Gruppo di Studio di Bergamo
Dr. Giuseppe Saluzzi
L’OVAIO POLICISTICO (PCOS):
GENERALITA’
 Descritto per la prima volta da Stein e Leventhal nel 1935
 Sono disponibili circa 3500 lavori nella Medline degli ultimi 20 anni
 Nonostante ciò, molti punti sono ancora da chiarire, a partire dalla
stessa definizione
 Tale condizione ha molteplici implicazioni mediche – sul piano
endocrino, riproduttivo e metabolico – nonché un potenziale
aumento del rischio cardiovascolare e tumorale in epoche
successive della vita
 Possiamo distinguere delle forme primitive (sindrome dell’ovaio
policistico) e delle forme secondarie (PCO-like syndrome), in cui la
secrezione degli androgeni è extraovarica
L’OVAIO POLICISTICO:
INCIDENZA ED ETIOPATOGENESI
 La PCOS è considerata
l’endocrinopatia più frequente
nella donna: la sua incidenza varia
tra il 5 e il 10% della popolazione
femminile in età riproduttiva
 L’etiopatogenesi non è ancora del
tutto chiara. Potrebbero coesistere
fattori genetici (trasmissione
autosomica dominante),
steroidogenetici (è interessato il
citocromo P450c17α, che
favorisce la sintesi degli androgeni
nelle ovaie e nei surreni) e
recettoriali (anomalie del recettore
per l’insulina o delle β cellule
pancreatiche)
L’OVAIO POLICISTICO:
QUADRO CLINICO
 Il quadro clinico varia dalla completa mancanza dei
sintomi (5% dei casi) a forme conclamate. E’
caratterizzato essenzialmente da disturbi del ciclo
mestruale, iperandrogenismo ed infertilità; con il passare
degli anni, possono associarsi malattie cardiovascolari,
turbe metaboliche e patologie tumorali
 Le mestruazioni sono generalmente irregolari, sin
dall’adolescenza. Nel 55% dei casi, i cicli durano 40-45
giorni (oligomenorrea), a volte alternati con cicli più
brevi, di 15-23 giorni (polimenorrea). Meno frequenti
sono l’amenorrea e la polimenorrea
L’OVAIO POLICISTICO:
QUADRO CLINICO
 La PCOS è la più frequente forma di iperandrogenismo, che si
manifesta con irsutismo di vario grado ed acne; la cute è grassa,
seborroica. Più raramente, compaiono alopecia e segni di
virilizzazione: modificazione del timbro della voce ed ipertrofia del
clitoride
 La sindrome dell’ovaio policistico è la principale causa d’infertilità di
tipo ovulatorio ed è correlata con una maggior ricorrenza di aborto
spontaneo. E’ inoltre aumentato il rischio di sviluppare diabete
gestazionale e preeclampsia
 I disordini metabolici comprendono il sovrappeso e l’obesità di tipo
androgenico o centrale (40-50% dei casi), l’improvviso bisogno di
assumere zuccheri (craving per i carboidrati), l’ipertensione e la rara
“acanthosis nigricans” (cute ispessita, apparentemente vellutata ed
iperpigmentata)
L’OVAIO POLICISTICO:
QUADRO CLINICO
L’OVAIO POLICISTICO:
RISCHI A LUNGO TERMINE
 Diversi studi hanno
evidenziato un aumentato
rischio di sviluppare la
“sindrome metabolica”
 Conseguenza della sindrome
metabolica è l’aumento del
rischio cardiovascolare
 Nel 10-20% dei casi, ricorre il
diabete mellito di tipo II nell’età
media
 E’ aumentato il rischio di
sviluppare l’iperplasia
endometriale atipica ed il
carcinoma dell’endometrio,
nonché le patologie mammarie
benigne
L’OVAIO POLICISTICO:
DIAGNOSI
 La diagnosi si avvale della clinica, dell’ecografia
e degli esami ormonali
 L’esame clinico è abbastanza agevole e si basa
sull’anamnesi familiare (segni di PCOS, calvizie
precoce nei maschi, sovrappeso e diabete
mellito di tipo II) e sull’identificazione dei tipici
segni e sintomi (iperandrogenismo, sovrappeso,
obesità centrale, ipertensione arteriosa,
