Gruppo di Studio di Bergamo Dr. Giuseppe Saluzzi L’OVAIO POLICISTICO (PCOS): GENERALITA’ Descritto per la prima volta da Stein e Leventhal nel 1935 Sono disponibili circa 3500 lavori nella Medline degli ultimi 20 anni Nonostante ciò, molti punti sono ancora da chiarire, a partire dalla stessa definizione Tale condizione ha molteplici implicazioni mediche – sul piano endocrino, riproduttivo e metabolico – nonché un potenziale aumento del rischio cardiovascolare e tumorale in epoche successive della vita Possiamo distinguere delle forme primitive (sindrome dell’ovaio policistico) e delle forme secondarie (PCO-like syndrome), in cui la secrezione degli androgeni è extraovarica L’OVAIO POLICISTICO: INCIDENZA ED ETIOPATOGENESI La PCOS è considerata l’endocrinopatia più frequente nella donna: la sua incidenza varia tra il 5 e il 10% della popolazione femminile in età riproduttiva L’etiopatogenesi non è ancora del tutto chiara. Potrebbero coesistere fattori genetici (trasmissione autosomica dominante), steroidogenetici (è interessato il citocromo P450c17α, che favorisce la sintesi degli androgeni nelle ovaie e nei surreni) e recettoriali (anomalie del recettore per l’insulina o delle β cellule pancreatiche) L’OVAIO POLICISTICO: QUADRO CLINICO Il quadro clinico varia dalla completa mancanza dei sintomi (5% dei casi) a forme conclamate. E’ caratterizzato essenzialmente da disturbi del ciclo mestruale, iperandrogenismo ed infertilità; con il passare degli anni, possono associarsi malattie cardiovascolari, turbe metaboliche e patologie tumorali Le mestruazioni sono generalmente irregolari, sin dall’adolescenza. Nel 55% dei casi, i cicli durano 40-45 giorni (oligomenorrea), a volte alternati con cicli più brevi, di 15-23 giorni (polimenorrea). Meno frequenti sono l’amenorrea e la polimenorrea L’OVAIO POLICISTICO: QUADRO CLINICO La PCOS è la più frequente forma di iperandrogenismo, che si manifesta con irsutismo di vario grado ed acne; la cute è grassa, seborroica. Più raramente, compaiono alopecia e segni di virilizzazione: modificazione del timbro della voce ed ipertrofia del clitoride La sindrome dell’ovaio policistico è la principale causa d’infertilità di tipo ovulatorio ed è correlata con una maggior ricorrenza di aborto spontaneo. E’ inoltre aumentato il rischio di sviluppare diabete gestazionale e preeclampsia I disordini metabolici comprendono il sovrappeso e l’obesità di tipo androgenico o centrale (40-50% dei casi), l’improvviso bisogno di assumere zuccheri (craving per i carboidrati), l’ipertensione e la rara “acanthosis nigricans” (cute ispessita, apparentemente vellutata ed iperpigmentata) L’OVAIO POLICISTICO: QUADRO CLINICO L’OVAIO POLICISTICO: RISCHI A LUNGO TERMINE Diversi studi hanno evidenziato un aumentato rischio di sviluppare la “sindrome metabolica” Conseguenza della sindrome metabolica è l’aumento del rischio cardiovascolare Nel 10-20% dei casi, ricorre il diabete mellito di tipo II nell’età media E’ aumentato il rischio di sviluppare l’iperplasia endometriale atipica ed il carcinoma dell’endometrio, nonché le patologie mammarie benigne L’OVAIO POLICISTICO: DIAGNOSI La diagnosi si avvale della clinica, dell’ecografia e degli esami ormonali L’esame clinico è abbastanza agevole e si basa sull’anamnesi familiare (segni di PCOS, calvizie precoce nei maschi, sovrappeso e diabete mellito di tipo II) e sull’identificazione dei tipici segni e sintomi (iperandrogenismo, sovrappeso, obesità centrale, ipertensione arteriosa, acanthosis nigricans, infertilità, irregolarità mestruali, craving per i carboidrati) La visita ginecologica mostra frequentemente