Briefing speciale Gennaio 2013 2013: L’Anno Europeo dei Cittadini promuove un dibattito sulla cittadinanza europea ----------------------------------------------------------------- Si dà il via all’evento in grado di sottolineare le priorità e le sfide e migliorare l’integrazione sociale Il 10 gennaio circa 200 cittadini, tra cui la Vice Presidente di AGE Louise Richardson (Irlanda), si sono riuniti presso il Comune di Dublino con il presidente del governo irlandese Enda Kenny, il vice presidente del governo Eamon Gilmore e il Presidente Jose Manuel Barroso, per lanciare l’Anno Europeo dei Cittadini 2013 (abbreviato EYC2013) all’inizio della Presidenza Irlandese e così festeggiare anche il 40º anniversario dell’adesione dell’Irlanda nell'EU. Nel suo discorso, il Presidente Barroso ha affermato che il 2013 l’ultimo anno completo prima delle elezioni europee, sarà un altro anno cruciale per l’Europa. “La crisi economica e finanziaria ha dimostrato fino ad ora che nell’attuale mondo globalizzato siamo tutti interdipendenti. La risposta migliore alla globalizzazione è una maggior unità europea. Una maggior unità accompagnata da una democrazia più solida”, ha affermato. Ha inoltre aggiunto che il sostegno nei confronti dell’Europa proviene sempre dai gruppi di volontari, dal mondo degli affari e dai cittadini più impegnati in ambito sociale e dobbiamo imparare molto dal loro comportamento. “Europa 2020 ha gettato le basi di un progetto nel quale crediamo si debba basare l’inclusione sostenibile e la crescita intelligente”. Una delle priorità era la partecipazione attiva dei giovani nel mercato del lavoro. La Commissione Europea ha proposto a tutti gli Stati membri di adottare un progetto di garanzia giovanile per offrire a tutti i giovani oltre i 25 anni un'offerta di lavoro di qualità, istruzione complementare, un periodo di apprendistato o stage di quattro mesi di tipo pratico in caso di disoccupazione. È stato per lui un onore poter affermare che la Presidenza Irlandese sta lavorando per poter adottare questo accordo entro febbraio. “Assieme faremo del nostro meglio per evitare che i nostri giovani vadano in fascio”. EY2013 proporrà nuove opportunità per contribuire a migliorare il futuro dell’Unione Europea. “Mi piacerebbe vedere un vero dibattito in cui tutti i cittadini possano partecipare all’evoluzione dell’Unione Europea da un punto di vista economico e politico” ha concluso. Dopo la proposta di lancio ha avuto inizio il Dialogo dei Cittadini – uno scambio di opinioni tra i membri del pubblico e la Vice Presidente della Commissione Viviane Reding e la Ministra degli Affari Europei Lucinda Creighton T.D. Il dialogo ha analizzato la crisi economica in Irlanda, i diritti dei cittadini nell'UE ed il futuro dell'UE. La signora Reding ha riconosciuto che vi sono troppe persone ancora inconsapevoli dei propri diritti europei e che l’UE ha bisogno della partecipazione dei cittadini ora più che mai. "Vogliamo cambiare il modo di fare politica. Vogliamo cittadini che sappiano chi e cosa votano nelle prossime elezioni", ha affermato. Durante il dibattito sono state analizzate altre problematiche tra cui la protezione dei più poveri, l'occupazione giovanile e la situazione degli Stati membri più piccoli dell'UE. Attraverso Twitter abbiamo ricevuto numerose opinioni e contributi. L’evento è stato pubblicato in formato cartaceo e trasmesso da numerosi mezzi di comunicazione e ha dimostrato il livello di interesse dei cittadini nei confronti delle istituzioni europee e come poter plasmare questa interazione. Un altro evento intitolato ‘Making the most of the European Year of Citizens’, è stato organizzato dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) a Bruxelles il 23 e 24 gennaio per esplorare il cammino futuro di una cittadinanza europea attiva. I partecipanti hanno proposto una lista di argomenti su cui dibattere durante i workshop. Dopo i dibattiti e in una sola notte sono state confezionate 19 proposte documentate e raccolte in una brochure. Il giorno successivo si è lasciato spazio ad un numero limitato di argomenti (selezionati su votazione) dibattuti e documentati. I risultati dei workshop sono disponibili in una brochure in pdf Your Europe 2013 - results (disponibile anche in Framcese) Obiettivi del EY Il fatto di essere un cittadino europeo ha un impatto diretto sulla vostra vita quotidiana offrendo diritti, tra cui la possibilità di muoversi e permanere liberamente all'interno dell'Unione Europea, studiare o lavorare in un altro Stato membro, poter accedere ai servizi sanitari ovunque in Europa o pagare meno per le chiamate telefoniche. La cittadinanza europea permette inoltre di votare per un comune e alle elezioni europee nel paese di residenza. Le prossime elezioni del Parlamento Europeo si terranno nel 2014. Ciononostante, stando ad uno studio del 2010 questi diritti non sempre sono