PROBLEMI DI FISICA AMBIENTALE CLASSE 5^ Parte 2^ ANNO 2014-15 PROF.ING. RICCARDO FANTON ISTITUTO TECNICO “S.B.BOSCARDIN” VICENZA 1 VERSIONE 01-2014 2 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO La parte più complessa delle analisi è riferita al posizionamento degli elettrodotti rispetto agli abitati. Le distanze dei cavi devono essere sufficientemente ampie da far si che il campo magnetico che arriva agli edifici sia minore di 3 mT (esposizioni continue). La formula che permette di calcolare il campo magnetico ad una data distanza dai cavi dipende da come sono costruiti i tralicci (dispensa parte IV, fig.85). Il campo magnetico in funzione della posizione dei cavi rispetto al suolo e della corrente che li percorre si ricava con la seguente formula: ๐ต๐ฅ = ๐๐ ๐ผ๐ ๐ฆ๐ − ๐ฆ ∑ [ ] 2๐ √2 (๐ฆ − ๐ฆ๐ )2 + (๐ฅ − ๐ฅ๐ )2 ๐ต๐ฆ = ๐๐ ๐ผ๐ ๐ฅ๐ − ๐ฅ ∑ [ ] 2๐ √2 (๐ฆ − ๐ฆ๐ )2 + (๐ฅ − ๐ฅ๐ )2 ๐ต = √๐ต๐ฅ2 + ๐ต๐ฆ2 Con : Ii – intensità della corrente che scorre nel cavo i-esimo. Yi – altezza rispetto al punto di calcolo del cavo i-esimo Xi – distanza orizzontale rispetto all’asse del traliccio del cavo i-esimo X – distanza orizzontale tra il centro del traliccio e il punto in cui si vuole calcolare il campo B Y – altezza rispetto al suolo del punto in cui si vuol calcolare il campo B. 101) Traliccio a singola terna – costruire la curva del campo B in funzione della distanza x dall’asse del traliccio a singola terna indicato in figura. I valori di corrente sono I= 1500 A (I1=I2=I3= 500 A) L’altezza dei tre cavi è pari a quella minima ammessa per legge: h=11.34 m , la distanza d dai due lati è simmetrica e vale d= 7.40 m. y Dati: I1=I2=I3= 500 A, d= 7.40 m, h= 11.34 m. 3 x 102) Stabilire se la situazione dell’ambulatorio rappresentata nella planimetria sottostante rispetta i limiti previsti per legge sulle D.P.A. rispetto ai cavi elettrici indicati. I tralicci sono di tipologia A1 (vedi formulario) Hanno una corrente massima di 444 A. Verificare le posizioni corrispondenti al ambulatorio (1), alla guardiola (2) e al parcheggio. Dati: I1=I2=I3=444 A 103) Un traliccio di tipo (B3a) a semplice terna e fili in rame è alto h= 7.00 m e passa ad una distanza di 6.00 m da un edificio residenziale. Dato che la D.P.A. per questa tipologia di traliccio è proprio 6.00 m si richiede una verifica del rispetto del limite Bmax< 3 ๏ญT. Il valore massimo della corrente prevista per questo traliccio è Ilim=190 A. La ditta che gestisce l’impianto ha fornito 4 i seguenti valori di corrente giornaliera: ora 8 10 12 14 16 18 20 22 0 2 4 6 Intensità [A] 175 182 150 145 175 105 95 43 45 41 42 60 104) Un traliccio di tipo (A6b) a semplice terna e fili in rame è alto h= 20.00 m e passa ad una distanza di 25.00 m da un edificio residenziale. Dato che la D.P.A. per questa tipologia di traliccio è proprio 21.00 m si richiede una verifica del rispetto del limite Bmax< 3 ๏ญT. Il valore massimo della corrente prevista per questo traliccio è Ilim=444 A. La ditta che gestisce l’impianto ha fornito i seguenti valori di corrente giornaliera: ora 8 10 12 14 16 18 20 22 0 2 4 6 Intensità [A] 345 340 312 280 286 155 100 69 81 75 88 89 105) E’ stato rilevato sperimentalmente il campo B alla base di un traliccio di tipo A6 ottenendo un valore mediano di B= 3.0 ๏ญT. Sapendo che il traliccio è alto 21 m, quanto vale la corrente massima che trasportano i suoi fili? 5 ENERGIA SOLARE TERMICA 106) Dimensionare il vaso di espansione di un impianto a pannelli solari termici che ha le seguenti caratteristiche: - Superficie totale pannelli Sc= 12.00 m2, - Volume di fluido contenuto nei pannelli Vc= 8.9 L - Volume di fluido totale nel circuito V FL= 105 L - fluido nel circuito glicole+acqua e = 0.070 - pressione iniziale di riempimento circuito p i= 1.5 bar - pressione finale nel circuito pf = 5.5 bar 107) Dimensionare il vaso di espansione del problema precedente nel caso in cui il fluido utilizzato sia acqua (e=0.045) 108) Nella tabella seguente sono indicati i valori di massima dei volumi dei vasi di espansione da utilizzare in fase di progetto per i vasi di espansione. Considerando pannelli che contengano un volume di fluido V c= 0.74 L/m2 si determinino i valori indicativi del volume di fluido totale degli impianti nei vari casi indicati. Sup. collettore pi= 1.5 bar pi= 2.5 bar m2 5.0 12 L 18 L 7.5 18 L 25 L 10 25 L 35 L 15 35 L 50 L 109) Nella figura successiva è riportato l’andamento del rendimento di un pannello in funzione della differenza di temperatura tra la piastra e l’esterno quando l’irraggiamento è G=1000 W/m2. Nelle specifiche di una ditta sono riportati i seguenti dati: Marca . Serie : Modello: Dimensioni (LxPxH): Peso a vuoto: Tip. Pannello. XXXXXXXX yyy VKF 150 V 1233 x 2033 x 80 [mm] 38 kg COLLETTORE PIANO 6 Sup. Complessiva Sup. Apertura Superficie Captante Contenuto di liquido Efficienza η0 Coeff. K1 Coeff. K2 2,51 m2 2,35 m2 2,33 m2 1,85 L 84 % 3,7 w/m2K2 0,01 w/m2K2 Calcolare il rendimento del pannello per un irraggiamento G = 1000 W/m2 e confrontarlo con il dato estrapolato dalla figura per un ๏T= 40 K. 110) Calcolare il rendimento del pannello dell’esercizio precedente in una giornata in cui l’irraggiamento medio Vale G= 420 W/m2 e il ๏T è di 32 K. 111) Si vuol valutare l’indice di prestazione energetica per la produzione di ACS di un condominio di cinque piani, con due abitazioni per piano distribuite del primo al quarto piano. Presenta le seguenti caratteristiche: Superficie utile totale Su=A=521.7 m2, numero di unità immobiliari n=8, numero medio di abitanti per unità immobiliare Np=4, fabbisogno medio giornaliero per abitazioni di tipo popolare, numero di vani alloggio Nv=4, tenore di vita medio normale, densità dell’acqua ๏ฒ=1000 kg/m3, calore specifico c=1.162 Wh/kgK, numero di giorni G=365. (l’indice di prestazione energetica per l’ACS di questo immobile valutato per la certificazione energetica, es.51 classe 4^, risultava EPacs=11kWh/m2a) 112) Si consideri il condominio i cui dati sono riportati nell’esercizio precedente e si esegua il dimensionamento di massima della superficie dei pannelli necessaria per 7 avere una copertura del 65% del fabbisogno di ACS. Vw= 640 L/d. Utilizzare pannelli a media efficienza. Stabilire inoltre il valore del nuovo EPacs. 