acanthosis nigricans, infertilità, irregolarità
mestruali, craving per i carboidrati)
 La visita ginecologica mostra frequentemente
ovaie aumentate di volume bilateralmente
L’OVAIO POLICISTICO:
DIAGNOSI
 All’ecografia, le ovaie
appaiono di volume
aumentato (>10mL) e
presentano, sia in
scansione longitudinale
che trasversale, almeno
10 follicoli con diametro di
2-9 mm. Solitamente, i
follicoli sono distribuiti
perifericamente e lo
stroma ovarico è
ipertrofico (risulta ipervascolarizzato all’ecoDoppler)
L’OVAIO POLICISTICO:
DIAGNOSI
 Gli esami di laboratorio
evidenziano:
 un rapporto LH/FSH >
2:1
 una lieve
iperprolattinemia
 un eccesso di
androgeni circolanti
 iperinsulinemia e
ridotta tolleranza
glucidica
L’OVAIO POLICISTICO:
TERAPIA ALLOPATICA
Obiettivo della terapia allopatica è quello
di:
regolarizzare i cicli mestruali
curare la sterilità
attenuare i segni clinici dell’iperandrogenismo
arrestare il carattere evolutivo dei sintomi
L’OVAIO POLICISTICO:
TERAPIA ALLOPATICA
 La regolarizzazione dei cicli mestruali è generalmente
ottenuta mediante contraccettivi orali, dieta ed attività
fisica
 Il trattamento dell’infertilità prevede in prima istanza
un’induzione farmacologica dell’ovulazione e, in caso di
insuccesso, l’utilizzo di particolari tecniche chirurgiche.
Nelle pazienti obese, l’esercizio fisico ed il controllo del
peso sono in grado di migliorare la funzione ovarica, con
possibile ripristino delle ovulazioni
 Per ridurre i segni clinici dell’iperandrogenismo, è molto
utilizzato il ciproterone acetato, quasi sempre associato
agli estrogeni
L’OVAIO POLICISTICO:
TERAPIA ALLOPATICA
 Il carattere evolutivo della sindrome può essere
contrastato dalla riduzione del peso entro i limiti della
norma e dall’attività fisica
 La metformina corregge l’eventuale iperinsulinemia
 I contraccettivi orali combinati, contrastando
l’iperestrogenismo, proteggerebbero dall’iperplasia e dal
carcinoma dell’endometrio
 In caso di amenorree protratte, i CO a dosaggi non
eccessivamente bassi, la supplementazione di calcio e
l’attività fisica aiutano a raggiungere o mantenere
un’adeguata massa ossea
L’OVAIO POLICISTICO:
TERAPIA ALLOPATICA
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI HERMANN
 Non sono molti gli studi sulla sindrome dell’ovaio
policistico in Omotossicologia
 In Amenorrea nella sindrome dell’ovaio policistico:
l’intervento dell’EAV, Hermann dimostra che
l’elettroagopuntura sec. Voll è utile sia nella diagnosi che
nella terapia della PCOS
 Le misurazioni EAV evidenziano:
 a livello ipotalamico, un frequente deficit di dopamina, con
conseguente iperprolattinemia
 un’iperfunzione ipofisaria, con aumentato rilascio di LH e
diminuzione di FSH
 un’iperfunzione ovarica, con tendenza all’iperstimolazione
cronica (fase omotossicologica di “reazione instabile”);
l’estradiolo risulta normale o aumentato, il testosterone
aumentato
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI HERMANN
 Dal punto di vista terapeutico, l’esame biocibernetico permette diverse
osservazioni:
 frequentemente, le pazienti rispondono ad Apis (dx), Apocynum,
Lachesis (sx), Aurum (psichico), Thuya (sicosi), Lycopodium e Ovarium
suis
 l’iperprolattinemia può essere riequilibrata con Prolattina D6 (Guna), in
sinergia con Hypotalamus suis-Injeel + Barium oxalsuccinicum-Injeel +
Cimicifuga-Injeel
 per l’aumentato rilascio di LH e la riduzione di FSH, è possibile iniziare
la terapia con Hypofisis suis-Injeel + Stannum metallicum-Injeel +
