1. Richiami di Termodinamica 1.5.2 La superficie (p, v, T) Gli stati di equilibrio di un sistema e anche le trasformazioni, qualora siano quasi-statiche, possono essere individuati sui diagrammi termodinamici. Nella figura 2 è rappresentata nel diagramma p-v-T la superficie che individua i possibili stati di equilibrio termodinamico per l’acqua. Sono qui evidenziate le zone in cui il sistema è in condizioni di equilibrio nelle varie fasi: solida (S), liquida (L) e gassosa (V e G), oltre a quelle in cui più fasi possono coesistere in equilibrio. I simboli V e G indicano la stessa fase (fase gassosa); tuttavia il sistema comunemente denominato vapore surriscaldato (V) se la sua temperatura è inferiore alla temperatura critica Tc, gas (G) in caso contrario. Le tre fasi possono coesistere in equilibrio soltanto in Fig. 1 Stati di equilibrio termodinamico di un sistema chimicamente omogeneo nella transizione liquido-gas a pressione costante: ts= temperatura di saturazione; tc = temperatura critica. Fig. 2 Superficie p-v-T per una sostanza pura che, solidificando, si espande. Corrispondenza di un ben preciso valore di pressione e temperatura che ne individuano univocamente lo stato detto di punto triplo. La superficie (p, v, T) considerata è caratteristica per ogni sostanza che, come l'acqua, solidificando si espande; per tutte le sostanze che solidificando sì contraggono, la superficie è simile a questa con l'eccezione della zona di contemporanea presenza delle fasi solida e liquida (superficie S-L) che, in questo caso, rimane in vista. Nella figura 3 è rappresentata la proiezione della superficie (p, v, T) sul piano p-v. Sul diagramma risultante è individuata la trasformazione a pressione costante già discussa. lì punto b si trova sulla curva del liquido saturo o curva limite inferiore, luogo dei punti rappresentativi di stati in cui è presente la sola fase liquida alla temperatura di saturazione corrispondente alla pressione del sistema; analogamente il punto d si trova sulla curva del vapore saturo sècco o curva limite superiore, luogo lei punti rappresentativi di stati in cui è presente la sola fase gassosa alla temperatura di saturazione. Le due curve limite si incontrano in un punto detto punto critico al di sopra del quale le fasi liquida e gassosa non possono coesistere in condizioni di equilibrio termodinamico. I diagrammi termodinamici consentono di effettuare Fig.3 Curve isoterme per una sostanza pura. R (R = 8,3143 :J/(kmol K)) e la ° ° massa molare dello tesso; valori Tab. 2 Massa molare M e costante specifica R di alcuni gas M (k mol/k g) R (kJ/(kg Kq) Aria secca 29 0,287 N2 28 0,297 02 C02 32 44 0,260 0,189 che si presentano nella tecnica. Spesso, anziché diagrammi, sono disponibili tabelle in cui sono riportati i valori numerici delle proprietà della sostanza in diversi stati di equilibrio; un esempio, per l'acqua satura, è fornito alla tabella 1. 1.5.3 I gas perfetti particolari stati, come per T>2 Tc oppure per valori di p e di v rispettivamente molto piccoli e molto grandi, in confronto ai rispettivi valori del punto critico, i gas tendono a comportarsi secondo un modello particolarmente semplice, noto come gas perfetto o 'idéale. L'utilità dell'ipotesi di gas perfetto consiste nel fatto che per questo esiste una semplice relazione che lega le proprietà di stato p, v, T, nota appunto come equazione di stato dei gas perfetti: pv=RT (1) dove R è la costante specifica per il par[colare gas considerato, rapporto tra la costante universale della massa molare e della 'stante specifica per alcuni gas sono riportati nella tabella 2. La relazione (1) è poi estendibile anche a miscele di gas perfetti quale, per esempio, è l'aria nelle normali condizioni di pressione e temperatura, costituita da una miscela di gas incondensabili e da vapore d'acqua tutti verificanti, con buona approssimazione, le ipotesi del modello di gas perfetto. 