113) Determinare il fabbisogno di ACS dell’edificio studiato negli es.111 e 112 con il metodo completo considerando che è ubicato a Vicenza. Gli altri dati sono: Superficie utile totale Su=A=521.7 m2, numero di unità immobiliari n=8, numero medio di abitanti per unità immobiliare Np=4, fabbisogno medio giornaliero per abitazioni di tipo popolare, numero di vani alloggio Nv=4, tenore di vita medio normale. 114) Determinare la radiazione media giornaliera <G> per l’edificio analizzato negli esercizi precedenti sapendo che è situato a Vicenza (latitudine 45.53°) che i pannelli hanno un angolo di tilt ๏ข=20°, che è circondato da edifici chiari, temperatura acqua fredda 10°C, temperatura piastra 45°. I pannelli hanno le seguenti caratteristiche: Ap= 2.33 m2, K1=3.7, K2=0.01๏ฌ๏ ๏จ0= 0.84. 115) Determinare il numero e la superficie di progetto dei pannelli necessari per avere una copertura del 65% della produzione di ACS dell’edificio studiato negli es. precedenti. Verificare se il Q w residuo è confrontabile con quello previsto nel calcolo di massima (es.112: Ap=11 m2, Qwres=397 kWh/a) 116) Progettare un impianto a pannelli solari termici per una villa che presenta le seguenti caratteristiche: Superficie utile totale S u=A=300 m2, numero di unità immobiliari n=1, numero medio di abitanti per unità immobiliare Np=5, fabbisogno medio giornaliero per abitazioni di tipo lusso, numero di vani alloggio Nv=10, tenore di vita medio elevato. L’edificio è situato a Padova. Si vuole coprire il 55% del fabbisogno energetico per l’A.C.S. Utilizzare un pannello con le seguenti caratteristiche: Angolo di tilt ๏ข=25°, orientamento Sud, area captante Ac=2.50 m2, contenuto di fluido (acqua+glicole) Vc=1.95 L; rendimento ottico ๏จ0= 88%, coefficienti di dispersione termica K1=3.9, K2=0.05. 117) Per l’abitazione della custode dell’Istituto Scolastico ********, situato a Voghera (distanza da Pavia < 50km), si sta attuando il dimensionamento di un impianto solare per la produzione di acqua calda igienico sanitaria, tenendo in considerazione il fatto che può essere abitata da 4 persone e che la temperatura media di immissione dell’acqua dall’acquedotto al nord è di 15 °C. L’appartamento è formato da 4 stanze, la tipologia e media e il tenore di vita è normale. L’angolo del coperto è 24° con orientamento sud-est e il terreno circostante (cortile) è pavimentato con bitume. I pannelli solari che si vogliono utilizzare hanno le seguenti caratteristiche: Superficie captante Ac=2.20 m2, contenuto di fluido (acqua) Vp=1.7 L, efficienza 8 (rendimento ottico) η0=0.85, coefficiente di dispersione K1= 4.0, coefficiente di dispersione K2=0.05. 118) Un condominio composto da 14 appartamenti situati su sette piani ha una copertura piana di 165 m2 ( 11*15 m con il lato corto esposto a sud). Si vuole progettare un impianto a pannelli solari termici che permetta di fornire il 60% dell’A.C.S. annuale. Il condominio si trova a Vicenza, gli appartamenti sono abitati mediamente da 5 persone sono di tipo medio e hanno 5 stanze; il tenore di vita è normale. Gli edifici circostanti hanno pareti chiare. I pannelli solari che si vogliono utilizzare hanno le seguenti caratteristiche: Superficie captante Ac=2.20 m2, superficie totale At=2.50 m2 (l=1.25 m, h=2.00 m) , contenuto di fluido (acqua+glicole) Vp=1.8 L, rendimento ottico ηo= 0.86, coefficienti di dispersione K1=3.85, K2=0.01. 119) Ridimensionare l’impianto per il condominio studiato nel problema precedente nel caso in l’edificio sia situato a Catania. 120) Un impianto solare termico è composto da 2 pannelli aventi le seguenti caratteristiche: area captante Ac= 1.80 m2, rendimento ottico η0=0.81, coefficienti di dispersione K1=4.0, K2=0.06, albedo 0.2. Sapendo che è associato ad un appartamento situato a Sovizzo, abitato da 5 persone, composto da 5 stanze di tipologia popolare e tenore di vita normale, che l’angolo di tilt misura 20° sud, Stabilire se soddisfa l’esigenza di coprire il 70% di fornitura dell’A.C.S. come indicato dal costruttore. MECCANICA QUANTISTICA RIEPILOGO Radiazione del corpo nero. Equazione di Stefan-Boltzmann: ๐ผ = ๐๐ 4 Equazione di Wien: ๐๐๐๐ฅ ๐ = ๐ Equazione di Rayleigh-Jeans: ๐ผ๐ = Equazione di Planck: ๐ผ๐ = ๐ = 5.67 โ 10−8 ๐ ๐2 ๐พ 4 ๐ = 2.89 โ 10−3 ๐๐พ 2๐๐๐๐ ๐4 2๐๐โ๐ โ๐ ๐4 (๐ ๐๐ −1) โ = 6.626 โ 10−34 ๐ฝ๐ 121) Un filamento di tungsteno si può approssimare come un corpo nero: esso emette una potenza P=200W ad una temperatura T=3200K: qual è la superficie radiante? 122) Il nucleo di esplosione di una bomba H raggiunge una temperatura T= 1.00.108K: quanto vale la lunghezza d’onda massima emessa? 9 123) L’intensità di energia che giunge sulla Terra dal Sole è I=1356 W/m 2.Quanto vale la potenza che arriva sulla Terra? Qual è la temperatura del sole? (distanza Terra-Sole d=1.5.1011m, raggio del sole R=6.96.108m) 124) Una stella dista d= 4.2.1017m e la sua intensità luminosa è I=12 nW/m2; il massimo di emissione si ha per λmax= 560 nm. Che temperatura ha la stella, quanta potenza emette e che raggio ha la stella? 