Argentum metallicum-Injeel e completarla poi con LH D6 (Guna) e FSH
D30 (Guna)
 l’aumento di testosterone e norandrosterone può essere contrastato da
Testosterone (Guna), Norandrostenolon-phenylpropion-Injeel, SepiaInjeel, Rhus Tox-Injeel, Kalium bromatum-Injeel
 nell’iperinsulinemia, Insulin va associato a Graphites-Injeel, Syzygium
compositum, Cortison-Injeel, Phosphorus-Injeel, Okoubaka fiale
(Staufen Pharma)
 pur non essendo il surrene direttamente coinvolto nella patogenesi della
PCOS, è utile un sostegno con Glandula suprarenalis suis-Injeel +
Silicea-Injeel
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI HERMANN
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI MATARESE
 In Aspetti innovativi della modulazione
neuroendocrina femminile in Medicina Biologica,
S. Matarese indica, come obiettivi della terapia
biologica della PCOS:
la valutazione del “vissuto psichico” della
paziente
la regolazione dell’attività ipotalamica
la regolazione dell’attività gonadotropinica
la riduzione degli androgeni circolanti
attraverso un riequilibrio dei livelli LH
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI MATARESE
 A tal fine, egli consiglia
l’utilizzo di:








Corpus pinealis suis-Injeel
Melatonina 4CH (Guna)
Serotonina D6 (Guna)
Triptofano D6 (Guna)
Sepia compositum (Guna)
Cerebrum suis-Injeel
Hypothalamus suis-Injeel
Hypophisis suis-Injeel









Pulsatilla-Injeel
FSH (Guna)
LH (Guna)
PRL (Guna)
Ovarium suis-Injeel
Corpus luteum suis-Injeel
G3 (Guna)
Estradiolo (Guna)
Progesterone (Guna)
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI CORGNA
 La dr.ssa M. Corgna, in P.N.E.I.: Omeopatia ed
Omotossicologia nelle Patologie della Sfera
Endocrino-Ginecologica - dispensa del 2° anno
della “Scuola di Omeopatia, Omotossicologia e
Discipline Integrate”, anno accademico
2005/2006 – tratta la PCOS con:
un’opportuna strategia omotossicologica
della fase di deposito/impregnazione
l’utilizzo dei farmaci d’identità psicobiologica
l’utilizzo di organoterapici
LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA
IL CONTRIBUTO DI CORGNA
Strategia omotossicologica
della fase di deposito/impregnazione
Farmaci d’identità psicobiologica
Organoterapici:
Hypothalamus suis-Injeel
Corpus pinealis suis-Injeel
Hypophisis suis-Injeel
FSH D6
LH D6
Ovarium suis-Injeel
Corpus luteum suis-Injeel
Glandula suprarenalis suis-Injeel
IL CASO CLINICO:
GENERALITA’ E ANAMNESI
GENERALITA’
 Nel settembre 2003, è giunta
alla mia osservazione L.C.,
una ragazza di 22 anni
 Nullipara, lamentava la
comparsa di “polimenorrea”
alla sospensione della pillola
contraccettiva
ANAMNESI FAMILIARE
 Nonna paterna con diabete
mellito di tipo II e grave
dislipidemia. Zio paterno con
diabete mellito di tipo II.
Sorella con PCOS
ANAMNESI FISIOLOGICA
 Nata da parto eutocico, con
peso alla nascita di 3.800
grammi. Allattamento
artificiale. Scolarizzazione
regolare. Alimentazione
frettolosa a pranzo, digestione
e alvo regolari. Assunzione
liquidi e diuresi nella norma.
Sudorazione abbondante.
Frequenti risvegli notturni e
sonno poco riposante. 20
sigarette al giorno dall’età di
19 anni. Pallacanestro a livello
agonistico dai 14 ai 19 anni.
Attualmente lavora e studia
con profitto Giurisprudenza
all’Università
IL CASO CLINICO:
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA
 CEI. Scoliosi, trattata con
ginnastica correttiva. “Colpi di
frusta” in seguito ad incidenti
stradali, all’età di 10, 20 e 23
anni. Riniti da ipertrofia dei
turbinati, trattate con spray
nasali contenenti cortisone.