ben visti da tutti i cittadini europei (Eurobarometro sulla cittadinanza europea): solo il 43% delle persone intervistate conoscono il vero significato della “Cittadinanza dell’Unione Europea” e circa la metà dei cittadini europei (48%) affermano di sentirsi “non ben informati” dei propri diritti. L’obiettivo generale dell'Anno Europeo dei Cittadini 2013, che segna il 20º anniversario della cittadinanza europea inserito con il Trattato di Maastricht nel 1993, consiste nel sensibilizzare i cittadini sui propri diritti come cittadini europei e stimolare un vivo dibattito sullo svolgimento della cittadinanza europea e su come dovrebbe essere l’Unione Europea entro il 2020. Sarebbe un’ottima opportunità per avviare un dibattito tra tutti i livelli del governo, la società civile, il mondo del business e le parti interessate e vedere quali ostacoli devono affrontare i cittadini europei nella propria vita quotidiana mentre esercitano i propri diritti europei, tra cui la libertà di movimento e i diritti politici, e quali sono le soluzioni migliori per eliminare questi ostacoli. Il dibattito si baserà in particolare sullo studio “Cittadinanza Partecipativa nell’Unione Europea” pubblicato a maggio del 2012 e sui risultati della consultazione pubblica sulla cittadinanza europea lanciata la scorsa estate per poter infine elaborare un Rapporto sulla Cittadinanza Europea 2013 che sarà presentato a maggio del 2013 nel seno della Commissione Europea come principale contributo al EY2013. Scopo per un dibattito più ampio – coinvolgimento della società civile Sebbene l’EYC2013 pretende promuovere il coinvolgimento dei cittadini nel processo democratico dell’UE, AGE lamenta il fatto che durante la promozione dell’Anno Europeo a Dublino non siano stati citati i progressi del EY2012 né il legame con il precedente Anno Europeo sociale del Volontariato e dell’Inclusione Sociale e la Lotta contro la Povertà in cui si è indicato con precisione come i cittadini possono partecipare ai processi europei. L’unione di questo Anno Europeo con quelli precedenti è fondamentale per proseguire con il lavoro già svolto e definire i metodi con cui creare un'UE in cui tutti i cittadini possono contribuire in modo attivo indipendentemente dalla loro età, capacità, sesso, origine etnica o la situazione economica. In questo modo il dialogo acquisirebbe una maggior vivacità e si svilupperebbe un approccio più completo del significato di cittadino europeo e di cosa potrebbe significare in un futuro. Per contribuire alla promozione di un approccio completo della cittadinanza europea con una prospettiva centrata sull'età, AGE si è unita alla Alleanza dell’Anno Europeo dei Cittadini (abbreviato EYCA) con cui collaborano organizzazioni della società civile che si preoccupano per le questioni dei cittadini nell'area politica europea. Lo scopo dell’Alleanza è far sentire la voce della società civile nei dibattiti sulla cittadinanza europea e diffondere l’idea della cittadinanza europea e gli obiettivi del EYC2013 al di là della dimensione economica e legale. Sottolinea la nozione di cittadinanza democratica e attiva sostenendo il coinvolgimento dei cittadini e la loro partecipazione nelle questioni pubbliche, nella società, nella vita delle proprie comunità, in termini di attività e processi decisionali. Questo concetto di cittadinanza si dovrebbe basare sullo status legale dei cittadini tenendo presente tutti gli aspetti della loro vita e incoraggiare tutti i cittadini (compresi i gruppi più svantaggiati) a partecipare ai processi di decisioni politiche a tutti i livelli. Il Trattato di Lisbona prevede un quadro alquanto ampio per la promozione della cittadinanza europea basato sulla "comunità di valori" e rafforza la dimensione sociale e politica dando alla Carta dei Diritti Fondamentali lo stesso valore legale che ai trattati europei e incrementando la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni della società civile nei processi europei. Grazie all’aiuto dell’Alleanza, l’EYC2013 studierà questo approccio e organizzerà attività in tutto il 2013 per sostenere i pilastri fondamentali e la mobilizzazione attiva dei cittadini in Europa. Questo messaggio chiave dell’Alleanza EYC2013 è riassunto nel proprio Manifesto. Materiali online Il sito web ufficiale del EYC2013 pretende sostenere gli obiettivi dell’Anno europeo fornendo informazioni sui diritti dei cittadini europei, su come partecipare ai dibattiti politici dell’UE e agli eventi futuri. Vi invitiamo a condividere un evento organizzato nel quadro del EYC2013. L’Anno Europeo 2013 è un’eccellente opportunità per le parti interessate a livello locale e regionale per parlare dell’Europa con cittadini di altri Stati membri. Per questo motivo, il Comitato delle Regioni (CoR) ha sviluppato un kit di strumenti online in grado di fornire informazioni dettagliate e materiale di comunicazione