125) Calcolare le intensità luminose prodotte da una sorgente che emette onde di lunghezza 1.20 µm ad una temperatura di 1500 K secondo la formula di RayleighJeans e secondo la formula di Planck. 126) Quando su una superficie metallica incide una radiazione luminosa di lunghezza d’onda λ= 0.625 µm gli elettroni, emessi per effetto fotoelettrico, hanno una velocità compresa tra zero e il valore massimo vmax= 2.17 105 m/s. Calcolare: a) il lavoro di estrazione Le del metallo; b) la frequenza di soglia νo ; c) la lunghezza d’onda massima λ0 che attiva il fenomeno fotoelettrico per questo metallo. (m e=9.11 10-31kg) 127) Illuminando una superficie metallica con luce verde di lunghezza d’onda λV= 546 nm, si misura un potenziale di arresto Vo= 0.70 V. Calcolare: il lavoro di estrazione Le del metallo, b) il potenziale di arresto ๐๐′ che si misurerebbe con luce gialla di lunghezza d’onda λG= 587.5 nm. 128) Il litio, il ferro e il mercurio hanno rispettivamente lavoro di estrazione L Li=2.3 eV, LFe=3.9eV e LHg=4.5 eV. Se su di essi arriva luce di lunghezza d’onda λ=0.40 µm, determinare: a) per quali metalli avviene l’effetto fotoelettrico e b) l’energia cinetica massima con cui vengono emessi i fotoelettroni in tal caso. 129) Un campione di potassio, caratterizzato da un lavoro di estrazione L K=2.21 eV, viene illuminato con luce ultravioletta di lunghezza d’onda λ= 2500 โซ e intensità I= 2.0 W/m2. Calcolare la massima energia cinetica degli elettroni emessi e, assumendo che ciascun fotone faccia emettere un elettrone, il numero di elettroni emessi per unità di area e unità di tempo. 130) Su un certo metallo che ha lavoro di estrazione pari a 1.8 eV si osserva l’effetto fotoelettrico con una radiazione luminosa. Si osserva che i fotoelettroni emessi sono arrestati con un potenziale di 3.0 V. Calcolare la lunghezza d’onda della radiazione impiegata e la lunghezza d’onda critica. 131) Una radiazione di lunghezza d’onda ๏ฌ = 400 nm incide sulla superficie di un metallo e genera l’effetto fotoelettrico. Se la potenza della radiazione incidente è P=1.00 W, calcolare la corrente massima di fotoelettroni. 10 132) Si calcoli l’energia di 3^ ionizzazione dell’atomo di litio (Z=3). (Ricordare che l’energia di 3^ ionizzazione è l’energia necessaria per togliere il terzo elettrone quello più interno) 133) Si utilizzi il modello di Bohr per calcolare l’energia di prima ionizzazione dell’atomo di litio (Z=3). 134) Un elettrone in un atomo isolato di idrogeno è eccitato in modo che l’elettrone occupi il livello corrispondente a n=30. Calcolare. a) il raggio dell’atomo, b) l’energia di legame in questa configurazione e c) la frequenza minima che deve avere un fotone 135) Calcolare la lunghezza d’onda di De Broglie di un elettrone avente energia cinetica 100 eV, 1.00 keV e 10.0 keV. 136) Calcolare l’energia cinetica in eV di un elettrone la cui lunghezza d’onda di De Broglie è pari ad 1/10 della dimensione di un atomo d= 1.0 .10-10m. 137) Calcolare la lunghezza d’onda di De Broglie di neutroni termici alla temperatura T=300 K. 138) Un fascio di elettroni di energia cinetica E=65 eV viene diffratto da un cristallo, come nel caso dei raggi X; il massimo del primo ordine viene osservato per un angolo di θ=45°; calcolare la distanza tra i cristalli. 139) Un fascio di elettroni incide nel vuoto su due fenditure parallele molto sottili rispetto alla loro distanza che vale d=0.050 µm; la figura d’interferenza è osservata su uno schermo distante L= 20 cm dal piano delle fenditure. La distanza tra due frange chiare adiacenti risulta y=0.60 mm. Calcolare la velocità v degli elettroni. 140) Un fascio di neutroni con velocità 1.00.103m/s incide su due fenditure parallele distanti tra di loro 1.00 mm; i rivelatori di particelle sono posti a 10.0 m di distanza dal piano su cui giacciono le fenditure. Calcolare la distanza y tra due punti adiacenti in cui si osservano neutroni. 141) L’indeterminazione nella posizione di un elettrone in un atomo d’idrogeno non può essere maggiore del diametro di Bohr d= 1.058.10-10 m. Calcolare: a) la minima indeterminazione โ๐ della quantità di moto dell’elettrone e b) il valore dell’energia cinetica dell’elettrone se avesse una quantità di moto p=โ๐. 142) Un granello di polvere di massa 1.0 µg, si muove con velocità v=2.0 cm/s; la sua velocità è imprecisa entro lo 0.10%. Calcolare l’incertezza sulla sua posizione. 11 143) La velocità di un protone è determinata con un’incertezza, nella direzione x, di 1.0.10-7m/s. Determinare il limite di accuratezza con cui può essere determinata la sua posizione. Rifare il calcolo nel caso in cui la particella sia un elettrone. 144) Una massa 15 g è posta in una scatola cubica di spigolo 10 cm. Si calcoli l’indeterminazione minima della quantità di moto e supponendo poi che sia p=Δp la corrispondente velocità e l’energia cinetica minima. 