Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Suicidio e tentato suicidio Suicidio e autoaggressività SUICIDIO circa 1% del totale dei decessi Dott.ssa Angela Favaro la frequenza aumenta con l’età la frequenza è maggiore nei maschi Fattori di rischio: 1. Sociali (isolamento sociale) 2. Medici (depressione, alcolismo, dist. Personalità) Suicidio, tentato suicidio, autoaggressività Suicidio, tentato suicidio, autoaggressività TENTATO SUICIDIO (PARASUICIDIO) COMPORTAMENTI AUTOAGGRESSIVI rischio di suicidio 1-2% (100 volte quello della pop.gen) alto rischio di ripetizione tutti i comportamenti autoinflitti che provocano un danno fisico la frequenza è massima nei giovani, ma recentemente si è estesa a tutte le età non c’è volontà di morire solo una parte ha un disturbo psichiatrico, in 3/4 non c’è volontà di morire Fattori di rischio: problemi nell’infanzia, difficoltà sociali, problemi di salute Fattori precipitanti: eventi stressanti (conflitti interpers.) Suicidio, definizione Shneidman (1973): atto umano di autoinfliggersi intenzionalmente la cessazione della vita alto rischio di ripetizione la frequenza è massima nelle adolescenti di sesso femminile e giovani donne fenomenologie diverse: impulsività e compulsività Suicidio, definizione Durkheim (1897): suicidio altruistico: sacrificio della propria vita per la comunità (kamikaze, suicidi nelle sette) suicidio egoistico: frutto dell’alienazione dell’individuo dalla società Durkheim (1897): tutti i casi di morte risultanti direttamente o indirettamente da un atto positivo o negativo della vittima, consapevole delle conseguenze del proprio agito suicidio anomico: dovuto al mancato adattamento ai cambiamenti e alle regole della società suicidio fatalistico: l’individuo “sente” come segnato il suo destino suicidio razionale (eutanasia, assistenza al suicidio)?? 1 Suicidio, epidemiologia Suicidio, epidemiologia In tutti i Paesi, il suicidio è raro o nullo in età infantile e tende ad aumentare con l’età, con importanti differenze tra Paese e Paese. Rapporto maschi/femmine Suicidio: 3 a 1 Parasuicidio: 1 a 3 I tassi più alti sono nei maschi sopra i 75aa. Rapporto suicidio/parasuicidio Giovani: 1 a 100 Anziani: 1 a 3 Ordine di grandezza: da quasi 0 a 60/100.000. Razza caucasica: rischio doppio Tassi proporzionali di mortalità: tendenza inversa, perché il suicidio è tra le più importanti cause di morte nei giovani, ma non negli anziani. Stato civile:più alto rischio nei single e separati o vedovi Occupazione: più alto rischio nei disoccupati Clima: Paesi freddi sono più a rischio, stagionalità In media è la nona o decima causa di morte (1% nelle donne e 2% negli uomini) Suicidio, fattori di rischio Suicidio, fattori di rischio Malattie psichiatriche: disturbi dell’umore, alcolismo, schizofrenia Malattie fisiche: se associato a mal. psich. è una concausa (25% suic.) Disturbi di personalità: borderline e antisociale Fattori genetici: - studi su adozioni (Danimarca), esiste predisposizione genetica indipendente rispetto alla vulnerabilità per malattie psichiatriche (forse qualcosa che riguarda l’incapacità di controllare il gesto impulsivo che si potenzia in presenza di diagnosi psichiatrica) - studi su gemelli (poco utili) - studio sugli Amish - studi genetica molecolare: gene triptofano idrossilasi (cromosoma II, braccio corto, alleli LL e UL) Eventi psicosociali: perdita persone care, separazioni, isolamento sociale, sradicamento dal contesto culturale (prigione, servizio leva, emigrazione), umiliazioni, perdite finanziarie, abusi sessuali, conoscenza diretta o indiretta di persone che sono morte per suicidio (effetto Werther). Suicidio, fattori di rischio Suicidio, caratteristiche psicologiche Fattori biologici: Shneidman (1985): - serotonina (ϖ5-HIAA nel liquor) 1. Proposito comune è trovare una soluzione 