TRIESTE
Umberto Saba
TRIESTE
Umberto Saba
TRIESTE
Umberto Saba
TRIESTE
Umberto Saba
TRIESTE
Umberto Saba
BIOGRAFIA
Umberto Saba nacque a Trieste nel 1883, da madre ebrea. Visse
un'infanzia malinconica, difficile, che lo portò ad un affetto
tenerissimo per la propria balia slovena, e ad una devota
solidarietà con la madre.
Umberto Saba In ricordo della nutrice Beppa Sabaz e per adesione al mondo
ebraico, il poeta prese il nome di Saba (che in ebraico significa
«pane»).
In una casa di commercio lavorò per diversi anni, senza trascurare
- ma da autodidatta - gli studi.
Il matrimonio con Lina, che sarà la figura femminile di maggior
rilievo nel Cannoniere, è del 1911.
Dopo la prima guerra mondiale, il poeta aprì a Trieste una piccola
libreria antiquaria, che gli diede una decorosa indipendenza
economica.
Dal primo Canzoniere, che è del 1921, escono via via varie raccolte
di versi, che confluiranno nelle diverse successive edizioni.
Negli anni della seconda guerra mondiale, a causa delle leggi
razziali, Saba dovette lasciare Trieste e riparare a Parigi, poi a
Firenze e a Roma.
Morì a Gorizia nel 1957.
DA: Luigi DE VENDITTIS, Le lettere italiane nel tempo, Bologna, 1988, pg. 1070.
LETTURA
Amai
Umberto Saba
1947
Amai trite parole che non uno
osava. M’incantò la rima fiore
amore,
la più antica difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l’abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco.
CONTESTO
Umberto Saba
1947
IlAmai
componimento è del 1947, compreso
nella raccolta « Mediterranee »,
Amai trite parole che non uno
pubblicata
10 anni
prima
osava. M’incantò
la rima
fioredella morte del
poeta.
amore,
È laperò
più antica
collocato
difficile
in del
apertura
mondo.
dell’Antologia del « Canzoniere », uscita
Amai la verità
che di
giace
al fondo,
postuma,
a cura
Carlo
Muscetta, nel
quasi un sogno obliato, che il dolore
1963.
riscopre amica. Con paura il cuore
Esso
infatti
le si costituisce
accosta, che più
non una
l’abbandona.
« dichiarazione di poetica », poesia che
Amo te
che poesia,
mi ascoltieedel
la mia
parla
della
suobuona
poeta.
carta lasciata al fine del mio gioco.
ANALISI
Amai
Umberto Saba
1947
Due quartine e un
Amai trite parole che non uno
distico
osava. M’incantò la rima fiore
Nove endecasillabi
amore,
Schema della rima:
la più antica difficile del mondo.
X
A–A
Amai la verità che giace al fondo,
B–B
quasi un sogno obliato, che il dolore
A–A
riscopre amica. Con paura il cuore
C–C
le si accosta, che più non l’abbandona. y
Il titolo, i versi 1, 3 e
Amo te che mi ascolti e la mia buona
10 vengono così a
carta lasciata al fine del mio gioco.
trovarsi in posizione
particolare.
ANALISI
Amai
Umberto Saba
1947
Amai trite parole che non uno
osava. M’incantò la rima fiore
amore,
la più antica difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l’abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco.
Parole chiave
Riconducibili a
POESIA e a MORTE
Anafora:
AMAI (IO)‫‏‬
AMORE
AMO TE
AMAI A MORTE
Amai
Umberto Saba
1947
Amai trite parole che non uno
osava. M’incantò la rima fiore
amore,
la più antica difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l’abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco.
DISSEMINAZIONE SONORA:
AMAI (IO)‫‏‬
MORTE
ANALISI
FONTI
Umberto Saba
1947
Per il testo:
« Amai » da « Mediterranee » in: Umberto SABA, Antologia del Canzoniere,
Torino, 1963, pg. 3.
Per il contesto e la biografia:
Luigi DE VENDITTIS, Le lettere italiane nel tempo, Bologna, 1988, pg. 1070.
Per alcuni aspetti d’analisi:
Carlo MUSCETTA, « Introduzione » in: Umberto SABA, Antologia del
Canzoniere, Torino, 1963, pp. VII-LXIII.
A. Cairoli – febbraio 2003 (revisione 2013)‫‏‬