ovaie aumentate di volume bilateralmente L’OVAIO POLICISTICO: DIAGNOSI All’ecografia, le ovaie appaiono di volume aumentato (>10mL) e presentano, sia in scansione longitudinale che trasversale, almeno 10 follicoli con diametro di 2-9 mm. Solitamente, i follicoli sono distribuiti perifericamente e lo stroma ovarico è ipertrofico (risulta ipervascolarizzato all’ecoDoppler) L’OVAIO POLICISTICO: DIAGNOSI Gli esami di laboratorio evidenziano: un rapporto LH/FSH > 2:1 una lieve iperprolattinemia un eccesso di androgeni circolanti iperinsulinemia e ridotta tolleranza glucidica L’OVAIO POLICISTICO: TERAPIA ALLOPATICA Obiettivo della terapia allopatica è quello di: regolarizzare i cicli mestruali curare la sterilità attenuare i segni clinici dell’iperandrogenismo arrestare il carattere evolutivo dei sintomi L’OVAIO POLICISTICO: TERAPIA ALLOPATICA La regolarizzazione dei cicli mestruali è generalmente ottenuta mediante contraccettivi orali, dieta ed attività fisica Il trattamento dell’infertilità prevede in prima istanza un’induzione farmacologica dell’ovulazione e, in caso di insuccesso, l’utilizzo di particolari tecniche chirurgiche. Nelle pazienti obese, l’esercizio fisico ed il controllo del peso sono in grado di migliorare la funzione ovarica, con possibile ripristino delle ovulazioni Per ridurre i segni clinici dell’iperandrogenismo, è molto utilizzato il ciproterone acetato, quasi sempre associato agli estrogeni L’OVAIO POLICISTICO: TERAPIA ALLOPATICA Il carattere evolutivo della sindrome può essere contrastato dalla riduzione del peso entro i limiti della norma e dall’attività fisica La metformina corregge l’eventuale iperinsulinemia I contraccettivi orali combinati, contrastando l’iperestrogenismo, proteggerebbero dall’iperplasia e dal carcinoma dell’endometrio In caso di amenorree protratte, i CO a dosaggi non eccessivamente bassi, la supplementazione di calcio e l’attività fisica aiutano a raggiungere o mantenere un’adeguata massa ossea L’OVAIO POLICISTICO: TERAPIA ALLOPATICA LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI HERMANN Non sono molti gli studi sulla sindrome dell’ovaio policistico in Omotossicologia In Amenorrea nella sindrome dell’ovaio policistico: l’intervento dell’EAV, Hermann dimostra che l’elettroagopuntura sec. Voll è utile sia nella diagnosi che nella terapia della PCOS Le misurazioni EAV evidenziano: a livello ipotalamico, un frequente deficit di dopamina, con conseguente iperprolattinemia un’iperfunzione ipofisaria, con aumentato rilascio di LH e diminuzione di FSH un’iperfunzione ovarica, con tendenza all’iperstimolazione cronica (fase omotossicologica di “reazione instabile”); l’estradiolo risulta normale o aumentato, il testosterone aumentato LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI HERMANN Dal punto di vista terapeutico, l’esame biocibernetico permette diverse osservazioni: frequentemente, le pazienti rispondono ad Apis (dx), Apocynum, Lachesis (sx), Aurum (psichico), Thuya (sicosi), Lycopodium e Ovarium suis l’iperprolattinemia può essere riequilibrata con Prolattina D6 (Guna), in sinergia con Hypotalamus suis-Injeel + Barium oxalsuccinicum-Injeel + Cimicifuga-Injeel per l’aumentato rilascio di LH e la riduzione di FSH, è possibile iniziare la terapia con Hypofisis suis-Injeel + Stannum metallicum-Injeel + Argentum metallicum-Injeel e completarla poi con LH D6 (Guna) e FSH D30 (Guna) l’aumento di testosterone e norandrosterone può essere contrastato da Testosterone (Guna), Norandrostenolon-phenylpropion-Injeel, SepiaInjeel, Rhus Tox-Injeel, Kalium bromatum-Injeel nell’iperinsulinemia, Insulin va associato