Dai 17 ai 21 anni di età, in
concomitanza con l’uso di
contraccettivi orali, formicolii,
crampi, cefalea e perdite di
coscienza:
una RM encefalo, effettuata
nel marzo 2003, ipotizza
“lesioni di natura
demielinizzante a carico della
sostanza bianca della corona
radiata sinistra al 3° medio e al
3° frontale, con caratteri di
aspecificità”. I neurologi
interpellati avevano in un
primo momento ipotizzato una
forma epilettica o, addirittura,
un’iniziale sclerosi multipla.
L’ultima RM encefalo,
effettuata nel marzo 2006,
ipotizzava una teleangectasia
capillare
IL CASO CLINICO:
ANAMNESI




GINECOLOGICA
Menarca a 14 anni
Cicli regolari (30-32
giorni/4-5 giorni/++--) fino
all’età di 17 anni
Dai 17 ai 21 anni,
estroprogestinici orali (in
questo periodo, formicolii,
crampi, cefalea e perdite
di coscienza)
Alla sospensione della
pillola contraccettiva,
polimenorrea (cicli di 1520 giorni)
PATOLOGICA PROSSIMA
 Morte della nonna
materna, a cui la paziente
è profondamente legata
 “Travagliata” separazione
dalla famiglia di origine,
per andare a convivere
con il proprio partner
IL CASO CLINICO:
ESAME OBIETTIVO
13.11.2003
GENERALE
 Altezza: 1.78 m. Peso: 58
Kg. BMI: 18
 Soggetto longilineo,
atletico
 Scoliosi




GINECOLOGICO
Genitali esterni e vagina
di nullipara
Utero antiversoflesso, di
volume e consistenza
nella norma
Ovaio destro nella norma.
Ovaio sinistro di volume
lievemente aumentato
“Portio” sana
IL CASO CLINICO:
ESAME ECOGRAFICO TRANSVAGINALE
13.11.2003
 Utero ad ecostruttura regolare,
di dimensioni nella norma (8.1
x 3.0 x 4.8 cm)
 Endometrio: spessore
massimo 8.1 mm
 Ovaio dx: normoconformato,
di dimensioni ai limiti della
norma (3.4 x 2.1 cm). Ovaio
sx: di aspetto multifollicolare e
dimensioni superiori alla
norma (5.1 x 2.3 cm)
04.03.2004
 Utero: vedi referto del
13.11.2003
 Ovaio dx mobile, di aspetto
multifollicolare, di dimensioni ai
limiti della norma (3.7 x 1.9
cm). Ovaio sx: mobile, di
aspetto multifollicolare, di
dimensioni superiori alla
norma (4.3 x 2.3 cm)
IL CASO CLINICO:
ESAMI DI LABORATORIO
23.09.2003
 Risultano nel range di normalità del
Laboratorio:
 Emocromo, ad eccezione del
numero degli eritrociti (vedi oltre)
 Piastrine
 Formula leucocitaria
 Ferro
 Transferrina
 Ferritina
 TSH
 FT3
 FT4
 Cortisolo ore 08.00
 Testosterone
 FSH
 DHEAS
 Sono fuori dei parametri di normalità
del Laboratorio:
 Eritrociti: 4.30 x 10^12/L
 LH: 41.70 mUI/mL (Valori di
Riferimento in fase follicolare: 1.68.3 mUI/mL)
 PRL: 32.1 ng/mL (Valori di
Riferimento femmina adulta: 3.020 ng/mL)
 Il rapporto LH/FSH è di 4.68:1
N.B. La paziente è in fase follicolare
IL CASO CLINICO:
ESAMI DI LABORATORIO
18.11.2003
 Sono compresi nel range di
normalità del Laboratorio i
valori di:
 Emocromo
 Piastrine
 Formula leucocitaria
 Ferro
 Transferrina
 Ferritina
 FSH
 Progesterone
 Estradiolo
 Risultano elevati i valori di:
 LH: 19.00 mUI/mL (Valori
di Riferimento in fase
follicolare: 1.6-8.3 mUI/mL)
 PRL: 22.6 ng/mL (Valori
di Riferimento femmina
adulta: 3.0-20 ng/mL)
 Il rapporto LH/FSH è di
2.26:1
N.B. La paziente è in fase
follicolare
IL CASO CLINICO:
ESAMI DI LABORATORIO
16.04.2004
Sono normali i valori di:
FSH
LH
Insulina
Il rapporto LH/FSH è di 0.83:1
N.B. La paziente è in fase follicolare
IL CASO CLINICO:
VARIAZIONE ESAMI DI LABORATORIO NEI DIVERSI
CONTROLLI
Prolattinemia
Rapporto LH/FSH
50
40
30
LH
FSH
mUI/mL
20
10
0
1° Contr.
