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Associazione
Amici del Teatro di Locarno
Via della Pace 5, 6600 Locarno
Tel. 091 756 10 93
[email protected]
www.teatrodilocarno.ch
n. 3 novembre 2014
Con voi e per voi
Guardiamo con molto interesse alla nuova stagione teatrale, la venticinquesima
curata dalla nostra Associazione che il
Comitato ha deciso di festeggiare con
diverse iniziative. Ancora per pochi
giorni in una ventina di negozi della
città – i cui titolari ringrazio – saranno
esposti diversi manifesti che ci hanno
accompagnato dal 1990 a oggi. All’esposizione è pure abbinato un concorso con premi interessanti. Ricorderemo poi con un omaggio particolare
quella cinquantina di persone che hanno rinnovato anno dopo anno la fiducia
al nostro operare. Proseguirà il coinvolgimento delle scuole; oltre ad offrire agli
studenti spettacoli gratuiti di qualità daremo loro la possibilità di recensire e di
commentare gli spettacoli in programma. Agli amici e agli abbonati offriremo
fuori programma il 16 aprile 2015 lo
spettacolo “Gli innamorati” di Carlo
Goldoni.
Organizzeremo anche una serata conviviale per ricordare i promotori di questa bella avventura, come siamo ora e
come vorremmo essere. Porteremo pure
a termine il riordino dei nostri archivi.
Locarno – pur con mezzi limitati – da
sempre è in grado di proporre al suo
affezionato pubblico spettacoli di valore. Venticinque anni per noi non sono
una tappa d’arrivo, ma un punto di partenza per conseguire nuovi traguardi e
nuovi successi. Lo faremo con voi e per
voi.
Diego Erba
Presidente Amici del Teatro di Locarno
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Natale
regala
un biglietto
per
gli spettacoli
del
Teatro
di Locarno
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Martedì 2, mercoledì 3 dicembre 2014, ore 20.30
Michele Placido in
Re Lear
di William Shakespeare
con Gigi Angelillo, Margherita Di Rauso,
Federica Vincenti, Francesco Bonomo,
Francesco Biscione, Marta Nuti, Giulio
Forges Davanzati, Brenno Placido, Alessandro Parise, Peppe Bisogno, Giorgio
Regali, Gerardo D’Angelo, Bernardo
Bruno
scene Carmelo Giammello
musiche originali Luca D’Alberto
costumi Daniele Gelsi
disegno luci Giuseppe Filipponio
regia Michele Placido e Francesco Manetti
Durata: 2h 40 min. con intervallo
“Re Lear” è una tragedia in cinque atti
scritta nel 1605-1606 da William Shakespeare. È, come molti drammi shakespeariani, intrecciata di trame parallele,
affluenti di una storia che viene incrementata e illimpidita come un fiume vitale. Comincia con la decisione di Re Lear di
abdicare e dividere il suo regno fra le tre
figlie Goneril, Regan e Cordelia.
Le prime due già sposate, Cordelia con
molti pretendenti, in parte perché la preferita dal padre. Re Lear propone una
gara: ogni figlia riceverà una parte del
regno proporzionale all'amore che a parole avrà saputo dimostrare a lui. Delle
tre, solo Cordelia rifiuta l'adulazione, convinta che i veri sentimenti siano immiseriti
da una prosternazione a proprio vantaggio. Sdegnato, Re Lear, divide i suoi territori fra Goneril e Regan, mettendo al
bando Cordelia. Dopo aver abdicato Re
Lear scopre che l’unica persona sincera
era Cordelia, che le sue sorelle hanno
agito per interesse e lo cacciano. Da qui
un susseguirsi di tragiche battaglie, parricide e fratricide, le cui ultime parole sono:
“Diciamo quello che sentiamo, non quello
che conviene”.