a Graphites-Injeel, Syzygium compositum, Cortison-Injeel, Phosphorus-Injeel, Okoubaka fiale (Staufen Pharma) pur non essendo il surrene direttamente coinvolto nella patogenesi della PCOS, è utile un sostegno con Glandula suprarenalis suis-Injeel + Silicea-Injeel LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI HERMANN LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI MATARESE In Aspetti innovativi della modulazione neuroendocrina femminile in Medicina Biologica, S. Matarese indica, come obiettivi della terapia biologica della PCOS: la valutazione del “vissuto psichico” della paziente la regolazione dell’attività ipotalamica la regolazione dell’attività gonadotropinica la riduzione degli androgeni circolanti attraverso un riequilibrio dei livelli LH LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI MATARESE A tal fine, egli consiglia l’utilizzo di: Corpus pinealis suis-Injeel Melatonina 4CH (Guna) Serotonina D6 (Guna) Triptofano D6 (Guna) Sepia compositum (Guna) Cerebrum suis-Injeel Hypothalamus suis-Injeel Hypophisis suis-Injeel Pulsatilla-Injeel FSH (Guna) LH (Guna) PRL (Guna) Ovarium suis-Injeel Corpus luteum suis-Injeel G3 (Guna) Estradiolo (Guna) Progesterone (Guna) LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI CORGNA La dr.ssa M. Corgna, in P.N.E.I.: Omeopatia ed Omotossicologia nelle Patologie della Sfera Endocrino-Ginecologica - dispensa del 2° anno della “Scuola di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate”, anno accademico 2005/2006 – tratta la PCOS con: un’opportuna strategia omotossicologica della fase di deposito/impregnazione l’utilizzo dei farmaci d’identità psicobiologica l’utilizzo di organoterapici LA PCOS IN OMOTOSSICOLOGIA IL CONTRIBUTO DI CORGNA Strategia omotossicologica della fase di deposito/impregnazione Farmaci d’identità psicobiologica Organoterapici: Hypothalamus suis-Injeel Corpus pinealis suis-Injeel Hypophisis suis-Injeel FSH D6 LH D6 Ovarium suis-Injeel Corpus luteum suis-Injeel Glandula suprarenalis suis-Injeel IL CASO CLINICO: GENERALITA’ E ANAMNESI GENERALITA’ Nel settembre 2003, è giunta alla mia osservazione L.C., una ragazza di 22 anni Nullipara, lamentava la comparsa di “polimenorrea” alla sospensione della pillola contraccettiva ANAMNESI FAMILIARE Nonna paterna con diabete mellito di tipo II e grave dislipidemia. Zio paterno con diabete mellito di tipo II. Sorella con PCOS ANAMNESI FISIOLOGICA Nata da parto eutocico, con peso alla nascita di 3.800 grammi. Allattamento artificiale. Scolarizzazione regolare. Alimentazione frettolosa a pranzo, digestione e alvo regolari. Assunzione liquidi e diuresi nella norma. Sudorazione abbondante. Frequenti risvegli notturni e sonno poco riposante. 20 sigarette al giorno dall’età di 19 anni. Pallacanestro a livello agonistico dai 14 ai 19 anni. Attualmente lavora e studia con profitto Giurisprudenza all’Università IL CASO CLINICO: ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA CEI. Scoliosi, trattata con ginnastica correttiva. “Colpi di frusta” in seguito ad incidenti stradali, all’età di 10, 20 e 23 anni. Riniti da ipertrofia dei turbinati, trattate con spray nasali contenenti cortisone. Dai 17 ai 21 anni di età, in concomitanza con l’uso di contraccettivi orali, formicolii, crampi, cefalea e perdite di coscienza: una RM encefalo, effettuata nel marzo 2003, ipotizza “lesioni di natura demielinizzante a carico della sostanza bianca della corona radiata sinistra al 3° medio e al 3° frontale, con caratteri di aspecificità”. I neurologi interpellati avevano in un primo momento ipotizzato una forma epilettica o, addirittura, un’iniziale