2° Contr.
3° Contr.
35
30
25
20
ng/ml
15
10
5
0
PRL
1°
Contr.
2°
Contr.
IL CASO CLINICO:
INQUADRAMENTO OMEOPATICOOMOTOSSICOLOGICO
INQUADRAMENTO
COSTITUZIONALE
 Soggetto
prevalentemente fosforico
(Simpaticotonico attivo,
secondo Corgna)
INQUADRAMENTO NELLA
NUOVA TAVOLA DELLA
OMOTOSSICOLOGIA
 Polimenorrea
(mestruazioni anticipanti)
Fase di escrezione
 Cisti ovarica sinistra
Fase di deposito
IL CASO CLINICO:
VALUTAZIONE ALLOPATICA
 Tranne che per la clinica poco
suggestiva, tutti gli altri dati fanno
pensare ad una PCOS:
 Anamnesi familiare positiva:
sorella con PCOS conclamata
 Tipico quadro ecografico: un
annesso aumentato di volume
e con numerosi follicoli
disposti perifericamente. Lo
spessore endometriale di oltre
5 mm prova lo stato di
estrogenizzazione della
paziente
 Dati di laboratorio suggestivi: il
rapporto LH/FSH è tipicamente
superiore a 2:1 (4.68:1) e la PRL
lievemente aumentata. Il
laboratorio concorda con quanto
osservato clinicamente: l’assenza
dell’iperandrogenismo e della
compromissione metabolica
 I successivi esami di laboratorio
forniscono la prova dell’efficacia
della terapia: dopo 2 mesi, il
rapporto LH/FSH scende a 2.26:1
e i valori della PRL sono diminuiti;
a meno di 7 mesi dall’inizio della
terapia, il rapporto LH/FSH risulta
nella norma (0.83:1)
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
VALUTAZIONE OMOTOSSICOLOGICA
 Soggetto fosforico dal punto di
vista costituzionale: longilineo,
di norma stenico (sport a livello
agonistico, fino a tre anni
prima), elegante nei modi, di
carattere volitivo, con turbe
dell’umore (depressione-ansia)
e alterazione del ritmo sonnoveglia; nell’anamnesi
patologica compaiono scoliosi,
riniti (allergiche?) recidivanti e
disregolazione dell’asse
ipotalamo-ipofisario-gonadico
(polimenorrea, PCOS)
 Progressione verso le fasi
cellulari nell’inquadramento
sulla tavola omotossicologica:
la scoliosi e la PCOS indicano
una fase di depositoimpregnazione, la mielopatia
una fase di impregnazione
 modalità reattiva sul modello
sicotico: ipertrofia dei turbinati
e PCOS, uso continuativo di
spray nasali a base di
cortisone e pillola
contraccettiva per quattro anni
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
INTERPRETAZIONE PSICOLOGICA
 Notevole coinvolgimento
emotivo della paziente per due
recenti avvenimenti:
 la recente morte della
nonna materna, a cui L.C.
