Facoltà di Farmacia Dip. Farmaco-Biologico Sezione di Farmacologia Dalla relazione genotipo-fenotipo alla terapia farmacologica delle miotonie Jean-François Desaphy 2° Incontro Annuale Associazione M.I.A. onlus Le canalopatie del muscolo scheletrico Myotonia Myotonia Congenita Generalized Myotonia Chromosome 7 CLCN1 gene Chloride channel J-F Desaphy Periodic Paralysis Potassium-aggravated Myotonia Paramyotonia Congenita Chromosome 17 SCN4A gene Sodium channel Hyperkalemic Periodic Paralysis Hypokalemic Periodic Paralysis Chromosome 1 CACNL1A4 gene Calcium channel Andersen-Tawil Syndrome Chromosome 17 KCNJ2 gene Potassium channel CANALI e TRASPORTI IONICI CANALI IONICI Na+ Cl- Na+ 145 mM J-F Desaphy TRASPORTATORI K+ Na+ Ca2+ 4 mM K+ Na+ 12 mM Ca2+ ATP 155 mM Ca2+ 1.8 mM Ca2+ 0.1 µM ATP K+ Cl15 mM NUCLEO Cl150 mM POMPE Na+ K+ CELLULA PROTEINE CANALI Gating Voltaggio agonista diretto stiramento proteina G Ioni calcio Modulazione Fosforilazione Ossidazione Citoscheletro Stiramento ATP Ioni calcio altri ioni J-F Desaphy Più di 400 geni codificano per altrettanti canali Porta di attivazione ione K+ Na+ Ca2+ H+ non-selettivi Cl- S E N S O R E Subunità ausiliaria Porta di inattivazione Siti di legame per piccole molecole FUNZIONE DEI CANALI IONICI 5 sensi J-F Desaphy contrazione neurotrasmissione ion S E N S O R Proliferazione cellulare Differenziamento cellulare risposta immunitaria Secrezione ormonale secrezione esocrina CANALI IONICI e MALATTIE Coinvolgimento in patogenesi aritmie cardiache disordini psichici disfunzioni cognitive sensazione del dolore ipertensione patologie renali diabete cancro Canalopatie primarie Muscolo scheletrico paralisi periodica miotonia miastenia ipertermia maligna malattia “central core” Mutazioni nel gene CFTR Difetti di un canale del cloro Canalopatie secondarie intossicazione distrofia miotonica malattie autoimmuni iperalgesia Aritmie cardiache Sistema nervoso centrale epilessia atassia emicrania ipereplessia 1/2500 europei affetti recessivo 1/20 portatori sani J-F Desaphy fibrosi cistica Malattie renali osteopetrosi diabete ipertensione eritermalgia SCID Più di 60 geni mutati Centinaia di mutazioni CANALI IONICI e FARMACI J-F Desaphy ~5% dei bersagli di farmaci sono canali ionici Canali per il calcio antiangina, anti-ipertensivi, antiaritmici, antiepilettici Canali per il sodio anestetici locali, antiaritmici, antiepilettici, anti-miotonici, diuretici Canali per il cloro antiepilettici, ansiolitici, ipnotici, anestetici generali, rilassanti muscolari Canali per il potassio antidiabetici, anti-ipertensivi, antiaritmici Farmacologi di Bari e le canalopatie J-F Desaphy Sezione di Farmacologia – Facoltà di Farmacia Team leader: prof.ssa Diana Conte Camerino Canali del sodio Canali del potassio J-F. Desaphy A. De Luca M. De Bellis T. Costanza R. Carbonara M. Dinardo Farmaci D. Tricarico A. Mele GL. Cannone G. Camerino M. Dinardo S. Calzolaro Farmaco Canali del cloro ClC-1 S. Pierno J-F. Desaphy A. Liantonio M. De Bellis G. Camerino M. Dinardo G. Gramegna M. Cannone Canali del cloro ClC-K, renali A. Liantonio G. Gramegna A. Scaramuzzi G. Camerino M. Dinardo Canalopatie Muscolari Ipertermia maligna miastenia miotonia Paralisi periodica Il difetto genetico determina una proteina alterata che funziona: poco (perdita di funzione) troppo (guadagno di funzione). J-F Desaphy Ruolo del Farmacologo J-F Desaphy Relazione genotipo/fenotipo Alla ricerca di possibili bersagli per i farmaci Farmaco Alla ricerca del farmaco migliore Ruolo del Farmacologo J-F Desaphy Relazione genotipo/fenotipo 1° esempio: le canalopatie da sodio muscolari 2° esempio: la miotonia da cloro Alla ricerca di possibili bersagli per i farmaci Farmaco Alla ricerca del farmaco migliore Relazione Genotipo-Fenotipo J-F Desaphy +10 Canalopatie muscolari da sodio 30 ms, 0.1 Hz -80 -120 R1448C I II III IV + + + + + + + + Paramyotonia Congenita out recettore LA in COOH G1306E NH2 A1156T Miotonia aggravata dal K+ Paralisi periodica ipercalemica Desaphy et al., Neurology 2001 Relazione Genotipo-Fenotipo J-F Desaphy +10 Canalopatie muscolari da sodio 30 ms, 0.1 Hz -80 -120 R1448C I II III IV + + + + + + + + Paramyotonia Congenita out recettore LA in COOH G1306E NH2 A1156T Miotonia aggravata dal K+ Paralisi periodica ipercalemica Mutagenesi sito-diretta, espressione eterologa, patch-clamp Desaphy et al., Neurology 2001 Relazione Genotipo-Fenotipo J-F Desaphy +10 Canalopatie muscolari da sodio 30 ms, 0.1 Hz -80 -120 R1448C I II III IV + + + + + + + + Paramyotonia Congenita out recettore LA in COOH G1306E NH2 A1156T Miotonia aggravata dal K+ Paralisi periodica ipercalemica Mutagenesi sito-diretta, espressione eterologa, patch-clamp Farmaco Farmaco Farmaco Desaphy et al., Neurology 2001 Genotype/phenotype correlation J-F Desaphy Missense mutations Impaired fast inactivation Enhanced activation Impaired slow inactivation Sarcolemma hyper-excitability Sarcolemma inexcitability Myotonia (muscle stiffness) Paralysis (muscle weakness) Miotonia da cloro J-F Desaphy F167L Mauro LoMonaco, Anna Modoni F167L // AR ts G190S miotonia debolezza F167L 100 Vm (mV) Open Probability ry in a pr el im WT ub lis he d, 4 G190S Un p 6 I (nA) Current amplitude re su l G190S WT F167L G190S Vm (mV) 200 La mutazione F167L riduce il passaggio degli ioni attraverso il canale Riduzione della corrente La mutazione G190S modifica la dipendenza dal voltaggio MIOTONIA Ruolo del Farmacologo J-F Desaphy Relazione genotipo/fenotipo Alla ricerca di possibili bersagli per i farmaci Farmaco Alla ricerca del farmaco migliore Alla ricerca del farmaco migliore Farmaco noto con meccanismo d’azione ignoto (uso empirico) Meccanismo d’azione dell’acetazolamide nella miotonia Farmaco noto con meccanismo d’azione noto Nuovi farmaci nella terapia della miotonia flecainide e propranolol Farmaci mancanti Nuovi ligandi per i canali al cloro J-F Desaphy Alla ricerca del farmaco ideale Farmaco noto con meccanismo d’azione ignoto (uso empirico) Meccanismo d’azione dell’acetazolamide nella miotonia Farmaco noto con meccanismo d’azione noto Nuovi farmaci nella terapia della miotonia flecainide e propranolol Farmaci mancanti Nuovi ligandi per i canali al cloro J-F Desaphy Sindromi miotoniche Paramiotonia congenita Miotonia aggravata dal K+ J-F Desaphy Miotonia congenita Miotonia generalizzata Nav1.4 ClC-1 sodio Distrofia miotonica cloro Miopatia miotonica prossimale aumentata attività ridotta attività Ipereccitabilità del sarcolemma Mexiletina Farmaco Bloccante canali al sodio SINDROMI MIOTONICHE Rigidità muscolare Difficoltà al rilassamento Antimiotonico mexiletina J-F Desaphy Mexiletina, bloccante canali al sodio Farmaco antimiotonico di 1° scelta Trial clinico in corso Non tutti i pazienti rispondono Possibili effetti collaterali I canali al sodio mutati sono sensibili alla mexiletina ? Quali nuovi farmaci per la miotonia ? J-F Desaphy I canali al sodio mutati sono sensibili alla mexiletina ? Dipendenza dal voltaggio 1.2 WT, n=38 G1306E, n=31 A1156T, n=21 R1448C, n=42 R1448C Spostamento negativo della curva Normalized Current 1.0 0.8 0.6 G1306E Spostamento positivo della curva 0.4 0.2 0.0 -160 -140 -120 -100 -80 -60 -40 -20 Prepulse Potential (mV) Mexiletine NH2 Flecainide CF3 O N H O H N O CF3 Desaphy et al., J Physiol 2004 J-F Desaphy I canali al sodio mutati sono sensibili alla mexiletina ? Dipendenza dal voltaggio 1.2 WT, n=38 G1306E, n=31 A1156T, n=21 R1448C, n=42 Normalized Current 1.0 R1448C Spostamento negativo della curva Più sensibile alla mexiletina e alla flecainide G1306E Spostamento positivo della curva 0.8 0.6 Meno sensibile alla mexiletina Più sensibile alla flecainide 0.4 0.2 0.0 -160 -140 -120 -100 -80 -60 -40 -20 Prepulse Potential (mV) Mexiletine NH2 GE, 300 µM Mexiletine GE, 100 µM Flecainide O 10 Hz 10 Hz O Flecainide CF3 N H 0.1 Hz H N O 0.3 Hz CTRL 500 pA 500 pA 2 ms CTRL 2 ms CF3 Desaphy et al., J Physiol 2004 J-F Desaphy FARMACOGENETICA: medicina personalizzata Dipendenza dal voltaggio negative shift no shift I141V I1160V PAM positive shift S804F V1589M Q1633E unknown L250P A1481D G1306A G1306E G1306V G1306E PMC I693T R1148C R1448P R1448H R1448S V445M V1293I Blocco normale Blocco maggiore Mexiletine NH2 O L266V Q270K T704M A1152D F1705I T1313A T1313M L1433R F1473S M1370V R1448L V1458F M1476I L1436P G1456E R1460Q Blocco minore Flecainide CF3 O N H H N O CF3 Desaphy et al., submitted J-F Desaphy Quali nuovi farmaci antimiotonici ? Blocco dei canali Nav1.4 ? Farmaco β-agonista doping SI Farmaco β-agonista anti-asmatico No Farmaci β-antagonisti anti-aritmici SI No Bloccante canali al sodio anti-aritmico, antimiotonico SI Studi pre-clinici Tempo di raddrizzamento l o r e t u b n e l c 0.5 s l o l o n a p o r p Unp lts u s e yr r a n imi l e r ,p e n i t e l i x e m CTRL hed s i l ub J-F Desaphy l o l o d a n 100 4s % of TRR reduction l o m a t u b l a s 9AC ratto miotonico 80 60 40 20 9AC + farmaco antimiotonico 0 5 1s 15 40 [DRUG] (mg/kg) il propranololo potrebbe rappresentare una valida alternativa alla mexiletina nella terapia antimiotonica Desaphy, Costanza, Gramegna & Conte Camerino, in preparation Studi pre-clinici J-F Desaphy SALBUTAMOL CLENBUTEROL / PROPRANOLOL Activation of Na+/K+ pump Activation of Na+/K+ pump Inhibition of sodium channels Anabolic action Sarcolemma hyperpolarization Hyperkalemic periodic paralysis Sarcolemma hyperpolarization Inhibition of AP firing Myotonic syndromes Including myotonic dystrophy Conclusioni J-F Desaphy L’impegno del Farmacologo nelle malattie rare elaborare solide basi scientifiche per trial clinici esplicitare i test pre-clinici di efficacia e di tossicità studiare la farmacogenetica inventare nuovi farmaci (in collaborazione con i chimici farmaceutici) individuare nuovi farmaci efficaci pronti all’uso delucidare il meccanismo d’azione di farmaci empirici individuare nuovi possibili bersagli per farmaci Trovare il farmaco ideale Studiare la relazione genotipo/fenotipo Ringraziamenti J-F Desaphy Sezione di Farmacologia (2011) Dottorandi Post-doc Diana CONTE Annamaria DE LUCA Domenico TRICARICO Jean-François DESAPHY Chimica farmaceutica Facoltà di Farmacia Bari Carlo Franchini Fulvio Loiodice … Teresa COSTANZA Gianluca GRAMEGNA Valeria SBLENDORIO Sabata PIERNO Antonella LIANTONIO Anna COZZOLI Gianluigi CANNONE Marilena DINARDO Michela DE BELLIS Roberta CARBONARA Roberta CAPOGROSSO Antonella SCARAMUZZI Antonietta MELE Giulia CAMERINO Maria CANNONE Sara CALZOLARO Collaborazioni esterne Alfred L. George, USA Frank Lehmann-Horn, Germania Bertrand Fontaine, Francia Ramone Latorre, Cile Patrick Delmas, Francia Michael Pusch, Genova Mauro Lomonaco, Roma Giovani Meola, Milano Pharmaceutical I ndustries Continuiamo a lavorare Commenti J-F Desaphy Le sindromi miotoniche appartengono ad un gruppo di malattie dei muscoli scheletrici, comprendendo anche le paralisi periodiche. Tutte queste patologie hanno in comune di essere la conseguenza di mutazioni a carico di geni codificanti per i canali ionici, di cui il neologismo “canalopatie”. I canali e trasportatori ionici sono delle proteine presenti nelle membrane delle nostre cellule che permettono il passaggio selettivo di ioni e controllano l’omeostasi cellulare. Questi ioni partecipano a molte se non tutte le funzioni cellulari. Più di 400 geni sono stati identificati nel genoma umano che codificano per le subunità dei canali ionici. Questi canali sono diversi per la specie ionica che permea, per i meccanismi di apertura/chiusura del canale, per la loro modulazione da parte di segnali fisici e biochimici, per la loro sensibilità