Die IMP_55 Archivio/Informatore/Tecnica_2003/55 (9-10-2003) Speciale Olivo BIODIVERSITÀ DELL’OLIVO Varietà ornamentali di olivo Il recupero della biodiversità olivicola della Toscana ha permesso di identificare «vecchie» varietà di olivo idonee per scopi ornamentali. La nota illustra le specificità dell’habitus vegetativo e della fruttificazione di sei cultivar che, se inserite nei nostri parchi e giardini, possono esprimere la tradizione e contribuire a ingentilire il paesaggio A. Cimato, C. Attilio, E. Franchini, G. Sani In natura sono presenti numerose specie arboree da frutto che, per la particolare valenza estetica, ancorché coltivate per scopi produttivi, sono apprezzate anche come piante ornamentali. In letteratura sono numerose le testimonianze che riferiscono di fruttiferi di particolare valenza estetica, quali susino, melo, pesco e agrumi (limone, cedro, ecc.), in grado di esprimere, nei nostri giardini, una tradizione riconducibile alla frutticoltura amatoriale. In questo breve elenco non sarà sfuggito, all’attento lettore, la mancata segnalazione dell’olivo. Ciò è sorprendente e non è chiaro perché a questa pianta, pur possedendo elementi distintivi di eleganza e di armonia con l’ambiente circostante, non è stata riconosciuta, fino a oggi, un’ideale collocazione sia nel verde pubblico sia in quello privato. Le ragioni di tale scarsa attenzione sono diverse e possono trovare una parziale giustificazione anche nella concreta difficoltà di reperire, presso i centri vivaistici specializzati, varietà di olivo conformi a tali caratteristiche. La nota che segue propone e descrive sei «vecchie» piante di olivo, recuperate nella ricca biodiversità autoctona della Toscana, che per sviluppo, habitus vegetativo e fruttificazione sono in grado di meglio qualificare e adornare i nostri parchi e giardini. Tra le specie arboree tipiche dell’ambiente italiano, l’olivo (Olea europea L.) è quella che più delle altre si adatta a ricoprire questo ruolo. Alle sue uniche proprietà simboliche, si sommano altri pregi quali il buon adattamento alla crescita in terreni di modesta fertilità, l’elevata rusticità e la particolare longevità, elementi che rendono questa essenza mediterranea ideale sia per il verde pubblico (parchi urbani, arboreti, ecc.), sia per quello Foto 1 - Esempio di olivo allevato in vaso L’olivo nel verde pubblico e privato Nella nuova concezione di verde pubblico e privato, la scelta delle specie vegetali è sempre più indirizzata all’utilizzo di piante d’origine autoctona. Queste, infatti, come essenze affermate nel territorio, oltre a ricreare un ambiente naturale collegato al circostante paesaggio agricolo, hanno limitate esigenze in termini sia di adattamento alla zona sia di mantenimento colturale. Foto 2 - Olivo potato (forma costretta) privato (giardini o orti-giardini), quindi per tutti quegli spazi naturali preposti a svolgere un ruolo disinquinante e adatti alle attività del tempo libero (Bargioni, 2002; Bobo et al., 1995; Chiusoli, 1996). La realizzazione di veri e propri arboreti all’interno dei parchi urbani, arricchita da specie diverse e da olivi ornamentali, è in grado di svolgere le seguenti azioni differenziate: armonizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio; rendere il disegno urbano protagonista di una migliore qualità della vita; valorizzare le attività turistiche e commerciali del luogo; mettere in risalto il patrimonio storico-architettonico e contribuire alla tutela della biodiversità vegetale. La collocazione di olivi ornamentali nei giardini privati è di particolare interesse poiché è in grado di sostituire, gradevolmente, anche alberi di dimensioni particolari come platani e querce. Qualora le dimensioni degli spazi verdi disponibili fossero limitate, è possibile optare per varietà di olivo coltivate in vaso scegliendo varietà ornamentali con sviluppo naturale modesto oppure realizzando, con appositi interventi di potatura, «forme costrette» il cui risultato fornisce alle piante particolare bellezza e armonia (foto 1 e 2). Infine, così come accadeva nei giardini del periodo romano e nell’Hortus conclusus medievale (Mangiavacchi e Pacini, 1994; Tagliolini, 1988), nei quali alle piante da frutto e da orto si mescolavano particolari essenze dalle proprietà medicinali e aromatiche, l’olivo può essere, ancora oggi, inserito nell’orto-giardino per utilizzare le proprietà «medicinali» delle sue «fronde» e, in misura minore, dei suoi frutti (Pieroni e Heimler, 2000). Difatti, fin dall’antichità, le foglie di olivo erano conosciute e apprezzate per le proprietà diuretiche, astringenti, antiipertensive, ipoglicemizzanti, anti-gotta, anti-infiammatorie e cicatrizzanti; sempre le foglie erano anche usate come aromatizzanti amari in alcuni