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CONCETTI GENERALI
Concetto di informatica
L’informatica è quella disciplina che si occupa del trattamento e dell’elaborazione delle informazioni in
modo automatico. Il termine deriva da INFORmazione autoMATICA ed è stato introdotto per indicare la
scienza che si occupa dei processi e delle tecnologie che consentono il trattamento (creazione, raccolta, elaborazione, memorizzazione e comunicazione) automatico e razionale delle informazioni, nonché della progettazione degli strumenti che concretizzano tali funzioni (computer).
Con la sigla EDP (Electronic Data Processing) si indicavano le attività connesse al settore informatico; oggi
però si parla sempre più di IT (Information Technology) o ICT (Information and Communication Technology), cioè un insieme di tecnologie che serve a conservare, elaborare e trasmettere informazioni.
Elencare tutte le possibili applicazioni dell’informatica è difficile, se non addirittura impossibile, perché
l’uso del computer è ormai diffuso in ogni ambito delle attività umane. Risulta infatti sempre meno facile
immaginare settori in cui non sia prevedibile la sua introduzione. È tuttavia interessante notare che, in un
primo momento, i computer sono stati impiegati prevalentemente per l’esecuzione di calcoli matematici e
per lo svolgimento di elaborazioni relativamente semplici. Si può oggi affermare che, con il loro presente e
continuo inserimento, i computer modificano l’ordinamento della società. Da un lato, infatti, sostituiscono
l’uomo nell’esecuzione dei lavori ripetitivi e manuali, eseguendo le operazioni programmate dall’uomo stesso e lasciandogli soltanto i compiti di controllo; dall’altro, i computer ampliano i confini della conoscenza e
le possibilità dell’uomo, perché, grazie al loro impiego, sono realizzabili applicazioni in settori altrimenti
inesplorabili. Il computer è diventato anche un potente mezzo per comunicare, rendendo irrilevanti le distanze geografiche. Lo strumento informatico per eccellenza è il computer o elaboratore. Un computer, però,
non è in grado di pensare da solo, ma può fare unicamente ciò per cui è stato istruito.
Concetto di informazione e di dato
L’informazione è tutto ciò che ci viene trasmesso attraverso immagini, suoni, linguaggio scritto e parlato,
possiede un significato e viene conservato o comunicato in vista di una utilità pratica (caratteri alfabetici:
nome di una persona, titolo di un libro; numero: età; caratteri alfanumerici: codice fiscale; immagine: cartellone pubblicitario; luce: semaforo; suono: campanella; gesto: stretta di mano; ecc). Le informazioni presuppongono l’esistenza di un insieme di regole comuni all’emittente e al ricevente, chiamate codice, secondo le
quali le informazioni vengono trasformate per essere comprese dal ricevente.
Il dato è una rappresentazione elementare dell’informazione in forma codificata; così com’è non ha alcun significato, in quanto deve essere interpretato; viene utilizzato per caratterizzare un fenomeno, risolvere un
problema o produrre informazioni. Gli aspetti caratteristici di un dato sono: il nome (data di nascita), il valore
(15 giugno 1991), il formato (15/06/1991). Numeri e caratteri rappresentano i dati semplici, perché sono relativamente semplici da raccogliere e analizzare; gli altri costituiscono i dati complessi, in quanto derivanti
dalla fusione di più dati semplici. In particolare, dati complessi quali suoni, animazioni, filmati prendono il
nome di dati multimediali.
Il computer non interpreta i dati, non attribuisce loro significati precisi, come invece fa la mente umana; per
questo motivo possiamo affermare che il computer tratta i dati, l’uomo tratta le informazioni.
L’attività che si occupa del trattamento dei dati per trasformarli in informazioni prende il nome di elaborazione.
Ogni tipo di elaborazione richiede dati in ingresso (input) e produce dati in uscita (output). Il risultato del
lavoro di elaborazione è costituito da altri dati che possono essere utilizzati per altre elaborazioni.
Trasmissione delle informazioni
Per rendere possibile la comunicazione però emittente e ricevente devono capirsi (pensiamo allo scambio di
informazioni tra persone che parlano lingue diverse…). Quindi bisogno rispettare:
- il codice della trasmissione, cioè le regole secondo le quali il messaggio viene trasformato prima di essere inviato
- la tecnica di trasmissione, cioè la modalità e gli strumenti con i quali viene effettuata la trasmissione
- il protocollo della trasmissione, cioè l’insieme delle regole che permettono uno scambio ordinato e corretto delle informazioni
I caratteri e i simboli che compongono il messaggio vengono trasformati per viaggiare sul mezzo trasmissivo che collega l’emittente e il ricevente e prendono il nome di segnali.
I segnali possono essere di tipo digitale (computer) o analogico (linea telefonica). In un sistema analogico
il segnale da elaborare è continuo: un orologio analogico, quello con le lancette, rappresenta tutti gli istanti
del tempo, senza salti. In un sistema digitale, i segnali da elaborare sono discreti, cioè non assumono tutti i
valori di un intervallo, ma procedono a salti: un orologio digitale rappresenta il tempo a salti di minuti o di
secondi o anche di frazioni più piccole.
Comunicazione
La comunicazione è il dialogo tra due persone o tra una persona e una macchina per realizzare un flusso di
informazioni. Solitamente è costituita da domande e risposte; questo presuppone che esista un insieme di
regole per combinare le parole in frasi: cioè un linguaggio per la comunicazione.
Nell’ambito dell’informatica l’insieme delle parole con le quali l’utente può richiedere l’attivazione dei lavori a un computer si chiama linguaggio di comandi; le parole e le regole per costruire le frasi utilizzate nei
programmi per i computer costituiscono il linguaggio di programmazione.
Quando due enti di natura diversa vengono messi in comunicazione è necessario utilizzare un meccanismo
che possa rendere possibile la comunicazione e facilitare l’interazione: questo meccanismo è l’interfaccia.
In informatica il termine interfaccia viene usato per indicare:
- le regole e gli strumenti attraverso i quali l’utente realizza la comunicazione con il computer;
- l’apparecchiatura elettronica che consente la comunicazione tra un computer e un dispositivo esterno
ad esso collegato (es: stampante)
Sistema
Un sistema è un insieme anche complesso di elementi di natura differente che interagiscono tra loro in modo dinamico e comunque finalizzato al raggiungimento di certi obiettivi.
Ogni sistema è definito quando sono definite: le parti che lo compongono, le correlazioni tra esse, le finalità del sistema.
Le finalità servono per comprendere le ragioni che muovono il sistema, mentre le parti e le correlazioni
servono per definirne il funzionamento.
Nel linguaggio dell’informatica si usa il termine sistema di elaborazione anziché il termine computer, perché il lavoro con l’elaboratore si avvale di un insieme organizzato di apparecchiature e di programmi che
interagiscono tra loro, finalizzati all’elaborazione automatica delle informazioni.
Processo e processore
Con il termine processo si indica l’insieme formato dalle operazioni da svolgere in sequenza e dai dati che
vengono elaborati durante queste operazioni per svolgere il compito assegnato. Le caratteristiche fondamentali del concetto di processo sono: il processo evolve nel tempo; il processo è sequenziale.
Il processore è l’esecutore del processo, cioè l’ente che causa l’evoluzione del processo nel tempo.
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