Compito per il cineclubsherlyholmes_rinaldo

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Compito per il cineclub…
SHERLOCK HOLMES
Sequenze di azione con effetti digitali
Per realizzare questo film ci sono voluti 850 colpi riguardo gli effetti
speciali, realizzati dalla Double Negative e dalla Framestore.
Gli effetti speciali riguardano tutti i trasporti, viaggi in barca e Baker
Street, questa è stata ricostruita mettendo otto case in fila su un lato e il
resto è stato ricostruito in digitale lavorando in maniera precisa sul
movimento di persone e delle carrozze.
Gli effetti speciali hanno avuto un ruolo importante nell’ambiente,
infatti il film si colloca in una Londra del 1891, ci sono voluti quindi
lavori digitali ma anche edili, e per avere una città fedele a quegli anni si
sono visionate molte fotografie.
Il Tamigi e il il Tower Bridge sono elementi fondamentali, come sono
fondamentali gli edifici che si affacciano sul fiume non sopravvissuti al
bombardamento della prima e seconda guerra mondiale. Per sostituire
la Londra moderna con quella di fine ottocento la Double Negative ha
lavorato su un vasto archivio fotografico riguardante mulini, chiese,
edifici residenziali e fabbriche, per avere una città la più simile possibile
a quella di epoca vittoriana.
STANDISH PRENDE FUOCO…
La Double Negative ha creato il fuoco che avvolge Standish dopo aver
sparato, hanno lavorato anche sui riflessi e sulle ombre sulle pareti
dell’edificio.
E’ stato costruita poi una torre di 30 metri e con l’aiuto di uno stuntman,
del greenscreen e di un manichino si è potuto realizzare il volo
effettuato dal personaggio in fiamme, infatti lo stuntman si è gettato
dalla torre con dietro i pannelli verdi, successivamente è stato lanciato
dalla torre un manichino e le due riprese sono state montate e sostituite
per rendere al meglio il volo, mentre i pannelli verdi sono stati
sostituiti, in digitale, con l’ambiente circostante. Il fuoco e le ombre
sono stati lavorati in alta definizione e il rendering ha avuto una
lavorazione più sofisticata.
Nelle immagini sotto si nota lo stuntman avvolto dalle fiamme che si
lancia dalla torre completamente verde (greenscreen), questi pannelli
verdi in postproduzione verranno sostituiti con le immagini in digitale e
riprese realmente. Nella seconda immagine si notano due persone che
con estintori spengono il fuoco che avvolge lo stuntman
L’ESPLOSIONE…
Fantastica è la scena dell’esplosione all’esterno dell’edificio, ovviamente
non si potevano girare scena con il fuoco così vicino agli attori, quidi si
è pensato di creare una scena a ralentatore, a 120 fotogrammi al secondo.
Sulla scena sono state poste delle bombole che simulavano le esplosioni
con solo l’aria e una debole fiamma, questo per avere anche una reazione
reale degli attori alle esplosioni stesse. E’ stato poi ricostruito tutto
l’ambiente in greenscreen ed sono state fatte espoldere veramente delle
parti dell’edificio ricostruito e il tutto ripreso ad alta velocità.
Successivamente è stato montato tutto insieme controllando i
movimenti delle due telecamere. Sono state create delle sagome verdi
dei due attori in maniera che il fuoco avvolgesse le due sagome
sostituite con gli attori veri in postproduzione. Gli ultimi tocchi sono
stati fatti grazie al digitale, sia sul fuoco stesso che a idetriti che
volavano durante l’esplosione.
Nell’immagine qui sotto si notano i due attori che recitano con una
bombola che simula un’esplosione il getto è molto debole ovviamente,
davanti agli attori vi è un addetto con una bombola che spara addosso ai
due personaggi un getto d’aria forte per simulare lo spostamento d’aria
provocato dalle esplosioni ricostruite in digitale in postproduzione.
LA NAVE IN COSTRUZIONE…
Un’altra scena fantastica è lo sgancio della nave in costruzione. E’ stata
creata una parte di nave, alta 20 metri e lunga 200 metri. La nave
ricostruita in digitale viene messa in scena e sostituita a quella
ricostruita realmente quando questa viene sganciata e scivola nel
Tamigi. La scena è stata ricostruita dalla Framestore che ha dovuto
lavorare anche sul bacino, l’ambiente circostante e anche sulle catene,
sacchi e travi di legno che si spezzano facendo scivolare la nave. E’ stato
usato un vecchio software di simulazione di movimento per mettere
insieme la scena.
LA BATTAGLIA SUL PONTE…
Ma la scena che ha colpito di più è la battaglia finale sul Tower Bridge
in costruzione. Tutta la scena è stata ricostruita facendo riferimento a
vecchie fotografie riguardanti il ponte, gli edifici e tutto l’ambiente. La
moderna Londra, nella zona del Tower Bridge, ha una dozzina di edifici
che risalgono a quell’epoca, quindi tutto è stato ricreato in digitale,
anche l’acqua è stata ricostruita in 3D e fino a mezzo miglio dal ponte è
stato ricostruito tutto in digitale. Vi è stato un lungo e preciso lavoro
sul fumo e sul cielo rendendo questi due elementi vivi nella scena e non
due parti della scenografia, questi sono sempre in movimento, cambiano
nella scena, come la loro luminosità.
Nell’immagine sotto si nota il set ricostruito in parte con i pannelli
verdi (greenscreen) che verranno sostituiti in postproduzione con la
Londra del ’800 ricostruita in digitale.
Ultima foto riguarda la scena in cui viene raccolto dal Tamigi Sherlock
Holmes. Si nota un bacino d’acqua con all’interno una barca con sopra
gli attori e dietro pannelli verdi (greenscreen) , anche in questo caso i
pannelli verdi verranno sostituiti con l’ambiente circostante al Tamigi.
Curiosità:

Nel corso delle riprese a Londra, l’attore Robert Downey Jr.,
durante una scena di combattimento che lo vedeva complice di
Robert Maillet, ha ricevuto un pugno in viso da quest’ultimo
riportando una ferita che ha richiesto sei punti di sutura.


Il 29 novembre, sempre a Londra, le riprese sono state interrotte
per circa due settimane a causa dell’esplosione di un’autocisterna
che fortunatamente non ha provocato ingenti danni e feriti.
Al momento del suo arresto vengono imputate a Blackwood altre 5
vittime di sesso femminile, ritrovate in luoghi che, ricongiunti tra
di loro sulla mappa di Londra formano una stella a 5 punte, con
tutta probabilità si fa riferimento alle vittime (reali) dell’assassino
anonimo conosciuto come Jack lo squartatore.
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