145) Calcolare la lunghezza d’onda emessa da un atomo d’idrogeno quando il suo elettrone passa dallo stato eccitato nell’orbitale 2s allo stato normale nell’orbitale 1s. Ripetere il calcolo per la transizione tra l’orbitale 4s all’orbitale 2s. L’ energia dello orbitale 1s è: E1s=- 13.6 eV. IMPIANTI A PANNELLI FOTOVOLTAICI 146) Calcolare la concentrazione di elettroni nella banda di conduzione del silicio (Ego=1.11 eV) alle temperature di 0°C, 30°C e 70°C. 147) Quanto vale la frequenza minima di un fotone che permette ad un elettrone nella BC del silicio di passare nella BV? APPROFONDIMENTO LA CARATTERISTICA TENSIONE-CORRENTE IN UN DIODO Dalla discussione dei precedente paragrafo si ha che, per una giunzione pn, la corrente I è espressa in funzione della tensione V dall'equazione I = I0 • (eV/๏จVT - 1) . Un valore positivo di I significa che la corrente fluisce da p a n. Il diodo è polarizzato direttamente se V è positiva, e cioè se la porzione p della giunzione è positiva rispetto alla porzione n. Il simbolo h vale uno per il germanio e approssimativamente due per il silicio. Il simbolo VT, sta per l'equivalente in volt della temperatura, ed è dato dalla ๐ VT = 11600 A temperatura ambiente (T = 300 °K), VT = 0,026 V = 26 mV. 12 L'andamento della caratteristica tensione-corrente è mostrato in figura 4a. Quando la tensione V è positiva e pari a diverse volte VT, l'unità nelle parentesi può essere trascurata. Di conseguenza, tranne che per un piccolo campo di valori prossimi all'origine, la corrente aumenta esponenzialmente con la tensione. Quando il diodo è polarizzato inversamente e |V| è pari a diverse volte VT , I ~ I0 . Perciò la corrente inversa è costante, indipendente dalla polarizzazione inversa applicata. Di conseguenza, I0 è detta corrente inversa di saturazione. Per chiarezza, la corrente I0, in figura 4. a , è stata esagerata in grandezza. Di solito, il campo delle correnti dirette in cui il diodo funziona è di molti ordini dì grandezza più grande della corrente di saturazione inversa. Allo scopo di rappresentare in modo conveniente le caratteristiche diretta e inversa, è necessario, come in figura 4. b , usare due scale di corrente differenti. La caratteristica tensione-corrente, mostrata in quella 13 figura, ha per le correnti dirette una scala in mA e per quelle inverse una scala in ๏ญA. La porzione tratteggiata della curva di figura 4. b indica che, per una tensione di polarizzazione inversa VZ, la caratteristica del diodo si discosta bruscamente e in modo marcato . A questa tensione critica si ha una forte corrente inversa e si dice che il diodo è nella regione di scarica distruttiva (breakdown), di cui si parla in seguito. La tensione di soglia Vg. In commercio si trovano diodi al silicio e al germanio, che per il progetto di circuiti presentano una serie di caratteristiche diverse. La differenza delle caratteristiche tensione-corrente è messa in rilievo in figura 5 . Ivi sono disegnate le caratteristiche dirette a temperatura ambiente di un diodo per commutazione al germanio e al silicio per usi generali, rispettivamente l'1N270 e l'1N3605. I diodi hanno limiti d'impiego di corrente comparabili. Una caratteristica notevole visibile in figura 5 è che esiste una tensione Vg di soglia al di sotto della quale la corrente è molto piccola (minore dell'1 per cento del valore massimo assunto). Per valori maggiori di Vg la corrente aumenta molto rapidamente. Dalla figura 5 si vede che Vg vale approssimativamente 0,2 V per il germanio e 0,6 V per il silicio. Si noti che il ginocchio nella caratteristica del diodo al silicio, è circa 0,4 V superiore a quello del diodo al germanio. La ragione di tale differenza si trova, in parte, nel fatto che la corrente inversa di saturazione in un diodo al germanio è normalmente più grande di quella di un diodo al silicio di pari limiti d'impiego per un fattore di circa 1000. Perciò se I0 è dell'ordine di alcuni mA per un diodo al germanio, sarà dell'ordine dei nA per un diodo al silicio. Poiché nel silicio ๏จ = 2 per piccole correnti, la corrente aumenta come eV/2VT per diversi decimi di volt e aumenta come eV/VT solo a tensioni più alte. Questa minore dipendenza iniziale dalla corrente della tensione dà ragione dell'ulteriore ritardo nella salita della caratteristica del silicio. Raddrizzatore 1 semionda Si definisce circuito raddrizzatore quello che consente il passaggio di corrente in una sola direzione. In particolare per il raddrizzatore ad una semionda lo schema circuitale e le relative forme d’onda di ingresso e di uscita sono riportate nelle figure a seguire. 14 Figura 6 Ponendo in ingresso a tale circuito una forma d’onda sinusoidale a valor medio nullo, si avrà in uscita una forma d’onda privata della componente negativa (quindi unidirezionale), a valor medio non nullo e con la caratteristica di essere in ritardo rispetto all’inizio della forma d’onda di ingresso ed in anticipo rispetto alla fine. Questo comportamento è dovuto al diodo che consente il passaggio di corrente solo in polarizzazione diretta e solo dopo che il valore di tensione positiva di ingresso supera il valore di soglia “di innesco” Vγ. GENERALITA’ SUI DIODI LED Il diodo LED il cui acronimo è Light Emitting Diode, ovvero un diodo classico ad emissione di luce, è un componente elettronico con lo stesso funzionamento del diodo al silicio, contenente anch'esso una giunzione P-N realizzata, ad esempio, con arseniuro di gallio; i diodi led, polarizzati direttamente con una tensione compresa tra 1.5Volt e 3.2Volt (è necessario conoscere le caratteristiche tecniche del diodo, questo valore varia a seconda della sua lunghezza d'onda, più è bassa, e più la tensione potrà cadere ai suoi capi), in modo tale da consentire il passaggio di corrente compreso tra 10 e 30 mA all'interno della sua giunzione, emetteranno una luce; la luce può assumere diverse colorazioni, a seconda del tipo di materiale usato. Questo fenomeno viene chiamato "elettroluminescenza", ed è reso possibile dall'emissione di fotoni che vengono prodotti dalla ricongiunzione degli elettroni e delle lacune solo quando il diodo viene polarizzato_direttamente. 