che aiutano i membri del CoR e le altri parti interessate a diffondere i messaggi chiave della cittadinanza europea a livello locale e regionale. Questo kit di strumenti online è disponibile sul sito web del CoR: www.cor.europa.eu/ey2013 In questa pagina troverete anche la brochure dei procedimenti con una relazione del Forum del 28 novembre 2012 sull'impatto regionale e locale dell'Anno Europeo. In Belgio, il sito web Youreurope.be (disponibile in inglese, olandese, francese e tedesco) è stato sviluppato durante l’Anno europeo dalle autorità belghe con la collaborazione di rappresentanti della Commissione europea in Belgio, l'Ufficio Informazioni del Parlamento Europeo a Bruxelles, il Comitato economico e sociale ed il Comitato delle Regioni. Infine, ma non per questo meno importante, nel mese di novembre del 2012, AGE ha pubblicato un fascicolo per migliorare la visione delle persone anziane nei processi di decisione europei ed il coinvolgimento della società civile e promuovere la loro partecipazione attiva nei dibattiti politici. La brochure intitolata Active Citizens for Europe: A guide to the EU (Cittadini attivi per l’Europa: una guida per l'UE) è disponibile in inglese e in francese. Per una copia cartacea vi preghiamo di richiederla scrivendo alla segreteria di AGE: [email protected] Link utili: • Sito web ufficiale del EY2013: http://europa.eu/citizens-2013/ • Comunicato stampa della Commissione europea: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-132_en.htm • Lancio dell’evento EY2013: http://eu2013.ie/news/news-items/20130110eyclaunch/ • Alleanza EY2013: http://www.ey2013-alliance.eu/index.html -------- Intervista MEP Claude Moraes Membro del Partito democratico socialista del Regno Unito 1. Stando all’Eurobarometro del 2010 solo il 43% delle persone intervistate conoscono il vero significato della “Cittadinanza dell’Unione Europea” e il 48% dei cittadini europei affermano di sentirsi “non ben informati” dei propri diritti. Crede che il Parlamento Europeo dovrebbe svolgere un ruolo importante in questo contesto per migliorare queste figure e migliorare il dibattito sullo sviluppo della cittadinanza europea? Come? L’Anno Europeo dei Cittadini è un’opportunità unica per presentare i diritti di tutti i cittadini dell’UE e per incoraggiare ogni cittadino a partecipare in modo attivo ai processi democratici europei. È estremamente importante che i cittadini conoscano i propri diritti ed il Parlamento Europeo ha già assunto un ruolo prioritario in questo senso. Con la costituzione dell’Anno Europeo dei Cittadini, il Parlamento Europeo ha sottolineato la necessità di sensibilizzare i cittadini comunicando loro i propri diritti come cittadini dell'Unione centrandosi in particolare sui modi tangibili e quotidiani in cui ogni cittadino può esercitare questi diritti. Manca poco meno di un anno alle elezioni europee e noi parlamentari dobbiamo far conoscere ai cittadini il loro diritto a votare e l’importanza della partecipazione attiva nella scelta dell’istituzione eletta democraticamente in modo diretto nel seno dell’UE. I votanti dovrebbero sapere che su di loro si ripercuote ogni nostra azione. Sviluppando un senso di cittadinanza condivisa si migliora la consapevolezza dell'importanza dei diritti e delle protezioni degli europei e ogni cittadino sarà in grado di esercitare in modo effettivo ogni proprio diritto. 2. Che tipo di unione esiste tra l’EY2012 e l’EY2013 per poter garantire che i progressi fatti l’anno scorso sono ancora prioritari nell’agenda politica? Senza dubbio il Parlamento Europeo ha fatto del proprio meglio per fare in modo che l’impatto del EY2012 proseguisse dopo la fine dell'anno. Il mese scorso, lavorando con la piattaforma Europea AGE, ho apposto varie correzioni alla relazione sull’Agenda Politica del Nuovo Consumatore per affrontare la crescente separazione dal mondo digitale che vivono le persone anziane e che li ha resi i consumatori più vulnerabili in Europa. I siti web e numerosi servizi e prodotti fondamentali sono ancora inaccessibili per gran parte dei consumatori europei, in particolare persone disabili e persone con una scarsa conoscenza delle competenze digitali. Le correzioni fornite riguardavano le aree dei prodotti finanziari e sei servizi, del commercio elettronico, della sicurezza dei prodotti, della trasparenza dei prezzi, delle condizioni ingiuste dei contratti e dell’accessibilità. Queste rettifiche pretendono enfatizzare queste problematiche per poter cercare nuove misure in grado di eliminare queste barriere che spesso rappresentano un grave problema per anziani e consumatori svantaggiati. La promozione dei diritti dei cittadini dovrebbe andare di pari passo con la promozione dell’accesso paritario per tutti i consumatori e farò il possibile affinché questo aspetto sia sempre presente nell'agenda politica durante l'EY2013. ----------