M e c c ani c a / M O T O T R A S L AT O R I O UE1030260 Moto uniformemente accelerato UE1030260 B A SI GE NE R A L I La velocità istantanea v e l’accelerazione istantanea a di un punto materiale sono definiti come rispettivamente la derivata prima e la derivata seconda dello spostamento s rispetto al tempo t. Queste definizioni possono essere riprodotte in modo sperimentale considerando invece delle derivate i relativi rapporti incrementali, e misurando i tempi tn relativi ai punti del percorso sn considerando piccoli incrementi dello spostamento. Vengono così creati i presupposti, per esempio, per analizzare a livello sperimentale l’andamento cronologico del moto uniformemente accelerato. Con un’accelerazione costante a la velocità istantanea v aumenta in modo proporzionale al tempo t; assumendo il punto materiale inizialmente fermo: (1) v = a ⋅t Lo spostamento s aumenta in modo proporzionale al quadrato del tempo: (2) F UN Z IONI SCOPO • Registrazione dello spostamento in funzione del tempo. • Determinazione della velocità istantanea in funzione del tempo. • Determinazione dell’accelerazione istantanea in funzione del tempo. • Determinazione dell’accelerazione media come parametro di adattamento e confronto con il quoziente ricavato dalla forza e dalla massa. Registrazione e valutazione di movimenti moti uniformemente accelerati sulla rotaia delle pulegge­ 1 s = ⋅a ⋅t 2 2 RIASSUNTO In un moto uniformemente accelerato, la velocità istantanea è lineare rispetto al tempo e lo spostamento ha un rapporto quadratico rispetto ad esso. Queste dipendenze sono analizzate nell’esperimento sui moti sulla rotaia delle pulegge, che vengono registrati con una combinazione di una puleggia Super Pulley e di una fotocellula. A pparec chi nec essari F a= m Numero Apparecchio Queste dipendenze sono esaminate nell’esperimento con un carrello sulla rotaia delle pulegge. Il carrello è soggetto ad un’accelerazione costante, perché tirato da un filo con forza costante. Questa forza è il peso di una massa appesa, vedere Fig. 1. La puleggia per il filo è predisposta come Super Pulley, ovvero con i suoi raggi interrompe la fotocellula. Un’interfaccia di misura collegata individua gli istanti tn dell’interruzione e invia i dati ad un computer per la valutazione. Il software di valutazione calcola lo spostamento valutato in un determinato momento tn e i relativi valori per la velocità istantanea e l’accelerazione istantanea (4a) sn = n⋅ Δ (4b) Cat. no 1 Rotaia delle pulegge 1003318 1 3B NETlog™ (230 V, 50/60 Hz) 1000540o 3B NETlog™ (115 V, 50/60 Hz) 1000539 1 3B NETlab™ 1000544 1 Fotocellula 1000563 1 Filo, 100 m 1007112 1 Set pesi a fessura 10 x 10 g 1003227 vn = tn-1 tn s tn-1 Δ tn+1 − tn-1 Fig. 1: Rappresentazione schematica del principio di misura s / cm 40 20 10 0 0 1 2 t/s Fig. 2: Spostamento in funzione del tempo v / cm/s 40 30 20 Δ Δ − tn+1 − tn tn − tn-1 (4c) an = tn+1 − tn-1 2 Δ =20 mm: Distanza raggi Le misurazioni vengono eseguite per diverse combinazioni di forza di accelerazione F e di massa accelerata m. 10 0 0 1 2 t/s Fig. 3: Velocità in funzione del tempo a / cm/s² 40 A N A L ISI Con il software di valutazione vengono rappresentate le tre grandezze s, v e a come funzione del tempo t. La validità delle equazioni (1) e (2) è verificata tramite l’adattamento delle funzioni corrispondenti in cui l’accelerazione a è accettata come parametro. Si m1 è la massa del carrello e m2 la massa appesa al filo, poiché anche la massa m2 viene accelerata, nell’equazione si avrà (3): F = m2 ⋅ g m = m1 + m2 1 Di conseguenza: a= m2 ⋅g m1 + m2 30 20 10 0 0 1 Fig. 4: Accelerazione in funzione del tempo 3B Scientific® Experiments tn m2 30 La causa di un’accelerazione costante è una forza costante F, se anche la massa accelerata m non varia: (3) m1 ...going one step further 2 t/s