L’Italia tra francesi e spagnoli
Le guerre d'Italia sono un lungo periodo di conflitti tra la Francia e la Spagna, dal 1494 al 1559
pace di Cateau-Cambrésis, che segna la vittoria e l'egemonia della Spagna sulla nostra
penisola.
Si possono distinguere varie fasi delle guerre, segnate dai sovrani francesi e spagnoli che ne
furono protagonisti.
Gli Stati italiani nel frattempo si alleeranno ora con l’uno ora con l'altro sovrano nella speranza
di diventare dominatori, ma finendo assoggettati.
Fasi delle guerre:
1.dalla discesa in Italia del sovrano francese Carlo VIII alla discesa del nuovo sovrano francese
Luigi XII;
2.da Cesare Borgia a Francesco I
3.le lotte tra Carlo V d'Asburgo e Francesco I;
4.le ultime fasi del conflitto e le lotte tra Enrico II di Francia e Filippo II di Spagna.
Durante le guerre, vanno ricordati almeno due episodi importanti:
-
la restaurazione della Repubblica a Firenze con Girolamo Savonarola
-
il fallito tentativo di Cesare Borgia nell’Italia del nord.
Possedimenti di Carlo V
Eredità di Maria di Borgogna (nonna paterna) (1506): I Paesi Bassi (con gli importanti e
ricchi feudi delle Fiandre, del Brabante, dell'Olanda, dell'Artois e del Lussemburgo) e la Franca
Contea di Borgogna (Besançon).
Eredità di Isabella di Castiglia (nonna materna) (1516): la Castiglia, la Navarra, Granada,
le Asturie, i possedimenti in Africa settentrionale, nell'America centrale (Messico) ed in quella
caraibica (Cuba, Haiti, Portorico).
Eredità di Ferdinando d'Aragona (nonno materno) (1516): i Regni d'Aragona, Valencia e
Maiorca e le contee sovrane di Barcellona, Rossiglione e Cerdagna nonché i Regni di Napoli,
Sicilia e Sardegna.
Eredità di Massimiliano I d'Asburgo (nonno paterno) (1519): Arciducato d'Austria con
Stiria, Carinzia, Tirolo, Alsazia e Brisgovia.
Nel 1519 Carlo V riuscì a farsi eleggere Sacro Romano Imperatore dai Principi Elettori (a quel
tempo gli stati che componevano il Sacro Romano Impero erano vassalli dell'Imperatore anche
se, soprattutto i più vasti e potenti, avevano ampie autonomie)
Il fratello Ferdinando inoltre acquisì per matrimonio con Anna Jagellone nel 1526 i regni di
Boemia e di Ungheria, facendoli così entrare definitivamente nell'orbita austro-asburgica.
Il sovrano di Francia, Francesco I fu preoccupato dal potere di Carlo V e iniziò una guerra
contro di lui sul territorio italiano.
Francesco invase la Lombardia e sconfisse le truppe milanesi e i loro alleati svizzeri (ritenuti
invincibili) a Marignano. Si firmò il trattato di Noyon (1516).
Francia possesso del Ducato di Milano.
Spagna possesso del regno di Napoli.
Dopo la salita al trono di Carlo V, con i suoi vasti
possedimenti e il suo impero, la situazione
europea cambiò.
Francesco I si sentì accerchiato da CarloV e iniziò
a combattere contro di lui.
La Spagna, la Germania e i Paesi bassi erano possedimenti asburgici e così Francesco fece guerra
all’imperatore tedesco dal 1521.
Nel 1524 Carlo occupa il Ducato di Milano e s’impadronisce del porto di Genova.
1525 battaglia di Pavia
Il sovrano francese è fatto prigioniero dalle truppe dell’impero
spagnolo/asburgico. Sarà liberato solo dopo un anno e dopo aver
rinunciato a Milano.
Francesco I però non mantenne i patti e fece un’alleanza, la Lega
di Cognac contro l’imperatore.
Il papa Clemente VII era preoccupato del potere di Carlo V e
quindi insieme a Firenze, Venezia, Milano e Genova aderì alla
lega.
Un esercito di mercenari tedeschi, i lanzichenecchi, scese in Italia nella primavera del1527 e,
dopo aver sconfitto i militari della lega, giunse a Roma e saccheggiò la sede del papato.
La città rimase sotto il controllo tedesco per molti mesi, e il papa si salvò trovando rifugio a
Castel Sant'Angelo.
I fiorentini, una volta avuta la notizia dell'accaduto a Roma, si ribellarono cacciando i Medici e
restaurando la repubblica.
Carlo e Francesco, con la firma della pace a Cambrai nel 1529 (detta anche la Pace delle due
Dame perché raggiunta da Luisa di Savoia, madre del re di Francia Francesco I e da Margherita
d'Austria, zia dell'imperatore Carlo V, l'intesa pone fine alla guerra tra la Lega di Cognac e
l'imperatore che perde la Borgogna in cambio della rinuncia francese ai diritti su Napoli,
Fiandre e Artois.