Il capolavoro di Shakespeare è stato
adattato e personalizzato da Michele
Placido che, insieme a Francesco Manetti
ne è regista, offrendoci una versione peculiare del personaggio conosciuto sul
palcoscenico o sullo schermo. Placido è
un Re Lear in ciabatte, pigiama rosso che
gli cade lasciandolo in mutande, un re
stralunato e asciutto, elegante, con una
chioma bianca bellissima, giovane nella
Sabato 13 ore 20.30, domenica 14 dicembre 2014, ore 17.00
Simone Cristicchi in
Magazzino 18
di Simone Cristicchi e Jan Bernas
regia Antonio Calenda
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia - Promo Music
interpreti Simone Cristicchi e con la partecipazione dei ragazzi del Coro Calicantus di Locarno diretto da Mario
Fontana
Durata: 1h 30 min. senza intervallo
Lo spettacolo teatrale, scritto e interpretato da Simone Cristicchi sull’esodo
degli italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia è un testamento di memoria per le
nuove generazioni che racconta una
storia italiana ancora poco conosciuta.
A Cristicchi, tra i tanti meriti di questa
iniziativa, va anche quello di essere
l’unico artista che in 60 anni ha raccontato questa triste realtà italiana.
Magazzino 18 è un musical ricco di
storia in cui i protagonisti sono gli oggetti ancora accatastati nel capannone
18 del Porto Vecchio di Trieste, oggetti
sua ricerca di sopravvivenza e nel suo assordante dolore di padre di una prole ingrata. Quasi a dire che chi ha fede nella
procreazione, lo faccia gratuitamente,
generosamente, senza attendere riscontro
alcuno.
Gli attori, tutti molto bravi, si muovono su
una scenografia impressionista ed efficace, pennellate di colori cupi, accenni
di rovine, bella la colonna sonora, alcuni
passaggi nello stile dei rapper. Un Re
Lear elisabettiano condito con elementi
pop. Contaminazione di antico e moderno che scatena l’applauso prolungato
degli spettatori più giovani.
Mercoledì 3 dicembre 2014, ore 18.00
Incontro con gli attori
Coordinato da Moira Bubola,
giornalista RSI Rete2.
Biblioteca cantonale
Palazzo Morettini, Locarno.
Seguirà aperitivo
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che appartenevano agli esuli che scappando via lasciarono tutto, compreso il
senso di appartenenza, e portarono via
con loro il senso dello sradicamento.
Montagne di sedie aggrovigliate, armadi desolatamente vuoti, letti, lettere,
fotografie, pagelle, diari, reti da pesca,
pianoforti e scaffalature, questo è Magazzino 18.
Magazzino 18 è l’esodo di quasi
350’000 persone costrette a lasciare le
loro case e ad abbandonare un’intera
regione in seguito al Trattato di pace del
10 febbraio 1947, che consegnò alla
Jugoslavia di Tito quel pezzo d’Italia da
sempre conteso che abbraccia il mare
da Capodistria a Pola.
A raccontare la storia all’interno del musical è “Virgilio” un archivista romano,
inviato dal Ministero degli Interni a Trieste con il compito di fare un resoconto
di quello che si trova all’interno del Magazzino 18. Virgilio al telefono con il
“Dottore di Roma” racconta le sensazioni che prova davanti a tutti quegli oggetti marchiati da nomi e numeri.
Cambiando registri vocali, costumi e atmosfere musicali, Simone Cristicchi si
trasforma dando vita ad ogni singolo
personaggio: l’esule da Pola, il bambino di un campo profughi, la donna “rimasta” che scelse di non partire, il
monfalconese che decide di andare in
Jugoslavia, il prigioniero del lager comunista di Goli Otok.
Giovedì 15, venerdì 16 gennaio 2015, ore 20.30
Alessandro Haber Alessio Boni in
Il visitatore
di Éric-Emmanuel Schmitt
con Nicoletta Robello Bracciforti e Alessandro Tedeschi
musiche Arturo Annecchino
scene Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
regia Valerio Binasco
Goldenart Production
Durata: 1h 40 min. senza intervallo
La coppia Haber-Boni si cimenta in
questa commovente, dolce ed esilarante pièce di Éric-Emmanuel Schmitt.
Un testo coraggioso che non ha timore
di portare in teatro temi di discussione
importanti come la religione e il senso
della vita.
Aprile 1938. L’Austria è stata da poco
annessa di forza al Terzo Reich, Vienna
è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, Freud (Alessandro Haber)
attende affranto notizie della figlia
Anna, portata via da un ufficiale della
Gestapo (Alessandro Tedeschi). Ma
l’angosciata solitudine non dura molto:
dalla finestra irrompe un inaspettato visitatore (Alessio Boni) che fin da subito
appare ben intenzionato a intavolare
con lo psicanalista una conversazione
sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell’inconscio è insieme infastidito
e incuriosito. Chi è quell’importuno?