alle tossine e ai farmaci. Questi canali sono espressi nell’intero organismo e sono coinvolti in tutti i processi fisiologici, compreso i sensi, la neurotrasmissione, la contrazione muscolare, la secrezione degli ormoni, la secrezione esocrina, la risposta immunitaria, il ciclo cellulare, la proliferazione e il differenziamento cellulare. Commenti J-F Desaphy Non è quindi sorprendente che i canali ionici contribuiscano all’insorgenza di un numero elevato di malattie debilitanti o letali, che includono le aritmie cardiache, l’ipertensione, le malattie renali, il diabete, il dolore cronico, i disordini cognitivi e psichici, o ancora la progressione del cancro. Le canalopatie primarie sono le malattie che originano da mutazioni nei geni codificanti per i canali ionici. Queste malattie sono rare con un incidenza che varia, dal caso pressoché unico ad 1 caso su 2500 europei come per la fibrosi cistica dovuta a mutazioni in un canale del cloro. Nell’insieme, le canalopatie includono più di 60 malattie e diverse centinaia di mutazioni. Sono malattie rare monogeniche, ma il loro studio negli anni recenti ha significativamente contribuito alla comprensione di molte malattie multifattoriali. Visto il loro coinvolgimento in molte malattie, i canali ionici costituiscono degli importanti bersagli per l’azione dei farmaci. Sono noti farmaci che agiscono sui canali del calcio, del sodio, del potassio, e del cloro. Commenti J-F Desaphy I farmacologi della Facoltà di Farmacia dell’Università di Bari studiano da anni i canali ionici, loro ruolo nelle canalopatie, e la loro sensibilità ai farmaci I muscoli scheletrici si contraggono in risposta ad uno stimolo proveniente dal cervello attraverso il nervo motore. Questo nervo rilascia un messaggero, l’acetilcolina, che stimola il muscolo attraverso l’attivazione di vari canali/trasportatori ionici presenti nelle membrane dei muscoli. Mutazioni in questi canali sono stati associati a vari patologie muscolari. In particolare, mutazioni a carico del canale al cloro o del canale al sodio sono state associate a la miotonia. La ridotta attività dei canali del cloro o l’esagerata attività dei canali del sodio rendono il muscolo troppo eccitabile. In condizioni normali, il muscolo scarica potenziali d’azioni in risposta ad uno stimolo proveniente del nervo, scarica che si interrompe allo cessare dello stimolo. In persone affette da miotonia, la scarica dei potenziali d’azioni dura oltre lo stimolo, quindi il muscolo ha difficoltà a rilassarsi dopo la contrazione e rimane rigido: questo è la miotonia. Commenti J-F Desaphy Quali sono i compiti del farmacologo ? Studiare la relazione tra genotipo e fenotipo per … … Individuare possibili bersagli per i farmaci e … … Trovare il farmaco migliore Il primo esempio riguarda le canalopatie muscolari da sodio. Mutazioni nel gene che codifica per il canale del sodio del muscolo scheletrico sono responsabili di una serie di malattie caratterizzate da momenti di paralisi flaccida (paralisi ipercaliemica) o di rigidità muscolare (miotonia). Mediante tecnologie avanzate, abbiamo studiato in vitro l’effetto di 3 mutazioni, e abbiamo potuto correlare l’insorgenza di paralisi ad una corrente al sodio persistente e la miotonia al rallentamento del decadimento delle correnti al sodio. Tali difetti biofisici diventano quindi dei possibili bersagli per l’azione di farmaci efficaci contro la paralisi o contro la miotonia. Il secondo esempio riguarda la miotonia congenita, che deriva da mutazioni nel gene che codifica per il canale al cloro muscolare ClC-1. In collaborazione con i dott.ri LoMonaco e Modoni, abbiamo studiato 2 mutazioni, F167L e G190S, entrambi associate a miotonia. La mutazione G190S pero è anche associata a l’insorgenza di debolezza muscolare di breve durata ma che può inficiare i movimenti. Le due mutazioni riducono