15 In figura possiamo vedere il suo simbolo elettrico, identico a quello del diodo classico, ma con l'aggiunta di due frecce rivolte verso l'esterno, che stanno appunto ad indicare la "fuoriuscita" di luce. La sua forma più comune può essere rappresentata dalla figura a sinistra, anche se i diodi led si differenziano tra di loro per colori e forme, dimensioni e potenze, a seconda del loro campo di utilizzo. Si può ben notare che hanno un terminale più lungo (solitamente è il positivo) ed uno più corto (negativo), e per funzionare in un circuito elettrico, devono essere obbligatoriamente rispettate le polarità. Per l'utilizzo di un diodo led, è sempre necessario collegare una resistenza in serie ad esso per limitare la corrente che passa e non distruggere la giunzione interna. Questo avviene per il motivo spiegato nella caratteristica tensione-corrente di un diodo e cioè che per piccole variazioni di tensioni si hanno grandi variazioni di corrente che, di conseguenza portano alla rottura della giunzione, danneggiando così il diodo. Alimentazione diretta diodi LED: Qui di seguito sono inseriti alcuni valori di tensioni dirette standard di alimentazione dei diodi led, le tensioni variano al variare del colore del LED. Caratteristiche principali dei diodi led: ๏ท ๏ท possono lampeggiare a frequenze molto alte, superiori al Mhz; emettono luce fredda, a differenza delle classiche lampadine a filamento; 16 ๏ท sono particolarmente adatti alla trasmissione di segnali tramite modulazione dell'intensità luminosa; ๏ท grazie ai bassi consumi di corrente, è molto utilizzato nell'illuminazione a vantaggio del risparmio energetico; ๏ท nella fabbricazione si possono raggiungere molte varianti di colore, ed utilizzando il Nitruro di Gallio, si può raggiungere una colorazione blu chiara. 148) Ricavare il valore della resistenza che si deve porre in serie con due diodi led alimentati da una tensione di 12 V. I diodi emettono luce gialla, quindi consumano una tensione diretta massima di 2.3 V e funzionano con una corrente di 1.5 mA. Dati: ΔVo=12V, ΔVG=2.3V, I=1.5mA. 149) Un diodo al silicio funziona con una tensione V=0.60 V ad una temperatura di 300 K. La sua corrente di saturazione misura ID= 1.4.10-9 A, calcolare la corrente indotta nel diodo. 150) Una cella fotovoltaica al silicio (A=2, ID=1.0 ๏ญA) viene utilizzata come diodo nel circuito in figura. La cella funziona ad una temperatura T= 300K e nel circuito la conduttanza vale Gl=3.0 mS. Sapendo che la tensione a vuoto misura V oc= 0.82 V, calcola la corrente sul diodo Id e la corrente a circuito aperto Ig. Dati: A=2, ID=1.0 ๏ญA, T= 300K, Gl=3.0 mS, Voc= 0.82 V, Q=1.6.10-19C. 151) Esegui il calcolo approssimato dell’energia annua media prodotta da un impianto fotovoltaico di potenza nominale di picco WSTC= 3.00 kWP con pannelli aventi angolo 17 di tilt ๏ข= 30° orientati a sud e rendimento ๏จBOS=0.80. Si consideri l’impianto posto nelle seguenti località : Aosta, Vicenza, Bari. 152) Ripeti l’esercizio precedente ma considerando i pannelli orientati ad Ovest. Dati: WSTC= 3.00 kWP, ๏ข= 30°, ๏จBOS=0.80, Ovest. 153) ESERCIZIO SVOLTO Il metodo utilizzato è diverso da quello studiato nella parte di teoria in cui si applicava la teoria di Liu-Jordan per calcolare l’irradiazione sul pannello. In questo procedimento la scelta del pannello fotovoltaico va fatta in funzione dell’energia che dovrà produrre l’impianto e della località dove lo si installa con relativo ESH (Equivalente Sun-Hours – ore di sole equivalente). L’ESH indica il numero di ore equivalente alla massima insolazione nell’arco di una giornata e varia da regione a regione, dalle stagioni, dall’orientamento e dall’inclinazione del pannello. Nel dimensionamento di un impianto stand-alone che deve funzionare tutto l’anno, di norma, viene utilizzato un valore ESH relativo al periodo invernale (quindi il valore più basso) garantendo così il funzionamento per tutto l’anno. Per determinare il valore ESH della città di interesse, possiamo utilizzare il simulatore PV-GIS messo a disposizione gratuitamente dalla Comunità Europea. Come funziona? 1. vai al simulatore (ad esempio nel sito www.jrc.ec.europa.eu/pvgis e clicca sulla e cliccare sul mappamondo con scritto “europe”) compare la seguente schermata: 2. nella finestra in alto a sinistra digitare la città di interesse 3. indicare "potenza di picco installata 1 Kwp" 4. selezionare il tipo di pannello e le perdite di sistema 5. selezionare le opzioni di montaggio fisso (a terra o su struttura e l’angolo di tilt nonché l’azimut se il pannello non è orientato a sud) 6. scegliere il formato output pdf 7. premere il pulsante "calcola" 18 19 Nella schermata che si aprirà, fare riferimento alla tabella con i valori "Ed" (corrispondenti ai valori ESH) calcolati per ogni mese dell'anno e con una media annuale. Esempio di dimensionamento di un piccolo impianto Stand-alone Dimensionare un impianto Stand-alone per l’alimentazione di un segnale luminoso stradale di pericolo in una zona isolata in periferia a Milano. Per procedere al dimensionamento di un impianto stand alone è necessario anzitutto adottare i criteri che seguono: 20 a) Calcolo dell’energia giornaliera richiesta dall’utenza [Wh/giorno] b) Calcolo della potenza necessaria del generatore fotovoltaico [Wp] c) Calcolo dell’accumulo [Ah] d) Scelta del regolatore di carica [A] e) Scelta dell’inverter [W] a) Per calcolare l’energia giornaliera richiesta dall’utenza, è necessario identificare gli apparati da alimentare e calcolarne i consumi, in base al numero di ore di utilizzazione degli stessi nell’arco della singola giornata. Per ogni apparecchio utilizzatore si calcola l’energia richiesta giornalmente: E=W*h dove con h si intendono le ore di utilizzazione giornaliera. Il carico costituito dalle lampade a led che costituiscono il segnale lampeggiante presenta una potenza di 25 W esse vengono utilizzate per 24 ore al giorno. L’energia giornaliera richiesta da un carico simile sarà: E=W*h*n=25*24=360 Wh/giorno. b) E’ possibile ora calcolare la potenza necessaria in Wp del generatore fotovoltaico da installare. L’orientazione migliore è Sud con un angolo di tilt di 30°.Si usa come riferimento il dato di irraggiamento relativo al mese peggiore del periodo. Ci si riferisce alla tabella successiva, dove è considerata la radiazione globale (su superficie inclinata di 30°) in kWh/(mq*giorno) per impianto stand-alone o gridconnected ad uso annuale: Tabella di radiazione globale mensile su superficie inclinata di 30°. 