Carlo, nel 1530, si fece incoronare imperatore dal papa a Bologna. In cambio fece intervenire
l'esercito in Toscana per abbattere la repubblica e riconsegnare Firenze ai Medici.
Carlo V, nonostante fosse un cattolico convinto, voleva evitare che l'equilibrio della Germania
fosse interrotto dai conflitti religiosi, perciò appoggiò il papa schierato contro Lutero e cercò in
ogni modo di riconciliare cattolici e luterani.
La conferenza fra questi ultimi, svoltasi ad Augusta nel 1530, non fece altro che aggravare la
situazione.
Nel frattempo, dall'altra sponda del Danubio, i turchi si facevano sempre più minacciosi verso
Vienna, nella quale, con la morte di Luigi II, Ferdinando d'Asburgo ereditò la corona
dell'Ungheria e quella della Boemia.
Impero ottomano
All'inizio del '500 l'impero ottomano è già costituito da un territorio molto esteso: il controllo
dell'impero si estende dall'Egitto attraverso la Palestina e la Siria fino alla Grecia e ai principati
balcanici. In occidente nessuno lo ritiene un pericolo. I contatti commerciali con i turchi sono
intensi e la collaborazione pacifica si estende persino alla sfera militare. Ispettori tedeschi e
italiani sovrintendono all'allestimento dell'artiglieria turca. La rete degli agenti veneziani
nell'impero ottomano funziona e trasmette informazioni non soltanto alla Serenissima, ma
anche a Parigi, ai ricchi banchieri della famiglia Fugger ad Augusta, a Madrid e a Londra. Perciò
l'Occidente è ben informato sul giovane sultano Solimano II che governa un impero
grandissimo, ma non stabile. Forti tensioni
politiche e religiose interne sono all'ordine del
giorno e gli rendono la vita molto difficile.
Di fronte a questa situazione Solimano cerca la
soluzione dei problemi interni in successi militari
contro i nemici esterni (o presunti tali).
Il nemico più vicino è l'Ungheria che all'epoca si
estende fino a oltre Belgrado e che è
comprensibilmente preoccupata quando la
Turchia, dal 1526, comincia a far capire le sue
intenzioni bellicose.
Così gli emissari ungheresi chiedono aiuto. Ma per
il Papa Clemente VII il vero nemico della fede,
l'anticristo, non si trova sui territori balcanici,
bensì in Germania, dove Martin Lutero sta
mettendo in pericolo l'autorità della Chiesa di
Roma. Inoltre teme molto di più il cristianissimo
imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V che
rifiuta l'obbedienza alla Santa Sede.
Nel maggio del 1526 il Papa riesce, con grande zelo e abilità diplomatica, a mettere in piedi
un'alleanza franco-italiana, la Saint Ligue di Cognac, ma non contro il sultano che è già sul
piede di guerra ma contro l'imperatore romano-tedesco che ha nuovamente sconfitto il suo
altrettanto cristianissimo rivale, il re di Francia Francesco I.
Dopo aver conquistato Budapest i turchi cinsero d’assedio Vienna ce riuscì a resistere solo
perché possedeva delle mura fortificate molto forti.
Intanto Francesco I si alleò con i protestanti della lega di Smalcalda e con gli ottomani
entrambi nemici di Carlo V, il quale trovò una strategica alleanza con la Persia, la quale attaccò
l'impero turco che, non essendo in grado di sostenere due guerre, dovette rinunciare
all'espansione nelle terre asburgiche.
Carlo V decise di intraprendere contemporaneamente tre differenti politiche:
in primo luogo volle combattere i turchi,
inoltre volle difendere gli interessi spagnoli in Italia
ed infine cercò di restaurare il potere imperiale in tutto il continente.
Intanto Francesco I muore e sale al trono il figlio Enrico II che continua a combattere
contro Carlo V.
Nel 1547 l’imperatore sconfisse a Muhlberg la lega di Smalcalda e assediò Wittenberg. La Lega
si alleò con Enrico II e stavolta la guerra si svolse proprio in Germania.
A questo punto Carlo comprese di non essere più in grado di combattere contro due nemici e
nel 1555 rinunciò al dominio dei Paesi Bassi e della Spagna, che passarono al figlio Filippo.
L'anno seguente, firmata la tregua con la Francia, rinunciò all'impero lasciando al fratello
Ferdinando i possessi austriaci.
Eredità di Carlo V
Ferdinando
Filippo
• Austria, già re d'Ungheria e Boemia,
titolo di imperatore.
• Spagna, possedimenti americani,
Paesi bassi e possedimenti italiani.
Asburgo
di Spagna
• Paesi bassi e Italia
• ereditarono la Francia
Asburgo
d'Austria
• Austria e parte continentale
• ereditarono principi
protestanti tedeschi
Rimaneva ancora un problema, i Turchi. La Spagna doveva fronteggiarli nel Mediterraneo,
mentre l'Austria doveva contenere la loro espansione lungo il Danubio.
Nonostante Carlo avesse abdicato la guerra tra Spagna e Francia proseguì fino alla pace di
Cateau- Cambresis del 1559 dopo che Emanuele Filiberto di Savoia sconfisse i francesi a san
Quintino.