le correnti del cloro ma con meccanismi molecolari diversi. Studi in corso mirano a correlare il difetto molecolare ai sintomi clinici. Commenti J-F Desaphy Quindi una volta definita la relazione genotipo/fenotipo, il farmacologo si impegna a trovare il farmaco migliore per curare la malattia rara in attesa di una terapia genica/cellulare efficace ed applicabile. Il farmacologo deve definire il meccanismo d’azione dei farmaci usati in modo empirico. Il farmacologo può cercare nuovi farmaci con meccanismi d’azione noti per la cura delle malattie rare. Il farmacologo, con l’aiuto dei chimici farmaceutici può inventare nuovi farmaci in grado di colpire i canali ionici, ove essi mancano. Commenti J-F Desaphy Prendiamo di nuovo l’esempio delle miotonie, malattie caratterizzate da rigidità muscolare che complicano la normale funzionalità dei muscoli scheletrici. Ci sono miotonie da sodio, dovute a mutazioni nel gene del canale del sodio, e miotonie da cloro, dovute a mutazioni nel gene del canale del cloro. Il guadagno funzionale dell’uno o la ridotta funzionalità dell’altro inducono l’ipereccitabilità muscolare che produce i sintomi clinici della malattia. Quindi, oggi si cerca di opporsi all’ipereccitabilità utilizzando un farmaco bloccante dei canali del sodio, la mexiletina. La mexiletina è il farmaco di prima scelta nel trattamento delle miotonie, con alcuni limiti importanti: non tutti i pazienti rispondono alla mexiletina; il farmaco può provocare effetti avversi che ne limitano l’uso Ci siamo quindi posti due domande: 1) i canali del sodio mutati sono sensibili alla mexiletina ? 2) ci sono altri farmaci potenzialmente utili nel trattamento della miotonia ? Commenti J-F Desaphy Per rispondere alla prima domanda, abbiamo studiato nel dettaglio gli effetti delle mutazioni sulla funzione del canale. Abbiamo osservato che due mutazioni provocando miotonia possono alterare in modo opposto la dipendenza dal voltaggio, e abbiamo saggiato due farmaci: la mexiletina ed un altro bloccante dei canale del sodio, la flecainide. Il canale mutato con una voltaggio-dipendenza più negativa è molto sensibile a entrambi i farmaci, ed i pazienti portatori di quella mutazione rispondono bene alla mexiletina. Il canale mutato con una voltaggio-dipendenza più positiva sono meno sensibili alla mexiletina, e i pazienti traggono in effetti meno beneficio dal farmaco. Invece, per le sue specifiche proprietà, la flecainide è ancora molto efficace su questo canale mutato. Sulla base di questi risultati, abbiamo dunque definito un meccanismo farmacogenetico, cioè una risposta diversa all’azione dei farmaci in funzione della mutazione. E’ questo il presupposto per una medicina personalizzata, che già ha riscontrato un certo successo nell’ambito del trattamento delle miotonie da sodio. Commenti J-F Desaphy Per la seconda domanda, cioè se ci sono farmaci disponibili potenzialmente utili nel trattamento della miotonia, siamo partiti da un risultato ottenuto qualche anno fa nel nostro laboratorio che dimostrava che alcuni farmaci noti come ligandi dei recettori per l’adrenalina erano anche potenti bloccanti dei canali del sodio alla pari della mexiletina. Abbiamo quindi recentemente sviluppato, anche su richiesta di ditte farmaceutiche, un modello in vivo di miotonia, per potere esplicitare dei test preclinici di efficacia. Se si gira un ratto sul dorso, l’animale metterà meno di un secondo per raggirarsi su se stesso. Se si somministra un bloccante dei canali del cloro muscolari, si ricrea la condizione di miotonia da cloro, e l’animale impiegherà circa 4 secondi per rimettersi sulle 4 zampe. Il tempo di raddrizzamento dipenderà quindi dell’effetto antimiotonico del farmaco saggiato. E abbiamo così confermato in vivo l’effetto antimiotonico del propranololo, che suggeriamo poter essere utilizzato quindi dai pazienti.