GHIANDOLA MAMMARIA - "Giovanni Penna"

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GHIANDOLA MAMMARIA
Anatomia macroscopica
Grossa ghiandola tipica dei mammiferi che elabora il latte.Il numero, la forma, il volume e la
posizione variano a seconda della specie. si sviluppano ventralmente lungo due linee paramediane
che vanno dal cavo ascellare alla regione inguinale. sono in numero 6-8 per lato nel maiale - 1 nella
cavalla, capra e pecora - 2 nella vacca.
Vanno considerati la pelle - le fasce mammarie e il corpo ghiandolare:
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la pelle - è fine e coperta di peli delicati e radi, con ghiandole sudoripare e sebacee. a livello
del capezzolo la cute è più resistente. il capezzolo - generalmente conico - ha un apice
perforato da uno o più fori lattiferi, sbocchi dei condotti escretori.
fasce mammarie - la ghiandola è accolta dal tessuto sottocutaneo, delimitato da fasci
connettivali.
corpo ghiandolare - la mammella è una ghiandola tubulo alveolare composta a secrezione
apocrina (lipidi) e merocrina (protidi).
Consta di più lobi separati da tessuto connettivo. è infiltrato da notevoli quantità di tessuto adiposo.
I dotti escretori di ciascun lobo fanno capo ad un condotto lattifero o lobare che si apre alla base del
capezzolo, nel seno lattifero o galattoforo il quale si porta in superficie mediante un dotto papillare
si hanno ghiandole del tipo:
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semplice (ruminanti) - un solo dotto papillare e seno lattifero nel quale affluiscono più doti
lobari.
composto (equidi carnivori) ha più seni lattiferi con propri dotti
Nella bovina è costituita da quattro ghiandole mammarie o quarti,ognuna di queste è un'entità
separata, provvista di un proprio sistema di dotti escretori, di una propria cisterna e di un proprio
capezzolo. L'apertura all'apice del capezzolo comunica tramite il canale capezzolare con la cisterna
del capezzolo. nel punto in cui il canale si apre nella cisterna , è presente una serie di pieghe della
mucosa, in numero variabile di 4-8, conosciute come rosette di Furstemberg. nella sua parte
superiore la cisterna del capezzolo comunica con una apertura circolare, con la cisterna del latte. la
cisterna si fonde con il più compatto tessuto ghiandolare; la presenza di numerosi piccoli dotti le
conferisce un aspetto spugnoso; più dorsalmente il tessuto ghiandolare si presenta denso e di aspetto
carnoso.
Struttura microscopica
Negli animali in lattazione il parenchima comprende gli alveoli, in corrispondenza dei quali viene
secreto il latte, e il sistema dei dotti, tramite il quale il latte raggiunge le cisterne. gli alveoli sono
strutture minute, di forma sferoidali o piriforme; sono costituiti da un solo strato di cellule epiteliali.
sono riuniti in grappoli o lobuli di 200 ca. e sono separati da setti fibrosi; più lobuli formano i lobi.
il tessuto connettivo che separa i lobi è collegato ai legamenti con i quali forma il legamento
sospensore .Gli alveoli e i dotti sono ricoperti dalle cellule mioepiteliali, di forma stellata, ricche di
miofilamenti. Ogni alveolo è avvolto da uno stroma delicato che contiene una fine rete capillare. un
epitelio bistratificato riveste le cisterne del capezzolo e del latte e dei dotti.
Vascolarizzazione
Negli animali ad alta produzione si forma un litro di latte in seguito al passaggio di 500 litri di
sangue attraverso la ghiandola mammaria; negli animali a bassa produzione sono necessari 1000. La
maggior parte del sangue arriva tramite le due arterie pubende esterne che alla base della
mammella si danno origine alle arterie mammarie craniale e caudale. Il sistema venoso è
costituito dalle vene pubende esterne che passano nel canale inguinale. queste vene alla base della
mammella si anastomizzano con le vene addominali sottocutanee e con la vena perineale; tale
anastomosi danno luogo al cosiddetto circolo venoso alla base della mammella.
Innervazione
Nervi mammari riconoscono una componente di fibre sensitive somatiche e una di fibre motrici
simpatiche, la componente simpatica innerva le cellule mioepiteliali dei dotti e delle cisterne. Le
fibre sensitive sono presente a livello capezzolare.
Apparato di sospensione
La cute svolge un ruolo non determinante nei meccanismi di sospensione è importante la sua
azione protettiva generale. Il peso viene sostenuto da due strutture costituite dai legamenti larghi
sospensori mediani e laterali, i primi partono dalla linea alba. si estendono fra la metà destra e
sinistra, mandando dei sepimenti all'interno e permette di attutire gli shock meccanici della
deambulazione, i secondi vanno dal legamento sub-pelvico alle fasce laterali della mammella.
funzionalmente tra i legamenti larghi laterali e mediani si costituiscono delle strutture atte ad
impedire lo schiacciamento delle formazioni alveolari poste più in basso. Con l’età dopo più
lattazioni perdono l'elasticità, tendono ad allungarsi provocando l'insorgere della mammella
pendula.
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