LHCb Masterclass 2015 Vita media del mesone D 0 Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Firenze 25 marzo 2015 [email protected] 1 Contenuti ● Il mesone D0 ○ ○ ○ ○ Produzione in collisioni protone-protone Massa Modi di decadimento Tempo di vita media ● Il rivelatore di LHCb ○ ○ ○ Misura della quantità di moto delle particelle Identificazione delle particelle Trigger e selezione ● Interfaccia Masterclass per l’analisi dei dati ○ ○ ○ ○ Configurazione iniziale Selezione dei candidati D0 →K-π+ Misura della massa Misura della vita media 2 Contenuti ● Il mesone D0 ○ ○ ○ ○ Produzione in collisioni protone-protone Massa Modi di decadimento Tempo di vita media ● Il rivelatore di LHCb ○ ○ ○ Misura della quantità di moto delle particelle Identificazione delle particelle Trigger e selezione ● Interfaccia Masterclass per l’analisi dei dati ○ ○ ○ ○ Configurazione iniziale Selezione dei candidati D0 →K-π+ Misura della massa Misura della vita media 3 Il modello a quark Il modello a quark prevede sei quark... Costituiscono protoni e neutroni u up c charm t top d down s strange b bottom e sei anti-quark: u up c charm t top d down s strange b bottom 2 e 3 Hanno carica elettrica positiva e pari a due terzi della carica dell’elettrone 1 e 3 Hanno carica elettrica negativa e pari a un terzo della carica dell’elettrone 2 e 3 Hanno carica elettrica negativa e pari a due terzi della carica dell’elettrone 1 e 3 Hanno carica elettrica positiva e pari a un terzo della carica dell’elettrone 4 Il mesone D 0 Il mesone D0 è uno stato legato di un quark charm e un anti-quark up. Esiste un mesone D0 composto di un quark up e un antiquark charm. D0 e D0 sono l’una l’anti-particella dell’altra. u up c charm t top d down s strange b bottom u up c charm t top d down s strange b bottom c u Il mesone D0 c u Il mesone D0 5 Produzione dei mesoni D 0 Collisioni protone - protone u u Energia: 7 TeV u Energia: 7 TeV u d d u u u d d u Collisione Produzione di quark b Adronizzazione u c c D0 prompt u D0 da b 6 Le proprietà del mesone D 0 Il mesone D0 è stato studiato nel dettaglio, per esempio dall’esperimento CLEO-c al Cornell Electron Storage Ring (CESR), New York. Le sue proprietà, studiate da molteplici esperimenti nel mondo, sono raccolte nel Particle Physics Booklet. Noi considereremo: ● Massa ● Modi di decadimento ● Vita media 7 Misura della massa Il mesone D0 può decadere in tre kaoni (mesoni con un quark strange). Collaborazione CLEO-c arxiv.org/pdf/hep-ex/0701016 La collaborazione CLEO-c ha studiato tutte le combinazioni di tre kaoni osservate nel suo rivelatore, compatibili con un mesone D0. Gennaio 2007 Di ciascun K ha misurato la quantità di moto, e nota la massa, ne ha determinato l’energia. Usando energia e quantità di moto, ha calcolato la massa di ciascun candidato D0. Poi ne ha fatto la media per determinare che la massa del mesone D0 è m(D0) = 1864.847 ± 0.178 MeV/c2 8 Screenshot dell’interfaccia web del Particle Physics Booklet Modi di decadimento Decadimento del quark charm c Diversi stati finali u u 9 Modi di decadimento Esplorando i modi di decadimento riportati dal PDG, troviamo un decadimento in due corpi: un kaone e un pione . Non tutti i modi di decadimento sono altrettanto importanti. d u La frazione di decadimento indica con quale probabilità un un mesone D0 decade attraverso un particolare modo di decadimento. π+ c u s u K- Nel caso del nostro decadimento a due corpi, D0 → K- π+, la probabilità è Frazione di decadimento: (3.88 ± 0.05) % Considerato quanti modi di decadimento sono possibili, questa è una “elevata 10 Vita media Si può dimostrare che, se al tempo t0 esiste una particella instabile, la probabilità che decada ad un tempo t successivo decresce con legge esponenziale P(t) ∝ e-(t-t0)/τ τ è il valore medio di questa distribuzione e prende il nome di vita media o tempo di vita media. Da esperimenti precedenti sappiamo che la vita media del D0 è di circa mezzo picosecondo. 