1.6 Miscele di aria e vapore d'acqua 1.6.1 Definizioni fondamentali Questa particolare miscela di gas perfetti riveste notevole importanza nel settore del controllo ambientale; la disciplina che ne studia le proprietà termodinamiche è detta psicrometria. Si consideri un recipiente cilindrico racchiuso da un pistone mobile. All'interno sia contenuta aria secca alla pressione atmosferica (101,325 kPa) e alla temperatura di 20 °C. Se all'interno del recipiente viene nebulizzata una piccola quantità di acqua, essa vaporizza completamente. Ciò accade fino a una certa quantità limite, oltre la quale l'acqua introdotta rimane allo stato liquido. In queste condizioni la miscela di aria e vapore d'acqua si dice satura, e il corrispondente valore di temperatura è definito temperatura di saturazione o di rugiada per quella particolare miscela. Se, a partire da questo stato, la temperatura della miscela viene innalzata, l'acqua presente sotto forma di liquido ricomincia a vaporizzare; se invece, a partire dalla miscela satura, la temperatura viene diminuita, parte dell'acqua presente sotto forma di vapore condensa portandosi allo stato di liquido. Dunque una miscela di aria e vapore d'acqua può contenere una quantità massima di vapore che aumenta con la temperatura. Là quantità di vapore contenuta nella miscela è individuata dal titolo x, rapporto tra la massa di vapore e la massa di aria secca presenti nell'unità di volume di miscela; solitamente tale rapporto è espresso in grammi di vapore su chilogrammi di aria secca. Spesso la composizione della miscela viene individuata mediante l'umidità relativa o grado igrometrico φ, definito come rapporto tra la massa di vapore presente nell'unità di volume di miscela e quella che renderebbe satura la miscela allo stesso valore di temperatura. Si definisce poi grado di saturazione Ψ il rapporto tra il titolo della miscela e il valore che lo stesso assumerebbe alla saturazione. Questi ultimi due parametri possono variare tra i valori 0 e 1,il primo corrispondente ad aria secca e il secondo a miscela satura; il titolo, invece, può variare tra i valori 0 e xs , essendo quest'ultimo il valore s che il titolo assume alla saturazione, in funzione della Fig. 4 Diagramma psicrometrico. . temperatura. Si definisce temperatura di bulbo bagnato della miscela il valore di temperatura misurato da un termometro il cui elemento sensibile, mantenuto bagnato mediante una garza umida, è immerso in una corrente della miscela stessa; analogamente, con temperatura di bulbo asciutto si indica il valore di temperatura della miscela comunemente inteso e misurato, appunto, mediante un termometro il cui elemento sensibile è mantenuto asciutto. La temperatura di bulbo bagnato è sempre inferiore a quella di bulbo asciutto, uguagliando questa, come valore massimo, solo se la miscela è satura. 1.6.2 Il diagramma psicrometrico Le trasformazioni termodinamiche che riguardano le miscele di aria e vapore d'acqua sono dette trasformazioni psicrometriche. Per il loro studio è particolarmente utile il diagramma psicrometrico1 riportato nella figura 4. Su di esso sono rappresentati gli stati di equilibrio della miscela in corrispondenza di una pressione totale pari alla pressione atmosferica e approssimativamente per valori di pressione vicini a questa. È altresì possibile evidenziare su di esso tutte le possibili trasformazioni psicrometriche quasi-statiche e determinare i valori delle proprietà termodinamiche precedentemente definite. A titolo di esempio, sul diagramma è rappresentata la trasformazione psicrometrica già descritta: inizialmente il sistema si trova nello stato 1; quindi, a temperatura costante, viene immessa acqua nella miscela fino allo stato individuato dal punto 2; in questo stato la miscela è satura. lì punto 2 si trova sulla curva di saturazione, luogo dei punti rappresentativi di stati di miscela satura. Se poi, a partire da 2, viene innalzata la temperatura della miscela, il sistema si porta in 3' da cui, non essendo più la miscela satura, è possibile incrementare ancora il contenuto di vapore d'acqua, mantenendo costante la temperatura. Se, invece, a partire da 2 la temperatura viene diminuita, lo stato del sistema si sposta lungo la curva di saturazione fino al punto 3"; durante questa trasformazione parte del vapore d'acqua contenuto nella miscela condensa: la massa di acqua condensata può essere letta direttamente sull'asse x come differenza tra i valori iniziale e finale. Alcune tra le più comuni trasformazioni psicrometriche sono rappresentate nella figura 5. Un'altra comune trasformazione è la miscelazione senza scambio di calore (adiabatica) di due correnti di aria umida, rappresentata sul diagramma psicrometrico nella figura 6. 1.6.3 Misura del grado igrometrico Esistono molti strumenti che consentono la misura del grado igrometrico di una miscela di aria e vapore d'acqua. Fra questi, il più diffuso e affidabile è lo psicrometro o igrometro di Assmann. . 4