sclerosi multipla. L’ultima RM encefalo, effettuata nel marzo 2006, ipotizzava una teleangectasia capillare IL CASO CLINICO: ANAMNESI GINECOLOGICA Menarca a 14 anni Cicli regolari (30-32 giorni/4-5 giorni/++--) fino all’età di 17 anni Dai 17 ai 21 anni, estroprogestinici orali (in questo periodo, formicolii, crampi, cefalea e perdite di coscienza) Alla sospensione della pillola contraccettiva, polimenorrea (cicli di 1520 giorni) PATOLOGICA PROSSIMA Morte della nonna materna, a cui la paziente è profondamente legata “Travagliata” separazione dalla famiglia di origine, per andare a convivere con il proprio partner IL CASO CLINICO: ESAME OBIETTIVO 13.11.2003 GENERALE Altezza: 1.78 m. Peso: 58 Kg. BMI: 18 Soggetto longilineo, atletico Scoliosi GINECOLOGICO Genitali esterni e vagina di nullipara Utero antiversoflesso, di volume e consistenza nella norma Ovaio destro nella norma. Ovaio sinistro di volume lievemente aumentato “Portio” sana IL CASO CLINICO: ESAME ECOGRAFICO TRANSVAGINALE 13.11.2003 Utero ad ecostruttura regolare, di dimensioni nella norma (8.1 x 3.0 x 4.8 cm) Endometrio: spessore massimo 8.1 mm Ovaio dx: normoconformato, di dimensioni ai limiti della norma (3.4 x 2.1 cm). Ovaio sx: di aspetto multifollicolare e dimensioni superiori alla norma (5.1 x 2.3 cm) 04.03.2004 Utero: vedi referto del 13.11.2003 Ovaio dx mobile, di aspetto multifollicolare, di dimensioni ai limiti della norma (3.7 x 1.9 cm). Ovaio sx: mobile, di aspetto multifollicolare, di dimensioni superiori alla norma (4.3 x 2.3 cm) IL CASO CLINICO: ESAMI DI LABORATORIO 23.09.2003 Risultano nel range di normalità del Laboratorio: Emocromo, ad eccezione del numero degli eritrociti (vedi oltre) Piastrine Formula leucocitaria Ferro Transferrina Ferritina TSH FT3 FT4 Cortisolo ore 08.00 Testosterone FSH DHEAS Sono fuori dei parametri di normalità del Laboratorio: Eritrociti: 4.30 x 10^12/L LH: 41.70 mUI/mL (Valori di Riferimento in fase follicolare: 1.68.3 mUI/mL) PRL: 32.1 ng/mL (Valori di Riferimento femmina adulta: 3.020 ng/mL) Il rapporto LH/FSH è di 4.68:1 N.B. La paziente è in fase follicolare IL CASO CLINICO: ESAMI DI LABORATORIO 18.11.2003 Sono compresi nel range di normalità del Laboratorio i valori di: Emocromo Piastrine Formula leucocitaria Ferro Transferrina Ferritina FSH Progesterone Estradiolo Risultano elevati i valori di: LH: 19.00 mUI/mL (Valori di Riferimento in fase follicolare: 1.6-8.3 mUI/mL) PRL: 22.6 ng/mL (Valori di Riferimento femmina adulta: 3.0-20 ng/mL) Il rapporto LH/FSH è di 2.26:1 N.B. La paziente è in fase follicolare IL CASO CLINICO: ESAMI DI LABORATORIO 16.04.2004 Sono normali i valori di: FSH LH Insulina Il rapporto LH/FSH è di 0.83:1 N.B. La paziente è in fase follicolare IL CASO CLINICO: VARIAZIONE ESAMI DI LABORATORIO NEI DIVERSI CONTROLLI Prolattinemia Rapporto LH/FSH 50 40 30 LH FSH mUI/mL 20 10 0 1° Contr. 2° Contr. 3° Contr. 35 30 25 20 ng/ml 15 10 5 0 PRL 1° Contr. 2° Contr. IL CASO CLINICO: INQUADRAMENTO OMEOPATICOOMOTOSSICOLOGICO INQUADRAMENTO COSTITUZIONALE Soggetto prevalentemente fosforico (Simpaticotonico attivo, secondo Corgna) INQUADRAMENTO NELLA NUOVA TAVOLA DELLA OMOTOSSICOLOGIA Polimenorrea (mestruazioni anticipanti) Fase di escrezione Cisti ovarica sinistra Fase di deposito IL CASO CLINICO: VALUTAZIONE ALLOPATICA Tranne che per la clinica poco suggestiva, tutti gli altri dati fanno pensare ad una PCOS: Anamnesi familiare positiva: sorella con PCOS conclamata Tipico quadro ecografico: un annesso aumentato di volume e con numerosi follicoli disposti perifericamente. Lo spessore endometriale di oltre 5 mm prova lo stato di