CAPITOLO 20 L’impero di Carlo V Nel 1519 sale al trono Carlo d’Asburgo che eredita a soli 16 anni l’impero spagnolo da sua madre Giovanna la Pazza (figlia di Isabella e Ferdinando). Tre anni dopo eredita dal nonno Massimiliano i domini degli Asburgo e dalla nonna paterna i territori borgognoni (Franca Contea e Paesi Bassi). Di questa potenza ereditata da Carlo si preoccupò la Francia che si sentiva accerchiata dalla Spagna e dall’Impero Germanico tutto in mano ad un solo uomo. Il re francese Francesco I cercò di candidarsi come imperatore alla morte di Massimiliano ma fu eletto imperatore Carlo V che aveva il favore dei principi elettori. Il regno di Carlo comprendeva Il regno di Napoli, la Sicilia, a Sardegna, la Germania, l’Austria, i Paesi Bassi, la Spagna e i suoi domini coloniali in America. Però questo era un impero anacronistico e senza avvenire perché comprendeva troppi regni e tutti diversi. Tra Francia e Carlo lo scontro fu inevitabile e durò 40 anni (1521-1559) e il principale campo di battaglia divenne proprio la penisola italiana. La guerra franco-asburgica ebbe diverse fasi: nella prima fase (1525-1529) la Francia risultò perdente: ven ne sconfitta a Pavia (1525) e il re Francesco I fu addirittura fatto prigioniero. Non abbandono però la lotta e stipulò con i maggiori Stati italiani una Lega cui aderì anche il papa Clemente VII. Indignato dall'appoggio dato dal pontefice ai suoi nemici, Carlo v inviò in Italia un esercito di mercenari tedeschi (lanzichenecchi) che devastarono Roma (1527). II papa Clemente VII fu cosi costretto a riconciliarsi con Carlo v. I Francesi stipularono con 1'imperatore la pace di Cambrai (1529), con la quale si impegnavano a rinunciare a Napoli e a Milano. Carlo V otteneva anche il riconoscimento della propria carica facendosi incoronare imperatore a Bologna (1530). Nella seconda fase della guerra (1535-1544) i contendenti mantennero una situazione di parità: la Francia aveva recuperato forze, potenziando 1'esercito e stringendo alleanze con i Turchi e i principi tedeschi di fede luterana; Carlo v invece si trovava in difficoltà a causa della crisi interna determinata dalla Riforma protestante e della pressione dei Turchi. La terza fase della guerra (1552-1559) vide la Francia al contrattacco e Carlo v in difficoltà: venne infatti sconfitto dai principi tedeschi protestanti e decise di abdicare (1556). Consapevole di non riuscire a tenere unito il suo vasto possedimento, net 1556 Carlo V smembrò il suo impero, assegnando al figlio Filippo II la Spagna, con i domini in Italia, le colonie americane e i Paesi Bassi, e al fratello Ferdinando la dignità imperiale e i possedimenti asburgici. La fase successiva della guerra (1556-1559) fu combattuta dal successore di Carlo v al trono spagnolo, Filippo II, e fu caratterizzata da un sostanziale equilibrio di forze, tanto che si giunse alla fine definitiva delle ostilità con la pace di Cateau-Cambresis (1559), da cui usci un nuovo assetto dell'Europa: la Francia rinunciava alle sue mire sull'Italia, ma cessava di essere accerchiata dagli imperiali. Dopo la pace di Cateau-Cambresis, l'Italia si trovo sotto il dominio della Spagna, che governava direttamente Milano, Napoli, Sicilia, Sardegna e lo Stato dei Presidi, e the controllava indirettamente lo Stato pontificio, il ducato di Savoia, il ducato di Firenze (Medici), il ducato di Parma e Piacenza (Farnese), il ducato di Modena e Reggio (Estensi), il ducato di Mantova (Gonzaga), e la repubblica di Genova. Venezia, pur essendo stata alleata della Spagna nel conflitto franco-asburgico, mantenne invece la sua autonomia e consolidò le proprie posizioni nel Mediterraneo. © Federico Ferranti Corporation www.terzof.altervista.org