piatti della cucina tradizionale. Per i frutti, la letteratura indica proprietà curative diverse: le olive verdi, non ancora completamente mature, erano utilizzate per le proprietà astringenti; quelle nere, invece, per l’azione lassativa. L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 44/2003 1 Speciale Olivo La proposta di utilizzare «caratteristici» olivi ornamentali nei parchi e nei giardini si conclude con il suggerimento che è sempre più conveniente mettere a dimora più varietà d’olivo. Tale scelta garantisce la presenza nell’ambiente di alberi in fioritura per un più ampio periodo della stagione e, nello stesso tempo, assicura l’impollinazione dei fiori e la presenza dei frutti sulle piante. La proposta di genotipi di olivo ornamentali Portamento dell’albero Per questa caratteristica vengono proposte le varietà Emilia, Gremignolo di Bolgheri e Ginestrino la cui distribuzione naturale della chioma, «colonnare» o «pendula», costituisce un elemento di particolare attrazione ornamentale. Emilia. È una varietà a portamento assurgente (foto 4). La forma naturale «colonnare» dell’albero è ideale per l’utilizzo in giardini di piccole dimensioni. Il fogliame di un colore verde scuro intenso, unitamente alla forma della chioma, consente di ottenere gradevoli contrasti stilistici e cromatici e di proporre l’Emilia anche per incorniciare piacevoli vedute. La fioritura coincide con gli ultimi giorni di maggio e i primi di giugno (grafico 1). I fiori sono autoincompatibili, pertanto occorre che siano presenti idonei impollinatori (Ginestrino, Gremignolo di Bolgheri). I frutti, di forma sferica e di media dimensione, invaiano con- 2 L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 44/2003 Foto 4 - Olivo Emilia con caratteristico portamento assurgente Foto 3 - Copertina della monografia sulla biodiversità autoctona dell’olivo in Toscana Grafico 1 - Diagramma del periodo di fioritura delle sei varietà di olivo ornamentali Epoca di fioritura Emilia Gremignolo di Bolgheri Ginestrino Allora Rossello Foto 5 - Gremignolo di Bolgheri: olivo a portamento naturale «pendulo» 4 giu. 3 giu. 2 giu. 1 giu. 31 mag. 30 mag. 29 mag. 28 mag. 27 mag. 26 mag. 25 mag. 24 mag. 23 mag. 22 mag. 21 mag. 20 mag. 19 mag. S. Francesco 18 mag. Il riordino della biodiversità autoctona dell’olivo in Toscana, iniziato nel 1991, ha permesso di recuperare, fino a oggi, 84 «vecchie varietà» (Cimato et al., 1993-1997; 2001; 1997; Cimato, 2000) che sono tutelate nei campi di conservazione di Follonica (Grosseto) e di Scandicci (Firenze). Negli anni, questo ricco patrimonio genetico (foto 3) è stato sottoposto a differenti studi per ampliare le conoscenze sulla variabilità vegetale e per stabilire, per ciascuna pianta, lo specifico valore agronomico (Cantini et al., 2000; Heimler et al., 2000; 2002; Romani et al., 1999). La nuova proposta di olivi ornamentali comprende le seguenti sei varietà: Emilia, Gremignolo di Bolgheri, Ginestrino, Allora, Rossello e San Francesco. Alcune sono state scelte per il particolare sviluppo vegetativo e per il portamento dell’albero (habitus): Emilia, Gremignolo di Bolgheri e Ginestrino; l’Allora per i caratteri morfologici delle foglie; infine un terzo gruppo è stato segnalato per la singolarità della fruttificazione: Rossello e San Francesco. Speciale Olivo 6 9 7 10 8 temporaneamente virando dal verde al rosso vinoso per raggiungere, precocemente, la colorazione nera a piena maturità. Gremignolo di Bolgheri. Identificata nella zona di Bolgheri (Livorno), è una varietà a portamento naturale pendulo e chioma molto densa, sviluppo decisamente contenuto (foto 5). Le branche primarie sono erette e i rametti fruttiferi, a cime assurgenti, hanno foglie lunghe a forma di falce e di colore verde chiaro. La fioritura è di elevata intensità e dura circa 10 Foto 6 - Olivo Ginestrino con chioma a elevata densità, fogliosa e a portamento «pendulo». Foto 7 - Abbondante fioritura della cultivar Ginestrino. Foto 8 - Singolare fruttificazione della pianta di Ginestrino. Evidente formazione di «pseudodrupe». Foto 9 - Vecchia varietà di olivo Allora dalle foglie particolari per dimensioni e colore. Foto 10 - Fruttificazione dell’olivo Allora giorni (grafico 1). I fiori sono fertili ma autoincompatibili, pertanto occorre la presenza di impollinatori (Ginestrino). Le drupe, di forma allungata e di medie dimensioni, presentano prima dell’invaiatura un colore verde brillante che lentamente, con la maturazione, diventa nero. Il Gremignolo di Bolgheri è sensibile a drastici interventi di potatura per cui si consiglia di allevarlo a forma libera. È una varietà interessante anche per la buona resistenza ai venti marini. Ginestrino. È un olivo di alta vigoria e portamento pendulo (foto 6) con chioma