è profondamente legata,
avvenuta nel dicembre
2002. La paziente presenta
una crisi depressiva
reattiva ed ha “dialogato”
per un certo periodo con la
nonna morta, cercandone
la protezione dall’aldilà
 la “travagliata” separazione
dalla famiglia d’origine, per
andare a convivere con il
proprio partner. L.C. è molto
legata alla propria famiglia
d'origine; questa, tuttavia – ed
in particolare la madre – ha
un’impostazione rigidamente
cattolica e giudica in modo
estremamente negativo e
scandaloso la convivenza della
ragazza
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
DEDUZIONI
 A mio avviso, questi
due avvenimenti
hanno avuto un ruolo
nella patogenesi dei
disturbi
 Pertanto, pur
trattandosi
“tecnicamente” di una
PCOS, sono convinto
che, alla base del
problema di L.C., ci
fosse una condizione
di momentanea
carenza energetica,
tipica peraltro del
soggetto fosforico
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
IL METODO TONANI
 Ho voluto verificare la
mia ipotesi
applicando - in
maniera ridotta - il
protocollo diagnostico
elaborato dalla
dott.ssa Tonani e di
recente pubblicato su
“La Medicina
Biologica”
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
IL METODO TONANI
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
IL METODO TONANI
 Il protocollo della
dott.ssa Tonani
permette, tra l’altro, di
comprendere il livello
di “profondità” della
malattia
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
IL METODO TONANI
 Prendendo in considerazione soltanto gli esami oltre i
limiti della norma alla prima visita (LH, PRL), ho
inquadrato la patologia di L.C. nella “fase ipomagnesica”
o “di esaurimento”. I limiti superiori alla norma degli
esami ematochimici indicano “iperfunzione”; questa,
riferita ad un organo o ad una ghiandola, è determinata
dalla necessità di aumentare il volume cellulare – per
incrementare l’assorbimento di O2 e nutrienti – e la
frequenza dei processi respiratori cellulari
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
IL METODO TONANI
 Nella fase ipomagnesiaca,
l’ipofisi stimola la produzione di
LH, FSH e PRL fino
all’esaurimento, come estremo
tentativo di compenso
energetico; i liquidi ed i
minerali (Na, K, Ca e Mg), sia
intra- che extracellulari, sono
ridotti e le pompe sono
alterate. Clinicamente,
compaiono grave astenia,
disidratazione, tachicardia,
depressione ed alterazione del
ritmo veglia-sonno
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
IL METODO TONANI
 In considerazione
dell’ipotesi avanzata
dalla Tonani, oltre a
consigliare:
 ho provveduto a
fornire energia
all’organismo
 Della dott.ssa Tonani
 un rimedio
ho anche voluto
costituzionale
provare le ridotte
 fiori di Bach adatti
posologie, sì da
all’emozione del
stimolare le capacità
momento
di recupero della
 un organoterapico utile
paziente
a riequilibrare l’asse
endocrino femminile
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
SCHEMA TERAPEUTICO
 Lo schema terapeutico che ho
utilizzato è stato:
 Calcarea Phosphorica 200CH
globuli (Boiron), quale rimedio
costituzionale: 1 tubo-dose in
unica somministrazione
 Star of Bethlehem gocce +
Walnut gocce (Bach Original
Flower Remedies) in forma
“diluita”, rimedi floreali di Bach
per l’alterato stato emozionale:
4 gocce 4 volte al giorno x 4
mesi
 K2F gocce (Guna), quale
rimodulatore dell’asse neuroendocrino femminile: 3 gocce
ogni 3 giorni x 4 mesi
 Coenzyme Compositum
Ampullen fiale (Heel), per
sbloccare e stimolare il
metabolismo cellulare: 1 fiala
x os alla settimana x 10
settimane
 Eurocal D3 bustine (Procter &
Gamble), quale integratore di
calcio, indispensabile ai
processi respiratori cellulari:
1/3 di bustina ogni 3 giorni x 4
mesi
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 Calcarea Phosphorica 200CH globuli
 come rimedio costituzionale, va utilizzata nei soggetti
fosforici (longilinei, magri, viso allungato, denti
rettangolari facili alla carie, braccia ed avambracci
perfettamente allineati in estensione, mani lunghe ed
eleganti, neurodistonia che alterna uno stato di
simpaticotonia con atteggiamento ipertiroideo ad uno
stato di vagotonia con depressione tiroidea,
iperfunzione della pineale)
 la prescrizione di questo rimedio alle alte diluizioni
(200CH, MK, XMK, LM) prevede una certa
conoscenza dello “psichismo” del farmaco, data la
sua azione sulla profonda struttura psicofisica del
paziente
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 Star of Bethlehem gocce
