After Virtue
Seconda parte
Capp. 10-18
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Necessità di una storia delle virtù (158)
Cap. 9
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Etica “classica”: centralità delle storie
La comprensione della società eroica è necessaria per la
comprensione della società classica
Società eroica
1.
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3.
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Sistema di ruoli e ranghi (dovere = ciò che è dovuto); Uomo =
azioni (no profondità intima) ETICA = STRUTTURA SOCIALE
(errore del prospettivismo di Nietzsche)
Virtù = qualità che sostiene un uomo nelle azioni richieste dal
suo ruolo/rango
Inevitabilità del destino
Catalogo: fedeltà verso famiglia e amici, coraggio, pietas
≠ io eroico / io emotivista
Il narratore trascende i limiti della società che
rappresenta: la vittoria può essere una forma di
sconfitta; ma che cos’è sconfitta e vittoria?
Cap. 10 – Le virtù nelle società
eroiche
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La comunità primaria non è più il gruppo di parentela ma la
polis; ≠ virtù/ruolo
Che rapporto c’è tra l’essere un buon cittadino e un uomo
buono? Coesistenza di concezioni antagoniste di una
medesima virtù (sofisti, Platone, Aristotele, poeti tragici)
Scoperta della conflittualità nella tragedia
Incoerenza sofistica
Platone prospetta una soluzione ideale che renda
impossibile il conflitto: espulsione della tragedia dalla polis
L’ordinamento morale è parte di un ordinamento cosmico?
Sofocle: la forma narrativa drammatica è superiore a quella
epica
Cap. 11 – Le virtù ad Atene
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Considerazione storica della dottrina aristotelica
Il concetto di tradizione
La teoria aristotelica ha un punto di partenza sociologico
“Biologia metafisica”?
Virtù come disposizioni a sentire e ad agire
≠ ciò che uno ritiene bene per lui / ciò che è davvero bene per lui: giudizio
Concezione teleologica ma non consequenzialista
Virtù e legge
Criteri razionali di merito: il consenso circa i beni e le virtù rende possibile
l’amicizia
Il conflitto come risultato di difetti morali individuali o di ordinamenti politici
inadeguati
Carattere universale della teoria del sillogismo pratico
1.
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3.
4.
Desideri e fini
Premessa maggiore
Premessa minore
azione
Cap. 12 – L’interpretazione aristotelica
delle virtù
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Società medievale ed eroica
Interiorizzazione della vita morale: la volontà
La morale della legge: stoicismo, cristianesimo
XII sec.: quale morale per un ordine sociale
terreno? E quale rapporto con la società celeste?
Le virtù teologali (fede speranza carità) + virtù
cardinali (coraggio temperanza prudenza
giustizia): il bene si raggiunge in una comunità di
riconciliazione
◦ Possibilità di una redenzione finale (buon ladrone)
◦ Nessun male, se non ne diveniamo complici, ci esclude
dal bene
◦ Tensione tra Aristotele e la Bibbia
Cap. 13 – Aspetti e situazioni
medievali
La tradizione dell’etica delle virtù presente
tesi antagoniste ed eterogee
 Concezione unitaria:
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1. PRATICA (p. 232)




Valori interni ed esterni
Presuppongono le virtù (veridicità, giustizia,
coraggio)
Le istituzioni
Non separazione tra fatti e valutazioni
2. ORDINE NARRATIVO DELLA VITA (cap. 15)
3. TRADIZIONE MORALE (cap. 15)
Cap. 14 – La natura della virtù
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La virtù dell’integrità (J. Austen)
Teoria dell’azione e intenzionalità
Struttura e narrativa della vita
Vincoli e indefinitezza del vivere
Unità di ricerca narrativa della vita (ordo
amoris) sostenuta da virtù
Visione non tradizionalistica di tradizione
Importanza essenziale delle virtù per le
tradizioni: il senso adeguato della tradizione
Cap. 15 – Le virtù, l’unità della
vita umana e il concetto di
tradizione
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Necessità delle comunità per pensare la
vita come unità narrativa
Capitalismo (pleonexia): ≠ lavoro/pratica
Subordinazione delle virtù alle regole
La virtù al singolare
Impossibilità di una pratica comune delle
virtù nel mondo moderno
J. Austen e la virtù della costanza
Cap. 16 – Dalle virtù alla virtù e
dopo la virtù
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Subordinazione della giustizia alle regole di
giustizia
Impossibilità di un consenso sulle regole
Possesso legittimo vs bisogno (Nozick &
Rawls): incommensurabilità
Il presupposto individualistico impedisce
l’esistenza di una nozione condivisa di merito
La politica moderna come guerra civile
proseguita con altri mezzi
L’etica delle virtù implica il rifiuto
dell’ordinamento politico moderno
Cap. 17 – La giustizia come virtù:
mutamento di concezioni
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Il fallimento della critica nicciana
Conclusione (310-1)
La razionalità storico-dialettica (v.
Poscritto, 1)
I limiti intrinseci del marxismo
La chiusa finale (314)
Cap. 18 – Dopo la virtù: Nietzsche
o Aristotele, Trotzkij e San
Benedetto