caratterizzata da elevata densità e fogliosità. La fioritura è abbondante (foto 7), si realizza in circa 13 giorni (grafico 1), coincide con la terza settimana di maggio e si conclude nei primi giorni di giugno. I fiori sono fertili e parzialmente autocompatibili. È una varietà particolare anche per la fruttificazione che si distingue per la spiccata presenza di numerose pseudodrupe (foto 8). Le olive hanno maturazione tardiva e scalare nel tempo. Il Ginestrino ha bisogno di spazi amL ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 44/2003 3 Speciale Olivo pi e ben soleggiati poiché, dopo alcuni anni dall’impianto, l’albero raggiunge dimensioni imponenti. Si adatta a forme di allevamento libere e dense a «cespuglio». Caratteri della foglia Per queste caratteristiche viene suggerita la varietà Allora che ha foglie di grandi dimensioni e di colore particolare, che rendono la chioma idonea a scopi ornamentali. Allora. La presenza di questa pianta nel territorio fiorentino è stata segnalata già nel 1700 (Baldini e Ragazzini, 1998). È una cultivar che deve il nome alle particolari dimensioni grandi e larghe delle foglie, molto simili all’alloro (foto 9). Il bel verde brillante del fogliame, da un lato, la chioma folta e le caratteristiche della corteccia di colore grigio scuro e ricca di lenticelle, dall’altro rendono l’Allora particolarmente apprezzabile per scopi ornamentali. L’albero, dopo alcuni anni dall’impianto, ha l’aspetto di un cespuglio voluminoso ma non troppo alto. L’epoca di fioritura è molto precoce e la durata è di circa 15 giorni (grafico 1). I fiori sono fertili e autocompatibili, così questa pianta è in grado fruttificare da sola. Le drupe, di forma ovoidale, sono di colore rosso vinoso e hanno maturazione precoce (foto 10). L’Allora tollera discretamente il freddo. Fruttificazione Particolari per la variazione di colore delle olive nel corso della loro maturazione sono le varietà Rossello e San Francesco. Rossello. Questa varietà è in grado di esprimere i caratteri ornamentali soprattutto durante il periodo della maturazione dei frutti. Le olive, riunite in grappoli, hanno colore inizialmente bianco e gradualmente nel tempo acquistano colori più vivaci (foto 11). Il fenomeno dell’invaiatura, molto lento, garantisce in ottobre la presenza contemporanea sui rami di frutti di colori diversi (bianco, rosso, vinoso e nero). La pianta ha chioma assurgente ed espansa e la limitata vigoria suggerisce il suo utilizzo soprattutto quando gli spazi disponibili sono ridotti. La fioritura, di elevata intensità, coincide con l’ultima settimana di maggio (grafico 1). I fiori sono autoincompatibili ,pertanto occorre la presenza di impollinatori (Allora, Ginestrino). A questa varietà si riconosce una discreta sensibilità alle avversità climatiche e parassitarie. San Francesco. I frutti di questa cultivar sono particolari: di grandi dimensioni, forma allungata e colore che lentamente vira dal verde a un rosso vinoso intenso (foto 12). È un olivo di vi- 4 L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 44/2003 Foto 11 - Variazione del colore dei frutti di olivo Rossello durante la maturazione Foto 12 - Dettaglio dei frutti nella cultivar di olivo S. Francesco goria media e chioma molto espansa. L’accrescimento rapido e la presenza di foglie con riflessi argentei sono ulteriori caratteri di distinzione per questa cultivar. Le infiorescenze hanno numerosi fiori autoincompatibili che si aprono in coincidenza con le ultime due settimane di maggio (grafico 1). Come impollinatori si possono scegliere il Ginestrino e l’Allora. Il carattere ornamentale di questa pianta si esprime al meglio nel periodo della fruttificazione quando i rami si piegano ad arco sotto il peso dei frutti, numerosi e di grandi dimensioni. Questa cultivar ha mostrato una discreta tolleranza alle basse temperature. Conclusioni Gli studi sul recupero della biodiversità autoctona dell’olivo in Toscana hanno permesso di caratterizzare e valorizzare cultivar dalle specifiche attitudini agronomiche e di identificare varietà da preferire per scopi ornamentali (Emilia, Gremignolo di Bolgheri, Ginestrino, Allora, Rossello e San Francesco). Se assecondata, tale proposta assicura la conservazione dell’identità culturale del nostro territorio, suggerisce una diversa utilizzazione economica per questa straordinaria coltura e, finalmente, contribuisce affinché l’olivo, inserito nel verde pubblico e privato, continui a essere elemento insostituibile del nostro paesaggio. Antonio Cimato Cristina Attilio Elena Franchini Graziano Sani Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) Consiglio nazionale delle ricerche Scandicci (Firenze) E-mail: [email protected] La bibliografia verrà pubblicata negli estratti.