21 Il mese peggiore tra quelli scelti risulta essere Dicembre con un irraggiamento di 1.49 kWh/mq giorno, che equivalgono a 1.49 ore al giorno di sole perfetto (1000 W/mq) (o ore di sole equivalente giornalieri [ESH equivale numericamente a Ed]). Avendo questo dato è ora possibile calcolare la potenza, al lordo delle perdite del sistema, per determinare la potenza [Wp] da installare: Wlorda=Etot/ESH=360/1.49=242 Wp Dopo una stima al lordo delle perdite, è necessario valutare anche queste ultime, per installare una potenza idonea a supportare il carico preso come esempio: Wfv=Wlorda/ηsist ove per ηsist si intende il rendimento globale del sistema tenendo conto di: x- perdite per scostamento dalle condizioni di targa (temperatura) che saranno ragionevolmente attorno all’8% x- perdite per riflessione (ca 3%) x- perdite di mismatching di corrente (ca 5%) x- perdite in DC (ca 1%) x- perdite nel processo di carica-scarica dell’accumulo (ca 12%) x- perdite nell’inverter (ca 12%) x- perdite per sporcizia sui moduli (ca 1%) Per avere il ηsist è necessario fare il prodotto tra i vari rendimenti netti, cioè: ηsist=92%*97%*95%*99%*88%*88%*99%=64% Quindi, la potenza nominale da installare sarà: Wfv=242/0.64=378Wp=0.378 kWp Ne segue che basterà un modulo minimo da 0.4 kWp scelto tra quelli in commercio. Bisogna ora scegliere la tensione con cui si vuole alimentare il sistema. La tensione dei moduli si sceglie in base ai range di potenze della seguente tabella: Per il nostro esempio si adotta quindi la soluzione a 24V. I moduli utili disponibili al nostro caso 24V) sono i seguenti: 22 75Wp, 100Wp, 120Wp, 165Wp, 210 Wp Si sceglie quindi di mettere 2 moduli in parallelo da 210Wp per coprire il nostro carico. c) Per il calcolo dell’accumulo, bisogna, anzitutto, scegliere i giorni di autonomia da dare al sistema. La scelta va fatta in base alla stagione in cui si utilizza il sistema. Se la stagione è invernale, e quindi la radiazione globale è minore e gli eventi piovosi sono più frequenti e lunghi, è utile fare una scelta che si attesta sui 6-8 giorni. Questa scelta sottende anche il caso in cui l’impianto venga sfruttato per 365 giorni l’anno come nel nostro caso. (Se invece si sfrutta l’energia solo nei mesi estivi, la scelta si può attestare anche sull’ordine dei 3-4 giorni.) Si calcola così l’energia da rendere disponibile nella batteria facendo il prodotto tra il consumo giornaliero e i giorni di autonomia: Edisp=360*8=2880Wh Si calcola poi la capacità C [Ah] da avere effettivamente a disposizione per garantire l’autonomia scelta: C=Edisp/Vsist=2880/24=120Ah Inoltre bisogna evitare la scarica totale della batteria, attestandoci sull’ordine della carica minima del 20%, quindi si applica un coefficiente correttivo di 0,8 alla capacità appena calcolata: Cfinale=120/0,8=150Ah Bisogna però scegliere la batteria da usare in base alle taglie disponibili in commercio. Andando a studiare le batterie che hanno un range vicino al nostro calcolato si scelgono 2 batterie da 100Ah con tensione 24V in parallelo. d) Si deve ora scegliere il regolatore di carica, che sarà strettamente legato alla massima corrente producibile dal campo fotovoltaico (Isc). Avendo scelto 2 moduli da 210Wp e corrente ISC=8.5 A in parallelo la corrente massima totale sarà la somma tra le correnti massime erogabili dai 2 moduli stessi, quindi: Itot=2*Icc,modulo=2*8.5=17 A Vista la corrente massima erogabile dal generatore fotovoltaico si passa ora alla scelta del tipo di regolatore da adottare; le taglie disponibili sul mercato sono: 6A, 10A, 12A, 15A, 20A, 30A, 45A, Visto che la corrente massima è 17A si sceglie un regolatore da 20 A. 23 e) Infine si sceglie l’inverter da utilizzare per alimentare i carichi in CA. Per fare questo è necessario conoscere la potenza massima assorbibile dall’utenza, facendo attenzione ad eventuali spunti di motori che nel nostro caso non ci sono. Se, nel nostro esempio, funzionassero contemporaneamente tutti i i carichi si avrebbe una potenza massima di 25W.Questa risulta la potenza minima nominale che l’inverter può avere nel nostro caso si può scegliere un inverter di potenza 40 W o di un valore superiore compatibilmente con quanto si trova in commercio. 