A L L E D I G G E L LE A C I M DINA OR S S E F PRO A N O R O AC L O A P ESSA LA DINAMICA NEWTONIANA La relazione tra le forze e il moto è oggetto di quella parte della meccanica chiamata dinamica (dal greco dýnamis, «forza») I problemi fondamentali della dinamica sono due: Ø Date le forze che agiscono su un corpo, determinare il moto del corpo Ø Dato il moto di un corpo, determinare le forze che agiscono su di esso La dinamica si basa su tre leggi fisiche enunciate per la prima volta da Isaac Newton (1642-1727) Le tre leggi trovarono subito un’applicazione nei moti celesti e furono poi verificate accuratamente in laboratorio Oggi sappiamo che le leggi di Newton governano tutti i fenomeni fisici della vita quotidiana e richiedono correzioni solo in due casi estremi: Nella meccanica relativistica: Quando la velocità dei corpi è prossima a quella della luce. Nella meccanica quantistica: Quando si considerano fenomeni atomici e subatomici Le leggi di Newton coinvolgono tre grandezze: Ø La forza (che descrive le interazioni di un corpo con un altro corpo) Ø L’accelerazione (una grandezza cinematica, cioè che caratterizza il moto) Ø La massa (una proprietà intrinseca dei corpi) La massa ha un ruolo particolare: rappresenta la misura di quanto sia difficile cambiare la velocità dell’oggetto LA PRIMA LEGGE DELLA DINAMICA Se la forza risultante che agisce su un oggetto è nulla, la velocità dell’oggetto è nulla L’equilibrio statico è un caso particolare di applicazione di questa legge Quando la risultante delle forze è nulla e il corpo si muove con velocità costante diversa da zero, si parla di equilibrio dinamico La prima legge di Newton, già nota a Galileo, è anche conosciuta come legge(o principio) di inerzia Dalle osservazioni si deduce che: Ø Un oggetto fermo rimane fermo se nessuna forza agisce su di esso Ø Un oggetto in movimento con velocità costante continua a muoversi con la stessa velocità se nessuna forza agisce su di esso L’espressione «nessuna forza» può assumere uno dei seguenti significati: Ø Nessuna forza agisce sull’oggetto Ø Alcune forze agiscono sull’oggetto, ma la loro risultante è nulla Sistemi di riferimento inerziali Secondo la prima legge di Newton, la quiete e il moto uniforme sono situazioni perfettamente equivalenti Sistemi di riferimento inerziali Nell’esempio appena fatto diciamo che ognuno dei due osservatori costituisce un sistema di riferimento inerziale, cioè un sistema di riferimento in cui vale il principio di inerzia Sistema di riferimento inerziale Un sistema di riferimento inerziale è un sistema in cui vale il principio di inerzia. Se un sistema di riferimento è inerziale, allora qualsiasi sistema di riferimento che si muove con velocità costante rispetto al primo è un sistema inerziale Se un oggetto si muove con velocità costante in un sistema inerziale, è sempre possibile trovare un altro sistema inerziale in cui l’oggetto è fermo Sistemi di riferimento non inerziali Sistemi di riferimento non inerziali Nell’esempio precedente, il sistema di riferimento dell’osservatore sul treno è un sistema non inerziale perché in esso non vale il principio di inerzia. Sistema non inerziale Qualsiasi sistema di riferimento che accelera rispetto a un sistema inerziale è un sistema non inerziale La Terra può essere considerata con buona approssimazione un sistema inerziale. Il principio di relatività galileiano Ø Le leggi della dinamica sono le stesse in tutti i riferimenti inerziali Ø Tutti i sistemi di riferimento inerziali sono equivalenti Non esiste un sistema di riferimento privilegiato Nel 1905 Einstein estende il principio di relatività a tutte le leggi della fisica, affermando che le leggi della fisica sono invarianti rispetto al cambiamento del sistema di riferimento inerziale La seconda legge della dinamica La seconda legge della dinamica newtoniana stabilisce, fondamentalmente, che forze non bilanciate producono un’accelerazione SECONDA LEGGE DELLA DINAMICA (O SECONDA LEGGE DI NEWTON) Se su un oggetto di massa m agisce una forza risultante , l’oggetto subisce un’accelerazione proporzionale alla forza risultante, che ha la stessa direzione e lo stesso verso: La costante di proporzionalità m è la massa dell’oggetto La seconda legge in forma vettoriale si può scrivere in termini di componenti cartesiane del vettore e vale indipendentemente per ogni componente La seconda legge in forma vettoriale si può scrivere in termini di componenti cartesiane del vettore e vale indipendentemente per ogni componente Usando la seconda legge della dinamica possiamo ridefinire il newton come segue: Newton Il newton è la forza necessaria per dare a un corpo di massa 1 kg un’accelerazione di 1 m/s2: 1 N = (1 kg) ( 1 m/s2) = 1 kg ⋅ m/s2 Caso particolare della seconda legge: Se la risultante delle forze che agiscono su un corpo è zero, il corpo o è fermo o si muove con velocità costante In altre parole, quando la risultante delle forze è nulla ritroviamo la prima legge di Newton La seconda legge per un corpo in caduta libera Ogni corpo è soggetto alla forza di gravità esercitata dalla Terra. Questa forza, diretta verso il basso, è la forza peso del corpo. La sua intensità è il peso P: P = mg Seconda legge per un corpo in caduta libera Tutti i corpi in caduta libera, indipendentemente dalla loro massa, hanno la stessa accelerazione, pari all’accelerazione di gravità g, e raggiungono terra con la stessa velocità LA TERZA LEGGE DELLA DINAMICA La natura non produce mai una sola forza alla volta: le forze si presentano sempre in coppie Terza legge della dinamica (principio di azione e reazione) Se un oggetto 1 esercita una forza sull’oggetto 2, allora l’oggetto 2 esercita una forza di uguale intensità e verso opposto, - , sull’oggetto 1 Le forze di azione e reazione agiscono sempre su oggetti diversi e quindi non si eliminano a vicenda APPLICAZIONE DELLE LEGGI DELLADINAMICA Moto lungo un piano inclinato Accelerazione di un corpo lungo un piano inclinato L’accelerazione di un corpo che scivola lungo un piano inclinato in assenza di attrito non dipende dalla massa del corpo ed è pari a Nel caso limite in cui θ = 90°, il piano inclinato diventa un piano verticale e il moto diventa di caduta libera MOTO ORIZZONTALE IN PRESENZA DI ATTRITO Su un corpo in moto su una superficie rugosa agisce una forza di attrito dinamico Fd proporzionale alla forza premente sulla superficie F⊥ e agente in verso opposto allo scivolamento: Quando si applica la seconda legge della dinamica a corpi in moto su superfici rugose bisogna tenere conto, oltre che delle forze applicate, anche della forza di attrito Oggetti a contatto Quando due oggetti si toccano, le forze di azione e reazione sono forze di contatto La seconda legge di Newton deve essere soddisfatta sia per ciascuna scatola, sia per l’intero sistema Oggetti collegati