 è indicato per combattere i postumi di un qualsiasi trauma - sia
fisico che psichico - ed in particolare il dolore prodotto da un lutto
o da una perdita affettiva. Utilizzato in tali circostanze, il rimedio
fa sparire il dolore interno e la depressione che segue al lutto;
perciò Bach chiamò Star of Bethlehem “quello che consola e
calma i dolori e le pene”
 sebbene il preparato sia da impiegare immediatamente dopo il
trauma, Star of Bethlehem è utile anche per alleviare i postumi di
situazioni verificatesi anni prima. Antiche situazioni traumatiche
possono lasciare conseguenze che il paziente non collega con la
situazione originale, avendole represse. In questi casi, il rimedio
agisce liberando il campo, scaccia gli stati mentali originati dallo
shock e permette la successiva prescrizione di preparati idonei
dal punto di vista temperamentale
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 Walnut gocce
 è il rimedio per i momenti di cambiamento: il controllo degli
sfinteri, la dentizione, la pubertà, la gravidanza, la menopausa e
l’andropausa, ma anche la separazione, il cambiamento di fede
religiosa, l’inizio di un nuovo lavoro o un trasloco, la rottura di un
legame di lunga data
 la personalità tipo Walnut ha idee ed obiettivi generalmente ben
definiti. In certi momenti, tuttavia, perde il proprio cammino a
causa di vari ostacoli (personalità più forte, circostanze limitanti,
legami di famiglia o con il passato), che la portano a lasciarsi
fuorviare o, addirittura, bloccare
 con Walnut, la persona è in grado di affrontare i cambiamenti
della vita e di perseguire i propri obiettivi, nonostante le delusioni
e i momenti di sconforto, le critiche o la delusione degli altri
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 K2F Gocce
 è una complessa formulazione di organoterapici suis,
concepita secondo i principi della terapia TINE
(Terapia Integrata Neuro-Endocrina)
 nel K2F, figurano gli organoterapici suis dell’asse
neuro-endocrino femminile, in diluizione scalare
decimale D6/D12/D30/D200
 è composto da Glandula pinealis suis, Melatonina,
Hypophisis suis, Hypothalamus suis, Glandula
Thyreoidea suis, Glandula Thymi suis, Pancreas suis,
Ovarium suis, Corpus luteum suis, Glandula
suprarenalis suis
 ha un tropismo ghiandolare con azione di restarting
della funzione neuroendocrina
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 Coenzyme Compositum
va incluso fra i rimedi omotossicologici
composti particolarmente utili in Ginecologia
considerato uno dei 12 policresti
dell’Omotossicologia, esso è un farmaco
composto di stimolo aspecifico
nel medicinale, possiamo riconoscere tre
“nuclei” fondamentali: i catalizzatori intermedi,
i rimedi omeopatici e gli oligoelementi
omeopatizzati
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 Il nucleo dei catalizzatori intermedi comprende:
 le principali vitamine di attivazione delle funzioni
vitali, in forma omeopatica (Vitamina C, B1, B2, B6 e
Nikotinsaureamid)
 alcuni importanti coenzimi (Cystein, NAD, Coenzyme
A, Cerium oxalicum, α-Liponsäure)
 tutti i fattori chiave del ciclo di Krebs (Acidum cisaconitum, Acidum citricum, Acidum fumaricum,
Acidum α-ketoglutaricum, Acidum DL-malicum,
Baryum oxalsuccinicum, Acidum succinicum, Natrium
oxalaceticum, Natrium pyruvicum). In particolare,
l’acidum cis-aconitum è un rimedio importante per le
psicosomatizzazioni, frequenti nel sesso femminile
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
Il nucleo dei rimedi omeopatici include:
rimedi della materia medica omeopatica
classica, dall’effetto modulante (Pulsatilla,
Hepar sulfuris e Sulfur). In particolare,
Pulsatilla è indicata nelle mestruazioni
ritardate, scarse ed irregolari
rimedi derivati dalla ricerca omotossicologica
(Beta vulgaris rubra)
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
Il nucleo dei rimedi omeopatici è costituito
da:
Manganum phosphoricum, utile negli stati di
esaurimento
Magnesium oroticum, in grado di riattivare i
diversi meccanismi enzimatici bloccati, come
ad esempio quelli del ciclo di Krebs
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 In definitiva, Coenzyme compositum Ampullen
presenta le seguenti indicazioni:
 sblocco dei meccanismi biochimici cellulari nelle fasi
di impregnazione
 attivazione cellulare nelle condizioni di ipoergia o
energia
 La posologia varia a seconda del problema, del
quadro clinico o dello stadio della malattia:
all’inizio 3 volte, poi 1-2 volte alla settimana 1
fiala s.c., i.m., i.c.