154) Si vuole dotare una viletta di un impianto fotovoltaico stand-alone che soddisfi completamente le sue esigenze elettriche. I dati di consumo dei suoi componenti elettrici sono riportati nella seguente tabella: 39 Nella quale sono indicati i valori massimi di consumo con vecchi elettrodomestici e quelli che si otterrebbero usando in modo ottimale i vari elettrodomestici di classe A. Supponendo di avere una situazione intermedia per la dotazione di elettrodomestici l’energia media annua consumata risulta: ๐ธ๐ก๐๐ก = 4061 + 2275 ๐๐โ = 3168 = 8.68 ๐๐โ/๐ 2 ๐๐๐๐ La villetta si trova a Vicenza . I pannelli utilizzati sono del tipo NU-185 (E1) indicato nella seguente tabella: 24 155) Progettare un impianto a pannelli fotovoltaici grid-connected per la villetta a Vicenza studiata nell’esercizio precedente utilizzando la stessa tipologia di pannelli e gli stessi consumi medi. 156) Impianto fotovoltaico da 60kWp Si vuole dimensionare un impianto fotovoltaico allacciato alla rete pubblica di BT in regime di scambio sul posto per un’azienda artigianale manifatturiera situata in provincia di Milano. Tale azienda e già allacciata alla rete in BT (400V trifase) con potenza contrattuale di 60 kW, con un consumo medio annuale di circa 70 MWh. La falda del tetto su cui verranno installati i pannelli con integrazione parziale ha una superficie di 500 m2, e inclinata di un angolo di tilt β pari a 15° ed ha un orientamento (angolo di Azimut γ) a sud. Si decide di dimensionare un impianto da 60 kWp in regime di scambio sul posto, al fine di soddisfare il più possibile (come nel esempio precedente) la richiesta di potenza dell’utente.Si utilizzano pannelli con le seguenti caratteristiche: Potenza nominale WMPP =225 W • Efficienza 13.5 % • Tensione VMPP =28.80 V • Corrente IMPP =7.83 A • Tensione a vuoto Voc=36.20 V • Corrente di corto circuito Isc =8.50 A • Tensione massima 1000 V • Coefficiente di temperatura WMPP =-0.48 %/°C • Coefficiente di temperatura U= -0.13 V/°C • Dimensioni 1680 x 990 x 50 mm • Superficie Ap=1.66 m2 25 • Isolamento classe II 157) Dimesionamento di un impianto fotovoltaico per abitazione civile esistente Dati di partenza Impianto “grid-connected” allacciato alla rete BT 230V 50Hz Località: Firenze =0.104 Analisi consumi elettrici forniti dall’utilizzatore: โAnno 1: 3441 kWh โAnno 2: 3578 kWh Media: W= 3547 kWh/anno โAnno 3: 3621 kWh Falda: tilt 21°, esposizione Sud (15°est c=1). Superficie utile per i pannelli S=30m2. Si intende utilizzare pannelli Solsonica 610 da 230 Wp, ๏จ๏ฝ๏ฐ๏ฎ๏ฑ๏ณ๏ฌ๏ ๏จBOS=0.80; NS๏ข๏ฝ๏ญ0.104V/°C, Tcel min =-40°C mac =90°C: 26 Dal sopralluogo emerge che la falda oggetto dell’installazione non è ombreggiata. 158) ESERCIZIO SVOLTO Si vuole costruire un impianto fotovoltaico sul tetto dell’Istituto Boscardin di Vicenza costruendolo in modo da utilizzare al massimo il tetto piano delle tre ali. Le aree disponibili sono per le ali in direzione est-ovest 12 m x 20 m mentre quella nord-sud 12 m x 50 m. Utilizziamo un pannello, composto da 72 celle, in silicio monocristallino con le seguenti caratteristiche: Wp - potenza nominale o di picco = 185 W VM – tensione corrispondente alla Wp = 36.21 V Voc – tensione a vuoto = 44.90 V IM – corrente corrispondente alla Wp = 5.11 A Icc – corrente di corto circuito = 5.60 A KV – coefficiente di variazione della tensione con la temperatura= - 167.343 mV/°C KI – coefficiente di variazione della corrente con la temperatura= + 2.1 mA/°C KP – coefficiente di variazione della potenza con la temperatura= - 0.422 %/°C Dimensioni in pianta 1575 X 826 mm Temperature di cella : Tmax =70°C , Tmin= -10°C L’area del modulo (tutto compreso cioè non solo quella delle 72 celle) è di A= 1.575 ๏ท๏ 0.826 = 1.30 [m2] Il rendimento dell’impianto è ๏จBOs=0,80 mentre si può calcolarne l’efficienza dei pannelli ricordando che la potenza di picco è erogata in STC cioè con un irraggiamento di 1000 [W/m2]: ๐= ๐๐ 185 = = 0.142 1000๐ด 1000 โ 1.30 27 SOLUZIONE Ombreggiamento tra file parallele Disponendo la superficie captante in più file parallele è garantita una grande flessibilità nel posizionamento del generatore fotovoltaico su superfici piane, tale disposizione peròpresenta degli inconvenienti per le file secondarie. Dall’analisi delle caratteristiche delle componenti della radiazione solare si può notare che la porzione di cielo vista dalle file secondarie è in parte oscurata dalle file precedenti, questo comporta che il generatore fotovoltaico riceve solo una parte di radiazione diffusa e la radiazione riflessa è nulla. La componente diretta dovrà essere valutata mediante lo studio delle ombre sistematiche che consente un corretto posizionamento delle file parallele per evitare gli ombreggiamenti reciproci. Nella seguente figura è rappresentata l’ombra sistematica prodotta da una superficie di lunghezza X, inclinata rispetto al piano orizzontale di un angolo β. La distanza minima per il posizionamento delle file parallele con β ≠ 0° si può ricavare dal triangolo delle ombre. Con δm = 23,05° si indica la declinazione al solstizio invernale (21 dicembre), cioè il periodo in cui il sole si trova alla minima elevazione e L è la latitudine del sito. Per ottimizzare l’area occupata dal campo fotovoltaico e contenere le perdite dovute agli ombreggiamenti, bisogna individuare la distanza minima tra le file parallele a partire dalla considerazione che l’ombreggiamento sia nullo alle ore 12 del giorno del solstizio d’inverno. In linea di massima si usa posizionare i moduli ad una distanza pari a 3 volte l'altezza H. Si consiglia di verificare i valori, che sono variabili a seconda della latitudine del sito, con la formula sopra citata. L latitudine di Vicenza è 45.53° quindi con i dati del pannello scelto si ha scegliendo un angolo di tilt di 30° e ponendo i pannelli appoggiati sul lato lungo e tutti orientati a SUD: ๐ท1 = ๐๐๐๐ ๐ฝ = 0.826cos(30) = 0.715๐ ๐ป = ๐๐ ๐๐๐ฝ = 0.826๐ ๐๐(30) = 0.413๐ ๐ท2 = ๐ป๐ก๐๐(๐ฟ๐ + ๐ฟ) = 0.413 tan(23.05 + 45.53) = 1.06๐ ๐ท๐ = ๐ท1 + ๐ท2 = 1.77 ๐ 28 Lasciando 2.00 m liberi agli estremi nei tratti E-O del tetto si possono installare un numero di file nf: ๐๐ก๐๐ก − 4 12 − 4 ๐๐1 = = =4 ๐ท๐ 1.77 Mentre nel tratto S-N si hanno: ๐๐ก๐๐ก − 4 50 − 4 = = 26 ๐ท๐ 1.77 Dato che la larghezza dei 2 tratti E-O è di 20 m ciascuno e si lascia uno spazio minimo di 1 m per lato ogni fila