2. Scopo comune è cessazione coscienza 3. Stimolo comune è sofferenza psicologica intollerabile 4. Stressor comune è frustrazione bisogni psicologici 5. Emozione comune è hopelessness e helplessness 6. Atteggiamento interno è ambivalenza 7. Stato cognitivo è la costrizione 8. L’azione nel suicidio è la fuga 9. Agito interpersonale comune è la comunicazione dell’intento 10. Correlazione comune nel suicidio con modelli di coping attivi tutta la vita - cortisolo (υ e test soppressione +) - colesterolo (ϖ) - neuropeptidi (ϖ NPY) - interleukine (υ IL-2) Studi post-mortem: limiti alterazioni dovute alla morte e al metodo suicidario (conferma ruolo recettori 5-HT) 2 Suicidio, valutazione clinica Suicidio, aspetti terapeutici Valutazione del rischio suicidario Terapia del paziente con rischio suicidario - valutazione necessità di ricovero (anche in TSO) ed eventuale sorveglianza (tipo struttura) - valutazione intenzionaltà suicidaria - anamnesi di atti suicidari precedenti - valutazione dello stato psichico attuale e della presenza di diagnosi psichiatriche - valutazione presenza altri fattori di rischio e di fattori protettivi - valutazione presenza idee di violenza verso altri - valutazione di possibilità alternative (familiari in grado di prendersi la responsabilità) - intervento di crisi, se evento scatenante - terapia disturbo psichiatrico, quando presente - necessaria disponibilità terapeuta - ristrutt. cognitiva (speranza e problem solving) Suicidio, aspetti terapeutici Tentato Suicidio Prevenzione suicidio Motivi comuni nel tentato suicidio - identificazione soggetti a rischio - nei 3/4 non c’è volontà di morire - sostegno sociale alle situazioni di difficoltà - ricerca perdita di coscienza come fuga dai problemi - trattamento soggetti con pregresso TS - far capire qualcosa a qualcuno o manipolazione - telefono amico (?) - sensazione di doversi abbandonare al destino, senza sapere se si vive o si muore - riduzione mezzi a disposizione (esempio gas) - prevenzione nelle scuole, parlare dei metodi per gestire le difficoltà emotive (?) Tentato Suicidio Tentato Suicidio - è un fenomeno in aumento negli ultimi 30 anni METODI - giovani adulti è l’età a rischio (raro nei bambini) - overdose di farmaci (BDZ, antidepressivi, analgesici) - donne tra i 15 e i 25 anni - molti hanno assunto alcolici nelle ore precedenti il tentato suicidio - basso livello sociale - divorziati, vedovi precoci e giovani single - altri tipi di lesioni (taglio vene) - raramente salti nel vuoto, buttarsi sulla strada, comportamenti altamente pericolosi (suicidi mancati) 3 Tentato Suicidio, evoluzione Tentato Suicidio, valutazione - 15-25% ripete il tentato suicidio o autolesionismo - spesso valutazione in Pronto Soccorso: necessità valutazione psichiatrica e sociale - il rischio di ripetizione dipende dalla presenza di precedenti atti suicidari, presenza di pregressi trattamenti psichiatrici, abuso di alcool o sostanze, personalità antisociale, disoccupazione, basso livello sociale - 1-2% suicidio riuscito - il rischio di suicidio riuscito dipende da gravità episodio, presenza di dist. psichiatrico, difficoltà sociali, presenza di atti suicidari pregressi - valutazione intenzionalità suicidaria, anche attraverso notizie da parenti e conoscenti - l’atto era pianificato? - aveva preso precauzioni di qualche tipo? - aveva cercato aiuto? - pericolosità del metodo - messaggi scritti di intenzione di morire - valutazione rischio suicidario attuale - valutazione difficoltà sociali che persistono Tentato Suicidio, valutazione - valutazione diagnosi psichiatrica - valutazione risorse personali, sociali e familiari - necessità di trattamento e accettazione del trattamento da parte del paziente Necessità ricovero in media un caso su 10 Necessità trattamento in circa 2/3 (non sempre accettato) 4