 E’ opportuno seguire una dieta rigorosa,
perlomeno priva di carne suina
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO:
MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI
 Eurocal D3 buste
 è un integratore minerale a base di calcio carbonato (1 g) e
colecalciferolo (880 UI), prodotto da Procter & Gamble
 nell’organismo umano, il calcio ha diversi ed importanti compiti
 sono i legami di calcio, ad esempio, a tenere insieme i segmenti
degli acidi nucleici nel nucleo
 gli ioni di calcio sono attivi in diversi processi enzimatici
 certi ormoni peptidici vengono fissati dai rispettivi recettori
mediante tale minerale
 nel metabolismo del calcio, interviene soprattutto la paratiroide,
ma influiscono anche le condizioni intestinali e le ovaie
(nell’insufficienza ovarica, si ha un aumento della calcemia)
UN NUOVO CASO CLINICO
 Recentemente, è giunta alla mia osservazione S.M., una
ragazza di 20 anni con problemi di amenorrea e caduta
dei capelli, a cui ho diagnosticato una “sindrome
dell’ovaio policistico”
 Ho adottato lo stesso schema terapeutico già utilizzato
per L.C.
 E’ prematuro giungere a delle conclusioni - ma, in soli tre
mesi - il rapporto LH/FSH è passato da 4.6:1 a 1.56:1,
le mestruazioni sono ritornate ed i capelli cominciano a
ricrescere
 In cinque mesi, la cortisolemia è rientrata nella norma
 Persiste, invece, una lieve iperprolattinemia (attualmente
in trattamento con Prolattina D6 della GUNA)
UN NUOVO CASO CLINICO
 Di costituzione fosforica, S.M. attraversava un periodo
piuttosto stressante. Alla soglia della laurea, per ragioni
di studio, si era trasferita da Pescara a Bergamo e, in
più, trascorreva lunghi periodi di tempo a Londra; ciò
implicava, tra l’altro, una forzata lontananza dal proprio
partner
 L’aumento oltre i range di normalità del cortisolo
plasmatico e della prolattinemia, nonché la relativa
riduzione (meno della metà del range di normalità) dei
trigliceridi sono indici di uno stato di stress; il volume
corpuscolare medio (MCV) ai limiti inferiori della norma,
testimonia invece un aumentato fabbisogno di O2
CONCLUSIONI
Dal punto di vista allopatico, la terapia ha
sicuramente avuto successo: non mi
risulta, infatti, che ci siano terapie in grado
di riequilibrare l’assetto endocrino nella
donna
Nei casi semplici come questo, viene
generalmente proposta una terapia con
contraccettivi orali, che metta a “riposo”
l’ovaio
CONCLUSIONI
 Dal punto di vista omotossicologico, la situazione è
ovviamente più complessa
 Innanzitutto, non è dato di sapere se il riequilibrio
endocrino è stato definitivo nei due casi in esame
 Nella Tavola delle Omotossicosi, infatti, la PCOS è
inquadrata “a cavallo” della divisione biologica (fase di
deposito/impregnazione). La restituito ad integrum è in
genere possibile nella fase di deposito; la prognosi è più
sfavorevole, per il danno cellulare, nella fase
d’impregnazione
 In quest’ultima fase, infatti, al massimo esiste la
possibilità di una vicariazione regressiva, biologicamente
vantaggiosa
CONCLUSIONI
 Infine, un po’ di autocritica!
 Completando l’iter diagnostico proposto dalla dott.ssa Tonani,
sarebbe stato possibile valutare in modo preciso la profondità dello
stato di stress delle pazienti – che, colpite dalla “noxa”, cercavano di
mantenersi in equilibrio - nonché il livello di profondità della
patologia e del suo decorso
 Dal punto di vista terapeutico avrei potuto utilizzare l’associazione
Zinco-Rame (Oligoel n° 19 della Guna) e Thuja (Thuja-Injeel S fiale
della Heel)
 Il complesso catalitico Zinco-Rame è utile in caso di difficoltà da
parte di alcune ghiandole endocrine ad adattarsi allo stress
psicofisico; esso è specifico in caso di disadattamento ipofisocortico-surrenalico e genitale
 Thuja è un rimedio costituzionale, in particolare nei disordini che
tendono a proliferare (è il caso dell’ovaio policistico e, nel caso di
L.C., dell’ipertrofia dei turbinati); essa inoltre, trova indicazione nelle
mestruazioni anticipate (polimenorrea in L.C.)