estrogenizzazione della paziente Dati di laboratorio suggestivi: il rapporto LH/FSH è tipicamente superiore a 2:1 (4.68:1) e la PRL lievemente aumentata. Il laboratorio concorda con quanto osservato clinicamente: l’assenza dell’iperandrogenismo e della compromissione metabolica I successivi esami di laboratorio forniscono la prova dell’efficacia della terapia: dopo 2 mesi, il rapporto LH/FSH scende a 2.26:1 e i valori della PRL sono diminuiti; a meno di 7 mesi dall’inizio della terapia, il rapporto LH/FSH risulta nella norma (0.83:1) DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: VALUTAZIONE OMOTOSSICOLOGICA Soggetto fosforico dal punto di vista costituzionale: longilineo, di norma stenico (sport a livello agonistico, fino a tre anni prima), elegante nei modi, di carattere volitivo, con turbe dell’umore (depressione-ansia) e alterazione del ritmo sonnoveglia; nell’anamnesi patologica compaiono scoliosi, riniti (allergiche?) recidivanti e disregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisario-gonadico (polimenorrea, PCOS) Progressione verso le fasi cellulari nell’inquadramento sulla tavola omotossicologica: la scoliosi e la PCOS indicano una fase di depositoimpregnazione, la mielopatia una fase di impregnazione modalità reattiva sul modello sicotico: ipertrofia dei turbinati e PCOS, uso continuativo di spray nasali a base di cortisone e pillola contraccettiva per quattro anni DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: INTERPRETAZIONE PSICOLOGICA Notevole coinvolgimento emotivo della paziente per due recenti avvenimenti: la recente morte della nonna materna, a cui L.C. è profondamente legata, avvenuta nel dicembre 2002. La paziente presenta una crisi depressiva reattiva ed ha “dialogato” per un certo periodo con la nonna morta, cercandone la protezione dall’aldilà la “travagliata” separazione dalla famiglia d’origine, per andare a convivere con il proprio partner. L.C. è molto legata alla propria famiglia d'origine; questa, tuttavia – ed in particolare la madre – ha un’impostazione rigidamente cattolica e giudica in modo estremamente negativo e scandaloso la convivenza della ragazza DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: DEDUZIONI A mio avviso, questi due avvenimenti hanno avuto un ruolo nella patogenesi dei disturbi Pertanto, pur trattandosi “tecnicamente” di una PCOS, sono convinto che, alla base del problema di L.C., ci fosse una condizione di momentanea carenza energetica, tipica peraltro del soggetto fosforico DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: IL METODO TONANI Ho voluto verificare la mia ipotesi applicando - in maniera ridotta - il protocollo diagnostico elaborato dalla dott.ssa Tonani e di recente pubblicato su “La Medicina Biologica” DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: IL METODO TONANI DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: IL METODO TONANI Il protocollo della dott.ssa Tonani permette, tra l’altro, di comprendere il livello di “profondità” della malattia DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: IL METODO TONANI Prendendo in considerazione soltanto gli esami oltre i limiti della norma alla prima visita (LH, PRL), ho inquadrato la patologia di L.C. nella “fase ipomagnesica” o “di esaurimento”. I limiti superiori alla norma degli esami ematochimici indicano “iperfunzione”; questa, riferita ad un organo o ad una ghiandola, è determinata dalla necessità di aumentare il volume cellulare – per incrementare l’assorbimento di O2 e nutrienti – e la frequenza dei processi respiratori cellulari DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: IL METODO TONANI Nella fase ipomagnesiaca, l’ipofisi stimola la produzione di LH, FSH e PRL fino all’esaurimento, come estremo tentativo di compenso energetico; i liquidi ed i minerali (Na, K, Ca e Mg), sia intra- che extracellulari, sono ridotti e le pompe sono alterate. Clinicamente, compaiono grave astenia, disidratazione, tachicardia, depressione ed alterazione del ritmo veglia-sonno DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: IL METODO TONANI In considerazione dell’ipotesi avanzata dalla Tonani, oltre a consigliare: ho provveduto a fornire energia all’organismo Della dott.ssa Tonani un rimedio ho anche voluto costituzionale provare le ridotte fiori di Bach adatti posologie, sì da all’emozione del stimolare le capacità momento di recupero della un organoterapico utile paziente a riequilibrare l’asse endocrino femminile DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: SCHEMA TERAPEUTICO Lo schema terapeutico che ho utilizzato è stato: Calcarea Phosphorica 200CH globuli (Boiron), quale rimedio costituzionale: 1 tubo-dose in unica somministrazione Star of Bethlehem gocce + Walnut gocce (Bach Original Flower Remedies) in forma “diluita”, rimedi floreali di Bach per l’alterato stato emozionale: 4 gocce 4 volte al giorno x 4 mesi K2F gocce (Guna), quale rimodulatore dell’asse neuroendocrino femminile: 3 gocce ogni 3 giorni x 4 mesi Coenzyme Compositum Ampullen fiale (Heel), per sbloccare e stimolare il metabolismo cellulare: 1 fiala x os alla settimana x 10 settimane Eurocal D3 bustine (Procter & Gamble), quale integratore di calcio, indispensabile ai processi respiratori cellulari: 1/3 di bustina ogni 3 giorni x 4 mesi DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Calcarea Phosphorica 200CH globuli come rimedio costituzionale, va utilizzata nei soggetti fosforici (longilinei, magri, viso allungato, denti rettangolari facili alla carie, braccia ed avambracci perfettamente allineati in estensione, mani lunghe ed eleganti, neurodistonia che alterna uno stato di simpaticotonia con atteggiamento ipertiroideo ad uno stato di vagotonia con depressione tiroidea, iperfunzione della pineale) la prescrizione di questo rimedio alle alte diluizioni (200CH, MK, XMK, LM) prevede una certa conoscenza dello “psichismo” del farmaco, data la sua azione sulla profonda struttura psicofisica del paziente DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Star of Bethlehem gocce è indicato per combattere i postumi di un qualsiasi trauma - sia fisico che psichico - ed in particolare il dolore prodotto da un lutto o da una perdita affettiva. Utilizzato in tali circostanze, il rimedio fa sparire il dolore interno e la depressione che segue al lutto; perciò Bach chiamò Star of Bethlehem “quello che consola e calma i dolori e le pene” sebbene il preparato sia da impiegare immediatamente dopo il trauma, Star of Bethlehem è utile anche per alleviare i postumi di situazioni verificatesi anni prima. Antiche situazioni traumatiche possono lasciare conseguenze che il paziente non collega con la situazione originale, avendole represse. In questi casi, il rimedio agisce liberando il campo, scaccia gli stati mentali originati dallo shock e permette la successiva prescrizione di preparati idonei dal punto di vista temperamentale DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Walnut gocce è il rimedio per i momenti di cambiamento: il controllo degli sfinteri, la dentizione, la pubertà, la gravidanza, la menopausa e l’andropausa, ma anche la separazione, il cambiamento di fede religiosa, l’inizio di un nuovo lavoro o un trasloco, la rottura di un