alimentazione e integrazione nei giochi di squadra

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ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE NELLO SPORT
ES. NEI GIOCHI DI SQUADRA
Luca Gatteschi
Medico della squadra nazionale di calcio maschile
Sezione Medica del Settore Tecnico della FIGC
Società Italiana Nutrizione e Sport (SINSEB)
Advisory Board ISSN
[email protected]
WWW.SINSeB.it
INTRODUZIONE
Una corretta ed adeguata alimentazione rappresenta un elemento fondamentale per
qualsiasi attività fisica/sportiva, intervento in almeno tre campi definiti: l’apporto di
energia, il recupero muscolare, la condizione di salute specifica (in particolare la bilancia
ossidativa e le difese immunitarie). La stretta connessione tra alimentazione, salute e
prestazione è sottolineata dalla FIFA (Federation Internationale de Football Association)
nella sua pubblicazione “nutrition for Football” el 2006, ed ancora più di recente
dall’American College of Sports Medicine, che nella position statement pubblicata nel 2009
riporta: “It is the position of the American Dietetic Association, Dietitians of Canada, and
the American College of Sports Medicine that physical activity, athletic performance, and
recovery from exercise are enhanced by optimal nutrition. These organizations
recommend appropriate selection of food and fluids, timing of intake, and supplement
choices for optimal health and exercise performance.” .
Importante quindi, oltre che stabilire il fabbisogno nutrizionale “basale”, sia per quanto
riguarda la componente energetica totale che per le quantità ottimali dei macronutrienti,
(proteine, carboidrati e lipidi), valutare l’opportunità di inteventi con alimenti specifici,
integratori, supplementi.
Questo richiede una analisi più specifica ed approfondita di quella rivolta alla semplice
“stima” del dispendio energetico, in quanto richiede la conoscenza non solo delle abitudini
di vita ed alimentari, del soggetto ma anche delle sue caratteristiche psicofisiche, delle
caratteristiche dello sport praticato, delle risposte, sia generali che muscolari e
scheletriche, all’allenamento.
Per quanto riguarda la necessità di una integrazione, Hespel at al (Journal of Sports
Sciences, July 2006; 24(7): 749 – 761 ) puntualizzano che la pratica del giuoco del calcio
può aumentare in maniera netta il fabbisogno sia di macro che micronutrienti, e che tale
aumento può essere soddisfatto da un regime alimentare adeguato. Concludono però che
nondimeno, l’assunzione appropriata
di alcuni supplementi specifici, sempre in
associazione con una corretta strategia di allenamento, può contribuire a migliorare la
prestazione.
In conclusione, i principali punti che influenzano l’organizzaione di un piano alimentare e di
integrazione in una squadra di calcio sono:
✴ Esigenza di conciliare esigenze diverse per caratteristiche fisiche, abitudini, ruolo (e
quindi dispendio)
✴ Necessità di conciliare le esigenze “nutrizionali” con gli aspetti organizzativi
✴ Necessità di mantenere prestazione su livello medio alto per un periodo di tempo
prolungato
✴ Possibilità di competizioni a distanza ravvicinata per tempi anche ripetuti e/o prolungati
Gli obiettivi sono poi quelli di garantire la disponibilità energia, di ottimizzare il recupero
delle riserve energetiche, di minimizzare i danni muscolari, di stimolare fenomeni anabolici.
Per quanto riguarda gli inteventi di integrazione/supplementazione, oltre a quelli necessari
per integrare specifiche carenze alimentari (abitudini, intolleranze, ecc.), possono essere
utili nel calciatore la creatina, gli aminoacidi essenziali e quelli ramificati, gli acidi grassi
omega 3, la vitamina D.
Diventa di particolare importanza, al di là della semplice corretta distribuzione dei
nutrienti, il momento di assunzione (“timing”) delle fonti sia di carboidrati che di proteine,
ai fini proprio del recupero sia energetico che muscolare.
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