Cosa vuole? Stupefatto, Freud si rende
conto fin dai primi scambi di battute di
avere di fronte nientemeno che Dio, lo
stesso Dio del quale ha sempre negato
l’esistenza. O è un pazzo che si crede
Dio? Freud ci crede e non ci crede;
Dio, del resto, non è disposto a dare
dimostrazioni di se stesso come se fosse
un mago o un prestigiatore. Sullo
sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la
domanda fatale: se Dio esiste, perché
permette tutto ciò?
"Una commedia brillate, intelligentemente leggera, a tratti commovente,
esilarante, che ci fa sorridere ponendoci quesiti seri, esistenziali, che riguar-
dano tutti noi. Merito di due attori in
grande empatia fra loro, di somma bravura, perfetti nei loro ruoli, immersi pienamente nell'umanità fragile dei loro
personaggi". (Il Sole 24 ore)
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Concorso
Marcello Mastroianni quale spettacolo
interpretò a Locarno? E Toni Servillo
poco prima di ricevere il Premio Oscar
con quale spettacolo andò in scena al
Teatro di Locarno? La risposta a queste
domande si possono ricavare dai manifesti teatrali esposti in alcuni negozi di Locarno. Sono ventuno le vetrine dove si
possono vedere i cartelloni degli spettacoli più significativi andati in scena nei
venticinque anni di stagioni promosse
dall’Associazione “Amici del Teatro di Locarno”. Con la stagione 2014/2015 il
sodalizio locarnese celebra i suoi ininterrotti venticinque anni di proposte teatrali.
A questo scopo sono state approntate
alcune iniziative. Tra queste il concorso
legato ai manifesti esposti. Presso l’esercizio che mette in mostra la locandina
teatrale si potranno ritirare le cartoline di
partecipazione al concorso. Scegliere
una delle tre risposte suggerite e consegnare al negoziante. Tra le cartoline pervenute, come premio, saranno estratti
abbonamenti e biglietti d’ingresso per
gli spettacoli della stagione teatrale.
L’esposizione e il concorso sono in vigore sino al 15 novembre. L’elenco
degli esercizi aderenti è indicato sul sito
www.teatrodilocarno.ch
Anche per questa stagione l’Associazione Amici del Teatro di Locarno prosegue il
progetto di educazione teatrale in collaborazione con le scuole del locarnese. Nei
giorni 20 e 21 novembre, al Teatro di Locarno, andranno in scena tre repliche
dello spettacolo “Hansel & Gretel dei fratelli Merendoni“ messinscena a cura
della Fondazione Teatro ragazzi e giovani di Torino. Agli spettacoli parteciperanno
1329 alunni (scuola dell’infanzia, elementari e speciali).
L’ Associazione Amici del Teatro di Locarno si propone di contribuire alla crescita
culturale di ragazzi e giovani attraverso la realizzazione e la diffusione di progetti
culturali organici e di manifestazioni di carattere interdisciplinare nel campo del teatro.
In questo contesto con la stagione teatrale 2014/2015 prende forma “Teatro di Locarno in ascolto”, concorso di critica teatrale riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città. Lo scopo è di sollecitare nei giovani spettatori
lo spirito di osservazione, la capacità di analisi e di racconto di una rappresentazione
vista a teatro, stimolandoli così ad una partecipazione attiva. I concorrenti elaboreranno una o più recensioni relative a uno o più spettacoli della stagione teatrale
2014/2015 del Teatro di Locarno. Tra gli elaborati pervenuti, saranno scelte – da
un’apposita giuria presieduta dal direttore artistico – le recensioni migliori alla quali
saranno assegnati dei premi.
Teatro
Largo Zorzi 1, 6600 Locarno
Tel. 091 759 76 60
Direzione Artistica: Paolo Crivellaro
[email protected]
www.teatrodilocarno.ch
Biglietto d’ingresso:
CHF 35.- a persona
Giovani fino a 18 anni CHF 20.Prevendita:
- Ente Turistico Lago Maggiore
Largo Zorzi 1, 6600 Locarno
Tel. 091 759 76 60
- Online: www.teatrodilocarno.ch
Amici del Teatro di Locarno