legame di lunga data la personalità tipo Walnut ha idee ed obiettivi generalmente ben definiti. In certi momenti, tuttavia, perde il proprio cammino a causa di vari ostacoli (personalità più forte, circostanze limitanti, legami di famiglia o con il passato), che la portano a lasciarsi fuorviare o, addirittura, bloccare con Walnut, la persona è in grado di affrontare i cambiamenti della vita e di perseguire i propri obiettivi, nonostante le delusioni e i momenti di sconforto, le critiche o la delusione degli altri DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI K2F Gocce è una complessa formulazione di organoterapici suis, concepita secondo i principi della terapia TINE (Terapia Integrata Neuro-Endocrina) nel K2F, figurano gli organoterapici suis dell’asse neuro-endocrino femminile, in diluizione scalare decimale D6/D12/D30/D200 è composto da Glandula pinealis suis, Melatonina, Hypophisis suis, Hypothalamus suis, Glandula Thyreoidea suis, Glandula Thymi suis, Pancreas suis, Ovarium suis, Corpus luteum suis, Glandula suprarenalis suis ha un tropismo ghiandolare con azione di restarting della funzione neuroendocrina DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Coenzyme Compositum va incluso fra i rimedi omotossicologici composti particolarmente utili in Ginecologia considerato uno dei 12 policresti dell’Omotossicologia, esso è un farmaco composto di stimolo aspecifico nel medicinale, possiamo riconoscere tre “nuclei” fondamentali: i catalizzatori intermedi, i rimedi omeopatici e gli oligoelementi omeopatizzati DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Il nucleo dei catalizzatori intermedi comprende: le principali vitamine di attivazione delle funzioni vitali, in forma omeopatica (Vitamina C, B1, B2, B6 e Nikotinsaureamid) alcuni importanti coenzimi (Cystein, NAD, Coenzyme A, Cerium oxalicum, α-Liponsäure) tutti i fattori chiave del ciclo di Krebs (Acidum cisaconitum, Acidum citricum, Acidum fumaricum, Acidum α-ketoglutaricum, Acidum DL-malicum, Baryum oxalsuccinicum, Acidum succinicum, Natrium oxalaceticum, Natrium pyruvicum). In particolare, l’acidum cis-aconitum è un rimedio importante per le psicosomatizzazioni, frequenti nel sesso femminile DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Il nucleo dei rimedi omeopatici include: rimedi della materia medica omeopatica classica, dall’effetto modulante (Pulsatilla, Hepar sulfuris e Sulfur). In particolare, Pulsatilla è indicata nelle mestruazioni ritardate, scarse ed irregolari rimedi derivati dalla ricerca omotossicologica (Beta vulgaris rubra) DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Il nucleo dei rimedi omeopatici è costituito da: Manganum phosphoricum, utile negli stati di esaurimento Magnesium oroticum, in grado di riattivare i diversi meccanismi enzimatici bloccati, come ad esempio quelli del ciclo di Krebs DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI In definitiva, Coenzyme compositum Ampullen presenta le seguenti indicazioni: sblocco dei meccanismi biochimici cellulari nelle fasi di impregnazione attivazione cellulare nelle condizioni di ipoergia o energia La posologia varia a seconda del problema, del quadro clinico o dello stadio della malattia: all’inizio 3 volte, poi 1-2 volte alla settimana 1 fiala s.c., i.m., i.c. E’ opportuno seguire una dieta rigorosa, perlomeno priva di carne suina DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO: MATERIA MEDICA DEI RIMEDI UTILIZZATI Eurocal D3 buste è un integratore minerale a base di calcio carbonato (1 g) e colecalciferolo (880 UI), prodotto da Procter & Gamble nell’organismo umano, il calcio