11 Tempi in scala semi-log Scala lineare Numero di candidati D0 Numero di candidati D0 Per studiare la vita media, produciamo tanti D0 e misuriamo dopo quanto tempo decade ciascuno. Costruiamo un istogramma, che assumerà la forma di un esponenziale decrescente (salvo errori sperimentali e statistici). 400 300 200 100 Scala semilogaritmica 1000 Pendenza: -1 /τ 100 10 1 1 2 3 4 5 Tempo di decadimento misurato [u.a.] 6 1 2 3 4 5 Tempo di decadimento misurato [u.a.] 6 12 Vita media: determinazione Se avessimo a disposizione tutta la distribuzione dei tempi di decadimento tra 0 e ∞, potremmo calcolare la media dei tempi di decadimento e otterremmo la vita media. MA… I valori prossimi a zero non sono accessibili perché i prodotti di decadimento di D0 che decadono troppo vicino al vertice d’interazione protone-protone sono indistinguibili da particelle prodotte direttamente nella collisione. QUINDI… Costruiamo un modello statistico utilizzando la regione accessibile, e lo estrapoliamo alla regione a piccoli tempi di decadimento. Nel nostro caso, il modello statistico è un esponenziale decrescente. La sua costruzione prende il nome di fit, o regressione non lineare. 13 Contenuti ● Il mesone D0 ○ ○ ○ ○ Produzione in collisioni protone-protone Massa Modi di decadimento Tempo di vita media ● Il rivelatore di LHCb ○ ○ ○ Misura della quantità di moto delle particelle Identificazione delle particelle Trigger e selezione ● Interfaccia Masterclass per l’analisi dei dati ○ ○ ○ ○ Configurazione iniziale Selezione dei candidati D0 →K-π+ Misura della massa Misura della vita media 14 Il rivelatore LHCb Sottorivelatori da ricordare: ➔ Localizzatore di vertici (VELO) ➔ Spettrometro (tracciatori + magnete) ➔ RICH detector 15 Quantità di moto Le particelle cariche che si muovono in campo magnetico sono sottoposte alla forza di Lorentz, che le devia in modo dipendente dalla loro quantità di moto. Studiando la deviazione in campo magnetico si determina la quantità di moto delle particelle. Particelle più lente sono deviate di un angolo maggiore. Disponiamo quindi di rivelatori di posizione delle particelle cariche immediatamente prima ed immediatamente dopo il magnete. Il percorso ricostruito per una particella carica prende il nome traccia. Piccola quantità di moto Regione del magnete Grande quantità di moto Tracciatore upstream Tracciatore downstream 16 Identificazione particelle Il rivelatore LHCb dispone di due RICH: Ring Image Cherenkov Detectors. L’effetto Cherenkov prevede che le particelle che si muovono in un mezzo più veloci della velocità di propagazione della luce in quel Un sistema di specchi sferici trasforma luce mezzo, emettano luce ad un angolo θC ad angolo costante, in luce a raggio costante fissato dalla velocità (β = v/c) e (sul piano di rivelazione). Da qui “ring”. dall’indice di rifrazione del mezzo n. Pixel attivati da fotoni Cherenkov Posizione tracce ricostruite Data una traccia carica, misurata la quantità di moto p, si guarda il piano di rivelazione dei RICH e si dice: Se fosse un kaone, con quantità di moto p, avrebbe velocità βK , quindi un anello di raggio RK. Se fosse un pione Rπ. Dati i fotoni raccolti, è più un K o un π ? 17 Selezione I dati che analizzerete sono stati preselezionati. La selezione prevede diversi step successivi: Selezione online (Trigger): 1. Trigger di Livello 0: Cerca adroni di grande energia, molto deviati rispetto ai fasci di protoni. 2. Trigger di Livello 1: Ricostruisce le tracce e chiede che ne esistano di incompatibili con il vertice di collisione protone-protone (o vertice primario) 3. Trigger di Livello 2: Richiede che le combinazione delle suddette tracce sia compatibile con la massa di un mesone D0. Selezione offline: Si identificano le tracce cariche e si chiede che almeno una delle due tracce che costituiscono il candidato D0 sia un kaone. 