sarà composta da un numero di pannelli N: ๐๐2 = ๐1 = 20 − 2 = 11 ๐๐๐๐๐๐๐๐ 1.575 Mentre quelle sul tratto N-S largo 12 m saranno: ๐2 = 12 − 2 = 6 ๐๐๐๐๐๐๐๐ 1.575 In totale si avranno quindi : ๐๐ก = 2๐1 ๐๐1 + ๐2 ๐๐2 = 2 ∗ 4 ∗ 11 + 26 ∗ 6 = 244 ๐๐๐๐๐๐๐๐ La potenza nominale massima dell’impianto risulta quindi: ๐๐๐ = ๐๐ ๐๐ก = 0.185 โ 244 = 45๐๐๐ CALCOLO DELL’IRRAGGIAMENTO 1 La valutazione della fonte solare per la località di Vicenza è stata effettuata in base alla Norma UNI 10349. Per la località in esame i valori di irraggiamento giornaliero medio mensile sono inserite nella tabella riportata nella pagina successiva con i valori specificati nella seguente legenda : LEGENDA TABELLA IRRAGGIAMENTO - IMPIANTO FOTOVOLTAICO. A) indicazioni geografiche e di posizione relative alla localizzazione dei pannelli, B) caratteristiche tecniche dei pannelli adottati e potenza nominale dell’impianto. Il foglio elettronico esegue un calcolo mensile dell’insolazione ricevuta dai pannelli utilizzando le seguenti formule: 1) declinazione d ricavata dalla tabella 1 (modulo 4) e trasformazione dell’angolo in radianti. 1 Si utilizza il metodo di Liu – Jordan già visto nel modulo 4 per il calcolo dell’irraggiamento sui pannelli solari termici. 29 2) angolo orario calcolato con le: ha = arcos(-tgL × tg๐ฟ) [15] ha = arcos(-tg(L-๏ข) × tg๐ฟ) [16] ′ ๐ก๐ =(min tra i valori di [15] e[16]) Il valore va trasformato in radianti. 3) valori di insolazione media giornaliera sul piano orizzontale, ricavati dalle tabelle UNI 10394 per Vicenza. 4) fattori di inclinazione calcolati per ogni mese con: - Fattore di inclinazione Rbh R bh cos(๐ฟ − ๐ฝ)cos(๐ฟ) ๐ ๐๐(โ๐′ ) + โ๐′ ๐ ๐๐(๐ฟ − ๐ฝ)๐ ๐๐(๐ฟ) = cos(๐ฟ) cos(๐ฟ ) ๐ ๐๐(โ๐ ) + โ๐ ๐ ๐๐(๐ฟ)๐ ๐๐(๐ฟ) [17] - Fattore di diffusione Rdh R dh = 1 + cos(๐ฝ) 2 [18] - Fattore di riflessione Rrif ( ๏ฒ coef. di albedo, Tab. H) 1 − cos(๐ฝ) R rif = ๐ [19] 2 5) energia giornaliera media mensile H incidente sul pannello, che vale: ฬ bh + R dh โ H ฬ dh + R rif โ (H ฬ bh + H ฬ dh ) H = R bh โ H [20] 6) numero di giorni per mese 7) radiazione media giornaliera su un m2 di pannello si ottiene : ๐ธ๐ ๐ = ๐๐ป 8) energia media fornita da 1 m di pannello: 2 12 ๐ธ๐ = ∑ ๐ธ๐ ๐ 1 9) energia media annua prodotta dal impianto tenendo conto dell’efficienza: ๐ธ๐ = ๐ โ ๐๐ต๐๐ ๐๐ด๐๐๐ ๐ธ๐ 10) Numero di pannelli necessari: ๐= ๐๐ ๐๐๐๐ 30 [23] [13] Per un singolo modulo, utilizzando la [14]: ๐๐๐ = ๐๐๐๐ ๐ก๐ − ๐๐ ๐ฝ(25 − ๐๐๐๐ ) si ha: - Tensione a vuoto massima : ๐๐๐๐๐๐ฅ = 44.9 + 0.167(25 + 10) = 50.75๐ - Tensione MPP minima: ๐๐๐๐๐๐๐ = 36.21 + 0.167(25 − 70) = 28.70๐ - Tensione MPP massima: ๐๐๐๐๐๐๐ฅ = 36.21 + 0.167(25 + 10) = 42.06๐ Ai fini della sicurezza ed in modo cautelativo, si assume per la scelta dei componenti dell’impianto il valore maggiore tra la tensione a vuoto massima (V ocmax=50.75V) ed il 120% della tensione a vuoto dei moduli (Vocstc quindi 1.2*44.9=53.88V): In questo caso si usa: Tensione a vuoto massima del modulo Vocmax= 53.88V. 31 32 Come si vede l’impianto di potenza 45 Wp ha una produzione annua di energia che risulta di 54 MWh. SCELTA DELL’INVERTER Data la notevole potenza dell’impianto si usa un inverter del tipo: Si vede che questo inverter rispetta le condizioni d’uso e cioè: 0.8๐๐๐๐๐ < ๐๐๐๐ฃ๐๐๐ก๐๐ < 1.05๐๐๐๐๐ E cioè: 0.8 โ 45 = 36 < 44 < 1.05 โ 45 = 47 Precedentemente abbiamo visto che le “file” di pannelli dovevano essere composte o di 4 o di 26 pannelli a seconda delle zone del tetto. Ora si tratta di vedere il 33 collegamento elettrico in serie per ottenere delle “stringhe” che saranno collegate all’inverter e che NON coincideranno con le file di cui sopra. Le stringhe dovranno avere un numero di pannelli che nel totale non superi la tensione massima ammissibile a circuito aperto per l’inverter che vale Umax= 800 V quindi il numero di pannelli per stringa sarà (approssimare per difetto): ๐๐๐๐ฅ 800 ๐๐๐ = = = 14 ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ฅ 53.88 Il numero di stringhe sarà quindi: ๐ 244 ๐๐ = = = 17 ๐ ๐ก๐๐๐๐โ๐ ๐๐๐ 14 Questo comporta una riduzione del numero di pannelli (non si devono fare stringhe con un numero di pannelli diverso) a: ๐ = ๐๐ โ ๐๐๐ = 17 โ 14 = 238 ๐๐๐๐๐๐๐๐ L’impianto finale con 238 pannelli anziché i 244 precedentemente previsti avrà una potenza nominale di: ๐๐๐๐๐ = ๐ โ ๐๐ = 238 โ 0.185 = 44 ๐๐ Che non modifica le condizioni di funzionamento dell’inverter scelto. VALORI DELLA STRINGA DI MODULI FOTOVOLTAICI Verifichiamo ora se l’impianto resta nell’intervallo MPPT (Maximum power point Tracking vedi pag. 107 appunti) per le stringhe a circuito chiuso. I 14 moduli possono essere collegati in un'unica stringa le cui caratteristiche saranno: - Tensione a vuoto max ๐๐๐๐๐๐ฅ๐ = ๐๐๐๐๐๐๐ฅ = 14 ∗ 53.88 = 754 ๐ < 800๐ Tensione MPP min ๐๐๐๐๐๐๐๐ = ๐๐๐๐๐๐๐๐ = 14 ∗ 28.79 = 403 ๐ > 330 ๐ Tensione MPP max ๐๐๐๐๐๐๐ฅ๐ = ๐๐๐๐๐๐๐๐ฅ = 14 ∗ 42.06 = 589 ๐ < 700 ๐ Corrente derivante dal parallelo di 17 stringhe: IMPP=5.11*17=86.8 A<130 A CONFIGURAZIONE DELL’IMPIANTO FINALE In definitiva l’impianto sarà costituito da 2 blocchi da 4 file ciascuno composte da 11 pannelli nelle ali orientate E-O e da 25 file (anziché 26) da 6 pannelli nell’ala orientata N-S (tot. =238 pannelli); i pannelli saranno collegati ELETTRICAMENTE in serie per formare 17 stringhe da 14 pannelli, le stringhe saranno poi collegate tra loro in parallelo con l’inverter. CONCLUSIONE Se la scuola realizzasse questo impianto, vendendo l’eccesso di energia prodotta rispetto a quella utilizzata per il suo funzionamento, potrebbe guadagnare a sufficienza per finanziare dei corsi di recupero che vi aiuterebbero a capire come funzionano queste cose!!! 34