ha diversi ed importanti compiti sono i legami di calcio, ad esempio, a tenere insieme i segmenti degli acidi nucleici nel nucleo gli ioni di calcio sono attivi in diversi processi enzimatici certi ormoni peptidici vengono fissati dai rispettivi recettori mediante tale minerale nel metabolismo del calcio, interviene soprattutto la paratiroide, ma influiscono anche le condizioni intestinali e le ovaie (nell’insufficienza ovarica, si ha un aumento della calcemia) UN NUOVO CASO CLINICO Recentemente, è giunta alla mia osservazione S.M., una ragazza di 20 anni con problemi di amenorrea e caduta dei capelli, a cui ho diagnosticato una “sindrome dell’ovaio policistico” Ho adottato lo stesso schema terapeutico già utilizzato per L.C. E’ prematuro giungere a delle conclusioni - ma, in soli tre mesi - il rapporto LH/FSH è passato da 4.6:1 a 1.56:1, le mestruazioni sono ritornate ed i capelli cominciano a ricrescere In cinque mesi, la cortisolemia è rientrata nella norma Persiste, invece, una lieve iperprolattinemia (attualmente in trattamento con Prolattina D6 della GUNA) UN NUOVO CASO CLINICO Di costituzione fosforica, S.M. attraversava un periodo piuttosto stressante. Alla soglia della laurea, per ragioni di studio, si era trasferita da Pescara a Bergamo e, in più, trascorreva lunghi periodi di tempo a Londra; ciò implicava, tra l’altro, una forzata lontananza dal proprio partner L’aumento oltre i range di normalità del cortisolo plasmatico e della prolattinemia, nonché la relativa riduzione (meno della metà del range di normalità) dei trigliceridi sono indici di uno stato di stress; il volume corpuscolare medio (MCV) ai limiti inferiori della norma, testimonia invece un aumentato fabbisogno di O2 CONCLUSIONI Dal punto di vista allopatico, la terapia ha sicuramente avuto successo: non mi risulta, infatti, che ci siano terapie in grado di riequilibrare l’assetto endocrino nella donna Nei casi semplici come questo, viene generalmente proposta una terapia con contraccettivi orali, che metta a “riposo” l’ovaio CONCLUSIONI Dal punto di vista omotossicologico, la situazione è ovviamente più complessa Innanzitutto, non è dato di sapere se il riequilibrio endocrino è stato definitivo nei due casi in esame Nella Tavola delle Omotossicosi, infatti, la PCOS è inquadrata “a cavallo” della divisione biologica (fase di deposito/impregnazione). La restituito ad integrum è in genere possibile nella fase di deposito; la prognosi è più sfavorevole, per il danno cellulare, nella fase d’impregnazione In quest’ultima fase, infatti, al massimo esiste la possibilità di una vicariazione regressiva, biologicamente vantaggiosa CONCLUSIONI Infine, un po’ di autocritica! Completando l’iter diagnostico proposto dalla dott.ssa Tonani, sarebbe stato possibile valutare in modo preciso la profondità dello stato di stress delle pazienti – che, colpite dalla “noxa”, cercavano di mantenersi in equilibrio - nonché il livello di profondità della patologia e del suo decorso Dal punto di vista terapeutico avrei potuto utilizzare l’associazione Zinco-Rame (Oligoel n° 19 della Guna) e Thuja (Thuja-Injeel S fiale della Heel) Il complesso catalitico Zinco-Rame è utile in caso di difficoltà da parte di alcune ghiandole endocrine ad adattarsi allo stress psicofisico; esso è specifico in caso di disadattamento ipofisocortico-surrenalico e genitale Thuja è un rimedio costituzionale, in particolare nei disordini che tendono a proliferare (è il caso dell’ovaio policistico e, nel caso di L.C., dell’ipertrofia dei turbinati); essa inoltre, trova indicazione nelle mestruazioni anticipate (polimenorrea in L.C.)