alcune parti delle reti locali di campagna. 3.3.3 Le reti del futuro Le infrastrutture di rete così come oggi le conosciamo in Svizzera costituiscono delle strutture che si sono sviluppate nel tempo. L’accento posto sull’approvvigionamento di base, le riflessioni di carattere regionale e legate alla politica della distribuzione, nonché il principio territoriale ampiamente diffuso nei cantoni, hanno generato all’interno di molte reti doppioni e eccedenze in termini di capacità. Finora non è mai stato dato grande peso all’efficienza delle reti; tuttavia, con la crescente pressione verso la liberalizzazione, almeno parziale, delle reti che erogano i servizi dell’approvvigionamento di base e con il rapido sviluppo tecnologico è cresciuta anche l’esigenza di individuare l’organizzazione ottimale di una rete. È indiscusso il fatto che molte reti nascondano un potenziale sinergico legato ad un’organizzazione di piccole dimensioni. Da alcuni studi emerge ad esempio che le dimensioni medie delle società di erogazione di corrente elettrica risultano troppo piccole, che vi è un’offerta eccessiva di ospedali e che anche l’organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria potrebbe risultare più efficiente in presenza di un numero minore di gestori. Un ulteriore potenziale sinergico potrebbe emergere dal raggruppamento delle reti gestite in modo parallelo. Nel nostro Paese ad esempio, la maggioranza delle destinazioni sono raggiungibili sia in treno che attraverso la rete stradale. Per telefonare si può ricorrere alla rete fissa, via cavo o alla telefonia mobile; anche le condutture dell’energia elettrica e del gas presentano spesso una struttura parallela. In che misura queste reti dalle funzioni simili Plaut Economics Pagina 40 Mille e una rete potrebbero essere fuse in un’unica rete dipende dalle condizioni tecniche, dalla intercambiabilità dei servizi erogati attraverso tali reti e dalle restrizioni in termini di capacità. Per quanto riguarda le condizioni tecniche possiamo citare ad esempio le reti elettriche e del gas che sotto molti aspetti si possono sostituire a vicenda. In entrambi i casi viene erogata energia alla popolazione e a tal fine vengono posate delle condutture, ma a causa dell’incompatibilità tecnica le due reti non possono essere riunite. Tuttavia un recente esempio, la possibilità di diffondere senza fili il segnale internet attraverso le condutture del gas, mostra come gli sviluppi tecnologici futuri potrebbero permettere soluzioni ancora oggi impensabili. Le reti stradali e ferroviarie non presentano invece problemi per quanto riguarda le condizioni tecniche e, almeno a prima vista, sembrano essere sostituibili a vicenda. Questo vale per alcune tratte, anche se solitamente i due mezzi di trasporto sono in realtà complementari; infatti la rete stradale presenta una ramificazione capillare sconosciuta al sistema ferroviario. Inoltre in molti casi la riduzione ad una sola rete non sarebbe possibile a causa delle restrizioni in termini di capacità. In ogni caso in futuro dovrebbe consolidarsi la tendenza a sostituire i percorsi ferroviari meno utilizzati con delle linee di bus, sfruttando quindi la rete stradale. Il problema degli intasamenti ha portato anche nella rete delle comunicazioni ad una gestione parallela di determinate linee. Il quadro appena esposto riguardante le possibilità di raggruppamento dei collegamenti è in continua evoluzione. Ad esempio pochi anni fa si pensava che la tecnologia basata sull’utilizzo del rame non potesse reggere la concorrenza delle fibre ottiche e che questa rete fosse destinata a scomparire. Ma gli sviluppi tecnologici hanno seguito un andamento diverso e attualmente le due tecnologie sono in concorrenza fra loro; ciò ha favorito un aumento generalizzato della competitività e la diffusione di innovative tecnologie della comunicazione. Anche la variazione dei prezzi può influire sulla convenienza o meno del raggruppamento delle reti. Ad esempio su certe tratte il treno risulta meno conveniente di un eventuale servizio di autobus; questa situazione si capovolgerebbe a seguito di un forte aumento dei prezzi della benzina. In proposito si osserva una maggiore coerenza nella valutazione dei possibili raggruppamenti di nodi. In particolare per le reti caratterizzate prevalentemente da nodi, come la rete postale, la rete sanitaria e la rete della formazione, l’auspicato approvvigionamento capillare porta a una minore efficienza delle strutture dei nodi. Inoltre in tutti questi nodi vengono erogati dei servizi, il che facilita le possibilità di raggruppamento. In quale misura all’interno di ogni ospedale o studio medico vada integrato un ufficio postale o un istituto di formazione, non costituisce oggetto del presente studio. Tuttavia le discussioni sul raggruppamento delle reti evidenziano un elevato potenziale di risparmio in questo ambito. Se questo potenziale potrà essere sfruttato solamente attraverso la riduzione dei servizi medici di alto livello, il raggruppamento delle Plaut Economics Pagina 41 Mille e una rete scuole universitarie professionali o la riduzione degli uffici postali, oppure adottando idee più creative che producano sinergie trasversali alle reti, sarà solo il futuro a dimostrarlo. In particolare saranno gli sviluppi della tecnologia delle informazioni a rendere le reti, soprattutto quelle senza collegamenti, maggiormente intercambiabili, grazie alla minore dipendenza dai nodi fisici. La liberalizzazione nei diversi settori rappresenta inoltre un’occasione unica per ripensare la struttura delle reti (determinata finora perlopiù dal potere politico) e, grazie ai progressi tecnologici, analizzare le reti alla ricerca di potenziali sinergici. Plaut Economics Pagina 42 Mille e una rete 4 FONTI BAG (2005), Managed Care Modelle. Bestandesaufnahme 2004, Bundesamt für Gesundheit, Bern. BAG (2006), Statistik der obligatorischen Krankenversicherung 2004, Bundesamt für Gesundheit, Bern. Bahrs, O. (2003), Mein Hausarzt hat Zeit für mich – Wunsch und Wirklichkeit, GGW Gesundheit und Gesellschaft Wissenschaft 3(1), 17-23. Bakom (2003), Untersuchungsbericht «Monitoring Antennenstandorte», Biel. Barabas, A.-L., Oltvai, Z.N. 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