18 Contenuti ● Il mesone D0 ○ ○ ○ ○ Produzione in collisioni protone-protone Massa Modi di decadimento Tempo di vita media ● Il rivelatore di LHCb ○ ○ ○ Misura della quantità di moto delle particelle Identificazione delle particelle Trigger e selezione ● Interfaccia Masterclass per l’analisi dei dati ○ ○ ○ ○ Configurazione iniziale Selezione dei candidati D0 →K-π+ Misura della massa Misura della vita media 19 Configurazione iniziale Aprire un terminale, per esempio Alt + <F2> Scrivete “. LHCb_script2015.sh” 20 Configurazione iniziale Scegliete la lingua Inserite i vostri dati, per chi lavora a coppie: Mario Rossi e Gianni Bianchi scriveranno Nome: Mario_Rossi Cognome: Gianni_Bianchi Combinazione: il numero assegnatovi dai tutor. Salvate Cliccate su “Event Display” per iniziare la prima esperienza. 21 Event Display 22 Event Display Deviazione delle tracce in campo magnetico. Legenda dei colori: diversi tipi di particelle secondo l’ identificazione dei RICH. 23 Event Display Rivelatore di vertice 24 Vertice secondario Identificate il vertice secondario. Composto da un kaone e da un pione. D0 ? Fascio di protoni 2 Vertice di interazione protone-protone E se scelgo male? Succede… Chiamiamo segnale i candidati selezionati realmente prodotti nel decadimento di un D0, fondo gli altri: combinazioni casuali di particelle. Fascio di protoni 1 25 Proprietà delle tracce 26 Proprietà della combinazione Questa è la massa del candidato D0 che avete costruito combinando i suoi prodotti di decadimento. Selezionando particelle che non provengono da un D0, questa massa assumerà valori assurdi. 27 Raccogliere statistica Una rondine non fa primavera. Servono molti candidati D0 per misurarne precisamente la massa. Ne analizzerete 30 per gruppo. 28 La misura della massa Costruite l’istogramma delle misure di massa che avete effettuato. La vostra misura della massa del D0 è la media. L’incertezza è RMS / √Entries Alla fine, metteremo insieme gli eventi analizzati indipendentemente da tutti i gruppi per ridurre l’errore statistico. 29 La vita media del D 0 Questo esercizio è una vera e propria analisi di un campione di mesoni D0 selezionato automaticamente. Cioè l’esercizio svolto prima è stato svolto da un computer per un grande numero di eventi, seguendo dei criteri definiti dagli analisti. Voi raffinerete quei criteri per ottenere un campione di candidati D0 con poco fondo, senza riunciare alla statistica necessaria per effettuare una buona misura del tempo di vita media. Ecco come... 30 Segnale e fondo Istogramma della massa invariante dei candidati D0, lo stesso ottenuto nella prima esperienza, ma con 53948 candidati D0. Sovrapposto, il modello statistico (fit) utilizzato per il segnale e il fondo. Il fondo è dovuto a candidati che pur rispondendo ai criteri definiti, NON sono veri D0 31 Rifinire la selezione Rifinite i criteri di selezione: D0 PT: componente della quantità di moto trasversale ai fasci di protoni. Controlli criteri di selezione D0 TAU: tempo di decadimento del mesone D0 D0 IP: Parametro d’impatto del mesone D0 con il vertice primario. K π Parametro d’impatto (IP) Vertice interazione pp 32 Fit al tempo di decadimento Soddisfatti della vostra selezione, costruite il modello statistico del tempo di decadimento (fit), e usatelo per determinare la vita media. Commentate il risultato. La vostra selezione Risultato Salvate il risultato. Valore migliore, errore La vostra selezione 33 Dipendenza dalla selezione Bloccate la selezione, e modificate un solo criterio di selezione: il massimo del parametro d’impatto. Per ogni valore rieffettuate il fit, rimisurate il tempo di vita medio, e salvatelo. Alla fine valutate il trend del risultato in funzione del taglio applicato e cercate di concludere se e perché esiste una dipendenza. 34 Buon lavoro Username: master<numero_assegnato> Password : master<numero_assegnato> La connessione a internet è disabilitata per i computer nella sala. I tutor sono felici di rispondere alle vostre domande. 35